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Partner tecnico- Main Partner scientifico CG Lab: Osservatorio imprese: Alessandro Minichilli Direttore CG Lab, SDA Professor, Professore Associato Università Bocconi Daniela Montemerlo SDA Professor, Professore Ordinario Università dell'Insubria I rapporto annuale «Osservatorio Imprese» In collaborazione con: Milano, 13 Giugno 2019
CONTENUTI 1. La popolazione di riferimento del CG Lab 2. La proprietà e le strutture di gruppo delle imprese del CG Lab 3. I modelli di leadership e la successione al vertice 4. La composizione dei CdA ed i Consiglieri “outsider” 5. La governance nei gruppi 6. Focus sulle Società quotate 7. Un confronto internazionale 8. Da “private” a quotate: una transizione possibile 9. Appendice statistica 2
La popolazione di riferimento del Corporate Governance Lab (1/2) Over 100 % sul totale Assetto proprietario* Over 100 Familiare 2339 56,50% Imprese Statale o ente locale 202 4,90% Over100 Milioni A controllo finanziario 151 3,70% analizzate Coalizione 139 3,40% Totale Imprese Over 100 analizzate 2.831 68,50% + Quotate < 100 M 111 + Quotate AIM 113 Imprese nel perimetro del CG LAB 3.055 Filiale di impresa estera 1.055 25,50% Imprese non Cooperativa o consorzio 227 5,50% analizzate Altro 25 0,60% Totale Imprese Over100 4.138 100,00% * Per le definizioni si rimanda all’appendice statistica. 4
La popolazione di riferimento del Corporate Governance Lab (2/2) Il Corporate Governance Lab analizza gli assetti proprietari, societari e di governance delle imprese italiane con oltre 100 milioni di fatturato, inizialmente ad esclusione delle filiali di imprese estere e cooperative, oltre a tutte le società quotate nei mercati MTA e AIM. La distribuzione territoriale e per età mostra: • Una forte concentrazione di imprese (e gruppi di imprese) medio-grandi al Centro-Nord e nel Lazio; • Un’età concentrata tra i 10 ed i 50 anni. 250 200 Età Imprese 150 100 50 0 0 25 50 75 100 125 150 175 Anni 5
Dimensione, crescita e occupazione Fatturato (Miliardi di €) CAGR 2012-17 1.000 € 800 € Familiari 600 € Statali 400 € 200 € Coalizioni - € 2012 2013 2014 2015 2016 2017 A controllo finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario 0% 2% 4% 6% 8% Valore aggiunto in percentuale del PIL Dipendenti 20,0% 4.000.000 15,0% 3.000.000 10,0% 2.000.000 5,0% 1.000.000 0,0% 0 2013 2014 2015 2016 2017 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario I dati cumulati sono riferiti ai bilanci disponibili, la cui copertura è pari al 90% del campione. 6
I settori di attività Manifatturiero Non manifatturiero 6% 20% 5% 16% 4% 12% 3% 8% 2% 4% 1% 0% 0% Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario 7
La redditività nei diversi assetti proprietari ROE ROA 12 6 5,5 10 5 8 4,5 6 4 4 3,5 2 3 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Le imprese a controllo familiare mostrano una redditività operativa (ROA) superiore alle altre classi di imprese, mentre le imprese a controllo statale mostrano valori superiori di redditività netta (ROE) anche per via di una minore capitalizzazione (Equity/Total Asset pari a 28% nelle statali rispetto a 35% nelle familiari). Le imprese a controllo familiare e le coalizioni hanno fatto registrare i migliori incrementi di redditività sia operativa che netta nel periodo 2012-2017. Dati winsorizzati (procedura che consente di sostituire valori anomali nel campione) 8
La liquidità Liquidità Payback period (Disponibilità liquide in percentuale dell’attivo) (Totale debiti su flusso di cassa) 12 12 10 10 8 8 6 6 4 2 4 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Le imprese ad azionariato familiare o di coalizione mostrano i migliori livelli di disponibilità liquide in tendenziale crescita dal 2012. Tutte le imprese analizzate, invece, hanno rafforzato la loro capacità di ripagare i debiti, riducendo mediamente di 1,3 anni il payback period dal 2012 al 2017. Dati winsorizzati (procedura che consente di sostituire valori anomali nel campione) 9
L’indebitamento Debt to Equity Altman Z-Score* 6,0 2,6 5,5 5,0 2,2 4,5 4,0 1,8 3,5 3,0 1,4 2,5 2,0 1,0 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Le imprese a controllo familiare risultano essere Lo Z-Score è un indice di rischiosità delle aziende tra le meno indebitate insieme alle imprese a costruito su diversi parametri eco-fin. (v. slide 11). controllo finanziario, che tuttavia presentano una In media, le imprese familiari e le coalizioni maggiore rischiosità complessiva per via di un presentano un rischio minore. minor tasso di rotazione dei ricavi (v. slide 11). * Valori soglia pari a 1,23 e 2,9 (fonte: Altman, 2000) Dati winsorizzati (procedura che consente di sostituire valori anomali nel campione) 10
L’analisi della rischiosità finanziaria − = 3 + + 0,4 + 0,7 + 0,85 Fasce di rischio (Percentuale di imprese) Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario 0% 20% 40% 60% 80% 100% Rischio Situazione intermedia Solidità Valori soglia pari a 1,23 e 2,9 (fonte: Altman, 2000*) * ‘Altman, Edward I. "Predicting financial distress of companies: revisiting the Z-score and 11 ZETA models." Stern School of Business, New York University (2000): 9-12.’
Le performance complessive nelle diverse forme proprietarie Variabili Familiari Statali Coalizioni ROE adj.* ++ +++ ROA adj.* + ++ Debiti/PN ++ ROS ++ ++ Rotazione capitale investito ++ + L’analisi statistica delle performance complessive delle diverse classi proprietarie mostra differenze significative a favore di imprese a controllo familiare e coalizioni mostrando complessivamente una redditività molto migliore, una migliore liquidità a breve, ed una maggiore efficienza nell’impiego del capitale. Le imprese a controllo finanziario sono state utilizzate come gruppo di controllo (peraltro, esse sono ultime per redditività e rischiosità finanziaria medie). * Il ROA adjusted è la differenza tra il ROA dell’impresa ed il ROA medio del settore in cui opera. Similarmente, il ROE adjusted è la differenza tra il ROE dell’impresa e il ROE medio del settore in cui opera. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 1 dell’appendice statistica. 12
LA PROPRIETÀ E LE STRUTTURE DI GRUPPO DELLE IMPRESE DEL CG LAB 13
La concentrazione della proprietà nei diversi tipi di impresa Concentrazione della proprietà 99% 100% 96% 95% 97%98% 91% 90% 85% 84% 80% Le coalizioni rappresentano il modello a 80% 76% minore concentrazione (percentuale) 70% 68% delle quote proprietarie: il primo azionista ha una quota del 54% contro il 68% delle 60% 54% familiari, l’80% delle statali e l’85% delle imprese a controllo finanziario. Anche 50% considerando i primi 3 o 5 azionisti le 40% differenze rimangono simili. Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Primo azionista Primi 3 azionisti Primi 5 azionisti 14
La concentrazione della proprietà e la performance Numero di azionisti Concentrazione della proprietà 100% 0,9 A controllo finanziario 0,8 0,8 80% 0,7 0,7 0,6 0,6 Coalizioni 60% 0,5 0,5 0,4 40% Statali 0,3 20% 0,2 0,1 Familiari 0% 0,0 Familiari Statali Coalizioni A controllo 0 2 4 6 8 10 finanziario Primo azionista Secondo azionista Altri Herfindahl-Hirschman index Mediana Media L’aumento del numero di azionisti ha un impatto La concentrazione della proprietà tende a far tendenzialmente negativo sulle performance2: in media aumentare l’indebitamento. In particolare, un un azionista in più riduce il ROE adj. di -0,04 punti e il aumento dell’indice di Herfindahl* di 0,1 è associato ROA adj. di -0,01 punti. ad un aumento medio del rapporto di indebitamento di +0,3 punti. * Per la definizione completa si rimanda all’appendice statistica. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 2 dell’appendice statistica. 15
Apertura della proprietà familiare e performance Proprietà familiare 100% 96,7% • Se si considerano le sole imprese a 92% controllo familiare, l’apertura del capitale 80% a soggetti esterni alla famiglia sembra avere un impatto positivo sulle performance: al 60% diminuire della quota controllata dalla famiglia, la redditività netta aumenta, in 40% media, di +0,28 punti ogni 10% di azioni possedute da un soggetto terzo3. 20% 3% 0,3% • Se l’azienda è controllata da più di una 0% Quota della Una famiglia Due famiglie Tre famiglie famiglia, il ROE adj. è più alto, in media, di famiglia +7,4 punti e il ROA adj. di +2,9 punti. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 3 dell’appendice statistica. 16
Le strutture societarie e di Gruppo Dalla ricostruzione analitica delle strutture societarie e di Gruppo delle Imprese Over100 del CG Lab sono emersi 713 Gruppi societari che includono 1.819 imprese, a fronte di 1.012 imprese standalone. Struttura dei gruppi Assetti proprietari 100% Semplice Articolata Complessa (2 imprese) (3-4 imprese) (5 e più) 75% 50% 25% 0% Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario 76% 18% 6% Over100 Gruppo semplice Gruppo articolato Gruppo complesso 67% 26% 7% Over50* * Abbassando la soglia ad imprese sopra i 50 milioni di €, il numero dei gruppi raddoppia a fronte di un raddoppio delle imprese considerata (4.100 imprese che fanno parte di 1.518 gruppi), mostrando stabilità 17 nelle scelte di articolazione societaria a prescindere dalla dimensione).
La concentrazione della proprietà ai diversi livelli del Gruppo Concentrazione nelle società di diversi Holding di gruppo Vs. livelli imprese standalone 8 100% 7,1 96% 97% Numero Prime 3 Prime 5 HH index 6 90% azionisti quote quote 85% 4,2 Standalone 0,42 7,3 85% 92% 4 80% 3,1 Holding gruppi 0,43 6,7 83% 92% 2 70% HH index 0 60% Holding 0,42 Holding Operative Operative secondarie Operative 0,80 Numero azionisti Prime 3 quote Operative Le Holding societarie mostrano una concentrazione proprietaria 0,81 secondarie significativamente inferiore alle società operative ai vari livelli, ma nessuna differenza rispetto alle società standalone (ossia, non appartenenti ad alcun gruppo). La Holding sembrerebbe dunque avere ragioni più industriali che di governo proprietario*. * Analizzando l’HH index delle imprese a controllo familiare e delle coalizioni, infatti, non si notano differenze di concentrazione della proprietà tra le Holding e le società standalone. 18
La dimensione dei Gruppi Dimensione media dei gruppi Primi 10 gruppi per fatturato (Numero di società) ENEL - SPA 5 ENI S.P.A. 4 FCA ITALY S.P.A. 3 TELECOM ITALIA SPA O TIM S.P.A. 2 EDIZIONE S.R.L. 1 LEONARDO - SOCIETA' PER AZIONI 0 Familiari Statali Coalizioni A controllo FERROVIE DELLO STATO ITALIANE S.P.A. finanziario LUXOTTICA GROUP SPA Over100 Over50 ESSELUNGA SPA ITALIANA PETROLI S.P.A. (IP) PRYSMIAN S.P.A. SARAS S.P.A. 19
La diversificazione settoriale e territoriale dei Gruppi Attività delle holding Diversificazione 80% 80% 60% 54% 50% 60% 52,5% 50,5% 46% 50% 47,5% 49,5% 40% 40% 20% 20% 0% 0% Holding pure Holding operative Gruppi diversificati Gruppi monosettore Over100 Over50 Over100 Over50 40% Regione in cui ha sede la holding Presenza geografica 50% 30% 40% 20% 30% 10% 20% 10% 0% 0% Nord-ovest Nord-est Centro Sud Over100 Over50 20
La performance dei Gruppi versus società standalone* ROE Holding 8,06% monosettore Performance per livello Holding Confronto tra holding e stand-alone ** (Società ai diversi livelli dei gruppi) 6,89% diversificate 10,3 10 9,3 9,5 10 8 8 7,2 6 5,2 5,3 6 5,5 4,5 4 4 2,2 2,2 2,1 2,3 2 2 0 0 ROE ROA D/E ROE ROA D/E Capogruppo Operative Holding di gruppi Standalone Considerando la redditività corretta per il settore Le imprese standalone performano meglio dei Gruppi (indici adjusted), le società operative hanno un delta di imprese, mostrando +3,8 punti di ROE adj. e positivo di ROE adj. di +0,25 punti e di ROA adj. di +1,09 punti di ROA adj. in più. +0,06 punti rispetto alle holding. *Società che non fanno parte di alcun gruppo. **Sono escluse le holding pure ed il settore finanziario 21
I MODELLI DI LEADERSHIP E LA SUCCESSIONE AL VERTICE 22
I modelli di leadership nelle diverse forme proprietarie Modelli di leadership* CEO duality Familiari 16% 7% 33% 44% Familiari 12% 42% Statali 4% 1% 83% 12% Statali 38% 11% Coalizioni 7% 3% 45% 45% Coalizioni 25% 45% A controllo finanziario 4% 0% 73% 23% A controllo finanziario 27% 22% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 0% 20% 40% 60% 80% 100% A.U. Presidente Esecutivo A.D. Collegiale Effettiva Apparente (più AD) • Le imprese a controllo statale e finanziario mostrano modelli di leadership significativamente più semplici, al contrario delle imprese a controllo familiare e di coalizione. • La leadership collegiale ha un impatto generalmente negativo sul ROA adj. (-0,5 punti) nelle Over100. Così come la CEO duality, soprattutto nelle familiari (-0,32 punti) o in presenza di leadership collegiale (-0,29 punti)4. *Dati riferiti al 2017 Per i dettagli sui modelli della nota 4 e le definizioni si rimanda all’appendice statistica. 23
L’età del leader, l’evoluzione nel tempo e l’impatto sulle performance Età del leader nel tempo Età del leader per assetto proprietario 35% 64 Percentuale di imprese 62 30% 60 25% 58 56 20% 54 15% 52 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Under50 Cinquantenne Sessantenne Over70 Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario L’età del leader ha un impatto consistente anche sulle performance, ed in particolare sulla redditività dell’impresa: • Un leader «under 50» ha un impatto positivo sulle performance: in media il ROE adj. è più alto di +0,74 punti e la sua variazione (anno su anno) di +2 punti5. • Un leader «over 70», invece, ha un impatto negativo sul ROA adj. di -0,31 punti e sulla variazione* del ROE adj. di -2 punti. *Differenza tra ROE adj. anno successivo e precedente Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 5 dell’appendice statistica. 24
Età dei leader Crescita ed età del leader 18,00% L’età del leader ha un impatto 14,59% rilevante sulla crescita dell’impresa6. 15,00% 14,03% 14,15% Osservando il tasso percentuale annuo, la tensione alla crescita si 12,00% riduce considerevolmente dopo i 70 anni, passando da una media di 9,00% 8,42% circa il 14% (stabile fino a questa età) ad una crescita media annua di appena 8,4%. 6,00% Under50 Cinquantenni Sessantenni Over70 Media Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 6 dell’appendice statistica. 25
La leadership nei Gruppi Modelli di leadership nei gruppi Età del leader nei diversi livelli dei gruppi 60% 40% 70 50% 30% 65 63 40% 30% 20% 59 60 20% 10% 55 10% 0% 0% 50 AU Presidente A.D. Collegiale Under 50 Cinquantenni Sessantenni Over 70 Holding Operative esecutivo Holding Operative Holding Operative Età del leader Come prevedibile, le società operative sembrano privilegiare modelli di leadership tendenzialmente «tradizionali» (AD con CdA), e con leader più giovani. Permane tuttavia elevata l’incidenza della leadership collegiale non solo nelle Holding ma anche nelle società operative. 26
Leader, proprietà e performance Familiari 51% 22% 7% 5% 15% Leader proprietario - modello individuale Leader proprietario - modello Statali 91% 9% collegiale Leader non proprietario - modello individuale A controllo finanziario 7% 2% 75% 15% 2% Leader non proprietario - modello collegiale Coalizioni 26% 23% 23% 21% 7% Misto - modello collegiale 0% 20% 40% 60% 80% 100% In media, le aziende in cui il leader è parte della proprietà hanno una redditività più alta (+11 punti di ROE adj. e +1,9 punti di ROA adj.)7 ed un indebitamento minore (-40%). Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 7 dell’appendice statistica. 27
Modelli di leadership*, genere e performance AD per genere Leadership Leadership Uomini 4014 88% singola collegiale Donne 573 12% Donne AD 95 7,7% 478 14,3% AD donna per assetti proprietari Familiari 81 8,0% 470 15,1% Familiari 551 13,3% A controllo A controllo finanziario 8 5,4% finanziario 3 4,2% 5 6,7% Coalizioni 4 2,4% Coalizioni 3 7,3% 1 0,8% Statali 10 6,8% Statali 8 7,1% 2 5,9% Ceo duality Una leader donna (singola o in team) ha un effetto positivo Donne 141 8% sulle performance (ROA adj.), ma il segno si inverte quando Familiari 130 8% c’è leadership collegiale e contemporaneamente CEO A controllo finanziario 3 6% duality. Coalizioni 1 2% Separando per modelli, l’effetto positivo si concentra nelle Statali 7 10% familiari e nelle coalizioni: nelle familiari, la presenza di AD donna è associato ad un ROA adj. più alto4. *Dati riferiti al 2017 Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 4 dell’appendice statistica. 28
Le successioni al vertice e le relative determinanti (1/2) Successioni* per assetto proprietario Quando? 120 14% • Se il ROA è negativo per due esercizi 12% 100 12% 11% consecutivi, la probabilità di successione 80 10% 10% aumenta del 50%8. 8% 8% • Avere consiglieri outsider all’interno del 8% 60 CdA aumenta la probabilità di una 7% 6% successione: un aumento del 10% degli 40 4% outsider aumenta la probabilità di 20 successione del +6%. 2% • La concentrazione di potere diminuisce 0 0% la probabilità di successione: se il leader 2013 2014 2015 2016 2017 2018 è un AU la probabilità si dimezza, mentre Familiare Statale Coalizione in presenza di CEO duality la probabilità A controllo finanziario Percentuale si riduce di circa un quarto. * Sono escluse le aziende con leadership collegiale Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 8 dell’appendice statistica. 29
Le successioni al vertice e le relative determinanti (2/2) Percentuale di successioni per assetto proprietario* 60% 50% Età del leader e probabilità della successione 40% 15% 30% Nel 2012 c’erano 107 12% 20% leader ottantenni, nel 2017 diventano 178** 10% 9% 0% 6% 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Familiare Statale Coalizione A controllo finanziario 3% 0% • Le imprese familiari hanno circa un quinto delle 30 40 50 60 70 80 probabilità di cambiare leader rispetto agli altri Over100 Familiari assetti proprietari. ** da 47 a 61, se si escludono i modelli collegiali • Se il leader è il fondatore (-52%) o un membro della famiglia (-73%) è meno probabile che ci sia un cambio al vertice. * Sono escluse le aziende con leadership collegiale Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 8 dell’appendice statistica. 30
Impatto delle successioni Impatto della successione* sul ROE (adj.) Impatto della successione* sul ROA (adj.) 2,5 2,5 2,0 2,0 1,5 1,5 1,0 1,0 0,5 0,5 0,0 t-3 t-2 t-1 t t+1 t+2 t+3 -0,5 0,0 t-3 t-2 t-1 t t+1 t+2 t+3 ROE adj. ROA adj. La successione ha un impatto positivo sulle performance9: in media, il ROE adj. migliora di +2,36 punti e il ROA adj. di +0,86 punti tra l’anno prima e quello successivo alla successione del leader. In media, però, la successione porta anche ad un aumento del debito: +8%. * Sono escluse le aziende con leadership collegiale Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 9 dell’appendice statistica. 31
LA COMPOSIZIONE DEI CDA E I CONSIGLIERI «OUTSIDER» 32
La composizione del CdA Composizione del CdA Equilibrio di genere 7 160%100% 6,0 6,0 140% 6 5,3 5 4,6 120% 75% 100% 4 80% 3 73% 67% 50% 60% 2 40% 35% 25% 1 24% 20% 0 0% Familiari Statali Coalizioni A controllo 0% finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Consiglieri outsider Consiglieri insider AD Percentuale di outsider Donne Uomini Le imprese a controllo statale e finanziario presentano una maggiore dimensione dei CdA con migliore bilanciamento tra componente esecutiva e non. Le imprese familiari e le coalizioni tendono invece ad avere una sovra-rappresentazione di Consiglieri con legami proprietari (insider), anche in ruoli esecutivi. Le coalizioni hanno tuttavia una dimensione media maggiore per via della maggiore articolazione della proprietà e relativa rappresentanza nel board. Per le definizioni si rimanda all’appendice statistica 33
Età dei Consiglieri e performance Esistono alcune regolarità nella relazione Età dei Consiglieri tra età del CdA e performance10: 100% 8% 6% 5% 10% • Le imprese sono più propense a 25% ringiovanire il CdA quando le 75% 29% 34% 37% performance sono negative: le probabilità aumentano dell’+1,4% ogni 50% cinque punti in meno di ROE adj. 70% • All’aumentare dell’età media del CdA la 63% 60% 25% 53% redditività tende a peggiorare: la variazione del ROA adj. diminuisce di 0% -0,4 punti quando il CdA ha una età Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario media maggiore di 10 anni rispetto alle Consiglieri Over50 Consiglieri Under50 Consiglieri Under40 altre imprese del campione. * Differenza tra ROA adj. anno successivo e precedente Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 10 dell’appendice statistica. 34
L’apertura del CdA a Consiglieri «outsider»: determinanti e conseguenze (1/2) Le aziende tendono ad aprire il CdA ai Apertura del CdA consiglieri outsider quando le performance sono peggiori11: Familiari 53% 26% 21% • 5 punti di ROA adj. in meno aumentano la probabilità di far Statali 5% 5% 90% entrare un nuovo outsider di +1,5 punti. • 5 punti in meno di ROE adj. Coalizioni 33% 36% 31% aumentano la probabilità di far entrare un consigliere outsider del A controllo finanziario 9% 7% 83% +2,1%. La presenza di outsider è associata 0% 20% 40% 60% 80% 100% anche ad un maggior rapporto di Nessun outsider Almeno un outsider Maggioranza di outsider indebitamento (+2,3%), che diventa +4,1% se gli outsider rappresentano la maggioranza nel Cda. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 11 dell’appendice statistica. 35
L’apertura del CdA a Consiglieri «outsider»: determinanti e conseguenze (2/2) Il meccanismo dei consiglieri «outsider» ROE adjusted ROA adjusted 1,8 2,0 1,5 1,8 1,2 0,9 1,6 0,6 1,4 0,3 0,0 1,2 t-2 t-1 Ingresso t+1 t+2 t-2 t-1 Ingresso t+1 t+2 Come risposta le performance migliorano: • Il ROE adj. delle aziende che inseriscono un outsider è di +0,9 punti rispetto alle altre12. • Il ROA adj. migliora in media di +0,26 punti rispetto all’anno precedente l’ingresso di un outsider. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 12 dell’appendice statistica. 36
La distribuzione degli incarichi dei consiglieri Ruolo dei Consiglieri Numero di incarichi 80% 100% 85% 77,8% 60% 74% 60% 75% 40% 35% 50% 25% 20,8% 20% 18% 11% 4% 4% 5% 2,7%0,3% 1% 0,2% 0,2% 0% 0% Consiglieri insider Consiglieri outsider Entrambi i tipi di Entrambi i tipi di Totale Insider Outsider incarichi incarichi (gruppi Un incarico Due incarichi Tre-cinque incarichi Più di cinque incarichi diversi) 37
Gli incarichi «incrociati» tra diversi assetti proprietari Consiglieri con incarichi in diversi assetti proprietari A controllo Familiare Statale 250 finanziario 215 200 Coalizione 94 25 17 150 Familiare - 64 49 100 A controllo finanziario - - 17 50 13 2 0 Il maggior numero di incarichi «incrociati» di Consiglieri Due assetti Tre assetti Quattro assetti si osserva tra imprese familiari e coalizioni. Le imprese statali tendono ad essere più «isolate», a meno del legame con le familiari. 38
La mobilità territoriale dei consiglieri Consiglieri nati in una provincia diversa (Raggruppati per regione di nascita) 1800 1557 1500 1200 900 663 627 616 600 436 374 350 322 300 191 160 152 121 98 89 89 64 50 30 20 3 0 39
La mobilità territoriale e il «mercato» dei consiglieri A livello individuale circa il 45% degli individui ha un incarico in province diverse da quella di nascita. Consiglieri* che hanno incarichi in regioni che non Intensità della confinano e in aree geografiche diverse** Tutti «mobilità» 400 Piemonte verso Lombardia 214 344 Emilia Romagna verso Lombardia 198 300 Lazio verso Lombardia 190 Veneto verso Lombardia 156 229 Lombardia verso Emilia-Romagna 148 200 181 174 166 Liguria verso Lombardia 145 136 134 Lombardia verso Piemonte 140 94 Lombardia verso Veneto 127 100 82 74 64 57 Toscana verso Lombardia 115 48 39 37 25 18 16 Lombardia verso Lazio 110 10 0 Altri 2514 0 Totale 4.057 Totale Consiglieri 9.608 Totale Consiglieri «locali» 5.551 * Numero di incarichi ** Classificazione ISTAT 40
Le differenze nella mobilità dei consiglieri A livello di imprese la percentuale di consiglieri non locali varia sia per assetto proprietario che per area geografica, dove le imprese del Mezzogiorno sono quelle che si affidano maggiormente a consiglieri locali. Differenze per aree geografiche Differenze per assetto proprietario 100% 100% 86% 88% 77% 80% 80% 68% 67% 66% 64% 62% 63% 64% 65% 60% 56% 60% 52% 46% 47% 40% 37% 40% 20% 20% 0% 0% Nord-ovest Nord-est Centro Sud e isole Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Consiglieri nati in un'altra provincia Consiglieri outsider nati in un'altra provincia Consiglieri nati in un'altra provincia Consiglieri outsider nati in un'altra provincia 41
I consiglieri stranieri Familiari 1,6% Nel 2017 sono presenti nelle aziende Over100 Statali 1,5% 350 consiglieri stranieri con 383 incarichi e Coalizioni 3,1% provenienti da 47 Stati. A controllo finanziario 9,6% Holding 0% 5% 10% 15% 20% 25% Differenze tra quotate e private 20% 19% 18% Familiari 2,7% Statali 15% 1,1% Coalizioni 2,2% 10% 7% A controllo finanziario 13% Operative 0% 5% 10% 15% 20% 25% 5% 4% 3% 2% 2% 1% Familiari 3,6% 0% Statali 3,6% Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Coalizioni 8,2% Operative Quotate Non quotate secondarie A controllo finanziario 22% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 42
La «mappa» dei consiglieri stranieri PAESE* # PAESE* # FRANCIA 76 ARGENTINA 5 GERMANIA 36 CANADA 5 USA 32 PORTOGALLO 5 SPAGNA 24 TAIWAN 4 REGNO UNITO 25 ROMANIA 3 SVIZZERA 21 IRLANDA 3 PAESI BASSI 13 ISRAELE 3 GRECIA 9 SERBIA 2 CINA 9 TURCHIA 3 BELGIO 9 REP. CECA 2 GIAPPONE 9 HONG KONG 2 EGITTO 7 IRAN 2 AUSTRIA 7 LIBIA 2 INDIA 6 SVEZIA 2 RUSSIA 5 TUNISIA 2 *I paesi colorati sulla mappa indicano quelli rappresentati nelle imprese Over100. I Paesi colorati ma non riportati in tabella hanno un solo consigliere. 43
Le «connessioni politiche» (1/2) Le imprese con politici tra i consiglieri hanno, in media, un ROE più basso di 3 punti ed un Presenza di Consiglieri «Politici o ex ROA inferiore dello 0,9 punti rispetto alla media Politici*» delle altre imprese13. 30,0% 25,2% 25,0% I politici riducono gli effetti dell’incertezza14 legata ad elementi di contesto (ad esempio le 20,0% elezioni). 15,0% 10,0% • In occasione delle elezioni politiche le 6,6% imprese, in media, riducono gli 5,0% 3,2% 3,6% 0,6% 2,4% 0,5% investimenti (misurati come crescita 0,4% 0,0% dell’attivo) del 15% e i dipendenti di circa 200 Familiari Statali Coalizioni A controllo unità. finanziario • Se un politico è parte del CdA gli Percentuale di politici Percentuale di imprese con politci investimenti non calano e i dipendenti * Sono considerati consiglieri politici tutti coloro che sono stati eletti in un consiglio regionale, provinciale, comunale o in Parlamento nel periodo 2012-18 e che contemporaneamente avevano un incarico come diminuiscono di sole 50 unità. consigliere nelle imprese analizzate. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla note 13 e 14 dell’appendice statistica. 44
Le «connessioni politiche» (2/2) Titolo di studio dei consiglieri-politici Area politica di appartenenza 70% 40% 60% 30% 50% 40% 20% 30% 20% 10% 10% 0% 0% LAUREA DIPLOMA LICENZA MEDIA DOTTORATO CENTRO LISTA CIVICA CENTRO ALTRO CENTRO DESTRA SINISTRA 45
Alcuni trend dei consiglieri donna (1/2) Le donne presenti nelle aziende Over100 (nel 2017) sono 1.936. Aziende in cui è presente almeno una Percentuale di Consiglieri donna donna nel CdA 40% 100% 80% 30% 60% 20% 40% 10% 20% 0% 0% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario Non si è verificato alcun effetto «trascinamento» della Legge Golfo-Mosca del 2011 (che, per le non quotate, ha effetto solo sulle partecipate pubbliche), se non marginalmente nelle coalizioni proprietarie. 46
Alcuni trend dei consiglieri donna (2/2) Donne non familiari* 29% 30% Percentuale di consiglieri donna (Solo aziende con consiglieri donna) 23% 40% 21% 19% 20% 35% 17% 16% 30% 10% 25% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 20% La maggiore presenza di Consiglieri donna nelle imprese familiari, tradizionalmente «guidata» 15% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 dalla presenza di donne della famiglia, ha visto una decisa inversione di tendenza: dal 2012 è Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario infatti aumentata la presenza di Consiglieri donna che non hanno un legame con la famiglia proprietaria. * Solo imprese familiari 47
I consiglieri donna: tipologia di incarichi in CdA Percentuale di leader donna* Ruoli in CdA 20% 18,1% 16,3% Insider 16% Outsider 12% 0% 25% 50% 75% 100% 8% 6,3% 5,6% Tipologia di incarichi 4% 3,1% 2000 40% 0% 35% 1563 Familiari Statali Coalizioni A controllo Totale 1600 finanziario 30% 26% 25% Numero incarichi 1200 100% 80,8% 20% 20% 80% 800 15% 15% 13% 60% 431 10% 9% 400 229 40% 5% 49 98 15,7% 0 0% 20% 2,6% 0,9% A.U. A.D. Presidente Consigliere Vice-presidente 0% Donne Percentuale Un incarico Due incarichi Tre incarichi Più di tre * Sono escluse le aziende con leadership collegiale 48
I consiglieri donna: determinanti e conseguenze dell’ingresso in CdA Performance Ingresso15 • L’impatto di una maggiore presenza di • Non c’è un effetto attrazione tra le donne: donne sulle performance non mostra in media la probabilità di ingresso di una tendenze univoche e varia in base al tipo di donna nel CdA diminuisce del 13% per impresa. ogni donna già presente in consiglio. • Come verrà dettagliato in seguito, i • Anche l’età dei membri del consiglio Consiglieri donna sembrano avere: influisce sulla probabilità di ingresso di una • Un impatto positivo sulle performance donna: un’età media più alta di 10 anni delle società quotate; aumenta la probabilità di ingresso di una • Un impatto da neutro a negativo donna del 20%. nelle non quotate, soprattutto nei casi in cui la presenza di donne sia motivata esclusivamente da legami proprietari. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 15 dell’appendice statistica. 49
LA GOVERNANCE NEI GRUPPI 50
La composizione dei CdA nei gruppi Gruppi con consiglieri che hanno più Eterogeneità degli incarichi** incarichi al loro interno* 100% 3,5 91% 91% 15% 3,2 80% 80% 12% 11% 3,0 60% 9% 2,7 41% 6% 40% 6% 2,4 2,4 2,5 4% 20% 3% 0% 2,0 0% Familiare Statale Coalizione A controllo Consiglieri che siedono in Consiglieri che siedono in Consiglieri in più settori e finanziario più settori (holding più gruppi gruppi Percentuale gruppi Numero consiglieri escluse) Percentuale Numero Le imprese statali hanno un minor numero di Consiglieri con incarichi gruppi consiglieri multipli, ma al contempo chi ricopre incarichi multipli ne ricopre di più Stato 33% 3 che in altre forme proprietarie (anche per ragioni di spending review). Enti locali 42% 3,5 * Sono considerate solo le imprese con almeno 100M di fatturato 51 ** Percentuali calcolate su tutti i consiglieri presenti nel database
L’età dei consiglieri nei gruppi Età media per livello Solo Amministratori Delegati 62 62 60 60 58 58 56 56 54 54 52 52 50 50 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Holding Operative di primo livello Altre operative Holding Operative di primo livello Altre operative L’età media degli AD cresce più che proporzionalmente rispetto all’età media del CdA ai vari livelli di Gruppo. In entrambi i casi, l’età media di AD e Consiglieri è superiore nelle Holding rispetto alle società operative. 52
La governance nei Gruppi: la presenza di «outsider» per livello societario e forma proprietaria Coalizioni 32% Percentuale di consiglieri A controllo finanziario 18% outsider Statali 78% I consiglieri outsider hanno un Familiari 19% Holding impatto migliore sulle 0% 20% 40% 60% 80% 100% performance quando hanno un Coalizioni 40% incarico in società operative16. A controllo finanziario 22% Se la percentuale di outsider Statali 73% sale del 10%: Familiari 33% Operative • il ROE adj. aumenta di +0,23 0% 20% 40% 60% 80% 100% punti nelle operative rispetto Coalizioni 37% alle holding A controllo finanziario 23% • il ROA adj. aumenta di +0,1 Statali punti nelle operative rispetto 74% Operative (dal alle holding secondo livello) Familiari 43% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 16 dell’appendice statistica. 53
La governance nei Gruppi: presenza di consiglieri donna per livello societario e forma proprietaria Coalizioni 12% Percentuale di consiglieri A controllo finanziario 11% donna Statali 29% Familiari Le presenza di Consiglieri 22% Holding donna ha un impatto 0% 20% 40% 60% 80% 100% positivo solo nelle società Coalizioni 8% operative17: A controllo finanziario 10% • in termini di redditività Statali 30% operativa (ROAadj. +0,5 Familiari 18% punti); Operative 0% 20% 40% 60% 80% 100% • In termini di redditività Coalizioni 7% netta (ROEadj. +2,87 A controllo finanziario 9% punti). Statali 29% Operative (dal Familiari 16% secondo livello) 0% 20% 40% 60% 80% 100% Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 17 dell’appendice statistica. 54
La governance nei Gruppi: presenza di «outsider» e diversificazione Percentuale di consiglieri Diversificati 22% outsider La presenza dei consiglieri outsider è Monosettore 23% maggiore nei Gruppi diversificati, in Holding particolare ai livelli operativi. 0% 20% 40% 60% 80% 100% Inoltre, gli outsider impattano Diversificati 45% maggiormente sulle performance dei gruppi non familiari18. Una maggiore Monosettore 34% percentuale di consiglieri outsider Operative (+10%), porta: 0% 20% 40% 60% 80% 100% • ad un ROA adj. più alto di +0,37 punti nei gruppi diversificati rispetto Diversificati 51% a quelli mono-settore; • ad un ROE adj. più alto di +1,3 punti Operative (dal Monosettore 44% nei gruppi diversificati rispetto a secondo livello) quelli mono-settore. 0% 20% 40% 60% 80% 100% Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 18 dell’appendice statistica. 55
La governance nei Gruppi: presenza di consiglieri donna e diversificazione Percentuale di consiglieri Diversificati 23% donna Monosettore 20% • Le donne hanno un Holding 0% 20% 40% 60% 80% 100% impatto positivo nei gruppi di imprese diversificati, ed Diversificati 15% in particolare nelle società operative (e non, invece, Monosettore 16% nelle holding). Operative • Questo impatto è positivo 0% 20% 40% 60% 80% 100% sia considerando la Diversificati 12% presenza che la percentuale di donne. Operative (dal Monosettore 13% secondo livello) 0% 20% 40% 60% 80% 100% 56
La governance nei Gruppi: una «mappa» degli «incroci» settoriali (1/2) Commercio Altri Altro Carta e Chimico e Commercio Commercio Energia e Gomma e Mezzi di Mobile e Prodotti di Sistema Trasporti e di Costruzioni Elettrico Meccanico servizi manifatturiero stampa farmaceutico al dettaglio all'ingrosso estrazione plastica trasporto arredo metallo moda logistica autoveicoli Alimentare e bevande 11 4 0 5 5 8 0 1 4 4 1 11 0 1 5 5 2 Altri servizi - 8 7 5 14 6 5 10 19 15 0 16 4 1 5 15 16 Altro manifatturiero - - 6 2 4 2 0 9 5 10 2 7 2 0 9 3 5 Carta e stampa - - - 0 0 7 0 5 3 4 1 3 4 1 0 3 4 Chimico e farmaceutico - - - - 0 7 0 5 0 6 1 9 0 5 0 2 0 Commercio al dettaglio - - - - - 51 0 0 6 2 0 5 0 0 1 22 1 Commercio all'ingrosso - - - - - - 1 1 0 13 1 5 1 0 18 10 4 Commercio di autoveicoli - - - - - - - 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 Costruzioni - - - - - - - - 3 5 0 12 1 1 4 0 15 Elettrico - - - - - - - - - 6 1 15 1 0 6 7 2 Energia e estrazione - - - - - - - - - - 3 6 4 0 4 3 11 Gomma e plastica - - - - - - - - - - - 2 1 0 1 2 3 Meccanico - - - - - - - - - - - - 15 1 14 5 2 Mezzi di trasporto - - - - - - - - - - - - - 0 6 4 0 Mobile e arredo - - - - - - - - - - - - - - 2 1 0 Prodotti di metallo - - - - - - - - - - - - - - - 5 3 Sistema moda - - - - - - - - - - - - - - - - 5 Trasporti e logistica - - - - - - - - - - - - - - - - - 57
La governance nei Gruppi: una «mappa» degli «incroci» settoriali (2/2) Relazioni tra settori Consiglieri Settori* Consiglieri con incarichi multi-settoriali in comune 2000 1717 88% 100% Commercio al dettaglio-Commercio all'ingrosso 51 Commercio al dettaglio-Sistema moda 22 1500 75% Commercio all'ingrosso-Prodotti di metallo 18 Costruzioni-Trasporti e logistica 15 1000 50% Elettrico-Meccanico 15 Meccanico-Mezzi di trasporto 15 Meccanico-Prodotti di metallo 14 500 25% 10% Commercio all'ingrosso-Energia e estrazione 13 2% Costruzioni-Meccanico 12 0 0% Alimentare e bevande-Meccanico 11 Consiglieri che Due settori Tre settori Più di tre settori siedono in più Energia e estrazione-Trasporti e logistica 11 settori Altri 479 Totale 676 * Analisi condotta escludendo holding, attività finanziarie e servizi alle imprese 58
FOCUS SULLE SOCIETÀ QUOTATE 59
Il profilo dei Consiglieri Il CG Lab ha analizzato 1.898 Consiglieri con incarichi nelle Donne 32% società di diritto italiano incluse negli indici FTSE-MIB, MID CAP e SMALL CAP nel 2017. Uomini 68% 0% 20% 40% 60% 80% Età media per genere 60 Consiglieri stranieri 58,6 58 8% 7% 1,07 1,20 56,4 7% 1,00 56 6% 5% 0,80 54 4% 0,60 51,7 3% 52 0,40 2% 0,20 50 1% 0% 0,00 48 Stranieri Numero medio di incarichi Totale Uomini Donne 60
Gli incarichi dei Consiglieri Ruolo Qualifica* 95% 100% 88% 100% 82%77% 80% 80% 63% 60% 60% 50% 50% 40% 37% 40% 20% 9% 11% 3% 9% 12% 2% 12% 10% 10% 10% 20% 0% Presidenti AD Consiglieri 0% Esecutivi Indipendenti Minoranza Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Numero medio incarichi Cumulo di cariche 1,3 1,24 97 96 100 80 65 1,2 1,18 60 1,15 40 33 32 1,2 20 1 1,1 0 Totale Uomini Donne CEO-duality Busy quotate Totale Uomini Donne *Definite secondo i criteri del codice di autodisciplina. 61 Per le definizioni si rimanda all’appendice statistica .
Background professionale, education e associazione con le performance Background professionale Education 80% 100% 60% 80% 40% 60% 40% 20% 20% 0% 0% Laureati Economia Scienze Ingegneria, Altre aziendale e economiche e matematica e giurispudenza sociali scienza naturali Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Il background professionale dei Consiglieri è La performance dell’impresa (precedente all’ingresso associato mediamente a: dei Consiglieri) sembra influenzarne la tendenza ad • Maggiore redditività dell’impresa (soprattutto per «accettare» l’incarico. Consulenti e banchieri i banchieri)19; tendono a preferire imprese con performance • Minore redditività dell’impresa (per Consiglieri migliori rispetto a politici e liberi professionisti. «politici»). Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 19 dell’appendice statistica. 62
Background professionale per settore (1/4) Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Costruzioni Accademici 26% Accademici 20% Accademici 43% Consulenti 30% Consulenti 34% Consulenti 23% Manager/imprenditori 82% Manager/imprenditori 78% Manager/imprenditori 63% Politici 12% Politici 3% Politici 11% Liberi professionisti 16% Liberi professionisti 23% Liberi professionisti 33% Medici scientifici 3% Medici scientifici 1% Medici scientifici 0% Banchieri 8% Banchieri 24% Banchieri 14% Altro 11% Altro 7% Altro 8% Energia e estrazione Trasporti e logistica Servizi alle imprese Accademici 32% Accademici 18% Accademici 21% Consulenti 30% Consulenti 33% Consulenti 36% Manager/imprenditori 76% Manager/imprenditori 58% Manager/imprenditori 79% Politici 23% Politici 24% Politici 5% Liberi professionisti 28% Liberi professionisti 12% Liberi professionisti 21% Medici scientifici 6% Medici scientifici 3% Medici scientifici 2% Banchieri 8% Banchieri 8% Banchieri 10% Altro 14% Altro 23% Altro 12% 63
Background professionale per settore (2/4) Attività finanziarie e Altri servizi Alimentare e bevande immobiliari Accademici 23% Accademici 13% Accademici 24% Consulenti 26% Consulenti 33% Consulenti 33% Manager/imprenditori 76% Manager/imprenditori 79% Manager/imprenditori 68% Politici Politici 9% 10% Politici 12% Liberi professionisti 17% Liberi professionisti 34% Liberi professionisti 26% Medici scientifici 0% Medici scientifici 2% Medici scientifici 2% Banchieri 20% Banchieri 12% Banchieri 2% Altro 16% Altro 13% Altro 37% Altro manifatturiero Sistema moda Carta e stampa Accademici 9% Accademici 10% Accademici 3% Consulenti 27% Consulenti 16% Consulenti 33% Manager/imprenditori 84% Manager/imprenditori 76% Manager/imprenditori 95% Politici 3% Politici 1% Politici 0% Liberi professionisti 20% Liberi professionisti 13% Liberi professionisti 36% Medici scientifici 0% Medici scientifici 1% Medici scientifici 0% Banchieri 9% Banchieri 5% Banchieri 0% Altro 1% Altro 13% Altro 38% 64
Background professionale per settore (3/4) Chimico e farmaceutico Prodotti di metallo Meccanico Accademici 22% Accademici 11% Accademici 20% Consulenti 24% Consulenti 13% Consulenti 25% Manager/imprenditori 64% Manager/imprenditori 54% Manager/imprenditori 82% Politici 13% Politici 25% Politici 4% Liberi professionisti 18% Liberi professionisti 39% Liberi professionisti 18% Medici scientifici 21% Medici scientifici 0% Medici scientifici 3% Banchieri 6% Banchieri 3% Banchieri 8% Altro 14% Altro 0% Altro 16% Elettrico Mezzi di trasporto Accademici 12% Accademici 14% Consulenti 31% Consulenti 29% Manager/imprenditori 65% Manager/imprenditori 75% Politici 6% Politici 20% Liberi professionisti 17% Liberi professionisti 22% Medici scientifici 2% Medici scientifici 5% Banchieri 8% Banchieri 7% Altro 34% Altro 7% 65
Background professionale per settore (4/4) Uno scostamento* del background professionale dei consiglieri rispetto al «mix medio» di settore ha un impatto negativo sulle performance: • in media, una società perde -0,4 punti di ROA19 per 10 punti di scostamento dalla media di settore. Un esempio tratto da dati reali dell’Osservatorio di una azienda reale (X) rispetto alla media di un settore (chimico-farmaceutico) Manager/ Liberi Medici Accademici Consulenti Politici Banchieri Altro imprenditori professionisti scientifici ROA Media settore Chimico 22% 24% 64% 13% 18% 21% 6% 14% 7,27% Media azienda X 33% 17% 67% 0% 25% 42% 0% 8% 1,47% Scostamento 11% 8% 2% 13% 7% 21% 6% 6% * Somma dei valori assoluti della differenza fra la percentuale della professione i-esima nella società e la percentuale della stessa professione i-esima nella industria di appartenenza 66
L’importanza della «centralità» dei Consiglieri nel network: evidenze dalla «social network analysis» • La closeness è un indice di network centrality che misura la capacità di un individuo di raggiungere gli altri membri del network*. • Un punteggio della closeness sopra la mediana è associato a: • migliori performance in termini di ROA20 (in media +1,8 punti). • migliori performance in termini di (indice di) liquidità (+0,36 punti). • I consiglieri con una closeness maggiore tendono ad entrare/essere cooptati in imprese con performance migliori (ROA più alto e con volatilità minore). * media delle distanze di un nodo dagli altri Rappresentazione del network dei consiglieri delle società dei principali indici di borsa ** Performance media delle aziende in cui il consigliere ha un incarico Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 20 dell’appendice statistica. 67
L’importanza della «centralità» dei Consiglieri nel network nel bilanciamento tra componente esecutiva e non del CdA La centrality nel network ha un ruolo anche esecutivi rispetto a quella del gruppo di rispetto al bilanciamento tra componente Consiglieri indipendenti – ossia in presenza esecutiva e componente indipendente del di una componente indipendente più CdA. connessa nel network (o viceversa) - si In particolare, al crescere del divario tra riscontra un ROA21 più alto di +0,9 punti. centralità media del gruppo di Consiglieri Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 21 dell’appendice statistica. 68
Il «valore» dell’esperienza dei Consiglieri nelle società quotate: performance di società private e quotate a confronto 30 20 10 Private con consiglieri Altre ROA private 0 anche in quotate private -50 -25 0 25 50 -10 ROA 7,48% 6,18% -20 ROA adj. 4,17% 2,72% -30 ROA quotate Confrontando le performance delle società Restringendo l’analisi alle sole società quotate con quelle delle società private in cui private (Over100), si osserva una migliore siede almeno un Consigliere con incarichi in performance operativa di quelle in cui siede società quotate si nota una associazione positiva almeno un Consigliere con esperienza di di performance. In altri termini, i Consiglieri società quotate. In altri termini, i Consiglieri siedono alternativamente in società che di quotate sembrano fungere da «volano vanno mediamente meglio o mediamente di trasmissione» di practice per le non peggio dei peer. quotate. 69
I Consiglieri donna nelle società quotate (1/6) Percentuale di consiglieri donna nel CdA Differenze per assetto proprietario 35% 35% 25% 25% 15% 15% 5% 5% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Familiare Coalizione A controllo finanziario Statali Dal 2012 si assiste ad un incremento esponenziale La percentuale di consiglieri donna aumenta in della percentuale di consiglieri donna in seguito maniera quasi omogenea nei differenti assetti all’entrata in vigore della legge sulle quote di genere proprietari, ad esclusione delle imprese «a (Golfo-Mosca). Si passa dal 7% nel 2003 all’11% nel controllo finanziario» (circa 10 punti in meno 2012, fino ad arrivare al 33% nel 2017. rispetto alle altre tipologie di imprese). 70
I Consiglieri donna nelle società quotate (2/6) AD e Presidenti Qualifica 16 10% 80% 70% 8% 12 60% 6% 50% 8 40% 4% 30% 4 20% 2% 10% 0 0% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Indipendenti Esecutive Non esecutive non indipendenti AD Presidenti % AD % Presidenti La previsione delle quote di genere è Gli AD donna raddoppiano (6 nel 2003, 12 rispettata esclusivamente attraverso lo nel 2017), mentre i Presidenti donna switch tra consiglieri donna Executive e addirittura quadruplicano. Non Indipendenti in favore di consiglieri donna indipendenti. 71
I Consiglieri donna nelle società quotate (3/6) Numero di incarichi Dall’entrata in vigore della legge 600 6 sulle quote di genere il numero (massimo) degli incarichi è 500 5 aumentato proporzionalmente 400 4 all’aumento del numero di consiglieri donna. 300 3 200 2 Il numero medio di incarichi per 100 1 consigliere donna è leggermente superiore a 1, mentre il numero 0 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 massimo di incarichi cresce dai 3 Numero incarichi Numero donne del 2012 ai 5 del periodo 2013- Media incarichi Numero massimo di incarichi 2017. 72
I Consiglieri donna nelle società quotate (4/6) Incarichi dei consiglieri donna pre-Legge «Destinazione» delle donne che hanno Golfo-Mosca cambiato CdA 120 25% 10 100% 100% 100% 22% 100 20% 8 78% 80% 18% 80 15% 6 60% 60 11% 10% 40 4 40% 20 5% 2 20% 0 0% Consiglieri donna con Consiglieri donna con un Consiglieri donna che 0 0% incarico ad inizio legge solo incarico ad inizio hanno cambiato impresa Settore differente Assetto proprietario Ruolo CdA uguale legge differente Numero Percentuale Numero Percentuale Tutti i consiglieri donna operano in settori diversi Il 18% (22%) dei consiglieri donna in carica nel rispetto al 2012 e hanno mantenuto lo stesso ruolo 2017 lo era anche nel 2012: di queste, solo 9 nel CdA (Indipendente). 7 consiglieri donna hanno (11%) ha cambiato CdA. cambiato assetto proprietario. 73
I Consiglieri donna nelle società quotate (5/6) Percentuale donne laureate Percentuale di donne laureate per assetto (prima e dopo la Legge G.-M.) proprietario 100% Prima 28% Dopo 90% 74% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 80% 70% Percentuale donne laureate per ruolo 60% 60% 50% 50% 40% 40% 30% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 20% Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario 10% Le percentuali di consiglieri donna laureati sono più che 0% Esecutive Indipendenti Non esecutive-non raddoppiate da quando è in vigore la Legge Golfo- indipendenti Mosca sulle quote di genere, con differenze per ruolo e Prima Dopo tipo di impresa. 74
I Consiglieri donna nelle società quotate (6/6) Percentuale di donne laureate per settore prima (2003-2011) e dopo (2011-2017) la 100% legge Golfo-Mosca 500% 88% 85% +415% 79% 80% 75% 75% 400% 70% 67% 67% 60% 60% 300% +241% 40% 200% +188% +174% +147% +141% +139% +132% 20% 100% 0% 0% Prima Dopo Aumento 75
Consiglieri donna e performance (1/3) Numerosità ROA ROE DEBITO Le performance operative e reddituali delle imprese con una maggiore percentuale di Percentuale ++ ++ -- consiglieri donna nel CdA sono statisticamente superiori. Effetto «massa Una donna - ++ -- critica».22 Due donne ++ ++ -- Ruolo nel CdA ROA ROE DEBITO Tre donne ++ ++ -- AD ++ -- Le performance reddituali delle imprese con un AD donna e con una Presidente -- percentuale di consiglieri donna Indipendente ++ ++ indipendenti sono statisticamente Non Non Non superiori – anche se l’effetto Fam Fam Fam Fam Fam Fam sembra essere trainato dalle imprese a controllo non familiare. Indipendente ++ -- --- Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 22 dell’appendice statistica. 76
Consiglieri donna e performance (3/3) Donne laureate per ambito di studio Ambito Laurea ROA ROE DEBITO 40% Percentuale laureate + + 35% Scienze Economiche 30% e Sociali + 25% 24% 20% Scienze Giuridiche + 15% 14% Ingegneria + ++ -- 10% 5% 5% 3% Scienze Politiche --- 2% 0% Scienze Scienze Ingegneria Scienze Altro Le performance reddituali (operative e nette) economiche e giuridiche politiche sociali delle imprese con una maggiore percentuale di Prima Dopo Aumento consiglieri donna laureati sono statisticamente superiori22, con differenze anche sensibili tra diversi ambiti disciplinari. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 22 dell’appendice statistica. 77
Il collegio sindacale: composizione nelle Società quotate (1/2) Numero medio di incarichi Distribuzione 12 100% 11 82% 10 80% 9 8 60% 7 6 5 40% 4 3 20% 13% 2 4% 1% 1 0% 0 Un incarico Due incarichi Tre incarichi Più di tre incarichi Totale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Numero incarichi Numero incarichi in società quotate L’8% dei sindaci ha un incarico sia come membro Età media Totale 53 effettivo che supplente all’interno dei collegi Presidente 57 sindacali delle società quotate. Sindaci effettivi 54 Sindaci supplenti 51 78
Il collegio sindacale: composizione nelle Società quotate (2/2) Sindaci di minoranza Sindaci donna 250 60% 700 50% 207 45% 53% 50% 600 200 40% 40% 40% 500 34% 35% 150 30% 30% 400 101 92 100 23% 20% 20% 300 20% 18% 50 10% 200 14 11% 12% 10% 3% 100 0 0% Totale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti 2% 0 0% Numero Percentuale Totale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Sindaci donna Di minoranza Percentuale sindaci donna Percentuale di minoranza I sindaci eletti dalle liste di minoranza svolgono principalmente l’incarico di Presidente del Collegio Sindacale. *Sono sindaci di minoranza quelli eletti dalle liste di minoranza 79
UN CONFRONTO INTERNAZIONALE UK Germany France Italy 80
Confronto internazionale (1/3) PREMESSA: 100% Il Corporate Governance Lab ha preso in esame le grandi imprese di 3 paesi europei: Regno Unito (199), Germania (188) e Francia 80% (109). Sono stati raccolti i dati finanziari ed è stato individuato il campione 60% delle imprese con almeno €250 milioni di fatturato. Per questa prima edizione è stato esaminato un sotto-campione 40% estratto in modo casuale. Le statistiche riportate nelle seguenti slide confrontano le 20% caratteristiche di questo campione con la popolazione italiana delle imprese over 250 milioni. Per le analisi econometriche è 0% stato estratto un campione casuale Italia Francia Regno Unito Germania anche per le aziende italiane, per Familiari Statali Coalizioni A controllo finanziario migliorare la comparabilità dei risultati. 81
Confronto internazionale (2/3) Dimensione del CdA Consiglieri outsider 10 100% 8,7 8,1 31% 8 80% 36% 7,2 52% 60% 6 5,2 60% 4 40% 64% 69% 2 48% 20% 40% 0 0% Italia Francia Regno Unito Germania Italia Francia Regno Unito Germania Percentuale di consiglieri insider Percentuale di consiglieri outsider I consiglieri outsider hanno un impatto positivo anche nelle imprese non quotate degli altri Paesi EU analizzati (+0,57 punti di ROA23 ogni 10% di consiglieri outsider). Come per l’Italia, invece, l’impatto degli outsider si dimostra non statisticamente significativo nelle imprese quotate. Per i dettagli sul modello di analisi si rimanda alla nota 23 dell’appendice statistica. 82
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