PUBBLICITA' E DIRITTO: INSIDIE E TRABOCCHETTI DELLA COMUNICAZIONE COMMERCIALE - WEB MARKETING FESTIVAL RIMINI, 20 NOVEMBRE 2020 #WMF2020#WEMAKEFUTURE
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PUBBLICITA’ E DIRITTO: INSIDIE E TRABOCCHETTI DELLA COMUNICAZIONE COMMERCIALE Web Marketing Festival Rimini, 20 Novembre 2020 #WMF2020#WeMakeFuture
PARTE PRIMA ✓ INTRODUZIONE ✓ IL REGOLAMENTO «DIGITAL CHART» PARTE SECONDA ✓ INSIDIE DELLA «DIGITAL CHART» ✓ ALTRI TRABOCCHETTI TRA AUTODISCIPLINA, CODICE DEL CONSUMO E DIRITTI IP
PARTE PRIMA A cura di: Avv. Stefano Conti
Obiettivi dello speech OBIETTIVO CERCARE I CRITERI PER EVITARE ERRORI DI CARATTERE DELL’INCONTRO LEGALE CHE POSSANO DARE SEGUITO AD INTERVENTI DI SOSPENSIONE DELLA STESSA CAMPAGNA, DA PARTE DEGLI ORGANI PREPOSTI ❑ Può accadere che il nucleo creativo di una campagna debba essere incentrato in poco spazio: si pensi, per esempio, ai social network quando nell’ambito di un pop- up, di un post o di un endorsement si deve sponsorizzare un prodotto o un servizio. ❑ Allora in questo caso, occorre fare riferimento al dato normativo che di seguito cercheremo di sintetizzare, in un mercato web e social dove attualmente ci sono forti influssi dal lato commerciale, dominati anche da blogger, influencer, celebrities e professionalità in generale che hanno numerosi followers e che quindi hanno il potere di influenzare notevoli masse di persone.
Obiettivi dello speech ❑ Peraltro, i canali di comunicazione, i web e i canali social, in passato dominati da personalità politiche o di spicco, ormai sono anche gestiti da persone che hanno dimestichezza con i predetti social. Accessibili quindi da molti! ❑ Da qui la necessità di una regolamentazione normativa, soprattutto nell’interesse del consumatore, il quale certamente deve essere in grado, quando naviga sul web o sui canali social, di identificare con esattezza la pubblicità o comunicazione commerciale, ovvero le caratteristiche offerte da una creatività on line.
Cos’è la «Digital Chart» CON LA DIGITAL CHART SONO STATI FISSATI DEI CRITERI CHE DEFINIZIONE PERMETTONO AL CONSUMATORE DI RICONOSCERE UNA COMUNICAZIONE COMMERCIALE ALL’INTERNO DELLA RETE, DEL WEB E DEI CANALI SOCIAL. OCCORRE DISTINGUERE QUANDO VANNO APPLICATI I PRINCIPI DELLA DIGITAL CHART AI CONTENUTI ON LINE. Infatti le valutazioni, le idee e le opinioni anche con riferimento a prodotti commerciali e/o servizi che vengono reperiti in rete o creati non costituiscono comunicazione commerciale e/o forme di pubblicità. Allora, in tal caso, la Digital Chart naturalmente non deve essere applicata. Diversamente, ove dietro l’apprezzamento di un marchio, di un prodotto o di un servizio, c’è un contratto di sponsorizzazione con la persona che menziona il prodotto o il servizio, occorre applicare le regole della Digital Chart, a maggior ragione ove lo sponsor sia parte del sistema dell’Autodisciplina (IAP)
Cos’è la «Digital Chart» LA PUBBLICITA’ E/O LA COMUNICAZIONE COMMERCIALE DEVONO ESSERE CHIARAMENTE : E RICONOSCIBILI IDENTIFICABILI ❑ Occorre comunicare al consumatore che una testimonianza o un endorsment e/o una sponsorizzazione nei riguardi di un marchio di un prodotto o di un servizio, sono resi nell’ambito di un accordo specifico, per esempio, tra un influencer e l’azienda proprietaria dello stesso marchio che viene menzionato dall’influencer. ❑ Esistono poi varie categorie di professionisti del web che attualmente vengono identificati come blogger, influencer, celebrities etc. ❑ L’eventuale accordo commerciale con un inserzionista, o con un terzo mandatario dello stesso inserzionista, può prevedere sia un compenso di carattere economico che di altre utilità.
Endorsement NATURA COMMERCIALE LA NATURA COMMERCIALE DEI CONTENUTI DEGLI «ENDORSEMENT» SUI SITI WEB O SUI CANALI DEVE ESSERE RESA INDENTIFICABILE COME? Inserendo: ➢ PUBBLICITA’/ADVERTISING ➢ PROMOSSO DA /PROMOTED BY ➢ IN COLLABORAZIONE CON / IN PARTNESHIP WITH ➢ SPONSORIZZATO DA / SPONSORIZED BY e/o inserendo i primi 3 hashtag: ➢ # PUBBLICITA’ o # ADVERTISING ➢ # SPONSORIZZATO DA o # SPONSORIZED BY ➢ # AD unitamente a # BRAND
Endorsement ❑ Occorre anche che un influencer o un blogger, immettendo nella rete dei post, specifichino con chiarezza, che, per esempio, prodotti gratuiti o di modico valore sono fornite da un’azienda produttrice. ❑ Infatti, serve specificare ai consumatori:“PRODOTTO INVIATO DA….”;“HO RICEVUTO DA…”. ❑ Se l’influencer o il blogger ha una propria linea di prodotti o servizi, lo stesso è obbligato a segnalare come pubblicità i post in cui li esibisce o li menziona. OCCORRE CHIAREZZA! ❑ Non sono consentite diciture ambigue: “GRAZIE A…..”; o “AMBASSADOR” ❑ Peraltro, in osservanza al principio autodisciplinare di autosufficienza del messaggio pubblicitario è vietato rimandare al richiamo “CLICKMORE” in altre parole alla verifica dell’intero messaggio pubblicitario con un rimando ad ulteriori passaggi nell’ottica di evitare chiarezza a danno del consumatore.
«Native advertising» e «In-feed units» Le linee guida vanno applicate al NA, ovvero qui contenuti del web promossi, sponsorizzati e visualizzati all’interno di quanto offerto ai lettori. Obiettivo PUBBLICITA’ TRADIZIONALE: NATIVE ADVERTISING distrarre il lettore dal contenuto in modo da comunicare il MESSAGGIO Obiettivo NATIVE ADVERTISING: Immergere la pubblicità all’interno del CONTESTO Devono rendere evidente la natura di comunicazione commerciale con l’inserimento di avvertenze quali: IN-FEED UNITS ➢ PUBBLICITA’ / ADVERTISING (CONTENUTI REDAZIONALI) ➢ PROMOSSO DA….BRAND / PROMOTED BY ….BRAND ➢ SPONSORIZZATO DA……BRAND / SPONSORED BY……BRAND ➢ CONTENUTO SPONSORIZZATO / SPONSORED CONTENT ➢ POST SPONSORIZZATO / SPONSORED POST
«Paid Search Units» e «Reccomendation widgets» Devono rendere evidente la loro natura commerciale con una separazione anche grafica dai contenuti di ricerca c.d. organici, unitamente a diciture che PAID SEARCH informino gli utenti esplicitamente che si tratta di contenuto di natura UNITS promozionale (quali, ad esempio, “Pubblicità/Advertising”), collocate vicino al risultato di ricerca sponsorizzato e con modalità tali da renderle visibili e evidenti. Collegano una notizia, un articolo a dei contenuti sponsorizzati. Il box è molto semplice così come la sua strategia: titoli d’effetto, immagini che possano attirare l’attenzione dei potenziali lettori e link. E il contesto. I WIDGETS Devono rendere evidente la loro natura di comunicazione commerciale attraverso: ➢ l’indicazione che il box contiene contenuti sponsorizzati ➢ l’indicazione accanto al singolo contenuto del nome o del logo dell’inserzionista e l’indicazione che il contenuto è sponsorizzato
«Paid Search Units» e «Reccomendation widgets» Se i contenuti sono sviluppati da un «fornitore di tencologia» (il soggetto che ha sviluppato il widget) oltre a riportare le indicazioni prima elencate, occorre specificare tale provenienza menzionando il nome del fornitore. (segue) I WIDGETS I contenuti testuali e multimediali dei canali social di natura commerciale vanno esplicitati ai consumatori, mediante specifici disclaimer posti nelle inquadrature di inizio e fine video o attraverso le dichiarazioni dell’attore: “contenuto offerto da…”; “ pubblicità/advertising”, “promosso da…”; ecc.
«In APP advertising» e «Advergame» ❑ Infine ogni contenuto diffuso in rete attraverso le APP (in APP Advertising) che abbia natura commerciale va reso noto al consumatore mediante mezzi idonei. ❑ Lo stesso dicasi per l’Advergame quando si tratta di comunicazione pubblicitaria che diventa parte di un gioco elettronico interattivo studiato e creato per la promozione del prodotto o del marchio.
PARTE SECONDA A cura di: Avv. Francesco Chrisam
Insidie della «Digital chart» Limite alla creatività pubblicitaria? Perdita di tempo? Tematica per soli giuristi?
E se scatta il trabocchetto…? Contratto a Diligenza Perdita del Responsabilità monte professionale cliente per i danni
Il «danno» nel sistema autodisciplinare PUBBLICAZIONE INOTTEMPERANZA (Campagne «one shot»?) ORDINE DI DESISTENZA (C’è la giurisdizione?)
Il «danno» nel sistema consumeristico - Pratiche commerciali scorrette - Violazione degli oneri di informazione - Pubblicità ingannevole → La pubblicità deve essere palese, veritiera e corretta (Art. 1 D.lgs 145/2007) AGCM: Inibitoria; sanzione ≥500k Inottemperanza (sanzione ≥150k; sospensione attività dell’impresa ≥30gg.) AGO: azioni «follow-on»
AGO: azioni «follow-on» e «stand-alone» DIRITTO D’AUTORE CONCORRENZA SLEALE SEGNI DISTINTIVI CREATIVITA’ PUBBLICITARIA E DIRITTI CONNESSI ESCLUSIVA SUI BENI DIRITTI DI IMMAGINE GDPR CULTURALI
Il «danno» nei giudizi dinanzi l’AGO PUBBLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO RISARCIMENTO DEL DANNO (Retroversione degli utili) INIBITORIA
Case study: «Call to action» in Instagram Problema: • Ipotesi «Sì»: prospettiva del consumatore User-Generated Content devono • Ipotesi «No»: prospettiva dell’impresa essere identificabili come pubblicità? • Indicare con chiarezza la natura di comunicazione commerciale Soluzione: • Rinvio alle soluzioni adottate negli articoli 1-4 (#hashtag) Articolo 5 Digital Chart • Previsione «obbligo» nelle condizioni generali Attuazione: del contratto (regolamento) Profili contrattuali + modalità operative • Precostituzione della prova della diligenza
Conclusioni Compliance «by design» o «by default» Ripartire dai contratti e dalla normativa Agire in prevenzione per risparmiare tempo e risorse
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