Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021

Pagina creata da Pietro Giuliani
 
CONTINUA A LEGGERE
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
COSA FURONO LE
                                            volta dall’Unità d’Italia si divisero i
                                            cittadini italiani tra ebrei e non ebrei.
LEGGI RAZZIALI                              Mentre studenti e insegnanti ebrei
                                            venivano cacciati dalle scuole, altre
         1938 - 2018                        misure discriminatorie e restrittive si
Ottanta anni dalle Leggi Razziali           preparavano a entrare in vigore.
           in Italia                        A seguito delle Leggi razziali, ci fu la
I decreti «Per la difesa della razza»       deportazione, l’internamento e lo
furono emanati da B. Mussolini e            sterminio dei cittadini ebrei, in Italia e in
firmati dal re Vittorio Emanuele III il 5   tutti i Paesi europei sottoposti al
Settembre del 1938. Furono approvati        controllo nazista.
dal Consiglio dei Ministri del Regno         Il termine «Shoah» in lingua ebraica, fu
d’Italia l’11 novembre del 1938 e il 14     lo sterminio di 6 milioni di persone
dicembre approvati a Montecitorio con       soprattutto tra il 1941 e il 1944.
un lungo applauso e il consenso             Ricordando il giorno in cui si
unanime a scrutinio segreto dei 351         aprirono i cancelli di
deputati presenti. Erano il seguito della   Auschwitz riconosciamo
discriminazione razziale già normata dal
fascismo in riferimento agli abitanti
                                            l’unicità e universalità della
delle colonie in Africa e per la prima      Shoah in Europa.
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
SCOPO
 DELL’INCONTRO
 Richiamare alla mente coloro che reagirono e si opposero mettendo a
 repentaglio la loro vita: I «giusti tra le nazioni»

“La memoria non è un dato oggettivo. Si ricorda in base ad un processo che
  parte da fuori di sé e torna dentro. Nominare fatti, luoghi, persone, oggetti
  presenti in vivo o in memoria serve a richiamare significati interni o interiori.
Determinante è il modo in cui se ne parla, il tempo scelto e l’occasione.
I dati oggettivi di contorno tuttavia sono importanti dato che la memoria è in
  ogni caso una selezione cosciente di ciò che collettivamente vogliamo
  ricordare. Il giudizio morale implicato sull’accaduto consente o meno di farsi
  attraversare dal ricordo e di diventare capaci, forse, di ospitare il dolore,
  nell’impegno di tenere lo sguardo rivolto al bene e alla via della bellezza”.

Vito Mancuso, La via della bellezza, Garzanti, Milano 2018
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Esprimere insieme riconoscenza
per coloro che reagirono e si
opposero mettendo a repentaglio
la loro vita: “Vogliamo ricordali
contro ogni forma di ingiustizia e
sopraffazione, a tutela dei diritti
fondamentali.
I 12 GIUSTI TRA LE NAZIONI
del territorio trevigiano riposano nel Giardino
dei Giusti del Memoriale Yad Vashem
- Cinque cittadini di Possagno
- Uno di Treviso
- Uno di Piavon di Oderzo
- Cinque sacerdoti
Don Angelo Dalla Torre – doc. del Seminario
Don Giuseppe De Zotti – doc. del Pio X
Don Giovanni Simeoni – Rettore del Pio X
Don Ferdinando Pasin – Parroco S. Martino       Giardino di Yad Vashem - Gerusalemme
Mons. Oddo Stocco – Parroco di S. Zenone
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Conoscere–

La valle delle comunità allo Yad Vashem di Gerusalemme
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Studiare e riflettere
«Ponti di Amicizia: Memoria
consapevolezza responsabilità», - come viene recepita la Shoah
propone un’azione di studio e di dai giovani studenti che fanno
riflessione.                       coabitare in classe culture,
                                   provenienze e tradizioni diverse;
Di fronte ai numerosi gesti di     - Come impariamo a riconoscere
antisemitismo presenti nel         il pericolo per reagire in modo
nostro contesto democratico e      responsabile in mutate condizioni
civile è necessario rinvigorire la storiche.
consapevolezza che la Memoria      - come elaboriamo nuovi
della Shoah è un valore             contesti ed esperienze di
costitutivo della Unione Europea. coabitazione sicura a supporto di
                                   una nuova coscienza collettiva
     Ci domandiamo:                sostenuta dalla normativa
                                   istituzionale.
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Testimonianze dal Marocco
                 atti semplici e concreti
            di Karima Moual – 2.2. 2016 LA STAMPA
…La tragedia della Shoah si commemora da alcuni
anni in Marocco e custodisce nella sua barbarie anche
le testimonianze di coloro che hanno difeso amici o
semplicemente sconosciuti cittadini marocchini ebrei
che chiedevano un nascondiglio o un aiuto per
scampare alle persecuzioni naziste.
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Quando gli emissari di Pétain (Governo francese di Vichy
collaborazionista con il nazismo) chiesero la lista dei
nominativi da deportare, il re Mohammed V protesse i
250.000 ebrei marocchini le loro vite e le loro proprietà.
Anche la popolazione del Marocco reagì in difesa dei
propri vicini e colleghi, mise a disposizione degli ebrei le
case ove potessero rifugiarsi e nascondersi, custodì i loro
oggetti perché non fossero confiscati, divise il poco cibo,
preavvertì gli ebrei delle razzie delle SS di cui venivano a
sapere.
Nutrici arabe crebbero bambini ebrei; fornai arabi
sfornarono clandestinamente pagnotte per sfamare gli
ebrei cui le razioni alimentari erano ridotte a niente;
pastori arabi accolsero e nutrirono ebrei nelle loro
capanne isolate.
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Sono alcune delle tante storie di umanità, di convivenza,
di amicizia e rispetto che raccontano l’ebraismo e
l’islam attraverso atti semplici ma concreti.
Storie che mettono in luce la straordinarietà
dell’incontro, della solidarietà, della sintonia e della
complicità che segnano queste due comunità prima di
tutto umane.
Rete Meta-MEMORIA della SHOAH 2021
Quando ci fu un forte esodo di popolazione ebraica, nel villaggio
berbero di Arazan, a Sud del Marocco, un anziano signore
mantenne una promessa.
Nel 1962 gli era stata lasciata la chiave della sinagoga dall’ultimo
ebreo abitante di quel villaggio.
«Custodiscila - gli aveva detto - e se un giorno un ebreo arrivasse
in questo villaggio e chiedesse di una sinagoga, portagli questa
chiave».
Da quel giorno, Karim Hadad onora il patto del suo amico ebreo e
custodisce la chiave della sinagoga come un gioiello prezioso. E
non è il solo.
Testimonianze della scuola in Italia
Lettura del volume RITORNO A SCUOLA "L’educazione dei bambini
e dei ragazzi ebrei a Venezia tra Leggi razziali e dopoguerra". A cura di Laura
Voghera Luzzatto, Maria Teresa Sega, Nuova Dimensione, 2012

                                        …Ci siamo accorti che i
                                        bambini ebrei, esclusi
                                        dalla scuola dal 1938 al
                                        1945,     quando       si
                                        ritrovarono tra i banchi,
                                        quello fu il segnale che
                                        la vita normale poteva
        Laura e Amos Luzzatto,
        Venezia 20 giugno 2013          essere ripresa anche
                                        dopo tanta sofferenza…
 Nel libro sono presenti molti disegni di guerra e anche molti ritratti che
 documentano la gioia di stare insieme a scuola. Questo ci ha spinto a
 guardarci in faccia a scoprirci come gruppo e a voler dare la nostra
 testimonianza collettiva. (Classe 4^ - Scuola Primaria G.Ciardi Treviso)
RITRATTI

L’insegnante Anna Travan spiega
come gli alunni abbiano osservato le
immagini del libro per coglierne le
caratteristiche ricorrenti che hanno
poi riconosciuto nei ritratti eseguiti
da Modigliani, artista di cultura
ebraica che aveva studiato a Venezia
prima del conflitto mondiale. E’ nato
spontaneo nei bambini un interesse
per la ritrattistica nelle varie epoche
e la richiesta di ritrarsi tra loro.
Osservando gli alunni al lavoro, ho
potuto vedere la disponibilità
reciproca a rendere possibile il
lavoro dell’altro su di sé, a cogliere
nell’espressione del volto
l’interiorità dell’altro e a
trasformarla in forma e colore.

Questo sforzo ha creato tra i
bambini un livello più profondo di
conoscenza e di interesse maggiore
l’uno per l’altro.
Oggi questi ragazzi dai diversi
profili ci osservano per dirci:

       “Noi siamo qui
    per il bene per tutti”.
Lettera ai genitori
“Invia una Lettera”
PER CONDIVIDERE IL DOLORE
Scuola Primaria G.Ciardi Treviso
Cari genitori, vi scriviamo perché a scuola
abbiamo studiato cosa furono le leggi
razziali in Europa e in Italia.
Queste leggi, promulgate nel 1938
prevalentemente contro tutti gli ebrei,
proclamavano la superiorità della razza
ariana e determinarono l’esclusione dei
cittadini ebrei dalla scuola e dai pubblici
uffici, la confisca dei beni, la persecuzione,
la deportazione nei campi di
concentramento e infine l’annientamento
nei campi di sterminio.
Cari studenti
Risposta dai      grazie delle vostre lettere e della vostra
  genitori        indignazione su questa vicenda che dopo
                  80 anni interroga ancora, la storia
 LA VITA DOPO     dell’Italia e dell’ Europa. Le leggi razziali
                  furono abrogate solo tra il 1944 e il 1947
   LA SHOAH       con atti legislativi successivi.
   Memoria        L’impegno d molte persone ha fatto sì che
consapevolezza    oltre la Shoah la vita ebraica sia
                  continuata e sempre più da vicino possiate
 responsabilità   incontrare ragazzi e ragazze ebrei nelle
                  scuole, negli studi, nella vita comune
                  pienamente cittadini in Italia e in Europa.
                  L’antisemitismo vecchio e nuovo che pur
                  talvolta si fa presente nella società non
                  turbi la vostra lucidità di cuore e di
                  pensiero e lo studio via sorregga con gli
                  argomenti per contrastarlo.
Contribuire a rinforzare l’attitudine allo studio per
          reagire al pericolo, con l’impegno del sentimento e
SCOPO     della ragione per dare un nome alla violenza e
DELLA     contrastarla.     E moltiplicare nuove esperienze
          positive con gli strumenti della mediazione educativa
RICERCA   e didattica.
Fare un’esperienza di ricerca
 nella quale le differenze si esprimano e si compongano
          in una prospettiva comune più ampia

Sandro Silvestri, Presidente Associazione Giuseppe Martini e M. Letizia Chiavellati di Rete
Meta introducono l’esperienza di ricerca didattica ”Ponti di Amicizia: Italia Israele
Palestina Giordania - 2018 – 2020 “Mi Presento e Ti presento, nella prospettiva che la
ricerca internazionale rivolga le sue politiche anche nel settore dell’Istruzione di base.
DUE LIBRETTI «PONTI di AMICIZIA 2020»
Memoria Consapevolezza Responsabilità
 Il programma di formazione e ricerca è promosso a Treviso
dall’ Associazione “A Light for Hope – Luce di Speranza” Onlus
              e Rete Meta, in collaborazione con:
Associazione Giuseppe Martini, IC4 “L. Stefanini”, IC5 “ Coletti",
IC “Casteller Paese", Circolo Hilal e Cooperativa di Solidarietà
           Segreteria Insegnanti di IRC della diocesi
Puoi anche leggere