RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE

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RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
LUGLIO 2020

RAPPORTO SULLA RETE
SCOLASTICA PUGLIESE
realizzato da Regione Puglia
Sezione Istruzione e dell'Università
Servizio Sistema dell'Istruzione e del Diritto allo Studio

Con il contributo di
Arti Puglia - Osservatorio Regionale dei
Sistemi di Istruzione e Formazione in Puglia
RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
CONTENUTI

INDICE

    02   LO SPAZIO DI
         APPRENDIMENTO

    03   QUADRO D’ASSETTO DELLE
         SCUOLE IN PUGLIA

    10   FONTE DEI DATI E RIFERIMENTI
         NORMATIVI

    12   ANALISI DELLE SCUOLE SUL
         TERRITORIO REGIONALE
RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
LO SPAZIO DI
    APPRENDIMENTO

    Il presente Rapporto illustra gli esiti delle analisi relative alla relazione in
    termini quantitativi tra studente e spazio di apprendimento, nella rete
    scolastica pugliese, anche al fine di accompagnare l’ attuazione del Piano
    scuola 2020-2021. Documento per la pianificazione delle attività scolastiche,
    educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione.

    Il documento elabora parametri per accertare l’ idoneità degli spazi dell’ aula
    ad accogliere tutti gli alunni della classe ed è finalizzato a supportare la
    programmazione di politiche e linee di intervento per la ripresa delle attività
    scolastiche in massima sicurezza, igiene e vivibilità.

    I dati qui rappresentati riguardano il grado di affollamento, l’ uso degli spazi
    interni e l'utilizzabilità degli spazi esterni nelle scuole pugliesi. Le analisi
    sono state elaborate a partire dai dati contenuti nel Sistema Informativo
    Dell’ Istruzione – SIDI e dell'Anagrafe Regionale dell’ Edilizia Scolastica – ARES.

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RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
QUADRO
    D’ASSETTO
    DELLE SCUOLE
    IN PUGLIA

    Dall’ analisi del quadro demografico regionale del quinquennio 2015/2018
    emerso dai dati ISTAT, emerge una diminuzione costante del numero dei
    residenti in Puglia, passato dai 4.090.105 del 1° gennaio 2015 dicembre 2014
    ai 4.029.053 del 1° gennaio 2019 con una flessione media annuale pari allo
    0,302% ed un totale dell’1,5%.
    La flessione non interessa il territorio regionale in maniera uniforme. Ad
    esempio, le province di Bari e Barletta-Andria-Trani sono caratterizzate
    da una minor contrazione demografica, pari rispettivamente al -0,79% e al
    -0,96% nel quinquennio, mentre le province con maggior flessione risultano
    quelle di Taranto e Brindisi.
    Coerentemente con l’ andamento demografico, anche la popolazione in età
    scolastica subisce una variazione sensibile.

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RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
LA CITTÀ
                                                     METROPOLITANA
                                                            DI BARI

    Nella Città Metropolitana di Bari le Istituzioni Scolastiche del primo ciclo
    sono distribuite prevalentemente su base comunale.
    In generale, nella scuola dell’ infanzia e nella scuola primaria le sedi sono
    numerose e diffuse in maniera capillare sul territorio, mentre sono meno
    numerose le sedi della scuola secondaria di primo grado, che raccolgono
    un’ utenza maggiore da una fascia più ampia.
    Le scuole del secondo ciclo sono organizzate prevalentemente su base
    intercomunale.

    Dalle analisi riportate nel presente rapporto emerge che nella Città
    Metropolitana molte scuole dell’ infanzia e ancora più scuole secondarie di
    secondo grado presentano sezioni con elevatissimo numero di alunni ed
    edifici sovraffollati.

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RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
LA PROVINCIA DI
                                        BARLETTA ANDRIA TRANI

    Nella Provincia di Barletta-Andria-Trani le autonomie scolastiche del
    primo ciclo sono distribuite interamente su base comunale.
    I grandi Comuni, caratterizzati da una grande espansione piuttosto recente,
    presentano numerose criticità organizzative del servizio scuola del primo e
    secondo ciclo: l’ espansione demografica ed edilizia di tipo residenziale è
    stata molto più rapida della dotazione dei servizi essenziali, compresi quelli
    di quartiere e, soprattutto, delle scuole.
    Le analisi del presente rapporto confermano che le scuole esistenti si
    dimostrano, in molti casi, inadeguate ad accogliere il grande numero degli
    alunni dei centri abitati e a tale aspetto si sommano ulteriori criticità del
    servizio (punti di erogazione temporaneamente spostati in edifici non censiti
    nei sistemi informativi ufficiali, ecc.).

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RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
LA PROVINCIA DI
                                                            BRINDISI

    Nella Provincia di Brindisi le autonomie scolastiche del primo ciclo sono
    distribuite prevalentemente su base comunale, tranne che per i comuni al di
    sotto dei 7.000 abitanti, e riflettono una strutturazione molto simile a quella
    descritta per la Città Metropolitana.
    Dalle analisi del presente rapporto emerge che la criticità del
    sovraffollamento è molto forte in alcune scuole dell’ infanzia ma,
    soprattutto, nelle scuole secondarie di secondo grado.

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RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
LA PROVINCIA DI
                                                               FOGGIA

    Nella Provincia di Foggia le Istituzioni Scolastiche del primo ciclo sono
    organizzate su base intercomunale nei 24 Comuni montani delle aree interne
    Monti Dauni (IS organizzate con punti di erogazione attivi in un numero di
    Comuni compreso tra due e sei) e Gargano (IS organizzate con punti di
    erogazione attivi in due Comuni), oltre che in altri piccoli Comuni. La rete
    scolastica del Tavoliere, organizzata su base comunale, comprende spesso le
    scuole dei borghi rurali della Riforma fondiaria.
    Le Istituzioni Scolastiche provinciali del primo ciclo risultano verticalizzate
    prevalentemente in Istituti Comprensivi o, sui Monti Dauni e sul Gargano, in
    Istituti Omnicomprensivi. Le sedi sono numerose e diffuse in maniera
    capillare sul territorio per la scuola dell’ infanzia e primaria.
    Le Istituzioni Scolastiche del secondo ciclo sono organizzate su base
    intercomunale, con polarità prevalente sul capoluogo di provincia.

    La rete scolastica risente, in alcune aree, della scarsa densità di popolazione
    e delle conseguenti criticità organizzative, mentre in generale la dinamica
    del sovraffollamento è limitata alle maggiori scuole secondarie di secondo
    grado.

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RAPPORTO SULLA RETE SCOLASTICA PUGLIESE
LA PROVINCIA DI
                                                                LECCE

    Nella Provincia di Lecce, la seconda più popolosa della regione dopo la
    Città Metropolitana di Bari, è caratterizzata da assetto scolastico che nei
    centri urbani più popolosi presenta Istituzioni Scolastiche per lo più
    verticalizzate in Istituti Comprensivi, con l’ eccezione del capoluogo, nel
    restante territorio da Istituzioni Scolastiche intercomunali. Le Istituzioni
    Scolastiche hanno sedi numerose e diffuse in maniera capillare sul
    territorio.
    Il servizio scolastico presenta alcune criticità nei casi di scuole
    intercomunali caratterizzate da molti punti di erogazione a grande distanza.

    Dalle analisi emerge che le criticità del sovraffollamento interessano molte
    scuole dell’ infanzia e le maggiori Istituzioni Scolastiche del secondo ciclo,
    organizzate su base intercomunale.

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LA PROVINCIA DI
                                                            TARANTO

    Nella Provincia di Taranto l’ assetto delle Istituzioni Scolastiche riflette le
    peculiarità di quello insediativo. Nel settore est-nord-est le Istituzioni
    Scolastiche del primo ciclo sono distribuite in Istituti Comprensivi su base
    comunale, in alcuni casi in rete con le rispettive marine o le contrade,
    mentre nel settore orientale l’ organizzazione permane su base comunale nei
    Comuni maggiori e su base intercomunale in quelli minori.
    Nel capoluogo la complessità della rete e la non completa verticalizzazione
    delle Istituzioni Scolastiche del primo ciclo sono accompagnate da diversi
    squilibri in termini di sovra o sottodimensionamento o di sovraffollamento
    degli edifici.
    La scuola secondaria raccoglie un’ utenza maggiore proveniente da un’ area
    più ampia, con polarità prevalente sul capoluogo.

    La criticità del sovraffollamento è molto forte nelle scuole secondarie di
    secondo grado.

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FONTI DEI DATI E
RIFERIMENTI NORMATIVI

    Le analisi sono state condotte sulla scorta dei dati relativi al prossimo anno
    scolastico 2020/2021 aggiornati a giugno 2020, estratti dal:

           Sistema Informativo Dell’ Istruzione – SIDI;
           Anagrafe Regionale dell’ Edilizia Scolastica – ARES;
           database regionali derivanti da ricognizioni ad hoc sulla rete e
           sull’ assetto scolastico.

    Il grado di precisione è strettamente correlato all’ attendibilità della fonte
    dei dati, sebbene si è avuto cura di utilizzare i dati con maggiore affidabilità
    tra quelli disponibili e utili allo scopo.

    I riferimenti normativi per la definizione dei parametri sono i seguenti:

           DM 18/12/1975
           “Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli
           indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella
           esecuzione di opere di edilizia scolastica”;

           DPR 81 del 02/07/2009
           “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed
           efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64,
           comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
           modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

           DM 11/04/2013
           “Linee guida per la progettazione di nuovi edifici scolastici”.

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FONTE DEI DATI E
RIFERIMENTI NORMATIVI

                                                       Riferimenti normativi

                                            Tabella riassuntiva dei parametri
                                                     fissati dal DM 18/12/1975

                           infanzia   primaria    secondaria 1 gr secondaria 2 gr

                                            Tabella riassuntiva dei parametri
                                                        fissati dal DPR 81/2009

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Le analisi, condotte dal Servizio Sistema dell’ Istruzione e del Diritto allo
    Studio della Sezione Istruzione e Università della Regione Puglia in
    collaborazione con ARTI Puglia, hanno interessato cinque diversi aspetti,
    ritenuti significativi per il ripensamento dell’ ambiente di apprendimento:

              01
              EDIFICI UTILIZZATI DA
              ISTITUZIONI SCOLASTICHE SOVRADIMENSIONATE
              (vedi Allegato 1)

              02
              PUNTI DI EROGAZIONE
              CON CLASSI IN SOPRANNUMERO
              (vedi Allegato 2)

              03
              AFFOLLAMENTO
              PER EDIFICIO SCOLASTICO
              vedi Allegato 3)

              04
              NUMERO MEDIO
              DI STUDENTI PER AULA
              (vedi Allegato 4)

              05
              POTENZIALE UTILIZZABILITÀ
              DELLE AREE ESTERNE
              (vedi Allegato 5)

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Edifici utilizzati da Istituzioni Scolastiche sovradimensionate
    L'analisi individua e classifica gli edifici utilizzati da Istituzioni Scolastiche
    con un numero complessivo di iscritti (dati SIDI) al limite o sopra le soglie
    del “sovradimensionamento”, come tradizionalmente determinato nelle
    Linee di indirizzo regionali per il dimensionamento scolastico: il limite è di
    1.200 iscritti per il primo ciclo di istruzione e di 1.200 (e in ogni caso
    non superiore a 1.400) per il secondo ciclo. I range utilizzati nell'analisi
    prendono in considerazioni questi limiti anche se non in termini di valori
    assoluti.

    Il dato per ogni singolo edificio è riportato nell’Allegato 1. Dall’ analisi
    emerge che dei 1.984 edifici scolastici utilizzati in Puglia, di cui più di 200
    condivisi da due o più Istituzioni Scolastiche, il 5,7% risulta utilizzato da
    Istituzioni Scolastiche sottodimensionate e l’80,9% da Istituzioni Scolastiche
    normodimensionate. Del restante 13,4%, 170 edifici sono utilizzati da
    Istituzioni Scolastiche leggermente sovradimensionate, 52 da Istituzioni
    Scolastiche sovradimensionate e 58 da Istituzioni Scolastiche fortemente
    sovradimensionate.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Nella programmazione di eventuali interventi potrebbe essere, perciò,
    opportuno porre particolare attenzione a queste situazioni. Il dato è, inoltre,
    utile ai fini dell’ individuazione degli interventi prioritari inerenti
    l’ organizzazione della rete scolastica, laddove venga letto unitamente a
    quello del sovraffollamento o agli altri parametri individuati con le analisi
    illustrate.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

     Punti di erogazione con classi in soprannumero
    L'analisi individua e classifica i punti di erogazione del servizio di tutti i
    gradi di istruzione, come codificati nel SIDI, con almeno una classe nella
    quale si verifica il superamento dei valori limite di cui al DPR 81/2009.
    La classificazione ha riguardato la consistenza e la persistenza del
    fenomeno nelle scuole. Per ciascun punto di erogazione “critico”, ovvero con
    almeno una classe in “soprannumero” e per ciascun anno di corso, è stato
    rappresentato nel primo caso il numero di classi o sezioni nelle quali il
    numero totale degli iscritti raggiunge o supera il numero totale limite
    previsto dal DPR 81/2009, nel secondo il numero di anni di corso nei quali
    si verifica il superamento.

    I dati per ogni singolo punto di erogazione sono riportati nell’Allegato 2.

    Dall’ analisi dei dati emerge che nella scuola dell’infanzia il fenomeno del
    sovraffollamento delle classi ha un’ incidenza di 132 su 947 punti di
    erogazione (PE), pari al 13,9%.
    Il fenomeno si concentra maggiormente nei punti di erogazione con poche
    sezioni (da 1 a 4), si riduce nei punti di erogazione con maggior numero di
    sezioni (5-6) ed è quasi nullo nei punti di erogazione caratterizzati da un
    elevato numero di sezioni (da 7 a 13).

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    I punti di erogazione che risultano più “affollati” prevalgono nella Città
    Metropolitana di Bari (53 casi) e in Provincia di Lecce (52 casi).

    Potrebbe essere utile concentrare le azioni sui punti di erogazione di scuola
    dell’ infanzia caratterizzati da un ridotto numero di sezioni.

    Nella scuola primaria il fenomeno ha un’ incidenza lievemente maggiore
    rispetto alla scuola dell’ infanzia, interessando 115 su 724 punti di
    erogazione, pari al 15,9%.
    La maggior parte del fenomeno è concentrato nei punti di erogazione con
    pochissime classi, da 1 a 3, sulle quali potrebbe essere opportuno
    concentrare le azioni, con un progressivo costante calo al crescere del
    numero di classi.

    Dei 115 punti di erogazione con criticità, in 89 casi (77,4%) il fenomeno si
    verifica soltanto in un anno di corso e, per tale anno, per poche classi,
    mentre negli altri 26 casi interessa due, tre o quattro anni di corso e più
    classi.
    I casi sono distribuiti omogeneamente nelle varie province, in misura
    proporzionale al numero dei punti di erogazione.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Potrebbe essere utile definire azioni per il superamento delle criticità in questi
    ultimi punti di erogazione e analizzare la situazione nel dettaglio nei restanti
    casi, al fine di garantire un’ equa distribuzione del numero di alunni.

    Nella scuola secondaria di primo grado il fenomeno è piuttosto limitato,
    con un’ incidenza di 27 su 415 punti di erogazione, pari al 6,5%, e senza un
    numero di studenti per aula particolarmente preoccupante.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Nonostante il numero limitato di punti di erogazione interessato dal
    fenomeno, il numero di classi nelle quali si verifica il soprannumero per
    ciascun punto di erogazione è variabile da 1 a 12. Dei 27 punti di erogazione
    con classi in soprannumero, 24 presentano criticità soltanto per un anno di
    corso e 3 per due anni di corso ma, in tutti i casi, con un numero di classi
    variabile da 1 a 12.

    È prioritario, pertanto, intervenire sui punti di erogazione con maggior numero
    di classi.

    Nella scuola secondaria di secondo grado il fenomeno dell’ affollamento e
    del sovraffollamento delle classi è così diffuso da coinvolgere più di un
    quarto degli indirizzi di studio, con un’ incidenza di 504 su 1.852 indirizzi di
    studio attivi (27,2%) e di 289 su 559 punti di erogazione (51,7%).
    Nei 504 indirizzi di studio attivi e 289 punti di erogazione con criticità, il
    fenomeno si verifica per un numero di classi variabile da 1 a 15. Potrebbe
    essere opportuno pertanto intervenire a partire dai punti di erogazione con

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    maggior numero di classi.
    Nella scuola secondaria di secondo grado il fenomeno può considerarsi
    pervasivo: dei 504 indirizzi di studio attivi e 289 punti di erogazione,
    soltanto per 88 indirizzi di studio e 76 punti di erogazione le classi
    soprannumerarie riguardano un solo anno di corso, peraltro con un numero
    di classi compreso tra 1 e 8, mentre in tutti gli altri casi riguardano due, tre,
    quattro e cinque anni di corso e con un numero di classi fino a 15.

    La criticità prevale nettamente nella Città Metropolitana di Bari ed è
    equamente distribuita nelle altre Province ma, tenendo conto che le
    Province di Foggia e Lecce hanno un numero maggiore di punti di
    erogazione, l’ incidenza percentuale risulta essere inferiore rispetto a quella
    che interessa le Province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto.
    La criticità è molto più diffusa nei Licei rispetto agli indirizzi tecnici e
    professionali: nel Liceo Scientifico si registrano 49 casi, nella sua Opzione
    Scienze Applicate 42 casi, nel Liceo Linguistico 38 casi, nel Liceo delle
    Scienze Umane 29 casi, nella sua Opzione Economico-Sociale 20 casi e nel
    Liceo Classico 33 casi. Tra i tecnici, la criticità è più diffusa nelle classi ad

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing – Triennio, con 44 casi, e tra
    i professionali negli indirizzi Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera e
    Servizi Socio-Sanitari, entrambi con 12 casi.

    È evidente l'opportunità di dare priorità assoluta ad interventi sugli edifici ed
    Istituzioni Scolastiche del secondo ciclo che consentano di migliorare la qualità
    dell’ offerta erogata con un numero adeguato di studenti per classe, a partire
    dagli indirizzi di studio ad iscrizioni crescenti.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

     Affollamento per edificio scolastico
    Ad esito dell'analisi è stato possibile stimare la superficie lorda a
    disposizione di ogni studente previsto nell’ a.s. 2020/2021 (dato SIDI) in
    ciascun edificio scolastico regionale (dati ARES). La superficie è stata, quindi,
    classificata in base ai valori previsti dal DM 18/12/1975. A tal fine si è
    operato sul dato del volume lordo dell’edificio, che costituisce il dato più
    attendibile in ARES (SCHEDA 5 dell'Anagrafe Regionale dell’ Edilizia Scolastica)
    e rapportabile ai valori limite stabiliti dal DM 18/12/1975, anch’ essi “lordi”
    (ovvero comprensivi di ingombri murari, percentuali di spazi non didattici
    quali palestre, distribuzione, auditorium, ecc.). Il valore è stato
    determinato, quindi, rapportando il volume lordo dell’ edificio scolastico
    all’altezza media lorda, determinata in 3,50 m, e tale valore al numero di
    alunni previsto a partire dal dato dell'organico di diritto presente nel
    Sistema Informativo Dell'Istruzione.

    I valori ottenuti sono stati, quindi, confrontati con i valori di superficie per
                                             2
    alunno fissati dal DM 18/12/1975 (in m, per la scuola dell’ infanzia compresi
    tra 6,06 e 7,00; per la scuola primaria compresi tra 6,11 e 6,68; per la scuola
    secondaria di primo grado compresi tra 8,06 e 11,02 e per la scuola
    secondaria di secondo grado compresi tra 6,65 e 12,28).

    L’ elaborazione considera sia che in ogni edificio scolastico possa essere
    attivo più di un punto di erogazione, a volte anche di Istituzioni Scolastiche
    differenti, sia che un punto di erogazione possa essere distribuito in più di
    un edificio scolastico.
    I dati per ogni singolo edificio scolastico sono riportati nell’Allegato 3.

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2                   2

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REGIONE PUGLIA| REPORT                   03
  REGIONE PUGLIA| RAPPORTO                    22
ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Dei 2.700 punti di erogazione analizzati, in 2.087 casi (77,3%) risulta che gli
    alunni hanno a disposizione una superficie maggiore di quella indicata nella
    forbice stabilita dal DM, in 83 casi (3,1%) risulta che gli alunni hanno a
    disposizione una superficie compresa nella forbice stabilita dal DM e negli
    altri 530 casi (19,6%) risulta che gli alunni hanno a disposizione una
    superficie minore di quella indicata nel DM.
    Analizzando i 1.979 edifici nei quali sono attivi i suddetti punti di
    erogazione, risulta che in 382 casi (19,3%) le superfici medie per alunno si
    collocano al di sopra dei parametri del DM, in 65 casi (3,2%) le superfici
    medie per alunno si collocano all’ interno dell’ intervallo fissato dal DM e in
    1.532 casi (77,4%) si collocano al di sotto dei parametri minimi fissati dal
    DM.

    È evidente l’ inadeguatezza di circa un quarto degli attuali spazi scolastici
    regionali utilizzati nel rispondere ai parametri fissati dal DM 18/12/1975.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Numero medio di studenti per aula
    Ad esito dell'analisi è stato possibile stimare e classificare il numero medio
    di studenti per aula rapportando il numero complessivo di studenti previsto
    in ogni edificio nell’ a.s. 2020/2021 al numero di aule presenti nello stesso
    (dati SIDI e ARES). Nello specifico il numero totale degli studenti nell’ edificio
    è stato rapportato sia al numero di aule ordinarie che al numero di aule
    ordinarie sommato ad altre aule adattabili ai fini didattici, secondo le
    classificazioni dell’Anagrafe Regionale dell’ Edilizia Scolastica.

    I dati per ogni singolo edificio scolastico sono riportati nell’Allegato 4.

    Confrontando i valori con quelli fissati dal DM 18/12/1975, emerge che il
    numero di alunni per aula è al di sotto di 25 in una percentuale media di
    edifici di circa il 78,5%, è compreso tra 25 e 30 in una percentuale media di
    circa il 7,6% e supera il valore di 30 in una percentuale media di circa il
    13,9%.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Risulta opportuno procedere prioritariamente con interventi sugli edifici nei
    quali il rapporto alunni/aule si attesta su valori oltre i limiti stabiliti dalla
    norma.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

     Potenziale Utilizzabilità delle aree esterne
    L’ analisi individua e classifica gli edifici scolastici attivi nell’ a.s. 2020/2021
    dotati di spazi scolastici all’ aperto potenzialmente utilizzabili per
    un’ eventuale attività didattica (dati ARES). La reale utilizzabilità degli spazi
    esterni potrà essere specificata, in una fase successiva, in considerazione
    della natura, della conformazione o della destinazione2 degli stessi.

    Nello specifico, sono stati individuati gli edifici scolastici dotati di un’ area
                                  2
    esterna superiore ai 400 m, assunta come superficie minima per poter
    svolgere attività significative all’ esterno, ed è stata valutata la potenziale
    idoneità di tali aree ad essere utilizzate contemporaneamente da tutti gli
    studenti previsti nell’ edificio scolastico di afferenza.

    I dati per ogni singolo edificio scolastico sono riportati nell’Allegato 5.

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ANALISI DELLE SCUOLE
SUL TERRITORIO
REGIONALE

    Dei 1.984 edifici scolastici utilizzati in Puglia, 31 (1,6%) hanno una superficie
                                        2
    esterna compresa tra 400 e 500 m e 1.608 (81,1%) hanno una superficie
                                2
    esterna superiore a 500 m. Inoltre il 72,8% degli edifici ha una superficie
    libera esterna idonea ad essere utilizzata simultaneamente da tutti gli
    studenti presenti all’interno dell’edificio e il 23,8% non presenta le
    condizioni affinché tutti gli studenti che utilizzano l’edificio possano
    usufruire simultaneamente degli spazi esterni.

    La maggior parte delle Istituzioni Scolastiche regionali potrebbe, quindi,
    programmare eventuali attività scolastiche all’aperto in questi spazi e in
    particolari periodi dell’anno.

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Regione Puglia
Sezione Istruzione e dell'Università
Servizio Sistema dell'Istruzione e del Diritto allo Studio
Dirigente Sez. arch. Maria Raffaella Lamacchia
Dirigente Serv. prof.ssa Annalisa Bellino
PO Governo del Sistema dell'Istruzione arch. Rocco Pastore

Hanno collaborato
Arti Puglia
arch. Giuseppe Volpe, elaborazione e rappresentazione dati
dott.ssa Ilaria Turlione, elaborazione testi e grafica

per i dati dell'Ares
PO ing. Andrea Sabato (Regione Puglia)
arch. Giacinto Capodivento (Arti Puglia)
dott. Michele Rizzo (Arti Puglia)

per i dati del Sidi
Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia

Si ringrazia per la collaborazione Soluxioni Srl
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