Stagione Concerti 2021 - SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO - Sala Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento 0461.985244
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SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO Stagione Concerti 2021 Sala Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento - 0461.985244 www.filarmonica-trento.it
La Società Filarmonica Consiglio di direzione Presidente Lorenzo Arnoldi Vicepresidente Cristina Geier Direttore Artistico Antonio Carlini Tesoriere Antonio Divan Segretario Rosella Niccolini Consiglieri Tiziana Dal Lago, Nicola Segatta Revisori dei Conti Corrado Fedrizzi, Giorgio Pedinelli, Nicola Rizzi Informazioni: Società Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento - Tel. 0461.985244 info@filarmonica-trento.it- www.filarmonica-trento.it Iniziativa realizzata con il sostegno di: Comune di Trento, Provincia autonoma di Trento, Regione autonoma Trentino Alto Adige Ministero per i Beni e le Attività Culturali 2
C on tutte le incertezze e cautele imposte dalla situazione sanitaria Stagione Concerti 2021 mondiale la Società Filarmonica di Trento propone anche per il 2021 un cartellone di concerti ambizioso, sicura di incontrare il fiducioso atteggiamento del proprio pubblico, costruito e conquistato con positivo agire nel passato. Con rinnovata curiosità abbiamo quindi esplorato il mondo concertistico internazionale, le proposte suggestive nate in questi ultimi mesi di attivo e spesso creativo isolamento, sicuri di concorrere a soddisfare quella socialità trattenuta ormai da mesi. Con sincero ottimismo abbiamo invitato un gruppo sorprendente ed emozionante di artisti, accogliendo quanto di più dinamico e incantevole si muove nel mondo contemporaneo. Ecco quindi in primo piano, accanto a nomi già leggendari, un Quartetto Esmé, formato nel 2016 a Colonia da quattro musiciste coreane, simbolo di una universalità esecutiva della musica sempre più radicata e imprescindibile. Un mondo anche sempre più coniugato al femminile con stelle ormai di primissima luminosità, dalla pianista Angela Hewitt alla violinista Antje Weithaas capace di riunire un trio formidabile, alla trombettista norvegese, “Superstar of Tomorrow”, Tine Thing Helseth, seguita da una giovanissima violinista britannica Leia Zhu. Tre i giovani quanto brillanti pianisti italiani: Filippo Gorini, Luca Buratto e Alessandro Deljavan con, a seguire, un Andrea Rebaudengo a fianco dell’oboista Fabien Thouand. E in queste continue ‘rivelazioni’ con piacere vediamo porsi in primo piano proprio il mondo della musica da camera, quello delle piccole formazioni, dal duo al sestetto privilegiate nella nostra Sala; un settore capace di far maturare personalità raffinate e distinte perché sorretto da articolazioni minime, eleganti e sofisticate. Ed ecco, a proposito, dopo averlo ascoltato sei/sette anni or sono, tornare più maturo e famoso il pianista inglese Benjamin Grosvenor con un gruppo di amici magnifici per un percorso affascinante attorno alla musica di fine-Ottocento, da Brahms a Mahler e Strauss. E dopo di lui una bella serie di artisti maturi per cogliere i vertici di interpretazioni destinate a rimanere storiche: ecco l’archetto magico di Julian Rachlin, nato a Vilnius, ma cresciuto a Vienna, ospite d’onore delle più illustri sale concertistiche al mondo, a Trento nel segno di Brahms e Schumann; la tastiera del maestro Wayne Marshall, organista geniale, ma pure ricercato direttore; la stella del firmamento ‘barocco’ Jakub Józef Orliński, controtenore ac- compagnato a Trento dall’orchestra Il pomo d’oro. Capaci non solo di suscitare il riso, ma una irrefrenabile meraviglia e gioia sarà lo Janoska Ensemble cresciuto attorno a quel Danubio che nel segno degli Strauss ci accompagna ogni anno verso un nuovo traguardo. Dopo il ritorno di un insuperabile Quartetto Jerusalem, la chiusura della stagione sarà affidate alle voci inarrivabili dell’Ensemble Vox Luminis diretto da Lionel Meunier: un coro assolutamente perfetto, ‘mai niente di meno che sublime’. A tutto il nostro pubblico un ‘a rivederci’ nella Sala della Filarmonica. Lorenzo Arnoldi Antonio Carlini Presidente Direttore artistico
n VENERDÌ n VENERDÌ14 12MAGGIO 2021 (7) MARZO 2021 Arie d’opera del Settecento Stefano Montanari, George Petrou, Enrico Onofri e ora Francesco Corti I l grande interesse mostrato negli hanno diffuso un repertorio diventato ultimi vent’anni dalla musicologia subito affascinante grazie anche alle internazionale verso le opere di voci di Joyce DiDonato, Emöke Barath Haendel, Vivaldi e Scarlatti, con il re- e Jakub Józef Orliński. In pochi anni cupero di decine e decine di manoscritti questo gruppo ha conquistato le sale inediti, ha impresso una svolta im- principali dei concerti, dalla Wigmore prevedibile al mondo delle incisioni Hall al Theater an der Wien, Carnegie e delle programmazioni artistiche dei Hall, Concertgebouw e Théâ tre des teatri. Champs Elysées, meritandosi numerosi Per rispondere a tale interesse sono Diapason d’or al Grammophon Award subito nati nuovi complessi, si sono e l’Opus-Klassik proprio per una in- ricercati cantanti e con loro strumentisti, cisione Haendeliana. direttori disposti a correggere e integrare Nel suo ritorno a Trento l’Orchestra modalità esecutive ormai un po’ stantie. il Pomo d’Oro si presenta con una Un luminoso esempio di questa se- delle sue stelle più brillanti, ormai co- conda generazione di ‘barocchisti’ è nosciuta in tutto il mondo artistico, il proprio l’Orchestra il Pomo d’Oro, controtenore polacco Jakub Józef fondata nel 2012, attorno a un piccolo Orliński con il quale l’orchestra ha numero di specialisti degli antichi stru- già inciso ben due album discografici, menti settecenteschi guidati da direttori Anima sacra (2018) e Facce d’amore con un gusto formidabile per una mo- (2019). La bellezza della sua voce si dernità capace di avvicinare il pubblico unisce ad una corporeità scenica ca- a quel senso della meraviglia e stupore pace di restituire insieme tutte le pro- proprio del teatro settecentesco. Ric- fondità e meraviglie del teatro barocco cardo Minasi, Maxim Emelyanychev, musicale. 4
Programma Frecce d’amore F. Cavalli (1602-1676) Sinfonia da “La Calisto” “Erme e solinghe… Lucidissima face” da “La Calisto” G.A. Boretti (1640-1673) Chi scherza con Amor da “Eliogabalo” Sinfonia da “Claudio Cesare” “Crudo amor non hai pieta” da “Claudio Cesare” G. Bononcini (1670-1747) Sinfonia da “La Nemica d'Amore fatta amante” “Infelice mia costanza” da “La Costanza non gradita” N. Matteis (1650-1714) Ballo dei Bagatellieri da “Don Chisciotte in Siera Morena” F.B. Conti (1681-1732) “Odio, vendetta, amor” da “Don Chisciotte” L.A. Predieri (1688-1767) “Finchè salvo e l’amor suo” da “Scipione il Giovane” P.A. Locatelli (1695-1764) Concerto a 4 in do min., op. 1 n. 11 Orchestra il Pomo d’Oro G.M. Orlandini/Mattheson Jakub Józef Orliński (1676-1760) controtenore “Che m'ami ti prega” da “Nerone” 5
VENERDÌ 12 n MARTEDÌ 18 MARZO MAGGIO2021 2021(7) U n talento non più raro, quello fra le più importanti e ricercate della mostrato dalla trombettista sua generazione. Applaudita in tutte norvegese di Oslo Tine Thing le sale dei sei continenti, nelle sue Helset come il pubblico del gradito esibizioni ama superare i tradizionali concerto di capodanno, andato in confini di genere con sensibilità e scena in apertura del 2021 dal teatro creatività capaci di valorizzare ogni La Fenice di Venezia, ha potuto scrittura del passato come del pre- comprendere nel vedere un’altra sente, del mondo classico come donna sedére al leggio delle trombe. dell’etnico. Eppure l’evento proposto a Trento, A Trento, ad accompagnarla al pia- riserverà qualche cosa di inatteso, noforte, sarà l’inseparabile Gunnar un imprevedibile effetto sorpresa Flagstad, formatasi presso il Con- abituati come siamo, in Italia, a ve- servatorio di musica nella Norvegia dere e ascoltare gli ottoni preva- orientale e l’Accademia norvegese lentemente imbracciati da mani ma- di musica, dove oggi è docente. schili. E l’effetto sorpresa, quello Particolarmente interessato alla stato momentaneo di sospensione musica da camera, è stato ospite di fiato e giudizio, non mancherà, delle grandi sale europee, dalla destinato anzi a crescere per scio- Wigmore Hall e St.Martin-in-the- gliersi immediatamente a fronte di Fields di Londra, Konzerthaus di una perfezione assoluta, stupefa- Berlino e Lucerne Festival (Svizzera). cente per chiunque. Tine Thing Gunnar è uno dei tre direttori artistici Helset ha cominciato a suonare della serie di concerti Resonance come fanno le violiniste o pianiste, at Gjøvik e fa parte del consiglio a soli sette anni, ed ora è un’artista artistico della Ringsaker Opera. Tine Thing Helseth tromba Gunnar Flagstad pianoforte 18
Programma G. Tveitt (1908-1981) Velkomne med Æra E. Hagerup-Bull (1922-2012) Perpetuum mobile D. Sostakovic (1906-1975) Quattro Romanze op. 46. A. Piazzolla (1921-1992) Café 1930 da ‘Historia du Tango’ P. Hindemith (1895-1963) Sonata E. Grieg (1843-1907) Haugtussa, op. 67 G. Gershwin (1898-1937) Preludio n. 2 By Strauss K. Weill (1900-1950) Je ne t’aime pas Youkali 7
n LUNEDÌ 31 MAGGIO 2021 I sottili fili dell’arte si sono sempre insinuati nel regno, spesso umiliato, della musica ‘meno seria’ della cameristica o sinfonica. Una musica che si può quindi apprezzare, gustare e frequentare senza alcun senso di colpa. La creatività e l’originalità nello stravolgimento di ritmi e successioni armo- niche, l’esuberante spavalderia tecnica degli esecutori, l’irriverenza sfacciata verso ogni profilo melodico sono qualità necessariamente musicali il cui apprezzamento appaga sempre la mente. Se poi coinvolto in maniera particolare ne risultasse anche il corpo, sol- lecitato verso una motricità neurofisiologica da porre necessariamente sotto controllo in una sala da concerto, nulla di male. E una buona dose di autocontrollo richiederà l’ascolto della performance dello Janoska Ensemble, ormai celebre formazione ca- meristica composta dai quattro fratelli Janoska, diventata famosa per le inusuali e personalissime “rivisitazioni”, improntate al virtuosismo più sfrenato di brani del grande repertorio della musica classica. Una lettura che nasce dal profondo di quella cultura danubiana che attraversa gran parte dell’Europa assorbendo e offrendo modelli, stili, contenuti alle varie popolazioni incontrate. Janoska Ensemble I concerti dello Janoska Ensemble finiscono con l’offrire un meraviglioso caleidoscopio di immagini, paesaggi, personaggi, richiamati Ondrej Janoska alla memoria attraverso la forza dei suoni violino e offerti combinando con spirito gli stili della musica classica, il tango, il pop, il klezmer. Roman Janoska Un insieme di sonorità che ha subito catturato violino l’attenzione della Deutsche Grammophon Julius Darvas che da anni ospita gli Jánoškas nella collana “etichetta gialla”. Provenienti da una famiglia contrabbasso di musicisti, nati a Vienna, gli Jánoškas Frantisek Janoska (con Arpad poi sostituito dal cognato Julius Darvas) si sono esibiti nelle più prestigiose pianoforte sale da concerto, dal Musikverein di Vienna, alla Carnegie Hall di New York, all’Opera House di Sidney. 8
Programma Revolution W. A. Mozart H. Wieniawski F. Janoska Ouverture da “Il Flauto Tema Leo’s dance magico”, KV 492 originale variato per vl e pf, op. 15 J. Lennon P. I. Caikovski P. McCartney Melodia in Mi bem. F. Kreisler Let it be magg., op. 42/3 Preludio e Allegro (Souvenir d’un lieu cher) nello stile F. Janoska di Gaetano Pugnani Cole over Beethoven R. Janoska (temi Hello, Prince! J. S. Bach di L. van Beethoven Air (Overture / Suite e Cole Porter) J. Lennon, orchestrale n. 3 P. McCartney in Re magg. Yesterday BWV 1068) 9
n VENERDÌ 412GIUGNO MARZO 2021 (7) C on Julian Rachlin siamo di servatorio. Violinista prodigio, a soli fronte a uno dei musicisti più quattordici anni (nel 1988) si esibiva considerati e stimati nelle sale con Lorin Maazel al Berliner Festspiele da concerto internazionali. Violinista, affermandosi in pochissimo tempo ma anche violista e direttore d’or- in Europa come negli Stati Uniti, ri- chestra, fa parte di quella piccola chiesto da direttori quali Muti, Haitink, ma importante quanto inaspettata Levine, Mehta e Previn. Parallelamente schiera di Anime baltiche raccontata ai concerti sinfonici impostava una con sensibilità da Jan Brokken nel significativa attività cameristica anche suo omonimo romanzo. Da Lettonia, assieme alla moglie, violinista, Janine Lituania ed Estonia arrivano perso- Jansen. In questo repertorio più so- naggi come Hannah Arendt e musicisti fisticato ha trovato la collaborazione quali Arvo Pärt, Gidon Kremer o, ap- continuativa di colleghi davvero sti- punto, Julian Rachlin che nella mu- molanti come Martha Argerich, Gidon sica sembrano aver trovato una ra- Kremer, Mstislav Rostropovič e Mischa gione di riscatto. Attraverso loro giun- Maisky. A Trento sarà accompagnato gono vite, messaggi e letture di opere dal suo abituale partner, il pianista straordinarie, comunicate con pro- russo Denis Kozhukhin (classe 1986), fondità, nostalgia e insolita emozione. già vincitore nel 2010, dopo gli studi Nato a Vilnius nel 1974, Rachlin si a Madrid e all’Accademia Pianistica trasferiva a Vienna nel 1978, dove, Internazionale del Lago di Como, a partire dal 1983 frequentava il Con- della Queen Elisabeth Competition. 10
Programma A. Schnittke (1934-1998) Sonata n. 1 L. van Beethoven (1770-1827) Sonata n. 5 in Fa magg. op. 24 “La Primavera” S. Prokofiev (1891-1953) Cinque canti senza parole op. 35 bis J. Brahms (183-1897) Sonata n. 3 in re min., op. 108 Julian Rachlin violino Johannes Piirto pianoforte 11
n MARTEDÌ 8 GIUGNO 2021 U n concerto speciale che vede gapore in recital o facendosi accom- affiancati due fra i più osservati pagnare dalle grandi orchestre sin- giovani pianisti italiani già pre- foniche. Wigmore Hall, Zankel Hall miati nei più impegnativi concorsi in- (alla Carnegie Hall), Gilmore Festival ternazionali e invitati da società pre- Rising Stars di Kalamazoo, Berlin stigiose. Un concerto preparato con Konzerthaus, Teatro alla Scala di sensibilità e gusto per Trento in un Milano, Royal Festival Hall, Victoria momento difficile. Una proposta con Concert Hall di Singapore per Luca pagine scelte raramente da un Duo Buratto, Teatro La Fenice di Venezia, pianistico, qui accostate con un preciso Serres d’Auteuil di Parigi, Teatro Ma- senso culturale e sottile sagacia: l’8 riinsky, Boston Philarmonic, Orchestra giugno coincide, infatti, con la nascita Sinfonica Leopolis per Alessandro di Robert Schumann! Un confronto Deljavan. fra due scuole pianistiche fondamentali I due amici hanno anche sfidato le nell’Europa fra Otto e Novecento, più severe giurie dei concorsi: Luca Francia e Russia con i suoi più signi- Buratto nel 2015 ha vinto l’Honens ficativi rappresentanti impegnati in International Piano Competition di una letteratura non ricchissima, ma Calgary e Alessandro Deljavan il “Con- suggestiva e spettacolare all’ascolto. cours musical de France” (I° premio, Luca Buratto e Alessandro Deljavan Parigi,1996), la Cliburn Competition hanno oggi appena superato i trent’anni; (Premio della Giuria, 2009), la Cliburn entrambi si sono diplomati al Conser- Competition (Premio della Giuria, vatorio di Milano e confrontati con il 2013). pubblico di tutto il mondo, dagli Stati Due artisti ormai maturi che non man- Uniti alla Russia, dall’Europa a Sin- cheranno di sorprendere! 12
Programma Concerto per due pianoforti C. Saint-Saëns (1835-1921) Variazioni su un tema di Beethoven op. 35 R. Schumann (1810-1856) 6 Studien in kanonischer Form op. 56 (trascr. per due pf di C. Debussy) S. Rachmaninov (1873-1943) Suite n. 2 op. 17 C. Debussy (1862-1918) En blanc et noir per due pf Luca Buratto Alessandro Deljavan pianoforti 13
n GIOVEDÌ 23 SETTEMBRE 2021 Wayne D ifficile racchiudere in una sola Marshall parola l’attività artistica del- organo l’inglese Wayne Marshall: organista? pianista? direttore d’or- chestra? compositore? Certo è che il suo straordinario talento nel campo della musica lo ha portato rapida- mente ai vertici mondiali della vita culturale e spettacolare legata all’arte dei suoni. Dopo aver studiato alla Chetham’s School di Manchester e al Royal College of Music di Londra, come pianista e poi in veste di di- rettore si è affermato proponendo le opere di George Gershwin, Leo- nard Bernstein, Duke Ellington e altri compositori del ventesimo secolo americano. Passando dal podio alla tastiera ha collaborato con le migliori orchestre europee e americane passando da Bach a Rossini e Duke Ellington. Ha inciso l’integrale delle opere di Gershwin per pianoforte e orchestra con la Symfoniorkester Aalborg, in qualità di direttore e solista al pia- noforte; come organista si è esibito nella Notre-Dame di Parigi e nel- l’abbazia di Westminster e inciso la Saint-Saëns Organ Symphony. Invitato frequentemente dalle or- chestre dei teatri italiani (Carlo Felice di Genova, Massimo di Palermo… ), giunge per la prima volta a Trento, chiamato ad esaltare le preziose sonorità dell’organo Vegezzi-Bossi della Sala della Filarmonica inau- gurato nel 1907 da Marco Enrico Bossi e restaurato dai Mascioni nel 2000. 14
Programma A. Ager (*1962) Toccata & Fugue op. 30 n. 1 G. Baker (*1944) Deux Evocations R. Ducasse (1873-1954) Pastorale in Fa magg. H. Willan (1880-1968) Introduction, Passacaglia & Fugue, B.149 G. Verdi (1813-1901) Ouverture da “Un Ballo in Maschera” (arr. W. Marshall) “Spuntato Ecco il dì” da “Don Carlo” (arr. W. Marshall) W. Marshall (*1961) Improvise 15
n LUNEDÌ 27 SETTEMBRE 2021 F abien Thouand è primo oboe Fabien Thouand nell’orchestra del Teatro alla Scala di Mi- oboe lano e Andrea Rebau- Andrea Rebaudengo dengo è docente al pianoforte Conservatorio di Milano. Facile e inevitabile il loro incontro in una città ricca di occasioni pro- gettuali nei campi più diversi della musica, dalla classica al Jazz alla contemporanea. Dopo molte collabora- zioni occasionali i due musicisti hanno deciso una progettualità più stretta dalla quale è nata anche una felice incisione discografica (Der Wanderer, Deut- sche Grammophon 2017). Fabien Thouand si è formato a Parigi, dove nel 2000 otteneva il primo premio al Con- servatoire National Su- périeur de Musique. Ra- pida la sua carriera co- struita nelle formazioni orchestrali più presti- giose d’Europa: primo oboe al Teatro de la Monnaie a Bruxelles, alla Bayerische Staat- soper di Monaco, al- l’Opéra de Lyon, con i Bamberger Symphoni- ker, la Camerata Sal- zburg, la Bayerische 16
Rundfunk Orchester, la Programma Deutsche Symphonie-Or- chester Berlin, la London Da definire Symphony Orchestra. Nel 2004 vince il Concorso di Primo Oboe al Teatro alla Scala, ruolo che ricopre tutt’ora. Parallelamente comincia a insegnare al Conservatoire National Supérieur de Musique di Lione, diventa Professore di Oboe al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e più recentemen- te al prestigioso Royal College of Music di Londra. Andrea Rebaudengo, nato a Pesaro nel 1972, ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Ber- man, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e com- posizione con Danilo Lo- renzini. Distintosi ai con- corsi internazionali di Pe- scara nel 1998, “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e Premio Venezia 1993, si è esibito dalla Russia agli Stati Uniti agli Emirati Arabi, coinvolto in progetti d’improvvisazione e nuove sonorità in en- semble come Sentieri Sel- vaggi e lavorando assieme a Louis Andriessen, Mi- chael Nyman, David Lang, Julia Wolfe, Ivan Fedele e Fabio Vacchi, dal 2010 fa parte dell’Altus Trio. 17
n MARTEDÌ 5 OTTOBRE VENERDÌ 12 2021(7) MARZO 2021 Programma G. Mahler (1860-1911) Quartetto in la min. per pf e archi R. Strauss (1864-1949) Quartetto in do min per pf e archi op. 13 R. Schumann (1810-1856) Quartetto in Mi bem. magg. per pf e archi op. 47 18
Hyeyoon Park violino Timothy Ridout viola Kian Soltani violoncello Benjamin Grosvenor pianoforte A ncora un concerto simbolo Strauss. Ma questo apparente di- degli orizzonti sempre più al- sequilibrio si ricomporrà attorno al- largati e dinamici della musica l’opera n. 47 di Schumann. Prota- giovanile d’oggi. gonisti di questo incontro saranno Ecco un quartetto internazionale la violinista Hyeyoon Park nata a assolutamente stellare formato tutto Seul nel 1992 perfezionatasi a Cin- da ancora ventenni. Lontananze cinnati e a Berlino con Antje Weithaas geografiche, stilistiche o etniche e vincitrice del premio Borletti-Buitoni; vengono superate rapidamente il violista Timothy Ridout nato a senza penalizzare equilibrio sonoro, Londra nel 1995, spesso sul palco omogeneità culturale, precisione di con Joshua Bell e Janine Jansen e fraseggio.Esiste ormai una tecnica, ora premiato con l’inserimento nel una scuola, un’interpretazione, una Bowers Program della Chamber modalità di lettura del testo sovra- Music Society del Lincoln Center; il nazionali che uniscono i pubblici violoncellista Kian Soltani, nato nel delle sale più importanti al mondo 1992 a Bregenz, in Austria, da una facilitando l’incontro e la collabora- famiglia di musicisti persiani, già zione degli artisti più duttili e ricettivi. legato alla Deutsche Grammophon, Così anche Trento può condividere a Baremboim e Renaud Capuçon; i risultati di un’unità stilistica estre- il pianista Benjamin Grosvenor, mamente elegante, esercitata attorno nato nel Regno Unito nel 1992 (già a due partiture dal colore e proce- ospitato a Trento) e legato da anni dimenti narrativi particolari perché alla Decca, camerista raffinato e opere di autori normalmente assai pluripremiato, capace di governare lontani dal linguaggio cameristico, con sapienza la regia dell’intero quali furono Gustav Mahler e Richard gruppo. 19
n MARTEDÌ 12 OTTOBRE 2021 Filippo Gorini pianoforte Artista in residenza 20
F resco vincitore (nel 2020) del Borletti-Buitoni Trust Award e nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, oggi Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione. Artista in continua crescita ha già raccolto il consenso da parte di ascoltatori esigenti come Programma quelli della London Wigmore Hall, Louis Vuitton Foundation M. Uvietta Paris, Konzerthaus a Berlino, (*1963) Gewandhaus di Lipsia, Tonhalle di Zurigo o Concertgebouw di "au revoir" Amsterdam. Gorini è ora ap- (Prima esecuzione plaudito a Seul, negli Stati Uniti, assoluta Canada e Australia. Diplomatosi su commissione al Conservatorio “G. Donizetti” della Società Filarmonica di Bergamo e perfezionatosi al di Trento) “Mozarteum” di Salisburgo, con- tinua gli studi con Maria Grazia R. Schumann Bellocchio e Pavel Gililov, ai (1810-1856) quali si aggiungono i preziosi Kreisleriana, op.16 consigli di Alfred Brendel. Il suo primo CD con le Variazioni Diabelli di Beethoven, uscito nell’agosto L. van Beethoven 2017 per l’etichetta francese (1770-1827) Alpha Classics, ha ricevuto i più alti riconoscimenti dalla stampa Sonata n. 8 in do min. internazionale (Diapason d’Or op. 13 “Patetica” Award); altrettanto applaudita la sua ultima fatica riservata al- l’Hammerklavier e op. 111 di Sonata n. 31 Beethoven. Segue attivamente in La bem. magg. il mondo della composizione op.110 contemporanea e solo nella pas- sata stagione ha suonato opere di compositori come Stockhau- sen, Kurtág, Lachenmann, Ger- vasoni, Lanza. È stato definito da Andrei Gavrilov “musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo”. Per questo la Filarmonica di Trento lo ha nominato per il triennio 2019-21 “artista in residenza”. 21
n VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021 Programma I l nome della pianista Angela F. Couperin Hewitt è universalmente le- (1668-1733) gato alle musiche di Johann Sebastian Bach, del quale la Dix-huitième Ordre pianista canadese si è impe- gnata ad eseguirne l’intera D. Scarlatti opera per tastiera. Divulgata (1685-1757) progressivamente anche at- Selezione di Sonate traverso i supporti discografici forniti dalla Hyperion, ad oggi J.S. Bach questa ‘integrale’ ha superato (1685-1750) le 400.000 copie di vendita, distribuite in tutto il mondo. Preludio e Fuga Così è cresciuto il mito di An- in la min., BWV 894 gela Hewitt che, pur non ab- Suite Inglese n. 4 bandonando il repertorio suc- in Fa magg. cessivo otto-novecentesco (gli BWV 809 amatissimi Beethoven, Schu- Passacaglia mann, Messiaen, Ravel, Cho- pin), ha allargato le sue esplo- in do min. razioni settecentesche alla fe- BWV 582 conda generazione tastieristica (arr. d’Albert) cresciuta contemporaneamente a Johann Sebastian. Ed ecco accostati a Bach, nel suo primo concerto per la Filarmonica di Trento, gl’altrettanto affascinanti nomi di Domenico Scarlatti e François Couperin. Difficile spiegare le ragioni di un tale successo: forse ogni genera- zione ha bisogno di un proprio interprete per Bach. Così è stato con un altro (felice coin- cidenza!) canadese dal nome indimenticabile: Glenn Gould scomparso nel 1982. Certo non si tratta solo di tecnica esecutiva, quanto piuttosto di fascino e sensibilità, due qualità irripetibili e imprescindibilmente Angela Hewitt legate alla singola individualità. pianoforte Il pubblico di Trento, nell’ascol- tarla, potrà costruirsi una propria precisa opinione. 22
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LUNEDÌ 12 n VENERDÌ n 8 NOVEMBRE MARZO 2021 2021 (7) U n’incursione rara, questa, per hanno dimostrato i centinaia di concerti la Filarmonica di Trento che già tenuti da Leia Zhu ormai in più di qui ospita una serata non stret- quindici paesi diversi del mondo. The tamente cameristica, ma condotta da violin girl, come viene ora chiamata, un’orchestra-simbolo di una città mu- si muove agilmente su ogni tipo di sicale come Lucerna, i Festival Strings social dove posta con regolarità i Lucerne. Siamo di fronte a uno dei video delle sue esecuzioni. più illustri gruppi orchestrali ‘da camera’ Una vita già lunga, cominciata a quattro d’Europa, riconosciuto per le sue pre- anni con una maturità artistica raggiunta ziose registrazioni e tournée in tutto subito. il mondo. Direttore artistico e leader A dieci anni, nel 2016, suonava sotto dell’orchestra dal 2012 è il violinista la direzione di Maxim Vengerov nel- Daniel Dodds che ha chiamato a l’Orchestra Nazionale del Belgio al collaborare col proprio gruppo (come Bozar; nel 2018 con la Trans-Siberian ospite principale) una violinista gio- Art Festival di Vadim Repin; nel 2019 vanissima, la quindicenne Leia Zhu si presentava in Israele con il Tel Aviv nata nel 2006 a Newcastle in Inghilterra Soloists Ensemble. Spagna, Stati da genitori cinesi. Una tradizione che Uniti, Germania, Svizzera e ora Italia, si ripete, quella dei violinisti prodigio, pronta ad incantare sempre con pas- ma che non smette di stupire come sione il pubblico di Trento. Programma O. Respighi (1879-1936) Antiche danze e arie per liuto. Suite n. 3 per orch. d’archi I. Strawinsky (1882-1971) Suite Italienne (arr. di S. Dushkin) H. Wieniawski (1835-1880) Fantasia su temi dal Faust, op. 20 (arr. di W. Birtel, 2008) P. Caikovski (1840-1893) Serenata per orchestra d’archi in Do magg., op. 48 24
Festival Strings Lucerne Daniel Dodds direttore e violino Leia Zhu violino 25
n GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2021 N ell’aprile del 2017, all’Elbphil- prezzate orchestre e direttori: Bamberg harmonie di Amburgo, tre af- Symphony, Dresden Philarmonic, Los fermati solisti abituati alle grandi Angeles Philarmonic, BBC Symphony, folle e alle spettacolari partiture con Sir Neville Marriner, Yuri Temirkanov. orchestra, decidevano di riservare Antje Weithaas ha iniziato lo studio una parte del loro lavoro a un repertorio del violino a quattro anni, perfezio- particolare della musica da camera, nandosi alla Hochschule Hans Eisler il Trio con pianoforte. Cominciava così di Berlino. Vincitrice dei concorsi l’avventura artistica del Trio Weithaas, Kreisler, Bach di Lipsia, Joachim di Hecker, Helmchen: un percorso intimo Hannover, dal 2004 è docente all’Uni- nel quale confluivano l’esperienza di versità delle Arti di Berlino. La violon- Antje Weithaas e le irruenti personalità cellista Marie-Elisabeth Hecker, nata dei giovani Martin Helmchen e Ma- a Zwickau nel 1987 ha attirato l’at- rie-Elisabeth Hecker. Il carisma di tenzione del mondo internazionale Antje Weithaas sul palcoscenico è grazie al successo riportato nel 2005 stato costruito a fianco delle più ap- al Concorso Rostropovich dove, per 26
Programma F. Schubert (1797-1828) Trio n. 1 in Si bem. magg. op. 99 D 898 R. Schumann (1810-1856) Fantasiestücke in la min. op. 88 D. Sostakovic (1906-1975) Trio n. 2 in mi min. op. 67 la prima volta, un con- scena internazionale corrente si vedeva Trio Weithaas assieme a Berliner, assegnare primo pre- Wiener Philharmoni- mio e due premi spe- Antje Weithaas ker, London Philhar- ciali. Da allora è una violino monic e Boston Sym- delle più richieste so- phony Orchestra. Una Marie-Elisabeth Hecker liste e cameriste d’og- carriera iniziata nel gi. Allieva di H. Schiff, violoncello 2001 con la vittoria al suona in duo con il Martin Helmchen Concorso C. Haskil. marito, il pianista Mar- pianoforte Dal 2010 Helmchen è tin Helmchen ed è professore associato (dal 2017) docente di musica da camera alla Hochschule für Musik di Dresda. presso l’Accademia di Kronberg. Un Altrettanto strepitoso è il curriculum Trio ammaliante per tre assoluti ca- di Martin Helmchen, da anni sulla polavori della musica cameristica. 27
GIOVEDÌ 12 n VENERDÌ 25MARZO NOVEMBRE 2021 2021 (7) Programma R. Di Marino L. van Beethoven P. I. Caikovski (*1956) (1770-1827) (1840-1893) String Quartet Quartetto Quartetto n. 1 2020 in mi min. in Re magg. (Prima esecuzione op. 59 n. 2 op. 11 assoluta su commissione “Razumovsky” Società Filarmonica Trento) Quartetto Esmé Wonhee Bae violino Yuna Ha violino Jiwon Kim viola Yeeun Heo violoncello 28
F ondato nel 2016, il Quartetto Esmé, composto da quattro musiciste coreane residenti in Germania, prende il suo nome da un’antica parola francese che significa “amato” o “stimato”. Nel 2018 il Quar- tetto Esmé si è affermato sulla scena internazionale con la vittoria al “Concorso per quartetto d’archi” promosso dalla Wigmore Hall di Londra facendo incetta di premi cla- morosi come quelli riservati alla mi- gliore esecuzione di Mozart, al miglior Beethoven e quello offerto dall’Ester- hazy Foundation Prize per le opere di Haydn. A Londra la formazione non era del tutto sconosciuta, avendo ricevuto, in precedenza, il terzo premio al Concorso internazionale di Trondheim nel 2017 e il Premio del pubblico all’Irene-Steels Wilsing nel gennaio 2018. Ma la valutazione della giuria scelta dalla Wigmore Hall apriva al quartetto le strade verso le sale più prestigiose al mondo: le loro direzioni artistiche, infatti, scoprivano subito nell’Esmé una qualità di suono e un assieme par- ticolarmente incisivi e innovativi. Nel 2019, così, ha preso il via una carriera artistica divenuta immediatamente rilevante segnata dagli inviti al Festival di Lucerna, al Flagey di Bruxelles per il Musiq3 Festival, alla Lotte Concert Hall di Seoul, al Brahms Festival di Lubecca, al Festival Classic Esterházy di Eisenstadt. Per il concerto di Trento, le quattro gio- vanissime, grandi interpreti, accanto alle pagine di Beethoven e Caikovski hanno condiviso con la Filarmonica la scelta di un’opera offerta in prima esecuzione assoluta scritta appo- sitamente dal compositore trentino Roberto Di Marino. 29
n GIOVEDÌ 2 DICEMBRE 2021 C on il ritorno in tetto si è formato nel- nel segno di una iden- Filarmonica del l’ormai lontano 1993) tificazione profonda Quartetto Je- indirizzato alla costru- con il testo musicale rusalem, il pubblico di zione di un suono equi- e i suoi contenuti intimi, Trento ha la possibilità librato ma sempre ricco sentimentali, emozio- di confrontarsi con una di tensioni emotive gra- nali e formali. Tutto delle migliori formazioni zie a una ineguagliabile scorre nelle letture dello cameristiche in asso- precisione esecutiva. Jerusalem, avvicinan- luto oggi in attività al Una perfezione sino- do il pubblico al senso mondo. Un prestigio nimo di bellezza, per- più alto dell’espressione costruito in venticinque ché capace di superare musicale. anni di lavoro (il Quar- ogni problema tecnico I quattro musicisti israe- Quartetto Jerusalem Alexander Pavlovsky violino Sergei Bresler violino Ori Kam viola Kyril Zlotnikov violoncello 30
Programma Ag liani hanno ormai per- F. Mendelssohn impegno sempre ri- corso più volte le sale (1809-1847) spettato su tutti i pal- principali di tutti i con- Quartetto coscenici verso il pub- tinenti proponendo un per archi n. 4 blico. repertorio oggi vastis- in mi min., op. 44 n. Ascoltarli nuovamente simo, per gran parte 2 (MWV R 26) a Trento nei tre mondi fermato in eccellenti diversi di Mendelssohn, registrazioni discogra- A. Webern Anton Webern e Dvo- fiche curate dall’eti- (1883-1945) rak sarà davvero per chetta Harmonia Mun- Langsamer Satz tutti un’occasione im- di. Intatta è rimasta la per quartetto prevedibile quanto loro passione, il loro d’archi, WoO 6 emozionante. (1905) A. Dvorak (1840-1893) Quartetto n. 12 in Fa mag. op. 96 “Americano” 31
n DOMENICA 12 DICEMBRE 2021 A l di là del significato Vox Luminis specifico della singola Lionel Meubier direttore parola o del valore narrativo del testo verbale, Cantanti Lionel Meunier la musica vocale del passato Sara Jäggi basso e direzione (dal canto gregoriano alla artistica polifonia, in un contesto Zsuzsi Tóth prevalentemente sacro) ha Stefanie Vero Caroline Weynants Continuo acquisito negli ultimi decenni un fascino particolare, con- Kristen Witmer Ricardo Rodríguez quistando sia un grande soprano Miranda pubblico di ascoltatori che Victoria Cassano viola da gamba un significativo numero di mezzosoprano esecutori. Frutto di una sin- Benoît Vanden golare sovrapposizione – Alexander Chance Bemden violone quasi inaspettata, nemmeno Daniel Elgersma contrabbasso intuita si direbbe, ma latente Jan Kullmann – fra cultura e liturgia cri- controtenore Bart Jacobs stiana. Due mondi che pro- organo prio la modernità tornava Robert Buckland a unire offrendo agli studiosi Philippe Froeliger Anthony un campo nuovo di lavoro tenore Romaniuk e ai fruitori una suggestione Sebastian Myrus clavicembalo interiore particolarmente ri- basso e organo cercata a partire dagli anni Sessanta/Settanta del No- vecento, quando a imporsi l’apice con il successo cessivi dell’Hilliard Ensem- erano una serie luminosa mondiale dei monaci ble (si pensi a Officium) di gruppi vocali inglesi, dal di Silos con una La- e, nella scrittura, dalle Deller Consort ai The King’s mentazione gregoriana opere di Arvo Pärt. La con- Singers. Una spiritualità ri- capace di vendere oltre ferma di tale fascino si conosciuta nel ‘prodotto’ 300 mila copie di CD, trova proprio nel presente sonoro che raggiungeva ribadita dai progetti suc- appuntamento con un al- 32
trettanto illustre complesso Programma vocale (con sostegno di strumenti) questa volta pro- Puer natus in Bethleem veniente dal Belgio, il Vox Avvento Luminis, fondato nel 2004 H. Schütz (1585-1672) dal suo attuale direttore ar- S. Scheidt (1587-1654) Hodie Christus natus est Das alte Jahr vergangen tistico Lionel Meunier ca- ist pace di offrire ogni anno, S. Scheidt (1587-1654) Jauchzet Gott alle Land più di sessanta concerti gi- J. M. Bach (1648-1694) rando tutti i continenti. Il Sei, lieber Tag, ilkommen H. Schütz (1585-1672) nucleo centrale del com- Nun treten wir ins neue Ein Kind ist uns geboren plesso (flessibile nel numero Jahr (SWV 384) secondo i programmi) pro- Annunciazione viene dal Reale Conserva- A. Hammerschmidt torio dell’Aja; il suo repertorio H. Schütz (1585-1672) (1611-1675) prende come riferimento i Deutsches Magnificat Freude grandi polifonisti italiani, in- Freude glesi e tedeschi attivi fra J. Ch. Bach (1642-1703) Grosse Freude Lieber Herr Gott XVI e XVIII secolo. Sin dal suo debutto l’ensemble si Adorazione J. M. Bach (1648-1694) è distinto per un particolare Fürchtet euch nicht J. Pachelbel amalgama vocale, sedu- cendo per qualità d’intona- J. H. Schein (1586-1630) (1653-1706) Von Himmel Hoch Singet dem Herrn zione, colore e uniformità delle sue voci. Le sue nu- M. Praetorius (1571- M. Praetorius merose registrazioni hanno 1621) (1571-1621) meritato molteplici premi Wie Schön leuchtet Angelus (Gramophone Recording, der Morgenstern ad pastores ait Diapason d’or). Vera e pro- In dulci Jubilo pria “icona mondiale della Natività musica antica”, il Vox Lu- S. Scheidt (1587-1654) S. Scheidt (1587-1654) O Jesulein Süß minis si presenta a Trento Puer natus in Bethlehem O Jesulein Mild per la prima volta. 33
n MARTEDÌ 14 DICEMBRE 2021 È sempre un grande Programma avvenimento l’incon- tro con un giovanis- simo vincitore di un impor- J. M. Dall’Abaco D. Popper tante concorso internazio- (1710-1805) (1843-1913) nale. Potrebbe essere la Capricci Temi dai “Little precoce conoscenza di un n. 7, n. 8 Russian Songs” futuro protagonista assoluto n. 9, dagli 11 per vlc e pf o con una speranza poi Capricci op.43 smorzata dalle fatiche e per violoncello incognite di una carriera solo E.P. Salonen ormai allargata a tutto il (1958) mondo. È comunque un L. Janacek appuntamento con il do- (1854-1928) “Knock, breathe mani, aperto a ogni tipo di Pohádka shine” domanda sulla tecnica, la per vlc e pf, VII/5 per vlc solo capacità comunicativa, la maturità estetica, la tenuta Y. Shaporin D. Sostakovic fisica, comunque importante (1887-1966) (1906-1975) perché nella vittoria a un Romanza Sonata concorso autorevole e pre- “I See You” per vlc in re min. stigioso c’è sempre il rico- e pf (arr. Kubtasky) per vlc e pf, op. 40 noscimento, al vincitore, di una visione personale del futuro. E di questo dia- sue prime esibizioni in mo atto alla giuria del Con- un’Italia che non mancherà corso Caikovski di Mosca di rendergli omaggio. A lui che nel giugno 2019 ha la Filarmonica di Trento ha scelto quale vincitore il più chiesto di porre al centro giovane violoncellista nella del programma uno dei storia della manifestazione, grandi capolavori scritti per l’americano (di origini bul- violoncello nel Novecento, garo-cinesi) Zlatomir Fung, l’affascinante Sonata op. appena ventenne e ancora 40 di Sostakovic partico- studente alla Juilliard School larmente adatta al suo vir- di New York. Una vittoria tuosismo aggressivo tipi- attesa, dal momento che camente giovanile. Zlatomir Fung negli ultimi Ad accompagnarlo al pia- due anni aveva fatto incetta noforte sarà l’americano, di primi premi, ma non nato a Shanghai, Richard scontata. Per lui, ora, si è Fu formatosi nelle migliori aperta una stagione inten- scuole d’Europa, dal Royal sissima con presenze nelle College of Music di Londra più prestigiose sale del alla Kunstuniversität Graz mondo, con orchestre o per chiudere un percorso gruppi cameristici. Quella formativo alla Juilliard Scho- di Trento sarà una delle ol. 34
Zlatomir Fung violoncello Richard Fu pianoforte 35
Stagione Concerti 2021 Venerdì 14 maggio Martedì 12 ottobre Jakub Józef Orliński controtenore Filippo Gorini pianoforte Artista in residenza Il pomo d’oro orchestra Venerdì 22 ottobre Martedì 18 maggio Angela Hewitt pianoforte Tine Thing Helseth tromba, Gunnar Flagstad pianoforte Lunedì 8 novembre Lunedì 31 maggio Festival Strings Lucerne Janoska Ensemble Daniel Dodds leader e violino Leia Zhu violino Venerdì 4 giugno Julian Rachlin violino, Denis Khozhukin pianoforte Giovedì 18 novembre Trio Weithaas Martedì 8 giugno Luca Buratto pianoforte, Alessandro Deljavan pianoforte Giovedì 25 novembre Quartetto Esmé Giovedì 23 settembre Wayne Marshall organo Giovedì 2 dicembre Quartetto Jerusalem Lunedì 27 settembre Fabien Thouand oboe Domenica 12 dicembre Andrea Rebaudengo pianoforte Vox Luminis, Lionel Meubier direttore Martedì 5 ottobre Martedì 14 dicembre Hyeyoon Park violino, Timothy Ridout viola ZlatomirFung violoncello Kian Soltani violoncello, Benjamin Grosvenor pianoforte Richard Fu pianoforte 36
Modalità di accesso Nell’ottica di garantire totale sicurezza e incolumità, i concerti potranno avere luogo in diverse modalità: O dal vivo, con pubblico in sala in una (ore 19.15) o due rappresentazioni (ore 18 e 20), in base alle disposizioni vigenti O in collegamento streaming (ore 20) in diretta dalla Sala, in questo caso in un’unica rappresentazione, ma con possibilità di visione fino ad una settimana dal concerto In considerazione della variabilità di fruizione dei concerti dovuta all’attuale situazione, l’abbonamento alla Stagione, unico e senza riduzioni, è da considerarsi anche come forma di sostegno e vicinanza del pubblico alla realizzazione delle attività della Filarmonica. Abbonamento per tutti i concerti di stagione Euro 120,- Carnet di quattro concerti a scelta Euro 40,- Biglietto singolo concerto Euro 15,- Biglietto studenti Euro 8,- Accesso concerti in collaborazione con il comitato Amur-Dimore Storiche Biglietto intero Euro 10,- Biglietto ridotto abbonati stagione Euro 5,- Chi ha sottoscritto l’abbonamento per l’intera Stagione può divenire Socio versando la quota associativa di Euro 10,- I titoli di accesso possono essere acquistati online o www.filarmonica-trento.it a mezzo bonifico bancario (previo accordo telefonico o via mail). Da quest’anno l'attività della Società Filarmonica di Trento può essere sostenuta da privati e aziende anche attraverso l’ArtBonus, donazioni per il patrimonio e le istituzioni culturali che assicura a chi ci sostiene il recupero fiscale del 65% dell’importo donato. Per maggiori informazioni, potete visitare la pagina dedicata sul nostro sito https://www.filarmonica-trento.it/sostienici/dona-online/. La possibilità di accesso è subordinata alla capienza disponibile. La Società si riserva di apportare ogni variazione che si rendesse necessaria in dipendenza di ragioni tecniche e organizzative. In ottemperanza alle norme sanitarie in vigore alla data del concerto, verrà comunicata la modalità di fruizione. 37
SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO MUSICA CON VISTA 2021 Festival di Musica da Camera all’aria aperta nei luoghi più suggestivi del Trentino in collaborazione con: Comitato AMUR - MUSICA Associazione Dimore Storiche Le Dimore del Quartetto - RETE Direzione artistica e organizza- Italiane Selezione di gruppi musicali in ac- zione dei concerti del festival a PATRIMONIO CULTURALE cordo con AMUR; organizzazione cura dei più importanti enti italiani Apertura di luoghi di rilievo culturale dell’itinerario di scoperta e promo- della musica classica, operativi in e di valore storico in occasione dei zione dei territori; coordinamento diverse regioni e strettamente concerti e delle attività collaterali della comunicazionenazionale e in- connesse con i propri territori. del festival. ternazionale. Il rischio che stiamo correndo è non poter più essere in grado di godere della Bellezza senza avere paura. La nostra comune responsabilità è quella di garantire il diritto alla bellezza e all’elevazione spirituale tramite l’arte, per poter superare questo momento con qualcosa in più nel proprio bagaglio, e non qualcosa in meno. Riscopriamo la Bellezza, in sicurezza. 38
Programma F.J. Haydn Quartetto in Fa magg. op. 77 n. 2 Hob. III:82 R. Schumann Quartetto in la min. op. 41 n. 1 In collaborazione con: Comune di Caldes Centro Studi Val di Sole F Caldes 10 Luglio, ore 16 ondato nel 2016, lo zArt Quartett ha studiato con Andrea Repetto al Conservatorio di Bolzano e Rainer Palazzo Manfroni Schmidt alla Hochschule für Musik Basel. Affermatosi zArt Quartet al concorso per quartetto d’archi ‘Sergio Dragoni’ di Milano, è stato selezionato da Le Dimore del Quartetto. Pur E. Filippo Maligno vl essendo all’inizio della propria carriera, si è già esibito in Arianna Dotto vl diverse stagioni italiane: tra queste la Società del Quartetto Joachim Angster vla di Milano, la Società dei Concerti di Trieste e ancora a Federica Ragnini vlc Padova, Pescara e Vicenza. Programma W.A. Mozart Quartetto per archi n. 14 in Sol magg. KV 387 M. Ravel Quartetto per archi in Fa magg. In collaborazione con: Tren- to, Castello del Buoncon- siglio. F ondato nel 2018 al Conservatoire de Paris, il Quatuor Trento 1 settembre, ore 18 Mona rappresenta l’unità di quattro personalità musicali internazionali che in Parigi hanno trovato un loro principio Buonconsiglio forte di identità. Nel gennaio 2020, sono stati selezionati tra Quatour Mona i giovani quartetti più promettenti al mondo per esibirsi alla Verena Chen vl Biennale dei quartetti d’archi alla Cité de la Musique. Nella Roxana Rastegar vl loro pur breve attività si è esibito con artisti quali Emmanuel Arianna Smith vla Pahud, Paul Meyer, Philippe Graffin. Caroline Sypniewski vlc 39
Sala Filarmonica, Via Verdi, 30 - 38122 - Trento 0461.985244 - info@filarmonica-trento.it - www.filarmonica-trento.it
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