Roma Cities Changing Diabetes - Diabete Tipo 2 e Obesità nell'area di Roma Città Metropolitana Factsheets Atlas 2017 - Health City Institute
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Roma Cities Changing Diabetes Diabete Tipo 2 e Obesità nell’area di Roma Città Metropolitana Factsheets Atlas 2017 Autori: Ketty Vaccaro Fondazione CENSIS (coordinatore) Roberta Crialesi ISTAT Antonio Nicolucci Coresearch Lucio Corsaro MediPragma Con il contributo non condizionato di CORESEARCH Center for Outcomes Research and Clinical Epidemiology
INDICE 68 3 - Dati clinici-epidemiologici sul Diabete Tipo 2 e Obesità nell’area metropolitana di Roma e “regola dei mezzi” Antonio Nicolucci CORESEARCH 86 4 - Indagine sulla percezione della salute da PREFAZIONI 7 Andrea Lenzi parte dei cittadini nell’area metropolitana di Roma Presidente Health City Institute Lucio Corsaro 9 Walter Ricciardi MediPragma Presidente Istituto Superiore di sanità 10 Giorgio Alleva 98 CONCLUSIONI Presidente ISTAT Simona Frontoni, Presidente SID Lazio 12 Roberto Pella Frida Leonetti Presidente SIO Lazio Vice Presidente ANCI Maria Luisa Manca Bitti, Presidente SIEDP Lazio 14 Giuseppe De Rita Presidente Fondazione CENSIS Giulio Nati, SIMG, Presidente SIMG Roma 16 Renato Lauro Graziano Santantonio, Presidente AMD Lazio Presidente IBDO Foundation 18 Stefano da Empoli PROFILI: Presidente dell’Istituto per la Competività I-COM 103 HEALTH CITY INSTITUTE 20 INTRODUZIONE 104 ISTAT 24 1 - Introduzione Cities Changing Diabetes: analisi quantitativa e qualitativa 105 FONDAZIONE CENSIS Ketty Vaccaro 106 CORESEARCH Fondazione CENSIS 107 MEDIPRAGMA 50 2 - Dati demografici su Roma Città Metropolitana 108 IBDO FOUNDATION Roberta Crialesi, Stefania Rossetti, ISTAT 109 ISTITUTO PER LA COMPETITIVITA’ I-COM 4 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 5
PREFAZIONI siderazione del crescente numero di persone con dia- bete e del conseguente onere economico e sociale che tutto ciò comporta. Al programma Cities Changing Diabetes hanno aderito in una prima fase Città del Messico, Copena- PREFAZIONE ghen, Houston, Shanghai e Tianjin. Si tratta di cinque importanti città, con una popola- ANDREA zione complessiva di quasi 60 milioni di persone, che fotografano due realtà diverse: le città a crescita ra- LENZI pida delle economie emergenti e le città “più ma- ture” delle società sviluppate. Nel 2016 anche Vancouver e Johannesburg hanno aderito al pro- Presidente dell’Health City Institute e Presidente gramma, mentre Roma, nel 2017, seconda città eu- del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, ropea dopo Copenaghen, è stata inserita nel le Biotecnologie e le Scienze per la Vita della programma, diventando per i prossimi anni oggetto Presidenza del Consiglio dei Ministri di studi internazionali su urbanizzazione e Diabete tipo 2 e nello stesso tempo Città simbolo mondiale nella lotta a questa importante patologia. Le città sono in prima linea nel contrastare il cre- Cities Changing Diabetes nasce nel 2014 in Dani- Il progetto in Italia e a Roma è coordinato dall’Health scente aumento del numero di persone con dia- marca ed è un programma di partnership promosso City Institute in collaborazione con il Ministero bete. Oggi, più del 50% della popolazione dall’University College London (UK) e dallo Steno Dia- della Salute, l’ANCI, Roma Città Metropolitana, mondiale vive nelle città. Se consideriamo che il betes Center (Danimarca) con il sostegno di Novo l’Istituto Superiore di Sanità, l’ISTAT, la Fonda- 65% delle persone con diabete vive in aree urbane, Nordisk, in collaborazione con partner nazionali che zione CENSIS, CORESEARCH, l’IBDO Foundation, è chiaro che la città è un punto determinante per con- comprendono istituzioni, città metropolitane, comu- Medi-Pragma e tutte le Università di Roma, le So- trastare la crescita del diabete. Questo fenomeno è nità diabetologiche/sanitarie, amministrazioni locali, cietà Scientifiche del Diabete e dell’Obesità e le stato definito: urban diabetes. mondo accademico e terzo settore. Associazioni pazienti e di Cittadinanza. Vivere in un’area urbana, e ancora di più in una me- L’obiettivo del programma è quello di creare un mo- L’ Health City Institute, in collaborazione con Mi- galopoli, si accompagna a cambiamenti sostanziali vimento unitario in grado di stimolare, a livello inter- nistero della Salute e ANCI, ha promosso inoltre la degli stili di vita rispetto al passato; cambiano le abi- nazionale e nazionale, i decisori politici a considerare realizzazione del Manifesto della Salute nelle tudini, cambia il modo di vivere, i lavori sono sempre il tema dell’urban diabetes prioritario. Mettendo in Città, documento che delinea le azioni da intrapren- più sedentari, l’attività fisica diminuisce. Fattori sociali luce il fenomeno con dati ed evidenze, provenienti dere nelle Città per studiare i determinati della salute culturali che rappresentano un potente volano per dalle città di tutto il mondo, il programma Cities Cha- nelle Città e migliorare la qualità di vita dei cittadini. obesità e diabete. ging Diabetes sottolinea la necessità di agire in con- Il Manifesto è stata la base per la redazione della pro- 6 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 7
posta di iniziativa presentata dalla Delegazione Ita- tana sul Diabete Tipo 2, il tutto attraverso interviste Stili di vita che trasmettiamo gioco forza anche ai liana del Comitato delle Regioni dell’Unione Eu- strutturate su cittadini e sulle persone con diabete di nostri figli; bambini spesso in sovrappeso se non ropea alla Commissione NAT e al Parlamento Roma. Le interviste saranno condotte tramite il que- . obesi. In Italia, come descritto nell’ultimo rapporto Europeo. stionario Q-Tool validato a livello nazionale e realiz- Osservasalute, i bambini e gli adolescenti in sovrap- Il progetto Cities Changing Diabetes prevede tre zato dall’University College of London, peso rappresentano il 26,5% della popolazione tra momenti. Il primo step è la mappatura dei fattori so- questionario analogo per tutte le Città coinvolte a li- i 6 e gli 11 anni. vello internazionale nel progetto Cities Changing PREFAZIONE ciali e culturali. In ogni città viene promossa una ri- Appare evidente come, sebbene recentemente non cerca qualitativa e quantitativa dalla quale emerge il Diabetes. si faccia altro che parlare dell’epidemia della croni- livello di vulnerabilità. Inerente al progetto Cities Changing Diabetes, as- WALTER cità, che affonda le sue origini nella diffusione di pochi fattori di rischio legati a stili di vita non salu- Il secondo momento è quello della condivisione dei dati sia a livello nazionale, con tutti gli attori coinvolti, sieme alla Federazione Italiana Atletica Leggera e la Scuola del Cammino, l’Health City Institute RICCIARDI tari, ancora tanto c’è da fare per diffondere una ma anche a livello internazionale, fra le varie città ade- sta provvedendo a realizzare il progetto Roma Città cultura della prevenzione che miri a sviluppare con- rente al programma, con l’obiettivo di identificare le per il Cammino e della Salute, che prevede la rea- sapevolezza nelle scelte di salute delle persone. Presidente Istituto Superiore di Sanità similitudini ed i punti di contatto. lizzazione di cinquanta percorsi di walking urbano e Da qui la necessità di mettere in atto nelle aree ur- Direttore dell’Osservatorio Nazionale L’ultimo step del programma è la parte dedicata al- di almeno tre percorsi nei parchi urbani, per arrivare bane una strategia integrata, finalizzata a costruire sulla Salute nelle Regioni l’azione con lo sviluppo di uno specifico action plan e a una rete di circa 250 Km utilizzabili per attività mo- un’idea di città come “promotore della salute”, at- condivisione delle best practice. toria a costo zero. Il progetto prevede la realizzazione traverso un approccio multilivello che comprenda del passaporto Roma Città per il Cammino e della iniziative di vario genere, sociali più che sanitarie. L’Health City Institute, con la Fondazione CENSIS, Salute e di una app dedicata. Cento anni fa solo due persone su dieci nella po- moltiplicate in tutto il pianeta, ma la quota mag- Interventi urbanistici, “laboratori” sugli stili di vita l’ISTAT, CORESEARCH e MEDI-PRAGMA con que- polazione mondiale vivevano nelle aree urbane. giore dell’incremento in ambiente urbano si sta ve- sani come “cities changing diabetes”, già avviato sto ATLAS ha realizzato una prima mappatura dei dati L’Health City Institute è stato chiamato a coordi- Nella metà del 21° secolo questo numero arriverà rificando non nelle megalopoli ma in città più a Città del Messico, Pechino, Houston, Copena- quantitativi demografici, clinico- epidemiologici e nare il progetto in Italia ed è nostro desiderio colla- a sette. La popolazione urbana, pertanto, è in cre- piccole. Il notevole incremento della popolazione ghen, Tianjin, Johannesburg, Vancouver e che sulla percezione della salute nell’area di Roma Città borare attivamente con le Istituzioni Nazionali e scita costante: ogni anno aumenta di circa 60 mi- nelle aree urbane è legato anche ai fenomeni mi- vede coinvolto da quest’anno anche Roma, con un Metropolitana, pubblicati in questo ATLAS per for- Internazionali, Roma Città Metropolitana, con le Uni- lioni di persone, soprattutto nei Paesi a medio gratori; le regioni urbane dell’Unione europea, ruolo attivo dell’ISS e dell’Osservatorio Nazionale nire una base di studio e osservazione per futuri studi. versità di Roma, con gli Enti di ricerca, con le Società reddito. Proiezioni di popolazione mostrano che nei fatta eccezione per la Francia, tendono a registrare, per la salute nelle Regioni. La maggior parte di que- Scientifiche, le Associazioni dei Pazienti e gli esperti prossimi 30 anni la crescita globale avverrà virtual- infatti, gli incrementi demografici più elevati a La fase qualitativa che sarà avviata a Settembre 2017, ste iniziative, tuttavia, procede da sola in una sin- per portare avanti questo studio e promuovere spe- mente soltanto nelle aree urbane. Tuttavia, se- causa del saldo migratorio. condotta tramite la Fondazione CENSIS, prevede lo gola realtà; la speranza è che col tempo si riesca a cifiche azionI volte a migliorare la qualità di vita di condo quanto riportato dall’UNICEF, circa un terzo La migrazione della popolazione verso le aree ur- studio delle vulnerabilità sociali dell’area metropoli- realizzare un approccio coordinato che, agendo su molti cittadini e persone con diabete. della popolazione urbana mondiale vive nei bassi- bane si accompagna anche a modifiche sostanziali più fronti, possa stimolare una maggiore atten- fondi, dove si concentrano povertà, emarginazione degli stili di vita rispetto al passato. Cambiano le zione alle proprie scelte di salute, raggiungendo so- e discriminazione; entro il 2020 le persone che vi- abitudini, cambia il modo di vivere, i lavori sono prattutto le fasce di popolazione che vivono in vranno in insediamenti non ufficiali e negli slum sa- sempre più sedentari, il tempo per pranzare si ri- condizioni di maggiore disagio socio-economico. ranno quasi 1,4 miliardi. Quasi il 10% della duce spesso a un frugale pasto in mensa o al bar popolazione urbana, inoltre, vive in megalopoli, vicino all’ufficio e l’attività fisica diventa pratica- città con oltre 10 milioni di abitanti che si sono mente inesistente. 8 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 9
sibilità di produrre evidenze affidabili che possano tegrazione del sistema delle attuali statistiche eco- Auspico quindi che questo Rapporto possa conti- tradursi in policy adeguate è soprattutto legata alla nomiche e demo-sociali con diverse fonti ammini- nuare a rappresentare un momento di incontro e disponibilità di un’informazione ampia e di qualità strative; di realizzazione del Registro delle unità di sintesi per tutti coloro che intendono contribuire sui diversi fenomeni che si vogliono indagare. Così geografiche e territoriali che incorporerà la geo-re- alla conoscenza del diabete e alla lotta contro que- come passa dall’informazione statistica la capacità ferenziazione degli individui, delle famiglie e delle sta malattia. di monitorare la qualità delle politiche che vengono unità economiche, e costituirà un’infrastruttura sta- attuate e le scelte dei cittadini. tistica attraverso la quale “proiettare” il complesso PREFAZIONE delle informazioni socio-economiche e ambientali L’Istat nello svolgere la sua funzione di documen- sui territori. Le informazioni del territorio potranno tazione del paese reale nelle sue differenze e nelle essere arricchite con archivi satellite, big data e altre GIORGIO sue particolarità è da sempre attento ai diversi aspetti della “questione urbana”, che spaziano dal- informazioni utili a descrivere il contesto territoriale di riferimento e ad aumentare la tempestività delle ALLEVA l’analisi delle forme insediative, alle caratteristiche dello sviluppo economico dei territori, agli aspetti informazioni disponibili. ambientali e sociali. L’Istat è impegnato su queste Affinché noi possiamo continuare a svolgere il no- tematiche con una serie di progetti, tra loro inter- stro compito per favorire scelte consapevoli di am- Presidente ISTAT connessi, per consentire in primo luogo ai cittadini ministratori e cittadini è importante che si instauri e agli amministratori l’accesso a un ampio set di in- un dialogo con tutti i soggetti in grado di esprimere formazioni statistiche su scala territoriale utile al le esigenze conoscitive del territorio e con gli uti- Questo Report rappresenta un passo importante trova particolare ragion d’essere in una realtà vasta governo locale dei fenomeni. Desidero sottolineare lizzatori di questi dati. verso lo sviluppo di un approccio completo per e articolata come quella dell’area metropolitana di che la tendenza ad accrescere la responsabilità e l’analisi di una malattia importante come il diabete, Roma. l’autonomia delle autorità locali ha contribuito a la cui prevalenza è destinata a crescere nel tempo, Progettare una politica per la città significa in primo rendere sempre più importante il nostro compito e la cui prevenzione e cura sono strettamente le- luogo prevedere azioni e governance orientate al- di descrivere e monitorare le realtà dei comuni, e gate agli stili di vita. L’elemento centrale che so- l’incremento della qualità urbana, cioè iniziative di produrre informazione statistica capace di rac- stiene questa riflessione è che gli stili di vita non che rendano le nostre città posti del “buon vivere”, contare il territorio e rendere partecipi i cittadini dei sono solamente il frutto di scelte individuali ma quindi del vivere sano, sfruttando anche tutte le processi di crescita delle loro comunità. anche il risultato di scelte “collettive”, ovvero del possibilità offerte dalle nuove tecnologie (si pensi Nel riconoscere la centralità della “questione ur- modo in cui i luoghi in cui viviamo sono organiz- alle cosiddette smart cities). I temi da analizzare bana”, tuttavia, siamo anche consapevoli della ne- zati. sono numerosi, e complesse le relazioni e i nessi cessità di uno sforzo innovativo di misurazione dei Considerare le diverse dimensioni della qualità della causali da individuare. Vi è senz’altro bisogno di territori, dal punto di vista sia del dettaglio territo- vita nelle città, luogo in cui la maggior parte della modelli interpretativi e strumenti di analisi in grado riale sia della tempestività dell’informazione. Vanno popolazione italiana vive e/o lavora, è perciò di tenere conto di tutti gli elementi in gioco e delle in questa direzione le prospettive di realizzazione del un’operazione straordinariamente importante che loro interazioni dirette e indirette. Tuttavia, la pos- censimento permanente della popolazione; dell’in- 10 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 11
contribuire alla progettazione di un assetto urbano telligente, sostenibile ed inclusiva. Questa trasformazione, inevitabilmente, richiede condiviso, equo ed armonico. Bisogna puntare a una modernizzazione della una comprensione e un’analisi attenta dello scenario Partendo dalla configurazione attuale delle città, politica nazionale ed europea, in materia di salute, futuro all’interno del quale declinare le politiche si deve costruire una nuova cultura delle relazioni nel contesto socioeconomico in evoluzione, debba per un progressivo miglioramento, in un quadro di istituzionali ed affrontare il fenomeno di inurbazione mirare a una pianificazione per affrontare le sfide welfare state, della soggettività del welfare locale, dei prossimi anni con criteri che, pur se adeguati a future delle città. per favorirne la trasformazione in un welfare ge- background locali diversi tra di loro, abbiano come Nel contempo bisogna dedicare una particolare nerativo, e di partecipazione e progettazione, con- PREFAZIONE obiettivo comune l’implementazione di strumenti attenzione agli investimenti sostenibili, all’impulso divise. di partecipazione, di responsabilità e di governance, all’innovazione, alla responsabilizzazione dei cit- L’Italia oggi può essere in prima linea nello studio assunti - ad ogni livello - come valore della città/co- tadini, alla promozione della salute e alla preven- di queste dinamiche correlate alla salute derivanti ROBERTO munità che si lega ad un futuro di salubrità ed ar- monizzazione. zione delle malattie attraverso un’analisi dei de- terminanti sociali, economici e ambientali e dei dell’urbanizzazione se Governo, Sindaci, Università, Aziende Sanitarie e esperti sapranno interagire at- PELLA In tema di sanità l’Unione Europea, con il terzo programma 2014-2020, promuove la salute, inco- fattori di rischio che hanno un impatto sulla salu- te. traverso forme virtuose e multidisciplinari e non virtuali, settoriali e individualistiche, evitando la raggia ambienti favorevoli e stili di vita sani, tenendo Il Governo e le Città dovrebbero porre al centro logica dei silos, cioè la mancanza di collaborazione Vice Presidente ANCI conto del principio “la salute in tutte le politiche”, del proprio parere le sfide dello sviluppo dei e scambio fra le varie istituzioni coinvolte. facilita l’accesso a un’assistenza sanitaria migliore sistemi urbani anche attraverso il principio di salute Il coinvolgimento dell’Italia e di Roma nel progetto e più sicura per i cittadini dell’Unione. come bene comune. Occorre identificare strategie Cities Changing Diabetes, coinvolge non solo Il concetto di salute è un elemento imprescindibile una rivisitazione dei meccanismi di welfare. L’ in- La salute pubblica nelle città è una priorità fonda- di azione per rendere consapevoli governi, regioni, l’amministrazione di Roma Capitale e della sua per il benessere di una società. Tale concetto non vecchiamento della popolazione, e la conseguente mentale delle politiche Mondiali, Europee e Nazionali, città e cittadini dell’importanza della promozione Città Metropolitana, ma tutta l’ANCI nella ricerca si riferisce meramente alla sopravvivenza fisica od cronicizzazione delle patologie, pongono il problema come ribadito dal WHO, dalla commissione NAT della salute nei contesti urbani, guardando alla di soluzione per migliorare la qualità di vita dei all’assenza di malattia, ma comprende gli aspetti della sempre più complessa sostenibilità dei sistemi del Parlamento Europeo e dal Ministero della Salute sempre maggiore urbanizzazione in termini nuovi, cittadini e delle persone con diabete. psicologici, le condizioni naturali, ambientali, cli- di welfare e sanitari. Lo stesso fenomeno migratorio e dall’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia- affrontando il carico di onerosità che le malattie matiche e abitative, la vita lavorativa, economica, pone una sfida importante alla tendenza alla inur- ANCI, il tutto ribadito attraverso innumerevoli atti croniche portano con sé, immaginando un nuovo sociale e culturale. Il dibattito politico dovrà assumere bazione, laddove il mantenimento di reti istituzionali di programmazione. modello di welfare urbano che inevitabilmente in- la definizione del ruolo delle città tra i propri e solidali deve allungarsi nel territorio contermine La Delegazione Italiana del Comitato delle Regioni ciderà sullo sviluppo e sulla sostenibilità delle città, principali focus, considerando, in primo luogo, la alla città, in maniera da contenere le diseguaglianze dell’UE, con parere unanime, ha presentato una ma che non può che essere affrontato attraverso stima secondo la quale, nei prossimi decenni la sociali, fisiologiche, nelle urbanizzazioni non go- proposta di iniziativa parlamentare a livello europeo, un maggiore coordinamento istituzionale delle po- popolazione urbana rappresenterà il 70% della vernate. attraverso la quale è stata l’iter Parlamentare a litiche. popolazione globale. Inoltre, i dati riguardanti la Spetta oggi ai Sindaci e alle Amministrazioni locali livello Europeo, proposta attraverso la quale si do- tassonomia della popolazione, evidenziano la ten- e regionali proporsi come garanti di una sanità vrebbero incoraggiare misure per l’attuazione di denza ad un forte incremento delle classi di età equa, divenendo ideatrici di un nuovo paradigma politiche sulla promozione della salute e dei corretti più elevate, in linea con l’aumento della aspettativa di governance collaborativa dove istituzioni, imprese, stili di vita nelle città, ponendo l’attenzione ai de- di vita, fenomeno che determina la necessità di organizzazioni della società civile e cittadini possano terminanti di salute per una crescita delle città in- 12 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 13
Il contributo del Censis in un progetto finalizzato Nella prospettiva auspicabile che la salute indivi- all’analisi della salute nelle città ed in particolare duale e collettiva diventi davvero un aspetto cen- dell’urban diabetes si inscrive in questa tradizione trale della politica della città e di una città come di ricerca, attenta alla rilevanza della dimensione Roma, è davvero importante partire da una analisi territoriale e al ruolo degli aspetti culturali e sociali capace di valutare, insieme gli aspetti strutturali che costituiscono la specificità dei contesti dove le della dimensione urbana, le specificità sociali e cul- persone vivono, anche dal punto di vista della qua- turali del territorio ed anche il modo in cui queste PREFAZIONE lità della vita e delle opportunità di salute. sono vissute dalle persone che convivono ogni giorno con la malattia. Dar loro voce è un passo Questo vale a maggior ragione quando il focus del- fondamentale per verificare sul campo il peso ed il GIUSEPPE l’attenzione è rappresentato da una malattia come il diabete, emblematica non solo della cronicità ma ruolo dell’intreccio degli aspetti culturali e sociali che determinano i diversi assetti dei luoghi dove le DE RITA anche del forte peso che i determinati sociali eser- citano sulle condizioni patologiche. persone lavorano, si muovono e vivono, contri- buendo a delinearne gli svantaggi e le opportunità. Presidente Fondazione CENSIS A fronte della rilevanza della dimensione indivi- duale degli aspetti socioeconomici, nei comporta- menti così come nelle situazioni di partenza, anche La crescita di Roma è stata molto intensa negli ul- Tuttavia Roma è stata ed è una città inclusiva, forte l’assetto del contesto di vita appare strategico e timi 60 anni (sul solo territorio comunale oltre 2mi- della sua identità, che conserva come tratto carat- Roma, con le sue peculiarità e la sua grande varietà lioni 600mila abitanti conteggiati nell’ultimo teristico una eterogeneità sociale vitale in tutti i di assetti urbani, con la specificità del suo modello censimento del 2011, un milione in più circa ri- suoi territori, anche quelli periferici, senza speri- di urbanizzazione e coesione sociale, rappresenta spetto al censimento del 1951) ed è stata di fatto mentare le forme di segregazione sociale diffuse in un ambito di estremo interesse per l’analisi delle di- comunque una crescita inclusiva che traduce le on- altre metropoli europee. La peculiarità romana è versità di condizioni e vulnerabilità delle persone date migratorie che continuano a susseguirsi negli stata da sempre oggetto di riflessione del Censis, con diabete. anni in generazioni di nuovi romani, pur quando che ha fatto dell’analisi territoriale uno dei suoi non sono nati a Roma o hanno almeno un genitore Le scelte legate all’organizzazione dei luoghi e le principali focus di ricerca. In questa analisi grande che è nato altrove. Certo non mancano zone e si- trasformazioni urbane che si sono susseguite e ca- spazio è stato dato alla specificità dei singoli con- tuazioni dove sia le scelte che i percorsi spontanei ratterizzano la complessità del territorio del testi, considerando, accanto alle grandi città, anche di sviluppo urbano hanno determinato situazioni e comune di Roma, così come dell’intera area metro- le piccole dimensioni territoriali e tutte le realtà vi- modelli di convivenza contrassegnati da una forte politana, possono avere infatti un grande impatto tali con una forte identità culturale che hanno con- e specifica presenza di problematiche sociali ed sulle opportunità, sugli stili di vita e sulla qualità tribuito a mantenere competitiva la nostra economiche. della vita delle persone che affrontano questa ma- economia. lattia. 14 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 15
possano far fronte a questa spesa se i trend di Le recenti ricerche ci indicano come lo sviluppo nostre città e renderle luoghi più adatti, a prova di incidenza del diabete continueranno a crescere. delle città metropolitane, i grandi cambiamenti diabete. Per entrambe queste ragioni, il diabete deve essere demografici dovuti all’urbanizzazione, ‘alimentassero’ Il diabete comporta non solo un costo sociale affrontato con un approccio multidisciplinare il diabete, in maniera lenta ma continua, ed è per importante, ma ha anche un rilevante impatto partendo proprio dalla città. questo motivo che proprio dalle città e dallo stile economico sulle risorse del Sistema sanitario. Come ha dichiarato Jacob Kumaresan, direttore associato alla vita cittadina bisogna partire per Purtroppo è una malattia cronica in continua PREFAZIONE del World Health Organization’s Centre for Health concentrare gli sforzi volti ad arginare la pandemia crescita e la prevenzione, soprattutto quella definita Development: ”Stiamo vivendo un momento cruciale diabete, sempre più gravosa per il nostro sistema primaria, che agisce modificando stili di vita e RENATO della storia in cui è ancora possibile affrontare i problemi di salute associati all’urbanizzazione delle sanitario. Questo vuol dire soprattutto fare ‘prevenzione’. L’80% delle malattie croniche, tra alimentari scorretti, è l’arma più efficace per affrontarlo . LAURO città”. Questo è l’obiettivo del progetto Cities Changing cui il diabete, può essere prevenuto seguendo corretti stili di vita. Roma inserita nel progetto Cities Changing Diabetes è una grande opportunità di studio, di condivisione Diabetes®: credere che la pandemia del diabete sia Una sfida globale che deve essere affrontata con e di ricerca di soluzioni per migliorare la qualità di Presidente dell’IBDO Foundation evitabile. rigore scientifico e in un quadro di grande vita di molte persone con diabete ed evitare che le Rettore emerito dell’Università di Negli anni passati, i Sistemi Sanitari hanno agito collaborazione Istituzionale. generazioni future possano avere un fardello di Roma “Tor Vergata” per frenare altre emergenze sanitarie come il vaiolo, La crescita del diabete nei grandi centri urbani non aspettativa di vita inferiore per la prima volta a l’HIV e la malaria. Sono state promosse campagne è necessariamente inarrestabile. La collaborazione quelle dei loro genitori. di sensibilizzazione e mobilitate risorse. tra professionisti della salute, amministratori, La storia ci insegna che alcuni eventi catastrofici il trattamento e la cura del diabete siano migliorati Ora dobbiamo avere la stessa ambizione per la urbanisti, il mondo scientifico, le associazioni di accadono in pochi secondi, eventi improvvisi che negli ultimi dieci anni, le complicanze del diabete lotta al diabete. Siamo consapevoli che nelle grandi pazienti e gli stessi cittadini può trasformare le provocano danni incalcolabili e che possono sono ancora molto comuni e spesso hanno un città vivono oggi la gran parte delle persone con cambiare la storia di un territorio e il destino dei impatto devastante sull’individuo e sui suoi familiari. diabete Tipo 2 e le stime attuali ci indicano come popoli. Ma esistono catastrofi che possono impiegare Tutt’ora milioni di persone muoiono per il diabete questo fenomeno interessi oltre due persone con anni per svilupparsi senza che nessuno se ne ogni anno – 5,1 milioni nel 2013 secondo l’IDF. diabete tipo 2 su tre. accorga, e quando ci si rende conto di cosa sta Altri perdono la vista o subiscono l’amputazione Pare quindi che le città siano “catalizzatrici” per il accadendo, è troppo tardi per evitarle. degli arti a causa dello scarso controllo metabolico. diabete: chi si sposta in città ha infatti maggior La sfida globale del diabete fa parte di quest’ultima Il diabete non controllato può portare ad insufficienza probabilità di sviluppare la malattia rispetto a chi categoria: un’emergenza che avanza lentamente renale secondo una probabilità tre volte maggiore rimane fuori dai grandi centri. e che, se non affrontata al più presto, può portare rispetto ad una persona in controllo. E questo è un dato preoccupante soprattutto se si il mondo ad una catastrofe sanitaria che avrà Il peso economico e finanziario del diabete. Il considera il fatto che, per la prima volta nella profonde implicazioni sociali, economiche e politiche. budget dei Sistemi Sanitari è in continuo aumento storia dell’Umanità, la maggior parte della E’ una patologia devastante che deve essere e il costo del diabete potrebbe rappresentare una popolazione vive oggi nelle aree urbane, e le combattuta per due motivi: grande criticità. proiezioni stimano un progressivo aumento dei L’impatto del diabete sugli individui. Sebbene Non è possibile pensare che i Sistemi Sanitari residenti nelle città. 16 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 17
D’altronde basta dare uno sguardo al Manifesto (6,6% della popolazione vs. una media nazionale per rendersi conto della portata della sfida, o me- del 5,4%, dati 2015). Preoccupa particolarmente il glio delle tante sfide da affrontare in una chiave il trend (nel periodo 2000-2015, la prevalenza è au- più possibile unitaria e strutturata. Dal diritto alla mentata dal 5,0% al 6,5% tra gli uomini e addirit- salute all’informazione e all’educazione sanitaria, tura dal 4,2% al 6,8% tra le donne), in gran parte dagli stili di vita nei luoghi di lavoro alla cultura ali- legato ai processi di invecchiamento della popola- mentare, dall’accesso alla pratiche sportive e mo- zione (con un tasso di vecchiaia passato da 35,1 PREFAZIONE torie alle politiche di trasporto urbane, dai nel 1971 a 144,2 nel 2011) ma anche all’aumento programmi di prevenzione alle politiche di inclu- dell’obesità (dall’8,2% del 2000 al 9,9% della po- STEFANO sione sociale: gli ambiti evocati sono troppo diver- sificati ed ampi per essere affrontati in una polazione nel 2013). Incide non poco anche un tasso di sedentarietà del 43,8% (contro una media da EMPOLI prospettiva che li tenga insieme da una singola Amministrazione. Occorre chiamare a raccolta le nazionale già straordinariamente elevata del 41,2%). migliori intelligenze in ognuno degli ambiti evocati Per fortuna nel periodo 2004-2013 decrescono e Presidente dell’Istituto e farli dialogare tra loro. Ma allo stesso tempo è si riportano sostanzialmente in linea con la media per la Competività I-COM necessario che il filo della discussione sia reso più nazionale i dati sulla mortalità legata al diabete. Ma robusto e anche più vicino alla realtà sul campo dal certo i costi sociali ed economici rappresentano un monitoraggio dei dati e dalla capacità di collegarli macigno sempre più incombente sulla testa di mi- Il principale obiettivo del progetto Roma Cities tra di loro. le stime riportate in questo volume ad arrivare al lioni di italiani e di centinaia di migliaia di romani e Changing Diabetes è quello di aumentare la con- 74% entro il 2050), questo Atlas rappresenta lo L’Atlas è naturalmente un primo step, che andrà delle loro famiglie. sapevolezza collettiva e individuale sulle conse- scheletro. Dai dati infatti occorre partire per infor- aggiornato e già nei prossimi mesi sarà arricchito guenze del diabete di tipo 2 nel contesto del È giunta l’ora di fare qualcosa per ridurre il la di- mare e trovare soluzioni, in base al rigore del me- da ulteriori analisi e studi nell’ambito del progetto Comune e della Città metropolitana di Roma e di mensione e il peso macigno o quantomeno provare todo scientifico applicato al policy making. Che è Roma Cities Changing Diabetes. studiare e proporre ai decisori la vasta gamma di a renderne meno devastanti le (ri)cadute. È quello anche la filosofia che ha ispirato l’Health City Insti- strumenti necessari per affrontare le sfide del fu- Colpiscono particolarmente, tra i dati riportati, le che si propone Roma Cities Changing Diabetes. E tute, con il contributo di I-Com, nel redigere il Ma- turo. Che si presentano a livello globale tutt’altro differenze spesso significative, talvolta macrosco- questo Atlas ne rappresenta un primo ma impor- nifesto “La salute nelle città: bene comune” e che che semplici, visto che nei prossimi 25 anni le per- piche, tra le diverse aree di cui si compone Roma. tante passo. ne guida l’azione a supporto della città di Roma e sone affette da diabete passeranno secondo le più Un segnale che, senza abbandonare una cornice delle altre città metropolitane (e non solo) italiane. recenti proiezioni da 415 milioni a 642 milioni nel unitaria, le policy debbano adattarsi a contesti di- Nella consapevolezza che solo il coordinamento tra mondo. versi per risultare efficaci. le tanti fonti di dati e tra la miriade di competenze Di questa lotta, che si combatte soprattutto nel pe- disponibili possa prendere avvio un percorso che A livello generale, colpisce la percentuale di preva- rimetro delle città (dove già oggi vive il 65% dei consenta di giungere a soluzioni condivise e vera- lenza del diabete nel Lazio, più elevata che in tutte pazienti nel mondo, percentuale destinata secondo mente efficaci. le altre Regioni italiane tranne Campania e Calabria 18 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 19
INTRODUZIONE Le città sono in prima linea nel contrastare il crescente aumento del numero di Il progetto in Italia e a Roma è coordinato dall’Health City Institute in collabora- persone con diabete. Oggi, più del 50% della popolazione mondiale vive nelle zione con il Ministero della Salute, l’ANCI, Roma Città Metropolitana, la Rete città.1 Se consideriamo che il 65% delle persone con diabete vive in aree ur- Città Sane dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Istituto Superiore bane2, è chiaro che la città è un punto determinante per contrastare la crescita del di Sanità, l’ISTAT, la Fondazione CENSIS, CORESEARCH, tutte le Università di diabete. Questo fenomeno è stato definito: urban diabetes. Roma, le Società Scientifiche del Diabete e dell’Obesità e le Associazioni pa- Vivere in un’area urbana, e ancora di più in una megalopoli, si accompagna a cam- zienti e di Cittadinanza. biamenti sostanziali degli stili di vita rispetto al passato; cambiano le abitudini, cam- L’ Health City Institute, in collaborazione con Ministero della Salute e ANCI, bia il modo di vivere, i lavori sono sempre più sedentari, l’attività fisica diminuisce. ha promosso la realizzazione del Manifesto della Salute nelle Città, documento Fattori sociali culturali che rappresentano un potente volano per obesità e diabete. che delinea le azioni da intraprendere nelle Città per studiare i determinati della Cities Changing Diabetes nasce nel 2014 in Danimarca ed è un programma di salute nelle Città e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Il Manifesto è stata la partnership promosso dall’University College London (UK) e dallo Steno Diabetes base per la redazione della proposta di iniziativa presentata dalla Delegazione Ita- Center (Danimarca) in collaborazione con Novo Nordisk, con un investimento di liana del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea alla Commissione NAT 20 milioni di dollari, in collaborazione con partner nazionali che comprendono isti- e al Parlamento Europeo. tuzioni, città metropolitane, comunità diabetologiche/sanitarie, amministrazioni lo- Il progetto Cities Changing Diabetes prevede tre momenti. Il primo step è la cali, mondo accademico e terzo settore. mappatura dei fattori sociali e culturali. In ogni città viene promossa una ricerca L’obiettivo del programma è quello di creare un movimento unitario in grado di qualitativa e quantitativa dalla quale emerge il livello di vulnerabilità. stimolare, a livello internazionale e nazionale, i decisori politici a considerare il tema Il secondo momento è quello della condivisione dei dati sia a livello nazionale, con dell’urban diabetes prioritario. Mettendo in luce il fenomeno con dati ed evidenze, tutti gli attori coinvolti, ma anche a livello internazionale, fra le varie città aderente provenienti dalle città di tutto il mondo, il programma Cities Chaging Diabetes al programma, con l’obiettivo di identificare le similitudini ed i punti di contatto. sottolinea la necessità di agire in considerazione del crescente numero di persone L’ultimo step del programma è la parte dedicata all’azione con lo sviluppo di uno con diabete e del conseguente onere economico e sociale che tutto ciò comporta. specifico action plan e condivisione delle best practice. Al programma Cities Changing Diabetes hanno aderito Città del Messico, Co- penaghen, Houston, Shanghai e Tianjin. Si tratta di cinque importanti città, con una popolazione complessiva di quasi 60 milioni di persone, che fotografano due realtà diverse: le città a crescita rapida delle economie emergenti e le città “più ma- ture” delle società sviluppate. Nel 2016 anche Vancouver e Johannesburg hanno Bibliografia aderito al programma, mentre Roma, nel 2017, seconda città europea dopo Co- 1. United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2014). World Urbanization Prospects: The 2014 Revision, Highlights (ST/ESA/SER.A/352). http://esa.un.org/unpd/wup/ Highlights/ penaghen, è stata inserita nel programma, diventando per i prossimi anni soggetto WUP2014- Highlights.pdf di studi internazionali su urbanizzazione e Diabete tipo 2 e Città simbolo mondiale 2. International Diabetes Federation. IDF Diabetes Atlas 2015 update, 7th edn. Bruxelles, Belgio: International nella lotta a questa importante patologia. Diabetes Federation, 2015. 20 Roma Cities Changing Diabetes
IL DIABETE È UNA DELLE PATOLOGIE PIÙ SFIDANTI DEGLI ULTIMI DECENNI Il diabete è una delle patologie croniche a più am- 2015 pia diffusione nel mondo, in particolare nei Paesi industrializzati, e costituisce una delle più rilevanti 415 milioni 1 e costose malattie sociali della nostra epoca, so- Cities Changing Diabetes prattutto per il suo carattere di cronicità, per la Il progetto e l’analisi quanto-qualitativa DI PERSONE tendenza a determinare complicanze nel lungo periodo e per il progressivo spostamento dell’in- CON DIABETE1 sorgenza verso età giovanili.1 Per dare qualche dato, nel 2015 l’International Diabetes Federation stimava che gli adulti con dia- PROIEZIONE AL 2040 bete fossero 415 milioni, oggi vi è una proiezione che porta a ritenere che questo numero potrebbe aumentare fino a raggiungere i 642 milioni di per- sone, nel 2040. Ketty Vaccaro Questa è un’emergenza che ci pone davanti a ri- flessioni importanti sulla necessità di strategie con- Fondazione CENSIS (coordinatore) 642 milioni divise a livello mondiale, tese alla prevenzione del diabete di tipo 2 e delle condizioni che possono DI PERSONE AVRANNO favorire l’insorgenza. IL DIABETE1 Fonte 1. International Diabetes Federation. IDF Diabetes Atlas. 7th edn. Brussels, Bel- gium: International Diabetes Federation. 2015. 24 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 25
LA REGOLA DEI MEZZI SERVE A IL DIABETE NON CONTROLLATO: DEFINIRE I NUMERI DI QUESTA PANDEMIA CONSEGUENZE GRAVI PER LA SALUTE Le persone con diabete possono vivere vite lunghe e sane, E PESO PER L’ECONOMIA1,2 Il diabete non controllato può portare a conseguenze gravi se il diabete è in buon controllo. per la salute ed il benessere degli individui che ne sono affetti Purtroppo questo non è il caso della maggior parte delle ma in aggiunta può anche diventare un peso importante persone con diabete, come illustrato nella tabella «Regola CECITÀ 1 ICTUS 1 per l’economia1,2. Questa “Regola del Mezzi” illustra la situazione del diabete a livello globale. Le percentuali variano da Paese a Paese. dei Mezzi»: una tabella utilizzata per rappresentare varie Le persone con diabete infatti hanno un rischio maggiore di INFARTO 1 incorrere in ictus, infarto, perdita della funzionalità renale e malattie croniche, fin dal 1947. In generale la Regola dei Mezzi ci dice che, fatto 100 il nu- amputazioni, nonché della vista. PERDITA DELLA Dei 415 milioni mero delle persone che si stima abbiano il diabete (nel no- FUNZIONALITÀ RENALE 1 IAPB Italia stima che la retinopatia diabetica, una grave com- di persone2 stro caso parliamo di più di 400 milioni di persone) circa la plicanza del diabete che colpisce la retina, sia la prima causa diabetiche... AMPUTAZIONI 1 di ipovisione e di cecità che colpisce gli individui in età lavo- metà ne ha ricevuto diagnosi e di questa metà circa il 50% circa il 50% di cui circa rativa, nei Paesi sviluppati. ha una il 50% è in trattamento. diagnosi riceve un dei quali Di questa percentuale poi solo il 50% (il 25% del totale) Si calcola che la retinopatia sia diagnosticata a circa un terzo di diabete... dei quali circa il 50% trattamento circa il 50% raggiunge delle persone viene curato in modo adeguato, ad esempio delle persone con diabete2 adeguato... raggiunge gli obiettivi con il farmaco più appropriato per il suo caso, e di questo COSTO DEL DIABETE Quest’ultima dipende, in massima parte, dal grado di scom- il target... desiderati penso del diabete, ciò che conta infatti non è solo il valore numero si stima che solo la metà raggiunga il target desi- derato, di solito un valore di emoglobina glicosilata pari o 673 MILIARDI della glicemia, ma anche le variazioni quotidiane (differenza tra massimo e minimo di glicemia). inferiore al 7. DI DOLLARI SPESI, PER LA SPESA Il Diabete e le sue complicanze portano inoltre a perdita di Per concludere solo la metà di questo numero, pari a circa FARMACEUTICA GLOBALE, NEL 20151 produttività, che riguarda non solo le persone ammalate ma il 12% del numero di persone totali che hanno il diabete, anche le loro famiglie. vive una vita priva di complicanze. Va considerato anche che il diabete non controllato ha un Nel mondo, la regola dei mezzi presenta percentuali molto diverse, che variano a seconda del paese in cui viene fatta, 802 MILIARDI impatto sul Sistema Sanitario Nazionale, attraverso sia i costi diretti che indiretti. e per provare a cambiare questa distribuzione è molto im- Se la spesa complessiva per il diabete a livello mondiale è di DI DOLLARI SONO PREVENTIVATI PER portante proporre delle azioni laddove i bisogni sono mag- LA SPESA FARMACEUTICA GLOBALE, 670 miliardi le stime ci dicono che entro il 2040 la spesa del giori. AL 20401 diabete potrebbe superare addirittura gli 800 miliardi di dol- Fonte lari, e la principale causa di questa spesa sono i costi legati 1. International Diabetes Federation. IDF Diabetes Atlas. 7th edn. Brussels, Bel- gium: International Diabetes Federation. 2015. alle complicanze.1 Fonte 1. International Diabetes Federation. IDF Diabetes Atlas. 7th edn. Brussels, Belgium: International 26 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 27 Diabetes Federation. 2015. 2. World Health Organization. Global Report on Diabetes. 2016.
INVECCHIAMENTO E OBESITÀ L’URBANIZZAZIONE È UNO TRA SONO FATTORI DI RISCHIO DA I CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI PIÙ NON SOTTOVALUTARE SIGNIFICATIVI DALL’INIZIO DEL SECOLO E’ un fatto noto che l’incremento della prevalenza del SCORSO Il fenomeno della urbanizzazione ha condizionato pe- diabete è dovuto a fattori di rischio quali invecchia- santemente il nostro secolo. 16% mento e obesità1,2 Fino al 1900 infatti solo il 15% di tutta la popolazione L’invecchiamento della popolazione è un dato di fatto: mondiale viveva nelle città. benessere e farmaci sempre più innovativi stanno spo- Il XX secolo ha stravolto questo scenario e oggi è ben il stando sempre più in avanti l’aspettativa di vita, con il 54% della popolazione mondiale a vivere nelle città. risultato che la percentuale di persone che supera la Questa tendenza non si fermerà, anzi ci si aspetta che 8% soglia dei 65 anni potrebbe raddoppiare, da qui al 2050. dalla metà di questo secolo i 2/3 di tutta la popolazione 66% Se consideriamo anche obesità e sovrappeso, entrambi DELLE PERSONE VIVRÀ mondiale si sposteranno nelle città.1 in crescita, come fattori di rischio ci troviamo di fronte IN AREA URBANA La vita nel contesto urbano infatti è associata a livelli di 2010 2050 NEL 20501 a una pandemia che non accenna a diminuire. istruzione più alti, ad un migliore accesso alle cure, ai servizi sociali nonché a offerte di intrattenimento ludico AUMENTO DELLA URBANIZZAZIONE e culturale. DALL’INIZIO DEL SECOLO1 Ciononostante un aumento così rapido e non ben pia- 66% nificato dell’urbanizzazione, caratterizzato sia da infra- 1.9 600 54% strutture che da politiche inadeguate ad accogliere il % popolazione urbanizzata cambiamento, sta compromettendo il sogno di uno svi- MILIARDI MILIONI luppo sostenibile e sono responsabili delle ineguaglianze DI ADULTI SONO DI ADULTI SONO sociali a cui stiamo andando incontro. SOVRAPPESO OBESI2 15% O OBESI2 Fonte Fonte 1. World Health Organization. Global Report on Diabetes. 2016. 1. United Nations Department of Economic and Social Affairs (UNDESA). World 2. World Health Organization. Obesity and Overweight Factsheet. 2016. Available Urbanization Prospects, the 2014 Revision, Highlights. 978-92-1-151517-6. 2014. at: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs311/en/. Accessed 09 August 2016. 1900 2014 2050 A 28 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 29
SALUTE NEL CONTESTO URBANO SALUTE NEL CONTESTO URBANO UN’EMERGENZA ED UNA NON SFRUTTATA UN’EMERGENZA ED UNA NON SFRUTTATA OPPORTUNITÀ OPPORTUNITÀ La World Health Organization si interessa di salute nelle Se uniamo i dati dell’urbanizzazione dei grafici prece- città fin dal 2010, dedicando sessioni specifiche sia alle denti possiamo affermare che oggi il 65% delle persone Ad oggi, due terzi della popolazione mondiale infezioni (HIV, Tubercolosi ecc) che alle noncommunica- con diabete, vive nelle città1 con diabete vive nelle aree urbane e che questa per- ble disease, prime tra tutte cancro e diabete ed anche centuale supererà il 70% nel 2040. alle violenze e agli incidenti provocati dal traffico. Uno studio recente ha evidenziato come la prevalenza NEL 2014 del diabete sia più alta nelle aree urbane, rispetto a Il monito del direttore generale di WHO è un segnale dell’importanza di rivedere le città in funzione del be- nessere e della salute dei cittadini. IL 65% quelle rurali, specialmente nei paesi a medio/basso red- dito, mentre non si osservano grandi differenze nei DELLE PERSONE CON DIABETE paesi ad alto reddito. VIVEVA IN AREE URBANE1 I fattori di rischio più comuni (età, etnia, peso, attività fisica e dieta) non sono del tutto la causa di un rischio così elevato di sviluppare il diabete dei paesi a medio/ basso reddito ed è quindi immaginabile che sia la con- dizione sociale a giocare un ruolo molto importante nell’esposizione dell’individuo al rischio di questa pato- Dr Margaret Chan logia. Direttore Generale, WHO “ NEL 2040 Le città sono il futuro del nostro mondo. Dobbiamo agire subito per essere certi IL 74% che diverranno posti salutari per tutte le Fomnte 1. World Health Organization. Hidden cities: unmasking and overcoming health DELLE PERSONE CON DIABETE Fonte 1. International Diabetes Federation. IDF Diabetes Atlas. 7th edn. Brussels, persone.1 inequities in urban settings. 2010. Belgium: International Diabetes Federation. 2015. ” VIVRÁ IN AREE URBANE1 . . 30 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 31
SALUTE NEL CONTESTO URBANO CITIES CHANGING DIABETES UN’EMERGENZA ED UNA NON SFRUTTATA È LA RISPOSTA ALL’URBAN DIABETES OPPORTUNITÀ I cambiamenti nelle abitudini alimentari, nello svolgi- Cities Changing Diabetes, che è il primo progetto di mento dell’attività fisica, dell’ ambiente di lavoro, sul Urban Diabetes al mondo, ha come obiettivo lo studio consumo di alcool e sigarette e in generale tutto il dell’impatto del diabete nei grandi contesti urbani. tempo che si dedica agli spostamenti e la modalità di impiego del tempo libero impattano notevolmente sulla salute. Molti di questi fattori sono associati ad un rischio maggiore di malattie metaboliche, come il diabete di tipo 2.1 Fonte 1. Tellnes G. Urbanisation and health: new challenges in health promotion and prevention. Oslo academic press. 2005. 32 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 33
UN PROGRAMMA IN PARTNERSHIP PER IN PARTNERSHIP CON LE ISTITUZIONI, RIPENSARE LE SFIDE LEGATE AL DIABETE SI VUOLE VALUTARNE L’IMPATTO DEL DIABETE NELLE CITTÀ, CONDIVIDENDO E’ arrivato il momento di ripensare alle priorità nella SOLUZIONI E DEFINENDO LE AZIONI Questo programma si compone di tre fasi, la map- lotta al diabete? patura, la condivisione dei risultati e la proposta di Dando per assodato che una dieta poco sana, uno azione. stile di vita inattivo, il sovrappeso e l’obesità sono MAPPATURA CONDIVISIONE Nel corso del 2014 e del 2015 sono stati analizzati i tutti fattori di rischio del diabete di tipo 2. Condividiamo i risultati dati delle prime cinque città che hanno aderito al Analizziamo il problema Ci sono molti altri fattori che determinano il rischio ottenuti in queste città programma. In particolare attraverso una ricerca in alcune città, scelte promuovere un per promuovere individuale di ammalarsi di diabete così come di avere mondo. in tutto il mondo. quantitativa (la Regola dei Mezzi) e attraverso una ri- cambiamento più ampio la «fortuna» di essere diagnosticati per tempo e di in altri contesti urbani. cerca qualitativa (Vulnerability Assessment) si è potuto raggiungere gli otcome desiderati? capire meglio la portata del problema diabete (map- La complessità di risposta a queste domande, e in patura). generale le sfide che questa patologia pone, neces- Regola Regola Vulnerability Vulnerability Assemblea City City Pubblicazioni Nel mese di novembre 2015, oltre 260 persone, che dei Mezzi assenssment Cities R oundtables Roundtables sitano di una nuova strategia. Changing Meetings vanno dai sindaci ai membri delle giunte comunali, Nel 2013 nasce la collaborazione tra University Col- Diabetes ai diabetologi, agli urbanisti fino ai rappresentanti MEXICO CITY COPENHAGEN HOUSTON HOUSTON TIANJIN lege London, Steno Diabetes Center e il supporto del clima si sono riuniti per capire meglio la portata Novo Nordisk. AZIONE AZIONE dell’ emergenza diabete nelle città e per discutere le Dal 2013 a oggi hanno partecipato al programma voriamo con i partner Lavoriamo La azioni necessarie a contrastare questa pandemia si- per identificare e Città del Messico, Houston, Copenhagen, Tianjin, implementare soluzioni lenziosa (condivisione). SHANGHAI SHANGHAI JOHANNESBURG JOHANNESBURG VANCOUVER VANCOUVER Shanghai, Johannesburg e Vancouver hanno aderito che affrontino il diabete L’ultima fase ha visto la proposta di piani di intervento nelle città. nel 2016, e dal 2017 Roma. locali, basati sui risultati della fase di mappatura. Piani di Piani di Azione Globali Azione Locali 34 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 35
STRUTTURA GENERALE DELLA RICERCA LA CONDIVISIONE GENERA CONSAPEVOLEZZA Il quadro generale della ricerca è costituito da una La condivisione dei risultati di queste città e delle fase quantitativa e una qualitativa. città che entreranno a far parte del programma è La fase quantitativa è rappresentata dalla regola dei fondamentale al fine di proporre azioni che possano MAPPATURA CONDIVISIONE mezzi, che serve per identificare le principali lacune impattare la salute di molti cittadini, in varie parti del Ricerca quantitativa nella diagnosi e / o la gestione del diabete. La ricerca mondo. qualitativa invece fornisce una valutazione di quali L’obiettivo del programma Cities Changing Diabetes REGOLA DEI MEZZI fattori sociali e culturali determino il rischio di svilup- Cities Changing Chaanging nging ng è proprio di condividere esperienze di paesi e città Diabet es Summit Diabetes ummit mmit mit pare il diabete di tipo 2. diverse per consentire uno scambio di esperienze po- Ci aiuta a identificare le differenze principali Per fattori sociali si intende le condizioni in cui le sitive. in merito alla diagnosi di persone nascono, crescono, vivono, lavorano e l'età. + Nel 2015 ha avuto luogo il primo Cities Changing diabete e ai trattamenti. Le determinanti culturali rivelano come la salute e la Diabetes Summit, che ha riunito 250 delegati ed malattia sono comprese e vissute. I determinanti cul- esperti provenienti da tutto il mondo insieme per di- + turali sono spesso il fondamento su cui fattori sociali emergono. Gli atteggiamenti, le credenze e il com- Pubblicazio ca Pubblicazioni scutere i risultati della ricerca e proporre soluzioni per affrontare il diabete nelle città. Ricerca portamento sono radicate nella cultura. Il quadro di qualitativa ricerca globale può essere adattato a ciò che i decisori + VALUTAZIONE DEI della città vogliono mettere a fuoco. FATTORI SOCIALI E DEI DETERMINANTI t City CULTURALI Round dtables es Roundtables Meeetings tings gs Meetings Ci aiuta a capire cosa rende alcune persone predisposte al diabete e alle sue complicanze 36 Roma Cities Changing Diabetes Roma Cities Changing Diabetes 37
Puoi anche leggere