APPALTO SERVIZIO DI PULIZIA IMMOBILI COMUNALI - ANNO 2018/2021 - DUVRI - anno 2018 ...
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APPALTO SERVIZIO DI PULIZIA IMMOBILI COMUNALI - ANNO 2018/2021 - DUVRI Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali (art. 26, c. 3, D.Lgs. 81/208) 26/03/2018
Introduzione Visto l'art. 1 del Capitolato Speciale d'Appalto per il Servizio di Pulizia di Immobili Comunali (anno 2015/2017), i luoghi di lavoro oggetto dell'affidamento risultano: 1 - Sede Municipale via Municipio n.1 circa mq. 400,00 2 - Comando di Polizia Municipale Piazza Italia 2 circa mq. 80,00 3 - Palestra di Vellezzo Bellini – Via Marconi n.15 circa mq. 300,00 4 - Palestra di Giovenzano – Via pavia 265 circa mq. 200,00 5 – Aree Grigie – esterno sede Comunale, portico Ambulatori di Giovenzano, portico parchetto Giovenzano Pulizia Parchetti. – circa mq.100 6 – Ambulatorio di Vellezzo – via Roma 29 – circa mq. 40 7 – Ambulatorio di Giovenzano – piazza Italia - circa mq 95 Sono compresi nell’Appalto citato, tutti gli interventi, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per fornire un servizio compiuto anche viste le condizioni stabilite dal Capitolato Speciale d'Appalto. Il contratto si estenderà inoltre ad eventuali nuove strutture attivate durante la durata del servizio, alle medesime condizioni tecnico-economiche offerte in sede di gara. È di esclusiva competenza dell’appaltatore l’organizzazione del servizio, ferme restando le disposizioni contrattuali e le disposizioni impartite dalla stazione appaltante, nella fattispecie dalla Divisione Tecnica del Committente L’appaltatore deve disporre di personale tecnico, di manodopera, di tutti i mezzi accessori ed attrezzature necessarie alla perfetta e tempestiva esecuzione delle opere da eseguire. DESCRIZIONE DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI DA ESEGUIRSI La pulizia dei locali dovrà essere effettuata, al fine del contenimento dei rischi interferenziali con il personale d’ufficio, nelle prime ore del mattino o nelle ore pomeridiane e comunque nelle ore ove il personale non è presente, in modo da non ostacolare il normale svolgimento delle attività lavorative e da non arrecare incomodo o molestie al pubblico. L'appaltatore dovrà provvedere all'effettuazione delle seguenti operazioni secondo le frequenze indicate nella sotto riportata legenda e specificate nelle schede tecniche di intervento per gli immobili di proprietà comunale elencati al precedente art. 1. Lo “svuotamento dei cestini” consiste, oltre che nello svuotamento dei cestini per la carta, anche nella raccolta differenziata della carta, previa separazione dall’altro materiale di rifiuto e deposito all’esterno dell’edificio nel giorno della relativa raccolta. La carta non dovrà essere in nessun modo conferita in sacchi di plastica. La voce “pavimenti” deve intendersi comprensiva di tutte le superfici calpestabili. La “pulizia delle pavimentazioni tessili”, dei tappeti e degli zerbini deve essere effettuata mediante battitura ed aspirazione elettromeccanica ad acqua oppure a filtri speciali che vitino la fuoriuscita di residui di polvere. La “lavatura e disinfezione” di tutti gli apparecchi igienico-sanitari deve essere effettuata con specifico prodotto germicida e deodorante. La “spolveratura esterna” di tutti gli arredi accessibili senza uso di scale deve essere effettuata su mobili, scrivanie, soprammobili, quadri, mobiletti, condizionatori, personal computer e relative tastiere e stampanti, con particolare attenzione ai davanzali delle finestre ed alle mensole sopra i caloriferi. La “scopatura e pulizia ad umido” delle pavimentazioni non tessili deve essere effettuata con attrezzature apposite. La “pulizia a fondo” dei pavimenti trattati a cera consiste nella loro pulizia e lucidatura a secco deve essere effettuata mediante monospazzola munita di apposito disco, La “disinfezione” di tutti gli apparecchi telefonici, tastiere, personal computer e similari deve essere effettuata con sistema adeguato alle tecnologie esistenti. 2
La “lavatura” e l’eventuale protezione di pavimenti tipo linoleum ed in legno (parquet) deve essere effettuata con tecniche e prodotti specifici alla loro natura. La pulizia a fondo, la lucidatura degli “elementi metallici”, maniglie, zoccolature, targhe, cornici, piastre, deve essere effettuata con prodotti idonei al tipo di elemento da pulire. La lavatura a fondo di tutti i “rivestimenti di piastrelle” dei servizi igienico-sanitari deve essere effettuata con prodotti igienizzanti e deodoranti. Qualora, per effetto di eventi accidentali quali per esempio versamento di liquidi, caduta di materiali solidi, etc. si rendesse necessario ripristinare lo standard di pulizia descritto,l’assuntore dovrà prontamente provvedere ad intervenire per ripristinare in tempi brevi la situazione di pulizia richiesta. L’intervento dovrà essere attivato direttamente dall’Assuntore e non comporterà oneri aggiuntivi per l’Amministrazione contraente. Di seguito sono meglio specificate le unità tipologiche presenti negli edifici di proprietà comunale oggetto del'Appalto: Unità tipologiche Destinazione d’uso aree ad uso ufficio uffici, sale riunioni aree comuni servizi igienici (bagni ed antibagni) palestre Palestre Tensostruttura Spogliatoi servizi igienici (bagni ed antibagni) Aree Tecniche ripostigli, archivi morti Ambulatori e servizi Igienici (bagni ed antibagni) Aree esterne Rame d’Accesso Scale esterne Le prestazioni da eseguirsi in ogni edificio di proprietà comunale oggetto del presente appalto sono meglio specificate nella scheda relativa alle pulizie giornaliere e periodiche (Allegato 2.). I lavori periodici dovranno essere programmati e comunicati dal Coordinatore del Servizio, inviandone copia alla Stazione appaltante almeno 10 (dieci) giorni prima della data di inizio di detti servizi. A completamento dei lavori periodici (annuali) la ditta fornirà prospetto dei lavori eseguiti, diviso per immobile, e contenente: 1. identificazione dell’edificio oggetto di intervento; 2. operazioni eseguite; 3. personale impiegato (nominativo e qualifica) Il suddetto prospetto dovrà essere firmato dal personale intervenuto, vistato dal Coordinatore del Servizio e dal Responsabile dell’Ufficio Servizi alla Persona. Dette presenze potranno in ogni momento essere controllate dalla Stazione appaltante attraverso sopralluoghi sul posto durante l’orario di svolgimento del servizio. Se durante le verifiche anzidette la Stazione appaltante accertasse la mancata presenza sul posto del o degli operatori, sarebbe avviata formale contestazione con addebito di penali alla ditta appaltatrice. Resta inteso che il Coordinatore avrà l’obbligo di verificare l’effettiva presenza in servizio dei propri lavoratori e comunicare tempestivamente eventuali variazioni. MODALITÁ OPERATIVE PER L' ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL SERVIZIO La pulizia dei pavimenti di qualsiasi tipo (marmo, granito, piastrelle in ceramica, cotto, plastica o gres, legno etc.), delle pareti e di quanto è prescritto, dovrà farsi con attrezzature e prodotti idonei, per ottenere il migliore risultato senza pregiudizio per la buona conservazione delle superfici trattate. 3
Sarà a carico dell’Appaltatore prestare particolare cura alla pulizia dei pavimenti in legno ed in granito o marmo, i quali non andranno trattati come le piastrelle in ceramica, ma con prodotti ed interventi specifici atti a non danneggiare le superfici Tutto il personale impiegato nel servizio di pulizia presso i plessi in appalto deve essere specializzato nel campo delle pulizie, disinfezione e sanificazione ambientale, deve risultare adeguatamente formato e continuamente aggiornato in relazione alle norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro e alle particolari caratteristiche degli ambienti in cui è tenuto ad operare. Ogni operatore, pertanto, deve dimostrare di essere a conoscenza dei criteri di pulizia, disinfezione e sanificazione e delle corrette procedure di intervento in tutte le operazioni che gli competono . Per l’esecuzione del servizio, l’Appaltatore dovrà essere in grado di mettere a disposizione un numero adeguato di squadre di intervento, al fine di eseguire contemporaneamente più interventi, come previsto nel presente Capitolato. Le squadre dovranno essere gestite dal Coordinatore del Servizio e dovranno essere dimensionate in modo sufficiente all’espletamento delle lavorazioni richieste nell’ordine di intervento. La squadra ideale dovrà essere formata da almeno due persone. Tutte le squadre di lavoro dovranno essere attrezzate secondo la tipologia dell’intervento con: 1. mezzi di trasporto forniti dalla ditta, recanti il logo o il nominativo di quest’ultima; 2. attrezzatura minima necessaria da lasciare depositata presso le sedi di lavoro e conforme a quanto previsto all’art. 40 del Capitolato Speciale d'Appalto, come di seguito elencato: - carrelli portautensili attrezzati per le pulizie; - stracci, panni in microfibra o similari, scope, secchi, spazzole per deragnatura, prolunghe per manici, etc.; - prodotti detergenti, deodoranti, disinfettanti e detersivi necessari ed in q.tà adeguate; 3. attrezzature particolari: da utilizzarsi per le pulizie trimestrali o mensili dove necessario: - aspirapolvere e/o aspira liquido, apparecchi a vapore, battitappeto, lavasciuga, lavapavimenti industriali, etc.; - scale, trabatelli e piattaforma aerea; 4. dispositivi di protezione individuale e apprestamenti di sicurezza necessari per i servizi da eseguire. L’Appaltatore è ritenuto responsabile del comportamento di tutto il personale adibito al servizio. L’impiego delle attrezzature e delle apparecchiature elettriche, la loro scelta e le loro caratteristiche tecniche dovranno essere perfettamente compatibili con la destinazione dei locali oggetto di pulizia, non dovranno essere rumorose, ai sensi del D.L.vo 277/1991 e ss. mm. ed ii., dovranno essere tecnicamente efficienti mantenute in perfetto stato; inoltre dovranno essere dotate di tutti quegli accorgimenti ed accessori atti a proteggere e salvaguardare l’operatore ed i terzi da eventuali infortuni. L’Appaltatore dovrà inoltre curare il regolare impiego dei mezzi e delle attrezzature, nonché l’osservanza delle prescrizioni generali e particolari contenute nei piani per la sicurezza fisica dei lavoratori, di cui alle disposizioni vigenti in materia. 4
PARTE 1 ASPETTI GENERALI DI SICUREZZA 5
ll presente DUVRI è stato sviluppato in conformità a quanto previsto dall’art. 26 - comma 3^ - del D.lgs. 81/2008, relativo agli obblighi connessi ai contratti d’appalto, d’opera o di somministrazione. Secondo le disposizioni del decreto, l’elaborato quindi comprende: a) un insieme di notizie utili al fine della comprensione del DUVRI, ossia informazioni generali, di carattere contrattuale, che regolano i rapporti tra Committenza e Appaltatore; b) una documentazione esecutiva che definisce le prescrizioni operative relative alle singole attività tenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di prevenzione Il DUVRI verrà utilizzato nell’ambito del coordinamento dell’Appalto e ne rappresenterà il documento operativo di riferimento. Sarà necessario revisionare e integrare il DUVRI ogni qualvolta, durante l’esecuzione dell’appalto, si manifesti l’esigenza di modificare le indicazioni precedentemente definite. Alla fine dell’appalto, il DUVRI sarà consegnato, in originale, alla Committenza e rappresenterà la certificazione del lavoro di coordinamento svolto. Attori delle procedure Ai fini di una corretta attuazione del presente DUVRI, vengono di seguito definite le procedure che interessano i soggetti coinvolti nell’opera, ovvero gli “attori delle procedure”. Relativamente agli attori delle procedure, nelle schede seguenti vengono illustrate le competenze, le responsabilità, le relazioni e le procedure. Competenze e responsabilità Il Committente Il Committente è il soggetto per conto del quale viene realizzata l’appalto, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nell’appalto in oggetto, il Committente, ai sensi del D.Lgs. 81/08, è il Comune di Vellezzo Bellini Il Datore di lavoro Il Datore di lavoro è un soggetto pubblico o privato, titolare del rapporto di lavoro con i lavoratori e responsabile dell’impresa o dello stabilimento. Secondo l'art. 26, comma 3^, del D.Lgs. 81/08 il datore di lavoro, prima dell’inizio dei lavori deve provvedere alla preparazione di un DUVRI; dovrà, in seguito pretendere l’osservanza di quanto previsto nel piano, o direttamente o mediante preposti incaricati. I compiti del datore di lavoro sono: - predisporre un’organizzazione sicura del lavoro - valutare i rischi interferenziali - vigilare sull’applicazione del DUVRI - individuare i necessari mezzi di protezione e prevenzione - realizzare la massima sicurezza tecnologicamente fattibile - richiedere periodiche verifiche delle attrezzature in uso - provvedere, nei casi previsti dalla legge e secondo le modalità indicate, al controllo sanitario dei lavoratori - produrre valutazioni dei rischi, dopo aver esaminato le metodologie previste per l’esecuzione dei lavori - informare i lavoratori dei rischi cui sono soggetti in cantiere - predisporre l’opportuna cartellonistica di sicurezza - fissare riunioni periodiche tra lavoratori interessati alla stessa fase lavorativa Il Datore di lavoro, inoltre, ai sensi del D.Lgs. 81/08, consulta preventivamente il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, il quale può ricevere chiarimenti sui contenuti del DUVRI e formulare proposte al riguardo. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è consultato dal Datore di lavoro anche in occasione di modifiche significative da apportare al documento. Documentazione di Salute e Sicurezza L’appaltatore dovrà indicare alla Stazione Appaltante almeno il nominativo del soggetto o i nominativi dei soggetti della propria impresa, con le specifiche mansioni, incaricati per l’assolvimento dei compiti di cui all’articolo 97 del D.L.vo 81/2008. 6
Ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale le imprese, le imprese esecutrici nonché le imprese affidatarie, ove utilizzino anche proprio personale, macchine o attrezzature per l’esecuzione del servizio appaltato, dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori almeno: a. iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; b. documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1^, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo 29, comma 5^, del Decreto Legislativo 81; c. documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007 d. dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’articolo 14 del Decreto Legislativo 81 I lavoratori autonomi dovranno esibire almeno: a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al D.L.vo 81/2008 di macchine, attrezzature e opere provvisionali c) elenco dei DPI - dispositivi di protezione individuali in dotazione d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria ove espressamente previsti dal D.L.vo 81/2008; e) documento unico di regolarità contributiva (DURC) di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007 f) Elenco attrezzature e mezzi d’opera idonei alla esecuzione del servizio; g) Elenco dei prodotti e delle schede di sicurezza; h) Elenco e descrizione dei fattori di rischio legati alle mansioni svolte dai lavoratori/operatori i) documentazione attestante i costi sostenuti per la sicurezza Accettazione del DUVRI Il DUVRI e gli allegati, parte integrante dello stesso, contengono: - le normative di riferimento, le indicazioni circa la gestione del piano e i rapporti tra gli attori, la descrizione della documentazione di sicurezza e salute, la modulistica; - i dati relativi alle attività del Comune di Vellezzo Bellini, all’appalto e all’impresa appaltante; - la descrizione delle caratteristiche tecniche dell’appalto, delle modalità di intervento, l’analisi dei rischi interferenziali, la valutazione dei rischi residui; - le misure di prevenzione relativamente alle fasi lavorative e l’elenco dei dispositivi di sicurezza individuali Il DUVRI dovrà essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati in diverse fasi: 1° Fase (Presentazione del DUVRI): Committente - Datore di Lavoro Data ............................. firma.............................................. 2° Fase (Aggiudicazione dei lavori e Avvio dell'attività): Committente - Datore di Lavoro Data ............................. firma.............................................. Datore di lavoro dell’impresa affidataria Data ............................. firma.............................................. RSPP dell’impresa affidataria Data ............................. firma.............................................. 7
PARTE 2 SOGGETTI COINVOLTI 8
Soggetti coinvolti COMMITTENTE Ragione sociale COMUNE DI VELLEZZO BELLINI Via MUNICIPIO 1 CAP – Città 27010 VELLEZZO BELLINI (PV) Datore di Lavoro dott.ssa Sara Morrone Commissario Straordinario del Comune di Vellezzo Bellini Natura dell'Appalto Affidamento Servizi di Pulizia Immobili e Uffici comunali Ammontare dell'Appalto 100.170,00 Organigramma ai sensi D.Lgs. 81/08 e ss. mm. ed ii. Datore di Lavoro dott.ssa Sara Morrone Commissario Straordinario del Comune di Vellezzo Bellini RSPP R. TALARICO Medico Fabrizio SCAFA RLS APPALTATORE Ragione sociale COMUNE DI VELLEZZO BELLINI Via MUNICIPIO 1 CAP – Città 27010 VELLEZZO BELLINI (PV) Telefono/Fax 0382926014 / 0382926395 Email comune@pec.comune.vellezzobellini.pv.it Tipologia ditta Nr. Iscrizione Inail Nr. Iscrizione CCIAA Anno Inizio Attività Settore produttivo Categoria (codice ISTAT) Organigramma ai sensi D.Lgs. 81/08 e smi Datore di Lavoro RSPP Medico Competente RLS Addetti Gestione Emergenze e Antincendio Addetti Primo So ASL competente Attività e tipologia di servizio Le attività di pulizia eseguite presso le strutture comunali, prevalentemente manuali per piccoli ambienti, in parte meccanizzate per superfici più estese della struttura, riguardano tutti gli ambienti lavorativi. Esse si occupano, oltre che della pulizia, anche della raccolta dei rifiuti solidi. Si tratta di rifiuti solidi "assimilati agli urbani", che provengono per lo più dagli uffici; sono esclusi i rifiuti speciali. Le operazioni principali consistono in: 9
- svuotamento dei cestini, ossia, oltre svuotamento dei cestini per la carta e raccolta differenziata della carta, previa separazione dall’altro materiale di rifiuto e deposito all’esterno dell’edificio nel giorno della relativa raccolta; - lavaggio superfici delle scale, dei pianerottoli ed ascensori, etc. ed in genere di tutte le superfici calpestabili; - pulizia pavimentazioni tessili, dei tappeti e degli zerbini effettuata mediante battitura ed aspirazione elettromeccanica ad acqua oppure a filtri speciali che vitino la fuoriuscita di residui di polvere; - lavatura e disinfezione di tutti gli apparecchi igienico-sanitari effettuata con specifico prodotto germicida e deodorante; - spolveratura esterna di tutti gli arredi accessibili senza uso di scale effettuata su mobili, scrivanie, soprammobili, quadri, mobiletti, condizionatori, ringhiere, scale, personal computer e relative tastiere e stampanti, con particolare attenzione ai davanzali delle finestre ed alle mensole sopra i caloriferi; - scopatura e pulizia ad umido delle pavimentazioni non tessili effettuata con attrezzature di lavoro apposite; - pulizia a fondo pavimenti trattati a cera, ossia loro pulizia e lucidatura a secco effettuata mediante monospazzola munita di apposito disco; - pulizia a fondo di tutti i pavimenti con moquette effettuata con aspirapolvere, battitappeto di adeguata potenza, previa eliminazione di ogni tipo di macchia con appositi prodotti detergenti o smacchiatori idonei e tali da non danneggiare il tessuto o le circostanti pareti; - disinfezione di tutti gli apparecchi telefonici, tastiere, personal computer e similari deve essere effettuata con sistema adeguato alle tecnologie esistenti; - lavatura e l’eventuale protezione di pavimenti tipo linoleum ed in legno (parquet) deve essere effettuata con tecniche e prodotti specifici alla loro natura; - lucidatura elementi metallici, quali maniglie, zoccolature, targhe, cornici, piastre, deve essere effettuata con prodotti idonei al tipo di elemento da pulire; - lavatura a fondo di tutti i rivestimenti di piastrelle dei servizi igienico-sanitari deve essere effettuata con prodotti igienizzanti e deodoranti; L’impiego delle attrezzature e delle apparecchiature elettriche, la loro scelta e le loro caratteristiche tecniche dovranno essere perfettamente compatibili con la destinazione dei locali oggetto di pulizia, non dovranno essere rumorose, ai sensi del D.L.vo 277/1991 e ss. mm. ed ii., dovranno essere tecnicamente efficienti mantenute in perfetto stato; inoltre dovranno essere dotate di tutti quegli accorgimenti ed accessori atti a proteggere e salvaguardare l’operatore ed i terzi da eventuali infortuni. Sostanze utilizzate La maggior parte delle sostanze usate per la pulizia rientra tra quelle considerate pericolose. L'azione più comune che possono esercitare è quella irritante, da contatto o allergica, sulla pelle e/o sulle mucose o sugli occhi. Non devono essere reattive né tossiche e corrosive. Si raccomanda comunque l'uso dei guanti e grande attenzione nelle operazioni di travaso. a. Disinfettanti (usati soprattutto negli ambienti sanitari) b. Detergenti per pulizie generali c. Disincrostanti (si usano in particolare per i servizi igienici: la loro azione è forte e presentanoun certo grado di pericolosità) d. Cere (usate in particolare per i pavimenti: presentano un basso livello di pericolosità) 10
PARTE 3 VALUTAZIONE RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA RELATIVE ALL'ATTIVITA' ESERCITATA DALL'AFFIDATARIO 11
In linea di massima, per le figura professionale “ADDETTO ALLE PULIZIE” si presentano rischi di ordine generale, legati ad operazioni di pulizia di ambienti generici e rischi specifici, di ordine fisico, chimico, biologico, collegati agli ambienti dove si svolgono le operazioni di pulizia Mansione Attività svolta Rischi individuati Addetto alle Pulizie Pulizia stanze Disinfezione Rischi Infortunistici Utilizzo strumenti e apparecchi Sostanze Pericolose Polveri e Lavaggio superfici allergeni Rischio Biologico Stress Lavoro-correlato Rischi Infortunistici In questo settore si registra una frequenza notevole di infortuni, ma con danni di solito non particolarmente gravi, causati prevalentemente da disattenzione o inesperienza. I rischi per infortunio più frequenti sono: - cadute, con conseguenti distorsioni, fratture... Sono spesso causate da sostanze scivolose usate nelle operazioni di lavaggio, ma possono avvenire anche per pulizie da una certa altezza (per esempio per la lavatura dei vetri...) - folgorazioni elettriche ed incendio Questi rischi sono legati alla meccanizzazione del settore, in ambienti spesso umidi per le operazioni di lavaggio - tagli, con conseguenti ferite ed eventuali infezioni Spesso gli infortuni di questo genere sono collegati alla raccolta dei rifiuti solidi, per la presenza non vista di materiale tagliente - caduta di pesi Sono spesso collegate alle operazioni di spolvero per oggetti posti in posizione elevata ed in equilibrio precario, movimentazione dei carichi pesanti, con conseguenti strappi muscolari, ernie, artrosi e malattie alla colonna vertebrale Misure preventive e correttive Prioritaria è un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda per mettere i lavoratori in grado di conoscere ed usare correttamente gli strumenti ed i materiali di lavoro, nonché i DPI (dispositivi di protezione individuale) Solo un'azione del genere - rigorosa e puntuale - può evitare una sottovalutazione dei rischi e comportamenti non sicuri. Oltre a questo, le principali indicazioni preventive relative a questo genere di rischi sono: - uso di vestiti pratici, con le maniche strette ai polsi e privi di parti che si possano impigliare facilmente - uso di scarpe chiuse e di pelle impermeabile o di gomma, non di stoffa - uso di cinture e imbracature di sicurezza per la pulizia dei vetri o di luoghi elevati. E' comunque preferibile, quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma anche a noleggio) - uso dei DPI, in particolare dei guanti, per evitare tagli - uso di apparecchiature e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata manutenzione e dotate di dichiarazione di conformità. Vanno evitati i cavi volanti. - uso di impianti "salvavita" e a "doppio isolamento" - abitudine a non lasciare inseriti apparecchi elettrici per evitare il loro surriscaldamento - abitudine ad evitare comportamenti a rischio, come il gettare mozziconi accesi di sigarette nel cestino dei rifiuti - uso di cartelli indicanti il rischio specifico - organizzazione del lavoro mirata alla riduzione dei rischi, che preveda cioè pause negli orari, rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti Ove possibile, vanno usate le attrezzature meccaniche Utilizzo Sostanze Pericolose Per le varie operazioni di pulizia si impiegano numerosi prodotti chimici, alcuni facilmente infiammabili, altri possono contenere sostanze nocive e tossiche. quali l’ipoclorito di sodio, i tensioattivi, fosfati, l’ammoniaca, il toluolo, lo xilolo, il benzolo, ecc. L'ammoniaca, gas incolore dall'odore pungente e altamente irritante, è presente in quasi tutti i prodotti detergenti in concentrazioni variabili dal 5 al 30%. Respirarne i vapori provoca arrossamento 12
e tumefazione delle mucose. A concentrazioni più elevate si possono avere spasmi della glottide, edema polmonare fino alla morte per asfissia. Può provocare ustioni. Esistono, per fortuna, alternative meno pericolose. I detergenti si distinguono in alcalini inorganici propriamente detti (soda e potassa caustica) e detergenti tensioattivi organici a loro volta distinti in: - non ionici (esteri poliglicolici, eteri poliglicolici, ammine e ammidi poliglicoliche); - anionici (esteri solfonici, derivati alchilsolfonici, ecc.); - cationici, aventi anche spiccata azione disinfettante (ammine e ammidi, sali di ammonio - quaternario, sali di basi eterocicliche azotate, sali di basi non azotate, ecc.); - anfoliti. I tensioattivi organici agiscono abbassando la tensione superficiale dei liquidi permettendo in questo modo un elevato effetto bagnante e penetrante nel substrato da lavare, l’emulsionamento dei grassi con l’acqua e quindi la detergenza. Ad essi vengono aggiunte molte altre sostanze complementari (solventi, silicati, fosfati, metasilicati, enzimi, solfonati, ecc.) che conferiscono caratteristiche particolari, soprattutto per favorire il distacco dello sporco. La patologia da detergenti riguarda soprattutto la cute e consiste in dermatiti irritative e allergiche localizzate soprattutto alle mani, ai polsi, agli avambracci; molti detergenti infatti contengono salidi cromo e/o nichel provenienti dal ciclo produttivo Le malattie della pelle più comuni sono: - dermatiti irritative (bruciore, prurito, ragadi, macchie, eritemi), spesso provocate da: a) dal contatto con sostanze detergenti, che asportano lo strato superficiale protettivo idrolipidico indebolendo le difese naturali della pelle (come il sapone) o da sostanze che sono direttamente irritanti b) per immersione prolungata nell'acqua. - dermatiti allergiche da contatto, spesso provocate dal contatto con: a) metalli (nichel, cromo, cobalto) b) additivi della gomma spesso contenuti in mezzi protettivi, come i guanti di gomma c) principi attivi o additivi contenuti nei detergenti, nei disinfettanti o nei profumi Altri danni comuni sono: a) infiammazioni e irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratorio (asma, rinite, congiuntivite...) b) intossicazioni per ingestioni accidentali c) cefalea Misure preventive e correttive Le principali indicazioni preventive in questo genere di rischi sono: - un'azione - prioritaria - di informazione e addestramento per mettere i lavoratori in grado di conoscere ed usare le sostanze chimiche ed i loro effetti a breve, medio e lungo termine - informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di incidente - segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni contenute nelle etichette previste dalla apposita normativa - dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per esempio guanti monouso o mascherine - effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di sostanze contenute nei prodotti di pulizia - prove allergometriche - lavaggio immediato ed abbondante in caso di contatto accidentale - buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o aerazione - accurata pulizia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro - eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori - attenzione ai travasi; è preferibile evitarli, se possibile - chiusura dei contenitori con tappi - attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari 13
- rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio, essendo spesso i - prodotti infiammabili Polveri La provenienza può essere varia : dalle polveri sollevate nel corso delle operazioni di pulizia a quelle prodotte dalle lavorazioni industriali, a quelle prodotte da condizionatori difettosi o trascurati nella manutenzione. I danni più frequenti sono: infiammazioni o irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratorio: asma, rinite, congiuntivite in soggetti allergici. Misure preventive e correttive È prioritaria un'azione di informazione e formazione, per rendere i lavoratori in grado di conoscere ed evitare i rischi connessi con le polveri. Le principali indicazioni preventive, oltre la suddetta, sono: - l'uso di aspirapolveri - l'asportazione manuale delle polveri con stracci umidi - conoscenza delle componenti delle polveri prodotte dalle lavorazioni per evitarne i rischi - l'uso di DPI, quando necessario, in particolare delle mascherine filtranti - accurata manutenzione degli impianti di condizionamento e ventilazione. Rischio biologico Le materie prime o le sostanze utilizzate, i fluidi biologici, la polvere organica, gli animali, gli insetti, le sostanze vegetali, la scarsa igiene o la cattiva gestione degli impianti aeraulici possono essere fonti di contaminazione biologica potenzialmente pericolosa. Il rischio biologico è spesso di tipo ambientale e, quindi, trasversale, presente sia in attività lavorative in cui è "tradizionalmente" riconosciuta la presenza di agenti biologici (ambienti sanitari, laboratori di diagnosi e ricerca, settore dei rifiuti, allevamenti animali ...), sia in ambienti come gli uffici, le scuole, i mezzi di trasporto, i centri estetici e sportivi ecc., non esiste, pertanto, un ambiente di lavoro in cui tale rischio possa essere ignorato. La valutazione del rischio biologico presenta tuttavia aspetti di incertezza notevoli, legati principalmente alla grande varietà di agenti da valutare, molti dei quali caratterizzati da complesse interazioni interspecifiche e ambientali che possono favorirne o limitarne la proliferazione, e alla diversa risposta di ciascun individuo all'esposizione. Riguardo quest'ultimo punto, infatti, la valutazione del rischio deve tenere conto di tutti i Lavoratori anche quelli temporaneamente o stabilmente più sensibili, quali ad esempio coloro che presentano una diminuzione delle difese immunitarie o le donne in gravidanza. È molto utile, in fase di analisi dei rischi, conoscere: la modalità di interazione microrganismo-ospite, il ciclo complessivo dell'infezione, eventuali fattori favorenti l'infezione o in grado di aumentare la patogenicità, la misura esatta della dose. Tali informazioni, però, non sempre sono disponibili; la stima dell'esposizione, per esempio, valutabile attraverso la misura della contaminazione ambientale, presenta notevoli aspetti di incertezza: mancano metodiche di monitoraggio standardizzate, i dati sono spesso dispersi e non esistono valori limite di esposizione affidabili e definiti. Inoltre, per la maggior parte degli agenti biologici non sono note le relazioni dose - effetto e dunque non si possono "definire" dosi utilizzabili come valori limite di esposizione. Nelle aziende di pulimento l’esposizione ad agenti biologici è esclusivamente di tipo POTENZIALE Misure preventive e correttive Il datore di lavoro: a) evitare l’utilizzazione di agenti biologici nocivi, se il tipo di attività lavorativa lo consente b) limita al minimo i lavoratori esposti al rischio di agenti biologici c) progetta adeguatamente i processi lavorativi anche attraverso l’uso di dispositivi di sicurezza contro l’esposizione accidentale d) adotta misure collettive (o individuali se non è possibile altro) di protezione e) adotta misure igieniche per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale di un agente biologico fuori dal luogo di lavoro 14
f) elabora idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine umana ed animale g) definisce procedure di emergenza per affrontare incidenti h) verifica la presenza di agenti biologici sul luogo di lavoro i) predispone i mezzi necessari per lo smaltimento dei rifiuti, se speciali e pericolosi j) concorda procedure per la manipolazione ed il trasporto di agenti biologici all’interno e all’esterno del luogo di lavoro k) predispone programmi di informazione e formazione sullo specifico rischio Stress Lavoro-correlato Spesso le pulizie si fanno in orari disagevoli, per non sovrapporsi alle lavorazioni che si svolgono negli ambienti da pulire. Le conseguenze negative possono riguardare sia la vita sociale di tali lavoratori, sia i rischi legati all'isolamento in caso di pericolo o di bisogno di aiuto. I danni più comuni sono l'insonnia e problemi all'apparato gastroenterico. Misure preventive e correttive Il Datore di Lavoro deve intervenire opportunamente sull'organizzazione del lavoro, mirata alla riduzione dei rischi, con particolare attenzione alle rotazioni ed agli orari di lavoro. Inoltre può programmare: - interventi di miglioramento nel campo della sicurezza e tutela della salute (es. fornitura di scale a norma, ausili per movimentazione carichi ecc.) - interventi sulla pianificazione del lavoro (es. organizzare il lavoro se possibile in orari diurni; pianificare adeguatamente la rotazione dei turni; evitare il lavoro isolato o comunque garantire dispositivi tecnici di comunicazione di immediato utilizzo in caso di pericolo o di bisogno) - -adeguata formazione e addestramento dei lavoratori - rotazione del lavoro e pause adeguate per ridurre la monotonia e ripetitività - interventi mirati su lavoratori anziani e stranieri CONCLUSIONI Per i lavoratori dell’impresa appaltante dovrà essere accertata l’idoneità fisica mediante una visita medica e gli accertamenti diagnostici necessari, eseguiti da un Medico competente. 15
PARTE 4 VALUTAZIONE RISCHI E MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE CONNESSE ALLE INTERFERENZE 16
NOTA: Poiché per una corretta descrizione dei tempi e dei metodi di lavoro è importante conoscere la reale organizzazione delle ditte partecipanti, il presente DUVRI, prevede tempi ed analisi della sicurezza in forma generale. Si evidenzia, inoltre, che il Datore di lavoro della ditta aggiudicataria dovrà concordare con la ditta appaltante, almeno 15 GIORNI PRIMA DELL’INIZIO DELLE FASI LAVORATIVE, le fasi di lavoro ed i tempi, analizzando gli eventuali rischi derivanti dalla contemporaneità degli interventi e dalle modalità di esecuzione, consentendo, in tal modo, l’aggiornamento del presente DUVRI Il presente piano contiene l’individuazione, l’analisi, la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti di difesa e le attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. La valutazione dei rischi vera e propria comporta un confronto tra la fonte di pericolo che è stata individuata ed il gruppo di soggetti a rischio ad essa relativi. Nell'ottica di un processo logico rigoroso, occorre stabilire le unità di misura dei parametri che consentono di pervenire ad una qualche gradazione del rischio atteso, stante la necessità di ottenere una scala di priorità di intervento, a partire dai rischi più elevati. La metodologia utilizzata è quella di definire scale qualitative di valutazione, che possono dar conto in modo semplice dell'entità delle variabili in gioco. Lo strumento proposto intende anzitutto rispondere alle esigenze della fase di identificazione dei possibili rischi in conseguenza della quale gli stessi vengono valutati e sottoposti a misure correttive. La fase di identificazione dei rischi prevede di individuare le fonti potenziali di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Allo scopo, si è utilizzato il sottostante prospetto contenente l’elenco dei fattori di rischio per la sicurezza e per la salute dei lavoratori. Fattori di rischio per la sicurezza e la salute Rischi per la sicurezza - caduta dall'alto (scale, trabattelli) - urti - colpi - impatti - compressioni - schiacciamenti - punture - tagli - abrasioni - scivolamenti - cadute a livello - investimento - elettrocuzione Rischi fisici e chimici per la salute - sostanze pericolose (agenti chimici) - polveri e allergeni - infezioni da microrganismi (rischio biologico) - stress lavoro-correlato Metodologia di valutazione rischi interferenziali La fase conseguente all’individuazione dei rischi comporta l’analisi e la valutazione dei rischi stessi; n tal senso si prevede il confronto tra la fonte potenziale di pericolo ed il soggetto/i esposto/i; nello specifico si procede ad una stima di ciascuna situazione a rischio al fine di valutarne la gravità. di ogni situazione a rischio viene esplicitata tenendo conto della specifica situazione di lavoro e del possibile sistema di prevenzione proposto. Ogni situazione di rischio viene valutata utilizzando la sottostante scala qualitativa di gravità. SCALA QUALITATIVA DI ATTENZIONE CLASSE 1: lieve 17
È presente esclusivamente un rischio residuo in presenza del quale possono scaturire solo infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile o di esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. CLASSE 2: significativo È presente esclusivamente un rischio residuo in presenza del quale possono scaturire solo infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità reversibile o di esposizione cronica con effetti reversibili. CLASSE 3: medio La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità reversibile ma di durata elevata e comunque superiore a 40 giorni o di esposizione cronica con effetti reversibili CLASSE 4: grave La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale o di esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti CLASSE 5: gravissimo La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale o di esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZIALI Le diverse attività possono comportare i seguenti rischi interferenziali: a) Rischi per infortunio dovuti a cadute dall’alto (es utilizzo trabatelli), scivolamenti, elettrocuzione, caduta di pesi. scivolamenti, elettricità, caduta di pesi. Classe di Rischio: 4 - GRAVE Misure preventive da adottare - uso di vestiti pratici privi di parti che si possano impigliare facilmente - uso di scarpe antinfortunistiche - uso di cinture e imbracature di sicurezza per la pulizia dei vetri o di luoghi elevati. E' comunque preferibile, quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma elevabile anche a noleggio, in funzione dell’altezza di lavoro) - uso di apparecchiature e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata manutenzione e dotate di dichiarazione di conformità. Vanno evitati i cavi volanti. - uso di impianti "salvavita" e a "doppio isolamento" - abitudine a non lasciare inseriti apparecchi elettrici per evitare il loro surriscaldamento - uso di cartelli indicanti il rischio specifico - organizzazione del lavoro mirata alla riduzione dei rischi, che preveda cioè pause negli orari, rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti. - organizzazione dei turni evitando il lavoro isolato Ove possibile, vanno usate le attrezzature meccaniche b) Rischio biologico Classe di Rischio: 1 - LIEVE Misure preventive da adottare - azione di informazione e formazione per consentire ai lavoratori la conoscenza dei rischi connessi con gli agenti infettivi e di usare i DPI - segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi biologici - vaccinazione, in particolare contro l'epatite B ed il tetano - informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di incidente - effettuazione, quando è previsto, di visite mediche periodiche obbligatorie ai lavoratori che svolgono i generi di lavoro più esposti - prove allergometriche, se necessarie 18
C) Rischio da Utilizzo Sostanze Pericolose Classe di Rischio: 2 - SIGNIFICATIVO Misure preventive da adottare - un'azione di informazione e addestramento per consentire ai lavoratori di conoscere ed usare le sostanze chimiche ed i loro effetti a breve, medio e lungo termine - informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza - segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni contenute nelle etichette previste dalla apposita normativa - dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per esempio guanti monouso o mascherine - effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di sostanze contenute nei prodotti di pulizia - lavaggio immediato ed abbondante in caso di contatto accidentale - buona aerazione degli ambienti di lavoro in cui vengono manipolate le sostanze - accurata pulizia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro - eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori - chiusura dei contenitori con tappi - attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari c) Rischio Polveri e allergeni Classe di Rischio: 2 - SIGNIFICATIVO Misure preventive da adottare - effettuare le operazioni di pulizia utilizzando i DPI consegnati dal Datore di Lavoro Gestione delle Emergenze Tutte le strutture comunali, in funzione delle attività che vi si svolgono, sono provviste di idonee vie di fuga, sicure, sgombre da ostacoli, segnalate. Esse sono utilizzabili dai lavoratori anche per il passaggio in condizioni normali ma devono essere mantenute in condizioni di efficienza per l’emergenza. Le vie di fuga sono adeguatamente illuminate anche in caso di guasto dell’impianto di illuminazione artificiale mediante un impianto di emergenza. Il POS della Ditta aggiudicataria dovrà contenere i piani di emergenza delle strutture comunali per assicurare una rapida evacuazione dalle differenti zone di lavoro, in caso di pericolo. Per tutti i lavoratori deve essere realizzato un programma di informazione per l’evacuazione e la lotta antincendio. Qualora se ne riscontri la necessità si devono prevedere piani di evacuazione. Questi devono includere l’attivazione del sistema di emergenza e l’evacuazione di tutte le persone dalla loro area di lavoro all’esterno o ad un luogo sicuro. Abiti da lavoro e mezzi personali di protezione (DPI) A tutti i lavoratori dovranno essere obbligatoriamente forniti in dotazione personale i necessari Dispositivi di Protezione Individuali. Tutti i lavoratori dovranno essere adeguatamente formati e informati circa il corretto uso dei DPI loro consegnati. Si ricorda, infine, che per i DPI di categoria 3 è obbligatorio l’addestramento (otoprotettori, cinture di sicurezza, maschere per la protezione delle vie respiratorie). Per quanto attiene la scelta dei mezzi personali di protezione con specifico riferimento a guanti, calzature, maschere antipolvere ed apparecchi filtranti e isolanti, occhiali di sicurezza e visiere, cinture di sicurezza, indumenti protettivi particolari, vengono fornite alcune indicazioni circa: - i pericoli e le situazioni pericolose per le quali occorre utilizzare il mezzo 19
- la scelta del mezzo in funzione dell’attività - le istruzioni per gli addetti Tipi di protezione Tipo di DPI rif. normativo protezione vie aeree Mascherina per la protezione di d.lgs. n.81/08 – Allegato VIII: Protezione piedi polveri a Apparecchi di protezione delle media tossicità vie respiratorie Protezione piedi Calzatura di sicurezza con D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII fodera traspirante e con suola Specifiche per calzature di antiscivolo ed antistatica sicurezza per uso professionale Protezione delle mani Guanti di protezione in PVC con D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII interno felpato e con superficie Guanti di protezione contro esterna ruvida antiscivolo. prodotti chimici e microrganismi. Protezione di altre parti del Tuta in cotone 100% per la D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII corpo protezione da polveri e Indumenti di protezione sporcizia Requisiti generali. Formazione dei lavoratori Ai fini della gestione in sicurezza del complesso è indispensabile che il Datore di lavoro dell’impresa appaltante abbia attuato nei confronti dei lavoratori quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e dalle altre leggi e regolamenti vigenti in materia di istituti relazionali di informazione, formazione, addestramento ed istruzione al fine della prevenzione dei rischi lavorativi. 20
PARTE 5 STIMA COSTI DELLA SICUREZZA Comune di Vellezzo Bellini Provincia di Pavia COMPUTO ESTIMATIVO OGGETTO: SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI IMMOBILI COMUNALI – ANNI 2015/2016/2017 Oneri per la sicurezza (costo annuale) Vellezzo Bellini, 26.03.2018 Il Tecnico f.to Geom. Davide Carnevali 21
Num. Ord. DESIGNAZIONE DEI LAVORI Tariffa DIMENSIONI Quantità IMPORTI Par.ug. Lung. Larg. H/peso unitario totale RIPORTO 1 LAVORI A CORPO1 28.A20.A05. CARTELLONISTICA di 010 segnalazione conforme alla normativa28.A20.A05. vigente, di qualsiasi genere, per prevenzione incendi ed infortuni.010 Posa e nolo per una durata massima di 3 anni. di dimensione media (fino a 50x50 cm) 7 SOMMANO cad 7 12 84,00 2 Cassetta di pronto soccorso (rif 141. DPR 303/56, art 19) 1 SOMMANO cad 1 248,00 248,00 3 INTEGRAZIONE al contenuto 28.A20.F20. della CASSETTA di PRONTO 005 SOCCORSO, consistente in specifico dispositivo munito di apposito auto-iniettore (kit salvavita), contenente una dose standard di …ro (api, vespe, calabroni) o da esposizione a pollini (contatto, ingestione, inalazione). 1 dose 20 11,000 1 standard di adrenalina SOMMANO cad 1 90,00 90,00 4 Mascherina monouso, dotata 28.A10.D10. di valvola, per polveri a grana 030 medio-fine: classe FFPI – conforme alla norma UNI EN 30 149:2001 SOMMANO cad 30 1,20 36,00 5 Materiale per segnaletica 04.P82.A24. temporanea, sicurezza sui 005 cantieri, vestiario e d.r.i.. Calzature da lavoro di sicurezza con suola antiperforazione e puntale in acciaio antischiacciamento, il prezzo e riferito al paio di scarpe di qualsiasi taglia. Scarpa tipo 3 basso SOMMANO cad 3 36,38 109,14 A RIPORTARE 567,16 Num. Ord. DESIGNAZIONE DEI LAVORI Tariffa DIMENSIONI Quantità IMPORTI 22
Par.ug. Lung. Larg. H/peso unitario totale A RIPORTO 567,16 6 Materiale per segnaletica 04.P28.A16. temporanea,sicurezza sui 015 cantieri, vestiario e d.p.i. Guanti (un paio) da lavoro in diversi materiali015 secondo l'uso. In cotone o tessuto 3 gommato SOMMANO cad 3 3,42 10,24 7 Tuta da lavoro in cotone 100% NP.01 per la protezione da polveri e 3 sporcizia SOMMANO cad 3 22,51 67,40 8 Kit pronto intervento carrellato NP.02 per assorbimento liquidi universali NP.02 Kit specifico per assorbimento liquidi universali come 2acqua,idrocarburi,liquidi organici e inorganici chimici ... e3 sacchi neri1 tuta tyvek2 flaconi soluzione fisiologica+2 tappi doccia per lavaggio 1 oculare. kit ustioni cps358 SOMMANO cad 1 445,23 445,20 ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ TOTALE 1.090,00 23
(da compilarsi prima dell'inizio dei lavori) VERBALE DI AVVIO ATTIVITÀ AI SENSI DELL’ART. 26 DEL D.LGS. 81/08 Addì ........................ si sono riuniti: Per il Committente Comune di Vellezzo Bellini Cognome e Nome Pirozzi Farina dott. Giuseppe Ruolo Segretario Comunale Timbro e Firma del Datore di Lavoro .................................................. Per la Ditta Appaltatrice Cognome e Nome Ruolo Timbro e Firma Legale Rappresentante .................................................. al fine di promuovere gli interventi di cooperazione e coordinamento previsti dall’art.26 del D. Lgs. 81/2008 per il servizio descritto nel presente documento e valutare i possibili rischi derivanti dall’interferenza delle specifiche attività di ogni azienda nell’ambito dell’esecuzione del servizio. Nel corso dell’incontro l’impresa ha fornito le informazioni riguardanti i rischi che, reciprocamente potrebbero essere trasmessi, che sono stati riportati nel presente documento. L’Ente committente prende atto che l’impresa appaltatrice è iscritta alla Camera di Commercio Industria ed Artigianato del luogo presso cui ha sede e per la specifica attività richiesta per l’esecuzione del servizio affidato. Vista anche la documentazione consegnata, il committente ritiene quindi attuata la verifica dell’idoneità tecnico professionale dell’impresa che eseguirà il servizio. L’impresa appaltatrice, con la firma riportata in calce, dichiara: - di aver preso atto delle dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nei luoghi in cui è chiamata ad operare e sulle misure di prevenzione e protezione adottate in relazione all’attività della ditta committente; - l’avvenuta cooperazione dell’attività di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull’attività lavorativa oggetto del contratto; tali azioni si sono realizzate mediante la compilazione di documentazione, incontri tra le ditte/imprese e la redazione del presente documento; - che rimane a proprio carico la valutazione dei rischi e l’adozione di idonee misure di prevenzione e protezione inerente i rischi specifici propri dell’attività eseguita; - che provvederà alla formazione, informazione ed eventuale addestramento circa i rischi derivanti dalle interferenze nelle lavorazioni e circa le misure di prevenzione e protezione da adottare per eliminare o ridurre tali rischi e relativamente a quant’altro evidenziato e previsto dal presente documento. In corso d’opera, in caso di modifica delle condizioni prese in esame nella data odierna, sarà cura dell’Ente committente promuovere una nuova iniziativa di coordinamento e cooperazione, o comunque riproporre il coordinamento e la cooperazione periodicamente. Eventuali note ed osservazioni ad integrazione o modifica di quanto riportato nel presente documento e/o a specificare quanto emerso nell’incontro di oggi Per ricevuta del presente documento e conferma ed accettazione di quanto in esso riportato COMMITTENTE Comune di Vellezzo Bellini APPALTATORE 24
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