LA VENDITA DIRETTA - A cura di: Erika Guerra Federica Montevecchi

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LA VENDITA DIRETTA - A cura di: Erika Guerra Federica Montevecchi
LA VENDITA DIRETTA

Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”
                                                    A cura di:
    Corso di Marketing delle Imprese
              Agroalimentari                      Erika Guerra
         Prof. Gervasio Antonelli             Federica Montevecchi
             A.A. 2012/2013
LA VENDITA DIRETTA - A cura di: Erika Guerra Federica Montevecchi
Indice
•   Contesto
•   La filiera corta
•   La vendita diretta
•   Le tipologie di vendita diretta
•   Caso aziendale
•   Conclusioni
LA VENDITA DIRETTA - A cura di: Erika Guerra Federica Montevecchi
Contesto attuale
  CONSUMATORE POSTMODERNO                SOCIETA’ DELLA SAZIETA’
• Più informato                      • Soddisfatti i bisogni di base
• Disincantato                       • Non più food security, ma
• Protagonista nel processo            ricerca della food safety
  d’acquisto
• Più attento alla qualità e alle
  certificazioni (DOP, IGP….)
• Riscopre i legami col territorio

       MAGGIORE RILIEVO ALLA VENDITA DIRETTA
La filiera corta
         Filiera corta significa “minori costi finali del
          prodotto, in quanto elimina alcuni passaggi
                 intermedi, primo fra tutti quello
             rappresentato dai mercati all’ingrosso”.

Fonte: “Dal Campo alla Tavola. Il marketing della vendita diretta dei prodotti agricoli” a cura di ARM, 2007.
…continuo Filiera Corta…

Obiettivi:
• Sinergia consumatore/produttore
• Riduzione prezzi
• Maggiore conoscenza qualità intrinseche del
  prodotto
• Remunerazione più equa per il produttore
• Privilegiare l’acquisto e il consumo di prodotti
  locali
Filiera corta: Legge di Orientamento
  La legge di orientamento (D.Lgs. n.228/2001) ha
 ampliato il concetto di imprenditore agricolo: non più
  solo attività di produzione e allevamento, ma anche
    di trasformazione dei prodotti e di fornitura dei
                          servizi.

  Maggiori possibilità economiche: vendita
             diretta al pubblico.
La vendita diretta
  È la forma di vendita più antica che le società
                 umane conoscano.

Oggi ha grande rilevanza sociale ed economica, grazie ad
     una rinnovata sensibilità del consumatore verso:
             • stagionalità dei prodotti
               • luoghi di produzione
                 • scenari culturali
           • recupero sapori tradizionali
           Fonte: “Dal Campo alla Tavola. Il marketing della vendita
              diretta dei prodotti agricoli” a cura di ARM, 2007.
Vendita diretta: vantaggi e svantaggi
Vantaggi:                     Svantaggi:
• Rapporto diretto            • Non tutti i consumatori
  produttore/ consumatore       possono acquistare in
• Il consumatore conosce        azienda
  l’azienda e i prodotti      • Difficoltà logistiche (ex.
• Prezzi più convenienti        sedi aziendali
• Minor impatto                 difficilmente raggiungibili)
  ambientale                  • Difficoltà di gestione delle
• Valorizzazione delle          attività di vendita
  stagionalità dei prodotti
COSA SI ASPETTA IL
CONSUMATORE DALLA
 VENDITA DIRETTA??
ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo
      alimentare) intervistando più di 2000
             consumatori, ha rilevato :
• Il 28% degli intervistati non ha mai acquistato prodotti
  direttamente dal produttore per mancanza di comodità;
• Il 60% ha comprato uno o più prodotti direttamente dal
  produttore;
• I consumatori si aspettano freschezza superiore, garanzia di
  qualità, certezza dell’origine e corrette modalità di
  coltivazione;
• I consumatori temono orari e giorni di apertura non adeguati
  alle loro necessità;
• Timore di scarso assortimento di prodotti;
• Minor numero di passaggi = prezzi bassi.
Fonte: “VeDi. Vendita Diretta. Manuale di Marketing per l’agricoltore che desidera operare nella
vendita diretta” ISMEA, 2011
3 tipologie di vendita diretta

  Vendita                            Forme
   diretta                        innovative di
tradizionale                     vendita diretta
               Vendita diretta
                 a distanza
1. Vendita diretta tradizionale
    •     Punti vendita aziendali: forma classica di filiera
          corta
    •     Mercatini (farmer’s market): organizzati
          periodicamente da produttori e loro organizzazioni
          professionali (ex.Coldiretti)
    •     Gruppi d’acquisto: organizzazioni informali di
          consumatori che decidono spontaneamente di
          acquistare prodotti biologici dai produttori. Vi
          rientrano anche i GAS
    •     Cooperative di consumo: costituite da soci
          consumatori che forniscono ai medesimi soci generi di
          consumo
    •     Distributori automatici: es. latte fresco appena
          munto
Fonte: “Dal Campo alla Tavola. Il marketing della vendita diretta dei prodotti agricoli” a cura di ARM, 2007.
2. Vendita diretta a distanza
•   Vendita a domicilio: persone incaricate si recano
    presso il domicilio di consumatori per raccogliere gli
    ordini.
•   Vendita per corrispondenza, televisione o altre
    forme di comunicazione: invio di cataloghi e
    materiale informativo.
• E-commerce: forma più promettente di vendita a
    distanza. Il D.Lgs. N.114 31/03/1998 finalizzato a
    promuovere la libera circolazione delle attività
    economiche svolte online come il commercio
    elettronico. Art.4 D.Lgs. 228/01 prevede di vendere i
    prodotti agricoli attraverso l’e-commerce.
L’ e-commerce consente di…
Abbattere i confini geografici e
 affacciarsi sui mercati
 internazionali;
Implementare nuovi modelli per
 riorganizzare la produzione e le
 transazioni;
Stabilire una comunicazione diretta e bidirezionale tra
 venditore/acquirente per migliorare le relazioni con i
 clienti;
Progettare nuove strategie di marketing per creare e
 rafforzare la propria posizione in particolari nicchie di
 mercato a costi contenuti           Accesso a negozi
 virtuali 24 ore su 24.
… continuo e-commerce
    MA…
     Devono anche seguire adeguati cambiamenti nelle
      strategie di marketing per poter sfruttare le
      opportunità offerte da Internet e dall’e-commerce;
     Il sito web deve essere semplice e intuibile nella
      navigazione, deve inoltre incuriosire il consumatore;
     Attenzione ai costi logistici per la spedizione dei
      prodotti;
     Fornire al consumatore informazioni dettagliate sui
      prodotti (ex. scheda prodotto).

Fonte: “Dal Campo alla Tavola. Il marketing della vendita diretta dei prodotti agricoli” a cura di ARM, 2007.
Il supermercato alimentare on line: un
        esempio di e-commerce
“Vuoi fare la spesa dopo l’orario di chiusura, senza uscire
    di casa, magari sdraiato sul letto e senza le snervanti
  file alla casa o l’estenuante ricerca del parcheggio? Ecco
                     il supermarket on-line”
3. Le forme innovative di vendita diretta
• Prenotazione del raccolto: attraverso le registrazione ad
   un portale, gli utenti interessati concordano con l’azienda agricola la
   possibilità di avere il proprio raccolto in esclusiva e di partecipare
   attivamente alla coltura.
• Orti familiari: il cliente è tenuto ad approvvigionarsi per
   almeno 1 semestre di prodotti (per lo più ortaggi) concordati con
   l’azienda agricola, avendo in più la possibilità di partecipare ad
   alcune attività manuali.
• Pick your own: il consumatore
   gioca a fare il contadino.
   Raccoglie direttamente i frutti dalla terra
   che poi porterà sulla propria tavola.
Fonte: “Dal Campo alla Tavola. Il marketing della vendita
   diretta dei prodotti agricoli” a cura di ARM, 2007.
…continuo forme innovative v.d.
• Il vino su misura – l’Atelier del vino: collaborazione
  diretta tra consumatore e produttore. Il consumatore ha
  l’opportunità di poter “disegnare” il proprio vino.
Caso aziendale: i distributori di latte fresco
  Il fenomeno della vendita diretta di latte crudo dal
  distributore al consumatore è in netta espansione:
                                 2007: 200 distributori

                                 2012: 1426 distributori

                                       + 700%
Per l’impresa….
• nuove opportunità commerciali per allevamenti di
  piccole-medie dimensioni
• svincolarsi dal forte potere contrattuale della GDO
• no intermediari
• mantenere un adeguato livello concorrenziale
• accrescere la redditività
• remunerazione diretta per il produttore che recupera
  circa i 2/3 del valore aggiunto del prodotto
Per il consumatore…
• Il latte mantiene le sue proprietà nutritive, è cremoso e dal
  gusto intenso
• Latte 100% italiano
• Sostenibilità degli allevatori locali
• Perfetta rintracciabilità (contatti dell’azienda produttrice)
• Sostenibilità ambientale
  (http://www.milkmaps.com/video.php?mk=MhFnXcTWGGE)
• Costa poco (risparmio di circa il 30%)

                   Euro 1,45 VS Euro 1,00
Cosa dice la legge…
                                La commercializzazione di latte crudo,
                                destinato all’alimentazione umana, è prevista
                                dall’art.1 dell’intesa 5/CSR – Stato-Regioni
                                del Gennaio 2007. Le modalità di
                                commercializzazione sono le seguenti:
                                • direttamente dal produttore al consumatore
                                finale
                                • attraverso erogatori collocati nella stessa
                                Azienda agricola o al di fuori di questa.
Inoltre, dal punto di vista igienico-sanitario…
Il regolamento CE n. 853/2004, all’art.10, prevede la commercializzazione
di latte crudo per il consumo umano diretto immediatamente dopo la
mungitura e senza aver subito alcun trattamento termico, salvo la
refrigerazione ad una temperature compresa tra 0 e +4°.
Tale modalità si riconduce ai concetti di “genuinità” e “qualità”
presupponendo il rispetto della “sicurezza alimentare”.
Conclusioni
La vendita diretta :
• avvicina produttore e consumatore
• rende il consumatore protagonista
  dell’acquisto
• consente di riscoprire il rapporto con la natura
  e il territorio
• porta vantaggi economici sia per il
  consumatore che per il produttore senza
  penalizzare la qualità
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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