RASSEGNA STAMPA 1 ottobre 2022 - Comune di Tarquinia
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DATA: 01-10-2022 PAG.: 15 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
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DATA: 01-10-2022 PAG.: 34 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 01-10-2022 PAG.: 8 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 01-10-2022 PAG.: 1,11 Talete, Genova: «Non c’è più tempo» A PAGINA 11 L’Ato si riserva di fare opposizione al ricorso al Tar , probabile una nuova riunione a breve Assemblea sindaci Talete, acque sempre più agitate ANNAMARIA LUPI una amministrazione di comprare quote di una socie- «Non c'è più tempo». tà in difficoltà. Nell'intervento di Salvato- La situazione è davvero re Genova, amministratore molto complessa: tutti i Co- unico di Talete, il richiamo muni vantano crediti verso alla responsabilità a fronte Talete e se la società fallisce di una complicata situazio- le conseguenze sui bilanci di ne societaria ulteriormente tutte le amministrazioni sa- aggravata da un esorbitante rebbero nefaste. aumento dei costi energeti- Intanto, qualora il ricorso ci. non venga ritirato, la proce- Lo ha dichiarato nel corso dura per la ricerca di privati della lunga e infuocata riu- sarà bloccata. nione dell'assemblea Ato Difficile si possano trova- che ha visto il presidente re soggetti interessati con Alessandro Romoli bollare un giudizio pendente. come “strumentale” il ricor- Romoli ha anche provoca- so al Tar contro l'adegua- toriamente proposto di ri- mento statutario di Talete mettere in votazione l'ade- che prevede la cessione del guamento statutario - la Pro- 40% di quote societarie a pri- vincia che detiene il 12% del- vati. le quote si asterrebbe - per Ribadendo la legittimità vedere cosa faranno Viterbo del voto espresso dall'assem- e gli altri Comuni firmatari blea lo scorso giugno, tanto del ricorso al Tar. da riservarsi la possibilità di A brevissimo comunque ricorrere per lite temeraria. sarà convocata una nuova A difendere l'azione lega- assemblea Ato. le intrapresa da cinque Co- Salvatore Genova, amministratore unico di Talete Alessandro Romoli, presidente della Provincia Intanto la sindaca Fronti- muni, tra cui Viterbo, di fat- ni utilizzerà questa 'pausa' to la sindaca Frontini si è ri- sindaco di Tarquinia Ales- al Tar, evidenziava il rischio cendogli di smettere di fare milioni ed acquistare lui le per valutare con la sua mag- trovata quasi da sola contro sandro Giulivi, tra i firmatari di far fallire la Talete e di con- terrorismo. quote invece dei privati. gioranza l'eventualità di riti- la maggior parte dei sindaci. del ricorso. Mentre il presi- segnare la gestione dell'ac- Un Romoli, piuttosto ri- Soluzione però difficil- rare il ricorso. A parte un botta e risposta dente Ato, dopo aver bollato qua ai privati nella sua totali- sentito, lo ha invitato allora mente praticabile: nessun ©RIPRODUZIONE RISERVATA dai toni accesi tra Romoli e il come strumentale il ricorso tà, Giulivi lo ha interrotto di- come Comune a mettere 20 revisore consentirebbe a ©RIPRODUZIONE RISERVATA Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 01-10-2022 PAG.: 1,8 La Sogin ha confermato tutti i 22 siti individuati in provincia di Viterbo. Ambientalisti pronti a dare battaglia Deposito nazionale di scorie nucleari: è allarme La Sogin, società di gestione degli impianti nucleari, ha confermato tutti i 22 siti già individuati nella provincia di Viterbo, ritenendoli ido- nei ad ospitare un deposito nazionale di scorie nucleari. La notizi, se confermata, fa tremare la Tuscia, con le as- sociazioni ambientaliste che si preparano a dare batta- glia. «Un deposito nazionale delle scorie nucleari nella Tu- scia? No grazie», scandisce Marzia Marzoli. A PAGINA 9 La Sogin ha confermato tutti i 22 siti individuati in provincia di Viterbo. Marzia Marzoli chiama a raccolta i cittadini Deposito nazionale di scorie nucleari: alta la guardia nella Tuscia MONTALTO DI CASTRO - La Sogin, società di ge- stione degli impianti nu- cleari, ha confermato tut- ti i 22 siti già individuati nella provincia di Viter- bo, ritenendoli idonei ad ospitare un deposito na- zionale di scorie nuclea- ri. La notizi, se conferma- ta, fa tremare la Tuscia, con le la Carta nazionale delle aree associazioni ambientaliste idonee (Cnai) – spiega Marzia che si preparano a dare batta- Marzoli -. È stata presentata glia. «Un deposito nazionale una documentazione detta- delle scorie nucleari nella Tu- gliatissima con tutte le critici- scia? No grazie - scandisce tà ambientali, sociali ed eco- Marzia Marzoli - presidente nomiche che comporterebbe di Italia Nostra onlus - sezio- la realizzazione del sito nel no- ne Etruria di Tarquinia, Mon- stro territorio, ma non abbia- talto di Castro e Canino. La mo avuto risposte, né dalla So- Marzoli chiama a raccolti i cit- gin e neppure dal Mise». tadini per discutere di quella «Alla luce di quello che sta che sembra essere una vera emergendo - afferma Marzia minaccia per il territorio. Marzoli - è fondamentale fare «Mercoledì 5 ottobre, dalle il punto della situazione e in- 16,30 alle 18,30, terremo al dividuare tutte le strade per- complesso San Sisto di Mon- corribili per impedire la realiz- talto di Castro un incontro zazione del progetto. Invito i pubblico delle associazioni cittadini a partecipare e rin- ambientaliste e dei comitati grazio la sindaca Emanuela sul tema del Deposito nazio- Socciarelli per averci messo a nale di rifiuti radioattivi e del- disposizione la struttura». Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
RASSEGNA WEB 1 ottobre 2022
DATA: 30-09-2022 https://www.civonline.it/2022/09/30/tarquinia-al-teatro-rossella-falk-un-docufilm-su-pasolini/ Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 12:19 Tarquinia, al teatro Rossella Falk un docufilm su Pasolini TARQUINIA – Nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, sarà proiettato al Teatro Comunale Rossella Falk il docufilm “un intellettuale in borgata” del regista Enzo De Camillis, tratta dal libro “Io so…”, scritto dallo stesso regista. Il docufilm ripercorre, attraverso varie testimonianze, l’esperienza romana di P.P. Pasolini, descritta dalle parole di intellettuali dell’epoca quali Stefano Rodotà, Gianni Borgna o dai ragazzi di vita di Monteverde. Alla serata parteciperà anche l’attore viterbese Marco Rossi, narratore di comunità, membro onorario dell’Actors Studio di New York, esperto dell’opera pasoliniana e conoscitore delle vicende che legano Pasolini e la Tuscia. L’appuntamento e presso il Teatro Comunale Rossella Falk a Tarquinia sabato 1 ottobre ore 17:30, ingresso libero. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 30-09-2022 https://www.civonline.it/2022/09/30/passaggio-dellacquedotto-medio-tirreno-riconosciuta-linterferenza-dambito/ Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 07:36 Passaggio dell’acquedotto Medio Tirreno: riconosciuta l’interferenza d’ambito Il Tar ha accolto le motivazioni dei legali del Consorzio rilevando «apprezzabili motivi di fumus» Restano sospesi tutti gli atti di trasferimento. Udienza di merito il 17 gennaio 2023 TARQUINIA – L’interferenza d’ambito esiste. Se la Regione Lazio intende spiegare meglio la propria posizione può integrare la sua relazione, ma intanto ogni trasferimento resta sospeso in attesa dell’udienza di merito fissata per il 17 gennaio. Ancora un punto a favore per il Consorzio Medio Tirreno, rappresentato dai legali Angelo Annibali, Andrea Ruffini, Marco Orlando e Matteo Valente, al termine della camera di consiglio che si è svolta martedì 27 settembre, con il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) che ha accolto le argomentazioni del consorzio, ravvisando anche «apprezzabili motivi di fumus». La questione, come si ricorderà, riguarda il trasferimento delle infrastrutture relative al servizio idrico integrato (Sii) dal consorzio Medio Tirreno, in liquidazione, agli Ato: rispettivamente a Talete Ato1 per il Comune di Tarquinia e ad Acea Ato2 per quanto riguarda il Comune di Civitavecchia. Il braccio di ferro a suon di ricorsi si protrae da tre anni, con la Regione Lazio che ha sempre negato la sussistenza di una interferenza d’ambito, ritenendo così di dover trasferire tutte le infrastrutture da Medio Tirreno a Talete. I legali del Consorzio hanno invece sostenuto la necessità di chiarire la difficoltà legata proprio alla presenza di un’interferenza, vale a dire di un bene unico che parte da Bolsena e arriva a Civitavecchia trovandosi a cavallo di due ambiti: fino a Tarquinia è infatti Ato 1 e poi, per tutti i beni che arrivano a Civitavecchia, diventa Ato 2. Il culmine è stato raggiunto tra luglio e agosto di quest’anno, quando la Regione Lazio, ribaltando peraltro la propria posizione, ha ordinato di procedere con l’immediato “spacchettamento” del Medio Tirreno: in parte ad Acea, per quanto riguarda il Comune di Civitavecchia, e in parte a Talete, per quanto riguarda il comune di Tarquinia. In tutti gli atti, per tre anni è stato cioè sostenuto, Regione compresa, che il Medio Tirreno andava tutto a Talete (Ato 1) e che Acea non c’entrava. Poi improvvisamente – come rimarcato nell’ordinanza del Tar – con il provvedimento di agosto, la stessa Regione, in piena contraddizione rispetto a quando sostenuto prima (e probabilmente nell’intento chiudere in fretta la vicenda del passaggio dell’acquedotto), ha disposto il commissariamento del Consorzio Medio Tirreno, nominando quale commissario ad acta Nicola Marcucci. I legali del Consorzio hanno quindi impugnato le due delibere regionali (quella di fine luglio relativa al trasferimento ai due ambiti e quella del 12 agosto relativa al commissariamento), per chiedere la sospensione del passaggio e la risoluzione del problema della interferenza d’ambito: richieste poi accolte con la fissazione della camera di consiglio che si è svolta martedì. Il passo avanti è stato compiuto: il collegio giudicante ha infatti riconosciuto l’interferenza; ha confermato la sospensione già disposta con decreto precedente e ha sospeso tutti gli atti di trasferimento fino all’udienza di merito del 17 gennaio 2023, quando si deciderà se annullare o meno gli stessi atti. La decisione è arrivata dopo che nei giorni scorsi il commissario, come previsto, ha depositato una propria relazione e il Medio Tirreno, a sua volta, una contro relazione. Ma non solo. Nel frattempo, infatti, si sono costituite anche l’Autorità d’Ambito Ato 2 e Acea che hanno sostenuto le ragioni del Medio Tirreno sulla presenza dell’interferenza. Anche il Comune di Civitavecchia è intervenuto con un atto per sottolineare la stessa cosa. «È chiaro – spiega l’avvocato Angelo Annibali – che se per ipotesi un domani Talete dovesse chiudere la bocchetta, a Civitavecchia non arriverebbe più l’acqua. Quindi si rende necessario un provvedimento regionale a monte che risolva questa interferenza». «All’esito della camera di consiglio – spiega l’avvocato Annibali – il collegio ha sospeso tutto il trasferimento fino a gennaio 2023 e la Regione Lazio nel frattempo può fornire qualche ulteriore elemento in più se lo riterrà opportuno. Il collegio ha ritenuto presente l’interferenza sulla base della documentazione prodotta da Medio Tirreno. Ci sono cioè dei beni di proprietà del Comune di Civitavecchia che stanno in Ato 1, come parte del serbatoio che è un bene indivisibile ed è unico: per il 60 per cento è proprietario il Comune di Civitavecchia ma si trova in Ato 1 e Civitavecchia è invece in Ato 2, quindi di fatto esiste una rete su due ambiti e bisogna Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 30-09-2022 https://www.civonline.it/2022/09/30/passaggio-dellacquedotto-medio-tirreno-riconosciuta-linterferenza-dambito/ capire come risolvere il problema». «Il collegio – aggiunge l’avvocato Annibali – ha scritto che ci sono apprezzabili motivi di fumus, quindi oltre alla sospensione per periculum, il giudice sostiene che ad un sommario esame della questione la ritiene apprezzabile, quindi fondata nel merito, altrimenti si sarebbe pronunciato soltanto sul periculum. Ha fatto quindi un passaggio ulteriore per sottolineare, seppure in fase cautelare, che la questione della interferenza convince. Per noi si tratta di un passaggio importante dopo tre anni che se ne nega la presenza». «…Ritenuto di ravvisare apprezzabili profili di fumus boni iuris – si legge nell’ordinanza – fermo restando che ogni più ampia considerazione è demandata alla successiva fase del merito, riservandosi il Collegio di disporre, in quella sede, gli approfondimenti istruttori che appariranno necessari, nonché di valutare ogni profilo in rito sollevato dalle parti…Da una prima valutazione del materiale versato in atti…sembra effettivamente emergere, in punto di fatto, la sussistenza di un’interferenza idraulica tra Ato 1 e Ato 2 …In particolare, appaiono avvalorare tale circostanza alcuni passaggi ..in cui si attesta l’esistenza di componenti impiantistiche che si diramano dal “serbatoio Clementino” (posizionato nel comune di Tarquinia, e dunque nel perimetro dell’Ato1) e giungono all’impianto “filtri Aurelia” (ubicato nel territorio di Ato2 e destinato ad alimentare la zona del porto e parte del centro abitato del comune di Civitavecchia), aventi un’estensione di circa 2 Km e attualmente gestite dal ricorrente Consorzio”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 2
DATA: 01-10-2022 https://corrierediviterbo.corr.it/news/viterbo/33285981/tarquinia-contributi-fondo-perduto-attivita-centro-storico.html Tarquinia, contributi a fondo perduto per chi apre attività in centro 01 ottobre 2022 Contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività produttive nel centro storico di Tarquinia. A renderlo noto il vicesindaco Luigi Serafini, che illustra: “Come amministrazione abbiamo ritenuto di indire un nuovo bando che sarà pubblicato la prossima settimana, per incentivare e dare un valido ausilio a chi abbia intenzione di aprire un’attività nel centro storico, con l’obiettivo di migliorare l’offerta commerciale e turistica e contribuire, allo stesso tempo, alla riduzione della presenza degli immobili sfitti con destinazione commerciale”. Infatti, nel nuovo bando saranno incluse soltanto quelle attività che offrono un servizio turistico: “Una cittadina come la nostra – continua Serafini – ha la necessità di offrire ai visitatori alcuni esercizi commerciali che vendano prodotti tipici, souvenirs, manufatti artigianali, opere artistiche in ceramica o altro. Il 60% della produzione e della vendita dovrà riguardare i prodotti tipici del territorio tosco-laziale. Ammessi anche negozi di commercio al dettaglio di prodotti dell’antiquariato, modernariato, collezionismo e simili. Nel nuovo bando saranno spiegate nel dettaglio le prerogative per accedere ai fondi. La somma erogata sarà di 13.500 euro per ogni attività, ma chiaramente dipenderà anche da quante richieste avremo”. “La modalità di erogazione verterà su due anni ed in tre tranche di eguali somme - precisa l’assessore -, un terzo nella prima tranche all’apertura, la seconda dopo 12 mesi e la terza dopo 24 mesi". Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 01-10-2022 https://corrierediviterbo.corr.it/news/viterbo/33285459/talete-sindaca-frontini-affida-pool-esperti.html Talete, la sindaca Frontini si affida a un pool di esperti 01 ottobre 2022 La giunta comunale lo ha deliberato ieri mattina, all’indomani dell’infuocata assemblea dell’Ato di giovedì: un pool di esperti affiancherà la sindaca Chiara Frontini nelle difficili decisioni che l’attendono: ovvero se ritirare o meno il ricorso al Tar contro l’ingresso dei privati in Talete e la posizione eventualmente da assumere qualora, come proposto dal presidente della Provincia Alessandro Romoli, si dovesse ripetere il voto della discordia, quello alle modifiche statutarie della spa propedeutiche alla cessione delle quote, stavolta con l’astensione di Palazzo Gentili (possessore del 5 per cento delle quote). Che questa replica dell’ormai famosa e contestata assemblea dell’Ato del 10 giugno scorso vada in scena la prossima settimana non è per nulla scontato: insieme agli avvocati si sta riflettendo sul da farsi, come spiega al Corriere il capo della segreteria tecnica dell’Ato, l’ingegner Giancarlo Daniele: “Annullare un voto e ripeterlo non è semplice dal punto di vista legale– dice Daniele – tanto più che il ricorso presentato dai cinque comuni è acqua fresca”. In pratica, secondo Daniele, il problema è molto politico e ben poco tecnico. I sindaci di Viterbo, Tarquinia, Monte Romano, Vasanello e Soriano nel Cimino hanno impugnato non la votazione del 10 giugno (alla quale Palazzo dei Priori, allora sub commissario, non partecipò) sulle modifiche statutarie – i termini erano scaduti - bensì l’atto di indirizzo n. 116 del 23 giugno con il quale l’Ato aveva deciso di non revocare a Talete l’affidamento del servizio idrico nonostante le gravi inadempienze (mancanza di investimenti ecc.) per aspettare la fine della procedura di cessione delle quote. In pratica, in base a questa lettura, il ricorso al Tar sarebbe un atto di facciata più che di sostanza. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 30-09-2022 https://www.lafune.eu/talete-infuocata-assemblea-dei-sindaci-romoli-chiude-il-sindaco-frontini-in-un-angolo/ Talete, infuocata assemblea dei sindaci. Romoli “chiude” il sindaco Frontini in un angolo HOMEPAGE - VITERBO - Talete è l'argomento che sta tenendo banco in queste ore nell'agenda viterbese. Ieri un'assemblea dei sindaci infuocata, dove è andato in scena una sorta di "Chiara Frontini contro tutti". O qualcosa di molto simile. VITERBO – Talete è l’argomento che sta tenendo banco in queste ore nell’agenda viterbese. Ieri un’assemblea dei sindaci infuocata, dove è andato in scena una sorta di “Chiara Frontini contro tutti”. O qualcosa di molto simile. L’asse della discussione Frontini-Romoli, con il presidente della Provincia protagonista di una messa in discussione forte dell’operato del sindaco di Viterbo sul fronte Talete. Viene criticata aspramente la decisione, capitanata dal comune capoluogo, di ricorrere al Tar sulla decisione dell’assemblea dei sindaci, dove il capoluogo non ha potuto esprimersi perché sotto commissario e avvenuta a una manciata di giorni dalle votazioni comunali che hanno cambiato la maggioranza, di aprire l’azionariato di Talete ai privati per una quota pari al 40%. A rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale oltre a Viterbo anche Tarquinia, Soriano nel Cimino, Vasanello e Monte Romano. Un’azione legale che chiede un pronunciamento al Tar sulla legittimità di quella votazione, senza però chiedere la sospensiva di quanto deciso. Una mossa che, a giudizio di molti sindaci, è più che altro da leggere in chiave politica e demagogica e non come una vera difesa dell’acqua pubblica, che è invece quanto sostenuto dai ricorrenti. Presente all’incontro l’amministratore di Talete Salvatore Genova che ha in più passaggi evidenziato la criticità della situazione, resa ancora più drammatica dal lievitare dei costi dell’energia. L’azione di trovare privati sul mercato rimane bloccata e per il management della società che gestisce il servizio idrico nell’Ato1 è quella l’unica via possibile per cercare di salvare Talete dal fallimento. Frontini ha invitato ad andare avanti comunque ma, come più sindaci e lo stesso Romoli hanno fatto notare, sarebbe un controsenso aprire una ricerca con la spada di Damocle del Tar che potrebbe annullare tutto. Da qui la mossa del presidente Romoli: riportare tutto alla votazione di una nuova assemblea, che intenderebbe convocare in tempi strettissimi, così da permettere a Viterbo di esprimersi. Romoli ha anche annunciato l’intenzione di fare astenere la Provincia, invitato gli altri comuni a ricalcare la precedente posizione espressa, a favore o contro all’ingresso di privati, e rendendo quindi il voto di Frontini determinante. Una mossa che imporrebbe a Frontini una scelta e farebbe decadere l’azione di ricorso al Tar. Filippo Piccolo Email: filippofunambolo@gmail.com Facebook: Twitter: @ Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 30-09-2022 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2022/09/30/tarquinia-al-teatro-rossella-falk-un-docufilm-su-pasolini/ Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 12:19 Tarquinia, al teatro Rossella Falk un docufilm su Pasolini TARQUINIA – Nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, sarà proiettato al Teatro Comunale Rossella Falk il docufilm “un intellettuale in borgata” del regista Enzo De Camillis, tratta dal libro “Io so…”, scritto dallo stesso regista. Il docufilm ripercorre, attraverso varie testimonianze, l’esperienza romana di P.P. Pasolini, descritta dalle parole di intellettuali dell’epoca quali Stefano Rodotà, Gianni Borgna o dai ragazzi di vita di Monteverde. Alla serata parteciperà anche l’attore viterbese Marco Rossi, narratore di comunità, membro onorario dell’Actors Studio di New York, esperto dell’opera pasoliniana e conoscitore delle vicende che legano Pasolini e la Tuscia. L’appuntamento e presso il Teatro Comunale Rossella Falk a Tarquinia sabato 1 ottobre ore 17:30, ingresso libero. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 30-09-2022 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2022/09/30/passaggio-dellacquedotto-medio-tirreno-riconosciuta-linterferenza- dambito/ Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 07:36 Passaggio dell’acquedotto Medio Tirreno: riconosciuta l’interferenza d’ambito Il Tar ha accolto le motivazioni dei legali del Consorzio rilevando «apprezzabili motivi di fumus» Restano sospesi tutti gli atti di trasferimento. Udienza di merito il 17 gennaio 2023 TARQUINIA – L’interferenza d’ambito esiste. Se la Regione Lazio intende spiegare meglio la propria posizione può integrare la sua relazione, ma intanto ogni trasferimento resta sospeso in attesa dell’udienza di merito fissata per il 17 gennaio. Ancora un punto a favore per il Consorzio Medio Tirreno, rappresentato dai legali Angelo Annibali, Andrea Ruffini, Marco Orlando e Matteo Valente, al termine della camera di consiglio che si è svolta martedì 27 settembre, con il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) che ha accolto le argomentazioni del consorzio, ravvisando anche «apprezzabili motivi di fumus». La questione, come si ricorderà, riguarda il trasferimento delle infrastrutture relative al servizio idrico integrato (Sii) dal consorzio Medio Tirreno, in liquidazione, agli Ato: rispettivamente a Talete Ato1 per il Comune di Tarquinia e ad Acea Ato2 per quanto riguarda il Comune di Civitavecchia. Il braccio di ferro a suon di ricorsi si protrae da tre anni, con la Regione Lazio che ha sempre negato la sussistenza di una interferenza d’ambito, ritenendo così di dover trasferire tutte le infrastrutture da Medio Tirreno a Talete. I legali del Consorzio hanno invece sostenuto la necessità di chiarire la difficoltà legata proprio alla presenza di un’interferenza, vale a dire di un bene unico che parte da Bolsena e arriva a Civitavecchia trovandosi a cavallo di due ambiti: fino a Tarquinia è infatti Ato 1 e poi, per tutti i beni che arrivano a Civitavecchia, diventa Ato 2. Il culmine è stato raggiunto tra luglio e agosto di quest’anno, quando la Regione Lazio, ribaltando peraltro la propria posizione, ha ordinato di procedere con l’immediato “spacchettamento” del Medio Tirreno: in parte ad Acea, per quanto riguarda il Comune di Civitavecchia, e in parte a Talete, per quanto riguarda il comune di Tarquinia. In tutti gli atti, per tre anni è stato cioè sostenuto, Regione compresa, che il Medio Tirreno andava tutto a Talete (Ato 1) e che Acea non c’entrava. Poi improvvisamente – come rimarcato nell’ordinanza del Tar – con il provvedimento di agosto, la stessa Regione, in piena contraddizione rispetto a quando sostenuto prima (e probabilmente nell’intento chiudere in fretta la vicenda del passaggio dell’acquedotto), ha disposto il commissariamento del Consorzio Medio Tirreno, nominando quale commissario ad acta Nicola Marcucci. I legali del Consorzio hanno quindi impugnato le due delibere regionali (quella di fine luglio relativa al trasferimento ai due ambiti e quella del 12 agosto relativa al commissariamento), per chiedere la sospensione del passaggio e la risoluzione del problema della interferenza d’ambito: richieste poi accolte con la fissazione della camera di consiglio che si è svolta martedì. Il passo avanti è stato compiuto: il collegio giudicante ha infatti riconosciuto l’interferenza; ha confermato la sospensione già disposta con decreto precedente e ha sospeso tutti gli atti di trasferimento fino all’udienza di merito del 17 gennaio 2023, quando si deciderà se annullare o meno gli stessi atti. La decisione è arrivata dopo che nei giorni scorsi il commissario, come previsto, ha depositato una propria relazione e il Medio Tirreno, a sua volta, una contro relazione. Ma non solo. Nel frattempo, infatti, si sono costituite anche l’Autorità d’Ambito Ato 2 e Acea che hanno sostenuto le ragioni del Medio Tirreno sulla presenza dell’interferenza. Anche il Comune di Civitavecchia è intervenuto con un atto per sottolineare la stessa cosa. «È chiaro – spiega l’avvocato Angelo Annibali – che se per ipotesi un domani Talete dovesse chiudere la bocchetta, a Civitavecchia non arriverebbe più l’acqua. Quindi si rende necessario un provvedimento regionale a monte che risolva questa interferenza». «All’esito della camera di consiglio – spiega l’avvocato Annibali – il collegio ha sospeso tutto il trasferimento fino a gennaio 2023 e la Regione Lazio nel frattempo può fornire qualche ulteriore elemento in più se lo riterrà opportuno. Il collegio ha ritenuto presente l’interferenza sulla base della documentazione prodotta da Medio Tirreno. Ci sono cioè dei beni di proprietà del Comune di Civitavecchia che stanno in Ato 1, come parte del serbatoio che è un bene indivisibile ed è unico: per il 60 per cento è proprietario il Comune di Civitavecchia ma si trova in Ato 1 e Civitavecchia è invece in Ato 2, quindi di fatto esiste una rete su due ambiti e bisogna Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 30-09-2022 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2022/09/30/passaggio-dellacquedotto-medio-tirreno-riconosciuta-linterferenza- dambito/ capire come risolvere il problema». «Il collegio – aggiunge l’avvocato Annibali – ha scritto che ci sono apprezzabili motivi di fumus, quindi oltre alla sospensione per periculum, il giudice sostiene che ad un sommario esame della questione la ritiene apprezzabile, quindi fondata nel merito, altrimenti si sarebbe pronunciato soltanto sul periculum. Ha fatto quindi un passaggio ulteriore per sottolineare, seppure in fase cautelare, che la questione della interferenza convince. Per noi si tratta di un passaggio importante dopo tre anni che se ne nega la presenza». «…Ritenuto di ravvisare apprezzabili profili di fumus boni iuris – si legge nell’ordinanza – fermo restando che ogni più ampia considerazione è demandata alla successiva fase del merito, riservandosi il Collegio di disporre, in quella sede, gli approfondimenti istruttori che appariranno necessari, nonché di valutare ogni profilo in rito sollevato dalle parti…Da una prima valutazione del materiale versato in atti…sembra effettivamente emergere, in punto di fatto, la sussistenza di un’interferenza idraulica tra Ato 1 e Ato 2 …In particolare, appaiono avvalorare tale circostanza alcuni passaggi ..in cui si attesta l’esistenza di componenti impiantistiche che si diramano dal “serbatoio Clementino” (posizionato nel comune di Tarquinia, e dunque nel perimetro dell’Ato1) e giungono all’impianto “filtri Aurelia” (ubicato nel territorio di Ato2 e destinato ad alimentare la zona del porto e parte del centro abitato del comune di Civitavecchia), aventi un’estensione di circa 2 Km e attualmente gestite dal ricorrente Consorzio”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 2
DATA: 01-10-2022 http://www.tusciaweb.eu/2022/10/futuro-talete-appeso-un-voto/ Viterbo - Come chiesto dall'amministrazione Frontini si ripete la votazione degli atti per cedere il 40% delle quote e superare lo stallo del ricorso al Tar - Con l'astensione della provincia il capoluogo sarà determinante Il futuro di Talete appeso a un voto di Giuseppe Ferlicca Viterbo – Il futuro di Talete appeso a un voto. Il comune di Viterbo, insieme ad altri quattro, ha fatto ricorso al Tar contro la decisione, presa a giugno, a pochi giorni dal voto, di avviare le pratiche per tentare la carta della cessione quote (40%) e reperire risorse. A palazzo dei Priori, il commissario scelse di non partecipare e appena insediata, la sindaca Chiara Frontini ha convocato un consiglio comunale che le ha dato via libera per proporre di ripetere quel voto. Altrimenti, l’amministrazione avrebbe preso altre strade. Chiara Frontini Ritenendo la votazione corretta, la possibilità di ripetere non c’è stata e nell’ultimo giorno utile è partito il ricorso al Tar. Viterbo insieme a Tarquinia, Vasanello, Soriano nel Cimino e Monte Romano, ha chiesto ai giudici di far valere le proprie ragioni. Determinando, come ha ricordato l’altro giorno in assemblea il presidente Ato Alessandro Romoli, uno stallo preoccupante per la società idrica. Con un ricorso pendente, ci sarà mai un privato interessato a rilevare le quote? Con questo forte dubbio, Romoli ha annunciato che col ricorso in essere, la procedura si sarebbe fermata. Di fronte all’intenzione di non retrocedere, nonostante Frontini si sia trovata la quasi totalità dei colleghi sul fronte opposto, senza contare il parere tecnico dell’amministratore unico di Talete Salvatore Genova, è partita la proposta del presidente Ato. Rivotare l’atto contestato. “Invito i comuni che si sono espressi a favore a confermare la votazione – precisa Romoli – la provincia stavolta si asterrà. In questo modo, Viterbo sarà determinante nella scelta”. Sì o no alla cessione quote. “Così ognuno si assume le proprie responsabilità”. Probabilmente la riunione sarà fissata venerdì prossimo. Poter ripetere il voto era quanto chiedeva la sindaca Frontini. Che ha apprezzato la proposta, subordinandola alla visione della due diligence su Talete. Che però, come spiegato dal presidente Genova, non dà indicazioni in quel senso e comunque sarà fornita. Dalla riunione dei sindaci, è emerso in modo chiaro che per la società idrica non sembrano esserci altre strade per provare a reperire liquidità, oltre alla cessione quote. Si vota di nuovo, come l’amministrazione Frontini aveva chiesto e la partita è in mano al comune di Viterbo. Giuseppe Ferlicca Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
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