Rosa Rosae di Donella del Monaco in uscita oggi - Il Discorso

Pagina creata da Giorgio Rizzi
 
CONTINUA A LEGGERE
Rosa Rosae di Donella del Monaco in uscita oggi - Il Discorso
Rosa Rosae di Donella                                      del
Monaco in uscita oggi
Oggi in uscita Rosa Rosae: il ritorno di OpusAvantra e di una
grande Donella Del Monaco
Donella Del Monaco e la sua Rosa Rosae

 M.P. & RECORDS, 2019
Distrib. G.T. Music Distribution di Antonino Destra
  Oggi lunedì 14 gennaio, in uscita nei negozi, per la M.P. &
     RECORDS(distribuz. G.T. Music Distribution di Antonino
  Destra) Rosa Rosae: fulgido ritorno di Donella Del Monaco e
   degliOpusAvantra alla discografia: un lavoro che, in pieno
 stile Prog, mescola con coraggio e poetica audacia avanguardia
        e tradizione, vocalità liriche ad atmosfere pop.

   E parla di amore, in entrambe le sue declinazioni: sacra e
     profana. Il 21 gennaio in programma l’uscita digitale.
Rosa Rosae di Donella del Monaco in uscita oggi - Il Discorso
Scritto con Paolo Troncon, a cui sono anche affidate le parti al pianoforte e nella cui
 musica Donella si tuffa con le sue originalissime rielaborazioni, questo album si immerge
sapientemente anche nelle magiche sonorità del latino che alterna, col suo particolarissimo
 modo di cantare tra lirico e pop, ad un italiano estremamente poetico e raffinato. Al suo
 fianco, oltre a Troncon: Mauro Martello flauti, sax e duduk (sua è la musica di Vento del
Nord contenuta nell’album)), la violoncellistaLaura Balbinot, Andrea De Nardi alle tastiere
       e Giorgio Cedolin alla batteria. Ma il cd è caratterizzato anche da interventi
                              d’eccezione: Donella, fondatrice

 con Giorgio Bisotto e con la collaborazione di Renato Marengo e la direzione artistica di
 Alfredo Tisocco di quello che viene considerato il gruppo antesignano del nostro Prog, ha
  voluto, infatti, in questa sua nuova opera alcuni tra i più prestigiosi protagonisti del
 nostro rock: da Tony Esposito, in un grande ritorno dopo la sua partecipazione al primo LP
 di Opus Avantra (Introspezione, ’72). E ancora: anche Jenny Sorrenti, altra primadonna del
  Prog impegnata in duetti di effetto con Donella Del Monaco. E poi l’inconfondibile suono
della chitarra rock di Alberto Radius, perfettamente a suo agio con i suoi assolo unici tra
suoni classici e l’elettronica. Per finire alla più interessante e solida voce maschile del
    nostro Prog, Lino Vairetti che, in Sceleratus, anche lui in latino, si cimenta in un
emozionante canto con suggestivi richiami tra esorcismo e misticismo. Hanno collaborato altri
importanti musicisti quali : Anna Campagnaro (violoncello), Mirko Satto(fisarmonica),Davide
               Vendramin(fisarmonica), Tommaso Troncon (sax tenore), Gabriele
Bruzzolo(percussioni). Produttore artistico di questo lavoro Renato Marengo   con cui gli Opus
                          collaborano fin dalla loro fondazione.on
FRANCO D’ANDREAin trio con
Daniele   D’Agaro  e  Mauro
Ottolini A Cervignano del
Friuli,   Teatro  Pasolini,
giovedì 17 gen-21:00
La stagione musicale 2018/2019 del Teatro Pasolini di
Cervignano, curata da Euritmica, entra nel vivo con una serie
di quattro concerti di livello assoluto! Si parte giovedì 17
gennaio 2019 (inizio alle 21.00) con un concerto che chiama a
raccolta i jazzofili di tutta la regione: Franco D’Andrea, tra
i più grandi pianisti contemporanei , già leader dei
mitici Perigeo (la band di jazz-prog che ebbe un successo
strepitoso negli anni ’70), presenta sul palco del Pasolini il
suo recente progetto, Roots&Future, con il friulano Daniele
D’Agaro al clarinetto e l’iridescente Mauro Ottolini al
trombone.

(Info&Biglietti: 0431 370273 – Il giorno del concerto, alla
cassa del Teatro, dalle 20:00 – intero € 15 / ridotto € 12 /
ridotto    giovani    e   studenti     under   26    €   8).
La scintillante sapienza creativa di Franco D’Andrea – che ha
recentemente vinto, per la dodicesima volta,      il Top Jazz
2018, lo storico riconoscimento assegnato dalla rivista Musica
Jazz, come “Musicista italiano dell’anno” e quello per “Disco
italiano dell’anno” con Intervals I – è un poliedro tendente
alla sfera. L’estensione della sua costante ricerca di un
linguaggio personale all’interno della tradizione jazzistica,
trova in questo concerto in trio una rappresentazione
adamantina, straordinaria panoramica sul suo pensiero musicale
libero da manierismi di sorta e costantemente alla ricerca di
un’espressività autentica e profonda. Musica di una caparbietà
gentile, appuntita, magmatica, scattante e raffinata,
innovativa e coerente allo stesso tempo. Mirabilmente in
bilico tra Apollo e Dioniso. Intensamente personale,
completamente jazz.

Tra i brani in repertorio figurano i notissimi Basin Street
Blues, Naima, I Got Rhythm e molti altri.

È di certo un trio atipico quello che vede D’Andrea al piano
insieme a Daniele D’Agaro al clarinetto e Mauro Ottolini al
trombone. “La banda è stata il colore di riferimento del jazz
tradizionale, che è la musica che mi ha affascinato ai miei
esordi – dichiara Franco D’Andrea – la formazione degli “Hot
Five” di Louis Armstrong comprendeva tromba, clarinetto,
trombone, piano e batteria o banjo. Questa combinazione di
strumenti, per me assolutamente magica, ha ancora molto da
offrire anche alla musica jazz dei nostri tempi. Questo trio
contiene in sé l’essenza del suono di una banda, nella quale
strumenti caratteristici sono sicuramente il clarinetto, in
rappresentanza delle ance, e il trombone, per gli ottoni. Il
pianoforte in questo contesto può giocare una molteplicità di
ruoli grazie alla sua tipica orchestralità. La musica si
sviluppa tra riff, poliritmie, contrappunti improvvisati,
astrazioni contemporanee e sonorità talvolta ispirate al
“jungle style” ellingtoniano”.
La stagione musicale del Pasolini prosegue il       9 febbraio
con Marc Ribot e le sue canzoni di resistenza; il   chitarrista
statunitense, che gravita nell’alveo di John Zorn   e collabora
con il mitico Tom Waits, è annoverato da parecchi   critici tra
i top guitar player di tutti i tempi.

La programmazione giungerà al capolinea con i concerti del re
dello scat italiano, il poliedrico Gegè Telesforo (22
febbraio) e della North East Ska Jazz Orchestra (26 marzo),
che presenta in anteprima il suo nuovo album.

Info: www.euritmica.it

UNA SPLENDIDA GIORNATA… DA
CLANDESTINO 17 e 19 gen.2019
– 20.30 – Teatro Miela
Riprende, dopo il grande successo di dicembre, il 17 gennaio e
il 19 gennaio alle 20.30 due repliche di Una splendida
giornata… da clandestino la pièce di Giuseppe Nicodemo per la
regia di Sabrina Morena in collaborazione con Il Piccolo di
Trieste.

La scorsa estate il giornalista Gianpaolo Sarti si è finto
migrante per scrivere un reportage sulla situazione dei
richiedenti asilo a Trieste. Sarti ha trascorso l’intera
giornata con un gruppo di ragazzi afgani e pachistani. Ha
cambiato identità usando un nome inventato. Si è vestito da
migrante pescando dal proprio armadio una maglietta vintage,
un paio di jeans ormai logori. La barba incolta e la pelle
abbronzata hanno aiutato il cronista nel travestimento.

La giornata comincia proprio al Silos, il capannone che da
qualche anno funge da riparo abusivo per centinaia di migranti
che proprio lì, tra fango, escrementi e spazzatura, talvolta
trovano un posto dove dormire. Sono persone che per varie
ragioni non sono ancora entrate nel sistema di accoglienza
cittadino. Il giornalista si è messo a dormire accanto a loro,
usando come giaciglio un asciugamano e uno zaino. E’ stato
subito accettato e accolto. Senza troppe domande.

Bonawentura con il festival S/paesati coglie la sfida di
trasporre sulla scena un reportage giornalistico. Francesco
Godina entra nella parte del giovane migrante e affascina con
un’ ’interpretazione giovane e divertita che permette agli
spettatori di viaggiare nella Trieste nascosta, che non si
conosce e che si prende cura delle persone in difficoltà.

La collaborazione con Il Piccolo è stata fondamentale per la
buona riuscita dello spettacolo mettendo a disposizione il suo
archivio fotografico.

Ricordiamo che anche questa volta verranno riservati dei posti
per i lettori de il Piccolo.

Per tutti gli altri I biglietti sono disponibili in prevendita
on-line su vivatiket o alla biglietteria del teatro Miela
tutti i gironi dalle 17 alle 19.

Info: www.miela.it

Andrdea Forliano
SIENA 16 gen. : Atmosfere
rarefatte per Cacio e Jazz
Atmosfere rarefatte per “Cacio & Jazz”

Ares Tavolazzi, Mirco Mariottini, Sergio Aloisio Rizzo e
Walter Paoli, sul palco per un concerto pieno di sorprese.
Inizio ore 22. Ingresso libero

Mercoledì 16 gennaio a Siena lo spazio

                                          Arez Tavolazzi

live di Cacio & Pere (via dei Termini 70) ospita un nuovo
appuntamento di “Cacio & Jazz”, la rassegna che da due
stagioni vede protagonisti alcuni fra i più importanti
musicisti jazz della Toscana e non solo.

In quest’occasione sarà ospite speciale il leggendario
contrabbassista Ares Tavolazzi, affiancato da Mirco Mariottini
ai clarinetti, Walter Paoli alla batteria e Sergio Aloisio
Rizzo alla chitarra: quattro musicisti d’eccezione che
proporranno loro brani originali, per un viaggio nelle
sonorità eleganti e raffinate del jazz.

Impossibile raccontare il percorso artistico di Ares
Tavolazzi, musicista che ha segnato la storia della fusion,
del jazz e del rock progressivo in Italia, spesso impegnandosi
in sperimentazioni musicali estreme.

Protagonista con Demetrio Stratos del leggendario gruppo degli
AREA, già in precedenza Tavolazzi aveva dato vita a una band
d’avanguardia, The Pleasure Machine, con Vince Tempera ed
Ellade Bandini.

Maestro dell’improvvisazione e punto di riferimento per tutto
ciò che è innovazione nella musica popolare, Ares Tavolazzi è
una pietra miliare per i bassisti di ogni estrazione musicale.
Le sue collaborazioni (tra cui si ricordano quelle con Mina,
Francesco Guccini, Paolo Conte) sono sempre segnate da
un’impronta chiaramente riconoscibile, frutto del percorso di
ricerca che proprio nel periodo degli Area è iniziato.

Innumerevoli anche le collaborazioni con i grandi del jazz
come Stefano Bollani, Enrico Rava, Sal Nistico, Max Roach, Lee
Konitz, Phil Woods, Massimo Urbani.

Considerato uno dei principali esponenti del clarinetto nel
jazz in Italia Mirco Mariottini ha collaborato con musicisti
come John Taylor, Paul McCandless, Tony Scott, William Parker,
James Newton, Butch Morris, Bruno Tommaso, Paolo Fresu,
Antonello Salis, Michele Rabbia, Goma Parfait Ludovic,
Giovanni Falzone.

Ha suonato nei principali festival italiani ed all’estero
negli USA, Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Germania, Belgio e
Turchia. Musicista eclettico ed attento alle molteplici
espressioni artistiche ha collaborato in performance
nell’ambito del teatro, delle arti visive e della danza e ha
realizzato musica per istallazioni di opere d’arte permanenti,
colonne sonore per documentari e per trasmissioni televisive.
Ha partecipato alla realizzazione di numerosi cd tra cui
“Nugae” come leader del proprio trio con Stefano Battaglia e
Paolino dalla Porta e come side-man in “Re: Pasolini” di
Stefano Battaglia pubblicato dalla prestigiosa etichetta
tedesca E.C.M.

Recentemente ha composto la suite “Visioni in musica sugli
scritti di David” dedicata alla figura di David Lazzaretti
“mistico-rivoluzionario”    che   visse   a   metà   ottocento   in
Toscana.

Viene citato dal flautista americano James Newton, durante
un’intervista, come uno degli eredi di Eric Dolphy.

Walter Paoli suona e collabora con la quasi totalità dei
musicisti più importanti della scena jazzistica italiana
(Bollani, Pieranunzi, Moroni, Rava, Fresu, D’andrea, Rea, Di
Battista). Tra le collaborazioni con musicisti stranieri vanno
ricordate quella con Kenny Wheeler, Benny Golson, Steve Turrè,
Terence Blanchard, Paul McCandless, Gary Bartz. Si è esibito
in alcuni dei più importanti festival mondiali (Montreux 1988,
Umbria Jazz 2006, Montreal 2006). Ha svolto anche un’intesa
attività come session man nell’ambito della musica leggera
suonando e registrando per numerosi artisti (Jovanotti, Irene
Grandi, Gianni Morandi). Ha al suo attivo circa cinquanta
incisioni discografiche (Orchestra del Titanic, Stefano
Bollani Trio, Enrico Pieranunzi,Tessa Drummond).

Chitarrista   palermitano    di   origine     ma     residente   in
Toscana, Sergio Aloisio Rizzo nonostante la sua giovane età ha
avuto modo di collaborare con alcune delle personalità di
spicco del panorama jazzistico italiano (tra i quali Nico
Gori, Gabriele Evangelista, Maurizio Giammarco, Stefano
“Cocco” Cantini) e del mondo del gypsy jazz (Jacopo Martini,
Adrian Holovaty, Pacora trio). Si è inoltre esibito in alcuni
fra i più rinomati jazz club e festival (Torrione Jazz Club –
Ferrara, Bimhuis – Amsterdam, Blue Note – Bratislava, Bologna
Jazz festival).

Inizio ore 22.00. Ingresso libero. Prenotazioni              e
informazioni: 0577 1510727 – 3316420975

MOVIES & MUSIC STARS presenta
“To Be Faye”, mercoledì 16 al
Teatro Miela
Il secondo appuntamento totalmente gratuito di Movies and
Music Stars di Casa del Cinema di Trieste per ERPAC – Ente
Regionale PAtrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia
Giulia vede una serata interamente dedicata alla musa di Terry
O’Neill, la grande attrice americana che diventò sua moglie,
Faye Dunaway. Durante la serata di mercoledì 16
gennaio al Teatro Miela vengono proiettati due film: alle
20:30 “The Eyes of Laura Mars” di Irvin Kershner (USA, 1978,
104’) con Faye Dunaway, Tommy Lee Jones, Brad Dourif. Una
fotografa di moda, famosa per le sue foto erotiche di modelle
riprese sullo sfondo di scene di violenza urbana, è testimone,
attraverso gli occhi della sua mente, di una serie di
particolari omicidi le cui vittime sono tutte persone da lei
conosciute. Queste terribili esperienze la portano ad
allacciare una relazione con un investigatore sul quale, nel
corso delle indagini, farà una sconvolgente scoperta. La
sceneggiatura, intitolata inizialmente Eyes, era il
primo lavoro di John Carpenter a essere accettato da un grande
studio.
Secondo film della serata è “Mommie Dearest” di Frank Perry
(USA, 1981, 128’) con Faye Dunaway, Diana Scarwid, Rutanya
Alda. La vita di Joan Crawford, vista con gli occhi della
figlia adottiva Christine, autrice di un libro sulla famosa
attrice. Biopic, divenuto negli anni film di culto,
volutamente sopra le righe nella rappresentazione e nella
recitazione, è, soprattutto, la storia di uno sguardo, quello
di Christina verso sua madre. Un ritratto vendicativo della
diva hollywoodiana, che mostra a tutti le sofferenze e le
angherie subite dalla figlia adottiva. Il linguaggio filmico è
volutamente eccessivo: Faye Dunaway (futura moglie di Terry
O’Neill, produttore del film) recita
costruendo una maschera horror con le fattezze di Joan
Crawford, e accentua con le espressioni facciali, i cambi
inattesi di tono di voce, la mimica esasperata, la follia e il
sadismo dell’attrice; una maschera rimasta nella memoria come
uno dei personaggi più cattivi della storia del cinema. La
serata sarà presentata da Sergio M. Grmek Germani e anche in
questa occasione si comincia con un aperitivo happy hour alle
ore 18:30. Questa volta a selezionare la colonna sonora della
serata è THE FAB.

All’ingresso verrà consegnato un coupon per visitare la mostra
in corso al Magazzino delle Idee Trieste Stars: Ritratti
Fotografici di Terry O’Neill a prezzo promozionale
Andrea Forliano
Puoi anche leggere