Sardegna Le grandi potenzialità della zootecnia regionale - Informatore Zootecnico
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ECONOMIA Sardegna Le grandi potenzialità della zootecnia regionale di Paolo Caboni Intervista all’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi. Dal Psr 2014-2020 impegni di spesa per un miliardo e 308 milioni. E si punta al ricambio generazionale E lisabetta Falchi, 50 anni, oristanese, è laureata in Agraria all’Università di Sassari e ha sempre lavorato nell’azien- (26% erbacee, 7% foraggere, 8% legno- se) e dalle attività secondarie e di sup- porto. da risicola di famiglia. Prima di approdare La zootecnia sarda si fonda su sistemi come tecnico alla guida dell’assessorato di allevamento prevalentemente semi- dell’Agricoltura e riforma agropastorale estensivi (585.860 unità di bestiame è stata presidente regionale di Confagri- adulto (UBA); 0,85 UBA/ha di pascolo e coltura. prato permanente) caratterizzati dall’im- Elisabetta Falchi, assessore all’Agricoltura Una donna alla guida di un settore molto piego di razze locali in aeree di gran pre- e alla riforma agropastorale della Regione importante e dalle potenzialità innumere- gio ambientale, non adatte alle produzioni Autonoma Sardegna. voli è un fatto insolito nel panorama poli- intensive, dove il pascolo naturale contri- tico e imprenditoriale isolano. È in carica buisce non poco alla caratterizzazione da fine marzo del 2014 e in questo anno delle produzioni. e mezzo ha contribuito alla chiusura delle I principali comparti sono l’ovi-caprino trattative, prima con il governo e poi con (20% della produzione agricola con cir- l’Unione europea, del nuovo Programma ca 320 milioni di euro), il bovino da car- di sviluppo rurale 2014-2020, che preve- ne (8%, con 128 milioni), il suino (6% con de per la Sardegna un impegno di spesa 96 milioni) e il bovino da latte (5% con 80 di oltre un miliardo e 308milioni di euro. milioni di euro). Il restante 5% comprende A quanto ammonta la produzione re- produzioni zootecniche minori. La Sar- gionale del comparto zootecnico della degna è la prima regione produttrice di Sardegna? latte ovino (67% del valore nazionale), di Il comparto zootecnico sardo è uno dei latte caprino (46%) e di carne ovi-caprina più importanti d’Italia grazie soprattutto (40%). alle produzioni ovine e caprine. Il valore Quante sono le aziende dedicate all’o- della produzione agricola regionale (circa vi-caprino? 1,6 miliardi di euro) è formato dagli alle- L’allevamento ovi-caprino coinvolge cir- vamenti (44%), dalle coltivazioni agricole ca 15mila aziende, con circa 3milioni e 28 INFORMATORE ZOOTECNICO n. 20-2015 20 novembre © 2015 Copyright Edizioni Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media S.r.l.
ECONOMIA però una forte aggregazione dell’offerta attraverso una cooperativa del sud dell’I- sola che lavora e commercializza quasi il 90% del latte prodotto in Sardegna. Infine, quali sono le dimensioni del su- inicolo? Le potenzialità del settore sono enormi sia per l’allevamento intensivo e sia per quello estensivo basato sulla razza loca- le. Tuttavia, la presenza della peste suina africana, che in oltre 30 anni ha decima- to gli allevamenti, ne ha compromesso lo sviluppo. La Regione Sardegna ha in- vestito e sta investendo enormi risorse per abbattere la Psa e consentire la de- finitiva affermazione di una produzione di altissima qualità. Nello specifico, dalla fine del 2014 è operativa un’unità di pro- getto composta da esperti internazionali Sardegna, mandrie di bovini al pascolo. e provenienti dalle strutture degli asses- sorati della Sanità e dell’Agricoltura che ha elaborato uno specifico piano di era- 200mila pecore e 250mila capre. Le Or- guarda soprattutto meticci e razze autoc- dicazione, approvato e supportato dalla ganizzazioni di produttori (OP) sono 12 tone, è caratterizzato da una conduzione Commissione europea e dal ministero con oltre 5mila soci e un volume d’affari estensiva della linea vacca-vitello per la della Salute che si aggira intorno ai 67milioni di euro. produzione in aziende di piccole dimen- Quali sono le principali linee di attività La trasformazione del latte in formaggio sioni di vitelli da ristallo che, per oltre il del suo assessorato per supportare il avviene in 71 caseifici, con la componen- 90%, vengono collocati vivi sulla peni- settore agricolo sardo? te cooperativistica che si attesta all’incir- sola o all’estero dove avviene l’ingrasso. Lo strumento più importante per inter- ca sul 50% della produzione e, in misura È obiettivo della nostra Giunta favorire la venire proattivamente e positivamente trascurabile, in mini caseifici aziendali. Sul chiusura del ciclo produttivo in Sardegna sul settore è il Programma di sviluppo versante delle carni ovine la nostra regio- attraverso il rafforzamento dell’aggrega- rurale 2014-2020 che ha recentemente ne ha ben pochi competitor in termini di zione tra produttori per la costituzione di ottenuto il via libera da Bruxelles. I tecnici produzioni di eccellenza. Le certificazioni centri d’ingrasso e la costituzione di patti comunitari hanno espresso particolare dell’agnello di Sardegna igp sono in for- di filiera tra allevatori e agricoltori per la apprezzamento per i contenuti innovativi te crescita e nel 2013 hanno raggiunto produzione in loco di foraggi e mangimi, dei progetti presentati. Il Psr della Sarde- il 50% delle macellazioni totali, con circa così da permettere una crescita del valo- gna prevede, per il rilancio dell’agricoltura 3.500 allevatori e 31 macellatori coinvolti. re aggiunto dei comparti agricolo e zoo- isolana fino al 2020, un impegno finan- E per quanto riguarda i comparti del tecnico. ziario di oltre un miliardo e 308 milioni di bovino da carne e del bovino da latte? Le aziende che lavorano con i bovini da euro. L’Unione europea parteciperà allo Oltre 250mila capi vengono allevati in latte sono quasi 1.300 (circa 60.000 capi). stanziamento con il 48% delle risorse, quasi 8mila aziende dove operano tre OP. Le aziende sono principalmente di due 628 milioni e 35 mila euro di fondi Feasr Il biologico viene praticato in 500 azien- tipologie: specializzate di grosse dimen- (Fondo agricolo europeo per lo sviluppo de per un totale di 25mila bovini coinvolti. sioni (33% aziende e 63% dei capi alleva- rurale); lo Stato con il 36,4%, 476 milioni e L’allevamento dei bovini da carne, che ri- ti) e aziende di piccole dimensioni. Esiste 259.875 euro; la Regione Sardegna con il 15,6%, 204 milioni e 111.375 euro. Il filo conduttore del Psr è la consapevo- Risorse programmate per il PSR Sardegna 2014-2020 lezza che il marchio di fabbrica delle ec- Fondo Euro % cellenze agroalimentari sarde è il binomio Feasr 628.035.000 48,0 ambiente qualità delle produzioni. La co- Stato 476.259.875 36,4 municazione nei mercati internazionali di questa peculiarità è il modo nuovo con Regione 204.111.375 15,6 il quale intendiamo sostenere l’export Totale spesa pubblica 1.308.406.250 100,0 esplorando quei mercati dove milioni di n. 20-2015 20 novembre INFORMATORE ZOOTECNICO 29 © 2015 Copyright Edizioni Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media S.r.l.
ECONOMIA L’allevamento ovicaprino fa del comparto zootecnico sardo uno tra i più importanti d’Italia. consumatori cercano, e sono disposti a Valore della produzione agricola in Sardegna. spendere, per avere cibi di qualità superio- re. Per tornare al comparto zootecnico, la stragrande maggioranza dei nostri animali utilizzano il pascolo come fonte alimentare principale. Questa condizione oltre a con- ferire ai prodotti le caratteristiche orga- nolettiche assolutamente peculiari delle nostre essenze erbacee fa vivere e pro- durre gli animali in condizioni di benessere. In questo senso nel Psr abbiamo previsto l’estensione delle misure sul benessere animale, presenti nelle passate program- mazioni solo per gli ovini, anche ai bovini e ai suini. I risultati ottenuti nel comparto ovi- no in termini di miglioramento della quali- tà delle produzioni ci rassicurano che la strada intrapresa consentirà di qualificare ulteriormente le produzioni zootecniche, sempre nell’ottica di una maggiore pre- senza nei mercati internazionali. Le precedenti programmazioni sono (fonte: Regione Sardegna). state caratterizzate dalla impossibilità di adattare quanto programmato alle esigenze emergenti. Ci sono novità da ro sopravvenire durante il periodo di pro- che gli stessi siano facilmente e imme- questo punto di vista? grammazione: i mercati si muovono velo- diatamente recepiti. In questo progetto, il Sì: come assessorato e come Giunta cemente e il mondo agricolo deve potersi personale delle agenzie regionali agricole abbiamo costruito il Psr in maniera tale adattare rapidamente. La stesura definiti- farà da cerniera fra le strutture dell’asses- che i bandi possano essere snelli, di fa- va dei bandi sarà preceduta da fitte inter- sorato e il mondo esterno rafforzando la cile comprensione per gli imprenditori locuzioni con i territori, le associazioni di propria presenza fra agricoltori e pastori che dovranno beneficiarne e soprattutto categoria, di produttori e gli amministra- e analizzando i risultati degli interventi adattabili a nuove esigenze che dovesse- tori locali in maniera tale da consentire messi in essere. Il ruolo dei territori sarà 30 INFORMATORE ZOOTECNICO n. 20-2015 20 novembre © 2015 Copyright Edizioni Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media S.r.l.
ECONOMIA a noi molto caro che riguarda il ricambio generazionale nelle aziende. Per tutto il mondo delle campagne sosterremo i gio- vani, sotto i 40 anni, che intendono inse- diarsi in agricoltura a titolo di conduttori dell’impresa stessa. Sono 50 i milioni di euro stanziati fino al 2020 e saranno elar- giti sulla base di due tipologie di progetti. Il primo prevede che il giovane prepari un business plan con una serie di obiet- tivi da raggiungere entro i cinque anni dall’insediamento: 35mila euro saranno finanziati subito e altri 15mila al comple- tamento del progetto. Nel secondo caso, in assenza di un business plan o senza il suo compimento finale, saranno finanziati solo i 35mila euro iniziali. L’aggregazione fra produttori e l’incontro con i trasformatori sono altri passaggi L’assessore Falchi durante la visita a un caseificio. cruciali del Psr. Per consolidarci nei mer- cati classici o, ancor meglio, aprire nuove brecce in quelli emergenti è necessario La produzione zootecnica in Sardegna. unire le forze e mettere assieme le nostre eccellenze agroalimentari. È impensa- bile proporsi nei mercati emergenti, per esempio quello cinese, con un’offerta disaggregata. Solo facendo massa cri- tica in determinati settori, e in quello dei formaggi ovini abbiamo tutte le carte in regola per farlo, potremo raggiungere buoni risultati in un’ottica di internaziona- lizzazione delle produzioni regionali. La vertenza sul prezzo del latte ovino a che punto è? Partiamo da un presupposto fondamen- tale: viviamo in una condizione di libero mercato dove la Regione non può decide- re il prezzo del latte ovino. La politica può invece mettere in campo, e noi lo stiamo facendo, una serie di strumenti che faci- litino il confronto fra allevatori e trasfor- matori (cooperative o aziende private). Lo abbiamo fatto più volte convocando attor- (fonte: Regione Sardegna). no a un tavolo tutti gli attori del comparto per ragionare su quali strategie possono consentire il governo del prezzo del latte cruciale per evitare che, come nel passa- Creare risposte specifiche per i territori è ovino. Alle Organizzazioni dei produttori, ai to, si faccia l’errore di pensare che basti il nostro modo di ridisegnare gli interventi Consorzi di tutela dei pecorini, alle Orga- una sola ricetta per tutto il settore. La per l’agricoltura del futuro e il nuovo rap- nizzazioni professionali agricole, al mondo Sardegna è un continente agricolo con porto da instaurare fra istituzioni e mondo della cooperazione e ai rappresentanti di vocazioni differenti: dalle pianure irrigue delle campagne. Confindustria e Confapi abbiamo propo- della Nurra e del Campidano, alle medie Ci sono aspetti del Psr che le sembra- sto lo strumento dell’Interprofessione, colline della Gallura alla rifiorente agricol- no da evidenziare? previsto dai regolamenti comunitari e re- tura e zootecnia delle zone di montagna. Fra i numerosi interventi del Psr c’è quello cepito a livello nazionale con la legge del n. 20-2015 20 novembre INFORMATORE ZOOTECNICO 31 © 2015 Copyright Edizioni Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media S.r.l.
ECONOMIA Un momento della lavorazione del pecorino romano in un caseificio sardo. Forme di pecorino romano. La Sardegna contribuisce alla produzione di questo formaggio con una quota che supera il 90% dell’intera produzione. 2 luglio 2015. Questa disposizione, nata tratta di un modo di governare il mercato qualità del latte e il suo peso nella deter- dall’esigenza di regolamentare il comparto lattiero-caseario affinché il valore del latte minazione del prezzo sono questioni che del latte vaccino dopo la fine del regime resti stabile e non subisca preoccupanti se discusse e definite in un contesto inter- delle quote, è stata proposta per la prima flessioni al ribasso. La programmazio- professionale possono consentire alla fi- volta per il comparto ovino. In sostanza, si ne delle produzioni, la diversificazione, la liera di adottare strategie di lungo periodo 32 INFORMATORE ZOOTECNICO n. 20-2015 20 novembre © 2015 Copyright Edizioni Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media S.r.l.
ECONOMIA idonee a preservarne la competitività. litro, ma ha raggiunto valori record di ol- lo, da quella delle pecore a fine carriera Qual è la situazione del comparto? tre 1,40 €/litro nella liquidazione di alcune e per la restante parte dai finanziamenti Da un anno e mezzo a questa parte sta vi- cooperative del nord Sardegna. I segnali comunitari per le produzioni. vendo una congiuntura favorevole, traina- di una buona tenuta sono rassicuranti an- Per concludere, può fare il punto sulla to dalle quotazioni del pecorino romano che per la stagione in corso. Ora alla poli- blue tongue e sui provvedimenti adot- che, secondo i dati Ismea, dopo essere tica e a tutti gli attori della filiera non resta tati per arginare l’epidemia? cresciute tra aprile 2013 (5.40/6.20 € Kg) che consolidare questi risultati anche per Dell’epidemia della blue tongue si occupa e aprile 2014 (7.00/7.60 €/Kg) di un valore il futuro. soprattutto l’assessorato della Sanità che compreso tra il 23% e il 32%, sono ulte- Quanto incide il prezzo sul mercato dei da anni persegue una strategia di vaccina- riormente lievitate nel 2015 (aprile) del formaggi rispetto al prezzo del latte zione capillare su ovini e bovini su tutto il 22%- 27%. (8.80/9.50 € Kg). Il trend del ovino? territorio regionale. Per il 2015, con i dati pecorino romano, che di fatto determina Come già detto, il pecorino romano, che aggiornati al 23 settembre, i numeri parla- il prezzo del latte in Sardegna, ha influen- di fatto è prodotto per oltre il 90 % in Sar- no da soli: nessun focolaio, nessun capo zato positivamente anche le altre produ- degna, determina il prezzo del latte ovino. morto o malato di lingua blu in Sardegna. zioni casearie ovine regionali. A seguito L’ultima flessione al ribasso del romano Nel 2014 si erano registrati 5 focolai e 13 di queste performance il prezzo del latte risale a 5-6 anni fa con un prezzo di mer- ovini morti, mentre nel 2013, l’ultimo anno ovino, che storicamente ha fatto registra- cato di appena la metà dell’attuale. Allora di forte recrudescenza dell’epidemia, c’e- re in Sardegna prezzi decisamente più il valore del latte crollò sotto la soglia cri- rano stati 5.777 focolai e 113.769 capi bassi rispetto al Lazio e alla Toscana, si è tica dei 55 centesimi di euro a litro, con morti. Quest’anno, secondo i dati dell’as- attestato su valori pressoché pari a quelli le aziende messe in ginocchio per diver- sessorato della Sanità, sono state oltre 3 di queste due regioni o in alcuni casi su- se annate. Il latte, infatti, incide per oltre il milioni le vaccinazioni sugli ovini e più di periori. Nella stagione 2014-2015, sem- 75% nelle economie generali di un’attività 100mila sui bovini, con una copertura im- pre secondo le rilevazioni Ismea, il suo di allevamento ovina. L’altro 25% è com- munitaria dell’80% e una spesa di due mi- prezzo si è attestato intorno a un euro al pensato dalla vendita delle carni di agnel- lioni di euro. l n. 20-2015 20 novembre INFORMATORE ZOOTECNICO 33 © 2015 Copyright Edizioni Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media S.r.l.
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