RASSEGNA STAMPA 17 AGOSTO 2018 - AUSL VDA
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RASSEGNA STAMPA ▪ 17 AGOSTO 2018 Struttura Comunicazione – 0165-544501 - 4481 e-mail ustampa@ausl.vda.it Atletica: Usl Vda, Catherine Bertone esempio per tut Ansa 02 Usl Vda, Bertone esempio per tut Ansa.it 03 Ateltica, “risultati Bertone danno lustro ai valdostani” Aostaoggi 04 Vaccini: per i sindacati della scuola c'è una confusione Sanità 24 05
Atletica: Usl Vda, Catherine Bertone esempio per tutti "Con talento e tenacia ha raggiunto prestigiosi risultati" 14:09 - 16/08/2018 (ANSA) - AOSTA, 16 AGO - Catherine Bertone, medaglia d'argento a squadre nella Maratona agli Europei di Berlino, "rappresenta un esempio per tutti coloro che nello sport trovano stimoli costanti e sane passioni" e "continua a dimostrare come, attraverso un innato talento mosso da tenacia negli allenamenti a costo spesso di grandi sacrifici, si possa giungere a prestigiosi risultati". Lo scrive l'Usl della Valle d'Aosta esprimendo "vive congratulazioni" alla Bertone, medico dell'ospedale Beauregard di Aosta. Oltre alla carriera sportiva, la campionessa valdostana (Atletica Sandro Calvesi) svolge anche l'attività di pediatra. (ANSA).
Usl Vda, Bertone esempio per tutti "Con talento e tenacia ha raggiunto prestigiosi risultati" 16 agosto 201814:17 Catherine Bertone, medaglia d'argento a squadre nella Maratona agli Europei di Berlino, "rappresenta un esempio per tutti coloro che nello sport trovano stimoli costanti e sane passioni" e "continua a dimostrare come, attraverso un innato talento mosso da tenacia negli allenamenti a costo spesso di grandi sacrifici, si possa giungere a prestigiosi risultati". Lo scrive l'Usl della Valle d'Aosta esprimendo "vive congratulazioni" alla Bertone, medico dell'ospedale Beauregard di Aosta. Oltre alla carriera sportiva, la campionessa valdostana (Atletica Sandro Calvesi) svolge anche l'attività di pediatra.
Atletica, "risultati Bertone danno lustro ai valdostani" •Pubblicato: Giovedì, 16 Agosto 2018 15:01 Nota dell'Azienda Usl sull'atleta-pediatra dopo gli Europei di Berlino AOSTA. Catherine Bertone «rappresenta un esempio per tutti coloro che nello sport trovano stimoli costanti e sane passioni e continua a dimostrare come, attraverso un innato talento mosso da tenacia negli allenamenti a costo spesso di grandi sacrifici, si possa giungere a prestigiosi risultati». Lo scrive l'Azienda Usl della Valle d'Aosta commentando i risultati ottenuti dall'atleta ai Campionati europei di atletica leggera a Berlino. Bertone, 47 anni, corre per l'Atletica Sandro Calvesi di Aosta ed è anche medico pediatra all'ospedale Beauregard. I suoi «prestigiosi risultati» nella competizione sportiva berlinese, conclusasi il 12 agosto scorso, «inorgogliscono l’Azienda e danno lustro all’intera comunità valdostana», aggiunge l'azienda sanitaria.
Vaccini: per i sindacati della scuola c'è una confusione «inaccettabile» di Red.San. 14 agosto «La confusione e l'incertezza sui vaccini è inaccettabile. Noi crediamo che si debba fare rapidamente chiarezza eliminando ogni dubbio e incertezza interpretativa delle norme e degli indirizzi amministrativi». Anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil Scuola scendono in campo sull'obbligo (o meno) di vaccinare i bambini prima dell'ingresso nelle aule. «Riteniamo indispensabile che ogni disposizione organizzativa che pone oneri e responsabilità a carico dei dirigenti scolastici e delle segreterie delle scuole debba essere oggetto di informazione sindacale e per questo chiediamo di essere convocati al più presto». «Sia le famiglie che le scuole hanno bisogno di disposizioni chiare e giuridicamente fondate: al contrario - scrivono Francesco Sinopoli segretario generale Flc Cgil, Roberta Fanfarillo responsabile dirigenti scolastici Flc Cgil, Maddalena Gissi segretario generale Cisl Fsur, Paola Serafin responsabile dirigenti scolastici Cisl Fsur, Giuseppe Turi, segretario generale Uil Rua e Rosa Cirillo, responsabile dirigenti scolastici Uil Rua - il delicato tema delle vaccinazioni e dell'accesso alla scuola pubblica continua ad essere utilizzato per l'ennesima polemica ed è oggetto di pesanti strumentalizzazioni». «Noi crediamo che si debba fare rapidamente chiarezza eliminando ogni dubbio e incertezza interpretativa delle norme e degli indirizzi amministrativi. Alla base deve esserci il rispetto del diritto allo studio e la buona gestione delle soluzioni che non debbono e non possono essere a carico delle scuole», concludono i sindacalisti. Intanto, anche i presidi non mollano la presa e ribadiscono che la legge Lorenzin, attualmente in vigore, impegna i genitorihe hanno iscritto i propri figli all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia a presentare a scuola il certificato vaccinale non essendo sufficiente, sempre per la stessa legge, l'autocertificazione. «Come Associazione nazionale dei presidi abbiamo particolarmente apprezzato l'intervento del ministro Bussetti che, in questa occasione, ha sottolineato la funzione autonoma ed ineludibile dei dirigenti scolastici ai fini formativi ed organizzativi - dichiara Mario Rusconi, presidente Anp-Lazio -. Confidiamo che nel già preannunciato incontro tra le parti interessate, ministero della Salute, Miur e rappresentanti dei dirigenti scolastici, si giunga ad una conclusione chiara, efficace e legittima della ormai complessa e discussa problematica vaccini». In caso contrario, secondo Rusconi, «si metterebbero inspiegabilmente in gravi difficoltà non solo i presidi e le scuole, ma soprattutto le famiglie dei bambini immunodepressi che sono una minoranza da proteggere, con maggior attenzione, perché più debole e maggiormente esposta». A stretto giro di posta è arrivato anche il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «I presidi? Applicano semplicemente la legge». Il governatore si è detto d'accordo sul fatto che le leggi vadano applicate. «Poi ci si può domandare - ha aggiunto - di fronte al fatto che in 15 Paesi europei si applica il metodo del dialogo, come facciamo in Veneto, mentre in altri 13 c'è magari un solo vaccino obbligatorio, come sia possibile che l'obbligatorietà, che in Italia vige da sempre, possa funzionare adesso se prima non ha ottenuto i risultati voluti. Sempre fermo restando che noi siamo favorevoli alla vaccinazione».
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