Servizio di supporto all'Autorità di Gestione del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 finalizzato alla attuazione del Piano delle Valutazioni del ...
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Servizio di supporto all’Autorità di Gestione del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 finalizzato alla attuazione del Piano delle Valutazioni del Programma Convenzione sottoscritta in data 25 ottobre 2017 tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Studiare Sviluppo srl AMBITO VALUTATIVO IMPLEMENTAZIONE ASSE I RAPPORTO FINALE Roma, Gennaio 2020 1
1. Premessa 3 2. La strategia del PON oggetto della valutazione 3 3. Analisi e valutazione delle caratteristiche degli attrattori selezionati 5 3.1. Gli Attrattori selezionati dal PON 5 3.2. Le caratteristiche degli Attrattori al momento della selezione 8 3.3. La continuità rispetto al periodo di programmazione 2007 - 2013 10 4. Le domande di valutazione 13 5. Analisi dell’efficacia delle procedure di selezione degli interventi 15 5.1. Premessa 15 5.2. Analisi delle criticità nella fase di applicazione dei criteri di ammissibilità sostanziale 15 5.3. Analisi dell’applicazione dei criteri di valutazione 17 5.4. Risposta alla domanda valutativa 21 6. Gli investimenti di piccola scala 23 6.1. L’applicazione delle soglie finanziarie 23 6.2. Risposta alla domanda valutativa 24 7. I Poli museali regionali 24 7.1. La riforma e l’azione dei Poli 24 7.2. Risposta alla domanda valutativa 26 8. Gli Accordi Operativi di Attuazione 27 8.1. L’efficacia degli Accordi Operativi di Attuazione 27 8.2. Risposta alla domanda valutativa 30 9. Analisi dello stato di attuazione al 31 dicembre 2018 31 9.1. Lo stato di avanzamento finanziario e fisico 31 9.2. Analisi delle modalità procedurali di attuazione: focus sulla Centrale di Committenza 39 9.3. Risposta alla domanda valutativa 40 10. Analisi delle caratteristiche dei progetti finanziati 42 10.1. Le tipologie di intervento 42 10.2. I risultati attesi 48 10.3. Risposta alla domanda valutativa 48 11. I progetti conclusi 49 11.1. Le caratteristiche degli interventi 49 11.2. Risposta alla domanda valutativa 53 12. Considerazioni finali 53 2
1. Premessa Il presente documento illustra i risultati dell’attività di valutazione dell’implementazione dell’Asse 1 del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020, attività che coerentemente con il contenuto della Scheda 2 del Piano delle Valutazioni1 e con i quesiti trasversali espressi nel Piano medesimo è stata finalizzata a: 1. verificare il grado di efficacia delle procedure di selezione degli interventi; 2. valutare l’impatto dell’introduzione delle soglie finanziarie per gli investimenti di piccola scala sull’attuazione del PON; 3. rilevare l’efficacia degli Accordi Operativi di Attuazione (AOA) quale strumento per favorire la demarcazione e le sinergie tra programmazione nazionale e programmazione regionale; 4. rilevare, facendo riferimento alla nuova organizzazione dei musei statali, l’integrazione tra la strategia del PON e gli altri strumenti di programmazione del MIBAC a favore della tutela e valorizzazione dei beni culturali; 5. analizzare e valutare lo stato di attuazione dell’Asse, sulla base dei dati di monitoraggio disponibili alla data del 31 dicembre 2018; 6. rilevare le caratteristiche dell’insieme dei progetti finanziati a valere sulle due azioni dell’Asse; 7. fornire prime informazioni sui possibili risultati legati alla attuazione degli interventi, alla luce delle caratteristiche dei progetti già conclusi alla data di riferimento dell’analisi. Per inquadrare meglio l’analisi valutativa, i prossimi due paragrafi sono finalizzati a ricostruire le finalità ed il contenuto della strategia del PON e a ricostruire il quadro delle caratteristiche degli Attrattori oggetto di intervento. 2. La strategia del PON oggetto della valutazione Alla base della strategia di intervento del PON Cultura e Sviluppo 2014 – 2020 c’è la considerazione in merito al sottoutilizzo delle risorse culturali, che caratterizzava le Regioni meno sviluppate negli anni passati2; l’indice di domanda culturale (ISTAT: numero di visitatori degli istituti statali di antichità e d'arte per istituto statale) nei luoghi della cultura statali mostrava nel 2013 un numero medio di visitatori/anno per istituto di poco superiore alle 65.000 unità (media su cui incide fortemente l’elevato numero dei visitatori del sito archeologico di Pompei), inferiore al valore medio nazionale (che supera gli 88.000), a quello del Centro (quasi 143.000 unità, media condizionata dai dati di fruizione dei luoghi della cultura della Capitale) e a quello centro nord (110.000 circa). Come sottolinea il PON, questa situazione è influenzata da diversi fattori, tra cui alcuni specificatamente collegati alle politiche di tutela, valorizzazione e attivazione degli effetti del patrimonio culturale: condizioni non ottimali di conservazione del patrimonio; la concentrazione di attrattori in determinate aree (con fenomeni di spiazzamento della domanda) 1 Pur essendo dirette all’analisi dell’implementazione degli interventi finanziati dall’Asse I e pertanto non rivolte alla valutazione degli effetti prodotti dagli stessi, le attività di valutazione oggetto del presente Rapporto hanno tenuto conto degli esiti delle attività valutative condotte in attuazione della Scheda 1 del Piano delle Valutazioni (Review di studi, ricerche e valutazioni) le quali forniscono alcuni interessanti spunti di riflessione, derivanti dall’analisi della letteratura teorica ed empirica, utili anche in questa fase “intermedia” di valutazione. 2 PON Cultura e Sviluppo 2014 – 2020, parte prima, Strategia per il contributo del Programma Operativo alla strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e al raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale 3
o, al contrario, l’isolamento di singoli attrattori in aree prive di adeguati servizi e collegamenti; l’offerta di servizi di fruizione non adeguati a standard internazionali; la scarsa integrazione dell’offerta culturale (attrattori nazionali, patrimonio locale materiale e immateriale, risorse di “saper fare” del territorio); la debolezza di servizi di prossimità agli attrattori principali; la scarsa capacità di attrarre quote più rilevanti di domanda e valore aggiunto per la debolezza del tessuto di attività direttamente connesse nella filiera delle imprese culturali. Stante questa situazione, il PON si pone l’obiettivo di superare le condizioni di sottoutilizzo delle risorse culturali nelle Regioni meno sviluppate e quindi aumentarne l’attrattività e determinare flussi più consistenti di domanda turistica e di fruizione culturale di qualità adeguati anche a sostenere e a promuovere il rafforzamento e l’insediamento di attività (imprenditoriali e del terzo settore) della filiera delle imprese creative e culturali3. Con l’attuazione dell’Asse 1, che persegue l’Obiettivo Specifico del Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione, si vuole concentrare l’azione del PON sulla tutela e la valorizzazione degli attrattori del patrimonio culturale statale (e regionale per la Regione Siciliana) delle Regioni meno sviluppate che, per la loro rilevanza nazionale (e internazionale) quali poli principali della dotazione culturale del territorio, sono in grado di promuovere variazioni più rilevanti nella domanda (attuale e/o potenziale) di visitatori e turisti. A tal fine, la strategia dell’Asse 1 prevede l’attuazione di due azioni sinergiche tra loro: l’azione 6c.1.a finalizzata a sostenere Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo; l’azione 6.c.1.b diretta al Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate. In particolare, l’azione 6c.1.a viene attuata attraverso il sostegno alla realizzazione di interventi quali: interventi di restauro finalizzati alla conservazione e all’adeguamento funzionale, strutturale ed impiantistico anche adottando soluzioni di efficientamento energetico e di mitigazione del rischio idrogeologico, ove il caso; realizzazione di allestimenti museali e percorsi di visita; interventi per il miglioramento dell’accessibilità e sicurezza delle collezioni; acquisto di attrezzature e dotazioni tecnologiche; 3 All’analisi delle teorie ed evidenze valutative relative al tema del “sottoutilizzo del patrimonio” come considerazione alla base della strategia del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 è dedicato uno specifico approfondimento nell’ambito della Review di studi, ricerche e valutazioni (Scheda 1 del Piano delle Valutazioni) ove si evidenziano le condizioni affinché le politiche di miglioramento degli standard di offerta dei grandi attrattori possano effettivamente determinare un incremento dei livelli di fruizione all’interno degli attrattori stessi nonché, come auspicato dal PON, nelle cd. “aree di attrazione”. I principali esiti della review evidenziano come «le politiche per lo sviluppo basate sul patrimonio culturale sono spesso catalogate come politiche per l’offerta dove l’aumento potenziale della domanda di cultura deriverebbe originariamente e causalmente da un incremento proporzionale o meno dell’offerta (…). In realtà una componente rilevante della crescita della domanda culturale è invece endogena e originata da fattori del tutto autonomi ed indipendenti dall’offerta: cultura di base, origine, reddito, professione, ecc.». La review evidenzia, inoltre, che affinché le politiche di offerta possano conseguire risultati maggiormente efficaci in termini di fruizione è necessario conferire «centralità alla domanda» accompagnando gli interventi di miglioramento dell’offerta con strategie di audience development basate su una maggiore e costante produzione di indagini qualitative e quantitative verso specifici target di visitatori, l’analisi dei “big data” (soprattutto per i grandi musei), lo studio di nuove forme di politica per lo stimolo alla domanda da parte del “non pubblico”, il potenziamento delle attività di comunicazione e degli strumenti di integrazione con il settore turistico. 4
interventi per il miglioramento dell’accessibilità delle aree esterne di pertinenza degli attrattori; interventi per la sicurezza e vigilanza degli attrattori e delle aree esterne di pertinenza. L’azione 6c.1b, i cui interventi sono complementari a quelli dell’azione precedente, finanzia progetti finalizzati al miglioramento della fruizione e al potenziamento dei canali di accesso e divulgazione della conoscenza del patrimonio culturale relativo agli attrattori: la creazione, anche attraverso applicazioni tecnologiche innovative, di strumenti per gestire, favorire, e promuovere i sistemi delle conoscenze legati agli attrattori, capaci di qualificare ed estendere i canali della divulgazione, ed intercettare nuovi segmenti di domanda di fruizione, con particolare riferimento a quella esterna alle aree di attrazione, sovra regionale, nazionale, internazionale (es. realizzazione di piattaforme conoscitive ed informative, sistemi informativi integrati, aree di socializzazione e condivisione web oriented, ecc.); la creazione/implementazione di archivi digitali, anche previa attività di digitalizzazione del patrimonio culturale legato agli attrattori (manufatti, documentazione grafica, fotografica, ecc.), per favorirne la maggiore e più estesa conoscenza ed accessibilità; la definizione e applicazione di modalità e strumenti innovativi in relazione al sistema dei servizi di accoglienza e di supporto alla fruizione degli attrattori (applicativi, soluzioni ed allestimenti TIC di supporto alla visita, ecc.); l’individuazione/applicazione di forme e strumenti per la gestione innovativa e integrata delle diverse funzioni ed attività rivolte all’utenza e svolte negli attrattori: card per la fruizione di servizi integrati on in rete, sistemi di bigliettazione integrata, servizi di informazione integrata sull’offerta e relative modalità di fruizione, ecc. sistemi di monitoraggio e valutazione dei servizi erogati, ecc.). 3. Analisi e valutazione delle caratteristiche degli attrattori selezionati 3.1. Gli Attrattori selezionati dal PON In fase di elaborazione del PON Cultura e Sviluppo 2014 – 2020, come “premessa funzionale al rispetto degli indirizzi e all’applicazione dei principi definiti dall’Accordo di Partenariato, quali l’adeguata demarcazione, ovvero gli opportuni ambiti di complementarietà tra le programmazioni di livello nazionale e regionale, nonché la corretta presa in conto delle istanze di concentrazione tematica, di efficacia delle operazioni e di convergenza verso le strategie di valorizzazione delle aree di attrazione culturale di rilevanza strategica nazionale”4, sono stati individuati Attrattori oggetto di intervento, sulla base dei seguenti criteri: 1. Titolarità del bene / attrattore: - Istituti, luoghi della cultura e singoli beni del demanio statale appartenenti o in consegna al MiBAC nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e, limitatamente alla Sicilia, del patrimonio regionale, aperti alla fruizione pubblica e monitorati dalle statistiche, nonché un limitato numero di luoghi della cultura statali, appartenenti o in consegna al MiBAC, non ancora aperti al pubblico, per i quali erano già in essere progetti/iniziative di valorizzazione; - Beni a titolarità statale/regionale/locale oggetto di interventi nella programmazione 2007-13, selezionati d’intesa con le Regioni (AOA sottoscritti nel POIn Attrattori e 4PON Cultura e Sviluppo FESR 2014 – 2020, Criteri per la selezione delle operazioni, documento approvato in sede di Comitato di Sorveglianza del 9 giugno 2015. 5
successivi Decreti dell’OI POIn), non completati entro i tempi e che sono stati candidati al finanziamento del PON 2014-2020. 2. Caratteristiche, specificità e differenziazioni nei singoli profili regionali sulla base di una serie combinata di aspetti e dimensioni quali-quantitative, come: - livelli della domanda di fruizione (desumibile dalle statistiche ufficiali e comparabili relative alle visite/accessi all’attrattore e da eventuali connesse elaborazioni volte a quantificare i flussi turistico-culturali nelle aree di attrazione); grado di accessibilità all’attrattore (fisica, infrastrutturale, immateriale); - efficienza gestionale e livello di funzionalità organizzativa, con riferimento alla struttura/organizzazione dedicata alla gestione a regime delle attività e dei servizi legati all’offerta ed alla fruizione dell’attrattore; - capacità dell’attrattore di generare integrazioni e sinergie con altre risorse e dotazioni dell’area (culturali, paesaggistico naturalistiche, economico-sociali, ecc.). La delimitazione delle aree di attrazione culturale di rilevanza strategica, anche ai fini dell’attuazione degli interventi attuati all’interno dell’Asse II del PON, è stata successivamente concertata con le Regioni in sede di Accordi Operativi di Attuazione. Il PON prevedeva inoltre la possibilità di selezionare, sempre utilizzando i medesimi criteri di selezione, ulteriori Attrattori sui quali intervenire; l’elenco è stato infatti aggiornato con due decreti dell’Autorità di Gestione, n.6 del 4 febbraio 2016 e n.313 del 9 ottobre 2017. Alla data attuale, gli Attrattori del PON sono 74, distribuiti come evidenziato nella tabella seguente: dal lato della localizzazione, il maggior numero di Attrattori è localizzato in Sicilia (21, pari al 28,4% del totale), Puglia (18, pari al 24,3%) e Campania (17, pari al 23,0%); seguono la Calabria (10, pari al 13,5%) e la Basilicata (8, pari al 10,8%); per quanto concerne la tipologia di bene, utilizzando le definizioni fornite dai soggetti partecipanti alla più recente indagine sui musei dell’ISTAT5, prevalgono i monumenti o complessi monumentali, come chiese, regge e castelli, che rappresentano il 37,8% del totale, seguiti dalle aree o parchi archeologici (28,4%) e dai musei, gallerie e pinacoteche (24,3%); alcuni attrattori tra quelli ammessi a finanziamento sono anche costituiti da musei ed aree archeologiche tra loro strettamente connessi (9,5% del totale). Tabella 1 – Distribuzione degli Attrattori per regione e tipologia di bene (valori assoluti e %) % per Basilicata Campania Calabria Puglia Sicilia Totale tipologia Museo, galleria e/o 5 3 3 2 5 18 24,3 raccolta Area o parco archeologico 0 5 3 3 10 21 28,4 Museo e area / parco 3 2 1 0 1 7 9,5 archeologico Monumento o complesso 0 7 3 13 5 28 37,8 monumentale TOTALE 8 17 10 18 21 74 100,0 % per area territoriale 10,8 23,0 13,5 24,3 28,4 100,0 Fonte: Elaborazione su dati PON L’analisi delle caratteristiche degli Attrattori selezionati permette di rilevare come il PON intervenga su 10 siti UNESCO, pari al 52,6% dei siti presenti nelle 5 regioni oggetto di 5 I musei, le aree archeologiche ed i monumenti in Italia, Indagine 2019. 6
intervento e al 18,5% del totale dei siti italiani; gli attrattori localizzati nei siti UNESCO sono 22, pari al 29,7% del totale, come riportato nella tabella seguente. Tabella 2 – Attrattori presenti all’interno di siti UNESCO per regione Regione Sito Unesco Attrattori Museo Nazionale Domenico Ridola I Sassi ed il parco delle chiese Basilicata Museo Nazionale d’arte medioevale e rupestri di Matera moderna Calabria - - Museo Archeologico Nazionale - MANN Museo della Reggia e del Real Bosco di Capodimonte Centro storico di Napoli Palazzo reale di Napoli Castel S’Elmo Certosa e Museo di San Martino Complesso dei Girolamini Palazzo reale del XVIII secolo di Reggia di Caserta (ex D.M. Musei, Campania Caserta con il Parco, l’Acquedotto Acquedotto Carolino, Giardino all’Inglese, Carolino, ed il Complesso di San Oasi di San Silvestro, Palazzo Reale, Parco Leucio del Palazzo Reale) Area archeologica di Ercolano Zone archeologiche di Pompei, Parco Archeologico di Pompei Ercolano e Torre Annunziata Area archeologica di Stabia Parco archeologico di Velia Parco Nazionale del Cilento, Vallo Certosa di San Lorenzo di Diano e Alburni Museo e parco archeologico di Paestum Puglia Castel del Monte Castel del Monte Valle dei Templi – Area Parco Valle dei Templi (Valle dei Templi e archeologica di Agrigento Museo Pietro Griffo) Museo regionale della Ceramica di Caltagirone Convento di Santa Maria del Gesù a Citta tardo barocche del Val di Noto Ragusa Sicilia Museo Etno-antropologico Antonio Uccello a Palazzolo Acreide Museo archeologico regionale Bernabò Brea Isole Eolie a Lipari Siracusa e la Necropoli rupestre di Parco Archeologico di Siracusa Pantalica Fonte: Elaborazione su dati MIBAC Facendo riferimento al Sistema museale nazionale, è anche interessate evidenziare come siano Attrattori tutti i musei dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile ed organizzativa presenti nelle 5 regioni oggetto di intervento, ovvero: Museo di Capodimonte; Reggia di Caserta; Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Museo Archeologico nazionale di Taranto; Parco Archeologico di Paestum; Parco Archeologico dei Campi Flegrei; Parco Archeologico di Ercolano; Soprintendenza speciale per Pompei. Inoltre, sempre in relazione all’organizzazione museale, un numero significativo di Attrattori appartiene ai Poli Museali Regionali, che assicurano sul territorio il servizio pubblico di 7
fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura in consegna allo Stato o allo Stato comunque affidati in gestione, provvedendo a definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione, in rapporto all’ambito territoriale di competenza; in particolare gli Attrattori selezionati rappresentano: il 44,4% dei beni che costituiscono il Polo museale della Basilicata (100,0% degli Attrattori selezionati) e del Polo museale della Calabria (80,0% degli Attrattori selezionati); il 21,4% dei beni che costituiscono il Polo museale della Campania (35,2% degli Attrattori selezionati); il 46,7% dei beni che costituiscono il Polo museale della Puglia (38,8% degli Attrattori selezionati). Tabella 3 – Attrattori appartenenti ai Poli Museali Regionali Polo museale della Basilicata: Polo museale della Calabria Museo nazionale Domenico Ridola Museo e parco archeologico di Scolacium (Matera) (Borgia) Museo nazionale d’arte medioevale e Parco archeologico della Sibaritide e Parco moderna (Matera) archeologico di Sibari (Cassano allo Ionio) Museo nazionale della Siritide e parco Museo nazionale e Area archeologica di archeologico di Herakleia (Policoro) Locri Museo archeologico nazionale di Museo e parco archeologico di Kaulon Metaponto, Parco archeologico dell’area Museo archeologico nazionale di Crotone urbana, Tempio delle Tavole Palatine La Cattolica (Stilo) (Bernalda) Galleria nazionale di Cosenza Museo archeologico nazionale (Melfi) Chiesa di san Francesco di Assisi (Gerace) Museo archeologico nazionale della Val d’Agri, Teatro Romano (Grumento Nova) Museo archeologico nazionale e Area archeologica di Venosa Castello di Lagopesole (Avigliano) Polo museale della Campania Polo museale della Puglia Palazzo reale di Napoli Castel del Monte (Andria) Castel Sant’Elmo (Napoli) Castello Angioino (Copertino) Complesso dei Girolamini (Napoli) Castello svevo (Bari) Certosa e Museo di San Martino (Napoli) Castello svevo (Trani) Certosa di San Lorenzo (Padula) Museo archeologico nazionale e Zona Parco archeologico di Velia (Ascea) archeologica di Egnazia (Fasano) Museo archeologico nazionale di Manfredonia Parco archeologico di Siponto (Manfredonia) Fonte: Elaborazione su dati MIBAC Se si considera la valenza di questi beni, in termini di rappresentatività rispetto alla presenza di siti UNESCO, di Istituti dotati di autonomia e di siti appartenenti ai Poli Museali Regionali, si può ritenere che l’azione del PON e i progetti che saranno effettuati sugli stessi beni hanno un elevato potenziale di aumentare il grado di attrattività delle aree oggetto di intervento; in particolare, in sede di valutazione degli effetti sembra opportuno che la analisi si focalizzi sulle sinergie che verranno perseguite tra gli interventi all’interno dei Poli Museali e sul peso degli interventi che verranno realizzati sugli attrattori appartenenti ai siti UNESCO, anche tenendo presenti gli interventi che saranno realizzati con altre risorse, in primis con i PO regionali. 3.2. Le caratteristiche degli Attrattori al momento della selezione Come già accennato in precedenza, gli Attrattori sono stati selezionati anche in base al grado di accessibilità (fisica, infrastrutturale e immateriale) e all’efficienza gestionale e livello di 8
funzionalità organizzativa, con riferimento alla struttura/organizzazione dedicata alla gestione a regime delle attività e dei servizi legati all’offerta ed alla fruizione dell’attrattore. L’analisi delle caratteristiche degli Attrattori è stata effettuata attraverso la lettura delle schede utilizzate in fase di selezione, che quindi illustrano la situazione dei beni all’inizio del periodo di programmazione.6 Innanzitutto, per quanto riguarda l’accessibilità, su 69 beni per i quali è stato possibile reperire la scheda in questione, gli Attrattori erano raggiungibili facilmente con la rete stradale e autostradale, che collega il sito anche agli aeroporti, ed in macchina ed in treno; i siti erano fruibili interamente per l’80% dei casi, nel restante 20% essendo presenti delle limitazioni legate alla mancanza di allestimenti o alla natura del sito archeologico. Relativamente all’accessibilità ai disabili (62 risposte utili), i siti erano fruibili per non meno del 70% della superficie nel 77,4% dei casi e nel 21,0% è esplicitamente specificato che all’interno dell’attrattore erano disponibili ausili anche tattili per consentire una migliore fruizione ai soggetti non vedenti. Per quanto concerne invece l’accessibilità immateriale, erano 27 gli Attrattori dotati di un proprio sito web specifico, pari al 39,1% del totale. Nella tabella seguente, è riportato il quadro degli Attrattori per tipologia di servizio offerto; nel complesso è evidente come i siti avessero al momento della selezione un’elevata offerta di servizi tradizionali, quali la biglietteria, le visite guidate su prenotazioni offerte dai soggetti che gestiscono i servizi, i bagni ed i punti informazione, mentre meno presenti sono servizi per i visitatori quali i bookshop, la caffetteria e i punti vendita, nonché quelli più immateriali, come la connessione wi-fi e la biglietteria on-line. Considerando l’obiettivo di promuovere sinergie a livello locale e non solo, appare nel complesso positivo il dato relativo alla realizzazione di mostre anche temporanee e quello relativo alle collaborazioni istituzionali; da segnalare come in diversi casi veniva indicata l’organizzazione di eventi e manifestazioni, l’organizzazione di attività a favore delle scuole e i prestiti delle opere a favore di altri Enti. Tabella 4 – Percentuale di Attrattori per tipo di servizio offerto all’inizio del periodo di programmazione Tipologia di servizio si % si no % no biglietteria 57 82,6 12 17,4 visite guidate su prenotazione 56 81,2 13 18,8 Bagni 52 75,4 17 24,6 accesso agevolato 48 69,6 21 30,4 punto informazioni 44 63,8 25 36,2 Mostre 37 53,6 32 46,4 laboratorio didattico 30 43,5 39 56,5 sale per conferenze / convegni 30 43,5 39 56,5 collaborazioni istituzionali 29 42,0 40 58,0 attività di promozione comunicazione 24 34,8 45 65,2 audioguide 23 33,3 46 66,7 bookshop 22 31,9 47 68,1 caffetteria e ristorazione 19 27,5 50 72,5 prenotazione 17 24,6 52 75,4 libreria 17 24,6 52 75,4 guardaroba 16 23,2 53 76,8 prodotti multimediali 14 20,3 55 79,7 sala proiezioni 14 20,3 55 79,7 6 Le schede sono state fornite dall’Autorità di Gestione. 9
postazioni interattive e/o totem 14 20,3 55 79,7 biblioteca 13 18,8 56 81,2 punto vendita 11 15,9 58 84,1 biglietteria on line 8 11,6 61 88,4 prenotazione obbligatoria 8 11,6 61 88,4 wi-fi 8 11,6 61 88,4 prevendita 4 5,8 65 94,2 fotocopie 3 4,3 66 95,7 Fonte: Elaborazione su dati PON Il confronto tra i dati di cui sopra ed i risultati dell’Indagine Istat I musei, le aree archeologiche e i monumenti in Italia, relativi al 2015, seppure con tutte le prudenze del caso dovute alle differenze nelle fonti e nelle terminologie utilizzate, ma soprattutto al fatto che l’Indagine ISTAT si riferisce ai beni statali e non statali, mentre il PON interviene soltanto sui beni statali, permette di dare un quadro comparato della dotazione di servizi degli Attrattori del PON rispetto al complesso dei beni che hanno partecipato all’indagine nelle aree del Sud, delle Isole e al totale nazionale.7 Come si può vedere dalla tabella seguente, in realtà l’insieme degli Attrattori del PON ha, secondo le informazioni disponibili, una dotazione di servizi molto spesso superiore a quello delle aree geografiche prese in considerazione, in particolare rispetto al Sud e alle Isole; solo per la connessione wi-fi e per la presenza di biblioteche il dato è sensibilmente inferiore. Tabella 5 – Percentuale di BBCC per tipo di servizio offerto per area geografica e tipo di servizio Tipologia di servizio Sud Isole Italia Attrattori PON ACCESSIBILITA’: - apertura di tutti gli spazi espositivi 72,8 75,4 79,6 80,0 - Materiali e supporti per favorire la fruizione da parte 19,2 22,3 20,4 21,0 dei disabili - Visite guidate 73,6 75,8 80,0 81,2 SERVIZI DIGITALI E MULTIMEDIALI DISPONIBILI - Audioguide e/o videoguide 12,3 16,3 15,2 33,3 - Wi-fi 18,6 17,1 18,6 11,6 - Sito web dedicato 47,5 56,5 57,4 39,1 - Biglietteria on-line 4,1 5,8 6,6 11,6 ALTRI SERVIZI - Biblioteca 43,0 30,6 41,3 18,8 - Laboratorio didattico 46,4 43,1 47,7 43,5 - Sala video 29,2 29,5 30,8 20,3 - Guardaroba 11,4 8,6 15,9 23,2 - Caffetteria e ristorazione 8,5 10,8 12,4 27,5 - Bookshop 19,8 28,0 35,1 31,9 - Merchandising 9,4 16,5 17,6 15,9 - Mostre 38,2 43,2 44,6 43,5 Fonte: Elaborazione su dati PON e dati ISTAT 3.3. La continuità rispetto al periodo di programmazione 2007 - 2013 Per completare questa prima analisi, sono stati analizzati gli Opendata presenti sul sito di Opencoesione, attinenti al tema Turismo, Cultura, Ambiente e relativi al periodo di 7 Seppure più recente, non è stata presa in considerazione l’Indagine ISTAT del 2019, in quanto fornisce un insieme minore di informazioni relative all’offerta di servizi dei beni oggetto di indagine, ed in particolare: musei ed istituzioni similari che hanno organizzato esposizioni temporanee; attività educative; che hanno allestito mostre temporanee; dotati di un servizio di biglietteria on line; dotati di un account social. 10
programmazione 2007 – 20138, per verificare se l’Attrattore è stato oggetto di interventi in tale periodo di programmazione; in questo esercizio, sono stati presi in considerazione soltanto gli interventi presenti nella banca dati classificati sotto la voce tema sintetico Attrazione culturale, naturale e turistica e come sottosettori Beni culturali e Culto. L’analisi è stata effettuata attraverso una ricerca testuale, basata sulla denominazione dell’Attrattore e del comune di localizzazione, ed è quindi influenzata dalle modalità con le quali sono stati definiti gli interventi all’interno della banca dati stessa. I risultati dell’analisi sono riportati nelle tabelle seguenti. Tabella 6 – Interventi realizzati nel 2007 – 2013 che hanno avuto per oggetto gli Attrattori PON in Basilicata Attrattore Comune di Oggetto di localizzazione intervento nel 2007 dell’Attrattore - 2013 Museo Nazionale Domenico Ridola Matera (MT) no Museo Nazionale d’arte medioevale e moderna Matera (MT) no Museo nazionale della Siritide e parco archeologico di Policoro (MT) si Herakleia Museo archeologico Nazionale di Metaponto, Parco archeologico dell’Area Urbana, Tempio delle Tavole Bernalda (MT) si Palatine Museo archeologico nazionale Melfi (PZ) si Museo archeologico nazionale della Val d’Agri, Grumento Nova si Teatro romano (PZ) Museo archeologico nazionale e area archeologica di Venosa (PZ) si Venosa Castello di Lagopesole Avigliano (PZ) no Fonte: Elaborazione su dati OpenCoesione Tabella 7 – Interventi realizzati nel 2007 – 2013 che hanno avuto per oggetto gli Attrattori PON in Calabria Attrattore Comune di Oggetto di localizzazione intervento nel 2007 dell’Attrattore - 2013 Museo e Parco archeologico nazionale di Borgia (CZ) si Scolacium Museo archeologico nazionale della Sibaritide Cassano allo Ionio (CS) si e Parco archeologico di Sibari Museo nazionale e Area archeologica di Locri Locri (RC) si Museo e parco archeologico di Kaulon Monasterace (RC) si Museo archeologico nazionale Reggio Calabria (RC) si La Cattolica Stilo (RC) si Galleria Nazionale di Cosenza – Palazzo Cosenza (CS) no Arnone Castello Carlo V Crotone (KR) si Museo archeologico nazionale Crotone (KR) no Chiesa di San Francesco di Assisi Gerace (RC) no Fonte: Elaborazione su dati OpenCoesione 8 https://opencoesione.gov.it/it/opendata/#!approfondimenti_section 11
Tabella 8 – Interventi realizzati nel 2007 – 2013 che hanno avuto per oggetto gli Attrattori PON in Campania Attrattore Comune di Oggetto di localizzazione intervento nel dell’Attrattore 2007 - 2013 Museo Archeologico nazionale MANN Napoli (NA) si Museo della Reggia e del Real Bosco di Napoli (NA) si Capodimonte Palazzo Reale di Napoli Napoli (NA) si Anfiteatro Flavio e Tempio di Serapide Pozzuoli (NA) si Reggia di Caserta Caserta (CE) si Real Tenuta di Carditello San Tammaro (CE) si Parco archeologico di Velia Ascea (SA) no Certosa di San Lorenzo Padula (SA) si Area archeologica di Pompei Pompei (NA) si Area archeologica di Ercolano Ercolano (NA) si Castellammare di Area archeologica di Stabia si Stabia (NA) Parco archeologico di Cuma Pozzuoli (NA) no Museo archeologico dei capi Flegrei, area archeologica delle Terme di Baia e parco Bacoli (NA) si sommerso Museo e Parco archeologico di Paestum Capaccio (SA) si Castel S’Elmo Napoli (NA) si Certosa e Museo di S. Martino Napoli (NA) si Complesso dei Girolamini Napoli (NA) si Fonte: Elaborazione su dati OpenCoesione Tabella 9 – Interventi realizzati nel 2007 – 2013 che hanno avuto per oggetto gli Attrattori PON in Puglia Attrattore Comune di Oggetto di localizzazione intervento nel dell’Attrattore 2007 - 2013 Castello Svevo e Complesso Santa Chiara Bari (BA) si Museo archeologico S. Scolastica Bari (BA) si Castello Svevo Trani (BAT) si Museo archeologico Nazionale e Zona Fasano (BR) si archeologica di Egnazia Museo archeologico nazionale di Manfredonia Manfredonia (FG) si Castello di Carlo V Lecce (LE) si Ex Convento di Sant’Antonio Taranto (TA) si S. Maria della Giustizia Taranto (TA) si Area archeologica di Manduria Manduria (TA) si Castel del Monte Andria (BAT si Parco Archeologico e Santa Maria di Siponto Manfredonia (FG) si Ex Abbazia di San Leonardo di Lama Volara Manfredonia (FG) si Castello Angioino Copertino (LE) si Museo Archeologico Nazionale di Taranto Taranto (TA) si (MARTA) Castello Alfonsino – Forte a mare Brindisi (BR) no Complesso Abbazia Santa Maria di Cerrate Lecce (LE) si Parco archeologico di Saturo Leporano (TA) no Complesso architettonico dell’ex Ospedale Lecce (LE) si dello Spirito Santo Fonte: Elaborazione su dati OpenCoesione 12
Tabella 10 – Interventi realizzati nel 2007 – 2013 che hanno avuto per oggetto gli Attrattori PON in Sicilia Attrattore Comune di localizzazione Oggetto di dell’Attrattore intervento nel 2007 - 2013 Eraclea Minoa Cattolica Eraclea (AG) no Parco Valle dei Templi Agrigento (AG) si Ex manifattura tabacchi Catania (CT) no Museo regionale della Ceramica di Caltagirone (CT) si Caltagirone Museo regionale di Aidone – Area Aidone (EN) si archeologica di Morgantina Parco archeologico di Naxos Giardini Naxos, Taormina, Francavilla di no Sicilia (ME) Museo archeologico regionale Bernabò Brea Lipari (ME) si a Lipari Albergo delle Povere Palermo (PA) si Museo del Mare Arsenale della Marina Regia Palermo (PA) no Convento di Santa Maria del Gesù Ragusa (RG) no Modica, Ispica, Rosolini Cava Ispica – Necropoli e Castello no (RG) Museo del Mediterraneo – Castello Svevo di Augusta (SR) no Augusta Parco archeologico di Siracusa Siracusa (SR) si Museo etno-antropologico Antonio Uccello Palazzolo Acreide (SR) no Area archeologica e Antiquarium di Megara Augusta (SR) no Hyblea Parco archeologico di Segesta Catalafimi – Segesta (TP) si Ex stabilimento Florio - Favignana Favignana (TP) si Parco archeologico di Gela Gela (CL) no Villino Favaloro (museo della fotografia) Palermo (PA) no Area archeologica Parco della Forza Ispica (RG) si Ragusa, Santa Croce Parco archeologico di Camarina si Camerina Fonte: Elaborazione su dati OpenCoesione L’analisi consente di rilevare come 53 dei 74 Attrattori siano stati oggetto di intervento anche nel periodo di programmazione 2007 – 2013 (71,6%). In fase di valutazione degli effetti sarà interessante verificare se e come tali interventi siano collegati a quelli finanziati con il PON 2014 – 2020 e di conseguenza in quale modo la progettualità dei due periodi abbia permesso di migliorare il grado di fruibilità e di attrattività dei beni. 4. Le domande di valutazione In sede di definizione del Disegno di Valutazione, finalizzato a specificare quanto già presente nella Scheda 2 del Piano delle Valutazioni, per ognuno degli ambiti valutativi sopra ricordati sono state dettagliate le domande di valutazione ed individuata la metodologia e le fonti informative, come di seguito specificato. 13
Ambito: Efficacia dei criteri di selezione Domande valutative Fonti informative e Attori Modalità di tecniche restituzione Nella fase di selezione degli Fonti secondarie (schede Autorità di Analisi interventi, si sono riscontrate di valutazione interventi) Gestione descrittiva criticità nell’applicazione dei Interviste PON criteri di ammissibilità? Quali sono stati i criteri di valutazione maggiormente determinanti nella scelta degli interventi? Ambito: Introduzione delle soglie finanziarie relative alle infrastrutture di piccola scala Domande valutative Fonti informative e Attori Modalità di tecniche restituzione In quale misura l’introduzione Fonti secondarie (dati Autorità di Analisi delle soglie per identificare le sistema di monitoraggio) Gestione descrittiva infrastrutture di piccola scala ha Interviste PON influito sull’attuazione del PON? Ambito: Accordi Operativi di Attuazione Domande valutative Fonti informative e Attori Modalità di tecniche restituzione Gli Accordi Operativi di Fonti secondarie Autorità di Analisi Attuazione sono stati utili per (documenti di Gestione descrittiva promuovere le sinergie tra la programmazione) PON e POR programmazione nazionale e Questionari quella regionale? Interviste Ambito: Poli museali Domande valutative Fonti informative e Attori Modalità di tecniche restituzione In relazione allo sviluppo dei Fonti secondarie (dati Autorità di Analisi Poli museali, in quale misura la sistema di monitoraggio) Gestione descrittiva programmazione del PON si Interviste PON integra con le altre linee di programmazione del MIBAC? Quali azioni i Poli stanno portando avanti per la valorizzazione del patrimonio? Ambito: Stato di attuazione dell’Asse Domande valutative Fonti informative e Attori Modalità di tecniche restituzione L’attuazione del PON in quale Fonti secondarie (dati di Autorità di Elaborazione misura sta favorendo il monitoraggio) Gestione dati di raggiungimento dei target Interviste Invitalia monitoraggio attesi? Analisi Quali sono i motivi di eventuali descrittiva scostamenti dai target fissati per gli indicatori di realizzazione e di risultato? La Centrale di Committenza sta supportando l’attuazione del Programma? 14
Ambito: Caratteristiche degli interventi finanziati Domande valutative Fonti informative e Attori Modalità di tecniche restituzione Quali sono le caratteristiche dei Fonti secondarie (analisi Autorità di Elaborazione progetti ammessi a documentale del Gestione dati di finanziamento? Quali tipologie contenuto dei progetti) progetto di intervento sono prevalenti? Ambito: Risultati legati alla realizzazione degli interventi Domande valutative Fonti informative e Attori Modalità di tecniche restituzione Quali sono le caratteristiche Fonti secondarie (analisi Autorità di Elaborazione degli interventi conclusi? È documentale del Gestione dati di possibile individuare primi contenuto dei progetti) progetto risultati degli interventi? Analisi descrittiva 5. Analisi dell’efficacia delle procedure di selezione degli interventi 5.1. Premessa Come già indicato in precedenza, nell’ambito del Comitato di Sorveglianza del 9 giugno 2015 è stato approvato il documento Criteri di selezione delle operazioni, predisposto in ottemperanza all’art. 125 del Reg. UE 1303/2013, che oltre all’individuazione degli Attrattori e delle connesse aree di attrazione culturale, specifica i criteri per la selezione delle operazioni da finanziare e realizzare nell’ambito del PON. Tali criteri sono così articolati: - requisiti di ricevibilità formale, senza i quali il progetto non può essere considerato ricevibile; - criteri di ammissibilità sostanziale, intesi quali requisiti che le operazioni/progetti presentati devono possedere per essere ammessi alla successiva fase di valutazione; - criteri di valutazione, (oggetto di punteggi) in grado di favorire la selezione di operazioni che concorrano: al raggiungimento dei risultati attesi con riferimento all’obiettivo specifico della pertinente priorità (efficacia); al raggiungimento del risultato con il minor dispendio di costi (efficienza attuativa); a garantire la più adeguata qualità progettuale intrinseca, innovatività ed integrazione con altri interventi; - criteri di priorità (oggetto di punteggi), intesi quali criteri che a parità di valutazione tecnica consentono un’ulteriore qualificazione delle operazioni. 5.2. Analisi delle criticità nella fase di applicazione dei criteri di ammissibilità sostanziale Tra i requisiti di ammissibilità sostanziale dei progetti candidati al PON è presente quello relativo al “Rispetto della normativa nazionale e comunitaria (in materia di concorrenza, pari opportunità e non discriminazione, accessibilità per le persone con disabilità, appalti pubblici, tutela ambientale), anche con riferimento alle disposizioni regolamentari in materia di progetti generatori di entrate”. Confermando un indirizzo giurisprudenziale in nuce dal 2000, il Regolamento UE 651/2014 (poi modificato dal Regolamento UE 1084/2017) e la Comunicazione della Commissione del 2016 sulla nozione di aiuto di Stato hanno introdotto nel ciclo 2014-2020 un significativo 15
elemento di discontinuità rispetto alla pratica passata di finanziamento pubblico alle infrastrutture che in precedenza si riteneva sic et sempliciter fuori dal controllo della Commissione sulle regole della concorrenza in quanto espressione dell’esercizio di prerogative dei pubblici poteri per il soddisfacimento dell’interesse generale della società. L’estensione delle norme degli aiuti di Stato anche alle infrastrutture che rientrano nel patrimonio culturale a titolarità pubblica (e quindi ai luoghi della cultura - attrattori su cui interviene il PON) ha generato molte incertezze interpretative ed applicative. Per questa tipologia di infrastrutture la Commissione Europea non disponeva di esperienza sufficiente a definire criteri generali di compatibilità del finanziamento pubblico con la disciplina degli aiuti di Stato a cui gli Stati Membri potevano affidarsi e le stesse istituzioni nazionali italiane (coinvolte ai diversi livelli di governo centrale e regionale) hanno dibattuto a lungo, tra loro e con la Commissione Europea, per costruire una posizione unitaria per l’applicazione della nuova normativa, anche promuovendo Linee guida e orientamenti comuni. Il confronto avuto con l’AdG nel corso dell’indagine è risultato significativamente utile a comprendere il contesto temporale, istituzionale e giuridico in cui è maturato e si è evoluto questo specifico dossier nonché lo sforzo affrontato per mettere a coerenza l’intera azione amministrativa. A riguardo, la posizione del MiBACT, elaborata dell’Ufficio Legislativo nel suo ruolo di referente dell’Amministrazione in materia di Aiuti di Stato, è sempre stata molto chiara e puntuale circa (i) l’insussistenza degli elementi costitutivi la nozione di aiuto (attività economica e distorsione della concorrenza) e conseguentemente (ii) la necessità di promuovere la modifica della disciplina comunitaria al fine di chiarire in via definitiva la finalità di interesse generale perseguita dallo Stato nel settore della cultura. Ciò malgrado, la cogenza del Regolamento UE 651/2014, ancorché modificato dal Regolamento UE n.1084/2017, nell’uso dei fondi comunitari e quindi nell’attuazione dei programmi gestiti e cofinanziati con tali risorse ha spinto l’AdG ad indagare con maggior profondità il perimetro di applicazione della disciplina degli aiuti di Stato agli investimenti infrastrutturali sostenuti dal PON aprendo nuove riflessioni, piste di lavoro, tecnico – metodologico, e soluzioni amministrative che in parte riflettono i contorni sfocati della interpretazione della disciplina. All’interno delle procedure di gestione del PON (Macro Processo di selezione delle operazioni) si osserva infatti, su impulso dell’AdG, l’avvio a febbraio 2016 di un’indagine tecnico- metodologica volta a scrutinare il finanziamento pubblico alla conservazione del patrimonio culturale in collegamento a due criteri interpretativi utilizzati dalla Commissione europea per la configurazione di aiuto di Stato ossia (a) all’(esercizio di) attività economica e (b) alla incidenza sul mercato e sugli scambi tra Stati, adottando un meccanismo idoneo a ridurre gli oneri amministrativi per la dimostrazione degli altri criteri costitutivi la nozione di aiuto (in primis l’analisi, più complessa, dell’eventuale vantaggio economico) 9. Quale specifico supporto alla Commissione incaricata di verificare (inter alias) l’esistenza del citato criterio di ammissibilità sostanziale, l’indagine dell’AdG (1) sarebbe dovuta essere propedeutica alla selezione degli interventi (avvenuta a febbraio 2016) e, quantunque successiva, (2) i suoi esiti rilevanti per il Programma – già parzialmente disponibili a luglio 2016 - sarebbero dovuti confluire in un atto amministrativo funzionale a confermare il processo di selezione degli interventi nativi del PON. Invero occorre attendere marzo 2019 per l’adozione di tale provvedimento ma nella formazione dell’atto l’istruttoria tecnico – metodologica non ha avuto modo di esprimere il suo potenziale informativo e di apprendimento amministrativo stante l’affermarsi, nel corso degli anni e con arricchimento di argomentazioni, 9Si rinvia all’Allegato 1, Approfondimenti in materia di aiuti di Stato alle infrastrutture culturali, la trattazione più completa degli argomenti esposti nel presente paragrafo 16
della posizione del richiamato Ufficio Legislativo MIBACT sull’applicazione del citato Regolamento UE 651/2014 a cui è sembrato opportuno conformare l’intera azione amministrativa 10. In merito all’organizzazione delle attività di istruttoria tecnico-metodologica, osservata sotto il profilo delle modalità messe in campo per gestire l’introduzione dell’innovazione normativa, si rileva come la stessa sia stata poco incisiva sul fronte della capacità inclusiva e di miglioramento organizzativo. Attraverso le interviste ai key informants del PON, si è cercato di indagare il livello di diffusione delle conoscenze teorico – operative della nuova disciplina in materia di aiuti di Stato alle infrastrutture e le capacità (tecnico – amministrative) occorrenti per la sua applicazione. Le domande rivolte ai diversi operatori hanno riguardato tre specifiche dimensioni: stato dell’arte della diffusione di conoscenze e strumenti di analisi relativamente all’applicazione della normativa comunitaria in tema di aiuti alle infrastrutture culturali ricognizione dell’esperienza condotta direttamente sul PON Cultura e Sviluppo in tema di aiuti alle infrastrutture culturali traiettorie evolutive future in termini di capacità tecniche, all’interno della struttura di gestione del PON, necessarie all’(eventuale) applicazione della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato alle infrastrutture. Il contributo dei key informators (con eccezione dell’AdG) è stato limitato agli specifici ruoli che gli stessi hanno ricoperto/ricoprono nell’ambito più ampio del supporto alle procedure di programmazione e attuazione del PON. In effetti le 2 – 3 risorse professionali applicate sulla questione non sono più operative presso la struttura dell’AdG e nessuno degli operatori intervistati ha affrontato direttamente il tema o è stato coinvolto nel processo decisionale maturato. Nel corso delle interviste le motivazioni dell’avvio, dell’interruzione e i primi parziali esiti a cui era giunta l’indagine istruttoria non sono stati riferiti; tutti però concordano sulla percezione che il tema degli “aiuti di Stato” afferisce all’Asse II del PON. Allo stesso tempo, la definizione delle modalità organizzative dell’istruttoria tecnico – metodologica non è stata prioritariamente orientata a produrre in modo sistemico benefici conoscitivi per la struttura di supporto alle attività di programmazione e gestione del PON (ad es. creazione di una banca dati sulle informazioni reperite, note informative, ecc) né a generare elementi di sostenibilità futura, in quanto un eventuale riavvio delle attività di indagine oggi richiederebbe la selezione di nuove risorse dedicate e l’aggiornamento/ampliamento della metodologia (con specifico riguardo alla verifica della soglia di aiuto compatibile). 5.3. Analisi dell’applicazione dei criteri di valutazione Successiva alla fase di ammissibilità sostanziale è la fase di valutazione degli interventi, interessante da analizzare, per fornire all’Autorità di Gestione elementi in merito alla efficacia dei criteri utilizzati, focalizzando l’attenzione su quelli che sono stati maggiormente significativi ai fini del processo, utilizzando a tal fine le schede di valutazione con i punteggi attribuiti alle singole proposte per singolo criterio. Nelle tabelle seguenti sono riportati i criteri di selezione per l’azione 6.c.1.a e 6.c.1.b, con il valore massimo attribuibile ad ogni singolo criterio. 10 Vedasi sul punto Decreto AdG del 22 marzo 2019, n. 59. 17
Tabella 11 - Criteri di valutazione delle operazioni finanziabili nell’ambito dell’azione 6.c.1.a Tipologia di Criterio Punteggio criterio massimo Criteri di valutazione Capacità dell'intervento di migliorare la fruizione dell'attrattore oggetto Efficacia 15 di intervento, generando in particolare un incremento delle visite dell’operazione / Capacità dell'intervento di incrementare i livelli di accessibilità fisica e progetto 10 culturale Convergenza di altri investimenti (pubblici e /o privati) sull'intervento 10 Efficienza Congruità dei tempi di realizzazione esposti nel cronoprogramma attuativa 20 Coerenza del progetto e dei risultati attesi con l'analisi delle domanda riferita all'Attrattore ed eventualmente al sistema di beni a questo 11 collegati, anche in coerenza con nuovi assetti conseguenti alla riforma del MIBAC Qualità Adozione di soluzioni progettuali tecnologicamente innovative 8 progettuale Adozione di soluzioni progettuali in grado di migliorare le prestazioni 8 intrinseca, ambientali innovatività e Intervento strettamente collegato ad investimenti previsti a valere 8 integrazione con sull'azione 6c.1.b. altri interventi Fattibilità e sostenibilità economico finanziaria, tecnica, procedurale ed amministrativa dell'intervento con riferimento alla gestione del singolo Attrattore anche all'interno di un sistema di gestione integrato in 10 coerenza con nuovi assetti organizzativi conseguenti alla riforma del MIBAC (es. Poli museali regionali) Criteri di priorità Stato di avanzamento della progettazione 10 Intervento che è parte di strategie condivise a livello territoriale Criteri di nell'ambito di intese e partenariati (Accordi di valorizzazione, 5 priorità dichiarazione di intenti, altre forma di accordo) Intervento che agevola la fruizione da parte di persone con disabilità 5 Fonte: documento Criteri di selezione delle operazioni Tabella 12 - Criteri di valutazione delle operazioni finanziabili nell’ambito dell’azione 6.c.1.b Tipologia di Criterio Punteggio criterio massimo Criteri di valutazione Capacità dell'intervento di migliorare la fruizione dell'attrattore oggetto Efficacia 15 di intervento, generando in particolare un incremento delle visite dell’operazione / Capacità dell'intervento di generare interdipendenze funzionali con altri progetto 10 settori (turismo, artigianato, ecc.) Convergenza di altri investimenti (pubblici e /o privati) sull'intervento 10 Efficienza attuativa Congruità dei tempi di realizzazione esposti nel cronoprogramma 20 Coerenza del progetto con le attese della domanda di fruizione culturale 11 e turistica Adozione di soluzioni progettuali tecnologicamente innovative 8 Qualità Progetto che incrementa il grado di accessibilità di tipo fisico e/o 8 progettuale culturale intrinseca, Integrazione con i sistemi e le reti informative nazionali e/o 8 innovatività e internazionali integrazione con Fattibilità e sostenibilità economico finanziaria, tecnica, procedurale ed altri interventi amministrativa dell'intervento con riferimento alla gestione del singolo Attrattore anche all'interno di un sistema di gestione integrato in 10 coerenza con nuovi assetti organizzativi conseguenti alla riforma del MIBAC (es. Poli museali regionali) Criteri di priorità Stato di avanzamento delle proposte progettuali (laddove pertinente) 10 Intervento che è parte di strategie condivise a livello territoriale Criteri di nell'ambito di intese e partenariati (Accordi di valorizzazione, 5 priorità dichiarazione di intenti, altre forma di accordo) Intervento che contribuisce direttamente e specificatamente a rendere 5 operativa l’organizzazione dei Poli museali regionali Fonte: documento Criteri di selezione delle operazioni 18
In particolare, sono state esaminate le schede di valutazione relative alle proposte progettuali pervenute al Segretariato generale del MIBAC da parte dei Segretariati Generali della Basilicata, della Calabria, della Campania, della Puglia, della Direzione Generale Educazione e Ricerca e dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (IRCPAL), per un totale di 84 interventi proposti11. La Commissione giudicatrice ha concordato di ammettere a finanziamento soltanto i progetti con un valore complessivo pari o superiore a 72. Per quanto concerne la azione 6.c.1.a, le schede progettuali analizzate sono state 63, di cui 45, pari al 71,4%, hanno ottenuto un punteggio pari ad almeno a 72 e di conseguenza sono state ammesse al finanziamento del PON. La distribuzione degli interventi per punteggio ricevuto mostra in realtà una qualità media dei progetti pervenuti, dal momento che solo 2 hanno ricevuto un punteggio tra 90 e 92, peraltro su un punteggio massimo ottenibile pari a 120, mentre il 62,2% degli interventi ammessi ha ottenuto un punteggio compreso tra 72 (soglia minima) e 79. Tabella 13 – Numero di progetti ammessi a finanziamento a valere sull’azione 6.c.1.a per classe di punteggi ricevuti in fase di selezione Classi di punteggio Numero progetti Valori percentuali con punteggio superiore a 90 2 4,4 con punteggio tra 80 ed 89 15 33,3 punteggio tra 72 e 79 28 62,2 Totale 45 100,0 Fonte: elaborazione su dati PON Come riportato nella tabella 14, i criteri di valutazione che hanno avuto un maggior peso nella selezione, considerando la media dei punteggi ricevuti, sono quattro: Adozione di soluzioni progettuali in grado di migliorare le prestazioni ambientali; Adozione di soluzioni progettuali tecnologicamente innovative; Fattibilità e sostenibilità economico finanziaria, tecnica, procedurale ed amministrativa dell'intervento con riferimento alla gestione del singolo Attrattore anche all'interno di un sistema di gestione integrato in coerenza con nuovi assetti organizzativi conseguenti alla riforma del MIBAC (es. Poli museali regionali); Convergenza di altri investimenti (pubblici e /o privati) sull'intervento. Tra i criteri di priorità, praticamente tutte le proposte progettuali hanno ricevuto il punteggio massimo con riferimento al criterio Intervento che agevola la fruizione da parte di persone con disabilità. Tra i criteri di selezione, solo per due criteri (Intervento strettamente collegato ad investimenti previsti a valere sull'azione 6c.1.b; Capacità dell'intervento di incrementare i livelli di accessibilità fisica e culturale) la percentuale di proposte progettuali che ha avuto un punteggio massimo è superiore al 10%, mentre in cinque casi è pari a zero. 11 Le schede sono state fornite dall’Autorità di Gestione. 19
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