Spiagge RAPPORTO LA SITUAZIONE ED I CAMBIAMENTI IN CORSO NELLE AREE COSTIERE ITALIANE 2022
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RA P P ORTO Spiagge 2022 LA SI TUAZION E E D I C A MB IA M E N TI I N C OR SO NELL E A RE E C OS TIE RE ITA L IA N E
Realizzato da Edoardo Zanchini e Gabriele Nanni Si ringraziano per la collaborazione Legambiente Turismo, i regionali ed i circoli di Legambiente: “Pisco Montano” di Terracina, Circolo dei Nebrodi. Progetto grafico ed impaginazione: Luca Fazzalari © Foto di copertina da elements.envato.com, user: stokkete © Foto sommario da elements.envato.com, user: kynastudio Luglio 2022
Premessa 4 SOMMARIO La situazione delle spiagge in Italia 11 Una spiaggia dove il bagno non sia vietato 14 Quante spiagge si possono dare in concessione? 17 L’eterno scontro sui canoni 22 Chi tutela la libera accessibilità al mare? 25 Rio (LI) - Spiaggia del Direttore 25 Terracina (LT) 26 Ostia, Roma 30 Sperlonga (LT) 31 Castellammare di Stabia (NA) 31 Pozzuoli (NA) 32 Pescara 33 Aumenta l’erosione delle spiagge italiane in uno scenario di crisi climatica 34 La situazione ed i casi più gravi di erosione costiera nelle regioni 37 Buone pratiche contro l’erosione costiera e per la gestione dei litorali 61
4 Rapporto Spiagge 2022 PREMESSA Mai come in questi mesi si è parlato di spiag- sportive nel rispetto delle politiche di protezione ge, purtroppo non in merito a progetti di tutela e dell’ambiente e del patrimonio culturale”. valorizzazione, o di accessibilità per tutti alle aree costiere, ma per il passaggio in Parlamento del Con lo scioglimento delle Camere la scrittura Decreto Concorrenza, che doveva ripristinare il e approvazione del testo sono delegate al pros- rispetto della Direttiva europea Bolkestein dopo simo Governo e la riforma è di nuovo a rischio. la sentenza a sezioni riunite del Consiglio di Sta- Lega e Fratelli d’Italia sono infatti contrari a qual- to che aveva sancito l’impossibilità di aggirare siasi riforma del sistema delle concessioni balne- l’obbligo delle gare e fissato la scadenza delle ari. A conferma della possibilità che tutto si fermi, concessioni nel 2024. sono i proclami e festeggiamenti di quella par- te dei balneari che continua a non accettare le Dopo anni di polemiche sulle concessioni bal- sentenze europee e statali ed a pretendere una neari si è arrivati vicini all’avvio di una possibi- proroga a vita delle concessioni, oltre a ribadire le riforma complessiva del sistema. Alla fine di che nessuno deve mettere bocca su come sono uno scontro politico durissimo, il compromesso gestiti gli stabilimenti. trovato sul Decreto Concorrenza, tra Governo Draghi e Parlamento, ha portato alla definitiva Eppure, oggi come mai avremmo bisogno approvazione, martedi 26 luglio, di un testo che di un progetto per quel patrimonio di spiagge e apre le porte a un ridisegno complessivo delle centri turistici, di porti e aree protette dissemi- regole che riguardano le concessioni balneari ed nato lungo gli 8mila chilometri costieri italiani. Si il diritto a fruire di questi particolari spazi pubblici. tratta, infatti, di risorse che devono essere cura- te, tutelate e valorizzate con grande attenzione in In particolare la delega al Governo riguarda uno scenario nel quale si dovrà fare i conti con gli l’approvazione di uno o più decreti, entro 180 impatti dei cambiamenti climatici ed un turismo giorni dall’approvazione della legge “Al fine di sempre più globalizzato. La speranza è che si ar- assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo rivi nella prossima legislatura ad avere finalmente del demanio marittimo, lacuale e fluviale, favo- un quadro di regole che permetta di accelerare rirne la pubblica fruizione e promuovere, in co- nella direzione, in ogni territorio, di progetti ambi- erenza con la normativa europea, un maggiore ziosi di innovazione ambientale e riqualificazione dinamismo concorrenziale nel settore dei servizi delle aree costiere, della loro accessibilità e frui- e delle attività economiche connessi all’utilizzo zione turistica. delle concessioni per finalità turistico-ricreative e Rapporto di Legambiente
Rapporto Spiagge 2022 5 L’annuale Rapporto Spiagge di Legambiente le concessioni balneari, ma anche in larga parte nasce per capire qualcosa di più della situazione inutile a fermare i processi. Abbiamo, infatti, bi- delle spiagge italiane – vista l’assenza di studi sogno di analisi e soluzioni diverse dal passato e monitoraggi da parte delle istituzioni preposte e di scenari che considerino quanto gli studi di – e per evidenziare come intorno a questi eco- CMCC ed Enea prevedono, con la trasformazio- sistemi si stia giocando una partita delicatissima ne delle aree costiere e la scomparsa di spiagge per via di impatti economici e sociali sempre più e territori in uno scenario di innalzamento del li- rilevanti che interessano larga parte delle costie- vello del Mar Mediterraneo. È controproducente re italiane. È fondamentale incrociare le informa- inseguire i processi di erosione ignorando questi zioni che riguardano l’accessibilità alle spiagge, scenari e continuando a gettare blocchi di ce- l’erosione costiera, gli impatti dei fenomeni at- mento davanti alle spiagge e ad investire centi- mosferici, i processi insediativi legali e abusivi se naia di milioni di euro ogni anno di fronte a litorali vogliamo avere un quadro aggiornato e comple- sabbiosi che stanno scomparendo e che avran- to dei processi in corso lungo le coste italiane. no enormi cambiamenti nel corso del secolo. In Per questo abbiamo promosso la creazione di altri Paesi europei questi processi sono affrontati un Osservatorio sui Paesaggi Costieri (www. nel Piano nazionale di adattamento, dove si indi- paesaggicostieri.org) per studiare e capire i pro- viduano le aree a maggior rischio, le priorità e le cessi in corso lungo le coste. linee guida per gli interventi. Il primo grande fenomeno da mettere in Il secondo grande cambiamento riguarda evidenza riguarda la crescita dei processi di la crescita delle concessioni balneari lungo le erosione costiera, che riguardano circa il 46% spiagge italiane. Negli ultimi venti anni la cresci- delle coste sabbiose, con i tratti di litorale sog- ta dei nuovi stabilimenti è continuata a ritmi tali getti ad erosione triplicati dal 1970, ed un nume- che in molti Comuni è oramai impossibile trova- ro impressionante di 40 milioni di metri quadrati re uno spazio dove poter liberamente e gratui- di spiagge persi a causa dell’erosione costiera tamente sdraiarsi a prendere il sole. In parallelo negli ultimi 50 anni. Se si considera che uno l’altro grande problema è quello dell’assenza di stabilimento balneare italiano ha una grandezza un regolare ed affidabile censimento delle con- media di 3.364 metri quadri, secondo i dati di cessioni balneari ed in generale di quelle del De- Cna Balneatori, si può dire che in 50 anni siano manio marittimo. Sono 12.166 le concessioni scomparse spiagge pari a 11.900 stabilimenti per stabilimenti balneari che emergono dai dati balneari, quasi lo stesso numero di quelli pre- del monitoraggio del Sistema informativo dema- senti ad oggi. nio marittimo (S.I.D.) del 2021 (erano 10.812 in quello precedente del 2018) con un aumento del Uno dei problemi è che continuiamo ad inter- 12,5% in 3 anni. Complessivamente si può sti- venire con opere rigide come pennelli e barriere mare che meno di metà delle spiagge del Paese frangiflutti, che interessano almeno 1.300 km di sia liberamente accessibile e fruibile per fare un costa. Queste opere vengono realizzate a difesa bagno. Ma in alcune regioni troviamo dei veri e di spiagge, ma anche porti ed edifici, oltre che propri record, come in Liguria, Emilia-Romagna di un settore, come il turismo, che ha un peso e Campania, dove quasi il 70% delle spiagge è rilevantissimo per l’economia italiana. Ma esiste occupato da stabilimenti balneari. È cresciuto il un problema di quantità della spesa pubblica e numero di stabilimenti al sud ed in particolare in anche di qualità a fronte di interventi dai risultati Sicilia, con un aumento di quasi 200 nuovi stabi- quanto meno deludenti. La spesa per questi in- limenti in 3 anni. Nel Comune di Gatteo, in Pro- terventi supera i 100 milioni di euro all’anno che vincia di Forlì e Cesena, tutte le spiagge sono in non solo è meno di quanto lo Stato incassa dal- concessione, ma anche a Pietrasanta (LU), Ca- Rapporto di Legambiente
6 Rapporto Spiagge 2022 maiore (LU), Montignoso (MS), Laigueglia (SV) e Occorre, infatti, dare seguito alle innumerevoli Diano Marina (IM) siamo sopra il 90% e riman- sentenze statali ed europee, altrimenti si arriverà gono liberi solo pochi metri, spesso agli scoli di presto a multe per il nostro Paese per violazione torrenti in aree inquinate. Per non parlare dei ca- delle direttive europee e, a questo punto, anche noni che si pagano per le concessioni, ovunque di una legge nazionale che stabilisce di affidarle bassi, e che in alcune località di turismo di lusso tramite gare a partire dal primo gennaio 2024. Il come la Costa Smeralda o la Versilia, risultano testo prevede che ci potranno essere deroghe vergognosi a fronte di guadagni milionari. sulla base di ragioni limitate e motivate, ma co- munque non oltre il 31 dicembre 2024. In nessun Paese europeo esiste una situa- zione di questo tipo. Non è neanche lontamente Bisognerà vedere quale posizione avrà sul immaginabile in Francia, Spagna o Grecia che tema il Governo che uscirà dalle elezioni del 25 la quota di spiagge libere e gratuite sia ridotta settembre, ma di sicuro la delega prevede alcuni come avviene in tante regioni italiane. La ragione principi e criteri che in ogni caso dovranno esse- sta nel fatto che mancano indicazioni nazionali di re considerati nell’intervento normativo sul tema occupazione massima di spiagge in concessio- che bisognerà effettuare nella prossima legisla- ne, ma anche di criteri per come deve essere ga- tura: rantito il diritto all’accessibilità negli stabilimenti anche per le persone disabili, per come incen- - determinazione di criteri omogenei per l’indi- tivare progetti attenti alla qualità ambientale, alla viduazione delle aree suscettibili di affidamen- tutela della duna e della spiaggia, all’utilizzo di to in concessione, assicurando l’adeguato materiali naturali e di fonti rinnovabili, alla raccol- equilibrio tra le aree demaniali in concessione ta differenziata. Il tutto viene lasciato alla buo- e le aree libere o libere attrezzate; na volontà di Comuni e imprese, e sono tante le esperienze positive che vanno in questa dire- - la costante presenza di varchi per il libero e zione e che raccontiamo nel Rapporto, proprio gratuito accesso e transito per il raggiungi- a rimarcare le differenze territoriali nella gestio- mento della battigia antistante l’area ricom- ne e nell’accesibilità degli arenili. Il problema è presa nella concessione, anche al fine di bal- che se ne trovano almeno altrettante pessime, neazione, con la previsione, in caso di ostacoli di vera e propria privatizzazione delle spiagge, di da parte del titolare della concessione al libe- cementificazione e distruzione di dune, di abu- ro e gratuito accesso e transito alla battigia, sivismo edilizio. Una situazione del genere non delle conseguenze delle relative violazioni; è accettabile perché riguarda aree pubbliche ed inalienabili, perché si tratta di diritti dei cittadini e - affidamento delle concessioni sulla base di anche di tutela delle imprese oneste. procedure selettive nel rispetto dei princìpi di imparzialità, non discriminazione, parità di L’errore della discussione politica di questi trattamento, massima partecipazione, tra- anni sta nel fatto che si è concentrata tutta l’at- sparenza e adeguata pubblicità, da avviare tenzione intorno alla Direttiva Bolkenstein finen- con adeguato anticipo rispetto alla loro sca- do per coprire tutte le questioni, senza distin- denza; guere tra bravi imprenditori e delinquenti, a non guardare a come innovare e riqualificare. - adeguata considerazione degli investimenti, del valore aziendale dell’impresa e dei beni È un peccato che non si sia riusciti a defini- materiali e immateriali, della professionalità re le nuove regole in questa legislatura, in modo acquisita anche da parte di imprese titolari da togliere il tema dalla campagna elettorale. di strutture turistico-ricettive che gestiscono Rapporto di Legambiente
Rapporto Spiagge 2022 7 concessioni demaniali, nonché valorizzazio- cinque anni antecedenti l’avvio della proce- ne di obiettivi di politica sociale, della salute e dura selettiva, hanno utilizzato una conces- della sicurezza dei lavoratori, della protezione sione quale prevalente fonte di reddito per sé dell’ambiente e della salvaguardia del patri- e per il proprio nucleo familiare, nei limiti de- monio culturale; finiti anche tenendo conto della titolarità, alla data di avvio della procedura selettiva, in via - definizione dei presupposti e dei casi per l’e- diretta o indiretta, di altra concessione o di ventuale frazionamento in piccoli lotti delle altre attività d’impresa o di tipo professionale aree demaniali da affidare in concessione, al del settore; previsione di clausole sociali volte fine di favorire la massima partecipazione del- a promuovere la stabilità occupazionale del le microimprese e piccole imprese; personale impiegato nell’attività del conces- sionario uscente; - individuazione di requisiti di ammissione che favoriscano la massima partecipazione di im- - previsione della durata della concessione per prese, anche di piccole dimensioni; un periodo non superiore a quanto necessa- rio per garantire al concessionario l’ammor- - previsione di criteri premiali da applicare alla tamento e l’equa remunerazione degli inve- valutazione di offerte presentate da operato- stimenti autorizzati dall’ente concedente in ri economici in possesso della certificazione sede di assegnazione della concessione; della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e - definizione di criteri uniformi per la quantifi- donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile cazione di canoni annui concessori che ten- 2006, n. 198, e da imprese a prevalente o gano conto del pregio naturale e dell’effettiva totale partecipazione giovanile; redditività delle aree demaniali da affidare in concessione, nonché dell’utilizzo di tali aree - adeguata considerazione, ai fini della scelta per attività sportive, ricreative, sociali e legate del concessionario, della qualità e delle con- alle tradizioni locali, svolte in forma singola o dizioni del servizio offerto agli utenti, alla luce associata senza scopo di lucro, ovvero per del programma di interventi indicati dall’offe- finalità di interesse pubblico; rente per migliorare l’accessibilità e la fruibi- lità dell’area demaniale, anche da parte dei - introduzione di una disciplina specifica dei soggetti con disabilità, e dell’idoneità di tali casi in cui sono consentiti l’affidamento da interventi ad assicurare il minimo impatto sul parte del concessionario ad altri soggetti della paesaggio, sull’ambiente e sull’ecosistema, gestione delle attività, anche secondarie, og- con preferenza per il programma di interventi getto della concessione e il subingresso nella che preveda attrezzature non fisse e comple- concessione stessa; tamente amovibili; - definizione di una quota del canone annuo - valorizzazione e adeguata considerazione, ai concessorio da riservare all’ente conceden- fini della scelta del concessionario dell’espe- te e da destinare a interventi di difesa delle rienza tecnica e professionale già acquisita in coste e delle sponde e del relativo capitale relazione all’attività oggetto di concessione, naturale e di miglioramento della fruibilità delle secondo criteri di proporzionalità e di ade- aree demaniali libere. guatezza e, comunque, in maniera tale da non precludere l’accesso al settore di nuovi Fallita la possibilità di una riforma in questa operatori; della posizione dei soggetti che, nei legislatura sarà inevitabile tornare ad occuparsi Rapporto di Legambiente
8 Rapporto Spiagge 2022 del tema con i nuovi Parlamento e Governo in conto, nello stabilire le regole della procedura di carica, la speranza è che il confronto non ver- selezione, di considerazioni di salute pubblica, ta più sulla Bolkestein – che ha bloccato ogni di obiettivi di politica sociale, della salute e della attenzione positiva e propositiva al tema – ma sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi, piuttosto su come aprire uno scenario di innova- della protezione dell’ambiente, della salvaguar- zione nella fruizione delle spiagge capace di re- dia del patrimonio culturale e di altri motivi im- stituire trasparenza al sistema delle concessioni, perativi d’interesse generale conformi al diritto garantire i diritti dei cittadini ed innovare la qualità comunitario. dell’offerta. Sarà fondamentale completare il lavoro di ri- Gli obiettivi prioritari dell’intervento normati- cognizione delle concessioni balneari, in modo vo e di nuova gestione dei processi dovranno da distinguere tra la maggioranza che ha lavora- riguardare in particolare come: to bene e coloro che hanno realizzato abusi, co- struito muri e barriere per impedire il passaggio e la visione del mare, che non hanno pagato i ca- 1) GARANTIRE IL DIRITTO ALLA LIBERA E noni. Si deve fare in modo che nell’assegnazione GRATUITA FRUIZIONE DELLE SPIAGGE siano sempre premiate le realtà locali che hanno ben operato ed i progetti di maggiore qualità. Gli Il tema della fruizione delle spiagge e della altri Paesi europei hanno lavorato nell’ambito di loro valorizzazione va finalmente affrontato defi- questi criteri per premiare coloro che puntano nendo un quadro chiaro di obiettivi da rispettare, sulla qualità dell’offerta in una logica ambienta- valido in tutta Italia. le sempre più integrata e ambiziosa che guarda sia alle strutture che al rapporto con il territorio, Il testo approvato al Senato prevedeva un su imprese locali e familiari capaci di garantire equilibrio tra parti in concessione e non, per cui la buona e pulita occupazione. Un modello di il minimo deve essere che almeno il 50% delle questo tipo va incontro alle richieste dei balneari spiagge in ogni Comune sia lasciato alla libera seri e onesti, perché chi ha lavorato bene non e gratuita fruizione, stabilendo attraverso i PUA ha nulla da temere da procedure trasparenti di le regole per garantire anche passaggi e criteri affidamento in concessione gestite dai Comu- di qualità per eliminare barriere di accesso ed al ni. Queste esperienze dimostrano anche che il godimento visuale della spiaggia. rischio che multinazionali straniere corrano ad accaparrarsi le concessioni in realtà non esiste. E la sfida è anche quella di spingere forme di 2) PREMIARE LA QUALITÀ DELL’OFFERTA concessione più leggere, di affitto di ombrelloni NELLE SPIAGGE IN CONCESSIONE con strutture di servizio in spiaggia (bar, docce, servizio di salvataggio in mare condiviso tra più Occorre distinguere tra aziende serie e non, strutture) come avviene con successo in diverse premiando la qualità dell’offerta nelle spiagge in esperienze citate nel Rapporto. concessione. In convenzione deve essere ga- rantita l’attenzione alla sostenibilità nella gestio- La strada da intraprendere è quella delineata, ne e gli interventi di riqualificazione ambientali ad esempio, dalla prassi di riferimento UNI/PdR previsti, l’utilizzo di strutture leggere e facilmente 92:2020, che mira a stabilire standards di quali- amovibili, la possibilità di accesso alla spiaggia tà comuni per gli stabilimenti balneari, fornendo nei mesi invernali e la libera visuale del mare. Del linee guida al miglioramento delle attività delle resto la direttiva Bolkestein prevede (articolo 12, imprese, indicando parametri di sostenibilità am- comma 3) che gli Stati membri possono tener bientale, accessibilità, qualità, sicurezza e rispet- Rapporto di Legambiente
Rapporto Spiagge 2022 9 to dell’ambiente. La norma, elaborata dall’ente vano numerose costruzioni abusive e situazioni Uni, in collaborazione con Legambiente e Village di illegalità diffusa. A Governo, Comuni e forze 4 All, è frutto di un tavolo di lavoro durato di- dell’ordine spetta il compito di ripristinare la le- versi mesi, che ha coinvolto anche diverse realtà galità, intervenendo con le ruspe per restituire le del settore balneare come Unionmare Veneto, spiagge a tutti i cittadini. Sib-Confcommercio Toscana e Fiba-Confeser- centi Campania. La prassi è stata infatti struttu- Occorre anche rivedere le norme di tutela in rata partendo da pratiche, regole e linee guida modo da migliorare la gestione dei litorali. In altri attuate dagli operatori del settore balneare, da Paesi europei si è deciso di affrontare in modo associazioni ambientaliste e da esperti nell’am- trasparente i processi che dovrebbero portare bito dell’accessibilità applicata al mondo del turi- ad una corretta gestione delle spiagge, attraver- smo, e si rivolge a tutti gli imprenditori del settore so obiettivi di tutela delle aree costiere nel loro interessati a qualificare il proprio operato al fine insieme, includendo il rispetto delle aree naturali di migliorare il servizio e porsi all’avanguardia nel ed il divieto assoluto di realizzare qualunque tipo mercato turistico. di manufatto sulle spiagge e demolendo quelli esistenti ed illegali. In questo contesto non va dimenticato l’ade- guamento dei canoni delle spiagge in conces- In Francia l’80% della lunghezza e l’80% della sione. Intervenire sui canoni è oramai non più superficie della spiaggia deve essere libera da rinviabile, ma in parallelo occorre anche garantire costruzioni per sei mesi l’anno: gli stabilimen- trasparenza sulle informazioni che riguardano le ti vengono quindi montati e poi smontati. Qui il concessioni, come oggi non avviene. Occorre, principio alla base è che il demanio deve rimane- in particolare, aggiornare il canone minimo na- re pubblico ed il Conservatoire du Litoral, ente zionale per le concessioni balneari, ampliando le sotto controllo pubblico, si occupa di riacqui- differenze in funzione delle caratteristiche delle stare per lo Stato i tratti di spiaggia di proprietà località, introducendo premialità e penalità legate privata. Inoltre, nel territorio francese, i Comuni, alle modalità di gestione e agli interventi di riqua- enti preposti per il rilascio delle autorizzazioni e lificazione ambientale messi in atto dal conces- delle concessioni, sono obbligati ad informare la sionario. Una novità da introdurre, chiesta anche collettività di qualunque progetto e su qualunque dai balneari, è che una parte del canone riman- nuovo soggetto che intenderà gestire le spiag- ga ai Comuni e che si crei un fondo nazionale ge; al tempo stesso i cittadini possono effettuare per interventi di riqualificazione e valorizzazione proposte sulla corretta gestione del patrimonio ambientale dell’area costiera (ripascimenti delle costiero pubblico. spiagge per combattere l’erosione costiera, de- molizione di edifici abusivi, rinaturalizzazione, ac- cessibilità pedonale e ciclabile, ecc.). 4) DEFINIRE UNA STRATEGIA NAZIONALE PER EROSIONE, INQUINAMENTO E ADATTAMENTO AL CLIMA 3) RISTABILIRE LA LEGALITÀ E FERMARE IL CEMENTO SULLE SPIAGGE Le coste rappresentano un patrimonio am- bientale di grande delicatezza che rischia di su- Una delle conseguenze più gravi della man- bire rilevanti impatti dai cambiamenti climatici. canza di dati affidabili su quanto succede lungo Per questo serve una strategia nazionale per al- le coste italiane è quella di avere tratti di litorale cune grandi priorità che riguardano tutti gli 8mila dove gli stabilimenti hanno occupato con muri chilometri di coste italiane. e cancelli ogni tratto di spiaggia, o dove si tro- Rapporto di Legambiente
10 Rapporto Spiagge 2022 Il primo obiettivo dovrà essere approvare un sta sarà”, con l’obiettivo di dotarsi di uno stru- Piano nazionale di adattamento al clima, con mento dedicato come un Patto o Contratto di specifica attenzione alle aree costiere, come Costa, con il coinvolgimento degli Enti territoriali hanno fatto tutti gli altri grandi Paesi europei. In e dei portatori di interesse locali, per ridurre la modo da avere un quadro condiviso delle aree vulnerabilità delle coste ed aumenterne i sistemi prioritarie dove intervenire con progetti territo- di difesa ed il livello di adattamento, con partico- riali condivisi, superando un approccio che in- lare riferimento ai processi erosivi e degli effetti segue le emergenze. Inoltre, occorre approvare dei cambiamenti climatici. linee guida per gli interventi contro l’erosione, che puntino su approccio innovativo che superi Inoltre, il Ministero della Transizione Ecologi- quello rigido fatto di barriere, pennelli, frangiflutti ca deve affrontare la vergogna delle tante spiag- che dopo pochi mesi diventano inutili o addirit- ge non balneabili ed il tema della depurazione, tura dannosi, e che spostano l’erosione verso perché va garantito il diritto a un mare pulito. Si le spiagge limitrofe. Sono tante le esperienze di devono restituire alla balneazione centinaia di ricostruzione delle dune e di ripascimenti, con chilometri che oggi sono sottratti perché inqui- soluzioni individuate a seguito di attenti studi su nati o perché oramai non vengono neanche più correnti e biodiversità, che stanno dando risultati campionati. Stiamo parlando di spiagge dove positivi. Si devono poi coinvolgere Ispra, Enea garantire un mare pulito, libero da plastiche e e Cmcc nell’aprire un confronto scientifico e microplastiche, con un sistema di depurazione istituzionale sulle aree costiere a rischio inonda- all’altezza di un Paese come l’Italia. zione in uno scenario di innalzamento del livello dei mari nel corso di questo secolo. Secondo le Per dare forza a politiche virtuose di rilancio proiezioni di Enea riguarderebbe l’area costiera delle aree costiere basterebbe prendere a spun- dell’alto Adriatico compresa tra Trieste, Venezia to le tante buone pratiche di gestione del lito- e Ravenna, poi il golfo di Taranto, le piane di Ori- rale raccontate nel Rapporto e che dimostrano stano e Cagliari, la Versilia, Fiumicino, Fondi e al- come queste aree laddove correttamente tutela- tre zone dell’Agro pontino, le piane del Sele e del te e rese fruibili possono avere un grande rilancio Volturno, le aree costiere di Catania e delle isole economico e occupazionale, grazie ad un’offer- Eolie, in Abruzzo Pescara, Martinsicuro (foce del ta più qualificata e diversificata a seconda dei Tronto) e Fossacesia, poi ancora Lesina (Fog- contesti e uscendo dalla stagionalità estiva. Un gia), Granelli (Siracusa), Valledoria (Sassari) e esempio da seguire è quello del Comune di Lec- Marina di Campo, nell’Isola d’Elba. ce che ha portato all’approvazione definitiva del Piano Comunale delle Coste, uno strumento di In questi territori occorrerà rivedere le previ- gestione, controllo e monitoraggio del territorio sioni urbanistiche e le scelte localizzative, preve- costiero con obiettivi di tutela del paesaggio, di dere sistemi di allerta per gestire le emergenze e salvaguardia dell’ambiente, di garanzia del diritto avere il coraggio di aprire un confronto pubblico dei cittadini all’accesso e alla libera fruizione del rispetto a questo scenario, per far comprendere patrimonio naturale pubblico, nonché disciplina non solo i rischi ma anche le possibili politiche per il suo utilizzo eco-compatibile. di adattamento, delocalizzazione di attività e di difesa della costa. Un esempio viene dall’Emilia-Romagna, dove la Regione ha avviato il percorso partecipativo sulla Strategia integrata per la difesa e l’adatta- mento della costa regionale, dal titolo “Che co- Rapporto di Legambiente
Rapporto Spiagge 2022 11 LA SITUAZIONE DELLE SPIAGGE IN ITALIA 1 Le concessioni balneari sono 12.166, secon- fettivamente occupate dai concessionari, come do i dati del monitoraggio del Sistema informati- previsto da tempo anche dal Codice della Navi- vo demanio marittimo (S.I.D.), effettuato a mag- gazione. gio 2021, a cui sono stati aggiunti gli stabilimenti presenti in Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sarde- Quello della trasparenza e completezza dei gna, non inseriti nell’elenco, incrociando foto sa- dati è un problema serio, soprattutto perchè ri- tellitari, studi redatti da Camere di Commercio, guarda aree che, ricordiamolo, appartengono al Sindacato Balneari e Doxa. demanio dello Stato. Per moltissime concessioni i dati pubblicati dal Ministero non sono chiari, né Erano 10.812 in quello precedente del 2018 completi. con un aumento del 12,5% in 3 anni. Sono inve- ce 1.838 quelle per campeggi, circoli sportivi e Complessivamente si può stimare che solo complessi turistici, anch’esse in aumento rispet- metà delle spiagge del Paese sia liberamente to alle 1.231 del 2018. Le restanti concessioni accessibile e fruibile alla balneazione, anche sono distribuite su vari utilizzi, da pesca e acqua- per via dei tratti di mare inquinati. Risulta occu- coltura a diporto, produttivo. pato, infatti, da stabilimenti balneari quasi il 43% delle coste sabbiose, mentre il 7,2% fa parte Purtroppo nell’aggiornamento del S.I.D. pub- della costa sottratta alla balneazione per inqui- blicato lo scorso giugno 2022 i dati risultano namento o perchè non monitorata da campio- incompleti: il totale delle concessioni demaniali namenti stagionali. marittime risulta essere circa 22.500, meno della metà dello scorso anno quando se ne contava- In alcune Regioni troviamo dei veri e propri no poco meno di 49mila. record a livello europeo, come in Liguria, Emi- lia-Romagna e Campania, dove quasi il 70% Per conoscere veramente i numeri delle con- delle spiagge è occupato da stabilimenti balne- cessioni marittime bisognerà attendere i risultati ari. Nel Comue di Gatteo, in Provincia di Forlì e della mappatura, tramite un’apposita com- Cesena, tutte le spiagge sono in concessione, missione, prevista dalla “Legge annuale per ma anche a Pietrasanta (LU), Camaiore (LU), il mercato e la concorrenza 2021”. Un vero e Montignoso (MS), Laigueglia (SV) e Diano Ma- proprio censimento delle fasce costiere, per fare rina (IM) siamo sopra il 90% e rimangono liberi chiarezza sugli assetti giuridici e organizzativi, solo pochi metri spesso agli scoli di torrenti in per avere una precisa cognizione delle zone ef- aree degradate. Per non parlare dei canoni che Rapporto di Legambiente
12 Rapporto Spiagge 2022 si pagano per le concessioni, ovunque bassi, e del delta del Po e dalla laguna, come in Emi- che in alcune località di turismo di lusso come la lia-Romagna, in Liguria dalla morfologia della Costa Smeralda o la Versilia, risultano particolar- costa che presenta numerose scogliere), ma an- mente inadeguati a fronte di guadagni milionari. che le dinamiche turistiche, con una tradizione più antica al nord di stabilimenti balneari e con Dobbiamo essere chiari: le differenze tra numeri da sempre più alti, ma che sta toccan- regioni sono marcate nella gestione e nell’ac- do livelli incredibili che non ha paragoni negli altri cesibilità degli arenili. Non si possono mettere Paesi europei. assieme situazioni come quelle di Ostia, Terraci- na e Pozzuoli - dove il controllo della criminalità A conferma degli incrementi nel numero organizzata su alcuni stabilimenti è confermato di concessioni, uno studio di Unioncamere, da sentenze della magistratura - con la Roma- presentato a fine maggio 2022 su dati riferiti al gna, dove la presenza degli stabilimenti garanti- 2021, sottolinea un aumento di 1.143 aziende in sce comunque di godere della vista del mare e dieci anni e 7.173 stabilimenti balneari operanti di accedere gratuitamente all’arenile. Di base le in Italia, il 25% in più rispetto a dieci anni fa ri- differenze più evidenti si trovano tra le situazio- spetto allo stesso tipo di censimento. L’indagine ni di regioni come Lazio e Campania rispetto a si basa sui dati del Registro delle imprese delle quelle del nord-est. Camere di Commercio, aggiornati al 31 dicem- bre 2021. Lo studio evidenzia poi come la media In Emilia-Romagna il libero accesso alla spiag- nazionale sia di circa uno stabilimento balneare gia è sempre garantito ed in Veneto ci sono ampi ogni chilometro di costa. spazi di spiaggia libera di fronte agli ombrelloni degli stabilimenti privati; in questi territori sono L’Emilia-Romagna è la regione con il maggio- stati creati consorzi per coordinare e garantire re numero di stabilimenti balneari in Italia, 1.063, percorsi virtuosi che interessano le spiagge dei circa il 10% del totale nazionale, seguita dalla vari comuni, viene prestata attenzione ai temi Toscana con 914 imprese e dalla Liguria con dell’erosione costiera ed ai cambiamenti climatici 807 imprese balneari su 330 chilometri di litorale e si attuano misure in difesa della costa. In gran (2,4 per chilometro). parte delle aree costiere di regioni come Lazio e Campania si assiste a situazioni incredibili, in Ma i maggiori incrementi rispetto alle imprese cui l’illegalità diffusa non permette ai cittadini di registrate nel 2011 riguardano le regioni del sud, usufruire gratuitamente delle spiagge, vengono con la Calabria in testa (+328 aziende), seguita installate cancellate che impediscono l’accesso da Sicilia (+198 attività), Campania (+184) e Pu- ad ampie porzioni di costa. glia (+160). La differenza nei dati regionali sul numero di A conferma dell’aumento impressionante di concessioni ha ragioni diverse anche per que- questi numeri va ricordato lo studio Doxa del stioni geografiche. Occorre, infatti, considerare 2001 che indicava in 5.368 gli stabilimenti balne- la conformazione di alcuni territori (in Veneto le ari presenti nel nostro Paese. coste sabbiose sono limitate dalla grande area Rapporto di Legambiente
Rapporto Spiagge 2022 13 TA B E L L A R I A S S U N TI VA D E LL E C ON C E S S IO NI MA R IT T IME PE R R E G IO NE Regione Lunghezza Totale Concessioni Concessioni % di costa sabbiosa spiagge (km) concessioni per per campeggi, occupata da stabilimenti demanio stabilimenti circoli sportivi balneari, campeggi, marittimo balneari e complessi circoli sportivi e turistici complessi turistici Abruzzo 114 1.663 891 44 48,1 Basilicata 44 226 120 9 28,2 Calabria 614 4.665 1.677 123 29,4 Campania 140 4.772 1.125 166 68,1 Emilia-Romagna 131 3.824 1.313 149 69,5 Friuli-Venezia Giulia 64 1.447 66 39 20,3 Lazio 243 4.508 675 159 40,8 Liguria 114 9.707 1.198 325 69,9 Marche 113 4.392 942 114 61,9 Molise 32 422 49 11 19,6 Puglia 303 5.570 1.110 109 39,1 Sardegna 595 5.394 573 218 20,7 Sicilia 425 5.365 620 107 22,4 Toscana 270 5.090 1.481 172 52,7 Veneto 144 4.381 326 93 39,5 TOTALE 3.346 61.426 12.166 1.838 42,8 Elaborazioni Legambiente su dati del Sistema informativo demanio marittimo (S.I.D.) - Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Nota: Per ciascuna Regione sono state calcolate medie di lunghezza degli stabilimenti balneari basate su rilevamenti satellitari e su banche dati regionali/comunali; la Liguria rappresenta la regione con gli stabilimenti più piccoli, la Sardegna con quelli più estesi. “In Liguria abbiamo una legge che obbliga ad aver almeno il 40 per cen- to di spiagge libere e queste percentuali sono rispettate in tutti i Comuni.” Marco Scajola assessore al demanio e tutela del passaggio dal Programma “Mi manda Rai tre” , 3 aprile 2022 Rapporto di Legambiente
14 Rapporto Spiagge 2022 A questa condizione di base delle spiagge ti balneari che continueranno a mantenere il italiane si sono notoriamente aggiunte le com- distanziamento garantendo loro il diritto ad plicazioni derivanti dalla pandemia da Covid-19 ottenere una porzione di spiaggia libera. In e dalle relative restrizioni. Per il 2022 solamente base all’ordinanza della giunta regionale, infatti, Emilia-Romagna e Molise hanno deciso di i Comuni potranno assegnare «in concessione continuare a rendere il distanziamento obbli- temporanea fasce di spiaggia libera, di lunghez- gatorio per garantire maggiore comfort e tran- za massima pari a 25 metri lineari, contenute tra quillità ai turisti. due concessioni demaniali o fasce di spiaggia libera confinanti con la singola concessione de- Ma lascia a bocca aperta la decisione della maniale per 12 metri, per attrezzarle garanten- Regione Marche di premiare gli stabilimen- done il corretto utilizzo». UNA SPIAGGIA DOVE IL BAGNO NON SIA VIETATO La qualità del mare lungo le coste italiane è inquinamento (perchè sono stati effettuati cam- un altro fattore cruciale per capire le condizio- pionamenti che hanno dato esiti in tal senso), ma ni in cui versano i litorali nel nostro Paese. Per anche aree di fatto “abbandonate”, ossia non capire le contraddizioni nel modo di gestire le campionate, ma comunque non balneabili per spiagge in Italia e approfondire la situazione di motivi che non sono espliciti. In alcuni casi sono inquinamento e i tratti di costa non balneabili foci di fiume e di torrenti, ma in altri casi non si basta accedere al Portale Acque del Ministero comprende perchè non vengano più analizzate e della Salute. In molti casi gli stabilimenti balneari ricomprese tra le aree non balneabili. Incredibile hanno di fronte tratti di mare dove è interdetta è la quantità di aree costiere interdette alla bal- la balneazione perchè i livelli di Escherichia Coli neazione a causa dell’inquinamento, in special e/o Enterococchi superano i limiti di legge, quasi modo in Sicilia, Calabria e Campania, che in sempre per malfunzionamento o assenza di de- totale contano circa 65 km su 72 km interdetti a puratori. livello nazionale. Il 7,2% dei tratti di coste sabbiose in Ita- Il risultato è che complessivamente la spiag- lia è di fatto interdetto alla balneazione per gia libera e balneabile si riduce al 50% media- ragioni di inquinamento, in linea con lo 7,7% mente nel nostro Paese, ma con aree dove di- dello scorso anno. venta perfino difficile trovare quelle al contempo libere e balneabili. Questo dato viene fuori dall’analisi di numeri e immagini satellitari del Portale Acque del Ministe- Un caso a parte riguarda Emilia-Romagna, ro della Salute sui tratti spiaggiosi non balneabi- Veneto e Friuli-Venezia Giulia, dove esistono aree li, escludendo dunque dal calcolo aree portuali, totalmente inaccessibili da terra, come all’inter- aeroportuali, industriali e le coste alte rocciose. no del Delta del Po e nelle lagune di Venezia e Marano, per un totale di circa 77 km. Il numero delle aree interdette è rilevante perchè vi sono aree vietate alla balneazione per Rapporto di Legambiente
I CO M U NI COS TI ER I Chioggia 84,7% Gatteo 100% CO N LA MAG G IOR E Jesolo 68,8% San Mauro Pascoli 92,1% O C CU PAZIO N E Rimini 90% D I S P IAG G E Cervia 89% I N CON CES S IONE Lignano Sabbiadoro 83,4% Cattolica 87% Misano Adriatico 86,5% Riccione 83,5% Cesenatico 77,8% Bellaria Igea Marina 76,1% San Benedetto del Tronto 87% Numana 79% Gabicce 77% Laigueglia 92,5% Pescara 84% Diano Marina 92,2% Alba Adriatica 83% Alassio 88,2% Francavilla al Mare 76,3% Santa Margherita Ligure 87,4% Montesilvano 73,6% Rapallo 86,5% Spotorno 86,1% Celle Ligure 82,6% Taggia 80,3% Varazze 78,3% Noli 77,8% Albissola Superiore 77,7% Meta 87,2% Albissola Marina 75,6% Cellole 83,8% Battipaglia 68% Pietrasanta 98,8% Peschici 74% Camaiore 98,4% Montignoso 97% Forte dei Marmi 93,7% Massa 90,3% Carrara 84,8% Viareggio 71,5% San Nicola Arcella 73% Sperlonga 63,3% Ostia* 57.5% Mondello 66,5% Elaborazioni Legambiente su dati Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regioni e Comuni, 2021 *esclusi oltre 6 km della Riserva Naturale di Castelporziano.
16 Rapporto Spiagge 2022 LA C O STA SO T TR ATTA A LL A B A L NE A Z I O NE PE R INQ UINA ME NT O IN ITA L IA Regione Km costa Km costa Km costa Costa sabbiosa “abbandonati”* interdetti** sabbiosa non fruibile Abruzzo 3,8 4,7 114 7,4% Basilicata 0,32 0 44 0,7% Calabria 27,88 19,8 614 7,8% Campania 10,1 14,98 140 17,9% Emilia-Romagna 3,45 0 131 2,6% Friuli-Venezia Giulia 3,5 0 64 5,5% Lazio 16,1 1,06 243 7,1% Liguria 7,4 0 114 6,5% Marche 3,42 1,14 113 4% Molise 1,3 0,15 32 4,5% Puglia 5,3 0 303 1,7% Sardegna 27,2 0,65 595 4,7% Sicilia 43,43 29,7 425 17,2% Toscana 8,1 0 270 3% Veneto 6,35 0 144 4,4% TOTALE 167,65 72,2 3,346 7,2% Elaborazione Legambiente su dati del Portale Acque del Ministero della Salute, 2022 * km costa abbandonati: aree in cui ricade la foce di un fiume o di un torrente o di uno scarico che non viene campionato; ** km costa interdetti: aree in cui dal sito del Portale Acque risulta interdetta la balneazione per inquinamento. Un esempio recente viene da Giardini Na- tolinea come si tratti di una delle poche parti del- xos (ME), dove il circolo di Legambiente Taor- la battigia ancora libere e che gli uffici del dema- mina-Valle Alcantara ha sollevato la questione nio costiero di Messina in assenza di un Pudm della realizzazione di uno stabilimento balneare approvato (Piani di utilizzo delle aree demaniali presso la spiaggia Recanati. Oltre ad impattare marittime) da parte dell’attuale amministrazione, una delle aree costiere più belle della zona, le hanno pensato bene di lottizzare l’ultima parte di criticità dipendono dalla presenza della foce del spiaggia libera. fiume Alcantara, che è parzialmente inquinato, con il conseguente divieto di balneazione nelle Un’altra situazione recentemente entrata acque circostanti. nelle cronache è quella di Erchie, frazione del comune di Maiori (SA). Molti bagnanti, infatti, si La presidente del circolo Anna Noessing sot- posizionano sulla rimanente porzione di spiag- Rapporto di Legambiente
Rapporto Spiagge 2022 17 gia libera, che risulta in prossimità di uno scolo, vimento “Mare Libero Napoli”. I cittadini hanno visto che i lidi attrezzati occupano la gran parte sottolineato come i prezzi richiesti dagli stabili- dello spazio della piccola spiaggia di 180 metri menti balneari siano sono sempre più alti e come di lunghezza. l’accesso alla costa sia sempre più limitato sia per la presenza di cancellate sia per problemi di A fronte di una situazione in cui le spiagge inquinamento, come a Bagnoli dopo decenni di liberamente fruibili sono sempre meno, di scarsa scarichi industriali. Stessa situazione sul versan- qualità e difficilmente raggiungibili, si moltiplica- te flegreo da Pozzuoli a Miseno e oltre, fino al no ormai ogni anno le proteste di comitati di cit- litorale domizio. tadini e bagnanti che vorrebbero usufruire della bellezza naturale delle coste italiane. Un’altra iniziativa di protesta importante è stata quella del 14 luglio dal titolo “La presa Il 26 giugno scorso a Largo Sermoneta a Na- della battigia”, organizzata sempre dal comita- poli si è tenuta una mobilitazione per l’accesso to “Mare Libero” e svoltasi in 11 località balneari gratuito e libero alle spiagge organizzata dal mo- d’Italia. QUANTE SPIAGGE SI POSSONO DARE IN CONCESSIONE? In Italia non esiste una norma nazionale che che le concessioni non sarebbero state cambia- stabilisca una percentuale massima di spiagge te, lasciando la situazione con molto più del 40% che si possono dare in concessione. Alcune Re- di costa bassa occupato da circa 30 stabilimenti. gioni sono intervenute fissando valori limite, ma poche sono quelle che hanno attuato provve- Allo stesso modo, seppur stabilito dalla legge, dimenti davvero incisivi e con controlli a tutela gli accessi al mare non sono rispettati in quan- della libera fruizione. Tra i casi legislativi virtuosi to, anche se “virtualamente” una spiaggia risulta si trova la Puglia che, grazie alla legge regionale libera o nel tratto della percentuale del 60%, di 17/2006 (la cosiddetta legge “Minervini”), ha sta- fatto gli accessi vengono sbarrati dai proprietari bilito il principio del diritto di accesso al mare per delle terre e trasformati in luoghi privati. Una si- tutti fissando una percentuale di spiagge libere tuazione, ad esempio, denunciata nel tratto co- pari al 60%, superiore rispetto a quelle da poter stiero tra Polignano a Mare ed Ostuni, dove il dare in concessione (40%). fenomeno si è intensificato negli ultimi anni. Purtroppo però, passando dalla teoria alla La Sardegna ha disciplinato l’esercizio del- pratica, ben pochi Comuni costieri hanno dato le funzioni amministrative in materia di demanio seguito all’applicazione della suddetta legge e marittimo destinato ad uso turistico-ricreativo adottato il rispettivo Piano Comunale delle Co- attraverso le “Linee guida per la predisposizione ste, tanto è che la Regione è dovuta intervenire del Piano di utilizzo dei litorali” con la Delibera- negli anni successivi attraverso il commissaria- zione G.R. 12/8 del 5/3/2013 e la Deliberazione mento di numerosi comuni costieri (al 2018 era- G.R. 10/5 del 21/2/2017. In particolare, viene no ben 23 su 67) e la nomina di commissari ad definito, in relazione alla natura, alla morfologia acta. A Monopoli, ad esempio, è stato deliberato della spiaggia e alla sua dislocazione territoriale, Rapporto di Legambiente
I N S P IAG G IA M A SEN ZA FA R E IL B AG N O NE T T U NO A Nettuno (RM) si evidenzia, dalle imma- gini del Portale Acque, il caso di un cam- pionamento che ha dato risultati fuori norma, con il conseguente divieto di bal- neazione, ma sul tratto di litorale in que- stione si registra la presenza di numerosi stabilimenti balneari attorno all’area ed alla foce di torrenti non campionati. P RA IA A M A R E Sempre dalle immagini del Portale Ac- que emerge un altro caso simile. A Praia a Mare (CS) 1,73 km di costa non sono balneabili a causa dell’inquinamento del- le acque, ma sono numerosi gli stabili- menti balneari proprio in questo tratto di costa. G I A RD IN I N AXO S L’area costiera a Giardini Naxos (ME) con divieto di balneazione per inquina- mento e dove dovrebbe sorgere un nuo- vo stabilimento.
S P I AG G E L I B E RE MA D I S ERIE B ! Lignano Sabbiadoro (UD), foce del fiume Tagliamento Marina di Cavallino (VE), foce del fiume Sile Finale Ligure (SV), foce del fiume Sciusa San Pietro di Bevagna (TA), foce del fiume Chidro Marina di Massa (MS), foce del torrente Lavello Non è un problema solo di numeri, ma molto spesso anche di qualità delle spiagge. In molti Comuni le uniche aree non in concessione sono quelle vicino allo scarico di fiumi, fossi o fognature e quindi Torre Annunziata (NA), dove ci si può sdraiare area industriale a prendere il sole ma la balneazione è vietata perchè il mare è inquinato. Ma anche qui nessuno controlla che le spiagge Marina di Gioiosa (RC), libere non siano relegate in foce del fiume Sile porzioni di costa di “Serie B”, mentre i numerosi cittadini che vogliono fruirne meriterebbero di trovarle almeno in luoghi Erchie - Maiori (SA), monitorati e balneabili. canale di scolo
20 Rapporto Spiagge 2022 quali siano le tipologie e le superfici destinate alle norma che specifichi una percentuale minima concessioni demaniali marittime con i relativi cri- di costa destinata alle spiagge libere o libere at- teri di dimensionamento massimo, la cui esten- trezzate. Come visto un’altra situazione negativa sione in litorali urbani non può mai superare il è quella dell’Emilia-Romagna che con la legge 40%, garantendo il 60% di spiaggia libera. Tale regionale n. 9/2002 ha imposto un limite minimo estensione massima si riduce al 20% in litora- (ed irrisorio) del 20% della linea di costa dedi- li integri, nei quali è garantito l’80% di spiaggia cato a spiagge libere, che non vale per i singoli libera. Comuni, ma per l’intera costa regionale. Per cui grazie alle aree protette della fascia a nord di Co- Il Lazio ha approvato la legge regionale macchio e Ravenna si rientra nelle regole. 8/2015, andando nella direzione di ristabilire un giusto equilibrio per l’accessibilità del litorale. La legge prevede che siano liberi almeno il 50% dei S PIAG G E DA GA R A NT IR E A L L A L IBE R A metri lineari dell’arenile di propria competenza, F R UIZIO NE S E CO ND O L E NO R ME R E G IO NALI per il cui calcolo si fa riferimento alla linea di co- sta bassa, ed i Comuni non in regola non potran- Regioni Quota minima di spiaggia no più rilasciare nuove concessioni e saranno libera o libera attrezzata tenuti a stabilire nel proprio PUA le modalità e i Puglia 60% criteri attraverso i quali raggiungere la percen- tuale suddetta alla scadenza delle concessioni Sardegna 60% in essere. Viene eliminata poi la possibilità di Lazio 50% rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime mettendo così la normativa in vigore Liguria 40% su questa materia chiaramente in linea con la di- Molise 30% rettiva Bolkestein. Il 26 maggio 2021 il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato il Piano Re- Calabria 30% gionale di Utilizzazione degli Arenili, recependo e Marche 25% completando le disposizioni approvate dalla leg- ge regionale. Viene esplicitato il principio secon- Emilia-Romagna 20% do cui sulle spiagge libere e sulle spiagge libere Campania 20% con servizi è vietato il preposizionamento di at- trezzature balneari, ribadisce che ogni Comune Abruzzo 20% può stabilire una percentuale superiore destinate a spiagge libere e libere attrezzate, stabilisce di- Friuli-Venezia Giulia 0 sposizioni fondamentali in materia di trasparenza Veneto 0 e legalità. Si dovrebbe intervenire per far rispet- tare la Legge in particolare ad Ostia, Terracina, Toscana 0 Sperlonga, Minturno e San Felice Circeo, dove i Basilicata 0 limiti sono ampiamente superati e rappresenta- no gli unici territori fuorilegge in questa regione Sicilia 0 (si veda il dossier di Legambiente Lazio https:// www.legambientelazio.it/dossier-spiagge-libe- Elaborazione Legambiente su Leggi Regionali, 2022 re-di-legambiente/). In 5 regioni (Toscana, Basilicata, Sicilia, Friu- Paradossale è la situazione della Liguria, li-Venezia Giulia e Veneto) non esiste nessuna dove con la legge regionale 13/2008 si è stabilita Rapporto di Legambiente
Rapporto Spiagge 2022 21 la porzione di litorale di libero accesso: qui i Co- stemi di dune meglio conservati sulla costa alto muni sono obbligati a garantire almeno il 40% di adriatica, tra i pochi rimasti del nord Italia. L’in- aree balneabili libere e libere-attrezzate rispetto tervento antropico è stato avviato con un’auto- al totale delle superfici costiere, oltre che a do- rizzazione edilizia che ha escluso la Valutazione tarsi del Progetto di utilizzo del demanio maritti- di Incidenza Ambientale, ha prodotto consumo mo (Pud), strumento senza il quale non posso- di suolo, scavi per il sistema di smaltimento delle no rilasciare nuove concessioni agli stabilimenti acque reflue, pregiudicando la tutela del siste- balneari, né autorizzare interventi che eccedano ma dunale in una zona con habitat di interesse l’ordinaria manutenzione. Il problema principale comunitario, uno dei quali prioritario, e di specie è che la legge, ad anni di distanza dalla sua ema- rare, come il fratino. Il Tar del Veneto aveva rite- nazione, non viene rispettata perchè non preve- nuto illegittimo il conferimento del permesso di de sanzioni per chi non la applica. costruire, proprio per l’assenza della Valutazione di Incidenza Ambientale in area della Rete Natu- In altre realtà le percentuali rimangono co- ra, mentre è stato rilasciato un nuovo permesso munque molto basse, come in Molise (dove che, secondo esponenti del Consiglio Regiona- la legge regionale del 2006 prevede il 30% di le, contrasta con le procedure previste dalle linee spiagge libere, ma non è applicata dai PSC dei guida nazionali per la Valutazione di incidenza 4 Comuni costieri), anche in Calabria la quota Habitat. è del 30%, nelle Marche del 25%, mentre in Campania ed Abruzzo solo del 20%. La Sicilia Va poi segnalato positivamente come diverse non ha limiti per le spiagge in concessione, ma sentenze della Magistratura hanno ribadito i ha concesso quasi 200 nuove concessioni per poteri dei Comuni nel garantire i diritti dei citta- stabilimenti balneari negli ultimi 4 anni, oltre a 61 dini di fronte a concessioni balneari che impedi- concessioni per campeggi, circoli sportivi e com- scono il libero accesso al mare. In particolare, plessi turistici. La Regione aveva visto uno stop sono state tre le sentenze in questa direzione: la sul rilascio di 600 concessioni per stabilimenti prima emessa in Sardegna, dove i giudici hanno balneari quando, il 18 aprile 2019, il Governo ha indicato agli amministratori della Marina di Gairo impugnato davanti alla Corte Costituzionale la (Ogliastra) che per liberare le meraviglie sabbiose legge della Regione Siciliana n.1 del 22 febbraio di “Su Sirboni” da recinzioni e sbarramenti che 2019 con la quale, fra l’altro, si era disposto una impedivano l’accesso, bastavano strumenti or- disciplina transitoria (ex art. 24) per il rilascio di dinari, senza avventurarsi in logoranti e lunghe nuove concessioni demaniali marittime fissan- cause. Una seconda sentenza del Tar Campa- done modalità, termini, casi di revoca e utilizzo nia su Castel Volturno (Caserta), dove la giunta di procedure amministrative semplificate per le potrà obbligare i titolari di concessione a creare “autorizzazioni di durata breve per l’occupazione un accesso pedonale per chi deve raggiungere e l’uso di limitate porzioni di aree demaniali ma- la spiaggia libera a ogni ora del giorno o della rittime e di specchi acquei”. notte. Infine, forse la sentenza più nota, su Ostia, è quella del Consiglio di Stato che ha avallato Altra Regione senza limiti minimi per le spiag- l’operato del municipio da cui era arrivato il via ge libere è il Veneto. Qui, nel comune di Vene- libera all’apertura di varchi con le ruspe. zia, all’interno dell’area delle Dune degli Alberoni, inclusa nel ZSC/ZPS IT3250023 e protetta dalle Direttive 92/43/ CEE e 2009/147/CE, è stata di- sposta la realizzazione di uno stabilimento bal- neare destinato a servire un’adiacente grande struttura ricettiva. L’area racchiude uno dei si- Rapporto di Legambiente
22 Rapporto Spiagge 2022 L’ETERNO SCONTRO SUI CANONI 2 Uno dei classici temi estivi, che trova grande I dati della media 2016-2020 parlano di en- spazio sui media per alcuni mesi, e che purtrop- trate accertate per 103,9 milioni di euro annui, po vede pochissimi cambiamenti concreti, ri- con 97,5 milioni riscossi. guarda l’entità dei canoni che vengono pagati per gli stabilimenti balneari. A vedere questi numeri, senza confronto ri- spetto al giro d’affari del settore, sembra qua- Il primo aspetto da mettere in evidenza è l’in- si che allo Stato non interessino i canoni delle credibile assenza di dati aggiornati e dettagliati spiagge. sui canoni pagati per l’utilizzo di beni di proprietà del demanio statale. Quanto si paga e a chi per gestire uno sta- bilimento? Con la legge di bilancio 2007 (art. 1 Grazie però alla relazione della Corte dei della legge 296/2006), è stata decisa la riduzione Conti “La gestione delle entrate derivanti dai a due sole fasce di valenza turistica (invece del- beni demaniali marittimi” possiamo citare alcune le tre presenti fino ad allora), l’applicazione alle cifre importanti nell’ambito del discorso sui ca- pertinenze demaniali non di un canone fisso ma noni di concessione. In ordine agli effetti finanzia- in pratica di una sorta di affitto e l’aggiornamen- ri nel bilancio dello Stato, i proventi che derivano to annuale dei canoni basato sugli indici ISTAT. dall’utilizzazione dei beni del demanio marittimo Di base i canoni tengono conto da un lato della di nostro interesse affluiscono al capitolo 2612 di tipologia dell’area demaniale (ad esempio se si entrata “Proventi dei beni demaniali esclusi quelli tratta di un’area scoperta o con opere di facile, o derivanti dai beni del demanio idrico” - articolo 4 difficile, rimozione) data in affido, sia della cate- “Proventi dei beni del demanio marittimo”. Per gorizzazione della stessa in area ad “alta valenza il 2020 le previsioni definitive parlano di 104,8 turistica” (A) oppure a “normale valenza turistica” milioni di euro ma di una cifra accertata di 94,8 (B). milioni, di cui 92,5 milioni riscossi. Per il 2022, con l’aggiornamento contenuto Si tratta di un decremento del 12% rispet- nel D.M. 13/12/2021, è stato stabilito un au- to al 2019, in parte, secondo la relazione “da mento del 7,95% rispetto ai canoni del 2021 ascriversi alla situazione straordinaria generatasi (quando invece era stata decisa una diminuzione dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dell’1,85% rispetto al 2020). dai conseguenti numerosi provvedimenti norma- tivi emanati per fronteggiarla.” Va poi ricordato che dal 2021, per effetto Rapporto di Legambiente
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