REPORT BANCA DATI ARCAT TOSCANA ANNO 2013

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REPORT BANCA DATI ARCAT TOSCANA ANNO 2013
REPORT BANCA DATI
 ARCAT TOSCANA

   ANNO 2013
REPORT BANCA DATI ARCAT TOSCANA ANNO 2013
Il presente lavoro è stato sostenuto e promosso dall'ARCAT Toscana con la collaborazione del Centro
Alcologico Regionale Toscano.

Il testo è stato scritto da Tiziana Fanucchi e Valentino Patussi con la collaborazione di Ester Macrì per
le elaborazioni di dati.

La raccolta delle schede e l’inserimento nel database è stata effettuata dal Gruppo Banca Dati
dell'ARCAT Toscana.

Si ringraziano tutte le famiglie e i Servitori-Insegnati dei Club della Toscana che hanno partecipato e
contribuito alla ricerca.

Per informazioni e commenti: tiziana.fanucchi@gmail.com
REPORT BANCA DATI ARCAT TOSCANA ANNO 2013
INDICE

     Introduzione
     Il valore della ricerca nell’ approccio ecologico-sociale

1. Risultati della ricerca DATACLUB 2013 in Toscana
      1.1 Strumenti e metodi di ricerca
      1.2 Il campione
      1.3 Le schede ACAT
      1.4 Le schede Club e Servitore-Insegnante
      1.5 Le schede individuali
      1.6 Le schede “Partecipare per migliorare”

2. Conclusioni e prospettive future

Allegati

1.   Scheda ACAT
2.   Scheda Club e Servitore-Insegnante
3.   Scheda individuale
4.   Scheda “Partecipare per migliorare”
REPORT BANCA DATI ARCAT TOSCANA ANNO 2013
INTRODUZIONE

                IL VALORE DELLA RICERCA NELL'APPROCCIO ECOLOGICO-SOCIALE

Nel corso del suo lavoro con i Club, Hudolin più volte ha ribadito l'importanza di documentare tutte le
attività svolte e di fare ricerca in modo da dare dignità scientifica alla metodologia.
La ricerca è un processo ampio e complesso che non coincide con la sola raccolta sistematica di dati su
cui peraltro Hudolin insisteva molto, ma si articola in fasi diverse, tutte importanti per la crescita del
sistema: dalla definizione degli obiettivi e dello strumento, all'indagine stessa, all'elaborazione dei dati,
alla loro lettura e restituzione.
La ricerca è un'attività che consente di esercitare il nostro pensiero critico, sospendere l’azione e
osservare noi stessi e le nostre comunità di appartenenza con il desiderio e la curiosità di conoscerci
meglio e con l'intento e il coraggio di valutarsi.
La valutazione di sé stessi e di quello che si fa diventa valorizzazione: ciò che non viene valutato,
infatti, si svaluta, si perde, non si migliora e non cresce. Valutarsi e valorizzarsi sono attività che
permettono di farsi conoscere nella comunità in modo oggettivo, affidabile, verificabile e condivisibile
dando senso e consistenza alla nostra presenza e alle nostre attività.
Raccogliere informazioni nel tempo con la capacità di migliorare volta volta lo strumento e costruire
banche dati continuamente aggiornate risultano essere modalità utili per osservare e monitorare un
fenomeno in continua evoluzione come quello dei Club e dei problemi alcolcorrelati.
Il primo esperimento fatto in questa direzione da Hudolin all’inizio del suo lavoro, nel 1964, fu il
“Registro degli alcolisti ospedalizzati della Repubblica di Croazia”, strutturato secondo un approccio
esclusivamente medico e non condiviso dalle persone oggetto della ricerca.
Con lo sviluppo della metodologia in Italia, dagli anni '80 del secolo scorso, si è iniziato a definire
banche dati sempre più realizzate dagli stessi membri dei Club, passando gradualmente da una ricerca
passiva fatta dai professionisti, ad una ricerca attiva, fatta e partecipata dai Club, soggetti della ricerca.
Da banche dati regionali, come quella del Trentino, del Piemonte, della Lombardia, della Toscana, del
Veneto, della Liguria, nel tempo si è arrivati ad affinare, grazie anche all’iniziale collaborazione con
l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, un modello di banca dati nazionale, il progetto
DATACLUB che ha preso avvio nel 1999 e che nel tempo è sempre diventato più proprietà e
responsabilità dei Club.
Certamente nel tempo si sono presentate molte criticità, dalla necessità di una formazione specifica
delle famiglie e dei servitori-insegnati sull'importanza della ricerca e sulle modalità di raccolta dei dati
attraverso le apposite schede recentemente riviste, alla paura dell'identificazione da parte dei
partecipanti alla ricerca, alla mancata o non costante partecipazione di molti Club.
La volontà forte di promuovere, realizzare e valutare un metodo attendibile di ricerca sulla qualità e
l'efficacia del lavoro dei Club e l'impegno congiunto delle famiglie e dei servitori-insegnati sta, tuttavia,
permettendo di affrontare le difficoltà e trasformare le criticità in momenti di crescita, confermando
l'importanza di un'iniziativa come questa che si può considerare unica nel suo genere.
REPORT BANCA DATI ARCAT TOSCANA ANNO 2013
CAPITOLO 1

                    I RISULATATI DELLA RICERCA DATACLUB 2013 IN TOSCANA

1.1 Strumenti e metodi di ricerca

La presente ricerca ha utilizzato le tre schede del progetto DATACLUB dell’AICAT (punti 1-2-3) più una
scheda predisposta dal CAR Toscano (punto 4):

   1.   Scheda rivolta alle Associazioni (All. n. 1) per raccogliere informazioni sul numero dei Club,
        delle attività formative e sulla collaborazione con le realtà territoriali;
   2.   Scheda rivolta ai Club e ai Servitori-Insegnanti (All. n. 2) finalizzata a raccogliere
        informazioni generali sui Club, sul numero di famiglie e sulla figura del Servitore-Insegnante;
   3.   Scheda individuale (All. n. 3) rivolta ad ogni soggetto che frequenta a vario titolo il Club per
        indagare caratteristiche anagrafiche, accesso ad altri trattamenti specifici, comportamenti a
        rischio prima e dopo l'ingresso al Club.
   4.   Scheda “Partecipare per migliorare” proposta per la prima volta quest’anno, come raccolta
        di valutazioni e suggerimenti all’interno dei Club sull’associazione.

Le schede sono state diffuse nei Club a partire dal mese di gennaio 2014 e i dati raccolti fanno
riferimento al 2013. Ogni ACAT ha provveduto alla raccolta e all’inserimento nell’apposito database
online (google drive). L’inserimento dei dati online è avvento nel periodo febbraio – luglio 2014.
L’elaborazione dei dati è stata realizzata dal Centro Alcologico Regionale Toscano, in maniera distinta
per tipologia di scheda.

1.2 Il campione

Nella tabella 1 viene mostrato il numero di schede compilate per ognuna delle quattro tipologie
utilizzate per la ricerca e precedentemente descritte. Si sottolinea che il livello di rappresentatività che
i dati hanno, è determinato dal grado di copertura del campione.
Sono state raccolte 13 Schede ACAT (1 in più rispetto al 2010), 66 Schede Club e Servitori-Insegnanti
(2 in più rispetto al 2010) e 572 Schede individuali (39 in più rispetto al 2010). Inoltre sono state
anche raccolte 354 schede “Partecipare per migliorare” non somministrate nel 2010.
In totale nel 2013 sono state compilate e inserite nel database 1005 schede.

                   Tabella 1. Numero compilazione delle schede di valutazione
                SCHEDE                        N. COMPILAZIONI 2013             N. COMPILAZIONI 2010
             Schede ACAT                                  13                               12
  Schede Club e Servitore-Insegnante                      66                               64
           Schede individuali                            572                              533
                 Totale                                  651                              609
 Scheda “Partecipare per migliorare”                     354                                /
                 Totale                                 1005                              609
1.3 Le schede ACAT

Nella figura 1 sono riportate le ACAT che hanno compilato la prima scheda, quella per l’associazione.
Rispetto alla ricerca del 2010, nel 2013 hanno partecipato l’ACAT Follonica, l’ACAT Pratese, l’ACAT
Valdinievole e l’ACAT Empoli e quella di Grosseto Sud che nel 2010 non erano ancora state fondate.
Non hanno invece aderito l’ACAT Bassa Val di Cecina, l’ACAT Val di Cornia, l’ACAT Val d’Elsa e l’ACAT
Pisana. Riguardo a quest’ultima, si precisa che i Servitori–Insegnanti e i membri di club hanno
comunque compilato le rispettive schede.

                                       GARFAGNANA
                                                             PRATO
                   MASSA
           MONTIGNOSO
                                            VALDINIEVOLE
                                                                         SESTO F.NO - CAMPI B.ZIO
                                                                         PERETOLA
                  VERSILIA
                                                                                     EMPOLI
                             LUCCA

       PISTOIA
                             LIVORNO

                           FOLLONICA

                                                                              GROSSETO
                                 GROSSETO                                       SUD
                                   NORD

          Figura 1. ACAT che hanno compilato la scheda dell’associazione, anno 2013

La tabella 2 mostra il numero di schede Club e Servitori-Insegnanti e di schede individuali
compilate per ogni ACAT che ha aderito alle ricerca
L’ACAT con il maggior numero di schede Club e Servitori-Insegnanti è quella di Grosseto Nord (9)
mentre quella con il maggior numero di schede individuali è l’ACAT Sesto Fiorentino-Campi Bisenzio-
Peretola (68).
Si sottolinea che nessun membro di Club dell’ACAT Empoli ha partecipato alla ricerca e che, come
precedentemente detto, dell’ACAT Pisa manca la scheda Associazione ma sono state raccolte 2 schede
Club e Servitori-Insegnanti e 21 schede individuali.
Tabella 2. Numero delle schede Club e Servitori-Insegnanti (S-I) e schede individuali
                                 raccolte per ACAT, anno 2013
   ACAT                                           SCHEDE CLUB e S-I      SCHEDE INDIVIDUALI
   Empoli                                                  2                       0
   Follonica                                               2                       11
   Garfagnana                                              5                       30
   Grosseto Nord                                           9                       64
   Grosseto Sud                                            8                       58
   Livorno                                                 5                       53
   Lucca                                                   6                       55
   Massa –Montignoso                                       3                       46
   Pisa*                                                   2                       21
   Pistoiese                                               6                       50
   Prato                                                   5                       58
   Sesto Fiorentino Campi Bisenzio Peretola                6                       68
   Valdinievole                                            2                       13
   Versilia                                                5                       45
   TOTALE                                                 66                      572
   *Manca la scheda ACAT

La tabella 3 mostra in ordine crescente l'anno di fondazione delle ACAT partecipanti alla ricerca:
l'ACAT con la più lunga storia associativa è quella Pratese (1989) mentre le ACAT più recenti, come
accennato in precedenza, sono l'ACAT Empoli e quella di Grosseto Sud, entrambe fondate nel 2013.

                   Tabella 3. Anno di fondazione delle ACAT in ordine crescente
                                 ACAT                          ANNO DI FONDAZIONE
               Prato                                                   1989
               Garfagnana                                              1991
               Versilia                                                1992
               Pistoiese                                               1993
               Valdinievole                                            1993
               Sesto Fiorentino Campi Bisenzio Peretola                1997
               Massa –Montignoso                                       2000
               Lucca                                                   2000
               Livorno                                                 2007
               Follonica                                               2011
               Grosseto Nord                                           2012
               Empoli                                                  2013
               Grosseto Sud                                            2013
La maggioranza dei Presidenti delle ACAT partecipanti alla ricerca (9 su 13) è in carica da un tempo
compreso tra 1 e 5 anni (Follonica, Garfagnana, Grosseto Nord, Grosseto Sud, Massa-Montignoso,
Pistoia, Prato, Valdinievole, Versilia).
In 3 ACAT il presidente è in carica da meno di un anno (Empoli, Livorno, Lucca) e solo nell’ACAT Sesto
Fiorentino-Campi Bisenzio-Peretola (da ora citata come ACAT Sesto F.no-C.B.P.) la carica del
presidente è in essere da 6 a 10 anni (Tab. 4).

                       Tabella 4. Durata della carica di presidente ACAT, anno 2013

         DA 1 A 5 ANNI                    MENO DI UN ANNO                        DA 6 A 10 ANNI

          Follonica                              Empoli                         Sesto F.no-C.B.P.
         Garfagnana                              Livorno
        Grosseto Nord                             Lucca
        Grosseto Sud
      Massa –Montignoso
          Pistoiese
            Prato
         Valdinievole
           Versilia

Tutte le ACAT partecipanti alla ricerca aderiscono all’ARCAT Toscana.

La tabella 5 descrive per ogni ACAT quanto dichiarato per il 2013 rispetto al numero dei Club a fine
anno, al numero dei Club aperti o “riaperti” e al numero di quelli chiusi o “sospesi”.
Le ACAT partecipanti alla ricerca, nel mese di dicembre 2013 hanno contato in totale 72 Club dei quali
8 sono stati aperti o “riaperti” nel corso dell’anno. Sempre nel corso del 2013, invece, 3 Club sono stati
chiusi.
Rispetto al 2010 il numero totale dei Club a fine anno è diminuito di 2 unità (72 contro 74) ma si
ricorda che le ACAT che hanno partecipato quest’anno alla ricerca non sono tutte le stesse del 2010.
Sono, tuttavia, cresciuti i Club aperti o riaperti nel corso dell’anno (8 contro 4) e sono diminuiti i Club
chiusi (3 contro 4).
Le ACAT col maggiore numero di Club dichiarati nel 2013 sono l’ACAT Pratese e quella Grosseto Nord
(9 Club) mentre quelle con il numero minore di Club sono le ACAT Empoli, Follonica e Valdinievole (2
Club).
Degli 8 nuovi Club aperti o riaperti nel corso del 2013, 3 appartengono all’ACAT Grosseto Nord, 2
all’ACAT Empoli e 1 rispettivamente alle ACAT Grosseto, Livorno e Sesto F.no-C.B.P.
I 3 Club chiusi, invece, facevano parte delle ACAT Prato, Sesto F.no-C.B.P. e Valdinievole, 1 per
ciascuna.
La tabella 6 mostra il confronto tra il 2010 e il 2013 dell’andamento dei Club rispetto alle
domande viste nella precedente tabella per le ACAT confrontabili, ovvero quelle ACAT che hanno
partecipato alla ricerca sia nel 2010 che nel 2013 (Garfagnana, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-
Montignoso, Pistoiese, Sesto F.no-C.B.P., Versilia).
In linea con l’andamento descritto sul totale, per queste ACAT si osserva una diminuzione del n. totale
di Club nel mese di dicembre 2013 (6 Club in meno rispetto al 2010) ma un aumento di quelli nuovi o
riaperti (2 in più rispetto al 2010) e una parità per i Club chiusi (1)
Tabella 5. N. Club a fine anno, N. nuovi Club aperti/riaperti, N. Club chiusi per ACAT, anno 2013
                                N. CLUB A FINE       N. NUOVI CLUB APERTI
           ACAT                                                                  N. CLUB CHIUSI
                                     ANNO                 O RIAPERTI
Empoli                                   2                    2                           0
Follonica                                2                    0                           0
Garfagnana                               5                    0                           0
Grosseto Nord                            9                    3                           0
Grosseto Sud                             7                    1                           0
Livorno                                  8                    1                           0
Lucca                                    6                    0                           0
Massa M.                                 4                    0                           0
Pistoiese                                6                    0                           0
Prato                                    9                    0                           1
Sesto F.no-CB P                          6                    1                           1
Valdinievole                             2                    0                           1
Versilia                                 6                    0                           0
TOTALE                               72                       8                           3

           Tab. 6 Confronto dell’andamento dei Club (n. a fine anno, nuovi/riaperti, chiusi)
                             tra 2010 e 2013 (solo ACAT confrontabili)
                            DIFF.             N. CLUB  N. CLUB DIFF.  N.             N.        DIFF.
                   N.   N.
                                              NUOVI/   NUOVI/ 2013- CLUB            CLUB
    ACAT          CLUB CLUB 2013-                                                              2013-
                                             RIAPERTI RIAPERTI 2010 CHIUSI         CHIUSI
                  2013 2010 2010                                                               2010
                                               2013     2010         2013           2010
Garfagnana         5       5         =           0        0        =        0         0         =
Grosseto N.        9                +4           3                 +4       0         0         =
                           12      (sul                   0       (sul
Grosseto S.        7               tot.)         1                tot.)     0         0         =
Livorno            8       8         =           1        1         =       0         0         =
Lucca              6       8        -2           0        2        -2       0         1         -1
Massa M.           4       5        -1           0        1        -1       0         0         =
Pistoiese          6       10       -4           0        0        =        0         0         =
Sesto FCB.P        6       9        -3           1        0        +1       1         0         +1
Versilia           6       6         =           0        0        =        0         0         =
TOTALE             57      63       -6           6        4       +2        2        1          =
    = nessuna differenza
Nel 2013, tra le ACAT partecipanti alla ricerca, ci sono in totale 70 Servitori-Insegnanti attivi, due in
meno di quelli che risultano a disposizione (n=72) (Tab. 7).
Questo risultato merita un’osservazione: la domanda “Servitori-Insegnanti a disposizione” non risulta
chiara perché può essere interpretata sia come persone che hanno fatto il corso di sensibilizzazione,
sia come Servitori-Insegnanti pronti ad attivarsi. Nel 2010 la scheda riportava solo la domanda
“Servitori-Insegnanti attivi” ed in totale, nelle 12 ACAT partecipanti, ne risultavano 87.

   Tabella 7. N° Servitori-Insegnanti attivi e non attivi dichiarati dalle ACAT nell’anno 2013
                                                                   N. S-I NON ATTIVI MA A
                    ACAT                   N. S-I ATTIVI
                                                                        DISPOSIZIONE
           Empoli                                3                             3
           Follonica                             2                            10
           Garfagnana                            5                            10
           Grosseto Nord                         8                             2
           Grosseto Sud                          7                             3
           Livorno                               8                             0
           Lucca                                 5                             4
           Massa –Montignoso                     3                             6
           Pistoiese                             6                             6
           Prato                                 9                            16
           Sesto F.no-CB P                       6                             0
           Valdinievole                          2                             3
           Versilia                              6                             9
           TOTALE                               70                            72

Rispetto alle attività di Educazione Ecologica Continua che le ACAT hanno svolto nell’arco dell’anno
2013, la tabella 8 mostra la situazione per ACAT riguardo alle Scuole Alcologiche Territoriali (SAT).
In particolare è emerso che:
      9 ACAT su 13 hanno realizzato una SAT I modulo (69,2%)
      5 su 13 una SAT II modulo (38,5%)
      7 su 13 hanno realizzato una SAT III modulo (53,8%).

Questi dati sono inferiori a quelli del 2010: allora, infatti, il 75% delle ACAT che avevano aderito alla
Banca dati aveva realizzato una SAT I modulo, il 58,3% ne aveva organizzato una di II modulo e il
66,7% una di III modulo.
Tabella 8. N° SAT organizzate nell’anno 2013 per ACAT
             ACAT             SAT I MODULO           SAT II MODULO          SAT III MODULO
    Empoli                           0                       0                      0
    Follonica                        0                       0                      0
    Garfagnana                       1                       0                      0
    Grosseto Nord                    2                       2                      1
    Grosseto Sud                     2                       1                      1
    Livorno                          1                       2                      2
    Lucca                            0                       0                      0
    Massa–Montignoso                 2                       1                      0
    Pistoiese                        1                       0                      1
    Pratese                          2                       1                      1
    Sesto F.no-C.B.P.                1                       0                      2
    Valdinievole                     0                       0                      0
    Versilia                         1                       0                      2
    TOTALE                           13                      7                     10

Dalla tabella 9 è possibile vedere la sintesi di altri importanti momenti formativi all’interno
dell’Educazione Ecologica Continua.
Nel 2013 tutte le ACAT hanno realizzato almeno un Interclub, tranne l’ACAT di Empoli che, si ricorda,
è di nuova costituzione. Questo dato conferma come l’Interclub sia uno dei momenti più regolarmente
organizzato dalle ACAT: anche nel 2010, infatti, tutte le ACAT ne avevano organizzato almeno uno.
Nel 2013, inoltre, 4 ACAT su 13 hanno realizzato un corso di sensibilizzazione (le due ACAT di
Grosseto ne hanno organizzato uno insieme), numero in crescita rispetto al 2010 quando ne furono
realizzati 3.
Anche nel 2013, come nel 2010, è stato organizzato un corso monotematico, questa volta dall’ACAT
Garfagnana, nel 2010 dall’ACAT Lucca.
In crescita rispetto al 2010 il numero di ACAT che ha organizzato i corsi di aggiornamento che nel
2013, sono state 7 contro le 3 del 2010. Questo aumento è legato al fatto che l’ARCAT Toscana dal
2012 ha adottato una nuova modalità di aggiornamento che consiste nel realizzare lo stesso evento
formativo in contemporanea in tre diverse ACAT appartenenti ciascuna ad una delle 3 aree vaste
regionali, in modo da facilitare la partecipazione di più persone e ridurre per tutti le distanze da
percorrere e i disagi legati agli spostamenti.
Tabella 9. Attività di Educazione Ecologica Continua organizzate nell’anno 2013 per ACAT
                                 N°              N° CORSO DI       N° CORSO           N° GIORNATE DI
           ACAT
                             INTERCLUB           SENSIBILIZ.     MONOTEMATICO        AGGIORNAMENTO
Empoli                              0                   0                0                     0
Follonica                           2                   0                0                     1
Garfagnana                         Sì*                  0                1                     1
Grosseto Nord                       2                  1**               0                     1
Grosseto Sud                        1                  1**               0                     1
Livorno                             1                   0                0                     0
Lucca                               1                   1                0                     0
Massa-Montignoso                    1                   1                0                     0
Pistoiese                           1                   0                0                     1
Prato                               1                   0                0                     0
Sesto F.no- C.B.P.                  1                   1                0                     1
Valdinievole                        2                   0                0                     1
Versilia                            2                   0                0                     0
TOTALE                             15                   4                1                    7
*N. non dichiarato - ** Corso di sensibilizzazione coincidente

Rispetto alla riunione mensile di auto mutua supervisione (AMS) dei Servitori-Insegnanti emerge
che solo 6 ACAT (Follonica, Lucca, Livorno, Grosseto Nord e Sud, Pistoia) la organizzano regolarmente
circa ogni mese (da 10 a 12 l’anno) mentre 3 ACAT (Empoli, Massa-Montignoso, Versilia) ne
organizzano meno di 5 all’anno. I Servitori-Insegnanti dell’ACAT Prato e dell’ACAT Valdinievole non si
riuniscono mai mentre quella dell’ACAT Garfagnana e quelli dell’ACAT S.Fo-C.B.P. si riuniscono
rispettivamente 8 e 6 volte l’anno. In totale le riunioni mensili effettuate nel 2013 sono state 86. (Tab.
10).

   Tabella 10. N° riunioni di AMS dei Servitori Insegnanti annue per ACAT in ordine crescente
                                ACAT                  N° RIUNIONI ANNUE
                       Grosseto Sud                                 12
                       Grosseto Nord                                11
                       Livorno                                      11
                       Lucca                                        11
                       Follonica                                    10
                       Pistoiese                                    10
                       Garfagnana                                    8
                       Sesto F.no-C.B.P.                             6
                       Massa –Montignoso                             3
                       Versilia                                      3
                       Empoli                                        1
                       Prato                                         0
                       Valdinievole                                  0
                       TOTALE                                       86
Rispetto al 2010 il lavoro di rete sul territorio realizzato dalle ACAT è, in generale, cresciuto.
La tabella 11 evidenzia che nel 2013 le collaborazioni prevalenti delle ACAT sono con i SerT/equipe
alcologiche e con le Consulte del Volontariato: in particolare, delle 13 ACAT partecipanti alla ricerca,
10 collaborano con i SerT/equipe alcologiche (contro le 6 sul totale di 12 del 2010) e 9 ACAT
collaborano con le Consulte di Volontariato (contro le 7 del 2010).
Ci sono anche molte ACAT che hanno preso parte ad un Piano di zona (7 su 13 mentre nel 2010 erano
3 su 12) e ACAT che collaborano col Dipartimento delle Dipendenze (6 su 13 mentre nel 2010 erano 4
su 12).
Solo l’ACAT Valdinievole sembra non aver partecipato nel 2013 a nessuna iniziativa di coordinamento
nel proprio territorio di appartenenza mentre si sottolinea l’incremento delle attività territoriali
dell’ACAT Massa-Montignoso che nel 2010 aveva dichiarato di non aver sviluppato nessuna
collaborazione.

Le altre collaborazioni riferite dalla ACAT sono:
   ACAT Grosseto Nord: Centro Alcologico Territoriale Funzionale
   ACAT Livornese: Consulta della ASL
   ACAT Lucca: Tavolo di lavoro presso la Prefettura
   ACAT Sesto Fiorentino-Campi Bisenzio-Peretola: Società della Salute
   ACAT Pratese: Salute partecipata

                  Tabella 11. Partecipazione delle ACAT ad iniziative di coordinamento
                                      nel territorio di appartenenza
                                  PIANO DI              DIP.                      CONSULTE
               ACAT                                                  SERT
                                    ZONA           DIPENDENZE                   VOLONTARIATO
    Empoli                             Sì                 No                Sì                Sì
    Follonica                         No                  No               No                 Sì
    Garfagnana                         Sì                 Sì                Sì               No
    Grosseto Nord                      Sì                 Sì                Sì                Sì
    Grosseto Sud                       Sì                 Sì                Sì                Sì
    Livorno                            Sì                 Sì                Sì                Sì
    Lucca                             No                  No                Sì                Sì
    Massa-Montignoso                   Sì                 Sì                Sì               No
    Pistoiese                          Sì                 No               No                 Sì
    Prato                             No                  Sì                Sì                Sì
    Sesto F.no-C.B.P.                 No                  No                Sì               No
    Valdinievole                      No                  No               No                No
    Versilia                          No                  No                Sì               No
    TOTALE Sì                          7                   6               10                 9
Riguardo alle collaborazioni con le altre realtà del territorio, si è ulteriormente andati ad indagare
l’eventuale esistenza di convenzioni o protocolli con o senza finanziamento (Tab. 12) che sono risultati
anche in questo caso in crescita rispetto al 2010.
Nel 2013 8 ACAT su 13 hanno avuto una convenzione o un protocollo attivo con la ASL contro le 7 su
12 del 2010, 6 ACAT con il Comune contro le 4 del 2010, 4 ACAT con la Provincia come nel 2010, 9
ACAT con il Centro Servizi per il Volontariato (CESVOT) contro le 3 del 2010. L’ACAT Massa
Montignoso ha specificato di avere una convenzione attiva con altre associazioni di volontariato e
l’ACAT Versilia con il Forum della Prefettura di Lucca, già citato nelle precedente domanda dall’ACAT
Lucca.
Riguardo alle presenza di finanziamenti rispetto al 2010 sono sempre 2 ACAT a ricevere un
contributo oneroso dall’ASL ma non sono le stesse: infatti nel 2013 hanno dichiarato di ricevere un
sostegno economico l’ACAT Prato ed l’ACAT Empoli mentre nel 201 erano Grosseto e Sesto Fiorentino-
Campi Bisenzio-Peretola.
Delle 9 ACAT che hanno dichiarato di avere una convenzione attiva con il CESVOT, 2 hanno ricevuto
anche un finanziamento (ACAT Grosseto Sud e ACAT Massa-Montignoso).

                Tabella 12. Collaborazione delle ACAT con altre realtà del territorio
                                    con convenzioni o protocolli
                                                                                 CENTRO SERVIZI
               ACAT                 ASL          COMUNI          PROVINCIA
                                                                                 VOLONTARIATO
    Empoli                          Sì*              Sì              No                  Sì
    Follonica                       No              No               No                  Sì
    Garfagnana                       Sì              Sì               Sì                 Sì
    Grosseto Nord                    Sì              Sì               Sì                 Sì
    Grosseto Sud                     Sì             No               No                 Sì*
    Livorno                          Sì             No                Sì                 Sì
    Lucca                            Sì              Sì              No                  Sì
    Massa–Montignoso                 Sì              Sì               Sì                Sì*
    Pistoiese                       No              No               No                 No
    Prato                           Sì*             No               No                  Sì
    Sesto F.no-C.B.P.                Sì              Sì              No                 No
    Valdinievole                    No              No               No                 No
    Versilia                        No              No               No                 No
    TOTALE Sì                        9               6                4                  9
    *con finanziamento
1.4 Le schede Club e Servitore-Insegnante

Come già anticipato, la scheda Club e Servitore-Insegnante è andata ad indagare gli aspetti descrittivi
ed organizzativi dei Club ed alcune caratteristiche della figura del Servitore-Insegnante. In totale nel
2013 ne sono state raccolte 66, due in più rispetto al 2010.

Guardando inizialmente gli indicatori relativi alla numerosità delle famiglie nei Club, si osserva un
quadro positivo rispetto al 2010 (Tab. 13):
 Nel 2013 le famiglie che hanno frequentato un club tra quelli partecipanti alla ricerca sono state in
  totale 548, 106 in più rispetto al 2010.
 Le famiglie che hanno frequentato un club per la prima volta nel 2013 sono state 196, 59 in più
  rispetto al 2010.
 Tre famiglie in meno rispetto al 2010 hanno interrotto la frequenza del club (123 nel 2010, 120
  nel 2013).
 Il tasso di abbandono delle famiglie nel 2013 è stato pari al 21,8%, minore rispetto al 2010 (27,8%).
 Anche le famiglie che hanno frequentato nel mese di dicembre sono aumentate di 152 unità
  rispetto alla Banca Dati 2010.

 Tabella 13. Confronto tra il n° di famiglie partecipanti al Club, il n° di famiglie nuove e il n° di
                    famiglie partecipanti a dicembre nel 2013 e nel 2010
                                                                                      DIFFERENZA
               NUMERO FAMIGLIE                            2013          2010
                                                                                       2013-2010
  Famiglie che hanno frequentato nell’ultimo
                                                           548           442               +106
         anno (anche una sola volta)

 Famiglie che hanno frequentato il club per la
                                                           196           137               +59
        prima volta nell'ultimo anno

  Famiglie che hanno interrotto la frequenza               120           123                -3

  Famiglie che hanno frequentato a dicembre                435           283               +152

Nella tabella 14 abbiamo effettuato il paragone tra la situazione delle famiglie appartenenti alle ACAT
che hanno partecipato alla ricerca sia nell’anno 2013 che nell’anno 2010.

Rispetto alle famiglie che hanno frequentato il Club almeno una volta, 6 ACAT sulle 9 confrontabili,
hanno accolto più famiglie rispetto al 2010. In particolare:
 L’ACAT Grosseto (che rispetto al 2010 si è divisa in 2 ACAT) ha aumentato la numerosità generale
  dei Club di 16 famiglie, l’ACAT Sesto F.no-C.B.P di 17 famiglie, l’ACAT Pisa di 15 famiglie, l’ACAT
  Lucca di 9 famiglie, l’ACAT Versilia di 5 famiglie e l’ACAT Pistoia di 3 famiglie.
 L’ACAT Garfagnana e l’ACAT Livornese hanno perso 6 famiglie mentre l’ACAT Massa-Montignoso ne
  ha persa una.
 In generale le ACAT che mantengono un’alta numerosità di famiglie partecipanti sono le ACAT
  Grosseto Nord e Sud, Sesto F.no-C.B.P., Lucca, Livorno.
Anche rispetto alle nuove famiglie sono 6 le ACAT sulle 9 confrontabili che hanno accolto più famiglie
nuove rispetto al 2010. In particolare:
 L’ACAT Lucca ha avuto 14 famiglie nuove in più, l’ACAT Versilia 11 in più, l’ACAT Livorno 6 in più,
  le ACAT Pisa e Pistoia 4 in più, l’ACAT Garfagnana 2 in più.
 In generale l’ACAT Grosseto (Nord e Sud) e l’ACAT Sesto F.no-C.B.P. pur avendo avuto meno
  ingressi nel 2013, registrano sempre i numeri più alti di nuove famiglie.

Per quanto riguarda gli abbandoni, rispetto al 2010, 4 ACAT sulle 9 confrontabili ne hanno avuti
meno, 3 ACAT ne hanno avuti di più e 2 ACAT hanno riportato lo stesso numero di famiglie che hanno
lasciato il Club. Nello specifico:
 L’ACAT Livorno ha perso 14 famiglie in meno rispetto al 2010, l’ACAT Pistoia ne ha perse 8 in meno
  e l’ACAT Garfagnana e quella Grosseto (Nord e Sud) 3 in meno.
 L’ACAT Versilia ha avuto 7 abbandoni in più, l’ACAT Massa-Montignoso 4 in più e l’ACAT Lucca 3 in
  più.
 L’ACAT Sesto F.no-C.B.P e l’ACAT Pisa hanno mantenuto lo stesso numero di abbandoni che sono
  stati rispettivamente 15 e 1.

Confrontando la numerosità delle famiglie nel mese di dicembre 2013 rispetto al mese di dicembre
2010, in generale la situazione è migliorata in tutte le ACAT confrontabili. In particolare:
 L’ACAT Grosseto (Nord e Sud) e l’ACAT Massa-Montignoso hanno avuto 25 famiglie in più, l’ACAT
  Livorno ne ha avute 17 in più, l’ACAT Garfagnana 16 in più, l’ACAT Pisa 12 in più, l’ACAT Pistoia 5 in
  più e l’ACAT Lucca 1 in più.

Riguardo alla figura del conduttore della riunione di Club e alla rotazione delle cariche è emerso, in
linea con i dati del 2010 che, la maggioranza dei Club si avvale della figura del conduttore (85% pari a
56 Club nel 2013 – 80% pari a 51 Club nel 2010) e ruota regolarmente le cariche (70% pari a 46 Club
nel 2013 – 69% pari a 44 Club nel 2010).
Tabella 14. Confronto tra il n° di famiglie partecipanti al Club, il n° di famiglie nuove e il n° di
               famiglie partecipanti a dicembre nel 2013 e nel 2010 per ACAT

                           FAMIGLIE                                   FAMIGLIE CHE          FAMIGLIE
                                                  FAMIGLIE
         ACAT            FREQUENTANTI                                    HANNO           PARTECIPANTI A
                                                   NUOVE
                        ALMENO 1 VOLTA                                INTERROTTO           DICEMBRE

                        2013         2010       2013     2010         2013      2010      2013      2010
  Empoli                  14           /          6         /           2         /         8         /
  Follonica                7           /          3         /           1         /         8         /
  Garfagnana              37          43          10        8           4         7        34        18
  Grosseto Nord           62         103*         16       43*          6        22*       44        59*
  Grosseto Sud            57         103*         25       43*         13        22*       40        59*
  Livorno                 57          63          21       15          14        28        52        35
  Lucca                   65          56          26       12          15        12        46        45
  Massa Montig.           21          22          8         8          10         6        34         9
  Pisa                    22           7          5         1           1         1        16         4
  Pistoia                 43          40          12        8          11        19        33        28
  Prato                   36           /          13        /           9         /        33         /
  Sesto F.C.B.P.          68          51          31       34          15        15        38        38
  Valdinievole            21           /          5         /           5         /        15         /
  Versilia                43          38          15        7          14         7        34        32
  TOTALE                 548          442        196      137         120       123       435        283
         / = ACAT non partecipante alla ricerca nell’anno 2010
         * Nel 2010 l’ACAT Grosseto era unificata

Grafico 1. Presenza del conduttore della                        Grafico 2. Rotazione delle cariche nel Club
            riunione del Club                                                ogni 6/12 mesi
Il 97% dei Club partecipanti alla ricerca hanno il Servitore-Insegnante (64 Club sui 66) mentre è
assente in due Club, uno appartenente all’ACAT Grosseto Nord e uno all’ACAT Lucca. Si sottolinea che
anche nel 2010 risultavano due Club senza Servitore-Insegnante di cui uno era anche allora quello
dell’ACAT Lucca.

Dei 64 Servitori-Insegnati partecipanti alla Banca Dati, 4 hanno dichiarato di prestare il loro servizio
in 2 Club: di questi 2 appartengono all’ACAT Massa Montignoso, uno all’ACAT Livorno e uno all’ACAT
Grosseto Sud.
Probabilmente queste risposte risentono di alcuni errori di compilazione in quanto le dichiarazioni
non coincidono con il numero dei Club e dei Servitori-Insegnanti attivi dichiarati nella scheda ACAT
(vedi Tabb. 5 e 7). Inoltre risulterebbe che solo uno dei due Club dove i Servitori-Insegnanti di Massa e
quello di Livorno prestano il loro servizio, hanno partecipato alla ricerca. Nel caso, invece, del
Servitore-Insegnante dell’ACAT Grosseto Sud risulta che entrambi i club dove presta servizio hanno
partecipato alla ricerca e, come specificato nella scheda, il suddetto Servitore-Insegnante ha compilato
la sua parte una sola volta.
In totale, quindi, i Servitori-Insegnanti partecipanti alla ricerca sono stati 63, escludendo dalle 66
schede raccolte, i due Club senza Servitore-Insegnante e il Servitore-Insegnante di Grosseto che presta
servizio in due Club e ha compilato la scheda una sola volta,

Riguardo alle caratteristiche anagrafiche del Servitore-Insegnante rispetto al 2010 non si riscontrano
molte differenze: l’età media dei Servitori-Insegnanti è pari a 52,77 anni con un minimo di 22 anni ed
un massimo di 75 anni.
Dalla tabella 15, dove si mostra la distribuzione per fascia di età dei Servitori-Insegnanti rispondenti a
questa domanda, emerge come, anche nel 2013, la maggior parte dei Servitori-Insegnanti (58%) si
colloca nella fascia di età 51-70 anni.
Dal grafico 3 è possibile vedere il confronto delle fasce di età tra 2010 e 2013. Si sottolinea che nel
2010 c’era un solo Servitore-Insegnante con meno di 30 anni mentre nel 2013 sono 4.

            Tabella 15. Classi di età dei Servitore-Insegnante rispondenti, anno 2013

                           CLASSI DI ETÀ                  N                 %
Grafico 3. Confronto tra le classi di età dei Servitore-Insegnante, anno 2010 e anno 2013

Nel 2013 non si riscontra una differenza sostanziale per quanto riguarda il genere dei Servitori-
Insegnanti: dei 59 rispondenti a questa domanda, 29 sono uomini e 30 sono donne. Rispetto al 2010 le
donne sono aumentate di 3 unità mentre gli uomini sono diminuiti sempre di 3 unità.

La distribuzione del titolo di studio dei Servitori-insegnanti è varia e variata rispetto al 2010 (Tab.
16). Complessivamente, il 70% dei Servitori-Insegnanti possiede un titolo di studio pari o superiore al
diploma di maturità pertanto, confrontando questo dato con la distribuzione del titolo di studio nella
popolazione italiana, emerge un livello di istruzione medio/alto. La maggioranza dei Servitori-
Insegnanti che hanno risposto alla domanda relativa al titolo di studio, pari al 39%, è laureato, il 30,5%
è diplomato, il 28,8 ha un titolo di studio elementare o medie inferiori e l’1,7 (un Servitore-Insegnante)
non ha nessun titolo di studio.
Rispetto al 2010, sono aumentati sia i laureati, sia i diplomati mentre sono diminuiti i Servitori-
Insegnanti con licenza elementare o media e non ci sono più Servitori-Insegnanti con qualifica
professionale.

      Tabella 16. Confronto tra il titolo di studio dei Servitori-Insegnanti, anni 2013-2010
                    TITOLO DI STUDIO                       2013                  2010

                          Nessuno                            1                     0
               Elementari, medie inferiori                  17                    20
               Qualifica superiore (3 anni)                  0                     6
                   Diploma di maturità                      18                    14
              Laurea (breve o specialistica)                23                    18
                  TOTALE RISPONDENTI                        59                    58
                    NON RISPONDENTI                          4                     1
Rispetto alla condizione occupazionale (Tab. 17), la maggioranza dei Servitori-Insegnanti
rispondenti, pari al 47,5% è regolarmente occupato; seguono i pensionati (33%), le casalinghe (8%),
gli occupati saltuariamente (7%). Un Servitore-Insegnante (1,5%) è studente, uno (1,5%) è
disoccupato e uno (1,5%) ha dichiarato di avere un’altra condizione occupazionale tra quelle indicate
(contratto a tempo determinato).

         Tabella 17. Confronto tra la condizione occupazionale dei Servitori-Insegnanti,
                                         anni 2013-2010
                      CONDIZIONE
                                                    2013                  2010
                    OCCUPAZIONALE
                        Studente                      1                     1
                Occupato regolarmente                29                    22
               Occupato saltuariamente                4                     2
                      Disoccupato                     1                     2
                       Pensionato                    20                    23
                        Casalinga                     5                     3
                          Altro                       1                     5
                 TOTALE RISPONDENTI                  61                    58
                   NON RISPONDENTI                    2                     1

Tra gli occupati, 27 Servitori-Insegnanti (80%), contro i 18 del 2010, hanno dichiarato di lavorare in
ambito psico-socio-educativo o sanitario. Tra coloro che hanno risposto a questa domanda, tuttavia,
non ci sono solo gli occupati (sia regolarmente che saltuariamente) ma anche 5 pensionati, 1 casalinga
e 2 Servitori-Insegnanti che non hanno risposto alla domanda sulla condizione occupazionale.
Dei 27 Servitori-Insegnanti che lavorano in ambito psico-socio-educativo o sanitario, 9 hanno
dichiarato di lavorare presso un Sert/Alcologia. Anche in queste risposte ci sono delle incongruenze
in quanto hanno risposto anche 3 persone che non hanno risposto alla precedente domanda
sull’ambito di lavoro e 2 persone che alla precedente domanda hanno risposto negativamente.

Gli anni medi trascorsi dall’inizio dell’attività di Servitore-Insegnante sono 7,67 con un minimo di 0
anni (persone che sono al primo anno di esperienza) ed un massimo di 29 anni (una persona ha
iniziato nel 1985).

Il 47,5% (n=29) dei Servitori-Insegnanti rispondenti è membro di una famiglia che partecipa o ha
partecipato ad un club (Grafico 4), valore in calo rispetto al 2010 quando era pari al 61% (n=36).
Dei Servitori-Insegnanti con problemi alcolcorrelati il 93% (n=27) ha frequentato il club di
appartenenza nell’ultimo anno mentre nel 2010 lo aveva frequentato il 60%.
Grafico 4. Servitori-Insegnanti membri di famiglie con problemi alcolcorrelati

Rispetto alla modalità con la quale i Servitori-Insegnanti prestano il loro servizio nel Club è emerso
che la maggioranza dei rispondenti (n=61) lo svolge a titolo gratuito. Ci sono 2 Servitori-Insegnanti
(nuovi rispetto al 2010) che, invece, prestano servizio in orario di lavoro.
Solo un Servitore-Insegnante dei 60 rispondenti alla domanda sul primo colloquio ha dichiarato di
non fare il primo colloquio alle famiglie che entrano nel club per la prima volta, mentre nel 2010 erano
2 i Servitori-Insegnanti a non farlo.
Rispetto alla distanza percorsa dai Servitori-Insegnanti per raggiungere la sede del Club, poco più
della metà dei rispondenti (52%) percorre meno di 5 km. Si sottolinea che 2 Servitori-Insegnanti (3%)
percorrono oltre 20 km per raggiungere la sede del Club (Tab. 18).

            Tabella 18. Distanza percorsa dai Servitori-Insegnanti per andare al Club
                  DISTANZA ABITAZIONE/CLUB                       N                %
                           Meno di 5 km                          31              52%
                           Da 6 a 20 km                          27              45%
                            Più di 20km                          2                3%
                      TOTALE RISPONDENTI                         60             100%
                        NON RISPONDENTI                          6

Rispetto al percorso di Educazione Ecologica Continua dei Servitori-Insegnanti è emerso che
(Grafico 5):
 L’80% (n=49) nell’ultimo anno ha partecipato a giornate di aggiornamento mentre nel 2010 vi
   aveva partecipato il 70%. In generale la qualità dei momenti di aggiornamento percepita e
   dichiarata dai Servitori-Insegnanti è pari a 4,7 su 6.
 Il 47% (n=29) ha partecipato a congressi/convegni nazionali mentre nel 2010 vi aveva partecipato
   il 59%.
 L’83% (n=52) ha partecipato ad Interclub locali o provinciali mentre nel 2010 vi aveva partecipato
   il 97%. Pur in calo, l’Interclub si conferma anche nel 2013 il momento formativo più partecipato dai
   Servitori-Insegnanti e, come visto precedentemente, più organizzato dalle ACAT.
Grafico 5. Partecipazione dei Servitori-Insegnanti a giornate/percorsi di aggiornamento,
                        congressi/convegni, Interclub nell’ultimo anno

Riguardo alle riunioni di auto-mutua-supervisione, secondo quanto dichiarato dai Servitori-
Insegnanti rispondenti, i dati del 2013 sono rimasti invariati rispetto al 2010: in media vengono
organizzate 8 riunioni annue e i Servitori-Insegnanti partecipano a 6 di queste.
In generale i Servitori-Insegnanti esprimono un giudizio positivo di questo momento, pari a 4,6 su 6.
1.5 Le schede individuali

La tabella 19, che riprende in parte la tabella 2 illustrata precedentemente, mostra la distribuzione
delle schede individuali compilate dai membri dei Club per ogni ACAT partecipante alla ricerca mentre
la tabella 20 mostra il confronto, laddove possibile, con le schede raccolte dalle stesse ACAT nel 2010.
In totale nel 2013 sono state raccolte 572 schede individuali, in crescita rispetto al 2010 quando ne
sono state raccolte 533.

Come già evidenziato in precedenza, l’ACAT che ha raccolto il maggior numero di schede è quella di
Sesto F.no-C.B.P. ma si sottolinea che molte schede provengono anche dalla zona di Grosseto, suddivisa
adesso in due ACAT. L’ACAT che ha raccolto il minor numero di schede è quella di Follonica.

In generale, rispetto al 2010, hanno raccolto più schede le ACAT Grosseto (Nord e Sud), Lucca, Massa
Montignoso e Pisa mentre sono diminuite le schede raccolte dalle ACAT Garfagnana, Livorno, Pistoia,
Sesto F.no-C.B.P. e Versilia.

Tabella 19. Distribuzione schede individuali            Tabella 20. Confronto Distribuzione schede
  raccolte per ACAT partecipante (N e %)                individuali per ACAT partecipante (N e %)
                                                                                            DIFF.
                                                                            N.       N.
        ACAT            N. 2013         %                     ACAT                         2013 -
                                                                           2013     2010
                                                                                           2010*
Empoli                      0          0%                Garfagnana           30        32       -2
Follonica                 11          1,9%               Grosseto Nord        64                 +5
                                                                                       117
Garfagnana                30          5,2%               Grosseto Sud         58               sul tot.

Grosseto Nord             64          11,2%              Livorno              53        68      - 15
Grosseto Sud              58          10,2%              Lucca                55        49       +6
Livorno                   53          9,3%               Massa Montign.       46        40       +6
Lucca                     55          9,6%               Pisa                 21        0       + 21
Massa Montignoso          46          8,1%               Pistoia              50        66      - 16
Pisa                      21          3,7%               Sesto F-C.B.P.       68        77       -9
Pistoia                   50          8,8%               Versilia             45        51       -6
Prato                     58          10%                TOTALE               490      500       -10
Sesto F.no-C.B.P.         68          11,9%
Valdinievole              13          2,3%
Versilia                  45          7,8%
TOTALE                    572         100%
L’elaborazione delle 572 schede individuali, ha confermato le caratteristiche anagrafiche dei
membri di Club emerse nel 2010. In particolare:

 Si mantiene l’omogenea distribuzione di genere: 293 partecipanti sono uomini (51%) e 272 sono
  donne (49%) (grafico 6) mentre nel 2010 erano rispettivamente 267 e 259.
 Come nel 2010 prevalgono persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Ci sono 8 persone
  ultraottantenni, 15 giovani tra i 20 e i 29 anni e 10 ragazzi sotto i 20 anni (Tab. 21);
 Come nel 2010 il 4,5% dei partecipanti, pari a 26 persone, è di nazionalità straniera e tra queste,
  prevalgono ancora quelle dell'Europa dell'Est (Tab. 22).
 I titoli di studio più diffusi sono, anche nel 2013, la licenza elementare (56,3% dei casi pari a 322
  persone nel 2013 e 52% pari a 274 persone nel 2010) e il diploma di scuola media superiore
  (21,2% dei casi pari a 121 persone nel 2013 e 24,3% pari a 128 persone nel 2010). Segue la
  qualifica di 3 anni (14,6% dei casi pari a 85 persone nel 2013 e 14,6% pari a 77 persone nel 2010) e
  la laurea (5,8% dei casi pari a 33 persone nel 2013 e 6,5% pari a 34 persone nel 2010). Si sottolinea
  che nel 2013 ci sono 3 persone in più senza nessun titolo di studio (11 persone pari all’1,8% contro
  8 persone pari all’1,5% nel 2010) (grafico 7).
 Rispetto allo stato civile, si conferma, come nel 2010, che la maggioranza dei membri di club (52%,
  n=298) è sposato o convivente (nel 2010 erano 300 pari al 57%); il 25% è celibe/nubile (21% nel
  2010), il 15,5% è separato/divorziato (14% nel 2010) e il 7,5% è vedovo/a (7% nel 2010) (grafico
  8).
 Rispetto, infine, alla condizione occupazionale prevalgono ancora gli occupati regolarmente (191
  persone) anche se, sono diminuiti, dal 39,6% del 2010 al 33,4% e sono aumentati gli occupati
  saltuariamente, dal 5,1% del 2010 al 7,5% del 2013 e i disoccupati, dal 10,5% del 2010 al 16,3% del
  2013. Seguono i pensionati (29%) e le casalinghe (9,6%) (grafico 9).

                               Grafico 6. Genere dei membri di Club
Tabella 21. Classi di età dei membri di club,       Tabella 22. Nazionalità dei membri di club,
                 anno 2013                                          anno 2013

 ETÀ                        N         %                      NAZIONALITÀ               N

 < 20 anni                  10       1,8%                       Rumena                 6

 20-29 anni                 15       2,6%                     Dominicana               5

 30-39 anni                 57      10,0%                        Polacca               4

 40-49 anni                142      24,9%                       Albanese               2

 50-59 anni                141      24,7%                       Svizzera               2

 60-69 anni                130      22,8%                       Austriaca              1

 70-79 anni                 49       8,6%                      Brasiliana              1

 > 80 anni                   8       1,4%                        Inglese               1

 Non risposte               20       3,3%                      Marocchina              1

 Totale                    572      100%                         Russa                 1
                                                             Non specificata           2
                                                                TOTALE                 26

       Grafico 7. Titolo di studio dei membri di club, frequenze e percentuali, anno 2013
Grafico 8. Stato civile dei membri di club, anno 2013

               Grafico 9. Condizione occupazionale dei membri di club, anno 2013

In linea con i dati del 2010, la maggior parte dei rispondenti ha dichiarato di aver abitato negli ultimi
12 mesi con il partner o con il partner e i figli (rispettivamente 168 e 108) e 537 persone hanno anche
dichiarato di vivere in una residenza fissa.
Si sottolinea anche che 69 persone vivono da sole e che 17 persone hanno vissuto nell’ultimo anno in
una comunità, altre 17 in una casa di riposo e 1 in carcere (Tabb. 23 e 24).
Tabella 23. Persone con cui i membri di             Tabella 24. Sede di abitazione dei membri
  Club hanno abitato negli ultimi 12 mesi             di Club negli ultimi 12 mesi, anno 2013
 CON CHI HAI VISSUTO             N        %             DOVE HAI ABITATO              N           %

     Partner e figli            108     18,9%         In una residenza fissa        537         94%
     Partner e altri            12       2,1%         In comunità                    17          3%
         Partner                168     29,4%         Casa di riposo                 17          3%
     Genitori e altri           42       7,3%         Carcere                         1          0%
        Genitori                45       7,9%         TOTALE                        572        100%
    Fratelli e sorelle          12       2,1%
  Figli e altri familiari       12       2,1%
           Figli                54       9,4%
         Da solo                69       12%
          Amici                  6       1,1%
          Altro                 23        4%
     Altri familiari            21       3,7%
        TOTALE                  572     100%

Riguardo al ruolo con cui i membri partecipano al Club, si confermano le percentuali del 2010: il 57%,
pari a 328 persone (302 nel 2010) sono persone con problemi legati al consumo di alcol, il 38%, pari a
216 persone (37% pari a 199 nel 2010), sono familiari e il 5%, pari a 28 persone (3% pari a 17
persone nel 2010), sono familiari sostitutivi (grafico 10).
In media il numero di persone con cui i membri dei club frequentano il Club è di 1,93.

                       Grafico 10. Ruolo nel club dei membri di club, anno 2013
La domanda “Con chi frequenti il club” ha mostrato una maggiore distribuzione delle risposte
rispetto al 2010 perché diversamente formulata: è stata, infatti, prevista la possibilità di fornire
risposte multiple e non solo la risposta dicotomica SI/NO come nel 2010.
In generale, la partecipazione al club avviene sempre nella maggior parte dei casi con il coniuge (34%
mentre nel 2010 era il 46.8%) ma sono in aumento i membri di club che partecipano da soli (27%
contro 20% nel 2010) (Tab. 25).

                   Tabella 25. Con chi frequentano il club i membri, anno 2013
                 CON CHI FREQUENTI IL CLUB                          N                 %

      Partner                                                      195              34%
      Da solo                                                      152              27%
      Figli                                                        51                9%
      Genitori                                                     47                8%
      Altri familiari sostitutivi                                  29                5%
      Partner, con figli                                           28                5%
      Altri familiari                                              16                3%
      Fratelli e/o sorelle                                         14                2%
      Amici e conoscenti                                           13                2%
      Genitori, con fratelli e/o sorelle                            7                1%
      Da solo, con partner                                          4                1%
      Fratelli e/o sorelle, con figli                               2                0%
      Genitori, con partner                                         2                0%
      Partner, con altri familiari                                  2                0%
      Da solo, con figli                                            2                0%
      Da solo, con partner, con figli                               2                0%
      Altri familiari, con amici e conoscenti                       1                0%
      Amici e conoscenti, con altri familiari sostitutivi           1                0%
      Figli, con altri familiari                                    1                0%
      Genitori, con altri familiari                                 1                0%
      Genitori, con fratelli e/o sorelle, con partner               1                0%
      Da solo, con altri familiari sostitutivi                      1                0%
      Totale                                                      571              100%
Gli anni di frequenza al Club dei partecipanti alla ricerca oscillano da un massimo di 29 (1 persona) ad
un minimo di 0 (persone che hanno iniziato a frequentare il club nel 2013 e che sono 160. Si precisa
che ci sono anche 8 persone che hanno dichiarato di avere iniziato a frequentare nel 2014).
Nella tabella 26 sono state individuate delle classi di anni di frequenza al Club: come si vede,
prevalgono persone che frequentano il Club da meno di un anno.

                  Tabella 26. Numero anni di frequenza al club suddivisi in classi,
                                           anno 2013
              ANNI FREQUENZA AL CLUB                     N                       %

                 < 1 anno (2012-2014)                   248                    43,4%
                 2-3 anni (2010-2011)                    92                    16,1%
                 4-6 anni (2007-2009)                    96                    16,8%
                7-10 anni (2003 – 2006)                  60                    10,5%
               11-20 anni (1993 – 2002)                  68                    11,9%
              > 20 anni (prima del 1991)                  2                     0,3%
                     NON RISPOSTO                         6                      1%
                         TOTALE                         572                    100%

Successivamente è stato indagato l'eventuale utilizzo di altre risorse territoriali, prima o dopo
l’ingresso al Club o in entrambi i casi, nello specifico: Alcolisti Anonimi o gruppi simili, servizi
alcologici/Ser.T, reparti alcologici ospedalieri, strutture private convenzionate, comunità terapeutiche.
E’ necessario evidenziare una criticità nella formulazione di queste cinque domande: non è stato
previsto un filtro e, pertanto, si rivolgono sia alle persone con disturbo da uso di alcol che ai familiari.
Poiché tutti hanno risposto, è presumibile che la voce “mai” includa anche le risposte dei familiari.
I risultati dell’elaborazione effettuata hanno mostrato che:
 Come nel 2010, la maggior parte dei rispondenti (83% pari a 474 persone, 80.5% nel 2010) ha
    dichiarato di non aver mai partecipato agli Alcolisti Anonimi né ad altri gruppi di auto-aiuto né
    prima né dopo l'ingresso al Club mentre circa il 12%, pari a 71 persone (11% nel 2010), vi ha
    partecipato solo prima dell’ingresso al Club (grafico 11).
 Come nel 2010, la maggior parte dei membri di Club (66% pari a 380 persone, 64.2% nel 2010) ha
    dichiarato anche di non aver mai svolto un percorso di trattamento presso un servizio alcologico
    ambulatoriale/Ser.T mentre circa il 18%, pari a 105 persone (13% nel 2010), lo ha svolto sia
    prima che dopo l’ingresso al Club e il 12%, pari a 71 persone (sempre il 13% nel 2010), lo ha svolto
    solo prima dell’ingresso al Club (grafico 12).
 Sempre in linea con il 2010 la maggior parte dei membri di Club (81% pari a 465 persone, 76.4%
    nel 2010) non ha mai svolto nemmeno un trattamento presso un reparto alcologico ospedaliero
    né prima né dopo l'ingresso al Club mentre il 10%, pari a 55 persone (11.4% nel 2010), lo ha svolto
    solo prima del Club (grafico 13).
 Anche rispetto allo svolgimento di trattamenti presso strutture private convenzionate la maggior
    parte dei rispondenti (91% pari a 521, 86.6% nel 2010) non ne ha mai effettuati mentre il 5%, pari
    a 29 persone (6% nel 2010), ne ha effettuati solo prima del Club (grafico 14).
 Infine la maggior parte dei partecipanti (89% pari a 509 persone (84.1% nel 2010) non ha
  nemmeno svolto trattamenti presso comunità terapeutiche né prima né dopo il Club, il 7% pari a
  37 persone (5.1% nel 2010) lo ha svolto solo prima dell’ingresso al Club (grafico 15).

Dai dati sopra riportati si evince che le persone arrivano al Club, nella maggior parte dei casi, senza
passare dai servizi territoriali o ospedalieri del Sistema Sanitario Regionale né dalle strutture private
convenzionate, né dalle comunità né da altri gruppi di auto-aiuto. Inoltre sembra anche che coloro che
frequentano i Club, accedono alle altre risorse alcologiche del territorio solo in minima parte.
Questo significa che, generalmente, per le persone e le famiglie con problemi alcolcorrelati il Club
costituisce il percorso esclusivo

      Grafico 11. Partecipazione dei membri di Club agli AA o ad altri gruppi di auto-aiuto

 Grafico 12. Svolgimento di un trattamento presso un servizio alcologico ambulatoriale/Ser.T
Grafico 13. Svolgimento di trattamenti presso reparti alcologici in ospedale

Grafico 14. Svolgimento di trattamenti presso strutture private convenzionate
Grafico 15. Svolgimento di trattamenti presso comunità terapeutiche

Per valutare l'efficacia dei Club sul cambiamento di stile di vita è stata indagata la presenza di
comportamenti a rischio, nello specifico uso di alcol, tabacco, altre droghe, psicofarmaci non
prescritti, gioco d’azzardo (GAP) prima dell'ingresso al Club e nei trenta giorni precedenti alla data
di compilazione della scheda.
Come già evidenziato per la domanda “Con chi partecipi abitualmente al Club?”, anche in questo caso,
rispetto alla scheda del 2010, sono state modificate le possibilità di risposta, da dicotomica a multipla
pertanto si ha una maggiore variabilità di abbinamenti tra le risposte e dati meno confrontabili con il
2010.
Come atteso, il comportamento più praticato dai partecipanti prima dell'ingresso al Club è il consumo
di alcol, sia da solo che in associazione agli altri comportamenti a rischio indagati (72,5% dei
partecipanti pari a 415 persone).
Nelle elaborazioni abbiamo separato le persone con disturbo da uso di alcol dai familiari e abbiamo
confrontato l’uso di alcol, da solo o in associazione agli altri comportamenti a rischio, e così l’uso di
tabacco, tra prima del Club e l’ultimo mese.

In generale si è osservata una riduzione di entrambi i comportamenti, nello specifico:
 Per quanto riguarda l’alcol si è passati dal 95% al 16% nelle persone con disturbo da uso di alcol e
   dal 42% all’8% nei familiari (grafici 16-17)
 Per quanto riguarda l’uso di tabacco dal 57% al 48% tra la persone con disturbo da uso di alcol e
   dal 28% al 16% tra i familiari (grafici 18-19).
Rispetto agli altri comportamenti a rischio, sul campione totale dei partecipanti, si è osservato che:
 16 persone prima del Club facevano uso di altre droghe e 6 nell’ultimo mese.
 8 persone avevano un problema di gioco d’azzardo prima del Club e 7 nell’ultimo mese
 14 persone assumevano psicofarmaci non prescritti prima del Club e 5 nell’ultimo mese

L’incidenza di altri comportamenti a rischio non è alta ma in generale si osserva sempre una
diminuzione tra prima e dopo il Club che è più sensibile per quanto riguarda gli psicofarmaci non
prescritti mentre è poco sensibile per il gioco d’azzardo.

Grafico 16. Consumo di alcol da solo o in associazione ad altri stili di vita rischiosi nelle persone
                                  con disturbo da uso di alcol

Grafico 17. Consumo di alcol da solo o in associazione ad altri stili di vita rischiosi nei familiari
Grafico 18. Uso di tabacco da solo o in associazione ad altri stili di vita rischiosi nelle persone
                                   con disturbo da uso di alcol

  Grafico 19. Uso di tabacco da solo o in associazione ad altri stili di vita rischiosi nei familiari

Anche per quanto riguarda le domande sui trattamenti farmacologici per problemi alcolcorrelati
(Antabuse/Etiltox, Alcover, psicofarmaci prescritti, Metadone) assunti prima del Club e
nell’ultimo mese, si è evidenziata la stessa criticità riscontrata in alcune domande precedenti: non è
stato previsto un filtro e, pertanto, si rivolgono sia alle persone con disturbo da uso di alcol che ai
familiari.
Inoltre, anche in questo caso rispetto al 2010, sono state modificate le possibilità di risposta, da
dicotomica a multipla pertanto si ha maggiore variabilità di abbinamenti nelle risposte.
In generale, come visibile dal grafico 20, è emerso che:
 La maggioranza dei partecipanti alla ricerca non ha effettuato nessun trattamento farmacologico
   per problemi alcolcorrelati né prima del Club (70,8%) né durante l’ultimo mese (78,7%). Oltre la
   metà di queste persone sono familiari (237 prima e 239 nell’ultimo mese, su un totale di 244
   familiari).
 I farmaci assunti più frequentemente prima del Club sono l’Antabuse/Etiltox (18,9% dei
   partecipanti) e l’Alcolver (18%) (da soli o in associazione agli altri farmaci indagati) che calano
   drasticamente anche se il primo con minore sensibilità (12,1% Antabuse/Etiltox, 1,4% Alcolver)
 Coloro che assumono psicofarmaci prescritti, da soli o in associazione agli altri farmaci, prima del
  Club (10,5%) continuano a farlo anche nell’ultimo mese (10,1%).
 Il metadone, da solo o in associazione agli altri farmaci, è presente solo in una piccola percentuale
  di partecipanti prima del Club e scompare nell’ultimo mese.

  Grafico 20. Confronto tra trattamenti farmacologici per problemi alcolocorrelati prima del
                           Club e nell’ultimo mese, campione totale

Infine riguardo alla partecipazione dei membri di Club alle Scuole Alcologiche Territoriali, agli
Interclub, ai Congressi/convegni/corsi e ai Corsi di sensibilizzazione è emerso che (Tab. 27):
 Il 52% ha frequentato una SAT di I modulo, valore in crescita rispetto al 2010.
 Il 18,4% ha frequentata una SAT di II modulo, valore stazionario rispetto al 2010.
 Il 10,5% ha frequentato una SAT di III modulo, valore in crescita rispetto al 2010.
 Il 50,7%, ha partecipato all’Interclub che, se anche in calo rispetto al 2010, si conferma l’evento a
   cui i membri di Club partecipano con maggiore frequenza e, come visto in precedenza, è anche
   quello organizzato con maggiore frequenza dalle ACAT.
 Il 19,2 ha partecipato a congressi/convegni/corsi, valore lievemente in calo rispetto al 2010.
 L’8,2% ha partecipato a corsi di sensibilizzazione, valore lievemente in calo rispetto al 2010.
 Il 38,5% non ha partecipato a nessun evento tra SAT II, SATIII, Interclub, congressi/convegni/corsi,
   corsi di sensibilizzazione.
Tabella 27. Partecipazione dei membri di club alle SAT nell'ultimo anno, 2013
                                    N                      %                      %
                                  2013                   2013                   2010

          SAT I                    299                    52%                    49%
          SAT II                   105                   18,4%                  18,8%
         SAT III                    60                   10,5%                  17,9%
        Interclub                  290                   50,7%                  56,8%
Congressi/convegni/corsi           110                   19,2%                  23,3%
Corso di sensibilizzazione          47                    8,2%                  11,8%
     Nessun evento                 220                   38,5%                    /
1.6 Le schede “Partecipare per migliorare”

La scheda “Partecipare per migliorare” nasce nell’anno 2013 con la finalità di indagare, attraverso
poche domande in parte chiuse e in parte aperte, la percezione dei membri di Club rispetto al servizio
svolto dall’associazione.
Sono state raccolte 354 schede, compilate da 332 membri di club e 22 Servitori-Insegnanti di cui 9
anche membri di Club, come mostra il grafico 21.

                Grafico 21. Compilatori delle schede suddivisi per ruolo nel Club

La maggioranza dei partecipanti (81%, n=68) non svolge nessuna carica all’interno del Club ma
dichiara di partecipare alle attività dell’associazione (57%) (Grafico 22).

                        Grafico 22. Partecipazione alle attività associative
Tra i motivi per cui le persone dichiarano di partecipare alle attività associative prevalgono termini
come:
 Aiuto.
 Utilità.
 Conoscenza.
 Importanza.
 Confronto.
 Crederci.

Tra i motivi, invece, per i quali le persone non partecipano prevalgono:
   Mancanza di tempo.
   Motivi di lavoro/familiari.
   Ingressi nuovi.

In generale emerge un giudizio positivo da parte dei membri di Club rispetto all’utilità
dell’associazione per il Club (91,5%) (Grafico 23).

                              Grafico 23. Utilità dell’associazione per il Club

E’ stato chiesto di spiegare i motivi per cui l’associazione è ritenuta utile o meno e tra questi, molti
hanno indicato:
 Aiuto (ai singoli, ai Club, agli altri).
 Coordinamento tra il club e il territorio.
 Fornire informazioni e promuovere iniziative sul territorio.
 Avvicinare i Club di una stessa zona.
Tra coloro che non ritengono utile l’associazione, sono solo 13 persone ad aver spiegato i motivi. Tra
questi si ritrovano:
   Litigi.
   Poca comunicazione.
   Scarsa conoscenza.

Dalle risposte si ipotizza che in alcuni casi sia stato confuso il ruolo dell’associazione con il ruolo del
Club: alcuni, infatti, hanno motivato più l’utilità del Club che quella dell’associazione (ad esempio, aiuto
e supporto nella vita quotidiana e settimanale).

E’ stato, inoltre, chiesto di valutare alcuni aspetti dell’associazione su una scala da 1 (valore minimo) a
5 (valore massimo), tra cui il servizio ai Club e i rapporti con altre realtà dei territorio.
In generale si sono riscontrati punteggi medio/alti, soprattutto rispetto al servizio svolto
dall’associazione per i Club e al rapporto da parte dell’associazione con i servizi socio-sanitari del
territorio (Tab. 28).

         Tabella 28. Valutazione dell’Associazione in risposta alla domanda “Quanto la tua
             associazione…” su una scala da 1 (valore minimo) a 5 (valore massimo)

                 ..è al      ..si rapporta con i       ..si rapporta con i         ..si rapporta con le
               servizio    servizi socio-sanitari     referenti comunali,             Associazioni di
              del Club ?        del territorio?         provinciali, ecc.?       Volontariato e/o coop.?

Media           3,94                3,62                       3,31                         3,44

Infine è stato chiesto di elencare due aspetti positivi e due aspetti negativi inerenti all’associazione.
Per gli aspetti postivi le parole che più ritornano tra quelle citate da coloro che hanno risposto sono:
    Amicizia
    Condivisione
    Scambio
Questi termini evidenziano come la forza dell’associazione sia proprio nel legame e nell’incontro tra le
persone. Altre parole molto citate sono state “Formazione”, “Accoglienza”, “Competenza”, “Sostegno”,
“Impegno” e “Libertà”.

La figura 2 raffigura i termini indicati dai rispondenti. La dimensione del carattere è proporzionale alla
frequenza con cui sono state citate.
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