Padrinati di progetto 2021 - Unicef

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Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Padrinati
di progetto
2021

          Non dimenticare i nostri bambini più
          piccoli e vulnerabili, soprattutto
          in tempi di crisi: è questo il motore del
          nostro lavoro. Operiamo senza sosta
          nell’interesse dei bambini e garantiamo,
          in modo efficace, che crescano sani.
                          Bettina Junker, Direttrice generale
                          dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Care amiche e cari amici dell’UNICEF,
            I
                mesi che abbiamo alle spalle hanno influen­                 anziché imparare a leggere e scrivere. Non
                zato tutti noi. Viviamo in un periodo pieno                 abbandoniamo nessuno di questi bambini a
                di incertezza, per il virus che ha colpito tutto            rischio. Ve ne parliamo nelle pagine seguenti.
            il mondo. Le conseguenze più gravi riguardano
            le persone più giovani. Ai bambini che per mesi                 Per riuscirci, c’è bisogno di molta costanza. Le
            non possono andare a scuola manca così l’unico                  persone come voi permettono all’UNICEF di
            pasto quotidiano sicuro. Neonati malati, le cui                 sviluppare metodi collaudati e cercare sempre
            madri non hanno più il coraggio di recarsi                      nuove vie. Ringraziamo di cuore, per la loro
            al centro sanitario. Il vostro aiuto è necessario               fedeltà, tutti i nostri padrini di progetto. In tempi
            con urgenza.                                                    difficili come questi, è più importante che mai.

            Grazie ad adeguamenti flessibili, legati alla
            pandemia da COVID-19, l’attuazione del
            ­programma dell’UNICEF non si è mai fermata.
             Sono state trovate nuove vie per raggiungere i
             bambini particolarmente bisognosi di protezione:
             le bambine che rischiano la mutilazione genitale;
             i bambini piccoli che soffrono di malnutrizione Bettina Junker,
             cronica; i bambini che a casa subiscono mal­        Direttrice generale
             trattamenti o sono costretti a fare lavori pesanti, UNICEF Svizzera e Liechtenstein

            Indice                                                                      09          Pari opportunità di sviluppo per
                                                                                                                                      15
                                                                                                    tutti i bambini boliviani
                                                                                                    Il sedici per cento dei bambini al di
                                                                                                    sotto dei quattro anni presenta ritardi
                                                                                                    nello sviluppo a causa della malnutri-

            03                                                                                      zione cronica

                                                                                                    18

                                                                                                                                              FOTO: © UNICEF/UN0280936; © UNICEF/UN0299026/KANOBANA; © UNICEF/UN0225945/LIBORIO; © UNICEF/Vyhnalkova
            Programmi contro le mutilazioni
            genitali femminili                        Istruzione per i bambini
            In Guinea, nonostante l’insorgere del     del Ruanda
            COVID-19, non si è registrato nessun      A causa della chiusura delle scuole, in
            nuovo caso di circoncisione genitale      Ruanda, è a rischio l’istruzione scolastica
            femminile                                 ininterrotta di 3 milioni di bambini

                                            06 12
                                                                                                    Miglioramento della qualità
                                                                                                    dell’in­segnamento in Bhutan
                                                                                                    Più di 2500 bambine e bambini
                                                                                                    monaci beneficiano del miglioramento
                                                                                                    delle misure igieniche

                                                                                                                                       21
            Istruzione femminile in India             Istruzione e protezione per                   Per un mondo senza poliomielite
            1,5 milioni di bambini nel Bihar hanno    l’infanzia brasiliana                         Subito dopo la pausa della campagna,
            potuto essere raggiunti per la prima      Più di 52 milioni di bambini e bambine        durata quattro mesi, in Afganistan è
            volta con programmi didattici attraver-   non hanno potuto andare a scuola              stato possibile immunizzare 1,1 milioni
            so emittenti radiofoniche                 durante il lockdown                           di bambini

2 — Padrinati di progetto 2021
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Programma contro le mutilazioni ­genitali femminili

                                    Perché il corpo e lo spirito
                                    restino intatti

                                    Grazie ad adeguamenti flessibili alla
                                    situazione legata alla pandemia da
                                    COVID-19, l’attuazione del programma
                                    dell’UNICEF contro la circoncisione
                                    genitale femminile non si è mai fermata.
                                    Sono state trovate nuove soluzioni per

                                                                                H
                                    preservare le adolescenti da lesioni              a deciso di mettere da parte le sue affilate
                                    alla loro parte del corpo più sensibile –         lame. Makema Traore ha circonciso centi-
                                    ferite da cui restano segnate per tutta           naia di adolescenti. Ha visto la paura negli
                                                                                occhi delle bambine che attendevano il doloroso
                                    la vita. Per esempio in Guinea, un Paese
                                                                                intervento. Mentre faceva il suo lavoro, ignorava
                                    particolarmente colpito, nonostante
FOTO: © UNICEF/UNI211412/Brembati

                                                                                lacrime e urla. Ma tutto questo appartiene al
                                    l’insorgere del COVID-19 non si è regi-     passato. Mentre abbraccia la figlia di otto anni,
                                    strato nessun nuovo caso di circonci-       la donna dalle lunghe vesti rosse racconta:
                                    sione genitale femminile.                   «Grazie al lavoro di sensibilizzazione dell’UNICEF,
                                                                                ho capito quali conseguenze dannose ha
                                                                                la pratica della circoncisione per le giovani».

                                                                                                                  UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 3
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Una gravissima violazione dei diritti
             dell’infanzia e dei diritti umani
             L’ex infibulatrice Makema Traore è originaria
             della città di Nionsomoridou, nella Guinea
             sud-orientale. In Guinea, il 97 per cento delle
             donne tra i 15 e i 49 anni ha subito la circonci-
             sione. Alla base di questa pratica dannosa,
             ancora molto diffusa, ci sono norme sociali
             profondamente radicate; le donne che ne sono
             vittime spesso soffrono per tutta la vita di queste
             ferite del corpo e della psiche. L’UNICEF si
             impegna instancabilmente nei Paesi come la
             Guinea attraverso misure di sensibilizzazione
             contro queste gravi violazioni dei diritti dell’infanzia
             e dei diritti umani: le collaboratrici e i collaboratori
             sanitari cercano il colloquio con le infibulatrici e
             le persone responsabili delle decisioni importanti
             nei comuni. Nelle scuole si informano sia gli
             insegnanti sia i bambini. Programmi radiofonici
             e televisivi informano su questo argomento. Il
             successo ottenuto in tutto il mondo parla da
             solo: in 30 dei Paesi con il maggior numero di
             circoncisioni genitali femminili, oggi ne è vittima        comunità di villaggi non approvino questa
             ancora una giovane su tre tra i 15 e i 19 anni;            pratica dannosa lancia un segnale forte desti-
             nel 1980 era ancora vittima una ragazza su due.            nato a durare. Per esempio negli ultimi anni,
                                                                        negli Stati africani Djibouti, Gambia, Guinea,
                                                                        Guinea-Bissau, Mali, Mauritania, Senegal e
             Le dichiarazioni contro la circon-                         Somalia, più di 8000 comunità si sono dichia-
             cisione genitale femminile sono                            rate pubblicamente contrarie alla circoncisione
                                                                        genitale delle giovani.
             efficaci, al momento via radio.
                                                                        Provvedimenti di sensibilizzazione
             Segnali duraturi di forza                                  adeguati ed efficaci
             Ma nel mondo ci sono ancora 68 milioni di                  Nei mesi scorsi, l’UNICEF ha fatto in modo che
             ragazze che rischiano di doversi sottoporre a              questi segnali importanti siano attuabili anche ai
             questo doloroso intervento. Per proteggere                 tempi del COVID-19. Per esempio, in Guinea lo
             efficacemente queste giovani, l’UNICEF ha                  scorso anno 116 comunità hanno deciso di
             moltiplicato i suoi sforzi. Il Fondo per l’infanzia        partecipare a dichiarazioni contro la circonci-
             si adopera in ogni modo perché gli obiettivi di            sione genitale femminile e altre 31 hanno
             sostenibilità diventino realtà. Il quinto obiettivo        annunciato manifestazioni comuni, entrambe
             di sostenibilità si prefigge la parificazione dei          le cose via radio. Con l’aiuto dell’UNICEF sono
             sessi e l’autodeterminazione per ogni ragazza e            state pubblicate inserzioni su giornali sulla
             ogni donna: naturalmente questo implica anche              modifica della legge che diffonde la circonci-
                                                                                                                                 FOTO: © UNICEF/UNI212928/Mazboudi

             l’integrità fisica e psichica delle adolescenti.           sione genitale femminile e i matrimoni precoci.
                                                                        Inoltre, è stato possibile gettare le basi per una
             Particolarmente efficaci per superare le norme             collaborazione con l’ordine nazionale degli
             sociali che favoriscono le circoncisioni genitali          avvocati, per istituire un servizio di consulenza
             femminili si sono dimostrate le dichiarazioni              sulle violazioni dei diritti dell’infanzia. Si è anche
             pubbliche delle comunità. Il fatto che intere              riusciti a formare 280 ragazze di 13 comuni del

4 — Programma contro le mutilazioni g
                                    ­ enitali femminili
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Le dichiarazioni pubbliche delle comunità si sono dimostrate
                                                                                                                                           particolarmente efficaci per superare le norme sociali.

                                                                                                                                                                                    In Guinea, il

                                                                                                    Paese, in modo che possano informare le colle-
                                                                                                    ghe sulla pratica dannosa della circoncisione                           97 per cento
                                                                                                    genitale femminile. Le giovani condividono                          delle donne tra i 15 e i 49 anni
                                                                                                    le loro preoccupazioni e le loro esperienze in                        ha subito la circoncisione.
                                                                                                    numerosi gruppi WhatsApp e Facebook. Com-
                                                                                                    plessivamente partecipano più di 3000 ragazze
                                                                                                    dai 10 ai 19 anni. Per di più, l’UNICEF ha contri-
                                                                                                    buito con il suo sostegno a far sì che a giugno
                                                                                                    dell’anno scorso cominciasse a operare un
                                                                                                    nuovo ministero per i diritti e l’abilitazione delle
                                                                                                    donne: un chiaro segnale che il governo della
FOTO: © UNICEF/DSC01963/Guinea* / *Questa foto è stata scattata prima della pandemia da COVID-19.

                                                                                                    Guinea ha riconosciuto l’importanza di rispettare
                                                                                                    i diritti dell’infanzia e delle donne e, tra questi,
                                                                                                    anche il superamento della pratica dannosa della
                                                                                                    circoncisione genitale femminile.

                                                                                                    Futuro di autodeterminazione
                                                                                                    e appagamento                                                                               Burkina
                                                                                                                                                                                                Faso
                                                                                                    Makema Traore tira a sé la figlia e sorride.                           Guinea
                                                                                                    Racconta orgogliosa di impegnarsi insieme ad
                                                                                                    altre ex infibulatrici per l’integrità delle bambine
                                                                                                    del villaggio e delle zone circostanti. «L’UNICEF
                                                                                                    mi ha dato il coraggio di impegnarmi per le
                                                                                                    nostre ragazze», dice e conclude convinta:
                                                                                                    «Vorrei che anche mia figlia potesse diventare
                                                                                                    una donna emancipata e condurre una vita
                                                                                                    appagante.»

                                                                                                                                                                                                UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 5
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Istruzione femminile in India

Non abbandonare
le bambine
più vulnerabili

L’UNICEF si impegna per le bambine dello Stato federale del Bihar, il
più povero dell’India; per loro, le conseguenze della crisi da COVID -19
sono infatti particolarmente devastanti. Molte di loro, durante il lock-
down, hanno abbandonato la scuola. 13 milioni di bambine sono
ancora più esposte al pericolo dei matrimoni prematuri. Con metodi di
apprendimento flessibili e un intenso lavoro di informazione, l’UNICEF
si impegna instancabilmente, anche durante il lockdown, per rafforzare
le bambine emarginate appartenenti alle caste più basse.
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
D
                                           over aiutare a casa, non poter andare a         di Patna, Pratibha ha avuto un primo accesso
                                           scuola, sposarsi presto: anche la quindi-       all’istruzione scolastica. La sua curiosità e il suo
                                           cenne Pratibha si era rassegnata a questa       interesse sono stati risvegliati; quando, a causa
                                    prospettiva. Avrebbe condiviso la sorte di milioni     del lockdown, il centro di apprendimento mobile
                                    di altre bambine: in India, il 27 per cento delle      non è più potuto arrivare a Maksudpur, il seme
                                    giovani contrae matrimonio prima dell’età di           era già stato gettato: Prathiba ha incontrato altre
                                    18 anni, stabilita dalla legge. Abbandoni scolastici   bambine sue coetanee e ha imparato rapidamente
                                    e gravidanze precoci sono due delle conseguenze        a usare i programmi di apprendimento online.
                                    più gravi, per cui è altamente probabile sprofon-
                                    dare poi ancora di più nella povertà.                   Programmi efficaci anche durante il lockdown
                                                                                            L’attività ampiamente riconosciuta dell’UNICEF,
                                    Pratibha proviene dal piccolo villaggio di              in stretta collaborazione con il Ministero dell’i-
                                    Maksudpur, nel Bihar, lo Stato federale più povero      struzione nazionale e le autorità locali, si è dimo-
                                    dell’India. Qui, le ripercussioni del COVID-19         strata estremamente utile, soprattutto nei difficili
                                    sono particolarmente dolorose, soprattutto per i       mesi del COVID-19. Insieme è stato possibile
                                    bambini delle caste più basse. Il padre di Pratibha    ­trovare soluzioni innovative per le bambine parti-
                                    è morto quand’era appena nata; la bambina è             colarmente emarginate. Durante la chiusura delle
                                    cresciuta in condizioni precarie. Fin da piccola,       scuole in tutto il Paese, centinaia di migliaia di
                                    Prathiba ha dovuto aiutare nei lavori di casa; nei      bambini e bambine hanno seguito le lezioni, non
                                    mesi passati, è cresciuta la speranza della madre       soltanto nel Bihar. Nuovi programmi scolastici,
                                    di superare le maggiori difficoltà finanziarie,         diffusi attraverso la televisione e i media digitali,
                                    grazie al matrimonio di Prathiba.                       hanno raggiunto complessivamente 40 milioni di
                                                                                            bambini di 16 Stati federali. Più della metà di loro
                                    Le bambine delle caste basse sono                       sono bambine.
                                    spesso in pericolo
                                    Il programma di ampia portata dell’UNICEF si
                                    occupa delle difficoltà di queste bambine così
                                    svantaggiate. È basato su diversi pilastri che si
                                    completano a vicenda: i genitori delle bambine
                                    particolarmente a rischio vengono informati
                                    e sensibilizzati; si permette alle bambine di
                                    accedere a una formazione su misura per loro
                                    e si crea un contesto sicuro nel quale possono
                                    crescere e diventare donne sicure di sé.

                                           Misure di formazione flessibili                                                         Bihar
                                           sono fondamentali per le bambine                                           India

                                           emarginate.

                                    Collaboratori e collaboratrici dell’UNICEF si sono
                                    recati in visita dalla madre di Pratibha, le hanno
FOTO: © UNICEF/UNI355820/Panjwani

                                    spiegato quale profonda cesura significherebbero
                                    per la figlia la mancanza di istruzione scolastica
                                    e un matrimonio prematuro, e quali conseguenze
                                    avrebbe la decisione illegale di un tale matri­
                                    monio. Grazie all’autobus-scuola mobile dell’
                                    UNICEF, che è stato in 100 villaggi del distretto

                                                                                                                                  Istruzione femminile in India — 7
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Nuovi approcci flessibili
            Misure di formazione efficaci per le bambine
            particolarmente emarginate: questo è uno dei
            punti chiave a cui l’UNICEF pensa e reagisce
            in continuazione. Le differenze di genere, per
            quanto riguarda l’accesso all’istruzione, sono
            infatti notevoli – come traspare anche dalle
            piattaforme di apprendimento digitale. Per
            esempio, nel Bihar, solo una donna su tre ha
            accesso a Internet e quindi troppe bambine
            ne restano escluse. Tuttavia, la maggior
            parte delle famiglie ha una radio con la quale
            si ­possono raggiungere sia i bambini, sia
            le bambine.

            Insieme al Ministero dell’istruzione del Bihar,
            l’UNICEF ha fatto in modo che l’emittente radio
            più importante trasmettesse programmi di for-
            mazione. In questo modo è stato possibile ra-
            giungere, per la prima volta, 1,5 milioni di bam-
            bini e bambine. Contemporaneamente, è stata
            introdotta una nuova app mobile molto utilizzata.   L’UNICEF non molla: attraverso sistemi inno-
            Così, 10 000 insegnanti hanno seguito un tiroci-    vativi, si garantisce che la comunicazione tra
            nio online su un programma didattico adattato.      i bambini e i loro genitori non si interrompa.
            Infine, in vista dell’apertura delle scuole dopo
            il lockdown, si sono nettamente migliorate
            le condizioni igieniche in più di 10 000 scuole
            e si è provveduto a un’accurata disinfezione

                                                                                                                 FOTO: © UNICEF/UNI346440/Panjwani; © UNICEF/Photo2India2020* / *Questa foto è stata scattata prima della pandemia da COVID-19.
            delle aree.

            Tenacia e costanza
            L’UNICEF non molla – in tempi di lockdown
            ma anche dopo. L’obiettivo più importante è
            garantire, con metodi innovativi, che la comuni-
            cazione con i bambini e i genitori non si inter-
            rompa, che la scuola vada dai bambini e che         Grazie all’autobus-scuola mobile dell’UNICEF,
            vengano integrate soprattutto le bambine.           le bambine delle caste basse hanno accesso
            Nel corso dell’anno passato, il programma ha        all’istruzione scolastica.
            aiutato quasi 700 insegnanti a creare centri
            di apprendimento speciali per le bambine che
            finora non frequentavano la scuola. In questo
            modo, le bambine acquisiscono capacità e
            competenze che permettono un successivo
            inserimento nella scuola pubblica. Questa parte

                                                                              13 milioni
            del programma è rivolta, in modo mirato, alle
            bambine a rischio di contrarre matrimoni prema-
            turi. Con l’aiuto di questa misura, sono state
                                                                      di bambine sono ancora più esposte
            già raggiunte 1700 bambine, tra cui anche                 al pericolo dei matrimoni prematuri.
            Pratibha e le sue amiche.

8 — UNICEF Svizzera e Liechtenstein
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
Istruzione per i bambini svantaggiati in Ruanda

                                    Perché le scuole non facciano
                                    pause troppo lunghe

                                                          Portare la scuola dai bambini: per esempio attraverso programmi didattici trasmessi da
                                                          emittenti radiofoniche.

                                                                                        S
                                    È uno dei Paesi più poveri del mondo ad                  i dà forma, si colora, si crea. Dieci mani
                                    aver compiuto grandi sforzi e ad aver                    piccole e due grandi immergono la carta
                                    ottenuto molto: prima che avesse inizio                  nella pasta adesiva, decorano cestini,
                                                                                        ­colorano vasi da fiori, modellano strisce di carta
                                    la crisi del COVID-19, in Ruanda il tasso            bagnata in lettere dell’alfabeto. Jean Claude
                                    di scolarizzazione era quasi del 98 per              Rukundo e i suoi cinque figli sono impegnati.
                                    cento. Ora, però, 3 milioni di bambini               «Durante la chiusura delle scuole, non voglio
                                    rischiano di restare indietro. I programmi           che i miei ragazzi se ne stiano a casa senza
FOTO: © UNICEF/UNI319826/Kanobana

                                    dell’UNICEF raggiungono soprattutto                  far nulla», spiega Rukundo, collaboratore di
                                                                                         UNICEF Ruanda. Al mattino, i suoi figli in
                                    i bambini bisognosi: con metodi efficaci
                                                                                         età scolare seguono i programmi di apprendi-
                                    durante il lockdown stesso e con                     mento in tivù, organizzati da UNICEF in collabo-
                                    ­provvedimenti in previsione dell’apertura           razione con la commissione statale per l’istru-
                                     delle scuole.                                       zione. Nel pomeriggio, si fanno lavoretti

                                                                                                                                UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 9
Padrinati di progetto 2021 - Unicef
manuali nel cortile interno. «Sono felice che                           la chiusura delle scuole i fratelli, i genitori,
             possiamo fare qualcosa», dichiara orgoglioso                            i nonni e i vicini di casa sono diventati degli
             il tredicenne Ethan, mostrando il quaderno                              insegnanti; «ma senza gli stimoli di apprendi-
             pieno di compiti e il cestino colorato appena                           mento offerti dall’UNICEF, come ad esempio
             creato. Intanto, uno dei suoi fratelli è intento                       i nuovi compiti da risolvere ogni giorno,
             a formare la prima lettera del suo nome con                            ­saremmo stati perduti».
             una striscia di carta.

             Portare la scuola dai bambini                                                  I bambini non devono
             A causa della chiusura delle scuole dovuta al                                  risentire delle interruzioni del
             COVID-19, in Ruanda è a rischio l’istruzione
             scolastica ininterrotta di 3 milioni di bambini.
                                                                                            percorso scolastico.
             Per questo sono particolarmente importanti
             gli sforzi dell’UNICEF di portare la scuola dai                        Emergenza istruzione
             bambini, attraverso programmi di apprendi-                             L’UNICEF osserva con preoccupazione i nume-
             mento trasmessi da varie emittenti televisive                          rosi bambini che non hanno gli strumenti neces-
             e radiofoniche, piattaforme di e-learning e                            sari per l’apprendimento a distanza. Durante il
             servizi in streaming. In tutti i canali, il numero                     lockdown, nel mondo, l’apprendimento è rima-
             degli utenti aumenta in continuazione. Per                             sto precluso a più di 460 milioni di bambini e
             esempio, se in primavera le nuove piattaforme                          bambine, perché non sono raggiungibili per via
             di e-learning avevano ogni giorno 5000 utenti,                         digitale. La Direttrice generale dell’UNICEF,
             in estate erano già più di 50 000. «Mi aiuta                           Henrietta Fore, parla in questo caso di «emer-
             molto vedere davanti a me l’immagine degli                             genza istruzione»: se non si fa subito qualcosa,
             insegnanti», dichiara Yvette, una ragazzina di                         le gravi conseguenze economiche e sociali
             circa 15 anni. La madre aggiunge che durante                           dureranno per anni.

                                                                                                                    Ruanda

                                                             Portare la scuola
                                                               dai bambini
             Non restarsene a casa
             senza far nulla: Jean Claude
             Rukundo fa bricolage
             nel cortile interno insieme
             ai due figli.
                                                          A causa della chiusura delle
                                                                                                                                        FOTO: © UNICEF/UNI354462/Kanobana; © UNICEF/UNI354465/Kanobana

                                                          scuole dovuta al COVID-19,
                                                       in Ruanda è a rischio l’istruzione
                                                            scolastica ininterrotta di

                                                               3 milioni
                                                                  di bambini.

10 — Istruzione per i bambini svantaggiati in Ruanda
Affinché soprattutto i bambini e le bambine           scuole. In questo contesto, si compie ogni sforzo
                                                                                                         più emarginati non siano costretti a interrom-        necessario per proteggere in modo completo
                                                                                                         pere la loro formazione a lungo termine, è            i bambini e gli insegnanti, far installare più
                                                                                                         necessario aprire le scuole il prima possibile.       impianti di lavaggio, migliorare gli standard
                                                                                                         Più lunga è la pausa, infatti, maggiore è il          igienici e sensibilizzare sulle misure di protezione
                                                                                                         pericolo di non riprendere la scuola, special-        dal virus. Per suddividere le classi in piccoli
                                                                                                         mente per i bambini più vulnerabili. La proba-        gruppi, è stato ideato il simbolo di bolle o cerchi
                                                                                                         bilità che i bambini e le bambine delle famiglie      sicuri, che restano tali fintanto che non si
                                                                                                         molto povere non tornino a scuola è cinque            toccano in nessun modo.
                                                                                                         volte maggiore, rispetto ai bambini che cre-
                                                                                                         scono senza grandi preoccupazioni. Fin troppo         Per molti bambini, la lunga fase di lockdown
                                                                                                         spesso i loro genitori hanno bisogno dell’aiuto       ha causato gravi lacune. È necessario recupe-
                                                                                                         di tutti. Più urgenti sono le difficoltà finan­       rare le materie perdute e ripetere ciò che si è
                                                                                                         ziarie, più spesso i bambini sono vittime di          dimenticato. Il corpo insegnante ha grandi sfide
                                                                                                         ­violenza e aggressioni; molte volte viene loro       da affrontare. Per questo, sono particolarmente
                                                                                                          a mancare anche l’unico pasto quotidiano             importanti i tutori scolastici, formati dall’UNICEF
                                                                                                          sicuro, quello che ricevono a scuola.                anche durante la crisi da COVID-19: sono loro
                                                                                                                                                               che si occupano di introdurre il nuovo pro-
                                                                                                         Provvedimenti contro gravi lacune                     gramma didattico, elaborato nello scorso
                                                                                                         dell’apprendimento                                    anno. «I nostri provvedimenti fanno presa»,
                                                                                                         Per questa ragione, nei mesi scorsi, l’UNICEF si      dichiara Sara McGinty, direttrice dei programmi
                                                                                                         è impegnata alacremente per un’apertura delle         di formazione dell’UNICEF in Ruanda.
                                                                                                         scuole più rapida e sicura possibile. Il Fondo per    «Raggiungiamo tutti i bambini del Ruanda,
                                                                                                         l’infanzia aiuta il Ministero dell’istruzione ruan-   anche e soprattutto quelli particolarmente
                                                                                                         dese a decidere quando sia opportuno riaprire le      svantaggiati e vulnerabili.»
FOTO: © UNICEF/UN0283110/Rudakubana* / *Questa foto è stata scattata prima della pandemia da COVID-19.

                                                                                                                            Grazie a un programma di mentoring, gli insegnanti ricevono il sostegno necessario
                                                                                                                            per poter migliorare costantemente le loro competenze.

                                                                                                                                                                                                 UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 11
Istruzione e protezione per l’infanzia brasiliana

Centinaia di migliaia di bambini
registrati e assistiti

Il programma School Active Search,
istituito dall’UNICEF in Brasile, si
­dimostra particolarmente utile in tempi
 di crisi come la pandemia da COVID-19.
 La ben avviata piattaforma digitale è
 rivolta ai bambini e ai giovani «dimenti-
 cati», e continua a garantire loro l’istru-
 zione. Il sistema viene costantemente
 adattato, in modo che anche i bambini
 più a rischio ricevano protezione e
 ­abbiano opportunità di istruzione.
S    vegliarsi al mattino e non sapere che cosa
                                                                                                         porterà la giornata: magari fame o noia,
                                                                                                         forse percosse o lavoro da sbrigare a casa.
                                                                                                    In Brasile, milioni di bambini sono tormentati da
                                                                                                                                                                            Durante il lockdown, più di

                                                                                                                                                                               52 milioni
                                                                                                    questi dubbi e la crisi da COVID-19 ha peggio-                    di bambini e bambine non hanno potuto
                                                                                                    rato la loro situazione. Durante il lockdown, più                         frequentare la scuola.
                                                                                                    di 52 milioni di bambini e bambine non hanno
                                                                                                    potuto frequentare la scuola; quasi 5 milioni
                                                                                                    di loro non hanno avuto la possibilità di seguire
                                                                                                    le lezioni da casa attraverso i programmi di
                                                                                                    apprendimento a distanza. Ma non è tutto:
                                                                                                    dallo scoppio della pandemia, quasi il 10 per
                                                                                                    cento delle famiglie colpite dalla povertà non
                                                                                                    riesce a pagare gli alimenti di base e gli articoli
                                                                                                    per l’igiene. A molti bambini viene inoltre a
                                                                                                                                                                                       Brasile
                                                                                                    mancare l’unico pasto sicuro che normalmente
                                                                                                    ricevono a scuola.

                                                                                                    In Brasile, ad oggi il terzo Paese nel mondo per
                                                                                                    decessi da COVID-19, i più giovani sono mag-
                                                                                                    giormente colpiti dalle conseguenze della pande-
                                                                                                    mia. Questi bambini e bambine vulnerabili
                                                                                                    vengono registrati con il metodo School Active
                                                                                                    Search, sviluppato dall’UNICEF. La piattaforma
                                                                                                    digitale, lanciata insieme al Ministero dell’istru-
                                                                                                    zione brasiliano, è incentrata sui bambini ai
                                                                                                    margini della società, che non sono mai andati
                                                                                                    a scuola o che l’hanno abbandonata. Soprattutto
                                                                                                    in tempi di crisi, la flessibilità di questo sistema
                                                                                                    basato su un supporto informatico è particolar-
                                                                                                    mente preziosa.

                                                                                                    3160 Comuni di 16 Stati federali                       «… ancora molto spazio in testa per imparare»
                                                                                                    sono coinvolti                                         Uno dei tanti bambini che beneficiano della
FOTO: © UNICEF/Ramirez1/Brasil* / *Questa foto è stata scattata prima della pandemia da COVID-19.

                                                                                                    Durante il lockdown nazionale, sono stati otti-        piattaforma è Rodolfo Ramirez Gimenez,
                                                                                                    mizzati i processi per raggiungere migliaia di         10 anni, la cui famiglia ha dovuto fuggire dal
                                                                                                    bambini, insegnanti e persone che collaborano          Venezuela. Mentre parla delle sue esperienze
                                                                                                    nei Comuni. Già durante i primi mesi della             scolastiche negli ultimi mesi, Rodolfo mostra un
                                                                                                    chiusura delle scuole, si erano uniti più di 3160      largo sorriso che mette in evidenza i due denti
                                                                                                    Comuni di 16 Stati federali. In questo modo            da latte caduti: «Ho ancora molto spazio in testa
                                                                                                    è stato possibile assistere direttamente, durante      per imparare cose nuove.» Insieme ad altri
                                                                                                    i difficili mesi estivi, più di 100 000 bambini        667 bambini di Boa Vista, capitale dello Stato
                                                                                                    e giovani. Più di 60 000 hanno potuto essere           federale di Rorima, Rodolfo è diventato parte
                                                                                                    inseriti o reinseriti nel sistema scolastico. Le       dell’iniziativa dell’UNICEF: riportare a scuola
                                                                                                    misure hanno un’ampia portata: non compren-            i bambini che hanno lacune scolastiche. Dopo
                                                                                                    dono soltanto progetti di istruzione ma anche          la pausa scolastica di diversi mesi, i genitori
                                                                                                    l’accesso ai servizi di assistenza sociale, sanitari   notano chiaramente il cambiamento positivo
                                                                                                    e di protezione. Tutto ciò è particolarmente           del figlio: «Rodolfo è rifiorito da quando può di
                                                                                                    utile in tempi di COVID-19.                            nuovo andare a scuola», dice la madre.

                                                                                                                                                                                  Istruzione e protezione per l’infanzia brasiliana — 13
Ideata una nuova, efficace guida
            La pandemia da COVID-19 ha ulteriormente
            accresciuto la difficoltà di trovare i bambini parti-
            colarmente vulnerabili e garantire loro protezione
            e istruzione. Per questo è molto importante
            sviluppare la piattaforma School Active Search
            e poterla adattare in modo flessibile. Nei mesi
            scorsi di attuazione del programma, è stata
            attivata una nuova guida. Grazie a poche parole,
            filmati suggestivi e link secondari, la guida for-
            nisce una panoramica sulle possibilità di rispet-
            tare il diritto all’istruzione anche in tempi di crisi.
            Soltanto tra la fine di giugno e l’inizio di ottobre
            dell’anno scorso, la guida è stata consultata da
            più di 4000 persone del settore della formazione.
            Poiché, durante la pandemia da COVID-19 il nu-
            mero di abbandoni scolastici aumenta in modo              Uno dei tanti bambini che beneficiano della
            esponenziale, è stata ideata una nuova funzione           piattaforma è Rodolfo (a destra), 10 anni, la cui
            di monitoring per registrare i bambini a rischio.         famiglia ha dovuto fuggire dal Venezuela.
            Nel primo semestre del 2020 hanno cominciato
            a frequentare la scuola quasi 7000 bambini.
            Materiale video di nuova concezione è rivolto
            agli insegnanti, per informarli e sostenerli negli
            sforzi per contrastare gli abbandoni scolastici
            causati dal COVID-19. Quasi 7000 insegnanti
            hanno partecipato alle videoconferenze.

            Le nuove forme di monitoring

                                                                                                                          FOTO: © UNICEF/Ramirez2/Brasil*; © UNICEF/UN0225950/Libório* / *Questa foto è stata scattata prima della pandemia da COVID-19.
            ­registrano soprattutto i bambini
             a rischio.
                                                                      La ben avviata piattaforma digitale è rivolta
                                                                      ai bambini e ai giovani «dimenticati».
            Per non dimenticare nessun bambino
            Numerosi feedback dimostrano l’utilità della
            piattaforma. «Mi si sono aperti gli occhi: ho
            capito che non basta registrare semplicemente
            gli scolari», scrive, per esempio, l’insegnante
            Monica Carvalho; «dobbiamo invece avere un
            progetto per garantire che i bambini restino
            veramente a scuola e non vengano dimenticati.»
            La collega Mariana Mendes Pedruzzi, coordina-                  dallo scoppio della pandemia, quasi il
            trice per i bambini che non vanno più a scuola,
            scrive: «I corsi offerti dall’UNICEF costituiscono
            per noi un fondamento importante: allargano
                                                                                   10 per cento
            la prospettiva di proteggere i bambini del Brasile              delle famiglie colpite dalla povertà
            dalle ulteriori difficoltà legate alla pandemia               non riesce a pagare gli alimenti di base
            da COVID-19.»                                                         e gli articoli per l’igiene.

14 — UNICEF Svizzera e Liechtenstein
Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini boliviani

                                   Iniziare la vita in
                                   un contesto sicuro
                                   In Bolivia, da quando è scoppiata la crisi da COVID-19, i professionisti sanitari
                                   attuano interventi speciali di inestimabile valore: vanno di porta in porta e si
                                   prendono cura dei bambini piccoli delle famiglie particolarmente vulnerabili.
                                   Nei mesi scorsi, il programma modificato dell’UNICEF ha raggiunto migliaia
                                   di bambini e bambine dal sistema immunitario indebolito. Le madri sono
                                   state informate e sensibilizzate, mentre ai bambini sono stati somministrati
                                   vitamine e microelementi fondamentali per la sopravvivenza.

                                   L
                                       a Bolivia è un Paese giovane; quasi la metà
                                       dei suoi 11 milioni di abitanti ha meno di
                                       18 anni. Tuttavia, soprattutto i più piccoli
                                   iniziano troppo spesso la loro vita su un terreno
                                   precario: il sedici per cento dei bambini al di
                                   sotto dei quattro anni presenta ritardi nello
                                   sviluppo a causa della malnutrizione cronica –
                                   spesso con conseguenze che durano tutta la
                                   vita. Numerose madri non sanno quanto sia
                                   importante allattare i loro bambini quanto più
                                   possibile e rifornirli di vitamine e microelementi.
                                   Per questo, il programma in corso dell’UNICEF
                                   è incentrato su un’alimentazione bilanciata
                                   dei bambini piccoli, perché costituisce la base
                                   per uno sviluppo sano anche in futuro.

                                   Con lo scoppio della pandemia di COVID-19,
                                   le preoccupazioni dell’UNICEF riguardo ai
                                   bambini piccoli in Bolivia sono aumentate.
                                   Durante il lockdown, molte madri non sono
                                   più uscite di casa e hanno smesso di frequen-
                                   tare i centri sanitari; molti bambini hanno
                                   rischiato di ricevere un’alimentazione carente
                                   e una vaccinoprofilassi insufficiente. Insieme
                                   al Ministero della Sanità, l’UNICEF ha deciso
FOTO: © UNICEF/UNI335562/Andrade

                                   di accrescere gli sforzi e di intensificare la
                                   sorveglianza dei più deboli. Da mesi, collabo-
                                   ratori e collaboratrici delle cosiddette «brigate
                                   della salute» vanno di porta in porta, fanno          Conseguenze del COVID-19: molte famiglie non
                                   visita alle madri e ai loro bambini, spiegano         ricevono il sostegno medico necessario.
                                   loro come poter usufruire delle visite necessarie

                                                                                                                   UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 15
Nonostante il COVID-19, il pro­
             gramma di alimentazione del
             l’UNICEF non si è mai fermato.

             e delle vaccinazioni anche durante il periodo
             del COVID-19, e consegnano loro importanti
             sostanze micronutrienti e vitamine.

             Aiutare dove il bisogno è maggiore
             Nonostante le grandi difficoltà legate al COVID-19,
             l’UNICEF non ha mai interrotto il suo programma
             di alimentazione ad ampio raggio. Al contrario,
             il programma viene continuamente adattato
             e interviene là dove il bisogno è maggiore.
             I risultati parlano chiaro: soltanto tra aprile
             e settembre dell’anno scorso, in tutto il Paese
             è stata somministrata la vitamina A al 36 per
             cento di tutti i bambini in età compresa tra
             i 6 e i 59 mesi ed è stato possibile somministrare
             la dose completa di ferro al 30 per cento di tutti
             i bambini al di sotto di un anno. Nei dipartimenti
             di Pando, La Paz, Potosí e Oruro, nonostante
             le maggiori difficoltà di funzionamento, è stato
             possibile certificare 15 nuovi centri sanitari con
             il label «Ospedale amico dei bambini». Oltre
             a ciò, 144 professionisti sanitari di La Paz e El Alto
             hanno ricevuto una formazione speciale sulla
             somministrazione di sostanze micronutrienti e
             vitamine. Infine, è stato possibile sensibilizzare
             direttamente quasi 4000 madri. Le madri sono
             state informate sull’importanza di allattare                     Interventi speciali di importanza incalcolabile:
             e rifornire regolarmente i loro bambini di                       le «brigate della salute» vanno di porta in porta
             ­microelementi e vitamine fondamentali per                       e si prendono cura dei bambini piccoli dal
                                                                              sistema immunitario indebolito.
              la sopravvivenza.

             «Il mio bambino ha cominciato a crescere
             ed è aumentato di peso»
             Ivania Villca Poma aveva cominciato a preoc-
             cuparsi per il figlio Raul fin dalla nascita. «A tre     e vitamina A che le sono state consegnate
             mesi, il mio bebè pesava solo 3 kg», racconta            alla sua prima visita presso il centro medico:
             la diciannovenne Ivania. Si è recata quindi in           «Ci hanno salvati durante gli ultimi mesi.»
             un centro sanitario, dove sono stati accertati
             segni di malnutrizione. Ivania è stata informata         Rafforzamento del sistema immunitario
             di quanto sia importante allattare il proprio            Da allora Ivania non è quasi più uscita di casa
             bambino e nutrirlo in modo equilibrato. Poco             e, come lei, migliaia di altre madri che avevano
             prima del lockdown, Raul è stato visitato di nuovo.      paura di ammalarsi di COVID-19 facendo visita a
             Ormai mangiava anche banane schiacciate                  un centro sanitario. Perciò, è ancora più impor-
                                                                                                                                  FOTO: © UNICEF/Bolivia_Image2/2020

             e papaya, a cui Ivania mescolava i cosiddetti            tante che dei professionisti preparati si rechino
             «sprinkles», sostanze micronutrienti in granelli         dai bambini. Mayra Zapata Poma fa parte di una
             che aveva ricevuto dall’UNICEF. «Con questa              brigata della salute sostenuta dall’UNICEF e che
             dieta aggiuntiva, il mio bambino ha cominciato           da mesi lavora in modo particolarmente intenso.
             a crescere ed è aumentato di peso.» Ivania               La giovane dottoressa si alza alle cinque del
             Villca Poma è grata delle confezioni di sprinkles        mattino; nelle ore successive va di porta in porta

16 — Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini boliviani
meno di
                                                                                                                                                                                                         18 anni

                                                                                                                                                                                            La Bolivia è un Paese giovane;
                                                                                                                                                                                           quasi la metà dei suoi 11 milioni
                                                                                                                                                                                            di abitanti ha meno di 18 anni.
FOTO: © UNICEF/UNI335563/Andrade; © UNICEF/UNI7807/Pirozzi* / *Questa foto è stata scattata prima della pandemia da COVID-19.

                                                                                                                                                                                                16 per cento
                                                                                                                                                                                          dei bambini al di sotto dei quattro
                                                                                                                                                                                      anni presenta ritardi nello sviluppo a causa
                                                                                                                                e visita i bambini particolarmente a rischio.            della malnutrizione cronica – spesso
                                                                                                                                «Il COVID -19 ha fatto sì che molte famiglie non      con conseguenze che durano tutta la vita.
                                                                                                                                ricevano più il sostegno medico necessario»,
                                                                                                                                dichiara la dottoressa. «Molti bambini hanno
                                                                                                                                il sistema immunitario indebolito, il rischio di
                                                                                                                                ammalarsi è elevato.» Negli ultimi mesi, Mayra
                                                                                                                                Zapata Poma ha rifornito di sprinkles, acido                                           Brasile
                                                                                                                                folico e zinco dozzine di famiglie. Ha incoraggiato      Perù
                                                                                                                                le madri a tornare a recarsi nei centri sanitari,
                                                                                                                                                                                                    La Paz
                                                                                                                                nel rispetto delle misure di igiene e sicurezza,
                                                                                                                                e a far visitare regolarmente i loro bambini.                            Bolivia
                                                                                                                                «In caso contrario, si hanno lacune vaccinali
                                                                                                                                e non si riconoscono per tempo le carenze
                                                                                                                                e gli errori nell’alimentazione.»                                                     Paraguay
                                                                                                                                                                                                  Cile

                                                                                                                                                                                                                   UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 17
Miglioramento della qualità dell’insegnamento in Bhutan

Misure di protezione dell’infanzia
fondamentali per monache
e monaci bambini

                                               In Bhutan, durante la crisi del COVID-19,
                                               le tradizionali scuole monastiche sono
                                               rimaste aperte. È stato possibile prose-
                                               guire il programma dell’UNICEF, incen-
                                               trato su monache e monaci bambini,
                                               in stretta collaborazione con la Commis-
                                               sione per gli Affari Monastici e il Ministero
                                               dell’istruzione nazionale.
                                               Più di 2500 monache e monaci bambini
                                               beneficiano di migliori misure di igiene,
                                               opportunità di sport e lezioni di inglese –
                                               da poco anche online.

               Sport per il corpo e lo spirito: da quando sono state introdotte le nuove materie,
               la vita quotidiana è molto cambiata per i giovani monaci e monache.
N
                               el Bhutan, per molto tempo, l’usanza                programma è migliorare l’igiene e installare
                               tradizionale prevedeva che un bambino               impianti sanitari – provvedimenti ai quali è stato
                               per ogni famiglia venisse mandato a una             dato più peso dall’inizio della crisi da COVID-19.
                         scuola monastica. Negli ultimi anni, le cose sono         1745 monaci di 7 distretti hanno ricevuto,
                         cambiate: oggi vivono tra le mura monastiche              tra l’altro, nuovi servizi igienici, e 280 monaci
                         soprattutto bambini di famiglie povere, orfani            e 120 monache di 9 scuole monastiche hanno
                         o bambini handicappati. Spesso si tratta di               ottenuto l’accesso ad acqua potabile pulita.
                         bambine e bambini emarginati che nelle scuole
                         pubbliche non avrebbero molte opportunità.
                                                                                          Più movimento aiuta i
                         Attualmente, i programmi dell’UNICEF sono                        bambini monaci a concen-
                         incentrati, tra l’altro, sulla dura vita quotidiana dei
                         circa 9000 bambini monaci. In troppi monasteri,
                                                                                          trarsi meglio.
                         infatti, le condizioni igieniche insufficienti, le dure
                         punizioni, gli inverni rigidi e il diffondersi di         «Il movimento giova al corpo e allo spirito»
                         malattie impediscono loro di crescere in salute,          Di quando in quando, le vesti rosso cinabro svola-
                         e il programma didattico è limitato a contenuti           zzano al vento, uno scialle cade, una fascia
                         religiosi un po’ dappertutto. Tuttavia, la maggior        scivola di traverso. Quando i bambini della
                         parte dei giovani monaci lascia i monasteri alla          scuola monastica Dorshong Goenpa, nel tardo
                         fine del periodo scolastico, e pertanto non ha            pomeriggio, mettono da parte i libri e cominciano
                         i requisiti per affrontare la vita secolare.              a giocare a calcio, i piccoli monaci disciplinati
                                                                                   si trasformano in vivaci ragazzini. «Amano muo-
                         Un sostegno basato sul rispetto                           versi», commenta Sonam Gyaltshen, direttore
                         Negli ultimi anni, l’UNICEF ha progressivamente
                         esteso le sue esperienze sul modo di aiutare
                         i monaci bambini in modo durevole e rispettoso.
                         A questo scopo, il Fondo per l’infanzia lavora
                         a stretto contatto con la Commissione per gli
                         Affari Monastici e il Ministero dell’istruzione del
                         Bhutan. Insieme, hanno stabilito provvedimenti
                         per impedire che i diritti dell’infanzia vengano
                         lasciati fuori dalle mura dei monasteri.

                         Particolare attenzione è rivolta all’aumento delle
                         materie di insegnamento. 90 insegnanti di 75                                                                   Bhutan
                         monasteri frequentano corsi di formazione per
                         poter, in futuro, insegnare l’inglese e la matema-
                         tica. Così, per la prima volta nella storia del
                         Bhutan, più di 2500 monaci e monache impa-
                         rano queste materie tanto importanti per la vita.
                         Inoltre, insieme alla Commissione per gli Affari
                         Monastici, nel programma didattico sono state
                         estese le lezioni di educazione fisica. Oltre al
                         tradizionale ballo in maschera, allo yoga e alla
                         meditazione, sono ora previste anche discipline
FOTO: © UNICEF/Bhutan1

                         sportive come il calcio, la pallavolo e il badmin-
                         ton. 50 direttori scolastici di 26 monasteri hanno
                         ricevuto una formazione adeguata e i monasteri
                         sono stati dotati di attrezzature. Altra priorità del

                                                                                                    Miglioramento della qualità dell’insegnamento in Bhutan — 19
Attualmente, i programmi dell’UNICEF
                         sono incentrati, tra l’altro,
                    sulla dura vita quotidiana dei circa

              9000 bambini monaci.
            della scuola monastica. Considera molto impor-
            tante che i bambini crescano sani e ricevano
            lezioni anche in materie secolari come l’inglese.

            Due insegnanti, supportati dall’UNICEF, sono
            stati formati per insegnare la lingua inglese ai
            33 giovani monaci. Con lo scoppio della crisi
            da COVID-19, inoltre, i docenti hanno comin-
            ciato a insegnare online. «Noi monaci non
            possiamo usare telefoni cellulari», spiega Sonam
            Gyaltshen, «ma i bambini devono conoscere
            queste nuove opportunità di comunicazione».

            Pallavolo, badminton, calcio, salto della corda
            Con l’introduzione delle nuove materie, la vita
            quotidiana dei giovani monaci e monache è
            molto cambiata. Prima se ne stavano seduti per
            ore sui freddi pavimenti di argilla, imparando
            a memoria le preghiere. «Abbiamo notato che
            i bambini, se non fanno abbastanza movimento,
            sono inerti», spiega Sonam Gyaltshen. Da
            quando sono state introdotte le nuove opportu-
            nità di sport, il monaco direttore ha osservato
            che i bambini sono diventati più tranquilli
            e molto più attivi durante le ore di lezione.

            Un’altra giornata di scuola volge al termine.
            Anche oggi, i bambini corrono allegri dietro alla
            palla e si divertono. Sonam Gyaltshen guarda lo
            stuolo di ragazzini dai capelli tagliati corti e le
            lunghe vesti rosse. Spiega quanto sia importante
            che i bambini mantengano la forma fisica.
            «Il movimento fa bene al nostro corpo e anche
                                                                  FOTO: © UNICEF/BhutanMonks/2; © UNICEF/Yeshey/Bhutan

            allo spirito, aiuta nell’apprendimento.»

20 — UNICEF Svizzera e Liechtenstein
Per un mondo senza poliomielite

                           Un impegno intensificato
                           per ogni bambino
                           I provvedimenti contro la poliomielite, a cui contribuisce l’UNICEF, si dimo-
                           strano efficaci: l’Africa è stata dichiarata libera dalla poliomielite. Dopo
                           un’interruzione delle vaccinazioni di quattro mesi a causa del COVID-19,
                           l’attenzione è incentrata sul Pakistan e l’Afganistan, dove la pandemia sta
                           aggravando la situazione. Persone esperte, come Bibi Malika, vanno di nuovo
                           di casa in casa per somministrare ai bambini le gocce salvavita: la poliomielite
                           sarà infatti sconfitta solo quando tutti i bambini ne saranno immunizzati.

                           R
                                 ecentemente, si è giunti a un momento
                                 storico nella lotta contro la paralisi infantile:
                                 quattro anni fa la Nigeria, il Paese più
                           popoloso dell’Africa, era stato l’ultimo Stato del
                           continente in cui era stato segnalato un caso del
                           virus; alla fine di agosto 2020, l’Organizzazione
                           Mondiale della Sanità ha dichiarato l’Africa libera
                           dal ceppo selvatico della poliomielite. È stata
                           così posta un’altra importante pietra miliare nella
                           lotta contro la poliomielite, una malattia insidiosa
                           che può causare paralisi irreversibile, soprattutto
                           nei bambini piccoli. Essere riusciti, grazie all’in-
                           stancabile impegno dell’UNICEF e dei suoi
                           partner, a proteggere al cento per cento dalla
                           poliomielite tutti i bambini di Paesi e regioni una
                           volta fortemente colpiti, come l’India o l’Africa,
                           è un traguardo incoraggiante.

                           I virus non hanno confini
                           Ora, nel bel mezzo dell’intensificazione della
                           «Polio Endgame Strategy 2019–2023», l’obiettivo
                           dichiarato dell’organizzazione mondiale è immu-           L’UNICEF compie ogni sforzo necessario per
                           nizzare proprio tutti i bambini. Infatti, è sufficiente   estendere il programma di vaccinazione in modo
                           un solo bambino non protetto perché la poliomie-          efficace e portare avanti le misure senza
                                                                                     interruzioni.
                           lite si diffonda di nuovo. L’intervento mirato
                           dell’UNICEF in Nigeria dimostra che le catene di
                           trasmissione possono essere interrotte una volta
FOTO: © UNICEF/UNI356259

                           per tutte: qui, diversi team di vaccinazione mobili
                           hanno raggiunto i territori più isolati, in stretto
                           coordinamento con le autorità locali. Essi hanno
                           compiuto ogni sforzo necessario per andare di

                                                                                                               UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 21
casa in casa, informare in modo coerente sull’effi-       Le donne coraggiose sono indispensabili
            cacia delle gocce e registrare tutti i bambini            nelle campagne di vaccinazione
            vaccinati, rintracciando inoltre le famiglie che non      Quando cammina per le strade del suo villaggio
            hanno fissa dimora o che sono in fuga.                    nell’Afganistan meridionale, Bibi Malika deve
                                                                      essere preparata a molto. È una regione in cui
            Anche in Afganistan e in Pakistan vivono                  i Taliban detengono il potere, la situazione
            ­migliaia di bambini difficili da raggiungere: ciò        politica è tesa, le donne non possono dedicarsi
             preoccupa ulteriormente l’UNICEF, che si chiede          ad attività fuori casa e possono lasciare le
             con quanta forza il virus potrebbe diffondersi           pareti domestiche solo con l’autorizzazione del
             dopo la pausa di immunizzazione causata dal              marito. «Qualche volta ho paura di non tornare
             COVID-19. Tra gennaio e metà settembre del               a casa viva», racconta la donna di 35 anni,
             2020, sono stati segnalati 116 casi contro i             madre per la prima volta all’età di 16 anni.
             78 casi, nello stesso lasso di tempo, del 2019.          Nonostante queste difficoltà, continua instan-
             In entrambi i Paesi, 50 milioni di bambini sotto         cabilmente la sua attività di specialista anti­
             i cinque anni non hanno la protezione vaccinale          polio, formata dall’UNICEF.
             necessaria. «Come si vede fin troppo bene
             di questi tempi, i virus non conoscono confini»,         50 milioni di bambini sono in pericolo
             rimarca Jean Gough, Direttore regionale                  Donne coraggiose e competenti sono indispen-
             dell’UNICEF per l’Asia meridionale. «Nessun              sabili in Afganistan e Pakistan, gli ultimi due
             bambino è al sicuro dalla poliomielite se non            Paesi in cui è presente il ceppo endemico della
             si proteggono tutti i bambini. Ma siamo vicini           poliomielite selvatica. «Se confronto i risultati nel
             al traguardo e non ci arrenderemo finché non             mio gruppo, vedo che le donne raggiungono
             l’avremo raggiunto.»                                     molto più spesso l’obiettivo.» Anche degli studi

                                           Tra gennaio e metà settembre
                                           del 2020, sono stati segnalati

                                                  116 casi
                                           contro i 78 casi, nello stesso
                                            lasso di tempo, del 2019.                        Afganistan

                                                                                                      Pakistan

                                        Subito dopo i quattro mesi di pausa
                                                                                                                              FOTO: © UNICEF/UN0353278/Shah; © UNICEF/UN0353292/Bukhari

                                          della campagna, in ­Afganistan
                                        quasi 8000 specialisti hanno potuto
                                                immunizzare più di

                                                1,1 milioni
                                             di bambini di 3 province.

22 — Per un mondo senza poliomielite
Da luglio, il team di vaccinazione dell’UNICEF è nuovamente
                                                                        impegnato a fare visite di casa in casa, in Afganistan e Pakistan.

                                   dimostrano che le madri si fidano di più di altre     L’attenzione è incentrata sui bambini
                                   madri della regione e sono diffidenti nei confronti   piccoli vulnerabili
                                   degli uomini. Negli ultimi mesi, il team di Bibi      Da luglio, il team di vaccinazione dell’UNICEF
                                   Malika ha ricevuto una formazione speciale            è nuovamente impegnato a fare visite di casa in
                                   su come rispettare scrupolosamente le misure          casa in Afganistan e Pakistan. Particolare atten-
                                   di prevenzione anti COVID-19. Mantenendo la           zione è rivolta ai bambini piccoli vulnerabili, i cui
                                   distanza necessaria, la vaccinazione per via orale    genitori sono poco informati e insicuri. «È impor-
                                   può essere somministrata senza contatto.              tante che ci dedichiamo con costanza soprattutto
                                                                                         a loro», sagt Bibi Malika. Subito dopo i quattro
                                                                                         mesi di pausa della campagna, in Afganistan
                                          Le madri si fidano                             quasi 8000 specialisti hanno potuto immunizzare
                                          di più di altre madri                          più di 1,1 milioni di bambini di 3 province; in
                                                                                         Pakistan l’attenzione è incentrata, oltre che sulle
                                          della regione.                                 regioni critiche conosciute, anche sui territori
                                                                                         che prima dello scoppio della pandemia da
FOTO: © UNICEF/UN0353292/Bukhari

                                                                                         COVID-19 non avevano segnalato più casi di
                                                                                         poliomielite. L’UNICEF compie ogni sforzo neces-
                                                                                         sario per estendere il programma di vaccinazione
                                                                                         in modo efficace e portare avanti le misure
                                                                                         senza interruzioni.

                                                                                                                           UNICEF Svizzera e Liechtenstein — 23
Grazie
                                                                                                     mille!

Autorità, competenza                                         I padrinati di progetto in breve

                                                                                                                    Stampato su carta ecologica. / Foto di copertina: © UNICEF/UNI355816/Panjwani / FOTO: © UNICEF/BhutanMonks/2007 / Elaborazione testo e immagini: Marjeta Morinc / 100121
ed esperienza per                                            Con un contributo mensile a partire da 30 franchi,
                                                             sostenete un progetto particolare che migliora

­l’infanzia.
                                                             durevolmente le prospettive di vita dell’infanzia
                                                             senza privilegiare singoli bambini, create strutture
                                                             che agevoleranno uno sviluppo sostenibile e
 In tutto il mondo.                                          partecipate a un concetto che affronta i problemi
                                                             nella loro complessità. L’UNICEF Svizzera e
                                                             Liechtenstein finanzia progetti in diversi paesi.
I problemi complessi necessitano di soluzioni su             Sceglietene uno e sostenete il nostro operato
                                                             a favore dell’infanzia e delle prossime generazioni.
più livelli. In veste di Fondo delle Nazioni Unite per       Vi informeremo regolarmente sui progressi
l’infanzia, l’UNICEF gode dell’autorità per varare           compiuti.
con i governi provvedimenti a lungo termine a favore
dell’infanzia e fare in modo che gli Stati ­proseguano
il lavoro incominciato dai donatori.

Rilevare dati non è una delle operazioni più spettacolari,
eppure è fondamentale farlo. Grazie alle informazioni        Potete sostenere l’UNICEF:
raccolte nel corso degli anni, l’UNICEF dispone della
­competenza necessaria per aiutare quotidianamente
 i bambini in modo efficace, ­economico e durevole.
 Una competenza alla quale attingono numerosissime
 organizzazioni umanitarie.                                  Fare un’offerta   Diventare         Diventare
                                                             unica             membro            Global Parent
Ogni donazione è preziosa perché a essa è legata
la speranza in un futuro migliore. L’UNICEF ne è con-
sapevole e, grazie ai suoi oltre 75’anni di esperienza,
è in grado di gestire oculatamente i fondi che gli sono
messi a disposizione. Con una d  ­ onazione, finanziate      Assumere          Lasciare          Stringere una
servizi affermati ed efficaci a favore dell’infanzia nel     un padrinato      un legato         partnership
bisogno.                                                     di progetto                         aziendale

Comitato per l’UNICEF Svizzera e Liechtenstein
Pfingstweidstrasse 10, 8005 Zurigo
Telefono +41 (0)44 317 22 66
padrinatidiprogetto@unicef.ch, www.unicef.ch/padrinati
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