Stagione Concerti 2021 - SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO - Sala Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento 0461.985244

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Stagione Concerti 2021 - SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO - Sala Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento 0461.985244
SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO
   Stagione Concerti 2021

   Sala Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento -  0461.985244
                       www.filarmonica-trento.it
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La Società Filarmonica

                                Consiglio di direzione

                                      Presidente
                                   Lorenzo Arnoldi
                                   Vicepresidente
                                    Cristina Geier
                                  Direttore Artistico
                                    Antonio Carlini
                                       Tesoriere
                                    Antonio Divan
                                      Segretario
                                   Rosella Niccolini
                                     Consiglieri
                           Tiziana Dal Lago, Nicola Segatta

                                Revisori dei Conti
                   Corrado Fedrizzi, Giorgio Pedinelli, Nicola Rizzi

                                 Informazioni:
       Società Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento - Tel. 0461.985244
               info@filarmonica-trento.it- www.filarmonica-trento.it

                         Iniziativa realizzata con il sostegno di:
    Comune di Trento, Provincia autonoma di Trento, Regione autonoma Trentino Alto Adige
                           Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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C
                                 on tutte le incertezze e cautele imposte dalla situazione sanitaria

Stagione Concerti 2021           mondiale la Società Filarmonica di Trento propone anche per il 2021
                                 un cartellone di concerti ambizioso, sicura di incontrare il fiducioso
                         atteggiamento del proprio pubblico, costruito e conquistato con positivo
                         agire nel passato. Con rinnovata curiosità abbiamo quindi esplorato il
                         mondo concertistico internazionale, le proposte suggestive nate in questi
                         ultimi mesi di attivo e spesso creativo isolamento, sicuri di concorrere a
                         soddisfare quella socialità trattenuta ormai da mesi. Con sincero ottimismo
                         abbiamo invitato un gruppo sorprendente ed emozionante di artisti,
                         accogliendo quanto di più dinamico e incantevole si muove nel mondo
                         contemporaneo. Ecco quindi in primo piano, accanto a nomi già leggendari,
                         un Quartetto Esmé, formato nel 2016 a Colonia da quattro musiciste
                         coreane, simbolo di una universalità esecutiva della musica sempre più
                         radicata e imprescindibile.
                         Un mondo anche sempre più coniugato al femminile con stelle ormai di
                         primissima luminosità, dalla pianista Angela Hewitt alla violinista Antje
                         Weithaas capace di riunire un trio formidabile, alla trombettista norvegese,
                         “Superstar of Tomorrow”, Tine Thing Helseth, seguita da una giovanissima
                         violinista britannica Leia Zhu. Tre i giovani quanto brillanti pianisti italiani:
                         Filippo Gorini, Luca Buratto e Alessandro Deljavan con, a seguire, un
                         Andrea Rebaudengo a fianco dell’oboista Fabien Thouand. E in queste
                         continue ‘rivelazioni’ con piacere vediamo porsi in primo piano proprio il
                         mondo della musica da camera, quello delle piccole formazioni, dal duo al
                         sestetto privilegiate nella nostra Sala; un settore capace di far maturare
                         personalità raffinate e distinte perché sorretto da articolazioni minime,
                         eleganti e sofisticate.
                         Ed ecco, a proposito, dopo averlo ascoltato sei/sette anni or sono, tornare
                         più maturo e famoso il pianista inglese Benjamin Grosvenor con un
                         gruppo di amici magnifici per un percorso affascinante attorno alla musica
                         di fine-Ottocento, da Brahms a Mahler e Strauss. E dopo di lui una bella
                         serie di artisti maturi per cogliere i vertici di interpretazioni destinate a
                         rimanere storiche: ecco l’archetto magico di Julian Rachlin, nato a Vilnius,
                         ma cresciuto a Vienna, ospite d’onore delle più illustri sale concertistiche
                         al mondo, a Trento nel segno di Brahms e Schumann; la tastiera del
                         maestro Wayne Marshall, organista geniale, ma pure ricercato direttore;
                         la stella del firmamento ‘barocco’ Jakub Józef Orliński, controtenore ac-
                         compagnato a Trento dall’orchestra Il pomo d’oro. Capaci non solo di
                         suscitare il riso, ma una irrefrenabile meraviglia e gioia sarà lo Janoska
                         Ensemble cresciuto attorno a quel Danubio che nel segno degli Strauss
                         ci accompagna ogni anno verso un nuovo traguardo. Dopo il ritorno di un
                         insuperabile Quartetto Jerusalem, la chiusura della stagione sarà affidate
                         alle voci inarrivabili dell’Ensemble Vox Luminis diretto da Lionel Meunier:
                         un coro assolutamente perfetto, ‘mai niente di meno che sublime’.
                         A tutto il nostro pubblico un ‘a rivederci’ nella Sala della Filarmonica.
                            Lorenzo Arnoldi                                         Antonio Carlini
                               Presidente                                           Direttore artistico
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n VENERDÌ
    n VENERDÌ14
              12MAGGIO 2021 (7)
                MARZO 2021

Arie d’opera del Settecento                   Stefano Montanari, George Petrou,
                                              Enrico Onofri e ora Francesco Corti

I
   l grande interesse mostrato negli          hanno diffuso un repertorio diventato
   ultimi vent’anni dalla musicologia         subito affascinante grazie anche alle
   internazionale verso le opere di           voci di Joyce DiDonato, Emöke Barath
Haendel, Vivaldi e Scarlatti, con il re-      e Jakub Józef Orliński. In pochi anni
cupero di decine e decine di manoscritti      questo gruppo ha conquistato le sale
inediti, ha impresso una svolta im-           principali dei concerti, dalla Wigmore
prevedibile al mondo delle incisioni          Hall al Theater an der Wien, Carnegie
e delle programmazioni artistiche dei         Hall, Concertgebouw e Théâ tre des
teatri.                                       Champs Elysées, meritandosi numerosi
Per rispondere a tale interesse sono          Diapason d’or al Grammophon Award
subito nati nuovi complessi, si sono          e l’Opus-Klassik proprio per una in-
ricercati cantanti e con loro strumentisti,   cisione Haendeliana.
direttori disposti a correggere e integrare   Nel suo ritorno a Trento l’Orchestra
modalità esecutive ormai un po’ stantie.      il Pomo d’Oro si presenta con una
Un luminoso esempio di questa se-             delle sue stelle più brillanti, ormai co-
conda generazione di ‘barocchisti’ è          nosciuta in tutto il mondo artistico, il
proprio l’Orchestra il Pomo d’Oro,            controtenore polacco Jakub Józef
fondata nel 2012, attorno a un piccolo        Orliński con il quale l’orchestra ha
numero di specialisti degli antichi stru-     già inciso ben due album discografici,
menti settecenteschi guidati da direttori     Anima sacra (2018) e Facce d’amore
con un gusto formidabile per una mo-          (2019). La bellezza della sua voce si
dernità capace di avvicinare il pubblico      unisce ad una corporeità scenica ca-
a quel senso della meraviglia e stupore       pace di restituire insieme tutte le pro-
proprio del teatro settecentesco. Ric-        fondità e meraviglie del teatro barocco
cardo Minasi, Maxim Emelyanychev,             musicale.

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Programma

                             Frecce d’amore
                                F. Cavalli (1602-1676)
                                Sinfonia da “La Calisto”
                            “Erme e solinghe… Lucidissima
                                 face” da “La Calisto”

                               G.A. Boretti (1640-1673)
                                Chi scherza con Amor
                                    da “Eliogabalo”
                             Sinfonia da “Claudio Cesare”
                            “Crudo amor non hai pieta” da
                                   “Claudio Cesare”

                              G. Bononcini (1670-1747)
                           Sinfonia da “La Nemica d'Amore
                                     fatta amante”
                                “Infelice mia costanza”
                            da “La Costanza non gradita”

                                N. Matteis (1650-1714)
                                 Ballo dei Bagatellieri
                          da “Don Chisciotte in Siera Morena”

                                F.B. Conti (1681-1732)
                                “Odio, vendetta, amor”
                                  da “Don Chisciotte”

                               L.A. Predieri (1688-1767)
                              “Finchè salvo e l’amor suo”
                                da “Scipione il Giovane”

                             P.A. Locatelli (1695-1764)
                          Concerto a 4 in do min., op. 1 n. 11
Orchestra il Pomo d’Oro
                             G.M. Orlandini/Mattheson
 Jakub Józef Orliński               (1676-1760)
     controtenore          “Che m'ami ti prega” da “Nerone”

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VENERDÌ 12
  n MARTEDÌ 18 MARZO
               MAGGIO2021
                      2021(7)

U
        n talento non più raro, quello   fra le più importanti e ricercate della
        mostrato dalla trombettista      sua generazione. Applaudita in tutte
        norvegese di Oslo Tine Thing     le sale dei sei continenti, nelle sue
Helset come il pubblico del gradito      esibizioni ama superare i tradizionali
concerto di capodanno, andato in         confini di genere con sensibilità e
scena in apertura del 2021 dal teatro    creatività capaci di valorizzare ogni
La Fenice di Venezia, ha potuto          scrittura del passato come del pre-
comprendere nel vedere un’altra          sente, del mondo classico come
donna sedére al leggio delle trombe.     dell’etnico.
Eppure l’evento proposto a Trento,       A Trento, ad accompagnarla al pia-
riserverà qualche cosa di inatteso,      noforte, sarà l’inseparabile Gunnar
un imprevedibile effetto sorpresa        Flagstad, formatasi presso il Con-
abituati come siamo, in Italia, a ve-    servatorio di musica nella Norvegia
dere e ascoltare gli ottoni preva-       orientale e l’Accademia norvegese
lentemente imbracciati da mani ma-       di musica, dove oggi è docente.
schili. E l’effetto sorpresa, quello     Particolarmente interessato alla
stato momentaneo di sospensione          musica da camera, è stato ospite
di fiato e giudizio, non mancherà,       delle grandi sale europee, dalla
destinato anzi a crescere per scio-      Wigmore Hall e St.Martin-in-the-
gliersi immediatamente a fronte di       Fields di Londra, Konzerthaus di
una perfezione assoluta, stupefa-        Berlino e Lucerne Festival (Svizzera).
cente per chiunque. Tine Thing           Gunnar è uno dei tre direttori artistici
Helset ha cominciato a suonare           della serie di concerti Resonance
come fanno le violiniste o pianiste,     at Gjøvik e fa parte del consiglio
a soli sette anni, ed ora è un’artista   artistico della Ringsaker Opera.

                                                             Tine Thing
                                                              Helseth
                                                               tromba

                                                               Gunnar
                                                              Flagstad
                                                              pianoforte

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Programma

      G. Tveitt
     (1908-1981)
Velkomne med Æra

  E. Hagerup-Bull
     (1922-2012)
 Perpetuum mobile

   D. Sostakovic
     (1906-1975)
 Quattro Romanze
      op. 46.

    A. Piazzolla
     (1921-1992)
      Café 1930
da ‘Historia du Tango’

    P. Hindemith
     (1895-1963)
       Sonata

     E. Grieg
   (1843-1907)
 Haugtussa, op. 67

    G. Gershwin
     (1898-1937)
    Preludio n. 2
     By Strauss

      K. Weill
     (1900-1950)
  Je ne t’aime pas
      Youkali

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n LUNEDÌ 31 MAGGIO 2021

I
    sottili fili dell’arte si sono sempre insinuati
    nel regno, spesso umiliato, della musica
    ‘meno seria’ della cameristica o sinfonica.
Una musica che si può quindi apprezzare,
gustare e frequentare senza alcun senso
di colpa. La creatività e l’originalità nello
stravolgimento di ritmi e successioni armo-
niche, l’esuberante spavalderia tecnica degli
esecutori, l’irriverenza sfacciata verso ogni
profilo melodico sono qualità necessariamente
musicali il cui apprezzamento appaga
sempre la mente. Se poi coinvolto in maniera
particolare ne risultasse anche il corpo, sol-
lecitato verso una motricità neurofisiologica
da porre necessariamente sotto controllo
in una sala da concerto, nulla di male.
E una buona dose di autocontrollo richiederà
l’ascolto della performance dello Janoska
Ensemble, ormai celebre formazione ca-
meristica composta dai quattro fratelli
Janoska, diventata famosa per le inusuali
e personalissime “rivisitazioni”, improntate
al virtuosismo più sfrenato di brani del
grande repertorio della musica classica.
Una lettura che nasce dal profondo di quella
cultura danubiana che attraversa gran parte
dell’Europa assorbendo e offrendo modelli,
stili, contenuti alle varie popolazioni incontrate.   Janoska Ensemble
I concerti dello Janoska Ensemble finiscono
con l’offrire un meraviglioso caleidoscopio
di immagini, paesaggi, personaggi, richiamati          Ondrej Janoska
alla memoria attraverso la forza dei suoni                   violino
e offerti combinando con spirito gli stili della
musica classica, il tango, il pop, il klezmer.         Roman Janoska
Un insieme di sonorità che ha subito catturato               violino
l’attenzione della Deutsche Grammophon                  Julius Darvas
che da anni ospita gli Jánoškas nella collana
“etichetta gialla”. Provenienti da una famiglia          contrabbasso
di musicisti, nati a Vienna, gli Jánoškas             Frantisek Janoska
(con Arpad poi sostituito dal cognato Julius
Darvas) si sono esibiti nelle più prestigiose              pianoforte
sale da concerto, dal Musikverein di Vienna,
alla Carnegie Hall di New York, all’Opera
House di Sidney.
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Programma
                                Revolution
   W. A. Mozart               H. Wieniawski             F. Janoska
Ouverture da “Il Flauto             Tema                Leo’s dance
  magico”, KV 492             originale variato
                             per vl e pf, op. 15         J. Lennon
    P. I. Caikovski                                    P. McCartney
  Melodia in Mi bem.            F. Kreisler               Let it be
    magg., op. 42/3          Preludio e Allegro
(Souvenir d’un lieu cher)        nello stile             F. Janoska
                            di Gaetano Pugnani      Cole over Beethoven
     R. Janoska                                              (temi
     Hello, Prince!               J. S. Bach        di L. van Beethoven
                            Air (Overture / Suite      e Cole Porter)
      J. Lennon,              orchestrale n. 3
     P. McCartney                in Re magg.
       Yesterday                  BWV 1068)
                                                                          9
Stagione Concerti 2021 - SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO - Sala Filarmonica, Via Verdi 30 - 38122 Trento 0461.985244
n VENERDÌ 412GIUGNO
                MARZO 2021 (7)

C
       on Julian Rachlin siamo di          servatorio. Violinista prodigio, a soli
       fronte a uno dei musicisti più      quattordici anni (nel 1988) si esibiva
       considerati e stimati nelle sale    con Lorin Maazel al Berliner Festspiele
da concerto internazionali. Violinista,    affermandosi in pochissimo tempo
ma anche violista e direttore d’or-        in Europa come negli Stati Uniti, ri-
chestra, fa parte di quella piccola        chiesto da direttori quali Muti, Haitink,
ma importante quanto inaspettata           Levine, Mehta e Previn. Parallelamente
schiera di Anime baltiche raccontata       ai concerti sinfonici impostava una
con sensibilità da Jan Brokken nel         significativa attività cameristica anche
suo omonimo romanzo. Da Lettonia,          assieme alla moglie, violinista, Janine
Lituania ed Estonia arrivano perso-        Jansen. In questo repertorio più so-
naggi come Hannah Arendt e musicisti       fisticato ha trovato la collaborazione
quali Arvo Pärt, Gidon Kremer o, ap-       continuativa di colleghi davvero sti-
punto, Julian Rachlin che nella mu-        molanti come Martha Argerich, Gidon
sica sembrano aver trovato una ra-         Kremer, Mstislav Rostropovič e Mischa
gione di riscatto. Attraverso loro giun-   Maisky. A Trento sarà accompagnato
gono vite, messaggi e letture di opere     dal suo abituale partner, il pianista
straordinarie, comunicate con pro-         russo Denis Kozhukhin (classe 1986),
fondità, nostalgia e insolita emozione.    già vincitore nel 2010, dopo gli studi
Nato a Vilnius nel 1974, Rachlin si        a Madrid e all’Accademia Pianistica
trasferiva a Vienna nel 1978, dove,        Internazionale del Lago di Como,
a partire dal 1983 frequentava il Con-     della Queen Elisabeth Competition.

10
Programma

        A. Schnittke
        (1934-1998)
        Sonata n. 1

     L. van Beethoven
         (1770-1827)
   Sonata n. 5 in Fa magg.
    op. 24 “La Primavera”

        S. Prokofiev
        (1891-1953)
  Cinque canti senza parole
         op. 35 bis

         J. Brahms
         (183-1897)
Sonata n. 3 in re min., op. 108

                                    Julian Rachlin violino
                                  Johannes Piirto pianoforte

                                                           11
n MARTEDÌ 8 GIUGNO 2021

U
        n concerto speciale che vede         gapore in recital o facendosi accom-
        affiancati due fra i più osservati   pagnare dalle grandi orchestre sin-
        giovani pianisti italiani già pre-   foniche. Wigmore Hall, Zankel Hall
miati nei più impegnativi concorsi in-       (alla Carnegie Hall), Gilmore Festival
ternazionali e invitati da società pre-      Rising Stars di Kalamazoo, Berlin
stigiose. Un concerto preparato con          Konzerthaus, Teatro alla Scala di
sensibilità e gusto per Trento in un         Milano, Royal Festival Hall, Victoria
momento difficile. Una proposta con          Concert Hall di Singapore per Luca
pagine scelte raramente da un Duo            Buratto, Teatro La Fenice di Venezia,
pianistico, qui accostate con un preciso     Serres d’Auteuil di Parigi, Teatro Ma-
senso culturale e sottile sagacia: l’8       riinsky, Boston Philarmonic, Orchestra
giugno coincide, infatti, con la nascita     Sinfonica Leopolis per Alessandro
di Robert Schumann! Un confronto             Deljavan.
fra due scuole pianistiche fondamentali      I due amici hanno anche sfidato le
nell’Europa fra Otto e Novecento,            più severe giurie dei concorsi: Luca
Francia e Russia con i suoi più signi-       Buratto nel 2015 ha vinto l’Honens
ficativi rappresentanti impegnati in         International Piano Competition di
una letteratura non ricchissima, ma          Calgary e Alessandro Deljavan il “Con-
suggestiva e spettacolare all’ascolto.       cours musical de France” (I° premio,
Luca Buratto e Alessandro Deljavan           Parigi,1996), la Cliburn Competition
hanno oggi appena superato i trent’anni;     (Premio della Giuria, 2009), la Cliburn
entrambi si sono diplomati al Conser-        Competition (Premio della Giuria,
vatorio di Milano e confrontati con il       2013).
pubblico di tutto il mondo, dagli Stati      Due artisti ormai maturi che non man-
Uniti alla Russia, dall’Europa a Sin-        cheranno di sorprendere!
12
Programma

       Concerto
   per due pianoforti

    C. Saint-Saëns
       (1835-1921)
 Variazioni su un tema
  di Beethoven op. 35

     R. Schumann
       (1810-1856)
6 Studien in kanonischer
       Form op. 56
   (trascr. per due pf
     di C. Debussy)

   S. Rachmaninov
       (1873-1943)
    Suite n. 2 op. 17

      C. Debussy
       (1862-1918)
    En blanc et noir
      per due pf

                               Luca Buratto
                           Alessandro Deljavan
                                 pianoforti

                                                 13
n GIOVEDÌ 23 SETTEMBRE 2021
                                             Wayne

D
        ifficile racchiudere in una sola    Marshall
        parola l’attività artistica del-     organo
        l’inglese Wayne Marshall:
organista? pianista? direttore d’or-
chestra? compositore? Certo è che
il suo straordinario talento nel campo
della musica lo ha portato rapida-
mente ai vertici mondiali della vita
culturale e spettacolare legata all’arte
dei suoni. Dopo aver studiato alla
Chetham’s School di Manchester
e al Royal College of Music di Londra,
come pianista e poi in veste di di-
rettore si è affermato proponendo
le opere di George Gershwin, Leo-
nard Bernstein, Duke Ellington e
altri compositori del ventesimo secolo
americano.
Passando dal podio alla tastiera ha
collaborato con le migliori orchestre
europee e americane passando da
Bach a Rossini e Duke Ellington.
Ha inciso l’integrale delle opere di
Gershwin per pianoforte e orchestra
con la Symfoniorkester Aalborg, in
qualità di direttore e solista al pia-
noforte; come organista si è esibito
nella Notre-Dame di Parigi e nel-
l’abbazia di Westminster e inciso
la Saint-Saëns Organ Symphony.
Invitato frequentemente dalle or-
chestre dei teatri italiani (Carlo Felice
di Genova, Massimo di Palermo…
), giunge per la prima volta a Trento,
chiamato ad esaltare le preziose
sonorità dell’organo Vegezzi-Bossi
della Sala della Filarmonica inau-
gurato nel 1907 da Marco Enrico
Bossi e restaurato dai Mascioni nel
2000.
14
Programma

        A. Ager
         (*1962)
    Toccata & Fugue
       op. 30 n. 1

        G. Baker
         (*1944)
    Deux Evocations

      R. Ducasse
       (1873-1954)
 Pastorale in Fa magg.

         H. Willan
       (1880-1968)
Introduction, Passacaglia
     & Fugue, B.149

        G. Verdi
       (1813-1901)
         Ouverture
da “Un Ballo in Maschera”
     (arr. W. Marshall)
   “Spuntato Ecco il dì”
      da “Don Carlo”
     (arr. W. Marshall)

      W. Marshall
         (*1961)
       Improvise

                            15
n LUNEDÌ 27 SETTEMBRE 2021

F
       abien Thouand
       è primo oboe              Fabien Thouand
       nell’orchestra del
Teatro alla Scala di Mi-               oboe
lano e Andrea Rebau-           Andrea Rebaudengo
dengo è docente al                  pianoforte
Conservatorio di Milano.
Facile e inevitabile il
loro incontro in una città
ricca di occasioni pro-
gettuali nei campi più
diversi della musica,
dalla classica al Jazz
alla contemporanea.
Dopo molte collabora-
zioni occasionali i due
musicisti hanno deciso
una progettualità più
stretta dalla quale è
nata anche una felice
incisione discografica
(Der Wanderer, Deut-
sche Grammophon
2017). Fabien Thouand
si è formato a Parigi,
dove nel 2000 otteneva
il primo premio al Con-
servatoire National Su-
périeur de Musique. Ra-
pida la sua carriera co-
struita nelle formazioni
orchestrali più presti-
giose d’Europa: primo
oboe al Teatro de la
Monnaie a Bruxelles,
alla Bayerische Staat-
soper di Monaco, al-
l’Opéra de Lyon, con i
Bamberger Symphoni-
ker, la Camerata Sal-
zburg, la Bayerische
16
Rundfunk Orchester, la
Programma     Deutsche Symphonie-Or-
              chester Berlin, la London
Da definire   Symphony Orchestra. Nel
              2004 vince il Concorso di
              Primo Oboe al Teatro alla
              Scala, ruolo che ricopre
              tutt’ora. Parallelamente
              comincia a insegnare al
              Conservatoire National
              Supérieur de Musique di
              Lione, diventa Professore
              di Oboe al Conservatorio
              della Svizzera Italiana di
              Lugano e più recentemen-
              te al prestigioso Royal
              College of Music di Londra.
              Andrea Rebaudengo,
              nato a Pesaro nel 1972,
              ha studiato pianoforte con
              Paolo Bordoni, Lazar Ber-
              man, Alexander Lonquich,
              Andrzej Jasinsky e com-
              posizione con Danilo Lo-
              renzini. Distintosi ai con-
              corsi internazionali di Pe-
              scara nel 1998, “Robert
              Schumann” di Zwickau
              nel 2000 e Premio Venezia
              1993, si è esibito dalla
              Russia agli Stati Uniti agli
              Emirati Arabi, coinvolto in
              progetti d’improvvisazione
              e nuove sonorità in en-
              semble come Sentieri Sel-
              vaggi e lavorando assieme
              a Louis Andriessen, Mi-
              chael Nyman, David Lang,
              Julia Wolfe, Ivan Fedele
              e Fabio Vacchi, dal 2010
              fa parte dell’Altus Trio.
                                       17
n MARTEDÌ 5 OTTOBRE
   VENERDÌ 12        2021(7)
              MARZO 2021            Programma

                                    G. Mahler
                                    (1860-1911)
                               Quartetto in la min.
                                 per pf e archi

                                   R. Strauss
                                    (1864-1949)
                               Quartetto in do min
                               per pf e archi op. 13

                                 R. Schumann
                                    (1810-1856)
                                    Quartetto
                                in Mi bem. magg.
                               per pf e archi op. 47

18
Hyeyoon Park
       violino

   Timothy Ridout
        viola

      Kian Soltani
       violoncello

       Benjamin
       Grosvenor
       pianoforte

A
        ncora un concerto simbolo              Strauss. Ma questo apparente di-
        degli orizzonti sempre più al-         sequilibrio si ricomporrà attorno al-
        largati e dinamici della musica        l’opera n. 47 di Schumann. Prota-
giovanile d’oggi.                              gonisti di questo incontro saranno
Ecco un quartetto internazionale               la violinista Hyeyoon Park nata a
assolutamente stellare formato tutto           Seul nel 1992 perfezionatasi a Cin-
da ancora ventenni. Lontananze                 cinnati e a Berlino con Antje Weithaas
geografiche, stilistiche o etniche             e vincitrice del premio Borletti-Buitoni;
vengono superate rapidamente                   il violista Timothy Ridout nato a
senza penalizzare equilibrio sonoro,           Londra nel 1995, spesso sul palco
omogeneità culturale, precisione di            con Joshua Bell e Janine Jansen e
fraseggio.Esiste ormai una tecnica,            ora premiato con l’inserimento nel
una scuola, un’interpretazione, una            Bowers Program della Chamber
modalità di lettura del testo sovra-           Music Society del Lincoln Center; il
nazionali che uniscono i pubblici              violoncellista Kian Soltani, nato nel
delle sale più importanti al mondo             1992 a Bregenz, in Austria, da una
facilitando l’incontro e la collabora-         famiglia di musicisti persiani, già
zione degli artisti più duttili e ricettivi.   legato alla Deutsche Grammophon,
Così anche Trento può condividere              a Baremboim e Renaud Capuçon;
i risultati di un’unità stilistica estre-      il pianista Benjamin Grosvenor,
mamente elegante, esercitata attorno           nato nel Regno Unito nel 1992 (già
a due partiture dal colore e proce-            ospitato a Trento) e legato da anni
dimenti narrativi particolari perché           alla Decca, camerista raffinato e
opere di autori normalmente assai              pluripremiato, capace di governare
lontani dal linguaggio cameristico,            con sapienza la regia dell’intero
quali furono Gustav Mahler e Richard           gruppo.

                                                                                     19
n MARTEDÌ 12 OTTOBRE 2021

        Filippo Gorini
           pianoforte
      Artista in residenza

20
F
             resco vincitore (nel 2020) del Borletti-Buitoni Trust
             Award e nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven”
             di Bonn, oggi Filippo Gorini è uno dei più interessanti
     talenti della sua generazione. Artista in continua crescita
                                   ha già raccolto il consenso da
                                   parte di ascoltatori esigenti come
       Programma                   quelli della London Wigmore
                                   Hall, Louis Vuitton Foundation
        M. Uvietta                 Paris, Konzerthaus a Berlino,
           (*1963)
                                   Gewandhaus di Lipsia, Tonhalle
                                   di Zurigo o Concertgebouw di
        "au revoir"                Amsterdam. Gorini è ora ap-
    (Prima esecuzione              plaudito a Seul, negli Stati Uniti,
          assoluta                 Canada e Australia. Diplomatosi
      su commissione               al Conservatorio “G. Donizetti”
della Società Filarmonica
                                   di Bergamo e perfezionatosi al
          di Trento)               “Mozarteum” di Salisburgo, con-
                                   tinua gli studi con Maria Grazia
     R. Schumann                   Bellocchio e Pavel Gililov, ai
        (1810-1856)                quali si aggiungono i preziosi
 Kreisleriana, op.16               consigli di Alfred Brendel. Il suo
                                   primo CD con le Variazioni Diabelli
                                   di Beethoven, uscito nell’agosto
 L. van Beethoven                  2017 per l’etichetta francese
        (1770-1827)                Alpha Classics, ha ricevuto i più
                                   alti riconoscimenti dalla stampa
Sonata n. 8 in do min.             internazionale (Diapason d’Or
   op. 13 “Patetica”               Award); altrettanto applaudita
                                   la sua ultima fatica riservata al-
                                   l’Hammerklavier e op. 111 di
      Sonata n. 31                 Beethoven. Segue attivamente
  in La bem. magg.                 il mondo della composizione
           op.110                  contemporanea e solo nella pas-
                                   sata stagione ha suonato opere
                                   di compositori come Stockhau-
                                   sen, Kurtág, Lachenmann, Ger-
     vasoni, Lanza. È stato definito da Andrei Gavrilov “musicista
     con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto,
     temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e
     grande controllo”. Per questo la Filarmonica di Trento lo ha
     nominato per il triennio 2019-21 “artista in residenza”.
                                                                   21
n VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021                Programma

I
    l nome della pianista Angela          F. Couperin
    Hewitt è universalmente le-            (1668-1733)
    gato alle musiche di Johann
Sebastian Bach, del quale la           Dix-huitième Ordre
pianista canadese si è impe-
gnata ad eseguirne l’intera               D. Scarlatti
opera per tastiera. Divulgata              (1685-1757)
progressivamente anche at-            Selezione di Sonate
traverso i supporti discografici
forniti dalla Hyperion, ad oggi            J.S. Bach
questa ‘integrale’ ha superato             (1685-1750)
le 400.000 copie di vendita,
distribuite in tutto il mondo.           Preludio e Fuga
Così è cresciuto il mito di An-       in la min., BWV 894
gela Hewitt che, pur non ab-            Suite Inglese n. 4
bandonando il repertorio suc-              in Fa magg.
cessivo otto-novecentesco (gli               BWV 809
amatissimi Beethoven, Schu-                Passacaglia
mann, Messiaen, Ravel, Cho-
pin), ha allargato le sue esplo-            in do min.
razioni settecentesche alla fe-              BWV 582
conda generazione tastieristica           (arr. d’Albert)
cresciuta contemporaneamente
a Johann Sebastian. Ed ecco
accostati a Bach, nel suo primo
concerto per la Filarmonica di
Trento, gl’altrettanto affascinanti
nomi di Domenico Scarlatti e
François Couperin. Difficile
spiegare le ragioni di un tale
successo: forse ogni genera-
zione ha bisogno di un proprio
interprete per Bach. Così è
stato con un altro (felice coin-
cidenza!) canadese dal nome
indimenticabile: Glenn Gould
scomparso nel 1982. Certo
non si tratta solo di tecnica
esecutiva, quanto piuttosto di
fascino e sensibilità, due qualità
irripetibili e imprescindibilmente    Angela Hewitt
legate alla singola individualità.      pianoforte
Il pubblico di Trento, nell’ascol-
tarla, potrà costruirsi una propria
precisa opinione.
22
23
LUNEDÌ 12
 n VENERDÌ
 n         8 NOVEMBRE
              MARZO 2021 2021
                         (7)

U
        n’incursione rara, questa, per        hanno dimostrato i centinaia di concerti
        la Filarmonica di Trento che          già tenuti da Leia Zhu ormai in più di
        qui ospita una serata non stret-      quindici paesi diversi del mondo. The
tamente cameristica, ma condotta da           violin girl, come viene ora chiamata,
un’orchestra-simbolo di una città mu-         si muove agilmente su ogni tipo di
sicale come Lucerna, i Festival Strings       social dove posta con regolarità i
Lucerne. Siamo di fronte a uno dei            video delle sue esecuzioni.
più illustri gruppi orchestrali ‘da camera’   Una vita già lunga, cominciata a quattro
d’Europa, riconosciuto per le sue pre-        anni con una maturità artistica raggiunta
ziose registrazioni e tournée in tutto        subito.
il mondo. Direttore artistico e leader        A dieci anni, nel 2016, suonava sotto
dell’orchestra dal 2012 è il violinista       la direzione di Maxim Vengerov nel-
Daniel Dodds che ha chiamato a                l’Orchestra Nazionale del Belgio al
collaborare col proprio gruppo (come          Bozar; nel 2018 con la Trans-Siberian
ospite principale) una violinista gio-        Art Festival di Vadim Repin; nel 2019
vanissima, la quindicenne Leia Zhu            si presentava in Israele con il Tel Aviv
nata nel 2006 a Newcastle in Inghilterra      Soloists Ensemble. Spagna, Stati
da genitori cinesi. Una tradizione che        Uniti, Germania, Svizzera e ora Italia,
si ripete, quella dei violinisti prodigio,    pronta ad incantare sempre con pas-
ma che non smette di stupire come             sione il pubblico di Trento.

                    Programma
                   O. Respighi
                     (1879-1936)
        Antiche danze e arie per liuto.
         Suite n. 3 per orch. d’archi

                  I. Strawinsky
                     (1882-1971)
     Suite Italienne (arr. di S. Dushkin)

                  H. Wieniawski
                     (1835-1880)
     Fantasia su temi dal Faust, op. 20
          (arr. di W. Birtel, 2008)

                   P. Caikovski
                     (1840-1893)
        Serenata per orchestra d’archi
            in Do magg., op. 48

24
Festival Strings Lucerne
      Daniel Dodds
    direttore e violino
     Leia Zhu violino

                           25
n GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2021

N
         ell’aprile del 2017, all’Elbphil-      prezzate orchestre e direttori: Bamberg
         harmonie di Amburgo, tre af-           Symphony, Dresden Philarmonic, Los
         fermati solisti abituati alle grandi   Angeles Philarmonic, BBC Symphony,
folle e alle spettacolari partiture con         Sir Neville Marriner, Yuri Temirkanov.
orchestra, decidevano di riservare              Antje Weithaas ha iniziato lo studio
una parte del loro lavoro a un repertorio       del violino a quattro anni, perfezio-
particolare della musica da camera,             nandosi alla Hochschule Hans Eisler
il Trio con pianoforte. Cominciava così         di Berlino. Vincitrice dei concorsi
l’avventura artistica del Trio Weithaas,        Kreisler, Bach di Lipsia, Joachim di
Hecker, Helmchen: un percorso intimo            Hannover, dal 2004 è docente all’Uni-
nel quale confluivano l’esperienza di           versità delle Arti di Berlino. La violon-
Antje Weithaas e le irruenti personalità        cellista Marie-Elisabeth Hecker, nata
dei giovani Martin Helmchen e Ma-               a Zwickau nel 1987 ha attirato l’at-
rie-Elisabeth Hecker. Il carisma di             tenzione del mondo internazionale
Antje Weithaas sul palcoscenico è               grazie al successo riportato nel 2005
stato costruito a fianco delle più ap-          al Concorso Rostropovich dove, per
26
Programma

                                                           F. Schubert
                                                            (1797-1828)
                                                            Trio n. 1
                                                           in Si bem.
                                                             magg.
                                                          op. 99 D 898

                                                          R. Schumann
                                                            (1810-1856)
                                                         Fantasiestücke
                                                           in la min.
                                                             op. 88

                                                         D. Sostakovic
                                                            (1906-1975)
                                                             Trio n. 2
                                                            in mi min.
                                                              op. 67

la prima volta, un con-                              scena internazionale
corrente si vedeva              Trio Weithaas        assieme a Berliner,
assegnare primo pre-                                 Wiener Philharmoni-
mio e due premi spe-           Antje Weithaas        ker, London Philhar-
ciali. Da allora è una               violino         monic e Boston Sym-
delle più richieste so-                              phony Orchestra. Una
                           Marie-Elisabeth Hecker
liste e cameriste d’og-                              carriera iniziata nel
gi. Allieva di H. Schiff,         violoncello        2001 con la vittoria al
suona in duo con il           Martin Helmchen        Concorso C. Haskil.
marito, il pianista Mar-           pianoforte        Dal 2010 Helmchen è
tin Helmchen ed è                                    professore associato
(dal 2017) docente                                   di musica da camera
alla Hochschule für Musik di Dresda. presso l’Accademia di Kronberg. Un
Altrettanto strepitoso è il curriculum Trio ammaliante per tre assoluti ca-
di Martin Helmchen, da anni sulla polavori della musica cameristica.

                                                                          27
GIOVEDÌ 12
 n VENERDÌ 25MARZO
              NOVEMBRE   2021
                   2021 (7)

                              Programma
      R. Di Marino         L. van Beethoven     P. I. Caikovski
          (*1956)             (1770-1827)         (1840-1893)
      String Quartet          Quartetto          Quartetto n. 1
           2020               in mi min.         in Re magg.
     (Prima esecuzione        op. 59 n. 2           op. 11
          assoluta
      su commissione        “Razumovsky”
     Società Filarmonica
           Trento)

                                      Quartetto Esmé
                                     Wonhee Bae violino
                                       Yuna Ha violino
                                       Jiwon Kim viola
                                    Yeeun Heo violoncello

28
F
       ondato nel 2016, il Quartetto
       Esmé, composto da quattro
       musiciste coreane residenti in
Germania, prende il suo nome da
un’antica parola francese che significa
“amato” o “stimato”. Nel 2018 il Quar-
tetto Esmé si è affermato sulla
scena internazionale con la vittoria
al “Concorso per quartetto d’archi”
promosso dalla Wigmore Hall di
Londra facendo incetta di premi cla-
morosi come quelli riservati alla mi-
gliore esecuzione di Mozart, al miglior
Beethoven e quello offerto dall’Ester-
hazy Foundation Prize per le opere
di Haydn. A Londra la formazione
non era del tutto sconosciuta, avendo
ricevuto, in precedenza, il terzo
premio al Concorso internazionale
di Trondheim nel 2017 e il Premio
del pubblico all’Irene-Steels Wilsing
nel gennaio 2018. Ma la valutazione
della giuria scelta dalla Wigmore
Hall apriva al quartetto le strade
verso le sale più prestigiose al mondo:
le loro direzioni artistiche, infatti,
scoprivano subito nell’Esmé una
qualità di suono e un assieme par-
ticolarmente incisivi e innovativi. Nel
2019, così, ha preso il via una carriera
artistica divenuta immediatamente
rilevante segnata dagli inviti al Festival
di Lucerna, al Flagey di Bruxelles
per il Musiq3 Festival, alla Lotte
Concert Hall di Seoul, al Brahms
Festival di Lubecca, al Festival
Classic Esterházy di Eisenstadt. Per
il concerto di Trento, le quattro gio-
vanissime, grandi interpreti, accanto
alle pagine di Beethoven e Caikovski
hanno condiviso con la Filarmonica
la scelta di un’opera offerta in prima
esecuzione assoluta scritta appo-
sitamente dal compositore trentino
Roberto Di Marino.
                                       29
n GIOVEDÌ 2 DICEMBRE 2021

C
       on il ritorno in     tetto si è formato nel-    nel segno di una iden-
       Filarmonica del      l’ormai lontano 1993)      tificazione profonda
       Quartetto Je-        indirizzato alla costru-   con il testo musicale
rusalem, il pubblico di     zione di un suono equi-    e i suoi contenuti intimi,
Trento ha la possibilità    librato ma sempre ricco    sentimentali, emozio-
di confrontarsi con una     di tensioni emotive gra-   nali e formali. Tutto
delle migliori formazioni   zie a una ineguagliabile   scorre nelle letture dello
cameristiche in asso-       precisione esecutiva.      Jerusalem, avvicinan-
luto oggi in attività al    Una perfezione sino-       do il pubblico al senso
mondo. Un prestigio         nimo di bellezza, per-     più alto dell’espressione
costruito in venticinque    ché capace di superare     musicale.
anni di lavoro (il Quar-    ogni problema tecnico      I quattro musicisti israe-

         Quartetto Jerusalem
      Alexander Pavlovsky violino
         Sergei Bresler violino
              Ori Kam viola
       Kyril Zlotnikov violoncello

30
Programma
                                        Ag
liani hanno ormai per-       F. Mendelssohn          impegno sempre ri-
corso più volte le sale          (1809-1847)
                                                     spettato su tutti i pal-
principali di tutti i con-         Quartetto         coscenici verso il pub-
tinenti proponendo un           per archi n. 4       blico.
repertorio oggi vastis-      in mi min., op. 44 n.   Ascoltarli nuovamente
simo, per gran parte            2 (MWV R 26)         a Trento nei tre mondi
fermato in eccellenti                                diversi di Mendelssohn,
registrazioni discogra-          A. Webern           Anton Webern e Dvo-
fiche curate dall’eti-           (1883-1945)         rak sarà davvero per
chetta Harmonia Mun-          Langsamer Satz         tutti un’occasione im-
di. Intatta è rimasta la        per quartetto        prevedibile quanto
loro passione, il loro         d’archi, WoO 6        emozionante.
                                   (1905)

                                 A. Dvorak
                                 (1840-1893)
                                Quartetto n. 12
                              in Fa mag. op. 96
                                 “Americano”

                                                                          31
n DOMENICA 12 DICEMBRE 2021

A
        l di là del significato                      Vox Luminis
        specifico della singola               Lionel Meubier direttore
        parola o del valore
narrativo del testo verbale,       Cantanti                     Lionel Meunier
la musica vocale del passato       Sara Jäggi                   basso e direzione
(dal canto gregoriano alla                                      artistica
polifonia, in un contesto          Zsuzsi Tóth
prevalentemente sacro) ha          Stefanie Vero
                                   Caroline Weynants            Continuo
acquisito negli ultimi decenni
un fascino particolare, con-       Kristen Witmer               Ricardo Rodríguez
quistando sia un grande            soprano                      Miranda
pubblico di ascoltatori che        Victoria Cassano             viola da gamba
un significativo numero di         mezzosoprano
esecutori. Frutto di una sin-                                   Benoît Vanden
golare sovrapposizione –           Alexander Chance             Bemden violone
quasi inaspettata, nemmeno         Daniel Elgersma              contrabbasso
intuita si direbbe, ma latente     Jan Kullmann
– fra cultura e liturgia cri-      controtenore                 Bart Jacobs
stiana. Due mondi che pro-                                      organo
prio la modernità tornava          Robert Buckland
a unire offrendo agli studiosi     Philippe Froeliger           Anthony
un campo nuovo di lavoro           tenore                       Romaniuk
e ai fruitori una suggestione      Sebastian Myrus              clavicembalo
interiore particolarmente ri-      basso                        e organo
cercata a partire dagli anni
Sessanta/Settanta del No-
vecento, quando a imporsi         l’apice con il successo      cessivi dell’Hilliard Ensem-
erano una serie luminosa          mondiale dei monaci          ble (si pensi a Officium)
di gruppi vocali inglesi, dal     di Silos con una La-         e, nella scrittura, dalle
Deller Consort ai The King’s      mentazione gregoriana        opere di Arvo Pärt. La con-
Singers. Una spiritualità ri-     capace di vendere oltre      ferma di tale fascino si
conosciuta nel ‘prodotto’         300 mila copie di CD,        trova proprio nel presente
sonoro che raggiungeva            ribadita dai progetti suc-   appuntamento con un al-
32
trettanto illustre complesso
                                                       Programma
vocale (con sostegno di
strumenti) questa volta pro-                   Puer natus in Bethleem
veniente dal Belgio, il Vox         Avvento
Luminis, fondato nel 2004                                     H. Schütz (1585-1672)
dal suo attuale direttore ar-       S. Scheidt (1587-1654)    Hodie Christus natus est
                                    Das alte Jahr vergangen
tistico Lionel Meunier ca-          ist
pace di offrire ogni anno,                                    S. Scheidt (1587-1654)
                                                              Jauchzet Gott alle Land
più di sessanta concerti gi-        J. M. Bach (1648-1694)
rando tutti i continenti. Il        Sei, lieber Tag, ilkommen H. Schütz (1585-1672)
nucleo centrale del com-            Nun treten wir ins neue   Ein Kind ist uns geboren
plesso (flessibile nel numero       Jahr
                                                              (SWV 384)
secondo i programmi) pro-           Annunciazione
viene dal Reale Conserva-                                     A. Hammerschmidt
torio dell’Aja; il suo repertorio   H. Schütz (1585-1672)     (1611-1675)
prende come riferimento i           Deutsches Magnificat      Freude
grandi polifonisti italiani, in-                              Freude
glesi e tedeschi attivi fra         J. Ch. Bach (1642-1703) Grosse Freude
                                    Lieber Herr Gott
XVI e XVIII secolo. Sin dal
suo debutto l’ensemble si                                     Adorazione
                                    J. M. Bach (1648-1694)
è distinto per un particolare       Fürchtet euch nicht       J. Pachelbel
amalgama vocale, sedu-
cendo per qualità d’intona-         J. H. Schein (1586-1630) (1653-1706)
                                    Von Himmel Hoch           Singet dem Herrn
zione, colore e uniformità
delle sue voci. Le sue nu-          M. Praetorius (1571-      M. Praetorius
merose registrazioni hanno          1621)                     (1571-1621)
meritato molteplici premi           Wie Schön leuchtet        Angelus
(Gramophone Recording,              der Morgenstern           ad pastores ait
Diapason d’or). Vera e pro-                                   In dulci Jubilo
pria “icona mondiale della          Natività
musica antica”, il Vox Lu-                                    S. Scheidt (1587-1654)
                                    S. Scheidt (1587-1654)    O Jesulein Süß
minis si presenta a Trento          Puer natus in Bethlehem   O Jesulein Mild
per la prima volta.
                                                                                         33
n MARTEDÌ 14 DICEMBRE 2021

È
        sempre un grande                             Programma
        avvenimento l’incon-
        tro con un giovanis-
simo vincitore di un impor-        J. M. Dall’Abaco           D. Popper
tante concorso internazio-         (1710-1805)                (1843-1913)
nale. Potrebbe essere la           Capricci                   Temi dai “Little
precoce conoscenza di un           n. 7, n. 8                 Russian Songs”
futuro protagonista assoluto       n. 9, dagli 11             per vlc e pf
o con una speranza poi             Capricci                   op.43
smorzata dalle fatiche e           per violoncello
incognite di una carriera          solo                       E.P. Salonen
ormai allargata a tutto il                                    (1958)
mondo. È comunque un               L. Janacek
appuntamento con il do-            (1854-1928)                “Knock, breathe
mani, aperto a ogni tipo di        Pohádka                     shine”
domanda sulla tecnica, la          per vlc e pf, VII/5        per vlc solo
capacità comunicativa, la
maturità estetica, la tenuta       Y. Shaporin                D. Sostakovic
fisica, comunque importante        (1887-1966)                (1906-1975)
perché nella vittoria a un         Romanza                    Sonata
concorso autorevole e pre-         “I See You” per vlc        in re min.
stigioso c’è sempre il rico-       e pf (arr. Kubtasky)       per vlc e pf, op. 40
noscimento, al vincitore,
di una visione personale
del futuro. E di questo dia-     sue prime esibizioni in
mo atto alla giuria del Con-     un’Italia che non mancherà
corso Caikovski di Mosca         di rendergli omaggio. A lui
che nel giugno 2019 ha           la Filarmonica di Trento ha
scelto quale vincitore il più    chiesto di porre al centro
giovane violoncellista nella     del programma uno dei
storia della manifestazione,     grandi capolavori scritti per
l’americano (di origini bul-     violoncello nel Novecento,
garo-cinesi) Zlatomir Fung,      l’affascinante Sonata op.
appena ventenne e ancora         40 di Sostakovic partico-
studente alla Juilliard School   larmente adatta al suo vir-
di New York. Una vittoria        tuosismo aggressivo tipi-
attesa, dal momento che          camente giovanile.
Zlatomir Fung negli ultimi       Ad accompagnarlo al pia-
due anni aveva fatto incetta     noforte sarà l’americano,
di primi premi, ma non           nato a Shanghai, Richard
scontata. Per lui, ora, si è     Fu formatosi nelle migliori
aperta una stagione inten-       scuole d’Europa, dal Royal
sissima con presenze nelle       College of Music di Londra
più prestigiose sale del         alla Kunstuniversität Graz
mondo, con orchestre o           per chiudere un percorso
gruppi cameristici. Quella       formativo alla Juilliard Scho-
di Trento sarà una delle         ol.
34
Zlatomir Fung
  violoncello
 Richard Fu
  pianoforte

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Stagione Concerti 2021
     Venerdì 14 maggio                                         Martedì 12 ottobre
     Jakub Józef Orliński controtenore                         Filippo Gorini pianoforte Artista in residenza
     Il pomo d’oro orchestra
                                                               Venerdì 22 ottobre
     Martedì 18 maggio                                         Angela Hewitt pianoforte
     Tine Thing Helseth tromba, Gunnar Flagstad pianoforte
                                                               Lunedì 8 novembre
     Lunedì 31 maggio                                          Festival Strings Lucerne
     Janoska Ensemble                                          Daniel Dodds leader e violino
                                                               Leia Zhu violino
     Venerdì 4 giugno
     Julian Rachlin violino, Denis Khozhukin pianoforte        Giovedì 18 novembre
                                                               Trio Weithaas
     Martedì 8 giugno
     Luca Buratto pianoforte, Alessandro Deljavan pianoforte   Giovedì 25 novembre
                                                               Quartetto Esmé
     Giovedì 23 settembre
     Wayne Marshall organo                                     Giovedì 2 dicembre
                                                               Quartetto Jerusalem
     Lunedì 27 settembre
     Fabien Thouand oboe                                       Domenica 12 dicembre
     Andrea Rebaudengo pianoforte                              Vox Luminis, Lionel Meubier direttore
     Martedì 5 ottobre                                         Martedì 14 dicembre
     Hyeyoon Park violino, Timothy Ridout viola                ZlatomirFung violoncello
     Kian Soltani violoncello, Benjamin Grosvenor pianoforte   Richard Fu pianoforte

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Modalità di accesso
Nell’ottica di garantire totale sicurezza e incolumità, i concerti potranno avere
luogo in diverse modalità:
   O dal vivo, con pubblico in sala in una (ore 19.15) o due rappresentazioni
   (ore 18 e 20), in base alle disposizioni vigenti
   O in collegamento streaming (ore 20) in diretta dalla Sala, in questo
   caso in un’unica rappresentazione, ma con possibilità di visione fino ad
   una settimana dal concerto
In considerazione della variabilità di fruizione dei concerti dovuta all’attuale
situazione, l’abbonamento alla Stagione, unico e senza riduzioni, è da
considerarsi anche come forma di sostegno e vicinanza del pubblico alla
realizzazione delle attività della Filarmonica.
   Abbonamento per tutti i concerti di stagione                    Euro    120,-
   Carnet di quattro concerti a scelta                             Euro     40,-
   Biglietto singolo concerto                                      Euro     15,-
   Biglietto studenti                                              Euro      8,-

Accesso concerti in collaborazione con il comitato Amur-Dimore Storiche
   Biglietto intero                                                Euro      10,-
   Biglietto ridotto abbonati stagione                             Euro       5,-

Chi ha sottoscritto l’abbonamento per l’intera Stagione può divenire Socio
versando la quota associativa di Euro 10,-

I titoli di accesso possono essere acquistati online o www.filarmonica-trento.it
a mezzo bonifico bancario (previo accordo telefonico o via mail).
Da quest’anno l'attività della Società Filarmonica di Trento può essere
sostenuta da privati e aziende anche attraverso l’ArtBonus, donazioni per
il patrimonio e le istituzioni culturali che assicura a chi ci sostiene il recupero
fiscale del 65% dell’importo donato.
Per maggiori informazioni, potete visitare la pagina dedicata sul nostro sito
https://www.filarmonica-trento.it/sostienici/dona-online/.
La possibilità di accesso è subordinata alla capienza disponibile. La Società
si riserva di apportare ogni variazione che si rendesse necessaria in dipendenza
di ragioni tecniche e organizzative. In ottemperanza alle norme sanitarie in
vigore alla data del concerto, verrà comunicata la modalità di fruizione.

                                                                                37
SOCIETÀ
                                          FILARMONICA
                                             TRENTO

           MUSICA CON VISTA 2021
     Festival di Musica da Camera all’aria aperta
        nei luoghi più suggestivi del Trentino
                                         in collaborazione con:

Comitato AMUR - MUSICA                  Associazione Dimore Storiche              Le Dimore del Quartetto - RETE
Direzione artistica e organizza-        Italiane                                  Selezione di gruppi musicali in ac-
zione dei concerti del festival a       PATRIMONIO CULTURALE                      cordo con AMUR; organizzazione
cura dei più importanti enti italiani   Apertura di luoghi di rilievo culturale   dell’itinerario di scoperta e promo-
della musica classica, operativi in     e di valore storico in occasione dei      zione dei territori; coordinamento
diverse regioni e strettamente          concerti e delle attività collaterali     della comunicazionenazionale e in-
connesse con i propri territori.        del festival.                             ternazionale.

     Il rischio che stiamo correndo è non poter più essere in grado
                 di godere della Bellezza senza avere paura.
           La nostra comune responsabilità è quella di garantire
il diritto alla bellezza e all’elevazione spirituale tramite l’arte, per poter
  superare questo momento con qualcosa in più nel proprio bagaglio,
                           e non qualcosa in meno.
                    Riscopriamo la Bellezza, in sicurezza.

38
Programma
                                                                             F.J. Haydn
                                                                        Quartetto in Fa magg.
                                                                        op. 77 n. 2 Hob. III:82

                                                                           R. Schumann
                                                                              Quartetto
                                                                        in la min. op. 41 n. 1
                                                                      In collaborazione con:
                                                                      Comune di Caldes
                                                                      Centro Studi Val di Sole

                                  F
Caldes 10 Luglio, ore 16                ondato nel 2016, lo zArt Quartett ha studiato con
                                        Andrea Repetto al Conservatorio di Bolzano e Rainer
Palazzo Manfroni                        Schmidt alla Hochschule für Musik Basel. Affermatosi
zArt Quartet                      al concorso per quartetto d’archi ‘Sergio Dragoni’ di Milano,
                                  è stato selezionato da Le Dimore del Quartetto. Pur
E. Filippo Maligno vl             essendo all’inizio della propria carriera, si è già esibito in
Arianna Dotto vl                  diverse stagioni italiane: tra queste la Società del Quartetto
Joachim Angster vla               di Milano, la Società dei Concerti di Trieste e ancora a
Federica Ragnini vlc              Padova, Pescara e Vicenza.

      Programma
      W.A. Mozart
   Quartetto per archi
   n. 14 in Sol magg.
         KV 387

       M. Ravel
   Quartetto per archi
     in Fa magg.
 In collaborazione con: Tren-
 to, Castello del Buoncon-
 siglio.

F
      ondato nel 2018 al Conservatoire de Paris, il Quatuor          Trento 1 settembre, ore 18
      Mona rappresenta l’unità di quattro personalità musicali
      internazionali che in Parigi hanno trovato un loro principio   Buonconsiglio
forte di identità. Nel gennaio 2020, sono stati selezionati tra      Quatour Mona
i giovani quartetti più promettenti al mondo per esibirsi alla       Verena Chen vl
Biennale dei quartetti d’archi alla Cité de la Musique. Nella        Roxana Rastegar vl
loro pur breve attività si è esibito con artisti quali Emmanuel      Arianna Smith vla
Pahud, Paul Meyer, Philippe Graffin.                                 Caroline Sypniewski vlc

                                                                                                  39
Sala Filarmonica, Via Verdi, 30 - 38122 - Trento
 0461.985244 - info@filarmonica-trento.it - www.filarmonica-trento.it
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