Rifioriremo IN QUESTO NUMERO - Comunità pastorale Madonna del ...
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Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 1 Anno XCI Numero 5 - Maggio 2020 Rifioriremo IN QUESTO NUMERO Verso una graduale ripresa Olio di Puglia, l’olio del dono Non dimentichiamo il 25 aprile
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 2 TRA LE GUGLIE 2 Dopo Coronavirus, una grande opportunità ’unico modo di uscire da questa pandemia relazione, è una reciprocità, è un’interazione. L è riscoprire il senso di appartenenza a un’unica comunità, quella umana. È neces- saria una svolta eco-sociale, per la quale siamo Dobbiamo renderci conto che l’unico modo di uscire da questa pandemia è proprio la risco- perta della reciprocità, il senso dell’appartenenza, tutti chiamati a fare la nostra parte la comunità, il sentirci parte viva di qualcosa di Aprendoci all’inizio del Terzo millennio, noi uomini più grande, di cui prenderci cura e che si può e noi donne dell’era delle grandi conquiste scien- prendere cura di noi. tifiche e tecnologiche pensavamo di aver trovato Il travaglio drammatico può diventare una grande la soluzione di tutti i nostri problemi e di tutte le opportunità se lo vogliamo a tutti i livelli. Eviden- nostre aspettative. Questo virus, che sta coin- temente, da parte di tutti, a partire da ciascuno di volgendo ogni abitante della terra, rompe le no- noi, dobbiamo mettere in atto un cambio di pa- stre certezze, tramortisce le nostre vite e ribalta la radigma. nostra storia. Tutti gli ambiti personali e comuni- È urgente compiere una svolta eco-sociale: la tari, tutti gli ambiti filosofici e religiosi e tutti gli am- cura dell’ambiente, delle persone, della società, biti politici ed economici sono stati coinvolti. dell’economia, della salute, della cultura e della È un paradosso, ma è vero: la pandemia del Co- fede deve essere “presa in carico” da ogni abi- ronavirus ha messo in evidenza, in un modo più tante della terra con consapevolezza e corre- intenso del solito, il fatto che tutta la realtà, ter- sponsabilità. rena e umana, nei suoi molteplici aspetti, è una Continua su: www.incrocinews.it La photogallery Scene di vita diocesana Da Facebook DIOCESI - FOM Prosegue il percorso di formazione online per gli oratori Più di 1.400 le persone collegate alla sera- ta speciale con l’Arcivescovo, altre migliaia sui social. Martedì 5 maggio il prossimo in- contro https://www.chiesadimilano.it
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 3 LA PAROLA DEL PARROCO 3 Mentre “Dio rinchiude ogni uomo in casa sotto sigillo” Dov’è Dio in questo tempo io rinchiude ogni uomo in i suoi altari aiutano a dilatare il cuore. Anche “D casa sotto sigillo, perché tutti riconoscano la sua ope- ra” dice Giobbe (Gb 37,7). Camminavo solo nella chiesa silenziosa quando ho letto questa frase nel breviario, la solitudine favorisce l’intimità e la profon- dità. Questo isolamento mette a nudo la na- tiva fragilità della nostra condizione umana, la domanda affannosa sull’essenziale, e smaschera i nostri ridicoli, tronfi, insosteni- la preghiera a cui il prete è chiamato ogni giorno per la sua gente. Ho sentito una domanda per me: sì, ma qual è l’opera di Dio che tutti dobbiamo riconoscere? Mentre muoiono i nostri anziani? Mentre il lavoro e il futuro si fanno incerti? Men- tre i nostri ragazzi non ce la fanno più a stare “rinchiusi in casa sotto sigillo”? Come opera Dio, cosa fa Dio mentre sia- mo chiusi in casa? Il silenzio dell’antica Prepositurale dei Santi Nazaro e Celso, i suoi tagli di luce di- bili “io, io, io…”: in questo riconosco l’ope- versi nello scorrere delle ore, i suoi angoli e ra di Dio in me. E ne sono grato. Mi impressiona poi soffermarmi all’altare del Crocifisso, guardando la statua set- tecentesca di Cristo morto e vederne, contemplarne le ferite: non c’è altro modo di amare che condividere le ferite, il resto sono parole. Quelle ferite di Gesù sono lì da secoli davanti agli occhi dei bressesi, e non verranno mai meno, sono i primi segni che mostra di sé il Risorto ai suoi discepoli im- pauriti e sbigottiti. Ho sentito la condivisione di Cristo in quelle ferite, condivise con le no- stre ferite, anche quelle del nostro pecca- to e delle nostre fragili volontà. La poten- za delle sue ferite: lì riconosco l’opera di Dio. E non mi sono sentito abbandonato alla mia fragilità ferita. Mi fermo all’altare di Maria: una statua del XVIII alta, luminosa, eppure discreta, ma- terna nella sua postura. Incoraggia la con- fidenza in lei, incoraggia la confidenza in
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 4 LA PAROLA DEL PARROCO 4 Gesù, che custodisce come un tesoro e in- Mi colpisce il fatto che è la statua più anti- vita a meditarne la vita, nei misteri del Ro- ca della nostra chiesa, ha più di 300 anni. sario, che il Bambino ci porge. Ho ricorda- Gli artigiani barocchi sapevano usare bene to le parole della preghiera che la prima componente dell’archi- facciamo con lei, a lei. Pensan- tettura, cioè la luce: così illumi- do ai malati soli, agli anziani che narono la nicchia del Santo sia da muoiono senza stringersi a una est, con la luce del mattino, sia da mano amica, sono risuonate ovest, con la luce pomeridiana. piene di speranza le parole “pre- Ebbene, nel silenzio di questi ga per noi peccatori adesso e tempi, ho potuto notare che la pri- nell’ora della nostra morte”. ma a illuminarsi e l’ultima a cadere Quella mano materna, che ci nell’ombra è la manina di Gesù stringe nel momento finale, è la Bambino, alzata insieme per pro- sua. Nessuno muore solo dav- teggerci e per benedirci. Siamo vero, nessuno è così peccato- nelle mani buone di Dio: anche re da non ricevere il suo bacio questa rinnovata consapevolez- materno. Nella presenza ma- za è opera di Dio che riconosco terna di Maria riconosco l’ope- con gratitudine. ra di Dio. Il silenzio che mette a nudo la fra- Sono passato poi all’altare di gilità e l’umiltà della condizione san Giuseppe: a lui è intitolato umana, la potenza di Dio che si l’oratorio storico di Bresso, dove mostra nella condivisione delle ora è allestito il campo di gene- nostre ferite, la presenza mater- ri di prima necessità. Con il ser- na di Maria e la carità operosa vizio quotidiano, molti bressesi che non lasci solo nessuno, la fi- (in loro c’è qui l’intera città) ducia nelle mani di Dio: mentre stanno sostenendo fraternamente, con- ogni uomo è in casa sotto sigillo, si può ri- cretamente, silenziosamente più di 250 conoscere la sua opera. Devo dire che mai nuclei famigliari, anche quelli provenienti da come in questo tempo l’ho percepita così altre nazioni, come ci ricorda la vetrata del- vicina. la “Fuga in Egitto” che dà luce e colore al- Il prevosto Don Angelo l’intero altare: sono i più fragili, spaven- tati, esposti. Guai lasciarli soli, guai! Nel- la carità c’è l’opera più bella di Dio: quan- do risuoneranno, speriamo presto, sot- to queste volte le parole del canto anti- co “Dov’è carità e amore, lì c’è Dio” avre- mo fatto tesoro di quell’esperienza di dono di sé e del peso di queste parole. Nella carità in cui moltissimi si sono pro- digati riconosco l’opera di Dio. Infine, un’immagine che mi è diventata molto cara, perché quasi espressiva di tutta l’opera di Dio. Il Gesù bambino del- la statua di sant’Antonio da Padova.
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 5 LA NOSTRA COMUNITÀ 5 Rinati al fonte battesimale ------------- Sposati nel Signore ------------ Cittadini bressesi tornati alla casa di Dio, Padre di tutti Gaggiano Santina Giachetti Paola Maria Altri Marzo 2020 Gianni Renato Mario Biscozzi Nerina Giannini Sabatino Bocca Ernestina Guazzolini Annunziata Brunini Oscar Clemente Lami Luigina Emma Capodiferro Domenica Longhi Teresa Giovannina Capuano Ponzianino Marcarini Antonio Giordano Lino Marucci Immacolata Girasole Maria Annunziata Mastronardi Pasqua Maria Maiocchi Adriano Molinari Ennio Pozzi Laura Monti Giulio Luigi Spisso Costanza Monza Luigi Morelli Isabella Aprile 2020 Parisi Antonio Adorni Anna Parma Luisa Amatucci Antonia Peletta Maria Amodei Catello Pellacani Amadio Claudio Baldan Nelio Bruno Perego Mario Luigi Bellomo Giuseppe Piccarreta Carmelina Caccavo Giovanni Pinto Maria Felicia Cioccoloni Gabriella Pizzetta Maria Rosa Citterio Liliana Pizzorno Alessandro Colombo Fernanda Repossi Alberto Coti Zelati Miria Rizzo Isabella D’Alessandro Michelina Salvadore Giovanna Della Loggia Maria Sironi Carla Farelli Pierluigi Torchiani Luigi Ferinu Giovanni Villa Bruno Ferri Cesare Zanon Clorinda Franzin Olinda Zelioli Aldo
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 6 LA NOSTRA COMUNITÀ 6 INTENZIONI GIÀ FISSATE PER LE S. MESSE E RICORDO DEI DEFUNTI ALLA DOMENICA I nostri preti ogni giorno -rigorosamente a porte chiuse- nelle tre parrocchie di Bresso celebrano l’Eucaristia ricordando tutto il popolo di Dio; e come sempre OGNI GIORNO PREGANO PER I DEFUNTI SECONDO LE INTENZIONI GIÀ FISSATE DAI FAMIGLIARI O DAI LEGATI. ALLA DOMENICA PREGHIAMO PER I NOSTRI CARI, DEFUNTI NELLA SETTIMANA. LEGATI DEI MESI DI MAGGIO E GIUGNO Parrocchia ss Nazaro e Celso MAGGIO 2020 2 MEANA Cesare e CAPPELLETTI Irene e Mariangela 4 VITTORI Guido e DE PONTI Giuseppina 6 RECALCATI Virginio e ALFIERI Angela 9 BIANCHI Elena e PAROLINI Enrico 15 CAVENAGO Maria e Rina 16 CASSAMAGNAGHI Ines, Carlo e SORMANI Maria ANDREONI Enrico e Brigida, CORNO Pietro e Lucia 18 MAZZOLA Angelo e BIANCHI Maria scaduto nel 2019 21 MAGNI Pierino e Cavenago Melania scaduto nel 2019 23 MAZZOLA Enrico, Carolina, Emilia 25 LOVATI Innocente e Rosa 26 BIANCHI Erminio 28 PEREGO Giulio e ANDREONI Giulia 29 GIUSSANI Carlo e Camilla 30 ORIANI Vittorio scaduto nel 2019 GIUGNO 2020 1 MERONI Cesarina e CASSAMAGNAGHI Riccardo 5 Famiglie PAROZZI, CAZZANIGA e COMI, LESMA Clemente 6 LEGNANI Giuseppe, RADICE don Gianfranco, Suor Carla e Giusto 8 LONGHINI Achille e CONTI Maria 9 ALFIERI Maria e CONSONNI Giuseppe 10 CONTI Giovanna e Luigi 11 CONSORELLE DELL SS. SACRAMENTO 12 ORIANI Carla scaduto nel 2019 15 PAGANI Virginio 23 ZECCHINATO Venerino 24 COMOTTI Maria 25 MEANA Adriano, Ambrogio e Carolina 26 LIMONTA MARIA, MEANA Rina e Angelo Parrocchia Madonna della Misericordia MAGGIO 2020 15 BIANCA Parrocchia san Carlo -----------
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 9 a NOTIZIARIO 3 ETÀ 9 Gruppo 3ª ETA’ Parrocchia Santi Nazaro e Celso Bresso Carissime amiche e amici del Gruppo 3ª Età, in questo periodo così particolare, in cui dai primi di marzo abbiamo bruscamente interrotto i nostri incontri del giovedì po- meriggio, la PANDEMIA ci costringe a tenerci lontani fisicamente, ma la nostra vicinanza continua con il telefono… E’ stata provvidenziale l’iniziativa che insieme abbiamo preso, in uno degli ultimi incontri, prima della sospensione dei nostri programmi, di realizzare un indirizzario telefo- nico. Questo ora ci permette di mantenere e rinsaldare i nostri rapporti di amicizia. Quest’anno, oltre agli incontri settimanali, annullati bruscamente, non abbiamo tenuto il tradizionale ritiro quaresimale, l’incontro per gli auguri di Pasqua… e altre inizia- tive. Non riusciremo a organizzare alcuna uscita per visitare luoghi significativi del nostro territorio. Il nostro incontro conviviale con cui tradizionalmente chiudiamo l’anno sociale lo immagineremo stando nella nostra casa, augurandoci di poterci incontrare appena pos- sibile, rinsaldati e più forti, sostenuti dai rapporti di cordiale amicizia coltivati nei nostri in- contri. Intanto continuiamo a STARE A CASA e teniamoci in contatto telefonico. Andrea - Tel. 02.61.42.746 Una uscita della Terza Età del 2017. Torneranno i bei tempi…
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 11 CONSIGLIO PASTORALE 11 Fase 2, la Diocesi lancia una consultazione tra i fedeli Verso una graduale ripresa, il Consiglio pastorale è al lavoro dalla Segreteria del CP Arcidiocesi di Milano avvia una cato appositamente su questi temi. I risul- L’ consultazione tra i fedeli per af- frontare insieme la Fase 2 del- l’emergenza sanitaria. Intende collaborare responsabilmente con le auto- rità e dare il proprio contributo allo sforzo tati di questo lavoro saranno poi trasmessi alla Cei per un’interlocuzione con il Gover- no nazionale. «Poiché immaginiamo che questa nuova fase durerà a lungo, desideriamo avviare un d’immaginazione necessario ad affrontare la dialogo costante con le comunità cristiane prossima fase di transizione. A tale scopo e tutto il popolo di Dio», spiega monsignor l’Arcidiocesi invita le comunità cristiane e i Bruno Marinoni, Moderator Curiae dell’Ar- fedeli ad avanzare idee e buone prassi su di- cidiocesi di Milano. versi ambiti ecclesiali: dal riavvio delle cele- brazioni con il popolo alla riapertura degli ora- Così scrive la diocesi di Milano il 21 aprile tori, fino all’azione caritativa nelle sue mol- scorso. Subito la Diaconia della nostra Co- teplici espressioni. Le proposte potranno es- munità pastorale si ritrova su Skype, come sere presentate alla mail fase2@diocesi.mi- fa dall’inizio della crisi, e comincia a fare due lano.it cose: riflettere su cosa si può fare ora e su I suggerimenti raccolti saranno condivisi con come prepararsi per la graduale riapertura. la Prefettura di Milano su un tavolo convo- Coinvolge prontamente il Consiglio Pasto-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 12 CONSIGLIO PASTORALE 12 rale, peraltro già impegnato in un altro di- li, che prevediamo complesse e impegna- scernimento, che prontamente risponde tive da realizzare (sanificazione degli ambienti, (benedetto Skype...) e alla sera del 30 apri- servizio d’ordine, accessi contingentati, de- le sono inviate in Diocesi quattro pagine di flussi ecc.). I tempi dell’economia e della suggerimenti. Non sono le decisioni prese Chiesa non sono identici. Sappiamo an- per la nostra Comunità: non ne abbiamo che che non possiamo accontentare l’autorità, oggi, bensì i suggerimenti che dal tutti: pazienza. nostro punto di osservazione abbiamo in- viato alla Diocesi, come da richiesta. Le di- 2 LA LOGICA DEL PASSO POSSIBILE sposizioni dell’autorità civile e religiosa ci tro- La logica, ben spiegata da Amoris laetitia, veranno grazie a ciò già preparati. è quella del passo possibile: è dovere Ne pubblichiamo una parte. compiere quel passo che siamo in gra- do di fare, anche se non è tutto il bene SUGGERIMENTI IN MATERIA da raggiungere. La Chiesa oggi è ospedale RELIGIOSA PER LA FASE 2 da campo. dalla comunità pastorale Va detto chiaramente alla nostra gente che Madonna del Pilastrello in Bresso. il criterio non è quello del “dovere”, del “precetto festivo”; e nemmeno quello del La salvezza delle anime è scopo essenzia- “bisogno” di buoni gesti liturgici, che con- le della pastorale. Essa è imprescindibile dal- solano l’animo e fanno incontrare le perso- la salvezza dei corpi: la persona è una sola. ne a noi amiche nella normalità. Né tanto- Per riavere la prima non possiamo perdere meno il criterio dell’affermazione dei ge- la seconda e viceversa. Sentiamo forte il do- sti della fede che si vogliono, da parte di vere pastorale di cercare la giusta via in que- sto tempo inedito per prendersi cura del po- polo di Dio. 1 QUI I TEMPI NON SONO MATURI PER UNA RIPRESA DELLE CELEBRAZIONI Il nostro punto di vista locale è innanzitutto che sul nostro territorio non sono anco- ra maturi i tempi per una ripresa delle ce- lebrazioni con il popolo di Dio, pur disci- plinata con rigore. Saremmo irresponsabili se non considerassimo il numero dei posi- tivi a Bresso (299 al 30-04-20, con 52 de- ceduti) e l’età avanzata della buona parte della popolazione. Dopo aver valutato det- tagliatamente eventuali possibilità, in Dia- conia e in Consiglio Pastorale, siamo giun- ti a questa valutazione comune; ma sen- tiamo doveroso pensare ora a forme di ripresa dell’Eucaristia con il popolo nel rispetto delle indicazioni che ci verranno suggerite dalla Diocesi e dalle autorità civi-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 13 CONSIGLIO PASTORALE 13 alcuni, estirpare dalla coscienza del popo- giunte dalla Diocesi la sera del 30/4 e che lo italiano e tener lontani dalla vita pubblica. ora sono in uso. Va pure ricordato, più profondamente, che 2.2 CONFESSIONI la presenza di Gesù e della sua grazia Poiché arriveremo prima o poi alla celebra- non è coincidente solo con i segni della zione eucaristica, e quindi alla Comunione, sua celebrazione, oggi impraticabile. si ritiene che sia vicino il tempo per “acce- Pur non essendo disgiunte (anzi!), tuttavia dere al più presto ad un confessore” come questo tempo duro ci purifica dalla tenta- indicato a Pasqua. Dobbiamo riaprire zione di ridurre la celebrazione ad una -pur esplicitamente -in reale sicurezza e in luo- buona- abitudine, a magia rassicurante e ghi appositi, come da indicazioni diocesa- dall’insidia identitaria. Rischi sempre presenti, ne- la possibilità di accedere al sacra- come la Scrittura insegna. mento della Riconciliazione, con ampi ora- Va ricordato, infine, che “dov’è carità e ri dedicati sia nei giorni feriali che festivi. amore, qui c’è Dio” è una profonda ve- rità teologica che si fa canto della Chie- 3-4 PREPARARSI ALLE CELEBRAZIONI sa da sempre: e di amore ne abbiamo EUCARISTICHE messo in campo tanto, in questi tempi, in Per arrivare alla celebrazione eucaristica, oc- casa e fuori. corre una preparazione di piani. Segue una serie dettagliata di pro- poste: siamo in attesa delle indicazioni della Dio- cesi. 5 FAR TESORO DEI PASSI COMPIUTI FI- NORA Restano preziosi i gua- dagni di questo periodo: 5.1 SOSTENERE IL DE- SIDERIO Dice sant’Agostino: “Non potendo voi ora vedere questa visione, vostro im- pegno sia desiderarla. La vita di un buon cristiano è tutta un santo desiderio. Ma se una cosa è ogget- to di desiderio, ancora Suggeriamo questi due passi liturgici non la si vede, e tuttavia tu, attraverso il de- praticabili oggi. siderio, ti dilati, cosicché potrai essere 2.1 ESEQUIE riempito quando giungerai alla visione...”. È Non possiamo ulteriormente differire la ce- il votum, desiderio che impegna la vo- lebrazione della Pasqua di Gesù nel mo- lontà, non pura sensazione! È questo ele- mento della morte. Seguono suggerimenti mento che oggi va sostenuto, e anche per che trovano conferma nelle disposizioni il futuro: non è forse la mancanza di questo
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 14 CONSIGLIO PASTORALE 14 desiderio di Dio che rende spente le nostre 5. 3 SOSTENERE LA RIFLESSIONE SU Liturgie, pavida (o al contrario: aggressiva) QUESTO TEMPO la nostra testimonianza, disinteressata la cura Molti sono smarriti per la mancanza di della formazione cristiana, debole la resi- quella quotidianità di relazioni che ci dà car- stenza alle tentazioni mondane? Si sostie- ne e identità. La solitudine e la sofferenza si ne il desiderio della Comunione con fanno sentire e mordono. Non possono Gesù con lo streaming di celebrazioni mancare -insieme alla solidarietà- buone ra- (anche feriali) e della vita della Comuni- gioni interiori che illuminano questo buio e dan- tà; anche con la preghiera in famiglia, la no speranza. È ancora Agostino il maestro: carità operosa -sia in casa, quotidiana, “L’unzione che abbiamo ricevuto da lui resti sia verso i poveri- con le telefonate agli dentro di noi. L’effetto sacramentale dell’un- anziani, la pazienza coi bimbi, soste- zione è la virtù invisibile, cioè lo Spirito San- nendo fraternamente le famiglie dove c’è to: unzione invisibile è quella carità che resta la malattia… in chiunque si trova, come una radice non 5.2 SOSTENERE LA CELEBRAZIONE soggetta a disseccarsi nonostante l’ardore del DOMESTICA sole... Colui che ammaestra i cuori ha la sua È un elemento capitale per nutrire il popolo cattedra in cielo. Sia lui dunque a parlare den- di Dio: non certo in sostituzione del Sacra- tro di voi, perché lì non può esservi alcun mae- mento, ma in vista di esso. Dice opportu- stro umano”. L’unzione della grazia battesi- namente il teologo don Caspani: “Ecco: male permane sempre: e anche l’intelligenza non abbiamo semplicemente «letto le let- profonda delle cose la riattiva. Lodevole è il ture della Messa»; abbiamo celebrato la li- contributo che sul sito www.chiesadimilano.it turgia della Parola, mettendo in gioco il si sta dando con riflessioni, pagine bibliche nostro sacerdozio battesimale e dando at- e testimonianze che sostengano la spe- tivamente vita a un rito che, nella circo- ranza. Vanno divulgate tra il popolo di Dio stanza concreta, ha tutta la dignità di un con molti modi diversi: stampa locale, ru- gesto davvero ecclesiale. In più, ci siamo briche on line, materiale a disposizione in accorti che qualcosa manca: non è solo la chiesa, email... E la catechesi on line e via Comunione, ma anche la presentazione streaming funziona. Da incoraggiare anche dei doni, la preghiera eucaristica, i fratelli e per altri gruppi. Associazioni e Movi- le sorelle che di solito celebrano con noi. E menti già lo fanno lodevolmente. il desiderio (il votum) di potere al più presto tornare a quella forma di celebrazione dove tutto ciò è presente sarà stato de- gnamente ravvivato” (Come integrare la Messa in TV, chiesadimilano.it). Incorag- giare il Popolo di Dio alle celebrazioni domestiche la Domenica, valorizzare il mese di Maggio, i segni religiosi in casa (crocifisso, angolo della preghiera, im- magine di Maria...): passi possibili, pra- ticabili e doverosi. E forieri di ricchi doni per tutti di actuosa participatio, quando torneremo a celebrare con il popolo di Dio.
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 15 VITA DELLA COMUNITÀ 15 Il grazie alla presidenza del Consiglio e agli esperti Messe con il popolo al via entro fine mese, definito protocollo Il cardinale Bassetti annuncia un accordo che consentirà la graduale ri- presa delle celebrazioni liturgiche (probabilmente entro fine mese) di Mimmo Muolo fedeli potranno tornare a Messa di persona. I migrazione”. Nel contempo, “un pensiero di sin- Probabilmente entro la fine del mese. È quan- cera gratitudine mi sento in dovere di esprimer- to si può ipotizzare da un comunicato della Cei, lo al ministro della Salute e all’intero Comitato tec- che riporta la “soddisfazione” del cardinale pre- nico-scientifico - prosegue il cardinale Bassetti - sidente, Gualtiero Bassetti, circa la definizione di : questa tempesta, inedita e drammatica, ha po- un Protocollo di massima, relativo alla graduale sto sulle loro spalle un carico enorme in termini ripresa delle celebrazioni liturgiche. Nel testo non di responsabilità”. “Come Chiesa - riconosce - ab- ci sono indicazioni di date precise, ma non è im- biamo condiviso, certo con sofferenza, le limita- probabile che l’Eucaristia con il concorso del zioni imposte a tutela della salute di tutti, senza popolo possa riprendere già per l’Ascensio- alcuna volontà di cercare strappi o scorciatoie, né ne o per la Pentecoste. Il cardinale esprime an- di appoggiare la fuga in avanti di alcuno; ci sia- che il proprio ringraziamento alla presidenza del mo mossi in un’ottica di responsabilità, a tutela Consiglio dei ministri, ai ministero dell’Interno e del- soprattutto dei più esposti. Alla vigilia di quella che la Salute e al Comitato tecnico-scientifico per l’in- ci auguriamo possa essere una rinascita per l’in- terlocuzione che ha portato al risultato. E ribadi- tero Paese, ribadisco l’importanza che non si ab- sce che si deve andare avanti senza abbassare bassi la guardia ma, come abbiamo ripetuto in la guardia. questi mesi, si accolgano le misure sanitarie nel- “Esprimo la soddisfazione mia, dei vescovi e, più l’orizzonte del rispetto della salute di tutti, come in generale, della comunità ecclesiale - si legge pure le indicazioni dei tempi necessari per tute- nella nota del cardinale Bassetti - per essere ar- larla al meglio”. “Al Paese - conclude il cardina- rivati a condividere le linee di un accordo, che con- le Bassetti - voglio assicurare la vicinanza della sentirà - nelle prossime settimane, sulla base del- Chiesa: ne sono segno e testimonianza le innu- l’evoluzione della curva epidemiologica - di ri- merevoli opere di carità a cui le nostre diocesi e prendere la celebrazione delle Messe con il po- parrocchie hanno saputo dar vita anche in que- polo”. sto difficile periodo; ne è segno pure la preghie- “Il mio ringraziamento va alla presidenza del Con- ra che, anche in forme nuove, si è intensificata a siglio dei ministri - aggiunge il porporato - con cui intercessione per tutti: le famiglie, quanti sono pre- in queste settimane c’è stata un’interlocuzione occupati per il lavoro, gli ammalati e quanti li as- continua e proficua. Questo clima ha portato un sistono, i defunti”. Il Protocollo di massima, pare paio di giorni fa a definire le modalità delle cele- di capire, dovrà essere seguito da altri passag- brazioni delle Esequie, grazie soprattutto alla di- gi. Certo, per usare le parole di Bassetti, non è sponibilità e alla collaborazione del ministro del- ancora tempo di fughe in avanti per nessuno. l’Interno e del Dipartimento per le libertà civili e l’im- Tratto da Avvenire di sabato 2 maggio 2020
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 16 VITA DELLA COMUNITÀ 16 Nel mese di maggio occorre sostenere la “conversione ecologica” Quell’enciclica sociale che è la «Laudato si’» «Il mondo è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode» di don Massimo Pavanello Una tesi, in vero, già conosciuta dalla Chiesa. Giovanni Paolo II, durante una udienza generale (2001), disse: «Occor- re, perciò, stimolare e sostenere la “con- versione ecologica”, che in questi ultimi decenni ha reso l’umanità più sensibile nei confronti della catastrofe verso la quale si stava incamminando. L’uomo non più “mi- nistro” del Creatore». Mentre Benedetto XVI, nella Caritas in veritate (2009), scris- se: «Il degrado della natura è strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana». he l’ottica ci aiuti! All’epoca, il fe- C L’opportunità di rileggere il testo - ritrovan- nomeno della «rifrazione» (es. la do anche implicazioni immediate per il pre- cannuccia dritta, immersa in un sente, soprattutto teologiche - è a portata bicchiere d’acqua, sembra storta) di mano. Dal 16 al 24 maggio, in tutto il mon- ebbe il sopravvento nei commenti. do, si terrà la Settimana Laudato si’, con di- A distanza di cinque anni - l’anniversario verse occasioni di approfondimento. Sarà il cade proprio in questo maggio 2020 - alla Laudato si’, di Papa Francesco, si guarda con più equilibrata «riflessione» (un fenomeno che prevede quote di assorbimento, tra- smissione oltre che rimando). È tornata evidente, ad esempio, l’impronta originaria: si tratta di un’enciclica sociale. Mentre l’idea che non ci può essere giusti- zia sociale in un ambiente degradato, e che tutto è connesso, trova una lettura più de- cantata. L’adrenalina - messa in circolo dal Corona- virus - ha senz’altro aperto più occhi. È la stessa pandemia che conferma la sovrap- posizione dei piani (ecologici, sanitari, eco- nomici, geografici...).
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 17 VITA DELLA COMUNITÀ 17 traverso la particolare intercessione della “Beata Vergine Aiuto dei Cristiani”, venera- ta nel santuario di Sheshan a Shanghai. Cosa evochi alla mente quella nazione, oggi, è superfluo dire. Che l’ottica ci aiuti! A superare le nostre mio- pie, ad esempio. Lettura della enciclica e pre- ghiera mariana accompagnino il nostro mese di maggio. Tanto più nella circostan- za che stiamo vivendo. Didascalia Le foto pubblicate, a corredo di questo ar- ticolo, riguardano la piantumazione di 12 ci- pressi. Stanno, a lato chiesa, presso la par- rocchia Madonna della Misericordia. In quella occasione, a commentare la Lauda- to si’ e a benedire gli arbusti, è intervenuto p. Emmanuel Kakule Vyakuno, Officiale va- Papa - domenica 24 maggio, durante la pre- ticano del Dicastero per il Servizio dello Svi- ghiera di mezzogiorno - a marcare l’inizia- luppo Umano Integrale. L’evento è stato ce- tiva. lebrato alla vigilia del lockdown, nel febbra- Oltre ad annunciare l’appuntamento anni- io u.s. Non è stato possibile, quindi, divul- versario della enciclica e quello orante col gare prima il resoconto della giornata. Lo fac- Pontefice, suggeriamo qui un link, lasciato ciamo in questa singolare e felice coinci- al personale approfondimento, tra Laudato denza: il 5° anniversario della enciclica. si’ e mese mariano. Il primo incrocio interseca lo sguardo sulla realtà. Papa Fran- cesco, al n. 12 della Lettera, in- vita ad osservare l’esistenza da questo punto panoramico: «Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mi- stero gaudioso che contemplia- mo nella letizia e nella lode». L’esplicito rimando ai grani della corona, e al suo senso cristolo- gico, deve essere raccolto. Il secondo match riguarda una data e un luogo. Il documento è stato firmato il 24 maggio. Be- nedetto XVI, dal 2008, ha stabi- lito che in quel giorno, in tutto il mondo, si preghi per la Cina. At-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 18 VITA DELLA COMUNITÀ 18 Lavori in corso nelle nostre chiese Ci prepariamo! Sanificazione degli ambienti, “confessionali di guerra” e modulazione dei posti in chiesa dalla Redazione stote parati!”. Per non essere colo e poco aerato). Poi ci siamo preoccu- “E trovati impreparati, grandi la- vori in atto nelle nostre chiese. Grazie alla Protezione Civile, tutti volontari, abbiamo compiuto una prima sanificazione delle nostre chiese, che in que- pati di allestire confessionali “di guerra” in ambienti ampi, dignitosi che garantiscano si- curezza e discrezione: siamo in attesa di schermi di plexiglass. E infine si comincia a contare i posti nelle chiese per quando si po- sti tempi sono state sempre aperte (con l’ec- trà riprendere in sicurezza e dignità la cele- cezione dolorosa del Santuario, troppo pic- brazione eucaristica con il popolo di Dio.
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 19 COLORI DEGLI ORATORI 19 L’oratorio con il suo cammino non si è mai fermato “È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante” Essere accanto ai bambini, vicino alle loro famiglie, continuando a sviluppare e coltivare la relazione con loro: questo l’obiettivo che ci siamo dati. Non far diventare la cateche- si un’altra delle “cose da fare”, un ulteriore aggravio che va a sommarsi ai doveri che appesantiscono la già difficile situazione in cui siamo e in cui in particolare i bambini si trovano. Cercare di fare in modo che i nostri messaggi non diventassero un’ulteriore chat in cui af- fogano le famiglie. E allora come far diventare il catechismo un appuntamento, “non” obbligo, che diventa piacere? Abbiamo pensato di metterci in gio- co fino in fondo, creando messaggi, regi- strando video, scegliendo parole da comu- nicare. Far vedere i nostri volti e aprire le nostre case a situazione di oggi, l’epidemia in cor- L per accogliere bambini e famiglie in una nuo- so, ci ha sorpreso con la forza di un va relazione. Sono state proposte parole e uragano. L’impossibilità di prosegui- stimoli conditi da saluti e abbracci virtuali. Ci re negli incontri di catechesi “faccia siamo inseriti nella proposta dei nostri pre- a faccia”, dovuta alle disposizioni normati- ti che hanno creato appuntamenti attraver- ve, ha richiesto anche a noi catechiste/i di so i video e i social per continuare a per- individuare un nuovo modo di “stare” nella correre il cammino di fede. E allora, quan- relazione con i bambini. Ci siamo interrogati do inviamo il video di Don Andrea e dei pre- su come proseguire nel percorso di cate- ti della nostra Comunità Pastorale, o quel- chesi. Ben sapendo la situazione dei bam- lo registrato dalla catechista o dal catechi- bini e delle loro famiglie, costantemente sta, ci auguriamo che arrivi un messaggio esposti a molteplici richieste da parte della più “grande”. Scavalcando qualsiasi barriera, Scuola e del mondo del lavoro (il caro ci auguriamo che arrivi al cuore dei nostri smart working!!), abbiamo accolto le solle- bambini un messaggio di vicinanza e di ap- citazioni del nostro Arcivescovo Mario Del- partenenza alla famiglia della Chiesa. Si era pini e dei preti della nostra Comunità Pa- creato un piacevole rituale, un rito, che in storale, vivendole come un invito a far di- maniera inattesa veniva richiesto dalle fa- ventare questa situazione una occasione. miglie quando tardavamo nell’invio del mes-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 20 COLORI DEGLI ORATORI 20 saggio, del saluto, o del video. “Perché è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante” spiegava la volpe al Piccolo Principe. Essere vicini al cuore dei bambini perché, an- che se non li abbiamo nelle aule dell’orato- rio, ciascuno di loro è dentro il nostro cuo- re. Ed è stato importante in questo momento ripartire e rifondare anche la nostra relazio- ne di catechiste/i. Creare vicinanza nella lon- tananza. E allora ben vengano in aiuto le piat- taforme digitali che ci hanno permesso di ri- vederci e condividere idee e spunti su come portare avanti il cammino da offrire ai nostri bambini. Con tutte le difficoltà logi- e il Don, perché mi mancano e gli voglio stiche date dalla poca esperienza con tali bene; noi dobbiamo farci coraggio e anda- mezzi (Mi vedete?? Mi sentite?? Io vi vedo re avanti”. ma non vi sento. Io vedo solo me e non “Mi piace fare catechismo attraverso i video, voi...). rivedere le mie catechiste e il Don. È un Perché il messaggio di fiducia e letizia dato modo per stare vicini anche se lontani. Il Don dalla certezza che Gesù è vivo e presente ci chiede di pregare; io con la mia famiglia in mezzo a noi arrivi chiaro e semplice ai no- lo faccio e sono sicuro che il Signore ci stri bambini. Anche attraverso la faccia di una ascolta. Andrà tutto bene”. catechista. E il piacere della relazione, in pri- È proprio così: in tutte le situazioni della vita, mis quella con Gesù, è un dono che nes- anche le meno belle e più faticose, il Signore suna epidemia può cancellare e azzerare. è con noi e ci dona qualcosa di veramente Ma i bambini... che hanno detto?? importante, come l’amicizia con Lui, fra di “Sono stata contenta di rivedere le catechiste noi e con i nostri ragazzi.
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 21 COLORI DEGLI ORATORI 21 Una vicenda nata tra i giovani dei nostri oratori, rafforzata dal Family del 2012 Olio di Puglia, olio di gioia di donare 300 litri d’olio regalati a Bresso e donati alle famiglie in difficoltà nei tempi più duri del contagio in città di Stefano Padoan n questi mesi di emergenza da Covid- I 19 c’è chi, da quasi 1000 km di di- stanza, ha pensato proprio alla nostra comunità pastorale. È l’azienda agricola Terre Solidali di Mottola (TA), che ha do- nato alla Caritas bressese 300 litri del suo Don Andrea con l’olio di Puglia appena arrivato olio extravergine d’oliva affinché venisse distribuito alle famiglie in difficoltà. Maria, Filippo e i figli Matteo, Angelo e Giusy, anima e corpo di Terre Solidali (www.retefamigliesolidali.it), li cono- scemmo una decina d’anni fa quando ospitarono i nostri giovani per due cam- pi estivi; poi li accogliemmo a Bresso in- sieme alla loro Diocesi di Castellaneta, in occasione dell’Incontro Mondiale delle Fa- miglie nel 2012. Da quei momenti è nata un’amicizia anche personale con molti di noi. «L’olio per noi è uno strumento, un’occa- «I primi di aprile abbiamo visto al TG che sione per creare relazioni, condivisione, Bresso era uno dei comuni lombardi più col- comunità, reti di famiglie. È frutto del nostro piti dal Coronavirus - racconta Filippo - così sudore, il che rende il dono ancora più bel- a cena io e Maria abbiamo proposto alla fa- lo perché lì dentro c’è una parte di noi. Quan- miglia di fare questa donazione, a nome an- do mi alzo la mattina, sapere che il mio la- che di tutta la rete di Famiglie solidali e del- voro non serve solo alla mia famiglia ma a la diocesi. I ragazzi si sono illuminati subito, un’intera comunità di persone mi rende più è stato il segno che era la cosa più bella da sereno e felice». fare». E se quegli occhi non si fossero illuminati? Se quegli occhi si sono illuminati, è forse per- Forse avrebbero pensato a un altro modo ché vedono gratuità da quando sono nati: per farci sentire la loro vicinanza. Perché do- da sempre Maria e Filippo donano il 30% del nare trae origine dalla gioia -non dal senso ricavato delle vendite dei loro prodotti ad as- del dovere- e genera gioia. “Vi è più gioia nel sociazioni o cooperative impegnate nel so- dare che nel ricevere” dice Atti 20, 35; non ciale a servizio degli ultimi. “È più giusto dare che ricevere”: è infatti ba-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 22 COLORI DEGLI ORATORI 22 Come doniamo dunque dipende da cosa percepiamo esserci stato do- nato. O si dona per gratitudine, o per dovere morale. E o si dona tutto, o il sovrappiù. Chi riconosce che il Si- gnore gli ha dato tanto, dona con gioia il sovrappiù, perché pensa che sia proprio quel superfluo che gli impone moralmente di donare. Chi riconosce che dal Signore vie- ne tutto e che nulla è suo dona tut- to, perché semplicemente è troppo contento. «Gratitudine e gratuità hanno la Vacanze dei giovani stessa radice: la Grazia. Quella che Bressesi a Mottola ci salva da noi stessi e ci libera dal possesso delle cose. Dobbiamo stata solo l’idea di donarci quell’olio a ren- uscire dalla logica di dare un prezzo alle dere i ragazzi più felici. cose: cosa è l’olio in confronto a un fratel- «A motivare il dono cristiano è il tentativo di lo? Quell’olio non era in avanzo, eppure do- vivere la felicità del Regno già in questo mon- nandolo non abbiamo perso nulla, non sia- do» dice Filippo. Non la sensazione di do- mo più poveri oggi. L’olio ha una particola- ver restituire qualcosa che ci è stato dona- rità: dopo 18-24 mesi non è più buono. Per to a sua volta. Che dono sarebbe se lo do- cui non puoi accumularlo: se la vita la tieni vessimo restituire? Cosa direbbe questo del- stretta per te, morirà. Se il seme non viene la nostra capacità di accettare un dono e di gettato e non muore, non fa frutto. Quello essere grati? che sul mercato è solo un prodotto, se lo do- Certo, il nostro dono è conseguenza, imi- niamo diventa sacro». tazione di ben altro dono, che va ricono- Grazie: ci avete regalato ben più del vostro sciuto. Ma in che senso? Ci viene in aiuto olio. proprio la frase di Dietrich Bon- hoeffer con cui la famiglia di Fi- Vacanze dei giovani lippo e Maria ha accompa- Bressesi a Mottola gnato il suo olio: “Nella vita or- dinaria noi raramente ci ren- diamo conto che riceviamo molto di più di ciò che diamo, e che è solo con la gratitudine che la vita si arricchisce”. Spie- ga Filippo con semplicità: «Vuol dire che diamo ciò che abbia- mo ricevuto. Come nell’Euca- ristia, in cui dono me stesso a Dio quando in realtà è Lui che si sta donando a me».
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 23 APPROFONDIAMO 23 A 75 anni dalla Liberazione la storia degli “internati militari italiani” IMI: 600mila “No!” al nazifascismo La storia, troppo a lungo dimenticata, dei militari italiani che dopo l’Ar- mistizio dell’8 settembre 1943 furono deportati e internati nei lager te- deschi perché non vollero continuare a combattere una guerra ingiusta. La loro fu vera Resistenza, tra sofferenze e morti, ma anche con la maturazione di una nuova coscienza democratica di Luca Frigerio ochi giorni fa abbiamo li, anche fotografici, inediti. P ricordato il 75° anniver- sario della Liberazione. Gli anni passano e i pro- tagonisti di quelle vicende, ine- sorabilmente, non ci sono più. Una storia, tuttavia, davvero straordinaria, al di là di ogni re- torica. Perché quella detenzio- ne drammatica e “volontaria”, che coinvolse oltre seicentomi- Per questo, una decina di anni la uomini (un numero enorme), fa, ho cominciato a raccogliere non fu una scelta passiva, si- le testimonianze - le ultime, per lenziosa, rinunciataria, come al- forza di cose - di un’altra vicen- cuni potrebbero pensare, ma da legata alla Resistenza e al- vera resistenza, consapevole e l’opposizione al nazifascismo: meditata. La scelta di chi, da quella dei militari italiani interna- solo e davanti alla propria co- ti nei lager tedeschi dopo l’8 set- scienza, preferì soffrire, e spes- tembre 1943. Una pagina poco conosciu- so morire, piuttosto che essere complice del- ta, spesso dimenticata e rimossa, che ho la guerra nazista. Per dignità di uomini, per cercato di raccontare nel mio libro Noi nei coerenza religiosa, per onore di soldati. lager (Edizioni Paoline), con voci e materia- Tutto ebbe inizio con l’Armistizio, è cosa nota, quando i nostri soldati Militari italiani schedati nei lager vennero abbandonati a sé stes- si, attaccati immediatamente dai tedeschi e catturati a deci- ne di migliaia. Furono deporta- ti in Germania e in Polonia, smistati nei campi di prigionia e costretti da subito ai lavori più umili e pesanti, in miniera, nel- le fabbriche, a sgombrare ma- cerie. A volte semplicemente a fare da scudi umani. Tutto questo, tuttavia, poteva fi- nire, e subito. Chi infatti accet-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 24 APPROFONDIAMO 24 Uno dei lager dove furono rato, sia perché il Reich prefe- internati i militari italiani rì a un certo punto avere a pro- pria disposizione altre migliaia di uomini da sfruttare come schia- vi. Annichiliti come persone, senza più nomi ma solo numeri, essi furono costretti a dodici, sedici ore di lavoro al giorno, tutti i giorni, con pochissimo cibo, in condizioni di estremo disagio. E molti, migliaia, non riuscirono a sopravvivere. Diversa, invece, fu la sorte de- tava di entrare a far parte del nuovo eserci- gli ufficiali. Nei loro riguardi le azioni intimi- to della Repubblica Sociale o di arruolarsi datorie delle commissioni dei nazisti e dei fa- come ausiliario nelle forze armate germani- scisti furono sempre pressanti e continue. che otteneva immediatamente la libertà, la Ma per lo più ottennero il risultato opposto. possibilità di tornare a casa, tra i propri fa- Perché proprio nelle baracche dei lager, di miliari e con una buona paga. Eppure la qua- nascosto, con discussioni e confronti, co- si totalità di quei militari italiani disse di no: minciò a nascere una nuova consapevolezza una volta, dieci volte, cento volte in venti mesi politica e democratica in uomini cresciuti in di internamento. vent’anni di regime. La risposta tedesca fu durissima. I nostri sol- Una vera, grande resistenza, animata, ad dati furono detenuti in lager già ritenuti ina- esempio, da maestri come Giuseppe Laz- gibili per i prigionieri di guerra di altre na- zati («Così schivo a comandare, così forte zionalità. Ma proprio qui sta il punto: i mili- a imporre il suo fermo e fragile comanda- tari italiani, insultati, derisi, indicati come “ba- mento: resistere, dire di no», ricorderà un dogliani”, più solitamente come “traditori”, compagno di prigionia, Vittorio Bellini). E poi non vennero considerati dai nazisti come da altre personalità di spicco: promettenti fi- “prigionieri di guerra”, ma fu- rono declassati a “internati Nelle baracche si divide il pane militari” e come tali, ad esem- pio, privati anche dell’assi- stenza della Croce Rossa in- ternazionale. Erano soltanto degli “Imi”: una sigla, ma an- che parola dantesca che in- dica chi è caduto in basso, chi sprofonda nell’abisso… Nei confronti dei “semplici” soldati italiani le campagne di persuasione ad arruolarsi tra le file nazifasciste furono pre- sto sospese, sia perché non ebbero certo il risultato spe-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 25 APPROFONDIAMO 25 gure politiche come Nat- Il funerale nel lager di un soldato italiano ta e Piasenti; uomini di fede come Giuntella e ge- nerosi cappellani come don Amodio e don Pasa; esponenti della cultura come lo scrittore Giovan- nino Guareschi («Non muoio nemmeno se mi ammazzano!», era una delle sue celebri espres- sioni durante l’interna- mento), il pittore Giuseppe Novello (che ha testimoniato con i suoi di- ra finita. I primi governi italiani diffideranno segni i giorni della prigionia), l’attore Gian- infatti di questa massa di reduci, ancora in rico Tede- divisa, temendo il loro presunto rancore per Un disegno fatto da schi (che essere stati abbandonati, e avendo ancor più Guareschi durante proprio nei paura delle loro idee, di chissà quali “lavaggi la prigionia lager matu- del cervello”, di chissà quali risentimenti ma- rò la sua vo- turati in mesi di stenti e sofferenze… cazione tea- Per tutto questo, il rimpatrio degli Imi dai la- trale e pro- ger nazisti avverrà a rilento, spesso con gra- prio in questi ve ritardo. E l’accoglienza in patria sarà per giorni fe- lo più fredda, piena di diffidenza e di so- steggia il tra- spetto. Loro stessi, traumatizzati e delusi, guardo dei preferiranno da allora in poi dimenticare e ri- c e n t o muovere quella drammatica esperienza, anni)… E piuttosto che raccontare e spiegare quella molti, molti loro detenzione – ora ne capiamo il senso altri ancora. – che fu volontaria. Così come moltissimi, e in massima parte Un’altra, diversa, ma vera Resistenza. oscuri e ancora sconosciuti, furono gli atti di autentico eroismo, di generosità fino alla Finalmente liberi, si torna a casa perdita della propria vita. A sofferenza si aggiungeva poi sofferen- za, perché in Italia, in quei mesi, del de- stino degli Imi non si sapeva nulla. Al- l’opinione pubblica, e soprattutto alle famiglie, il regime di Salò raccontò, men- tendo, che i militari italiani si trovavano las- sù come “liberi lavoratori”, e che tutti «stanno bene e non hanno bisogno di soccorsi alimentari», come scriveva Mus- solini. Un falso storico che peserà anche a guer-
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 26 OLTRE IL CAMPANILE 26 Drammatica la situazione nel Terzo Mondo Il virus degli altri “Usciremo tutti insieme”. Ma fino a dove siamo disposti a far arrivare questo «insieme»? di Giorgio Bernardelli o diciamo tutti: il Coronavirus - que- L di migliaia di persone là questo dramma lo sta terribile malattia che abbiamo im- stanno vivendo nelle favelas, le baraccopoli parato a conoscere bene, anche dell’immensa periferia della città. Che cosa nella nostra città - è il frutto di una vuol dire «restare in casa» lì? Come si fa a pandemia. È un morbo che attraversa le proteggersi in quartieri dove non arriva frontiere. Già, ma allora come stanno le per- l’acqua potabile, figuriamoci l’amuchina o le sone oggi negli altri Paesi? E come questo mascherine? virus sta cambiando la vita anche a chi vive Ma anche in aree del mondo dove per for- a migliaia di chilometri da noi? tuna l’emergenza sanitaria non sembra È il tema di cui parliamo meno in quest’Ita- così drammatica il Covid19 sta comunque lia che si lecca le ferite della grande trage- provocando conseguenze pesanti. È il caso dia. Certo, è naturale che dopo un dramma di tanti Paesi dell’Africa sub-sahariana dove che ci ha toccato tutti così da vicino cia- applicare l’isolamento sociale ha voluto scuno guardi prima di tutto alla propria re- dire chiudere i mercati e quelle mille occa- altà. Però è triste che quest’atteggiamento sioni di lavoro informale che permettono a si traduca nella convinzione che siamo milioni di persone di guadagnarsi quell’eu- solo noi a soffrire: non è così, il Covid19 sta ro o due al giorno grazie al quale c’è qual- davvero seminando morte e desolazione in cosa da mangiare alla sera per tutta la fa- tutto il mondo. E a pagarne le conseguen- miglia. Ecco: in tanti Paesi poveri oggi è la ze sono a ogni latitudine soprattutto i più po- fame l’altro volto del Coronavirus. Le agen- veri. Quelli che anche in una grande trage- zie internazionali prevedono che il mondo tor- dia finiscono per diventa- re invisibili. Ben pochi ad esempio si sono accorti che tra le al- tre realtà dove il Coronavi- rus sta mietendo più vitti- me non ci sono gli Stati Uniti o la Gran Bretagna, ma anche l’intera America Latina: in Brasile, per esempio, i numeri sul con- tagio in una metropoli come San Paolo sono pa- ragonabili a quelli di Mila- no. Con una differenza im- Fosse comuni in Amazzonia portante però: centinaia
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 27 OLTRE IL CAMPANILE 27 nerà indietro di vent’anni da questo punto di vista: se già prima di questo di- sastro a soffrire la fame era una persona ogni 9 nel mondo, ora la proporzione potrebbe diventare una ogni 7. E che non sia un al- larme catastrofista lo ca- piamo da quanto ci rac- contano i missionari; dalle migliaia di persone dispe- rate che già ora bussano Distribuzione mascherine in Africa alle porte delle loro par- rocchie perché non possono più portare in bilmente il lavoro l’ha perso anche lui. giro passeggeri sul loro risciò oppure ven- «Da questa crisi possiamo uscire solo tutti dere i fazzoletti di carta all’incrocio della gran- insieme». «Nessuno deve essere lasciato in- de città. Il tutto mentre - contemporanea- dietro». Ce lo ripetiamo spesso in questi gior- mente - si sta fermando anche il flusso di de- ni nelle nostre città; ed è verissimo. Ma fino naro che nei Paesi poveri regolarmente ar- a dove siamo disposti a far arrivare questo rivava da qualche parente immigrato in Eu- «insieme»? Dopo il Covid19, per esempio, ropa o negli Stati Uniti; perché oggi proba- possiamo continuare a ritenere normale che ci siano interi Paesi dove non c’è nemmeno un letto attrezzato per la terapia in- tensiva e per questo si muore «ordinariamente» per tante altre malattie che sarebbero facilmente cu- rabili se si disponesse di un respiratore? Una pande- mia è una grande occasio- ne per aprire gli occhi sul mondo. Non lasciamocela Coronavirus in Bangladesh sfuggire, guardando solo a ciò che abbiamo perso noi. Se abbiamo la possibilità di donare qualcosa anche a questi fratelli più lontani segnalo in particolare un’iniziativa: il fondo «S140 Emergenza Coronavirus nel mondo» che la Fondazione Pime ha aperto per rispondere al loro grido d’aiuto. Sul sito www.pimemilano.com sono indicate le modalità per contribuire e il dettaglio su quanto i missionari - Paese per Paese - stanno già facendo in queste settimane per rispondere alla crisi. Non è la guerra tra po- veri ma la cura gli uni degli altri la strada che quest’esperienza ci sta indicando. Per cominciare da qui a cambiare tutti davvero.
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 28 CIVICA 28 A 75 anni dalla Liberazione Un 25 aprile solitario, ma Bresso non dimentica dalla Redazione erte memorie C vanno rivissute, perché sono un patrimonio tutti, e contribuiscono a farci popolo, uno “di me- di morie e di cor” come di- ceva il Manzoni nel Marzo 1821. Una di queste me- morie è sicuramente quella del 25 aprile, che rammenta il valore della li- bertà, della democrazia e del sacrificio per custodirle. Liberazione, alla sola presenza del sindaco, Così l’Amministrazione Comunale ha vo- del presidente dell’ANPI e del parroco. luto fare una breve commemorazione della Poche parole, ma intense, una benedizione alla corona e alle vittime dei bombarda- menti, della violenza e della guerra nella Cripta dei Caduti nel cimitero di Bresso, sulle note struggenti del “Silenzio fuori or- dinanza” suonato da una tromba.
Squilla maggio 2020 stampa__ 06/05/20 22:51 Pagina 29 CIVICA 29 I nostri anziani alla casa di riposo La Casa dell’Anziano “Luigi Strada” all’epoca del coronavirus Comunicato dell’Ente Morale Pio XI in dal nostro paziente “zero” e poi successivamente all’arrivo degli esiti dei tamponi F (peraltro procurati in autonomia, senza alcun aiuto da parte degli organi competenti e somministrati a tutti gli ospiti), è stata sempre data comunicazione sia scritta che per le vie brevi ai parenti, informando nel contempo il sindaco e gli operatori in servizio. Segnaliamo che, da parte degli organi competenti, l’Ente Morale non ha ricevuto alcuna for- nitura di dispositivi medici necessari per la tutela degli ospiti e del personale ad eccezione dell’aiuto dell’Amministrazione Comunale che ha reperito una parte di tali dispositivi. L’Ente ha provveduto in proprio a completare il fabbisogno. I congiunti sono stati altresì messi al corrente degli spostamenti di camera necessari per l’isolamento. Infatti, la nostra priorità è sempre stata e rimane la costante cura dei degenti, le comunicazioni ai familiari e alle autorità competenti. Ai primi di marzo la Struttura è stata chiusa alle visite dei parenti ma la comunicazione non è mai venuta meno. Ogni giorno il direttore sanitario o il medico di reparto informano telefo- nicamente dello stato di salute degli assistiti i parenti che ne fanno richiesta (circa 30 telefo- nate ogni giorno). I familiari vengono altresì avvisati direttamente dalla Struttura in caso di variazioni o aggravamenti. Per gli anziani in grado di parlare è stato inoltre predisposto un servizio di videochiamata. Si precisa che senza i tamponi, come detto procurati in proprio, non si sarebbe potuto avere un quadro completo della situazione fra “negativi”, “positivi” e “positivi asintoma- tici”, e quindi mettere in atto tutte le pro- cedure necessarie per la tutela degli ospiti della RSA seguendo le direttive dettate da ATS Milano. L’Ente, sempre in proprio e sempre per la salvaguardia della salute dei ricoverati, all’arrivo dei primi risultati “positivi”, si è subito attivato per formalizzare una con- sulenza con il reparto di infettivologia dell’ospedale di Niguarda, ma tale inizia- tiva è tuttora in sospeso in attesa di ac- cordi con l’ATS Milano. Per quasi due mesi tutte le RSA sono state lasciate in coda ad altre emer- genze ed ora riteniamo ingiusto essere messi sul banco degli imputati, pur avendo operato nel rispetto delle proce- dure disposte da ATS.
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