RADAR Niente sarà più come prima
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RADAR Niente sarà più come prima 17 – 23 aprile 2023 ü POLITICA E ANTIPOLITICA: italiani alla ricerca di un approccio moderato ü ANIMALI SELVATICI: salvate l’orsa JJ4 ü NOI E LA PUBBLICITÀ: cosa ci infastidisce, cosa permea i nostri giudizi e si sedimenta nella memoria PANNELLO SWG: LA PERCEZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA NAZIONALE
1. POLITICA E ANTIPOLITICA L’attuale sistema politico, economico e sociale suscita un discreto malcontento tra gli italiani, a ritenere che l’attuale sistema vada più o meno bene è all’incirca un italiano su quattro. La maggioranza esprime la necessità di un cambiamento da realizzare rimanendo nel perimetro del contesto democratico. Vi è poi un segmento del 16% che mostra un’inclinazione a volere un ribaltamento radicale dello status quo, da perseguire anche con rivolte o svolte autoritarie. Una tendenza antisistemica particolarmente presente nell’area di destra e che appare correlata anche con propensioni anti-mainstream come il sostegno a Putin o il movimento no-vax. Nel complesso, la quota di cittadini con questa visione più critica e radicale si è ridotta negli ultimi 5 anni, in particolare durante la pandemia, la quale ha messo in evidenza l’esigenza di soluzioni moderate e di una società regolata. Buona parte degli Italiani si identifica con un’ideologia progressista o un approccio moderato, due orientamenti che hanno lentamente preso piede negli ultimi 5 anni. Cresce al contempo anche la quota di italiani che si riconoscono maggiormente nella politica tradizionale piuttosto che nell’antipolitica. Questa visione è identificabile anche nella strada preferita dagli italiani per raggiungere il cambiamento: in calo la quota che lo cercherebbe con soluzioni rivoluzionarie, in aumento invece la quota di chi preferirebbe perseguire la strada delle riforme, che sfiora ormai il 60%.
La maggioranza cerca il cambiamento tramite le riforme, mentre il 16% auspica un rovesciamento radicale del sistema attuale Pensi all'attuale sistema sociale, economico e politico che vige in Italia. Secondo lei il sistema capitalistico e democratico italiano... VA BENE COSÌ COM’È 2 è corretto alla base ma VA MIGLIORATO SU CERTI ASPETTI 24 I PIÙ ANTISISTEMA SOSTENITORI DI PUTIN NEL CONFLITTO 33 ANDREBBE RIFORMATO PROFONDAMENTE dalle forze politiche 42 AUTOCOLLOCATI A DESTRA 33 NON VACCINATI 26 ANDREBBE CAMBIATO IN MODO DRASTICO, se necessario anche con rivolte o svolte autoritarie 16 ELETTORI M5S 24 45-54 ANNI 24 NON SAPREI 16 RESIDENTI AL SUD NELLE ISOLE 23 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 12 – 17 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un Tutti i diritti riservati 3 campione rappresentativo nazionale di 1.200 soggetti maggiorenni.
Crescono negli ultimi 5 anni il sentimento progressista e l’area moderata, si indebolisce invece la spinta antisistema Suddivisione dell’elettorato in base all’autodefinizione delle proprie posizioni politiche (ricodifica di 28 etichette politiche) Critici antisistema 28 25 Area moderata 23 23 20 Galassia progressista 15 15 14 Prima gli italiani 13 / sovranisti 13 Liberisti conservatori 7 Estremisti 4 destra/sinistra luglio 2017 giugno 2018 maggio 2020 aprile 2023 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 12 – 17 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un Tutti i diritti riservati 4 campione rappresentativo nazionale di 1.200 soggetti maggiorenni.
In calo il rifiuto verso la politica tradizionale: solo un italiano su quattro si sente vicino all’antipolitica Lei si sente più vicino... 2023 2018 41 ALLA POLITICA 32 25 ALL'ANTIPOLITICA 33 34 NON SAPREI 35 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 12 – 17 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un Tutti i diritti riservati 5 campione rappresentativo nazionale di 1.200 soggetti maggiorenni.
Rispetto al 2018 si riduce in modo significativo il supporto verso metodi rivoluzionari, più della metà degli italiani sostiene la strada delle riforme Alcuni ritengono che per cambiare veramente le cose in Italia ci vorrebbe una rivoluzione, altri pensano che occorre andare sulla strada delle riforme. Quale delle due posizioni condivide maggiormente? 58 RIFORME 44 RIVOLUZIONE 41 28 NON SAPREI 15 14 maggio 2018 ottobre 2019 novembre 2020 maggio 2022 aprile 2023 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 12 – 17 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un Tutti i diritti riservati 6 campione rappresentativo nazionale di 1.200 soggetti maggiorenni.
2. ANIMALI SELVATICI In una Italia in cui la tutela dell’ambiente viene vista sempre meno come una necessità (-12% in 2 anni), quanto piuttosto come un valore o una utopia incompatibile con lo sviluppo economico, si afferma sempre più il tema della convivenza tra uomo e natura, e in particolare tra uomo e animali selvatici. Per quasi 3 italiani su 4 l’uomo non può continuare a distruggere l'habitat degli animali selvatici, ma deve imparare a rispettarlo. Una convivenza con gli animali selvatici è possibile per il 68%, ma solo a patto che l’uomo metta in atto iniziative volte a limitare il rischio di incidenti, come il monitoraggio degli animali in tempo reale, o la formazione della popolazione su come comportarsi in caso di incontri con animali pericolosi. Per quasi 4 italiani su 10, però, bisognerebbe evitare del tutto che gli animali possano entrare nei centri abitati, a costo di recluderli nei parchi o negli zoo. Per costoro, quindi, deve esistere un netto confine tra il mondo animale e quello degli umani, anche alla luce delle sempre più frequenti incursioni degli animali selvatici nelle città; i cinghiali, tra tutti, sono considerati i più pericolosi, soprattutto tra quanti vivono in periferia. In merito alla recente vicenda dell’orsa JJ4, la stragrande maggioranza della popolazione la difende: non è giusto abbatterla (64%), perché non ha senso uccidere un animale selvatico per il solo fatto di essersi comportato per sua natura (67%). L’orsa è vista quindi come un capro espiatorio, e il suo abbattimento sembra più una forma di vendetta che una tutela della sicurezza dei cittadini per il 58% dei rispondenti. Per quasi un italiano su tre, infine, la colpa è dell’uomo, che ha sbagliato a reintrodurre sulle alpi animali pericolosi come gli orsi e i lupi.
Tutela dell’ambiente: si polarizzano le posizioni. Aumenta chi la ritiene un valore, ma anche coloro per cui è una speranza incompatibile con la crescita Parliamo ora di ambiente ed ecologia. Secondo lei, la tutela dell'ambiente è… 65 UNA NECESSITÀ 69 57 67 25-34 anni UN VALORE 22 UNA SPERANZA POCO 24 41 18-24 anni COMPATIBILE CON LO 20 SVILUPPO ECONOMICO 6 7 12 15 55-64 anni 6 UNA MODA 5 7 2021 2022 2023 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 19 – 21 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 8 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Quasi 4 italiani su 10 vorrebbero un confine netto tra mondo animale e umano, a costo di recludere gli animali nei parchi o negli zoo Parliamo ora in particolare della convivenza tra uomo e animali selvatici. Quanto è d'accordo con le seguenti affermazioni? L’UOMO NON PUÒ CONTINUARE A DISTRUGGERE L'HABITAT DEGLI ANIMALI SELVATICI. Deve imparare a rispettarli e a convivere con essi 73 80 residenti over nelle Isole 77 55 anni LA CONVIVENZA TRA UOMO E ANIMALI SELVATICI È FATTIBILE, purché l'uomo si impegni con iniziative volte a limitare il rischio di incidenti 68 76 over 64 anni 73 residenti al Centro LE NOSTRE CITTÀ SONO SEMPRE PIÙ ASSEDIATE DAGLI ANIMALI SELVATICI che rappresentano un pericolo per tutti i cittadini 47 53 residenti al Sud 52 residenti al Centro IL POSTO DEGLI ANIMALI SELVATICI SONO I PARCHI E GLI ZOO, si deve fare in modo che non possano entrare nei centri abitati 39 55 residenti al Sud LA SICUREZZA DELL'ESSERE UMANO È L'ASPETTO PIÙ IMPORTANTE gli animali feroci vanno eliminati o messi in condizione di non poter aggredire 38 45 residenti al Sud NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 19 – 21 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 9 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Cinghiali e ratti animali più pericolosi di orsi e lupi Su una scala da 1 (per niente pericoloso) a 10 (del tutto pericoloso), secondo lei, quanto gli animali indicati rappresentano realmente un pericolo per le persone nel nostro Paese? % SOMMA 8-10 - MOLTO PERICOLOSI CINGHIALI 41 46 chi vive in periferia RATTI 39 ORSI 32 35 chi vive in piccoli centri VIPERE 31 35 chi vive in periferia LUPI 30 CANI RANDAGI 24 27 chi vive in periferia NUTRIE 20 GABBIANI 17 21 chi vive nelle grandi città NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 19 – 21 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 10 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Abbattere JJ4 una scelta nonsense, una forma di vendetta che non renderà i cittadini più sicuri. Per il 30% introdurre animali pericolosi sulle alpi è stato un grave errore Negli ultimi giorni si è discusso molto del caso dell'orsa JJ4, che ha aggredito e ucciso un runner in Trentino Alto Adige, dopo aver già aggredito nel 2020 due cacciatori. Secondo lei… % D’ACCORDO PENSARE DI ABBATTERE UN ANIMALE SELVATICO come un orso, perché si è comportato da animale selvatico, NON HA SENSO 67 74 residenti al Sud e nelle Isole NON È GIUSTO CHE L'ORSA VENGA ABBATTUTA l'orsa si trovava nel suo habitat, ha reagito per difesa, in quanto spaventata o infastidita dalla presenza dell'uomo 64 70 residenti al Centro L'ORDINANZA DI UCCISIONE DELL'ORSA JJ4 È UNA FORMA DI VENDETTA più che di tutela della sicurezza dei cittadini 58 65 residenti al Centro REINTRODURRE SULLE ALPI ANIMALI COME GLI ORSI O I LUPI È STATO UN GRAVE ERRORE e ora ne paghiamo le conseguenze 30 35 residenti al Sud IL VERO ERRORE È STATO NON ABBATTERE L'ORSA JJ4 DOPO IL PRIMO EPISODIO di aggressione di cui si era resa protagonista 24 35 residenti al Sud È GIUSTO CHE L'ORSA VENGA ABBATTUTA gli orsi sono animali aggressivi, con l'istinto naturale di uccidere e lei ha dimostrato di poter mettere in pericolo la vita dell'uomo in ben 2 occasioni 20 30 residenti al Sud NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 19 – 21 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 11 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
3. NOI E LA PUBBLICITÀ Viviamo immersi nella sovrabbondanza informativa. L’attenzione è merce rara, sempre più scarsa e perciò preziosa. La pubblicità ha il compito di catturarla e, in pochi secondi, lasciare il segno. L’abbondanza dei contenuti pubblicitari è percepita in tutti i media, in particolare per TV in chiaro, quotidiani/riviste online e YouTube. Su quest’ultimo l’effetto degli ADV è percepito in modo negativo, probabilmente a causa della frequenza eccessiva che interrompe la visione dei contenuti di interesse. Meno negativo, invece, l’effetto degli ADV su quotidiani/riviste cartacee e la radio, media più ‘tradizionali’ in cui la presenza di interruzioni genera meno fastidio e risulta più accettata. Siamo quotidianamente accerchiati da pubblicità di vario genere, spesso personalizzate e confezionate sui nostri gusti e preferenze. Il giudizio che ognuno di noi si crea nei confronti di questo o quello spot è maggiormente legato allo stile della pubblicità (musica, tono, estetica) che dal prodotto/servizio comunicato e ancor meno dal canale (tradizionale vs. digitale) attraverso cui vengono veicolati. Avere un ricordo dettagliato dei contenuti pubblicitari può risultare difficile. A distanza di tempo, musica e slogan emergono come gli elementi più ricordati e distintivi di uno spot: la memoria uditiva supera quella visiva. Di contro, le informazioni sul prodotto e i volti dei protagonisti assumono contorni più sfuocati e un peso marginale.
Free TV, quotidiani, social e radio: pubblicità in abbondanza per 8 su 10. L’impatto varia con i canali ed è migliore su carta stampata In ciascuno dei seguenti media che utilizza, quanto direbbe che la pubblicità è presente? E generalmente che effetto le fanno gli annunci pubblicitari sui diversi media che utilizza? TOTALE PUBBLICITÀ EFFETTO EFFETTO SALDO % POSITIVO INDIFFERENZA NEGATIVO POSITIVO – NEGATIVO IN ABBONDANZA TELEVISIONE IN CHIARO 94 42 26 32 +10 QUOTIDIANI E RIVISTE ONLINE 84 32 36 32 = YOUTUBE 84 31 30 39 -8 RADIO TRADIZIONALE 82 39 36 25 +14 FACEBOOK E/O INSTAGRAM 82 35 28 37 -2 QUOTIDIANI E RIVISTE CARTACEE 80 51 36 13 +38 NEWSLETTER 66 33 46 21 +12 TELEVISIONE A PAGAMENTO 63 42 29 29 +13 RADIO ONLINE E PODCAST 60 39 36 25 +14 PIATTAFORME DI STREAMING 35 35 37 28 +7 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6 – 9 marzo 2023. Tutti i diritti riservati 13 Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 600 soggetti 18-65enni.
Ad irritarci di più sono frequenza, ripetitività ed interruzione forzata. Ma gli elementi di disturbo variano tra giovani e senior Personalmente cosa la infastidisce di più delle pubblicità? la FREQUENZA, il fatto che appaiano troppe volte in poco tempo 46 58 Boomers la RIPETITIVITÀ, che mi capiti di vedere sempre le stesse per molte volte 44 60 Boomers che si INTROMETTANO E INTERROMPANO i contenuti che stavo guardando 43 49 Boomers che siano INVASIVE, che appaiano senza che ci sia la possibilità di evitarle 34 39 Gen Z la LUNGHEZZA, il fatto che durino troppi minuti 31 36 Gen Z il RUMORE, gli effetti sonori ad alto volume 20 32 Boomers che mi appaiano FUORVIANTI, INGANNEVOLI E PARZIALI 17 23 Gen Z che siano TROPPO AGGRESSIVE, che vogliano metterti pressione 17 che siano POCO ORIGINALI, con sempre le stesse tecniche di marketing 17 23 Gen Z che siano INAPPROPRIATE, contro i miei princìpi e la mia sensibilità 13 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6 – 9 marzo 2023. Tutti i diritti riservati 14 Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 600 soggetti 18-65enni.
Lo spot che ci piace: lo stile orienta i nostri giudizi più del prodotto- servizio in sé; i valori incidono più di personaggi e testimonial Nel farsi un'opinione o dare un giudizio su un contenuto pubblicitario che vede, quanto sono importanti i seguenti aspetti? % MOLTO + ABBASTANZA IMPORTANTE lo STILE del contenuto pubblicitario (tono, estetica, musica ecc.) 67 72 Gen Z il SUPPORTO (testo, immagine, audio, video ecc.) 61 il TIPO DI PRODOTTO o SERVIZIO pubblicizzato 60 68 Gen Z i VALORI che trasmette 57 il MOMENTO in cui ne fruisco (lavoro, relax, spostamenti ecc.) 49 il CANALE (cartaceo, web, tv, radio ecc.) 43 50 Millennials i PERSONAGGI PROTAGONISTI 42 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6 – 9 marzo 2023. Tutti i diritti riservati 15 Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 600 soggetti 18-65enni.
Cosa ci resta in mente: musica elemento distintivo, più delle immagini e del brand. E le informazioni sul prodotto si disperdono Solitamente cosa si ricorda delle pubblicità? Cose le resta più a mente? (POSSIBILI 3 RISPOSTE) 43 Millennials 45 36 19 Gen X 30 28 19 Boomers 16 15 15 11 11 11 MUSICA SLOGAN MARCHIO / IMMAGINI MESSAGGIO ATMOSFERA INFORMAZIONI VOLTI LUOGHI NON BRAND CHE VUOLE SUL PRODOTTO SAPREI TRASMETTERE NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6 – 9 marzo 2023. Tutti i diritti riservati 16 Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 600 soggetti 18-65enni.
PERCEZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA PERCEZIONE DELL’EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA NELLE DUE SETTIMANE PRECEDENTI L’INTERVISTA NEI MESI SUCCESSIVI ALL’INTERVISTA 54 PEGGIORERÀ 61 PEGGIORATA 53 45 INVARIATA 41 36 41 INVARIATA 27 14 10 MIGLIORATA 6 MIGLIORERÀ 12 mag giu lu g ago set ott nov di c gen feb mar apr mag giu lu g ago set ott nov di c gen feb mar apr 2022 2022 2021 2022 2022 2022 2022 2022 2023 2023 2023 2023 2022 2022 2022 2022 2022 2022 2022 2022 2023 20232 2023 2023 2022 2023 2022 2023 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Medie mensili. Date di esecuzione ultima rilevazione: 19-21 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni. Tutti i diritti riservati 17
INTENZIONI DI VOTO 24 APRILE 2023 Differenza rispetto Differenza rispetto al 17/04/2023 al 17/04/2023 Fratelli d'Italia 28,6 -0,4 Alleanza Verdi-Sinistra 3,0 -0,1 Partito Democratico 21,1 +0,1 Italia Viva 2,4 -0,2 Movimento 5 Stelle 15,4 = +Europa 2,4 +0,1 Lega 9,3 -0,1 Per l'Italia con Paragone 2,3 +0,2 Forza Italia 6,6 +0,3 Unione Popolare 1,8 -0,1 Azione 4,4 -0,2 Altro partito 2,7 +0,4 Non si esprime: 37% (-1) FDI 28,6 PD 26,0 M5S 21,1 19,1 LEGA 15,4 15,4 8,8 FI 8,1 9,3 6,6 Politiche 2022 ott 2022 nov 2022 dic 20 22 gen 2023 feb 2023 mar 2023 3 apr 2023 11 apr 2023 17 apr 2023 24 apr 2023 (Camera) NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione 19 – 24 aprile 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni. I dati da ottobre 2022 a marzo 2023 si riferiscono a medie mensili. Tutti i diritti riservati 18
“There is nothing so stable as change” Bob Dylan Valori, comportamenti, gusti, consumi e scelte politiche. Leggerli e anticiparli è la nostra missione. Fondata a Trieste nel 1981, SWG progetta e realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali, studi di settore e osservatori, analizzando e integrando i trend e le dinamiche del mercato, della politica e della società. SWG supporta i propri clienti nel prendere le decisioni strategiche, di comunicazione e di marketing, attraverso la rilevazione, la comprensione e l’interpretazione del pensiero e dei comportamenti dell’opinione pubblica e degli stakeholder, alla luce delle dinamiche degli scenari sociali, politici ed economici, utilizzando metodologie affidabili e innovative. ü AFFIDABILITÀ, 40 ANNI DI ESPERIENZA SUL MERCATO E MANAGERIALITÀ ü INNOVAZIONE, DEGLI STRUMENTI, DEI PROCESSI E DEI CONTENUTI ü CURA ARTIGIANALE, PERSONALIZZAZIONE DELL’OFFERTA E CENTRALITÀ DELL’INTERPRETAZIONE ü DATI, MOLTEPLICITÀ DELLE FONTI E FIELDWORK PROPRIETARIO ü ALGORITMI, SOLUZIONI AFFIDABILI E SCALABILI ü PERSONE, ETICA PROFESSIONALE E RIGORE METODOLOGICO SWG S.p.A. - Società Benefit da dicembre 2022 SWG è membro di ASSIRM, ASSEPRIM, MSPA e ESOMAR. Sistema di gestione certificato ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2015. Privacy Policy adeguata al GDPR. TRIESTE MILANO ROMA Via San Giorgio 1 - 34123 Via G. Bugatti 5 - 20144 Piazza di Pietra 44 - 00186 Tel. +39 040 362525 Tel. +39 02 43911320 Tel. +39 06 42112 Fax +39 040 635050 Fax +39 040 635050 Fax +39 06 86206754 swg.it | info@swg.it | pec: info@pec.swg.it @swg_research @swg_research SWG S.p.A.
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