STAY ON TRACK - Amundi ETF
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STAY ON TRACK IL PERIODICO DI AMUNDI SUGLI INVESTIMENTI PASSIVI EMERGENZA CLIMA: dalle parole ai fatti SETTIMA EDIZIONE #StayOnTrack OUTLOOK 2022 TREND L’INTERVISTA Investire nella grande Cambiamento climatico: il ruolo ESG: cresce la trasformazione della gestione indicizzata consapevolezza dei clienti
Indice 3 L’EDITORIALE INSIGHTS 4-5 OUTLOOK PER GLI INVESTIMENTI 2022 ATTUALITÀ 6-7 DALLE PAROLE AI FATTI, IL NUOVO “PIANO ESG 2025” DI AMUNDI L’INTERVISTA 8 ESG: CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA DEI CLIENTI TREND 10-11 CAMBIAMENTO CLIMATICO: IL RUOLO DELLA GESTIONE INDICIZZATA ETF SUL CLIMA 12 UN SETTORE IN EVOLUZIONE NOVITÀ 13 PREMI, RICONOSCIMENTI E INIZIATIVE -2-
L’EDITORIALE Priorità per il nuovo anno Nelle ultime settimane dell’anno lo sguardo degli investitori è sempre rivolto al futuro. Per questo il numero di dicembre di Stay On Track - Il periodico di Amundi sugli investimenti passivi, si apre con l’outlook per il 2022 che potete leggere nella pagina successiva. In modo molto schematico e pratico, il team Investment Insight di Amundi illustra le cinque transizioni che stanno portando alla “grande de- sincronizzazione”, indicando per ogni trend le principali implicazioni per gli investimenti. La “grande de-sincronizzazione”, come spiega Monica Defend a pagina 4, è uno dei grandi temi d’investimento che ci accompagneranno nel 2022. L’inflazione e la forte accelerazione dell’integrazione ESG nei portafogli saranno altrettanto cruciali in un anno ricco di sfide, a partire da quella della transizione climatica. Un tema di grande attualità, trattato a pagina 6 con un recap di quanto accaduto a Glasgow. Risultati “misti”, “deludente” e “fallimento” sono alcune delle parole usate dai commentatori per descrivere la COP26. Le COP sul clima attirano molta attenzione e generano molte aspettative. Forse troppe per un processo che rimane bottom-up essendo la somma degli impegni dei singoli Paesi. Probabilmente le ambizioni non sono ancora abbastanza alte e il tempo stringe per mettere il mondo sulla strada del target di 1,5°C. Tuttavia, riconosciamo la direzione positiva degli sforzi fatti durante la conferenza di Glasgow. Fin dalla sua costituzione nel 2010, Amundi ha fatto degli investimenti responsabili uno dei suoi pilastri fondanti ed é oggi leader europeo negli investimenti responsabili con oltre 800 miliardi di euro di masse gestite con un approccio ESG. Vero e proprio pioniere degli investimenti sostenibili, ha fatto molti passi concreti proprio a sostegno dell’obiettivo di un mondo a emissioni zero. Tra questi (pagina 7) l’adesione all’iniziativa Net Zero Asset Managers e il lancio di un nuovo piano d’azione in ambito sociale e climatico da qui al 2025. Nel consueto spazio ai contributi esterni, in questo numero di Stay On Track Marina Pardini e Gaia Salford raccontano il lavoro di Bancoposta Fondi SGR per costruire soluzioni di investimento adatte a clienti sempre più sensibili ai temi ESG. A pagina 10 Frederic Hoogveld delinea il ruolo della gestione indicizzata nel contrasto del cambiamento climatico. Dall’Unione Europea è arrivata una forte spinta con la creazione di due nuove categorie di indici: i Climate Transition Benchmark (CTB) ei Paris-aligned Benchmark (PAB). Amundi non ha perso tempo, e nel solco di una tradizione che l’ha vista co-sviluppare una serie di indici low carbon già nel 2014, lo scorso anno ha lanciato il suo primo ETF PAB, seguito poi da un’intera serie di ETF CTB e PAB. Lo racconta a pagina 12 Vincenzo Sagone. Le sfide nel 2022 non mancheranno, ma ci saranno anche tante soluzioni dal mondo degli ETF. Quindi, l’invito per il nuovo anno non cambia... Stay On Track! -3-
INSIGHTS OUTLOOK PER GLI INVESTIMENTI 2022: Investire nella grande trasformazione Testi a cura del team Investment Insights di Amundi Il 2022 sarà caratterizzato da tre grandi temi per gli investimenti e conseguenti opportunità potenziali: l’inflazione, la de-sincronizzazione e l’accelerazione dell’integrazione ESG nei portafogli. CINQUE TRANSIZIONI CHE PORTANO ALLA GRANDE DESINCRONIZZAZIONE DALL’EUFORIA POST PANDEMIA AL RALLENTAMENTO DELLO SLANCIO ECONOMICO Il 2022 inizierà probabilmente con una decelerazione rispetto al picco del 2021, con un rallentamento della Cina seguito, più tardi nell’anno, da una ripresa dell’attività economica quando la Cina si sarà stabilizzata e un ulteriore stimolo fiscale ravviverà il motore della crescita. Implicazioni per gli investimenti: crescita moderata degli utili, aumento delle criticità, eccessivo ottimismo e valutazioni elevate. Concentrarsi sulla resilienza a un’inflazione più elevata (Value, Quality, titoli con pricing power e dividendi). DAL LIBERISMO AGLI ESG INTERVENTI DEL GOVERNO CON UN FOCUS SUI TEMI ESG La crisi da Covid-19 ha ulteriormente esacerbato la necessità di combattere le disuguaglianze e ha messo la salute e l’ambiente in cima all’agenda politica. Implicazioni per gli investimenti: focus sui principali temi ESG. -4-
INSIGHTS L’Opinione Monica Defend Global Head of Globalizzazione Research, Amundi Rimpatrio DALLE CATENE DEL VALORE GLOBALI ALL’AUTOSUFFICIENZA Mentre l’economia globale si riprende dalla pandemia e l’inflazione fa il suo ritorno Un contesto geopolitico complesso, con lotte per la dopo decenni, il mondo si prepara ad supremazia energetica e tecnologica e necessità di rendere affrontare le più grandi sfide di sempre: la le catene di approvvigionamento resilienti alla pandemia e a transizione energetica per combattere la possibili disastri naturali, guida la tendenza al «reshoring» e al crisi climatica e lo sviluppo di un modello «nearshoring» a livello globale. di crescita inclusivo. Crediamo che il 2022 sarà un anno cruciale in questo senso e Implicazioni per gli investimenti: temi regionali vs globali, sarà necessaria un’enorme mobilitazione di settori strategici in UE e Cina, azionario Emergente. risorse per vincere entrambe le sfide. Nel frattempo, alcuni dei paradigmi che hanno caratterizzato il decennio precedente INFLAZIO NE appariranno superati. Il paradigma Bassa & dell’austerità a tutti i costi appartiene al temporanea Alta & persistente DA UN’INFLAZIONE passato, e non solo come risposta alle TEMPORANEA A UNA PIÙ turbolenze della crisi di Covid. Un enorme PERSISTENTE stimolo fiscale, insieme a capitali privati, sono cruciali per per raggiungere gli obiettivi Le congestioni della catena di approvvigionamento, i prezzi di emissioni nette zero entro il 2050 e per dell’energia, l’aumento dei salari e delle aliquote fiscali gestire la transizione. La crisi energetica che spingeranno l’inflazione più in alto rispetto all’ultimo decennio. stiamo vivendo oggi aggiunge nuove fragilità Con il rallentamento della crescita e l’aumento dell’inflazione, il a una società già ricca di disuguaglianze, e rischio di stagflazione è in aumento. i governi devono agire. L’indipendenza delle Banche Centrali sarà messa in discussione, Implicazioni per gli investimenti: concentrarsi su asset nel fronteggiare molteplici obiettivi legati all’economia reale e all’inflazione, rimanere corti sulla (inflazione, crescita, disoccupazione, duration. verde, disuguaglianza). Anche il mantra del “troppo di tutto” (sovraccapacità) è sfatato, poiché domina la scarsità: materie prime (cibo ed energia), forza lavoro NEW qualificata e catene di approvvigionamento alternative, per citarne alcune. Questo si aggiunge alla fine della vecchia ondata BANCHE CENTRALI, DA di globalizzazione e all’emergere della VECCHI A NUOVI MANDATI Cina come potenza globale (in termini di domanda dei consumatori, azione climatica, Le banche centrali saranno costrette a rimanere dietro la curva equilibri geopolitici), piuttosto che essere e mantenere un contesto di repressione finanziaria (tassi reali un semplice produttore a basso costo. da zero a negativi) per sostenere il debito crescente necessario Tutto questo si traduce in tre grandi temi per finanziare progetti ambientali e sociali. per gli investitori nel 2022 e in conseguenti opportunità potenziali: l’inflazione, in un Implicazioni per gli investimenti: Le azioni delle Banche momento in cui la crescita economica inizia Centrali guideranno il sentiment di rischio. Con il tapering a rallentare, la de-sincronizzazione relativa negli Stati Uniti e in Europa, iniziare l’anno con un’allocazione alla Cina, alle politiche fiscali e monetarie, prudente (neutrale sugli asset rischiosi) e aumentare e l’accelerazione dell’integrazione ESG nei l’esposizione alle asset class rischiose più tardi, quando il portafogli. momentum economico migliorerà. -5-
ATTUALITÀ Dalle parole ai fatti L’emergenza climatica è indubbiamente la più grande sfida dei nostri tempi. Aggravata dalle attività dell’uomo, rappresenta uno dei più gravi rischi sistemici per la società civile. La transizione verso l’azzeramento delle emissioni di gas serra su scala globale va affrontata urgentemente. La COP26 che si é svolta a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021 è stata descritta come l’ultima possibilità per evitare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico. Le politiche attuali potrebbero portare ad un riscaldamento globale tra 2,7°C e 3,1°C entro la fine del secolo, ben lontano dalla traiettoria di 1,5°C delineata nell’Accordo di Parigi. I principali risultati della COP26, volti a guidare il mondo su una traiettoria allineata a quella tracciata dall’Accordo di Parigi, possono essere riassunti in quattro categorie: 1 ASSICURARE IL RAGGIUNGIMENTO DEL 3 MOBILITARE LA FINANZA NET ZERO ENTRO IL 2050 • Le istituzioni finanziarie internazionali • I Paesi devono velocizzare l’eliminazione sono fondamentali per garantire la del carbone, frenare la deforestazione e disponibilità di fondi accelerare la transizione verso economie più verdi. • I meccanismi del mercato del carbonio dei vari Paesi sono inclusi nei negoziati (articolo 6 dell’Accordo di Parigi). 2 TROVARE IL MODO DI PROTEGGERE LE 4 LAVORARE INSIEME PER: COMUNITÀ E GLI HABITAT NATURALI • Creare opportunità di stabilire • I paesi già colpiti dal cambiamento partnership tra governi, imprese e società climatico devono proteggere e civile e al fine di portare a compimento ripristinare gli ecosistemi, oltre a gli obiettivi dell’Accordo di Parigi costruire difese resilienti, sistemi di rendendolo cosí pienamente operativo. allarme e infrastrutture • Mettere in atto, oltre ai negoziati formali, nuove iniziative e coalizioni in grado di giocare un ruolo chiave per guidare Fonte: Nazioni Unite l’azione per il clima. -6-
ATTUALITÀ Il nuovo “Piano ESG 2025” di Amundi Fin dalla sua costituzione nel 2010, Amundi ha fatto degli investimenti responsabili uno dei suoi pilastri fondanti. Nel 2018 Amundi ha presentato un piano d’azione triennale con l’obiettivo di adottare un approccio 100% responsabile. Tre anni dopo, Amundi è orgogliosa di essere leader negli investimenti responsabili¹ con oltre 800 miliardi di euro di masse gestite con un approccio ESG. Sulla base dei progressi già ottenuti, e soprattutto consapevole degli sforzi ancora necessari per tutti i settori e le aziende per allinearsi all’Accordo di Parigi mantenendo la coesione sociale, Amundi desidera fare ancora di più. Oltre ad aver aderito alla Net Zero Asset Managers Initiative nel luglio 2021, Amundi è impegnata oggi nella realizzazione di un percorso più veloce verso la decarbonizzazione, con un nuovo piano d’azione 2022-2025. ll “Piano ESG 2025” di Amundi si basa su tre obiettivi: 1. impegnarsi affinché le sue soluzioni di risparmio progrediscano ulteriormente nell’investimento responsabile, 2. chiedere a un numero maggiore di imprese di definire strategie credibili di allineamento all’obiettivo Net Zero 2050 e 3. assicurare il supporto alle nuove ambizioni da parte dei propri dipendenti e degli azionisti. Il piano fa parte del Progetto Società del Gruppo Crédit Agricole, articolato attorno a tre priorità: il clima, la coesione sociale e le transizioni agricola e agroalimentare. «Agire nel miglior interesse dei nostri clienti e della società è da sempre nel DNA di Amundi. Il piano d’azione che abbiamo sviluppato nel 2018 si basava sul principio secondo cui il compito di un asset manager non è solo investire nel mondo com’è, ma anche nel mondo come dovrebbe essere, con due temi principali: il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali. Grazie all’impegno dei nostri team, a quello dei nostri partner e soprattutto alla fiducia dei nostri clienti e azionisti, abbiamo realizzato questo piano con successo e siamo diventati un operatore di riferimento negli investimenti responsabili. Oggi ci impegniamo a spingerci ancora oltre per contribuire ad accelerare la trasformazione della nostra società e dei suoi operatori economici. Il nostro nuovo “Piano ESG 2025” è ancora più impegnativo e punta ad allineare tutti i nostri stakeholder: investitori, imprese, dipendenti e azionisti. L’accelerazione dei nostri impegni ESG sarà la principale leva di crescita di Amundi in tutto il mondo.» Valérie Baudson, Chief Executive Officer of Amundi ¹Fonte: Broadridge, al 30/09/2021 -7-
L’INTERVISTA ESG: cresce la consapevolezza dei clienti Gaia Salford Marina Pardini Referente Multiasset Referente ESG BancoPosta Investments BancoPosta Fondi Sgr Fondi Sgr RISCONTRATE UN INTERESSE DA PARTE DEI che integra l’analisi dei dati fondamentali con dati VOSTRI CLIENTI PER I TEMI ESG? ESISTE UNA provenienti da info-provider specializzati. SENSIBILITÀ DEL RETAIL IN MERITO? Nell’ambito delle scelte di investimento legate ai Senz’altro. Lo vediamo nella crescita della raccolta fondi e ETF di terzi, la SGR ha adottato un modello dei fondi ESG nella nostra gamma, una tendenza proprietario per la valutazione degli OICR basata confermata a livello nazionale dalle statistiche di sul grado di impegno e applicazione delle strategie Assogestioni, secondo cui la raccolta sui fondi ESG di investimento responsabile. Per i fondi la fonte ha ormai superato la raccolta sui fondi tradizionali. principale è la politica di investimento del prodotto, Un orientamento profondamente influenzato mentre per gli ETF viene considerata la metodologia dall’esperienza della pandemia che ha acuito la dell’indice. Il punteggio prende in considerazione percezione comune dell’esigenza di proteggersi dai anche il livello di applicazione delle strategie e rischi e i risparmiatori sono diventati ora molto più una valutazione della società di gestione rispetto attenti ai temi ambientali e sociali anche nelle scelte all’impegno sui principi di investimento responsabile. di investimento. QUAL É IL VANTAGGIO DI INTEGRARE SOLUZIONI Inoltre, da un punto di vista culturale, sta aumentando PASSIVE NEL PORTAFOGLIO? la consapevolezza della responsabilità di scegliere e acquistare in modo informato, di sostenere le buone I vantaggi forniti dagli ETF sono indiscutibili, unendo pratiche ambientali, con un effetto a cascata positivo bassi costi a una facilità di gestione, grazie alla loro su lavoratori, persone e comunità. Più recentemente agilità in fase di trading e alla chiara identificazione questa stessa consapevolezza è stata estesa dai dell’investimento. Guardando poi alle tematiche ESG, prodotti di consumo alle scelte di investimento. il cui dirompente avanzare avrebbe potuto essere un ostacolo, è importante notare come siano state NELLA VOSTRA OFFERTA, IN CHE MODO immediatamente recepite nel mondo delle soluzioni INTEGRATE TALI TEMATICHE? passive. Possiamo dire che, già ad oggi, l’opportunity BancoPosta Fondi ha adottato una Politica set presente sul mercato ci permette di incorporare di Investimento Responsabile che formalizza gli aspetti ESG e ottenere l’allocazione di portafoglio l’impegno ad integrare le variabili ambientali, sociali desiderata. Per completare il discorso, nella selezione e di governance («ESG») all’interno dei tradizionali dello strumento non basta la presenza della sigla processi di investimento. I fondi che promuovo ESG nel nome o il fatto che sia ex art 8 o 9 dell’SFRD. caratteristiche ESG applicano delle strategie di È lo stesso asset manager ad essere analizzato e investimento responsabile che premiano gli emittenti ingaggiato, perché è importante non solo capire che si distinguono positivamente per la gestione la logica con la quale sono costruiti i prodotti, ma dei rischi ESG nei rispettivi settori. Questo è reso anche l’impegno dell’azienda di gestione a favore dei possibile grazie alla valutazione ESG degli emittenti principi ESG. -8-
Il leader europeo del risparmio gestito(1) La gamma di investimenti responsabili di Amundi ETF Scegli la sfumatura di verde che fa per te. Come primo asset manager europeo(1), siamo orgogliosi di poterti aiutare a realizzare i tuoi obiettivi di investimento responsabile. Un’ampia gamma di ETF azionari e obbligazionari a costo contenuto, che incorporano i criteri ESG Un approccio incentrato sul cliente, con diversi gradi di integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance ETF sul clima per essere al tuo fianco nella lotta al riscaldamento globale amundietf.it MESSAGGIO PUBBLICITARIO CON FINALITÀ PROMOZIONALI. Le informazioni contenute nel presente documento non costituiscono offerta al pubblico di strumenti finanziari né una raccomandazione riguardante strumenti finanziari. L’investimento comporta dei rischi. Prima di qualunque investimento, i potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento siano appropriati alla propria situazione. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente finanziario al fine di determinare se l’investimento sia appropriato. Il valore delle quote è soggetto alle oscillazioni del mercato e il valore del proprio investimento può scendere così come salire. È pertanto possibile che il capitale inizialmente investito non venga integralmente restituito, in particolare a seguito di un ribasso dell’indice di riferimento. Prima dell’adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare all’investitore prima della sottoscrizione, ed il Prospetto, pubblicati sul sito www.amundi.it e su www.amundietf.it. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non è rivolto ai cittadini o residenti degli Stati Uniti d’America o a qualsiasi «U.S. Person» come definita nel SEC Regulation S ai sensi del US Securities Act of 1933 e nel Prospetto. Amundi ETF rappresenta l’attività in ETF di Amundi Asset Management (SAS), Società di gestione autorizzata dall’Autorité des Marchés Financiers (“AMF”) con il n° GP 04000036 - Sede sociale: 90 boulevard Pasteur, 75015 Paris, France – 437 574 452 RCS Paris ed avente capitale sociale di EUR 1 086 262 605. (1) Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. |
TREND Cambiamento climatico: il ruolo della gestione indicizzata Frederic Hoogveld Head of Product Development & Specialists – ETF, Indexing & Smart Beta, Amundi La gestione indicizzata può avere un ruolo importante nell’indirizzare gli investimenti in favore della lotta al cambiamento climatico. In linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, l’Unione Europea ha fatto dello sviluppo sostenibile una priorità assoluta nella sua politica economica e finanziaria. A tal fine, nel 2018 la Commissione europea ha istituito un gruppo di esperti tecnici (TEG) per lavorare allo sviluppo di un quadro di misure per orientare i mercati dei capitali e gli investimenti più in generale verso una transizione ecologica. Nel marzo 2018 la Commissione europea ha pubblicato l’”Action Plan on Sustainable Finance”¹, un piano ambizioso e innovativo che riunisce dieci azioni chiave per promuovere la finanza sostenibile. Come parte di questo programma, il regolamento sui Benchmark (BMR) è stato aggiornato con la creazione di due nuove categorie di indici: i Climate Transition Benchmark (CTB) e i Paris-aligned Benchmark (PAB). L’obiettivo é quadruplo: rendere i benchmark più comparabili, fornire un utile strumento di investimento per gli investitori, aumentare la trasparenza dell’impatto degli investimenti e scoraggiare il green washing². L’istituzione dei nuovi indici climatici ha riconosciuto l’importanza di reindirizzare gli asset in gestione passiva per affrontare l’emergenza climatica. Ha anche offerto agli investitori un approccio completo e trasparente per affrontare il cambiamento climatico. « Crediamo che la democratizzazione degli investimenti sul clima sia essenziale per affrontare il cambiamento climatico in quanto l’impatto degli investimenti a basse emissioni aumenterà man mano che questi verranno implementati più ampiamente. Poiché la gestione indicizzata offre i vantaggi della semplicità e dell’efficienza dei costi, i nuovi indici europei permetteranno un’ampia adozione da parte degli investitori passivi.» ¹EU 2018 Action Plan. Fonte: European Commission https://ec.europa.eu/info/publications/sustainable-finance-renewed- strategy_en, marzo 2018 ²Fonte: EU Technical Expert Group on Sustainable Finance – “Final report on climate and benchmarks’ ESG disclosures”, settembre 2019. - 10 -
TREND UNO SGUARDO AGLI INDICI SUL CLIMA DELL’UE Gli indici CTB e PAB sono caratterizzati da diverse intensità climatiche e devono rispettare rigorosi requisiti per raggiungere i loro obiettivi³. Gli indici definiti Paris-Aligned Benchmark, o PAB, adottano un approccio accelerato, con una selezione rigorosa delle attività legate ai gas serra e una riduzione del 50% delle emissioni di gas serra rispetto all’universo iniziale. Gli indici Climate Transition Benchmark, o CTB, consentono un’esposizione più ampia al mercato, con una riduzione del 30% delle emissioni di gas serra rispetto all’universo di investimento iniziale. È importante notare che entrambi gli approcci prevedono una riduzione annuale del 7% dell’intensità di carbonio per raggiungere l’obiettivo finale. Gli indici CTB e PAB hanno gli stessi obiettivi a lungo termine, ma traiettorie diverse in termini di impronta di carbonio 250 Indice di mercato ampio – Status quo 200 Intensità delle emissioni di 150 carbonio, Benchmark CTB tCO2/mln USD Riduzione annua del 7% delle cifra d’affari 100 emissioni di gas serra Le due traiettorie 50 Benchmark PAB convergono 0 2020 2030 2040 2050 Fonte: Amundi a fine marzo 2021, unicamente a fini di esempio. Entrambi richiedono l’esclusione dei titoli di aziende che hanno un impatto negativo su aspetti ambientali chiave come il cambiamento climatico, l’inquinamento, la protezione dell’ambiente marino e la biodiversità , così come le aziende che sono coinvolte in armi controverse. Per gli indici PAB sono anche previsti limiti su attività specifiche considerate ad alta emissione di carbonio, come l’esplorazione e la lavorazione del carbone o la generazione di elettricità. Inoltre, i due benchmark climatici incorporano nuovi attributi per allocare il capitale verso le aziende più virtuose per il clima: • Integrano un approccio retrospettivo, utilizzando i dati storici riportati, e si concentrano sulle emissioni di gas a effetto serra Scope 1, 2 e 3 a monte (catena di approvvigionamento per le operazioni) e a valle (prodotti), con un’allocazione esplicita verso le aziende più virtuose dal punto di vista climatico. • E prendono anche in considerazione le strategie climatiche delle aziende nel lungo periodo e il loro impegno lungimirante verso la riduzione delle emissioni di carbonio. Infine, come per tutti gli altri benchmark, e in linea con i requisiti del BMR, i fornitori di indici CTB e PAB devono rispettare un alto livello di trasparenza sulle metodologie, attraverso un reporting formalizzato accessibile agli investitori. ³Fonte: Commissione Europea: https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/banking-and-finance/sustainable-finance/eu- climate-benchmarks-and-benchmarks-esg-disclosures_en - 11 -
ETF SUL CLIMA Un settore in evoluzione Vincenzo Sagone Head of ETF, Indexing & Smart Beta business unit, Amundi SGR I nuovi indici CTB e PAB consentono agli investitori in soluzioni indicizzate di introdurre l’investimento sul clima nei loro portafogli. Assistiamo ad una forte domanda nel mercato degli ETF e un vero entusiasmo da parte degli investitori, che possono scegliere tra quasi 50 diversi ETF a basse emissioni di carbonio, senza combustibili fossili o sul cambiamento climatico. Questi ETF rappresentano asset per oltre 11,5 miliardi di dollari - il 57% dei quali sono stati investiti nel 2021¹. Ma gli investimenti a basse emissioni di carbonio non sono del tutto nuovi: noi vediamo questi indici come la “seconda generazione” e parte di un’evoluzione degli investimenti sul clima. Ad esempio, Amundi ha co-sviluppato la serie di indici MSCI Low Carbon Leaders con FRR e AP4 già nel 2014, periodo in cui i dati disponibili permettevano di considerare solo le emissioni storiche dirette di gas serra. La seconda generazione di indici sul clima, rafforzata dal Regolamento che tratta i benchmark CTB e PAB, si basa su un approccio più completo agli investimenti a impatto positivo, considerando tutte le emissioni di gas serra ed essendo in grado di considerarle in prospettiva sia storica che futura. Utilizzare uno dei nuovi indici CTB o PAB dà quindi agli investitori la certezza di sapere che la misurazione dell’intensità di carbonio è eseguita sull’intera catena del valore e che la gestione dell’indice adotta un approccio proattivo e orientato al futuro. Amundi ha lanciato il suo primo ETF PAB nel giugno 2020, rapidamente seguito da una serie di ETF CTB e PAB. Oggi offriamo una gamma completa di ETF PAB e CTB sia sull’azionario che sul reddito fisso su diverse zone geografiche. GAMMA AMUNDI DI ETF ESG E SUL CLIMA ESG ESG ESG Clima Clima + ++ ++ ++ +++ Ampia esposizione Approccio Best-in- Approccio Best-in- Transizione verso Transizione al mercato e class con Tracking class unito ad uno un’economia a basse accelerata verso miglioramento del Error controllato screening negativo emissioni di carbonio un’economia a basse punteggio ESG stringente con un’esposizione emissioni di carbonio Mondo - Europa - EMU - ampia al mercato con filtro sulle Mondo - Europa - EMU US - Emergenti Mondo - Europa - EMU attività a più alte - Germania - US - - UK - US - Asia-Pacifico - Mondo - Europa emissioni di gas serra Emergenti - Giappone Giappone - Emergenti Mondo - Europa - EMU Per maggiori informazioni visita il sito https://www.amundietf.it/privati/clima ¹ Fonte: ETFGI Global ESG ETF and ETP industry insights luglio 2021 - 12 -
NOVITÀ Premi e riconoscimenti Valérie Baudson e Fannie Wurtz tra le 100 donne più influenti nella finanza secondo Financial News. La 15esima edizione delle 100 donne più influenti della finanza europea di Financial News riconosce il potere e la leadership all’interno del settore, nonché la capacità di influire sul proprio business e sul settore nell’anno a Valérie Baudson - CEO, Amundi venire. Fannie Wurtz - Head of Distribution and Wealth Division, Head of ETF, Indexing & Smart Beta, Amundi Amundi ETF pluripremiata ai MondoETF Awards 2021. Amundi ETF ha ricevuto tre premi, nelle categorie: • Miglior ETF Obbligazionario Corporate - Non Euro • Miglior ETF Titoli di Stato – Emergenti • Miglior ETF Azionario Smart Beta - Europa I MondoETF Awards, quest’anno alla settima edizione, premiano i migliori ETF ed ETP quotati in Borsa Italiana sulla base di parametri esclusivamente quantitativi. Scopri di più su www.amundietf.it Iniziative Amundi SGR insieme a Crédit Agricole in Italia e Save The Children, per l’inclusione sociale e digitale dei giovanissimi. Contrastare la povertà educativa digitale nei territori più svantaggiati o privi di opportunità, raccogliendo una sfida quanto mai urgente e attuale, è l’obiettivo del progetto “Connessioni Digitali”, promosso dalle società del Gruppo Crédit Agricole in Italia e Save the Children. Il progetto, sviluppato su 100 scuole nell’arco di tre anni, coinvolgerà 6.000 studenti e 250 docenti in attività di formazione volte all’acquisizione di competenze digitali chiave per il futuro dei più giovani. Scopri di più su www.amundi.it - 13 -
Contatti www.amundietf.com info@amundietf.com STAY ON TRACK IL PERIODICO DI AMUNDI SUGLI INVESTIMENTI PASSIVI In collaborazione con PRODESFIN FINANCIAL CROSSMEDIA FACTORY A proposito di Amundi ETF Pioniere nel mercato europeo degli ETF, Amundi ETF è tra i principali emittenti di ETF europei¹ con oltre 82,2 miliardi di euro di asset in gestione. Amundi ETF offre agli investitori una gamma di oltre 150 ETF caratterizzati da innovazione continua e prezzi competitivi. Team dedicati sono presenti in undici paesi europei e possono contare su un ampio network di “Authorised Participants” (più di 65 market maker). 1 Fonte: Amundi ETF, ottobre 2021 Messaggio pubblicitario Il presente documento non rappresenta un’offerta a comprare né una sollecitazione a vendere strumenti finanziari. Esso non è rivolto ad alcuna «U.S. Person» come definita nel Securities Act of 1933 e nel Prospetto. Il Fondo è un organismo di investimento collettivo del risparmio le cui quote sono scambiate in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione (”ETF”), autorizzato in Francia e regolamentato dall’Autorité des Marchés Financiers (“AMF”). Amundi ETF rappresenta l’attività in ETF di Amundi Asset Management (SAS), Società di gestione autorizzata dall’Autorité des Marchés Financiers (“AMF”) con il n° GP 04000036 - Sede sociale: 90 boulevard Pasteur 75015 Paris, France – 437 574 452 RCS Paris ed avente capitale sociale di EUR 1 143 615 555. Le informazioni contenute nel presente documento sono ritenute accurate alla data della sua redazione. Si raccomanda la lettura della relazione di gestione o della relazione semestrale più recenti per maggiori informazioni sulla politica di investimento concretamente posta in essere. I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente finanziario al fine di determinare se l’investimento sia appropriato. I dati riportati nel presente documento si riferiscono al passato. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Prima dell’adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto, disponibile gratuitamente, unitamente alle ultime relazioni annuali e semestrali, presso le sedi dei soggetti collocatori, nonché sul sito internet www.amundi.it e www.amundietf.it. Pubblicato in Dicembre 2021 #StayOnTrack
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