PROSPETTIVE MACRO DEGLI STATI UNITI: ORA FACCIAMO RISALIRE LA CURVA DELLA CRESCITA ECONOMICA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Prospettive da Franklin Templeton Fixed Income PROSPETTIVE MACRO DEGLI STATI UNITI: ORA FACCIAMO RISALIRE LA CURVA DELLA CRESCITA ECONOMICA Aprile 2020 UNA CRISI MAI VISTA PRIMA L’attuale crisi economica, innescata dalla pandemia di COVID-19, si colloca in una classe a sé Sonal Desai, Ph.D. stante, molto diversa per aspetti chiave dalle grandi crisi del passato, tra cui la Grande Chief Investment Officer, Recessione del 2009 e la Grande Depressione del 1929, spesso usate come metro di paragone. Franklin Templeton Fixed Income La recessione in atto non deriva da squilibri fondamentali nell’economia reale o nel settore finanziario, bensì dai diktat governativi in risposta alle preoccupazioni per la salute. Nikhil Mohan, MSc I responsabili politici hanno praticamente chiuso da un giorno all’altro ampi settori Economist, Research Analyst dell’economia - negli Stati Uniti e in altri grandi paesi - ordinando alle persone di smettere Franklin Templeton Fixed Income di lavorare e ai consumatori di rimanere a casa, in modo da fermare la diffusione del virus. Questo ha avuto due importanti implicazioni. La prima: I responsabili politici sapevano benissimo che l’impatto economico negativo di un distanziamento sociale estremo sarebbe stato immediato e massiccio, e quindi hanno avviato una risposta politica immediata e massiccia. Il blocco dell’economia è stato un passo senza precedenti, ma la sua programmazione ha reso anche molto più facile prevedere l’impatto a breve termine. Il grado di incertezza è stato molto minore rispetto, per esempio, all’inizio della crisi finanziaria globale. Già nel 2007-2008, quando il sistema finanziario ha iniziato ad andare in crisi, è stato estrema- mente difficile per i responsabili politici valutare l’impatto del tracrollo dei prodotti finanziari strutturati opachi attraverso le intricate interconnessioni del sistema finanziario globale - e le ricadute sull’economia reale. Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato l’Emergency Economic Stabilization Act solo nell’ottobre 2008, oltre un anno dopo la corsa agli sportelli della Northern Rock nel Regno Unito (settembre 2007). Questa volta, alla pubblicazione delle loro linee guida per la “quarantena domestica”, i responsabili politici conoscevano molto meglio il loro impatto e sapevano che non si sarebbe fatto attendere a lungo. La drammatica ondata di richieste di indennità di disoccupazione è stata scioccante, ma non inaspettata. La risposta fiscale e monetaria era prevedibile, ma ha sconvolto per la sua rapidità e incisività.
La Federal Reserve (Fed) ha annunciato il Quantitative Easing (QE) a tempo indeterminato e ha lanciato una nuova gamma di agevolazioni per sostenere il flusso di credito alle famiglie e alle imprese. Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato uno stimolo fiscale di 2.200 miliardi di dollari, volto fra le altre priorità ad aumentare i sussidi di disoccupazione e ad aiutare le imprese a pagare i dipendenti. Sembra molto probabile che presto seguiranno ulteriori stimoli fiscali, con un’estensione del programma di protezione dei salari e un ulteriore sostegno ai governi statali e locali: al momento della stesura del presente documento sono in corso trattative in seno al Congresso. Un secondo e corposo pacchetto di importanti interventi infrastrutturali sembra meno probabile nel prossimo futuro, ma non è da escludere. FIGURA 1 Prestiti alle grandi società Trasferimenti Risposta COVID COME SARÀ SPESO? USD 425,0 mld diretti in contanti dei governi alle famiglie statali e locali Distribuzione di USD 300,0 mld USD 274,0 mld 2.000 miliardi di dollari del CARES Act (tutti gli importi in miliardi) Aprile 2020 Assegni di disoccu- Ospedali Governi statali Piccole imprese pazione integrativi USD 100,0 mld e locali: sussidi all’istruzione USD 377.0 mld USD 260,0 mld e altro USD 65,8 mld Industria Prestiti agli studenti Cure aerea mediche ai 43,7 mld di USD veterani USD 58,0 mld USD 20,0 mld Stoccaggio, dispositivi Servizi SNAP, vaccini pubblici 42,5 mld di USD (altri) USD 17,0 mld Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, US Department of the Treasury. La seconda: La maggior parte delle aziende e delle imprese ha attribuito una natura tempo- ranea all’improvviso arresto dell’economia, com’è emerso soprattutto dall’elevatissima quota di licenziamenti temporanei rispetto a quelli totali: quasi l’80% degli 1,35 milioni di nuovi disoccupati registrati nel mese di marzo.1 È un aspetto importante per due ragioni. In primo luogo è il segnale che, anche con l’elevato grado attuale di incertezza, la maggior parte delle imprese e degli individui coin- volti attribuisce una natura temporanea all’interruzione della propria attività: le imprese sperano di poter riaprire presto e di richiamare molti dei dipendenti; i lavoratori sperano di tornare al loro posto. In secondo luogo, nelle precedenti recessioni una quota maggiore di esuberi temporanei è stata associata a una più rapida e forte ripresa dell’occupazione negli stessi settori in cui la perdita iniziale di posti di lavoro era stata più forte, come nella recessione pianificata nel 1981-82 dalla Fed guidata da Paul Volcker per sradicare l’elevata inflazione. 2 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
FIGURA 2 Milioni ESUBERI TEMPORANEI 1,0 1,05 milioni E PERDITE PERMANENTI Esuberi temporanei DI POSTI DI LAVORO Perdite permanenti di posti di lavoro NEGLI STATI UNITI Gennaio 1995 – 0,5 marzo 2020 0,18 milioni 0 -0,5 1995 2000 2005 2010 2015 2020 Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, BLS. FIGURA 3 Variazione %, Y/Y ALCUNI PARALLELISMI 20% Fed Funds—Effettivi CPI PIL reale CON L’AUMENTO DEGLI ESUBERI TEMPORANEI 15% DELL’ERA VOLCKER 10% Gennaio 1970 - marzo 2020 5% 0% Milioni 3,0 2,519 milioni Esuberi temporanei 2,5 2,016 milioni 2,0 1,848 milioni 1,5 1,0 0,5 Variazione M/M, milioni 1,0 Esuberi temporanei (M/M) 0,5 0,0 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, BLS, Federal Reserve Bank of Dallas, Federal Reserve, BEA. 3 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
TUTTE LE FORME DELLA RIPRESA SONO ANCORA POSSIBILI La combinazione di questi due fattori - la risposta immediata e decisiva dei responsabili politici e la disponibilità e il desiderio dei dipendenti e delle imprese di tornare al lavoro - rende ancora possibile una solida ripresa a V, per quanto non sia affatto garantita. A questo proposito, dobbiamo anche sottolineare come in questa fase vi siano scarsissime probabilità, a differenza del 2008-2009, di una vera e propria crisi finanziaria, che la ricerca ha dimostrato renderebbe l’impatto di una recessione più profondo e prolungato. Per dirla altrimenti: un grado di incertezza molto elevato accompagna ancora sia la profon- dità della recessione che la forma della ripresa. Supponendo come inevitabile uno scenario a forma di U o di L, si ignorano i due tratti più essenziali della situazione attuale discussi più sopra. Una breve parentesi: parlare di recuperi a forma di V, U o L può confondere, perché molto dipende dal dato osservato, ossia dalla scelta fra tassi di crescita “sequenziali” trimestre su trimestre, preferiti dai macroeconomisti, e tassi di crescita annuali. Nella nostra analisi, guardiamo alla crescita trimestrale, e la nostra valutazione della ripresa si concentrerà sulla capacità di ridurre la disoccupazione e di riportare il prodotto interno lordo (PIL) ai livelli tendenziali pre-recessione. La profondità della recessione e la velocità e la forma della ripresa dipendono da tre fattori: 1. La rapidità e le precauzioni con le quali i responsabili politici riapriranno le loro economie; 2. La possibilità che una seconda ondata di contagi provochi un nuovo ciclo di blocchi nella seconda metà dell’anno; 3. Quanto diverso sarà il comportamento delle imprese e dei consumatori alla ripartenza delle economie. Rispondiamo brevemente a ciascuno di questi interrogativi. Primo — La riapertura dell’economia: Più a lungo l’economia rimarrà chiusa, maggiore sarà il numero di imprese che falliranno o decideranno di gettare la spugna, e di lavoratori che perderanno il loro posto in modo definitivo (e non su base temporanea). La conseguente erosione del capitale umano e fisico potrebbe compromettere la ripresa. Oggi la ripresa dell’attività economica è sempre più riconosciuta come una priorità politica, soprattutto perché la chiusura sta avendo un impatto sproporzionato sulle fasce più vulnera- bili della popolazione. In Europa, alcuni paesi come la Germania, l’Austria, la Danimarca e la Repubblica Ceca hanno già annunciato o compiuto i primi passi in questa direzione; anche la Spagna, uno dei più colpiti, ha autorizzato la ripartenza (parziale) dell’attività manifatturiera ed edilizia. Negli Stati Uniti, la Casa Bianca ha emanato delle linee guida per aiutare gli Stati a pianificare le loro tappe di riapertura. Sette Stati della costa orientale stanno definendo insieme un piano coordinato di riaperture, e lo stesso stanno facendo sette Stati del Midwest e tre della costa occidentale. I nuovi casi di COVID-19 e i nuovi decessi calano ormai ad un ritmo incoraggiante, a indicare che l’economia statunitense dovrebbe essere in grado di avviare la ripresa dell’atti- vità nel mese di maggio, con una certa accelerazione a giugno. La riapertura dovrebbe essere graduale. Come ha osservato il dottor Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive, “non basterà premere un pulsante”. Con il virus ancora attivo fra la gente, probabilmente i responsabili politici riapriranno in modo scaglionato, mantenendo le precauzioni per salvaguardare le fasce più vulnerabili della popolazione e prevenire una rapida riaccelerazione del contagio. 4 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
Secondo — Il rischio di una seconda ondata: In autunno, quando inizierà la nuova stagione influenzale, la maggior parte degli esperti si aspetta anche il ritorno del coronavirus. Resta da capire quale intensità avrà. I responsabili politici sono ben consapevoli del fatto che se il contagio si riaccenderà in autunno e costringerà a un nuovo blocco dell’economia, le conseguenze economiche e sanitarie saranno catastrofiche. Alla riapertura, riteniamo quindi che si adotteranno le precauzioni necessarie ad evitarlo impegnandosi su diversi fronti: test anticorpali, terapia e vaccini. A nostro parere, una seconda ondata di contagi abbastanza intensa comporterebbe il rischio estremo di un nuovo blocco. Terzo — Cambiamenti nel comportamento delle imprese e dei consumatori: La gente sarà molto più restia a viaggiare in aereo, ad andare in bar e ristoranti, a prendere i mezzi pubblici e a vivere nelle grandi città? In una certa misura crediamo che accadrà, almeno nei primi mesi dopo la riapertura dell’economia. Ma probabilmente l’intensità e la durata dei cambia- menti comportamentali varieranno tra le diverse fasce d’età, riflettendo i diversi fattori di rischio, e tra i vari paesi, riflettendo le diverse specificità culturali. Ne abbiamo tenuto conto nelle nostre proiezioni sul diverso ritmo di ripresa nei diversi settori dell’economia. Nella prossima sezione di questo documento illustriamo i nostri scenari di recessione e di ripresa per gli Stati Uniti. UNA RECESSIONE CHE INVESTE I GRUPPI SOCIALI PIÙ VULNERABILI A maggio prefiguriamo che i policymaker statunitensi inizieranno a far ripartire gradual- mente l’economia, ad un ritmo che consentirà ai diversi settori di accelerare nuovamente nel mese di giugno. FIGURA 4 Percentuale IMPATTO DELLA COVID-19 10% PER SETTORE - 0% VARIAZIONE DEGLI ORARI -10% DI APERTURA PER LE -20% AZIENDE STATUNITENSI -30% 1° marzo 2020 - -40% 15 aprile 2020 -50% -60% -70% Bellezza e cura personale Dettaglio -80% Tempo libero e intrattenimento Alimentari -90% 10% 0% -10% -20% -30% -40% -50% -60% -70% Casa e manutenzione Trasporti -80% Servizi professionali Salute e fitness -90% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Marzo 2020 Aprile 2020 Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, Homebase. 5 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
L’economia statunitense è entrata nel 2020 in buona salute, con un mercato del lavoro da record, redditi familiari in crescita e prezzi azionari ai massimi. All’inizio di marzo, tuttavia, i dati ad alta frequenza hanno mostrato i primi segni di debolezza nei settori più esposti alla crisi COVID-19: tempo libero e ospitalità, viaggi e commercio all’ingrosso e al dettaglio. In meno di un mese, con l’emanazione in alcuni Stati di ordinanze di “restrizione agli spostamenti”, l’attività in diversi settori si è arrestata e la disoccupazione è aumentata: le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite a un totale di oltre 22 milioni nella seconda settimana di aprile, da una media di poco più di 200.000 assegni nei dodici mesi precedenti. L’incertezza economica è aumentata e la fiducia sia delle imprese che dei consumatori è crollata. La chiusura ha colpito in modo spropositato i settori più vulnerabili della società: la perdita di posti di lavoro è stata molto più pesante per i lavoratori meno istruiti e meno qualificati e per le minoranze afroamericane e ispaniche. Queste categorie di lavoratori sono state le ultime ad iniziare a beneficiare della rigidità del mercato del lavoro grazie a posti di lavoro migliori e salari più elevati, e in genere dispongono di riserve finanziarie molto limitate; la Survey of Consumer Finances condotta nel 2016 dal Consiglio della Fed ha mostrato che circa il 25% di queste famiglie detiene risparmi liquidi inferiori a 400 dollari, e nel 60% dei casi non dispone di liquidità sufficiente a resistere almeno tre mesi. Analogamente, i lavoratori dei quattro settori più colpiti dal blocco (tempo libero e ospita- lità, commercio al dettaglio, trasporti e altri servizi), che rappresentano quasi il 30% della forza lavoro, guadagnano redditi inferiori alla media nazionale di 48.700 dollari. FIGURA 5 Indice, gennaio 2020 = 100 LA FIDUCIA E LE 120 ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI 100 STATUNITENSI CALANO 87,0 FORTEMENTE 80 77,3 77,1 Dicembre 2006 – 60 aprile 2020 40 Stime del Conference Board Consumer Stime della Univ. Mich. 20 Indice della fiducia dei consumatori dell’Univ. Mich. 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, TCB, University of Michigan. FIGURA 6 Percentuale TASSO DI 18% DISOCCUPAZIONE NEGLI Meno di un diploma di scuola superiore STATI UNITI PER LIVELLO 15% Diploma di scuola superiore DI ISTRUZIONE Qualche anno di università o studi post-diploma 12% Laurea triennale e superiore Gennaio 2007 – marzo 2020 9% 6,8% 6% 4,4% 3% 3,7% 2,5% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, BLS. 6 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
REAZIONE POLITICA: SIA AMMORTIZZATORI CHE STIMOLI La reazione politica, come menzionato nella sezione precedente, è stata altrettanto rapida: ad appena due settimane dalla dichiarazione dell’emergenza nazionale da parte del Presidente Trump (13 marzo), il Congresso ha approvato il Coronavirus Aid, Relief and Economic Security Act (CARES), mobilitando oltre 2.000 miliardi di dollari per aumentare i sussidi di disoccupa- zione, aiutare le imprese a pagare gli stipendi e far entrare denaro nelle tasche delle famiglie colpite dalla chiusura. La Fed si era mossa ancora prima con l’annuncio di un QE a tempo indeterminato, al quale ha aggiunto poi una nuova serie di misure per sbloccare fino a 2.300 miliardi di dollari in prestiti alle famiglie, alle imprese, ai mercati finanziari e ai governi statali e locali. Il bilancio della Fed è già cresciuto di 1.800 miliardi di dollari in poche setti- mane, segnando il nuovo record di 6.100 miliardi di dollari. La risposta sia monetaria che fiscale ha inteso minimizzare l’impatto negativo del blocco temporaneo, aiutando le aziende a rimanere operative e le persone a far fronte ai loro impegni finanziari, fornendo un’ancora di salvezza finanziaria durante un periodo di perdita di reddito. La politica di sostegno ai redditi è stata generosa. La Pandemic Unemployment Assistance (PUA) prevista dalla legge CARES aumenta più di due volte l’indennità media nazionale di disoccupazione di 356 dollari: i lavoratori che richiedono un assegno di disoccupazione avranno diritto a 600 dollari supplementari a settimana per un massimo di quattro mesi. Ciò contribuirà a sopperire a buona parte della paga dei lavoratori a basso salario; infatti, (a) in alcuni stati FIGURA 7 USD/settimana Rapporto 1,4 SUSSIDI DI USD 1.800 Salario medio settimanale (sx) Rapporto di sostituzione migliorato (dx) DISOCCUPAZIONE Sussidio statale medio settimanale (sx) PER STATO Sussidio settimanale medio con USD 1.600 integrazione federale di 600 dollari/ 1,2 Sussidi migliorati dallo settimana (sx) stimolo USD 1.400 A marzo 2020 1,0 USD 1.200 0,8 USD 1.000 USD 800 0,6 USD 600 0,4 USD 400 0,2 USD 200 della Columbia Distretto federale Delaware Nord Carolina New Mexico Sud Carolina Maryland Missouri Nevada Hawaii Alaska Wyoming New York California Massachusetts Rhode Island Tennessee Ohio Florida Connecticut Washington New Jersey Illinois Colorado Texas Minnesota Virginia New Hampshire Stati Uniti Georgia Nord Dakota Arizona Utah Louisiana Wisconsin Indiana Iowa Alabama Oklahoma Kentucky Vermont Nebraska West Virginia Isole Vergini Pennsylvania Maine Montana South Dakota Idaho Portorico Kansas Arkansas Michigan Oregon Mississippi Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Department of Labor. 7 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
l’indennità di disoccupazione complessiva supererà il salario settimanale pre-crisi di alcuni lavoratori, come si può vedere nel grafico qui sopra; e (b) a livello nazionale, l’indennità di disoccupazione potenziata supererà i salari medi nel settore del tempo libero e dell’ospitalità dell’80% e del 30% nel commercio al dettaglio, come mostrato nel grafico qui sotto. Dollari FIGURA 8 USD 1.200 SUSSIDI DI Retribuzioni settimanali medie Assegno settimanale di disoccupazione Assegno settimanale di disoccupazione DISOCCUPAZIONE PER + integrazione USD 1.000 SETTORE Sussidi migliorati dallo USD 800 stimolo USD 600 A marzo 2020 USD 400 USD 200 Tutti i dipendenti Tempo libero Altri servizi Commercio Trasporti e ospitalità al dettaglio Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Department of Labor. Ciò evidenzia un punto molto importante: un sostegno finanziario fornito in modo efficace e tempestivo non si limiterà ad agire da ammortizzatore, bensì darà un impulso fattivo al potere d’acquisto di alcuni gruppi sociali, agendo più da stimolo che da sussidio. SCENARI DI RIPRESA Molti sono ovviamente i dubbi sull’efficacia della risposta fiscale. Abbiamo quindi simulato due diversi scenari: il primo associato a “misure morbide” e il secondo a “misure forti”. Come metro di riferimento, abbiamo anche sviluppato uno scenario controfattuale “senza stimoli fiscali” (o con una politica fiscale del tutto inefficace), per misurare l’impatto stimato della risposta fiscale. Il grafico 9 qui sotto mostra le nostre prospettive di crescita per i prossimi otto trimestri in questi tre scenari. FIGURA 9 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 PROSPETTIVE DI CRESCITA Nessun stimolo fiscale Misure morbide Misure forti di stimolo fiscale DEL REDDITO FISSO DI di stimolo fiscale FRANKLIN TEMPLETON T4-2019 2,1% 2,1% 2,1% FIXED INCOME PER I T1-2020 -8,7% -8,7% -8,7% PROSSIMI OTTO TRIMESTRI T2-2020 -29,9% -29,2% -29,2% T3-2020 10,3% 16,3% 20,1% PIL reale (% annualizzata T4-2020 8,0% 11,0% 14,8% su base trimestrale) T1-2021 6,0% 7,2% 8,1% T2-2021 5,4% 6,2% 7,0% T3-2021 3,3% 3,4% 3,7% T4-2021 2,6% 2,7% 3,0% Il corsivo indica che il dato ha carattere previsionale. Fonte: Franklin Templeton Fixed Income Research. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi. 8 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
In tutti e tre gli scenari, le nostre proiezioni sono costruite guardando al valore aggiunto lordo e all’occupazione in undici grandi settori. Passando da uno stimolo fiscale nullo a misure morbide e infine a misure forti, presupponiamo una ripresa più vigorosa sia dell’oc- cupazione che della produttività. In tutti e tre gli scenari ipotizziamo lo stesso forte aumento della disoccupazione e un significativo calo della produttività sia nel primo che nel secondo trimestre del 2020. Partiamo dal presupposto che i settori del tempo libero e dell’ospitalità, del commercio all’ingrosso e al dettaglio e dei servizi professionali e commerciali saranno i più colpiti, ma che gli undici settori subiranno tutti pesanti perdite di posti di lavoro tra il marzo e il giugno di quest’anno, spingendo il tasso di disoccupazione al 15% circa. Stimiamo una contrazione del PIL reale quasi del 9% nel primo trimestre del 2020 e prevediamo un ulteriore calo vicino al 30% nel secondo trimestre.2 In assenza di una risposta fiscale, il nostro scenario ipotizza che solo la metà dei posti di lavoro persi verrebbe recuperato entro la metà del prossimo anno, lasciando il tasso di disoccupazione al di sopra del 9%. Il recupero del PIL sarebbe altrettanto debole e assume- rebbe una forma a U. L’economia statunitense si contrarrebbe di quasi il 6% quest’anno e si espanderebbe di meno del 3% nel 2021. FIGURA 10 Stima dei livelli di PIL reale Stima del tasso di disoccupazione ANALISI DI SCENARIO PER 1.000 miliardi (USD) Tasso di disoccupazione (%) FRANKLIN TEMPLETON USD 20,5 16% FIXED INCOME A marzo 2020 USD 20,0 14% USD 19,5 12% USD 19,0 10% USD 18,5 8% USD 18,0 6% USD 17,5 4% T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 Mar Lug Nov Mar Lug Nov Mar Giu 2019 2020 2021 19 19 19 20 20 20 21 21 Nessun stimolo fiscale Misure morbide di stimolo fiscale Misure forti di stimolo fiscale Trend Stima Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, FTI Fixed Income Research, BLS, BEA. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi. Nel nostro scenario di misure fiscali morbide, l’economia recupererebbe tre quarti del totale dei posti di lavoro persi entro la metà del prossimo anno. Anche misure morbide bastereb- bero a favorire una ripresa a V, con una crescita annualizzata trimestre su trimestre del 16% nel terzo trimestre e dell’11% nel quarto trimestre di quest’anno. Nell’ipotesi di misure morbide, il sostegno fiscale attutisce il colpo nel 2020, limitando la contrazione a poco meno del 5%, e determina un’espansione del PIL del 4,5% nel 2021, con un tasso di disoccupazione che scende al 6,5% entro la metà del prossimo anno. Nello scenario che prefigura interventi forti, invece, l’economia recupera quasi il 90% dei posti di lavoro persi entro la metà del prossimo anno, facendo scendere il tasso di disoccu- pazione al 5%. La ripresa del PIL assume una forma a V, con un’espansione del 20% nel terzo trimestre del 2020 seguita da un’espansione del 15% nel quarto trimestre; la risposta fiscale limita la recessione di quest’anno ad “appena” il 4,5%, cui segue un’espansione del 6% il prossimo anno. 9 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
Si noti che anche nello scenario accompagnato da misure forti l’economia non si riporta ai livelli di crescita pre-recessione entro la fine del prossimo anno (e tre milioni di persone che hanno perso il lavoro durante la recessione rimangono disoccupate). L’impatto della chiusura di marzo-maggio è talmente grave che, quand’anche la graduale riapertura dell’economia iniziasse a maggio, magari con un massiccio e tempestivo stimolo fiscale, l’economia non riuscirebbe comunque a risalire del tutto ai livelli di crescita pre-crisi nemmeno alla fine del prossimo anno. Volgendo lo sguardo oltre il 2021, tuttavia, se la politica fiscale si dimostrasse forte, gran parte del danno potrebbe essere stato riparato e l’economia potrebbe tornare su una solida traiettoria di espansione. Dobbiamo anche sottolineare che nei nostri scenari ci siamo concentrati sulla risposta fiscale, senza contemplare l’impatto dell’altrettanto decisiva risposta monetaria: intrave- diamo quindi un potenziale di recupero superiore alle nostre previsioni. INCERTEZZA SANITARIA E INCERTEZZA ECONOMICA: UN DURO COMPROMESSO Nel complesso, le nostre simulazioni sottolineano l’elevato grado di incertezza che ancora affrontiamo. È già in atto una breve e brusca recessione, ma sono ancora possibili diverse forme di recupero. I responsabili politici si trovano quindi di fronte a un difficile compromesso tra incertezza sanitaria e incertezza economica. Se l’economia ripartisse tempestivamente e senza intoppi, i massicci stimoli fiscali e monetari in cantiere potrebbero alimentare una ripresa molto robusta nel corso dei prossimi sei trimestri. Per riuscirci bisogna mettere in conto qualche rischio di contagio, tuttavia accettabile adottando le dovute precauzioni. Viceversa, il prolungamento del blocco riduce l’incertezza sanitaria legata al virus, ma accentua il rischio che i fallimenti crescenti aumentino la quota di posti di lavoro definitivamente persi e comporta una ripresa molto più lenta e debole. Dobbiamo anche tenere presente che una recessione più profonda e prolungata presenterà ulteriori costi sanitari. Infatti, le recessioni sono associate a un aumento dei suicidi, delle morti per droga, della depressione e della violenza domestica. Per fissare le idee, il grafico seguente mette a confronto i nostri tre scenari con l’effettivo superamento della crisi finanziaria globale. Se lo stimolo fiscale si rivelasse inefficace, dopo un primo rimbalzo l’economia si assesterebbe su un percorso di crescita poco brillante, non dissimile da quello post-crisi finanziaria globale. Nel nostro scenario di interventi forti, invece, l’economia statunitense potrebbe riprendersi molto più prontamente rispetto a dieci anni fa, sfruttando la natura molto diversa della crisi attuale. Un ulteriore livello di incertezza risiede nella diversa velocità di recupero della domanda e dell’offerta di mercato, con importanti implicazioni per la dinamica dei prezzi. Nei prossimi mesi è difficile immaginare una pressione al rialzo dell’inflazione. Se si materializzasse una forte ripresa, dovremo comunque stare attenti alla possibilità che la risalita della domanda non si traduca gradualmente in una forte spinta inflazionistica, alla luce dei consistenti stimoli di politica monetaria e fiscale. Inoltre, l’economia uscirà da questa crisi con massicci scompensi fiscali e monetari, ossia un netto aumento del bilancio della Fed e una maggiore incidenza del debito pubblico rispetto al PIL. È probabile che ne derivino squilibri e turbolenze che gli investitori finanziari dovranno monitorare ed eventualmente incorporare nelle loro strategie. 10 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
FIGURA 11 Livelli ANALISI DI SCENARIO PER 106 Nessun stimolo fiscale FRANKLIN TEMPLETON Misure morbide di stimolo fiscale FIXED INCOME - STIMA 104 Misure forti di stimolo fiscale DEL PIL E CRISI Grande crisi finanziaria 102 FINANZIARIA GLOBALE Stima A marzo 2020 100 98 96 94 92 90 -12 -11 -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Trimestri Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, FTI Fixed Income Research, BLS, BEA. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi. Nelle prossime settimane dovremo naturalmente continuare a monitorare l’andamento tendenziale dei contagi, dei ricoveri ospedalieri, dell’utilizzo dei reparti di terapia intensiva e dei decessi nei singoli Stati. Sperabilmente, i dati delle prossime due settimane conferme- ranno che il picco è stato superato in quasi tutti, se non tutti, gli Stati, e dunque che il peggio è passato. Sarà tuttavia importante continuare a monitorare questi dati per assicu- rarsi di limitare e controllare un’eventuale recrudescenza dei contagi, man mano che si allenterà il distanziamento sociale e riprenderà l’attività economica. Allo stesso modo, sarà importante continuare a potenziare la ricettività degli ospedali e migliorare ulteriormente le capacità di laboratorio per garantire la sostenibilità della ripresa. CONCLUSIONI Stiamo affrontando una crisi mai vista prima. Ciò significa che affrontiamo tutta una nuova serie di sfide, ma anche che non dobbiamo presumere che si tratti di una riproposizione delle peggiori recessioni del passato, anche se il rischio esiste. La ripresa potrebbe ancora seguire le traiettorie più disparate. La risposta politica iniziale, rapida e ampia, rende ancora possibile una robusta ripresa economica. Per raggiungere questo obiettivo, riteniamo che i responsabili politici debbano riaprire l’economia in modo tempestivo e con le giuste precauzioni sanitarie. Una ripresa intelligente e rapida dell’attività economica può proteg- gere le persone più esposte al virus e salvaguardare quelle più esposte alle catastrofiche conseguenze sanitarie ed economiche di una recessione profonda e prolungata. Questo documento ha delineato gli scenari macroeconomici alternativi che riteniamo ancora possibili e che rappresentano lo sfondo dell’analisi fondamentale sulla quale basiamo la nostra strategia d’investimento. Note finali 1. Fonte: Bureau of Labor Statistics USA, a marzo 2020. 2. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi. 11 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
QUALI SONO I RISCHI? Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, man mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Gli investimenti in titoli esteri comportano rischi particolari associati ad esempio a fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle minori dimensioni dei mercati in questione, ai volumi inferiori di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consolidate a supporto dei mercati mobi- liari. Le strategie a gestione attiva possono registrare perdite qualora le valutazioni del gestore in termini di mercati, tassi d’interesse oppure attrattività, valori relativi, liquidità o potenziale apprezzamento di particolari investimenti operati per un portafoglio, si dimostrino errate. Non può esservi alcuna garanzia che le tecniche o le decisioni in materia di investimenti di un gestore generino i risultati desiderati. 12 Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
INFORMAZIONI LEGALI IMPORTANTI Avvertenze: Prima della sottoscrizione, leggere attentamente il prospetto informativo. Questo documento è da considerarsi di interesse generale e non costituisce un consiglio legale o fiscale e nemmeno un’offerta di azioni o un invito a richiedere azioni della SICAV di diritto Lussemburghese Franklin Templeton Invest- ment Funds. Nessuna parte di questo documento deve essere interpretata come un consiglio all’investimento. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore alla data di pubblicazione e sono soggette a variazioni senza preavviso. Le sottoscrizioni di azioni della Sicav possono essere effettuate solo sulla base dell’attuale prospetto informativo, del relativo documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID) e del modulo di sottoscrizione della Sicav, accompagnato dall’ultima relazione annuale certificata disponibile e dall’ultima relazione semestrale, se succes- sivamente pubblicata. Il valore delle azioni della Sicav ed i rendimenti da esse provenienti possono scendere o salire e gli investitori possono non riottenere l’intero importo investito. I rendimenti passati non sono indicazione o garanzia di rendimenti futuri. Le oscillazioni valutarie possono influenzare il valore degli investimenti all’estero. Quando si investe in un fondo denominato in una valuta estera, la performance può anche essere influenzata dalle oscillazioni valutarie. L’investimento in un Fondo comporta rischi, che sono descritti nel prospetto informativo della Sicav. Nei mercati emer- genti i rischi possono essere più alti che nei mercati sviluppati. Gli investimenti in strumenti derivati comportano rischi specifici più esaurientemente descritti nel prospetto informativo del Fondo. Nessuna azione della Sicav può essere direttamente o indirettamente offerta o venduta ai residenti negli Stati Uniti d’America. Le azioni del Fondo non sono disponibili in tutte le giurisdizioni ed i potenziali investitori dovrebbero verificare tale disponibilità con l’Agente locale che rappresenta Franklin Templeton prima di effettuare qualsiasi investimento. Qualsiasi ricerca ed analisi contenuta in questo documento è stata ottenuta da Franklin Templeton Investments per i suoi scopi ed è a voi fornita solo per inciso. Riferimenti a particolari industrie, settori o aziende sono per informazioni generali e non sono necessariamente indicativi dei titoli di un fondo in nessun momento particolare. Siete invitati a consultare il vostro consulente finan- ziario prima di decidere di investire. Una copia dell’ultimo prospetto, della relazione annuale e della relazione semestrale, se pubblicate successivamente, possono essere reperite sul nostro sito web www.franklintempleton.it o possono essere ottenute, senza spese, da Franklin Templeton International Services S.à r.l. Succursale Italiana. Pubblicato da Franklin Templeton International Services S.à r.l. Succursale Italiana - Corso Italia, 1 - 20122 Milano - Tel: +39 0285459 1- Fax: +39 0285459 222 Copyright © 2020 Franklin Templeton. Tutti i diritti riservati. www.franklintempleton.it GMVA4_2Q20_0420
Puoi anche leggere