Quasi come una fiaba C'ERA UNA VOLTA UNA FATTORIA - Fattoria Corzano e Paterno
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La storia di Corzano e Paterno somiglia un po’ a quella di una fiaba. Gli elementi per raccontarla, infatti, ci sono tutti. Una nobile famiglia che decide di abbandonare la vecchia tenuta, una promessa fatta a buoni amici, una fattoria in decadenza da riportare all’antico splendore. Quasi come una fiaba C’ERA UNA VOLTA UNA FATTORIA… NOVEMBRE2015 | #111
#vin Dal latte di pecora la campagna toscana conquista le tavole stellate FATTORIA CORZANO E PATERNO La famiglia Gelpke si trasferisce a Corzano sei ettari di vigna e vennero avviati i lavori a seguito dell’acquisto della tenuta dalla di restauro delle case. Gelpke pensò anche nobile famiglia fiorentina dei Niccolini. Nel di acquitare cinquanta pecore da latte sar- 1969 vendere sembrò l’unica soluzione de per velocizzare il rilancio della fattoria per riuscire a liquidare tutti gli eredi della e imparò a mungerle a mano e a fare il for- dinastia e quando Gelpke rilevò la tenuta, maggio nella maniera più semplice e genu- lo fece promettendo di mantenerla intatta. ina, su un calderone posto al fuoco. La fiaba iniziò così, con il lento ma appas- Solo nel 1976 alla proprietà di Corzano sionato rilancio del possedimento fino ad si aggiunse la fattoria di Paterno, una allora in stato di semi abbandono. Le vigne proprietà molto amata che, dopo essere erano rade e mal tenute, le case all’interno passata, nei secoli, dalle mani dei Pitti a della proprietà senza elettricità, senza tu- quelle della famiglia Rangoni-Macchia- bature idrauliche né riscaldamento, non- velli, venne venduta a Gelpke dopo lunghi ché molto danneggiate. Vennero piantati anni di incuria. #112 | NOVEMBRE2015
< #LIFESTYLE #SAPORI #TURISMO> Il formaggio come (meglio di) una volta È da proprio da quel formaggio prodotto nel modo più artigia- nale, anzi, “casalingo” che ci sia, che la fiaba arriva a un punto di svolta. Oggi a oc- cuparsi del piccolo caseificio che con amore e ostinazione è nato in seno alla Fattoria Corzano e Paterno è Antonia Ballarin. Fino al 1986, il latte prodotto dalle pecore, segui- te da Tillo figlio di Wendelin, veniva venduto. A metà degli Una filiera state piantate le nuove vi- più che corta gne. Quel gregge negli anni è anni Ottanta, invece, ha inizio cresciuto fino a contare oggi la produzione interna. Anto- Non potrebbe esistere una circa 700 capi, accuditi nella nia la prende subito a cuore, filiera più corta: il latte viene stalla vicino a Villa Paterno. ma inizia da zero, con un tiro- prodotto dalle pecore che cinio presso un casaro locale La produzione è ancora pic- pascolano libere nei cam- cola, ma di qualità eccellente, per apprendere tutti i segreti pi della tenuta, il latte viene risultato di anni di prove ed del pecorino. Fu proprio il pecorino, infatti, lavorato direttamente nel esperimenti fino a produrre il primo formaggio prodotto. caseificio vicino a Casa Cor- oltre dieci tipi di formaggio. Ma si trattò solo del primo zano e alla cantina. Il primo Un’ottima dimostrazione di passo sulla strada che ha gregge, negli anni Settanta, come, con il latte di pecora, portato il caseificio a rifornire contava pochi capi e venne si possa molto (e altrettanto alcune delle botteghe e dei ri- acquistato anche con l’idea interessante) oltre al classi- storanti più raffinati e illustri di liberare più velocemente co pecorino. Formaggi in sti- di Firenze e d’Europa. il terreno su cui sarebbero le Roquefort, formaggi mor- NOVEMBRE2015 | #113
#vin zel e con lui acquistò un’al- tra fattoria. Antonia, invece, sposò Aljoscha con cui ha cinque figli e che si occupa in modo prevalente delle vi- gne, affiancato negli ultimi 10 anni da Arianna Gelpke,figlia di Wendelin. Con il loro lavo- ro sono riusciti ad elevare il vino della tenuta da “sempli- ce” Chianti, a prodotto di alto livello. Inoltre Aljoscha è riu- bidi, formaggi duri, formaggi scito nel tempo a migliorare delicati, formaggi piccanti… anche la produzione dell’olio insomma, formaggi un po’ extravergine d’oliva. per tutti i gusti e soprattutto per ogni esigenza di abbina- ANTONIA non sapeva nien- mento. te di formaggi una volta giun- Altro indice di qualità è, ov- ta in Italia, oggi è responsa- viamente, la stagionalità con bile del caseificio. Ad aiutarla cui le lavorazioni vengono nell’impresa, un periodo di eseguite. Le pecore produ- formazione direttamente sul cono la massima quantità di territorio, ma soprattutto la latte in primavera. Per que- sua passione per il lavoro, sto, con l’inizio della bella assieme al giusto mix di in- stagione, il caseificio è ope- tuizione. Non solo pecorino, rativo ogni giorno della setti- ma anche prodotti diversi, mana, mentre la produzione sperimentazione nel segno si interrompe tra agosto e dell’eccellenza. novembre. Dare il massimo Iniziare da zero come stile di vita con infinita passione La Fattoria Corzano e Pater- Antonia Ballarin arriva a Cor- no è anche agriturismo, vino zano al seguito di Wenzel, e olio oltre ai suoi prelibati figlio maggiore di Gelpke e formaggi. Il filo conduttore assieme all’amica Sophie tra i vari prodotti, però, resta Partridge, alla fine degli anni quello della loro “sofisticata Settanta. Sophie sposò Wen- semplicità”. è Gelpke a impri- #114 | NOVEMBRE2015
< #LIFESTYLE #SAPORI #TURISMO> aria della fattoria, si sposa Chi, invece, vuole provare perfettamente con Terre di un contrasto di sapori stuz- Corzano, un Chianti DOCG zicante può degustare il Blu con uvaggio composto dal (dalle caratteristiche vena- 90% di Sangiovese e 10% ture nell’impasto) assieme a di Canaiolo. un bicchiere di Passito. Dalla Il Buccia di Rospo, dal nome nascita della DOC Vin Santo curioso in omaggio alla cro- del Chianti, non può più de- sta fiorita che caratterizza nominarsi come tale, perché questo particolare pecori- la sua gradazione alcolica no, può abbinarsi al vino Tre minima non raggiunge 13° Borri, un Sangiovese in pu- (mentre in base alle sotto- rezza. Buccia di Rospo na- zone il Vin Santo del Chianti sce da un errore, ma come DOC deve raggiungere an- spesso capita, sbagliare può che i 17°). Ma l’uvaggio resta condurre anche a grandi Trebbiano 80% e Malvasia successi. Si caratterizza per 20%. il suo gusto forte, paragona- bile ad alcuni formaggi fran- Le vigne cesi. In questo periodo si tro- Si trovano sui pendii sasso- va più stagionato e tendente si attorno alla casa colonica merla fin dagli inizi. Convinto alla scheggiatura, mentre in fortificata “Corzano”, da cui che il primo fine dell’azien- primavera è più morbido e prende il nome la Fattoria. da fosse l’autosufficienza e cremoso. Non può che esse- Le vigne sono separate dal che il principale scopo delle re annaffiato con un vino di territorio del Chianti Classi- famiglie che vi vivevano fos- altrettanto gusto e caratte- co dalla sola valle della Pesa, se creare i migliori prodotti re, per questo il Tre Borri è il i possedimenti si estendono possibili con i mezzi a di- compagno ideale. nella zona di San Casciano, sposizione, riesce subito a orientare verso la qualità la produzione della fattoria. Un concetto davvero ante litte- ram per quei tempi. Nonostante la scomparsa di Gelpke nel 2001, niente è cambiato nella filosofia aziendale. La fattoria è rima- sta in famiglia ed è gestita con lo stesso spirito di allora, il lieto fine della nostra storia sembra davvero protendersi verso un fiabesco “per sem- pre”. Vino e formaggi si sposano All’interno della produzione della fattoria troviamo pro- poste che si sposano per- fettamente tra loro. Per pro- varle è possibile partecipare a una delle degustazioni che vengono organizzate su pre- notazione, o magari pensare di riproporre gli abbinamenti anche a casa. IL PECORINO, ad esem- pio, il formaggio con cui iniziò la produzione case- NOVEMBRE2015 | #115
#vin lungo l’antica Via Cassia e la passano mai più di cinque valle stessa. ore: le olive raccolte la matti- Fin dal primo anno di produ- na vengono lavorate il pome- zione, nel 1972, la coltura e riggio e quelle raccolte nel la vinificazione furono cura- pomeriggio sono lavorate la te con amore e competen- sera. La frangitura avviene za, abbinando l’eccellenza nel Frantoio sperimentale locale all’abilità dei giovani dell’azienda Torre Bianca, viticoltori appresa presso la presso cui le olive vengono scuola vinicola Wadenswil, lavorate separatamente per vicino a Zurigo. varietà e con regolazione Le viti sono separate I vitigni coltivati sono sia au- degli impianti ad hoc per il dalla zona del Chianti toctoni: Sangiovese, Canaio- tipo di cultivar e il suo stato Classico dalla sola lo, Malvasia e Trebbiano, che francesi: Cabernet Sauvi- di maturazione. # valle della Pesa gnon, Merlot e Chardonnay. Gli oliveti Vantano circa 3500 pian- te d’olivo, cultivar Moraiolo, Frantoio, Leccino e Pendoli- no. Anche in questa produ- zione la qualità ricercata è massima. La Fattoria Corza- no e Paterno adotta l’agri- coltura biologica. La raccolta viene effettuata a mano e se- paratamente per varietà. Tra la raccolta e la molitura non #116 | NOVEMBRE2015
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