Comune di Russi sabato, 22 febbraio 2020
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Comune di Russi sabato, 22 febbraio 2020 Prime Pagine 22/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 Prima pagina del 22/02/2020 22/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 22/02/2020 Cultura e Turismo 21/02/2020 RavennaNotizie.it 5 Alla Casa Protetta Baccarini di Russi l' evento "Donne di parola" di e con Luigi Berardi 22/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 6 Aperitivo letterario a Casa Guerrini 21/02/2020 Ravenna24Ore.it 7 Russi: 'Donne di parola' alla Casa Protetta Baccarini Politica locale 21/02/2020 RavennaNotizie.it 8 Disponibili nel comune di Russi moduli per la raccolta firme relativi a due proposte di iniziativa popolare Lega Salvini Premier Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 22/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 7 9 Revisione della spesa, occasione sprecata da 5,5 miliardi 22/02/2020 Italia Oggi Pagina 28 FRANCESCO CERISANO 11 Tuel, riforma a due vie 22/02/2020 Italia Oggi Pagina 28 DARIO FERRARA 13 Fuori gara se l' offerta è in perdita
[ § 1 § ] sabato 22 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] sabato 22 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 5 4 5 4 3 8 7 § ] venerdì 21 febbraio 2020 RavennaNotizie.it Cultura e Turismo Alla Casa Protetta Baccarini di Russi l' evento "Donne di parola" di e con Luigi Berardi Sabato 22 febbraio alle ore 15,30 presso la Casa Protetta Baccarini di Russi, via Faentina Nord 8, ingresso Via Galilei, si svolgerà l' evento ' Donne di parola ' di e con Luigi Berardi. Si prevedono due atti scenici, il primo intitolato 'La rotta del fiume Lamone 1839' e il secondo 'Le lavandaie', su temi attinenti fatti e personaggi di un tempo della Romagna. Luigi Berardi scultore, artista negli anni '80 si occupa anche di grafica, fotografia e ricerca di cultura materiale folclorica, pubblica come illustratore dizionari, libri di racconti e libri di poesie, saggistica e copertine per riviste. Si confronta con il teatro nel dialogo universale delle arti. Ha fatto del paesaggio sonoro il suo lavoro, la sua ricerca, attraverso l' interazione di arti visive, arti sonore e geopoetiche, alla costante ricerca dell' anima dei luoghi. La cittadinanza è invitata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 4 5 4 3 8 8 § ] sabato 22 febbraio 2020 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo SANT' ALBERTO Aperitivo letterario a Casa Guerrini Torna, l' aperitivo letterario a Casa Guerrini di Russi, che domani pomeriggio, alle 17.30, tratterà del drammaturgo tedesco Johann Wolfgang Goethe. Durante questo primo appuntamento del 2020 apre il ciclo culturale intitolato "La trilogia dei poeti che spinsero la malinconia verso il baratro irreale del sorriso", la poesia classica e contemporanea come elemento centrale e distintivo di una proposta letteraria che vuole riavvicinare il pubblico all' arte poetica. L' evento è patrocinato dall' Assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna e dall' Istituzione Biblioteca Classense, in collaborazione con l' associazione "Il Glicine" di Savarna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 4 5 4 3 9 0 § ] venerdì 21 febbraio 2020 Ravenna24Ore.it Cultura e Turismo Russi: 'Donne di parola' alla Casa Protetta Baccarini Sabato 22 febbraio alle ore 15.30 due atti scenici su fatti e personaggi della Romagna di un tempo di e con Luigi Berardi Sabato 22 febbraio 2020 alle ore 15.30 presso la Casa Protetta Baccarini di Russi, in via Faentina Nord 8 (ingresso da via Galilei) si svolgerà l' evento "Donne di parola" di e con Luigi Berardi. Si prevedono due atti scenici, il primo intitolato "La rotta del fiume Lamone 1839" e il secondo "Le lavandaie", su temi attinenti fatti e personaggi di un tempo della nostra Romagna. Luigi Berardi, scultore, artista, negli anni '80 si occupa anche di grafica, fotografia e ricerca di cultura materiale folclorica, pubblica come illustratore dizionari, libri di racconti e libri di poesie, saggistica e copertine per riviste. Si confronta con il teatro nel dialogo universale delle arti. Ha fatto del paesaggio sonoro il suo lavoro, la sua ricerca, attraverso l' interazione di arti visive, arti sonore e geopoetiche, alla costante ricerca dell' anima dei luoghi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 4 5 4 3 8 9 § ] venerdì 21 febbraio 2020 RavennaNotizie.it Politica locale Disponibili nel comune di Russi moduli per la raccolta firme relativi a due proposte di iniziativa popolare Lega Salvini Premier Maria Marabini, segretaria Lega Russi, comunica che sono pervenuti da Lega Salvini Premier e depositati presso il Comune di Russi, i moduli per la raccolta firme relativi a due proposte di legge di iniziativa popolare: Introduzione del sistema elettorale maggioritario uninominale puro per l' elezione della camera dei deputati e del senato della Repubblica; Elezione a suffragio universale diretto del presidente della repubblica e l' abolizione dell' istituto dei senatori a vita annunciate nella gazzetta ufficiale serie generale n.240 del 12 ottobre 2019. Marabini invita tutti i cittadini, 'di qualsiasi colore politico, che condividono queste due proposte di legge di iniziativa popolare a firmare i moduli per la raccolta firme presso l' ufficio URP anagrafe in orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13, giovedì pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30, sabato dalle 8,30 alle 12) previa presentazione di un Documento d' Identità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 4 5 4 3 9 2 § ] sabato 22 febbraio 2020 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali ACQUISTI CONSIP Revisione della spesa, occasione sprecata da 5,5 miliardi L' Osservatorio di Cottarelli: forte gap tra spesa presidiata e spesa realmente erogata Gianni Trovati - Un numero: 5,5 miliardi di euro. Un' occasione (per ora) sprecata: la centralizzazione degli acquisti da parte delle Pubbliche amministrazioni. E per di più in una riforma che tutto sommato ha funzionato, nonostante la continua altalena nel gioco dell' oca normativo che caratterizza le troppe regole italiane. Il riassunto dei risultati raggiunti e di quelli mancati dal lungo processo di centralizzazione degli acquisti pubblici è offerto da una nota che l' Osservatorio della Cattolica sui conti pubblici italiani diretto da Carlo Cottarelli pubblicherà oggi. E piomba sulla stretta attualità del dibattito sulla futuribile riforma dell' Irpef che proprio da una nuova opera di spending review dovrebbe raccogliere le risorse per abbassare la pressione fiscale sul lavoro senza far saltare i conti pubblici. Ma la spending review, per produrre risultati, va fatta davvero. E seguita nel tempo. Come mostra la lunga storia della centralizzazione degli acquisti. Il principio, elaborato fin dal 2000, è in linea teorica piuttosto semplice. Le oltre 20mila pubbliche amministrazioni italiane acquistano ogni giorno computer, stampanti, carta, arredi, strumenti medici e tutto quel che serve loro per funzionare. Si tratta dei cosiddetti «consumi intermedi», cioè i beni e i servizi che sono indispensabili alla macchina pubblica per svolgere la propria attività ed erogare i servizi. Se questi acquisti passano da una serie limitata di soggetti verificati, è il principio, il loro costo sarà inferiore rispetto a quello prodotto dalla libertà totale d' azione sul territorio, per sua natura incontrollabile e soggetta a possibili rigonfiamenti patologici dei prezzi per nascondere corruzione e rapporti opachi tra fornitori e acquirenti. Questo risparmio medio ha animato per anni il dibattito un po' stucchevole sul costo della siringa, variabile da Regione a Regione. Ma oggi è quantificabile. Gli acquisti controllati, calcola lo studio a firma di Stefano Olivari sulla base dell' ultima rilevazione Mef-Istat sul tema, costano in media il 15% in meno. Nascono da qui i 5,5 miliardi di euro all' anno di risparmi potenziali che diventerebbero effettivi se gli acquisti centralizzati diventassero davvero la regola nella Pubblica amministrazione. Per capirlo bisogna addentrarsi nel lessico della Consip, la società del ministero dell' Economia che si trova al centro della galassia degli acquisti pubblici. La società, spiega l' ultimo bilancio della Consip, nel 2018 ha «presidiato» 48,6 miliardi di spesa, con un aumento del 2,6% rispetto all' anno precedente che l' ha portata a raggiungere quasi la metà dei 98 miliardi che ogni anno la Pubblica amministrazione spende in consumi intermedi. Ma la spesa «presidiata» è quella per la quale esiste almeno un contratto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 4 5 4 3 9 2 § ] sabato 22 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali attivo nell' anno. Ed è soprattutto diversa dalla spesa «erogata», cioè quella effettivamente passata da Consip nell' anno. Questo dato si ferma a 12,1 miliardi, e offre insieme una notizia positiva e una negativa: perché in un anno è cresciuto del 34%, ma non arriva a un quarto della spesa presidiata e a un ottavo di quella complessiva. Perché è tutta la macchina della centralizzazione ad andare a strappi. Ed a conoscere accelerazioni e frenate continue a seconda di quale spinta domina momentaneamente il complicato processo italiano di produzione delle leggi. L' ultima manovra, per esempio, ha accelerato, allargando gli obblighi di acquisto centralizzato agli autoveicoli e la possibilità di utilizzare la piattaforma telematica del Mef nei lavori pubblici, e ha ampliato l' utilizzo obbligatorio degli accordi quadro e del sistema dinamico di acquisizione. Ma è arrivata a pochi mesi da uno sblocca-cantieri che ha trasformato da obbligo a facoltà gli acquisti centralizzati nei Comuni non capoluogo, intervenuto dopo che la manovra 2019 aveva alzato da mille a 5mila euro la soglia minima che fa scattare l' obbligo di rivolgersi al mercato telematico degli acquisti pubblici. Tanta variabilità non si registra invece in quello che appare il capitolo più ambizioso della riforma del 2016, e che da allora rimane inattuato: la «qualificazione» delle stazioni appaltanti, che avrebbe dovuto ridurre del 75-80% i centri di spesa limitando il campo di gioco ai soggetti in grado di ottenere una patente di affidabilità sulla loro capacità operativa. Anche qui il principio è semplice, ed è quello del controllo che guida tutto il processo di centralizzazione. Ma, evidentemente, è troppo ardito per tradursi in un decreto attuativo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 4 5 4 3 9 3 § ] sabato 22 febbraio 2020 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Incontro a Milano sulle nuove province. Variati: veicoli di semplificazione Tuel, riforma a due vie Delega e misure urgenti, come la nuova Delrio FRANCESCO CERISANO Riforma degli enti locali a due vie: un disegno di legge delega con i principi generali per avviare una «poderosa» opera di svecchiamento del Testo unico, accompagnato da misure urgenti di immediata applicazione. Ed è in questo secondo filone di riforma che troveranno posto le modifiche alla legge Delrio (legge n. 56/2014) necessarie per dare nuova linfa alle province. L' obiettivo è fare degli enti intermedi «il veicolo per la semplificazione della governance locale», sul modello di quanto sperimentato con successo in questi anni da regione Lombardia che ha delegato (e finanziato) alle province molte funzioni extra, tra cui la gestione dei centri per l' impiego, la protezione civile, il turismo, la cultura e la vigilanza ittico-venatoria. Se ne è parlato ieri a Milano nel corso di un incontro a palazzo Isimbardi a cui hanno partecipato il sottosegretario al ministero dell' interno, Achille Variati, l' assessore regionale agli enti locali di regione Lombardia Massimo Sertori, la vicesindaca della città metropolitana di Milano Arianna Censi e tutti i presidenti delle province lombarde. «Occorre restituire alle province innanzitutto il ruolo di ente che coordina lo sviluppo della comunità territoriale di riferimento, attraverso funzioni importanti di programmazione, come i piani strategici triennali del territorio provinciale, i piani di trasporto e mobilità, i piani provinciale di protezione civile, oggi attribuite solo alle Città metropolitane», ha osservato il presidente della provincia di Pavia e dell' Unione province lombarde, Vittorio Poma. «Devono essere riportate in modo organico alle province le funzioni fondamentali di area vasta per farle diventare l' ambito territoriale ottimale per l' organizzazione dei servizi pubblici a rete di rilevanza economica locale (Ato acqua, rifiuti, energia, trasporti). Questa operazione imporrebbe alle regioni la conseguente revisione della loro legislazione, riallocando a province e Città metropolitane le funzioni di area vasta e le relative risorse, con la conseguente soppressione di enti, agenzie od organismi regionali, comunque denominati». Un progetto che registra le aperture del governo, soprattutto nella prospettiva della definitiva attuazione del regionalismo differenziato. «Le intese ai sensi dell' art. 116, terzo comma Cost. trasferiranno alle regioni funzioni oggi esercitate dallo Stato. Se non si vuole sostituire al centralismo statale un nuovo centralismo regionale, in barba al principio di sussidiarietà, sarà indispensabile lasciare agli enti locali alcune funzioni trasferite. E in quest' ottica l' ente che ha più caratteristiche per accogliere tali competenze è proprio la provincia», spiega il sottosegretario Variati. Più complesso sarà trovare l' accordo sul tema forse più controverso e divisivo della futura governance Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 4 5 4 3 9 3 § ] sabato 22 febbraio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali provinciali: l' eventuale ritorno all' elezione diretta dei presidenti. L' Unione province lombarde nei mesi scorsi ha sottoscritto con regione Lombardia e città metropolitana di Milano una proposta di nuova disciplina degli organi di governo che contempla l' elezione diretta. «Mi auguro che il tema possa essere riproposto nel Tavolo tecnico- politico istituito ai sensi del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91», ha auspicato Poma. Ma per Variati per il momento le priorità sono altre. «La priorità è fare in modo che i presidenti superino il senso di solitudine che li attanaglia a causa dell' assenza di un organo esecutivo. Gli aspetti più delicati della riforma delle province sono di carattere ordinamentale e funzionale. Sarebbe limitativi ricondurre tutto a una questione di elezione diretta». © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 4 5 4 3 9 1 § ] sabato 22 febbraio 2020 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali tar lombardia Fuori gara se l' offerta è in perdita DARIO FERRARA L' aggiudicazione della gara va annullata perché l' offerta dell' impresa vincitrice risulta in perdita: i costi di esecuzione dell' appalto superano il corrispettivo previsto, mentre non si può fare affidamento su ricavi esterni al contratto, che dovrebbero arrivare nel quadro di consolidate relazioni commerciali. L' offerta, anomala, è contro la libera concorrenza: il player forte del settore ha interesse a conquistare fette sempre maggiori nonostante il singolo appalto sia in perdita per espellere i concorrenti dal mercato. È quanto emerge dalla sentenza 257/20, pubblicata dalla quarta sezione del Tar Lombardia. Accolto il ricorso della società seconda classificata nella procedura aperta bandita dal comune per l' aggiudicazione del servizio di mensa scolastica e sociale (pasti a disabili e anziani non indipendenti). A conti fatti preparare i pasti costerà all' impresa vincitrice più dei ricavi previsti nel triennio di contratto. E pazienza se nel centro di cottura del Comune si potranno produrre altri pasti da vendere a terzi, che sono estranei al contratto messo a gara e costituiscono comunque una mera eventualità. L' offerta, invece, risulta congrua deve essere di per sé sostenibile da chi partecipa alla procedura. Altrimenti si favoriscono gli operatori economici più grandi che possono presentare proposte in perdita pur di accaparrarsi gli appalti. Nessun dubbio, poi, che l' eventuale preparazione di pasti per terzi sia estranea al contratto, dove si parla delle sole mense di scuole statali, comunali, asili nido e centro diurno disabili, mentre il centro di cottura dell' amministrazione risulta conferito in uso per garantire il servizio. Il contratto fra comune e società (ex) vincitrice non può essere dichiarato inefficace perché non risulta la stipula, peraltro inibita dall' incidente cautelare ex articolo 32, comma undicesimo, del codice degli appalti. Né si può aggiudicare il servizio direttamente alla seconda classificata perché spetta alla stazione appaltante assumere le decisioni sull' annullamento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
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