Piano triennale di prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021 2023 - Approvato con Decreto Presidenziale n. 2 del 31 marzo 2021
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PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ Piano triennale di prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021 – 2023 Approvato con Decreto Presidenziale n. 2 del 31 marzo 2021
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ INDICE PREMESSA 4 1. UNIONCAMERE LAZIO E IL P.T.P.C.T. 6 1.1 Attori coinvolti nel processo di adozione del Piano 8 2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL 11 P.T.P.C.T. 2.1 Rapporto sull’annualità 2020 12 2.2 Modalità di adozione del Piano 14 2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder 14 2.4 Canali di comunicazione dei contenuti del Piano 15 3. ANALISI DEL CONTESTO 15 3.1 Analisi del contesto esterno 15 3.2 Analisi del contesto interno 19 3.2.1. Compiti e funzioni di Unioncamere Lazio 21 4. LE RISORSE UMANE 28 5. AREE DI RISCHIO: LA METODOLOGIA 28 5.1 La mappatura dei processi 30 5.2 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree 32 di rischio 5.3 Le Aree di rischio obbligatorie 32 5.4 La valutazione del rischio 34 5.5 Il trattamento del rischio 42 5.6 Le misure anticorruzione generali 42 6 MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL PIANO 46 7. SEZIONE TRASPARENZA E INTEGRITA’ 47 7.1 Misure per l’attuazione degli obblighi di trasparenza 49 7.2 Vigilanza e monitoraggio sugli obblighi in materia di trasparenza 49 7.3 Trasparenza e disciplina della tutela dei dati personali 50 (Reg. UE 2076/679) e ruolo DPO Unioncamere Lazio 2
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ ALLEGATI PARTE INTEGRANTE DEL PIANO: ALLEGATO “1” - MAPPA PROCESSI 2021 ALLEGATO “2” - REGISTRO RISCHI 2021 ALLEGATO “3” - TABELLA AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE “ELENCO OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PREVISTI DAL D.LGS. 33/2013 3
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ PREMESSA Il 28 novembre 2012 è entrata in vigore la L. 6 novembre 2012, n.190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”. La legge nr. 190/2012 ha introdotto nel nostro ordinamento la nuova nozione di “rischio”, intesa come possibilità che, in precisi ambiti organizzativo/gestionali, possano verificarsi comportamenti corruttivi ed è stato stabilito l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di predisporre un piano di prevenzione della corruzione nel quale deve essere fornita una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e devono essere indicati gli interventi organizzativi volti a prevenirlo. Tale legge, unitamente a quella della trasparenza, D. lgs n. 33 del 14 marzo 2013 – “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, dal D.lgs. n. 97/2016 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, costituiscono l’impianto normativo cardine per lavorare ai piani e alle misure da adottare per migliorare la strategia di lotta all’illegalità nell’ambito dell’attività della Pubblica Amministrazione. Negli ultimi anni, rilevanti e significative sono state le modifiche legislative intervenute in materia di prevenzione della Corruzione e della Trasparenza. Particolarmente importanti gli Atti adottati dall’ANAC, in particolare il PNA (Piano Nazionale Anticorruzione) che rappresenta l’atto di indirizzo cardine per l’applicazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza. Come previsto dall’art. 1, co. 2-bis, della L. 190/2012, nel PNA l’Autorità fornisce indicazioni alle pubbliche amministrazioni, ai fini dell’adozione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT), e ai soggetti di cui all’art. 2-bis, co. 2, del d.lgs. 33/2013, per l’adozione delle misure integrative di quelle adottate ai sensi del d.lgs. 231/2001. Attraverso il PNA l’Autorità coordina l’attuazione delle strategie ai fini della prevenzione e del contrasto alla corruzione e all’illegalità nella pubblica amministrazione (art. 1, co. 4, lett. a), l. 190/2012). Con il PNA 2016 l’Autorità ha per la prima volta elaborato un proprio e nuovo Piano, sviluppando la metodologia di affiancare ad una parte generale, in cui sono affrontate questioni 4
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ di impostazione sistematica dei PTPCT, approfondimenti tematici per amministrazioni e ambiti di materie in cui analizzare, in relazione alle specifiche peculiarità, possibili rischi corruttivi e ipotesi di misure organizzative e di contrasto al fenomeno. L’obiettivo è stato quello di superare un’impostazione uniforme valutando fattori e cause di corruzione in contesti differenti, al fine di fungere da supporto alle amministrazioni, impegnate in questo nuovo compito, attraverso l’individuazione in via esemplificativa di alcune misure di contrasto specifiche per settore. Questo metodo è stato apprezzato dal legislatore che lo ha tradotto in una apposita norma introdotta dal d.lgs. 97/2016. L’art. 1, co. 2-bis, l. 190/2012, infatti, stabilisce ora: «Il Piano nazionale anticorruzione [..] inoltre, anche in relazione alla dimensione e ai diversi settori di attività degli enti, individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e contiene l'indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione». Ricordiamo come in questi anni all’interno dei PNA sono state introdotte da ANAC numerose indicazioni per razionalizzare e semplificare le attività delle amministrazioni in materia di prevenzione anticorruzione e trasparenza. Tra i passaggi più significativi si ricordano: • unificazione in un solo strumento del P.T.P.C.T. e del Programma triennale della trasparenza e integrità prevedendo, in aggiunta, una possibile articolazione delle attività in rapporto alle caratteristiche organizzative (soprattutto dimensionali) delle amministrazioni; • rafforzamento del ruolo del Responsabile per la prevenzione della corruzione quale soggetto titolare del potere di predisposizione e di proposta del P.T.P.C.T. all’organo di indirizzo; • un maggiore coinvolgimento dell’organo di indirizzo politico e dell’OIV nella formazione e attuazione del piano; • maggiori responsabile e rafforzamento del ruolo del RPCT; • il potere di vigilanza e sanzionatorio riconosciuto in capo all’ANAC per i casi di mancata predisposizione del piano o di sua eccessiva carenza di contenuti. Con delibera n. 1064 del 13 novembre 2019 l’ANAC ha approvato in via definitiva il Piano Nazionale Anticorruzione 2019. Il Consiglio dell’Autorità ha deciso di concentrare la propria attenzione sulle indicazioni relative alla parte generale del PNA, rivedendo e consolidando in un unico atto di indirizzo tutte le indicazioni date fino ad oggi, integrandole con orientamenti maturati nel corso del tempo e che sono anche stati oggetto di appositi atti regolatori. Sono 5
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ quindi superate le indicazioni contenute nelle Parti generali dei PNA e degli Aggiornamenti fino ad oggi adottati. Le ragioni di fondo che hanno guidato la scelta del Consiglio sono, oltre a quella di semplificare il quadro regolatorio, al fine di agevolare il lavoro delle amministrazioni e il coordinamento dell’Autorità, quelle di contribuire ad innalzare il livello di responsabilizzazione delle pubbliche amministrazioni a garanzia dell’imparzialità dei processi decisionali. Secondo le indicazioni del PNA, il Piano rappresenta proprio lo strumento attraverso il quale l’amministrazione sistematizza e descrive un “processo” - articolato in fasi tra loro collegate concettualmente e temporalmente - che è finalizzato a formulare una strategia di prevenzione della corruzione. In esso si delinea un programma di attività derivante da una preliminare fase di analisi che, in sintesi, consiste nell’esaminare l’organizzazione, le sue regole e le sue prassi di funzionamento in termini di “possibile esposizione” al fenomeno corruttivo. Ciò deve avvenire ricostruendo il sistema dei processi organizzativi, con particolare attenzione alla struttura dei controlli e alle aree sensibili nel cui ambito possono, anche solo in via teorica, verificarsi episodi di corruzione. A tal fine, Unioncamere Lazio ha avviato con il presente Piano un lavoro di Mappatura dei Processi delle proprie attività che rappresenta la base per la piena applicazione metodologica delle direttive ANAC. Il lavoro dell’ANAC è un lavoro di continuo aggiornamento e monitoraggio della materia che permette alle Amministrazione pubbliche di migliorare il proprio operato e beneficiare, lì dove richiesto, di strumenti di chiarimento nell’applicazione della disciplina in materia di Anticorruzione e Trasparenza. 1. UNIONCAMERE LAZIO E IL P.T.P.C.T. Unioncamere Lazio, con la nomina nel dicembre 2015 del Responsabile Anticorruzione e Trasparenza, nella persona della dott.ssa Flavia d’Auria e, con la successiva adozione, nel marzo 2016, del primo Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione e del piano Triennale della Trasparenza ha avviato il cammino di progressivo e costante adeguamento alle norme in materia di Anticorruzione e Trasparenza anche attraverso una forte azione di spinta e di sensibilizzazione dell’organo di indirizzo politico amministrativo e dell’intera organizzazione. Si rappresenta che, in questo arco temporale, la predisposizione del Piano Triennale e, i relativi aggiornamenti, sono stati attuati in un momento storico di complessiva riorganizzazione delle funzioni dell’intero sistema delle Camere di Commercio, a seguito della riforma intervenuta con il D.lgs. n. 219 del 25 novembre 2016, ancora in pieno svolgimento e non ancora ultimata, 6
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ che ricomprende anche le Unioni regionale e che potrebbe generare anche delle modifiche del contesto organizzativo dell’Ente. Il Decreto legislativo di riforma, entrato in vigore il 10 dicembre 2016 è intervenuto, infatti, sull’assetto organizzativo, sulla modifica delle funzioni tradizionali, sulla previsione di nuove competenze aprendo una fase di profonda riorganizzazione che quindi impatterà sul sistema nel suo complesso, ivi comprese le Unioni regionali. Il processo di riforma ancora in corso prevede, inoltre, l’accorpamento tra le Camere di Commercio un percorso che nel Lazio è in fase di attuazione per arrivare ad una regione con tre Camere di Commercio. Fermo restando quanto sopra, Unioncamere Lazio prosegue, compatibilmente anche con la propria struttura organizzativa e dimensioni, nel proprio impegno di piena adesione al principio della lotta alla corruzione come base per tutte le azioni di miglioramento, presenti e future, poste in essere e a tal fine metterà in campo tutti gli strumenti e le azioni necessarie. Gli obiettivi che si intendono perseguire attraverso l’adozione del Piano sono: • Ampio coinvolgimento organi di indirizzo politico, organizzazione, ruolo del RPCT • Gestione del rischio di corruzione • Azioni e misure per la prevenzione • Trasparenza • Creare un contesto sfavorevole alla corruzione. Il P.T.P.C.T. di Unioncamere Lazio 2021-2023 viene dunque redatto tenendo conto delle indicazioni fornite, in particolare dalla Delibera ANAC, n. 1064 del 13 novembre 2019, con riferimento anche al tema della gestione dei rischi corruttivi, compatibilmente ed in coerenza con la dimensione aziendale e la relativa struttura organizzativa, nel principio del criterio di autonoma programmazione e organizzazione. Nella predisposizione del presente documento si è, inoltre, fatto ricorso al kit di strumenti predisposto da Unioncamere nazionale, adeguandolo alla realtà di Unioncamere Lazio, per la rilevazione dei rischi e il loro impatto in linea con la nuova metodologia indicata da ANAC. L’aspetto della flessibilità e del non mero adempimento burocratico da parte dell’Ente nella predisposizione del Piano è un aspetto sovente sottolineato da Anac nei suoi documenti allorquando invita le Amministrazione ad operare nell’ottica della chiarezza e semplificazione, nell’adottare un approccio flessibile e contestualizzato nella redazione dei Piani che tenga conto delle specificità di ogni singola amministrazione, del contesto esterno ed interno nel quale essa opera, allo scopo di evitare la “burocratizzazione” degli strumenti e delle tecniche di gestione del rischio. 7
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ Il PTPCT di Unioncamere Lazio, pur operando in un’ottica di continuità evolutiva con l’impostazione generale riferita alle iniziative strategiche già adottate sul versante della prevenzione della corruzione, e, in un contesto di costante e progressivo adeguamento anche dell’organizzazione, evolve ulteriormente e contestualizza progressivamente le ulteriori indicazioni fornite da Anac. La predisposizione del Piano da parte del R.P.C.T. muove dalle considerazioni contenute nella relazione semestrale e in quella annuale predisposte dallo stesso sull’andamento delle attività e le eventuali criticità emerse. Il monitoraggio sullo stato di attuazione delle misure individuate dal Piano di prevenzione risulta il vero obiettivo degli strumenti anti-corruzione, in quanto evidenzia che cosa l’amministrazione sia stata concretamente in grado di attuare, nell’anno di riferimento, in termini di prevenzione e costituisce l’indispensabile punto di partenza per l’elaborazione del nuovo Piano. 1.1. ATTORI COINVOLTI NEL PROCESSO DI PREDISPOSIZIONE DEL PIANO La predisposizione del Piano è il risultato di un continuo lavoro di approfondimento, condivisione della materia da parte del R.P.C.T. con i vertici politici, amministrativi, organizzativi aziendali, l’OIV, e anche il “Data Protection Officer”. Il R.P.C.T. assicura, costantemente, nel suo operato quotidiano il raccordo con queste figure attraverso incontri periodici, relazioni, verifiche e un continuo confronto. Gli organi ed i soggetti coinvolti per le fasi di individuazione, definizione e approvazione del Piano sono i seguenti: FASE ATTIVITA' SOGGETTI RESPONSABILI Responsabile della Aggiornamento del PTPCT Promozione e coordinamento prevenzione della del processo di corruzione e della aggiornamento del trasparenza Programma (Flavia d’Auria) Responsabile della Individuazione dei contenuti prevenzione della del PTPCT corruzione e della Trasparenza Segretario generale (Pietro Abate) 8
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ singoli responsabili delle Aree organizzative dell'Ente OIV monocratico Collegio dei Revisori Responsabile della Redazione prevenzione della corruzione e della trasparenza e Responsabili Aree Adozione del Piano Giunta Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza Attuazione del PTPCT Attuazione delle iniziative con Responsabile della elaborazione, aggiornamento prevenzione della e pubblicazione dei dati sul corruzione e della siti internet dell’ente trasparenza, Responsabili Aree organizzative Ufficio Web Controllo su attuazione del Controllo dell'attuazione del Responsabile della PTPCT PTPCT e delle iniziative prevenzione della previste corruzione e trasparenza OIV Responsabili Aree organizzative OIV Audit sul sistema della trasparenza ed integrità. Responsabile della Attestazione prevenzione della dell'assolvimento degli obblighi in materia di corruzione e della mitigazione del rischio di trasparenza corruzione OIV 9
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ GIUNTA RPCT SEGRETARIO GENERALE OIV COLLEGIO DEI REVISORI SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI PREVENZIONE DELLA AREA WEB CORRUZIONE E TRASPARENZA DPO Dirigent Responsabili di Dipendenti dipartimento Come sintetizzato in tabella, per la piena e più ampia implementazione aziendale della policy dell'anticorruzione e della trasparenza, il RPCT di Unioncamere Lazio assicura il costante pieno coinvolgimento dell'intera organizzazione dell'Ente dagli organi di governo, ai dirigenti, ai singoli dipendenti. La prima fase, relativa alla predisposizione e all’aggiornamento del Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza, che si concretizza in un’attività di promozione e coordinamento dell'intero processo con particolare riferimento alla individuazione e redazione dei contenuti, vede in primo luogo operare il responsabile di prevenzione della corruzione in stretto raccordo con il Segretario generale ed i responsabili delle singole aree organizzative dell’ente. La fase di adozione del Piano spetta all’organo di indirizzo politico dell’ente che deve approvare il Piano predisposto dal RPCT, di norma, entro il 31 gennaio di ogni anno. 10
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ Infine, la fase relativa all’attuazione e monitoraggio del Piano, cioè alla realizzazione delle iniziative in esso previste, vede la responsabilità del responsabile di prevenzione della corruzione e della trasparenza ma, ancora una volta, presuppone, quale caposaldo fondamentale, la partecipazione attiva di tutte le aree organizzative dell'Ente riportate nel Piano stesso. Un ruolo particolarmente importante che Unioncamere Lazio, nella persona del RPCT, sollecita costantemente nel corso dell’anno per analisi, verifiche, confronti, è quello svolto dall’OIV costituito, in Unioncamere Lazio, in forma monocratica. Il monitoraggio costante sullo stato di implementazione delle misure previste dal Piano di prevenzione è l’obiettivo prioritario degli strumenti di anti-corruzione. Nel corso del 2020, seppur in una situazione di emergenza sanitaria, non sono mancati i continui contatti e incontri con l’OIV soprattutto nelle fasi di lavoro previste per l’attestazione sulla Trasparenza ma anche con i rappresentati del Collegio dei Revisori per un aggiornamento sull’attuazione del Piano che richiedono periodicamente di incontrare l’OIV e il DPO per un aggiornamento sulle attività in corso. 2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.T. Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è approvato dalla Giunta dell’Unione Regionale ed è redatto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dott.ssa Flavia d’Auria, Vicesegretario generale di Unioncamere Lazio. Per Unioncamere Lazio il 2021 rappresenta la quinta annualità di predisposizione del Piano. L’attività ha preso avvio con la nomina, nel dicembre 2015, del Responsabile Anticorruzione Trasparenza e con l’approvazione, da parte della Giunta, nel marzo del 2016, dei Piani Anticorruzione e Trasparenza. Questi anni sono stati, pertanto, anni di costruzione dell’impianto organizzativo generale, volti alla comprensione generale della normativa, all’applicazione, tenuto conto dell’assetto organizzativo di Unioncamere Lazio, alla progressiva creazione dell’alberatura per il sito Internet aziendale per il costante adeguamento al dettato normativo. Il presente piano è stato elaborato a partire dalle indicazioni fornite dal PNA nazionale 2019 approvato con delibera ANAC n. 1064 del 13 novembre 2019 uno strumento che ha inteso ordinare e collegare in un unico documento tutti i riferimenti normativi cui riferirsi per la gestione del tema prevenzione della Corruzione e Trasparenza. Uno strumento di indirizzo per tutte le 11
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ Amministrazioni cui si è ispirato anche Unioncamere Lazio per la predisposizione del presente aggiornamento del Piano Anticorruzione e Trasparenza. La metodologia utilizzata tiene anche conto delle nuove Linee Guida di Unioncamere nazionale aggiornate sulla base delle indicazioni ANAC con particolare riferimento alla gestione del rischio. 2.1 Rapporto sull’annualità 2020 L’elaborazione e l’aggiornamento del Piano, naturalmente non può non tener conto dell’andamento dell’annualità precedente alla predisposizione dello stesso in un’ottica di continuo miglioramento. Secondo quanto stabilito dall’art. 1, c. 14 della legge n. 190/2012, novellato dal D.lgs. 97/2016, “...ogni anno, il RPCT trasmette all'organismo indipendente di valutazione e all'organo di indirizzo dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell’attività svolta e la pubblica nel sito web dell'amministrazione…” A tal proposito, si fa presente che l’ANAC, con Comunicato del 2 dicembre 2020, ha differito al 31 marzo 2021 il termine ultimo per la predisposizione e pubblicazione della predetta Relazione per l’Anno 2020, e ne ha pubblicato il modello di compilazione in data 11 dicembre u.s. Tale relazione può essere visionata e scaricata integralmente dal sito istituzionale della Camera sotto la sezione “Amministrazione Trasparente – Altri Contenuti – Prevenzione della Corruzione”. Per quanto riguarda alcune considerazioni di tipo generale sull’andamento dell’attività di contrasto alla corruzione, nel corso del 2020, va innanzitutto evidenziato, come emerso dalla Relazione sull’annualità 2020, a cura del Responsabile Anticorruzione e Trasparenza, pubblicata sul sito e trasmessa all’organo di indirizzo politico e all’OIV, che nell’anno appena trascorso non si è assistito nell’Ente a fenomeni di stampo corruttivo. Si riportano di seguito le considerazioni formulate nella relazione annuale 2020: CONSIDERAZIONI GENERALI SULL’EFFICACIA Le misure di prevenzione della corruzione DELL’ATTUAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI previste dal PTPCT sono state tutte attuate. PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (PTPC) E Si monitora costantemente su eventuali SUL RUOLO DEL RESPONSABILE DELLA ulteriori interventi migliorativi anche di tipo PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA organizzativo per una sempre migliore TRASPARENZA (RPCT) gestione del lavoro. Uno dei fattori principali di questa attuazione è anche collegato alla dimensione dell'Ente che 12
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ consente al RPCT di assicurare un costante e ravvicinato lavoro con le aree aziendali e con i diretti responsabili nonché verificare costantemente, anche sollecitando incontri e verifiche periodiche coinvolgendo anche dall'OIV. La diffusione dello strumento della cultura e della formazione a livello aziendale è un altro elemento che favorisce l'attuazione del piano Stato di attuazione del PTPC - Valutazione sintetica del Non risultano scostamenti tra quanto livello effettivo di attuazione del PTPC indicando i fattori previsto dal PTPC e quanto attuato. che hanno determinato l’efficacia delle misure attuate Naturalmente l'Amministrazione opera in una logica di crescita e miglioramento continuo affinché il lavoro posso costantemente migliorare. Si evidenzia che il buon funzionamento del sistema è dovuto ad una continua interazione, viste anche le dimensioni ridotte dell'Ente, del RPCT con i vari responsabili di Area oltre che con i vertici. Aspetti critici dell’attuazione del PTPC - Qualora il PTPC Il RPCT in relazione alla contenuta sia stato attuato parzialmente, indicare le principali dimensione dell'Ente ha un contatto motivazioni dello scostamento tra le misure attuate e le costante quotidiano con tutte le aree misure previste dal PTPC organizzative aziendali assicurando non solo un flusso costante delle principali novità o aggiornamenti della normativa in materia ma anche verificando lo stato di attuazione dei lavori. Forte l'impulso anche nella supervisione e attuazione della tenuta e dell'aggiornamento del portale Web per la pubblicazione dei dati nella sezione Amministrazione Trasparente in linea con le previsioni normative Ruolo del RPCT - Valutazione sintetica del ruolo di Non si sono registrati ostacoli all'azione impulso e coordinamento del RPCT rispetto all’attuazione del RPCT del PTPC individuando i fattori che ne hanno supportato l’azione Aspetti critici del ruolo del RPCT - Illustrare i fattori che L'azione di impulso non è stata ostacolata hanno ostacolato l’azione di impulso e coordinamento del RPCT rispetto all’attuazione del PTPCT Sintesi della Relazione 2020 13
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ COMUNICAZIONE ALL’ANAC (ex A.V.C.P.) Come ogni anno, Unioncamere Lazio, in collaborazione con tutti i Referenti delle Aree, ha proceduto alla predisposizione del File per l’anno 2020 relativo ai dati previsti dall’art.1 comma 32 della L. 190/2012 da pubblicare nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito camerale. Il File completo è stato pubblicato nella sezione suddetta nei termini di legge e ne è stata data comunicazione all’ANAC. 2.2 Modalità di adozione del Piano La L. 190/2012, all’art. 1, co. 8, dispone l’adozione da parte dell’organo di indirizzo del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (PTPC), su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT). L’ANAC ha più volte evidenziato che, anche se la prospettiva temporale del Piano è di durata triennale, il comma 8 è chiaro nello specificare che esso deve essere adottato ogni anno entro il 31 gennaio. Fa eccezione il presente Piano che, a seguito del Comunicato del Presidente dell’ANAC del 2 dicembre 2020, stabilisce che per le motivazioni legate all’emergenza sanitaria e, al fine di consentire ai RPCT di svolgere adeguatamente tutte le attività connesse all’elaborazione dei Piani triennali per la prevenzione della corruzione e la trasparenza, il Consiglio dell’Autorità ha deliberato di differire al 31 marzo 2021 il termine ultimo per la predisposizione e la pubblicazione dei Piani Triennali per la prevenzione della corruzione e la trasparenza 2021-2023. Il P.T.P.C.T. è soggetto ad aggiornamento annuale ed i relativi contenuti possono subire modifiche ed integrazioni a seguito delle eventuali indicazioni provenienti dai soggetti istituzionali competenti in materia e anche in ragione delle evoluzioni della riforma del sistema delle Camere di Commercio di cui si è ampiamento dato evidenza in premessa. Gli aggiornamenti annuali e le eventuali modifiche sono proposti dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza ed approvate con provvedimento della Giunta dell’Ente. 2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder Il P.T.P.C.T. viene pubblicato sul sito dell’Unione nella sezione Amministrazione Trasparente e viene trasmesso, una volta approvato in via definitiva, a tutto il personale dipendente, affinché lo osservi e provveda a farlo osservare da soggetti terzi unitamente ad un richiamo costante al Codice di Comportamento dell’Ente. 14
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ 2.4 Canali di comunicazione dei contenuti del Piano Il Piano viene pubblicato sul sito ufficiale di Unioncamere Lazio, all’indirizzo www.unioncamerelazio.it sotto la sezione “Amministrazione Trasparente” link “altri contenuti – corruzione”. 3. ANALISI DEL CONTESTO 3.1 Analisi del contesto esterno L’analisi del contesto esterno ha come obiettivo quello di evidenziare come le caratteristiche dell’ambiente nel quale l’Ente opera possano favorire il verificarsi di fenomeni corruttivi al proprio interno. Ciò in relazione sia al territorio di riferimento, sia a possibili relazioni con portatori di interessi esterni che possono influenzarne l’attività. Il Lazio, con 38,2mila euro, è la seconda regione in Italia in termini di PIL per abitante a prezzi correnti (PIL Italia per abitante 26,6mila euro). In termini di Valore aggiunto, con 173.145,8 milioni di euro, il Lazio rappresenta l’11,2% del totale nazionale ed è la regione più terziarizzata d’Italia: circa l’85% del suo Valore aggiunto, misurato a prezzi correnti, deriva dai Servizi (Italia 73,8%). L’Industria in senso stretto pesa il 10,1% (Italia 19,4%), seguita dal 4,1% delle Costruzioni (Italia 4,7%) e dall’1% l’Agricoltura (Italia 2,1%). Dal punto di vista strutturale, il tessuto produttivo della regione presenta, al 31/12/2020, uno stock di 657.968 imprese registrate, di cui 96.289 artigiane, e un tasso di crescita del +1,03%, superiore al valore medio nazionale (+0,32%). Roma, con 498.221 imprese registrate ed un tasso di crescita del +1,17%, rappresenta il 75,9% del tessuto produttivo regionale. Seguono, per numero di imprese: Latina (57.663), Frosinone (48.639), Viterbo (37.915) e Rieti (15.530). La distribuzione delle imprese del Lazio per forma giuridica consente di rilevare un’alta concentrazione di società di capitali (45,1%) e di imprese individuali (40,8%). A livello settoriale, la più alta concentrazione di imprese si registra nelle attività del Commercio (25%), delle Costruzioni (13,5%) e nei Servizi di alloggio e ristorazione (7,9%). Di rilievo la presenza di startup innovative sul territorio: al 1°gennaio 2021 il Lazio si classifica la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, con 1.383 imprese, pari all’11,6% delle imprese innovative registrate in Italia (11.899 imprese). Solo Roma ne conta 1.237, il 10,4% del totale nazionale. 15
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ A fine 2019 l’andamento economico del Paese sembrava finalmente avviarsi verso la conclusione definitiva della recessione, grazie soprattutto alla spinta propulsiva di settori strategici, quali il turismo e la manifattura, nonché alla ripresa degli scambi con l’estero, lasciando presagire uno scenario più favorevole nell’immediato futuro. Nei primi mesi del 2020, invece, a causa dello scoppiare dell’epidemia da Covid-19 si è registrato, un immediato brusco rallentamento con effetti dirompenti sull’economia nazionale (- 9,1% la variazione stimata del Pil), e uno shock avverso su scala mondiale (-3% la variazione del Pil del Mondo). Dall’analisi congiunturale e tendenziale sulle imprese del territorio, effettuata da Unioncamere Lazio, emerge come nel 2019 le imprese dei settori manifatturiero, costruzioni, commercio e servizi abbiano registrato un andamento altalenante, con un trend maggiormente favorevole per le imprese esportatrici. Nella prima parte del 2020, invece, per tutti i settori si evidenzia un forte calo degli indicatori economici – in particolare del fatturato – a causa del lockdown determinato dall’emergenza sanitaria. Per quanto riguarda il tema della criminalità organizzata nel territorio della regione Lazio, in base allo studio “Mafie nel Lazio”, a cura dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, pubblicato nell’anno 2019, il Lazio è caratterizzato dalla presenza di gravi infiltrazioni di stampo mafioso, le organizzazioni criminali si presentano con il volto violento dei clan e con la forza “criminale-imprenditoriale” rappresentata dai loro capitali sporchi. Il sistema è “complesso” ed opera da e verso la Capitale, cuore operativo delle reti criminali che attraversano il Lazio. Roma rappresenta uno snodo importante per tutti gli affari leciti ed illeciti: le organizzazioni criminali tradizionali (soprattutto ‘ndrangheta e camorra) da lungo tempo acquisiscono, anche a prezzi fuori mercato, immobili, società ed esercizi commerciali nei quali impiegano ingenti risorse economiche provenienti da delitti. I soldi guadagnati con la droga o con altre attività illecite o criminali sono immessi nell’economia legale nel tentativo di riciclarli, di nascondere e far disperdere la loro origine. Il riciclaggio diventa così l’attività mafiosa più importante nelle regioni del centro-nord così come l’acquisizione di attività commerciali, di imprese, di immobili. Il pericolo è quello di “una progressiva contaminazione del tessuto produttivo in cui operano le imprese legali che rappresentano la maggioranza delle imprese presenti nella nostra Regione”. Altri dati importanti che concorrono a delineare il profilo del contesto esterno di riferimento sono tratti dal Rapporto Anac “La corruzione in Italia (2016 – 2019) pubblicato il 17 ottobre 2019. L’ANAC ha analizzato i provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria nell’ultimo 16
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ triennio con il supporto del personale della Guardia di Finanza impiegato presso l’Autorità medesima ed ha redatto un quadro dettagliato delle vicende corruttive in termini di dislocazione geografica, contropartite, enti, settori e soggetti coinvolti. Ambito della corruzione 17
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ Il settore più a rischio si conferma quello legato ai lavori pubblici, in una accezione ampia che comprende anche interventi di riqualificazione e manutenzione (edifici, strade, messa in sicurezza del territorio): 61 gli episodi di corruzione censiti nel triennio, pari al 40% del totale. A seguire, il comparto legato al ciclo dei rifiuti (raccolta, trasporto, gestione, conferimento in discarica) con 33 casi (22%) e quello sanitario con 19 casi (forniture di farmaci, di apparecchiature mediche e strumenti medicali, servizi di lavanderia e pulizia), equivalente al 13%. Settori più colpiti il quadro complessivo che emerge dal rapporto testimonia che la corruzione rappresenta un fenomeno radicato e persistente, verso il quale tenere costantemente alta l’attenzione”. L’opinione pubblica percepisce l’Italia un Paese meno corrotto del passato. E, in effetti, il nostro paese ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tema di prevenzione della corruzione, rilasciati dai più autorevoli organismi internazionali. Ciononostante, “la varietà delle forme di corruzione e dei settori di potenziale interesse impone di ricorrere a un’azione combinata di strumenti preventivi e repressivi, che possano operare secondo comuni linee di coordinamento ed integrazione. L’indispensabilità della prevenzione quale strumento aggiuntivo (ma nient’affatto alternativo) rispetto alla sanzione penale, risulta del resto rafforzata proprio dalle evidenze del rapporto. 18
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ Si pensi, a titolo di esempio, alla predominanza dell’apparato burocratico negli episodi di corruzione, che comprova l’assoluta utilità di prevedere adeguate misure organizzative (n primis in tema di conflitti d’interesse e rotazione periodica del personale) che riducano a monte i fattori di rischio”. La trasparenza, intesa quale strumento di monitoraggio civico dell’azione amministrativa, allo stato rappresenta un patrimonio consolidato e soprattutto diffuso, come dimostrano tutte le rilevazioni svolte nel tempo dall’Autorità. 3.2 Analisi del contesto interno L’Unione Regionale del Lazio è un’associazione tra enti pubblici, quali sono le Camere di Commercio, associazione poi divenuta obbligatoria ai sensi dell’art. 6 della L. 580/1993, così come novellato dal d.lgs. 23/2010. Con il Decreto di Riforma delle Camere di Commercio, Dlgs n. 129 del 25 novembre 2016 (“Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”), le Unioni regionali sono state rese facoltative stabilendo all’art. 6 che “le Camere di Commercio possono associarsi in Unioni regionali costituite ai sensi del codice civile, nelle circoscrizioni territoriali dove sono presenti almeno tre Camere di Commercio che aderiscono a tali associazioni allo scopo di esercitare congiuntamente funzioni e compiti per il perseguimento degli obiettivi comuni del sistema nell’ambito del territorio regionale di riferimento”. Negli ultimi anni l’architettura istituzionale del Sistema delle Camere di Commercio e il suo ambito di funzioni e attività sono stati oggetto di un profondo intervento di riforma concorrendo a delineare e potenziare, in un processo di generale riorganizzazione, nuovi e importanti ambiti di intervento a sostegno del tessuto delle imprese. Nel Lazio sta per essere completato il processo di riforma avviato nel più ampio spirito di collaborazione che prevede una regione con tre Camere di Commercio. Si è, infatti, concluso il processo di accorpamento tra Frosinone e Latina, con la costituzione della Camera di Commercio Frosinone-Latina, è stato nominato il Commissario presso la Camera di Commercio di Viterbo, allo scopo anche di proseguire il processo di accorpamento con la Camera di Rieti ed, infine, si è concluso percorso che ha portato al rinnovo degli organi della Camera di Commercio di Roma. 19
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ Il Sistema camerale regionale aveva avviato già da tempo un generale processo di riorganizzazione, efficientamento, contenimento dei costi e rafforzamento delle logiche di sistema, alla luce del dettato della legge di riforma che attribuisce, ad esempio, alle Unioni regionali lo scopo di esercitare congiuntamente funzioni e compiti per il perseguimento degli obiettivi comuni del sistema camerale nell'ambito del territorio regionale di riferimento, nonché di curare e rappresentare gli interessi comuni delle Camere di commercio associate e svolgere funzioni di coordinamento nell’ambito del rapporto con le Regioni. Il Sistema delle Camere di Commercio del Lazio si configura come un interlocutore qualificato della comunità imprenditoriale e dei diversi attori istituzionali della regione e continua a realizzare la propria mission attraverso un dialogo fattivo e cooperativo con le Istituzioni, in stretta sinergia con le associazioni di categoria. Un lavoro importante condotto in questi anni, con grande impegno e dedizione, per offrire ai territori e alle imprese del Lazio un sistema camerale sempre più agile, coeso e pronto ad affiancare e sostenere le imprese. Lo scenario è quello di lavorare per conformare, alla luce delle mutate condizioni normative, la propria organizzazione e la propria tecnostruttura e continuare a realizzare le tradizionali funzioni rimaste in capo al Sistema camerale, nonché realizzarne di nuove, a favore del sistema imprenditoriale ed economico per lo sviluppo dei nostri territori. Particolarmente importanti saranno le collaborazioni interistituzionali, in particolare con la Regione Lazio, per l’azione in comune di iniziative a sostegno dell’economia regionale, così come previsto dall’”Accordo Quadro di azione comune per la realizzazione di interventi a favore dello sviluppo economico delle imprese e dell’occupazione del Lazio”. Il Sistema delle Camere di Commercio del Lazio continuerà a porsi come uno dei principali protagonisti dello sviluppo del territorio, essendo impegnato, da sempre, nell’opera di agevolare la competitività del sistema economico regionale per rilanciarne il proprio potenziale di sviluppo. Permane, quindi, l’impegno quotidiano di Unioncamere Lazio affinché il Sistema camerale possa essere ancor più un traino allo sviluppo e al sostegno dell’economia del nostro territorio. Il panorama dei soggetti esterni con i quali Unioncamere Lazio si trova a dialogare ed interagire è quindi molto ampio comprendendo le Istituzioni pubbliche e private, le associazioni, le autonomie funzionali, le imprese del territorio. 20
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ 3.2.1 Compiti e funzioni di Unioncamere Lazio Ai sensi dell’art. 2 dello Statuto Unioncamere Lazio, in armonia con le finalità istituzionali delle Camere di Commercio e nel rispetto della loro autonomia, a) cura e rappresenta gli interessi e persegue gli obiettivi comuni del sistema camerale in ambito regionale, promuove l’esercizio associato di funzioni, servizi e competenze camerali e assicura il coordinamento dei rapporti con la Regione. b) svolge, nell’ambito del sistema camerale, funzioni di supporto e promozione degli interessi generali del sistema economico e promuove iniziative per favorire lo sviluppo dell’economia regionale, la sua internazionalizzazione e la competitività del sistema delle imprese; c) assolve ai compiti di osservatorio e monitoraggio dell’economia regionale, cura e realizza studi e ricerche e predispone il rapporto annuale sull’attività delle Camere di Commercio da presentare alla Regione; d) svolge attività di coordinamento a favore delle Camere di Commercio associate, imposta le politiche del sistema camerale regionale e individua le strategie, anche su base pluriennale, e le linee per lo sviluppo degli obiettivi comuni delle Camere di Commercio della regione Lazio e per la qualificazione delle attività camerali di interesse comune; e) promuove proposte di legge regionali e ricerca il coordinamento con l’Unioncamere italiana per la predisposizione di progetti di legge nazionali, nell’interesse del sistema economico regionale; f) promuove, coordina e realizza l’esercizio, in forma associata, di attività e servizi di competenza camerale, ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 23/2010, al fine di assicurarne una gestione più efficace e perseguire economie di scala; g) promuove e coordina, in collaborazione con l’Unioncamere italiana, l’utilizzo da parte della rete camerale del Lazio, dei programmi e dei fondi comunitari, operando come referente e titolare degli interventi e ricercando la collaborazione con le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, dei professionisti, dei lavoratori, dei consumatori e degli utenti; h) può svolgere attività informative, formative, editoriali, promozionali e di gestione di servizi comuni rivolte alle Camere di Commercio e ad altri enti pubblici e privati e può compiere tutte le operazioni a carattere immobiliare, mobiliare e finanziario necessarie per il raggiungimento degli scopi sociali. 21
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ i) promuove e partecipa, sulla base delle normative vigenti, ad accordi di programma, stipula protocolli di intesa e convenzioni, promuove la costituzione e partecipa ad enti, istituzioni, organismi, consorzi e società che operino nell’ambito degli scopi istituzionali delle Camere di Commercio o, più in generale, si propongano finalità e attuino iniziative di sviluppo economico e sociale. j) Le Camere di Commercio associate possono avvalersi dell’Unione regionale per l’esercizio di compiti e funzioni di cui all’art. 2 della legge n. 580/1993 e s.m.i. k) Unioncamere Lazio non persegue scopi di lucro. l) Unioncamere Lazio promuove specifici strumenti di consultazione e di collaborazione con la Regione Lazio per individuare linee di azione e coordinamento delle reciproche iniziative e definire la propria partecipazione al processo di programmazione regionale e alla sua realizzazione. m) I rapporti di collaborazione con la Regione Lazio sono definiti tramite accordi quadro, protocolli di intesa e convenzioni stipulati dall’Unioncamere Lazio in rappresentanza delle Camere di Commercio e potranno anche prevedere attribuzioni di funzioni e deleghe esercitabili direttamente o attraverso strumenti specifici. n) Formula pareri e proposte alla Regione sulle questioni di interesse del sistema regionale delle imprese. o) promuove strumenti di coordinamento tra il sistema camerale e le associazioni regionali degli enti locali, al fine di rendere più efficaci le collaborazioni con la Regione e di promuovere la competitività delle imprese e lo sviluppo dell’economia e del territorio regionale. p) Unioncamere Lazio promuove le collaborazioni con le altre autonomie funzionali di natura pubblica o privata, anche attraverso la predisposizione di specifici accordi o altri strumenti che favoriscano il perseguimento degli obiettivi e lo svolgimento delle competenze assegnate dalla normativa statale e regionale. ASSETTO ISTITUZIONALE Gli Organi di Unioncamere Lazio sono (Art. 4 dello Statuto “Organi”): a. il Consiglio; b. la Giunta; c. il Presidente; d. il Collegio dei Revisori dei Conti. 22
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ IL CONSIGLIO Il Consiglio è composto dai Presidenti e dai componenti di Giunta delle singole Camere di Commercio associate. Esso è presieduto dal Presidente o, in sua assenza, dal Vice Presidente Vicario. Competenze Consiliari Il Consiglio: a. elegge il Presidente tra coloro che ricoprono la carica di Presidente di una delle Camere di Commercio associate; b. elegge il Vicepresidente Vicario; c. nomina, su proposta del Presidente, il Segretario generale scegliendolo tra gli iscritti all’elenco di cui all’art. 20 della L. 580/1993 e s.m.i.; d. istituisce consulte settoriali regionali, commissioni di studio, comitati tecnici e gruppi di lavoro; e. nomina, secondo i criteri previsti dall’art.14 del presente Statuto, i componenti del Collegio dei revisori; f. nomina il Collegio dei Probiviri; g. approva l'indirizzo generale dell'attività dell'Unione regionale; h. approva la relazione della Giunta sull'attività svolta dall'Unione regionale durante ogni esercizio; i. approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo; j. approva l’aggiornamento di bilancio; k. determina con cadenza triennale, in occasione del rinnovo degli organi dell’Unione regionale, l’importo dell’aliquota di contribuzione ordinaria annuale delle Camere di Commercio aderenti. Detto importo può essere modificato annualmente, contestualmente all’approvazione del bilancio preventivo e del programma di attività, in modo da risultare equo tra le Camere di Commercio associate e congruo rispetto al programma stesso. Egualmente, ciascuna Camera di Commercio associata può destinare contributi aggiuntivi per lo svolgimento di specifiche iniziative comunque da inserire nel programma delle attività. 23
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ LA GIUNTA La Giunta è composta dai Presidenti delle Camere di Commercio associate. Competenze della Giunta La Giunta, a) formula il programma di attività annuale da sottoporre al Consiglio; b) approva il progetto di bilancio preventivo e di conto consuntivo da sottoporre al Consiglio; c) nomina gli esperti e i rappresentanti dell'Unione regionale in seno a enti o commissioni ove tale rappresentanza sia richiesta o prevista; d) adotta, su proposta del Segretario generale, i regolamenti per il funzionamento dell'Unione regionale; e) delibera sulle convenzioni e le partecipazioni esterne dell'Unione regionale; f) assume, su proposta del Segretario generale, i provvedimenti disciplinari relativi al personale in conformità al contratto collettivo dei dipendenti del commercio; g) approva la pianta organica dell’Unione regionale la cui attuazione viene affidata al Segretario generale; h) adotta, in caso di necessità ed urgenza, i provvedimenti di variazione al bilancio da sottoporre a ratifica del Consiglio in occasione dell’aggiornamento di bilancio e/o del bilancio consuntivo al 31/12 di ogni anno. 1. La Giunta può delegare, volta per volta, specifiche funzioni e compiti al Presidente o ai Vicepresidenti nonché allo stesso Consiglio. 2. Nell'ambito delle finalità statutarie la Giunta delibera, altresì, su quanto non espressamente attribuito alla competenza di altri organi o all’autonomia della dirigenza. 3. La Giunta può convocare l’Assise dei consiglieri camerali, alla quale partecipano i Consiglieri di tutte le Camere di Commercio associate, per favorirne la partecipazione alle iniziative di sistema in ambito territoriale. IL PRESIDENTE 1. Il Presidente è il legale rappresentante dell’ente e ha la rappresentanza politica e istituzionale dell'Unione regionale. Presiede e convoca, fissandone i relativi O.d.g., il Consiglio e la Giunta. 24
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ 2. Il Presidente esplica le funzioni delegategli dalla Giunta e, in caso d’urgenza, ne esercita le competenze salvo ratifica da parte della stessa Giunta nella prima adunanza successiva. 3. Viene eletto dal Consiglio su proposta della Giunta, dura in carica tre anni, salvo che cessi dalla carica di Presidente nella Camera di Commercio di appartenenza, nel qual caso decade anche dalla carica di Presidente di Unioncamere Lazio. 4. Quando è chiamato ad eleggere il Presidente, il Consiglio è validamente costituito con la presenza di un numero almeno pari ai due terzi dei componenti. Il Presidente è eletto nella prima votazione con la maggioranza assoluta dei componenti. Nella seconda votazione, da tenersi nella seduta successiva, è nominato il candidato che ha riportato il maggior numero di voti. IL COLLEGIO DEI REVISORI Il Collegio dei revisori dei conti, in quanto organo di controllo, vigila sull’osservanza della legge e del presente Statuto, sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione di Unioncamere Lazio ed attesta la corrispondenza del conto consuntivo alle risultanze della gestione. Il collegio accerta la regolare tenuta d e l l a c o n t a b i l i t à , controllando il servizio di cassa e di economato di Unioncamere Lazio. Il Collegio s i compone d i tre componenti effettivi e tre componenti supplenti, nominati dal Consiglio. I componenti effettivi sono designati rispettivamente u n o dal Ministero dello Sviluppo Economico, uno dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ed uno dalla Regione Lazio. I supplenti sono designati uno dal Ministero dello Sviluppo Economico, uno dalla Regione Lazio e uno dal Consiglio. Il Collegio dei Revisori elegge al proprio interno il proprio presidente. Il Collegio dei Revisori riferisce annualmente al Consiglio sul bilancio preventivo, sui conti consuntivi e sui risultati. Il Collegio dei Revisori dura in carica cinque anni ed suoi componenti sono rieleggibili. l Revisori hanno diritto di accesso in qualsiasi momento a tutti gli atti e documenti dell'Ente. Al Collegio dei Revisori dei Conti si applicano, ove compatibili, le norme del codice civile inerenti ai sindaci delle società per azioni. l componenti del Collegio dei Revisori devono essere iscritti al Registro dei Revisori contabili. 25
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) è costituito in forma monocratica (dr. Pierluigi Pace). Il responsabile dell’Anagrafe della Stazione appaltante (RASA) è la dott.ssa Daniela Benedetti Responsabile Dipartimento I Amministrazione e Personale. 26
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ ORGANIGRAMMA UNIONCAMERE LAZIO 27
PTPCT – Triennio 2021-2023 ________________________________________________________________________________ 4 LE RISORSE UMANE La dotazione organica dell’Unione Regionale al 31/03/2021 è di complessive 19 unità. CATEGORIA UNITA' SEGRETARIO GENERALE Il ruolo è ricoperto dal Segretario generale della CCIAA di Roma DIRIGENTI 2 QUADRO 2 1°LIVELLO 5 (1 unità in posizione di comando dal 16 marzo 2020 2° LIVELLO 1 3°LIVELLO 7 4°LIVELLO 1 5°LIVELLO 1 TOTALE 19 unità 5. AREE DI RISCHIO: METODOLOGIA Il presente documento è stato redatto in linea con le indicazioni contenute nell’Allegato 1 al PNA 2019 “Indicazioni metodologiche per la gestione dei rischi corruttivi”. Secondo le disposizioni ANAC questo documento rappresenta l’unico documento metodologico da seguire nella predisposizione dei Piani triennali della prevenzione della corruzione e della trasparenza per la parte relativa alla gestione del rischio corruttivo. Pur in continuità con i precedenti PNA, il presente Piano sviluppa ed aggiorna alcune indicazioni metodologiche allo scopo di indirizzare ed accompagnare le pubbliche amministrazioni, le società e gli enti chiamati ad applicare la legge 190/2012 (d’ora in poi amministrazioni) verso un approccio alla prevenzione della corruzione finalizzato alla riduzione del rischio corruttivo che consenta di considerare la predisposizione del PTPCT come un processo sostanziale e non meramente formale. 28
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