Scienza, ricerca ed etica - Maria Del Zompo Rettore Università degli Studi di Cagliari - UniCa
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Scienza, ricerca ed etica Maria Del Zompo Rettore Università degli Studi di Cagliari 12 aprile 2018 Aula Magna Rettorato
Il Metodo Scientifico Il metodo scientifico prevede una serie di passaggi che vengono utilizzati per indagare su un evento naturale
I passi del metodo scientifico 1. Osservazione 2. Problema - Domanda 3. Formulare un’ipotesi 4. Esperimento 5. Raccogliere e analizzare i risultati 6. Conclusione 7. Comunicare i risultati
Metodo scientifico: OSSERVAZIONE Da una osservazione o da una idea chiamata PREMESSA parte il processo mentale e ti fai la domanda Per arrivare a Ma guarda…… CONCLUSIONI basate sulla premessa
Metodo Scientifico: Prova Sperimentale I ricercatori devono provare la loro ipotesi con studi e test statistici che dimostrano la correttezza dei dati
Metodo scientifico: METODO E RISULTATO • Pensi a come dimostrare che la tua ipotesi è corretta sviluppando una procedura che ti porti a un risultato • Fai gli esperimenti usando il metodo scelto e raccogli i risultati. Poi ripeti l’esperimento nelle stesse condizioni per confermare i tuoi risultati Esperimento= procedura per testare una ipotesi
DATI • I risultati devono essere quantitativi o qualitativi • Devono essere organizzati in tabelle, grafici o figure • Devono avere validità statistica
Metodo Scientifico: Prova Sperimentale La prova sperimentale è ciò che rende le osservazioni e le risposte VALIDE la prova dimostra che l’affermazione è valida
Metodo scientifico: diffusione dei risultati ottenuti Se un ricercatore afferma “ho trovato la risposta” deve permettere agli altri studiosi di ripetere la prova
La conclusione del metodo scientifico Comunicare i risultati Presentare il progetto alla comunità scientifica internazionale nel modo corretto permettendo ad altri scienziati di farti delle domande e di giudicare la correttezza del tuo lavoro scientifico pubblico
La scienza consiste nel vedere ciò che tutti hanno visto, pensando però ciò che nessuno ha pensato A. Szent-Gyorgyi
Giovanni Berlinguer Etica della responsabilità ....La responsabilità è un dovere umano tipico dei nostri tempi. Un po' richiama l'insegnamento cristiano, ama il prossimo tuo come te stesso, e un po’ l’insegnamento di Immanuel Kant, considera sempre l'uomo non come mezzo ma come fine. Questi principi sono sicuramente validi ancora oggi. La differenza è che noi dobbiamo riflettere non più in termini di "prossimo" o di singoli esseri umani, ma nei termini dell'impatto che hanno le conoscenze e le applicazioni della tecnica nello spazio, nonché nel tempo vicini a noi ....
Etica: etimologia dal greco etos = il posto da vivere dal greco etikòs = teoria del vivere dal latino ethos = costumi, carattere Aristotele includeva nel termine etikòs anche conoscenza e competenza
Eschilo: Eumenidi Eschilo è un drammaturgo e filosofo che afferma ciò che in seguito verrà sostenuto da Platone, Artistotele e Hegel: non ci dobbiamo concedere né una vita anarchica - in cui non esistono paletti - né una vita despotumenon, ossia "una vita guidata da un despota” Eschilo demonizza anche una vita chiusa e affidata all'arbitrarietà di chi pone i paletti. L'arbitrarietà di chi costruisce il recinto è la situazione pre-filosofica perciò primitiva EUMENIDE: Non bisogna lodare la vita senza freno di leggi, senza libertà
Cultura e Libertà «La cultura è veicolo di libertà, di quella libertà che costituisce un bene indivisibile, perché non può essere goduta da soli. Naturalmente vi sono profili di libertà individuali: le proprie scelte e orientamenti, le scelte di vita. Ma la libertà è davvero tale e piena se si realizza insieme a quella degli altri che sono intorno a noi. Questo vale tra le persone, tra i territori, tra gli Stati e in qualunque dimensione». «La libertà è tale se è vissuta insieme, e non è tale se accanto a noi c'è chi ne è privo e non può usufruirne. La libertà chiama un termine che è "insieme" che esprime un metodo impegnativo e al contempo necessario, perché soltanto insieme le persone, i territori, gli Stati nell'intera comunità internazionale possono ottenere risultati coinvolgenti e positivi per tutti». (Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, all’apertura dell’anno accademico 2017-2018 dell’Università degli Studi di Cagliari)
Definire la Bioetica di V.R. Potter per garantire la sopravvivenza dell’umanità bisogna costituire una nuova disciplina che combini la conoscenza biologica (bio) con la conoscenza dei valori umani (etica) che faccia da “ponte” tra il sapere scientifico e il sapere umanistico per usare con saggezza le nuove scoperte, così da migliorare la qualità della vita delle generazioni future Van Rensselaer Potter (1911 – 2001) Bioethics. A bridge to the future, 1971
BIOETICA La nascita della bioetica è stata sollecitata dalla esigenza di integrare tra loro nuove conoscenze e nuovi saperi per fondare in maniera forte e razionale le regole della prassi biomedica e garantire la libertà di ricerca scientifica nel rispetto dei diritti umani fondamentali Sotto il profilo epistemologico la bioetica è contraddistinta dalla interdisciplinarietà: nasce dal dialogo e dal confronto tra biologia, medicina, filosofia, teologia, sociologia, antropologia, economia, diritto e politica in MISURA diversa
BIOETICA • Dove le scienze bioetiche descrivono un problema empirico, ossia COME si manifesta un fatto naturale o artificiale, le scienze umane offrono dati e interpretazioni del fenomeno, mentre la filosofia riflette sul senso della natura, andando alla ricerca del fondamento dei valori • Aspetto fondamentale della riflessione bioetica - a partire dalla descrizione del dato scientifico, biologico o medico –essa esamina la liceità dell’intervento dell’uomo sull’uomo, avendo come orizzonte di riferimento la persona umana nelle sue dimensioni fisiche, psichiche e religiose
Dalle violazioni nasce la bioetica • Anni quaranta: sperimentazioni naziste • Anni cinquanta e sessanta: sperimentazioni su cavie umane ignare • Anni settanta e ottanta: - Scandali scientifici USA - Nascita dei Comitati Etici (Istiutional Review Board) Giorni nostri …. Vedrete…..
Fine degli anni 40 Inizio della codificazione formale delle linee guida etiche per la condotta della ricerca sull’uomo Nel 1946, 23 imputati nazisti, di cui 20 medici, vennero processati per crimini contro l’umanità. Sedici di questi vennero ritenuti colpevoli. Sette vennero impiccati e nove condannati per periodi di detenzione che andavano da 10 anni all’ergastolo. Il mondo rimase scioccato dalle rivelazioni degli esperimenti condotti da questi medici, inclusi gli studi sugli effetti del freddo estremo, delle altitudini elevate, dell’esposizione a sostanze nocive, veleni, infezioni di tutti i tipi e tutta una lista di altre ricerche spaventose.
Il Codice di Norimberga 1946 Il Processo di Norimberga portò alla luce molte delle atrocità commesse dai medici nazisti e aiutò a prendere coscienza dei rischi che la sperimentazione sull’uomo comportava in mancanza di un insieme di salvaguardie dell’integrità e della dignità dei soggetti, tali da poter essere riconosciute dalla Comunità Norimberga, 1946 internazionale come criteri irrinunciabili di ogni ricerca scientifica. Il Codice aprì la strada ad un approccio deontologico-normativo che mirava a fissare alcuni principi fondamentali e dei criteri condivisi dalla Comunità civile e scientifica internazionale per la sperimentazione sull’uomo
Il Codice di Norimberga 1946 “Il consenso volontario del soggetto umano è essenziale […] la persona deve […] esercitare il libero arbitrio senza l’intervento di alcun elemento coercitivo, inganno, costrizione, falsità, […] deve avere sufficiente conoscenza degli elementi e della situazione in cui è coinvolto, tali da metterlo nella condizione di prendere una decisone cosciente ed illuminata”
...tuttavia, nonostante il Processo di Norimberga...
Casi storici Il caso Willowbrook (1956-1970) USA Il Willowbrook era un istituto per minori con disabilità situato a New York. Il virus dell’epatite B attivo fu iniettato in 800 bambini orfani, istituzionalizzati e handicappati psichici, al fine di studiare l’eziopatogenesi dell’epatite e sviluppare un vaccino.
The Jewish Chronic Disease Hospital - Istituto Sloan-Kettering, NY, USA Nel 1963, i ricercatori iniziarono una ricerca su alcuni aspetti delle reazioni corporee ai tessuti estranei. Il protocollo comprendeva l’inoculazione di una coltura di cellule cancerose sotto la cute di pazienti anziani e disabili, con sistema immunitario compromesso. Molti pazienti furono incapaci di dare il consenso informato e, a quelli che furono in grado di darlo, fu detto dal proprio medico che si trattava di “un test dermatologico innocuo”
Il caso Tuskegee (1932- 1972) Alabama (USA) Nel 1932, in Alabama alcuni medici dell’ l’ US Public Health Service del Tuskegee Institute reclutarono uomini afroamericani per condurre uno studio sulla storia naturale della sifilide. Furono reclutati, offrendo esami medici gratuiti e un contributo per la loro sepoltura, 623 soggetti fra i contadini poveri e semianalfabeti. Su soggetti senza infezione, usati come gruppo di controllo, non fu condotta nessuna azione di prevenzione ed alcuni nel corso dello studio contrassero la sifilide. Nonostante l ’ ampia disponibilità di antibiotici efficaci per la sifilide, nessuno di questi fu offerto ai soggetti in studio, neanche a coloro affetti da sifilide terziaria.
Il caso Tuskegee (1932- 1972) Alabama (USA) Nel 1997 l’allora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton si scusò pubblicamente a nome del Governo Americano per il caso Tuskegee, definendolo “vergognoso” e “razzista”. In una cerimonia alla Casa Bianca, Clinton disse che il Governo mentì a centinaia di uomini afro-americani, dicendogli che in questo modo avrebbero ricevuto cure mediche gratuite. Al contrario, la sifilide da cui erano affetti progredì senza nessun trattamento per decenni, e anche dopo che fu accertato che la penicillina poteva curare la malattia, gli uomini reclutati per lo studio non la ricevettero. Bill Clinton Al tempo in cui lo studio fu presentato nel 1972, 28 uomini erano morti di sifilide, altri 100 erano morti di complicazioni relative e almeno 40 delle loro mogli e 19 dei loro figli erano stati infettati dalla malattia. Clinton ringraziò i sopravvissuti e le loro famiglie, che erano stati invitati alla Casa Bianca, dicendo che avevano mostrato la forza di perdonare e andare avanti.
“In ogni ricerca su individui umani ciascun potenziale soggetto deve essere adeguatamente informato […] Il medico deve ottenere dal soggetto il consenso informato, liberamente espresso, preferibilmente in forma scritta” 1974/78 - Il Belmont Report enumera tre principi di base per i ricercatori che conducono sperimentazioni cliniche: Rispetto per la persona: ➢ rispetto della autonomia ➢ protezione delle persone incapaci di libera scelta Beneficità: ➢ non esporre a rischi/danni ➢ massimizzare i benefici e minimizzare i rischi/danni della ricerca Giustizia: ➢ distribuire equamente oneri e benefici ➢ dare a ciascun soggetto in relazione ai bisogni
Il ricercatore non fornisce mai le vere risposte, ma pone sempre le vere domande Claude Levi-Strauss
"That's funny..." Alexander Fleming "That's funny..." ("è buffo..."), così Alexander Fleming espresse al collega Pryce tutta la propria meraviglia nel constatare che in una piastra di Petri c'era un alone chiaro inusuale: in quella zona, vicino a colonie fungine contaminanti (in seguito identificate come colonie di Penicillium notatum) le colonie di Staphilococcus aureus non erano cresciute.
Lo sviluppo di un farmaco Studi pre-clinici Studi clinici Fase registrativa FASE I Richiesta di Scoperta e selezione (soggetti sani, ~20-80) commercializzazione delle molecole FASE II Valutazione delle autorità Studi su animali (pazienti, ~100-200) sanitarie (EMEA) Richiesta autorizzazione FASE III alla sperimentazione (pazienti, ~1000-3000)
La Sperimentazione Clinica “Ogni forma di esperimento condotto sull’uomo, ai fini di valutare il trattamento più appropriato di futuri pazienti con una determinata condizione patologica”
Tre componenti hanno legittimo interesse in qualsiasi progetto di ricerca che coinvolga l’uomo: ➢ il ricercatore che la conduce ➢ la società che pone le condizioni affinchè abbia luogo ➢ il soggetto che partecipa
Il Comitato Etico: composizione e funzionamento Direttore Sanitario Medico di medicina generale infermiere rappresentante clinico del malato biostatistico bioetico
COMITATO Il Comitato Etico è un ETICO organismo indipendente Composto secondo criteri di interdisciplinarietà Salvaguarda la sicurezza, l’integrità e i diritti umani dei soggetti partecipanti ad uno studio Valuta il razionale del progetto, l’adeguatezza del protocollo, la competenza e l’idoneità dei ricercatori e di tutte le persone coinvolte nella sperimentazione, la fattibilità della sperimentazione
Sperimentazione Clinica Protocollo di Studio Descrizione Razionale Obiettivi specifici Disegno dello studio Metodologia Linee guida del comportamento etico
Il Comitato Etico ha lo scopo di garantire: Ha lo scopo di garantire: ✓ L’adeguatezza dei rapporti che intercorrono tra il centro presso il quale viene condotta la ricerca e lo sponsor dello studio, ✓ La fattibilitá di un progetto di ricerca in termini di correttezza etica e scientifica della sperimentazione, ✓ La tutela dei diritti dei soggetti che prendono parte allo studio clinico.
Il Consenso Informato implica: a) La qualitá della comunicazione e dell’informazione b) La comprensione dell’informazione c) La libertá decisionale del paziente d) La capacitá decisionale del paziente
CRITERI FONDAMENTALI PER UNA CORRETTA SPERIMENTAZIONE CLINICA SUI FARMACI (fase III) Gruppi paralleli: ciascuno dei quali assume un trattamento diverso Trattamento Gruppo A (farmaco X) Gruppo B (farmaco Y o placebo) Cross-over: ciascun gruppo riceve entrambi i trattamenti I fase trattamento II fase trattamento Gruppo A (farmaco X) Gruppo B (farmaco Y o placebo)
Nel 2004 gli editori delle maggiori riviste mediche internazionali dichiarano che si rifiuteranno di pubblicare studi che non siano stati preventivamente inseriti in un registro pubblico del Comitato Etico De Angelis et al. “Clinical trial registration: a statement from the International Committee of Medical Journal Editors”. New England Journal of Medicine 2004; 351: 1250-1
L’importanza della corretta informazione scientifica e la pseudoscienza « È vero, inizialmente risero di Niccolò Copernico e di Albert Einstein, ma è altrettanto vero che risero pure di Bozo il pagliaccio... » (Carl Sagan)
I casi più clamorosi: il metodo Stamina Al metodo Stamina “non può annettersi alcuna validità scientifica” (Suprema Corte di Cassazione, 2015)
I casi più clamorosi: il metodo Stamina Nessuna cellula staminale adulta può rigenerare tessuti diversi da quello a cui appartiene e da cui è estratta – NON sono PLURIpotenti-
Stamina: Perché non funziona Staminali Embrionali Capaci di generare Cellule Pluripotenti Indotte tessuti lontani tra loro
Stamina: Perché non funziona • Protocollo non contiene un metodo di screening per patogeni • Protocollo di manipolazione delle MSCs potrebbe generare anche precursori di cellule del sangue e frammenti d’osso • Utilizzo di cell-surface markers errati per identificazione delle cellule ottenute • Il Razionale Clinico contiene errori concettuali e non standardizzato • Le cellule eventualmente prodotte non sarebbero in grado di ottenere i risultati dichiarati
I casi più clamorosi: il movimento No Vax
Secondo l’OMS, oggi i vaccini sono in grado di salvare 2,5 milioni di vite l’anno, nel mondo; eppure il valore della prevenzione vaccinale non è adeguatamente compreso e rischia di essere seriamente in pericolo a causa della disinformazione e di falsi miti che, seppur privi di base scientifica, riescono con estrema facilità ad “attecchire” sull’opinione pubblica. Paradossalmente, si potrebbe affermare che le vaccinazioni sono “vittime del loro successo”: non essendo più visibili le patologie che sono state debellate o sensibilmente ridotte è diminuita la percezione dell’importanza della pratica vaccinale, mentre vengono amplificati dal web messaggi allarmanti e preoccupanti sull’utilizzo dei vaccini e vengono diffuse notizie prive di fondamento scientifico. Un manifesto dei «NoVax»
Nel 2015, un sondaggio promosso da Datanalysis (istituto di ricerche demoscopiche specializzato nell’area salute) che ha coinvolto 1.000 genitori di bambini fino ai 6 anni d’età, condotto con lo scopo di indagare la percezione nei confronti dei vaccini, dopo i noti fatti di cronaca come il ritiro di un antinfluenzale per ipotizzati eventi avversi e le sentenze sul legame con l’autismo, ha fatto emergere un quadro estremamente preoccupante. Paradossalmente, il 33% dei genitori intervistati pensa che i vaccini siano più pericolosi delle malattie che prevengono. Solo il 25,4% dei genitori intervistati è convinto che siano utili. Secondo il 25% non tutti i vaccini sono necessari, per il 19,6% sono troppi, per il 17% tanti vaccini somministrati insieme possono dare problemi...
In molti sostengono che l’igiene e una vita sana sarebbero sufficienti a proteggerci dalle malattie infettive, che troppi vaccini vengono associati nella stessa iniezione, che i vaccini sono somministrati a bambini troppo piccoli e che indeboliscono il loro sistema immunitario, che causano malattie gravi come l’autismo o la morte improvvisa in culla (SIDS).
In pochi sanno che, seppur alla nascita e per alcuni mesi il sistema immunitario non è ancora perfettamente maturo, i vaccini sono costruiti in modo da attivare la parte già in grado di rispondere adeguatamente. Ritardare l’inizio del ciclo vaccinale è un rischio, significa infatti prolungare il periodo in cui il bambino non è protetto contro alcune malattie che possono essere gravi e che sono frequenti nei primi mesi di vita, come la pertosse e le meningiti. Seppure tanti, i vaccini si sono evoluti nel tempo, così da impegnare solo una minima parte della capacità del nostro sistema immunitario.
I casi più clamorosi: il Metodo Hamer Ryke Geerd Hamer (Mettmann, 17 maggio 1935 – Sandefjord, 2 luglio 2017) è stato un medico tedesco, radiato dal relativo albo professionale. È noto per aver elaborato, a partire dal 1981, una medicina alternativa denominata Nuova Medicina Germanica (NMG). Hamer sostenne che la genesi di ogni patologia sia dovuta a presunti traumi o conflitti non risolti e propone trattamenti originali, come il contagio volontario con agenti microbici. Le sue teorie alternative, logicamente contraddittorie e scientificamente implausibili in quanto prive di qualsiasi riscontro biologico o clinico, sono state ripetutamente al centro di polemiche poiché hanno causato il decesso di un alto numero pazienti che le avevano seguite. Secondo quanto riportato da diverse fonti, sarebbero tra i 140 e le diverse centinaia i decessi attribuiti all'applicazione dell'approccio di Hamer. Inoltre, secondo SwissCancer, ai pazienti affetti da cancro viene negata la terapia del dolore tramite somministrazione degli oppioidi (morfina), non prevista nella NMG.
I casi più clamorosi: il Metodo Hamer In sintesi: • Il cosiddetto "metodo Hamer", anche noto come "nuova medicina germanica" o nella variante della "biologia totale", si basa su un insieme di teorie che non sono mai state sottoposte a una sperimentazione seria della validità per la cura dei tumori né di altre malattie. • Il presupposto, indimostrato, è che il tumore sia il frutto di un conflitto psichico. • Oltre a essere infondati, i principi del metodo negano tutto quello che è stato scientificamente dimostrato sul funzionamento dell'organismo sano e di quello malato. • Idee razziste e antisemite sono presenti nella cosiddetta teoria del metodo Hamer. • Il metodo Hamer rinnega l'uso dei farmaci, provocando nei pazienti che lo seguono gravi ritardi nelle terapie e trasformando così tumori curabili in forme incurabili.
E tutti gli altri casi…
Ricordiamoci che: il Metodo Scientifico possiede le armi giuste per proteggere chi soffre dai venditori di illusioni: NON CONOSCERLO E NON SEGUIRLO E’ CRIMINALE La vera compassione in campo medico sta nel fornire ai pazienti garanzie e informazioni a cui ancorare razionalmente le speranze che nella medicina possono essere basate solo su solide prove scientifiche Tutto il resto non può essere in alcun modo definito né compassione né medicina E’ solo illusione Solo la nostra etica può aiutarci a scegliere il corretto comportamento
Spunti di riflessione Molti pensano che la scienza abbia portato a tanti errori, a tanti sbagli commessi dall'uomo, e quindi anche a tanti disastri, naturali e non, e pertanto deve essere frenata e imbrigliata In realtà non è la scienza a produrre quei disastri, ma è l'amministrazione ideologica e politica delle scoperte scientifiche La scienza deve progredire: la conoscenza di noi stessi e del mondo, costituisce un'esigenza insopprimibile dell’essere umano. Ma allo stesso tempo dobbiamo essere vigili sulle applicazioni della scienza. Medesime conoscenze possono condurre a manipolare e a distruggere, oppure a costruire e a migliorare. La conoscenza e la consapevolezza (la nostra etica) è l’unica arma che abbiamo per permettere alla scienza di far progredire la specie umana
Saper dire NO alle facili illusioni dei venditori di guarigioni facili Nel mondo civile uno studente liceale capisce che NON E’ ETICO nascondere una cura e non permettere che venga verificata nei dettagli e poi applicata in tutti gli ospedali PUBBLICI, invece di consentire un gioco sadico che imbroglia i malati e le loro famiglie, con il consenso di alcuni “politici” e “trasmissioni televisive” disposte a tutto per i loro interessi (voti, audience….): A insultare l’intelligenza umana, il valore dello studio, il futuro dei giovani impegnati a capire come curare A insultare le competenze , le evidenze, la conoscenza e la scienza A insultare la vera compassione, quella che non ammette inganni, pur di proseguire nella meritevole opera di imbarbarimento culturale e civile a cui vorrebbero piegata l’Italia tutta Elena Cattaneo E noi invece non ci stiamo e mettiamo la nostra intelligenza a disposizione della vera compassione che si basa su etica, conoscenza e competenza
Metodo Scientifico • Osserva il Mondo • Poniti delle domande • Rispondi con il METODO SCIENTIFICO
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