STAY ON TRACK - Amundi ETF

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STAY ON TRACK - Amundi ETF
STAY ON TRACK
                           IL PERIODICO DI AMUNDI SUGLI INVESTIMENTI PASSIVI

 EMERGENZA CLIMA:
 dalle parole ai fatti

SETTIMA EDIZIONE

#StayOnTrack

OUTLOOK 2022               TREND                             L’INTERVISTA
Investire nella grande     Cambiamento climatico: il ruolo   ESG: cresce la
trasformazione             della gestione indicizzata        consapevolezza dei clienti
STAY ON TRACK - Amundi ETF
Indice

   3    L’EDITORIALE

         INSIGHTS
 4-5     OUTLOOK PER GLI INVESTIMENTI 2022

         ATTUALITÀ
 6-7     DALLE PAROLE AI FATTI, IL NUOVO “PIANO ESG 2025” DI AMUNDI

         L’INTERVISTA
   8     ESG: CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA DEI CLIENTI

        TREND
10-11
        CAMBIAMENTO CLIMATICO: IL RUOLO DELLA GESTIONE INDICIZZATA

        ETF SUL CLIMA
  12 UN SETTORE IN EVOLUZIONE

        NOVITÀ
  13 PREMI, RICONOSCIMENTI E INIZIATIVE

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L’EDITORIALE

Priorità per il nuovo anno

Nelle ultime settimane dell’anno lo sguardo degli investitori è sempre rivolto al futuro. Per questo il
numero di dicembre di Stay On Track - Il periodico di Amundi sugli investimenti passivi, si apre con
l’outlook per il 2022 che potete leggere nella pagina successiva. In modo molto schematico e pratico,
il team Investment Insight di Amundi illustra le cinque transizioni che stanno portando alla “grande de-
sincronizzazione”, indicando per ogni trend le principali implicazioni per gli investimenti.

La “grande de-sincronizzazione”, come spiega Monica Defend a pagina 4, è uno dei grandi temi
d’investimento che ci accompagneranno nel 2022. L’inflazione e la forte accelerazione dell’integrazione
ESG nei portafogli saranno altrettanto cruciali in un anno ricco di sfide, a partire da quella della transizione
climatica. Un tema di grande attualità, trattato a pagina 6 con un recap di quanto accaduto a Glasgow.

Risultati “misti”, “deludente” e “fallimento” sono alcune delle parole usate dai commentatori per descrivere
la COP26. Le COP sul clima attirano molta attenzione e generano molte aspettative. Forse troppe per
un processo che rimane bottom-up essendo la somma degli impegni dei singoli Paesi. Probabilmente
le ambizioni non sono ancora abbastanza alte e il tempo stringe per mettere il mondo sulla strada del
target di 1,5°C. Tuttavia, riconosciamo la direzione positiva degli sforzi fatti durante la conferenza di
Glasgow.

Fin dalla sua costituzione nel 2010, Amundi ha fatto degli investimenti responsabili uno dei suoi pilastri
fondanti ed é oggi leader europeo negli investimenti responsabili con oltre 800 miliardi di euro di masse
gestite con un approccio ESG. Vero e proprio pioniere degli investimenti sostenibili, ha fatto molti passi
concreti proprio a sostegno dell’obiettivo di un mondo a emissioni zero. Tra questi (pagina 7) l’adesione
all’iniziativa Net Zero Asset Managers e il lancio di un nuovo piano d’azione in ambito sociale e climatico
da qui al 2025.

Nel consueto spazio ai contributi esterni, in questo numero di Stay On Track Marina Pardini e Gaia
Salford raccontano il lavoro di Bancoposta Fondi SGR per costruire soluzioni di investimento adatte a
clienti sempre più sensibili ai temi ESG. A pagina 10 Frederic Hoogveld delinea il ruolo della gestione
indicizzata nel contrasto del cambiamento climatico. Dall’Unione Europea è arrivata una forte spinta
con la creazione di due nuove categorie di indici: i Climate Transition Benchmark (CTB) ei Paris-aligned
Benchmark (PAB). Amundi non ha perso tempo, e nel solco di una tradizione che l’ha vista co-sviluppare
una serie di indici low carbon già nel 2014, lo scorso anno ha lanciato il suo primo ETF PAB, seguito poi
da un’intera serie di ETF CTB e PAB. Lo racconta a pagina 12 Vincenzo Sagone.

Le sfide nel 2022 non mancheranno, ma ci saranno anche tante soluzioni dal mondo degli ETF.
Quindi, l’invito per il nuovo anno non cambia... Stay On Track!

                                                                                                     -3-
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INSIGHTS

OUTLOOK PER GLI INVESTIMENTI 2022:
Investire nella grande trasformazione
Testi a cura del team Investment Insights di Amundi

Il 2022 sarà caratterizzato da tre grandi temi per gli investimenti e conseguenti
opportunità potenziali: l’inflazione, la de-sincronizzazione e l’accelerazione
dell’integrazione ESG nei portafogli.

CINQUE TRANSIZIONI CHE PORTANO ALLA GRANDE DESINCRONIZZAZIONE

                   DALL’EUFORIA
                   POST PANDEMIA AL
                   RALLENTAMENTO DELLO
                   SLANCIO ECONOMICO

Il 2022 inizierà probabilmente con una decelerazione rispetto al picco del 2021, con un rallentamento
della Cina seguito, più tardi nell’anno, da una ripresa dell’attività economica quando la Cina si sarà
stabilizzata e un ulteriore stimolo fiscale ravviverà il motore della crescita.

       Implicazioni per gli investimenti: crescita moderata degli utili, aumento delle criticità, eccessivo
ottimismo e valutazioni elevate. Concentrarsi sulla resilienza a un’inflazione più elevata (Value, Quality,
titoli con pricing power e dividendi).

                  DAL LIBERISMO AGLI
        ESG
                  INTERVENTI DEL GOVERNO
                  CON UN FOCUS SUI TEMI
                  ESG

La crisi da Covid-19 ha ulteriormente esacerbato la necessità di combattere le disuguaglianze e ha
messo la salute e l’ambiente in cima all’agenda politica.

     Implicazioni per gli investimenti: focus sui principali temi ESG.

     -4-
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INSIGHTS

                                                                      L’Opinione
                                                                                         Monica Defend

                                                                                         Global Head of
     Globalizzazione                                                                     Research, Amundi
          Rimpatrio
                               DALLE CATENE DEL
                               VALORE GLOBALI
                               ALL’AUTOSUFFICIENZA
                                                                      Mentre l’economia globale si riprende dalla
                                                                      pandemia e l’inflazione fa il suo ritorno
Un contesto geopolitico complesso, con lotte per la
                                                                      dopo decenni, il mondo si prepara ad
supremazia energetica e tecnologica e necessità di rendere
                                                                      affrontare le più grandi sfide di sempre: la
le catene di approvvigionamento resilienti alla pandemia e a
                                                                      transizione energetica per combattere la
possibili disastri naturali, guida la tendenza al «reshoring» e al
                                                                      crisi climatica e lo sviluppo di un modello
«nearshoring» a livello globale.
                                                                      di crescita inclusivo. Crediamo che il 2022
                                                                      sarà un anno cruciale in questo senso e
     Implicazioni per gli investimenti: temi regionali vs globali,
                                                                      sarà necessaria un’enorme mobilitazione di
settori strategici in UE e Cina, azionario Emergente.
                                                                      risorse per vincere entrambe le sfide. Nel
                                                                      frattempo, alcuni dei paradigmi che hanno
                                                                      caratterizzato il decennio precedente
         INFLAZIO
                   NE                                                 appariranno       superati.    Il   paradigma
      Bassa &
                                                                      dell’austerità a tutti i costi appartiene al
    temporanea     Alta &
                 persistente   DA UN’INFLAZIONE                       passato, e non solo come risposta alle
                               TEMPORANEA A UNA PIÙ                   turbolenze della crisi di Covid. Un enorme
                               PERSISTENTE                            stimolo fiscale, insieme a capitali privati,
                                                                      sono cruciali per per raggiungere gli obiettivi
Le congestioni della catena di approvvigionamento, i prezzi           di emissioni nette zero entro il 2050 e per
dell’energia, l’aumento dei salari e delle aliquote fiscali           gestire la transizione. La crisi energetica che
spingeranno l’inflazione più in alto rispetto all’ultimo decennio.    stiamo vivendo oggi aggiunge nuove fragilità
Con il rallentamento della crescita e l’aumento dell’inflazione, il   a una società già ricca di disuguaglianze, e
rischio di stagflazione è in aumento.                                 i governi devono agire. L’indipendenza delle
                                                                      Banche Centrali sarà messa in discussione,
      Implicazioni per gli investimenti: concentrarsi su asset        nel     fronteggiare     molteplici    obiettivi
legati all’economia reale e all’inflazione, rimanere corti sulla      (inflazione,     crescita,     disoccupazione,
duration.                                                             verde, disuguaglianza). Anche il mantra
                                                                      del “troppo di tutto” (sovraccapacità) è
                                                                      sfatato, poiché domina la scarsità: materie
                                                                      prime (cibo ed energia), forza lavoro
        NEW
                                                                      qualificata e catene di approvvigionamento
                                                                      alternative, per citarne alcune. Questo si
                                                                      aggiunge alla fine della vecchia ondata
                               BANCHE CENTRALI, DA
                                                                      di globalizzazione e all’emergere della
                               VECCHI A NUOVI MANDATI                 Cina come potenza globale (in termini di
                                                                      domanda dei consumatori, azione climatica,
Le banche centrali saranno costrette a rimanere dietro la curva
                                                                      equilibri geopolitici), piuttosto che essere
e mantenere un contesto di repressione finanziaria (tassi reali
                                                                      un semplice produttore a basso costo.
da zero a negativi) per sostenere il debito crescente necessario
                                                                      Tutto questo si traduce in tre grandi temi
per finanziare progetti ambientali e sociali.
                                                                      per gli investitori nel 2022 e in conseguenti
                                                                      opportunità potenziali: l’inflazione, in un
      Implicazioni per gli investimenti: Le azioni delle Banche
                                                                      momento in cui la crescita economica inizia
Centrali guideranno il sentiment di rischio. Con il tapering
                                                                      a rallentare, la de-sincronizzazione relativa
negli Stati Uniti e in Europa, iniziare l’anno con un’allocazione
                                                                      alla Cina, alle politiche fiscali e monetarie,
prudente (neutrale sugli asset rischiosi) e aumentare
                                                                      e l’accelerazione dell’integrazione ESG nei
l’esposizione alle asset class rischiose più tardi, quando il
                                                                      portafogli.
momentum economico migliorerà.

                                                                                                         -5-
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ATTUALITÀ

Dalle parole ai fatti

L’emergenza climatica è indubbiamente la più grande sfida dei nostri tempi. Aggravata dalle attività
dell’uomo, rappresenta uno dei più gravi rischi sistemici per la società civile. La transizione verso
l’azzeramento delle emissioni di gas serra su scala globale va affrontata urgentemente.

La COP26 che si é svolta a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021 è stata descritta come
l’ultima possibilità per evitare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico.

Le politiche attuali potrebbero portare ad un riscaldamento globale tra 2,7°C e 3,1°C entro la fine del
secolo, ben lontano dalla traiettoria di 1,5°C delineata nell’Accordo di Parigi.

I principali risultati della COP26, volti a guidare il mondo su una traiettoria allineata a quella tracciata
dall’Accordo di Parigi, possono essere riassunti in quattro categorie:

1    ASSICURARE IL RAGGIUNGIMENTO DEL                    3   MOBILITARE LA FINANZA
     NET ZERO ENTRO IL 2050                                  •   Le istituzioni finanziarie internazionali
     •    I Paesi devono velocizzare l’eliminazione              sono fondamentali per garantire la
          del carbone, frenare la deforestazione e               disponibilità di fondi
          accelerare la transizione verso economie
          più verdi.
     •    I meccanismi del mercato del carbonio
          dei vari Paesi sono inclusi nei negoziati
          (articolo 6 dell’Accordo di Parigi).

2    TROVARE IL MODO DI PROTEGGERE LE                    4   LAVORARE INSIEME PER:
     COMUNITÀ E GLI HABITAT NATURALI                         •   Creare opportunità di stabilire
     •    I paesi già colpiti dal cambiamento                    partnership tra governi, imprese e società
          climatico devono proteggere e                          civile e al fine di portare a compimento
          ripristinare gli ecosistemi, oltre a                   gli obiettivi dell’Accordo di Parigi
          costruire difese resilienti, sistemi di                rendendolo cosí pienamente operativo.
          allarme e infrastrutture                           •   Mettere in atto, oltre ai negoziati formali,
                                                                 nuove iniziative e coalizioni in grado
                                                                 di giocare un ruolo chiave per guidare
Fonte: Nazioni Unite                                             l’azione per il clima.

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ATTUALITÀ

Il nuovo “Piano ESG 2025” di Amundi

Fin dalla sua costituzione nel 2010, Amundi ha fatto degli investimenti responsabili uno dei suoi pilastri
fondanti. Nel 2018 Amundi ha presentato un piano d’azione triennale con l’obiettivo di adottare un
approccio 100% responsabile.

Tre anni dopo, Amundi è orgogliosa di essere leader negli investimenti responsabili¹ con oltre 800
miliardi di euro di masse gestite con un approccio ESG.

Sulla base dei progressi già ottenuti, e soprattutto consapevole degli sforzi ancora necessari per
tutti i settori e le aziende per allinearsi all’Accordo di Parigi mantenendo la coesione sociale, Amundi
desidera fare ancora di più. Oltre ad aver aderito alla Net Zero Asset Managers Initiative nel luglio 2021,
Amundi è impegnata oggi nella realizzazione di un percorso più veloce verso la decarbonizzazione,
con un nuovo piano d’azione 2022-2025.

ll “Piano ESG 2025” di Amundi si basa su tre obiettivi:
1.   impegnarsi affinché le sue soluzioni di risparmio progrediscano ulteriormente nell’investimento
     responsabile,
2. chiedere a un numero maggiore di imprese di definire strategie credibili di allineamento
   all’obiettivo Net Zero 2050 e
3. assicurare il supporto alle nuove ambizioni da parte dei propri dipendenti e degli azionisti.

Il piano fa parte del Progetto Società del Gruppo Crédit Agricole, articolato attorno a tre priorità: il
clima, la coesione sociale e le transizioni agricola e agroalimentare.

   «Agire nel miglior interesse dei nostri clienti e della società è da sempre nel DNA di Amundi. Il
piano d’azione che abbiamo sviluppato nel 2018 si basava sul principio secondo cui il compito di un
asset manager non è solo investire nel mondo com’è, ma anche nel mondo come dovrebbe essere,
  con due temi principali: il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali. Grazie all’impegno
  dei nostri team, a quello dei nostri partner e soprattutto alla fiducia dei nostri clienti e azionisti,
 abbiamo realizzato questo piano con successo e siamo diventati un operatore di riferimento negli
                                       investimenti responsabili.
    Oggi ci impegniamo a spingerci ancora oltre per contribuire ad accelerare la trasformazione
   della nostra società e dei suoi operatori economici. Il nostro nuovo “Piano ESG 2025” è ancora
  più impegnativo e punta ad allineare tutti i nostri stakeholder: investitori, imprese, dipendenti e
  azionisti. L’accelerazione dei nostri impegni ESG sarà la principale leva di crescita di Amundi in
                                            tutto il mondo.»

                                    Valérie Baudson, Chief Executive Officer of Amundi

¹Fonte: Broadridge, al 30/09/2021

                                                                                                  -7-
STAY ON TRACK - Amundi ETF
L’INTERVISTA

ESG: cresce la consapevolezza dei clienti

                                                                                 Gaia Salford
                       Marina Pardini                                            Referente Multiasset
                       Referente ESG BancoPosta                                  Investments BancoPosta
                       Fondi Sgr                                                 Fondi Sgr

RISCONTRATE UN INTERESSE DA PARTE DEI                     che integra l’analisi dei dati fondamentali con dati
VOSTRI CLIENTI PER I TEMI ESG? ESISTE UNA                 provenienti da info-provider specializzati.
SENSIBILITÀ DEL RETAIL IN MERITO?
                                                          Nell’ambito delle scelte di investimento legate ai
Senz’altro. Lo vediamo nella crescita della raccolta
                                                          fondi e ETF di terzi, la SGR ha adottato un modello
dei fondi ESG nella nostra gamma, una tendenza
                                                          proprietario per la valutazione degli OICR basata
confermata a livello nazionale dalle statistiche di
                                                          sul grado di impegno e applicazione delle strategie
Assogestioni, secondo cui la raccolta sui fondi ESG
                                                          di investimento responsabile. Per i fondi la fonte
ha ormai superato la raccolta sui fondi tradizionali.
                                                          principale è la politica di investimento del prodotto,
Un orientamento profondamente influenzato
                                                          mentre per gli ETF viene considerata la metodologia
dall’esperienza della pandemia che ha acuito la
                                                          dell’indice. Il punteggio prende in considerazione
percezione comune dell’esigenza di proteggersi dai
                                                          anche il livello di applicazione delle strategie e
rischi e i risparmiatori sono diventati ora molto più
                                                          una valutazione della società di gestione rispetto
attenti ai temi ambientali e sociali anche nelle scelte
                                                          all’impegno sui principi di investimento responsabile.
di investimento.
                                                          QUAL É IL VANTAGGIO DI INTEGRARE SOLUZIONI
Inoltre, da un punto di vista culturale, sta aumentando
                                                          PASSIVE NEL PORTAFOGLIO?
la consapevolezza della responsabilità di scegliere e
acquistare in modo informato, di sostenere le buone       I vantaggi forniti dagli ETF sono indiscutibili, unendo
pratiche ambientali, con un effetto a cascata positivo    bassi costi a una facilità di gestione, grazie alla loro
su lavoratori, persone e comunità. Più recentemente       agilità in fase di trading e alla chiara identificazione
questa stessa consapevolezza è stata estesa dai           dell’investimento. Guardando poi alle tematiche ESG,
prodotti di consumo alle scelte di investimento.          il cui dirompente avanzare avrebbe potuto essere
                                                          un ostacolo, è importante notare come siano state
NELLA VOSTRA OFFERTA,              IN   CHE    MODO       immediatamente recepite nel mondo delle soluzioni
INTEGRATE TALI TEMATICHE?                                 passive. Possiamo dire che, già ad oggi, l’opportunity
BancoPosta Fondi ha adottato una Politica                 set presente sul mercato ci permette di incorporare
di Investimento Responsabile che formalizza               gli aspetti ESG e ottenere l’allocazione di portafoglio
l’impegno ad integrare le variabili ambientali, sociali   desiderata. Per completare il discorso, nella selezione
e di governance («ESG») all’interno dei tradizionali      dello strumento non basta la presenza della sigla
processi di investimento. I fondi che promuovo            ESG nel nome o il fatto che sia ex art 8 o 9 dell’SFRD.
caratteristiche ESG applicano delle strategie di          È lo stesso asset manager ad essere analizzato e
investimento responsabile che premiano gli emittenti      ingaggiato, perché è importante non solo capire
che si distinguono positivamente per la gestione          la logica con la quale sono costruiti i prodotti, ma
dei rischi ESG nei rispettivi settori. Questo è reso      anche l’impegno dell’azienda di gestione a favore dei
possibile grazie alla valutazione ESG degli emittenti     principi ESG.

      -8-
STAY ON TRACK - Amundi ETF
Il leader europeo del risparmio gestito(1)

La gamma di investimenti responsabili
di Amundi ETF
Scegli la sfumatura di verde che fa per te.

        Come primo asset manager europeo(1),
        siamo orgogliosi di poterti aiutare a
        realizzare i tuoi obiettivi di investimento
        responsabile.

            Un’ampia gamma di ETF azionari
            e obbligazionari a costo contenuto,
            che incorporano i criteri ESG

            Un approccio incentrato sul cliente, con
            diversi gradi di integrazione dei fattori
            ambientali, sociali e di governance

            ETF sul clima per essere al tuo fianco
            nella lotta al riscaldamento globale

        amundietf.it

MESSAGGIO PUBBLICITARIO CON FINALITÀ PROMOZIONALI.
Le informazioni contenute nel presente documento non costituiscono offerta al pubblico di strumenti finanziari né una raccomandazione riguardante strumenti finanziari. L’investimento comporta dei rischi. Prima di qualunque
investimento, i potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento siano appropriati alla propria situazione. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente finanziario al fine di determinare se
l’investimento sia appropriato. Il valore delle quote è soggetto alle oscillazioni del mercato e il valore del proprio investimento può scendere così come salire. È pertanto possibile che il capitale inizialmente investito non venga
integralmente restituito, in particolare a seguito di un ribasso dell’indice di riferimento. Prima dell’adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare all’investitore prima della sottoscrizione, ed il Prospetto,
pubblicati sul sito www.amundi.it e su www.amundietf.it. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non è rivolto ai cittadini o
residenti degli Stati Uniti d’America o a qualsiasi «U.S. Person» come definita nel SEC Regulation S ai sensi del US Securities Act of 1933 e nel Prospetto. Amundi ETF rappresenta l’attività in ETF di Amundi Asset Management (SAS),
Società di gestione autorizzata dall’Autorité des Marchés Financiers (“AMF”) con il n° GP 04000036 - Sede sociale: 90 boulevard Pasteur, 75015 Paris, France – 437 574 452 RCS Paris ed avente capitale sociale di EUR 1 086 262
605. (1) Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. |
STAY ON TRACK - Amundi ETF
TREND

Cambiamento climatico: il ruolo della gestione
indicizzata

                         Frederic Hoogveld
                         Head of Product Development & Specialists – ETF, Indexing & Smart Beta, Amundi

La gestione indicizzata può avere un ruolo importante nell’indirizzare gli investimenti in favore della
lotta al cambiamento climatico.

In linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, l’Unione Europea ha fatto dello sviluppo sostenibile una
priorità assoluta nella sua politica economica e finanziaria. A tal fine, nel 2018 la Commissione europea
ha istituito un gruppo di esperti tecnici (TEG) per lavorare allo sviluppo di un quadro di misure per
orientare i mercati dei capitali e gli investimenti più in generale verso una transizione ecologica.

Nel marzo 2018 la Commissione europea
ha pubblicato l’”Action Plan on Sustainable
Finance”¹, un piano ambizioso e innovativo che
riunisce dieci azioni chiave per promuovere
la finanza sostenibile. Come parte di questo
programma, il regolamento sui Benchmark
(BMR) è stato aggiornato con la creazione
di due nuove categorie di indici: i Climate
Transition Benchmark (CTB) e i Paris-aligned
Benchmark (PAB).

L’obiettivo é quadruplo: rendere i benchmark
più comparabili, fornire un utile strumento di
investimento per gli investitori, aumentare la
trasparenza dell’impatto degli investimenti e
scoraggiare il green washing².

L’istituzione dei nuovi indici climatici ha riconosciuto l’importanza di reindirizzare gli asset in gestione
passiva per affrontare l’emergenza climatica. Ha anche offerto agli investitori un approccio completo
e trasparente per affrontare il cambiamento climatico.

« Crediamo che la democratizzazione degli investimenti sul clima sia essenziale per
 affrontare il cambiamento climatico in quanto l’impatto degli investimenti a basse
emissioni aumenterà man mano che questi verranno implementati più ampiamente.
   Poiché la gestione indicizzata offre i vantaggi della semplicità e dell’efficienza
  dei costi, i nuovi indici europei permetteranno un’ampia adozione da parte degli
                                   investitori passivi.»

¹EU 2018 Action Plan. Fonte: European Commission https://ec.europa.eu/info/publications/sustainable-finance-renewed-
strategy_en, marzo 2018
²Fonte: EU Technical Expert Group on Sustainable Finance – “Final report on climate and benchmarks’ ESG disclosures”,
settembre 2019.

       - 10 -
TREND

UNO SGUARDO AGLI INDICI SUL CLIMA DELL’UE

Gli indici CTB e PAB sono caratterizzati da diverse intensità climatiche e devono rispettare rigorosi
requisiti per raggiungere i loro obiettivi³.
Gli indici definiti Paris-Aligned Benchmark, o PAB, adottano un approccio accelerato, con una
selezione rigorosa delle attività legate ai gas serra e una riduzione del 50% delle emissioni di gas serra
rispetto all’universo iniziale.
Gli indici Climate Transition Benchmark, o CTB, consentono un’esposizione più ampia al mercato, con
una riduzione del 30% delle emissioni di gas serra rispetto all’universo di investimento iniziale.
È importante notare che entrambi gli approcci prevedono una riduzione annuale del 7% dell’intensità
di carbonio per raggiungere l’obiettivo finale.

     Gli indici CTB e PAB hanno gli stessi obiettivi a lungo termine, ma traiettorie diverse in termini di impronta di carbonio

                        250

                                                              Indice di mercato ampio – Status quo
                        200

    Intensità delle
    emissioni di        150
    carbonio,                         Benchmark CTB
    tCO2/mln USD
                                                                            Riduzione annua del 7% delle
    cifra d’affari      100
                                                                            emissioni di gas serra                Le due
                                                                                                                traiettorie
                         50       Benchmark PAB                                                                convergono

                           0
                               2020                                  2030                      2040                   2050

    Fonte: Amundi a fine marzo 2021, unicamente a fini di esempio.

Entrambi richiedono l’esclusione dei titoli di aziende che hanno un impatto negativo su aspetti
ambientali chiave come il cambiamento climatico, l’inquinamento, la protezione dell’ambiente marino e
la biodiversità , così come le aziende che sono coinvolte in armi controverse.
Per gli indici PAB sono anche previsti limiti su attività specifiche considerate ad alta emissione di
carbonio, come l’esplorazione e la lavorazione del carbone o la generazione di elettricità.
Inoltre, i due benchmark climatici incorporano nuovi attributi per allocare il capitale verso le aziende
più virtuose per il clima:
•     Integrano un approccio retrospettivo, utilizzando i dati storici riportati, e si concentrano sulle
      emissioni di gas a effetto serra Scope 1, 2 e 3 a monte (catena di approvvigionamento per le
      operazioni) e a valle (prodotti), con un’allocazione esplicita verso le aziende più virtuose dal punto
      di vista climatico.
•     E prendono anche in considerazione le strategie climatiche delle aziende nel lungo periodo e il loro
      impegno lungimirante verso la riduzione delle emissioni di carbonio.
Infine, come per tutti gli altri benchmark, e in linea con i requisiti del BMR, i fornitori di indici CTB
e PAB devono rispettare un alto livello di trasparenza sulle metodologie, attraverso un reporting
formalizzato accessibile agli investitori.

³Fonte: Commissione Europea: https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/banking-and-finance/sustainable-finance/eu-
climate-benchmarks-and-benchmarks-esg-disclosures_en

                                                                                                                      - 11 -
ETF SUL CLIMA

Un settore in evoluzione

                           Vincenzo Sagone
                           Head of ETF, Indexing & Smart Beta business unit, Amundi SGR

I nuovi indici CTB e PAB consentono agli investitori in soluzioni indicizzate di introdurre l’investimento
sul clima nei loro portafogli. Assistiamo ad una forte domanda nel mercato degli ETF e un vero
entusiasmo da parte degli investitori, che possono scegliere tra quasi 50 diversi ETF a basse emissioni
di carbonio, senza combustibili fossili o sul cambiamento climatico. Questi ETF rappresentano asset
per oltre 11,5 miliardi di dollari - il 57% dei quali sono stati investiti nel 2021¹.

Ma gli investimenti a basse emissioni di carbonio non sono del tutto nuovi: noi vediamo questi indici
come la “seconda generazione” e parte di un’evoluzione degli investimenti sul clima.

Ad esempio, Amundi ha co-sviluppato la serie di indici MSCI Low Carbon Leaders con FRR e AP4 già
nel 2014, periodo in cui i dati disponibili permettevano di considerare solo le emissioni storiche dirette
di gas serra.

La seconda generazione di indici sul clima, rafforzata dal Regolamento che tratta i benchmark CTB
e PAB, si basa su un approccio più completo agli investimenti a impatto positivo, considerando
tutte le emissioni di gas serra ed essendo in grado di considerarle in prospettiva sia storica che
futura. Utilizzare uno dei nuovi indici CTB o PAB dà quindi agli investitori la certezza di sapere che
la misurazione dell’intensità di carbonio è eseguita sull’intera catena del valore e che la gestione
dell’indice adotta un approccio proattivo e orientato al futuro.

Amundi ha lanciato il suo primo ETF PAB nel giugno 2020, rapidamente seguito da una serie di ETF
CTB e PAB. Oggi offriamo una gamma completa di ETF PAB e CTB sia sull’azionario che sul reddito
fisso su diverse zone geografiche.

GAMMA AMUNDI DI ETF ESG E SUL CLIMA

        ESG                        ESG                         ESG                        Clima                   Clima
         +                          ++                          ++                         ++                      +++
 Ampia esposizione           Approccio Best-in-         Approccio Best-in-            Transizione verso          Transizione
   al mercato e              class con Tracking          class unito ad uno         un’economia a basse       accelerata verso
 miglioramento del            Error controllato         screening negativo          emissioni di carbonio   un’economia a basse
  punteggio ESG                                              stringente              con un’esposizione     emissioni di carbonio
                            Mondo - Europa - EMU -                                    ampia al mercato         con filtro sulle
 Mondo - Europa - EMU          US - Emergenti           Mondo - Europa - EMU                                  attività a più alte
   - Germania - US -                                  - UK - US - Asia-Pacifico -      Mondo - Europa       emissioni di gas serra
 Emergenti - Giappone                                   Giappone - Emergenti
                                                                                                             Mondo - Europa - EMU

Per maggiori informazioni visita il sito https://www.amundietf.it/privati/clima

¹ Fonte: ETFGI Global ESG ETF and ETP industry insights luglio 2021

       - 12 -
NOVITÀ

Premi e riconoscimenti

      Valérie Baudson e Fannie Wurtz tra le 100 donne più
      influenti nella finanza secondo Financial News.

      La 15esima edizione delle 100 donne più influenti della
      finanza europea di Financial News riconosce il potere e
      la leadership all’interno del settore, nonché la capacità
      di influire sul proprio business e sul settore nell’anno a
                                                                                           Valérie Baudson - CEO, Amundi
      venire.                                                      Fannie Wurtz - Head of Distribution and Wealth Division,
                                                                             Head of ETF, Indexing & Smart Beta, Amundi

      Amundi ETF pluripremiata ai MondoETF Awards 2021.

      Amundi ETF ha ricevuto tre premi, nelle categorie:
      •   Miglior ETF Obbligazionario Corporate - Non Euro
      •   Miglior ETF Titoli di Stato – Emergenti
      •   Miglior ETF Azionario Smart Beta - Europa
      I MondoETF Awards, quest’anno alla settima edizione,
      premiano i migliori ETF ed ETP quotati in Borsa Italiana
      sulla base di parametri esclusivamente quantitativi.

                                                                        Scopri di più su www.amundietf.it

Iniziative

Amundi SGR insieme a Crédit Agricole in
Italia e Save The Children, per l’inclusione
sociale e digitale dei giovanissimi.
Contrastare    la    povertà   educativa
digitale nei territori più svantaggiati o
privi di opportunità, raccogliendo una
sfida quanto mai urgente e attuale, è
l’obiettivo del progetto “Connessioni
Digitali”, promosso dalle società del
Gruppo Crédit Agricole in Italia e Save
the Children.
Il progetto, sviluppato su 100 scuole
nell’arco di tre anni, coinvolgerà 6.000
studenti e 250 docenti in attività di
formazione volte all’acquisizione di
competenze digitali chiave per il futuro
dei più giovani.

                                                                             Scopri di più su www.amundi.it

                                                                                                               - 13 -
Contatti
www.amundietf.com
info@amundietf.com

STAY ON TRACK
IL PERIODICO DI AMUNDI SUGLI INVESTIMENTI PASSIVI

In collaborazione con                 PRODESFIN
                                      FINANCIAL CROSSMEDIA FACTORY

A proposito di Amundi ETF

Pioniere nel mercato europeo degli ETF, Amundi ETF è tra i principali emittenti di ETF europei¹ con oltre
82,2 miliardi di euro di asset in gestione. Amundi ETF offre agli investitori una gamma di oltre 150 ETF
caratterizzati da innovazione continua e prezzi competitivi. Team dedicati sono presenti in undici paesi
europei e possono contare su un ampio network di “Authorised Participants” (più di 65 market maker).

1
    Fonte: Amundi ETF, ottobre 2021

Messaggio pubblicitario

Il presente documento non rappresenta un’offerta a comprare né una sollecitazione a vendere strumenti finanziari. Esso non è rivolto ad alcuna «U.S.
Person» come definita nel Securities Act of 1933 e nel Prospetto. Il Fondo è un organismo di investimento collettivo del risparmio le cui quote sono
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Pubblicato in Dicembre 2021

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