RASSEGNA STAMPA Mercoledì, 22 novembre 2017 - Confcommercio Modena
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RASSEGNA STAMPA Mercoledì, 22 novembre 2017 2122 novembre 2017 22/11/2017 Gazzetta di Modena Pagina 29 Ambulanti "sfrattati" da piazza Garibaldi 1 22/11/2017 Gazzetta di Modena Pagina 10 «I comitati esistono quando va male...» 2 22/11/2017 Gazzetta di Modena Pagina 1 Crimini, negozianti in prima linea 4 22/11/2017 Gazzetta di Modena Pagina 10 LUCA GARDINALE Furti e rapine, un anno nero colpito un negoziante su due 5 22/11/2017 Gazzetta di Modena Pagina 11 STEFANO LUPPI Borseggi e auto "aperte" nel parcheggio dei Portali 7 22/11/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 47 «Furti e rapine, un incubo per i negozianti» 9 22/11/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 58 La pista di pattinaggio sfratta il mercato Ambulanti in rivolta per il... 11 22/11/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 47 L'INDAGINE DI CONFCOMMERCIO 13 22/11/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 21 Mar.B. Il valore dell' illegalità tassa da 28 miliardi 14 21/11/2017 Modena Today Sicurezza, i commercianti sempre più preoccupati vanno a scuola di... 15 21/11/2017 Modena2000 Le associazioni del commercio ambulante: "Grave lo 'sfratto' degli... 17 21/11/2017 Modena2000 Indagine di ConfcommercioFam sui fenomeni criminali in provincia di Modena 18 21/11/2017 La Pressa 'Siamo sempre meno sicuri, lo Stato ci aiuti' 21 21/11/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 51 «Più aiuti e meno sprechi: bene l' impegno degli... 24 21/11/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 47 Vaciglio, via libera da Rete Imprese «Ma servono soluzioni per il... 26
22 novembre 2017 Pagina 29 Gazzetta di Modena Dicono di noi PER FARE POSTO A PISTA DI PATTINAGGIO Ambulanti "sfrattati" da piazza Garibaldi Ambulanti sfrattati da piazza Garibaldi per il periodo natalizio per fare posto a una pista di pattinaggio su ghiaccio, che verrà allestita con ogni probabilità dall' 8 dicembre sotto il Campanone, andando ad occupare un' area molto più ampia rispetto al tradizionale "villaggio natalizio" per bambini. Una decisione del Comune che, se da un lato farà probabilmente piacere a grandi e piccini, che come da tradizione affollano il centro storico per le compere natalizie, proprio non va giù ai venditori del mercato settimanale e alle associazioni di categoria Fiva Confcommercio e AnvaConfesercenti, che in una dura nota attaccano la Giunta accusandola di aver deciso tutto senza consultarsi con gli ambulanti, vere vittime di un trasferimento forzato, che porterà chi normalmente espone in "piazza piccola" a dover allestire in viale XX Settembre. «È un grave errore spiegano le associazioni di categoria degli ambulanti perché trasferendo i banchi del mercato in una via di minore passaggio si priva il centro storico di un catalizzatore capace di aumentare la vitalità e frequentazione del centro stesso. Allo stesso tempo la decisione è ingiusta, perché mette in seria difficoltà operatori che contavano di essere, come sempre è accaduto, in piazza Garibaldi, per dare una spinta decisiva al ricavi dell' anno. Chiediamo che si ritorni al più presto indietro, per non infliggere altri disagi pesanti ad una categoria già sofferente». A criticare duramente la scelta del Comune anche il segretario cittadino della Lega Nord. «L' idea di allestire una pista per il pattinaggio è senza dubbio buona ammette Francesco Menani ma decidere d' imperio è sbagliatissimo. Bisognava, invece, confrontarsi e valutare cosa fosse meglio fare insieme agli ambulanti, che vedono da sempre nel mese di dicembre una delle poche occasioni per guadagnare. Tra l' altro il trasferimento in viale XX Settembre priverà il centro di un centinaio di parcheggi». (a.g. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 1
22 novembre 2017 Pagina 10 Gazzetta di Modena Dicono di noi «I comitati esistono quando va male...» Il presidente Malpighi: «La situazione è peggiorata Anche abusivismo e contraffazione sono da monitorare» «I dati raccolti da Confcommercio dicono chiaramente una cosa: la percezione della sicurezza degli imprenditori modenesi è peggiorata, anche se i motivi vanno cercati soprattutto a livello nazionale, dal momento che per gli intervistati un elemento centrale è la mancata certezza della pena». A dirlo è Franco Buontempi, vicedirettore dell' associazione, che ieri, in occasione della giornata "Legalità, mi piace", ha presentato i risultati dell' indagine condotta tra gli imprenditori modenesi. «Quella della percezione della sicurezza non è certo una tematica nuova incalza il vicepresidente provinciale Massimo Malpighi del resto ci sono delle leggi sbagliate e poco chiare che sarebbero la prima cosa da cambiare. Quello che possiamo fare come associazione è continuare a tenere alta l' attenzione su queste tematiche: crediamo che, se sapremo lavorare tutti insieme, dai cittadini agli enti locali, passando per associazioni e sindacati, le possibilità di cambiare le cose non manchino. Del resto, non dobbiamo limitarci a considerare i soli reati predatori, ma anche fenomeni come abusivismo e contraffazione, che sottraggono all' economia pulita complessivamente quasi 20 miliardi di euro di fatturato all' anno». Tutto questo mentre in città è ripreso con un certo vigore l' attivismo dei comitati che si battono per la sicurezza: «La ripresa delle attività dei comitati spiega ancora Malpighi è la conferma che i dati sulla sicurezza non migliorano, e di conseguenza la paura porta le persone a unirsi e sollevare i problemi. L' importante è che non ci si limiti a parlare dei problemi solo quando avvengono i fatti, ma che l' attenzione resti sempre alta». Il vicepresidente di Confcommercio ricorda quindi l' importanza di collaborare con il Comune per migliorare la situazione: «L' amministrazione ha dimostrato di saper tenere monitorata la problematica conclude ma i dati sono inconfutabili e confermano che rispetto agli anni passati le cose non sono migliorate, il che vuol dire che bisogna fare di più». Tra i problemi legati alla legalità c' è anche quello dell' abusivismo nel settore alberghiero: «Negli ultimi anni anche Modena è stata investita dal mercato parallelo degli affitti turistici spiega Riccardo Pisani, presidente vicario di Federalberghi dal "caratteristico e accogliente bilocale nel centro storico di Modena" alla "dimora tipica e molto centrale", giungendo al più classico "appartamento climatizzato con affaccio sul centro storico". Si tratta di alloggi ad uso turistico, messi in vendita con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 2
22 novembre 2017 Pagina 1 Gazzetta di Modena Dicono di noi Crimini, negozianti in prima linea Indagine Ascom. Uno su due vittima di furti e rapine. Cresce il possesso di armi È il commercio la prima vittima della criminalità; nell' ultimo anno un esercizio su due è stato colpito da furto o rapina e cresce la richiesta di porto d' armi da parte dei negozianti. È uno degli aspetti emersi da un' indagine di Confcommercio sui fenomeni criminali nel Modenese condotta attraverso 230 interviste che hanno "fotografato" una percezione crescente di insicurezza. nALLE PAG. 10 E 11. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 4
22 novembre 2017 Pagina 10 Gazzetta di Modena Dicono di noi Furti e rapine, un anno nero colpito un negoziante su due Sei su cento possiedono un' arma, ma la percentuale sale con coloro che la prenderanno a breve È lo spaccato che esce da 230 interviste che spiegano la forte percezione di insicurezza in città di Luca GardinaleIl concetto ormai è sdoganato, anche perché spesso alla "percezione" di insicurezza corrispondono dati e numeri, oltre a fatti che ci colpiscono profondamente. Anche perché non è solo una questione di quantità il numero di reati rispetto al passato ma piuttosto di qualità: quali reati e chi colpiscono. Fatto sta che, a proposito di percezione, oggi 6 imprenditori modenesi su 100 hanno una pistola per proteggersi e 13 pensano di dotarsene in futuro. A intervistarli, fotografando con una serie di indicatori la percezione che l' imprenditoria della nostra provincia ha del tema sicurezza, è stata Confcommercio Modena, che in occasione della giornata "Legalità, mi piace" ha presentato i risultati dell' indagine fatta interpellando 230 modenesi tra fine settembre e fine ottobre. Dati che confermano una forte percezione di insicurezza, in particolar modo per quanto riguarda i reati predatori come furti e rapine, ma anche per abusivismo, contraffazione e degrado. Nel mirino c' è soprattutto lo Stato, dal momento che la mancanza di certezza della pena per chi delinque è indicato come uno dei fattori che consentano ai criminali di agire senza troppi pensieri. Passando ai dati, il 51% degli imprenditori intervistati dato in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2016 ritiene che i livelli di sicurezza per l' attività economica che svolgono siano peggiorati, mentre per il 42% la situazione è rimasta stabile e per il 7% è migliorata. Passando ai crimini percepiti in aumento, in cima alla classifica ci sono i furti (65%), seguiti da reati tipicamente legati al mondo produttivo, dall' abusivismo (54%) alla contraffazione (40%), mentre cala la percezione dell' aumento delle rapine (33% contro il 39% dell' anno scorso). Più bassa la percezione di due reati molto gravi, ovvero l' usura (13%) e l' estorsione (11%). Indicativo anche il fatto che poco meno della metà del campione (43%) abbia subito almeno un episodio di taccheggio negli ultimi 12 mesi. Ma allora cosa fanno gli imprenditori modenesi per proteggere le proprie aziende? Molti di loro (82%) sostiene di avere adottato almeno una misura di sicurezza: il 51% ha installato telecamere o impianti di allarme, il 45% è assicurato, il 23% ha un contratto con un istituto di vigilanza privata, il 12% si è dotato di una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 5
22 novembre 2017 Pagina 11 Gazzetta di Modena Gazzetta di Modena Borseggi e auto "aperte" nel parcheggio dei Portali Alcune commesse dei negozi della galleria lanciano l' allarme: «Ultimamente la situazione è precipitata. Ogni sera abbiamo paura ad arrivare alla macchina» di Stefano Luppi«Furti, paura nel tornare al parcheggio alle 21,30 quando chiudiamo e non c' è nessuno in giro, troppa microcriminalità e facce che allontanano la clientela durante il giorno». A lanciare il grido d' allarme e non è la prima volta, qui e altrove sono le commesse del centro commerciale i Portali che ogni giorno o quasi a loro dire hanno a che fare con piccoli furti e disavventure varie. Non tutti i furti, tra l' altro, sembra siano rilevati perché il centro commerciale non sempre ha la convenienza a fare sapere quel che non va. E questo nonostante ci sia la presenza di guardie che controllano e di telecamere sia all' interno sia nel parcheggio antistante viale dello Sport. Ultimo furto, poche sere fa, di una signora 55enne che attendeva in auto la figlia e ha raccontato di avere a un certo punto visto la porta dell' auto lato passeggero aprirsi e la mano di una giovane ragazza afferrare la borsetta. La signora è immediatamente scesa e ha rincorso per un po' la ladra che si dirigeva in direzione del campo rom autorizzato nei pressi di via Divisione Acqui. Borsetta, con portafogli e documenti, ovviamente volatilizzata e tanta rabbia per una situazione che andrebbe risolta. Ma niente da fare, i problemi restano come riferiscono numerose lavoratrici dei Portali. «Nei giorni del concerto di Vasco Rossi spiega una di esse la sicurezza qui intorno era elevatissima e capisco fosse giusto così perché è stata una ottima occasione per la città. Però non possiamo poi abbassare la guardia nei momenti successivi quel grande evento, come invece accade». La commessa riferisce anche casi personali: «Purtroppo abbiamo anche una frequentazione di persone che da anni dimorano nei pressi e che danneggiano la clientela "normale" quanto entrano in negozio. Ne risente anche l' immagine anche se ormai li riconosciamo. Molti problemi soprattutto nel parcheggio antistante i Portali e io stesso anni fa mi sono vista le gomme dell' auto tagliate un paio di volte. Un' altra sera invece mi hanno distrutto la radio e si arriva ogni sera alla macchina senza sapere come la si troverà. E' l' ora di finirla e bisognerebbe utilizzare le telecamere andando a vedere i filmati». Sul tema interviene anche il comitato contro le liberalizzazioni selvagge che raccomanda che «il degrado è un problema davvero incombente: qui siamo aperti 13 ore al giorno comprese le domeniche e sarebbe il caso di chiudere alle 20 invece che alle 21,30 perché tanto così tardi la clientela Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 7
22 novembre 2017 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi «OSTAGGI DELLA PAURA» «Furti e rapine, un incubo per i negozianti» di VINCENZO MALARA E' UN EFFETTO a catena. Più crescono i reati in una determinata zona e più i negozianti soffrono un calo di fatturato per colpa dell' emorragia di clienti, costringendoli nei casi peggiori a dovere licenziare il personale. Diventa così fondamentale per le istituzioni tenere conto della percezione di insicurezza tra gli imprenditori per indirizzare al meglio le politiche sul tema. E nasce con questo intento l' indagine condotta da Confcommercio, che anche quest' anno analizza i fenomeni criminali sofferti dalle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell' artigianato e dei trasporti. Oltre 200 (230 per l' esattezza) le realtà modenesi coinvolte nel sondaggio, che ancora una volta fa emergere un clima difficile, tanto che il 51% degli intervistati (era il 47% dodici mesi fa) ritiene che nell' ultimo anno i livelli di sicurezza siano peggiorati (solo il 7% afferma siano migliorati). Parliamo di furti, contraffazione, abusivismo, rapine e usura, fenomeni che 'viaggiano' quotidianamente sulle cronache locali, amplificando la sensazione di non sentirsi al sicuro. Il report è stato illustrato nel dettaglio ieri nella sede di Confcommercio: presenti il vicedirettore dell' associazione Franco Buontempi; il vicepresidente provinciale Massimo Malpighi; il presidente vicario di Federalberghi Riccardo Pisani; Raffaele Vosino della Fimi; il presidente del sindacato locali da ballo Gabriele Fantuzzi; e Paolo Bigarelli, presidente provinciale della Federazione Italiana Tabaccai. Come spiegato nell' indagine (raccontata punto per punto da Buontempi) i crimini percepiti maggiormente in aumento sono i furti (per il 65% del campione), seguono l' abusivismo (per il 54%), la contraffazione (40%), le rapine (33%). Meno citati usura (13%) ed estorsione (11%), poco affini al nostro territorio. In particolare, circa la metà degli imprenditori coinvolti ha subito negli ultimi 12 mesi almeno un episodio di taccheggio. Parere comune, con una percentuale del 91%, riguarda l' inefficacia delle leggi vigenti, con una propensione netta a chiedere l' inasprimento delle pene (95%). Rimane forte per gli intervistati il bisogno che le forze dell' ordine incrementino i controlli sul territorio (63%), con la certezza della pena considerata tra le misure più efficaci per sconfiggere i malviventi (per il 78%). Per proteggere la propria impresa l' 82% del campione sostiene di aver adottato almeno una misura tra quelle proposte: poco meno della metà dichiara di essere assicurato (45%), circa un quinto ha un servizio di vigilanza privata, il 12% si è dotato di vetrina corazzata, il 51% dice di aver adottato un impianto d' allarme o di videosorveglianza. Da non sottovalutare, poi, il dato che rivela come un commerciante su 10 pensa di acquistare un' arma per difendersi. Fantuzzi ricorda come la piaga dell' abusivismo continua a colpire «il mondo dei locali notturni, che si trova a combattere contro circoli e falsiristoranti che non rispettano nessuna regola». Stesso discorso per il mercato parallelo degli affitti turistici spiega Pisani «dove servono più regole per eliminare le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 9
22 novembre 2017 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed.
22 novembre 2017 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi IL CASO INSORGONO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: «GRAVE ERRORE DEL COMUNE» La pista di pattinaggio sfratta il mercato Ambulanti in rivolta per il trasloco forzato «NO allo sfratto degli ambulanti da piazza Garibaldi per far posto a una pista di pattinaggio». L' altolà arriva da Confcommercio e Confesercenti sorpresi dall' ipotesi ventilata dall' amministrazione comunale di trasferire per il periodo delle festività natalizie le bancarelle (collocate due volte a settimana in piazza piccola) in viale XX Settembre. «E' un grave errore, quello commesso dall' amministrazione comunale attaccano FivaConfcommercio e Anva Confesercenti, associazioni del commercio ambulante che ha deciso, senza consultarsi con le associazioni di categoria». Secondo gli ambulanti, «la scelta dell' amministrazione è sbagliata perché, trasferendo gli ambulanti in una via di minore passaggio, priva il centro storico di un catalizzatore capace di aumentarne vitalità e frequentazione». Allo stesso tempo «la decisione è ingiusta, perché mette in seria difficoltà operatori che contavano di essere, come sempre è accaduto, in piazza Garibaldi, per dare una spinta decisiva al ricavi dell' anno». ANVA e Fiva parlano di «passo falso grave sul quale esprimiamo un duro giudizio, chiedendo che l' amministrazione ponga rimedio al grave errore di valutazione e torni sui propri passi». Nel momento in cui, «a causa di concorrenza sleale, abusivismo, contraffazione, oneri di gestione sempre più pesanti, oltre che per effetto della direttiva Bolkestein, i commercianti su suolo pubblico non versano certo in una situazione idilliaca, meraviglia l' atteggiamento dell' amministrazione sassolese, che pare ignorare tutto ciò, contribuendo così ad accentuare le difficoltà di una categoria grazie alla quale le nostre città continuano ad essere vive e attrattive». VA DETTO che la pista di pattinaggio in piazza è un' idea in esame, ma non è stata ancora ufficializzata dal Comune. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra sindaco, assessore al commercio e commercianti per valutarne la praticabilità: bisognerà verificare l' impatto dello spostamento e capire se ad essere contraria è la totalità degli ambulanti, una cinquantina, o solo una parte. Intanto a prendere posizione è il segretario della Lega nord Gian Francesco Menani: «La pista sul ghiaccio per far divertire bambini e ragazzi è una lodevole iniziativa, però non si può andare a penalizzare gli ambulanti e i commercianti di piazza piccola, tutti italiani, che in questo mese hanno la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 11
22 novembre 2017 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed.
22 novembre 2017 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi L'INDAGINE DI CONFCOMMERCIO L'ASSOCIAIZONE HA CHIESTO AGLI IMPRENDITORI LA LORO PERCEZIONE DI INSICUREZZA SU DETERMINATI REATI COME ABUSIVISMO, FURTI, RAPINE E CONTRAFFAZIONE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 13
22 novembre 2017 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Economia Nazionale Sviluppo. La fotografia di Confcommercio Il valore dell' illegalità tassa da 28 miliardi L' illegalità è la tassa più iniqua e odiosa che le imprese del commercio e dei servizi sono costrette a pagare. E forse anche la più salata: ben 28 miliardi (+3,3%) tra mancati introiti causa abusivi e contraffazioni, rapine, estorsioni e spese aggiuntive per la sicurezza. Una minaccia sempre più opprimente visto che un imprenditore su tre percepisce un peggioramento, in particolare a causa di usura ed estorsioni, e uno su 10 ha dichiarato di aver subito nell' ultimo anno una forma di intimidazione, cedendo ai criminali in un caso su tre (anche se dal 2010 i reati calano da 17 ogni mille imprese a 16,1 nel 2016). L' ultima fotografia della criminalità che strozza l' economia arriva da Confcommercio in occasione della nuova giornata «Legalità mi piace!', che l' associazione organizza ogni anno. Per il presidente Carlo Sangalli di Confcommercio che ha sottolineato «i segnali di ripresa» l' illegalità rimane un «deficit strutturale» che «mette a rischio 181mila posti di lavoro». Perché come ha rimarcato anche il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio «affermare la legalità e contrastare le varie forme di criminalità sono condizioni di sviluppo». Un concetto ripreso anche dal ministro dell' Interno, Marco Minniti, che a Confcommercio ha proposto «una grande alleanza» tra Stato, istituzioni e associazioni con l' invito agli imprenditori a denunciare pressioni: «Non dobbiamo lasciare nessuno da solo». Secondo l' indagine di Confcommercio la certezza della pena, indicata dal 73% degli imprenditori, viene ritenuta l' iniziativa più efficace per la sicurezza della propria impresa, seguita dalla maggiore protezione da parte delle forza dell' ordine. Inoltre il 93% non ha un' arma per la difesa personale, ma tra questi l' 11% pensa di prenderla in futuro. Ieri oltre 40 associazioni hanno organizzato iniziative sul territorio sul tema della legalità coinvolgendo, complessivamente, oltre 10mila imprenditori. Tra gli appuntamenti anche l' indagine promossa da Assolombarda e presentata ieri sulla «criminalità organizzata di stampo mafioso nella provincia di Monza e Brianza» con "CrossOsservatorio sulla criminalità organizzata" e realizzata con l' università di Milano. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Mar.B. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 14
21 novembre 2017 Modena Today Dicono di noi Sicurezza, i commercianti sempre più preoccupati vanno a scuola di autodifesa Boom di adesioni per l' iniziativa di Confommercio, i cui associati lamentano una situazione sempre più problematica. Malpighi: "Forze dell' ordine 'legatè, serve una svolta" 1 Attese troppo lunghe, un Piano regionale contro il sovraffollamento dei Pronto Soccorso 2 Fonderie cooperative, i cittadini del comitato incontrano la giunta 3 "La sicurezza non è più un diritto?", la lettera dei Comitati 4 Attentato incendiario, i benzinai: "Ancora una volta nel mirino. Serve certezza della pena" Peggiora di nuovo e anche a Modena la percezione di sicurezza tra i commercianti. Mentre l' ultimo corso di autodifesa aperto ai negozianti ha bruciato le prenotazioni in poche ore, avverte oggi in conferenza stampa il vicepresidente provinciale di Confcommercio Modena Massimo Malpighi: "C' è paura tra cittadini e imprenditori, per questo la certezza della pena sarebbe fondamentale a livello nazionale. Le Forze dell' ordine ci danno un grande aiuto, le stimiamo ma hanno le mani legate: per questo vanno cambiate le regole". Oltretutto, continua Malpighi sulla scia della campagna "Legalità, mi piace" di Confcommercio, "molte persone non denunciano più, non credono più che le cose possano migliorare: questa percezione va cambiata". In tutto questo serve anche "più integrazione" tra Polizia municipale e Forze dell' ordine, ma appunto senza una svolta generale non basterà. Si tratta delle tendenze che il mondo AscomFam declina in un nuovo studio sulle tendenza criminali a Modena e provincia, dove il sindacopresidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli rivendica continuamente i propri sforzi di fronte ai comitati critici. Tra gli altri dati, con particolare riferimento a furti, contraffazione e abusivismo, rapine e usura, il 51% degli intervistati (erano il 47% nel 2015) ritiene che i livelli di sicurezza siano peggiorati. "Un dato, questo, che certamente riflette l' escalation di reati perpetrati negli ultimi mesi sul territorio", rileva l' associazione dei commercianti. Poi, per il 42% del campione la sicurezza è rimasta stabile (l' anno scorso era il 48%), mentre per il 7% è migliorata. Tra l' altro, emerge ancora dal sondaggio territoriale, i furti si posizionano sul gradino più alto della classifica (per il 65% del campione), a conferma dei dati della Questura e di quanto era già emerso nella classifica del Sole 24 ore, che ha attribuito a Modena il terzo posto nella classifica nazionale. Seguono l' abusivismo (per il 54%), la contraffazione (per il 40%), le rapine (per il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 15
21 novembre 2017 Modena Today
21 novembre 2017 Modena2000 Dicono di noi Le associazioni del commercio ambulante: "Grave lo 'sfratto' degli ambulanti di Sassuolo da piazza Garibaldi" «E' un grave errore, quello commesso dall' Amministrazione Comunale, che ha deciso, senza consultarsi con le Associazioni di Categoria, di sfrattare gli ambulanti da piazza Garibaldi in viale XX settembre per far spazio alla pista di pattinaggio sul ghiaccio».Così esordisce la nota di FivaConfcommercio e AnvaConfesercenti associazioni del commercio ambulante in merito al trasferimento del mercato degli ambulanti per tutta la durata delle Festività Natalizie.«La scelta dell' Amministrazione è innanzitutto sbagliata», puntualizzano le due Associazioni degli ambulanti modenesi, «perché, trasferendo gli ambulanti in una via di minore passaggio, priva il centro storico di un catalizzatore capace di aumentare la vitalità e frequentazione del centro stesso. Allo stesso tempo la decisione è ingiusta, perché mette in seria difficoltà operatori che contavano di essere, come sempre è accaduto, in piazza Garibaldi, per dare una spinta decisiva al ricavi dell' anno».«Un passo falso grave», commentano Anva e Fiva, «sul quale esprimiamo un duro giudizio, chiedendo che l' Amministrazione ponga rimedio al grave errore di valutazione e torni sui propri passi».«Nel momento in cui, a causa di concorrenza sleale, abusivismo, contraffazione, oneri di gestione sempre più pesanti, oltre che per effetto della direttiva Bolkenstein, i commercianti su suolo pubblico non versano certo in una situazione idilliaca», conclude la nota, «meraviglia l' atteggiamento dell' Amministrazione sassolese, che pare ignorare tutto ciò, contribuendo così ad accentuare le difficoltà di una categoria grazie alla quale le nostre città continuano ad essere vive e attrattive». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 17
21 novembre 2017 Modena2000 Dicono di noi Indagine di ConfcommercioFam sui fenomeni criminali in provincia di Modena Rimane forte, tra gli imprenditori della nostra provincia, la percezione di insicurezza, con particolare riferimento a furti, abusivismo e contraffazione e situazioni di degrado. Sempre più imprese ritengono che la certezza della pena, leggi più severe, oltre ad una migliore protezione sul territorio da parte dei tutori dell' Ordine, siano leve fondamentali per aumentare i livelli di sicurezza delle nostre città. Sono alte le percentuali di chi esprime sfiducia nell' efficacia delle leggi vigenti e individua nella presenza di venditori abusivi, di negozi sfitti, di edifici o aree abbandonate i principali fenomeni problematici dell' area in cui viene esercitata l' attività. Più di un commerciante su 10 pensa di acquistare un' arma per difendersi. Viene confermata la forza delle 'nuove' frontiere dell' abusivismo, con particolare riguardo alle attività di ricettività alberghiera 'parallela', ristorativa, di intrattenimento, di organizzazione dell' accoglienza turistica e di intermediazione immobiliare.E' questo, in sintesi, il quadro messo in luce dall' indagine condotta da Confcommercio, che ha analizzato i fenomeni criminali sofferti dalle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell' artigianato e dei trasporti. Questi i principali temi trattati dall' articolata indagine: la percezione sull' andamento della criminalità (furti, rapine, contraffazione, estorsioni, usura), le misure di prevenzione e tutela adottate, le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza delle imprese, l' esperienza del taccheggio, la percezione sulle leggi che contrastano i fenomeni criminali, i problemi del territorio. PERCEZIONE DELLA CRIMINALITA' Rispetto alla percezione dei fenomeni criminali con particolare riferimento a furti, contraffazione e abusivismo, rapine e usura il 51% degli intervistati (erano il 47% nel 2015) ritiene che i livelli di sicurezza siano peggiorati. Un dato, questo, che certamente riflette l' escalation di reati perpetrati negli ultimi mesi sul territorio. Va poi detto che per il 42% del campione la sicurezza è rimasta stabile (l' anno scorso era il 48%), mentre per il 7% è migliorata. CRIMINI PERCEPITI PIU' IN AUMENTO Circa i crimini percepiti più in aumento, i furti sono sul gradino più alto della classifica (per il 65% del campione), a conferma dei dati della Questura e di quanto era già emerso nella classifica del Sole 24 Ore, che ha attribuito a Modena il terzo posto nella classifica nazionale; seguono l' abusivismo (per il 54%), la contraffazione (per il 40%), le rapine (per il 33% contro il 40% dello scorso anno). Più bassa è la percezione di aumento di altri fenomeni: usura (13%) e estorsioni (11%). Poco meno della metà del campione ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 18
21 novembre 2017 Modena2000
21 novembre 2017 Modena2000
21 novembre 2017 La Pressa Dicono di noi 'Siamo sempre meno sicuri, lo Stato ci aiuti' Tra artigiani, tabaccai, e gestori di negozi aumenta la percezione di insicurezza. I dati dell' indagine Confcommercio. Uno su dieci vorrebbe una pistola. Peggiora e rimane forte tra gli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Modena, la percezione di insicurezza. Furti, abusivismo, contraffazione situazioni di degrado urbano che favoriscono l' illegalità ed insicurezza, rappresentano una fonte di preoccupazione per gli imprenditori. Al punto che uno su dieci in provincia di Modena si dichiara intenzionato a dotarsi di una pistola. Se gli imprenditori riconoscono il lavoro svolto quotidianamente dalle forze dell' ordine nutrono sfiducia rispetto all' efficacia delle leggi che non garantiscono certezza della pena per chi delinque ed un adeguato contrasto all' illegalità. Al punto che uno su dieci in provincia di Modena si dichiara intenzionato a dotarsi di una pistola. In generale, tutti concordi nel chiedere una presenza più forte dello Stato e delle istituzioni locali. E' questo, in sintesi, il quadro messo in luce dall' indagine condotta da Confcommercio, che ha analizzato i fenomeni criminali sofferti dalle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell' artigianato e dei trasporti. La ricerca Confcommercio ha chiesto al mondo imprenditoriale la percezione sull' andamento della criminalità (furti, rapine, contraffazione, estorsioni, usura), le misure di prevenzione e tutela adottate, le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza delle imprese, l' esperienza del taccheggio, la percezione sulle leggi che contrastano i fenomeni criminali, i problemi del territorio. 'Purtroppo anche quest' anno dobbiamo raccontare di una situazione che non migliora spiega Massimo Malpighi, Vicepresidente Confcommercio e a denunciare un quadro legislativo e di norme che non aiutano a contrastare il crimine. Nonostante il grande sforzo profuso con efficacia dalle forze dell' ordine. Chiediamo la certezza della pena per chi delinque ed una serie di strumenti di contrasto all' illegalità. Sul fronte locale oltre al maggiore presidio del territorio chiediamo maggiore attenzione per il degrado urbano'. Sempre più imprenditori si trovano ad operare in un contesti abbandonati e non riqualificati che disincentivano la clientela sana e favoriscono la presenza di delinquanti e malintenzionati' 'Con le nostre attività siamo sempre in prima linea e il nostro senso di insicurezza è aumentato. La cronaca lo conferma. Chiediamo un aiuto dallo Stato soprattutto nel campo della sicurezza passiva' afferma Paolo Bigarelli, Presidente Provinciale della Federazione Italiana Tabaccai. 'Basta pensare che tra tabacco, gratta e vinci, lotto, il 90% del denaro che circola in una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 21
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21 novembre 2017 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi POVERTA' L' ASSESSORE URBELLI PLAUDE ALL' INIZIATIVA DI CONFCOMMERCIO PER I SENZATETTO «Più aiuti e meno sprechi: bene l' impegno degli esercenti» «BEN VENGANO gli aiuti alimentari, i contributi che vanno nella direzione di evitare sprechi e dare un mano a chi ne ha bisogno. Su questi temi è fondamentale la sensibilizzazione di tutti gli esercenti, oltre che ovviamente dei cittadini». L' assessore Giuliana Urbelli accoglie con favore la disponibilità di Confcommercio a sensibilizzare i propri soci soprattutto bar e forni a fornire generi alimentari da distribuire alle persone più povere. Dopo il nostro servizio sugli 'invisibili', era sceso in campo Massimo Malpighi, presidente dell' associazione, che aveva sottolineato l' importanza di «dare vita ad una rete di esercizi che affianchi il prezioso lavoro delle associazioni di volontariato. Eccedenze di ristoranti e bar, rimanenze di attività promozionali, panetteria dei forni, prodotti che stanno per scadere, alimentari che non sono idonei alla vendita per alterazioni dell' imballaggio ma che comunque sono in ottimo stato: c' è un mare di potenziale solidarietà». «SAPPIAMO come sia forte questa cultura solidale nella nostra comunità sottolinea l' assessore , la stessa solidarietà che sta alla base di una realtà importante come Portobello che fonda proprio l' attività di distribuzione gratuita di prodotti, sulle donazioni. Questo ambito vede impegnate in prima fila innanzitutto la grande distribuzione locale che ha un ruolo fondamentale nel rifornire di cibo oltre 150 associazioni cittadine, diverse parrocchie e alcune mense per i poveri che insistono sul territorio. Non ultimo, la lotta allo spreco, grazie alla collaborazione delle farmacie, si è estesa anche ai medicinali inutilizzati che, una volta raccolti, verranno distribuiti nell' ambulatorio medico di Porta Aperta». RIGUARDO ai generi di conforto distribuiti durante le uscite serali dalle associazioni che partecipano al Piano di accoglienza invernale, si tratta «soprattutto di creare occasioni di contatto tra i volontari e situazioni di povertà estrema che tendono a sfuggire alla rete dei servizi». Condividere un bicchiere di tè offre l' opportunità per agganciare queste persone che per il pasto completo «vengono poi indirizzate alle mense». «Oltre a coperte, bevande calde e qualche cibo confezionato sempre disponibile nelle scorte di chi coordina tutta l' attività dei volontari conclude l' assessore Urbelli le singole associazioni, che agiscono in differenti serate, hanno iniziato a muoversi autonomamente per portare anche cibi freschi, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 24
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21 novembre 2017 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi URBANISTICA L' AGGREGAZIONE DI ASSOCAZIONI SCENDE IN CAMPO Vaciglio, via libera da Rete Imprese «Ma servono soluzioni per il traffico» «VACIGLIO, via libera alle nuove costruzioni ma servono interventi sulla viabilità». È la posizione di Rete Imprese Italia città di Modena aggregazione tra Cna, Confcommercio, Conferesercenti e Lapam sul tema degli indirizzi urbanistici, attorno ai quali in città si è generata nelle ultime settimane un' ampia e accesa discussione. «Occorre privilegiare, in linea con il 'Patto per la crescita intelligente, sostenibile, inclusiva', siglato all' inizio della consiliatura da tutte le forze economiche e sociali cittadine, la rigenerazione, la riqualificazione e la densificazione urbana, anche ricorrendo alla demolizione del patrimonio immobiliare obsoleto e privo di valore architettonico e artistico, promuovendo politiche urbanistiche innovative che consentano di realizzare l' obiettivo del saldo zero del consumo di suolo e nel contempo una risposta adeguata alla domanda di alloggi, innanzitutto per le giovani coppie», spiegano da Rete Imprese. E credono che l' insediamento previsto in zona VaciglioMorane «si possa inserire nel solco degli indirizzi richiamati». Tuttavia, pur nell' apprezzamento della decisione dell' amministrazione comunale «di compensare il consumo di suolo con il recupero di area verde corrispondente ai 550 alloggi», rimane da sciogliere «un nodo fondamentale: il traffico aggiuntivo che verrà generato dal nuovo comparto». L' area è già ora «congestionata» ed è dunque necessario prevedere «l' adozione di misure strutturali, che, superando il sistema di rotatorie, siano capaci di alleggerire sensibilmente i carichi di traffico: il modello di riferimento deve essere, a nostro avviso, quello del sottopasso costruito in corrispondenza dell' intersezione tra via Emilia e la tangenziale». «Più complessivamente afferma Rete Imprese l' auspicio è che la discussione in atto sul nuovo strumento urbanistico possa servire a porre le basi per una pianificazione capace di dare risposte abitative ai modenesi che scelgono di trasferirsi nei comuni confinanti e che in tal modo rendono sempre più ampi i volumi di traffico verso la città capoluogo ed in uscita da essa: anche in tal modo, siamo convinti, si introducano elementi strutturali di mitigazione dell' inquinamento prodotto dal traffico e si manifesta attenzione verso l' ambiente». «Un' attenzione concludono da Rete Imprese che non può arrivare fino al punto di bloccare investimenti, come quello del polo di Gls, che non solo crea nuovi posti di lavoro, ma dà risposte ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 26
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