Scuola di Specializzazione in Medicina Interna - Direttore: Prof. Paolo Martelletti Dott.ssa Ottaviani Chiara 28.11.2018

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Scuola di Specializzazione in Medicina Interna

    Direttore: Prof. Paolo Martelletti

                                Dott.ssa Ottaviani Chiara – 28.11.2018
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CASO CLINICO
•   Donna, 44 anni, giungeva in PS in data 27.10.18, trasportata dal 118, per riferita sincope (in ambiente
    domestico). La paziente raccontava che tali episodi si ripetevano con una frequenza trisettimanale, talvolta
    seguiti da perdita sfinteriale e stato confusionale post critico, in assenza di prodomi evidenti. Portava in
    visione numerose cartelle cliniche e accertamenti dai quali sembravano escludersi sincopi di natura
    vasovagale o epilettica.
•   All’EO in PS: CG discrete, lucida, orientata, eupnoica. ACR, toni validi, pause libere. Addome trattabile,
    peristalsi valida. Non masse pulsanti. EON nella norma. Gli esami ematochimici risultavano nella norma.
    Eseguiva TC cerebrale, che mostrava "esiti di embolizzazione di aneurisma intracranico dell' ACM dx, in
    assenza di alterazioni encefaliche, Rx torace, negativa per eventi flogistici in atto, ECG a riposo, consulenza
    neurologica, che consigliava EEG (negativo per focolai epilettogenii), videat radiologia
    interventistica/neuroradiologia per aneurisma
•   In APR: Intervento di embolizzazione di aneurisma ACM presso Policlinico Gemelli (2013), aneurismi cerebrali multipli con
    riferita cefalea in sede occipitale. Fumatrice. Sindrome ansioso-depressiva. Multipli episodi sincopali nel corso degli ultimi mesi
•   TMD: Prozac 25 mg, Topamax 100 mg x 2, Xanax 0.25 mg, Ibustrin. Riferita allergia ad ASA, novalgina,
    diclofenan e mdc paramagnetico (gadolinio). La paziente aveva assunto per un certo periodo Levetiracetam,
    poi sospeso; esclusa una eziologia cardiaca e ipotizzando una genesi psichiatrica, si intraprendeva terapia
    con Topamax 100 mg x 2 con riduzione transitoria della frequenza degli episodi.
    In data 30.10 si ricovera presso il reparto di Medicina Interna; CG buone, PV nella norma. Lucida, orientata,
    collaborante. GCS 15. Non rigor nè angor nè deficit neurologici focali. Non segni di scompenso emodinamico
    in atto. EOA/EOT nei limiti.

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...da precedenti anamnesi
Ambulatorio Neurologia Settembre 2017
...inviata dal DEA, porta in visione la documentazione di 3 accessi:
       –   Aprile 2017: episodio sincopale con rilascio sfinterico (Il giorno precedente aveva avuto un episodio di cefalea risolto con
           tachipirina)
       –   Agosto 2017: riferiti episodi di diarrea, vomito e rilascio sfinteriale... Ematochimici e indici di infiammazione in ordine....
           Dimessa col consiglio di eseguire curva da carico glicemico e successiva valutazione del curante.
       –   Agosto 2017: riferisce nuovamente di aver trovato le lenzuola sporche di feci e urine al risveglio...successivamente al
           risveglio un episodio di vomito. Da inizio agosto riferisce incontinenza urinaria….Visita neurologica nei limiti della
           norma.... TC ecefalo, esiti di embolizzazione arteria silviana destra, non alterazioni parenchimali encefaliche. Consigliato
           EEG (assenza di elementi patologici, invariato rispetto all'esame precedente. Nonostante la negatività dell'EEG, i colleghi
           neurologi in DEA hanno inserito "ex adjuvantibus" Keppra 500 mg x 2. Porta in visione RM encefalo e midollo, eseguita il
           23/08 presso altra struttura, da cui non emerge alcuna alterazione parenchimale, si rileva contrattura dei muscoli
           paravertebrali cervicali. Confermati il reperto aneurismatico, per cui si consiglia RM ogni 3-4 anni. Si prescrive ECG-
           holter e monitoraggio pressorio. Qualora tali esami siano negativi, si consiglia valutazione psichiatrica”.
Centro cefalee Novembre 2016.
Inizio sintomi: dopo il menarca
Terapie pregresse: Moment (non più efficace), Tachipirina 1000 (+/)
Sintomi: insorge al vertice e si estende a tutto il capo, gravativa e costrittiva; non sintomi prodromici; rara nausea con le crisi più
severe e rarissimo vomito; avversione del movimento
Frequenza: 15 giorni al mese
Farmaci: Prozac 20 mg 1 cp, Xanax 0.25 mg 1 cp (da circa un anno)
A. FAM: negativa

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ESAMI EMATOCHIMICI

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ESAMI EMATOCHIMICI

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ESAMI EMATOCHIMICI

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ESAMI EMATOCHIMICI

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CONSULENZE

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CONSULENZE

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ECG HOLTER 02.11.18
Registrazione effettuata con derivazioni precordialimodificate per la ricerca del pattern di Brugada.Ritmo sinusale a FC media di
  71 bpm (43-119) con normale conduzione AV e ritardo focale destro. Non evidenza di pattern Brugada tipo 1 spontaneo nel
 corso della registrazione. Rri complessi ectopici sopraventricolari isolati. Non modifiche dinamiche del recupero ventricolare.
                                                   Non intervalli RR patologici

                                                  ECOCARDIOGRAMMA (12.11.18)
    Ventricolo sinistro: normali dimensioni della cavità, spessori parietali normali, normali indici di funzione sistolica globale e
    segmentaria (EF 65%), alterazione di grado I del riempimento alla valutazione Doppler tessutale, stima delle pressioni di
riempimento normali (E/E' medio 8). Camere atriali di normali dimensioni; lembi mitralici di normale ecostruttura ed escursione
 diastolica, trascurabile rigurgito. Bulbo aortico e tratto esplorabile dell'aorta ascendente di normali dimensioni. Valvola aortica
  tricuspide e continente, normale gradiente transvalvolare. Ventricolo destro di normali dimensioni, normali indici di funzione
sistolica longitudinale (TAPSE 26 mm, onda S Vdx 12 cm/s), aspetto trabecolato dell'apice, che appare ipocinetico rispetto alla
      parete libera, lieve rigurgito tricuspidale con stima della PAPs nei limiti (25 mmHg); normale il tempo al picco sistolico
  polmonare (151 msec). Normale il calibro del tronco arterioso polmonare. Pericardio indenne. Vena cava inferiore di normale
                 calibro (14 mm) e collassabile con l'inspirium Si consiglia approfondimento con RMN cuore

             ANGIO-RM DISTRETTO INTRACRANICO RM DIFFUSIONE RM ENCEFALO (SENZA mdc) 12.11.18
Esame eseguito con sequenze pesate in T1-T2, DWI sui vari piani dello spazio. L'esame stato è completato con tecnica TOF per
     lo studio del circolo intracranico. Riferita diatesi allergica al mdc iodato. Esiti di esclusione endovascolare con coiling di
aneurisma di arteria crebrale media di destra. Allo studio odierno si conferma la presenza di piccolo aneurisma ad origine dalla
  parete vasale dell'arteria basilare in corrispondenza dell'origine dell'arteria cerebellare superiore di sinistra. Il suddetto vaso
sembra originare dal colletto della sacca aneurismatica. La sacca presenta dimensioni max. di circa 3 mm ed un colletto di circa
  3mm (valutato cranialmente rispetto all'origine della SCA). Non si evidenziano significative alterazioni di segnale a carico del
   tessuto encefalico bilateralmente. Non evidenza di aree di patologia restrizione di segnale in DWI. Normale ampiezza degli
                spazi subaracnoidei. Non dilatazione del sistema ventricolare sovratentoriale. In asse le mediana.

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SINDROME DI BRUGADA
v   La sindrome di Brugada deve il suo nome a due fratelli cardiologi, Pedro e Josep Brugada, i quali l'hanno
    descritta in modo accurato nel 1992. In realtà, però, la sua scoperta risale a qualche anno prima, esattamente
    al 1988, quando un gruppo di ricercatori italiani ne tracciò le caratteristiche principali sul Giornale Italiano di
    Cardiologia.
v   PATOLOGIA ARITMOGENA GENETICA (IN GENERE LEGATA AL GENE SCN5A (locus 3p21, 28 esoni) A
    TRASMISSIONE AUTOSOMICA DOMINANTE CON PENETRANZA INCOMPLETA. Attualmente nello stesso gene
    sono state riconosciute più di 80 mutazioni associate alla sindrome
        •   DIFETTO DI CONDUTTANZA DEL CANALE DEL Na+ CHE COMPORTA SIA UNA RIDOTTA FUNZIONALITA’
            SIA UNA RIDOTTA ESPRESSIONE.
        •   Il difetto del canale del sodio determinerebbe a livello cellulare un marcato accorciamento del
            potenziale d’azione monofasico confinato prevalentemente negli strati epicardici del cono
            di efflusso del ventricolo destro, in cui sono concentrati i canali Ito. Ciò spiega le alterazioni
            delle derivazioni V1-V3 e la possibilità in alcuni casi di registrarle solo posizionando gli elettrodi nel
            secondo o terzo spazio intercostale, in una zona cioè direttamente prospiciente il tratto di efflusso del
            ventricolo destro.
        •   Tale alterazione tuttavia si riscontra in non più del 30% dei casi (negli altri implicate mutazioni in gran
            parte non ancora identificate riguardanti, oltre i canali del sodio, anche quelli del potassio e del calcio
        •   NETTA PREVALENZA DEL SESSO MASCHILE (85% - 90%) CON ETA' COMPRESA TRA 30 E 40 ANNI.
            Difficilmente la Sindrome di Brugada si manifesta in età pediatrica. Colpisce prevalentemente le
            popolazioni di origine asiatica (in particolare, coloro che provengono dalla Thailandia e dal Laos).
        •   La malattia ha una prevalenza stimata di 5 su 10.000.

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SINDROME DI BRUGADA
v   DIAGNOSI ECG-RAFICA: ELEVAZIONE TRATTO ST DA V1 A V3 CON QRS ASSIMILABILE A BBD.
        •  tipo 1, caratterizzato da ST sopraslivellato (>2 mm), convesso (coved type) ad andamento discendente e onda T negativa;
        •  tipo 2, caratterizzato da ST sopraslivellato (>2 mm), a sella (saddle back) seguito da onda T positiva
        •  tipo 3, caratterizzato da ST sopraslivellato
SINTOMI

v   Caratteristica di questa malattia è un’estrema variabilità di presentazione
    clinica e, soprattutto, elettrocardiografica. Infatti, l’elettrocardiogramma del
    paziente affetto può variare anche all’interno di una stessa giornata, passando da
    momenti in cui il tracciato è sostanzialmente normale ad altri in cui può essere
    francamente patologico.

v   I pazienti affetti da sindrome di Brugada possono essere anche totalmente
    asintomatici oppure manifestare i sintomi della malattia con episodi di sincope,
    episodi di cardiopalmo associato a malessere, oppure episodi di enuresi notturna
    (sincope aritmica durante la notte con rilascio sfinteriale).

v   I sintomi si manifestano più facilmente a riposo o durante il riposo notturno;
    l’esercizio fisico o l’attivazione adrenergica di per sé non costituiscono fattori favorenti
    le aritmie in questa patologia.
asi l’ECG diagnostico può essere registrabile solo ponendo gli elettrodi delle derivazioni V1-V3 nel secondo e terzo spazio intercostale. La sin

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DIAGNOSI
Per definizione la sindrome di Brugada si osserva in soggetti con cuore macroscopicamente
                                          normale.

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Diagnosi differenziale tra pattern elettrocardiografico di Brugada e alterazioni aspecifiche

v   Varie patologie però possono accompagnarsi ad un pattern elettrocardiografico simile a quello della sindrome di Brugada (tipo 1,2,3).
        •   ARVD (displasia aritmogena del ventricolo destro), miocardite, SCA, compressione estrinseca del ventricolo destro, pericardite acuta,
            distrofia muscolare di Duchenne, IVS, ripolarizzazione precoce, embolia polmonare, angina di Prinzmetal, aneurisma dissecante dell'aorta,
            il deficit di tiamina, l'iperkaliemia, l'ipercalcemia e l'ipotermia

v   Varie condizioni fisiologiche possono dare alterazioni elettrocardiografiche che ricordano la sindrome di Brugada e possono indurre a
    diagnosticarla erroneamente (atleti, specie di colore, in cui può essere presente una ripolarizzazione ventricolare precoce nelle derivazioni destre)
                                            Le aritmie maligne nella sindrome di Brugada
v   Episodi parossistici di torsione di punta e/o di fibrillazione ventricolare
v   Tipicamente le aritmie insorgono a riposo durante fasi di prevalenza vagale. Spesso le aritmie si estinguono spontaneamente
v   Il pattern elettrocardiografico di Brugada tipo 1 si riscontra in circa l’1 per mille della popolazione, ma fortunatamente le aritmie gravi si osservano
    in un numero limitato di casi.
           Fattori clinici di rischio nei portatori di pattern elettrocardiografico di Brugada
v   Il gruppo a maggior rischio (27.2%) è risultato quello dei soggetti con tipo 1 spontaneo, storia di sincopi e SEE positivo.
v   I soggetti asintomatici con ECG tipo 1 spontaneo e SEE positivo hanno mostrato un rischio intermedio (14%).
v   I soggetti a minor rischio (0.5%) sono risultati quelli con ECG tipo 1 solo dopo farmaci, asintomatici e SEE negativo.

v   Il significato prognostico della familiarità per morte improvvisa è controverso. La maggioranza dei lavori non attribuisce ad essa un valore
    indipendente di rischio. Un recente lavoro di ha tuttavia dimostrato che la familiarità assume rilevanza se combinata ad altri fattori di rischio quali
    ECG tipo1 basale, sincope e SEE positivo.

v   SEE (studio eettrofisiologico endocavitario): indurre aritmie ventricolari sostenute mediante stimolazione programmata può permettere di
    riconoscere, nel gruppo di soggetti che presentano il fenomeno di Brugada, quelli che sono a rischio di sviluppare spontaneamente tachicardia o
    fibrillazione ventricolare??????. Come per il test alla flecainide, le opinioni dei ricercatori non sono concordi: alcuni riportano un elevato potere
    predittivo dello studio elettrofisiologico nei confronti della morte improvvisa o della tachicardia ventricolare, mentre altri sostengono che la stessa
    non sia in grado di discriminare i soggetti a rischio da quelli non a rischio. Allo stato attuale è comunque uno dei pochi test utili disponibili per una
    adeguata stratificazione del rischio specie quando manchi una sintomatologia caratteristica o una familiarità.

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PI

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TERAPIA
v       L’ ICD è l’unica terapia di provata efficacia in prevenzione della morte cardiaca improvvisa. Le raccomandazioni per
        l’impianto dell’ICD sono riassunte qui di seguito:

               v   Pazienti sintomatici che mostrano un pattern di tipo 1 sia spontaneo che indotto che hanno sperimentato un
                   arresto cardiaco resuscitato dovrebbero impiantare un ICD senza ulteriori accertamenti.

               v   Pazienti con sintomi quali sincope, respiro agonico notturno, lipotimie, una volta escluse tutte le cause NON
                   cardiache, dovrebbero ricevere un ICD. Lo studio elettrofisiologico dovrebbe essere utilizzato per screenare
                   l’eventuale coesistenza di aritmie sopraventricolari.

               v   Pazienti asintomatici che mostrano un pattern ECG Brugada dovrebbero essere sottoposti ad uno studio
                   elettrofisiologico che accerti la possibile inducibilità di aritmie ventricolari maligne. Qualora lo studio elettrofisiologico
                   risulti positivo, i pazienti dovrebbero ricevere un ICD.

               v   Pazienti asintomatici senza una storia familiare accertata, con un pattern brugada solo inducibile, dovrebbero
                   essere sottoposti ad uno stretto follow-up.

                                                           v   Approccio farmacologico

    v   Sebbene L’ICD rimanga il cardine della terapia del Brugada, farmaci antiaritmici quali la CHINIDINA e la DISOPIRAMIDE si sono
          dimostrati efficaci nel normalizzare il sopraslivellamento del tratto ST in quanto vanno ad interagire con le correnti Ito. In un
           recente studio attuato su 25 pazienti con sindrome di Brugada, la chinidina è risultata efficace nel prevenire l‘induzione di
        fibrillazione ventricolare allo studio elettrofisiologico (22 pz/25pz). L’approccio farmacologico necessita tuttavia di ulteriori studi
                                                       per accertarne l’efficacia e la sicurezza.nd

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