REPORT DI PROGETTO 2 Circolo Didattico di Avellino - "IO ASCOLTO-PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE - Direzione Didattica Secondo Circolo di ...
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2° Circolo Didattico di Avellino "IO ASCOLTO- PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE ... INSIEME" CUP: E34C17000040002 2^ Annualità – A.S. 2017/2018 REPORT DI PROGETTO Dirigente Scolastico : Prof.ssa Mary Morrison
Sommario Premessa.................................................................................................... 1 Introduzione............................................................................................... 4 Il contesto di riferimento ............................................................................ 6 I bisogni del territorio ................................................................................10 I partner del progetto ................................................................................12 Staff del progetto ......................................................................................13 Il progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME” ................................................................................15 Metodologie di intervento ........................................................................44 I nostri laboratori: istantanee ....................................................................46
Premessa Il progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME”, che qui viene presentato, intende essere un suggerimento, non solo come spunto ma anche come fattibilità, di come la scuola possa e debba (ri)appropriarsi di un complesso formativo e di un insieme di attività che, se gestite nei modi dovuti, hanno un grande potenziale educativo. Il progetto ha inteso promuovere la cultura del rispetto e della cittadinanza attiva attraverso il potenziamento dell’informazione e della partecipazione dell’intera comunità educante, aderendo perfettamente alle linee guida del Piano “Scuola Viva” ed ha così avviato, con la prima annualità e consolidato con la seconda annualità, il programma sperimentale di didattica integrativa e innovativa da realizzare in orario extra-curricolare. Punto focale del progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME”, è stato l’integrazione e la connessione stabile delle risorse, delle competenze e delle iniziative tra istituzioni scolastiche ed associazioni di volontariato, enti di formazione, operanti a livello locale e finalizzate a sostenere processi di cittadinanza attiva e di competenza dei giovani futuri cittadini. Durante la realizzazione e l’attuazione delle attività progettuale, grazie alla costante collaborazione dei soggetti coinvolti, è stata raccolta la documentazione utile e necessaria all’elaborazione del presente documento. L’analisi riporta dati attinenti alle attività didattiche, laboratoriali e ricreative realizzate dal progetto. 1
La documentazione utilizzata ed esaminata ha riguardato: la pianificazione presentata e la relativa articolazione dettagliata delle attività; le finalità perseguite; i risultati attesi e raggiunti; il livello di adesione e di partecipazione alle attività proposte; il gradimento espresso dalle alunne e dagli alunni fruitori; il gradimento espresso dagli adulti fruitori; la strutturazione particolareggiata dei moduli tematici. Si è proceduto, quindi, ad un’estrapolazione delle informazioni e dei dati che sono stati poi sistematizzati ed analizzati in questo Report di progetto. 2
Sentire è facile perché esercizio dell’udito ma ascoltare è un arte perché si ascolta anche con lo sguardo, con il cuore, con l’intelligenza. (Enzo Bianchi) 3
Introduzione Il progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME” è stato ideato ed implementato nell’ambito del Programma “Scuola Viva” programma triennale, finanziato mediante risorse del Fondo Sociale Europeo, con cui la Regione Campania realizza, a partire dall'anno scolastico 2016-2017, una serie di interventi volti a potenziare l'offerta formativa del sistema scolastico regionale, con l'obiettivo di innalzare il livello della qualità della scuola campana e rafforzare la relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini. Il 2° Circolo Didattico di Avellino ,tenuto conto degli obiettivi di processo definiti nel RAV, relativi all’inclusione e differenziazione e all’ambiente di apprendimento, tenuto conto del Macroprogetto di Circolo ,ha da sempre posto attenzione allo sviluppo di un ambiente di apprendimento aperto al territorio e stimolante per le alunne e gli alunni, orientato all’utilizzo di una didattica personalizzata, basata su metodologie innovative ( cooperative 4
learning), capace di incrementare gli aspetti connessi all’inclusività e di coinvolgere i giovani alle azioni promosse dall’Istituto Scolastico. L’intervento attuato dal progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME” ha inteso promuovere azioni didattiche di tipo laboratoriale e ricreativo, in grado di avvicinare gli alunni ed i giovani del territorio all’ambiente scolastico, rendendo quest’ultimo meno ostico e di maggiore attrazione. La proposta del Dirigente Scolastico del 2° Circolo Didattico di Avellino e del gruppo di lavoro preposto, si è sostanziata nella realizzazione di una rete territoriale, che prendendo il via dalle risorse interne, quali spazi, risorse ed esperienze, si è ampliata attraverso la collaborazione di esperti esterni nell’organizzazione di 5 laboratori, intesi quale punto di riferimento della comunità scolastica e del territorio. 5
Il contesto di riferimento Il Progetto si è sviluppato presso il 2° Circolo Didattico di Avellino, un comune situato nella parte pianeggiante della conca avellinese, una grande valle di origine vulcanica dell'Appennino Campano , fertile entroterra, circondato da mare e monti, antiche secolari tradizioni, santuari ed abbazie mete di pellegrinaggio, architetture barocche e neoclassiche. L’attuale centro storico di Avellino conserva caratteristiche medievali, è elegante e caratterizzato da grandi piazze ed interessanti palazzi. I dintorni del centro urbano sono rigogliosi di vegetazione: prevale la coltura della nocciola. Le 22.223 famiglie presenti sul territorio presentano status socio- economico – culturale medio-alto, non mancano, però, famiglie che vivono condizioni di disagio, specialmente nelle aree periferiche della città, dovute a disoccupazione (il 15,5 %) e deprivazione culturale. 6
Si è trattato di riflettere su uno spaccato societario la cui analisi non è stata affatto semplice e lineare a causa della coesistenza di infinite sfaccettature e contraddizioni al suo interno che vanno esaminate caso per caso. Di tale complessità gli aspetti essenziali, questi riguardano: IL MUTAMENTO L’AVVENTO DELL’ECONOMIA BASATI SUI TRADIZIONALE SERVIZI E SUL TERZIARIO AVANZATO DELLA FAMIGLIA LA CULTURA DELLA PARITÀ DEI SESSI E IL L’INCIDENZA SEMPRE PIÙ INSIDIOSA CONSEGUENTE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI IMPEGNO DELLA MASSA E LA CIVILTÀ DELLE IMMAGINI DONNA NEL CAMPO LAVORATIVO LA DIMINUZIONE DELLE NASCITE E LA LE MODIFICHE NEI COMPORTAMENTI NUCLEARIZZAZIONE INDIVIDUALI E COLLETTIVI DELLA FAMIGLIA LA PRESENZE DI CULTURE E RELIGIONI DIVERSE Ne deriva, in una condizione di disagio diffusa che riguarda soprattutto i ragazzi nella fascia compresa tra i 5 e i 14 anni (sono circa 6.625 su 54.561 abitanti secondo i dati Istat del 2017), un atteggiamento generale di incertezza e di perdita di fiducia nel futuro, aggravato dalla rassegnazione. 7
Gli interessi che coinvolgono i ragazzi sono prevalentemente orientati verso le attività sportive (calcio) data la presenza di numerose associazioni amatoriali esistenti sul territorio. Ma non tutti i minori hanno la possibilità di instaurare costanti rapporti interpersonali che li stimolino alla socializzazione; ne deriva una diffusa assunzione di modelli di comportamento non adeguati. Per quanto concerne gli aspetti più strettamente connessi alla cultura, si registra un dilagante uso del codice dialettale, per cui spesso i ragazzi hanno un patrimonio lessicale povero o inficiato dall’ascolto dei linguaggi pubblicitari e, inoltre, hanno difficoltà nella comprensione e nella produzione in lingua italiana. Il 2° Circolo Didattico di Avellino aggrega la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria e si articola su quattro plessi, tre di Scuola dell’Infanzia e due di Scuola Primaria. Il Circolo raccoglie un’utenza scolastica distribuita fra il capoluogo, alcune frazioni e comuni limitrofi quali Mercogliano, Monteforte Irpino, Atripalda. Le notevoli modifiche socio - culturali - ambientali degli ultimi anni hanno creato nel tessuto urbano una serie di problemi, che si riflettono sull’infanzia generando situazioni diverse e contrapposte: in alcuni casi sono evidenti carenze affettive, insicurezza, disagio ambientale e sociale; in altri casi si osserva il fenomeno opposto: eccessiva sicurezza, desiderio di eccellere, ostentazione di sé. Gli alunni che frequentano le scuole del 2° Circolo provengono da famiglie prevalentemente con indice socio-culturale medio-alto, come si rileva dai dati di contesto desunti dal RAV; le stesse partecipano e collaborano con l’istituzione scolastica per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici proposti dalla scuola. Questa collaborazione tra Scuola e Famiglia si concretizza nella piena condivisione del Patto Educativo di Corresponsabilità, che viene sottoscritto all’atto dell’iscrizione, come condizione necessaria e imprescindibile all’avvio del percorso educativo. 8
La scuola accoglie la ricchezza del territorio, il quale non manca di centri di aggregazione, per progettare un’offerta formativa tesa a costruire una positiva identità dell’alunno, centralizzando la persona e valorizzando le diversità. Al fine di garantire la propria azione formativa il Circolo considera tutti i soggetti Istituzionali, gli Enti Locali, le Associazioni e le agenzie varie operanti sul territorio quali interlocutori significativi dei quali utilizzare proficuamente competenze e disponibilità e favorisce il dialogo scuola-famiglia tenuto conto, pur nella sua autonomia progettuale, delle esigenze manifestate. La Scuola è aperta inoltre alla collaborazione con altre istituzioni scolastiche e partecipa ad iniziative di reti di scuole, nell’ambito AV01. Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il rapporto fra la scuola e le altre agenzie educative del territorio, anche allo scopo di rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile. In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica il Circolo mira pertanto a: - Riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola; - Dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali; - Maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive; - Integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali. 9
I bisogni del territorio Da quanto tratteggiato dal contesto territoriale di Avellino è emersa l’esigenza di attivare percorsi formativi-ricreativi in grado di potenziare le attitudini personali dell’utenza giovanile e favorirne la socializzazione e l’integrazione. Un bisogno ben chiaro alla scuola, che consapevole dell’importanza del proprio ruolo nella crescita formativa e personale dei propri discenti, risponde alle sollecitudini dei cambiamenti della società, attivando “nuovi modi di insegnare” in una logica di un rinnovo costante dei saperi più conformi allo sviluppo societario e ai bisogni degli allievi e del territorio nel suo complesso. Nello specifico, con il progetto: “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME”, l’Istituto ha inteso: Porsi come istituzione che interagisce con la più vasta comunità sociale; Creare un ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni allievo trovi le occasioni per sviluppare e maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di relazione interpersonale, di progettazione e verifica di riflessione logico – critica e di studio individuale; Proporre esperienze dirette, concrete, attive, motivanti e in forma ludica e laboratoriale per essere sempre protagonisti della realtà sia all’interno che all’esterno dell’istituzione scolastica; Promuovere la comprensione e la fruizione di nuovi saperi; 10
Contrastare la disgregazione e il disagio incrementando l’offerta di mezzi, strumenti, risorse, possibilità educative anche in orario extrascolastico; Favorire l’accoglienza delle diversità; Porre particolare attenzione alla valorizzazione delle differenze individuali; Diffondere l’uso consapevole delle tecnologie digitali. Il 2° Circolo Didattico di Avellino è molto attento ai bisogni di inclusione e differenziazione, e ha puntato alla realizzazione di una scuola inclusiva, capace cioè di garantire il successo formativo di tutti gli alunni, nessuno escluso, garantendo il benessere bio-psico-sociale della persona. Questo obiettivo si è potuto raggiungere: ORGANIZZANDO MOMENTI DI ORGANIZZANDO AL MEGLIO LE CONFRONTANDO, CONFRONTO SUI RISORSE ASSEGNATE E COORDINANDO E CASI/CONSULENZA E PREDISPONENDO LE ATTIVITÀ VERIFICANDO I PROGETTI CHE SUPPORTO AI COLLEGHI SULLE DA REALIZZARE; SI REALIZZANO NELLE CLASSI; STRATEGIE/METODOLOGIE DI GESTIONE DELLE CLASSI; ELABORANDO UNA PROPOSTA INERENTE IL PAI (PIANO RILEVANDO , MONITORANDO E ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ) VALUTANDO IL LIVELLO DI RIFERITO A TUTTI GLI ALUNNI INCLUSIVITÀ DELLA SCUOLA; CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. 11
I partner del progetto Nell’ambito del progetto si è sperimentato e validato un processo di networking con i seguenti partners che hanno accompagnato l’intera messa in atto dell’attività progettuale: BRIDGE S.R.L.; ADS AVELLINO SCACCHI; ASSOCIAZIONE CULTURALE VERNICEFRESCA TEATRO; NESSI SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS. Queste partnership di competenze hanno realizzato modelli di operatività cooperativa in cui i protagonisti (scuola e stakeholders) hanno disegnato una Rete Innovativa di Collaborazione, ossia un aggregato di soggetti con una visione e obiettivi comuni. Sono nate, dunque, concrete pratiche educative e strategie di cooperazione, per cui la rete è diventata strumento e luogo per la diffusione delle conoscenze e delle competenze per favorire la trasferibilità e la replicabilità di questa esperienza che può definirsi certamente una best practice nell’ambito delle politiche di intervento a supporto della integrazione e della inclusione. 12
Staff del progetto DIRIGENTE SCOLASTICO Ha promosso, diretto e coordinato 1 l’attuazione del progetto e presidiato tutte le azioni progettuali e i moduli attivati TUTOR D’AULA Hanno svolto la funzione di assistenza del 7 gruppo in formazione ed hanno supportato la costruzione del team di apprendimento. ORIENTATORI Hanno supportato i processi di apprendimento e la presa di coscienza del 5 proprio potenziale da parte dei/le partecipanti ai laboratori, potenziandone il locus of control. 13
ESPERTI Leve strategiche del cambiamento con esperienza pluriennale di docenza hanno 6 realizzato l’attività didattico-laboratoriali ed il management dei moduli. 14
Il progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME” La realizzazione delle attività didattiche ed educative, previste da progetto, è stata realizzata utilizzando metodologie atte a promuovere e a stimolare attivamente l’apprendimento degli allievi. Si è agito superando la metodologia formativa tradizionale promuovendo approcci innovativi e laboratoriali. Valorizzare le potenzialità di ciascuna allieva e di ciascun allievo, creare situazioni motivanti all’ascolto, alla comunicazione, alla lettura e alla produzione, utilizzare il gioco quale mezzo privilegiato per l’attivazione e lo sviluppo dei processi cognitivi: queste le strategie metodologiche di cui si è servito il progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME”. Tutte le fasi progettuali sono state realizzate attraverso un complesso di attività definite attività core e di attività trasversali. 15
Nello specifico: Attività core LABORATORI RIVOLTI INTERVENTI DI AGLI STUDENTI E AI ORIENTAMENTO GENITORI, TENUTI DA PERSONALE ESPERTO Attività trasversali COMUNICAZIONE PIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO E GESTIONE E VALUTAZIONE DISSEMINAZIONE. 16
Di seguito si propone una tabella che consente la lettura agevole delle fasi progettuali realizzate: Processo 1 PIANIFICAZIONE E GESTIONE Attività trasversale all’intero progetto, promosso COORDINAMENTO per tutta la durata, attraverso il coordinamento ATTIVITÀ 1.1 TECNICO globale di tutte le attività tratteggiate al fine di raggiungimento degli obiettivi di processo. Contabilità completa del progetto finalizzata garantire il corretto impiego dei fondi e la loro ATTIVITÀ 1.2 AMMINISTRAZIONE attribuzione in coerenza alle azioni definite nell'ambito del progetto Processo 2 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE MONITORAGGIO Predisposizione del sistema di raccolta delle ATTIVITÀ 2.1 FORMATIVO informazioni relativi ai risultati di apprendimento. Attivazione di un sistema funzionale di monitoraggio che ha consentito di verificare, in MONITORAGGIO DI progress, lo stato di avanzamento del progetto, ATTIVITÀ 2.2 PROGETTO apportare per tempo i necessari correttivi, controllare le condizioni di campo per il raggiungimento dei risultati previsti VALUTAZIONE ATTIVITÀ 2.3 Verifica e controllo dei risultati formativi FORMATIVA Alla luce dei rapporti di monitoraggio e delle VALUTAZIONE DI informazioni qualitative e quantitative raccolte, si è ATTIVITÀ 2.4 PROGETTO proceduto a una verifica della rilevanza, della efficacia, della efficienza e dell’impatto del progetto 17
Processo 3 ATTIVITA’ CORE PRESENTAZIONE DEL Giornata di Core Meeting per presentare il progetto a ATTIVITÀ 3.1 PROGETTO tutti gli stekeholders ATTIVITÀ 3.2 LABORATORI Attivazione di spazi laboratoriali Processo 4 COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE Preparazione ed esecuzione del piano di comunicazione, ATTIVITÀ 4.1 COMUNICAZIONE preparazione dell'immagine grafica coordinata per contribuire all'unica immagine e visibilità del progetto EVENTO FINALE E ATTIVITÀ 4.2 DIFFUSIONE DEI Organizzazione di una Final Term Conference per la RISULTATI presentazione dei risultati progettuali Di seguito viene presentata, nel dettaglio, la struttura dei 5 moduli attivati del progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME”: 18
Modulo 1 BENESSERE A SCUOLA: INSIEME SI DÀ DI PIÙ Genitori degli alunni che desiderano migliorare le relazioni con i DESTINATARI DELLE figli e affrontare efficacemente i problemi educativi; ATTIVITÀ • Alunni appartenenti alle classi 2^ del Circolo Didattico; • Docenti LABORATORIO “C’ERA UNA VOLTA…IO E GLI ALTRI” – 28 ore: grazie all’utilizzo della fiaba, si è inteso implementare negli allievi la conoscenza di sé, potenziare l'apprendimento, la motivazione e l'autoregolazione del comportamento e della relazione. Narrare una fiaba è un atto ricco di valenze simboliche e pedagogiche, un passaporto per il pensiero divergente e per aiutare i più piccoli ad esplorare con l'immaginazione mondi fantastici. Il laboratorio di fiaba è diventato uno spazio privilegiato per potenziare l'ascolto condiviso, lo sviluppo del pensiero narrativo, la capacità di immaginare e fantasticare. La tecnica del Cooperative Learning, utilizzata per la rappresentazione dell’attività, rappresenta la metodologia per eccellenza in grado di favorire la realizzazione di una interdipendenza positiva e uno sviluppo di competenze di base, una DESCRIZIONE ATTIVITÀ responsabilità individuale e un controllo del comportamento di gruppo. Tutte queste abilità hanno favorito negli allievi maggiore conoscenza di sé e degli altri e, quindi, capacità di affrontare le sfide che la quotidianità offre. Ulteriore aspetto innovativo di questo intervento è stato favorire lo sviluppo e il potenziamento delle competenze linguistiche attraverso l’osservazione, la riflessione e il confronto e di approfondire le conoscenze informatiche e tecnologiche. Sono stati quindi ,previsti: Lettura, ascolto e visione delle fiabe e delle favole; Rielaborazione attraverso il corpo, il suono e la rappresentazione grafica pittorica e la drammatizzazione e giochi di ruolo; Costruzione di una storia nuova e realizzazione dell'elaborato finale; 19
Presentazione degli output del laboratorio (costruzione della fiaba) all'interno di un evento finale organizzato nella scuola utile ad illustrare il lavoro svolto e la metodologia utilizzata. SEMINARI DI PARENT TRAINING – 12 ore: incontri e lezioni interattive inerenti le seguenti tematiche: Famiglia: primo ambito di educazione; Diventare genitori: dalla teoria alla La gestione dei conflitti; Didattica e compiti a casa: stili cognitivi e metodo di studio Nell’era digitale: come restare in contatto L’educazione all’affettività come prevenzione alle dipendenze affettive Implementare le Life Skills emotive (consapevolezza di sé, gestione delle emozioni e stress) e cognitive (problem solving, prendere decisioni, pensiero critico e creativo) per alunni, famiglie e docenti FINALITÀ ATTIVITÀ del II Circolo didattico di Avellino, che in un’ottica “integrativa e non esclusiva” hanno favorito la creazione di un’alleanza e di una cooperazione stabile tra scuola-famiglia e società. Dispositivi audio/video per la realizzazione dei seminari; 12 Personal Computer collegati in rete LAN e connessione ATTREZZATURE/SUPPORTI Internet ADSL; TECNOLOGICI UTILIZZATE Materiale di cancelleria (risma fogli A4, cartelloni, matite, NELLE ATTIVITÀ pennelli, pennarelli, colori a tempera, colori a pastello ecc…); Lavagna Interattiva Multimediale (LIM); Software di Office Automation; Dispense e materiale informatico a cura del docente esperto. Prevenire la dispersione scolastica e ogni forma di disagio sociale e relazionale che i soggetti più fragili, come i minori, possono soffrire; Rafforzare la conoscenza di sé potenziando l’apprendimento, la OBIETTIVI SPECIFICI motivazione e l’auto regolazione del comportamento e delle relazioni interpersonali; Implementare le competenze relazionali ed educative degli insegnanti e dei genitori, garantendo loro una maggiore conoscenza delle tematiche relative allo sviluppo dei bambini. Operare per gruppi di livello STRUMENTI DI La verifica dei livelli di apprendimento raggiunti è stata effettuata VALUTAZIONE attraverso l’osservazione sistematica dei comportamenti. La valutazione finale ha espresso una valutazione complessiva 20
essenzialmente rispetto alle seguenti dimensioni dell’area metacognitiva: Partecipazione; Impegno; Comportamento. Gli strumenti privilegiati sono stati: Schede di osservazione dei comportamenti Schede di valutazione delle performance/risultati di apprendimento. Questionari; Protocolli di osservazione; Schede di osservazione; Questionari di gradimento. 21
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Modulo 2 SCACCHIERANDO INSIEME DESTINATARI DELLE 30 alunni appartenenti alle classi 4 e 5 del 2° Circolo Didattico di ATTIVITÀ Avellino LABORATORIO DI SCACCHI - 80 ore: valido strumento di supporto e di potenziamento delle capacità Logico Matematiche e Abilità Cognitive degli alunni articolato in 3 fasi realizzative: Fase I: 4 incontri con gli allievi in cui si sono state trattate le seguenti tematiche: Presentazione della scacchiera; Lettura della leggenda delle origini degli scacchi; Le regole di gioco; Test sul livello di competenza/conoscenza di ingresso dei partecipanti. Fase II: divisione dei discenti in gruppi di lavoro sulla base del livello di competenza emerso dal test di valutazione iniziale. A questo punto il modulo ha previsto il seguente programma: Costruzione della scacchiera con cartoncino opportunamente misurato e tagliato in un quadrato, poi in colonne per dividerle in 64 case; DESCRIZIONE ATTIVITÀ Analisi della scacchiera-quadrato, individuazione delle caratteristiche della figura quadrato. Lati, diagonali, assi di simmetria, angoli, calcolo del perimetro; Scoperta di procedimenti adeguati alla soluzione di problemi logici, geometrici e con misure di valore; Avvio al concetto di frazione attraverso la suddivisione e colorazione delle case; Tabelle a doppia entrata con coordinate; Distinzione di eventi certi, possibili e impossibili; Costruzione dei pezzi: saranno utilizzati dei tappi di sughero su cui è stato incollata l’immagine della pedina tagliata e colorata; Esposizione tramite slides dei concetti, quiz collettivi e una parte pratica con mini giochi e animazioni che mostrano il corretto movimento dei pezzi e le possibili mosse; Spiegazione dei movimenti ed esercizi pratici con la scacchiera murale; 27
Il pedone, La torre, L'alfiere, La donna, Il cavallo, Il re, L’arrocco, Scacco e Scacco matto; La Patta, lo Stallo. Fase III: verifica competenze apprese dai bambini attraverso partite di scacchi e tornei, negli ultimi 2 incontri del laboratorio e partecipazione a competizioni in ambito provinciale e regionale. Favorire la capacità di prendere decisioni attingendo al cosiddetto “pensiero laterale”, che consente di operare una scelta tra più FINALITÀ ATTIVITÀ decisioni plausibili. Inoltre, lasciare grande libertà di espressione agli allievi indirizzandoli verso lo sviluppo e il potenziamento del pensiero creativo. Scacchi e scacchiere; 12 Personal Computer collegati in rete LAN e connessione ATTREZZATURE/SUPPORTI Internet ADSL; TECNOLOGICI UTILIZZATE Materiale di cancelleria (risma fogli A4, cartelloni, matite, NELLE ATTIVITÀ pennarelli, colori a pastello ecc); Stampanti. Educare al rispetto delle regole e al senso sociale e di comunità dei più piccoli; Stimolare il pensiero e la libera espressione responsabile come valore in sé, al di là delle competenze scacchieristiche acquisite; Educare al piacere dell’impegno mentale; Favorire il rispetto per gli altri, abituare ad accettare e ad affrontare le difficoltà quotidiane; OBIETTIVI SPECIFICI Favorire la socializzazione e il rispetto tra i pari all’interno di un gruppo; Accrescere il senso critico ed autocritico (valutazione ed autovalutazione simbolica); Sviluppare la capacità di analisi, valutazione, sintesi e organizzazione delle attività e degli interessi personali; Creare una continuità educativa e valoriale scuola-famiglia (genitori, nonni, fratelli parenti); Favorire l’integrazione della diversità. La verifica dei livelli di apprendimento raggiunti è stata effettuata attraverso l’osservazione sistematica dei comportamenti. La STRUMENTI DI valutazione finale esprime una valutazione complessiva VALUTAZIONE essenzialmente rispetto alle seguenti dimensioni dell’area metacognitiva: 28
Partecipazione; Impegno; Comportamento. Gli strumenti privilegiati sono stati: Schede di osservazione dei comportamenti Schede di valutazione delle performance/risultati di apprendimento. Schede di osservazione; Questionari di gradimento. 29
Modulo 3 JUNIOR LAB – LABORATORIO DI INFORMATICA DESTINATARI DELLE ATTIVITÀ Alunni appartenenti alle classi 3^ del 2° Circolo Didattico di Avellino LABORATORIO DI INFORMATICA - 40 ore: permettere agli scolari di fare le prime “esplorazioni” dei new media e per svolgere svariate attività interagendo attivamente con questi strumenti in modo giocoso e divertente. Il modulo si articolerà in: Conosciamo il PC: Che cos’è l’informatica Le parti che compongono un computer (unità centrale, monitor, tastiera, mouse, pen drive USB, stampante, modem, ecc…); Il computer e la salute (postura, elettricità, illuminazione…); Accendere e spegnere il computer; Che cosa si può fare con il PC: Studiare con il PC; Giocare con il PC; DESCRIZIONE ATTIVITÀ Comunicare con il PC. Scrivere con il PC: Scrivere al computer utilizzando un editor di testi (Word); Aprire e chiudere il programma; Aprire e creare un documento; Selezionare e formattare il testo; Salvare un file; Inserire bordi, immagini da file, wordart, clipart, la fotocamera digitale; Utilizzare lo scanner; Usare la barra degli strumenti disegno; Stampare. Disegnare con il PC: Paint Gli strumenti (gomma, matita, pennello, …); 30
La tavoletta grafica. Contare con il PC Il foglio elettronico Le 4 operazioni I grafici Fare ricerche con il PC Che cosa è il web? Navighiamo sicuri I link Salvare una pagina web Internet: un postino speciale – la posta elettronica. Comprendere la realtà e rapportarsi con essa per riconoscere il ruolo della scienza nella vita quotidiana e nella società attuale, FINALITÀ ATTIVITÀ conoscere i progressi fatti dall'uomo in virtù della sua capacità di raziocinio, esercitare competenze di comprensione e composizione di vari tipi di testi. 12 Personal Computer collegati in rete LAN e connessione Internet ADSL; Materiale di cancelleria (risma fogli A4, cartelloni, matite, ATTREZZATURE/SUPPORTI pennarelli, colori a pastello ecc); TECNOLOGICI UTILIZZATE Lavagna Interattiva Multimediale (LIM); NELLE ATTIVITÀ Software di Office Automation; Dispense e materiale informatico a cura del docente esperto; Registratore vocale; Tablet; Stampanti. Fornire un corretto ed efficace utilizzo della Tecnologia IT, quale requisito base per interfacciarsi in maniera appropriata OBIETTIVI SPECIFICI alle diverse forme di apprendimento formale ed informale; Garantire l’acquisizione di “competenze” e conoscenze nei vari settori della comunicazione digitale. La verifica dei livelli di apprendimento raggiunti è stata effettuata attraverso l’osservazione sistematica dei comportamenti. La STRUMENTI DI valutazione finale esprimerà una valutazione complessiva VALUTAZIONE essenzialmente rispetto alle seguenti dimensioni dell’area metacognitiva: Partecipazione; 31
Impegno; Comportamento. Gli strumenti privilegiati sono stati: Schede di osservazione dei comportamenti Schede di valutazione delle performance/risultati di apprendimento. 32
Modulo 4 JUNIOR LAB – TIME TO PLAY: TEATRO! DESTINATARI DELLE Alunni appartenenti alle classi 3, 4 e 5 del 2° Circolo Didattico di ATTIVITÀ Avellino LABORATORIO TEATRALE - 40 ore: ha rappresentato il luogo dove il bambino incontra se stesso e gli altri in un mondo nuovo, più autentico e più libero, in quanto, dietro l'improvvisazione di un gioco espressivo, si possono manifestare le parti più intime e profonde dei bambini, come sentimenti ed emozioni che potrebbero altrimenti rimanere bloccati. Il modulo si compone di diverse fasi: Esercizi di socializzazione; Esercizi di decondizionamento; Esercizi di conoscenza; DESCRIZIONE ATTIVITÀ Esercizi di controllo corpo; Esercizi di concentrazione; Esercizi di espressività; Esercizi di creatività; Inizio costruzione di uno spettacolo; Esercizi per controllare la voce: suoni codificati (fumetto); suoni naturali (vento…); suoni umani (tosse…); suoni fantastici (capelli ricci…); immagini sensoriali (trrrrrapano…); Esercizi espressivi: lettura con immagini sensoriali; lettura con immagini emotive; lettura con sentimento predominante; lettura espressiva di alcuni brani; Realizzazione di uno spettacolo. Sostenere negli allievi il processo di maturazione ed il consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri sviluppando la socializzazione, lo spirito FINALITÀ ATTIVITÀ di collaborazione e di accettazione reciproca. L’uso di linguaggi verbali e non verbali, la comunicazione mimico-gestuale e musicale hanno sviluppato nei ragazzi le capacità espressive, operativo-motorie e una maggiore conoscenza di sé e delle proprie capacità, potenziando l’autocontrollo e l’autostima. ATTREZZATURE/SUPPORTI Impianto di illuminazione fisso e mobile; TECNOLOGICI UTILIZZATE Microfoni direzionali di elevata sensibilità; Casse acustiche; NELLE ATTIVITÀ Costumi, stoffe e parrucche; 33
Cosmetici per “trucco attori” Materiali per scenografie mobili (pannelli, transenne, etc); Materiale di facile consumo. Favorire la maturazione espressiva, accrescere la motivazione e la autostima degli alunni quale deterrente alla devianza giovanile; OBIETTIVI SPECIFICI Fornire gli strumenti per consentire agli alunni di esternare le proprie emozioni, a dialogare e socializzare con gli altri bambini, prendere consapevolezza della propria persona e del proprio essere. La verifica dei livelli di apprendimento raggiunti è stata effettuata attraverso l’osservazione sistematica dei comportamenti. La valutazione finale esprimerà una valutazione complessiva essenzialmente rispetto alle seguenti dimensioni dell’area metacognitiva: STRUMENTI DI Partecipazione; VALUTAZIONE Impegno; Comportamento. Gli strumenti privilegiati sono stati: Schede di osservazione dei comportamenti Schede di valutazione delle performance/risultati di apprendimento. 34
Modulo 5 GIOVANI VIVI E ATTIVI CON IL GIORNALISMO DESTINATARI DELLE ATTIVITÀ Alunni appartenenti alle classi 4 del 2° Circolo Didattico di Avellino LABORATORIO DI GIORNALISMO - 40 ore: ha permesso ai partecipanti di vivere un’esperienza di “redazione” con assunzione e rispetto dei ruoli e svolgimento di compiti precisi. Il modulo si articola in: Storia del giornalismo: perché nasce l’informazione, il criterio di chiarezza, i media e la notizia. Il giornale: spiegazione dei concetti di articolo, titolo, foto, pagina, vignetta; La "rassegna stampa": I bambini divisi in team verranno chiamati ad esaminare i vari giornali del giorno (locali e nazionali) e indicare nel minore tempo possibile i vari elementi del giornale, oltre alle notizie di maggiore importanza; La Notizia: Spiegazione dei vari tipi di articoli: l'opinione, l'inchiesta, l'intervista, l'articolo (di cronaca, cultura, società DECRIZIONE ATTIVITÀ e sport), la notizia breve, il reportage; La Radio ed il Giornalismo Radiofonico: Il gruppo in apprendimento viene trasformata in una redazione giornalistica. Vengono distribuiti i compiti e progettato il giornale del II CD di Avellino; Divisione delle pagine in base al contenuto: la prima pagina, la cronaca, la cultura, lo sport. Il giornale specializzato, i periodici; La fotografia; Impostazione del giornale; Formato, sviluppo, struttura della pagina; Giornali locali e giornali nazionali: Riconoscimento pratico degli elementi spiegati; Realizzazione degli articoli principali: L'opinione (su un fatto di attualità), l'intervista (es.al sindaco), il reportage (racconto di vita in paese/città), l'inchiesta (es.le scuole cittadine) etc. FINALITÀ ATTIVITÀ Rendere gli allievi/e del 2° Circolo Didattico di Avellino maggiormente partecipi della vita sociale della comunità, attivi 35
nel loro tempo libero, evitando fenomeni di disgregazione sociale e di pericolose “connivenze” con i pericoli della strada. 12 Personal Computer collegati in rete LAN e connessione Internet ADSL; Materiale di cancelleria (risma fogli A4, cartelloni, matite, pennarelli, colori a pastello ecc); ATTREZZATURE/SUPPORTI Lavagna Interattiva Multimediale (LIM); TECNOLOGICI UTILIZZATE Software di Office Automation; NELLE ATTIVITÀ Dispense e materiale informatico a cura del docente esperto; Registratore vocale; Tablet; Stampanti. Valorizzare i bambini e metterli in primo piano aiutandoli a crescere in modo sereno e dandogli continui stimoli per migliorare il loro operato e potenziare la loro autostima. OBIETTIVI SPECIFICI Offrire ai bambini gli strumenti atti a comprendere i prodotti giornalistici con cui vengono quotidianamente a contatto; Concorrere a sviluppare lo spirito critico-interpretativo nei confronti dei fatti che li circondano. La verifica dei livelli di apprendimento raggiunti è stata effettuata attraverso l’osservazione sistematica dei comportamenti. La valutazione finale ha espresso una valutazione complessiva essenzialmente rispetto alle seguenti dimensioni dell’area metacognitiva: Partecipazione; STRUMENTI DI VALUTAZIONE Impegno; Comportamento. Gli strumenti privilegiati sono stati : Schede di osservazione dei comportamenti Schede di valutazione delle performance/risultati di apprendimento 36
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Metodologie di intervento A livello di rete, l’intento del progetto “IO ASCOLTO – PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME” è stato quello di valorizzare, stimolare e incentivare il patrimonio di competenze già insite nella professionalità dei docenti come elemento propulsivo ed interattivo di sviluppo e crescita dell’intera comunità scolastica a livello locale - ed in una logica di trasferibilità dei risultati del progetto nel medio termine a livello regionale. Il modello adottato ha coinvolto una rete territoriale coordinata e stabile di partners, al fine di per garantire la verticalità del modello progettuale ed accelerare la diffusione delle pratiche implementate. La cooperazione, i soggetti costituiti in rete hanno infatti consentito di realizzare una logica di intervento tesa a: PROSPETTARE UN MODELLO INTERPRETATIVO E OPERATIVO DELL’AUTONOMIA ORIENTATO ALLA SOLIDARIETÀ ED ALLA COOPERAZIONE USCIRE DALL' "ISOLAMENTO” PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE DELLA SOCIETÀ COMPLESSA E RIDURRE IL RISCHIO DELL'INSIGNIFICANZA E DELLA MARGINALITÀ OTTIMIZZARE L’USO DELLE RISORSE UMANE E FINANZIARIE DI CUI LA “SCUOLA” DISPONE CONSENTIRE UN DIALOGO ALLA PARI TRA LE SCUOLE E GLI ALTRI SOGGETTI ISTITUZIONALI CON CUI IL CONFRONTO È CONTINUO E OBBLIGATO CORRISPONDERE ALLE SOLLECITAZIONI DELL’UNIONE EUROPEA 44
A livello di realizzazione del modulo la metodologia adottata è stata centrata sostanzialmente sul metodo del coaching che si basa su due figure specifiche e chiave: IL TEACHER-COACH, CIOÈ IL CONSULENTE- ESPERTO IL COACHEE , CIOÈ L’ALUNNO Il primo ha portato il secondo al raggiungimento degli obiettivi attesi e, ad opera dell’attività del coach, il coachee è diventato capace di utilizzare le tecniche necessarie per migliorare le competenze obiettivo dell’attività. Il Tcoache ha seguito e stimolato i coachees affinché potessero emergere tutte le loro potenzialità e li ha aiutati, allo stesso tempo, a diventare autonomi. Si è ricorso, inoltre a tecniche quali: MAPPATURA DEL T5 RISTRUTTURAZI ONE CREATIVA BRAINSOLVING SUCCESSO 45
I nostri laboratori: istantanee 46
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Conclusioni Il diritto all’istruzione è riconosciuto universalmente come diritto umano fondamentale e il suo pieno riconoscimento è da considerarsi una precondizione per la crescita e lo sviluppo delle società. Considerando la complessità della società odierna, la semplice formazione d’aula orientata ad una statica trasmissione dei saperi non è più sufficiente. Il mancato raggiungimento di adeguati risultati di apprendimento sono frutto di complessi meccanismi che differiscono fortemente a seconda del contesto preso in considerazione ma che possono essere raggruppati in base ai diversi fattori di esclusione che li sottendono. La povertà, il genere, la zona di residenza, l'etnia, le disabilità e altri fattori si traducono in minori opportunità per i bambini di ricevere un supporto adeguato per migliorare il loro grado di istruzione. Far fronte a tali ostacoli e garantire pieno diritto all’educazione per tutti significa adottare un approccio fondato sul concetto di educazione inclusiva che possa guidare le politiche nazionali in tema di istruzione dispiegando tutte le risorse necessarie per poter assicurare il raggiungimento di adeguati risultati di apprendimento a tutti i bambini, eliminando l’influenza di fattori di esclusione. Le Scuole, in qualità di Agenzie Educative hanno il dovere di accompagnare ciascuna alunna e ciascun alunno nel loro percorso di crescita, adeguandosi ai cambiamenti sociali, economici e culturali e sviluppando azioni mirate, fondate sui principi di inclusività, parità di trattamento, eguaglianza. Pertanto, la didattica tradizionale va affiancata da approcci innovativi basati non solo sul saper essere, ma anche sul saper fare con l’obiettivo di accrescere conoscenze e competenze specifiche e trasversali e favorire lo sviluppo di soft skills stimolando la crescita personale in quanto individui.
La Direzione Didattica 2° Circolo di Avellino, attraverso la realizzazione del progetto “IO ASCOLTO-PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME”, ha inteso incrementare l’offerta scolastica ordinaria con attività basate su metodologie non tradizionali. Tali interventi hanno dato modo di rendere la Scuola un ambiente maggiormente accogliente per le alunne, gli alunni e i giovani del territorio, promuovendo una crescita formativa e culturale, nella piena consapevolezza che è solo e soltanto nella condivisione di intenti che si possono garantire serie opportunità educative e formative per gli allievi. Il Dirigente Scolastico Mary Morrison 62
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