Storico dell'ex macello - Architettura Valorizzazione del comparto
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Valorizzazione del comparto Architettura storico dell’ex macello Lugano 11.20 Concorso di progetto / SIA 142 Procedura libera a due fasi
Impressum Committente Città di Lugano, Dicastero Immobili, Divisione Edilizia Pubblica Coordinatore per la procedura e redazione Ira Piattini - Studio Meyer e Piattini, Lamone Progetto grafico e impaginazione ADCD Communication Design sagl, Lugano Fotografie modelli Alessandro Rabaglio, Divisione Edilizia Pubblica Fotolito Prestampa Taiana sagl, Muzzano Stampa Tipografia Torriani sa, Bellinzona Copyright 2021 Città di Lugano, Divisione Spazi Urbani
1 Premessa 5 2 Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti alla procedura di concorso 7 2.1 Storia dell’ex macello di Lugano / 2.2 L’area dell’ex macello nell’attuale contesto urbano / 2.3 Obiettivi del committente / 2.4 Area di progetto e organizzazione delle funzioni / 2.5 Programma funzionale 3 Risultati e raccomandazioni della giuria 13 3.1 Lavori di giuria – 1. fase / 3.2 Anonimato / 3.3 Completezza della documentazione consegnata / 3.4 Aspetti di contenuto e adempimento del compito dato dal concorso / 3.5 Giudizio della 1. fase / 3.6 Lavori di giuria – 2. fase / 3.7 Valutazione / 3.8 Graduatoria / 3.9 Raccomandazione della giuria e apprezzamento generale / 3.10 Accertamento degli autori / 3.11 Composizione della giuria 4 Progetti premiati 19 I 9 progetti che hanno partecipato alla seconda fase 5 Progetti non premiati 75 Gli ulteriori 72 partecipanti ammessi a giudizio nella prima fase DIM Città di Lugano 11.20 — Indice 3
1 Premessa La Città di Lugano nell’ottobre del 2019 bandisce un L’area dell’ex macello si trova in un quartiere ca- concorso di progetto per la riqualifica dell’area dell’ex ratterizzato dalla presenza di numerosi spazi pubblici macello pubblico. che dovranno trovare una sinergia con questo nuovo Gli obiettivi principali del concorso sono la valo- progetto. rizzazione dell’area dell’ex macello di Lugano quale La procedura di concorso adottata è quella del struttura pubblica destinata alla cultura e all’aggre- concorso di progetto in due fasi, in base alla norma gazione e la realizzazione di un edificio con alloggi SIA 142, e nel rispetto della normativa vigente per le universitari. commesse pubbliche: Quanto auspicato per la riconversione architetto- nica e funzionale di quest’area può essere così rias- sunto: • Ilpubblici Concordato intercantonale sugli appalti (CIAP), del 25 novembre 1994 / 15 marzo 2001; “Una riconversione rivolta dunque a valorizzare le riconosciute qualità architettoniche degli edifici esi- • Il Regolamento d’applicazione della legge sulle commesse pubbliche e del Concordato stenti, attribuendo ai volumi nuove funzioni in grado di intercantonale sugli appalti pubblici poter dialogare con gli articolati spazi esterni e con la (RLCPubb/CIAP), del 12 settembre 2006, città. L’obiettivo finale è quello di riconsegnare alla Cit- segnatamente gli art. 19 –33 del RLCPubb/CIAP; tà di Lugano un’area pregiata ad alto contenuto sociale e aggregativo, in grado di contribuire al nuovo disegno • Il Regolamento dei concorsi di architettura e di ingegneria SIA 142 (edizione 2009). urbano incentrato attorno il fiume Cassarate. La Città di Lugano mira a disporre di spazi flessi- Nella prima fase del concorso viene chiesta la con- bili che si possano adattare a contenuti diversi, ristrut- segna di un progetto in scala 1:500 in modo da poter- turati in maniera da lasciar trasparire chiaramente la ne valutare l’impostazione generale nei suoi diversi vocazione “industriale” del luogo e le sue funzioni del aspetti. passato, basandosi quindi su tre assunti principali: va- Nella seconda fase si chiede un approfondimento lorizzazione, creatività, condivisione. dei progetti scelti fino all’indicazione delle scelte co- L’intervento dovrà essere caratterizzato da aree fun- struttive. zionali diverse ma permeabili, che si mescolino l’una con l’altra, soddisfacendo anche una serie di necessità Alla prima fase del concorso possono partecipare più volte espresse dalla popolazione: studi di professionisti operanti nel ramo dell’architet- tura. Nella seconda fase, dopo una selezione da parte • spazi per manifestazioni ed eventi multidisciplinari; della giuria di massimo 10 progetti, agli architetti è chiesta la formazione di un gruppo interdisciplinare • aree di co-working e co-studying; composto da specialisti nei seguenti settori: • una proposta alloggi per studenti; • uno spazio esterno complementare di ristorazione; • ingegneria civile; • piacevole e rilassante” • fisica della costruzione; ingegneria impiantistica dell’edificio; • protezione incendio; (cit. Studio di fattibilità 2018-DIM) • architettura del paesaggio (facoltativo). • DIM Città di Lugano 11.20 — Premessa 5
Area di concorso Linea di arretramento Perimetro allargato (propo- ste aree esterne e percorsi) Diritto di passo veicolare Possibile demolizione Edifici esistenti da mantenere (volumetrie e caratteristiche architettoniche) Alberatura esistente 6 DIM Città di Lugano 11. 20 — Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti ai concorso
2 Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti alla procedura di concorso 2.1 Storia dell’ex macello di Lugano Negli anni dopo la sua dismissione quale macello pubblico, avvenuta nel 1988, lo stabile non ha subito Costruito alla fine del XIX secolo l’ex macello di Lu- modifiche sostanziali e oggi si presenta ancora in mas- gano si trova sulla riva destra del fiume Cassarate, in sima parte nella sua struttura originale. un’area che in origine si trovava “fuori” dalla città, Sviluppato su uno schema iniziale simmetrico si ma che con lo sviluppo di questa, già a partire dagli compone dei seguenti elementi: anni 40 del XX secolo, viene a trovarsi all’interno del tessuto cittadino. Si presenta come un insieme di edifici organizzati • Alsonocentro le sale di macellazione e refrigerazione: gli spazi interni più grandi e suggestivi in un sistema simmetrico e circondati da un muro, dell’insieme e sono formati da tre volumi princi- l’insieme si allinea ortogonalmente al fiume e for- pali collegati fra loro da due volumi intermedi ma una sorta di “cittadella” all’interno del tessuto più alti e stretti. È questo il nucleo centrale urbano. Il complesso è uno dei pochi esempi di ar- dell’insieme e l’elemento di maggior pregio cheologia industriale ancora presenti a Lugano e in architettonico (A); particolare l’edificio centrale, con le sue grandi sale, rappresenta un elemento di notevole pregio architet- • A ovest del blocco centrale, e a questo collegato da due passaggi coperti, il volume che ospitava tonico e storico. le stalle (B); “L’area dell’ex macello pubblico di Lugano è un re- • Sul fronte a est, verso il fiume, lo stabile dell’amministrazione (E). cinto fatto di muri e facciate, un’enclave nella città. Ol- tre il muro ci sono gli edifici, organizzati in una sorta di Tutti questi elementi compongono l’insieme origi- cittadella i cui rapporti formano strade, piazzali e pic- nario, simmetrico, cintato e orientato perpendicolar- cole corti. Ci sono edifici con spazi interni molto grandi, mente rispetto alla direzione del fiume Cassarate. dalle proporzioni inusuali: i locali di macellazione, col- In una seconda fase vengono aggiunti: a nord- legati tra loro per esigenze di lavoro; altri sembrano del- ovest la casa del custode (D) e a nord, come ripetizione le abitazioni: le case dell’amministrazione e del custode; di uno dei volumi principali, l’ala per le tripperie e i altri sono ancora diversi, dove un corridoio collega tante depositi (C). piccole celle, oppure sono isolati, più piccoli, discosti: le Molto più tardivo e privo di valore architettonico stalle e i depositi…” e storico è l’edifico a sud, che ospitava un deposito per carcasse animali, e che si trova al di fuori dell’area (Cit. studio di fattibilità Mazzola, Meyer e Piattini, cintata (F). 31 maggio 2002) Per questo edificio l’ente banditore ha ipotizzato la demolizione, al fine di far posto al futuro stabile per gli alloggi universitari. Attualmente circa la metà degli spazi a disposi- zione è occupata dal Centro Sociale Autogestito “il Molino”, i restanti spazi sono per la maggior parte utilizzati dalla Città di Lugano per esposizioni tempo- ranee, depositi e in piccola parte assegnate ad alcune associazioni sportive e culturali. DIM Città di Lugano 11.20 — Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti ai concorso 7
Vincenzo Vicari, “Macello comunale”, agosto 1966. Fotografia © Archivio di Stato del Cantone Ticino 8 DIM Città di Lugano 11. 20 — Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti ai concorso
2.2 L’area dell’ex macello nell’attuale Questo programma implementa inoltre gli obiet- contesto urbano tivi delineati dall’Esecutivo per le “linee di sviluppo 2018-2028” della Città di Lugano, ovvero: Se il fiume Cassarate un tempo rappresentava il limite est della Città di Lugano, in seguito al recente proces- Lugano città attenta all’ambiente, grazie ad un aumen- so di aggregazione con i comuni limitrofi (2004-2013), to delle superfici accessibili al pubblico. viene ora a trovarsi al centro della nuova “grande” Lugano. Lugano città polo tra nord e sud delle Alpi, grazie alla Lungo il fiume si trovano importanti istituzioni promozione dell’offerta coordinata turistica-culturale culturali: a nord la sede dell’Università della Svizzera con eventi durante l’intero arco dell’anno, distribuiti Italiana (USI) e la nuova sede congiunta USI/SUPSI, sul territorio. sull’altro lato del fiume nel quartiere di Viganello, a Promozione della vita sociale, della sicurezza, sud dell’ex macello la sede del Teatro delle Radici e lo dell’integrazione e della partecipazione attiva dei cit- Studio Foce, dove, oltre al Teatro Foce e alla sala per i tadini nei quartieri, creando le condizioni quadro en- concerti, si trovano l’Agorateca e la Scuola di Musica tro le quali le associazioni possano agire responsabil- Moderna (SMUM). Nelle immediate vicinanze l’area mente e rafforzando le attività a favore dei residenti, del Campo Marzio Nord che ospita il Centro Esposi- favorendo la coesistenza di diverse funzioni e di abi- zioni ma dove la Città di Lugano intende realizzare un tazioni rivolte alle diverse generazioni e ceti sociali, nuovo centro congressuale. grazie alla valorizzazione del patrimonio immobiliare In questo contesto l’area dell’ex macello rappre- della città. senta un importante elemento in un sistema di spazi pubblici dedicati alla formazione e alla cultura che Lugano città della conoscenza, grazie al supporto alla vengono a trovarsi a pochi minuti di cammino l’uno formazione di base, superiore e continua quale fonda- dall’altro costeggiando il fiume. mentale investimento nelle generazioni future, pro- muovendo l’insediamento, il mantenimento e lo svi- 2.3 Obiettivi del committente luppo di enti pubblici e privati del terziario scolastico (USI, SUPSI, ecc.). Attraverso la riconversione di quest’area l’ente ban- Sviluppo di momenti di scambio scientifici, cul- ditore vuole creare un luogo di aggregazione, di turali e di conoscenza in generale, instaurando rela- scambio e di studio che sia aperto a tutta la popolazio- zioni con gli enti presenti sul territorio per favorire il ne e che sia attrattivo per giovani, studenti e persone dialogo con le agenzie formative e le eccellenze indi- di ogni età. viduali. Il progetto mira a valorizzare il patrimonio archi- tettonico esistente, proponendo degli usi e delle fun- Tramite il confronto fra le differenti proposte l’en- zioni che possano trarre vantaggio dalle dimensioni e te banditore auspica di poter individuare quella che dal carattere industriale degli spazi interni. più soddisfa le esigenze poste dal punto di vista urba- Il nuovo edificio di alloggi universitari si aggiunge nistico, architettonico, funzionale, economico, sociale ad altre strutture già presenti nella zona e mira ad am- e sotto il profilo della sostenibilità ambientale. pliare l’offerta oggi carente in un’area vicina alle sedi accademiche. 2.4 Area di progetto e organizzazione delle funzioni Gli obiettivi fondamentali del concorso sono per- tanto: L’area di concorso si trova sui fondi 517 e 515 RFD del comune di Lugano, che corrispondono alla “cittadel- • Recuperare e valorizzare l’area dell’ex macello in maniera ottimale da un punto di vista la” dell’ex macello e al sedime triangolare a sud della cinta, oggi utilizzato come posteggio. architettonico e strutturale, con un accento Le funzioni pubbliche e semi pubbliche dovranno particolare sulla conservazione del bene essere organizzate negli edifici storici in modo da va- culturale; lorizzarne le caratteristiche spaziali e volumetriche. • Ripensare gli aspetti funzionali mettendo gli spazi a disposizione di un più vasto pubblico Deve inoltre essere prestata particolare attenzione al tema del passaggio da pubblico / semi-pubblico / così da creare sinergie fra i fruitori e posizionare semi-privato / privato, in modo che le aree di maggior l’area dell’ex macello nella rete delle attività affluenza non arrechino disturbo a quelle di lavoro, culturali e sociali della Città di Lugano, in modo studio o alloggio. particolare quelle rivolte ai giovani; Si chiede un’attenta progettazione delle aree ester- • Costruire una residenza universitaria per studenti, professori in visita e altre figure legate ne assegnate alla ristorazione, allo svago, ad attività esterne di studio, lavoro o spettacolo, e la realizzazio- al mondo accademico, quale importante elemento ne di zone verdi alberate. di sinergia e vitalità per tutta l’area. Al fine di migliorare il sistema dei percorsi pedo- nali è data la possibilità di proporre un ridisegno di questi all’interno del quartiere (verso le scuole “Lam- bertenghi”, la Scuola dell’Infanzia / Casa Luce - DIM Città di Lugano 11.20 — Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti ai concorso 9
Vista da Via Pietro Capelli. Fotografie © Consorzio Mazzola Meyer Piattini 10 DIM Città di Lugano 11. 20 — Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti ai concorso
fondi 505, 2042, 1569) e su via Giuseppe Parini con Attività culturali, ricreative e commerciali una nuova sistemazione dei posteggi. E anche possibile proporre alcuni spazi d’uso Per queste funzioni sono richiesti spazi flessibili che esterni lungo il fronte ovest dell’ex macello, verso possano essere utilizzati per attività varie aperte al le scuole, se tale scelta è validamente sostenuta dal- pubblico: piccoli atelier, spazi culturali, centri ricrea- la proposta progettuale e non entra in conflitto con i tivi, mercatino o altro. percorsi esistenti. Gli stabili storici esistenti sono denominati in bloc- Ricezione chi da A a F (vedi planimetria a pagina 6). La ricezione, composta da spazi amministrativi e da 2.5 Programma funzionale un’area sportello, dovrà trovarsi all’ingresso del nuo- vo complesso, in una posizione visibile e facilmente Il programma funzionale per la parte pubblica pre- accessibile. Sarà il punto di informazione e ricezione vede la realizzazione di 5 grandi sale per gli eventi, per l’area dell’ex macello e fungerà anche da ricezione di un’area di svago e ristorazione, di aree per il co- per gli alloggi universitari. working e il co-studying e per attività ricreative e commerciali. Alloggi Si prevede inoltre la realizzazione di una residenza universitaria che offra un minimo di 80 posti letto. Viene richiesto di elaborare proposte innovative per un nuovo edificio d’alloggi, e a questo scopo è possi- Eventi bile demolire il blocco F a sud del sedime, che presen- ta un precario stato di manutenzione e scarso valore Le sale per eventi verranno usate per manifestazio- architettonico. ni e svariate attività e si chiede di mantenerne l’uso Se da un lato il PR permette un’edificazione fino a il più flessibile possibile. Le 3 sale maggiori devono 7 piani di altezza, l’edificazione di un edificio alto in poter essere usate in contemporanea per scopi diversi vicinanza degli edifici storici deve essere attentamen- e necessitano di un sistema di accesso separato, devo- te ponderata. no inoltre poter essere collegate fra loro per i grandi Per questo si è scelto di non vincolare le proposte a eventi. una metratura complessiva precisa, ma di lasciare un Questi grandi spazi devono essere temperati ma margine ai progettisti indicando un numero minimo non riscaldati, se non per brevi periodi. (80) e massimo (100) di posti letto. Lo scopo è di poter Spazi di appoggio, come depositi e servizi igienici, mettere a disposizione degli studenti alloggi piacevoli possono essere risolti anche nei blocchi vicini. e a basso costo, in questo senso si chiedono un impie- go razionale della superficie e al contempo una ricerca Ristorazione sulla qualità spaziale. Gli alloggi sono pensati per gli studenti USI e SUP- Lo spazio per la ristorazione è pensato come occasione SI, ma anche per i docenti e i relatori in visita. di incontro, di dialogo e di scambio. Gli spazi comuni d’incontro e per le associazioni L’area di ristorazione dovrà prevedere un caffè- studentesche potranno essere previsti nel nuovo sta- bar con un piccolo palco per concerti e letture, una bile o all’interno del complesso monumentale. piccola area libreria (scambio e/o vendita) e un’area ristorante separata. Spazi esterni E inoltre indispensabile prevedere uno spazio esterno ombroso e piacevole. Il progetto deve prevedere aree esterne di ristorazio- ne, di studio, di svago e di sosta (con un’adeguata si- Co-working e Co-studying stemazione a verde e sufficientemente ombreggiate) e un numero sufficiente di posteggi per le bici. Alcune aree saranno dedicate al lavoro e allo studio. Devono inoltre essere previsti tre posteggi di ser- Gli uffici sono pensati per start-up o per liberi profes- vizio, uno dei quali per disabili. sionisti che avranno a disposizione una postazione di lavoro privata e condivideranno con gli altri le aree di servizio e gli spazi comuni. Si tratta di mettere a disposizione postazioni di la- voro o di studio singole e per piccoli gruppi, flessibili e mutabili nel tempo, delle sale riunioni utilizzabili da tutti, un’area con i servizi, eventualmente un’area relax con piccola cucina. È auspicata la possibilità di avere uno spazio esterno. DIM Città di Lugano 11.20 — Obiettivi del committente e compiti dei partecipanti ai concorso 11
Blocco A-navata. Fotografia © Consorzio Mazzola Meyer Piattini 12 DIM Città di Lugano 11. 20 — Risultati e raccomandazioni della giuria
3 Risultati e raccomandazioni della giuria 3.1 Lavori di giuria – 1. fase 3.3 Completezza della documentazione consegnata La giuria, accompagnata dalla coordinatrice e coadiu- vata dai consulenti previsti nel programma di con- Viene controllata la completezza della documentazio- corso, si è riunita al completo il 12 e 13 maggio 2020, ne inoltrata così come il rispetto delle indicazioni ri- presso il Palazzo dei Congressi a Lugano. guardanti la rappresentazione, i contenuti e il formato Il concorso ha destato un grande interesse e nel di consegna. termine di iscrizione sono state depositate 123 candi- Durante questa verifica vengono rilevate in mol- dature valide. ti progetti alcune lacune e/o discrepanze rispetto a 82 progetti sono stati consegnati entro il termine quanto indicato nel programma di concorso, e queste assegnato, mentre un progetto arrivato dopo il termi- sono segnalate puntualmente alla giuria nel rapporto ne di consegna è stato escluso dal giudizio, secondo preliminare, la quale non ritiene tuttavia che queste quanto prescritto dalle condizioni di concorso. siano tali da escludere i progetti dal giudizio. 3.2 Anonimato 3.4 Aspetti di contenuto e adempimento del compito dato dal concorso Nel corso della verifica preliminare è stato rilevato che uno dei progetti non ha rispettato le indicazioni Vengono verificati l’adempimento del compito e il ri- vincolanti relative all’anonimato, pertanto, confor- spetto del programma delle superfici. memente alle condizioni di concorso, la giuria decide Dalla verifica emergono in alcuni progetti lacune di escludere il progetto dal giudizio e di non visio- e/o discrepanze rispetto a quanto richiesto, e queste narlo. sono segnalate puntualmente alla giuria nel rapporto preliminare. La giuria, preso atto di quanto segnalato, decide di ammettere tutti i progetti al concorso e di discutere eventuali problematiche caso per caso. DIM Città di Lugano 11.20 — Risultati e raccomandazioni della giuria 13
Viali di collegamento all’interno del complesso. Fotografie © Consorzio Mazzola Meyer Piattini 14 DIM Città di Lugano 11. 20 — Risultati e raccomandazioni della giuria
3.5 Giudizio della 1. fase 3.6 Lavori di giuria – 2. fase Alla luce delle decisioni precedenti vengono ammessi La giuria, accompagnata dalla coordinatrice e coadiu- a giudizio 81 progetti. vata dai consulenti previsti nel programma di con- Prima di iniziare la discussione viene data ai giurati lacorso, si è riunita nuovamente al completo il 25 e il possibilità di analizzare individualmente tutti i pro- 26 novembre 2020 negli spazi di Villa Ciani a Lugano. getti. In seguito è aperta la discussione comune per la Tutti e 9 i progetti ammessi alla 2. fase sono sta- valutazione dei progetti in base ai criteri di giudizio ti consegnati entro il termine stabilito e nel rispetto espressi nel programma di concorso: aspetti urbani- dell’anonimato. stici, architettonici, costruttivi ed energetici, di fun- Viene verificata la completezza della documenta- zionalità e sostenibilità. La giuria decide di procedere zione inoltrata così come il rispetto delle indicazioni con il principio dell’esclusione a turni. riguardanti la rappresentazione, i contenuti e il for- Ogni progetto ammesso a giudizio viene visionato mato di consegna. I progetti vengono inoltre analiz- e discusso in comune dalla giuria, che ne rileva i punti zati per quanto riguarda l’adempimento del compito e salienti e gli eventuali punti critici prima di decidere il rispetto del programma delle superfici e del quadro l’ammissione o meno al turno successivo. Alla fine dei normativo. turni di selezione tutti i progetti vengono riconside- Durante la verifica preliminare vengono rilevate rati un’ultima volta prima della decisione finale. in alcuni progetti delle leggere discrepanze rispetto a quanto richiesto e queste sono segnalate puntualmen- Primo turno di valutazione te alla giuria, la quale non ritiene che le stesse siano Nel primo turno di valutazione vengono visionati e tali da escludere i progetti dal giudizio. discussi tutti i progetti ammessi a giudizio. Alla fine di questo turno vengono esclusi quei progetti che non 3.7 Valutazione convincono la giuria per il concetto stesso di inter- vento proposto, in particolare per quanto riguarda Vengono visionati e discussi tutti i progetti ammessi a l’impianto generale, il rapporto con il contesto costru- giudizio per la 2. fase. ito e l’aderenza al compito posto. La giuria apprezza la quantità del lavoro prodotta da tutti i partecipanti; i progetti consegnati vengono Secondo turno di valutazione analizzati e valutati in base ai criteri espressi nel pro- Nel secondo turno di valutazione vengono analizzati gramma di concorso. in particolare gli aspetti urbanistici ed architettonici Prima dell’assegnazione finale della graduatoria di ogni progetto, il rispetto del programma degli spazi vengono riconsiderati tutti i progetti della 1. e della e la qualità della loro organizzazione all’interno del 2. fase e la giuria all’unanimità conferma le decisioni comparto. prese. Terzo turno di valutazione 3.8 Graduatoria Nel terzo turno di valutazione vengono selezionati i progetti per la seconda fase. La valutazione avviene Al termine della valutazione la giuria all’unanimità in base a tutti i criteri di giudizio elencati nel pro- decide di premiare tutti i progetti consegnati nella 2. gramma di concorso, con particolare attenzione alla fase secondo la seguente graduatoria con 2 ex aequo potenzialità di sviluppo di ogni singolo progetto nel al 5. rango e 3 ex aequo al 6. rango: rispetto del comparto storico. 1. rango e 1. premio - Progetto 79 “Campus Matrix” Turno di controllo 2. rango e 2. premio - Progetto 50 “Le città sottili” A conclusione del terzo turno tutti i progetti ammessi 3. rango e 3. premio - Progetto 12 “Suitetti” a giudizio sono di nuovo valutati e confrontati. Alla 4. rango e 4. premio - Progetto 22 “La ringhiera” fine di questa revisione la giuria all’unanimità confer- 5. rango e 5. premio - Progetto 27 “Il taglio preciso” ma le decisioni precedentemente prese. 5. rango e 5. premio - Progetto 29 “A-pri” 6. rango e 6. premio - Progetto 43 “Rigibile” Turno finale (1. fase ) 6. rango e 6. premio - Progetto 56 “Vis-a-vis” La giuria conferma la scelta dei seguenti progetti per 6. rango e 6. premio - Progetto 64 “Un edificio come la prosecuzione nella seconda fase del concorso: una città” Progetto 12 “Suitetti” Progetto 22 “La ringhiera” Progetto 27 “Il taglio preciso” Progetto 29 “A-pri” Progetto 43 “Rigibile” Progetto 50 “Le città sottili” Progetto 56 “Vis-a-vis” Progetto 64 “Un edificio come una città” Progetto 79 “Campus Matrix” DIM Città di Lugano 11.20 — Risultati e raccomandazioni della giuria 15
3.9 Raccomandazione della giuria 3.10 Accertamento degli autori e apprezzamento generale Alla fine delle valutazioni, decisa la graduatoria e la La giuria all’unanimità raccomanda il progetto che ha ripartizione del montepremi, sono state aperte le bu- ottenuto il primo rango, Campus Matrix, per la prose- ste degli autori in presenza del pubblico notaio Avv. cuzione del mandato di progettazione e realizzazione Fabio Parini, procedendo prima in ordine di classifica dell’opera. e in seguito di consegna. L’ente banditore ringrazia tutti i concorrenti per Gli autori dei progetti premiati risultano essere i i preziosi contributi e l’impegno dimostrato durante seguenti: tutto il processo concorsuale. La grande varietà di proposte ricevute ha permes- Progetto 79 “Campus Matrix” so di analizzare un gran numero di soluzioni e di poter 1. rango / 1. premio verificare in maniera approfondita e seria i differenti Architetto: Durisch + Nolli Architetti Sagl / approcci possibili. Ing. civile: Ingeni AG / Ing. RVCS, Ingegnere L’ente banditore è consapevole della difficoltà del elettrotecnico, Fisico della costruzione, compito assegnato e della complessità del tema posto Specialista del fuoco: IFEC Ingegneria SA / che ha richiesto risposte precise su molti livelli diver- Arch. paesaggista: Westpol Landschafts- si: dall’inserimento urbano, alla ricerca sulla tipologia architekten GmbH abitativa, al restauro del monumento. La giuria ha rivolto particolare attenzione al rap- Progetto 50 “Le città sottili” porto volumetrico e formale fra il nuovo edificio per 2. rango / 2. premio gli alloggi e il complesso monumentale, come pure Architetto: Pessina Architetti / Ing. civile: alla qualità urbanistica dell’insieme proposto. Schnetzer Puskas Ingenieure AG / Ing. RVCS: In seguito si è concentrata sulla qualità degli spazi VRT SA / Ing. elettrotecnico, Fisico della esterni, sull’organizzazione funzionale del comparto costruzione: Evolve SA / Specialista del fuoco: e sulla qualità degli spazi interni e delle loro relazioni, Swiss Safety Center SA / Arch. paesaggista: valutando singolarmente pure gli aspetti strutturali, Ghiggi paesaggi Landschaft & Städtebau GmbH la sostenibilità energetica e ambientale e il disegno del verde urbano. Progetto 12 “Suitetti” È stata inoltre valutata attentamente la qualità 3. rango / 3. premio dell’approccio proposto per il restauro della parte Architetti: Roberto Briccola - Montemurro Aguiar monumentale del comparto. Architetti / Ing. civile: Messi Associati SA / La giuria è unanimemente convinta che il progetto Ing. RVCS: Moggio Engineering SA / Ing. elet- vincitore risolva nel modo migliore tutti gli aspetti tro-tecnico: Elettroconsulenze Solcà SA / Fisico elencati. della costruzione: Think Exergy SA / Specialista La procedura di messa a concorso adottata, con- del fuoco: Elettroconsulenze Solcà SA / Arch. corso di progetto con procedura libera in 2 fasi, si è paesaggista: Officina del Paesaggio dimostrata la forma di messa a concorso più idonea per questo compito e ha portato a un risultato finale Progetto 22 “La ringhiera” pienamente soddisfacente. 4. rango / 4. premio Architetti: Schwarzburg Architetti SA - Nicolas Burckhardt Arch. GmbH / Ing. civile: Ferrari Gartmann AG / Ing. RVCS: Marco De Carli Studio di Ingegneria SA / Ing. elettrotecnico: C&C Electric SA / Fisico della costruzione: Gartenmann Engineering AG / Specialista del fuoco: Tea engineering Sagl / Arch. paesaggista: Antón Landschaft GmbH Progetto 27 “Il taglio preciso” 5. rango / 5. premio (ex aequo) Architetto: Elisa Valero Ramos / Ing. civile: Anastasi & Partners SA / Ing. RVCS: Ing. Piero Simonin / Ing. elettrotecnico: SPED - Studio Progett. Elettr. De Lorenzi SA / Fisico della costruzione, Specialista del fuoco: Cispi Sagl 16 DIM Città di Lugano 11. 20 — Risultati e raccomandazioni della giuria
Progetto 29 “A-pri” 3.11 Composizione della giuria 5. rango / 5. premio (ex aequo) Architetti: Vaillo-Irigaray Y Asociados Slp - Membri in rappresentanza Eberli Architetti / Ing. civile: Studio Ing. Lepori dell’ente banditore SA / Ing. RVCS: Studio Ing. Zocchetti SA / Ing. elettrotecnico: Elettronorma SA / Fisico della costruzione: EcoControl SA / Specialista • On. Cristina Zanini Barzaghi (Presidente) Municipale, Ingegnere civile ETH SIA OTIA, del fuoco: Ing. Fabio Della Casa Città di Lugano Progetto 43 “Rigibile” 6. rango / 6. premio (ex aequo) • Gino Boila, Direttore Divisione Edilizia Pubblica, Architetto ETH SIA OTIA, Città di Lugano Architetto: Mauro Malisia / Ing. civile: Mario Monotti / Ing. RVCS: Verzeri & Asmus Sagl / Professionisti indipendenti Ing. elettrotecnico, Fisico della costruzione, dalla committenza Specialista del fuoco: Erisel SA Progetto 56 “Vis-a-vis” • Prof. Boas Erez, Università della Svizzera Italiana, Rettore, Lugano 6. rango / 6. premio (ex aequo) Architetto: Ortalli Verrier Studio di Architettura / Ing. civile: Passera & Associati SA / Ing. RVCS: • Ruggero Zurigo Tropeano, Architetto ETH SIA FAS, Silvano Pozzi SA / Ing. elettrotecnico: Piona Engineering SA / Fisico della costruzione: CSD Ingegneri SA / Specialista del fuoco: Ing. Claudia • Martin Bösch, Architetto ETH SIA FAS, Zurigo Sulmoni / Arch. paesaggista: De Molfetta & Strode • Céline Guibat, Architetto EPF SIA, Sion Supplenti Progetto 64 “Un edificio come una città” 6. rango / 6. premio (ex aequo) Architetto: Sánchez García Architetti Sagl / • Lisa Muscionico, Direttrice Divisione Gestione e Manutezione, Architetto, Città di Lugano Ing. civile: Lurati Muttoni Partner SA / Ing. RVCS, Ing. elettrotecnico, Fisico della costruzione, Specialista del fuoco: Tecno • Ludovica Molo, Architetto ETH SIA FAS, Lugano Progetti SA Consulenti • Claudio Chiapparino, Direttore Divisione Eventi e Congressi, Città di Lugano • Ing. Andrea Roscetti, Fisico della costruzione, Lugano • Christian Bettosini, Divisione Spazi Urbani - Verde pubblico, Architetto paesaggista, Città di Lugano DIM Città di Lugano 11.20 — Risultati e raccomandazioni della giuria 17
18 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
4 Progetti premiati Progetto 79 “Campus Matrix” – 1. rango / 1. premio Durisch + Nolli Architetti Sagl, Massagno 16 Progetto 50 “Le città sottili” – 2. rango / 2. premio Pessina Architetti, Lugano 20 Progetto 12 “Suitetti” – 3. rango / 3. premio Roberto Briccola, Giubiasco / Montemurro Aguiar Architetti, Mendrisio 24 Progetto 22 “La ringhiera” – 4. rango / 4. premio Schwarzburg Architetti SA, Basilea / Nicolas Burckhardt Arch. GmbH, Basilea 28 Progetto 27 “Il taglio preciso” – 5. rango / 5. premio (ex aequo) Elisa Valero Ramos, Granada (E) 32 Progetto 29 “A-pri” – 5. rango / 5. premio (ex aequo) Vaillo-Irigaray Y Asociados Slp, Navarra (E) / Eberli Architetti, Ponte Capriasca 32 Progetto 43 “Rigibile” – 6. rango / 6. premio (ex aequo) Mauro Malisia, Muralto 36 Progetto 56 “Vis-a-vis” – 6. rango / 6. premio (ex aequo) Ortalli Verrier Studio di Architettura, Canzo (I) 36 Progetto 64 “Un edificio come una città” – 6. rango / 6. premio (ex aequo) Sánchez García Architetti Sagl, Salorino 36 DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 19
Campus Matrix Progetto 79 / Fase 2 — 1. rango / 1. premio Architetto Durisch + Nolli Architetti Sagl, Massagno Ingegnere civile Ingeni AG, Zurigo Ingegnere RVCS, Ingegnere elettrotecnico, Fisico della costruzione, Specialista del fuoco IFEC Ingegneria SA, Rivera Architetto paesaggista Westpol Landschaftsarchitekten GmbH, Basilea Ma·trix | ‘mātriks | noun (plural matrices | ‘matra,sez | tettonica originale (volume, spazi, planimetria, colle- or matrixes). gamenti, percorsi, eccetera) e alla rispettosa conserva- (1) an environment or material in which something zione materiale di tutti i suoi elementi costitutivi. Le develops; a surrounding medium or structure. aggiunte sono concepite in modo da essere reversibili (2) a mass of fine-grained rock in which gems, crys- o riconvertibili. Piuttosto come “mobili” e gli impian- tals, or fossils are embedded. • Biology the substance be- ti tecnici necessari, ridotti a un minimo, sono a vista. tween cells or in which structures are embedded. • Fine Come avviene per le piante ruderali, si insediano in material used to bind together the coarser particles of a modo sostenibile e sinergetico sulla sostanza storica. composite substance. La disposizione dei contenuti previsti riprende (3) a mold in which something, such as printing type concetti già espressi ed è coerente per i diversi edifici. or a phonograph record, is cast or shaped. Ogni edificio ha una sua destinazione, che interpreta (4) Mathematics a rectangular array of quantities or gli spazi esistenti e ne mantiene il carattere, evitando expressions in rows and columns that is treated as a sin- la necessità di pareti divisorie o l’applicazione di ri- gle entity and manipulated according to particular rules. vestimenti. (5) an organizational structure in which two or more Il nuovo centro studentesco “Porto di Mare”, un lines of command, responsibility, or communication may edificio a più piani, si distingue per una tettonica ar- run through the same individual: [as modifier]. ticolata in due parti: il basamento in calcestruzzo ri- prende le altezze degli edifici preesistenti del Macello Ex macello è una precisa Matrix insediativa che pubblico e ospita al pian terreno il Foyer studentesco spicca all‘interno di un tessuto urbano eterogeneo, “Porto di Mare” con reception/registrazione/caffet- caratterizzata dall’insediamento di semplici volumi teria e accesso, tramite la grande scala alle sale comuni affiancati e/o accostati parallelamente, e completati del “mezzanino”. Al pian terreno, con accesso diretto da un volume disposto in modo ortogonale, disposti dall’esterno gli spazi - modulabili a piacimento - de- all’interno di un preciso recinto. stinati alle attività culturali e ricreative. Una Matrix che fino al 1911 si inseriva precisa, La soprastruttura in legno, di 5 e 3 piani accoglie parallela al Cassarate, nella campagna periferica lu- gli alloggi per studenti ai piani superiori, concepiti ganese, insieme a un altro “Campus” importante per come spazi di ritiro individuale, con servizi condivisi la città, il camposanto in corrispondenza esatto con ogni due camere con disimpegno comune. Le camere l’odierno Parco Lambertenghi, e forma ancora oggi sono accessibili dalle ampie zone di soggiorno/pran- una “sorta di villaggio nella città formato da muri, zo/cucina. Questa tipologia permette una gestione facciate di edifici, strade, piazzali e piccole corti.” (cit. ottimale del co-living studentesco, con cellule di ri- UBC). ISOS giustamente definisce la Campus Matrix tiro individuali più “intime”, e spazi comuni aperti, dell’ex macello “una delle rare e formidabili testimo- condivisi, modulabili a piacimento. nianze cittadine di architettura industriale del tardo La nuova costruzione ha un impianto a navate, co- Ottocento”. stituito dall‘affiancamento di semplici edifici con tetto La Filosofia, la Matrix di pensiero che sta alla base a 2 falde e riprende l’imprint tipologico sia nell‘im- dell‘intervento è semplice e chiara: conservare inte- pianto, sia in sezione. Ma chiaramente assume, sulla gralmente la sostanza storica nella sua parte originale, verticale, la scala del tessuto urbano circostante, della comprese tutte le tracce intatte di archeologia indu- Lugano contemporanea con i suoi 7 piani nella parte striale, in modo da mantenere intellegibile l‘origine su Viale Cassarate con un “décalage “che riduce a 5 storico-industriale del complesso. L’intervento sulla i piani per la parte retrostante in modo da integrarsi sostanza è mirato al mantenimento della qualità archi- meglio nel contesto e nella Campus Matrix. 20 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Modello di situazione 1:500 Piano di situazione 0 20 40 m DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 21
Fronte su Viale Cassarate Pianta piano terra Piano -1 Piano +2 0 5 10 m 22 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Pianta piano +1 Piani +3 +4 Piani +5 +6 0 5 10 m DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 23
I soggiorni nella zona degli alloggi - A destra la pianta della tipologia degli alloggi 0 5 10 m Prospetto est Prospetto nord 24 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Campus Matrix Progetto 79 / Fase 1 Piano di situazione - Fase 1 0 10 20 m Visualizzazione - Fase 1 Prospetto est - Fase 1 DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 25
Le città sottili Progetto 50 / Fase 2 — 2. rango / 2. premio Architetto Pessina Architetti, Lugano Ingegnere civile Schnetzer Puskas Ingenieure AG, Zurigo Ingegnere RVCS VRT SA, Taverne Ingegnere elettrotecnico, Fisico della costruzione Evolve SA, Giubiasco Specialista del fuoco Swiss Safety Center SA, Massagno Architetto paesaggista Ghiggi paesaggi Landschaft & Städtebau GmbH, Zurigo Il programma funzionale è disposto in modo di attiva- Gli elementi costitutivi dell’ex macello sono rego- re gli spazi aperti all’interno e attorno l’insieme mo- lati da un vocabolario chiaro, dove ad ogni parte ti- numentale. Per questo motivo la parte della ristora- pologica dell’esistente corrisponde un materiale defi- zione si trova nel mezzo dell’intero complesso. Le sale nito (pietra, legno, acciaio). Gli interventi sugli edifici per eventi proseguono la parte centrale dell’impian- presenti si sviluppano in continuità con le regole del to, formando una serie di spazi dalle caratteristiche linguaggio, determinando un atteggiamento d’azio- differenti - spazi verticali, orizzontali o aperti - che ne. La lettura delle caratteristiche strutturali e ma- possono essere utilizzati separatamente o in sinergia. teriali dell’impianto esistente hanno condotto anche Gli accessi alla parte delle manifestazioni, unitamente allo sviluppo degli elementi architettonici del nuovo ai servizi, sono regolati in modo semplice e chiaro, edificio. in continuità con la logica organizzativa dell’assetto Le parti murarie in pietra delimitano gli edifici esi- originario. stenti e il perimetro del comparto. Il muro di cinta Le funzioni di lavoro e studio, assieme alle attività attraversa il nuovo edificio e ne diventa struttura por- commerciali, si trovano negli edifici perimetrali. Una tante, definendo una divisione chiara fra le parti pub- serie di programmi attivi soprattutto durante il gior- bliche e quelle private. Nella parte storica, il legno no (all’occorrenza accessibili anche dall’esterno) va a definisce le parti portanti della carpenteria dei tetti e formare la cornice dell’enclave del Macello. dei solai, mentre l’acciaio viene soprattutto utilizzato Il progetto si pone di valorizzare le qualità archi- nelle parti applicate. tettoniche degli edifici esistenti, proseguendo la vo- Gli stessi materiali costituiscono le parti del nuovo cazione industriale del comparto. Le funzioni traggo- edificio, nel quale è previsto un alto grado di prefab- no vantaggio dalle caratteristiche spaziali e volume- bricazione unito all’impiego minore possibile di ma- triche presenti, offrendo una serie di spazi flessibili teriale. Sul muro centrale poggiano ad un interasse di e adattabili. Considerato l’alto valore storico dell’im- 5 metri le travi in acciaio, su cui sono posti i solai in pianto monumentale, la strategia d’intervento pre- legno prefabbricati di tipo Lignum. I pilastri in accia- vede quindi un atteggiamento conservativo e di va- io formano verso la parte monumentale il ballatoio: lorizzazione delle preesistenze, mantenendone il più non solo spazio di circolazione, ma anche luogo di in- possibile natura e carattere. terscambio e socializzazione nell’ambito studentesco. I nuovi elementi, quali circolazione e servizi, si Lo spazio del ballatoio, sufficientemente ampio per inseriscono come “objet trouvé”: mobili multifun- poter assorbire più funzioni, costituisce una pergola zionali in linea con il vocabolario industriale. Questi verticale animata da una vegetazione variegata, com- elementi formano un insieme che si distingue dall’esi- posta sia da piante rampicanti che da piante di limoni stente. Grande attenzione è stata posta verso il carat- e aranci. Pergola che d’inverno si trasforma in veran- teristico muro perimetrale. La cinta muraria viene da grazie alle chiusure meccanizzate comandate dalla mantenuta il più possibile nelle sue caratteristiche domotica dell’edificio. e viene conclusa con il nuovo edificio degli alloggi per studenti. Per parti nuove e rivestimenti s’intende utilizzare materiali semplici e non pretenziosi, subor- dinandosi chiaramente alla parte storica e allo stesso tempo proseguendone l’atteggiamento pragmatico. 26 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Modello di situazione 1:500 Piano di situazione 0 20 40 m DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 27
Pianta primo piano Piano -1 Pianta piano terra 0 5 10 m Prospetto est Prospetto ovest 28 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
L’area dell’ex macello s’inserisce lungo l’esse fluviale del Cassarate e si relaziona con le istituzioni culturali del raggio verde Lo spazio del ballatoio forma una pergola verticale che va ad animare la corte monumentale DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 29
Una grande tettoia sospesa definisce un momento urbano. Spazio pubblico e catalizzatore per l’intera area Prospetto nord Prospetto sud 30 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Le città sottili Progetto 50 / Fase 1 Piano di situazione - Fase 1 0 10 20 m Visualizzazione - Fase 1 Assonometria - Fase 1 DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 31
Suitetti Progetto 12 / Fase 2 — 3. rango / 3. premio Architetto Roberto Briccola, Giubiasco / Montemurro Aguiar Architetti, Mendrisio Ingegnere civile Messi Associati SA, Bellinzona Ingegnere RVCS Moggio Engineering SA, Bioggio Ing. elettrotecnico, Specialista del fuoco Elettroconsulenze Solcà SA, Mendrisio Fisico della costruzione Think Exergy SA, Mendrisio Architetto paesaggista Officina del Paesaggio, Lugano Il rapporto tra i volumi esistenti, il nuovo, il muro lungo il nuovo parco alberato (che relega in secondo di cinta e i passaggi tra gli stessi (che ne valorizzano piano l’obbligatorio passo veicolare), a ovest il per- l’unicità) genera, evitando superfici residuali, un’al- corso lungo il parco Lambertenghi e a nord un nuovo ternanza di qualificati spazi esterni permeabili e una camminamento ottenuto con lo spostamento minimo ricca e variata rete di percorsi pedonali di collega- degli esistenti parcheggi. Alla rete di percorsi esterni mento, di attraversamento e di relazione con la città alla cinta muraria ne corrisponde una altrettanto va- circostante. riata e inaspettata al suo interno. Le reti di percorsi, Lo stacco del muro di cinta dall’edificio (blocco E) orizzontali e verticali, si sovrappongono, si interse- (spostamento delle attuali aperture), ripropone l’uni- cano e si incrociano in un ricco e variegato sistema tario concetto di rapporto tra muro di cinta e edifici distributivo. (esistenti e nuovo) del comparto, sottolinea l’unicità Il blocco a sud, al di fuori dell’originaria cinta mu- dello stabile (presenza importante sul Cassarate), per- raria, sarà demolito come pure le ingombranti tettoie mette di evitare superfici residuali e soprattutto col- che occupano i pregiati spazi tra i blocchi posizionati loca gli accessi principali al complesso sugli assi del lungo il confine ovest. L’intervento sugli edifici sarà corpo principale (blocco A) valorizzandolo. minimo, volto a rafforzarne l’architettura esistente e Il nuovo volume si allinea al corpo di fabbrica di a valorizzarne la straordinarietà spaziale esterna e in- maggior pregio di cui funge da finale, diviene ele- terna. In particolare: mento di vicendevole valorizzazione e, unitamen- te al muro di cinta, elemento di riordino identitario • mantenimento integrale delle facciate e delle relative aperture (riaperte dove dell’intero comparto. chiuse in passato). Il nuovo volume, elemento di transizione volu- metrica tra gli alti edifici residenziali e il complesso • mantenimento e valorizzazione degli accessi esistenti senza crearne di nuovi. esistente, sporge oltre il muro di cinta valorizzando la presenza di quest’ultimo e generando un’invitan- • riorganizzazioni interne (in sintonia con le aperture esistenti) volte a sottolineare te connessione tra interno e esterno del pregevole le eccezionalità spaziali dei differenti edifici comparto storico. L’allineamento del nuovo stabile (dimensioni, altezze, forma, luce, struttura all’emergente edificio centrale valorizza e garantisce statica, carpenteria...). la visione integrale del complesso storico dall’impor- tante asse del Cassarate. • risanamento delle coperture (straordinario paesaggio di tetti all’interno della città). La proposta progettuale, semplice, sobria e es- Il nuovo volume e i 6 esistenti definiscono un senziale, genera ricchezza e complessità di spazi e dispositivo semplice, sobrio, essenziale e indicano, percorsi. I diversificati accessi al complesso sono col- all’interno di un sistema ricco di connessioni, la chia- locati sul percorso pedonale ad anello che costeggia ra suddivisione programmatica/funzionale del com- perimetralmente l’intero muro di cinta: a est il mar- plesso. In generale le aree più pubbliche (eventi e ri- ciapiede di viale Cassarate, a sud il nuovo percorso storazione) sono posizionate a est in modo tale da non pedonale di collegamento con il parco Lambertenghi arrecare disturbo a quelle di lavoro, studio e alloggio. 32 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Modello di situazione 1:500 Piano di situazione 0 20 40 m DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 33
Pianta piano tipo Pianta piano +1 Pianta piano terra 0 5 10 m 34 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Vista dall’angolo sud-est Prospetto est Prospetto ovest DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 35
Spazio di relazione fra il nuovo edificio e il complesso storico Piano unità di alloggio con le diverse configurazioni di camere 0 5m 36 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Suitetti Progetto 12 / Fase 1 Piano di situazione - Fase 1 0 10 20 m Visualizzazione - Fase 1 Prospetto est - Fase 1 DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 37
La ringhiera Progetto 22 / Fase 2 — 4. rango / 4. premio Architetti Schwarzburg Architetti SA, Basilea / Nicolas Burckhardt Arch. GmbH, Basilea Ingegnere civile Ferrari Gartmann AG, Coira Ingegnere RVCS Marco De Carli Studio di Ingegneria SA, Locarno Ingegnere elettrotecnico C&C Electric SA, Lugano Fisico della costruzione Gartenmann Engineering AG, Basilea Specialista del fuoco Tea engineering Sagl, Melano Architetto paesaggista Antón Landschaft GmbH, Zurigo Seguendo la sua logica funzionale, il complesso degli Questa tipologia è alla base del progetto architet- edifici storici si trova inserito nel tessuto urbano come tonico del nuovo edificio; i ballatoi aperti servono una infrastruttura pubblica importante, caratteriz- per raggiungere le singole unità abitative e allo stes- zata da una propria sequenza e dimensione di spazi so tempo sono spazi condivisi; i balconi intorno alle aperti e chiusi collegati fra di loro. cucine e le panchine davanti alle porte delle stanze La nuova struttura riprende e continua questo rit- invitano al riposo e al contatto sociale. mo di edifici, strade, piazzali e cortili seguiti da spa- Le destinazioni d’uso del nuovo edificio si leggo- zi coperti di dimensioni e proporzioni simili. I nuovi no chiaramente nella sua costruzione ed espressione. volumi si aggregano ortogonalmente alla trama esi- Uno zoccolo in cemento ospita le funzioni pubbliche stente, con orientamento nord-sud. I cortili, giardini e comunitarie al pianterreno; le proporzioni e il lin- e passaggi creati dall’architettura nuova ed esistente guaggio entrano in dialogo con il fabbricato monu- possiedono una varietà di atmosfere tipica di spazi mentale esistente. Da questo si dipartono dei volumi aperti pieni di vita ma dal ritmo decelerato. più leggeri, quasi effimeri, caratterizzati da una strut- Aumentare la densità delle aree cittadine in luoghi tura lignea. Dei ballatoi all’aperto collegano i corpi ben collegati e serviti, è una strategia fondamentale e sottolineano la leggerezza della struttura superiore. per la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sulle facciate si legge il ritmo regolare e denso delle Sul sito dell’ex macello, le strutture preesistenti sono singole unità residenziali. sufficientemente ampie per offrire spazi di studio e di Richiamando l’architettura delle celle monacali, svago, mentre la superficie edificabile permette una l’obiettivo delle stanze studentesche è quello di ri- proporzione adeguata di alloggi. In questo modo il spondere a tutti i bisogni dell’individuo in uno spazio traffico individuale viene ridotto a un minimo e di- ridotto. Al pianterreno e su ogni livello questi spazi venta possibile sfruttare tutte le sinergie dei servizi minimalisti vengono completati da spazi dedicati alla offerti sul posto. vita sociale e comune. Collocati nei piani superiori, gli alloggi sfruttano Le stanze strette e lunghe permettono un’illumi- la luce, il panorama e la prossimità di tutti i servizi nazione da entrambi i lati dell’edificio e una transizio- collocati al pianterreno. Tre piani di alloggi offrono il ne spaziale dal semi-pubblico (ballatoio) all’ambiente numero minimo richiesto di 80 posti letto. In futuro privato (lo spazio notte fornito di lavabo e mobilio sarebbe immaginabile un ampiamento della struttura integrato) passando per l’area semi-privata del guar- con altri due piani per raggiungere l’altezza massima daroba e bagno condiviso. Le pareti divisorie tra le del Piano Regolatore e una totalità di 130 posti letto. stanze, non portanti, lasciano la possibilità di unire Partendo da una necessità storica, l’alloggio col- due spazi notte, creando così delle unità più ampie lettivo si è sviluppato nel corso dei secoli e ha trovato con un angolo cucina, adatte anche al corpo docente. la sua forma in tipologie architettoniche ben definite come i monasteri, le cascine rurali, i collegi universi- tari o le case a ringhiera. 38 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Modello di situazione 1:500 Piano di situazione 0 20 40 m DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 39
Pianta primo piano Pianta piano terra 0 5 10 m 40 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
Vista da Viale Cassarate verso sud-ovest Prospetto est Prospetto ovest DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 41
La corte interna dell’edificio degli alloggi - A destra la pianta della tipologia degli alloggi 0 5m Cellula abitativa, le pareti divisorie tra le stanze, non portanti, lasciano la possibilità di unire due spazi notte 42 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
La ringhiera Progetto 22 / Fase 1 Piano di situazione - Fase 1 0 10 20 m Visualizzazione - Fase 1 Prospetto est - Fase 1 DIM Città di Lugano 11.20 — Progetti premiati 43
Il taglio preciso Progetto 27 / Fase 2 — 5. rango / 5. premio (ex aequo) Architetto Elisa Valero Ramos, Granada (E) Ingegnere civile Anastasi & Partners SA, Locarno Ingegnere RVCS Ing. Piero Simonin, Viganello Ingegnere elettrotecnico SPED - Studio Progett. Elettr. De Lorenzi SA, Locarno Fisico della costruzione, Specialista del fuoco Cispi Sagl, Paradiso Dal punto di vista urbano, l’inserimento nel sito è cui specifiche attività permangono da quelle, flessi- guidato dalla valorizzazione del comparto storico e bili, che si configurano come piattaforme adattabili a del paesaggio circostante attraverso la creazione di una pluralità di usi (concerti, eventi, mostre). spazi esterni positivi e accessibili. Dal punto di vista Composizione e materialità; La proposta riconfigu- architettonico, l’introduzione del nuovo volume de- ra il fronte sul Fiume Cassarate e lo spazio pubblico gli alloggi - dialogante con gli edifici esistenti - ordina interno al recinto, ponendosi in continuità con l’esi- l’intorno attraverso la sua geometria e risponde al pro- stente, rispettandone volumetria e composizione. Il gramma funzionale con grande attenzione alla qualità nuovo edificio segue un preciso schema modulare, degli spazi interni. Il progetto propone di utilizzare proprio del carattere industriale del Macello, per la completamente l’area triangolare a sud del perimetro definizione della sua volumetria e per l’organizza- edificando un volume articolato su due altezze dif- zione dei suoi spazi. In questo dialogo fra vecchio e ferenti in modo da contenere l’impatto volumetrico nuovo, per l’edificio degli alloggi si propone, con un verso il comparto storico e verso il fiume (un’altezza linguaggio contemporaneo, l’uso dei materiali tradi- riprende quella degli edifici su via S. Balestra e l’altra zionali presenti nell’ex macello: il legno per la strut- quella dei volumi dell’ex macello). La semplicità e la tura e la ceramica per il rivestimento. Entrambi sono coerenza costruttiva delle tecniche adottate e dei ma- stati scelti, tra altre ragioni, per le loro qualità tattili teriali scelti, legno e ceramica, permettono di proget- e ottiche. tare un edificio efficiente e confortevole. Il muro di cinta nelle zone adiacenti alla nuova Il sito dell’ex macello di Lugano, parallelo al cor- edificazione non scompare, ma si converte in un’am- so del fiume Cassarate, lo rende unico e riconoscibile pia panca che invita a entrare nel complesso dell’ex in tutto il tessuto della città. La geometria del nuovo macello, creando un rapporto dialettico con la nuova edificio risulta dal confronto con gli edifici circostan- struttura. ti: a nord rispetta l’allineamento con il recinto dell’ex Minimo scarto; La precisione e un grande rispetto macello, mentre, sul confine meridionale, si pone in per l’esistente conducono a intervenire sulla sostanza continuità con il tessuto urbano più recente. Tale so- monumentale con azioni minime e mirate. Gli spazi luzione permette di ordinare l’irregolarità dell’intor- monumentali sono ristrutturati in modo da lasciarne no e di rafforzarne l’identità. trasparire la vocazione industriale e la funzione pas- L’ottimizzazione della forma del nuovo edificio sata. Si demolisce solo lo strettamente necessario e si conduce alla minimizzazione dell’impronta a terra e al propone di riutilizzare parti dei vecchi macchinari minimo consumo di suolo; la destinazione d’uso della come sistema di compartimentazione flessibile dello terrazza consente di recuperarne la superficie come spazio. Nel nuovo edificio la modularità di tutti gli spazio verde. Nell’area monumentale la vegetazione e elementi permette, con la prefabbricazione, l’ottimiz- l’arredo urbano consentono di distinguere le aree in zazione dei materiali e la riduzione dello scarto. 44 DIM Città di Lugano 11. 20 — Progetti premiati
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