SCENARIOinfanzia2022 premio - CON

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SCENARIOinfanzia2022 premio - CON
9ª EDIZIONE FINALE
                                                      Scenario Festival
                                                      Bologna, DAMSLab
                                                      1, 2, 3 settembre 2022

                                             premio

CON
                            SCENARIOinfanzia2022
      nuovi linguaggi per nuovi spettatori
9ª EDIZIONE FINALE
                                             Scenario Festival
                                             Bologna, DAMSLab
                                             1, 2, 3 settembre 2022

                                       premio
                      SCENARIOinfanzia2022
nuovi linguaggi per nuovi spettatori
Geografie contaminate

                                                                                      E subito riprende
                                                                                               il viaggio
                                                                                                    come
                                                                                      dopo il naufragio
                                                                                          un superstite
                                                                                          lupo di mare.
                                                        Giuseppe Ungaretti, Allegria di naufragi (1917)

    Potrebbe intitolarsi Geografia di un naufragio l’opera fotografica di Tomaso Mario Bolis che ha
    accompagnato il percorso del Premio Scenario infanzia lungo questo travagliato biennio. Invece il
    titolo, declinato al plurale, introduce uno slittamento semantico che svela l’ispirazione di quello
    scatto.
    Ancora una volta, l’opera fotografica di Bolis ci introduce alla dimensione del perturbante, come
    già il cervo, il nano da giardino, le tre sedie vuote. E lo fa con un’immagine ossimorica, che tiene
    insieme l’azzurro trasparente dell’acqua, i colori vividi della barchetta e l’idea dell’affondamento
    svelata dallo sfarfallio delle bolle che salgono verso l’alto.
    Non conoscevamo l’origine di questa fotografia, di cui abbiamo raccolto nebulosamente l’ispirazione
    e che ora siamo in grado di svelare.
    Il mare è quello di un grande acquario scovato nell’angolo di una pizzeria, e la barchetta è uno
    degli oggetti depositati sul fondo, insieme alla sirena, all’ancora, al reperto archeologico, alla
    cassetta dei dobloni d’oro. Il solito repertorio kitsch sottomarino, dove però la scialuppa dei pirati
    è sostituita da un barcone inclinato e sommerso dall’acqua, con il risultato di una sensazione
    di forte inquietudine, “in grado di contaminare la tranquilla e stereotipata iconografia dei mondi
    acquatici artificiali”, come ci ha suggerito il fotografo.
    L’immagine, con il suo potere straniante, slitta dalla fiaba all’evocazione di una realtà altra, dalla
    barchetta giocattolo ai tanti barconi che giacciono in fondo ai nostri mari. Dal singolare al plurale.
    E il naufragio, nel trattamento poetico della foto, si carica a sua volta del valore metaforico che
    la poesia gli conferisce.
    Giunti alla finale del premio, scopriamo nei dieci lavori selezionati la stessa necessità di lavorare
    sui simboli per toccare il nucleo delle questioni più cogenti dell’attualità, utilizzando tecniche e
    linguaggi che appartengono al teatro per l’infanzia e la gioventù ma si aprono al confronto con
    gli spettatori adulti.
2
    La dimensione del viaggio attinge al mito o alla fiaba per farsi avventura e attraversamento
    periglioso: di un labirinto (Il Minotauro), di un bosco (Inciampo), di una soglia (California Under
    Routine); si proietta nella realtà di luoghi e storie da riattraversare sottraendoli alla dispersione
    della memoria: l’Amatrice del terremoto (Ninnoli), l’Italia degli anni di piombo (Ornella); esplora
    geografie interiori di solitudine o vessazione per svelarne risorse o “radiografarne” le derive (Happy
    B-day to me e La festa di fine anno); interroga il presente per indagarne l’impatto sul futuro (Nunc)
    o il bisogno di proiezione nel fantastico (Il soggetto perfetto); infine, rinuncia alla metafora per
    attraversare concretamente il “grande viaggio” in mare dei profughi (May you live).
    Ma su tutto, è proprio la capacità di costruire ossimori a fornire la chiave in grado di ribaltare
    pregiudizi, miti, stereotipi, tabù social, ipermediazione della realtà, utilizzando il teatro come
    “detonatore” di possibilità altre, fino a scoprire la “nuova vita” dopo il naufragio. Evocando
    l’ossimoro per eccellenza, di cui ha scritto il poeta immerso nel naufragio bellico del 1917, ovvero
    l’allegria che deve pur sempre orientare il “lupo di mare” superstite.
    Espressione desueta, che appartiene in fondo alla desuetudine di Scenario, e che oggi per più di
    una ragione vogliamo sentire nostra.
Scenario Festival compie cinque anni e per il quarto anno la Finale del Premio Scenario è ospitata
negli spazi del DAMSLab come progetto condiviso con il Dipartimento delle Arti dell’Università di
Bologna, grazie al Responsabile scientifico Roberta Paltrinieri e al Direttore Giacomo Manzoli. E si
rinnova la festa della creatività giovanile che si svilupperà nel distretto della Manifattura delle Arti,
un cantiere diffuso fatto di spettacoli, laboratori e accompagnamento alla visione per i più piccoli
che vive della collaborazione degli enti che gravitano in quest’area, ai quali si aggiunge quest’anno
il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, con il suo Dipartimento Educativo.

                                                                                     Cristina Valenti
                                               Presidente e Direttore artistico Associazione Scenario

                                                                                                      con

                                                                                  Stefano Cipiciani
                                                                Vicepresidente Associazione Scenario

La cultura come bene comune
Il 2022 è il quarto anno che il DAMSLab e la Città di Bologna accolgono la finale del Premio Scenario,
questa edizione dedicata all’infanzia.
Nel Distretto creativo della Città di Bologna, l’Area della Manifattura, Scenario Festival si svolgerà,
oltre che al DAMSLab, al Giardino del Cavaticcio e al MAMbo, coinvolgendo il Cassero nonché il
Cameo, ancora una volta dando voce a quello spirito collaborativo e partecipativo che già ci ha
accompagnato nelle scorse edizioni.
La società pandemica, è ormai evidente che la pandemia ci accompagnerà ancora a lungo, ci ha
fatto capire appieno il valore sociale della cultura, che non si limita al valore intrinseco che essa
indubbiamente possiede, ma si allarga alla capacità di generare valore sociale condiviso, essendo
la cultura, nella sua essenza, un bene comune che in quanto tale richiede la responsabilità di
tutti i soggetti implicati, il settore pubblico in primis e il terzo settore come soggetti dedicati, senza
dimenticare il ruolo fondamentale del settore privato.
D’altro canto le indubbie capacità resilienti, che si giocano nella sua capacità di coprogettare e           3
coprogrammare dimostrate dall’Associazione Scenario, sono la dimostrazione evidente di quel cuore
pulsante che in Italia giorno dopo giorno lavora per produrre benessere sociale.
In questa ottica Scenario Festival appare un agente importante dell’ecosistema culturale italiano
perché grazie alla direzione artistica di Cristina Valenti, la Manifattura delle Arti assurge a palco
di levatura nazionale dove gruppi di recente formazione ed artisti esordienti potranno restituire
il lavoro di ricerca dedicato alla scena infantile e adolescenziale, sfruttando appieno la vocazione
dell’Area della Manifattura che è quella della progettualità distrettuale e quindi condivisa.
Senza dubbi possiamo affermare che il Premio Scenario costituisce uno degli appuntamenti più
importanti per il pubblico della rassegna estiva bolognese, un pubblico che ha via via dimostrato un
crescente interesse nei confronti della complessità degli approcci artistici e la ricchezza dei linguaggi
che attraversano le arti performative contemporanee.

                                                                               Roberta Paltrinieri
                                         Responsabile scientifico DAMSLab - Dipartimento delle Arti
L A B O R A T O R I O

                                                                                                            foto © Beatrice Baruffini
                            STRAPAROLE
                            Laboratorio creativo per bambine e bambini dalla seconda alla
                            quinta elementare
                            Con installazione finale
                            Condotto da Beatrice Baruffini in collaborazione con il
                            Dipartimento Educativo MAMbo e “Senza titolo”
                            in collaborazione con il Settore Musei Civici Bologna | MAMbo -
                            Museo d’Arte Moderna di Bologna

                            dal 29 al 31 agosto - MAMbo
                            Spazi laboratoriali del Dipartimento Educativo
                            ore 9.30-12.30

                            Un laboratorio creativo dove le bambine e i bambini indagheranno le parole
                            del teatro: palcoscenico, regista, scena, commedia, tragedia, copione,
                            attore…
                            Cosa significano? Quali immagini suscitano in noi?
                            Si cercherà di esplorare il significato di queste parole con il pensiero e la
4                           fantasia, il corpo e le mani.

                            Installazione
                            1 settembre, ore 18.00 - DAMSLab / Hall: inaugurazione
                            1 e 2 settembre, ore 9.30-20.00 e 3 settembre, ore 16.00-20.00:
                            apertura, ingresso libero

                            Al termine del laboratorio, lo sguardo delle bambine e dei bambini
                            diventerà un’installazione fatta di tracce audio e altre suggestioni raccolte
                            durante il percorso, che il pubblico potrà avvicinare e ascoltare in cuffia.
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                                                                                                                          foto © Malì Erotico
                        NUOVI SGUARDI
                        Piccolo osservatorio sul Premio Scenario infanzia
                        Accompagnamento alla visione per il pubblico giovane
                        Condotto da Beatrice Baruffini

                        1-2 settembre - DAMSLab
                        ore 9.30-13.00 (bambine e bambini dai 6 anni)
                        e 14.30-17.30 (giovani dai 14 anni)

                        Dietro agli occhi curiosi dell’infanzia si nasconde un modo di osservare il
                        teatro che, se nutrito e approfondito, può arricchire l’esperienza teatrale
                        di chi guarda e di chi sperimenta i linguaggi della scena contemporanea.
                        Beatrice Baruffini, attrice e regista con lunga esperienza nel teatro per
                        l’infanzia e la gioventù, guida i giovanissimi spettatori nella visione
                        degli spettacoli brevi (20’) finalisti del Premio Scenario infanzia e in un
                        momento successivo di confronto, riflessione, racconto, domande, spunti
                        per cercare di cogliere e raccogliere le parole, gli sguardi, i punti di vista
                        delle generazioni alle quali questi spettacoli sono rivolti.
                                                                                                                                                5
                        Beatrice Baruffini si forma come attrice e regista presso il Teatro delle Briciole di Parma,
                        che produce numerose sue creazioni per le nuove generazioni (Il viaggio, Era ieri, Ok robot,
                        Wow e Capogiro). Nel 2013 riceve la Segnalazione speciale del Premio Scenario con lo
                        spettacolo W (prova di resistenza). Da qualche anno porta avanti una ricerca drammaturgica
                        con l’infanzia per un pubblico adulto, per affidare al punto di vista dei bambini e delle
                        bambine il racconto del mondo. Nel 2022 viene ospitata al Mattatoio di Roma all’interno del
                        progetto Bestie Fantastiche, residenza creativa. È docente di teatro degli oggetti per il corso
                        Animateria, Corso di formazione di teatro di figura coordinato da Teatro Giocovita. Fa parte
                        dell’associazione Micro Macro che organizza Insolito Festival.
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                                                                                                                                 foto © Malì Erotico
                            OSSERVATORIO CRITICO SUL PREMIO SCENARIO INFANZIA
                            Laboratorio condotto da Fabio Acca
                            dal 31 agosto al 3 settembre - DAMSLab
                            partecipazione riservata agli studenti iscritti all’Università di Bologna

                            Come osservare criticamente il delicato processo creativo di un artista
                            emergente della scena contemporanea italiana dedicata all’infanzia? Quali
                            i contesti, le logiche, gli obiettivi? E soprattutto, come si inserisce questo
                            sguardo in un percorso di valutazione legato all’attribuzione di un premio
                            storico, più che trentennale, specificamente dedicato al giovane teatro e
                            alla ricerca di nuovi linguaggi, come il Premio Scenario? Sono queste le
                            domande alla base del laboratorio condotto da Fabio Acca nell’ambito di
                            Scenario Festival 2022, rivolto agli studenti dell’Università di Bologna. Nel
                            corso di 4 appuntamenti intensivi i partecipanti verranno accompagnati
                            in una analisi delle 10 creazioni finaliste al Premio Scenario Infanzia
                            2022, con l’intento di ragionare in maniera condivisa sugli aspetti più
                            rilevanti della scena contemporanea italiana, a partire dai temi e dalle
                            proposte degli artisti in concorso. Attraverso un lavoro di gruppo, ciascuno
6                           studente potrà elaborare una propria visione critica come esito di una
                            organica negoziazione, ed essere al contempo protagonista di un esercizio
                            di valutazione il cui esito verrà presentato pubblicamente alla fine del
                            laboratorio, contestualmente alla proclamazione ufficiale dei vincitori del
                            premio.

                            Critico e studioso di arti performative, Fabio Acca svolge attività didattica e di ricerca
                            presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Fra
                            i suoi libri più recenti: Il teatro e il suo dopo (con Silvia Mei, Editoria & Spettacolo), La Rete
                            che danza. Azioni del Network Anticorpi (con Alessandro Pontremoli, Edizioni Cantieri),
                            Fare Artaud. Il Teatro della Crudeltà in Italia 1935-1970 (Editoria & Spettacolo). Dal
                            2014 è codirettore artistico di TIR Danza, organismo di produzione della danza socio
                            dell’Associazione Scenario.
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                                                                                                                              foto © Stefano Casi
                        TAVOLO CRITICO SUL PREMIO SCENARIO INFANZIA

                        Cantiere di lavoro coordinato da Stefano Casi
                        Cura di Raffaella Ilari
                        dall’1 al 3 settembre - DAMSLab
                        con la partecipazione di Angela Albanese (docente di Letterature
                        comparate all’Università di Modena e Reggio Emilia e studiosa di teatro),
                        Federica Iacobelli (scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga, docente di
                        Sceneggiatura all’Isia di Urbino), Rossella Mazzaglia (docente di Discipline
                        dello spettacolo all’Università di Bologna), Silvia Napoli (analista della
                        cultura e curatrice di percorsi di studio e divulgazione sulle questioni di
                        genere).

                        La natura di processo creativo in corso dei progetti finalisti di Scenario
                        infanzia sollecita un confronto con punti di vista disposti a osservare,
                        ascoltare e restituire pensieri e intuizioni. Questo tavolo mette in gioco i
                        modelli tradizionali della critica, sperimentando altre modalità di visione,
                        analisi, descrizione e interpretazione dei progetti finalisti e dello stato della
                        creazione e delle nuove emergenze nei nostri anni.
                                                                                                                                                    7
                        Stefano Casi è studioso, giornalista e operatore teatrale. Ha insegnato come docente a
                        contratto al Dams e all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra i suoi libri: I teatri di Pasolini
                        (Ubulibri - Cue Press), Il teatro inopportuno di Copi (Titivillus), 600.000 e altre azioni teatrali
                        per Giuliano Scabia (Ets), Pasolini e il teatro (Marsilio), Per un teatro pop. La lingua di
                        Babilonia Teatri (Titivillus). Attualmente si sfoga con il blog casicritici.com. Dal 1997 è
                        direttore artistico di Teatri di Vita, Centro di produzione teatrale socio dell’Associazione
                        Scenario.
Giuria
    Presidente
    Marta Dalla Via      attrice-autrice, vincitrice del Premio Scenario 2013

    Membri esterni
    Bruna Gambarelli     fondatrice di Laminarie/Dom la cupola del Pilastro,
                         operatrice culturale, docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo
    Fabrizio Pallara     regista, scenografo, drammaturgo, attore, finalista del Premio Scenario 2003

    Soci dell’Associazione Scenario
    Cristina Valenti      Presidente e Direttore artistico dell’Associazione Scenario,
                          professore associato di Discipline dello spettacolo all’Università di Bologna
    Stefano Cipiciani Vicepresidente dell’Associazione Scenario, presidente di Fontemaggiore

    Premio Scenario infanzia
    I candidati hanno partecipato alle medesime fasi di selezione e valutazione, dalle quali sono emersi
    i 10 progetti finalisti, concorrenti al premio dedicato ai nuovi linguaggi per nuovi spettatori.

    Il premio
    Al termine della Finale la Giuria assegnerà un premio di 8.000 euro al miglior progetto destinato
    ai nuovi spettatori, e avrà facoltà di esprimere menzioni speciali a sua discrezione.

    Le residenze
    L’Associazione Scenario collabora a due progetti di residenza artistica finalizzati al completamento
    dei lavori emersi dal Premio Scenario infanzia 2022.
    Attività di residenza artistica retribuita presso il Teatro Due Mondi di Faenza (nel quadro del
    Progetto Residenze per Artisti nei Territori siglato dall’intesa fra Governo, Regioni e Province
    Autonome) e presso il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto - Teatro Dimora |
    La Corte Ospitale).
    Date e termini delle residenze (che per il vincitore sarà da svolgersi entro il mese di ottobre
    2022) saranno comunicate alle compagnie interessate in tempo utile, dopo la conclusione della
    Finale del Premio.

8

    Collaborazione con Fondazione Teatro Metastasio
    In virtù del Protocollo di intenti siglato con l’Associazione Scenario, la Fondazione Teatro
    Metastasio, al termine della Finale del Premio Scenario infanzia, sosterrà l’iter produttivo della
    compagnia vincitrice (o, in caso di ex aequo, di una delle due vincitrici) con un contributo
    economico, impegnandosi inoltre a programmare lo spettacolo compiuto nella propria sede, con
    debutto previsto fra il 9 e il 12 novembre 2022.

    Collaborazione con Hystrio - associazione per la diffusione della cultura teatrale
    La collaborazione prevede una serie di attività promozionali da sviluppare nel triennio 2022/2024
    in relazione alle diverse annualità del Premio. In particolare alla compagnia vincitrice e alle
    eventuali compagnie menzionate sarà offerto un abbonamento annuale alla rivista “Hystrio
    trimestrale di teatro e spettacolo”.
Programma

giovedì 1 settembre                                                                  DAMSLab / Teatro
ore 10.00   Il Minotauro - Senza fili
            Adamah Teatro (San Giuliano Terme, Pi)
ore 11.00   California Under Routine
            Baladam B-side (Mirandola, Mo)
ore 12.00   Happy B-day TO ME!
            Collettivo Komorebi (Bologna)
ore 15.00   Ornella
            Gaia Amico (Fidenza, Pr)
ore 16.00   Ninnoli
            Seppur (Frascati, Rm)

venerdì 2 settembre                                                                  DAMSLab / Teatro
ore 11.00   Inciampo - Nà e il filo rosso
            Bellini / Costantini (Bergamo)
ore 12.00   Nunc
            BRAT (Porpetto, Ud)
ore 15.00   Il soggetto perfetto
            Bartolucci / Selvatico (Fiumicino, Rm)
ore 16.00   La festa di fine anno
            Salvatore Cannova (Altofonte, Pa)
ore 17.00   May you live
            Francesca Tres (Colceresa, Vi)

sabato 3 settembre
ore 17.00   Talk (15’)                                                           DAMSLab / Auditorium
            Fratelli Dalla Via (Compagnia vincitrice del Premio Scenario 2013)
a seguire   Premiazione                                                          DAMSLab / Auditorium
ore 19.00   Vincitore Premio Scenario infanzia 2022                                   DAMSLab / Teatro
            Presentazione del corto teatrale (20’) vincitore del Premio Scenario infanzia

                                                                                                            9

Info e prenotazioni
DAMSLab / Teatro
1-2 settembre (Finali):
Ingresso libero con prenotazione consigliata scrivendo dal 20 agosto a segreteria@associazionescenario.it
3 settembre (Presentazione del vincitore del Premio Scenario infanzia):
Ingresso libero con prenotazioni dal 20 agosto su vivaticket.com e in tutti i punti vendita Vivaticket.
In caso di posti ancora disponibili: ingresso previo ritiro di coupon in loco, a partire da un’ora prima
degli eventi.

DAMSLab / Auditorium
3 settembre (Talk e Premiazione):
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Informazioni aggiornate nel sito www.associazionescenario.it.
Adamah Teatro (San Giuliano Terme, Pi)

     Il Minotauro - Senza fili
                                                                                                                                       L’immaginario classico si mescola a quello
                                                                                                                                       borgesiano e il protagonista mostra la necessità

                                                         foto di Oreste Sorace (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                       di raccontarsi umanamente, come un bambino
                                                                                                                                       che, escluso da tutto, sogna di giocare con
                                                                                                                                       qualcuno, di vedere il mondo, di conoscere
                                                                                                                                       la sua famiglia. Il suo vero nome è Asterione
                                                                                                                                       e deriva dalle stelle. L’incontro capovolgerà
                                                                                                                                       le sorti del mito, attraverso l’interazione tra
                                                                                                                                       attori e spettatori. I bambini infine saranno
                                                                                                                                       invitati a liberare Asterione e a includerlo nel
                                                                                                                                       proprio mondo.

                                                                                                                                       Cecilia Galli e Margherita Bartoli si incontrano
                                                                                                                                       nel 2016 a Pisa. Presso il Teatro Verdi e la
                                                                                                                                       Scuola Europea per l’Arte dell’Attore di San
                                                                                                                                       Miniato studiano con Davide Enia, Enrico
                                                                                                                                       Bonavera, Linsday Kemp. Sono autrici e attrici
                                                                                                                                       di Toiano (2020) spettacolo con il patrocinio
                                                                                                                                       della Provincia di Pisa e del Comune di Palaia. Il
                                                                                                                                       Minotauro - Senza fili è il loro secondo progetto.

     di e con                 Cecilia Bartoli,
                              Margherita Galli
     idea e musiche originali Margherita Galli
     scenografia              Pietro Galli
     tecnico audio            Jacopo Vescio
     tecnico luci             Gerardo Bagnoli

     dai 6 ai 10 anni

     La storia ci catapulta nella Grecia antica, in
     un tempo intriso di musiche ancestrali, misteri
     e profezie. Il protagonista è il Minotauro,
10
     mitico mostro generato dall’unione di un toro
     e di Pasifae, sposa del re di Creta Minosse.
     Questi, geloso, rinchiuse la bestia al centro
     di un inestricabile labirinto. La città di Atene,
     in lotta col sovrano, è costretta ogni anno
     a dare in pasto al Minotauro dei bambini.
     Secondo la profezia, Teseo ucciderà il mostro
     aiutato da Arianna, figlia di Pasifae e Minosse,
     sorellastra del Minotauro. Il viaggio di Arianna,
     alla ricerca del fratello misterioso, sarà anche
     quello degli spettatori. Nel buio della notte
     attraverseranno il bosco fino ai piedi della
     torre dove vive.
                                                                                                                                                                        MARGHERITA GALLI
     Chi è veramente questo mostro? Se non fosse                                                                                              via Puccini, 66 - 56017 San Giuliano Terme (Pi)
     vero che mangia le vittime che gli offrono? Se                                                                                                                        cell. 338 9962228
     fosse stufo di fare paura?                                                                                                                                 margheritagalli96@gmail.com
Collettivo Baladam B-side (Mirandola, Mo)

California Under Routine
                                                                                                                                   e gli spettatori dovranno incontrarla dopo
                                                                                                                                   un’adeguata preparazione.

                                                     foto di Oreste Sorace (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                   California Under Routine non è uno spettacolo
                                                                                                                                   frontale, ma un accadimento in cui ci si muove
                                                                                                                                   da un luogo d’attesa a un luogo d’incontro,
                                                                                                                                   attraversando una soglia. Il progetto mette in
                                                                                                                                   discussione la forma-spettacolo, decostruendo
                                                                                                                                   il patto narrativo e ricercando un’arte non di
                                                                                                                                   rappresentare, ma letteralmente di far accadere,
                                                                                                                                   attraverso una poetica dell’inatteso.

                                                                                                                                   Il collettivo Baladam B-side, fondato nel 2021
                                                                                                                                   dal regista e linguista Pierre Campagnoli, si
                                                                                                                                   occupa di teatro contemporaneo, laboratori di
                                                                                                                                   narrazione 3.0 e podcasting.
                                                                                                                                   Ponendo alla base del lavoro una ricerca
                                                                                                                                   multidisciplinare che spazia tra linguistica,
                                                                                                                                   semiotica e sociologia, il collettivo realizza progetti
                                                                                                                                   declinati attraverso il Sistema dell’Antirituale,
                                                                                                                                   un metodo teatrale originale che prevede una
                                                                                                                                   decostruzione costante degli stilemi e dei rituali
                                                                                                                                   della rappresentazione.
                                                                                                                                   Le produzioni del collettivo sono: Surrealismo
                                                                                                                                   capitalista (Segnalazione speciale Premio
                                                                                                                                   Scenario 2021), Spelling Wachowski (vincitore
                                                                                                                                   Odiolestate 2021 di Carrozzerie n.o.t), Sexy
                                                                                                                                   Marginalia (in progress, 2022), Folk Open Mic
regia                       Pierre Campagnoli                                                                                      (podcast vincitore come Miglior storytelling al
drammaturgia                Pierre Campagnoli,                                                                                     Premio Nazionale Alimentari Cult. di Spazio
                            Elena Pelliccioni                                                                                      Gerra, 2021), Washing Out (in progress, 2023).
interpreti                  Selene Demaria,
                            Pierre Campagnoli,
                            Elena Pelliccioni,
                            Guido Sciarroni

dai 6 ai 10 anni

Gli spettatori, venuti a vedere uno spettacolo
dal titolo California Under Routine, sono accolti
da un attore vestito da surfista californiano,                                                                                                                                               11

ma quello spettacolo non andrà mai in scena,
perché il teatro è stato infestato da una
presenza mostruosa, di cui si sta occupando
una squadra di esperti.
California Under Routine è un progetto
multidisciplinare che analizza la relazione tra
finzione e realtà nel nostro mondo ipermediato.
Il discorso ruota attorno al linguaggio come
strumento di manipolazione della realtà e alla
superstizione utilizzata in ambito educativo,
che verrà analizzata nei suoi aspetti positivi
(esaltazione delle possibilità dell’immaginazione)
                                                                                                                                                                    PIERRE CAMPAGNOLI
e negativi (strumento di moralismo distorto o                                                                                                        via Sciesa, 1 - 41037 Mirandola (Mo)
di eccessiva semplificazione culturale).                                                                                                                                cell. 333 3610030
L’entità che si aggira per la platea è una Borda                                                                                                              baladam.bside@gmail.com
Collettivo Komorebi (Bologna)

     Happy B-day TO ME!
                                                                                                                                        vissuto recente è affrontato attraverso il
                                                                                                                                        linguaggio corporeo e l’espressività fisica: le

                                                          foto di Oreste Sorace (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                        tecniche di circo contemporaneo (acrobatica,
                                                                                                                                        equilibrismo, manipolazione) permettono di
                                                                                                                                        raccontare della solitudine l’aspetto più fisico
                                                                                                                                        e interiore, più brutale ma anche liberatorio.
                                                                                                                                        Tramite percorsi laboratoriali il collettivo ha
                                                                                                                                        raccolto voci di bambini che hanno giocato con
                                                                                                                                        le sinestesie: il sapore della solitudine è il pane
                                                                                                                                        senza farina, quando sono sola posso pensare,
                                                                                                                                        la solitudine è un bambino senza contorno... Non
                                                                                                                                        è possibile non sentirsi mai soli. Ma è possibile
                                                                                                                                        “non sentirsi soli nella solitudine”.

                                                                                                                                        Komorebi, in giapponese, significa “luce che
                                                                                                                                        filtra tra le foglie degli alberi”. Il collettivo
                                                                                                                                        prende vita dalla volontà di unire competenze
                                                                                                                                        trasversali creando opere ibride e capaci di
                                                                                                                                        parlare alla contemporaneità.

     autrice e interprete        Erika Salamone
     regia e drammaturgia        Mariasole Brusa
     musiche originali           Filippo Bonelli
     piano luci                  Alex Turano

     dai 6 ai 10 anni

     Habby Birthday to me… è la canzone che
     si auto-canta Lu quando, il giorno del suo
     compleanno, si ritrova in isolamento nella
     sua cameretta. Tra battaglie virtuali, scarpe
     parlanti e passeggiate sul soffitto, scoprirà che
12
     la solitudine non si può sconfiggere. Perché
     non è un mostro da sconfiggere.
     Il progetto nasce da una riflessione sulla recente
     pandemia mondiale e in particolare sulla
     condizione di isolamento che a ogni individuo
     capita di sperimentare per i motivi più disparati:
     da necessità sanitarie a una guerra che costringe
     a scappare, ma anche motivi interiori come
     accade spesso nell’adolescenza. L’essere “solo
     per se stessi”, è considerato quasi un tabù nel
     regno dei social e della messaggistica istantanea.
     Eppure la solitudine può essere anche un
     luogo in cui ri-conoscersi, un “retrobottega                                                                                                                           ERIKA SALAMONE
                                                                                                                                                            via S. Stefano, 90 - 40125 Bologna
     tutto nostro, nel quale stabilire la nostra vera                                                                                                                         cell. 320 4148473
     libertà” come scriveva Montaigne.                                                                                                                               eria.salamone@gmail.com
     Il tema intimo e delicato che richiama un                                                                                                     https: //erikaclown89.wixsite.com/laninni
Gaia Amico (Fidenza, Pr)

Ornella
                                                                                                                                     Franca Rame, che con Soccorso Rosso ebbe

                                                     foto di Walter Cassuola (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                     un ruolo determinante per la storia di molti
                                                                                                                                     ragazzi come mio padre. Sono ragazzi di ieri che
                                                                                                                                     potrebbero essere ragazzi di oggi o di domani.
                                                                                                                                     Sono ragazzi che piangevano, ridevano, si
                                                                                                                                     innamoravano, tremavano di paura, facevano
                                                                                                                                     esplodere bombe, uccidevano, morivano in una
                                                                                                                                     sotterranea guerra civile italiana.
                                                                                                                                     Ma qual è l’apporto di una sconfitta? Forse,
                                                                                                                                     una visione più precisa di noi.

                                                                                                                                     Gaia Amico si diploma attrice all’Accademia
                                                                                                                                     d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Laureata
                                                                                                                                     in Scienze dell’Educazione e dei Processi
                                                                                                                                     Formativi con una tesi sul teatro dimenticato di
                                                                                                                                     Mario Pompei, incontra il Teatro delle Briciole,
                                                                                                                                     la Fondazione Teatro Due, Emanuela Dall’Aglio,
                                                                                                                                     Chiara Guidi e fonda l’APS 9cTeatro con cui
                                                                                                                                     si occupa principalmente di formazione del
                                                                                                                                     pubblico e progetti per le scuole.

un progetto di              Gaia Amico
dramaturg                   Davide Tortorelli
costumi                     Ilaria Amico

dai 14 ai 18 anni

Ogni uomo galleggia nel tempo in maniera
diversa. Ornella è un progetto autobiografico
che narra della mia famiglia e della mia Italia
nei suoi Anni di Piombo. Sono anni di cui non
si parla: segreti, poco raccontati, ricordati a
denti stretti. A scuola non si studiano, le nuove
generazioni non li conoscono. Sono gli anni di                                                                                                                                             13

una ferita ancora aperta, gli anni delle Brigate
Rosse. Attraverso i ricordi della zia Ornella,
mia zia, che da giovane passava i weekend su
un treno diretto verso il carcere di suo fratello,
Flavio, mio padre – condannato a 18 anni e
recluso per 12 a seguito della partecipazione
attiva nell’organizzazione terroristica Brigate
Rosse – Ornella racconta la vicenda umana di
una sorella che assiste alle scelte di giovani
che volevano fare la rivoluzione e ne hanno
scoperto le conseguenze.
È la storia di una giovane adulta alla ricerca del
                                                                                                                                                                             GAIA AMICO
proprio senso esistenziale, accompagnata da                                                                                                         via Coduro, 9/C - 43036 Fidenza (Pr)
personaggi senza volto al di là di una cornetta                                                                                                                        cell. 345 3557542
telefonica – come la misteriosa Signora Franca,                                                                                                                    gaiamico@gmail.com
Seppur (Frascati, Rm)

     Ninnoli
                                                                                                                                         dal vivo di Emanuele Cantoro.

                                                         foto di Walter Cassuola (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                         La regia sfrutta un linguaggio fiabesco e
                                                                                                                                         asciutto, per cedere le possibilità scenografiche
                                                                                                                                         al disegno dal vivo, alla parola e al suono.
                                                                                                                                         Un luogo scomparso viene raccontato attraverso
                                                                                                                                         gli oggetti, i “ninnoli”, tentando di mostrare
                                                                                                                                         un evento collettivamente conosciuto in una
                                                                                                                                         dimensione intima, donando, attraverso una
                                                                                                                                         sensibilità artistica, un punto di vista diverso
                                                                                                                                         dall’informazione giornalistica.
                                                                                                                                         Oltre alla tematica della memoria, lo spettacolo
                                                                                                                                         affronta il passaggio cruciale di maturità di
                                                                                                                                         un adolescente e come questo cambiamento
                                                                                                                                         influenzi il rapporto con la madre.

                                                                                                                                         Salvatore Crucitti, nato a Roma nel 1998,
                                                                                                                                         coniuga i linguaggi audiovisivi e performativi,
                                                                                                                                         riscrivendo il classico e la fiaba. Nel 2017 studia
                                                                                                                                         Teorie e tecniche dell’audiovisivo all’Accademia
                                                                                                                                         di Belle Arti di Roma e dal 2019 è allievo
                                                                                                                                         all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
                                                                                                                                         Silvio D’Amico con indirizzo Regia. Nel 2021
                                                                                                                                         realizza Cappuccetto Rosso di Joël Pommerat
                                                                                                                                         (miglior spettacolo e miglior interpretazione
                                                                                                                                         all’European Young Theatre nella 64ª edizione
                                                                                                                                         del Festival dei Due Mondi, Spoleto).
                                                                                                                                         Emanuele Cantoro, illustratore e fumettista
     regia e drammaturgia       Salvatore Crucitti                                                                                       nato a Roma nel 1997, collabora con diverse
     disegno dal vivo                                                                                                                    realtà editoriali. Nel 2017 stampa le prime
     e drammaturgia             Emanuele Cantoro                                                                                         autoproduzioni, nel 2018 fonda la rivista
     costumi                    Valeria Forconi                                                                                          “Profondissima” e nel 2021 entra nella redazione
     con                        Gabriele Anzaldi,                                                                                        della casa editrice bolognese Sigaretten fondata
                                Matilde Vigna                                                                                            da Stefano Ricci, con la quale pubblica il suo
     sound design               Gabriele Anzaldi,                                                                                        primo libro Grazie.
                                Michele Febbraio

     ispirato al fumetto Grazie di Emanuele Cantoro

     dai 14 ai 18 anni
14

     Una madre e un figlio vivono il terremoto di
     Amatrice che diventa il motore per la riscoperta
     del loro rapporto. Il terremoto porta con sé una
     distruzione e una rimozione concreta dei ricordi
     che investe il loro legame. Il figlio riscopre la
     propria infanzia attraverso oggetti dei quali
     non ha ricordi. La madre, parzialmente cieca,
     attraverso la ripetizione della descrizione
     degli oggetti d’infanzia, ripercorre il lavoro
     frammentato della memoria. Nel finale il figlio
     riesce a conservare con cura uno di questi
     ricordi, riconsegnandolo alla madre.
                                                                                                                                                                         SALVATORE CRUCITTI
     Su palco vuoto, due attori e un fumettista.                                                                                                     via Lazzaro Belli, 2 - 00044 Frascati (Rm)
     Gli attori interagiscono con i personaggi e le                                                                                                                            cell. 331 5767182
     ambientazioni illustrate sul fondale dai disegni                                                                                                                   salv.crucitti@gmail.com
Bellini / Costantini (Bergamo)

Inciampo - Nà e il filo rosso
                                                                                                                                      La Compagnia Bellini/Costantini nasce

                                                     foto di Roberto Filomena (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                      dall’inciampo di Francesca e Giulia l’una
                                                                                                                                      nell’altra. Luogo d’incontro il laboratorio teatrale
                                                                                                                                      Cantamaggio, presso La Baracca-Testoni
                                                                                                                                      Ragazzi a Bologna. Ci siamo formate ciascuna
                                                                                                                                      a casa sua: a La Piccionaia a Vicenza e a
                                                                                                                                      Pandemonium Teatro a Bergamo. Partecipare a
                                                                                                                                      Scenario infanzia ci ha portate a concederci il
                                                                                                                                      tempo e lo spazio per interrogare il desiderio di
                                                                                                                                      crescita artistica. Abbiamo iniziato condividendo
                                                                                                                                      pensieri, costruendo un immaginario comune
                                                                                                                                      a partire dall’albo illustrato Cappuccetto Rosso.
                                                                                                                                      Primo Sogno di Gabriel Pacheco.
                                                                                                                                      Matteo Gusmini ha scelto di accompagnarci
                                                                                                                                      nella ricerca del suono e della luce. Inciampo
                                                                                                                                      - Nà e il filo rosso è il nostro primo confronto
                                                                                                                                      con la drammaturgia e la regia. Procediamo
                                                                                                                                      per improvvisazioni, slanci, errori, discussioni
                                                                                                                                      e viaggi in treno. In un movimento a spirale,
                                                                                                                                      avanziamo ritornando sui nostri passi, ci
                                                                                                                                      conduciamo dentro e fuori dalle nostre zone
                                                                                                                                      di comodità. Scegliamo di lasciarci guidare
                                                                                                                                      dalla curiosità e dai colori di Cappuccetto,
                                                                                                                                      dalle quotidiane perdite di equilibrio, dalla
                                                                                                                                      fiducia nel teatro che è anzitutto relazione
                                                                                                                                      tra due corpi.

di e con                    Francesca Bellini
                            e Giulia Costantini
audio e luci                Matteo Gusmini

dai 3 ai 7 anni

Una casa, un giardino, un bosco.
Due sorelle.
Nà la più piccola, Lu la più grande.
Lu e Nà amano andare a casa della nonna,
perché solo lei sa raccontare bene la storia
della bambina e del bosco.
A Nà piace di più la bambina, a Lu piace di                                                                                                                                                  15

più il bosco.
Poi un giorno tutto cambia e a casa della nonna
non ci si può più andare.
Nà vuole uscire, Lu dice che non si può.
Ma una notte Nà esce di casa, apre la porta,
attraversa il cortile e si trova fuori.
Una notte Lu sogna sua sorella nel bosco.
Lu si spaventa perché, come tutti noi, ricorda
la storia antichissima della bambina e del lupo.
E Nà?
Inciampo è la storia di due sorelle, di una città-
bosco, della perdita di equilibrio che alle volte                                                                                                                     GIULIA COSTANTINI
ti indica la strada.                                                                                                                                   via Lavanderio, 11 - 24129 Bergamo
                                                                                                                                                                         cell. 339 5391128
                                                                                                                                                              giuliaacostantini@gmail.com
BRAT (Porpetto, Ud)

     Nunc
                                                                                                                                       anche se inconsapevoli, hanno conseguenze

                                                      foto di Roberto Filomena (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                       ed effetti sul futuro. Tutte, dalla più piccola
                                                                                                                                       alla più grande, come ad esempio mangiare.
                                                                                                                                       L’alimentazione ha un considerevole impatto
                                                                                                                                       sociale, identitario, rituale, ambientale... Le
                                                                                                                                       azioni di oggi riverberano su ciò che sarà
                                                                                                                                       domani.

                                                                                                                                       La compagnia BRAT si occupa di teatro popolare,
                                                                                                                                       inteso come specchio critico della realtà, come
                                                                                                                                       fatto culturale e come mezzo per valorizzare
                                                                                                                                       l’essere umano. Un teatro che ha radici nel
                                                                                                                                       rito e nella festa, basato sulla condivisione
                                                                                                                                       e sul dialogo costante con il pubblico, e sul
                                                                                                                                       concetto di artigianato artistico in cui arte e
                                                                                                                                       mestiere si incontrano. Produce spettacoli di
                                                                                                                                       Commedia dell’Arte, di figura per l’infanzia,
                                                                                                                                       di maschera, di strada.
                                                                                                                                       Realizza maschere originali per produzioni
                                                                                                                                       proprie e di altri tra cui il Teatro Stabile
                                                                                                                                       d’Abruzzo e il Gran Teatro La Fenice. Sviluppa
                                                                                                                                       progetti che comprendono attività di spettacolo
                                                                                                                                       e laboratori teatrali, di costruzione maschere
                                                                                                                                       e di sviluppo delle abilità trasversali, sul
                                                                                                                                       territorio e con collaborazioni internazionali.

     regia              Claudio Colombo
     drammaturgia       Pier Lorenzo Pisano
     musiche            Paolo Tosin
     con                Agata Garbuio,
                        Michele Guidi,
                        Claudia Manuelli,
                        Irene Silvestri

     dai 5 ai 10 anni

     La musica e l’eco della musica si propagavano
     nel Vuoto ed esso non era vuoto.
16
                                   J. R. R. Tolkien

     Nunc vuol dire “ora”. È un nome e un
     manifesto per le creature incapaci di vivere
     al di là del proprio naso. Forse, in questi
     tempi, vivere il qui e ora non è sinonimo
     di felicità ma di egoismo, di mancanza di
     proiezione verso un futuro sostenibile. Forse
     vivere soltanto nell’istante significa non
     ragionare sulle conseguenze. Soprattutto,
     essere incastrati nel presente, senza riuscire
     a vedere oltre, ha un effetto: non imparare
     dai propri errori.
                                                                                                                                                                         AGATA GARBUIO
     Come queste creature, non possiamo che                                                                                                        via Pampaluna, 66 - 33050 Porpetto (Ud)
     vivere il presente; l’unico tempo in cui                                                                                                                            cell. 340 6096652
     esistono emozioni, pensieri e azioni che,                                                                                                                     brat.teatro@gmail.com
Bartolucci / Selvatico (Fiumicino, Rm)

Il soggetto perfetto
                                                                                                                                funerale di Matteo, suo fratello maggiore,
                                                                                                                                morto suicida. Il soggetto perfetto è il titolo

                                                     foto di Mauro Boni (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                del fumetto scritto e mai illustrato dai due
                                                                                                                                fratelli. Quando Tommaso lo rileggerà verrà
                                                                                                                                catapultato nelle avventure di “The Man”. In
                                                                                                                                questo percorso Tommaso si confronterà con il
                                                                                                                                mondo della realtà e con quello della fantasia
                                                                                                                                dove immaginerà, vivrà e narrerà le avventure
                                                                                                                                scritte nella sceneggiatura del loro fumetto. I
                                                                                                                                personaggi presenti nel mondo reale avranno
                                                                                                                                un loro alter ego anche nel mondo fantastico.
                                                                                                                                Spazi e ambienti verranno evocati solo grazie
                                                                                                                                alle parole di Tommaso. In uno spazio vuoto,
                                                                                                                                creeremo mondi solo tramite la parola e la luce.

                                                                                                                                Il gruppo Bartolucci / Selvatico nasce due
                                                                                                                                anni fa intorno all’idea del Soggetto Perfetto,
                                                                                                                                per poi ampliarsi grazie all’incontro tra
                                                                                                                                registi, drammaturghi e interpreti provenienti
                                                                                                                                dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
                                                                                                                                Silvio d’Amico.

regia e drammaturgia Consuelo Bartolucci,
                     Marco Selvatico
interpreti           Alessio Del Mastro,
                     Sofia Panizzi,
                     Domenico Pincerno,
                     Michele Scarcella,
                     Marco Selvatico
tecnico luci e audio Alessia Giglio

dai 14 ai 18 anni

Esistono i supereroi? Ne abbiamo bisogno?
Vorresti esistessero? Può esserci speranza se                                                                                                                                           17

anche il più forte cade?
Dall’ottobre del 2019 fino a oggi abbiamo
intervistato diverse persone ponendo loro
queste domande. Col tempo ci siamo resi conto
che, durante questi incontri, gli intervistati
arrivavano a parlare di altri argomenti: dei
loro rapporti con genitori, fratelli e/o sorelle,
del loro punto di vista sulla religione, sul senso
della vita e su Dio. Siamo, quindi, tornati a fare
nuove interviste e a visionare, con uno sguardo
nuovo, il materiale raccolto in precedenza;
questo ci ha portati a immaginare la storia
                                                                                                                                                           CONSUELO BARTOLUCCI
di due fratelli.                                                                                                                  via Federico Martinengo, 81 - 00054 Fiumicino (Rm)
Tommaso, i l prot agonist a del la nost ra                                                                                                                          cell. 379 1891274
avventura, si trova a dovere organizzare il                                                                                                          consuelobartolucci2@gmail.com
Salvatore Cannova (Altofonte, Pa)

     La festa di fine anno
                                                                                                                                        ancora oggi. Tutti subiamo un pregiudizio.
                                                                                                                                        Tutti pregiudichiamo. Così l’urgenza di

                                                             foto di Mauro Boni (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                        proporre una riflessione che ponga a tu per
                                                                                                                                        tu con noi stessi, con l’obiettivo di stimolare
                                                                                                                                        ad un’attivazione nella routine quotidiana
                                                                                                                                        rendendo il rituale atto teatrale un detonatore
                                                                                                                                        per una vera rivoluzione sociale. Un’esperienza
                                                                                                                                        che ci renda testimoni, complici, protagonisti.

                                                                                                                                        Salvatore Cannova nasce a Palermo nel 1993.
                                                                                                                                        Nel 2017 si diploma alla Scuola dei Mestieri
                                                                                                                                        dello Spettacolo del Teatro Biondo di Palermo,
                                                                                                                                        diretta da Emma Dante. Nel 2020 è in finale
                                                                                                                                        al Premio Scenario infanzia con Alla ricerca
                                                                                                                                        di un lieto fine. Nel 2021 vince la Menzione
                                                                                                                                        speciale al premio #cittàlaboratorio 2021 con
                                                                                                                                        Ezechiele 43,11 / Italia. Lo stesso anno inizia
                                                                                                                                        il percorso per diventare Estill Master Trainer
                                                                                                                                        con Francesco Mecorio, Anne-Marie Speed e
                                                                                                                                        Naomi Eyers. Ha lavorato con Emma Dante,
                                                                                                                                        Ricci/Forte, Chiara Guidi, Andrea Segre, Paul
                                                                                                                                        Farrington, Mary Hammond.

     testo, regia,
     elementi scenici
     e costumi                Salvatore Cannova
     con                      Salvatore Cannova,
                              Aurora Catalano,
                              Antonio D’Angelo,
                              Valentina Medda
     luci                     Michele Ambrose
     musiche
     e sonorizzazioni      Stefano Bossi
     assistente alla regia Alessandro Accardi

     dai 14 ai 18 anni
18

     La festa di fine anno è un percorso di propriocezione
     sociale, di coscienza del mondo moderno: una
     radiografia della contemporaneità. Uno studio
     antropologico che vuole portare lo spettatore
     a rif lettere sulla sua perenne condizione
     giudicante. Problematiche generazionali vivono
     in un clima sospeso tra il sogno e la realtà con
     un dj, non super partes, che guida il pubblico
     verso un giudizio unidirezionale. La festa,
     però, non potrà più continuare e le persone
     potranno uscire. Non serviranno applausi.                                                                                                                        SALVATORE CANNOVA
     L’esigenza di questo percorso nasce dalla                                                                                                        Cortile Serrao, 1 - 90030 Altofonte (Pa)
                                                                                                                                                                            cell. 328 1639949
     mia personale condizione vissuta durante gli                                                                                                            salvatorecannova93@hotmail.it
     anni di scuola e che, in modo simile, continua                                                                                                             www.salvatorecannova.com
Francesca Tres (Colceresa, Vi)

May you live
                                                                                                                                      in fila poche parole della nuova lingua che

                                                      foto di Walter Cassuola (Cassuola 3C Cinefoto Club Cascina “Silvio Barsotti”)
                                                                                                                                      deve imparare e a raccontare pezzi di quello
                                                                                                                                      che è successo. A far da contenitore a queste
                                                                                                                                      storie la madre-mare che accoglie, raccoglie i
                                                                                                                                      corpi, i sospiri, le preghiere. Il mare che lava,
                                                                                                                                      culla, prende e restituisce. Il mare che intona
                                                                                                                                      il suo canto affinché tutti possano esistere,
                                                                                                                                      tutti possano, comunque, vivere.

                                                                                                                                      Francesca Tres, attrice e formatrice teatrale
                                                                                                                                      vicentina, inizia la sua formazione con la
                                                                                                                                      Commedia dell’Arte nel 2004, proseguendola
                                                                                                                                      sul corpo narratore di storie con Marco Baliani,
                                                                                                                                      Giuliana Musso, Andrea Pennacchi, Fratelli
                                                                                                                                      Dalla Via, Tindaro Granata, Matteo Belli.
                                                                                                                                      È diretta in diversi spettacoli da Maurizio
                                                                                                                                      Panici. Si avvicina al teatro sperimentale,
                                                                                                                                      maggiormente corporeo, con Livia Villani, C.L.
                                                                                                                                      Grugher, Michelangelo Bellani. Approfondisce
                                                                                                                                      il confine tra il teatro e la danza con Marigia
                                                                                                                                      Maggipinto, Yoris Petrillo, Valentina Dal Mas.
                                                                                                                                      Da sempre accompagna l’attività teatrale a
                                                                                                                                      quella di corista: dall’età di cinque anni canta
                                                                                                                                      in formazioni corali.
                                                                                                                                      È formatrice teatrale dal 2013. Nel 2018-19
                                                                                                                                      frequenta il Master in Pedagogia Teatrale
                                                                                                                                      presso l’INPEF (Roma). Progetta e conduce
drammaturgia,                                                                                                                         laboratori per bambini e ragazzi per enti
regia e interprete           Francesca Tres                                                                                           pubblici e privati.
scenografia,
disegno luci e tecnica       Davide Stocchero

dagli 11 ai 16 anni

Proprio lì, in mezzo all’andirivieni delle onde,
in un luogo imprecisato, senza coordinate cui
aggrapparsi, dove tutto è orizzonte, sole di giorno
e stelle di notte […], proprio lì, si dice addio al
paese della gioventù.
O meglio, alcuni riescono a dirlo, mentre altri                                                                                                                                                19

intorno appassiscono.
                         Alessandro Leogrande

Sami ha 11 anni quando decide insieme al
fratello Hamid, di 14 anni, di partire per
affrontare il “Grande Viaggio”. In tasca ha tanti
sogni e la sua pagella scolastica. A meno di
un chilometro dall’Italia il peschereccio, dove
viaggiano i due fratelli, si rovescia. Sami e
Hamid nuotano verso la costa, ma Sami non
riesce più a contrastare la forza del mare e
lascia che le onde lo prendano. Hamid, invece,
si salva e si impegna a costruire una nuova                                                                                                                              FRANCESCA TRES
                                                                                                                                           via don Lorenzo Milani, 30 - 36060 Colceresa (VI)
vita. La ferita che porta dentro resta sommersa                                                                                                                           cell. 349 0028684
per tanto tempo, fino a quando riesce a mettere                                                                                                                  tres.francesca@gmail.com
I 10 progetti finalisti sono stati selezionati   I progetti finalisti sono stati selezionati da
     fra 15 semifinalisti, presentati alla Tappa      un Osservatorio Critico composto da:
     di Selezione a partire da 34 proposte (18        Daniela Nicosia (regista e drammaturga)
     provenienti dal Nord, 10 dal Centro, 6 dal       Giuseppe Semeraro (attore, regista e
     Sud e dalle Isole) che hanno risposto al         poeta)
     bando dell’Associazione Scenario e sono
     state valutate da quattro Commissioni            e dai seguenti soci dell’Associazione
     zonali distribuite su tutto il territorio        Scenario (che hanno espresso un unico
     nazionale.                                       voto per Commissione)

     La Tappa di Selezione della 9ª edizione          Commissione 1 (Nord)
     del Premio Scenario infanzia è stata             Rita Maffei CSS, Udine
     organizzata e ospitata da:                       Francesca Poliani Teatro Prova, Bergamo
     Fondazione Sipario Toscana - La Città            Nina Zanotelli La Piccionaia, Vicenza
     del Teatro
     Cascina, 6, 7, 8 aprile 2022                     Commissione 2 (Emilia-Romagna)
                                                      Alessandra Belledi Associazione Micro
                                                      Macro, Parma
                                                      Jacopo Maj Teatro Gioco Vita, Piacenza
                                                      Magda Siti Drama Teatro, Modena
                                                      Cristina Valenti La Soffitta, Bologna

                                                      Commissione 3 (Centro)
                                                      Fabrizio Arcuri Area 06, Roma
                                                      Stefano Cipiciani Fontemaggiore, Perugia
                                                      Livia Clementi Sala Umberto, Roma
                                                      Enrico Falaschi Teatrino dei Fondi, San
                                                      Miniato
                                                      Massimo Vellaccio Florian Metateatro,
                                                      Pescara

                                                      Commissione 4 (Sud)
                                                      Sebastiano Coticelli Teatro Bellini, Napoli
                                                      Valentina Salis Sardegna Teatro, Cagliari

20
ASSOCIAZIONE SCENARIO - I SOCI
ALBENGA                                             BOLOGNA
KRONOTEATRO                                         TEATRI DI VITA
Impresa di produzione teatrale                      Centro di Produzione Teatrale
via Medaglie d’Oro, 81/9 - 17031 Albenga (SV)       via Emilia Ponente, 485 - 40132 Bologna
Maurizio Sguotti                                    Stefano Casi
tel. 348 5837934                                    tel./fax 051 6199900
sguotti@kronoteatro.it                              stefanocasi@teatridivita.it
info@kronoteatro.it                                 www.teatridivita.it
www.kronoteatro.it
                                                    CAGLIARI
ANCONA                                              CADA DIE TEATRO
AMAT ASSOCIAZIONE MARCHIGIANA ATTIVIT               Impresa di produzione teatrale
TEATRALI                                            via Italia, 63 - 09134 Cagliari
Circuito regionale multidisciplinare                Alessandro Lay
p.zza Cavour, 23 - 60121 Ancona                     tel. 070 565507 - fax 070 5688072
Gilberto Santini                                    layalessandro@gmail.com
tel. uffici 071 2075880 - 071 2075326               www.cadadieteatro.it
tel. biglietteria 071 2072439 - fax 071 54813
info@amat.marche.it                                 CAGLIARI
www.amatmarche.net                                  SARDEGNA TEATRO
                                                    Teatro di Rilevante Interesse Culturale
BARI                                                c/o Teatro Massimo di Cagliari
TEATRI DI BARI – CONSORZIO SOCIET                   viale Trento, 19 - 09123 Cagliari
COOPERATIVA                                         Giulia Muroni
Teatro di Rilevante Interesse Culturale             tel. 070 2796624
strada San Giorgio Martire, 22/f - 70123 Bari       giulia@sardegnateatro.it
Teresa Ludovico                                     www.sardegnateatro.it
Teatro Kismet tel. 080 5797667
Nuovo Teatro Abeliano tel. 080 5427678              CASCINA
teresa.ludovico@teatridibari.it                     FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA ONLUS - LA CITT
www.teatridibari.it                                 DEL TEATRO
                                                    Centro di Produzione Teatrale
BASSANO DEL GRAPPA                                  via Tosco Romagnola, 656 - 56021 Cascina (PI)
OPERAESTATE FESTIVAL VENETO                         Luca Marengo
via Matteotti, 39 - 36061 Bassano Del Grappa (VI)   tel. 050 3142344 - fax 050 744233
Rosa Scapin                                         direzione@lacittadelteatro.it
tel. 0424 519822                                    www.lacittadelteatro.it
r.scapin@comune.bassano.vi.it
www.operaestate.it                                  CATANIA
                                                    TEATRO STABILE DI CATANIA
BERGAMO                                             Ente Teatro di Rilevante Interesse Culturale
IL TEATRO PROVA                                     Stabile della Città di Catania
Impresa di produzione teatrale                      via Giuseppe Fava, 39 - 95123 Catania
via S. Giorgio, 4/A - 24122 Bergamo                 tel 095 7310847
Francesca Poliani                                   loredana.pulvirenti@teatrostabilecatania.it
tel. 035 4243079-521 - fax 035 336623               www.teatrostabilecatania.it
francescapoliani@gmail.com
www.teatroprova.com                                 EMPOLI
                                                    GIALLO MARE MINIMAL TEATRO
BOLOGNA                                             Impresa di produzione teatrale
AGOR / ASSOCIAZIONE LIBERTY                         via Paolo Veronese, 10 - 50053 Empoli (FI)      21
via Montebello, 7/3 - 40121 Bologna                 Renzo Boldrini
Anna Amadori                                        tel. 0571 81629
info@associazioneliberty.it                         info@giallomare.it
www.associazioneliberty.it                          www.giallomare.it
www.stagioneagora.it
                                                    FAENZA
BOLOGNA                                             TEATRO DUE MONDI APS
LA SOFFITTA                                         Impresa di produzione teatrale
Dipartimento delle Arti                             via Oberdan, 9/a - 48018 Faenza
via Barberia, 4 - 40123 Bologna                     Alberto Grilli
Cristina Valenti                                    tel. 0546 622999 – fax 0546 621903
tel. 051 2092000 - fax 051 2092001                  info@teatroduemondi.it
cristina.valenti@unibo.it                           www.teatroduemondi.it
http://site.unibo.it/damslab/it/soffitta
FORLÌ                                               MODENA
     ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI                    TIR DANZA ASSOCIAZIONE TEATRALE
     Centro di Produzione Teatrale                       Organismo di produzione della danza
     Teatro Il Piccolo - via Cerchia, 98 - 47100 Forlì   via Emilia Est, 697/c. - 41122 Modena
     Teatro Goldoni - P.zza Libertà, 18 - 48012          tel. e fax ufficio 059 375553
     Bagnacavallo (RA)                                   Fabio Acca
     Ruggero Sintoni                                     acca.direzione@tirdanza.it
     tel. 0545 64330 - fax 0545 64320                    www.tirdanza.it
     ruggerosintoni@accademiaperduta.it
     www.accademiaperduta.it                             NAPOLI
                                                         TEATRO BELLINI
     GENOVA                                              Teatro di Rilevante Interesse Culturale
     FONDAZIONE LUZZATI - TEATRO DELLA TOSSE             via Conte di Ruvo, 14 - 80135 Napoli
     ONLUS                                               Daniele Russo
     Teatro di Rilevante Interesse Culturale             tel. 081 5491266
     piazza Negri, 4 - 16123 Genova                      danielerusso@teatrobellini.it
     Amedeo Romeo                                        ww.teatrobellini.it
     tel. 010 2487011 - fax 010 261488
     marina@teatrodellatosse.it                          PARMA
     segreteria@teatrodellatosse.it                      ASSOCIAZIONE MICRO MACRO
     www.teatrodellatosse.it                             Piazzale Badalocchio 9/b - 43126 Parma
                                                         Alessandra Belledi
     MILANO                                              alebelledi@gmail.com
     ATIR - TEATRO RINGHIERA                             www.associazionemicromacro.com
     Impresa di produzione teatrale
     via Montegani, 7 - 20141 Milano                     PERUGIA
     Serena Sinigaglia                                   FONTEMAGGIORE SOC. COOP.
     tel. 02 87390039 - 02 58325578                      Centro di Produzione Teatrale
     info@atirteatroringhiera.it                         strada delle Fratte, 3a/7 - 06132 Perugia
     www.atirteatroringhiera.it                          Stefano Cipiciani
                                                         tel. 075 5289555 - fax 075 5287487
     MILANO                                              organizzazione@fontemaggiore.it
     CAMPO TEATRALE                                      www.fontemaggiore.it
     via Casoretto, 41/A - 20131 Milano
     Donato Nubile                                       PESCARA
     tel./fax 02 26113133                                FLORIAN METATEATRO
     donato@campoteatrale.it                             Centro di Produzione Teatrale
     www.campoteatrale.it                                via Valle Roveto, 39 - 65124 Pescara
                                                         Massimo Vellaccio
     MILANO                                              tel. 085 4224087 - fax 085 2406628
     MANIFATTURE TEATRALI MILANESI                       direzione@florianteatro.it
     Centro di Produzione Teatrale                       www.florianteatro.com
     corso Magenta, 24 - 20123 Milano
     Antonio Syxty                                       PIACENZA
     tel. 02 8055882                                     TEATRO GIOCO VITA
     antoniosyxty@mtmteatro.it                           Centro di Produzione Teatrale
     www.mtmteatro.it                                    via San Siro, 9 - 29100 Piacenza
                                                         Jacopo Maj
     MILANO                                              tel. 0523 332613 - fax 0523 338428
     TEATRO DEL BURATTO                                  jacopomaj@teatrogiocovita.it
     Centro di Produzione Teatrale                       www.teatrogiocovita.it
     via Giovanni Bovio, 5 - 20159 Milano
22   Francesco D’Agostino                                RAVENNA
     tel. 02 27002476 - fax 02 27001084                  RAVENNA TEATRO
     franz.dagostino@teatrodelburatto.it                 Centro di Produzione Teatrale
     www.teatrodelburatto.it                             via di Roma, 39 - 48100 Ravenna
                                                         Marcella Nonni
     MODENA                                              tel. 0544 36239 - fax 0544 33303
     ARTISTI DRAMA APS                                   marcellanonni@ravennateatro.com
     Impresa di produzione teatrale                      www.ravennateatro.com
     sede legale via Bonacini, 293 - 41121 Modena
     sede operativa viale Buon Pastore, 57 - 41125       ROMA
     Modena                                              AREA 06
     Magda Siti                                          via Buonarroti, 30 - 00185 Roma
     cell. 328 1827323                                   Fabrizio Arcuri
     artistidrama@gmail.com                              tel. 06 44702823 - tel./fax 06 49385619
     Info@dramateatro.it                                 fabrizio.arcuri2@gmail.com
     www.dramateatro.it
ROMA                                                 UDINE
SALA UMBERTO                                         CSS
Centro di Produzione Teatrale                        Teatro Stabile di innovazione del FVG
via della Mercede, 50 - 00187 Roma                   Centro di Produzione Teatrale
Livia Clementi                                       via Crispi, 65 - 33100 Udine
tel. 06 6794753 - fax 06 97274058                    Rita Maffei
liviaclementi@salaumberto.com                        tel. 0432 504765 - fax 0432 504448
www.salaumberto.com                                  ritamaffei@cssudine.it
                                                     www.cssudine.it
SAN LAZZARO DI SAVENA
COMPAGNIA TEATRO DELL’ARGINE                         VALSAMOGGIA
Impresa di produzione teatrale                       TEATRO DELLE ARIETTE
c/o ITC Teatro di San Lazzaro                        Associazione Culturale
via Rimembranze, 26                                  via Rio Marzatore, 2781
40068 San Lazzaro di Savena (BO)                     loc. Castello di Serravalle - 40053 Valsamoggia (BO)
Nicola Bonazzi                                       Stefano Pasquini
tel. 051 6271604 - fax 051 6278647                   tel. 051 6704373
nicola.bonazzi@teatrodellargine.org                  info@teatrodelleariette.it
direzione@teatrodellargine.org                       www.teatrodelleariette.it
www.teatrodellargine.org
                                                     VERONA
SAN MINIATO                                          BABILONIA TEATRI
TEATRINO DEI FONDI                                   via Dietro Campanile San Tomaso, 10 C
Impresa di produzione teatrale                       37129 Verona
c/o Teatro Quaranthana                               Enrico Castellani
via Zara, 58 - 56028 San Miniato (PI)                tel. 045 7130794
Enrico Falaschi                                      cell. 349 1323403
tel. 0571 462835                                     info@babiloniateatri.it
direzione@teatrinodeifondi.it                        www.babiloniateatri.it
www.teatrinodeifondi.it
                                                     VICENZA
TORINO                                               LA PICCIONAIA
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA/                   Centro di Produzione Teatrale
FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI                      stradella Piancoli, 5 - 36100 Vicenza
Teatro di Rilevante Interesse Culturale              Nina Zanotelli
sede legale via Rosolino Pilo, 6 - 10143 Torino      tel. 0444 541819 - fax 0444 327562
sede operativa via Santa Teresa, 23 - 10121 Torino   programmazione@piccionaia.org
Isabella Lagattolla                                  www.piccionaia.it
Festival delle Colline Torinesi tel. 011 19740252
direzione@festivaldellecolline.it
www.fondazionetpe.it
www.festivaldellecolline.it

TORINO
FONDAZIONE TEATRO RAGAZZI E GIOVANI ONLUS
Centro di Produzione Teatrale
c.so Galileo Ferraris, 266 - 10134 Torino
Emiliano Bronzino
tel. 011 19740281
emiliano.bronzino@fondazionetrg.it
www.casateatroragazzi.it

                                                                                                            23
Associazione Scenario                     DAMSLab
                                               Dipartimento delle Arti

     Presidente e Direttore artistico          Direttore Dipartimento delle Arti
     Cristina Valenti                          Giacomo Manzoli
     presidenza@associazionescenario.it
                                               Responsabile scientifico DAMSLab
     Vicepresidente                            Roberta Paltrinieri
     Stefano Cipiciani
                                               Amministrazione
     Vicedirezione Scenario Festival           Valeria Guidoni, responsabile
     e amministrazione                         Elena Cocchi, Roberto Raspadori, Bruno Soro
     Amaranta Capelli
     amministrazione@associazionescenario.it   Coordinatore filiera tecnica
                                               Enrico De Stavola
     Organizzazione
     Alessandra Farneti                        Referente tecnico
     organizzazione@associazionescenario.it    Michela Giorgi

     Scenario on line                          Coordinamento organizzativo
     e collaborazione all’organizzazione       Articolture
     Valeria Venturelli
     online@associazionescenario.it            Comunicazione e promozione
                                               Zoe Ambra Innocenti, Enrico Migotto

     Staff organizzativo                       Servizi tecnici, informatici e web
     Iride Albano                              Alessandro Kassapidis, Stefano Orro,
     Viviana Santoro                           Fabio Regazzi, Federico Tovani.

     Gestione organizzativa                    Front office
     Cronopios                                 Francesco Cardone, Gabriele Galletti,
                                               Andrea Wilson Pizzirani
     Riprese video
     Federico Tovani                           UFFICIO STAMPA
                                               Raffaella Ilari cell. 333 4301603
24
     Foto                                      raffaella.ilari@gmail.com
     Malì Erotico
                                               INFORMAZIONI
     Grafica                                   organizzazione@associazionescenario.it
     Menabo.com                                cell. 392 9433363
                                               www.associazionescenario.it
                                                    Associazione Scenario
                                                   @PremioScenario
                                                   @Associazione Scenario

                                               Catalogo a cura di
                                               Cristina Valenti e Alessandra Farneti
Ringraziamenti

L’Associazione Scenario ringrazia il DAMSLab - Dipartimento delle Arti, in
particolare il Direttore Giacomo Manzoli e il Responsabile Scientifico Roberta
Paltrinieri; lo Spazio Cinema del Dipartimento delle Arti per la collaborazione
alle riprese e montaggio video; Il Mercato Ritrovato; Il Cameo; il Cassero LGBTI+
Center e Gender Bender; il Dipartimento Educativo del MAMbo - Museo d’Arte
Moderna di Bologna e “Senza titolo” per la collaborazione al laboratorio creativo per
l’infanzia.
Ringraziamo Articolture, con Chiara Galloni, Stefania Marconi, Fabrizio Tito Cabitza
e Valentina Ferretti per il coordinamento organizzativo degli spazi interni.
Un ringraziamento a Cronopios, con Giuseppe Mariani, Valeria Pari e Roberto Alessi,
per la gestione organizzativa e la collaborazione ad ogni livello.
Un ringraziamento particolare agli osservatori critici della Tappa di selezione:
Daniela Nicosia e Giuseppe Semeraro e ai giurati della Finale: Marta Dalla Via,
Bruna Gambarelli, Fabrizio Pallara.
menabo.com
I LUOGHI

                                          in copertina: Geografie contaminate © Tomaso Mario Bolis
BOLOGNA - MANIFATTURA DELLE ARTI:
DAMSLab piazzetta P. P. Pasolini 5b
(ingresso via Azzo Gardino 65)
GIARDINO DEL CAVATICCIO
(ingressi da via Don Minzoni,
via Azzo Gardino e via F.lli Rosselli)
IL CAMEO piazzetta P. P. Pasolini
(ingresso via Azzo Gardino 65)
MAMbo via Don Minzoni 14

CON IL CONTRIBUTO DI

IN COLLABORAZIONE CON

            Emilia Romagna
            Teatro Fondazione
            Teatro Nazionale

E CON
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