RASSEGNA STAMPA 1 ottobre 2022 - Comune di Tarquinia

Pagina creata da Rachele Di Mauro
 
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RASSEGNA STAMPA 1 ottobre 2022 - Comune di Tarquinia
RASSEGNA STAMPA
    1 ottobre 2022
RASSEGNA STAMPA 1 ottobre 2022 - Comune di Tarquinia
DATA: 01-10-2022

                                                                           PAG.: 1

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                                                                                       Talete,
                                                                                      Genova:
                                                                                      «Non c’è
                                                                                     più tempo»
                                                                                              A PAGINA 11

L’Ato si riserva di fare opposizione al ricorso al Tar , probabile una nuova riunione a breve

Assemblea sindaci Talete, acque sempre più agitate
ANNAMARIA LUPI                                                                                                                                                           una amministrazione di
                                                                                                                                                                         comprare quote di una socie-
    «Non c'è più tempo».                                                                                                                                                 tà in difficoltà.
    Nell'intervento di Salvato-                                                                                                                                             La situazione è davvero
re Genova, amministratore                                                                                                                                                molto complessa: tutti i Co-
unico di Talete, il richiamo                                                                                                                                             muni vantano crediti verso
alla responsabilità a fronte                                                                                                                                             Talete e se la società fallisce
di una complicata situazio-                                                                                                                                              le conseguenze sui bilanci di
ne societaria ulteriormente                                                                                                                                              tutte le amministrazioni sa-
aggravata da un esorbitante                                                                                                                                              rebbero nefaste.
aumento dei costi energeti-                                                                                                                                                 Intanto, qualora il ricorso
ci.                                                                                                                                                                      non venga ritirato, la proce-
    Lo ha dichiarato nel corso                                                                                                                                           dura per la ricerca di privati
della lunga e infuocata riu-                                                                                                                                             sarà bloccata.
nione dell'assemblea Ato                                                                                                                                                    Difficile si possano trova-
che ha visto il presidente                                                                                                                                               re soggetti interessati con
Alessandro Romoli bollare                                                                                                                                                un giudizio pendente.
come “strumentale” il ricor-                                                                                                                                                Romoli ha anche provoca-
so al Tar contro l'adegua-                                                                                                                                               toriamente proposto di ri-
mento statutario di Talete                                                                                                                                               mettere in votazione l'ade-
che prevede la cessione del                                                                                                                                              guamento statutario - la Pro-
40% di quote societarie a pri-                                                                                                                                           vincia che detiene il 12% del-
vati.                                                                                                                                                                    le quote si asterrebbe - per
    Ribadendo la legittimità                                                                                                                                             vedere cosa faranno Viterbo
del voto espresso dall'assem-                                                                                                                                            e gli altri Comuni firmatari
blea lo scorso giugno, tanto                                                                                                                                             del ricorso al Tar.
da riservarsi la possibilità di                                                                                                                                             A brevissimo comunque
ricorrere per lite temeraria.                                                                                                                                            sarà convocata una nuova
    A difendere l'azione lega-                                                                                                                                           assemblea Ato.
le intrapresa da cinque Co-       Salvatore Genova, amministratore unico di Talete                       Alessandro Romoli, presidente della Provincia                      Intanto la sindaca Fronti-
muni, tra cui Viterbo, di fat-                                                                                                                                           ni utilizzerà questa 'pausa'
to la sindaca Frontini si è ri-   sindaco di Tarquinia Ales-        al Tar, evidenziava il rischio       cendogli di smettere di fare     milioni ed acquistare lui le   per valutare con la sua mag-
trovata quasi da sola contro      sandro Giulivi, tra i firmatari   di far fallire la Talete e di con-   terrorismo.                      quote invece dei privati.      gioranza l'eventualità di riti-
la maggior parte dei sindaci.     del ricorso. Mentre il presi-     segnare la gestione dell'ac-            Un Romoli, piuttosto ri-        Soluzione però difficil-     rare il ricorso.
    A parte un botta e risposta   dente Ato, dopo aver bollato      qua ai privati nella sua totali-     sentito, lo ha invitato allora   mente praticabile: nessun                  ©RIPRODUZIONE RISERVATA
dai toni accesi tra Romoli e il   come strumentale il ricorso       tà, Giulivi lo ha interrotto di-     come Comune a mettere 20         revisore consentirebbe a                   ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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DATA: 01-10-2022

                                                                                                                                   PAG.: 1,8

         La Sogin ha confermato tutti i 22 siti individuati in provincia di Viterbo. Ambientalisti pronti a dare battaglia

       Deposito nazionale di scorie nucleari: è allarme
      La Sogin, società di gestione
      degli impianti nucleari, ha
      confermato tutti i 22 siti già
      individuati nella provincia
      di Viterbo, ritenendoli ido-
      nei ad ospitare un deposito
      nazionale di scorie nucleari.
      La notizi, se confermata, fa
      tremare la Tuscia, con le as-
      sociazioni ambientaliste che
      si preparano a dare batta-
      glia. «Un deposito nazionale
      delle scorie nucleari nella Tu-
      scia? No grazie», scandisce
      Marzia Marzoli.
                                     A PAGINA 9

La Sogin ha confermato tutti i 22 siti individuati in provincia di Viterbo. Marzia Marzoli chiama a raccolta i cittadini
Deposito nazionale di scorie nucleari:
    alta la guardia nella Tuscia
MONTALTO DI CASTRO
- La Sogin, società di ge-
stione degli impianti nu-
cleari, ha confermato tut-
ti i 22 siti già individuati
nella provincia di Viter-
bo, ritenendoli idonei ad
ospitare un deposito na-
zionale di scorie nuclea-
ri. La notizi, se conferma-
ta, fa tremare la Tuscia, con le      la Carta nazionale delle aree
associazioni ambientaliste            idonee (Cnai) – spiega Marzia
che si preparano a dare batta-        Marzoli -. È stata presentata
glia. «Un deposito nazionale          una documentazione detta-
delle scorie nucleari nella Tu-       gliatissima con tutte le critici-
scia? No grazie - scandisce           tà ambientali, sociali ed eco-
Marzia Marzoli - presidente           nomiche che comporterebbe
di Italia Nostra onlus - sezio-       la realizzazione del sito nel no-
ne Etruria di Tarquinia, Mon-         stro territorio, ma non abbia-
talto di Castro e Canino. La          mo avuto risposte, né dalla So-
Marzoli chiama a raccolti i cit-      gin e neppure dal Mise».
tadini per discutere di quella            «Alla luce di quello che sta
che sembra essere una vera            emergendo - afferma Marzia
minaccia per il territorio.           Marzoli - è fondamentale fare
«Mercoledì 5 ottobre, dalle           il punto della situazione e in-
16,30 alle 18,30, terremo al          dividuare tutte le strade per-
complesso San Sisto di Mon-           corribili per impedire la realiz-
talto di Castro un incontro           zazione del progetto. Invito i
pubblico delle associazioni           cittadini a partecipare e rin-
ambientaliste e dei comitati          grazio la sindaca Emanuela
sul tema del Deposito nazio-          Socciarelli per averci messo a
nale di rifiuti radioattivi e del-    disposizione la struttura».

                                                         Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato            Foglio: 1
RASSEGNA WEB
   1 ottobre 2022
DATA: 30-09-2022

 https://www.civonline.it/2022/09/30/tarquinia-al-teatro-rossella-falk-un-docufilm-su-pasolini/

Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 12:19

Tarquinia, al teatro Rossella Falk un docufilm su Pasolini
                       TARQUINIA – Nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, sarà proiettato al
                       Teatro Comunale Rossella Falk il docufilm “un intellettuale in borgata” del regista Enzo De Camillis, tratta dal
                       libro “Io so…”, scritto dallo stesso regista.

                       Il docufilm ripercorre, attraverso varie testimonianze, l’esperienza romana di P.P. Pasolini, descritta dalle parole
                       di intellettuali dell’epoca quali Stefano Rodotà, Gianni Borgna o dai ragazzi di vita di Monteverde.

                       Alla serata parteciperà anche l’attore viterbese Marco Rossi, narratore di comunità, membro onorario
                       dell’Actors Studio di New York, esperto dell’opera pasoliniana e conoscitore delle vicende che legano Pasolini e
                       la Tuscia.

L’appuntamento e presso il Teatro Comunale Rossella Falk a Tarquinia sabato 1 ottobre ore 17:30, ingresso libero.

                                     Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                    1
DATA: 30-09-2022

 https://www.civonline.it/2022/09/30/passaggio-dellacquedotto-medio-tirreno-riconosciuta-linterferenza-dambito/

Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 07:36

Passaggio dell’acquedotto Medio Tirreno: riconosciuta l’interferenza d’ambito
                                       Il Tar ha accolto le motivazioni dei legali del Consorzio rilevando «apprezzabili motivi di fumus»
                                       Restano sospesi tutti gli atti di trasferimento. Udienza di merito il 17 gennaio 2023

                                       TARQUINIA – L’interferenza d’ambito esiste. Se la Regione Lazio intende spiegare meglio la
                                       propria posizione può integrare la sua relazione, ma intanto ogni trasferimento resta sospeso in
                                       attesa dell’udienza di merito fissata per il 17 gennaio.

                                      Ancora un punto a favore per il Consorzio Medio Tirreno, rappresentato dai legali Angelo
                                      Annibali, Andrea Ruffini, Marco Orlando e Matteo Valente, al termine della camera di
consiglio che si è svolta martedì 27 settembre, con il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) che ha
accolto le argomentazioni del consorzio, ravvisando anche «apprezzabili motivi di fumus».

La questione, come si ricorderà, riguarda il trasferimento delle infrastrutture relative al servizio idrico integrato (Sii) dal consorzio
Medio Tirreno, in liquidazione, agli Ato: rispettivamente a Talete Ato1 per il Comune di Tarquinia e ad Acea Ato2 per quanto riguarda
il Comune di Civitavecchia.

Il braccio di ferro a suon di ricorsi si protrae da tre anni, con la Regione Lazio che ha sempre negato la sussistenza di una interferenza
d’ambito, ritenendo così di dover trasferire tutte le infrastrutture da Medio Tirreno a Talete.

I legali del Consorzio hanno invece sostenuto la necessità di chiarire la difficoltà legata proprio alla presenza di un’interferenza, vale a
dire di un bene unico che parte da Bolsena e arriva a Civitavecchia trovandosi a cavallo di due ambiti: fino a Tarquinia è infatti Ato 1 e
poi, per tutti i beni che arrivano a Civitavecchia, diventa Ato 2.

Il culmine è stato raggiunto tra luglio e agosto di quest’anno, quando la Regione Lazio, ribaltando peraltro la propria posizione, ha
ordinato di procedere con l’immediato “spacchettamento” del Medio Tirreno: in parte ad Acea, per quanto riguarda il Comune di
Civitavecchia, e in parte a Talete, per quanto riguarda il comune di Tarquinia. In tutti gli atti, per tre anni è stato cioè sostenuto,
Regione compresa, che il Medio Tirreno andava tutto a Talete (Ato 1) e che Acea non c’entrava. Poi improvvisamente – come
rimarcato nell’ordinanza del Tar – con il provvedimento di agosto, la stessa Regione, in piena contraddizione rispetto a quando
sostenuto prima (e probabilmente nell’intento chiudere in fretta la vicenda del passaggio dell’acquedotto), ha disposto il
commissariamento del Consorzio Medio Tirreno, nominando quale commissario ad acta Nicola Marcucci.

I legali del Consorzio hanno quindi impugnato le due delibere regionali (quella di fine luglio relativa al trasferimento ai due ambiti e
quella del 12 agosto relativa al commissariamento), per chiedere la sospensione del passaggio e la risoluzione del problema della
interferenza d’ambito: richieste poi accolte con la fissazione della camera di consiglio che si è svolta martedì.

Il passo avanti è stato compiuto: il collegio giudicante ha infatti riconosciuto l’interferenza; ha confermato la sospensione già
disposta con decreto precedente e ha sospeso tutti gli atti di trasferimento fino all’udienza di merito del 17 gennaio 2023, quando
si deciderà se annullare o meno gli stessi atti.

La decisione è arrivata dopo che nei giorni scorsi il commissario, come previsto, ha depositato una propria relazione e il Medio
Tirreno, a sua volta, una contro relazione. Ma non solo. Nel frattempo, infatti, si sono costituite anche l’Autorità d’Ambito Ato 2 e Acea
che hanno sostenuto le ragioni del Medio Tirreno sulla presenza dell’interferenza. Anche il Comune di Civitavecchia è intervenuto con
un atto per sottolineare la stessa cosa.

«È chiaro – spiega l’avvocato Angelo Annibali – che se per ipotesi un domani Talete dovesse chiudere la bocchetta, a Civitavecchia non
arriverebbe più l’acqua. Quindi si rende necessario un provvedimento regionale a monte che risolva questa interferenza». «All’esito
della camera di consiglio – spiega l’avvocato Annibali – il collegio ha sospeso tutto il trasferimento fino a gennaio 2023 e la Regione
Lazio nel frattempo può fornire qualche ulteriore elemento in più se lo riterrà opportuno. Il collegio ha ritenuto presente
l’interferenza sulla base della documentazione prodotta da Medio Tirreno. Ci sono cioè dei beni di proprietà del Comune di
Civitavecchia che stanno in Ato 1, come parte del serbatoio che è un bene indivisibile ed è unico: per il 60 per cento è proprietario il
Comune di Civitavecchia ma si trova in Ato 1 e Civitavecchia è invece in Ato 2, quindi di fatto esiste una rete su due ambiti e bisogna

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DATA: 30-09-2022

 https://www.civonline.it/2022/09/30/passaggio-dellacquedotto-medio-tirreno-riconosciuta-linterferenza-dambito/

capire come risolvere il problema».

«Il collegio – aggiunge l’avvocato Annibali – ha scritto che ci sono apprezzabili motivi di fumus, quindi oltre alla sospensione per
periculum, il giudice sostiene che ad un sommario esame della questione la ritiene apprezzabile, quindi fondata nel merito, altrimenti
si sarebbe pronunciato soltanto sul periculum. Ha fatto quindi un passaggio ulteriore per sottolineare, seppure in fase cautelare, che
la questione della interferenza convince. Per noi si tratta di un passaggio importante dopo tre anni che se ne nega la presenza».

«…Ritenuto di ravvisare apprezzabili profili di fumus boni iuris – si legge nell’ordinanza – fermo restando che ogni più ampia
considerazione è demandata alla successiva fase del merito, riservandosi il Collegio di disporre, in quella sede, gli approfondimenti
istruttori che appariranno necessari, nonché di valutare ogni profilo in rito sollevato dalle parti…Da una prima valutazione del
materiale versato in atti…sembra effettivamente emergere, in punto di fatto, la sussistenza di un’interferenza idraulica tra Ato 1 e Ato
2 …In particolare, appaiono avvalorare tale circostanza alcuni passaggi ..in cui si attesta l’esistenza di componenti impiantistiche che si
diramano dal “serbatoio Clementino” (posizionato nel comune di Tarquinia, e dunque nel perimetro dell’Ato1) e giungono
all’impianto “filtri Aurelia” (ubicato nel territorio di Ato2 e destinato ad alimentare la zona del porto e parte del centro abitato del
comune di Civitavecchia), aventi un’estensione di circa 2 Km e attualmente gestite dal ricorrente Consorzio”.

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DATA: 01-10-2022

 https://corrierediviterbo.corr.it/news/viterbo/33285981/tarquinia-contributi-fondo-perduto-attivita-centro-storico.html

Tarquinia, contributi a fondo perduto per chi apre attività in centro
01 ottobre 2022

                                         Contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività produttive nel centro storico di
                                         Tarquinia. A renderlo noto il vicesindaco Luigi Serafini, che illustra: “Come amministrazione
                                         abbiamo ritenuto di indire un nuovo bando che sarà pubblicato la prossima settimana, per
                                         incentivare e dare un valido ausilio a chi abbia intenzione di aprire un’attività nel centro storico,
                                         con l’obiettivo di migliorare l’offerta commerciale e turistica e contribuire, allo stesso tempo, alla
                                         riduzione della presenza degli immobili sfitti con destinazione commerciale”.
                                         Infatti, nel nuovo bando saranno incluse soltanto quelle attività che offrono un servizio turistico:
“Una cittadina come la nostra – continua Serafini – ha la necessità di offrire ai visitatori alcuni esercizi commerciali che vendano
prodotti tipici, souvenirs, manufatti artigianali, opere artistiche in ceramica o altro. Il 60% della produzione e della vendita dovrà
riguardare i prodotti tipici del territorio tosco-laziale. Ammessi anche negozi di commercio al dettaglio di prodotti dell’antiquariato,
modernariato, collezionismo e simili. Nel nuovo bando saranno spiegate nel dettaglio le prerogative per accedere ai fondi. La somma
erogata sarà di 13.500 euro per ogni attività, ma chiaramente dipenderà anche da quante richieste avremo”.
“La modalità di erogazione verterà su due anni ed in tre tranche di eguali somme - precisa l’assessore -, un terzo nella prima tranche
all’apertura, la seconda dopo 12 mesi e la terza dopo 24 mesi".

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DATA: 01-10-2022

 https://corrierediviterbo.corr.it/news/viterbo/33285459/talete-sindaca-frontini-affida-pool-esperti.html

Talete, la sindaca Frontini si affida a un pool di esperti
01 ottobre 2022

                                       La giunta comunale lo ha deliberato ieri mattina, all’indomani dell’infuocata assemblea dell’Ato
                                       di giovedì: un pool di esperti affiancherà la sindaca Chiara Frontini nelle difficili decisioni che
                                       l’attendono: ovvero se ritirare o meno il ricorso al Tar contro l’ingresso dei privati in Talete e la
                                       posizione eventualmente da assumere qualora, come proposto dal presidente della Provincia
                                       Alessandro Romoli, si dovesse ripetere il voto della discordia, quello alle modifiche statutarie
                                       della spa propedeutiche alla cessione delle quote, stavolta con l’astensione di Palazzo Gentili
                                       (possessore del 5 per cento delle quote). Che questa replica dell’ormai famosa e contestata
assemblea dell’Ato del 10 giugno scorso vada in scena la prossima settimana non è per nulla scontato: insieme agli avvocati si sta
riflettendo sul da farsi, come spiega al Corriere il capo della segreteria tecnica dell’Ato, l’ingegner Giancarlo Daniele: “Annullare un
voto e ripeterlo non è semplice dal punto di vista legale– dice Daniele – tanto più che il ricorso presentato dai cinque comuni è acqua
fresca”.
In pratica, secondo Daniele, il problema è molto politico e ben poco tecnico. I sindaci di Viterbo, Tarquinia, Monte Romano, Vasanello
e Soriano nel Cimino hanno impugnato non la votazione del 10 giugno (alla quale Palazzo dei Priori, allora sub commissario, non
partecipò) sulle modifiche statutarie – i termini erano scaduti - bensì l’atto di indirizzo n. 116 del 23 giugno con il quale l’Ato aveva
deciso di non revocare a Talete l’affidamento del servizio idrico nonostante le gravi inadempienze (mancanza di investimenti ecc.) per
aspettare la fine della procedura di cessione delle quote. In pratica, in base a questa lettura, il ricorso al Tar sarebbe un atto di facciata
più che di sostanza.

                                      Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                      1
DATA: 30-09-2022

 https://www.lafune.eu/talete-infuocata-assemblea-dei-sindaci-romoli-chiude-il-sindaco-frontini-in-un-angolo/

Talete, infuocata assemblea dei sindaci. Romoli “chiude” il sindaco Frontini in un angolo
HOMEPAGE - VITERBO - Talete è l'argomento che sta tenendo banco in queste ore nell'agenda viterbese. Ieri un'assemblea dei
sindaci infuocata, dove è andato in scena una sorta di "Chiara Frontini contro tutti". O qualcosa di molto simile.

VITERBO – Talete è l’argomento che sta tenendo banco in queste ore nell’agenda viterbese. Ieri un’assemblea dei sindaci infuocata,
dove è andato in scena una sorta di “Chiara Frontini contro tutti”. O qualcosa di molto simile.

L’asse della discussione Frontini-Romoli, con il presidente della Provincia protagonista di una messa in discussione forte dell’operato
del sindaco di Viterbo sul fronte Talete. Viene criticata aspramente la decisione, capitanata dal comune capoluogo, di ricorrere al Tar
sulla decisione dell’assemblea dei sindaci, dove il capoluogo non ha potuto esprimersi perché sotto commissario e avvenuta a una
manciata di giorni dalle votazioni comunali che hanno cambiato la maggioranza, di aprire l’azionariato di Talete ai privati per una
quota pari al 40%.

A rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale oltre a Viterbo anche Tarquinia, Soriano nel Cimino, Vasanello e Monte Romano.
Un’azione legale che chiede un pronunciamento al Tar sulla legittimità di quella votazione, senza però chiedere la sospensiva di
quanto deciso.

Una mossa che, a giudizio di molti sindaci, è più che altro da leggere in chiave politica e demagogica e non come una vera difesa
dell’acqua pubblica, che è invece quanto sostenuto dai ricorrenti.

Presente all’incontro l’amministratore di Talete Salvatore Genova che ha in più passaggi evidenziato la criticità della situazione, resa
ancora più drammatica dal lievitare dei costi dell’energia.

L’azione di trovare privati sul mercato rimane bloccata e per il management della società che gestisce il servizio idrico nell’Ato1 è
quella l’unica via possibile per cercare di salvare Talete dal fallimento. Frontini ha invitato ad andare avanti comunque ma, come più
sindaci e lo stesso Romoli hanno fatto notare, sarebbe un controsenso aprire una ricerca con la spada di Damocle del Tar che
potrebbe annullare tutto.

Da qui la mossa del presidente Romoli: riportare tutto alla votazione di una nuova assemblea, che intenderebbe convocare in tempi
strettissimi, così da permettere a Viterbo di esprimersi. Romoli ha anche annunciato l’intenzione di fare astenere la Provincia, invitato
gli altri comuni a ricalcare la precedente posizione espressa, a favore o contro all’ingresso di privati, e rendendo quindi il voto di
Frontini determinante.

Una mossa che imporrebbe a Frontini una scelta e farebbe decadere l’azione di ricorso al Tar.

Filippo Piccolo

Email: filippofunambolo@gmail.com Facebook: Twitter: @

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DATA: 30-09-2022

 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2022/09/30/tarquinia-al-teatro-rossella-falk-un-docufilm-su-pasolini/

Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 12:19

Tarquinia, al teatro Rossella Falk un docufilm su Pasolini
                       TARQUINIA – Nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, sarà proiettato al
                       Teatro Comunale Rossella Falk il docufilm “un intellettuale in borgata” del regista Enzo De Camillis, tratta dal
                       libro “Io so…”, scritto dallo stesso regista.

                       Il docufilm ripercorre, attraverso varie testimonianze, l’esperienza romana di P.P. Pasolini, descritta dalle parole
                       di intellettuali dell’epoca quali Stefano Rodotà, Gianni Borgna o dai ragazzi di vita di Monteverde.

                       Alla serata parteciperà anche l’attore viterbese Marco Rossi, narratore di comunità, membro onorario
                       dell’Actors Studio di New York, esperto dell’opera pasoliniana e conoscitore delle vicende che legano Pasolini e
                       la Tuscia.

L’appuntamento e presso il Teatro Comunale Rossella Falk a Tarquinia sabato 1 ottobre ore 17:30, ingresso libero.

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DATA: 30-09-2022

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 dambito/

Pubblicato il 30 Settembre 2022 ALLE 07:36

Passaggio dell’acquedotto Medio Tirreno: riconosciuta l’interferenza d’ambito
                                       Il Tar ha accolto le motivazioni dei legali del Consorzio rilevando «apprezzabili motivi di fumus»
                                       Restano sospesi tutti gli atti di trasferimento. Udienza di merito il 17 gennaio 2023

                                       TARQUINIA – L’interferenza d’ambito esiste. Se la Regione Lazio intende spiegare meglio la
                                       propria posizione può integrare la sua relazione, ma intanto ogni trasferimento resta sospeso in
                                       attesa dell’udienza di merito fissata per il 17 gennaio.

                                      Ancora un punto a favore per il Consorzio Medio Tirreno, rappresentato dai legali Angelo
                                      Annibali, Andrea Ruffini, Marco Orlando e Matteo Valente, al termine della camera di
consiglio che si è svolta martedì 27 settembre, con il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) che ha
accolto le argomentazioni del consorzio, ravvisando anche «apprezzabili motivi di fumus».

La questione, come si ricorderà, riguarda il trasferimento delle infrastrutture relative al servizio idrico integrato (Sii) dal consorzio
Medio Tirreno, in liquidazione, agli Ato: rispettivamente a Talete Ato1 per il Comune di Tarquinia e ad Acea Ato2 per quanto riguarda
il Comune di Civitavecchia.

Il braccio di ferro a suon di ricorsi si protrae da tre anni, con la Regione Lazio che ha sempre negato la sussistenza di una interferenza
d’ambito, ritenendo così di dover trasferire tutte le infrastrutture da Medio Tirreno a Talete.

I legali del Consorzio hanno invece sostenuto la necessità di chiarire la difficoltà legata proprio alla presenza di un’interferenza, vale a
dire di un bene unico che parte da Bolsena e arriva a Civitavecchia trovandosi a cavallo di due ambiti: fino a Tarquinia è infatti Ato 1 e
poi, per tutti i beni che arrivano a Civitavecchia, diventa Ato 2.

Il culmine è stato raggiunto tra luglio e agosto di quest’anno, quando la Regione Lazio, ribaltando peraltro la propria posizione, ha
ordinato di procedere con l’immediato “spacchettamento” del Medio Tirreno: in parte ad Acea, per quanto riguarda il Comune di
Civitavecchia, e in parte a Talete, per quanto riguarda il comune di Tarquinia. In tutti gli atti, per tre anni è stato cioè sostenuto,
Regione compresa, che il Medio Tirreno andava tutto a Talete (Ato 1) e che Acea non c’entrava. Poi improvvisamente – come
rimarcato nell’ordinanza del Tar – con il provvedimento di agosto, la stessa Regione, in piena contraddizione rispetto a quando
sostenuto prima (e probabilmente nell’intento chiudere in fretta la vicenda del passaggio dell’acquedotto), ha disposto il
commissariamento del Consorzio Medio Tirreno, nominando quale commissario ad acta Nicola Marcucci.

I legali del Consorzio hanno quindi impugnato le due delibere regionali (quella di fine luglio relativa al trasferimento ai due ambiti e
quella del 12 agosto relativa al commissariamento), per chiedere la sospensione del passaggio e la risoluzione del problema della
interferenza d’ambito: richieste poi accolte con la fissazione della camera di consiglio che si è svolta martedì.

Il passo avanti è stato compiuto: il collegio giudicante ha infatti riconosciuto l’interferenza; ha confermato la sospensione già
disposta con decreto precedente e ha sospeso tutti gli atti di trasferimento fino all’udienza di merito del 17 gennaio 2023, quando
si deciderà se annullare o meno gli stessi atti.

La decisione è arrivata dopo che nei giorni scorsi il commissario, come previsto, ha depositato una propria relazione e il Medio
Tirreno, a sua volta, una contro relazione. Ma non solo. Nel frattempo, infatti, si sono costituite anche l’Autorità d’Ambito Ato 2 e Acea
che hanno sostenuto le ragioni del Medio Tirreno sulla presenza dell’interferenza. Anche il Comune di Civitavecchia è intervenuto con
un atto per sottolineare la stessa cosa.

«È chiaro – spiega l’avvocato Angelo Annibali – che se per ipotesi un domani Talete dovesse chiudere la bocchetta, a Civitavecchia non
arriverebbe più l’acqua. Quindi si rende necessario un provvedimento regionale a monte che risolva questa interferenza». «All’esito
della camera di consiglio – spiega l’avvocato Annibali – il collegio ha sospeso tutto il trasferimento fino a gennaio 2023 e la Regione
Lazio nel frattempo può fornire qualche ulteriore elemento in più se lo riterrà opportuno. Il collegio ha ritenuto presente
l’interferenza sulla base della documentazione prodotta da Medio Tirreno. Ci sono cioè dei beni di proprietà del Comune di
Civitavecchia che stanno in Ato 1, come parte del serbatoio che è un bene indivisibile ed è unico: per il 60 per cento è proprietario il
Comune di Civitavecchia ma si trova in Ato 1 e Civitavecchia è invece in Ato 2, quindi di fatto esiste una rete su due ambiti e bisogna

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DATA: 30-09-2022

 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2022/09/30/passaggio-dellacquedotto-medio-tirreno-riconosciuta-linterferenza-
 dambito/

capire come risolvere il problema».

«Il collegio – aggiunge l’avvocato Annibali – ha scritto che ci sono apprezzabili motivi di fumus, quindi oltre alla sospensione per
periculum, il giudice sostiene che ad un sommario esame della questione la ritiene apprezzabile, quindi fondata nel merito, altrimenti
si sarebbe pronunciato soltanto sul periculum. Ha fatto quindi un passaggio ulteriore per sottolineare, seppure in fase cautelare, che
la questione della interferenza convince. Per noi si tratta di un passaggio importante dopo tre anni che se ne nega la presenza».

«…Ritenuto di ravvisare apprezzabili profili di fumus boni iuris – si legge nell’ordinanza – fermo restando che ogni più ampia
considerazione è demandata alla successiva fase del merito, riservandosi il Collegio di disporre, in quella sede, gli approfondimenti
istruttori che appariranno necessari, nonché di valutare ogni profilo in rito sollevato dalle parti…Da una prima valutazione del
materiale versato in atti…sembra effettivamente emergere, in punto di fatto, la sussistenza di un’interferenza idraulica tra Ato 1 e Ato
2 …In particolare, appaiono avvalorare tale circostanza alcuni passaggi ..in cui si attesta l’esistenza di componenti impiantistiche che si
diramano dal “serbatoio Clementino” (posizionato nel comune di Tarquinia, e dunque nel perimetro dell’Ato1) e giungono
all’impianto “filtri Aurelia” (ubicato nel territorio di Ato2 e destinato ad alimentare la zona del porto e parte del centro abitato del
comune di Civitavecchia), aventi un’estensione di circa 2 Km e attualmente gestite dal ricorrente Consorzio”.

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DATA: 01-10-2022

 http://www.tusciaweb.eu/2022/10/futuro-talete-appeso-un-voto/

Viterbo - Come chiesto dall'amministrazione Frontini si ripete la votazione degli atti per cedere il 40% delle quote e superare lo stallo
del ricorso al Tar - Con l'astensione della provincia il capoluogo sarà determinante

Il futuro di Talete appeso a un voto
di Giuseppe Ferlicca

Viterbo – Il futuro di Talete appeso a un voto.

Il comune di Viterbo, insieme ad altri quattro, ha fatto ricorso al Tar contro la decisione, presa a giugno, a pochi giorni dal voto, di
avviare le pratiche per tentare la carta della cessione quote (40%) e reperire risorse.

A palazzo dei Priori, il commissario scelse di non partecipare e appena insediata, la sindaca Chiara Frontini ha convocato un consiglio
comunale che le ha dato via libera per proporre di ripetere quel voto. Altrimenti, l’amministrazione avrebbe preso altre strade.

                                      Chiara Frontini

                                      Ritenendo la votazione corretta, la possibilità di ripetere non c’è stata e nell’ultimo giorno utile è
                                      partito il ricorso al Tar. Viterbo insieme a Tarquinia, Vasanello, Soriano nel Cimino e Monte
                                      Romano, ha chiesto ai giudici di far valere le proprie ragioni. Determinando, come ha ricordato
                                      l’altro giorno in assemblea il presidente Ato Alessandro Romoli, uno stallo preoccupante per la
                                      società idrica.

                                   Con un ricorso pendente, ci sarà mai un privato interessato a rilevare le quote? Con questo forte
dubbio, Romoli ha annunciato che col ricorso in essere, la procedura si sarebbe fermata.

Di fronte all’intenzione di non retrocedere, nonostante Frontini si sia trovata la quasi totalità dei colleghi sul fronte opposto, senza
contare il parere tecnico dell’amministratore unico di Talete Salvatore Genova, è partita la proposta del presidente Ato. Rivotare
l’atto contestato.

“Invito i comuni che si sono espressi a favore a confermare la votazione – precisa Romoli – la provincia stavolta si asterrà. In questo
modo, Viterbo sarà determinante nella scelta”. Sì o no alla cessione quote. “Così ognuno si assume le proprie responsabilità”.

Probabilmente la riunione sarà fissata venerdì prossimo. Poter ripetere il voto era quanto chiedeva la sindaca Frontini. Che ha
apprezzato la proposta, subordinandola alla visione della due diligence su Talete. Che però, come spiegato dal presidente Genova,
non dà indicazioni in quel senso e comunque sarà fornita.

Dalla riunione dei sindaci, è emerso in modo chiaro che per la società idrica non sembrano esserci altre strade per provare a
reperire liquidità, oltre alla cessione quote.

Si vota di nuovo, come l’amministrazione Frontini aveva chiesto e la partita è in mano al comune di Viterbo.

Giuseppe Ferlicca

                                     Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                     1
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