Scelte di istruzione e mercato del lavoro - Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale

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Scelte di istruzione e mercato del lavoro - Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale
Scelte di istruzione e
 mercato del lavoro

       Giorgia Casalone
Università del Piemonte Orientale
Scelte di istruzione e mercato del lavoro - Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale
Perché istruirsi?
1. L’istruzione come “bene di consumo”: “mi
   piace studiare”
2. L’istruzione come “bene di investimento”:
   studiare       serve       ad       acquisire
   conoscenze\abilità utili sul mercato del
   lavoro (capitale umano)
3. L’istruzione come “segnale”: il titolo di
   studio acquisito segnala al potenziale
   datore di lavoro capacità di impegnarsi,
   raggiungere obiettivi, rispettare gli impegni
   presi, ecc.
Scelte di istruzione e mercato del lavoro - Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale
L’istruzione come bene di investimento

a) Una maggiore istruzione consente di
adattarsi con maggiore facilità ai
cambiamenti sul mercato del lavoro

 L’istruzione aumenta le chance di occupazione
 e di mantenimento dell’occupazione nel tempo

  Necessità di formazione continua (lifelong
                  learning)
Scelte di istruzione e mercato del lavoro - Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale
All’aumentare del livello di istruzione diminuisce la
probabilità di disoccupazione…

                   Fonte: Commissione Europea (2006), Employment in
                   Europe
…Anche se in Italia vi sono forti differenze di genere

                  Fonte: Commissione Europea (2007), Employment in
                  Europe
Formazione continua (lifelong learning) in Europa

       Fonte: Commissione Europea (2005), Employment in Europe
L’istruzione come bene di investimento

 2) L’istruzione “rende” economicamente

 Da un punto di vista    Dal punto di vista del
     individuale          sistema economico
  (microeconomico)        (macroeconomico)

Essere più istruiti        Il capitale umano è
consente di avere          fattore di crescita
retribuzioni più alte      economica dei paesi
L’istruzione come bene di investimento
Adottando l’ottica economica in genere non si
considerano le altre importanti ricadute
dell’investimento in istruzione in termini di (ad
esempio):
Maggiore consapevolezza dei propri diritti
Qualità della vita
Maggiore partecipazione alla vita pubblica
Migliori condizioni di salute…
ecc.
Quanto conviene istruirsi?

Istruirsi comporta costi e benefici. L’analisi
  economica valuta le scelte di investimento
  sulla base del confronto costi/benefici.

Costi dell’investimento in istruzione:
 Costi       monetari       diretti:  tasse
  scolastiche/universitarie, libri etc
 Costi monetari indiretti: mancato guadagno
  (costo opportunità).
 Costi non monetari: impegno necessario per
  studiare
Quanto conviene istruirsi?

Benefici dell’investimento in istruzione:

 Salario futuro pagato: avere un titolo di
  studio più elevato significa (generalmente)
  poter ottenere una retribuzione più elevata
  – lungo il corso della vita -.
 L’istruzione gratifica gli individui, accresce
  il loro prestigio sociale, etc.
 C’è poi una serie di benefici collettivi che
  giustifica l’intervento pubblico nell’ambito
  dell’istruzione (scuola obbligatoria e
  gratuita; tasse universitarie più basse del
  costo dello studente)
Profili di reddito di chi inizia subito a lavorare (solo
scuola dell’obbligo) – in verde - rispetto a chi
continua a studiare – in rosso-.                 B

Reddito/
Costi

                                     Beneficio
                            A                       C
                                     istruzione

                            D
       G

                Costi
                indiretti

           t0                   t1                 T
                Costi
                                                  Tempo
                diretti
       F                        E
Quanto conviene istruirsi?
    Conviene istruirsi fino a quando il beneficio
    dell’istruzione (area ABCD) supera la somma
    dei costi diretti e indiretti dell’istruzione
    (DEFG)
   E’ tanto più conveniente istruirsi quanto più:
1) E’ alta la differenza tra il reddito di chi è
  istruito e di chi non lo è
2) E’ lunga la vita lavorativa

                 Entrambi i fattori influiscono sulla
                    dimensione dell’area ABCD dei
                       benefici dell’istruzione
Quanto conviene istruirsi?

  Se gli individui fossero tutti uguali
  sceglierebbero tutti una quantità identica di
  istruzione.
   Cosa fa variare il livello di istruzione scelto?
1) L’abilità individuale: i più “bravi” decidono di
  studiare di più (efficiente ed equo)
2) Il reddito: coloro che appartengono a
  famiglie con reddito basso possono non essere
  in grado di affrontare i costi (crescenti
  dell’istruzione) e decidere di studiare meno di
  quanto sarebbe ottimale (Inefficiente ed
  iniquo)
Ricapitolando, a parità di altre condizioni:
1) Gli individui   più   abili   investono   di   più in
   istruzione
2)Gli individui che appartengono a famiglie in
  condizioni economiche disagiate investono meno
  in istruzione rispetto a quello che sarebbe
  ottimale

      Ruolo per l’operatore pubblico che può:
      a) Fornire gratuitamente l’istruzione fino ad
        un certo livello (scuola dell’obbligo)
      b) Aiutare     economicamente   (prestiti
        d’onore, borse di studio) gli studenti
        meritevoli    appartenenti  a  famiglie
        disagiate (università)
Tassi di rendimento della laurea rispetto ad un
titolo di studio secondario superiore nella UE
Rapporto tra le retribuzioni medie (retribuzione
         medie dei laureati e di coloro che non hanno un
             titolo di studio secondario superiore)

Source: OECD Education at a glance 2007
Rapporto tra le retribuzioni medie (retribuzione
         medie dei laureati e di coloro che non hanno un
             titolo di studio secondario superiore)

Source: OECD Education at a glance 2007
Popolazione che ha un diploma di scuola secondaria
                      superiore (2005)

Source: OECD Education at a glance 2007
Popolazione che ha un’istruzione universitaria (2005)

Source: OECD Education at a glance 2007
Quota di studenti che si laureano rispetto al
                numero potenziale di laureati (2005)

Source: OECD Education at a glance 2007
Condizione occupazionale dei padri degli studenti
              universitari (2005)
Livello di istruzione dei padri degli studenti
              universitari (2005)
Expenditure on educational institutions as a
percentage of GDP (2004) (Source: OECD)
             Public     Private    Total
  Austria    5          0,4        5,4
  Belgium    5,8        0,2        6,1
  Demark     6,9        0,3        7,2
  Finland    6,0        0,1        6,1
  France     5,7        0,4        6,1
  Germany    4,3        0,9        5,2
  Italy      4,4        0,5        4,9
  Sweden     6,5        0,2        6,7
  GB         5,0        1,0        6
  USA        5,1        2,3        7,4
Spesa media per studente universitario (2005)

Source: OECD Education at a glance 2007
In conclusione
1) Il tasso di disoccupazione effettivamente
   diminuisce all’aumentare del titolo di studio
2)Titoli di studio superiori (secondaria
  superiore e, soprattutto, laurea) assicurano
  rendimenti superiori

        Alcune peculiarità dell’Italia:
1) Il tasso di disoccupazione dei giovani laureati
  italiani è il più alto fra i paesi della UE
2) L’Italia è uno dei paesi dell’OCSE con il minore
  grado di istruzione, anche se sono stati fatti
  notevoli passi avanti

       “Avvertenze finali”: dati medi e casi
       particolari
Rapporto tra le retribuzioni medie (retribuzione
 medie dei laureati e di coloro che non hanno un
     titolo di studio secondario superiore)
In conclusione
1) Il tasso di disoccupazione effettivamente
   diminuisce all’aumentare del titolo di studio
2)Titoli di studio superiori (secondaria
  superiore e, soprattutto, laurea) assicurano
  rendimenti superiori

        Alcune peculiarità dell’Italia
1) Il tasso di disoccupazione dei giovani laureati
  italiani è il più alto fra i paesi della UE
2) L’Italia è uno dei paesi dell’OCSE con il minore
  grado di istruzione, anche se sono stati fatti
  notevoli passi avanti
3) Il rendimento dell’istruzione universitaria è
  nella media dei paesi OCSE ed è più alto per gli
  uomini (gender gap)
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