SISMABONUS, Brevi considerazioni operative - GEOSISMICA: Conoscenza del territorio e Mitigazione del Rischio Sismico ROMA, 19 giugno 2018 ...
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GEOSISMICA: Conoscenza del territorio e Mitigazione del Rischio Sismico ROMA, 19 giugno 2018 SISMABONUS, Brevi considerazioni operative Edoardo Cosenza
Definizione Stato Stato Limite di Operatività Stati Limite Limite diSismici: Salvaguardia delle Vita =(SLV)_Tr=475y (SLO)_Tr=30y: a seguito delNTC 2018 NTC 2008 : a seguito del terremoto la costruzione nel suo terremoto la costruzione subisce rotture complesso, includendo gli elementi e crolli dei componenti non strutturali ed strutturali, quelli non strutturali, le impiantistici e significativi danni dei apparecchiature rilevanti alla sua componenti strutturali cui si associa una funzione, non deve subire danni perdita significativa di rigidezza nei d’uso significativi; confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece una parte Stato Limite di Danno della resistenza e rigidezza per azioni (SLD)_50y: a seguito del terremoto verticali e un margine di sicurezza nei la costruzione nel suo complesso, confronti del collasso per azioni sismiche includendo gli elementi strutturali, orizzontali; quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua Stato Limite di prevenzione del funzione, subisce danni tali da non Collasso (SLC)_Tr=975y: a seguito del mettere a rischio gli utenti e da non terremoto la costruzione subisce gravi compromettere significativamente la rotture e crolli dei componenti non capacità di resistenza e di rigidezza strutturali ed impiantistici e danni molto = 50 annila nei confronti delle azioni verticali ed gravi dei componenti strutturali; orizzontali, mantenendosi l =3,33% costruzione conserva ancora Tr= 30 anni un margine immediatamente utilizzabilelpur =2% Tr= 50 ed di sicurezza per azioni verticali anni un nell’interruzione d’uso di parte l =delle 0,21%esiguo margine di sicurezza Tr= nei 475 anni confronti apparecchiature; l =0,1025% del collasso per azioni orizzontali. Tr= 975 anni
CALCOLO PAM PER EDIFICIO ESISTENTE / EDIFICIO RINFORZATO SLID CONVENZIONALE, l=0,10% CR=0% SLO SI STIMA ( o si calcola) CR=7% SLD SI CALCOLA lSLD CR=15% SLV SI CALCOLA lSLV CR=50% SLC SI STIMA ( o si calcola) CR=80% SLR CONVENZIONALE, l=0% CR=100%
ASCISSA: Frequenza media annua di superamento ORDINATA : % Costo di Ricostruzione (Perdita economica diretta) EDIFICIO ESISTENTE e EDIFICIO RINFORZATO 1. MUOVENDOSI NEL GRAFICO IN ORIZZONTALE: SI STIMA lSLC SI CALCOLA lSLV SI CALCOLA lSLD SI STIMA lSLO 2. SI CALCOLA AREA SOTTESA DALLA SPEZZATA = PAM
Figura 1.- Percentuale di feriti e morti sul totale degli occupanti, in funzione del danno espresso in %CR. 1 Le stime sono relative a tutte le tipologie di costruzione, escluse quelle in acciaio e quelle intelaiate in legno. I valori relativi a queste ultime si ricavano dividendo per 10 i valori mostrati in figura. (Progetto ATC-13, 1985). VITTIME IN ITALIA (MAGGIORI EVENTI) - LAMEZIA TERME 1905 557 - REGGIO E MESSINA 1908 120.000 - AVEZZANO 1911 33.000 - IRPINIA 1930 1404 - BELICE 1968 370 - FRULI 1976 989 - IRPINIA 1980 2914 - L’AQUILA 2009 308 - … - TOTALE DAL 1900 : OLTRE 160.000
CLASSE EFFETTIVA: MINIMO FRA LE DUE CLASSI PAM e IS-V Perdita Media Annua Classe attesa (PAM) PAM Indice di Sicurezza Classe IS-V PAM ≤ 0,50% A+ 100% < IS-V A+ 0,5% < PAM ≤ 1,0% A 80% < IS-V ≤ 100% A 1,0% < PAM ≤ 1,5% B 60% < IS-V ≤ 80% B 1,5% < PAM ≤ 2,5% C 45% < IS-V ≤ 60% C 2,5% < PAM ≤ 3,5% D 30% < IS-V ≤ 45% D 3,5% < PAM ≤ 4,5% E 15% < IS-V ≤ 30% E 4,5% < PAM ≤ 7,5% F IS-V ≤ 15% F 7,5% < PAM G 1) Un progetto di rinforzo corretto migliora il PAM in modo equilibrato e tende a verificare anche IS-V 2) IS-V corregge progetti troppo sbilanciati verso lo SLD, che non garantirebbero la Salvaguardia della Vita
ESEMPIO (Edificio muratura L’Aquila) Classe di Classe di (a) (a) rischio C Classi di rischio rischio G (d) (c) (c) Classi di rischio (d) Inibizione meccanismi fuori piano Edificio NON RINFORZATO Incremento di 4 classi Con metodo semplificato interventi mirati a sanare i Classi di rischio meccanismi fuori piano ed Classe di incremento di una classe rischio B Classe di rischio F Rinforzo nel piano Incremento di 5 classi Incremento di 1 classe
CLASSI DI RISCHIO SISMICO IN BASE AL IS-V «INDICE DI SICUREZZA RISPETTO ALLO SLV» del «SISMABONUS» Indice di Sicurezza Classe IS-V 100% < IS-V A+ 80% < IS-V ≤ 100% A Δ1 medio =0,20 60% < IS-V ≤ 80% B Δ1 medio=0,175 45% < IS-V ≤ 60% C Δ1 medio=0,15 30% < IS-V ≤ 45% D Δ1 medio=0,15 15% < IS-V ≤ 30% E Δ1 medio=0,15 IS-V ≤ 15% F Δ minimo NTC 2018 =0,10
CLASSI DI RISCHIO SISMICO IN BASE AL IS-V «INDICE DI SICUREZZA RISPETTO ALLO SLV» del «SISMABONUS» Indice di Sicurezza Classe IS-V 100% < IS-V A+ 80% < IS-V ≤ 100% A Δ2 medio =0,40 60% < IS-V ≤ 80% B Δ2 medio=0,325 45% < IS-V ≤ 60% C Δ2 medio=0,325 30% < IS-V ≤ 45% D Δ2 medio=0,30 15% < IS-V ≤ 30% E Δ2 medio=0,30 IS-V ≤ 15% F Δ minimo NTC 2018 =0,10
Dal punto di vista strettamete finanziario, considerando le detrazioni fiscali previste in finanziaria: Miglioramento generico, si seguono le regole della NTC 2018, - Incremento minimo IS_V (indicato come ζE ) del 10% - Finanziamento 50% ( in certi casi si scala di 1 classe e dunque 75%) SISMABONUS, miglioramento con variazione di 1 classe: - Incremento medio di IS_V variabile fra il 15% e 20% - Finanziamento fino al 75% SISMABONUS, miglioramento con variazione di 2 classi: - Incremento medio di IS_V variabile fra il 30% e 40% - Finanziamento fino al 85% Per il SISMABONUS si deve migliorare anche il PAM e cioè garantire minori costi per gli eventuali danni
. Cosenza– NUOVE NORME TECNICHE – Progettazione sismica MhRc pilastri M Rc g Rd M Rb travi gRDMiRb gRDMjRb Naturalmente in ogni sezione anche: MkRc MSd
Olive View Hospital San Fernando earthquake 1971
Norme moderne Vs Norme d’epoca Kobe 1995 Magnitudo momento 6.8, 6.434 vittime
Collassi strutturali – L’Aquila Gli edifici di Pettino
HOTEL ROMA, AMATRICE Prof. Edoardo Cosenza | Cassino, 7 Ottobre 2016
NODI NON CONFINATI
Linee guida per gli interventi 20
Intervento locale sui nodi con compositi Fasce ad U sulla trave in fibra di carbonio uniassiale Valutazione dei danni da calamità naturali
Intervento locale sui nodi con compositi Valutazione dei danni da calamità naturali
Intervento locale sui nodi con compositi Valutazione dei danni da calamità naturali
Selezione dell’intervento di adeguamento sismico Un problema decisionale Multi-Criterio CRITERI DI GIUDIZIO CRITERI SOCIO-ECONOMICI CRITERI TECNICI C1: Costo di installazione C5: Specializzazione manodopera C2: Costi di manutenzione necessaria C3: Durata lavori / disturbo uso edificio C6: Entità intervento in fondazione C4: Compatibilità funzionale richiesto C7: Rischio di Danno Severo C8: Rischio di Danno Limitato C1 (7.3% ) C8 (14.1% ) C7 (3.5% ) C2 (17.2% ) “PESI” DEI CRITERI C6 (20.1% ) C3 (7.3% ) C5 (2.6% ) C4 (28% )
A0. Soluzione originaria T= 0,52 s
A1. FRP Stesso T A2. Controventi acciaio T=0,27 s A4. Isolamento A3. Incamiciatura sismico alla base in c.a., T=0,42 s T=1,39 s
As Built PAM=1,85% Diverso il decisore, Diverse le priorità, Diversa la scelta ottimale
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