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NORVEGIA A cura di: Ambasciata d'Italia - NORVEGIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo www.infomercatiesteri.it
INDICE PERCHE' Perchè NORVEGIA Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi TURISMO FLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO NORVEGIA FLUSSI TURISTICI: NORVEGIA VERSO L'ITALIA NORVEGIA
PERCHE' PERCHÈ NORVEGIA La Norvegia e' tra i primi paesi europei per Pil e reddito pro-capite. La Norvegia e' il secondo fonritore di gas e petrolio dell'UE. Importanti investimenti del Fondo Pensioni norvegese in aziende europee. Rilevanti programmi di ammodernamento in campo infrastrutturale. . Il settore della difesa é tra i più importanti e dinamici in Norvegia grazie all'aumento del relativo budget nazionale. . La Norvegia e' tra i primi paesi Il reddito pro-capite e quindi il potere d'acquisto e' tra i più elevati al mondo; nel 2017 il europei per Pil e reddito pro- reddito pro-capite ha raggiunto i 70.590 dollari. Superata la fase di rallentamento dell'attività capite. economica (2014-2016) dovuta anche al calo del prezzo del petrolio, l'economia norvegese si é avviata a partire dal 2017 verso una crescita più sostenuta, trainata anche dagli elevati livelli di consumo interno. Si prevede un aumento della ricchezza nazionale del 2% circa nel biennio 2018-2019,anche per effetto dell'aumento del prezzo degli idrocarburi in atto dalla seconda metà del 2017. La Norvegia e' il secondo Lo sfruttamento delle risorse petrolifere norvegesi ha consentito la formazione di una solida fonritore di gas e petrolio base industriale, tecnologicamente molto avanzata, specializzata nella fornitura di dell'UE. apparecchiature e servizi per l'offshore energetico norvegese. La presenza stabile sulla piattaforma continentale norvegese costituisce per le imprese operanti a vario titolo nel settore Oil&Gas un importante punto di arrivo. Sono qui presenti le più importanti società petrolifere del mondo, tra cui l'Eni che dal 2016 opera nel campo petrolifero di Goliat, l'unico attivo nel Mar di Barents. Importanti investimenti del Il Fondo Sovrano norvegese (GPFG) ha raggiunto al settembre del 2017 il valore di mercato Fondo Pensioni norvegese in di circa un trilione di dollari, il 60,6% dei quali investiti nelle principali borse valori del mondo. aziende europee. Il Fondo detiene il 2,4% del valore complessivo dei listini borsistici europei. Ad oggi permangono notevoli margini di miglioramento per quanto concerne gli investimenti del GPFG in società italiane quotate o in procinto di farlo. Le principali società italiane beneficiarie di investimenti del Fondo sovrano sono Eni, Saipem ed Enel. Rilevanti programmi di Il Governo norvegese ha varato un piano decennale di investimenti infrastrutturali nel settore ammodernamento in campo trasporti del valore complessivo di 22 miliardi di euro. Le Ferrovie norvegesi (Bane-Nor) e infrastrutturale. . l'ente responsabile della rete stradale hanno avviato gare d'appalto per alcuni dei progetti più importanti. Ghella partecipa al progetto più importante di collegamento ferroviario Oslo-Ski mentre Salini-Impregilo sta prendendo parte ad un numero consistente di gare. Il settore della difesa é tra i più Il piano di ammodernamento del settore della difesa norvegese, varato nel 2017, prevede un importanti e dinamici in aumento annuo delle allocazioni per 1,9 mld. di NOK (circa 2 miliardi Euro) onde Norvegia grazie all'aumento del raggiungere, nel prossimo ventennio, un incremento globale di circa 165-180 miliardi di relativo budget nazionale. . corone (18-20 miliardi Euro). Gli obiettivi sono di migliorare le capacità di intervento rapido ed immediato ed accrescere le capacità di difesa autonoma del territorio norvegese. Leonardo Helicopters e VARD (Fincantieri) sono gia' presenti; interessanti prospettive possibile anche per Iveco. Ultimo aggiornamento: 01/07/2018 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Monarchia Costituzionale Superficie 385.186 km² Lingua Norvegese (nelle due forme scritte bokmål e nynorsk), sami Religione Luterana per il 72,4% (2015), 10,8 % altre religioni Moneta Corona norvegese - NOK Ultimo aggiornamento: 28/10/2016 ^Top^ NORVEGIA 1
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DOVE INVESTIRE Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Costruzioni Flussi turistici Bevande Prodotti delle miniere e delle Lo sfruttamento delle potenzialità presenti nella Norwegian Continental Shelf sta diventando cave sempre piu' importante per il mantenimento nel lungo periodo (oltre i 25 anni) dell'attuale attività estrattiva. Lo sfruttamento della promettente regione del Mar di Barents - ove si concentra il 60% circa delle risorse di idrocarburi on ancora sfruttate - comporta uno sforzo tecnologico ed infrastrutturale considerevole, che le società petrolifere possono sotenere solo a seguito di uno sforzo di ottimizzazione dei costi di fornitura che garantisca adeguati profitt. Considerevoli le opportunità che potrebbero aprirsi per le nostre aziende subfornitrici in un contesto nel quale saranno sempre più importanti i prodotti e le soluzioni in grado di ridurre i costi di produzione. Si attira in particolare l'attenzione sulle tecnologie per la mappatura e l'analisi sismica dei blocchi, la riduzione dei costi di trivellamento dei fondali marini e la realizzazione di sistemi di estrazione flottanti e sottomarini. Al riguardo, si segnala l'importanza della partecipazione alla fiera di settore ONS (Offshore Northern Seas) prevista a Stavanger nell’agosto 2018, che rappresenta uno dei più importanti eventi fieristici al mondo nel settore “oil&gas” (ed il più importante in Europa) grazie ai circa 70.000 visitatori per edizione ed alle oltre 1000 aziende espositrici. La ONS si contraddistingue sia per essere una “piattaforma” per l’approfondimento delle tematiche politiche, economiche e tecnologiche che coinvolgono l’industria petrolifera e del gas, sia per offrire l’occasione di presentare le più recenti innovazioni tecnologiche relative alle complesse strutture industriali necessarie all’estrazione e commercializzazione di tali prodotti. L'ICE coordinerà uno spazio espositivo riservato ad una quindicina di imprese italiane, la cui presenza italiana sarà guidata dall’Eni che ha una presenza consolidata in questo Paese in qualità di assegnataria di licenze di esplorazione e sfruttamento petrolifero. Prodotti alimentari Le statistiche di Eurostat confermano che la media prezzi dei prodotti alimentari in Norvegia è la più elevata tra i Paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo ed é superiore del 60% circa rispetto alla media all'Unione Europea. Tale divario è riconducibile sia all'elevato livello medio dei prezzi nel Paese, sia alla struttura produttiva e distributiva del settore alimentare norvegese. Entrambe sono infatti caratterizzate da oligopolio in cui pochi grandi gruppi (e anche cooperative, per quanto concerne il settore lattiero - caseario e delle carni) detengono una quota predominante della produzione e della rete distributiva nazionale. Se da un lato la presenza di mercati oligopolistici rappresenta una considerevole barriera all'accesso di nuovi soggetti imprenditoriali (ncor più quando, come nel settore agricolo, la produzione nazionale beneficia di un elevato livello di sussidio da parte dello stato), dall'altro il limitato assortimento e gli elevati prezzi al consumo potrebbero giustificare l'effettuazione di investimenti da parte delle nostre imprese del settore con l'obiettivo di acquisire quote in un mercato in grado di assicurare un elevato premium price alla produzione di qualità. Costruzioni Nella Sezione Highlights è stato fornito un quadro generale delle interessanti opportunità fornite dal settore trasporti per quanto concerne lo sviluppo di nuovi ambiziosi progetti di ammodernamento della rete ferroviaria e stradale norvegese). La complessità tecnologica di questi programmi, nonché l'ambiziosità degli obiettivi stabiliti dalle Autorità norvegesi per quanto attiene il livello tecnologico, i requisiti di sicurezza, la riduzione dell'impatto ambientale, ed i consumi delle nuove costruzioni previste, renderanno necessario il ricorso ad operatori (sia prime contractors che subfornitori) di comprovata esperienza sul campo. L'effettuazione di investimenti, anche nel quadro di accordi di collaborazione con soggetti locali finalizzati a "presidiare" in modo sistematico questo interessante mercato, potrebbe assicuare rilevanti vantaggi competitivi alle nostre aziende del settore. Flussi turistici Lo sviluppo di attività promozionali, da parte di tour operator e/o catene di hotel italiani - anche d'intesa con le istituzioni del territorio di provenienza, contribuirebbe all'incremento dei flussi turistici norvegesi in Italia, che sono in costante aumento negli ultimi anni anche grazie ad un singificativo numero di cittadini norvegesi che sono proprietari di abitazioni nel nostro paese. In quest'ottica, un'ottima opportunita' potrebbe essere offerta dalla partecipazione alla principale fiera annuale del settore turismo in Norvegia "Reiselivsmesse" destinata al pubblico norvegese (piu' di 45 mila visitatori nell'edizione 2018), che si svolge nel mese di gennaio (primi 15 giorni). La prossima edizione della fiera é prevista ad Oslo nei giorni 11-13 gannaio 2019 e sarà suddivisa in cinque sezioni: Big World, Destination Norway, Cruise, Spa e Property Abroad. NORVEGIA 3
La Regione Marche ha realizzato con successo nel gennaio 2018 un evento divulgativo finalizzato a far conoscere il patrimonio e le bellezze storico-artistiche marchigiane in un'ottica di promozione integrata e sinergica della realtà sia turistica che economica di quella regione. Si auspica che analoghe iniziative possano essere poste in essere da altri enti locali italiani a vario livello, in un mercato come quello norvegese molto attento alla conoscenza di nuove realtà territoriali da visitare ed approfondire. Bevande Le opportunità descritte per questo settore nella sezione "dove vendere" potranno essere sondate e colte attraverso investimenti promozionali mirati, in particolare nel comparto delle bevande alcoliche dove l'export italiano risulta prevalere negli ultimi anni. E' opportuno mantenere una continuità di presenza su questo mercato anche attraverso missioni ad hoc e più ristrette di produttori vinicoli, onde consentire a questi ultimi di aggiornare i consumatori locali sulle caratteristiche, novità ed evoluzione delle loro produzioni. Tali missioni potrebbero idealmente coinvolgere il settore Ho.Re.Ca che ha una forte presa ed una notevole capacità di attrazione nei confronti dei consumatori locali. Di particolare rilivevo, al riguardo, la visita nel febbraio 2018 di una delegazione di produttori del consorzio "I Vini del Piemonte" cha ha organizzato eventi promozionali nelle tre principali città del paese (Oslo, Bergen e Trondheim). Ultimo aggiornamento: 29/06/2018 ^Top^ NORVEGIA 4
COSA VENDERE Prodotti alimentari Bevande Macchinari e apparecchiature Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Prodotti alimentari Nel 2017 le importazioni di prodotti alimentari in Norvegia hanno superato i 6,5 miliardi di euro e sono in costante crescita, nonostante gli alti dazi all'importazione esistenti per alcuni comparti - lattiero caseario, carni e salumi in particolare - e la presenza di una distribuzione oligopolistica che pone spesso delle barriere d'ingresso (in termini di costi di promozione e di margini di intermediazione) molto elevate che limitano la possibilità di accesso di nuove imprese nel mercato norvegese. L'elevato livello del reddito disponibile ed i sempre piu' frequenti viaggi dei norvegesi all'estero hanno favorito la crescita di una domanda di prodotti di qualità, territorialmente tipici, per l'acquisto dei quali il consumatore locale è disposto a corrispondere un adeguato premium price. In virtù di questa tendenza, sempre più diffusa, gli operatori locali hanno iniziato a creare nuovi negozi - o nuovi spazi all'interno degli esercizi esistenti - appositamente dedicati alla promozione ed al commercio di questi prodotti. Notevoli margini di miglioramento sussistono per l'agroalimentare italiano, il cui giro d'affari è calcolabile in Norvegia nell'ordine dei 200-250 milioni di euro, bevande escluse. I consumatori norvegesi sono soprattutto interessati ai prodotti alimentari italiani di alta qualità (anche di nicchia) ed apprezzano in maniera considerevole la cucina italiana al cui buon nome contribuiscono, tra gli altri, i numerosi chef italiani attivi in Norvegia, sia nell'ambito di ristoranti italiani che in quelli di natura più internazionale. Bevande In Norvegia la commercializzazione al dettaglio e la promozione di alcolici è strettamente regolamentata. La vendita al dettaglio è effettuata in regime di monopolio pubblico dalla Vinmonopolet AS, presso il quale si concentra circa il 70% degli acquisti – calcolati in litri – dei consumatori norvegesi. Il restante 30% è assorbito dal canale Ho.Re.Ca. (15%) e dall'acquisto di alcolici nei punti vendita "Duty free" degli aeroporti e porti internazionali presenti nel territorio norvegese (15%, in forte crescita). Nel 2017 l’Italia si è confermata leader del mercato norvegese dei vini con una quota di mercato del 34%, seguita a notevole distanza da Francia e Spagna. L’Italia e’ il solo Paese produttore a figurare a primi tre posti per litri venduti in tutte e quattro i segmenti di mercato: prima nei rossi e nei frizzanti, seconda nei rosé, terza nei bianchi. La leadership italiana è determinata dall’ottimo andamento delle vendite di nostri vini rossi, su cui si concentrano i quasi due terzi degli acquisti totali presso il monopolio. Il primato in questo segmento e’ dovuto al miglior rapporto qualità’-prezzo che la nostra produzione riesce ad offrire al cliente norvegese, sia nei vini da tavola economici che per quanto riguarda le bottiglie di prezzo medio-alto. Soddisfacente la situazione anche nel segmento dei frizzanti che sta registrando il maggior incremento nelle vendite. Al successo dei vini italiani contribuisce anche una intellegente azione di promozione che privilegia la costante presenza su questo mercato attraverso missioni dei produttori vinicoli organizzati nei relativi consorzi, sovente strutturati su base regionale (es. Piemonte e Veneto). Macchinari e apparecchiature Le esportazioni italiani di macchinari e attrezzature in Norvegia ha raggiunto nel 2017 il valore complessivo di 416 milioni di euro milioni di euro, in calo rispetto ai 481 milioni del 2016. Una componente rilevante di tale export è riconducibile ai rapporti di subfornitura in essere con le società operanti nella piattaforma energetica offfshore norvegese. Il calo del valore dell'export nel 2017 é sostanzialmente imputabile al rallentamento del'industria petrolifera che solo a partire dagli ultimi mesi del 2017 ha ripreso a crescere grazie all'aumento del prezzo internazionale degli idrocarburi. Nonostante i positivi risultati conseguiti negli ultimi anni (crescita media annua superiore al 10% dal 2012 al 2014), permangono grandi margini di miglioramento, sia nel comparto oil & gas (che ha comunque avviato un'importante fase di ristrutturazione), sia in altri settori. Tra questi si segnalano in particolare le opportunità crescenti che si sono qui aperte con la progressiva implementazione dell'ambizioso Piano Nazionale dei Trasporti e con le numerose gare d'appalto lanciate nell'ultimo biennio dall'ente ferroviario pubblico Bane-Nor. Sarà prioritario recuperare, inoltre, le posizioni perse nel comparto delle tubazioni e condotte (l'export é sceso dai 91 milioni di euro del 2014 ai 57 del 2017) ed in quello dei motori, generatori e trasformatori (dai 54 milioni del 2015 ai 46 del 2017), coglinedo le opportunità offerte ora dalla ripresa dell'industria degli idrocarburi. Altri mezzi di trasporto (navi e La nautica da diporto è particolarmente diffusa in Norvegia. Si stima che vi siano nel Paese imbarcazioni, locomotive e più di 750.000 imbarcazioni da diporto, a vela o a motore. Di fatto, una famiglia su quattro materiale rotabile, aeromobili e (una su tre nelle zone costiere del sud o dell'ovest del Paese) possiede una barca. Data la veicoli spaziali, mezzi militari) leadership italiana a livello internazionale, esistono pertanto grandi possibilità di crescita per il nostro export del settore della nautica. Interesse anche per le forniture per il trasporto NORVEGIA 5
pubblico (Ferrovie e trasporto pubblico urbano), che possono essere di interesse per le nostre aziende.Il nostro export di navi ed imbarcazioni ha avuto una straordinaria impennata nel 2017 allorquando ha raggiunto i 154 milioni di euro rispetto ai 7,9 ed ai 4,4 rispettivamente del 2016 e 2015. Andrà posta ogni attenzione all'azione di promozione della nostra industria navale anche intensificando la partecipazione di imprese italiane alla fiera Nor-shipping di Lillestrom che ha cadenza biennale ed é uno edi più importanti eventi fieristici del settore a livello mondiale. Di notevole importanza anche l'azione di traino svolta da Fincantieri che ha acquisito il controllo dei cantieri navali norvegesi "Vardo" e che ha consegnato agli inizi del 2018 al committente pubblico norvegese la nave di ricerca polare "Haakon", una delle pià avanzate mai realizzate. per la conduzione di attività scientifiche in acque artiche. Articoli di abbigliamento (anche La popolarità del "made in Italy" è elevata in Norvegia, soprattutto nel settore in pelle e in pelliccia) dell'abbigliamento di alta gamma. Abiti e accessori italiani. IL nostro export si é collocato nel biennio 2016-2017 intorno ai 45 milioni di euro, in calo tra l'altro rispetto agli oltre 50 milioni di euro del precedente biennio. Esistono tuttavia rilevanti opportunità non ancora colte, anche in considerazione dell'elevata capacità di spesa dei consumatori norvegesi e dell'affinamento dei loro gusti. E' in aumento, soprattutto ad Oslo, il numero di esercizi commerciali che vendono prodotti dell'abbigliamento italiano, con specifico riferimento ai marchi più famosi della moda italiana. Dovranno essere sfruttate, in maniera più sistematica, le potenzialità offerte dal prestigio e dalla qualità riconosciuti in Norvegia ai prodotti del "made in Italy".. Ultimo aggiornamento: 28/05/2018 ^Top^ NORVEGIA 6
OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA La politica interna norvegese è caratterizzata da un rilevante grado di stabilità, nonostante il periodico ricambio della classe politica e l'alternanza dei partiti al Governo riscontratasi negli ultimi venti anni. . L’11 settembre 2017 si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Parlamento norvegese che hanno visto prevalere la coalizione di centro-destra (89 seggi), guidata dalla Primo Ministro Erna Solberg (Partito conservatore), sullo schieramento laburista (80 seggi) di Jonas Gahr Stoere..Si é quindi inzialmente costituito un governo di minoranza sostenuto soltanto dal partito conservatore e dal partito del progresso, dato l'iniziale rifiuto dei cristiano-popolari di entrare nella compagine governativa a causa della secca sconfitta subita. Come Primo MInistro é stata confermata la leader dei conservatori Erna Solberg che ha proceduto ad un parziale rimpasto governativo con la nomina agli Esteri di Ine Eriksen Soereide (già ministro della difesa), ed alla difesa di Frank Bakke-Jensen, ministro agli affari europei nel precedente governo. Tre incarichi chiave del Governo (Primo Ministro, Finanze ed Esteri) sono affidati a donne. Nel gennaio 2018 dopo un negoziato piuttosto complesso durato due settimane, è stato raggiunto un accordo per l’allargamento della maggioranza parlamentare (e di governo) ai liberali del Venstre. L’accordo ha consentito un rafforzamento del governo Solberg – divenuto tripartita - che tuttavia continuava a non disporre della maggioranza assoluta in Parlamento. L’obiettivo della maggioranza parlamentare assoluta é stato invece raggiunto nel gennaio 2019 con un ulteriore allargamento della coalizione di governo al partito dei cristiano-popolari, avvenuto dopo complessi negoziati durati alcuni mesi e sfociati in un nuovo programma di governo denominato “piattaforma di Granevollen”. Si tratta del primo esecutivo a maggioranza formalmente non socialista dal 1985, ed é anche la prima volta nella storia politica norvegese che i leader di tutti i partiti al governo sono donne. Il nuovo programma di governo cerca di contemperare le esigenze di partiti comunque molto diversi tra loro attraverso ampi compromessi nei settori più disparati (politica fiscale e commerciale, politiche della famiglia e della biotecnologia, clima e ambiente, spese per la difesa). Le priorità politiche includono: diversificare e stimolare l'economia creando più posti di lavoro e promuovendo l'imprenditorialità, la costruzione di infrastrutture, la ricerca e l'innovazione; sicurezza; migrazione e protezione delle frontiere; cambiamento climatico; le relazioni con l'UE e l'agenda transatlantica, la cooperazione nordica, lo High North. La ristrutturazione dell'economia con la "svolta verde" degli ultimi anni ha acquisito una crescente priorità, anche per l'importanza per Oslo di dare attuaazione agli impegni in tema di riduzione delle emissioni (Accordo di Parigi sul clima) che comporterà nel medio-lungo termine un ridimensionamento del peso specifico dell'industria estrattiva. Questa é tuttavia caratterizzata, a partire dalla seconda metà del 2017, da una ripresa delle attività anche grazie al costante aumento del prezzo degli idrocarburi Il tema migratorio rimane al centro dell’attenzione politica. Il Parlamento norvegese ha fissato a 3.000 unità la quota annua di rifugiati riconosciuti dall’UNHCR che saranno accolti nel 2019 sul territorio norvegese. I nuovi richiedenti asilo nel 2018 sono stati 2.654, con prevalenza del gruppo nazionale turco. Ultimo aggiornamento: 11/03/2019 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI I punti di riferimento della politica estera norvegese sono il rapporto transatlantico e la sua configurazione di sicurezza (NATO), i rapporti con l’Europa (SEE/UE) e con la Russia. . Nel programma dell’attuale esecutivo sono indicate le seguenti priorità in tema di politica estera: 1) l'Artico - inteso come l’insieme delle attività di gestione legale ed economica dell’area circumpolare, con lo sfruttamento delle risorse e delle vie di comunicazione reso possibile dallo scioglimento dei ghiacci, inclusa la partecipazione ai relativi organismi regionali, quali il Consiglio Artico e quello del Mar di Barents - rimane la più importante priorità strategica di politica estera; 2) sostegno alle Nazioni Unite e all'attuazione del diritto internazionale; 3) appartenenza alla NATO, cardine della politica di sicurezza del Paese; 4) affermazione del ruolo di avanguardia della Norvegia in materia di politiche ambientali, per quanto sia la riduzione di emissione nei Paesi industrializzati, sia il sostegno agli interventi nella stessa direzione nei PVS. 5) Accordo sullo spazio economico europeo. Dal gennaio 1994 la Norvegia fa parte dello Spazio Economico Europeo (SEE), partecipando al Mercato Unico e al relativo Consiglio Dal 25 marzo 2001 la Norvegia - insieme agli altri Paesi nordici - partecipa alla cooperazione Schengen. La mancata adesione all'Unione Europea non ha quindi impedito alla Norvegia di intrattenere eccellenti relazioni con i Paesi UE e di seguire con particolare interesse gli sviluppi dell’Unione, tra cui la dimensione settentrionale dell’UE e la politica di sicurezza e difesa comunitaria (in particolare European Defence Fund e European Defence Agency). .6) attenzione all’assistenza ai Paesi in via di sviluppo grazie alla quale Oslo si pone in primissimo piano in termini di NORVEGIA 7
finanziamento pubblico dell’aiuto allo sviluppo che, nel quadro della legge di bilancio 2019, ha beneficiato di un incremento degli stanziamenti di circa 250 milioni di euro. L'APS norvegese si colloca già ora all'1% del Pil e continuerà a rivestire un ruolo importante nella politica estera norvegese anche nei prossimi anni. Particolare importanza rivestono le relazioni con la Russia, sia per quanto attiene l'interesse di Oslo al rafforzamento della stabilità ai propri confini nord-orientali sia per le prospettive di collaborazione economica e di sviluppo dell’area del Mar di Barents. La Norvegia applica le misure sanzionatorie decise dall'UE nei confronti della Russia e si attiene ad una politica verso Mosca di "double track": fermezza in caso di violazione dei principi democratici e del diritto internazionale ma anche volontà di collaborazione su tematiche concrete soprattutto nell'area artica (search and rescue, pervenzione dell'inquinamento ambientale e gestione sowstenibile delle risorse ittiche). La Brexit ha rappresentato sin dall'inizio un elemento prioritario della poliitca estera norvegese, data l'intensità del rapporti biltareali tra Norvegia e Regno Unito. Date le incertezze negli sviluppi del "deal" tra UE e UK, la Norvegia, insieme ad Islanda e Liechtenstein, ha ritenuto preferibile agire sul piano più strettamente bilaterale ed ha concluso nel febbraio 2019 un accordo sul mantenimento dei diritti dei rispettivi cittadini che si troveranno a risiedere e/o lavorare nel territorio dell’altra successivamente alla data fissata per la Brexit (29 marzo 2019). Tale accordo é stato trasmnesso al parlamento norvegese per la necessaria ratifica e diverrà operativo a prescindere dall'esito finale del "deal" UE-UK. Il governo norvegese ha altresì annunciato la conclusione di due accordi con Londra per regolare, nel dopo-Brexit, i rapporti nei comparti del trasporto aereo e dei servizi marittimi. L'obiettivo norvergese nella vicenda-Brexit consiste nel mantenimento dell’integrità ed omogeneità del mercato interno europeo, e per tale motivo i futuri accordi con il Regno Unito cercheranno di consolidare le libertà di movimento già previste dall’accordo sul SEE. Ultimo aggiornamento: 11/03/2019 ^Top^ NORVEGIA 8
OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Anche nel 2018 l’economia norvegese ha confermato il suo soddisfacente stato di salute grazie ad un incremento del Pil pari all’1,4%, sia pure inferiore sia al dato dell’anno precedente (+1,9%) che alle iniziali previsioni che ne stimavano una crescita nell’ordine del 2%. L’outlook per il biennio 2019-2020 si presenta comunque positivo con un incremento delle attività economiche stimato intorno all’1,5-2%, a conferma della tendenza ad una crescita consolidata negli anni. L’economia norvegese ha fatto registrare una costante riduzione del tasso di disoccupazione - sceso dal 4,4% del 2016 al 3,8% del 2018 - ed un corrispondente aumento del livello di impiego della forza lavoro che nello scorso anno ha superato la soglia del 70%, non lontana dal picco del 73% raggiunto un decennio fa. La costante attuazione di politiche mirate a favorire la flessibilità lavorativa e la parità di genere ha fornito un contributo importante al raggiungimento di tale risultato. Ad esso non é tuttavia estranea la priorità da tempo attribuita dal governo sia all’aumento del livello di educazione ed istruzione (soprattutto di alto grado) che alla lotta contro l’abbandono scolastico. Tre i fattori che hanno contribuito all’ulteriore crescita dell’economia norvegese nel 2018. - rilevante aumento delle esportazioni che hanno raggiunto il valore di 999,8 miliardi di corone pari a circa 107 miliardi di euro (oltre il 20% in più rispetto al 2017), grazie soprattutto all’aumento del prezzo degli idrocarburi; - l’aumento del surplus consolidato del bilancio pubblico (comprensivo cioè dei trasferimenti dal fondo sovrano) che é salito nel 2018 a 237,6 miliardi di corone, pari a poco più di 25 miliardi di euro (+59,9% rispetto al 2017). - utilizzo in funzione espansiva dello strumento della politica monetaria. Per buona parte del 2018, la Banca Centrale ha ancorato il tasso ufficiale di sconto allo 0,5% - in linea con la politica dell’eurozona - e solo nel settembre 2018 quest’ultimo é stato aumentato allo 0,75%, anche per contrastare alcune spinte inflazionistiche. L’economia norvegese resta una delle più ricche ed avanzate del mondo, con un reddito pro-capite annuo che ha sfiorato i 68.000 dollari in termini reali ed un prodotto interno lordo di poco superiore ai 400 miliardi di dollari per il 2018. Tuttavia, essa resta ancora dipendente dal settore degli idrocarburi, e continuerà ancora ad esserlo nei prossimi anni come dimostra tra l’altro la politica governativa di apertura di ampi tratti della propria piattaforma continentale all’esplorazione petrolifera. E’ infine essenziale per questa economia mantenere un ordinamento economico mondiale quanto più stabile ed aperto alla libertà degli scambi commerciali, evitando tendenze protezionistiche che la Norvegia cerca di contrastare anche di concerto con l’Unione Europea. Ultimo aggiornamento: 11/03/2019 ^Top^ POLITICA ECONOMICA Il primo obiettivo della politica economica di questo governo é la trasformazione della Norvegia in una “low emission society” con due obiettivi di fondo: la riduzione del 40% nell’emissione di gas serra entro il 2030 e la completa trasformazione entro il 2050 in una economia “verde” ad emissioni zero. I fattori che spingono in tal senso sono il rapido sviluppo nella disponibilità delle tecnologie ambientali; la crescita demografica mondiale che impone un uso più efficiente e razionale delle risorse energetiche; i cambiamenti climatici particolarmente avvertiti nell'area artica. Particolarmente significativi gli impegni assunti dall’industria marittima che mira ad un livello negativo di emissioni entro il 2050, dal trasporto commerciale con una riduzione prefissata delle emissioni tra il 40-60% entro il 2030 e, infine, dal settore delle costruzioni/“real estate” che mira alla piena integrazione entro il 2050 in una economia efficiente sul piano della gestione delle risorse. Di rilevante impatto, inoltre, la proclamazione di Oslo come capitale verde d'Europa per il 2019 e la poliitca comunale di trasformare la capitale in una città "car-free" già a partire dal prossimo anno. Il secondo fattore della politica economica é la reiterata importanza del contributo del Fondo sovrano petrolifero alla formazione della ricchezza nazionale. Il Fondo ha raggiunto nel 2017 il valore record di mille miliardi di dollari (1 trilione di dollari) confermandosi come maggiore investitore finanziario internazionale. Gli amministratori del Fondo stanno perseguendo una revisione della politica di investimenti, con l'obiettivo di aumentare al 70% l'esposizione in titoli azionari e di liberarsi dei titoli obbligazionari in valuta diversa da euro, dollaro e sterlina Inoltre, essi hanno proposto di abbandonare le partecipazioni azionarie detenute dal Fondo nelle società operanti nel settore "oil&gas", al fine di renderlo meno vulnerabile alle variazioni dei prezzi internazionali degli idrocarburi. . La terza priorità é la stabilità del quadro macro-economico. Nel 2018 l'econmia norvegese ha continuato a crescere (+1,4%), consolidando una tendenza in corso ormai da alcuni anni che ha sancito il superamento del "mild winter" dovuto negli anni passati al ribasso dei prezzi petroliferi. L'inflazione, pur in rialzo, é rimasta contenuta al 3% circa, mentre il tasso si discoccupazione é sceso nel 2018 al di sotto del 4%. anche grazie a politiche mirate a favorire la flessibilità lavorativa e la riduzione del "gap" di genere. NORVEGIA 9
Per buona parte del 2018 la politica monetaria é stata finalizzata a sostenere la crescita grazie ad un tasso ufficiale di interesse fissato allo 0,5% e poi aumentato nel settembre 2018 allo 0,75%. Anche per il biennio 2019-2020 l’outlook si presenta positivo con un incremento delle attività economiche stimato intorno all’1,5-2%, a conferma della consolidata stabilità raggiunta da questa economia e della presenza di un sorta di "onda lunga" nella crescita complessiva di questa economia. Ultimo aggiornamento: 11/03/2019 ^Top^ NORVEGIA 10
INDICATORI MACROECONOMICI 2010 2011 2012 2013 2017 2018 PIL Nominale (mln €) 315.245 349.095 395.568 394.185 397.201 390.200 Variazione del PIL reale (%) 0,64 1,52 3,06 0,6 1,8 1,4 Popolazione (mln) 4,91 4,97 5,03 5,09 5,35 5,25 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 52.178,61 53.396,31 55.264,45 56.694,05 70.590 67.402 Disoccupazione (%) 3,58 3,28 3,1 3,5 4,1 3,8 Debito pubblico (% PIL) 49,6 49,6 49,6 49,6 36,2 36,2 Inflazione (%) 2,39 1,3 1,02 2,1 1,7 3,4 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 9,89 3,62 2,69 3,3 12 2,5 Fonte: Anche nel 2018 l’economia norvegese ha confermato il suo soddisfacente stato di salute con un incremento del Pil pari all’1,4% anno su anno; crescita pero’ inferiore sia al dato dell’anno precedente (+1,9%) che alle iniziali previsioni che ne stimavano una crescita nell’ordine del 2%. L’outlook per il biennio 2019-2020 si presenta comunque positivo con un incremento delle attività economiche stimato intorno all’1,5-2%, a conferma della tendenza ad una crescita consolidata negli anni (si potrebbe definirla una “onda lunga”). Ultimo aggiornamento: 14/03/2019 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia NORVEGIA 11
BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2016 2017 2018 Previsioni di crescita 2019 Previsioni di crescita 2020 Totale 76.927 mln. € 87.525 mln. € 108.000 mln. € 3% 3% PRINCIPALI DESTINATARI 2016 (mln. €) 2017 (mln. €) 2018 (mln. €) REGNO UNITO 15.920,4 REGNO UNITO 18.473 REGNO UNITO 23.320 GERMANIA 10.964,4 GERMANIA 13.580 GERMANIA 17.336 PAESI BASSI 8.174,1 PAESI BASSI 8.699 PAESI BASSI 11.528 Italia Position:16 1.008,1 Italia Position:13 1.175 Italia Position:13 nd Merci (mln. €) 2016 2017 2018 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 9.460 10.296 Prodotti delle miniere e delle cave 50.138 3.696 Prodotti chimici 1.056 Prodotti della metallurgia 2.200 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 3.440 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 2.322 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 2.376 Macchinari e apparecchiature 3.440 4.048 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 1.376 1.056 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 67.320 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. NORVEGIA 12
IMPORT Import 2016 2017 2018 Previsioni di crescita 2019 Previsioni di crescita 2020 Totale 62.492,5 mln. € 73.406,6 mln. € 77.000 mln. € 2% 2% PRINCIPALI FORNITORI 2016 (mln. €) 2017 (mln. €) 2018 (mln. €) GERMANIA 7.478 SVEZIA 8.427,9 SVEZIA 9.540 SVEZIA 7.446 GERMANIA 8.142,6 GERMANIA 8.360 CINA 6.876 CINA 7.218,1 CINA 7.744 Italia Posizione: 10 1.874 Italia Posizione: 10 2.243 Italia Posizione: 10 nd Merci (mln. €) 2016 2017 2018 Prodotti delle miniere e delle cave 4.840 Tabacco 413 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1.978 2.112 Articoli in gomma e materie plastiche 2.150 17 Prodotti della metallurgia 4.312 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 5.848 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 6.536 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 7.128 Macchinari e apparecchiature 8.772 10.384 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 8.686 8.976 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 2.838 200 Mobili 2.666 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI Nel 2018 la bilancia commerciale con l'estero fa fatto segnare un surplus di circa 31 miliardi di euro, realizzato grazie all'ottimo andamento delle esportazioni che sono aumentate del 20,6% rispetto all'anno precedente (108 miliardi di euro in valore assoluto rispetto agli 87,52 miliardi del 2017). Alla positiva performance ha fortemente contribuito l’innalzamento dei prezzi dei prodotti petroliferi che hanno consolidato nel 2018 la tendenza alla crescita che era già iniziata a partire dalla metà del 2017. Sul piano merceologico, i prodotti dell'oil&gas sono risultati di gran lunga la principale voce dell'export (62,2% del totale per un valore di oltre 67 miliardi di euro) seguiti dai prodotti ittici (11,7 miliardi e 9,5% del totale), macchinari industriali (3,7%), alluminio (3,4%), materiale elettronico (2,2%), apparecchiature mediche (1,2%), ferro ed acciaio (1,1%) I comparti dell'export in maggiore crescita sono risultati gli idrocarburi (+31,2%), i macchinari industriali (+13,9%) ed il ferro ed acciaio (+12,4%). Le esportazioni si sono dirette prevalentemente verso i paesi europei (83,5%, grazie al libero accesso sui mercati europei garantito dall’accordo sul SEE) ed in misura molto più contenuta verso quelli asiatici (7,8%); la terza area di esportazione è stata il Nord- America (5,6%) seguita da Africa (1,9%) ed America latina (0,8%). Sul piano bilaterale i principali paesi destinatari dell'export norvegese sono stati nel 2018 il Regno Unito (21,6% dell’export norvegese), la Germania (16%), i Paesi Bassi.(10,7%), la Svezia e la Francia (entrambe con il 6,7%). L’Italia si colloca al 13° posto con una quota dell’1,3% dell’export norvegese. Nel complesso le esportazioni rappresentano poco meno del 40% del prodotto interno lordo per una quota pro-capite pari a 22.900 dollari. Quanto alle importazioni, esse sono risultate pari nel 2018 a 77 miliardi di euro circa, in aumento del 4,9% % rispetto al 2017. I principali fornitori della Norvegia, sul piano bilaterale, sono stati la Svezia (12,1% del totale), la Germania (10,9%) e la Cina (10%). Le quattro principali voci dell'import sono stati i macchinari industriali (13,4% del totale), i veicoli (11,7%), il materiale elettronico (9,2%) ed i prodotti in acciaio (5,6%). Il saldo complessivo è stato positivo e pari a 31 miliardi di euro, con un forte incremento rispetto ai 14,12 miliardi del 2017 grazie alla migliorata performance del settore petrolifero. Il governo conta, in prospettiva, di aumentare il peso specifico sull’export detenuto da settori diversi dagli idrocarburi, onde favorire una ulteriore diversificazione dell’economia norvegese e preparare il terreno per un futuro in cui sarà necessariamente ridotta la dipendenza norvegese dall’ oil&gas. NORVEGIA 13
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2012 2013 2017 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) 57.660 58.693 14.119 Saldo dei Servizi (mln. €) -3.892 -1.525 Saldo dei Redditi (mln. €) 778 762 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) -3.892 -3.811 Saldo delle partite correnti (mln. €) 56.040 54.882 Riserve internazionali (mln. €) 56.428 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 29/06/2018 ^Top^ NORVEGIA 14
INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: NORVEGIA (OUTWARD) Stock 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri del paese: NORVEGIA (Outward) Totale (% PIL) % 50,7 % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) mln. € 169.523 mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD. NORVEGIA 15
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: NORVEGIA (INWARD) Stock 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri nel paese: NORVEGIA (Inward) Totale (% PIL) % 36,7 % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) mln. € 122.717 mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD. OSSERVAZIONI NORVEGIA 16
INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: NORVEGIA (OUTWARD) Flussi 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: NORVEGIA (Outward) Totale (% PIL) % 16,7 % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) mln. € 13.433 mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD. NORVEGIA 17
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: NORVEGIA (INWARD) Flussi 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: NORVEGIA (Inward) Totale (% PIL) % -6,2 % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) mln. € -4.996 mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD. OSSERVAZIONI NORVEGIA 18
MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Gas naturale, Petrolio, Condensati MLN Standard cubic metre 211 219,52 224,7 213,7 216,7 s of oil equivalent NORVEGIA 19
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea Numerosi operatori italiani lamentano l’esistenza di barriere non tariffarie e di pratiche di business opache e poco trasparenti che di fatto costituiscono ostacoli all’ingresso in Norvegia dei loro prodotti. Ultimo aggiornamento: 29/06/2018 ^Top^ NORVEGIA 20
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2016 2017 2018 Val Pos. Val Pos. Val Pos. (0 - 100) 138 paesi (0 - 100) 137 paesi (0 - 100) 140 paesi GCI 5,4 11 5,4 11 78,16 16 Sub indici Requisiti di base ( %) 6,1 6 6 6 Istituzioni (25%) 5,9 5 5,8 6 76,72 8 Infrastrutture (25%) 4,9 34 5 34 74,65 45 Ambiente macroeconomico (25%) 6,8 1 6,6 1 100 1 Salute e Istruzione Primaria (25%) 6,6 11 6,6 9 98,41 9 Fattori stimolatori dell'efficienza ( %) 5,3 11 5,3 14 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 5,9 7 5,9 8 83,93 8 Efficienza del mercato dei beni (17%) 5,1 21 5 22 62,85 29 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 5,3 9 5,1 12 73,46 14 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 5,2 9 5,2 9 80,09 23 Diffusione delle tecnologie (17%) 6,2 7 6,1 11 81,64 10 Dimensione del mercato (17%) 4,4 49 4,4 49 61,34 50 Fattori di innovazione e sofisticazione ( %) 5,2 13 5,2 13 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 5,4 10 5,4 12 77,02 9 Innovazione (50%) 5,1 12 5 14 67,78 20 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 15/02/2019 ^Top^ 2016 2017 2018 Val Pos. Val Pos. Val Pos. (0 - 100) 186 paesi (0 - 100) 186 paesi (0 - 100) 186 paesi Indice di Liberta Economica 70,8 32 74 25 73 26 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 15/02/2019 ^Top^ NORVEGIA 21
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 2012 Val Pos. Val Pos. (0 - 7) 132 paesi (0 - 7) 132 paesi ETI 5,3 7 5,2 12 Sub indici Accesso al mercato (25%) 4,7 33 4,2 49 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 4,7 33 4,2 49 Amministrazione doganale (25%) 5,6 18 5,6 17 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,6 42 4,5 43 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 6,1 8 5,9 10 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 6,2 9 6,3 6 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 5,1 21 5,2 22 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 5,4 23 5,3 25 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 4,4 33 4,2 39 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 5,6 10 6,2 6 Contesto business (25%) 5,9 7 5,7 9 Regolamentazione (50%) 5,4 11 5,3 9 Sicurezza (50%) 6,5 5 6,1 10 Fonte: Elaborazioni Agenzia ICE su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 ^Top^ 2010 2012 Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 49,7 52,8 Fonte: Per un'analisi dettagliata sull'andamento dell'interscambio commerciale della Norvegia con l'estero si rimanda alla Sezione Outlook Economico/Bilancia Commerciale. Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 ^Top^ OSSERVAZIONI Vd. Sezione "Outlook Economico", voce Bilancia Commerciale. Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 ^Top^ NORVEGIA 22
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2015 / 2016 2016 / 2017 2017 / 2018 Accesso al finanziamento 11,8 8,3 14 Aliquote fiscali 12,9 17 20,3 Burocrazia statale inefficiente 12 12,2 10,1 Corruzione 1,2 0 0,2 Crimine e Furti 0 0,9 0 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 2,7 1,5 2,2 Forza lavoro non adeguatamente istruita 3,5 3,3 1,6 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 12,7 8,9 6,1 Inflazione 1 0 0,4 Instabilita delle politiche 2,5 1,8 2,4 Instabilita del governo/colpi di stato 1 1,2 1,4 Normative del lavoro restrittive 15,7 14,9 14,2 Normative fiscali 6,3 12,8 8,5 Regolamenti sulla valuta estera 3,5 4,5 1,4 Insufficiente capacita di innovare 13,1 12,8 17 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 19/10/2017 ^Top^ NORVEGIA 23
BUSINESS COST Unita 2013 2014 2015 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o € per anno 252.490,42 248.054,97 235.833,35 Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle € per anno 162.856,02 144.354,82 138.396,5 multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o € per anno 184.018,31 179.626,72 154.421,79 regionali. Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con € per anno 106.152,84 100.052,84 94.470,05 predominanza della responsabilita di staff. Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze € per anno 114.455,3 108.797,29 95.176,1 gestionali o regionali. Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria € per anno 63.489,95 61.726,43 58.768,9 senza o con ridotte responsabilita di supervisione. Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi € per anno 55.247,38 53.699,87 49.548,99 supervisionati da posizioni senior. Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 € per m2 784,85 672,25 561,87 per anno. per anno Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 224,01 183,72 227,9 per anno Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per € per kwH 0,08 0,08 0,06 KwH. Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 1,01 0,98 1,11 Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. € per 18,97 18,96 11,37 linea/mese Aliquota fiscale corporate media. % 27 27 27 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 25 25 27 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 47,8 47,2 47,2 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/03/2017 ^Top^ NORVEGIA 24
INDICE DOING BUSINESS 2018 2019 Val Pos. Val Pos. (0 - 7) 190 paesi (0 - 7) 190 paesi Posizione nel ranking complessivo 8 7 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 19 22 Procedure - numero (25%) 4 4 Tempo - giorni (25%) 4 4 Costo - % reddito procapite (25%) 0,9 0,9 Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di 4,8 4,6 una attivita - % reddito procapite (25%) Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 21 22 Procedure - numero (33,3%) 11 11 Tempo - giorni (33,3%) 110,5 110,5 Costo - % reddito procapite (33,3%) 0,6 0,6 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 23 19 Procedure - numero (33,3%) 4 4 Tempo - giorni (33,3%) 66 66 Costo - % reddito procapite (33,3%) 11,4 11 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 14 13 Procedure - numero (33,3%) 1 1 Tempo - giorni (33,3%) 3 3 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 2,5 2,5 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 77 85 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8 5 6 max) (37,5%) Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 6 5 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 10 15 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 7 7 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) 5 5 (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria 8 8 (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) 28 30 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 4 5 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai 83 79 pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 21,6 37 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 22 22 Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore) 2 2 Adempimenti doganali per esportare - costo (USD) 125 125 Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo 2 2 (ore) Adempimenti doganali per importare - tempo (ore) 2 2 Adempimenti doganali per importare - costo (USD) 125 125 Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo 2 2 (ore) Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 8 3 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 400 400 Costi - % del risarcimento (33,3%) 9,9 9,9 Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 11 14 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 6 5 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 28/03/2019 ^Top^ NORVEGIA 25
ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO La Norvegia assicura un elevato livello di accesso al credito. Il sistema bancario é nel complesso ben funzionante e non ha risentito in modo sostanziale della crisi finanziaria del 2008. Esso si caratterizza per i seguenti fattori: 1) dimensioni non accessive (gli assets bancari totali sono pari a circa due volte il Pil nazionale, rispetto ad es. alle quattro volte della Svezia), anche perché i prestiti si indirizzano prevalentemente verso clienti nazionali; 2) alto livello di concentrazione, come dimostrato dalla principale banca norvegese - Der Norske Bank - che deitene da sola il 30% del mercato creditizio relativo sia alle imprese che alle famiglie; 3) prevalenza delle banche nazionali, anche se la quota di mercato delle banche straniere é cresciuta negli ultimi anni fino a raggiungere il 21% dei prestiti alle imprese ed il 35% di quelli al dettaglio. Il soddisfacente stato di salute del sistema bancario é dimostrato, tra l'altro, dall'elevato livello sia dei depositi bancari - pari nel 2017 a circa 240 miliardi di euro - che del volume complessivo di prestiti che ha raggiunto quasi 490 miliardi di euro. Notevole inoltre il numero di transazioni effettuate con moneta elettronica - 417 all'anno pro-capite - mentre l'uso del contante é limitato al 2,5% crica delle transazioni. Il credito al consumo é aumentato ell'ultimo quinquennio dell'8-9% circa alll'anno ed ha raggiunto i 90 miliardi di corone (poco meno di un miliardi di euro) alla fine del 2017. Nuovi operatori, nazionali e non, sono entrati in tale mercato nell'ultimo decennio anche grazie alla diffusione delle carte di credito che ammontano complessivamente al 55% del totale del credito al consumo. Il governo é impegnato nella tutela dei consumatori con due iniziative relative al miglioramento del sistema di marketing degli operatori e delle modalità di invoicing delle carte di credito, con l'obiettivo di lungo periodo di introdurre un sistema di rating delle compagnie finanziarie. Nel complesso il sistema bancario norvegese ha fornito - e continua tuttora a farlo - un importante contributo alla crescita economica nazionale, avendo con successo affrontato alcune sfide cruciali - quali l'ammodernamrnto del sistema finanziario, l'introduzione di nuove tecnologie con conseguente taglio del numero degli istituti finanziari e dei relativi costi di gestione, l'ampia diffusione di nuove forme di pagamento con la comparsa di nuovi operatori sul mercato nazionale. Ultimo aggiornamento: 01/07/2018 ^Top^ NORVEGIA 26
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