RASSEGNA STAMPA Martedì, 11 aprile 2017 - Confcommercio Modena
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RASSEGNA STAMPA Martedì, 11 aprile 2017 711 aprile 2017 11/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 51 «In quei giorni faremo conoscere le nostre specialità... 1 11/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 51 Concerto di Vasco Rossi, un indotto da 2,5 milioni 2 10/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 35 EMANUELA ZANASI «Sosta, ora la multa non perdona Motivo in più per disertare... 4 08/04/2017 Il Giornale Pagina 17 AnS E gli italiani rinunciano agli alimentari 6 08/04/2017 Gazzetta di Modena Pagina 14 Ha chiuso anche l' hotel Raffaello 8 08/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 59 Sigma di Medolla senza pace, la banda torna e svuota la cassaforte 10 07/04/2017 Il Giornale Pagina 8 GDeF Così l' erario strangola i negozi alimentari Uno su dieci rischia... 12 07/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 67 «I malviventi si prendono gioco di noi Costretti a difendere da soli... 14 07/04/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 63 L' economia nelle mani degli agenti di commercio 15
11 aprile 2017 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi L' IDEA LO CHEF LUCA MARCHINI DEL CONSORZIO MODENA A TAVOLA «In quei giorni faremo conoscere le nostre specialità gastronomiche» «IL CONCERTO di Vasco farà bene a tutta la città, anche se per bar e ristoranti l' indotto non è al momento quantificabile. Sicuramente molte persone faranno un salto in centro e consumeranno, ma non dobbiamo dimenticare che nell' area dello show ci saranno delle attività apposite». Lo chef Luca Marchini, presidente provinciale di FipeConfcommercio e del consorzio 'Modena a Tavola', considera la festa del Kom un' opportunità per l' economia locale, ma al contempo sa che bisognerà impegnarsi tantissimo per fare innamorare il pubblico del brand 'Modena'. E a proposito sta lavorando a un' idea coi ristoratori di 'Modena a Tavola': «E' ancora tutto work in progress, ma stiamo immaginando uno spazio ad hoc del nostro Consorzio all' interno dell' area del concerto per fare conoscere alle persone le nostre eccellenze enogastronomiche». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
11 aprile 2017 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi Concerto di Vasco Rossi, un indotto da 2,5 milioni Hotel, ristoranti, benzinai fanno i conti per il primo luglio di VINCENZO MALARA L' ATTESA per il megaconcerto di Vasco Rossi del 1° luglio viene declinata ogni giorno in maniera differente. I DISAGI per la città? Saranno inevitabili con 220mila fan. I MALUMORI? Stesso copione: con gli eterni polemici che se «te lo facevi scippare da un' altra città eravamo degli incapaci» e ora che Vasco ha scelto Modena «era meglio farlo altrove». C' è però un punto che sta mettendo tutti d' accordo, ovvero le ricadute milionarie che lo show genererà sull' indotto di tutta la provincia. Alcune settimane fa l' assessore Guerzoni parlava «milioni» e sarà proprio così. Tanto che è possibile fare un' ipotesi di quante risorse metterà in circolo nel tessuto economico locale la festa per i primi 40 anni di carriera del Kom. Si tratta di stime, certo, ma che appaiono del tutto verosimili. Anzi, in alcuni casi, non complete. Un esempio? Dal conteggio abbiamo tenuto fuori bar e ristoranti, poiché gran parte del pubblico si sfamerà nei corner disponibili nell' area del concerto, ma al contempo è sicuro che una buona fetta di persone farà un salto in centro (al Foro Boario c' è anche la mostra ufficiale dedicata al rocker), garantendo agli esercenti scontrini per decine e decine, forse centinaia, di migliaia di euro. PARCHEGGI Il Comune ha già indicato in 35mila i posteggi necessari (9 mila in aree pubbliche e 25mila in zone private) con relativi tariffari. Considerando che ogni auto pagherà 10 euro per la sosta, le entrate stimate sono pari a 350mila euro, di cui gran parte finiranno nelle tasche delle associazioni che gestiranno le aree. CARBURANTE Posteggi ufficiali a parte (35mila) le auto che arriveranno a ridosso delle Ghirlandina (i parcheggi saranno tutti in periferia) saranno presumibilmente 40mila, metà delle quali faranno sicuramente il pieno prima di ripartire dopo l' evento. Fissando a circa 40 euro l' erogazione media per mezzo, è presumibile che gli impianti sul territorio 'movimenteranno' qualcosa come 800mila euro. «Ne risentiranno in positivo soprattutto i benzinai sulle tangenziali e fuori città spiega a proposito il presidente di Faib Confesercenti, Franco Gilberti. Era così anche quando c' era il Pavarotti and Friends». ALBERGHI Tutte soldout le strutture ricettive per il concerto. Sono circa 6mila le stanze (fonte Federalberghi) disponibili in tutta la provincia che, spiega il vicepresidente di Federalberghi Confcommercio Modena, Riccardo Pisani: «costeranno come nei periodi di fiera, quindi anche il 5060% più del solito, per una media di 100/110 euro a doppia per notte». Calcolatrice alla mano, parliamo di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
10 aprile 2017 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Il Resto del Carlino Modena IL PROVVEDIMENTO DA SABATO NON C' E' PIU' IL RAVVEDIMENTO OPEROSO «Sosta, ora la multa non perdona Motivo in più per disertare il centro» di EMANUELA ZANASI IL DIETRO front del Comune di Modena sul famoso ' ravvedimento operoso', la possibilità cioè di di evitare la multa se si sforava la sosta nei parcheggi a strisce blu pagando una cifra di rimborso , lascia l' amaro in bocca a tanti automobilisti che , dopo avere 'mandato giù' la rivoluzione della sosta con l' introduzione del parcheggio a pagamento in una larga fascia intorno al centro storico, potevano almeno contare su questa possibilità prima della scure della sanzione. IERI era il primo giorno del ritorno al regime 'normale' del codice della strada e gli addetti alla sosta erano già al lavoro per 'beccare' chi sgarrava. «Era meglio prima, il Comune prima offre una possibilità poi fa marcia indietro commenta Marco Tassoni che incontriamo mentre parcheggia la sua auto in viale Martiri della libertà io uso spesso questo parcheggio, è un buon servizio ma se si va oltre diventa oneroso, se si vanno a spendere sei, otto euro cominciano ad essere tanti. Io spesso carico la bici in macchina, parcheggio lontano e vado a lavorare in bici, ma non tutti hanno queta possibilità». «Se si paga regolarmente il ticket e si arriva un pò in ritardo dovrebbe essere una multa inferiore a chi non paga proprio il biglietto è il parere di Andrea Galbiati. anche perchè dovendo pagare in anticipo si può sempre sforare di qualche minuto, non è doloso». Il cambio di rotta del Comune, lo ricordiamo, deriva da una sentenza della Corte di Cassazione dell' agosto 2016 che ha stabilito che la violazione, il ritardo cioè rispetto al tempo pagato con il parchimetro, è a tutti gli effetti un illecito amministrativo e non un inadempimento contrattuale ripristinando così la legge del codice della strada. «PENSO che un pò di flessibilità non farebbe male a nessuno; dieci minuti credo che si possano concedere è il parere di Andrea Benuzzi ora staremo più attenti ma credo ci possano essere dei metodi un pochino più costruttivi di gestire il senso civico delle persone». Dopo questo inaspettato 'bonus' introdotto meno di due anni fa ora non sarà più possibile cavarsela pagando tre volte l' importo del tempo non coperto ma scatterà una sanzione da 25 euro (17,50 euro se si paga entro cinque giorni). «Noi non sforiamo mai anche perchè ci metto sempre un pò più soldi ride Patrizia Zuccoli qualche volta è capitato ma ci è andata bene. Comunque credo che la flessibilità sia sempre una cosa positiva in tutto, un peccato non vi sia più questa possibilità». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4
8 aprile 2017 Pagina 17 Il Giornale Economia Nazionale I DATI ISTAT: IL PAESE NON RIPARTE E gli italiani rinunciano agli alimentari Crescono i prezzi e i consumi crollano: 2,4%. Non accadeva dal 2014 Roma Tutti aspettano il ritorno dell' inflazione. Ma in quei settori si fanno sentire i primi rincari, l' effetto non è dei più incoraggianti ed è lo specchio di un Paese che non esce dalla crisi. Calano le vendite, persino quelle dei beni alimentari. Un saggio è arrivato ieri con i dati sui consumi al dettaglio. In febbraio c' è stata una diminuzione dei volumi di merci vendute del 2,4% rispetto all' anno scorso. La più ampia dall' agosto del 2014. Il calo nel valore delle merci è stato meno marcato: meno 1%. Il più basso dal settembre scorso. Sempre su base annua, per i prodotti alimentari si rileva una flessione dell' 1,2% in valore e addirittura del 4,8% in volume, come non accadeva da marzo 2014. Nell' alimentare si sono registrati nei mesi scorsi i rincari più significativi, in particolare negli ortaggi. I dati Istat (calo significativo dei volumi, meno marcato quello del valore delle merci) significano che i consumatori hanno reagito ai rincari non comprando. A discapito anche di chi li produce e distribuisce. «È la peggiore variazione tendenziale in volume da agosto 2014». La «debolezza dei consumi nel primo bimestre del 2017, confermata dall' incerto clima di fiducia, è un segnale di allerta sulle dinamiche della nostra economia», ha commentato Confcommercio. In febbraio «è stata particolarmente colpita la domanda di beni alimentari sui cui hanno anche pesato gli effetti della repentina ripresa dei prezzi, fortunatamente in riduzione a marzo. Resta il fatto che le famiglie torneranno a fare i conti con un fenomeno sopito, se non dimenticato: l' inflazione». Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, conferma che il calo è stata una «reazione immediata dei consumatori all' impennata dei prezzi su alcune categorie di prodotti freschi». Le imprese distributive, aggiunge, «devono quindi prepararsi ad affrontare un altro anno di complessità». Tra le novità della rilevazione diffusa ieri dall' Istituto di statistica c' è quella relativa alla dimensione dei negozi. Su febbraio dello scorso anno piccola e grande distribuzione hanno andamenti simili, con cali intorno all' 1%. Nei mesi scorsi era stata la piccola distribuzione a soffrire maggiormente. Il dato sui consumi è destinato a pesare nella definizione delle prossime scelte del governo. La legge di Bilancio del 2018 prevede l' aumento dell' Iva di due punti. Disinnescare l' aumento dell' imposta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6
8 aprile 2017 Pagina 14 Gazzetta di Modena Dicono di noi Ha chiuso anche l' hotel Raffaello L' ultima società ha abbandonato la gestione. Vanno deserte le aste per la vendita, 12 dipendenti in cassa integrazione di Saverio CioceL' hotel Raffaello ha chiuso. Lo storico albergo lungo la tangenziale, a pochi passi da via Giardini e gli uffici della motorizzazione, ha serrato i battenti a inizio mese. Anche l' ultima società che l' aveva preso in gestione ha gettato la spugna, dopo due precedenti gestioni provvisorie. Il telefono squilla a vuoto, senza risposta anche i tentativi di contatto tramite i siti specializzati dell' hotellerie, italiani o stranieri. Una fine mesta, salvo che non spunti un compratore che rilevi tutta l' attività, di cui si sente molto parlare ma di cui nessuno ha visto nemmeno l' ombra. Il guaio è che dal 2012 il Raffaello, che all' origine era nato con lo stesso nome del cinema lì a fianco, versava in cattive acque. La stessa occupazione delle camere era stata limitata ad alla minore capienza. Dopo il fallimento della proprietà, la "Soglia Hotel Group srl" aveva cercato di barcamenarsi tra amministratori e curatori nominati dai tribunali. La sede del gruppo è rimasta a Verona, dove tre curatori nominati dai giudici della città scaligera hanno fatto quel che potevano sino ai giorni scorsi. La sede stessa dell' Hotel Raffaello a Modena è stata messa in vendita per ripianare i debiti. Ma l' asta per la vendita è andata deserta, più volte. Le oltre cento camere e gli oltre 200 postiletto, con annessa sala convegni e salette per le riunioni satellite una rarità tutte insieme in città paiono non interessare nessuno. Per lo meno sino a oggi e a Modena. E i dipendenti? Gli ultimi dodici rimasti, per gestire poco più di metà delle stanze, avevano ricevuto la proposta di trasferirsi in una struttura alberghiera di Affi, a due passi tra Verona e lago di Garda. Nessuno per varie ragioni, a cominciare da chi aveva famiglia, poteva permettersi il lusso di ricominciare da capo. Di qui la richiesta della cassa integrazione, nella nuova versione detta Naspi, sempre più ridotta con il passare dei mesi sino a diventare simbolica alla scadenza del secondo anno. Quanto al padre padrone del gruppo, Gerardo Soglia, eletto a Salerno nelle liste del PdL anche grazie ai buoni uffici del suo collega politico Cosentino, è passato quasi indenne da una vicenda giudiziaria all' altra. Come ebbe a ricordare a suo tempo Franco Zavatti, responsabile della Cgil per le questioni legate alla legalità e alle infiltrazioni malavitose nell' economia locale, il deputato Soglia era solo uno dei 120 parlamentari condannati o indagati per gravi reati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8
8 aprile 2017 Pagina 14 Gazzetta di Modena
8 aprile 2017 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi Sigma di Medolla senza pace, la banda torna e svuota la cassaforte Seconda intrusione con macete dopo il primo tentativo fallito MEDOLLA «SVUOTARE le cassaforti», prima che ci pensino i ladri. Bruna Lami, vice presidente di Ascom Confcommercio, lancia ai dirigenti dei supermercati, presi di mira dalle gang criminali, la soluzione antifurto, l' unica al momento fruibile. Sono sette i supermercati presi di mira dalle gang criminali nell' ultima settimana. L' ultimo, in ordine di tempo, è il Sigma di Medolla, sulla Statale 12, 'rivisitato' giovedì sera dalla stessa gang, composta di tre uomini dal volto coperto, che martedì aveva fallito il colpo 'costringendo' però dirigenti e dipendenti a presidiare i locali fino alle prime luci del mattino. Non è servito, tuttavia. «Ci prendono in giro» ribadisce Bruna Lami che ha chiesto un incontro urgente col Questore Paolo Fassari, il quale commenta: «Concorderemo le misure anche assieme a Prefetto e Comuni». L' altra sera, alle 23.30, il nuovo colpo al Sigma di Medolla è andato a segno nonostante l' immediato arrivo sul posto dei vigilantes de La Patria e dei carabinieri, dopo l' allarme giunto alla centrale operativa dell' Istituto. All' interno dei locali è stata trovata la cassaforte forzata e aperta, e dalle telecamere di videosorveglianza è emerso che i tre malviventi si sono introdotti all' interno del Sigma, da una porta sul retro, muniti di macete. Ingenti i danni oltre all' ammanco, non ancora quantificato. Tentato furto anche al Conad di San Martino Spino, dove la gang dei tre incappucciati è entrata in azione alle 24,06 di martedì. Dopo aver scassinato la porta del magazzino sono dovuti fuggire all' arrivo del 112. «Temiamo che tornino» dichiarano i dipendenti. Tentato furto, l' altra notte, anche nel negozio Pacchioni di Cavezzo. Bassa modenese dunque in balìa delle gang e sale la preoccupazione di sindaci e associazioni di categoria. «Serve la certezza della pena e maggior controllo del territorio. Due misure indispensabili e necessarie» dichiara Mauro Bega, responsabile Confesercenti Area Nord. «Se non garantiamo sicurezza alle imprese, il rischio dichiara Alberto Borghi, sindaco di Bomporto è che abbandonino questi territori. Dobbiamo dare risposte al mondo produttivo e investire sulla sicurezza. Dopo il sisma e l' alluvione commenta le imprese sono rimaste perché abbiamo dato risposte al loro fabbisogno: mi riferisco al contributo. Oggi commenta Borghi chi ripagherà il titolare del Sigma di Bomporto, Paolo Diegoli, degli oltre 40mila euro di danno, e gli altri supermercati? Non esiste un contributo, forse l' assicurazione, ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
8 aprile 2017 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed.
7 aprile 2017 Pagina 8 Il Giornale Economia Nazionale LA RICERCA Così l' erario strangola i negozi alimentari Uno su dieci rischia di morire di tributi La denuncia di FidaConfcommercio: «Se aumenta ancora l' Iva, chiudiamo» Roma. Più di un' impresa su dieci del commercio di alimentari non è riuscita a far fronte alla pressione fiscale nel secondo semestre 2016. È quanto emerso dalla presentazione dell' Osservatorio congiunturale di Fida, la federazione aderente a Confcommercio che rappresenta i dettaglianti alimentari (salumerie, rosticcerie, negozi, pastifici, ortofrutta e pescherie). Su un campione di 2mila aziende rappresentativo dell' intera popolazione nazionale il 12,4% ha denunciato l' impossibilità di saldare le proprie pendenze con il fisco. E anche se la stragrande maggioranza ce l' ha fatta (l' 87%, ma in riduzione di due punti rispetto ai primi sei mesi dell' anno scorso), più di una su tre (il 35,4%) ci è riuscita con molta difficoltà. Si tratta in prevalenza di ditte con meno di dieci addetti situate al Sud e nel Nord Ovest. Allo stesso tempo, tre imprese su quattro hanno definito «molto» o «abbastanza» elevato il costo degli adempimenti amministrativi legati al fisco. Non a caso l' ultima relazione sulla finanza pubblica della Corte dei Conti ha messo in evidenza come questi obblighi implichino la perdita di 269 ore lavorative, il 55% in più di quanto richiesto alle altre aziende europee. Un costo che i piccoli negozianti fanno fatica a sopportare e che si aggiunge al peso delle tasse. Non è un caso, perciò, che l' 85% degli intervistati abbia dichiarato che considera aumentata la pressione fiscale nei due anni precedenti. Probabilmente è una percezione indotta proprio dall' oppressione burocratica in quanto nel periodo 20142016 in media lo stato ha continuato a prelevare circa i due terzi (64,8%) dei redditi prodotti dalle imprese industriali e dei servizi come quelle del commercio alimentare. Ecco perché più della metà degli imprenditori (56%) ha manifestato preoccupazione per il futuro del paese, attanagliato nella morsa della pressione fiscale, degli obblighi amministrativi e di un credito erogato con il contagocce. Quasi un' impresa del dettaglio alimentare su quattro, infatti, ha fatto richiesta di un fido o di un finanziamento nello scorso semestre. Tra coloro che hanno inoltrato la domanda, solo il 38% si è visto accordare il credito che aveva chiesto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12
7 aprile 2017 Pagina 8 Il Giornale
7 aprile 2017 Pagina 67 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi RABBIA LAMI (VICEPRESIDENTE ASCOM) CHIEDE UN INCONTRO AL QUESTORE «I malviventi si prendono gioco di noi Costretti a difendere da soli i nostri negozi» «COSTRETTI di notte a difendere i nostri supermercati e le aziende dalle gang criminali». L' esasperazione di Bruna Lami, vice presidente di Ascom Confcommercio, è la stessa di commercianti, imprenditori, negozianti. Di notte, appena suona l' allarme, dirigenti e imprenditori di supermercati e aziende sono costretti a presidiare le loro attività assieme ai vigilantes di ronda. Dopo aver messo in luce il modus operandi delle bande, che entrano in azione alcune ore dopo aver fatto scattare il primo allarme, occorre vigilare sul campo. «Le gang stanno passando a tappeto la Bassa modenese e sinceramente commenta Lami sono assai sorpresa che nonostante l' emergenza sicurezza e dopo una settimana intensa di furti, e mesi di razzie, il quadro delle forze in campo non sia cambiato, anzi. Qui servirebbe davvero l' esercito per dare un segnale forte alle gang, che stanno prendendosi gioco di noi, i ladri 'lavorano' ormai indisturbati e ogni notte mettono a segno uno o più furti. Farò richiesta annuncia di un incontro urgente col Questore e nel frattempo chiedo ai sindaci dell' Area Nord di scendere in campo, per dire basta una volta per tutte alla criminalità». La vice presidente chiede anche la collaborazione delle altre associazioni di categoria di Rete Impresa Modena. «L' importante commenta è muoversi, non c' è più tempo da perdere». L' altra notte, la vice presidente ha presidiato assieme al dirigente e ai vigilantes il supermercato Sigma di Medolla dalle 3 alle 5. v.bru. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14
7 aprile 2017 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi L' INDAGINE «UN SETTORE ANCORA APPETTIBILE» L' economia nelle mani degli agenti di commercio Crisi e futuro della professione, oggi il convegno FORMANO un esercito di 3.155 'soldati' che movimentano il 70 per cento dell' economia del territorio modenese. Ogni anno, poi, acquistano circa 20 milioni di euro in autoveicoli e 8 milioni in carburanti, percorrendo 60 milioni di chilometri in lungo ed in largo per la penisola, spendendo quattro milioni di euro in telefonate. I protanonisti dell' indagine ad hoc, messa in campo dal centro studi di Confcommercio sono gli agenti di commercio, di cui è stato tracciato anche il profilo societario. Secondo il report, nel 39;81 per cento dei casi l' organizzazione aziendale è retta su ditte individuali, nella restante fetta il settore è invece nelle mani di società di persone (10%) e società di capitali (9%). «D' altra parte afferma Davide Govi, presidente provinciale di Fnaarc quella di agente di commercio è una professione in cui la componente personale è imprescindibile e dove il rapporto individuale che si instaura con i diversi interlocutori in cui ci si imbatte è assolutamente decisivo». I numeri elaborati confermano come l' agente di commercio continui ad essere una professione appetibile. «E che, in questi anni di forte crisi, ha anche permesso a centinaia di lavoratori espulsi dal ciclo produttivo aggiunge Govi di reinventarsi o di capitalizzare con un lavoro autonomo l' esperienza acquisita». La crisi non ha però risparmiato neppure gli agenti di commercio. Basti pensare che, stando ai risultati dell' analisi, i ricavi medi prodotti attraverso le cosiddette provvigioni sono diminuiti, dal 2008, di circa il 25 per cento. Se a questo aggiungiamo il fatto che il reddito lordo è eroso, per una quota di poco inferiore dal 65 per cento da tasse, contributi Inps e previdenza Enasarco, è evidente come il quadro del comparto non sia certo idilliaco. «Proprio per fare il punto sullo stato di salute della categoria puntualizza Govi abbiamo organizzato per oggi l' importante evento 'Pensioni degli agenti di commercio: quali prospettive?' al quale parteciperanno anche i nuovi vertici nazionali della Fondazione Enasarco». I temi principali che saranno affrontati nel corso del dibattito andranno dalle pensioni degli agenti di Commercio, alla luce delle nuove norme introdotte, alla presentazione della nuova governance di Enasarco, fino alle novità fiscali dedicate alla categoria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15
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