Sinergie visive Bachelor of Arts in Comunicazione visiva - Esposizione dei progetti di tesi Bachelor in Comunicazione visiva - SUPSI

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Sinergie visive Bachelor of Arts in Comunicazione visiva - Esposizione dei progetti di tesi Bachelor in Comunicazione visiva - SUPSI
Sinergie visive
Esposizione dei progetti di tesi
Bachelor in Comunicazione visiva
SUPSI 2015
Sinergie visive Bachelor of Arts in Comunicazione visiva - Esposizione dei progetti di tesi Bachelor in Comunicazione visiva - SUPSI
L’opera inascoltata.
Un patrimonio italiano amato nel mondo ma dimenticato nella sua terra.
Appassionare i giovani per salvare l’opera lirica.

Riccardo Amico
Relatore - Vito Robbiani
Correlatore- Enrico Rossi

1.                                                                         2.

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1. Logo della campagna                              2. Inizio del teaser “Edipo Re”               3. Homepage del canale YouTube
L’hashtag dà il nome alla campagna e funge          Ogni video si apre con il titolo e l’autore   Canale YouTube dove vengono lanciati
da aggregatore tematico per i teaser.               dell’opera in questione.                      i teaser delle opere in cartellone.

4. “Pagliacci” in riproduzione
C’é la possibilità di iscriversi e ottenere delle
informazioni nel descrittivo.
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L’elaborato nasce dalla mia passione per l’opera lirica e dallo stupore che mi su-
scita il disinteresse dei miei coetanei riguardo l’argomento. La tesi tratta di come
promuovere l’opera tra i giovani sui canali offerti dall’interattività attraverso dei
teaser, nell’ottica di riportare interesse verso un’arte che vive una situazione criti-
ca nel paese che le ha dato i natali.

Abstract                                                                 Conclusioni
L’Italia è il paese universalmente conosciuto come patria                Si può affermare che il modo di comunicare l’opera lirica non
della lirica, contribuendo per cinque secoli al suo sviluppo e           può risolvere da solo i problemi della “macchina operistica”
successo. Negli ultimi cinquant’anni, però, gli italiani hanno           italiana, ma è di sicuro un elemento che gioca un ruolo fon-
perso interesse a riguardo; infatti oggi l’opera ha un seguito           damentale nella sua diffusione e nel sostenere i teatri. La cre-
esiguo, e quasi nullo tra i giovani. Le cause vanno ricercate,           azione di un prodotto che incuriosisca i giovani e mostri la
non nella qualità del prodotto, ma nell’incuria delle istituzio-         lirica in maniera differente da come l’hanno sempre vista, è di
ni, e nella comunicazione deficitaria dei teatri nel proporre la         sicuro l’input giusto per far interessare le nuove generazioni
loro offerta. In Europa invece la lirica riscuote enorme suc-            all’argomento.
cesso, soprattutto in Germania, che è ai primi posti di tutte
le classifiche in quanto a produzione di spettacoli, comunica-
zione e seguito. La Germania beneficia di questo successo sia
a livello culturale che economico, inoltre ha intuito che il suo
successo deriva dal continuo rinnovamento generazionale. I
teatri tedeschi si offrono sui canali più utilizzati dai ragazzi,
comunicando in maniera tale da ottenere risposte positive.
Dall’analisi comparativa del “Teatro alla Scala” di Milano e la
“Staatsoper im Schiller” di Berlino, considerati i migliori delle
loro nazioni, sono state tracciate potenzialità, criticità e meriti
di entrambe; per elaborare dei teaser con l’intento di renderli
condivisibili sui social network. Intercettare il potenziale gio-
vane audience italiano, incuriosendolo e superando le barriere
di scetticismo e disinteresse, è un punto di partenza per la
rinascita dell’interesse verso la lirica.

Svolgimento
Ho strutturato il progetto in maniera da appurare prima le
cause del disinteresse, continuando con lo studio dei modi
di promuovere l’opera in Italia. Dopodiché ho analizzato la
sua diffusione in Europa, individuando nella Germania la best
practice su cui poggiare la costruzione di un artefatto visivo.
Per elaborare un prodotto il più valido possibile mi sono recato
nei teatri migliori d’Italia e Germania, ovvero la Scala di Milano
e la Staatsoper di Berlino, per intervistare chi si occupa della
comunicazione del rispettivo teatro. Sulla base delle interviste
è risultato che creare una campagna che si concluda con dei
teaser promozionali, usando come canale i social network, è il
miglior modo per raggiungere le nuove generazioni.

Ogni teaser parla di un’opera diversa, e sono stati costruiti fa-
cendo leva sulle immagini più “forti” dell’opera, per poter così
incuriosire i fruitori e restituire un prodotto il più avvincente
possibile. I video non mostrano alcun riferimento al teatro, per
evitare il possibile rifiuto a priori del target e far sì, invece, che
si addentri alla scoperta di cosa vi sia dietro ognuno di essi. La
campagna è ideata in maniera tale da poter essere promossa
dalla Scala per annunciare gli spettacoli in programma nel suo
cartellone.
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Segni sospesi.
Il Giappone e le sue arti.

Stefania Barbarotto
Relatore - Gaetano Frongillo
Correlatrice- Yoko Boscato

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3.

1. Shōdō.                      2. Cha no yū                         3. Kimono
La via della scrittura.        Significa “acqua calda per il tè”.   L’arte della vestizione.
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Il progetto della tesi di Bachelor realizzata nasce da un amore incondizionato per
un paese lontano, il Giappone. L’interesse per questo popolo ha permesso uno
studio sulle arti praticate anticamente fino ad oggi e darne nuova interpretazione
basandomi su correnti artistiche e percorsi sociali che questa nazione ha vissuto.

Abstract
La collana intende dare una visione ampia delle arti giappo-
nesi che oggigiorno vengono praticate anche al di fuori del
Giappone. Non solo maestri provenienti dal Sol Levante ma
anche maestri nati e cresciuti in Occidente che hanno deciso
di seguire e praticare arti ben lontane dalle loro radici stori-
co-sociali e culturali.

La ricerca è strutturata in due macro famiglie, una tratta la
ricerca mentre l’altra tratta l’artefatto. Nei contenuti della ri-
cerca si andrà ad indagare una parte di storia della cultura
sociale, politica e artistica che servirà ad avere una visione più
chiara di alcuni aspetti, quali atteggiamenti e tradizioni. Non
si vuole né giudicare né essere di parte, ma mostrare come al-
cune discipline tradizionali siano ancora oggi in uso e pratica-
te sia da giapponesi sia da stranieri e di come queste discipline
vengano in qualche modo mistificate. I cortometraggi sono la
parte essenziale del progetto che tramite il movimento ed un
montaggio basato su alcuni sentimenti che sono molto vicini
alla cultura giapponese, si andranno a percepire aspetti che
generalmente sono estranei alla nostra cultura, completando
questo viaggio artistico e culturale in una società che ancora
oggi è in piena evoluzione. Lo spettatore avrà modo di entrare
in contatto con alcuni aspetti che sembrano lontani ma che
in realtà si trovano a pochi passi da noi. Questi DVD saranno
accompagnati da un Mini-Book che permetterà all’utente di
potersi informare su alcune nozioni base della cultura giappo-
nese e di generare curiosità nel lettore con i contenuti all’in-
terno di esso. I DVD e il Mini-Book sono il cuore del progetto,
per unificare il tutto e proporre così un prodotto che rispecchi
il connubio tra Occidente e Oriente e permettere di diventare
un oggetto unico e di design, saranno inseriti in un cofanetto.

L’artefatto nella sua interezza esprime elementi e sentimenti
che vanno a contrapporsi, se non a sovrapporsi costantemen-
te. I forti (apparenti) contrasti della società e della filosofia
giapponese saranno integrati e rappresentati nell’artefatto
per restituirli in una forma concreta. Alcuni elementi qua-
li, moderno-antico, tecnologia-tradizione, ordine-caos, se-
rietà-giocosità danno una prima sensazione di ciò che questa
cultura può insegnare. Parole che sono una l’opposto dell’al-
tra, per un giapponese hanno delle affinità completandosi a
vicenda, per un occidentale sono lontane e senza possibilità di
renderle compatibili.

Come cita Koren Leonard nel libro intitolato, Wabi-Sabi.
“Il nulla - invece di essere uno spazio vuoto, come in Occidente -
è gravido di possibilità.”
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Select Your Character: Male/Female.
Stereotipi di genere nei videogame.

Valentina Berger
Relatore - Franco Cavani

          NEVERMORE
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1. Copertina del gioco                       2. Il libro                               3. Video
Copertina digitale per il videogioco privo   Raccoglie concept art e schizzi           Frame dal teaser (storyboard animato)
di stereotipi di genere NEVERMORE.           dei personaggi e ambienti di NEVERMORE.   del videogioco.

4. Illustrazione
Concept art della città, luogo dove
si svolge tutta la trama.
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Amo i videogiochi sin dalla mia infanzia e trovo in essi un valore d’intrattenimen-
to e un potenziale creativo tale che ritengo sia un peccato ridurli a stereotipi, so-
prattutto quando si tratta di stereotipi di genere che condizionano la rappresen-
tazione stessa dell’essere umano, in un codice spesso sterile e uguale a se stesso.

Abstract                                                              Conclusioni
Gli stereotipi di genere, concernenti la sfera sessuale nelle sue     Lo scopo della tesi è promuovere una maggiore varietà e mo-
diverse accezioni, sono una costante della società. Come ogni         dernità di rappresentazione nel mondo dei videogiochi, che
caratteristica comunitaria, si riflettono nei media, risultando       corrispondano ad una visione dei generi più corretta, artisti-
anche in quelli più moderni come i videogiochi. Di conseguen-         camente potenziata e aperta a tutti.
za, pure questo mezzo d’intrattenimento è entrato a far parte
della rete di creazione, perpetrazione e distruzione degli ste-
reotipi. Tale processo è talmente automatico da essere quasi
inconsapevole. Ne è prova la tendenza, sia da parte dell’indu-
stria videoludica stessa che dai suoi fruitori, a considerare il
maschio eterosessuale come target principale. Questo mette
in secondo piano donne e membri della comunità LGBT, cre-
ando problemi sulla loro rappresentazione. Perciò, mettere in
luce la questione e discuterne è necessario, a scapito – anzi,
soprattutto a causa – della resistenza e l’atteggiamento di-
fensivo mostrato dai giocatori sull’argomento.

La ricerca espone ed analizza gli stereotipi più ricorrenti e le
problematiche ad essi legate, quali la scarsa rappresentazione
femminile (sia numerica che effettiva), l’utilizzo di modelli e
ruoli distinti tra maschio e femmina (di vecchio stampo e ripe-
titivi) e il ridotto riconoscimento della comunità LGBT. Va da
sé che non siano convenzioni assolute, né che la loro presen-
za in un gioco ne sancisca per forza la bassa apprezzabilità.
Tuttavia vi è un aumento di prodotti sempre più liberi da esse,
di pari passo con la modernità e la maggiore consapevolezza
del pubblico e dei produttori, a dimostrazione che non vi sono
limiti al miglioramento. Tali prodotti sono stati riportati nello
stato dell’arte, come esempio e spunto per la tesi.

Svolgimento
In base alla ricerca e all’analisi artistica, è venuto spontaneo
rendere il messaggio di parità di rappresentazione e libertà
creativa realizzando un videogioco completamente privo di
stereotipi e con una rappresentazione più corretta delle cate-
gorie “bistrattate”, in cui i classici elementi d’intrattenimento e
azione vanno a fondersi con novità concettuali non scontate.
Esse sono principalmente frutto della tecnica del “genderben-
ding”, ovvero il cambio di sesso di un personaggio: semplice-
mente mutando i ruoli, si riscontrano innovazioni significative.
Il prodotto della ricerca, il videogioco Nevermore, è dunque sia
un concetto ideale, sia un prodotto tangibile, tramite un art-
book che ne raccoglie la concept art (gli schizzi, le illustrazioni
e le idee di sviluppo) ed un video promozionale sotto forma di
storyboard animato.
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Civiltà transumante 2.0.
Nomadismo pastorale estivo nella Valle di Blenio
fra conservazione ed innovazione.

Alexia Chiapuzzi
Relatore - Federico Jolli

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3.

1. Civiltà transumante 1.0       2. Civiltà transumante 2.0      3. Civiltà transumante 2.0
Copertina del progetto Civiltà   Screenshot del progetto video   Screenshot del progetto video
transumante 1.0.                 di Civiltà transumante 2.0.     di Civiltà transumante 2.0.
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Ultimamente ho l’impressione che l’aspetto rustico che caratterizza buona parte
del Ticino, costituito da animali e lavori che richiedono il massimo impegno e de-
dizione, stia perdendo interesse ed attrattiva. Perciò, ho deciso di esplorare il mon-
do della pastorizia, caratterizzato da un misto di emozioni ed esperienze impos-
sibili da ritrovare ed eguagliare all’interno di un allevamento sedentario.

Abstract
La transumanza è una tradizione pastorale presente su suo-
lo elvetico da secoli. Mentre la società aveva cambiato ritmi
ed abitudini, il mondo rurale aveva fatto altrettanto: al giorno
d’oggi questa pratica pastorale si effettua ancora, sebbene in
modi e in luoghi diversi.

Vivendo in un paese di montagna e studiando a Lugano, noto
una grande dissomiglianza tra queste due realtà. Dove abito,
l’agricoltura e l’allevamento rivestono ancora un ruolo impor-
tante all’interno della comunità, mentre nelle città è molto
raro sentire questo legame. Per questo motivo ho deciso di
sviluppare la mia tesi di Bachelor trattando questa tematica,
con l’intento di far scoprire – e riscoprire – alle persone un
mondo che sempre più spesso viene visto con indifferenza e
noncuranza.

Nella prima fase di ricerca ho affrontato il tema in chiave te-
orica, esplorando il passato del mondo pastorale per cercare
di capire cosa avesse spinto la transumanza verso il regresso.
Successivamente, ho visualizzato vari documentari che trat-
tassero temi affini al mio, in modo da poter capire come ve-
nisse indagato e raccontato il mondo rurale di ieri e di oggi.
Sempre con questo intento, ho intervistato due persone che
potessero offrirmi uno sguardo sul passato. Da questi incon-
tri appare chiaro che, sebbene alcuni alpeggi siano stati ab-
bandonati ed il numero di animali sia sceso, la transumanza è
destinata a sopravvivere, mutando in varie forme in parallelo
alla società. L’ultima fase è stata progettare un artefatto che
rendesse possibile l’aumento di interesse da parte degli abi-
tanti italo-elvetici, in relazione alla ricerca e alle informazioni
da essa ricavate. Per questo motivo ho deciso di produrre un
libro e un documentario: il libro, incentrato sulla transumanza
passata e il documentario, dedicato alla transumanza odierna.
Un modo per mettere in relazione due esistenze che, tramite
i cambiamenti, confermano che questa tradizione vive e so-
pravvive al passo con la società.

Il progetto Transumanza 2.0 nasce quindi dal desiderio di vo-
ler rendere nota questa tradizione alpina, documentando il
passato e il presente per il futuro.
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Onironautica.
Il sogno lucido.

Magdalena Erny
Relatore - Franco Cavani

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3.                                                          4.

1. Copertina del dossier   2. Fotogramma del video          3. Fotogramma del video nar-   4. Fotogramma del video
di ricerca.                narrativo “Un volto nel sogno.   rativo “Un volto nel sogno”.   esplicativo “Il sogno lucido”.
Un sogno lucido è un sogno in cui si sa di sognare, si riconosce l’irrealtà della si-
tuazione e si prende il controllo dell’azione. Questo fenomeno a mio avviso ha un
enorme potenziale per i creativi. Grazie ai metodi elencati nella mia tesi ho impa-
rato a controllare, e soprattuto a conoscere meglio, il mio mondo onirico, che a
sua volta mi ha poi dato spunti per il video che accompagna questa tesi.

Abstract                                                               Conclusioni
I sogni lucidi sono per definizione i sogni in cui si è consape-       Ciò che più di tutto e sin dall’inizio ha incoraggiato ad ap-
vole di sognare. Questa consapevolezza consente molte volte            profondire questo tema è stato l’entusiasmo di tutti coloro
il parziale controllo dell’azione durante un sogno. Si diventa         a cui ho raccontato il mio argomento di tesi. In tanti mi rac-
dunque, per così dire, il regista del proprio sogno, senza però        contavano i propri sogni e mi chiedevano un’opinione, altri
togliere alla mente la libertà di generare le associazioni casuali     sperimentavano le tecniche di induzione per sogni lucidi, altri
di immagini. Sono proprio queste casuali associazioni, nella           ancora hanno iniziato un diario dei sogni; insomma, nessuno
veglia inconcepibili, che rendono i sogni spesso così sorpren-         riteneva che fosse un argomento banale. Seppure siano sog-
denti. I sogni lucidi non sono una capacità innata riservata           gettivi e a volte anche molto intimi, ho notato che la maggior
a pochi, bensì si sono sviluppate tecniche in tutto il mondo           parte delle persone vuole comunicarli in un modo o nell’altro.
per raggiungere questo stato. Grazie a queste tecniche e con           I sogni lucidi potrebbero a mio avviso rendere questa comu-
molta perseveranza ognuno può avventurarsi nel proprio                 nicazione più facile per coloro che si esprimono in una forma
mondo onirico come preferisce.                                         artistica: aumentandone la consapevolezza, la memoria e la
                                                                       possibilità di sceglierne l’azione, ogni sogno può diventare de-
Analizzando questo particolare fenomeno, mi sono resa con-             gno di attenzione.
to che potrebbe essere molto utile per creativi di tutti i tipi:
durante i sogni lucidi si potrebbero sperimentare nuove for-
me espressive, visualizzare luoghi e edifici fantastici, viaggiare
nel tempo e molte altre esperienze che possono arricchire il
proprio bagaglio culturale. Vorrei dunque rendere questo tipo
di sogno più noto attraverso un prodotto audiovisivo. Da un
lato ha l’obiettivo di incuriosire sull’argomento, poi approfon-
dibile sul web e in molteplici libri, e dall’altro raccontare la mia
esperienza con i sogni lucidi per portare un esempio del loro
potenziale. Vorrei evitare l’ambito che definisco “esoterico”
collegato ai sogni lucidi. Infatti spesso vengono nominati pa-
rallelamente ad esperienze metafisiche e riti religiosi. Il mio
obiettivo è di mantenere un approccio prettamente scientifi-
co, ossia di lasciare da parte ogni causa o effetto non dimo-
strabile che i sogni lucidi possono avere.

Svolgimento
L’argomento dei sogni è un vastissimo campo. Per vasto si
intende: con moltissime sfaccettature, di un interesse non as-
soluto, ma diffuso in molti rami dalla scienza, alla parapsico-
logia e alla superstizione. Dunque era innanzitutto necessario
delimitare questo campo. Il mio interesse personale si limita
principalmente ai sogni lucidi, ma dato che anche questi sono
soggetti a molte credenze diverse, impossibili da elencare tut-
te, ho condotto un’intervista con lo scienziato di sogni lucidi
Daniel Erlacher. In seguito ho analizzato una serie di artisti
che si interessavano all’argomento dei sogni e che, in alcuni
casi, ne traevano ispirazione. Grazie a questi è poi stato possi-
bile creare una ricerca visiva per il video, quest’ultimo animato
con After Effects. Infine ho deciso di suddividere il video in due
parti, in modo che non si ostacolino a vicenda: la prima parte
spiega brevemente cosa sono i sogni lucidi e come si raggiun-
gono; la seconda invece narra un esemplare sogno lucido ba-
sato sulle mie esperienze.
Destination brand.
Un brand per le Dolomiti.

Giorgia Genova
Relatore - Davide Grampa
Correlatore- Enrico Rossi

1.                                                                2.

3.                                                                4.

1. Logotipo delle Dolomiti       2. Sito web Dolomiti emotions,   3. Frame del video dedicato      4. Applicazione del sito web
nelle sue varianti cromatiche.   versione Desktop.                alle vacanze romaniche           Dolomiti emotions, versione
                                                                  nel territorio delle Dolomiti.   per iPad.
Il progetto della tesi di Bachelor nasce essenzialmente dalla mia personale inten-
zione di approfondire il tema dell’identità. Con l’obiettivo di creare un brand per il
luogo dove sono cresciuta, le Dolomiti, lo scopo è quello di dare un’immagine,
nonché un’identità ben definita al territorio, dove i residenti possano apprezzarne
i valori, i turisti possano riconoscervi una destinazione di viaggio e dove gli inve-
stitori possano considerarla come luogo per lo sviluppo del proprio business.

Abstract
Ogni territorio che sia una nazione, una regione, oppure una           guardi. Questa caratteristica fisica delle Dolomiti è ciò che le
singola città, comunica una propria identità distintiva attra-         differenzia dalle altre montagne presenti in Europa ma anche
verso l’architettura, la vegetazione, la cultura, la storia, la lin-   nel mondo ed è stato il punto di forza che mi ha portato alla
gua, la gastronomia e molto altro. I territori possono essere          realizzazione del brand. Per catturare l’attenzione di chi vor-
compresi come somma della loro identità e della loro repu-             rebbe trascorrere le proprie vacanze in montagna, è fonda-
tazione e, proprio come qualsiasi altro brand, la forza e la de-       mentale selezionare dei target specifici per creare una comu-
bolezza della loro percezione possono influenzare la decisio-          nicazione mirata alle loro esigenze specifiche. Sulle Dolomiti
ne della gente nel sceglierlo come destinazione turistica o di         uno dei target principali è quello delle coppie che risultano
investimento.                                                          una grande fetta di pubblico che va in vacanza in montagna
                                                                       principalmente alla ricerca di relax e benessere. Per la realiz-
La tesi da me proposta individua, tramite l’analisi di alcuni casi     zazione del video di presentazione della destinazione turistica
studio, attingendo al marketing territoriale e alla Comunica-          Dolomiti ho scelto di rivolgermi alle coppie proponendo loro
zione Visiva, i vantaggi, gli svantaggi e le potenzialità dell’a-      una vacanza ideale e desiderabile ai loro occhi.
vere un brand unico per il territorio delle Dolomiti nel quale
sono cresciuta. La tesi di Bachelor analizza e descrive le carat-      Marchio e video sono presenti all’interno del sito web Dolo-
teristiche distintive che deve avere una destinazione per es-          miti emotions creato con lo scopo di informare ed emoziona-
sere considerata appetibile agli occhi dei residenti, dei turisti      re il pubblico che ricerca le vacanze in questo territorio.
e da chi sul territorio vuole investirvi. Un accento particolare
è posto a quelle città che sono conosciute a livello mondiale          Conclusioni
anche grazie al loro brand, è questo il caso di New York e di          Il progetto è il risultato di un lungo percorso che mi ha portato
Amsterdam, si scopre così che la realizzazione grafica di un           ad approfondire lo stato attuale, a livello gestionale e di co-
logo è un passo secondario alla strategia di valorizzazione del        municazione, del territorio preso in esame, per comprendere
territorio ma fondamentale per comunicare in modo coerente             dove le Dolomiti possano posizionarsi sul mercato e differen-
i valori della destinazione.                                           ziarsi dai brand già esistenti con caratteristiche simili in Italia e
                                                                       in Europa. Ciò che ho potuto apprezzare dalla ricerca prelimi-
Le informazioni raccolte nella parte di ricerca mi hanno per-          nare svolta è l’importanza che hanno la gestione del territorio,
messo di comprendere quali siano i punti di forza e quali di           il marketing territoriale e la comunicazione, nel determinare
debolezza di un territorio così vasto e diversificato come quel-       lo sviluppo e il successo economico e culturale di un Paese,
lo preso in esame. Pur essendo state dichiarate Patrimonio             territorio oppure città.
dell’UNESCO nel 2009 le Dolomiti non dispongono attual-
mente di un brand territoriale forte e riconosciuto al di fuori
dell’Italia, la loro fama è dovuta principalmente alle loro ca-
ratteristiche estetiche e ai numerosi eventi sportivi ospitati.
Come risultato della mia ricerca è stato realizzato un mar-
chio per il territorio delle Dolomiti, un video che ne illustra le
caratteristiche e potenzialità e un sito web con lo scopo di
informare ed emozionare il pubblico che desidera visitare la
destinazione.

Svolgimento
Partendo dall’esigenza di creare qualcosa di diverso da ciò che
esiste attualmente sul territorio, la mia ricerca mi ha portato
alla progettazione di un marchio dinamico che richiama sia la
forma delle montagne, sia la particolare colorazione che assu-
mono nelle diverse fasce orarie della giornata. La particolare
conformazione chimica della roccia che le compone da origi-
ne ad un fenomeno particolare chiamato eronsadina, le cime
delle montagne si colorano di un colore rosso acceso e rosato
al tramonto che regalano panorami mozzafiato a chiunque li
La percezione dell’altro.
La convivenza con gli stranieri in Ticino.

Alice Giambonini
Relatore - Federico Jolli
Correlatore- Matteo Vegetti

1.                                            2.

3.

1. Screen shot                                     2. Screen shot                          3.Screen shot
Schermata centrale del video di tesi,              Schermata centrale del video,           Schermata finale del video di tesi.
raffigurante uno degli individui in attesa.        panoramica degli individui in attesa.
Chi è uno straniero? Che ruolo ha nella nostra società? E soprattutto come viene
percepito? L’enormità della discordanza di opinioni sull’argomento e le implicazio-
ni emotive che essa porta con sé mi hanno impedito di avere un’idea chiara e
limpida sulla figura dello straniero. Vorrei comprendere se la percezione che ab-
biamo nei confronti degli stranieri sia influenzata dal nostro vissuto, dai media, da
semplici paure oppure se sia semplicemente una reazione di autodifesa.

Abstract
La figura dello straniero in Canton Ticino, negli ultimi anni è       casi, mi chiedo se la comunicazione possa essere uno dei fat-
stata fonte di dibattiti in campo politico, economico e sociale.      tori implicati nella diffusione di un’immagine negativa dello
Il mio percorso di tesi ha come intento quello di comprendere         straniero che si allea alle paure sociali nei suoi confronti.
quale sia la posizione dello straniero all’interno della società
ticinese e come sia possibile sensibilizzare quest’ultima sull’ar-    Conclusioni
gomento. La ricerca consta di due parti.                              La mia analisi sulla convivenza con gli stranieri nel territo-
                                                                      rio ticinese mi ha fatto comprendere che la percezione della
La prima è un’introduzione alla figura dello straniero, al biso-      popolazione ticinese nei confronti di altre culture non sia del
gno arcaico dell’essere umano di avere un nemico, al senti-           tutto positiva. Lega dei ticinesi ed UDC sono i principali partiti
mento di paura nei confronti di ciò che non conosciamo, all’u-        politici che incrementano il sentimento d’ostilità nei confronti
tilizzo di stereotipi, di stigma e di “etichette” radicate sempre     degli stranieri. Questo mi ha indotta a creare un video che
di più all’interno della società. La seconda è un’analisi incen-      giochi sui sentimenti e sulle emozioni della popolazione tici-
trata sulla realtà ticinese in cui si cerca di comprendere quale      nese. Il progetto finale vuole colpire le persone che si fanno
sia la percezione dei ticinesi nei confronti dello straniero e che    influenzatre da stereotipi e generalizzazioni, per questa ragio-
tipo di relazione ci sia tra la popolazione del Ticino e quel-        ne ho deciso di lavorare con immagini forti, immagini che non
la straniera. Sono state esaminate le campagne, il lessico e          lasciano spazio a fraintendimenti.
le strategie comunicative dei due principali partiti politici del
territorio ticinese che mirano la figura dello “straniero” quali:
La lega dei Ticinesi e UDC (Unione Democratica di Centro).

Questo breve viaggio all’interno del mondo politico del Can-
ton Ticino guiderà il lettore a comprendere come la maggio-
ranza della popolazione ticinese votante condivida e faccia
propri i pensieri e le “etichette” dei partiti politici sopra cita-
ti. Da questi presupposti è scaturito il mio bisogno di creare
un prodotto audiovisivo in grado di sensibilizzare la società su
questo tema.

Svolgimento
Per intervenire sulla percezione che la popolazione ticinese
ha dello “straniero”, è necessario intervenire sulla sensibilità
delle persone. Questo deve svilupparsi per mezzo di strategie
comunicative che prendano in esame gli stereotipi più comu-
nemente diffusi sul territorio per tentare di sovvertirli o rela-
tivizzarli. Per ottenere questo scopo la tesi studia i linguaggi
utilizzati dalla propaganda politica, per discriminare o stigma-
tizzare la figura dello straniero.

L’arrivo di stranieri in Ticino come in altre parti del mondo è
un argomento molto discusso e, negli ultimi mesi, si parla ad-
dirittura di invasione. Qualsiasi canale mediatico è pervaso da
articoli, interviste e immagini di extracomunitari e profughi in
fuga, questo è certamente il caso piu allarmante relativo al
problema degli stranieri.

Ma la questione dell’alterità conosce poi molte sfumature che
giungono a includere anche i membri di nazionalità a noi vi-
cine, come per esempio i lavoratori frontalieri. In tutti questi
Scelte formative di genere.
Un progetto di sensibilizzazione per la Svizzera italiana.

Samanta Martinoli
Relatore - Paolo Jannuzzi
Correlatore- Luca Morici

1.

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1. “Questa/o sono io!”                           2. “La realtà degli stereotipi”                  3. Sito web
Primo video energico e coinvolgente              Secondo video situato nel sito web               Un sito web dedicato all’argomento
presentato ad Espoprofessioni.                   nella voce del menù “di più”.                    progettato responsive.

4. Teaser stampati                               5. Braccialetti collezionabili
Piccoli autocollanti per pubblicizzare lo slo-   Per ogni mestiere ad Espoprofessioni si
gan e incentivare la visita al sito web.         può trovare il suo corrispettivo braccialetto.
Questo progetto è strutturato in diversi sottoprogetti, tutti collegati da un unico
filo conduttore: creare un filtro per vedere il mondo delle professioni libero dagli
stereotipi di genere. Uno stand all’entrata del padiglione principale conduce i visi-
tatori di Espoprofessioni attraverso diverse esperienze coinvolgenti, divertenti e
informative che portano il visitatore a vedere le professioni in modo diverso.

Abstract
Questa tesi ha quale oggetto di studio le scelte formative di         Progetto definitivo
genere dei giovani che terminano la scuola dell’obbligo. Il la-       Al termine della prima stesura del progetto ho iniziato a pro-
voro si divide in due principali parti. Nella prima parte, quella     gettare l’immagine coordinata la quale mi ha portato a creare
dedicata alla ricerca, ho analizzato i fattori che condizionano       un font personale che soddisfasse le mie esigenze. Infine ho
le scelte formative dei giovani, come ad esempio: gli stereoti-       deciso tutte le sfaccettature che strutturavano il progetto de-
pi, la famiglia, gli insegnanti e gli amici. Ho anche svolto un’in-   finitivamente.
dagine su cosa è già stato fatto nel mondo su questo tema in
modo da capire le dinamiche utilizzate per sconfiggere queste         Progetto esecutivo
influenze. Per approfondire ho raccolto delle interviste di ra-       Ho realizzato una bozza per l’allestimento ad Espoprofessioni.
gazzi e ragazze che sono andati controcorrente scegliendo             Degli esempi di come potrebbero risultare gli stand e la loro
professioni atipiche. Inoltre ho intervistato alcuni orientatori      interattività. Ho inoltre elaborato il primo video, i teaser stam-
professionali che, lavorando tutti i giorni a contatto con i gio-     pati e i braccialetti in silicone che saranno tutti presenti du-
vani, hanno potuto dare un contributo importante alla mia             rante l’esposizione. Inoltre ho progettato il sito web resposive,
fase di ricerca. Dopo un’ultima parte di ricerca dedicata alla        con i rispettivi contenuti tra cui il secondo video.
comprensione del miglior metodo per sensibilizzare su que-
sto tema ho iniziato a sviluppare il progetto. Quest’ultimo è         Conclusioni
strutturato in diversi sottoprogetti, tutti collegati da un unico     Elaborare questo progetto mi ha sicuramente fatto cresce-
filo conduttore: creare un filtro per vedere il mondo delle pro-      re professionalmente, ma soprattutto mi ha arricchita come
fessioni libero dagli stereotipi di genere.                           persona. La mia tesi è ora terminata. Spero però che il mio
                                                                      progetto vada avanti. Credo molto nella sua forza comunica-
Il progetto che ho elaborato si rivolge direttamente ai giovani       tiva e spero di poterlo realizzare concretamente in quell’ambi-
che devono intraprendere la scelta per il loro futuro. Sarà da        to per il quale è stato progettato: Epoprofessioni 2016.
realizzare durante l’evento Espoprofessioni nella primavera
del 2016 ed è strutturato in questo modo: uno stand all’entra-
ta del padiglione principale porta i visitatori attraverso diverse
esperienze coinvolgenti, alcune divertenti e altre informative
che portano il visitatore a vedere le professioni in modo un
po’ diverso. In questo stand si possono trovare: una parte in-
terattiva basata su delle fotografie scattate sul momento, un
video che illustra le professioni atipiche in un contesto nuovo,
divertente e dinamico, dei teaser auto-collanti che fungono
da piccoli cartelloni pubblicitari ed infine dei braccialetti col-
lezionabili differenziati per ogni mestiere presente all’esposi-
zione. Oltre a questa prima parte ho progettato un sito web
dedicato all’argomento, nel quale si possono trovare: testi-
monianze di persone che svolgono un lavoro atipico, un video
che illustra la realtà degli stereotipi e come questi ci possono
influenzare, accompagnato a dei testi informativi sulle loro
conseguenze, un riassunto e curiosità sullo stand presente ad
Espoprofessioni.

Svolgimento
Studio varianti
Studiare ed elaborare un progetto che potesse raggiungere
tutti gli obiettivi fissati è stata la parte più ardua. Una volta
partita con il progetto, questo si è sviluppato, trasformato e
migliorato strada facendo.
Prigioni invisibili.
La violenza domestica nella coppia.

Lara Pilcante
Relatore - Andrea Franchi

1.                     2.

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1. Manifesto                         2. Logo intero                             3. Sito web
Variante del manifesto F4 dedicata   Variante del logo bianco su sfondo nero.   Ipotetico scenario del sito web
alle vittime di violenza.                                                       visualizzato su desktop.

4. Manifesto                         5. Sito web                                6. Video
Variante del manifesto F4 dedicata   Ipotetico scenario del sito web            Una scena del video contro la violenza
agli autori di violenza.             visualizzato su smartphone.                domestica.
La scelta del tema non origina da un particolare interesse personale, bensì da una
serie di riflessioni. La lotta tra uomini e donne è ormai argomento persistente nel-
la storia, si tratta di un perenne conflitto di genere in cui si cerca di affermare la
propria supremazia. Il mio intento è dunque di capire perché ancora oggi la vio-
lenza nelle coppie sia un argomento tanto attuale.

Abstract
La violenza non è mai un facile argomento, non essendo un            Seconda fase
tema comprensibile fino in fondo. Quello della violenza do-          Nella seconda fase il sito ha preso forma raccogliendo al suo
mestica è un fenomeno che colpisce qualunque persona di              interno, oltre alle fotografie, citazioni e informazioni varie. In
qualsiasi età, di qualsiasi etnia e residente in qualsiasi nazione   seguito le fotografie sono state riprese per la realizzazione di
povera o benestante che sia.                                         prodotti cartacei, sempre rivolti ad entrambe le parti coinvolte.

Lo scopo della tesi è quello di comprendere al meglio un feno-       Fase finale
meno che non sembra arrestarsi o diminuire. Nello specifico          Come prodotto finale ho realizzato un video, frutto di nume-
il progetto tratta della violenza all’interno delle coppie com-      rosissime prove che sondavano toni comunicativi molto di-
messa dagli uomini sulle donne, questa scelta origina da un’a-       versi. Il video è più un supporto visivo che un artefatto vero
nalisi degli studi effettuati sul tema che rileva chiaramente        e proprio, la sua efficacia singolare è infatti molto debole, ma
una prevalenza di reati commessi dagli uomini ai danni delle         collocato all’interno della campagna contribuisce alla diffusio-
proprie compagne.                                                    ne del messaggio.

Ho analizzato il tema da osservatrice esterna ed estranea a          Conclusioni
queste dinamiche, ho scelto dunque di realizzare una cam-            Uno degli scopi fondamentali della campagna è di continua-
pagna sociale che si rivolga sia alle vittime che agli autori di     re a produrre e a progettare artefatti che approfondiscano il
violenza. Il problema va infatti affrontato nella sua interezza,     tema della violenza domestica e la mantengano argomento di
agire solo sulle vittime porta pochi risultati perché gli autori     discussione. Possibili artefatti futuri si potrebbero rivolgere ad
vanno educati alla non violenza e seguiti da persone com-            altri tipi di violenza ad esempio quella psicologica. Il progetto
petenti tanto quanto le persone maltrattate. La campagna è           realizzato per questa tesi non si può considerare completa-
caratterizzata da una sorta di brand che intende protrarsi nel       mente ultimato perché andrebbe ulteriormente elaborato.
tempo, producendo artefatti comunicativi sempre nuovi che
tengano il problema al centro dell’attenzione.

Lo sfruttamento di diversi artefatti e di diversi supporti con-
sente alla campagna di agire su un pubblico più vasto. Dopo
la fase di ricerca, la fase di progettazione si è concentrata sia
sulle vittime che sugli autori, cercando di trattare la comu-
nicazione in modo equo tra le parti. Utilizzando una linea
stilistica coerente in tutti gli artefatti, la campagna dovrebbe
affermarsi nell’immaginario e divenire riconoscibile.

Svolgimento
Analisi del problema
In primo luogo era necessario definire un target specifico per
rendere la comunicazione più efficace. Ho scelto di rivolgermi
sia alle vittime che agli autori di violenza domestica perché la
ricerca ha evidenziato una carenza di comunicazione e di so-
stegno nei confronti delle persone violente, carenza che rende
difficile combattere questo fenomeno.

Prima fase
Nella prima fase mi sono concentrata principalmente sul sito
web, artefatto che avrebbe contenuto il maggior numero di
informazioni riguardo il tema. Ho iniziato sviluppando delle
fotografie ritraenti soggetti con caratteristiche fisiche molto
diverse, in modo da non fornire un “identikit” di eventuali vit-
time o autori di violenza.
Wikipedia, dietro le quinte.

Alessandro Serravalle
Relatorice - Iolanda Pensa
Correlatorice- Laura Massa

1.

2.

1. Site notice                       2. Animazione
Esempio di una pagina di Wikipedia   Un fotogramma dell’animazione progettata.
con inserito il site notice.
Fino a qualche mese fa l’uso che facevo di Wikipedia si limitava alla ricerca di in-
formazioni. Mi sono interessato in modo diverso a questa enciclopedia a partire
dall’ultimo semestre scolastico alla SUPSI, cogliendo la proposta da parte del La-
boratorio cultura visiva di progettare un artefatto comunicativo che avesse l’o-
biettivo di coinvolgere nuovi contributori a Wikipedia.

Abstract                                                            Conclusioni
Questo lavoro di tesi si concentra sul ruolo della comunica-        La ricerca ha mostrato come la comunicazione visiva può par-
zione visiva nel contribuire ad aumentare e migliorare i conte-     tecipare ad aumentare e migliorare i contenuti di Wikipedia,
nuti di Wikipedia, attraverso la realizzazione di un’animazione     producendo uno strumento di comunicazione focalizzato sul
in stop motion che mostra il dietro le quinte di Wikipedia, illu-   coinvolgere, motivare e attivare potenziali editori. Attualmen-
strando la collaborazione di più persone intente a creare una       te è in corso la discussione con Ilario Valdelli, amministratore
voce enciclopedica.                                                 di Wikipedia in italiano e community manager di Wikimedia
                                                                    Svizzera per la Svizzera italiana, per inserire l’animazione e il
Wikipedia è un’enciclopedia online, gratuita ed è l’enciclope-      site notice su Wikipedia in italiano. Una volta online, verranno
dia più grande al mondo, composta da 280 versioni linguisti-        quindi raccolte e documentate le statistiche generali e le rea-
che: l’edizione in lingua inglese, se fosse stampata, sarebbe       zioni della comunità di Wikipedia su una sottopagina. Questi
formata da 7’473 volumi da 700 pagine l’uno. Essendo colla-         dati finali permetteranno di proseguire il lavoro di ricerca, of-
borativa e creata dagli stessi lettori, la sua crescita dipende     frendo una documentazione specifica sull’efficacia e l’impatto
dai contenuti messi a disposizione da persone volontarie. Per       del progetto personale.
questa ragione, risulta fondamentale attrarre il maggior nu-
mero di contributori, così che l’enciclopedia possa migliorare
sempre più.

Svolgimento
La ricerca presenta la storia di Wikipedia attraverso la sua
iconografia, identifica una serie di progetti di comunicazio-
ne significativi collegati all’enciclopedia e infine espone un
progetto personale di comunicazione indirizzato ai suoi fu-
turi contributori. Non essendo mai stata realizzata una ricer-
ca sulle strategie di comunicazioni di Wikipedia, quella qui
presentata, oltre che analizzare dei casi di studio, ha raccolto
interviste a membri di Wikimedia Svizzera, Wikimedia Italia
e della Wikimedia Foundation per documentare opinioni e in-
formazioni inedite. Gli intervistati hanno dato il sostegno al
tema della ricerca e alla proposta di progettare un artefatto
comunicativo in grado di attrarre persone a scrivere sull’enci-
clopedia online.

Il progetto personale è un’animazione – destinata ad esse-
re comunicata sul site notice di Wikipedia in italiano – che
mostra il funzionamento dell’enciclopedia ai suoi lettori, af-
finché possano sentirsi motivati a partecipare. Lo stile dato
all’artefatto riprende la peculiare natura work in progress di
Wikipedia: l’enciclopedia è costituita da contenuti mai con-
clusi perché qualsiasi voce è sempre migliorabile e destinata
ad essere aggiornata per stare al passo con i tempi ed essere
utile nel presente. Lo stile riprende inoltre la collaborazione
alla base di Wikipedia, la quale è creata da più volontari che
collaborano alla realizzazione di contenuti.
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