QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro

Pagina creata da Vittoria Guerra
 
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QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
Teatro Massimo Cagliari / Teatro Eliseo Nuoro
                                        RAGGIUNTO
                                         ABBIAMO
                                         CHE NON

                                         ANCORA
                                          QUEL
QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
anāgata n°1 / 2019

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Il primo numero ufficiale di anāgata rappresenta un vagito creativo,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  il fremito di una nuova impresa, lo spaesamento del nuovo.
Gianluigi Pili, Giomaria Pisanu, Giulia Giglio, Giuseppe Biggio, Giuseppina Loria, Giuseppina Medde, Grazietta Lindiri, Ivan Faiella, Jacopo Cullin, Luca Maciocco, Luca Sale, Luisa Mancosu, Marco Mazza, Maria Concetta Coni, Maria Cristina
Le aziende che ci sostengono: Tiscali, Hannspree, Cagliari Cruise Port, Convento San Giuseppe & ViceVersa, Finsardegna, Legacoop, Confesercenti, Cantine Su'Entu, Bar Florio, Golden Art, Arti Grafiche Pisano, 11 travel group, UpSchool.

Giua, Elisabetta Bolasco, Elisabetta Fulgheri, Emanuele Pisano, Fabio Giorgi, Federico Papale con Simonetta Tola, Francesca Maria Ismaelle Cogoni, Francesco Civile, Franco Sardi, Giacinta Mannia, Giacomo Barni, Gian Piero Angelo Liori,

                                                                                                                                                                                                                                                 Un progetto di                         Impresa insignita del          in ATI con
I nostri mecenati: Agnese Fois, Alberto Pullano, Alessandro Concas, Alice Soru, Andrea Carroni, Angelo Orfano Chiarenza, Anna Maria Pisano, Barbara Piras, Bruna Maria Paderi, Carla Orrù, Domenico Fumagalli, Elena Tropeano, Eleonora

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Il nostro primo minuscolo passo su una luna di carta.
Vargiu, Maria Franca Caredda, Maria Franca Peis, Maria Giulia Serpi, Maria Iside Pibiri, Maria Laura Scano, Maria Luisa Brodu con Massimo Brodu e Fabiana Mura, Maria Luisa Usai, Maria Maddalena Vargiu, Maria Mannia con Arcangelo
Puddori, Maria Mercedes Incollu, Maria Roberta Matta, Maria Rosaria Patta, Mariantonietta Deidda, Marina Gardu, Marta Immacolata Onnis, Mercedes Casta, Michela Atzeni, Noemi Medas, Paola Rita Frau, Paolo Fenocchio, Pasqualina

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Aprire spazi di approfondimento e pluralità disorienta i dispositivi, avvia narrazioni

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                2017
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  e consente di lasciare tracce, edificare luoghi, unirsi a viaggiatori inquieti.
                                                                                                                                                                                                                                                 Con il patrocinio e il contributo di                                                                                             Consegniamo il racconto di quel che non abbiamo ancora raggiunto - anāgata,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  in lingua sanscrita - alle perfette parole di Antonio Neiwiller.
Coronas, Patrizia Manis, Pierangela Pisu con Maria Francesca Pisu, Rita Murgia, Roberto Orrù, Rossella Serri, Sandro Porcu, Sara Perra, Stefania Montis, Stefania Paparelli, Susanna Galasso, Virginia Chessa.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  È tempo di mettersi in ascolto.                            luoghi reali                                         di esaminare le tracce,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  È tempo di fare silenzio dentro di sé.                     e luoghi immaginari                                  mi auguro che sarà solo
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  È tempo di essere mobili e leggeri,                        popoleranno il nostro cammino.                       per trovare un nuovo inizio.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  di alleggerirsi per mettersi in cammino.                   Ma la merce è merce                                  È tempo che l’arte
                                                                                                                                                                                                                                                                            Comune di Nuoro
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  È tempo di convivere con le macerie e                      e la sua legge sarà                                  trovi altre forme
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  l’orrore, per trovare un senso.                            sempre pronta a cancellare                           per comunicare in un universo
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Tra non molto, anche i mediocri lo                         il lavoro di                                         in cui tutto è comunicazione.
                                                                                                                                                                                                                                                 Con il contributo di                                                                                                             diranno.                                                   chi ha trovato radici                                È tempo che esca dal tempo astratto
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Ma io parlo di strade più impervie,                        e guarda lontano.                                    del mercato,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  di impegni più rischiosi,                                  Il passato e il futuro                               per ricostruire
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  di atti meditati in solitudine.                            non esistono nell’eterno presente                    il tempo umano dell’espressione
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  L’unica morale possibile                                   del consumo.                                         necessaria.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  è quella che puoi trovare,                                 Questo è uno degli orrori,                           Bisogna inventare.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  giorno per giorno                                          con il quale da tempo conviviamo                     Una stalla può diventare
                                                                                                                                                                                                                                                 Con la collaborazione di                                                                                                         nel tuo luogo aperto-appartato.                            e al quale non abbiamo ancora                        un tempio e
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Che senso ha se solo tu ti salvi.                          dato una risposta adeguata.                          restare magnificamente una stalla.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Bisogna poter contemplare,                                 Bisogna liberarsi dall’oppressione                   Né un Dio,
                                                                                                                                                                                                                                                   ITALIA                                                                                                                         ma essere anche in viaggio.                                e riconciliarsi con il mistero.                      né un’idea,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Bisogna essere attenti,                                    Due sono le strade da percorrere,                    potranno salvarci
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  mobili,                                                    due sono le forze da far coesistere.                 ma solo una relazione vitale.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  spregiudicati e ispirati.                                  La politica da sola è cieca.                         Ci vuole
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Un nomadismo,                                              Il mistero, che è muto,                              un altro sguardo
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  una condizione,                                            da solo diventa sordo.                               per dare senso a ciò
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  un’avventura,                                              Un’arte clandestina                                  che barbaramente muore ogni giorno
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  un processo di liberazione,                                per mantenersi aperti,                               omologandosi.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  una fatica,                                                essere in viaggio ma                                 E come dice il maestro:
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  un dolore,                                                 lasciare tracce,                                     «Tutto ricordare.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  per comunicare tra le macerie.                             edificare luoghi,                                    Tutto dimenticare».
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Bisogna usare tutti i mezzi disponibili,                   unirsi a viaggiatori inquieti.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  per trovare la morale profonda                             E se a qualcuno verrà in mente,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  della propria arte.                                        un giorno, di fare la mappa                          Per un teatro clandestino.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Luoghi visibili                                            di questo itinerario,                                Dedicato a T. Kantor
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  e luoghi invisibili,                                       di ripercorrere i luoghi,                            Antonio Neiwiller, maggio 1993

                                                                                                                                                                                                                                                 Reti
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Si ringrazia la casa editrice Cronopio per la gentile concessione alla pubblicazione di questo testo di Antonio Neiwiller,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  dal volume AA. VV., Teatro, a cura di G. Carello, 1995, Napoli, Cronopio

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Periodico registrato al Tribunale di Cagliari n. 6/2019

                                                                                                                                                                                                                                                 Con il supporto di                                                                                                               Editore: Teatro di Sardegna soc. coop. arl.           Hanno collaborato: Francesco Abate, Silvia            Fotografie di: Kader Attia, Jean-Luc Beaujault,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Direttore generale: Massimo Mancini                   Angioni, Paola Atzeni, Gianfranco Berardi, Ilenia     Alice Brazzit, Gianmarco Bresadola, Elisa Comparetti,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Direttrice responsabile: Giulia Muroni                Caleo, Gabriella Casolari, Roberto Cavosi, Veronica   Luca Del Pia, Emanuela Di Guglielmo, Laura Farneti,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Redazione: Giulia Muroni, Valentina Salis,            Chisu, Vanessa Congiu, Linda Di Pietro, Daniel        Sofie Garcia, Luana Giardino, Luke Jerram,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Massimo Mancini, Matilde Marras,                      Dwerryhouse, Liv Ferracchiati, Fabrizio Fiaschini,    Marcel Lennartz, Andrea Macchia, Arianna Maiocchi,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Momi Falchi, Cristina Maccioni                        Ambra Floris, Graziano Graziani, LoÏc François        Margherita Masè. Lucia Menegazzo, Paolo Porto,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Hamelin, Alicia Laguna, Barbara Leonesi, Elisa        Roberta Segata, Alessandro Serra
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Per commenti e suggerimenti scrivere a:               Murgia, Michela Murgia, Marco Moledda, Mariella
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  direzione@sardegnateatro.it                           Pisano, Enrico Pitozzi, Maria Grazia Puddu,           Progetto grafico: Subtitle
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Nicolas Rollet, Nevina Satta, Pierre Sauvageot,       Stampa: Arti Grafiche Pisano
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  i contenuti di anāgata in formato audio sono          Basilio Scalas, Matteo Sedda, Alessandro Serra,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  realizzati grazie alla collaborazione con             Elise Simonet, Danilo Soddu, Francesco Sotgiu,
                                                                                                                                                                                                                                                 Media partner                                                                                              Libreria powered by   Quarantacinque Audiolibri e Doppiaggio.               Jorge Vargas
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                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      1
QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
Indice
04   Museum of the Moon, Luke Jerram
06   Tra scienza e creatività - Il progetto di Linda Di Pietro per Sa Manifattura
08   La necessità di artisti non ostili. Intervista a Pierre Sauvageot
09   Connections
10   Allenamento al dubbio e pratica di incertezza, Paola Atzeni                                                                                 19
11   The body's legacy, Kader Attia                                                                                12
12   Maison Mère, Phia Menard, Compagnia Non Nova
14   Grammatiche del sensibile e politiche delle corporeità. Intervista a Ilenia Caleo
16   Premio Scenario Infanzia
17   One book one community, Francesco Abate, Mia madre e altri disastri                  04
                                                                                                                                                                     26
                                                                                                                             18
18   Miloemaya, Scarlattine
19   Il principe Mezzanotte, Compagnia Teatropersona
22   Jukebox Cagliari, Joris Lacoste - Elise Simonet
24   Come si producono le parole? Il progetto di collezione dei discorsi
     Encycolpedie de la parole. Intervista a Nicolas Rollet
26   Sacra Famiglia, Nunzio Caponio
27   Bermudas, MK
30   Ai miei tempi, Roberto Rustioni
33   Amarillo, Teatro Linea de Sombra
34   Mangime per politici. Intervista a Jorge Vargas di Teatro Linea de Sombra
36   Επανάσταση - Rivoluzione
37   Avalanche, Marco D'Agostin
38   Lo spazio delle relazioni, Sonenalé                                                                                30
                                                                                                                                                                37
                                                                                                                                            33
40   Calendario & Informazioni MAS Cagliari - TEN Nuoro                                        27
43   Il giardino dei ciliegi, Alessandro Serra
44   Nella stanza dei bambini, Alessandro Serra
47   Princess, Happyland parte I, Eisa Jocson
48   Il nomadismo delle istituzioni e la sostenibilità dell'impresa.
     Intervista a Nevina Satta, CEO Sardegna Film Commission
50   Th!nk p!nk, Accoglie, manifesta, performa @Teatro Eliseo Nuoro
52   Randagi, Roberto Cavosi
54   Appunti sulla nuova drammaturgia, Roberto Cavosi
56   Joie de Vivre, Simona Bertozzi
57   Vertigini: il divenire suono del corpo nell’opera di
     Simona Bertozzi e Francesco Giomi, Enrico Pitozzi
58   La Ronde, Martial Chazallon e Martin Chaput
60   fuorimargine – progetto a sostegno delle autorialità emergenti
61   Gentle Unicorn, Chiara Bersani                                                                      47
                                                                                                                                                      52
62   Stabat Mater, The Baby Walk                                                                                                                                56
63   Un tema come un altro. Transgenderismo e lentezza nella poetica                                43                            50
     di The Baby Walk. Intervista a Liv Ferracchiati
64   I figli della frettolosa, Berardi Casolari
65   L'ossimoro del visibile. Intervista a Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
66   Un'eccedenza inaspettata: il caso del teatro sociale, Fabrizio Fiaschini
68   The generosity of Dorcas, Troubleyn, Jan Fabre
70   Mistica della performance ovvero dell’artista stronzo, Graziano Graziani
73   ST_Udenti
74   Musicofilo 82 + Soundtrack Qcode playlist Spotify
75   Tournée
76   A teatro in Cina fra tradizione, pop e avanguardia, Barbara Leonesi
78   ST Club
80   Dove trovare anāgata                                                                                                              64
                                                                                         61                   62                                           68

02                                                                                                                                                                        03
QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
Sa Manifattura

                                                                             (                                                                                      )
                                                                                  Nei giorni in cui la luna campeggia su Sa Manifattura alcuni eventi collaterali
                                                                                   intorno all'astro: L'UOMO È SULLA LUNA, serie radiofonica di Roberto e
                                                                                    Sara Cavosi, prodotto da Rai Radio Tre, in collaborazione con Sardegna
Inaugurazione venerdì 20 settembre, ore 19                                          Teatro e Sardegna Film Commission, è andata in onda su Rai Radio Tre
                                                                                  nel mese di luglio in 14 puntate, ambientate in diversi Paesi, mentre tutto il
21 - 28 settembre, dalle ore 10                                                        mondo guardava Neil Armstrong posare il primo passo sulla Luna.

                                                                                     (    URANIA D'AGOSTO è uno spettacolo di Davide Iodice, nato da una
                                                                                            scrittura di Lucia Calamaro, con in scena Maria Grazia Sughi nei
                                                                                           panni di Urania, una donna matura, scocciata, asociale e fanatica
                                                                                            della vita e delle opere degli astronauti. A Sa Manifattura ci sarà
                                                                                                      un estratto di 15 minuti tratto dallo spettacolo.
                                                                                                                                                                    )

MUSEUM OF THE MOON
di Luke Jerram
                 La visione della luna da vicino: a 50 anni dal primo allunaggio,
                 una grande luna - riproduzione fedele della superficie lunare
                 - abiterà la corte interna di Sa Manifattura, nell'ambito di
                 una settimana di iniziative circa il rapporto tra arte, scienza
                 e tecnologia articolata da Sardegna Ricerche. L'installazione
                 dell'artista britannico Luke Jerram, resa possibile grazie alla
                 virtuosa cooperazione tra Sardegna Ricerche, Fondazione
                 Sardegna Film Commission e Sardegna Teatro permetterà a
                 tutta la cittadinanza la magica suggestione di vedere la luna
                 appena sopra la propria testa.
                 Su progetu nou de s’artista inglesu Juke Jerram reproduit una immàgine a minudu de
                 sa subrafache lunare de propriedade de sa NASA. S’installatzione est una crobadura de
                 immàgine lunare, craru de luna e una cumpositzione sonora creada dae BAFTA e Ivor
                 Novello e su composidore Dan Jones. Cada logu o festival in ue l’ant ospitada, sa luna
                 est sa testimòngia de sa cumpositzione de paesàgios sonoros diferentes, reatziones
                 individuales, contos e mitos.

                 A new touring artwork by UK artist Luke Jerram, the inflated moon features the detailed
                 NASA imagery of the lunar surface. The installation is a fusion of lunar image, moonlight and
                 sound composition created by the award-winning composer Dan Jones. As the Moon travels
                 from place to place, it will gather new musical compositions and an ongoing collection of
                 personal responses, stories and myths.

                 Di e con: Luke Jerram
                 In collaborazione con: Sa Manifattura, Sardegna Ricerche,
                 Fondazione Sardegna Film Commission
                 La notte dei ricercatori - SHARPER

Ogni centimetro di questa
scultura sferica illuminata
dall’interno rappresenta 5 km
della superficie lunare.

04                                                                                                                                                                      05
QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
TRA SCIENZA E CREATIVITÀ
Il progetto di Linda Di Pietro
per Sa Manifattura
     L'ambizione è farne un esperimento unico in Italia di laboratorio di innovazione,
     che sia aperto e incoraggi l’interazione tra aziende, professionisti, operatori culturali
     e comunità dando vita ad un luogo creativo, partecipato e vivace, capace di
     attrarre in virtù della sua disponibilità a essere attraversato, abitato e condiviso

     Quale è il progetto culturale di Sa Manifattura e come si               In cosa consiste l'apertura di settembre?
     attaglia il nuovo nome?
                                                                             Il momento di apertura pubblica di Sa Manifattura a Settembre
     Manifattura Tabacchi di Cagliari è destinata a diventare un polo di     si pone all’interno di una strategia di lungo termine orientata a
     ricerca, produzione e promozione culturale interdisciplinare, sul       mostrare il posizionamento e le potenzialità del sito come centro
     confine tra discipline umanistiche e scientifiche, arti e tecnologia,   di ospitalità, produzione e promozione delle attività legate alla
     architettura e comunità, aperto alla Sardegna e al mondo.               creatività artistica, culturale, scientifica e dell'innovazione digitale,
     L'ambizione è farne un esperimento unico in Italia di laboratorio       attraverso il completamento del processo di rigenerazione
     di innovazione, che sia aperto e incoraggi l’interazione tra            delle aree industriali dismesse, in un contesto regionale in cui
     aziende, professionisti, operatori culturali e comunità dando           tradizione e ricerca sono sempre stati interconnessi.
     vita a un luogo creativo, partecipato e vivace, capace di attrarre      Il centro di questi 9 giorni sarà la creazione di una piattaforma
     in virtù della sua disponibilità a essere attraversato, abitato,        ideale di incontro, capace di offrire visibilità a proposte nazionali
     condiviso. Un laboratorio della moltitudine che sappia offrire          e internazionali che si muovono attraverso i confini tra arte/
     frequentazioni multiple, salti nel buio, ma anche percorsi dedicati,    scienza/tecnologia e società.
     opere di sartoria in grado di rispondere alle esigenze di pubblici      Una sorta di prototipo della Manifattura del futuro.
     sempre diversi, che chiedono di incontrarsi e, non disdegnando          Un luogo dove progetti, installazioni, azioni, dibattiti e laboratori
     la contaminazione, desiderano la mischia.                               troveranno uno spazio di sperimentazione, una piazza aperta che
     A recepire per prime in Italia questi cambiamenti sono le città         si popolerà di scambi e di visioni.
     di media grandezza, come Cagliari, in cui i centri di produzione        Al centro l'opera MUSEUM OF THE MOON di Luke Jerram in
     creativa sono più vicini al territorio, in cui le comunità artistiche   occasione delle celebrazioni per il cinquantenario dall’allunaggio.
     si contaminano da sempre, in cui la rete tra soggetti privati e         Una gigantesca luna iconica e magnetica che abiterà la corte 1
     pubblici si tesse con maggiore informalità. Sono luoghi che             di Sa Manifattura.
     all'estero già esistono ma che in Italia guardiamo ancora con           Il mito dell’uomo sulla luna. La sfida al superamento dei limiti
     sospetto perché liberano la produzione creativa da categorie            umani che solo la scienza e la creatività possono permetterci.
     disciplinari e questioni di appartenenza.
     Per un’istituzione culturale che ancora non esiste non potevamo
     che lanciare un concorso per il nome e il logo.
     E così nasce il nuovo nome SA MANIFATTURA, una soluzione
     originale e semplice che con il solo uso dell’articolo SA in lingua
     sarda, connota l’intero impianto del progetto di identità, rendendo
     la parola Manifattura appartenente in modo inequivocabile a
     questa città e allo stesso tempo aperta al mondo. Una sillaba
     piena di senso, dentro la quale si nascondono la Scienza e l’Arte,
     la SardegnA, il SApere.

     Linda di Pietro la manager culturale della Manifattura Tabacchi di Cagliari.
     Imprenditrice e consulente di enti pubblici e privati, dirige il Centro Arti
                                                                                                                                                         FOTO: LUKE JERRAM

     Opificio Siri di Terni e insegna Ideazione d'eventi presso il MEC della
     Università Cattolica a Milano. Attivista di RENA, associazione di ispirazione
     civica e indipendente per la sperimentazione di politiche innovative,
     collaborative e trasparenti, ne è stata Presidente fino al 2018.

06                                                                                                                                                                           07
QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
Intervista a Pierre Sauvageot

La necessità di artisti non ostili
                                                                                                                                                            L'interrogarsi costante intorno al ruolo del TRIC nei territori
                                                                                                                                                            che abitiamo, ci spinge a allargare gli orizzonti, per offrire alle
                                                                                                                                                            studentesse e agli studenti un’esperienza di teatro performativo
                                                                                                                                                            in cui i ragazzi si possano cimentare come attori di contenuti
Il settore artistico è controllato, la sua espressione non è                                                                                                culturali. Sardegna Teatro inaugurerà il 2020 con una nuova
libera. Questo è vero in particolare per il lavoro negli spazi                                                                                              collaborazione: insieme al National Theatre di Londra porterà
                                                                                                                                                            in Sardegna il progetto CONNECTIONS Festival di teatro
pubblici. I regimi autoritari possono lasciar funzionare                                                                                                    giovanile che, nel Regno Unito, coinvolge ogni anno circa 300
dei luoghi alternativi, ma non tollerano gli artisti che si                                                                                                 tra teatri e scuole e oltre 5000 giovani per mettere in scena testi
esprimono nella strada, di fronte a tutti i cittadini                                                                                                       commissionati su misura a giovani drammaturghi.

Che cos'è Lieux publics e quali sono                Rispetto alle marginalità (intese come            Quali sono i bisogni del settore artistico            Il progetto è rivolto a tutti gli Istituti Secondari Superiori della
i suoi obiettivi?                                   le periferie e il sud del mondo) come si          per poter essere incisivo?                            Sardegna che saranno poi chiamati a mettere in scena una nuova
                                                    modula il vostro lavoro?                                                                                drammaturgia, con il coordinamento di un regista professionista.
Lieux publics è un centro nazionale di                                                                Oggi assistiamo a una perdita dell’influenza
produzione interamente dedicato all’arte            Marsiglia ha tanti legami con i paesi del         degli artisti. Questa perdita corrisponde
nello spazio pubblico: sostegno agli artisti,       sud Europa e del Mediterraneo. Ma al              a una società sempre più votata al

                                                                                                                                                            CONNECT_
residenze, presentazioni di spettacoli a            giorno d’oggi è molto difficile sviluppare        consumismo, all’intrattenimento, ripiegata
Marsiglia e nella regione, le creazioni del         dei progetti in questa zona. Le ragioni sono      su se stessa, ostile agli altri. Gli artisti erano
direttore… Lieux publics è capofila della           prima di tutto politiche. I paesi del nord        degli “sfigati”, non moderni, non redditizi,
rete IN SITU che raggruppa una quindicina           dell’Africa sono tutti - fatta eccezione per      non connessi.
di festival e organizzazioni di 15 paesi            la Tunisia - delle dittature o delle monarchie.   Ma io penso che si sia ormai toccato il
europei, con il sostegno della comunità             Il settore artistico è controllato, la sua        fondo e che nei prossimi anni ritornerà
europea.                                            espressione non è libera. Questo è vero in        uno spazio più importante per l’arte e la

                                                                                                                                                            IONS
                                                    particolare per il lavoro negli spazi pubblici.   creatività. Siamo di fronte a una grande
Che tipo di attenzioni ai territori                 I regimi autoritari possono lasciar funzionare    crisi, prima di tutto climatica, che ci
perseguite?                                         dei luoghi alternativi, ma non tollerano gli      obbliga a ripensare il mondo, ricostruire la
                                                    artisti che si esprimono nella strada, di         collettività, rimettere in discussione il valore
La parola territorio va considerata nella           fronte a tutti i cittadini. Abbiamo sviluppato    del denaro. E in questo gli artisti hanno un
sua globalità, in modo concentrico.                 dei progetti con Dream City a Tunisi o con        ruolo essenziale, per esplorare modalità
I «territori» di Lieux publics sono molteplici:     Alwan-art in Marocco, ma molto meno               differenti, ricucire legami, provocare,
innanzitutto troviamo la Cité des arts de           di quello che avremmo voluto.                     prendere attenzione.
la rue, nel cuore dei quartieri popolari di         Anche con i paesi del sud dell’Europa             Sicuramente abbiamo bisogno di sostegno
Marsiglia. In quest’ambito, portiamo avanti         ci sono dei problemi. Innanzitutto per            e di riconoscimento. Ma abbiamo
numerose collaborazioni tra artisti e abitanti      ragioni economiche perché in questi               soprattutto bisogno di artisti che inventino,
del quartiere, con l’idea che questi quartieri      ultimi anni i finanziamenti pubblici sono         escano dalla cornice entro la quale sono
siano sempre ricchi di energia e giovinezza.        considerevolmente diminuiti. Ma anche             costretti, non si limitino a parlare delle loro
Lavoriamo stabilmente con un insieme                per ragioni artistiche: questi paesi              questioni personali ma che osino parlare
di 15 strutture: scuole, centri sociali,            rimangono ancorati a uno schema forse             a tutti; abbiamo bisogno di artisti che si
gruppi di animazione culturale con i quali          un po’ antiquato che propone da un lato           intromettano in ciò che non li riguarda
concepiamo i progetti. Un altro territorio          produzioni di intrattenimento ma di bassa         affatto. Il sostegno e il riconoscimento
è Marsiglia e la sua regione all’interno            qualità artistica, e dall’altro produzioni        economico non arriveranno da soli,
della quale presentiamo all’incirca 25              molto contemporanee che raggiungono ben           è necessario ribaltare i codici affinché
spettacoli nel corso di una stagione. Gli           poco il grande pubblico. Avevamo creato           i cittadini, e coloro che li rappresentano,                                                            • Settembre 2019 – Invito alle scuole e inizio presentazione
spazi vengono definiti a seconda delle              una piccola rete franco-italiana sulla danza      abbiano il sentimento che l’arte è forse                                                                 domande di partecipazione
scelte degli artisti stessi; ciò fa sì che          negli spazi urbani ma non è sopravvissuta         inutile ma essenziale.                                                                                 • 15 ottobre 2019 – Scadenza presentazione domande
si produca un percorso all’interno della            al cambio politico in Piemonte...                                                                                                                        • Entro 25 ottobre 2019 – Avviso di selezione ai partecipanti
città vista tramite il loro sguardo. Molto          C’è inoltre una questione essenziale. Il          Traduzione di Momi Falchi                                                                              • Entro novembre 2019 – Scelta del testo da mettere in scena
recentemente abbiamo programmato un                 Mediterraneo è divenuto un cimitero per chi                                                                                                                e definizione gruppi di lavoro
evento in un grande edificio coinvolgendo           fugge dal proprio paese e gli artisti sono i                                                                                                             • Dicembre 2019 – Incontro con i registi
40 musicisti d’una orchestra sinfonica              più attivi nell’impegno affinché noi usciamo                                                                                                             • Gennaio 2020 - Inizio prove
perché suonassero dai balconi. Domani ci            dal nostro egoismo e accogliamo queste                                                                                                                   • Maggio 2020 – Presentazione al pubblico
sarà una festa itinerante che traverserà il         persone in modo semplicemente umano.
centro città, domenica un’opera circense            Questa sarà una delle priorità della nostra       Pierre Sauvageot è compositore eclettico e                                                             Per maggiori informazioni scrivere a: valentina@sardegnateatro.it
nel cuore di un quartiere in cui gli immobili       azione.                                           atipico. Ha fatto dello spazio pubblico il testo,
sono recentemente crollati.                                                                           il contesto e il pretesto del suo lavoro. Ha creato
Infine c’è il territorio europeo che è il livello                                                     nel 2003 la rete europea In Situ, piattaforma per
                                                                                                      la creazione artistica negli spazi pubblici che
nel quale gli artisti si incrociano e traggono
                                                                                                      finora ha sostenuto oltre 200 artisti.
nutrimento l’uno dall’altro.

 08                                                                                                                                                                                                                                                                              09
QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
Allenamento
                                                                                                                      MAS_M7_Teatro Massimo Cagliari               Durata_42’
                                                                                                                      inaugurazione_2 ottobre, ore 18.30           Installazione video, sottotitoli in italiano

al dubbio
                                                                                                                      dal 3 ottobre all'8 dicembre, dalle ore 18

e pratica
di incertezza
                                                                                                                      THE BODY’S LEGACIES
                                                                                                                      Part 2: The Post-Colonial Body
                                                                                                                      di Kader Attia
Paola Atzeni                                                                                                          La ricerca di Kader Attia approfondisce il rapporto tra individuo            Sa chirca de Kader Attia aprofundit sa relata intre indivìduu
                                                                                                                                                                                                   e corpus sotziale, puntende pro su prus subra de su corpus
                                                                                                                      e corpo sociale, focalizzandosi in particolare sul corpo post-               post-coloniale cuntemporàneu. S’artista est interessadu
                                                                                                                      coloniale contemporaneo. L’artista è interessato a indagare                  mescamente a indagare sa mudadura de su corpus de
                                                                                                                                                                                                   sos discendentes de sos iscraos e de sas populatziones
                                                                                                                      la trasformazione del corpo dei discendenti degli schiavi e                  colonizadas, in unu mamentu in ue semus testimòngios de
                                                                                                                      delle popolazioni colonizzate, in un momento in cui siamo                    unu fenòmenu nou de dislocamentu de corpos, comente su
Non è forse l’incertezza che                C’è ancora del verde là fuori?          NARCISO 1                         testimoni di un nuovo fenomeno di dislocamento di corpi,                     fenòmenu de oe in die de sa crisi de sos refugiados.
spinge il funambolo a salire                Non vi sembra appassita tutta           Narciso cerca se stesso
sulla propria esistenza?                    questa Umanità?                         quando guarda gli altri.
                                                                                                                      come il fenomeno attuale della crisi dei rifugiati. Nel suo film,            With his film The Body’s Legacies, Pt. 2. The Post-Colonial
Non è forse l’equilibrio trovato                                                    Che bello rompergli lo            The Body’s Legacies,The Post-Colonial Body, Kader Attia                      Body Attia reflects on the repressed postcolonial body
a farti scendere felice per aver            La paura di diventare stagno            specchio,                         intervista quattro persone i cui progenitori furono schiavi                  through interviews with four descendants of colonised people
                                                                                                                                                                                                   or slaves. His interest lies in the question of what the body
compiuto la vita?                           ha smosso i peggiori tsunami.           che liberazione togliergli        o membri di popolazioni colonizzate, proponendo così una                     of enslaved or colonised people’s descendants has become,
                                            E la marea?                             il riflesso.                      riflessione sulla repressione del corpo post-coloniale. La                   in a moment when a new disaster of bodily displacement is
Coltivo dubbi e innaffio                    Che ne resta della dolce e                                                narrazione alterna esperienze personali con analisi più generali,            happening, namely the current refugee crisis.
incertezze in attesa di diventare           quieta marea?                           NARCISO 2                         focalizzandosi su una vicenda specifica, ovvero l’aggressione
una contadina di stupore.                                                           Narciso si professa in                                                                                         Di: Kader Attia
                                                                                                                      avvenuta in un sobborgo parigino nel febbraio del 2017 ai                    The Body’s Legacies, Part 2: The Post-Colonial Body
Perché mi chiedete di                       E tu, di che marca sei?                 ascolto del cosmo,
mostrarmi sicura, se la                                                             ma dimentica che quella
                                                                                                                      danni di un giovane, Théo Luhaka, che fermato da degli agenti                In collaborazione con: la Francia in Scena, stagione
sicurezza è un diserbante per               Dimmi del tuo umore.                    che sente                         di polizia, venne picchiato e stuprato con un manganello.                    artistica dell’Institut Français Italia / Ambasciata di
                                                                                                                                                                                                   Francia in Italia
i miei sogni?                               Il giorno dopo la morte è               è la registrazione del suo ego.   Nel film, Kader Attia costruisce una contro-narrativa che si
                                            sbronza o tuffo in piscina?                                               oppone a quella di matrice occidentale, di stampo razzista e
E oggi è un buon oggi?                                                              NARCISO 3                         nazionalista, al fine di contrastare quel processo di rimozione
C’è la possibilità che contenga             • Sei felice? Lo so, è una              Quando non si vede                della violenza perpetrata dalla cosiddetta democrazia,
anche un po’ di futuro?                     domanda stupida.                        Narciso si spaventa:              documentando la lotta di coloro che cercano di resistere.
                                            • No.                                   scambia la sua distrazione
Riesci a trovare soluzioni                  • No, non è una domanda                 per un abbandono.
a ritmo di sconfitta?                       stupida?
                                            • No, non sono felice e non             NARCISO 4
Ma a te i dubbi aiutano a                   mi interessa esserlo.                   Narciso sa tutto, conosce
scoprire o a essere scoperto?               • Non vuoi essere felice?               il Tutto
                                            • No, voglio dare più peso              e mai si pone domande alle
Come posso spiegare che                     ai tentativi che compio per             quali non sa rispondere.
esco di casa un’ora prima                   esserlo. Il risultato finale è per      Non ha mai dubbi
per permetterti il lusso di                 le gare, non per la vita.               perché Lui è tutte le risposte
perderti, ma arrivare comunque              • Capisco.                              del mondo.
puntuale all’appuntamento?                  • E tu, tu vuoi gareggiare o vuoi
                                            vivere?
Sei riuscito ad adottarti pur non
avendo un buon pedigree?

Paola Atzeni nasce a Cagliari nel 1984 e vive a Isili, piccolo paese del centro
Sardegna, base del suo lavoro. Drammaturga e promotrice culturale, collabora
con diversi enti culturali per i quali organizza attività e eventi principalmente
legati alla promozione e divulgazione della lettura e del teatro.
Autrice del testo Io non farò la mia fine - produzione 2019 di Sardegna Teatro -
scrive anche poesie e filastrocche.

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QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
MAS_M6_Teatro Massimo Cagliari                       Durata_90’
2 e 5 ottobre, ore 21
4 e 6 ottobre, ore 19

CONTES IMMORAUX
PARTE 1: MAISON MÈRE
Phia Menard -
Compagnie Non Nova
                        Phia Ménard, nella sua nuova performance commissionata da
                        Documenta 14 di Kassel, ha risposto al tema proposto dalla
                        manifestazione: “Imparare da Atene/Per un parlamento del corpo”.
                        Ispirandosi alla casa di Atena, il Partenone, che proteggeva il
                        tesoro della città, immagina una casa di protezione per l’Europa. In
                        questa prima parte di Contes Immoraux, Maison mère, Phia Ménard
                        costruisce un “villaggio Marshall” a dimensioni reali, in cartone.
                        Perché un villaggio Marshall? Suo nonno paterno fu una delle vittime
                        del bombardamento che devastò la città di Nantes nel settembre
                        1943. Una volta adulta, la Ménard comprende l’infamia della guerra
                        e l’assurdità del famoso piano Marshall: organizzare una distruzione
                        e gestire la ricostruzione seguendo modelli di case prefabbricate
                        e riscritture di piani di sviluppo urbano.

                        Phia Ménard in sa faina noa sua commissionada dae Documenta 14 de Kassel, at
                        respostu a su tema chi l’ant dadu: “A imparare dae Atene/Pro unu parlamentu de
                        sa carena”. Ispirende·si a sa domo de Atena, su Partenone, fràigat unu “bidditzolu
                        Marshall” de mannaria reale, in cartone. Ammentos de sos mortos de gherra, ue b’at
                        finas su mannoi dae banda de babbu suo, sa Ménard mustrat sa ghelea de sa gherra
                        e s’assurdidade de su pianu Marshall famadu.

                        Commissioned by Documenta 14 on the theme « Learn from Athens » and « Parliament
                        of Bodies », in this performance Phia Ménard imagines a protective home for Europe
                        inspired by the house of Athena, the Parthenon. She builds a full-scale "Marshall village"
                        made of cardboard having in mind the victims of the war, her grandfather among them,
                        thus revealing the vileness of war and the absurdity of the Marshall Plan.

                        Scrittura e drammaturgia: Phia Menard e Jean-Luc Beaujault
                        Scenografia e interpretazione: Phia Menard
                        Composizione sonora e suono: Ivan Roussel
                        Direttore di scena: Pierre Blanchet e Rodolphe Thibaud
                        Costumi e accessori: Fabrice Ilia Leroy
                        Fotografie: Jean-Luc Beaujault

                                                                                                                     FOTO: JEAN-LUC BEAUJAULT
                        Codirezione, amministrazione e distribuzione: Claire Massonnet
                        Produzione: Compagnie Non Nova
                        In coproduzione con: documenta 14 – Kassel e Le Carré,
                        Scène nationale et Centre d’Art contemporain de Château-Gontier
                        In collaborazione con: Francia in Scena

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QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
Intervista a Ilenia Caleo                                                                                                                           L’arte non può essere considerata un
                                                                                                                                                    territorio salvo, innocente, un puro spazio
GRAMMATICHE                                                                                                                                         espressivo: è anzi un terreno fortemente
                                                                                                                                                    ambiguo, pieno di contraddizioni anche
DEL SENSIBILE                                                                                                                                       scivolose. Deve essere agito come un
                                                                                                                                                    campo di azione e conflitto
E POLITICHE
DELLE CORPOREITÀ

Il concetto di performatività di genere -         di vera e propria messinscena. Questo           connessione agire/azione/drammaturgia             accesso al discorso, ma vengono anche           figura autoriale dell’artista, piuttosto che     spesso biennali d’arte o festival hanno
coniato nel 1990 da Judith Butler – è atto        punto di scarto tra differenza e ripetizione,   nel filo lungo che da Aristotele arriva al        rappresentati dallo sguardo dominante.          consolidarlo nel suo sito discorsivo.            un esplicito focus politico, spesso anche
a rimarcare che non esistano vere identità        così conosciuto nelle arti performative,        pensiero di Arendt, l’idea barocca del Gran       Non possono letteralmente parlare, sono                                                          molto radicale, ma non mettono in alcun
di genere e nemmeno forme naturali di             quell’orlo in cui la ripetizione si rompe si    Teatro del Mondo, la relazione strettissima,      oggetti del discorso altrui, sono parlati. Io   Nel capitalismo linguistico e affettivo,         modo in discussione il sistema dentro
sessuazione, bensì regimi discorsivi che          interrompe precipita e si produce differenza    e non solo simbolica ma strutturale, tra          dico chi sei tu. Questo accade a diversi        il lavoro artistico perde la sua aura            il quale producono saperi, estetiche,
producono la verità sui sessi e le loro           è una zona molto interessante da pensare        rappresentazione come dispositivo scenico         livelli, su diversi assi di potere. Allora      d’eccezione, e un posizionamento                 economie, relazioni. Questo può produrre
differenze, all’interno di una complessa          relativamente al politico. Nei corpi dunque     e rappresentanza come forma del politico.         diventa fondamentale che a parlare e a          queer-femminista per me significa anche          non solo un’estetizzazione del politico,
dialettica di rapporti di potere. Come ti         non incorporiamo e riproduciamo le norme                                                          inventare nuove partiture performative          rifiutarsi di negoziare l’ingresso nel           ma anche fenomeni di assorbimento
collochi rispetto a questa posizione?             soltanto, ma variazioni inedite sono sempre     La performatività offre dunque uno                siano i soggetti direttamente coinvolti.        canone maggiore, nel tempio dell’autorità/       e di depotenziamento o vera e propria
                                                  possibili, è sempre possibile re-istituire      strumento concettuale per ribaltare e             Faccio un esempio: in questi giorni si è        autorialità, per decostruire piuttosto il        colonizzazione di soggettività politiche e
L’idea di performatività applicata non            nuovi corpi nuove corporeità nuovi organi       insieme riaffermare l’intimità tra estetico e     aperto sui maggiori quotidiani italiani un      mito tutto maschile dell’artista-creatore,       degli immaginari che queste producono.
solo al genere ma anche al sesso è uno            o defunzionalizzarne le funzioni. Il concetto   politico, aggiornando però le domande e gli       dibattito sulla “questione trans”, dai toni     genio separato dal mondo. C’è sempre
spartiacque, uno strumento concettuale            di imprevisto è del resto ricorrente nel        schemi. Nonostante dunque il predominio           paternalistici e transfobici, e tutti sono      un’intelligenza collettiva all’opera in tutto    Phia Ménard è in transizione da un genere
che ha prodotto uno scarto. Non si                femminismo, basti pensare a Carla Lonzi         del visivo e dei nuovi media, le arti             abilitati a parlare tranne le persone trans.    ciò che facciamo anche individualmente,          all’altro. Credi che questa condizione
tratta solo di Butler, ma di un’ondata di         e al femminismo radicale italiano, alla         performative – e l’idea di compresenza e di       E ancora: quanti spettacoli “sui” migranti      non fosse altro che per il fatto che parliamo    possa aprire all’attraversamento di scorci
femministe, prevalentemente lesbiche, nere,       sua idea di soggetto imprevisto: l’idea         trasmissione da corpo a corpo, di liveness,       abbiamo visto in questi anni, fatti da          sempre dentro un linguaggio che è                inediti di realtà?
non occidentali e non bianche, che mettono        di una rottura generativa, che fuoriesce        di ripetizione, di linguaggio che istituisce,     bianchi e per un pubblico bianco?               invenzione viva comune.
in crisi – sia nella teoria che nelle strategie   dalla dialettica del sì e del no, che non è     di agire – non sono un terreno marginale                                                                                                           Certo, e non solo: il lavoro di
politiche – l’approccio essenzialista interno     programmabile nelle maglie della politica       o di nicchia, ma una lente attraverso cui         La sconsolante “bianchezza” del nostro          Per questo, l’arte non può essere                sperimentazione di Ménard (sul proprio
allo stesso femminismo, che ipotizzava un         del già dato e mette in crisi anche la          guardare come i corpi sono politici oggi.         ambiente artistico, sia di chi produce          considerata un territorio salvo, innocente,      corpo e sulla scena) e di altre/i/* artiste/i/*
“essere femminile”, un Soggetto Donna             nozione di classe.                                                                                che del pubblico, dovremmo iniziare a           un puro spazio espressivo: è anzi un             non solo mostra in una prospettiva
unitario e omogeneo, come se l’anatomia                                                           Le artiste/i/* della scena contemporanea          considerarla come un problema: ma non           terreno fortemente ambiguo, pieno di             diversa qualcosa che già esiste, ma crea
corporea comportasse delle caratteristiche        Da un punto di vista squisitamente              hanno colto molto bene questo passaggio,          ce ne accorgiamo, e questo è un buon            contraddizioni anche scivolose. Deve             letteralmente realtà; non solo immaginari
insieme biologiche e simboliche. È stato          teorico, questa definizione di genere ha        e possiamo considerare le performing arts         esempio, perché così opera il privilegio,       essere agito come un campo di azione e           sul corpo, ma proprio corpi altri, altre
un taglio molto radicale, ed è stato per          destato una turbolenza e un’ampia eco           come un luogo di produzione di pensiero           è del tutto invisibile e inodore. Non ci        conflitto, il che significa anche rifiutare di   corporeità. Ciò che è potente nelle arti,
me/per noi anche un taglio generazionale:         sui cultural studies e i queer studies,         critico, che compone – come ci indicano           accorgiamo di essere tutte/i/* bianchi          lavorare per teatri che non pagano le/gli        in particolare nelle arti performative, è la
alla metà degli Anni Novanta non ci               non ultimo – fosse anche solo come              Deleuze e Guattari – non con i concetti           finchè non entra nella stanza una persona       artiste, costruire alleanze, istituire nuove     facoltà di creare non tanto idee o concetti,
ritrovavamo più nell’identità femminista          suggestione – sull’arte performativa.           ma con le sensazioni. I lavori di artiste/i/*     non bianca.                                     istituzioni – questa è stata la mia/nostra       ma percezioni e esperienze. Di queste
del simbolico, della differenza, delle Madri,     Qual è il contributo specifico delle arti       sono spesso delle vere e proprie teorie sul                                                       esperienza nei movimenti di lotta, di cui        corporeità eccentriche, assemblate,
che era così forte soprattutto in Italia.         performative e come pensi possano               corpo, sul movimento, sulla percezione,           Al tempo stesso, non intendo parlare di         hanno fatto parte anche artisti e precari/ie/*   ricombinate, inventate, di questi corpi
Avevamo un’altra cultura del corpo e altri        affrontare questa tema?                         sulla relazione. Molto meno pronti sono           un’arte femminista o di un’arte queer,          della cultura, nell’ultimo ciclo a partire dal   non umani o materie affettive composte
immaginari, più estremi, e siamo andate in                                                        stati invece, in Italia, proprio gli studi        non sono interessata a queste etichette,        2010 e che ha portato ad occupazioni di          di intensità e mutamenti, è possibile fare
cerca di altri riferimenti – Butler appunto,      Direi che è più di un’eco – con il              teatrali accademici, che sono rimasti su          che spesso non servono ad altro che             spazi in tutta Italia.                           esperienza – è qualcosa che passa da
bell hooks, Haraway, Braidotti, de Lauretis,      femminismo queer il performativo                una posizione rigidamente storicista e            a costruire una sorta di tecnologia                                                              corpo a corpo, che ci modifica e ci muove.
il cyberfemminismo, e poi via via molte           diventa un paradigma centrale per               analitica, impermeabili alle nuove questioni      linguistica pulita, una “gestione delle         Ecco che il punto non è dunque se le             La scena istituisce una compresenza e
altre. Oggi quello che mi interessa indagare      leggere il presente, come si producono i        e alle nuove metodologie che le pratiche          diversità” che assomiglia a una spartizione     arti performative si occupino di queer o         una prossimità dei corpi, la possibilità che
è come tenere insieme performatività e            rapporti di potere, la politica dei corpi, le   artistiche da un lato e i femminismi dall’altro   di mercato. In questo senso mi sembra           di genere, nella mia prospettiva – ma è          l’esperienza anche la più intima non sia solo
materialità – la performatività è una potente     contraddizioni e le possibili faglie che si     inventavano attorno all’idea di performance.      più interessante guardare ai processi           uno sguardo acquisito dal femminismo             privata; così nascono nuove grammatiche
teoria della contro-rappresentazione, ed è        aprono. È uno slittamento fondamentale,                                                           materiali di produzione dei saperi e delle      radicale – la “messa a tema” non è mai           del sensibile, nuovi affetti comuni.
irrinunciabile sia sul piano politico che su      che si allontana dalla centralità del testo e   In quali modi l’arte prodotta dalle figure        immaginazioni – spesso queste esperienze        criterio sufficiente: un lavoro non è politico
quello estetico. Ma la performatività non         dell’impostazione ermeneutica prevalenti        marginali – esterne rispetto a una                “minori” arrivano da spazi indipendenti,        se parla di politica o di femminismo o di
è solo linguaggio, codice, immaterialità e,       nel Novecento.                                  prospettiva binaria, eteronormata e               da pratiche innovative, da prossimità           migranti. È politico se inventa sovverte e       Ilenia Caleo è performer, - lavora con vari gruppi,
                                                                                                                                                                                                                                                     tra cui i Motus - attivista e ricercatrice indipendente.
d’altra parte, la materia non è un substrato                                                      fallologocentrica - ha trovato e costruito        con quelle che una volta chiamavamo             ricombina linguaggi, se fa mondo, se crea        Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti
inerte, è anch’essa mobile, “si comporta”         Questo cambio di paradigma sposta in            spazi di libertà espressiva?                      controculture. Le sperimentazioni               nuovi modi di percepire il circostante. Un       dei commons e queer-femministi, è cresciuta
secondo alcune partiture, agisce in senso         maniera radicale anche il pensiero che                                                            artistiche più radicali si accompagnano         nuovo modo di sentire, un nuovo sensibile,       politicamente e artisticamente nella scena delle
forte. È una prospettiva dell’immanenza           si produce sulla scena e dalla scena.           Le arti costituiscono uno spazio di presa         a sperimentazioni politiche, alla capacità      così lo chiama Ranciére. Sono le pratiche,       contro-culture underground e dei centri sociali. Si
e dell’agire. E ancora. Non basta un solo         Tradizionalmente, il rapporto tra teatro e                                                        di istituire nuovi spazi di relazione e di      e non solo gli oggetti, ad essere radicali;      occupa di corporeità, epistemologie femministe,
                                                                                                  di parola; spesso – è Gayatri Spivak,
                                                                                                                                                                                                                                                     sperimentazioni nelle performing arts, nuove
gesto o un’azione compiuta una sola               politica è in Occidente fondativo, ricorriamo   filosofa femminista postcoloniale, che,           prossimità, a una presa in carico del           questo è un punto molto importante per           istituzioni e forme del lavoro culturale. Ricercatrice
volta affinchè qualcosa si insedi nei corpi.      continuamente a questa metafora: la             tra altre, pone con forza la questione – i        discorso sulle risorse e sulle economie, e      mantenere attivo un posizionamento critico       presso IUAV di Venezia coordina il modulo Arti del
Butler parla di ripetizione, di ricorsività,      scena come polis o spazio pubblico, la          soggetti subalterni non solo non hanno            anche a un approccio che destabilizzi la        sulle arti contemporanee – sempre più            Master in Studi e Politiche di Genere di Roma Tre.

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QUEL CHE NON ABBIAMO ANCORA RAGGIUNTO - Sardegna Teatro
One Book One Community
Scenario Infanzia 2020
Bando della ottava edizione
Scadenza 31 ottobre 2019
www.associazionescenario.it                                                                                                                         @Sant'Elia
                                                                                                                                                    Il progetto One Book One Community nasce nel 1998 per iniziativa del Washington Center
                                                                                                                                                    for the Book e abbraccia l’idea di creare una comunità intorno a un testo letterario condiviso.
                                                                                                                                                    Da allora, la nozione di unità civica attraverso la letteratura si è diffusa in tutto il mondo
                                                                                                                                                    generando un’esperienza di lettura che sfocia in una discussione che comprende un ampio
                                                                                                                                                    ventaglio di persone. A ogni comunità, su base di quartiere, città, ma anche di un’intera
                                                                                                                                                    regione o paese, viene assegnato un testo che spinge alla riflessione su tematiche precise.
                                                                                                                                                    Al processo di lettura sono inoltre connesse attività coerenti che contribuiscono a rafforzare
                                                                                                                                                    l’aggregazione e a incoraggiare il processo di armonizzazione della comunità.

                                                                                                                                                    A Cagliari il progetto One Book One Community si concentrerà all'interno del più ampio
                                                                                                                                                    progetto RigenerAzione a Sant'Elia, sostenuto da Fondazione con il Sud e Fondazione Giulini,
                                                                                                                                                    nel quartiere di Sant’Elia intorno al libro di Francesco Abate “Mia madre e altre catastrofi".

                                                                                                                                                    Intervista a Francesco Abate, autore del                               Intervista a Mariella Pisano, docente
                                                                                                                                                    libro “Mia madre e altre catastrofi”                                   della Scuola Popolare di Sant'Elia

SCENARIO INFANZIA 2020
                                                                                                                                                    - figlio di Mariella Pisano                                            - madre di Francesco Abate
                                                                                                                                                    Come è nato questo libro "Mia madre e altre catastrofi"?               Mariella Pisano che sa stare al gioco, è stata tenace operatrice
                                                                                                                                                                                                                           culturale di quelli che ora chiamiamo progetti di comunità. Docente
                                                                                                                                                    È un libro nato quasi per caso, senza una programmazione: stavo        di francese, tra gli agitatori culturali di una esperienza cruciale per
Scenario promuove l’ottava edizione del          in continuo e veloce mutamento. Il                Saranno privilegiati i progetti fortemente       scrivendo un altro libro per Einaudi e a un certo punto mia madre      la città di Cagliari: la Scuola Popolare di Sant'Elia.
Premio Scenario infanzia che nasce allo          rinnovamento generazionale rappresenta            innovativi, portatori di originali approcci,     ha deciso di fare un viaggio in Terra Santa con il suo gruppo
scopo di incentivare nuove idee, progetti        una risorsa indispensabile per un settore         pensieri e necessità artistiche. Si terrà        neocatecumenale. Ho iniziato a raccontare sui social delle piccole     "La Scuola popolare di Sant’Elia è stata la punta di un’esperienza
e visioni per un teatro rivolto ai nuovi         che, nato all’insegna della ricerca (di           conto di criteri di qualità, in sintonia         scenette, tratte dai suoi aneddoti. Mi sono reso conto che questa      nelle scuole di periferia, durante gli anni '70. Si trattò di un’attività
spettatori.                                      nuovi linguaggi per nuovi spettatori), deve       con il referente bambino o ragazzo, si           narrazione mi portava a fare i conti con mia madre, una persona        sociale che consentì a molti lavoratori del quartiere di studiare
                                                 continuare a interpretare un immaginario          apprezzerà la sperimentazione di nuovi           molto dura ma anche molto in gamba, con cui non è sempre stato         nel pomeriggio, così da acquisire una preparazione culturale e
Scenario continua a approfondire il              giovanile in continua e rapida evoluzione,        linguaggi e risorse tecnologiche, ma anche       facile condividere tutto. In realtà pensavo di fare quei conti che i   conseguire la licenza media. Eravamo ispirati dagli insegnamenti
proprio ruolo di osservatorio del nuovo,         con gli strumenti dell’invenzione, della          la profondità delle motivazioni artistiche e     figli fanno in maniera anche netta e drammatica, facendo pagare ai     di don Lorenzo Milani e della sua Scuola popolare di Barbiana,
proponendosi come occasione di                   fantasia, dello stupore, oltre i limiti           dello spessore poetico ed emozionale delle       genitori vecchi rancori, invece mi sono reso conto con questo libro    e guidati da un altro prete illuminato: Vasco Paradisi, il parroco
censimento, dialogo e confronto per le           delle definizioni di “genere” e anche             proposte. Si privilegeranno inoltre i progetti   che la vita con mia mamma è stata molto formativa e divertente.        del quartiere.
giovani generazioni.                             delle professionalità esistenti. Il termine       che dimostrino di uscire dalle demarcazioni
                                                 infanzia, che si è voluto associare al            e dagli standard di genere, assumendosi          Credi che il tuo libro, con questa lettura stratificata su più         Ci eravamo resi conto che prima di educare i figli, fosse necessario
Scenario lavora nel territorio che precede       nome del Premio, non si intende legato            il rischio dell’esplorazione, della              registri, riesca a essere incisivo in differenti contesti culturali?   educare i genitori, perciò - con un lavoro di sinergia tra la scuola e
la formalizzazione della ricerca: accoglie       all’età anagrafica (puerizia), ma piuttosto       contaminazione e degli sconfinamenti.                                                                                   la parrocchia - siamo stati capaci di creare un contesto in cui fosse
progetti che non sono ancora diventati           a una stagione dello spirito, che attiene         Il bando si rivolge ad artisti esordienti,       La forma narrativa scelta facilita la lettura a chi non è un lettore   abbattuto il rapporto autoritario professiori / alunni e la scuola
spettacolo, ma che appartengono a                al mutamento e alla ricerca costante, e           gruppi di recente formazione, soggetti           esperto, ma anche a chi magari fino a quel giorno è stato relegato     fosse un luogo aperto e accogliente, per i ragazzi e per gli adulti.
necessità e linguaggi in via di esplorazione.    quindi all’apertura e all’ascolto, al di fuori    impegnati in nuovi percorsi di ricerca. I        anche per questioni anagrafiche a quella che viene chiamata            Si trattò della preziosa esperienza di saggiarsi nell’ascolto delle
Vocazione prima di Scenario è                    di consuetudini e categorie. Non teatro           partecipanti non devono appartenere a            letteratura per ragazzi. Questo è un libro che mi ha portato nelle     comunità, che formò una generazione di insegnanti, che ambiva
documentare e comprendere – oltre che            minore (o per un pubblico considerato             strutture socie di Scenario né a strutture       scuole elementari e medie: con gli alunni abbiamo teatralizzato        a cambiare il mondo a partire dalla scuola. Insegnare l'italiano
selezionare e premiare – le diverse modalità     minore), ma intrinsecamente senza confini,        riconosciute e sovvenzionate dal Ministero       il libro, l’hanno sentito loro. Questo per me è stato l’aspetto più    - benché fossi docente di francese - era una missione sociale
di avvicinamento al teatro da parte dei          perché ancora da inventare nello sguardo          (Mibac).                                         gratificante, insieme alla presenza negli ospizi. Quando scrivi non    davvero importante, perché chi possiede 2000 parole ha una vita
giovani artisti. A questo scopo si sviluppa il   aperto di uno spettatore “innocente”:             Autori e partecipanti al progetto a qualsiasi    immagini quale riscontro avrà il tuo libro e dove andrà a finire,      più ricca di chi ne possiede 200.
rapporto fra l’Associazione e i partecipanti     non in-formato del linguaggio e delle             titolo (registi, attori, drammaturghi,           cerchi di farlo con onestà e poi succede che quel libro ti porti in
attraverso la rete delle Commissioni zonali,     convenzioni del teatro.                           scenografi, musicisti, tecnici e qualunque       posti impensati.                                                       In certe famiglie il degrado è totale - lo ha ben evidenziato Sergio
con momenti di incontro, sostegno e                                                                altro ruolo) non devono avere compiuto                                                                                  Atzeni in Bellas Mariposas - lì la scuola era un bene primario
verifica, non limitati alla fase di selezione,   Lo scenario dell’infanzia vuole essere            i 35 anni di età (singolarmente) alla data       Che effetto ha avuto su tua madre?                                     e noi insegnanti c'eravamo, nei pomeriggi a titolo volontario,
ma protratti lungo tutto il percorso di          il teatro che ritrova la sua infanzia,            di scadenza del bando (31 ottobre 2019).                                                                                perché fermamente mossi da volontà di fare del bene alla
elaborazione dei progetti e fino al debutto      o la condizione della sua nascita, in             Il Premio seleziona progetti originali           Mamma si è molto divertita: si riconosce in quello che racconto,       collettività, senza alcuna prevaricazione, con soltanto l’idea del
dello spettacolo vincitore.                      riferimento agli spettatori che custodiscono      e inediti destinati alla scena infantile         poi è una donna che sa stare al gioco. Decidiamo insieme cosa          lavoro comune. Fare scuola non è far stare le persone tra le mura
                                                 in sé l’attitudine allo stupore e alla            o adolescenziale, che dovranno essere            dire, sapevamo cosa volevamo o non volevamo raccontare. È              deputate, fare scuola è imparare a discutere e portare la cultura
Scenario Infanzia si propone di favorire         sperimentazione tipici di questa stagione         consegnati o spediti entro e non oltre           perciò nata una ulteriore complicità che prima del libro non si era    nei contesti"
originali percorsi di ricerca nell’ambito        della vita.                                       il 31 ottobre 2019, secondo le modalità          ancora espressa. Lei dice che non è così come io l’ho raccontata...
dei linguaggi rivolti all’infanzia e                                                               indicate dal bando scaricabile online al sito    infatti è molto peggio! L’altra reazione è stata quella da parte dei   Mariella Pisano
all’adolescenza, nella consapevolezza            È il motivo per cui il Premio si riferisce a      www.associazionescenario.it                      lettori, una parte ovviamente ci ha preso per una famiglia di pazzi,
che l’universo dei bambini e dei ragazzi         progetti rivolti a spettatori bambini, ragazzi,                                                    un’altra invece si è riconosciuta in questo rapporto madre-figlio,
                                                                                                                                                                                                                           Francesco Abate è scrittore e caporedattore della sezione
presenta necessità, tematiche, poetiche          adolescenti.                                                                                       soprattutto chi appartiene a una generazione vicina alla mia,          cultura del quotidiano L'Unione Sarda. "Mia madre e altre
                                                                                                                                                    perché poi il rapporto genitori-figli è cambiato. Ognuno di loro ha    catastrofi", è stato pubblicato da Einaudi - con ben sette
                                                                                                                                                    voluto aggiungere alla nostra storia la propria, e questa è stata la   ristampe - e in sardo dalla casa editrice Ilisso.
                                                                                                                                                    chiave del successo editoriale.

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MAS_M3_Teatro Massimo Cagliari                  Durata_35' + tempo di esplorazione                                                                            MAS_Teatro Massimo Cagliari                                      Durata_60' + 10' ingresso pubblico
                                                                                                                                                                                                                                                                                  PRODUZIONE
                                                                                                                                                                                                                               Fascia d'età: dai 5 anni in su
5 e 6 ottobre, ore 17.30                        Fascia d'età: primissima infanzia                                                                             9,10,11,12,14,15,16 ottobre, ore 10.30
6 ottobre ore 11                                                                                                                                              12 ottobre, ore 17
7 ottobre ore 10                                                                                                                                              13 ottobre, ore 11

                                                                                                                                                                                                                     Miglior Spettacolo
                                                                                                                                                                     Spettacolo finalista                  (Osservatorio Critico degli Studenti)
                                                                                                                                                                  Premio Scenario Infanzia                    con la seguente motivazione:
                                                                                                                                                                           2008                          “…per la scenografia efficace e piena di
                                                                                                                                                                                                       inventiva, l’originalità del testo e la capacità

MILOEMAYA
                                                                                                                                                                                                             di coinvolgimento del pubblico”

Scarlattine Teatro
Un lungo tavolo bianco. Forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini. Piatti         Sos primos passos de sos crios cara a su mundu de s’òpera, unu
grandi, piccoli, lisci, tondi. Tazze e bicchieri. E il cibo non c’è? Forse         ispetàculu de teatru sensoriale cun mùsica, boghe, immàgines e

                                                                                                                                                              IL PRINCIPE MEZZANOTTE
                                                                                   esperièntzias tàtiles e promovet sa lìrica intre de sas generatziones
qualche chicco arriverà. Due bizzarri personaggi aspettano l’inizio di             noas. A fùrriu a una mesa sos pipios comintzant s’esploratzione
un pranzo da re, inventandosi un nuovo modo di apparecchiare. Tutto                de trastes, istèrgios; una chirca chi si mudat finas in unu eventu

                                                                                                                                                              di Alessandro Serra
diventa musica canto gioco. I piccolissimi sanno ascoltare. Infilare,              comunitàriu pro more de su cunfrontu sighidu tra deo e s’àteru.
spostare, accumulare, portare, tirare, aprire, contare, pestare, correre,
provare, chiudere, imitare, trasportare, ordinare, dividere, riempire,             A path that involves newborns in a multi-sensory discovery
sollevare, nascondere. Sono loro lo spettacolo!                                    approaching them to the world of opera, a show with music, voice,
                                                                                   images, and tactile experiences to promote lyrics for new generations.
                                                                                   Around a table, children start the exploration of utensils and tableware
I primi passi dei neonati verso il mondo dell’opera, uno spettacolo                in a research that also turns into a community event thanks to the         Il Principe Mezzanotte è vittima di una maledizione:
di teatro sensoriale con musica, voce, immagini, e esperienze tattili              continuous comparison between the self and the other.
                                                                                                                                                              quando incontrerà il vero amore sarà destinato a
all’interno di Opera Education, l’attività di AsLiCo che promuove la
lirica tra le nuove generazioni.                                                   Di: Michele Losi                                                           trasformarsi in un essere mostruoso. Per sottrarsi
                                                                                   Regia: Anna Fascendini                                                     a tale destino decide di non innamorarsi mai, si
Un percorso che coinvolge i bambini in una scoperta multisensoriale.               Con: Anna Fascendini e Francesca Cecala
L’osservazione iniziale porta l’attenzione sui suoni nel loro stato originario,    Musica: Federica Falasconi                                                 rinchiude in un maniero fumoso e vive da solo, triste
sulla parola come significante e coinvolge lo sguardo: lo spazio scenico,          Consulenza per il canto: Miriam Gotti                                      e malinconico. Un carosello di personaggi buffi e
                                                                                   Coproduzione: AsLiCo e ScarlattineTeatro, Campsirago Residenza
a pianta centrale, è organizzato in modo da avere un rapporto quasi                                                                                           grotteschi che ci porteranno nel mondo di questa
personale non solo tra attore e spettatore, ma anche tra spettatore e                                                                                         fiaba delicata e romantica raccontata con uno stile
spettatore, in un gioco di simmetria che coinvolge tutti i partecipanti                                                                                       insolitamente noir, misterioso e poetico.
seduti attorno al tavolo che domina la scena. Ed è attorno a quel tavolo
che i bambini iniziano l’esplorazione di utensili, stoviglie; una ricerca che
si trasforma anche in un evento comunitario grazie al continuo confronto                                                                                      Su Prìntzipe de Mesunote est patende una maladissione: cando at a
tra l'io e l’altro. Accanto a me, di fronte a me.                                                                                                             atobiare s’amore veru si nch’at a mudare in unu èssere orrorosu. Pro
                                                                                                                                                              fuire a custa sorte detzidit de non s’innamorare mai, si nche inserrat
                                                                                                                                                              in unu manieru fumosu e istat a solu, tristu e malincònicu. Una filera
                                                                                                                                                              de personàgios istrambecos e grotescos nos ant a giùghere in su
                                                                                                                                                              mundu de custa fiaba dìlica e romàntzica contada cun unu istile
                                                                                                                                                              insolitu noir, misteriosu e poèticu.

                   MAS_Teatro Massimo Cagliari                  Laboratorio di formazione per chi vuole                                                       Principe Mezzanotte has been cursed, when he meets his true love he
                                                                avvicinarsi con il teatro ai bambini da 0 a 3 anni                                            will turn into a monstrous being. In order to escape this fate, he decides
                   8 / 9 / 10 ottobre, ore 10-18                                                                                                              never to fall in love and to live by himself, sad and mournful, locked in
                                                                con Anna Fascendini
                                                                                                                                                              a smoky manor. We will be lead into this delicate and poetic fairy tale
                                                                                                                                                              world, narrated in an uncommonly noir mysterious and poetical style,
                                                                                                                                                              by a carousel of funny and grotesque characters.

                   CON LO SGUARDO PICCOLO                                                                                                                     Di: Alessandro Serra
                                                                                                                                                              Con: Andrea Castellano, Marco Vergati, Silvia Valsesia

                   Scarlattine Teatro                                                                                                                         Regia, scene, luci: Alessandro Serra
                                                                                                                                                              Realizzazione ombre: Chiara Carlorosi
                                                                                                                                                              Prodotto da: Sardegna Teatro e compagnia Teatropersona

                   I piccolissimi sono creature speciali. Reagiscono a ciò che li circonda          Anna Fascendini è attrice, regista e formatrice           Tecniche utilizzate: prosa, teatro d’immagine,
                   senza filtri. Non conoscono le regole del gioco. Ascoltano. Toccano.             di Scarlattineteatro, Campsirago Residenza.               teatro d’ombre, teatro corporeo.
                                                                                                    Sisale, Scatenati, Buio e MiloeMaya sono alcune
                   Attraversano e si lasciano attraversare. Sanno essere presenti.                  tra le sue produzioni dedicate alla fascia 0-3.
                   Pensare ad uno spettacolo teatrale per loro non è cosa facile. Prima
                   di tutto perché si deve pensare ad uno spettacolo con loro, esseri               Per maggiori informazioni e iscrizioni scrivere a:
                   imprevedibili. Bisogna tornare ad ascoltare, toccare e lasciarsi                 valentina@sardegnateatro.it
                   attraversare dalle cose, come loro, insieme a loro. Bisogna essere

                                                                                                                                                                                                                                                          FOTO: ALESSANRO SERRA
                                                                                                    Consulta il sito www.sardegnateatro.it per tutte
                   presenti. Quello che gli attori non devono mai dimenticare di essere.            le opportunità didattiche organizzate da
                   Il laboratorio di formazione si propone di indagare oltre che la                 Sardegna Teatro insieme alla Fondazione
                   spazialità, i materiali, i tempi e i suoni utili ad uno spettacolo per la        Sardegna Film Commission
                   primissima infanzia anche la qualità di uno stare in scena.

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