SISTEMI DI TUBAZIONI HOBAS - Tecnedit Edizioni Srl
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numero 2 • marzo-aprile 2016 S L’intervista del mese TEA ACQUE GRUPPO TEA Piero Falsina Odorizzazione Gas Reti Elettriche Con un di attrito Telecontrollo centrifu per le q di mezz nulla in centrifu materia in una p le quali HOBAS Tel.: +39 Seguici su: Gruppo Servizi a rete @Servizi_a_rete
Guarda il video del cantiere microtunnelling SISTEMI DI TUBAZIONI HOBAS. a Fusina Equilibrio perfetto tra solidità e leggerezza. Con una massa di meno di 2 kg/dm3 ed un basso coefficiente di attrito della superficie esterna, le tubazioni HOBAS® in PRFV centrifugato permettono di posare, con tecniche NO-DIG, tratte per le quali i materiali tradizionali richiederebbero l’impiego di mezzi sensibilmente più potenti. Tutto questo, senza sacrificare nulla in termini di robustezza, perché grazie al processo di centrifugazione, e solo a questo, è possibile ottenere un materiale composito in cui ogni singolo componente è collocato in una posizione ed una quantità ben precise, massimizzando le qualità delle materie prime impiegate. HOBAS Tubi S.r.l. | Via Eugenio Montale, 4/5 | 30030 Cazzago di Pianiga (VE) Italy Tel.: +39 041 5952282 | Fax: +39 041 5951761 | hobas.italy@hobas.com | www.hobas.com
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SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 Quando si dice smart Massimo Cialente – Sindaco dell’Aquila Il fine di un’amministrazione che intende portare la pro- abbiamo fatto, sarà una città smart alla pari delle grandi pria città ad un livello europeo, cioè quelle che da tempo città del nord come Copenaghen – Parigi – Vienna – vengono definite città smart, è pensare soprattutto al Oslo. futuro. L’Aquila, al centro del nostro “Paese meraviglioso” come Questo non solo in termini di sostenibilità e resa degli si legge spesso sui cartelloni in autostrada, coniugherà investimenti dal punto di vista sociale, ma soprattutto il futuro ed il passato in un’armonia perfetta voluta e ponendo le basi su un’infrastruttura in grado di acco- pensata in modo smart. gliere e sostenere quelle che saranno le necessità di Solo 30 anni fa chi avrebbe potuto immaginare che la domani. fibra ottica avrebbe rappresentato il passo con cui con- Questo è quello che ci siamo domandati quando a L’A- frontarsi con lo sviluppo dell’Europa? Chi a fine ‘800 quila abbiamo pensato al progetto per la ricostruzione poteva immaginare gli apparecchi telefonici così utili? dei nostri sottoservizi. Anche se non sappiamo cosa ci aspetta nel futuro, oc- In effetti, ci siamo chiesti, che senso avrebbe investire corre prepararsi. tanti miliardi senza andare verso un progetto innovativo Ecco, L’Aquila si sta preparando per avere tutte le in- per trasformare una città d’arte in un meccanismo per- frastrutture e le possibilità per essere una città che si fetto in grado di affrontare il terzo millennio? affaccia al Mondo non solo come una città turistica, ma Questo è smart! Cioè vedere un futuro che ancora non si anche come città moderna, in grado di competere e di- vede, mettersi nella possibilità di rispondere ad esigen- stinguersi in Europa. ze future che ancora non ci sono e che, da qui a poco, Questo noi della pubblica amministrazione lo abbiamo - la tecnologia galoppa - emergeranno determinando la fortemente voluto perché ne siamo convinti; se siamo differenza tra coloro che vivranno, lavoreranno e si con- stati abbastanza smart lo diranno le generazioni future, fronteranno alla pari tra le città del futuro e coloro che quelle a cui consegneremo una città con bassissimi costi invece rimarranno “fuori dai giochi”. di manutenzione per le reti e pronta con un’infrastruttu- La nostra meravigliosa e antica città, grazie non solo ra adatta ad accogliere al proprio interno qualcosa che al cunicolo tecnologico, ma soprattutto alla scelta che ancora non immaginiamo. 3
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 Con il patrocinio di Sommario Pag.6 Smart Tunnel: la rinascita dell’Aquila parte dai servizi a rete Pag.10 Acqua, risorsa consapevole Intervista a Piero Falsina Pag.13 2a L’odorizzazione 3a del biometano Eugenio Salati numero 2 • marzo-aprile 2016 SISTEMI DI TUBAZIONI HOBAS. Guarda il video del cantiere microtunnelling a Fusina Pag.16 Le gare d’ambito per la concessione delle reti gas Equilibrio perfetto L’intervista tra solidità e leggerezza. del mese Sergio Miotto TEA ACQUE GRUPPO TEA Piero Pag.19 Trasporto gas Falsina Andrea Rovelli Pag.22 Odorizzazione Gas Reti Elettriche Con una massa di meno di 2 kg/dm3 ed un basso coefficiente di attrito della superficie esterna, le tubazioni HOBAS® in PRFV I droni nel rilievo ambientale Anno XV - n. 2 Telecontrollo centrifugato permettono di posare, con tecniche NO-DIG, tratte per le quali i materiali tradizionali richiederebbero l’impiego Piergiorgio Manciola, Giulia Buffi, Sara Venturi di mezzi sensibilmente più potenti. Tutto questo, senza sacrificare nulla in termini di robustezza, perché grazie al processo di centrifugazione, e solo a questo, è possibile ottenere un materiale composito in cui ogni singolo componente è collocato in una posizione ed una quantità ben precise, massimizzando Marzo-Aprile 2016 le qualità delle materie prime impiegate. HOBAS Tubi S.r.l. | Via Eugenio Montale, 4/5 | 30030 Cazzago di Pianiga (VE) Italy Pag.25 Tel.: +39 041 5952282 | Fax: +39 041 5951761 | hobas.italy@hobas.com | www.hobas.com Seguici su: Gruppo Servizi a rete @Servizi_a_rete periodicità bimestrale Il rilievo fotogrammetrico copertina marzo-aprile.indd 1 20/04/16 15:09 Registrazione del Tribunale di Milano n. 509 del 10/9/01 Pag.27 Casa editrice TECNEDIT S.r.l. - www.tecneditedizioni.it Il rilievo 3D nella tutela e conservazione Pubblicità e Marketing di un bene architettonico Via delle Foppette, 6 - Tel. +39 0236517115 Lorenzo Leone, Daniela Laudani Fichera, Giuseppe Pulvirenti, Fax +39 0236517116 - 20144 Milano Patrizia Spicuzza, Marco Leone, Carmelo Caruso Claudio Frazzetto - c.frazzetto@tecneditedizioni.it Federica Leto - f.leto@tecneditedizioni.it Pag.32 Direttore responsabile I vantaggi della sensoristica wireless Liliana Pedercini - l.pedercini@tecneditedizioni.it nel mondo della distribuzione Ufficio commerciale Alessandro Boi Sara Sturla - commerciale@tecneditedizioni.it Pag.34 Ufficio stampa La flessibilizzazione dei cicli combinati ufficiostampa@tecneditedizioni.it a gas naturale Coordinamento di redazione Federico Calzolari Anna Schwarz - redazione@tecneditedizioni.it Pag.37 Progetto grafico impaginazione e fotolito Le risorse di flessibilità per il sistema elettrico: Grafteam - Brescia i sistemi di accumulo Stampa Grafteam - Brescia Pag.41 Una copia - One copy €5 Curve di possibilità pluviometrica di Milano Gianfranco Becciu, Stefano Mambretti, Umberto Sanfilippo, Abbonamento - Subscription: Maurizio Brown, Fabio Marelli, Andrea Salvatore Italia - Italy € 30 Estero - Abroad € 60 Pag.47 Modello di flusso delle acque sotterranee È vietata la riproduzione, anche parziale, senza l’autorizza- zione della casa editrice. a Rho e comuni limitrofi Maurizio Gorla e Chiara Righetti Reproduction even partial, is forbidden, without the permission of the Publisher 4
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 A questo numero hanno collaborato Massimo Cialente – Comune di L’Aquila Piero Falsina – Tea Acque – Gruppo Tea Eugenio Salati – Italgas Sergio Miotto – Consorzio Concessioni Reti Gas Andrea Rovelli – Snam Pag.53 Piergiorgio Manciola, Giulia Buffi, Sara Venturi – Università di Perugia Lorenzo Leone, Daniela Laudani Fichera, Giuseppe Pulvirenti – Corsi d’acqua minori nel territorio Università di Catania Patrizia Spicuzza, Marco Leone, Carmelo Caruso del Comune di Milano Alessandro Boi – Neutel Giulio Pizzolato Federico Calzolari – Ansaldo Energia Gianfranco Becciu, Stefano Mambretti, Umberto Sanfilippo – Pag.58 Politecnico di Milano Maurizio Brown, Fabio Marelli, Andrea Salvatore – MM SpA Città Metropolitana di Bari Maurizio Gorla e Chiara Righetti – CAP Holding Massimiliano Piscitelli, Nunzia Positano, Giuliano Ritrovato, Giulio Pizzolato – MM SpA Mario Casulli, Giuditta Garziano, Donato Labella, Massimiliano Piscitelli, Nunzia Positano – Eleonora Andriani Servizio Edilizia Pubblica, Territorio e Ambiente della Città Metropolitana di Bari Giuliano Ritrovato, Mario Casulli, Giuditta Garziano, Donato Labella, Eleonora Andriani, Angelo Cerrato, Francesco D’Anna, Francesco Defrenza, Pag.62 Francesco Di Domenico, Giuseppe Errico, Danilo Gallo, Gaetano Gentile, Francesca Giangrande, Maristella Gioia, Vincenzo Iusco, Antonio Marinò, Vetrina Francesco Marco Marvulli, Martino Miali, Giovanni Preziosa, Antonietta Varasano Pag.65 “Smart community” e “Industria 4.0” Comitato scientifico: Francesco Albasser – In3act Energy Baldassare Bacchi – Università di Brescia, C.S.D.U. (Centro Studi Idraulica Urbana) Pag.67 Lorenzo Bardelli – AEEGSI (Autorità Energia Elettrica Gas Sistema Idrico) Vetrina Marcello Benedini – AII (Associazione Idrotecnica Italiana) Ilaria Bottio – AIRU (Associazione Italiana Riscaldamento Urbano) Pag.74 Armando Brath – AII (Associazione Idrotecnica Italiana) Bruno Brunone – Università di Perugia I premi Top Utility e l’analisi Furio Cascetta – Seconda Università di Napoli nel settore dei servizi Pierluigi Claps – Politecnico di Torino, G.I.I. (Gruppo Italiano Idraulica) Mauro Fasano – Regione Lombardia Pag.77 Alberto Grossi – AEEGSI (Autorità Energia Elettrica Gas Sistema Idrico) Luca Guffanti – Studio Legale SZA Gruppo CAP: Franco Guzzetti – Politecnico di Milano completato il serbatoio HUB di Aicurzio Antonio Massarutto – Università di Udine e Università Bocconi Italia Pepe – Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano Pag.80 Michele Ronchi – C.I.G. (Comitato Italiano Gas) Bruno Tani – Anigas (Associazione Nazionale Industriali GAS) La formazione nel no-dig Raffaele Tiscar – Presidenza del Consiglio dei Ministri Rita Maria Ugarelli – RSINTEF, NTNU Pag.82 (Norwegian University of Science and Technologies) Gli interventi su tubazioni coibentate Andrea Zelioli – ATO Città di Milano in amianto Comitato tecnico: Ivano Bosi Aldo Coccolo – ASPI Marco Fantozzi – Studio Marco Fantozzi Pag.84 Mauro Salvemini – AMFM GIS Italia Paolo Trombetti – IATT Vetrina Gianluca Spitella – Utilitalia Marco Vecchio – ANIE Pag.88 Vincenzo Mauro Cannizzo – APCE Molte domande e grande partecipazione Giuseppe Scanu – ASITA a Chieti Catalogo stampato su carta proveniente da fonti gestite in maniera responsabile 5
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 Smart Tunnel: la rinascita dell’Aquila parte dai servizi a rete Sono state quasi 700 le persone coinvolte nell’evento che messi in atto nei prossimi mesi, con la collaborazione delle all’Aquila ha visto la partecipazione dei più rappresentativi aziende fornitrici di materiali, strutture e servizi. Le visite esperti del sottosuolo. Protagonista lo Smart Tunnel in una guidate allo Smart Tunnel hanno consentito ai partecipanti due giorni che si è alternata fra convegni, presentazioni - esperti di settore, tecnici, cittadini e giornalisti - di poter tecniche, visite guidate e spettacolo. Il convegno è stato vedere da vicino la grandiosa opera che pone la città aperto dalle relazioni che hanno illustrato la genesi, dell’Aquila al passo con le più importanti capitali europee. l’avvio e la realizzazione dei lavori del primo stralcio, in Lo spettacolo “SEIsmc 4ward”, all’interno dell’affollato via di completamento nell’arco di 12 mesi. In particolare, Auditorium del Parco, ha sottolineato la forza di una città sono saliti sul palco i rappresentanti delle imprese che si che non si è arresa al terremoto ma che, al contrario, ha sono aggiudicate il 2° stralcio dei lavori, suddiviso in lotti: saputo trasformare un evento tragico in un’opportunità ognuno di loro ha potuto spiegare i progetti che saranno di rinascita. 6
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 GSA TUNNEL TECNOLOGICO 5 76 UNIVERSITÀ MULTIUTILITY E GESTORI 20 21 ATO IMPRESE 697 18 REGISTRAZIONI 16 COMUNI ASSOCIAZIONI 20 150 STUDI DI GIORNALISTI PROGETTAZIONE 7
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SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 Acqua, risorsa consapevole Il Gruppo Tea opera sul territorio mantovano in prevalenza nei settori acqua, energia e ambiente. Piero Falsina ci illustra le attività di sviluppo e ottimizzazione dei servizi di Tea Acque s.r.l., la società che gestisce il ciclo idrico integrato. Intervista a Piero Falsina – Amministratore Delegato Tea Acque Com’è strutturato il Gruppo Tea zone servite risiedono complessivamente circa 300.000 nel servizio idrico? abitanti, pari circa al 73% dell’intera provincia che am- Il Gruppo presenta una situazione in continua evoluzio- monta a 415.000 persone. ne e si pone come gestore di riferimento della provincia, Tea Acque gestisce complessivamente 1.350 km di a seguito di una serie di raggruppamenti avvenuti negli rete di acquedotto per un totale di oltre 95.000 utenti ultimi 12 mesi con le società A.SE.P. e Indecast. In pre- e 1.983 km di rete di fognatura, pari a circa 120.000 cedenza sono stati integrati altri tre gestori. Questa uni- utenti. Annualmente sono prodotti e immessi in rete cir- cità di gestione ci permette di ottimizzare i servizi. Nella ca 19,5 milioni di metri cubi di acqua potabile. Il volume nostra area di responsabilità abbiamo solo un gestore annuo di acque trattate dai 76 impianti di depurazione esterno al nostro ciclo, Acque Potabili, che amministra è di circa 28 milioni di metri cubi. la fornitura di acqua potabile nei comuni mantovani di Viadana e Gazzolo, dove noi gestiamo la parte relativa Quali sono i settori che richiedono maggiori a depurazione e fognatura. Nel 2021, dopo la scaden- investimenti? za dell’affidamento, anche questo servizio entrerà a far La disponibilità di acqua nel sottosuolo di Mantova e parte del nostro sistema. provincia ha rimandato la realizzazione delle reti di di- stribuzione, opera divenuta nel tempo urgente a causa Come viene gestito il rapporto con l’utente? del progressivo inquinamento della falda. La priorità, Il pacchetto gestionale è comune a tutto il Gruppo Tea: nella gestione e fornitura dei servizi, riguarda princi- siamo riusciti a ottimizzare una rete di sportelli di soste- palmente la realizzazione di nuove reti di distribuzio- gno multiservizio agli utenti. In un punto Tea – in tutta ne nei comuni non ancora serviti da acquedotto, con la provincia sono operativi 20 sportelli – l’utente può le relative adduttrici per garantire l’approvvigionamento risolvere le problematiche inerenti ad acqua, gas, smal- idrico. Alla data dell’affidamento, nel 2005, il territorio timento rifiuti, ossia tutti i servizi che noi gestiamo. Dal in gestione era infatti caratterizzato dall’assenza di reti punto di vista della comunicazione organizziamo spe- di acquedotto in ben 14 comuni, oggi ridotti a 6. Nei cifiche campagne rivolte alle scuole per sensibilizzare, prossimi 3-4 anni la situazione sarà risolta. tra i diversi argomenti, anche sugli importanti temi del Ulteriori priorità sono il potenziamento degli impianti risparmio idrico e della qualità dell’acqua distribuita. di depurazione, per ottenere il miglioramento dei rendi- menti energetici e depurativi; il rinnovamento e la posa Qual è il bacino di utenza di Tea Acque? di nuove reti di fognatura; il ripristino dell’ordinaria Tea Acque gestisce dal 2005, in virtù degli affidamenti vetustà ed il miglioramento, in un’ottica di prevenzio- da parte dell’AATO di Mantova fino al 2025, il Servi- ne, della capacità delle reti esistenti di fronteggiare gli zio Idrico integrato nei comuni appartenenti all’Area eventi meteorici sempre più intensi e frequenti negli ul- Omogenea 2 dell’ATO della Provincia di Mantova e da timi anni. febbraio di quest’anno l’area del comune di Castiglione L’attività di rilievo delle reti fognarie affidate in gestione, delle Stiviere nell’Ambito 1. in avanzato stadio di realizzazione, infatti ha fatto emer- Il servizio di acquedotto è gestito in 35 comuni e il ser- gere il vero quadro delle reali necessità di copertura del vizio di fognatura e depurazione in 42 comuni. Nelle sistema fognario e depurativo, creando così i presuppo- 10
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 sti di aggiornamento della pianificazione degli interventi ne radio che consente di raccogliere e trasmettere i dati a previsti per i prossimi anni. distanza in modo da essere rilevabili con dispositivi walk-by o drive-by. In fase di studio la possibile realizzazione di una Come vengono reperite le risorse finanziarie? rete fissa, anche sfruttando possibili sinergie che si verreb- Fin dal 2009, il nostro Gruppo ha risolto tale problema bero a creare all’interno del Gruppo Tea, tra Tea Acque e le attraverso un’operazione di funding presso il sistema altre società operanti nei settori reti gas ed illuminazione bancario che copre l’interezza delle nostre necessità. Nel pubblica. 2015 è stato raggiunto un sostanziale equilibrio tra ge- • monitoraggio reti di fognatura: l’obiettivo è inte- nerazione di cassa e piano di investimenti futuri, che ci grare e utilizzare in modo efficiente le tecnologie permette di attuare le nostre programmazioni senza alcun intelligenti, la modellazione e le nuove tecnologie ICT per ostacolo. implementare sistemi di gestione dei sistemi fognari, ridu- cendo l’impatto sull’ambiente e la frequenza degli eventi In quale modo l’azienda riesce a conciliare di allagamento. la qualità dei servizi, contenendo il peso • telecontrollo e modellazione degli impianti di de- delle tariffe? purazione: potenziamento degli strumenti di misura La nostra azienda ha da sempre creduto in un approc- operanti in teletrasmissione nei vari comparti degli impianti cio di miglioramento continuo della qualità totale, da ciò di depurazione, ed implementazione di logiche di automa- deriva una tensione costante alla riduzione dei costi non zione finalizzate al mantenimento di set point pre-definiti necessari alla produzione di valore per gli utenti, riducen- per garantire l’ottimizzazione dei processi. Le logiche di do i costi operativi (Opex) a fronte della crescente neces- automazione sono inoltre validate mediante software di sità di spese per capitale (Capex). L’efficienza è garantita simulazione dei processi depurativi per l’analisi dei diversi attraverso piani di riduzione dei consumi energetici degli scenari e la scelta della configurazione ottimale. impianti, gestione ottimizzata delle reti, innovazione tec- nologica, automazione e telecontrollo e il processo aggre- Smart water in una smart city: gativo in corso. è il caso di Mantova? Il gestore del servizio idrico deve prendere in considerazio- State sperimentando soluzioni innovative ne diversi aspetti: proteggere l’ambiente da cui preleva e in sulle reti? cui versa, non produrre di più di quello che serve e fornire il Poniamo un’attenzione generale sull’intero ciclo con inter- servizio che l’utente richiede. La strada è quella del coinvol- venti integrati, utilizzando tutte le opportunità oggi offerte gimento e della trasparenza. dal mercato e applicandole non sul singolo comune ma su I diversi temi di innovazione e sperimentazione sui quali Tea un’intera area per assicurare un livello di servizio più alto. Acque sta lavorando renderanno sempre più trasparente Sono molteplici le soluzioni innovative in fase di sperimen- la gestione agli utenti di tutte le attività da noi gestite. In tazione, in particolare si sta lavorando su diverse tematiche un’ottica di auto determinazione e consumo responsabile, quali: gli utenti potranno verificare in autonomia i propri consumi • telelettura contatori: sperimentazione di contato- anche nel dettaglio delle fasce orarie: un’importante infor- ri “smart” di ultima generazione, caratterizzati da mazione per sostenere la crescita della cultura di un uso elevata precisione e da un sistema integrato di trasmissio- sostenibile e senza sprechi di una risorsa così importante. 11
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SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 L’odorizzazione del biometano Eugenio Salati – Italgas L’odorizzazione del biometano rappresenta un nuovo tema Il regolatore (Deliberazione AEEGSI 46/15) ha posto parti- di studio per i tecnici dell’odorizzazione del gas combusti- colare attenzione all’aspetto dell’immissione del biometano bile, in quanto è la prima volta che in Italia si affronta il nelle reti di trasporto e distribuzione del gas naturale, pre- problema della miscelazione di gas provenienti da diverse scrivendo che il produttore di biometano debba garantire, filiere e con potenziali differenti caratteristiche di odorizza- in relazione alle matrici utilizzate, che il biometano stesso bilità (gas naturale e biometano). sia odorizzabile secondo le norme tecniche vigenti in mate- Oltre a ciò, si deve considerare il fatto che le caratteristiche ria, e non presenti caratteristiche tali da annullare o coprire del biometano sono ipoteticamente mutabili in base alla l’effetto delle sostanze odorizzanti ammesse all’impiego. possibile variazione delle materie prime o dei processi di produzione. Il biometano potrebbe avere caratteristiche olfattive diverse Il biometano, come composizione principale, dovrà rien- trare nella regola tecnica del gas naturale, pertanto i suoi macrocomponenti saranno entro i limiti di composizione stabiliti per il gas naturale; alcune sostanze presenti nella biomassa di origine, che possono rimanere a livello di trac- ce, possiedono tuttavia proprie caratteristiche olfattive che possono essere evidenti anche a concentrazioni molto bas- se e determinare interferenze con le sostanze odorizzanti. Nel grafico accanto viene riportata una rappresentazione grafica in cui sono indicate sostanze presenti nei biogas (non purificati a biometano): l’asse delle ordinate corri- sponde al grado di presenza di tali sostanze in base al tipo di processo di produzione. Nel caso dei biogas prodotti da residui dell’agricoltura, sono da segnalare in particolar modo i terpeni, che sono ◆ Discarica sostanze dotate di proprietà olfattive anche intense, non ■ Raccolti per produzione di energia e scarti dell’agricoltura (incluso letame) sgradevoli e non associabili a una dispersione di gas com- ● Acque reflue e rifiuti civili bustibile. 13
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 Nell’ambito di un progetto del GERG (Groupe Européen de stibile non è ancora stato descritto in metodi normati (a li- Recherches Gazières), sviluppato tra il 2013 e il 2015, è vello ISO - International Standardization Organization - è in stata condotta un’indagine per identificare quali sono i pro- corso un progetto di redazione di una proposta di metodo), blemi correlati all’odorizzazione del biometano, sulla base pertanto sull’UNI/TR 11537 è stata proposta una valutazio- delle prime esperienze europee. ne qualitativa sul tipo di odore del biometano odorizzato, Parte dei risultati prodotti sono stati pubblicati come po- utilizzando come indicazione quanto descritto al punto 5.4 ster al convegno ISOEN 2015 (16th International Sym- della UNI 7133 parte 4 - “Tipo di odore”, sebbene tale posium on Olfaction and Electronic Noses) con il titolo prova sia rivolta agli odorizzanti e non ai gas. “Impact of biomethane on odorisation in gas distribution Questa valutazione dovrà essere effettuata al momento networks” (autori: Amélie Louvat, Erik Polman et al.). La dell’immissione del biometano nella rete di gas naturale; pubblicazione, in particolare, affermava che sulla base dei tenendo poi conto che il biometano nel tempo potrebbe dati disponibili in letteratura sulle proprietà olfattive delle variare in modo significativo la propria composizione, si ri- diverse sostanze non era possibile individuare i reali com- tiene necessario che questo tipo di indagine venga ripetuto portamenti olfattivi delle sostanze miscelate. Ad esempio, qualora intervenissero delle modifiche significative nella laddove sulla base dei dati il rischio che il limonene ad una composizione del biometano. Si è stabilito, inoltre, di ripe- concentrazione di 10 ppm possa interferire con 18 mg/m3 tere questa prova in ogni caso almeno ogni 3 anni. di THT non dovrebbe essere reale, si è invece osservato che in tali condizioni l’odore del THT può essere anche ridotto Il biometano non rispondente al requisito a un odore di fondo. di odorizzabilità Il biometano che non sia conforme al requisito di odorizza- Il requisito di odorizzabilità bilità non potrà essere immesso in rete. In tal caso si pos- posto dal regolatore sono formulare alcune ipotesi di come procedere in seguito Il requisito indicato da AEEGSI non era definito all’interno a tale evenienza: delle norme tecniche, pertanto è stato necessario inserire • utilizzo diverso dall’immissione nelle reti di gas naturale sull’UNI/TR 11537 “Immissione di biometano nelle reti di • ulteriore upgrade per eliminare le sostanze che deter- trasporto e distribuzione di gas naturale” un’indicazione minano la non rispondenza al requisito (dopo specifica specifica che chiarisse come assolvervi; il produttore, per indagine) poter immettere il biometano nelle reti del gas naturale (sia • ulteriori valutazioni per ottenere le concentrazioni di di trasporto sia di distribuzione), dovrà dare evidenza di odorizzante necessarie per ottemperare al requisito nor- averne verificato il superamento. mativo. La verifica dell’odorizzabilità del biometano da immettere nella rete del gas naturale corrisponderà, in prima istanza, Sviluppi normativi alla valutazione del grado di intensità di odore del biome- Il tema dell’odorizzabilità sarà contenuto nella nuova revi- tano addizionato dell’odorizzante utilizzato nella rete a sione dell’UNI/TR 11537 “Immissione di biometano nelle valle dell’immissione, alle concentrazioni previste per il gas reti di trasporto e distribuzione di gas naturale”, che verrà naturale. pubblicata entro quest’anno. Se l’intensità di odore ottenuta sarà maggiore o uguale a 2 Il CIG ha comunque dato mandato alla sua Commissione gradi olfattivi (requisito previsto per l’odorizzazione del gas Tecnica “Odorizzazione” di procedere ad un aggiornamen- naturale), il biometano potrà essere considerato odorizza- to della norma UNI 7133, che indica le concentrazioni di bile come il gas naturale in cui verrà immesso. odorizzante necessarie per la corretta odorizzazione del Il produttore dovrà rivolgersi a un laboratorio che sia con- gas naturale, nella quale verrà aggiunta un’appendice de- forme a quanto richiesto dalla norma UNI 7133 e che for- dicata al biometano. nisca un rapporto di prova che certifichi il superamento del Allo scopo verrà quindi richiesto di inviare al CIG i risultati requisito. delle prove olfattive effettuate sui campioni di biometano La prova è descritta nella norma UNI 7133 parte 3, punto prodotti, in modo da creare una banca dati da cui ricavare 4.4.4.8, con il titolo “Verifica dell’intensità di odore di un possibili correlazioni tra matrici di biometano ed eventuali gas ad una concentrazione X in presenza di concentrazio- interferenze con gli odorizzanti del gas naturale. ni differenziate di odorizzante”, dove la concentrazione X sarà la concentrazione di allarme del gas naturale, cioè Intervento tenutosi al Forum CIG 2015 l’1% di gas in aria. “IL SISTEMA GAS-EUROPA” Il concetto di “Intensità di odore” non esaurisce tuttavia in modo completo il requisito di odorizzabilità, perché l’odore fornito dagli odorizzanti al gas combustibile deve essere L’autore caratteristico e allarmante, ossia associabile a quello di una Eugenio Salati - eugenio.salati@italgas.it In Italgas dal 1989, è Responsabile del Laboratorio dal 2001. situazione potenzialmente pericolosa. È pertanto necessa- Presidente della Commissione Tecnica “Odorizzazione” del rio aggiungere alla prova precedentemente descritta una CIG (Comitato Italiano Gas) e del WG “Odorisation” del Mar- che permetta di investigare anche il tipo di odore risultante cogaz (Technical Association of the European Natural Gas dalla miscelazione del biometano con l’odorizzante del gas. Industry). Si tratta, tuttavia, di un tipo di prova che per il gas combu- 14
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SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 Le gare d’ambito per la concessione delle reti gas Sergio Miotto – Consorzio Concessioni Reti Gas Si è svolto lo scorso 11 febbraio a Roma, presso la sede Seconda questione dell’ANCI, promosso da Ancitel Energia & Ambiente, Il bando tipo predisposto dal MISE sconta il fatto che Anci Lazio e Consorzio Concessioni Reti Gas, un im- spesso non si adatta alle esigenze del territorio dei 177 portante workshop sul tema “Le gare d’ambito per la ambiti. Prevede un’articolazione del punteggio di gara concessione delle reti gas, il punto di vista dei comuni, e clausole che non sembrano del tutto pro-competitive, le opinioni dei gestori, il parere delle autorità sui conte- poiché appaiono maggiormente sfruttabili dai diversi “in- nuti dei bandi di gara”. cumbent” degli ATEM. Tra l’altro, se intesa in maniera Al convegno hanno partecipato molti operatori del set- rigida, la “lex specialis” di gara ha ben poco da regolare tore della distribuzione del gas, numerosi comuni che anche nelle materie che il legislatore aveva voluto dele- svolgono il ruolo di capofila e stazioni appaltanti delle gare, ossia gli interventi di efficienza energetica legati al gare d’ambito per la distribuzione del gas e le istitu- territorio. zioni interessate, consentendo di fare il punto della si- tuazione in un momento molto caldo delle procedure Terza questione di gara ed offrendo una sede per avere un confronto Il D.Lgs. 164/2000 (Decreto Letta), che governa la mate- di opinioni tra i diversi operatori, anche istituzionali, ria, prevedeva di avviare il processo di liberalizzazione sin spesso privi della possibilità di mettere a confronto i dal 2005. Con le ultime proroghe siamo arrivati al 2012, diversi punti di vista. da allora vige un regime di tacita prorogatio a tutto van- Al momento, sono stati pubblicati quattordici bandi di taggio dei circa 230 gestori, che presumibilmente si ridur- gara per la concessione delle reti gas, solo quattro di ranno a 30/40 con le nuove gare d’ambito. Nel frattempo questi sono stati inviati all’AEEGSI per il parere prelimi- ha avuto un forte sviluppo la tecnologia del GNL e quindi, nare, altri due sono in corso di esame: quasi tutti sono mentre la normativa prevede che vi sia un unico distribu- stati impugnati dalla stessa azienda, in generale con tore di gas metano nell’ambito, non vi sono impegni per la medesima motivazione prevalente, ossia che le gare lo sviluppo del GNL quali, ad esempio, per l’autotrazione, non si possono svolgere in pendenza dei giudizi da par- per la portualità, per il territorio. te del TAR Lazio e del Consiglio di Stato a seguito dei ricorsi proposti dai gestori contro punti nevralgici della Quarta questione disciplina statale delle gare. I comuni non metanizzati sono oltre 1200, nel caso si- Sono quindi emerse diverse questioni. ano forniti da GPL il costo energetico è almeno il dop- pio del metano, a scapito delle famiglie e delle imprese, Prima questione favorendo così lo spopolamento dei territori montani e In sostanza, viene contestata da alcuni operatori la pedemontani. Non vi sono nel bando tipo clausole di sal- validità dell’impianto normativo che presiede allo svol- vaguardia per tali comuni, i quali, se non è prevista la gimento delle gare, prevedendo termini perentori, com- loro metanizzazione nel piano di sviluppo posto a base missariamenti e penali per i comuni inadempienti. I co- di gara, resterebbero per altri 12 anni privi delle forniture muni si trovano così a non poter contare sulla certezza di metano, compreso il GNL che potrebbe invece essere del diritto in una materia che tocca in modo rilevante le distribuito con carri bombolai o con le nuove tecnologie tasche di tutti i cittadini. di refrigerazione. Su questo punto è stato recentemente approvato un decreto legislativo che ha portato ad un ulteriore rinvio Quinta questione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi AEEGSI sembra affrontare le varie questioni che emergo- di gara. no con comportamenti auto referenziali, richiedendo fino 16
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 a tre mesi per valutare gli scostamenti VIR/RAB delle va- lutazioni dei comuni e le loro motivazioni, altri due mesi Le problematiche che non qualificano come per approvare il bando di gara (il DM 226/2011 prevede pro-competitivo il bando tipo un mese), attivando un complesso sistema di dialogo at- • Il punteggio di gara prevede ben 27 punti su 100 traverso una piattaforma criptata che i comuni gestiscono per la voce qualità e sicurezza, ma queste prestazio- con estrema difficoltà. È ancora confusa la questione del- ni sono ampiamente garantite dalle norme AEEGSI, quin- la valorizzazione dei cespiti di proprietà (o a devoluzio- di prevedibilmente tutte le offerte saranno al massimo per ne gratuita) dei Comuni, per i quali un’anonima FAQ del questa voce, che andrebbe ad annullare un quarto dei punti MISE ne prevede la valorizzazione sulla base della RAB disponibili per l’aggiudicazione della gara. mentre il DM 106/15 all'art. 7 bis indica che il calcolo • Viceversa, solo 5 punti sono previsti per interven- sia basato sul VIR: probabilmente vanno migliorate le co- ti di efficienza energetica sul territorio, anch’esso con municazioni inter-istituzionali, per il buon esito delle gare tetto del 20% sugli interventi addizionali rispetto agli ob- stesse. In conclusione, esiste il forte rischio che, al termine blighi di legge dei gestori, nonostante il fatto che gli ultimi delle procedure di gara, l’auspicata liberalizzazione sia interventi legislativi siano fortemente orientati verso l’effi- attuata riducendo dell’80% gli operatori, mentre i costi cienza energetica, la riduzione delle emissioni, le smart city. della distribuzione risulteranno decisamente aumentati, a • Il tetto previsto nell’offerta di gara per il canone fronte di un auspicabile efficientamento del sistema e di di concessione, che non può superare un modesto una maggiore attenzione degli enti locali in materia. 10 % annuo della somma della remunerazione del capitale di località relativo ai servizi di distribuzione e misura e della relativa quota di ammortamento annuale, ossia circa il 3-4% L’autore degli introiti del gestore; un importo risibile rispetto alla ser- Sergio Miotto vitù del territorio ed alla remunerazione del concessionario. miotto@consorzioretigas.it • L’obbligo di sopralluogo presso gli impianti, che con- Direttore Commerciale del Consorzio Concessioni Reti sente al gestore incumbent di conoscere in anticipo Gas. se ci sono o meno altri concorrenti e quindi operare al ribas- Esperto del settore della distribuzione e vendita del gas metano. Già Direttore di Confservizi International e Ammi- so in sede di gara in mancanza di altri concorrenti, eventua- nistratore Unico di Ital Gas Storage. lità probabile in almeno metà delle gare d’ambito.
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SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 Trasporto gas L’importanza di un sistema di gestione integrato HSEQ nel nuovo contesto del gruppo Snam Andrea Rovelli – Responsabile HSEQ Snam Il gruppo Snam in questi ultimi anni ha vissuto cambiamen- tica di reciproca valorizzazione, numerose best practice e ti profondi, legati in parte al contesto esterno e in parte alla conoscenze con le nuove società partecipate. La funzione realizzazione delle proprie strategie di sviluppo. HSEQ di Snam Rete Gas è coinvolta, in particolare, nella Nel 2012, per effetto di un decreto della Presidenza del condivisione della propria expertise con le società TIGF e Consiglio, Snam è uscita dal controllo di Eni e il suo mag- TAG e ciò ha portato a riconoscere ancora di più l’impor- giore azionista è diventato Cassa Depositi e Prestiti, attra- tanza dell’attività di normazione e della normativa, in par- verso CDP Reti. A partire dall’anno seguente, la società ticolare per quanto riguarda gli aspetti di salute, sicurezza, ha intrapreso – tra le altre cose – un percorso di crescita ambiente e qualità. Le norme OHSAS18001, ISO14001 e internazionale a supporto dell’integrazione delle reti gas ISO9001 rappresentano in tutto il mondo un linguaggio europee che l’ha portata ad acquisire partecipazioni stra- comune, un unico comune denominatore per potersi parla- tegiche in alcune società estere. In particolare, nel luglio re, capire e confrontarsi negli ambiti della salute, sicurezza, 2013, attraverso un consorzio costituito insieme al fondo ambiente e qualità con estrema facilità e per poter cogliere sovrano di Singapore GIC e a EDF, Snam ha completato tutte le possibili opportunità di miglioramento e di sinergia. l'acquisizione da Total di TIGF, società attiva nel trasporto e Questo nuovo contesto ha determinato una maggiore con- nello stoccaggio di gas naturale nel Sud Ovest della Fran- sapevolezza dell’importanza delle certificazioni HSE della cia. Quindi, nel 2014, il gruppo ha rilevato da CDP Gas società e ha dato ulteriore spinta nel riconoscere valore l’84,47% di TAG, la società proprietaria dei diritti del ga- aggiunto al raggiungimento della certificazione ISO 9001 sdotto che collega la Russia all’Italia attraverso l’Austria, dell’intera società, previsto nel corso del 2016. nel quadro dello sviluppo del corridoio energetico europeo Nello specifico ambito della salute e sicurezza e ambien- Est-Ovest. Alla fine dello scorso anno, il gruppo ha inoltre te, Snam Rete Gas ha completato nel 2013 il percorso di perfezionato l’acquisizione di una quota del 20% in TAP, la completa certificazione, ottenendo l’estensione a tutta la società che si occupa dello sviluppo del progetto della Trans società anche della certificazione ISO 14001. Adriatic Pipeline, dal confine tra Turchia e Grecia all'Italia La maturità raggiunta dal sistema di gestione integrato HSE lungo il Corridoio Sud, che consentirà il trasporto del gas è evidenziata dall’ottimo andamento di alcuni indicatori di prodotto in Azerbaijan verso i mercati europei attraverso le riferimento, dei quali i più significativi sono l’indice di fre- infrastrutture italiane. quenza infortuni e il rapporto tra il numero di rilievi da audit Alla luce di questa evoluzione, Snam Rete Gas, la società e il numero di siti oggetto di audit. del gruppo che gestisce e controlla la rete di trasporto in Nel primo caso l’indice di frequenza infortuni (comprensi- Italia, a partire dal 2012 ha iniziato a condividere, in un’ot- vo degli infortuni e delle ore lavorate degli appaltatori) è 19
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 passato da un valore di 7,2 nel 2011 con 79 infortuni ad nali, gli shipper, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il un valore di circa 1 nel 2015 con 10 infortuni. Nel secondo sistema idrico, i dispacciamenti esteri, ecc… e/o ne deter- caso l’indicatore si è ridotto, a partire dal 2013, di circa minavano la qualità del servizio. il 30% per anno attestandosi su un valore medio di 0,71 A seguito della nuova strategia di gruppo, finalizzata a per- rilievi per sito oggetto di audit. seguire una sempre maggiore integrazione delle reti con- tinentali e un ruolo di sempre maggiore importanza nello Ci si è posti, tuttavia, ulteriori obiettivi di miglioramento scenario europeo, la certificazione ISO 9001 costituisce ora degli aspetti HSE attraverso: la possibilità di erogare servizi nell’ambito delle attività del • la valorizzazione degli aspetti culturali della sicurezza e trasporto gas in Europa. ambiente A ciò si aggiunge la consapevolezza che l’applicazione • l’interiorizzazione in ciascun lavoratore dell’importanza della ISO 9001 attraverso un sistema di gestione integrato delle buone pratiche e dei corretti comportamenti con la sicurezza e l’ambiente potrà semplificare i processi e • la continua sensibilizzazione della catena di fornitura le procedure aziendali e facilitare l’omogeneità di compor- (appaltatori e subappaltatori). tamenti e prassi nello svolgimento delle attività operative nelle diverse realtà territoriali. Da questo punto di vista, le azioni messe in atto sono state Inoltre, la certificazione da parte di un ente esterno rappre- le seguenti: senta un’ulteriore evidenza nei confronti di terzi di una cor- • Workshop Fornitori retta definizione dei processi e di una corretta applicazione • Trofeo Sicurezza delle procedure di società. • Premio Zero Infortuni Alla luce di queste considerazioni, a settembre 2014 è stato • Safety Walk presso alcuni impianti/cantieri con la parte- avviato il “Progetto Certificazione Qualità ISO 9001” coor- cipazione del top management dinato dalla funzione HSEQ con la partecipazione di tutte • Team HSE locali per aree territoriali per il confronto e le funzioni aziendali. lo scambio di informazioni su aspetti e temi operativi Il Progetto ha previsto e attuato fino ad ora le seguenti riguardanti l’HSE fasi: definizione del gruppo di lavoro, formalizzazione di un • Trofeo Sicurezza Appaltatori supporto da parte di una società esterna di consulenza per • Introduzione di requisiti sempre più stringenti per ap- le fasi propedeutiche alla certificazione, completamento paltatori e subappaltatori in tema di salute sicurezza della documentazione del sistema di gestione, formazione e ambiente di tutto il personale e supporto alle unità per la corretta • Newsletter aziendale. attuazione del sistema di gestione. A partire dall’inizio del 2016 sono in corso gli audit interni Gli ottimi risultati raggiunti e il livello di maturità nell’at- e le verifiche tecnico/specialistiche alle quali, dopo lo svol- tuazione del sistema di gestione integrato, evidenziati dagli gimento del primo riesame, seguirà la visita dell’ente di indicatori in ambito HSE, e l’importanza riconosciuta dell’a- certificazione. dozione della norma ISO 9001, hanno portato nel 2014 ad avviare le attività per l’estensione all’intera società della certificazione di qualità. L’autore Ad oggi solo alcuni processi aziendali sono certificati ISO Andrea Rovelli 9001: il dispacciamento, la misura, la programmazione Responsabile Health Safety Environment & Quality in Snam. Nella società Snam Rete Gas ha ricoperto il ruolo di Respon- infrastrutture commerciali e i sistemi di processo gas. Per sabile Innovazione e vari incarichi operativi nell’ambito dell’at- tali processi, infatti, la certificazione ISO 9001 rivestiva in tività di trasporto gas. È stato anche membro e presidente in passato maggiore importanza poiché erano quelli che più associazioni europee del settore gas. si interfacciavano con interlocutori esterni quali i clienti fi- 20
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SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 I droni nel rilievo ambientale Piergiorgio Manciola, Giulia Buffi, Sara Venturi – Università di Perugia, Dipartimento Ingegneria Civile ed Ambientale aeree consentono di acquisire immagini ad alta risoluzione a terra (da 5 a 100 cm). Si ottengono risoluzioni legger- mente inferiori (da 100 a 200 centimetri) usando i sensori multispettrali. Sugli aerei o elicotteri è possibile montare diversi sensori contemporaneamente, ottenendo così una più dettagliata indagine del territorio. Inoltre, grazie ai mo- derni sistemi GPS-inerziali è possibile la georeferenziazione diretta dei dati e delle immagini acquisite. Le piattaforme satellitari sono utilizzate per l’osservazione della terra dallo spazio e per il monitoraggio ripetitivo e sistematico di gran- di estensioni di territorio. Sensori e risoluzione Il telerilevamento ha subito negli ultimi anni uno svilup- I sensori possono essere classificati secondo quattro tipi di Figura 1 - Spettro elettromagnetico (Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_elettromagnetico) po notevole per applicazioni civili dovuto alla produzione risoluzioni. industriale di Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), detti • Spettrale: indica il numero di bande di acquisizione anche UAV (Unmanned Aerial Vehicle) o droni. I droni sono e la loro ampiezza. Migliore è la risoluzione spettrale, aeromobili capaci di trasportare in volo sensori per il teleri- più stretto è l’intervallo di lunghezze d’onda per una par- levamento di prossimità di norma impiegati per il rilievo fo- ticolare banda; tografico di alta precisione e per il rilievo fotogrammetrico • Radiometrica: rappresenta la minima differenza di di strutture e siti non agevolmente accessibili. intensità che un sensore può rilevare tra due valori di energia radiante. Migliore è la risoluzione radiometrica di Telerilevamento (remote sensing) un sensore, più sensibile è nel registrare piccole differenze Il Telerilevamento permette l’analisi di “oggetti” o di “fe- nell’energia riflessa o emessa nomeni” ambientali attraverso misure di radiazione elettro- • Geometrica: è l’area minima al suolo vista dallo stru- magnetica registrate a distanza da sensori attivi o passivi mento da una data altezza ad un dato istante; viene installati su piattaforme che sorvolano a diversa quota l’a- rappresentata dalla dimensione dell’elemento di superficie rea investigata. I sensori attivi provvedono all’illuminazio- riconoscibile in una immagine registrata; ne elettromagnetica delle superfici di interesse, captando • Temporale: periodo di tempo che intercorre tra due la radiazione elettromagnetica di ritorno (backscattering) riprese successive di una stessa area e misurandone la firma spettrale in termini di riflettanza (ad esempio il radar). I sensori passivi misurano la firma Radiazione elettromagnetica spettrale della radiazione elettromagnetica emessa secon- La radiazione elettromagnetica è il mezzo che trasmette le do le leggi del corpo nero (emissività) o riflessa (riflettanza) informazioni degli oggetti e dei fenomeni indagati al sen- dall’oggetto investigato e proveniente da sorgenti naturali sore montato sulla piattaforma aerea. Le radiazioni elettro- come il Sole. Gli strumenti del telerilevamento vengono magnetiche si distribuiscono in modo continuo lungo l’asse montati su apposite piattaforme che in funzione della delle lunghezze d’onda. L’insieme delle diverse radiazioni quota di osservazione vengono distinte in piattaforme ter- viene chiamato spettro elettromagnetico. Le radiazioni ven- restri, da aereo e da satellite (Boschetti et al., 2005). Le gono raggruppate convenzionalmente in regioni o bande piattaforme appoggiate a terra per altezze non superiori spettrali. Le bande dello spettro elettromagnetico maggior- a qualche decina di metri vengono impiegate per ottenere mente usate per gli scopi del Telerilevamento sono: informazioni spettrali estremamente dettagliate e per pic- • l’ultravioletto o UV cole porzioni di territorio. Le piattaforme aeree vengono • il visibile utilizzate per i tradizionali rilievi aerofotogrammetrici ese- • l’infrarosso, o IR, che viene ulteriormente suddivisa in guite da quote variabili comprese tra i 300 e i 15.000 m. quattro regioni: infrarosso vicino, infrarosso medio, Le riprese aeree tramite drone vengono invece eseguite a infrarosso lontano o termico, infrarosso estremo. L’Infraros- quote inferiori (in genere, tra 70 e 150 m). Le piattaforme so vicino è la banda utilizzata per le riprese multi spettrali 22
SERVIZI A RETE MARZO-APRILE 2016 (fig.1). La firma spettrale misura l’energia riflessa dagli og- Tipologia di sensore Range spettrale (nm) Campi d’impiego getti alle diverse lunghezze d’onda (riflettanza). 400-700 (visibile) Rilievo architettonico e strutturale, pianificazione ambientale, monitoraggio Camera fotografica 3 bande spettrali (Red, eventi calamitosi (ricostruzione DEM e Green, Blue) ortofoto, video in tempo reale) Sensori di prossimità e tecniche 400 – 1100 di telerilevamento Camera multi spettrale Da 3 a 6 bande spettrali Agricoltura di precisione: valutazione (include la banda NIR. indici di vegetazione, stato di salute Nella tabella 1 sono illustrati i principali sensori di prossi- SENSORI (tetracam) Esempio: Red, Green, della vegetazione NIR) mità, l’intervallo spettrale su cui essi operano e i principali PASSIVI 500-900, 900-1700 campi d’impiego. Nella figura 2 sono riportate le diverse Molto costoso, adatto al momento solo Camera iper-spettrale Da 40 a 60 bande per scopi di ricerca tecniche di telerilevamento identificate per il tipo di piat- spettrali taforma, campo di applicazione e/o il sensore utilizzato, Agricoltura di precisione, (es: valutazione della corretta irrigazione), in funzione delle dimensioni dell’area rilevata e della sua Camera termica 7500-13500 Incendi, discariche abusive, inquinanti in acqua complessità. Radar ad apertura Onde radio (in Monitoraggio di Terremoti, frane, sintetica (SAR) particolare, microonde) eruzioni vulcaniche o, più in generale, SENSORI fenomeni di deformazione della Un caso studio: il rilievo geometrico ATTIVI Laser Scanner (laser a Laser (ultravioletto, superficie terrestre Acquisizione dati 3D di un alveo fluviale scansione) visibile, infrarosso) Le immagini fotografiche ad alta risoluzione e georeferen- Tabella 1 - Principali caratteristiche dei sensori di prossimità ziate sono state utilizzate per la ricostruzione del modello tridimensionale dell’alveo. Le diverse fasi sono illustrate in figura 3 e consistono in: generazione di una nuvola di punti attraverso il processo di orientamento automatico delle im- magini (A); ricostruzione del modello 3D a mesh poligonale (B); visualizzazione del modello 3D texturizzato (C). Conclusioni Il lavoro svolto con una valenza sperimentale ha evidenzia- to i seguenti risultati e spunti di ulteriore miglioramento: • In confronto alle classiche piattaforme utilizzate nel telerilevamento, i droni (UAV) offrono un sistema per il monitoraggio ambientale: speditivo, facilmente ripetibile Figura 2 - Tecniche di telerilevamento e campi di applicazione ed economico. (Nex F., Remondino F., 2014) • Le camere ad alta risoluzione montate su UAV per la ricostruzione tridimensionale del DEM dell’alveo del fiume si sono dimostrate performanti ai fini di un monito- raggio speditivo del corso d’acqua, in particolare in occa- sione di eventi di piena. • Le informazioni georeferenziate ricavate da drone at- traverso sensori di diverso tipo permettono di valutare le modifiche spazio-temporali che avvengono nei corpi idri- ci e risultano un utile e innovativo supporto alla modella- zione idraulica a larga scala. Figura 3 - Fasi della ricostruzione 3D dell’alveo tramite UAV Ringraziamenti Il lavoro sperimentale è stato supportato dall’assistenza tecnica e strumentale della Società Siralab Robotics di Terni. Gli autori: Piergiorgio Manciola - piergiorgio.manciola@unipg.it Bibliografia Ha maturato esperienze di ricerca applicata nel settore delle Nex, F., Remondino, F. UAV for 3D mapping applications: a Costruzioni Idrauliche e di didattica presso le Università di Pe- review. Applied Geomatics, 2014, 6.1: 1-15. rugia, Ancona, Roma (Università La Sapienza). Boschetti M., Bolzan L., Bresciani M., Giardino C., L’Astorina Autore di 102 memorie pubblicate su riviste e su atti di conve- A., Lanari R., Manunta M., Mauri E., Zilioli E., Volume 3: Teleri- gni nazionali ed internazionali. levamento, Collana: Diffusione e sperimentazione della carto- grafia, del telerilevamento e dei Sistemi Informativi Geografici, Sara Venturi - sara.venturi@unipg.it come tecnologie didattiche applicate allo studio del territorio e Formazione accademica in Ingegneria Civile, per l’Ambiente dell’ambiente. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della e il Territorio. Ha collaborato con il DICA e attualmente sta Ricerca, Dipartimento per la Programmazione il Coordinamen- portando avanti una ricerca sul telerilevamento tramite UAV. to e gli Affari Economici, 2005. Venturi S., Di Francesco S. & Manciola P (2014), Strumenti in- Giulia Buffi - giulia.buffi@unipg.it novativi per la riqualificazione, il monitoraggio ed il controllo Formazione accademica in Ingegneria Civile Strutture. In corso di un corso d’acqua, Atti del XXXIV Convegno nazionale di ha delle collaborazioni con il DICA e Romagna Acque Società idraulica e costruzioni idrauliche, Bari 7-10 Settembre 2014, delle Fonti S.p.A. ISBN 978-88-904561-8-3, 2014 Zaccaria Editore, Napoli. 23
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