Sociale Oftalmologia RIVISTA DI SANITÀ PUBBLICA - IAPB Italia Onlus
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anno XXXVII - Reg. Trib. Roma N. 16799 - R.O.C. n. 584 - Poste Italiane Spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (conv. in L.27/02/2004 n. 46), art.1, comma 1, AUT. C/RM/196/2007 - ISSN: 2038-3193 3-2014 Luglio - Settembre Sociale N. 3 - 2014 RIVISTA DI SANITÀ PUBBLICA Oftalmologia
Guidiamo alla prevenzione L’EDITORIALE A Michele Corcio Vicepresidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus nche quest’anno la Giornata mondiale della vista ha riscosso interesse e successo di partecipazione sia attraverso le iniziative svolte sul territorio (check-up oculistici, distribuzione di opuscoli e conferenze) – grazie all’adesione, in oltre 70 città, dei comitati provinciali della IAPB Italia onlus e delle Sezioni provinciali dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti – sia per la conferenza tenutasi a Roma nella Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati. In particolare, i nostri Comitati provinciali hanno contattato numerose scuole superiori per informare gli studenti sui disturbi oculari e sulla necessità di tenere sempre alta l’attenzione per la salute dei propri occhi. Agli studenti è stato donato un piccolo gadget (un cleaner per gli occhiali) – su cui si legge il numero verde di consultazione oculistica della nostra Agenzia (800-068506) – il cui utilizzo ricorderà sempre la bellezza della vista e il dovere di ciascuno di noi di tutelare questo bene prezioso donato dalla natura. La Giornata ha visto la partecipazione non solo di un folto pubblico, ma anche di esperti che hanno offerto una panoramica internazionale (come Silvio Mariotti dell’Oms) e hanno allargato lo sguardo anche ad altri orizzonti quale quello della sicurezza stradale. Una buona vista, infatti, è il presupposto per mettersi su strada con qualsiasi automezzo, è l’avere cura della propria salute oculare e ragione della sicurezza per se stessi e per gli altri: con troppa e frequente leggerezza si sottovalutano i problemi della vista e si fa af- fidamento sulle proprie personali capacità anche quando quel disturbo visivo, specie poi se si tratta di una vera e propria patologia oculare, può costituire un vero e proprio ri- schio per la vista e per la vita. Si impone a ciascuno l’avere a cuore la vita degli altri (oltre che la propria) soprattutto quando si è al volante: per questo i controlli oculistici periodici vengono considerati una sorta di “polizza assicurativa”. n 5 Parliamo di Guidiamo verso i check-up con la Giornata mondiale della vista 2014 di Angelo Mombelli SOMMARIO - Medaglie di benemerenza ............................................................................................................. p. 7 - Prevenzione da tenere sempre d’occhio ........................................................................... p. 8 - La vista sulla strada, parla Nico Cereghini ................................................................ p. 9 13 - La crisi del sistema universalistico. Intervista al Prof. Mario Stirpe ...... p. 10 Lo strabismo nella storia di Marisa Merlone
17 L’intervista SOMMARIO Come variano l’ipovisione e la cecità di Glauco Galante 19 News tecnologiche - Futuro a Tavoletta ............................................................................................................................... p. 19 - Pronto, chi vede? ................................................................................................................................... p. 20 - L’anello che legge a ciechi e ipovedenti ........................................................................... p. 20 - Uno scanner da mettere al dito ............................................................................................... p. 21 - Occhiali parlanti per disabili visivi ..................................................................................... p. 22 23 L’intervista Macula sotto osservazione di Glauco Galante 26 News dall’Italia - Lunghe attese, ticket più elevati, meno cure ............................................................. p. 26 - Piano prevenzione a tutto a campo ...................................................................................... p. 27 - Stato-Regioni, ok a standard assistenza ospedaliera ......................................... p. 27 - Salute, oltre un terzo dei cittadini ricorre al fai-da-te ...................................... p. 28 - Non perdiamoci la vista, campagna per la diagnosi dell'AMD ................. p. 29 31 News dal mondo - Miopia elevata, il vizio refrattivo più “pericoloso” ................................................ p. 31 - Quando con la retinopatia diabetica si gioca d’anticipo ................................... p. 31 - Occhio secco per una persona su dieci .............................................................................. p. 32 - Una lentina hi-tech per misurare la pressione intraoculare ....................... p. 33 - Fattore di crescita nervoso (NGF), le potenzialità curative per la cornea .............................................................................. p. 34 - Un poster scientifico per le applicazioni oculari dell’NGF ........................... p. 35 - Mappa proteica per individuare malattie retiniche ............................................ p. 35 36 Studi Scientifici Miopia e fattori ambientali di Tim Lougheed 44 Traumi oculari al pronto soccorso oculistico di Fernanda Pacella, Piero Bartolucci, Federico Tundo, Andrea Bottone, Paolo Turchetti, Giuseppe La Torre, Elena Pacella 3
Oftalmologia Sociale Rivista di Sanità Pubblica Comitato Scientifico Nazionale Anno XXXVII - n. 3-2014 Presidente prof. Emilio BALESTRAZZI Direttore Già Direttore della struttura Complessa avv. Giuseppe CASTRONOVO di Oculistica del “Policlinico A. Gemelli”-Roma Condirettori Vicepresidente prof. Corrado BALACCO GABRIELI prof. Corrado BALACCO GABRIELI Già Direttore dell’Istituto di Scienze Oftalmologiche dell’Università dott. Carlo Maria VILLANI degli Studi di Roma “Sapienza” Policlinico Umberto I Desktop publishing Extrabold di Massimo Befera Caporedattore Componenti prof. Filippo CRUCIANI prof. Massimo BUSIN Responsabile del Reparto Oculistico Casa di Cura “Villa Serena” di Forlì Vicecaporedattore dott. Glauco GALANTE prof. Bruno LUMBROSO g.galante@iapb.it Graphic designer Andrea Cenni Già Primario Ospedale Oftalmico di Roma Comitato di Redazione prof. Marco NARDI dott. Michele CORCIO Direttore della Clinica Oculistica dell’Università prof. Leonardo MASTROPASQUA degli Studi di Pisa rag. Angelo MOMBELLI Presidente Onorario dott. Matteo PIOVELLA prof. Rosario BRANCATO prof. Alfredo REIBALDI Già Direttore della Scuola di Specializzazione in Scienze Oftalmiche prof. Enzo TIOLI dell’Ospedale San Raffaele di Milano Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Sezione italiana onlus (IAPB Italia) Via U. Biancamano, 25 - 00185 Roma - Tel. 06.36.00.49.29 - Fax 06.36.08.68.80 Sito internet: www.iapb.it - e-mail: sezione.italiana@iapb.it Abbonamenti Contributo Ordinario: €16,00 annui; Sostenitore €26,00 annui; Benemerito €52,00 annui Contributo Volontario per l’attività promozionale da versare sul c.c.p. 24059008 - Via U. Biancamano, 25 - 00185 Roma, intestato a: Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità. Registrazione della testata: Tribunale di Roma n°16799 - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/03 (conv.in L.27/02/2004 n°46) art.1,comma 1, AUT.C/RM/196/2007 - Chiuso in Redazione il 20 Giugno 2014 - Stampa EUROLIT s.r.l - Via Bitetto, 39 - 00133 Roma 4
Guidiamo verso i check-up PARLIAMO DI Per la Giornata mondiale della vista è stata organizzata una conferenza dalla IAPB Italia onlus presso la Camera dei Deputati. Al centro della attenzioni la salute visiva e la sicurezza stradale Angelo Mombelli C Relatori della Giornata mondiale della vista om’è ormai tradizione, la Sezione sicurezza al volante (assieme al tema della Italiana dell’Agenzia Internazionale salute visiva dei giovani, ndr). Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 per la Prevenzione della Cecità ha organiz- Alcuni dei dati emersi durante le rela- zato un prestigioso evento in occasione zioni presentate sono degni di nota: com- della Giornata Mondiale della Vista (il 9 plessivamente nel mondo, ogni anno, a ottobre 2014) in concomitanza ad analoghe causa di incidenti stradali muoiono in manifestazioni svoltesi in tutto il mondo. media un milione e duecentoquarantamila Per tale occasione, la stessa IAPB Italia persone (come se una città grande come onlus ha organizzato un incontro nella Milano scomparisse dalla faccia della splendida sala Aldo Moro di Palazzo Mon- Terra). Le persone che annualmente, se- tecitorio (Camera dei Deputati) per sensi- condo l’Oms, subiscono infortuni più o bilizzare i cittadini e le autorità presenti meno gravi in conseguenza di incidenti sul tema della prevenzione delle malattie stradali oscillano tra i 20 e i 50 milioni (fa- che colpiscono la vista. Il tema al quale la cendo un paragone, da un terzo a oltre l’80 Sezione italiana della IAPB ha voluto dare per cento della popolazione italiana). risalto è stato principalmente quello della Per quanto riguarda il nostro Paese, 5
benché il trend sia positivo (nel senso che I nomi della dal 2001 a oggi gli incidenti mortali si sono Giornata mondiale PARLIAMO DI all’incirca dimezzati), si registra ancora un tasso di mortalità da incidenti stradali più della vista elevato della media dell’Unione europea a 28 Paesi: 57 persone decedute ogni milione Giuseppe Castiglione, Sottosegretario alle po- di abitanti in Italia contro una media di 52 litiche agricole, alimentari e forestali persone per milione dell’Ue. Jaime Alberto Buitrago Gómez, Pontificio con- Da sottolineare che l’incidente stradale siglio operatori sanitari è la causa di mortalità maggiore tra i gio- Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia vani dai 15 ai 29 anni. Il 59% dei decessi internazionale per la prevenzione della cecità- sulle strade coinvolge persone tra i 15 e i IAPB Italia onlus 44 anni. Solitamente si considerano quali Silvio Paolo Mariotti, Prevenzione della Cecità cause degli incidenti stradali – come sotto- - Organizzazione Mondiale della Sanità lineano spesso le cronache – lo stato di Nico Cereghini, giornalista e motociclista pro- ubriachezza, l’assunzione di droghe o sem- fessionista plicemente l’eccessiva velocità; un dato di Filippo Amore, coordinatore attività mediche un’indagine neozelandese però ci ricorda Polo Nazionale di Servizi e Ricerca prevenzione che un automobilista su quattordici ha un cecità e riabilitazione visiva problema visivo che può compromettere la Mario Stirpe, Presidente Commissione Nazio- sua sicurezza alla guida. Non si deve nale per la Prevenzione della Cecità quindi sottovalutare questo fattore, che so- Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana litamente passa sotto silenzio. Ad esempio, dei Ciechi e degli Ipovedenti secondo l’Oms una cataratta non curata Matteo Piovella, Presidente della Società Of- aumenta di 8 volte il rischio di incidenti talmologica Italiana stradali, mentre una riduzione del campo Sabrina De Camillis, consulente del Ministro visivo laterale del 40% dovuta, ad esempio della Salute Beatrice Lorenzin al glaucoma, lo aumenta di sette volte. Si deve altresì prendere in considera- L’incontro è stato moderato da Nicoletta Car- Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 zione il fatto che, con l’allungamento della bone, giornalista di Radio 24. Tra gli altri hanno vita, anche l’età media degli automobilisti presenziato all’evento Giuseppe Marinello, è naturalmente aumentata, con tutto ciò Presidente della commissione ambiente del Se- che ne consegue (soprattutto quando si nato, il Sen. Ivo Tarolli, Francesco Cicogna del pensa ai problemi visivi tipici dell’età Ministero della Salute e Daniela Rodorigo, Di- avanzata). Per esempio tutte le forme di rettore generale Comunicazione e rapporti in- maculopatia sono in forte aumento (con ternazionali dello stesso Dicastero. conseguente rischio di danno per la visione centrale, ndr). Molti guidatori in questa fascia di età poi, pur coscienti di quanto In generale è difficile convincere le per- stia loro avvenendo a livello visivo, non ri- sone che, in taluni casi, è meglio rinun- nunciano a guidare un automezzo perché ciare alla guida; però, se ciascuno è lo considerano indispensabile per il lavoro padrone della propria vita non lo è certo di o la vita sociale. quella degli altri. 6
Medaglie di benemerenza PARLIAMO DI Ecco le motivazioni delle medaglie di beneme- Al carissimo e illustre Consigliere Claudio Zuc- renza consegnate in occasione della Giornata chelli, Presidente del Collegio Nazionale dei Sin- mondiale della vista: daci Revisori IAPB Italia onlus, per il suo signifi- Alla cara e gentile on. Beatrice Lorenzin, Ministro cativo impegno, non solo istituzionale ma anche della Salute, per il suo grande e significativo im- umano, per la prevenzione della cecità e la riabi- pegno, non solo istituzionale ma anche umano, litazione visiva. Per la sua infinita solidarietà che per la prevenzione della cecità e la riabilitazione continuamente emerge dalla sua solerte collabo- visiva. Per la sensibilità sociale e la determina- razione, l’alta professionalità che mostra nel- zione con le quali quotidianamente afferma al- l’esercizio della sua carica, il sostegno incondizio- l’interno delle istituzioni nazionali e internazionali nato alle finalità sociali di questa Agenzia. Con il diritto alla salute, in particolare di quella visiva, grande stima, affetto e riconoscenza. per migliorare la qualità della vita di tutti i citta- dini. Certi che questo suo meraviglioso impegno, Avv. Giuseppe Castronovo sanitario e sociale, possa rimanere perennemente Presidente dell’Agenzia Internazionale per la cultura e dovere delle istituzioni. Con grande Prevenzione della Cecità stima, riconoscenza e vivissima cordialità. Sezione italiana che per la collettività. Tutta- via, il valore della preven- zione deve essere compreso anche dai giovani che trascu- rano sovente quei piccoli sin- tomi che sottendono patologie oculari difficili da curare se Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 non diagnosticate tempesti- vamente. In conclusione sono state conferite due medaglie di be- nemerenza per la sensibilità dimostrata nei confronti della prevenzione della cecità: la Sala Aldo Moro, Camera dei Deputati prima alla Ministra della Sa- Il tema che aleggiava durante le varie lute Beatrice Lorenzin (ritirata dalla sua relazioni presentate era indubbiamente delegata Sabrina De Camillis, ndr),la se- quello della prevenzione. È opportuno, ed conda a Claudio Zucchelli, Presidente del anzi doveroso, che soprattutto superati i Collegio Nazionale dei Sindaci Revisori cinquant’anni ci si sottoponga ad una vi- della IAPB Italia onlus e Consigliere di sita oculistica periodica, sia per se stessi Stato. 7
Interventi presso la Camera Prevenzione da tenere sempre d’occhio PARLIAMO DI Nel corso della conferenza che si è tenuta il 9 ot- stradale e del suo nesso con le capacità visive. tobre 2014 presso la Camera dei Deputati, l’avv. “Nel corso degli anni, dal 2000, c’è stata una con- Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia sistente e continua diminuzione del numero glo- internazionale per la prevenzione della cecità- bale delle morti dovute agli incidenti stradali”. Tuttavia, ha aggiunto Mariotti, “ancora troppe persone muoiono o subiscono dei danni gravis- simi che potrebbero essere evitati; ma c’è un pro- gresso, e questo va dichiarato e va riconosciuto”. Secondo dati Oms la cataratta aumenta fino a otto volte il rischio d’incidenti su strada, mentre una riduzione del 40% del campo visivo periferico accresce tale rischio fino a 7 volte (ad esempio un glaucoma non curato). Secondo stime Oms ben metà dei guidatori e degli utenti della strada nel mondo avrà più di 50 anni nel 2020. Il Sottosegretario Giuseppe Castiglione ha affer- mato che, “quando si fa prevenzione, si è in grado avv. Giuseppe Castronovo (IAPB Italia onlus) IAPB Italia onlus, ha sottolineato l’importanza della diffusione della cultura della prevenzione Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 delle malattie oculari che portano alla perdita della vista. Questo tipo di sensibilità è stretta- mente correlata all’opportunità di fare controlli oculistici periodici. Anche il rilascio o il rinnovo della patente sarebbe un’ottima occasione per avere, nel nostro Paese, un’attenzione molto maggiore nei confronti della vista. Se nel nostro Paese si registra un calo di incidenti Silvio Mariotti (OMS) stradali, non bisogna però dare questo trend per scontato. Silvio Paolo Mariotti, esperto in Pre- di ottenere anche ottimi risultati” così come è già venzione della Cecità (Organizzazione Mondiale avvenuto, ad esempio, a Catania. Le persone che della Sanità), ha affrontato soprattutto il tema si adoperano per la prevenzione della cecità centrale della Giornata: quello della sicurezza “sono una bellissima realtà” anche a livello locale. 8
“La politica – ha dichiarato – potrebbe fare molto due onlus che nascono tante iniziative che vanno PARLIAMO DI di più. Fa molto poco rispetto ad alcuni argomenti a segno perché [il monito che fa da] slogan va ri- così importanti, così sensibili”. Allora “noi, soprat- petuto: «Andate dell’oculista!». Però la gente – tutto su questo tema così importante, qualche ha proseguito il Presidente dell’Unione italiana passo in avanti certamente lo possiamo fare”. dei ciechi e degli ipovedenti – spesso non ci va e Il dott. Matteo Piovella, Presidente della Società allora l’oculista bisogna portarlo dalla gente: per Oftalmologica Italiana, ha fatto presente che in questo le persone vengono visitate a bordo del Italia troppi apparecchi impiegati in medicina – camper (l’Unità mobile oftalmica, ndr); lo fanno in particolare in ambito oculistico – sono obso- leti. “Se non riuscissimo a portare a termine la nostra missione [di prevenzione della cecità] ne- gheremmo un diritto costituzionale, un diritto umano ai cittadini di questo Paese”. Inoltre, il Presidente delle SOI ha raccontato un episodio personale riguardo all’operazione di cataratta: “Per poter utilizzare le tecnologie più avanzate mi sono operato in Germania, non certo perché i medici oculisti italiani non siano all’altezza, ma perché la tecnologia di cui ho beneficiato in quel Paese è già disponibile da tre anni”. “Negli ultimi cinque anni – ha proseguito Piovella riferendosi all’Italia – l’adozione delle nuove tecnologie avanzate nel pubblico è stata dello 0,5%, quindi inesistente: in altri Paesi siamo a livelli del 25%. Vi faccio notare che è 50 volte di più”. Inoltre, ha Matteo Piovella (SOI) chiesto retoricamente Piovella: “Per quale mo- tivo, nel nostro Paese, la certificazione di un me- in modo generoso oculisti e anche tanti volontari dico oculista non ha nessun valore a livello di ri- dell’Unione italiana ciechi. Il cieco non ha nulla lascio della patente?”. da guadagnare dalla prevenzione [nel senso che Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana non può beneficiarne, ndr]; invece per noi è l’es- dei Ciechi e degli Ipovedenti, riferendosi alla sua senza e apprezzo molto l’aver collegato questa onlus ha affermato che “è l’unica associazione Giornata a temi sociali importanti, in questo caso che lavora per la sua estinzione e per il supera- la guida sicura”. Inoltre si è ricordato anche che mento della cecità. Stiamo sognando? Sì, un po’, l’incidente stradale può produrre cecità. Rivol- ma è d’altronde con l’utopia che si costruisce la gendosi alle istituzioni dello Stato italiano, Bar- migliore realtà. Quindi le operazioni di preven- buto ha infine rivolto un accorato appello: “inve- zione – che significa salvare la vista a milioni di stite in prevenzione e sicurezza perché sono in- persone – sono per noi una priorità assoluta”. vestimenti sani”. “Devo sottolineare – ha aggiunto Barbuto – il Insomma, la IAPB Italia onlus – con la preziosa grande lavoro svolto dalla Sezione italiana del- collaborazione dell’Unione italiana dei ciechi e l’Agenzia internazionale per la prevenzione della degli ipovedenti – può e potrà illuminare sempre cecità: è proprio dalla congiunzione di queste più la strada della prevenzione. 9
Intervista a Nico Cereghini La vista sulla strada PARLIAMO DI Casco in testa ben allacciato, luci accese anche Tornando al suo suggerimento? di giorno e prudenza. Questo era l’invito che il Non dare mai niente per scontato potrebbe es- giornalista-motociclista Nico Cereghini, 66 anni, sere il suggerimento. Un colpo di clacson, un rivolgeva ai telespettatori della trasmissione colpo al freno, qualsiasi cosa per non trovarti in Grand Prix. Oggi fa di più. Spiega anche l'impor- situazioni dove poi non c’è più rimedio. Non bi- tanza della vista sulla strada. Ne ha parlato, in sogna dare per scontato di essere già stati visti veste di relatore, alla conferenza che si tenuta a perché spesso non è così: spesso chi ci incrocia Montecitorio in occa- non ha una buona vista, sione della Giornata spesso siamo invisibili per mondiale della vista del qualche altra ragione… 9 ottobre. C’è anche il problema Quali consigli si sente di dell’alcol del quale si dare a chi guida? parla molto: è stato di- Oggi abbiamo visto le in- mostrato che altera an- terrelazioni tra la vista e che la percezione visiva. la sicurezza stradale. Io Qual è la situazione? sono da sempre sensi- Penso che sia ancora più bile alla sicurezza stra- Nico Cereghini terribile di quella che nor- dale e questa storia della malmente si sa, soprat- vista mi aveva preoccupato sin dall’inizio. Infatti tutto laddove è avvenuto un incidente… non esi- avevo raccomandato ai motociclisti, sin dal 1985, stono sistemi di rilevamento efficace! di farsi vedere (nel senso di rendersi visibili, ndr), Non basta il cosiddetto “palloncino”? quindi di tenere le luci accese anche di giorno, No, il problema è che il rilevamento non viene come allora usava farsi in Francia, in Svizzera o fatto con un modulo unico da tante autorità di in Svezia. In Italia, invece, il codice stradale era polizia differenti: non c’è un archivio generale, Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 ambiguo. Poi, per un certo periodo, fu addirit- non c’è un modo univoco di raccogliere i dati. tura vietato tenere accese le luci; infine siamo Quindi, credo che la situazione sia ancora più tra- arrivati all’obbligo “seguendo” l’Europa. Per le gica di quel che sembra: tra alcol e droghe c’è automobili siamo poi giunti all’obbligo solo sulle troppa gente che guida in stato di alterazione. Le grandi strade e sulle autostrade. case automobilistiche, ad esempio, stanno lavo- Cosa si può fare per migliorare la situazione? rando su sistemi che richiamano il guidatore Direi che bisogna preoccuparsi di vedere bene e quando non è abbastanza vigile. Però, anche se fare prevenzione: sapevo già delle patenti rila- l’auto ti può avvisare e suonare, è sempre la- sciate con troppa superficialità, ma adesso vedo sciato alla sensibilità individuale se decidere di anche che nascono sempre più bambini con pro- fermarsi. Solo i controlli e l’educazione (che pur- blemi alla vista (dunque sono necessarie le visite troppo a scuola non si fa più) possono mettere a oculistiche). Quindi non solo è importante vedere posto questa situazione. bene, ma è sempre più importante farsi vedere. C’è anche il problema della visite oculistiche 10
che non vengono fatte con sufficiente fre- campagne di quelle molto “toste”, “terroriz- PARLIAMO DI quenza… Perché, a tuo giudizio, è così trascu- zanti” (con immagini cruente), che hanno fatto rato un senso tanto importante qual è la vista? molto. A tanti genitori neanche viene in mente che il Però si è perso talmente tanto tempo sul piano bambino possa avere problemi di vista. Trovo dell’educazione che, prima che si ottengano dei che bisogna informare molto di più e con mag- risultati validi, passano degli anni. Quindi, se vo- giore incisività, soprattutto le coppie giovani con gliamo risultati più immediati dobbiamo fare figli. campagne-shock (com’è avvenuto in Australia, Quindi, secondo te, quali sono le priorità per ri- Gran Bretagna, America e Francia, dove hanno durre ulteriormente il numero di vittime sulla funzionato bene). strada? Bisogna proprio abbinare i controlli della vista a I sistemi di controllo della velocità e la patente controlli che sono ormai entrati nelle abitudini. a punti prima hanno permesso di ottenere una Abbiamo visto che gli esami, sin dalla prima pa- riduzione della mortalità. Credo che quello che tente, sono troppo superficiali. Anche per bisogna fare – per quanto riguarda la vista – è quanto riguarda i rinnovi vedo troppi incidenti più informazione e visite. Bisogna ripartire provocati da ultraottantenni. Per carità, tutti dalla scuola ovvero bisogna formare. Poi – nei hanno diritto di guidare, ma devono essere in Paesi anglosassoni in particolare hanno fatto condizioni di poterlo fare davvero. (g.g.) Intervista al prof. Mario Stirpe La crisi del sistema universalistico Prof. Stirpe, quali passi avanti ha fatto la Com- Cambieranno alcune regole sui ricoveri? missione ministeriale1 per la prevenzione della Io spero: è auspicabile perché oggi, purtroppo, cecità dal momento della sua istituzione? la sanità non ce la fa più a dare assistenza a tutti. Diciamo innanzitutto che il ruolo della Com- A causa dei tagli? missione per la prevenzione della cecità è pro- Soprattutto a causa dei tagli, delle grandi af- Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 iettato molto avanti negli anni perché fa parte fluenze, ecc.2 Insomma, bisognerà avvicinarsi un nel progetto Vision2020 (confluito nel Piano pochino al costume di altri Paesi, con le categorie d’azione mondiale Oms 2014-2019, ndr). Poi più deboli che devono essere protette al 100%. noi, avendo una sede ministeriale, essendo a Così non è più in Italia? conoscenza di una serie di problemi – che ri- No, perché alcuni hanno dei tempi [troppo lun- guardano la prevenzione e, a volte, il cattivo ghi per ottenere una visita o un esame diagno- funzionamento di alcune strutture – ci siamo stico], che pregiudicano poi la vista. Mentre chi posti altri compiti che il Ministro della Salute è abbiente può andare in un istituto privato e ri- ci ha permesso di svolgere, come quelli sui ri- solvere il problema immediatamente, gli altri coveri. (che non hanno queste possibilità) devono fare 1 costituita presso il Ministero della Salute sulla base di una raccomandazione dell’Oms, anche dietro sollecitazione della IAPB Italia onlus, ndr 2 tra l’altro a causa dell’invecchiamento demografico, ndr 11
una trafila lunga che, qualche volta, è pregiudi- prestazioni sanitarie e le persone che se lo pos- PARLIAMO DI zievole per la vista. sono permettere avrebbero accesso a presta- L’emergenza-urgenza è inadeguata o parzial- zioni coperte dalle assicurazioni. mente adeguata oggi in Italia? Lei pensa che la Commissione possa dare un È parzialmente adeguata. Quindi, naturalmente contributo in tal senso? l'emergenza-urgenza deve essere estremamente No, in questo senso assolutamente no. È il go- efficiente, deve essere potenziata; mentre per verno che deve pensarci. Però io ho visto – anche una serie di malattie – che possono essere la ca- con una certa sorpresa – che le Commissioni par- taratta, l’appendicite o lamentari riunite di eco- altre –, per chi è al di nomia e di sanità hanno sopra di un certo red- dimostrato un’apertura dito, bisognerebbe intro- alle assicurazioni. Io au- durre le assicurazioni spicherei che questo av- sotto il controllo dello venga, sempre però con il Stato e una detrazione controllo dello Stato. parziale dalle tasse. La Commissione per la Secondo lei, quindi, il si- prevenzione della cecità stema universalistico di cosa intende invece assistenza così come fare? oggi è in Italia non è più La Commissione ha dato sostenibile? delle linee guida. Lei sa Non lo è. La componente che la prevenzione della assicurativa dovrebbe cecità è diversa nelle essere più presente (se varie parti del mondo entrasse in vigore in un perché, ad esempio, nei certa maniera): col con- Paesi meno sviluppati la trollo dello Stato – come malattia che incide di più in altre nazioni – avrebbe a livello di cecità è la ca- anche un effetto di “mo- taratta. Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 ralizzazione” e di cal- Adesso però state lavo- miere sulle tariffe della prestazioni nella profes- rando su progetti epidemiologici… sione privata. Le faccio un esempio. Quando io Sì, però è affidato a persone che hanno una com- operavo alla Johns Hopkins University (Usa) il petenza specifica, io stesso non avrei la compe- chirurgo che faceva la cataratta – parlo di diversi tenza per uno studio epidemiologico corretto. anni fa – prendeva quattromila dollari per un in- Quando si avranno dei risultati e si prende- tervento. Poi sono subentrate le assicurazioni, ranno delle decisioni in merito? che hanno detto: quattromila dollari sono tanti, Per ora quello che abbiamo cercato di fare è sen- tu ne prenderai ottocento. Quindi un sistema sibilizzare le persone sulle malattie per cui c’è ben condotto – che oggi potrebbe essere mal in- maggiore incidenza di ipovisione e di cecità: terpretato – può portare dei vantaggi: il governo glaucoma, maculopatia, retinopatia diabetica, potrebbe spendere meno, la gente che ne ha ne- malattie genetiche e, in particolare, quelle pe- cessità potrebbe avere un accesso più rapido alle diatriche. (g.g.) n 12
Lo strabismo nella storia PARLIAMO DI Da Ippocrate a Javal: i trattamenti si sono evoluti nel corso dei millenni. Il primo intervento chirurgico di strabismo fu effettuato nel 1836 Marisa Merlone Ortottista Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 I Stereoscopio dell’Ottocento l trattamento del disturbo motorio che lo studio medico: già Ippocrate, nel 400 a.C., conduce allo strabismo in generale, non ne fa cenno mostrando di ritenere che si ulteriormente differenziato secondo le mo- tratti di un’affezione per lo più ereditaria e derne classificazioni anatomo-funzionali, ri- distinguendo, almeno in grandi linee, attra- conosce tentativi messi in opera già nell’an- verso un approccio funzionale, lo strabismo tichità. paralitico da quello concomitante. La cognizione dello strabismo è antichis- Galeno affronta questo argomento in al- sima, ne è prova quello di Venere; non così cune opere, senza indicarne la cura. 13
Nel VII secolo Paolo d’Egina propone la A conferma della persistenza delle inter- cura ortottalmica che sostanzialmente, con pretazioni fisiopatologiche della medicina PARLIAMO DI poche modificazioni, venne accettata e ripe- bizantina si legge, ad esempio, nel trattato tuta per secoli: “I bambini che soffrono di di Gordonio del 1305: “Se dunque lo strabi- strabismo dalla nascita si curano mettendo smo è congenito, allora fin da subito si può sul volto una maschera, in modo tale che in qualche modo correggere e non c’è altro siano costretti a guardare diritto. Lo strabi- modo se non porre dalla parte opposta a smo, infatti, è una sofferenza convulsiva dei quella dello strabismo, una candela o un fil- muscoli che muovono il bulbo (intesa come tro rosso o qualche cosa che penda, che il terminologia della fisiopatologia antica); si bambino osservi e così dal continuo osser- corregge ponendo davanti all’occhio deviato vare in direzione opposta si correggerà e ri- una fonte luminosa centrale senza che sia tornerà ad una visione centrale e, come visibile lateralmente. Ma quando gli occhi quando in una casa c’è una piccola finestra sono storti verso il naso, si do- attraverso la quale entra la vranno attaccare dei fiocchi co- luce, qualora il bambino piccolo lorati di rosso ai lati delle tem- la osservi frequentemente, può pie, affinché, osservandoli con lo diventare strabico, pertanto bi- sguardo fisso in quella dire- sogna impedire tale osserva- zione, correggano progressiva- zione”. In termini analoghi si mente gli occhi”. esprime Guido di Chauliac La correzione ortottalmica (1546): “Negli adulti, soprat- proposta da Paolo d’Egina viene tutto quando lo strabismo è con- tramandata con poche varia- genito e proviene dalla sec- zioni: la maggior parte degli chezza (intesa in senso umorale strabici erano ritenuti incu- galenico) non si cura. Accade in- rabili, non così i bambini, vece che si possa correggere per Maschere nei quali lo strabismo si rite- per strabismo i bambini attraverso l’osserva- neva originato dall’avere del XVI secolo zione nella direzione opposta, se continuamente fissato gli si pone una candela o qualcosa Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 occhi sopra oggetti situati di fianco. di scintillante o di colorato alla parte oppo- Dopo questo concetto eziologico, deducevano sta verso cui guarda”. che il far fissare loro, per tempo, altri oggetti Analogamente nell’oftalmologia del Plem- adatti situati al lato opposto rispetto a pio, pubblicata nel 1632, si legge: “Nei bam- quello della deviazione, dovesse necessaria- bini la cura deve essere tentata in questo mente portare alla guarigione. modo: bisogna porre una candela accesa Dello strabismo si occuparono anche i me- nella parte opposta allo strabismo, o qual- dici arabi, eredi della tradizione bizantina e cosa di rosso a comunque di molto evidente, Avicenna, alla fine del X secolo, lo at- affinché il bambino guardi quella parte in tribuisce ad uno stato di debolezza di modo che la natura impari ad allontanarsi certi muscoli, consigliando per la sua dalla visione sbagliata”. cura esercitazioni di questi muscoli de- Qualcosa cominciava però a mutare sul boli, mediante ripetuti movimenti versante del trattamento. dell’occhio in determinate direzioni. Nel 1642 un medico ebreo, Ezechiele de 14
Castro, che esercitava la professione a Ve- lattie nel cadavere, porta i suoi effetti. rona, usò per primo occhiali da strabismo, Viene tentata la strada dell’individua- PARLIAMO DI “ferrati come gli zoccoli del cavallo”, con un zione dei segni clinici, concettualizzazione di piccolo foro in corrispondenza dell’occhio of- una nuova medicina non più caparbiamente feso, che il bambino avrebbe dovuto portare basata sui sintomi troppo dipendenti dall’in- giorno e notte. terpretazione soggettiva di chi li racconta. Per la verità un principio analogo, anche L’era chirurgica del trattamento dello se molto “invasivo” e assai più scomodo, era strabismo incomincia sorprendentemente stato proposto fin dalla metà del Cinque- presto. Infatti, il primo intervento chi- cento da Ambrosie Parè, che prescrive l’ado- rurgico sullo strabismo è effettuato nel zione di maschere destinate alla correzione 1836 da Gesoul di Lione. dello strabismo. Tuttavia la storia ha registrato il nome di Successivamente alla metà del Settecento Diffenbach (1839), che praticava la miotonia il grande naturalista del retto interno, francese George Buf- adottando la tecnica – fon, miope ed affetto indicata da Strome- egli stesso da strabi- yer nel 1838 – già smo divergente, è il sperimentata sul ca- primo a rilevare un davere. nesso causale tra lo Non deve stupire stato di refrazione l’impiego della chirur- dell’occhio e lo strabi- gia in epoca preane- smo. Il suo metodo di stetica, senza stru- cura prevede quindi Occhiale ferrato XVII secolo del medico menti per il controllo la chiusura dell’occhio Ezechiele de Castro (immagine tratta da delle emorragie e sano e la correzione Lorenzo Bardelli, "Sulla curva senza protezione an- con lenti di quello am- ortottalmica dello strabismo (curiosità tisettica. Infatti la malato. storiche)", Annali di oftalmologia, Siena particolare situazione 1898) In effetti nella se- anatomica dei mu- Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 conda metà del ’700 si concretizza il progres- scoli oculari, la loro esiguità strutturale e sivo abbandono delle teorie moralistiche ip- l’essere posti in cavità non incomunicabili pocratico-galeniche (scardinate dalle teorie con l’esterno, ha consentito di praticare la vitalistiche) sviluppate nell’alveo del pen- via chirurgica dando origine al trattamento siero illuminista, portando a nuove conce- chirurgico dello strabismo. zioni e nuove prospettive della disciplina Javal, invece, che operò a fine Ottocento, oculistica. viene considerato il padre della rieduca- In particolare, lo sforzo del vitalismo ma- zione ortottica moderna che in quel periodo turo, caratteristico del passaggio del secolo, era definita “trattamento ottico”. di trovare mezzi di indagine per studiare il Vengono finalmente definiti i parametri corpo vivente dell’uomo, ricercare nei tes- clinico-funzionali dello strabismo, riclassifi- suti dotati di vita i segni delle malattie con candolo a partire dalle conoscenze fornite conseguente rigetto del concetto di osser- dagli studi della fisiologia della visione, che vazione e catalogazione dei segni delle ma- inducono i teorici Donders e Javal a sottoli- 15
Una lettera indirizzata nel 1896 da un paziente di Javal ad una sua conoscente PARLIAMO DI (nuova paziente) racconta di un trattamento che dura almeno 10-12 ore! La prospettiva storica che ho illustrato di- mostra che l’ortottica, nella sua essenza epi- stemologica e nei suoi principi ispiratori, è rimasta quella di Donders e Javal e proprio per questo la ricerca delle sue origini non ha solo un significato storico, ma anche profes- sionale. L'autrice ringrazia il prof. Alessandro Bargoni e il prof. Federico Grignolo. Bibliografia Bardelli Lorenzo, Curiosità storiche sulla cura ortottalmica dello strabismo, Clinica oculistica della Regia Università di Siena, Annali di ot- talmologia, 1898, Volume 27, fascicolo 1 e 2, pp. 25 e 30 Emile Louis Javal, Du stabisme dans ses appli- cation à la physiologie de la vision-These de mè- decine de Paris, n. 67, 1868 Archives gènèrales de mèdicine, 1864, sèrie 6, n. 04, Paris, P. Asselin: “De la paralysie atro- Bulbo oculare con i suoi muscoli, phiques graisseuse de l’enfance”, par le dr. Du- immagine tratta da Pellier de Quengsy, chenne (boulogne) fils, “Du stabisme conver- “Prècis ou cours d’opèrations sur la gent ed du strabisme divergent, au point de chirurgie des yeux” (1789- 1790) vue medical ed chirurgical”, par le dr. Lecor- Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 chè, pp. 50-71 neare l’importanza del recupero della visione Dictionnaire des dictionnaires de mèdecine fran- binoculare per ottenere la guarigione totale. cais et ètrangers ou traitè complet de mèdecine et Si tratta di un arco di tempo ampio che va de chirurgie pratiques, par une sociètè de mède- dagli anni Quaranta dell’ottocento fino al cins, sous la dir. du dr. Fabre. Tome 7, Paris, 1920. Germer Baillière, 1850, pp. 284-308 Il primo problema che cercano di risolvere Pauli Aeginetae medicinae totius enchiridion è “l’antipatia nei confronti della visione bi- ecc., Albano Torino Vitodurinensi inter- noculare”, frequente conseguenza di un in- prete, 1546 tervento per correggere uno strabismo che Bernardi Gordonii opus, lilium medicinae in- produce diplopia. scriptum, ecc., Lugduni apud Guliel. Rovil- Javal è convinto di aver risolto il pro- lium, 1574 blema della diplopia con l’utilizzo dello ste- Colpisci Fortunati Plempii ecc., Ophthalmogra- reoscopia e dei “pain a cacheter”. phia sive tractactio de oculo, 1659 n 16
Come variano l’ipovisione e la cecità L’INTERVISTA La degenerazione maculare è tra i principali problemi oculari nei Paesi più sviluppati, ma non bisogna trascurare i vizi refrattivi non corretti. Il prof. M. Battaglia Parodi spiega l’ampia review internazionale recentemente pubblicata U Glauco Galante n vasto metastudio sull’andamento del- La situazione nel nostro Paese riflette l’ipovisione e della cecità nei Paesi di quella delle nazioni europee più avanzate, con maggiore benessere e nell’Europa Centro- percentuali simili. Orientale. Lo ha condotto un’équipe interna- Quali patologie mettono maggiormente zionale di ricercatori basandosi su 243 studi a rischio la vista? precedenti per il periodo 1990-2010, pubbli- La principale patologia in grado di condurre cando un lavoro sul British Journal of alla cecità (che è stata definita come una vi- Ophthalmology (BJO)1, a cui ha preso parte il sione inferiore ad 1/20) è la degenerazione ma- Prof. Maurizio Battaglia Parodi (Dipartimento culare, seguita da mancata correzione di un di Oftalmologia, S. Raffaele di Milano). difetto refrattivo. Al terzo posto rimane la ca- Il Prof. Prof. Parodi, quali taratta, seguita da glaucoma e retinopatia dia- Maurizio sono i trend attuali del- betica. Considerando, invece, la [forte] ridu- l’ipovisione e della ce- zione visiva (definita come una visione tra Battaglia Parodi cità? 1/20 e 2,5 decimi), al primo posto troviamo la Le valutazioni effet- mancata correzione del difetto visivo, poi la ca- tuate dalla nostra indagine sostanzialmente taratta, la degenerazione maculare, e il glau- indicano una riduzione delle percentuali di coma. Al quinto posto rimane la retinopatia ipovisione e cecità di circa il 30%. In partico- diabetica. Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 lare, la maggiore causa di cecità è costituita Quale metodo di ricerca avete impie- attualmente dalla degenerazione maculare gato per stimare la prevalenza delle pa- (definita come l’insieme delle patologie che col- tologie? pisce la zona centrale della retina), mentre la È stata eseguita una revisione sistematica principale causa di riduzione visiva è oggi rap- dei dati riportati dalla letteratura. Conside- presentata dalla mancata correzione di un di- rando tutti gli articoli scientifici pubblicati, fetto refrattivo (ovvero della semplice messa a per fornire una valutazione statistica sul pe- fuoco). riodo compreso tra il 1990 e il 2010. In Italia quale tendenza è in atto a li- A suo giudizio quali sono gli interventi vello di disabilità visiva? più efficaci per prevenire la cecità e l’ipo- 1 Bourne RR, Jonas JB, Flaxman SR, Keeffe J, Leasher J, Naidoo K, Parodi MB, Pesudovs K, Price H, White RA, Wong TY, Resnikoff S, Taylor HR; Vision Loss Expert Group of the Global Burden of Disease Study, “Prevalence and causes of vision loss in high-income countries and in Eastern and Central Europe: 1990-2010”, British Journal of Ophthalmology, 2014 May;98(5):629-38. doi: 10.1136/bjophthalmol-2013-304033, epub 2014 Mar 24 17
mentre la prevalenza dell’ipovi- sione è diminuita del 28% in 20 L’INTERVISTA anni? Le ragioni che hanno condotto a una riduzione delle percentuali di ce- cità e riduzione visiva sono da ricer- care nella prevenzione delle patologie oculari e sistemiche, nel più esteso accesso alle terapie oftalmologiche (quali ad esempio chirurgia della ca- taratta, terapie per le degenerazioni maculari) e nella migliore informa- zione sulle possibilità terapeutiche e, infine, nel perfezionamento delle te- rapie. Come mai nel vostro studio si dà grande peso alla mancata cor- rezione dell’errore refrattivo per- Fondo oculare di malato di AMD atrofica (secca) sino in certe zone ad alto reddito? L’individuazione del mancato difetto visione nei Paesi benestanti (Italia com- refrattivo al secondo posto come causa di ce- presa)? cità e, addirittura, al primo posto come causa I dati raccolti dimostrano che esiste una re- di riduzione visiva, è stata una sorpresa rela- lazione inversa tra livello socio-economico e se- tiva. È chiaro che tale condizione potrebbe es- verità del difetto nella visione. Quindi, tutto sere risolta semplicemente con l’impiego di un quanto è stato fatto (e sarà ulteriormente im- occhiale, ma proprio questo aspetto merita plementato nel prossimo futuro) in termini una riflessione sociale e psicologica che, pro- d’informazione, prevenzione e miglioramento babilmente, deve riferirsi al più generale qua- delle terapie disponibili ha condotto a una ri- dro dello stile di vita tipico dei Paesi avanzati. Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 duzione significativa di cecità e ipovisione. Ri- Come si potrebbero migliorare, a suo sulta, tuttavia, essenziale sottolineare che il giudizio, le attuali politiche sanitarie semplice impiego di una correzione ottica (oc- pubbliche nel campo oculistico? chiale, lente a contatto) potrebbe limitare Ritengo che il punto fondamentale sia l’ade- enormemente la percentuale di soggetti con guata informazione su quanto è concreta- semplice riduzione visiva, condizione che at- mente ed onestamente possibile offrire in am- tualmente mantiene il primo posto come causa bito terapeutico. Molte delusioni ed incom- di deficit visivo. Questa situazione di mancato prensioni derivano dall’insufficiente cono- uso/rifiuto di correzione ottica appare genera- scenza relativa a patologie e terapie lizzata nei Paesi più ricchi e richiede una ade- disponibili. Al contrario, una migliore infor- guata considerazione. mazione potrebbe garantire una migliore com- Quali cause si possono ipotizzare per pliance del paziente, specialmente di fronte a spiegare la riduzione della prevalenza patologie croniche che, quindi, richiedono un della cecità nei Paesi sviluppati del 50%, monitoraggi e una terapia continui. n 18
Occhio Tecnologico NEWS TECNOLOGICHE Alessandro Algenta Futuro a tavoletta mento sarà concepito in modo da essere un Blindpad è un dispositivo con cui oggetto facilmente utilizzabile nella vita ciechi e ipovedenti potranno perce- quotidiana di ciechi e ipovedenti. pire tattilmente l’ambiente Nell’era del web e dei dispositivi elettro- nici, infatti, è diventato difficile – per le persone colpite da disabilità visiva – fruire direttamente dei contenuti grafici. Il Blin- dpad vuole quindi realizzare un’alterna- tiva sfruttando il senso del tatto per tra- L'équipe del Blindpad smettere le informazioni necessarie a com- Una tavoletta avveniristica riprodurrà prendere concetti astratti (come le forme in rilevo le immagini reali o virtuali. Que- geometriche) o acquisire informazioni sto dispositivo potrà consentire a ciechi e sull’ambiente circostante (ad esempio la ipovedenti di sfiorare gli oggetti presenti localizzazione di una porta). in un ambiente, che saranno tradotti in La superficie del dispositivo sarà costi- forma di “bassorilievo elettronico”. Si tuita da una griglia di elementi indipen- tratta di un progetto tecnologico corag- denti che permetteranno di programmare gioso: è il Blindpad, che l’Istituto Italiano e variare la forma rappresentata, solleci- di Tecnologia (IIT) – in sinergia con una tando opportunamente i polpastrelli, che serie di partner1, tra cui l’Istituto David diventeranno dei “sensori” naturali del- Chiossone genovese – mira a realizzare l’ambiente. Blindpad potrà essere colle- grazie a fondi europei. Insomma, sarà una gato a dispositivi mobili già presenti sul sorta di iPad pensato per i disabili visivi, i mercato (come i palmari). quali – com’è noto – hanno i polpastrelli “Blindpad coinvolge competenze scienti- Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 particolarmente sensibili. fiche differenti – spiega Luca Brayda, ri- È già partito ufficialmente a Genova il cercatore all’Istituto Italiano di Tecnologia progetto internazionale triennale nell’am- e coordinatore del progetto – e istituti che bito di uno specifico programma della hanno come obiettivo delle loro attività il Commissione europea2. Il nuovo stru- miglioramento della qualità della vita delle 1 All’Istituto Italiano di Tecnologia il progetto sarà seguito dagli scienziati della sede centrale a Genova, nello specifico dei dipartimenti di Robotics, Brain and Cognitive Sciences e di Nanofisica, nonché del Centro per le Nanotecnologie Bio- molecolari a Lecce. Gli scienziati dell’IIT si occuperanno sia dell’interazione tra l’utente finale e il dispositivo Blindpad, sia della realizzazione di parte della matrice di stimolatori tattili. L’Istituto David Chiossone Onlus avrà, invece, un ruolo centrale nell’interazione tra ricercatore e persone con disabilità. Grazie a questa partnership il prototipo Blindpad sarà, infatti, concepito e verificato nella sua efficacia direttamente con i potenziali utenti. Gli altri partner del progetto sono: Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera, GeoMobile GmbH in Germania, Fundacja Instytut Rozwoju Regionalnego (FIRR) in Polonia, ATEKNEA Invention and Research Centre Ltd. in Ungheria. 2 ICT Work programme 2013 del Settimo Programma Quadro e vede impegnato un consorzio internazionale composto da istituti di ricerca, di riabilitazione e aziende, coordinato dall’IIT di Genova. 19
persone con disabilità”. “Il nostro obiettivo cappuccio di plastica dotato di microlam- è sviluppare una nuova classe di dispositivi pada – per fotografare la zona centrale NEWS TECNOLOGICHE digitali che stimolino il senso del tatto, pro- della retina senza dilatazione della pu- gettati per favorire l’inclusione sociale at- pilla. Se si riceve una diagnosi di cata- traverso un uso mirato ed efficace delle ratta, con questo progetto si viene operati sensorialità residue. Possiamo sfruttare gratuitamente nel Paese africano. tutti gli aspetti positivi che l’interazione Anche se dubbi sorgono spontanei circa tra uomo e macchina porta per lo sviluppo la qualità ottenibile, l’applicazione è stata della conoscenza, e applicarlo – conclude già utilizzata su migliaia di kenioti, tra cui Brayda – al potenziamento delle tecnologie molti anziani. Il kit è stato concepito da applicate all’istruzione”. Andrew Bastawrous4, ricercatore dell’Isti- tuto londinese d’igiene e medicina tropi- Pronto, chi vede? cale. Secondo i dati raccolti sinora, circa il Un’applicazione e un accessorio per 10 per cento delle persone visitate col cel- smartphone vengono utilizzati in lulare potenziato avrebbe qualche pro- Kenya: le foto dell’occhio sono inviate blema oculare. in tempo reale via internet al Moor- “Posso inquadrare, scattare, inviarla per fields Eye Hospital di Londra e-mail e caricarla nel nostro sistema di ar- Foto delle strutture anteriori dell’occhio chiviazione. La squadra del Moorfields Eye e del fondo oculare scattate con uno smar- Hospital – conclude il dott. Bastawrous – tphone vengono inviate tempestivamente può analizzarla e chiunque può inviarmi a un celebre ospedale oculistico, il Moor- un feedback”. fields Eye Hospital di Londra: è un’inizia- tiva della London School of Hygiene and L’anello che legge a ciechi e ipovedenti Con uno smartphone Un mini-scanner consente ai disabili e un accessorio si può visivi di ascoltare i testi con una sin- fotografare il fondo oculare tesi vocale: è un’invenzione del MIT Un testo letto con una voce sintetica in Foto Peek Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 punta di dita. Si tratta dell’ultima “diavo- Tropical Medicine3. Il progetto Peek viene leria” tecnologica del MIT (in collabora- portato avanti in dieci scuole del Kenya, zione con l'Università di Singapore) rivolta nelle aree rurali del Paese, dove sono già a ciechi e ipovedenti gravi: è un mini-scan- state visitate migliaia di persone ricor- ner ad anello, che si mette al dito e legge rendo alla telemedicina. con una sintesi vocale un libro o altri testi Sul palmare si scarica un’applicazione che si hanno di fronte. I disabili visivi de- dedicata che consente di fotografare il cri- vono generalmente affidarsi ad altri esseri stallino. Poi si aggiunge un accessorio – un umani per sapere cosa ci sia scritto nel 3 Fonti: Bbc, London School of Hygiene and Tropical Medicine, Techmoran. 4 assieme a Stewart Jordan, progettatore indipendente di applicazioni, al dott. Mario Giardini dell’Università di St An- drews e il dott. Iain Livingstone del Glasgow Centre for Ophthalmic Research, NHS Greater Glasgow and Clyde. Tra i fi- nanziatori compaiono il British Council for the Prevention of Blindness, Medical Research Council, Fight for Sight e l’As- sociazione internazionale di glaucoma. 20
spositivi dotati di sintesi vocale incorpo- rata (tipo molti computer, tablet, smar- NEWS TECNOLOGICHE tphone). Anche se la celebre università americana punta a migliorarne le presta- zioni (ad esempio per ora è un po’ lento), l’intenzione è quella di far sbarcare il di- spositivo sul mercato. La tecnologia riesce Foto MIT ormai a sopperire, almeno in parte, ai gravi deficit visivi. Però il testo deve essere vi- FingerReader cino, ossia a portata di dita, anche in que- mondo circostante, fatta eccezione per i di- sto caso. Uno scanner da mettere al dito Che cosa è il FingerReader? gli utenti possono FingerReader è un dispositivo che aiuta gli usare con più natu- Foto MIT utenti non vedenti a leggere testi o singole pa- ralezza. Con que- role. È fondamentalmente un anello che l’utente st’espressione in- indossa sul dito indice, contenente una piccola tendiamo indicare telecamera e degli attuatori aptici5 per il feed- dispositivi che sono back. Quando una persona non vedente vuole una naturale esten- leggere un testo prossimo, magari un biglietto da sione delle persone visita, un menù al ristorante o un cartello, scorre e dei loro comporta- il dito sulla superficie del testo e il dispositivo menti. Abbiamo legge le parole ad alta voce. Si può andare più pensato che indos- Scanner ad anello veloci, più lenti, tornare indietro, ecc. ottenendo sare una fotocamera FingerReader un feedback se non si sta puntando corretta- sul dito indice sa- mente una riga di testo: il dito viene guidato rebbe stata un’interfaccia “naturale” perché le Oftalmologia Sociale - n. 3-2014 nella direzione giusta (mediante una lieve vibra- persone spontaneamente indicano le cose e zione si capisce se si esce fuori dai margini, ndr). fanno domande su ciò che si trova intorno a loro. FingerReader è solo un prototipo, qual è il Circa il 2,8% della popolazione ha una disabi- prossimo passo? lità visiva e le soluzioni che si usano in questo FingerReader è un prototipo funzionante. Ci momento per la lettura del testo sono lungi vorrà molto lavoro ancora per renderlo facile da dall’essere ottimali. Abbiamo ipotizzato di fornire usare, un prodotto affidabile che potrebbe es- loro un dispositivo indossabile che è più veloce sere commercializzato ed essere utile al pub- da usare e dà loro un feedback in tempo reale blico. che renderebbe la loro vita più facile. Com’è nata l’idea? Ci sono progetti per collegare l’anello a uno Il laboratorio di ricerca presso il MIT Media smartphone o un altro dispositivo mobile in- Lab si concentra sullo sviluppo di interfacce che vece che a un computer? 5 dispositivi che consentono l’esperienza tattile generata virtualmente, ndr 21
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