PROSPETTIVE MACRO DEGLI STATI UNITI: ORA FACCIAMO RISALIRE LA CURVA DELLA CRESCITA ECONOMICA

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PROSPETTIVE MACRO DEGLI STATI UNITI: ORA FACCIAMO RISALIRE LA CURVA DELLA CRESCITA ECONOMICA
Prospettive da
Franklin Templeton
Fixed Income

PROSPETTIVE MACRO DEGLI STATI UNITI:
ORA FACCIAMO RISALIRE LA CURVA
DELLA CRESCITA ECONOMICA
Aprile 2020                   UNA CRISI MAI VISTA PRIMA
                              L’attuale crisi economica, innescata dalla pandemia di COVID-19, si colloca in una classe a sé
Sonal Desai, Ph.D.            stante, molto diversa per aspetti chiave dalle grandi crisi del passato, tra cui la Grande
Chief Investment Officer,     Recessione del 2009 e la Grande Depressione del 1929, spesso usate come metro di paragone.
Franklin Templeton
Fixed Income                  La recessione in atto non deriva da squilibri fondamentali nell’economia reale o nel settore
                              finanziario, bensì dai diktat governativi in risposta alle preoccupazioni per la salute.
Nikhil Mohan, MSc             I responsabili politici hanno praticamente chiuso da un giorno all’altro ampi settori
Economist, Research Analyst
                              dell’economia - negli Stati Uniti e in altri grandi paesi - ordinando alle persone di smettere
Franklin Templeton
Fixed Income
                              di lavorare e ai consumatori di rimanere a casa, in modo da fermare la diffusione del virus.
                              Questo ha avuto due importanti implicazioni.

                              La prima: I responsabili politici sapevano benissimo che l’impatto economico negativo
                              di un distanziamento sociale estremo sarebbe stato immediato e massiccio, e quindi hanno
                              avviato una risposta politica immediata e massiccia.

                              Il blocco dell’economia è stato un passo senza precedenti, ma la sua programmazione
                              ha reso anche molto più facile prevedere l’impatto a breve termine. Il grado di incertezza
                              è stato molto minore rispetto, per esempio, all’inizio della crisi finanziaria globale. Già nel
                              2007-2008, quando il sistema finanziario ha iniziato ad andare in crisi, è stato estrema-
                              mente difficile per i responsabili politici valutare l’impatto del tracrollo dei prodotti
                              finanziari strutturati opachi attraverso le intricate interconnessioni del sistema finanziario
                              globale - e le ricadute sull’economia reale. Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato
                              l’Emergency Economic Stabilization Act solo nell’ottobre 2008, oltre un anno dopo la corsa
                              agli sportelli della Northern Rock nel Regno Unito (settembre 2007).

                              Questa volta, alla pubblicazione delle loro linee guida per la “quarantena domestica”,
                              i responsabili politici conoscevano molto meglio il loro impatto e sapevano che non si
                              sarebbe fatto attendere a lungo. La drammatica ondata di richieste di indennità di
                              disoccupazione è stata scioccante, ma non inaspettata. La risposta fiscale e monetaria
                              era prevedibile, ma ha sconvolto per la sua rapidità e incisività.
La Federal Reserve (Fed) ha annunciato il Quantitative Easing (QE) a tempo indeterminato e ha
                             lanciato una nuova gamma di agevolazioni per sostenere il flusso di credito alle famiglie e alle
                             imprese. Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato uno stimolo fiscale di 2.200 miliardi di
                             dollari, volto fra le altre priorità ad aumentare i sussidi di disoccupazione e ad aiutare le imprese
                             a pagare i dipendenti. Sembra molto probabile che presto seguiranno ulteriori stimoli fiscali, con
                             un’estensione del programma di protezione dei salari e un ulteriore sostegno ai governi statali
                             e locali: al momento della stesura del presente documento sono in corso trattative in seno al
                             Congresso. Un secondo e corposo pacchetto di importanti interventi infrastrutturali sembra
                             meno probabile nel prossimo futuro, ma non è da escludere.

FIGURA 1                       Prestiti alle grandi società                           Trasferimenti                    Risposta COVID
COME SARÀ SPESO?               USD 425,0 mld                                          diretti in contanti              dei governi
                                                                                      alle famiglie                    statali e locali
Distribuzione di                                                                      USD 300,0 mld                    USD 274,0 mld
 2.000 miliardi di dollari
del CARES Act (tutti gli
importi in miliardi)
Aprile 2020

                                                                                      Assegni di disoccu-      Ospedali                       Governi statali
                               Piccole imprese                                        pazione integrativi      USD 100,0 mld                  e locali: sussidi
                                                                                                                                              all’istruzione
                               USD 377.0 mld                                          USD 260,0 mld
                                                                                                                                              e altro
                                                                                                                                              USD 65,8 mld

                                                                                                               Industria      Prestiti agli studenti   Cure
                                                                                                               aerea                                   mediche ai
                                                                                                                              43,7 mld di USD          veterani
                                                                                                               USD 58,0 mld                            USD
                                                                                                                                                       20,0 mld

                                                                                                                              Stoccaggio, dispositivi Servizi
                                                                                                                              SNAP, vaccini           pubblici
                                                                                                                              42,5 mld di USD         (altri)
                                                                                                                                                       USD
                                                                                                                                                       17,0 mld

                             Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, US Department of the Treasury.

                             La seconda: La maggior parte delle aziende e delle imprese ha attribuito una natura tempo-
                             ranea all’improvviso arresto dell’economia, com’è emerso soprattutto dall’elevatissima quota
                             di licenziamenti temporanei rispetto a quelli totali: quasi l’80% degli 1,35 milioni di nuovi
                             disoccupati registrati nel mese di marzo.1

                             È un aspetto importante per due ragioni. In primo luogo è il segnale che, anche con
                             l’elevato grado attuale di incertezza, la maggior parte delle imprese e degli individui coin-
                             volti attribuisce una natura temporanea all’interruzione della propria attività: le imprese
                             sperano di poter riaprire presto e di richiamare molti dei dipendenti; i lavoratori sperano di
                             tornare al loro posto. In secondo luogo, nelle precedenti recessioni una quota maggiore di
                             esuberi temporanei è stata associata a una più rapida e forte ripresa dell’occupazione negli
                             stessi settori in cui la perdita iniziale di posti di lavoro era stata più forte, come nella
                             recessione pianificata nel 1981-82 dalla Fed guidata da Paul Volcker per sradicare
                             l’elevata inflazione.

2                            Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
FIGURA 2               Milioni
ESUBERI TEMPORANEI     1,0
                                                                                                                                                     1,05 milioni
E PERDITE PERMANENTI                 Esuberi temporanei
DI POSTI DI LAVORO                   Perdite permanenti di posti di lavoro
NEGLI STATI UNITI
Gennaio 1995 –          0,5
marzo 2020
                                                                                                                                                     0,18 milioni

                          0

                       -0,5
                           1995                           2000                          2005            2010                          2015                          2020

                       Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, BLS.

FIGURA 3               Variazione %, Y/Y
ALCUNI PARALLELISMI     20%
                                                                                                                Fed Funds—Effettivi          CPI          PIL reale
CON L’AUMENTO DEGLI
ESUBERI TEMPORANEI      15%
DELL’ERA VOLCKER
                        10%
Gennaio 1970 -
marzo 2020               5%

                         0%

                       Milioni
                          3,0
                                                                        2,519 milioni                                                    Esuberi temporanei
                          2,5                       2,016 milioni

                          2,0
                                                                                                                                                   1,848 milioni
                          1,5

                          1,0

                          0,5

                       Variazione M/M, milioni
                          1,0
                                                                                                                                         Esuberi temporanei (M/M)

                          0,5

                          0,0

                              1970           1975          1980         1985            1990   1995      2000          2005           2010         2015            2020

                       Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, BLS, Federal Reserve Bank of Dallas, Federal Reserve, BEA.

3                      Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
TUTTE LE FORME DELLA RIPRESA SONO ANCORA POSSIBILI
    La combinazione di questi due fattori - la risposta immediata e decisiva dei responsabili
    politici e la disponibilità e il desiderio dei dipendenti e delle imprese di tornare al lavoro
    - rende ancora possibile una solida ripresa a V, per quanto non sia affatto garantita.
    A questo proposito, dobbiamo anche sottolineare come in questa fase vi siano scarsissime
    probabilità, a differenza del 2008-2009, di una vera e propria crisi finanziaria, che la
    ricerca ha dimostrato renderebbe l’impatto di una recessione più profondo e prolungato.

    Per dirla altrimenti: un grado di incertezza molto elevato accompagna ancora sia la profon-
    dità della recessione che la forma della ripresa. Supponendo come inevitabile uno scenario
    a forma di U o di L, si ignorano i due tratti più essenziali della situazione attuale discussi
    più sopra.

    Una breve parentesi: parlare di recuperi a forma di V, U o L può confondere, perché molto
    dipende dal dato osservato, ossia dalla scelta fra tassi di crescita “sequenziali” trimestre su
    trimestre, preferiti dai macroeconomisti, e tassi di crescita annuali. Nella nostra analisi,
    guardiamo alla crescita trimestrale, e la nostra valutazione della ripresa si concentrerà sulla
    capacità di ridurre la disoccupazione e di riportare il prodotto interno lordo (PIL) ai livelli
    tendenziali pre-recessione.

    La profondità della recessione e la velocità e la forma della ripresa dipendono da tre fattori:
    1. La rapidità e le precauzioni con le quali i responsabili politici riapriranno le loro
       economie;

    2. La possibilità che una seconda ondata di contagi provochi un nuovo ciclo di blocchi nella
       seconda metà dell’anno;

    3. Quanto diverso sarà il comportamento delle imprese e dei consumatori alla ripartenza
       delle economie.

    Rispondiamo brevemente a ciascuno di questi interrogativi.

    Primo — La riapertura dell’economia: Più a lungo l’economia rimarrà chiusa, maggiore sarà
    il numero di imprese che falliranno o decideranno di gettare la spugna, e di lavoratori che
    perderanno il loro posto in modo definitivo (e non su base temporanea). La conseguente
    erosione del capitale umano e fisico potrebbe compromettere la ripresa.

    Oggi la ripresa dell’attività economica è sempre più riconosciuta come una priorità politica,
    soprattutto perché la chiusura sta avendo un impatto sproporzionato sulle fasce più vulnera-
    bili della popolazione. In Europa, alcuni paesi come la Germania, l’Austria, la Danimarca
    e la Repubblica Ceca hanno già annunciato o compiuto i primi passi in questa direzione;
    anche la Spagna, uno dei più colpiti, ha autorizzato la ripartenza (parziale) dell’attività
    manifatturiera ed edilizia. Negli Stati Uniti, la Casa Bianca ha emanato delle linee guida per
    aiutare gli Stati a pianificare le loro tappe di riapertura. Sette Stati della costa orientale
    stanno definendo insieme un piano coordinato di riaperture, e lo stesso stanno facendo
    sette Stati del Midwest e tre della costa occidentale.

    I nuovi casi di COVID-19 e i nuovi decessi calano ormai ad un ritmo incoraggiante, a
    indicare che l’economia statunitense dovrebbe essere in grado di avviare la ripresa dell’atti-
    vità nel mese di maggio, con una certa accelerazione a giugno. La riapertura dovrebbe
    essere graduale. Come ha osservato il dottor Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale
    per le allergie e le malattie infettive, “non basterà premere un pulsante”. Con il virus ancora
    attivo fra la gente, probabilmente i responsabili politici riapriranno in modo scaglionato,
    mantenendo le precauzioni per salvaguardare le fasce più vulnerabili della popolazione e
    prevenire una rapida riaccelerazione del contagio.

4   Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
Secondo — Il rischio di una seconda ondata: In autunno, quando inizierà la nuova stagione
                         influenzale, la maggior parte degli esperti si aspetta anche il ritorno del coronavirus. Resta
                         da capire quale intensità avrà. I responsabili politici sono ben consapevoli del fatto che se il
                         contagio si riaccenderà in autunno e costringerà a un nuovo blocco dell’economia, le
                         conseguenze economiche e sanitarie saranno catastrofiche. Alla riapertura, riteniamo quindi
                         che si adotteranno le precauzioni necessarie ad evitarlo impegnandosi su diversi fronti: test
                         anticorpali, terapia e vaccini. A nostro parere, una seconda ondata di contagi abbastanza
                         intensa comporterebbe il rischio estremo di un nuovo blocco.

                         Terzo — Cambiamenti nel comportamento delle imprese e dei consumatori: La gente sarà
                         molto più restia a viaggiare in aereo, ad andare in bar e ristoranti, a prendere i mezzi pubblici
                         e a vivere nelle grandi città? In una certa misura crediamo che accadrà, almeno nei primi
                         mesi dopo la riapertura dell’economia. Ma probabilmente l’intensità e la durata dei cambia-
                         menti comportamentali varieranno tra le diverse fasce d’età, riflettendo i diversi fattori di
                         rischio, e tra i vari paesi, riflettendo le diverse specificità culturali. Ne abbiamo tenuto conto
                         nelle nostre proiezioni sul diverso ritmo di ripresa nei diversi settori dell’economia.

                         Nella prossima sezione di questo documento illustriamo i nostri scenari di recessione
                         e di ripresa per gli Stati Uniti.

                         UNA RECESSIONE CHE INVESTE I GRUPPI SOCIALI PIÙ VULNERABILI
                         A maggio prefiguriamo che i policymaker statunitensi inizieranno a far ripartire gradual-
                         mente l’economia, ad un ritmo che consentirà ai diversi settori di accelerare nuovamente
                         nel mese di giugno.

FIGURA 4                 Percentuale
IMPATTO DELLA COVID-19    10%
PER SETTORE -              0%
VARIAZIONE DEGLI ORARI   -10%
DI APERTURA PER LE       -20%
AZIENDE STATUNITENSI     -30%
1° marzo 2020 -          -40%
15 aprile 2020           -50%
                         -60%
                         -70%          Bellezza e cura personale           Dettaglio
                         -80%          Tempo libero e intrattenimento      Alimentari
                         -90%

                          10%
                           0%
                         -10%
                         -20%
                         -30%
                         -40%
                         -50%
                         -60%
                         -70%
                                       Casa e manutenzione              Trasporti
                         -80%          Servizi professionali            Salute e fitness
                         -90%

                                 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
                                 Marzo 2020                                                                          Aprile 2020

                         Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, Homebase.

5                        Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
L’economia statunitense è entrata nel 2020 in buona salute, con un mercato del lavoro da
                          record, redditi familiari in crescita e prezzi azionari ai massimi. All’inizio di marzo, tuttavia,
                          i dati ad alta frequenza hanno mostrato i primi segni di debolezza nei settori più esposti alla
                          crisi COVID-19: tempo libero e ospitalità, viaggi e commercio all’ingrosso e al dettaglio. In meno
                          di un mese, con l’emanazione in alcuni Stati di ordinanze di “restrizione agli spostamenti”,
                          l’attività in diversi settori si è arrestata e la disoccupazione è aumentata: le richieste di sussidi di
                          disoccupazione sono salite a un totale di oltre 22 milioni nella seconda settimana di aprile, da
                          una media di poco più di 200.000 assegni nei dodici mesi precedenti. L’incertezza economica
                          è aumentata e la fiducia sia delle imprese che dei consumatori è crollata.

                          La chiusura ha colpito in modo spropositato i settori più vulnerabili della società: la perdita
                          di posti di lavoro è stata molto più pesante per i lavoratori meno istruiti e meno qualificati
                          e per le minoranze afroamericane e ispaniche. Queste categorie di lavoratori sono state le
                          ultime ad iniziare a beneficiare della rigidità del mercato del lavoro grazie a posti di lavoro
                          migliori e salari più elevati, e in genere dispongono di riserve finanziarie molto limitate; la
                          Survey of Consumer Finances condotta nel 2016 dal Consiglio della Fed ha mostrato che
                          circa il 25% di queste famiglie detiene risparmi liquidi inferiori a 400 dollari, e nel 60% dei
                          casi non dispone di liquidità sufficiente a resistere almeno tre mesi.

                          Analogamente, i lavoratori dei quattro settori più colpiti dal blocco (tempo libero e ospita-
                          lità, commercio al dettaglio, trasporti e altri servizi), che rappresentano quasi il 30% della
                          forza lavoro, guadagnano redditi inferiori alla media nazionale di 48.700 dollari.

FIGURA 5                  Indice, gennaio 2020 = 100
LA FIDUCIA E LE            120
ASPETTATIVE DEI
CONSUMATORI               100
STATUNITENSI CALANO                                                                                                                                                 87,0
FORTEMENTE                  80                                                                                                                                      77,3
                                                                                                                                                                    77,1
Dicembre 2006 –
                            60
aprile 2020

                            40
                                                                                                                         Stime del Conference Board Consumer
                                                                                                                         Stime della Univ. Mich.
                            20
                                                                                                                         Indice della fiducia dei consumatori dell’Univ. Mich.

                                 2006   2007    2008      2009     2010      2011      2012      2013      2014      2015       2016      2017       2018     2019         2020

                          Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, TCB, University of Michigan.

FIGURA 6                  Percentuale
TASSO DI                  18%
DISOCCUPAZIONE NEGLI                                                                                                           Meno di un diploma di scuola superiore
STATI UNITI PER LIVELLO    15%                                                                                                 Diploma di scuola superiore
DI ISTRUZIONE                                                                                                                  Qualche anno di università o studi post-diploma
                           12%                                                                                                 Laurea triennale e superiore
Gennaio 2007 –
marzo 2020
                            9%
                                                                                                                                                                6,8%
                            6%
                                                                                                                                                                4,4%
                            3%
                                                                                                                                                                3,7%
                                                                                                                                                                2,5%
                                 2007    2008     2009      2010      2011      2012      2013          2014      2015       2016      2017       2018       2019          2020

                          Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, BLS.

6                         Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
REAZIONE POLITICA: SIA AMMORTIZZATORI CHE STIMOLI
                           La reazione politica, come menzionato nella sezione precedente, è stata altrettanto rapida: ad
                           appena due settimane dalla dichiarazione dell’emergenza nazionale da parte del Presidente
                           Trump (13 marzo), il Congresso ha approvato il Coronavirus Aid, Relief and Economic Security
                           Act (CARES), mobilitando oltre 2.000 miliardi di dollari per aumentare i sussidi di disoccupa-
                           zione, aiutare le imprese a pagare gli stipendi e far entrare denaro nelle tasche delle famiglie
                           colpite dalla chiusura. La Fed si era mossa ancora prima con l’annuncio di un QE a tempo
                           indeterminato, al quale ha aggiunto poi una nuova serie di misure per sbloccare fino a
                           2.300 miliardi di dollari in prestiti alle famiglie, alle imprese, ai mercati finanziari e ai governi
                           statali e locali. Il bilancio della Fed è già cresciuto di 1.800 miliardi di dollari in poche setti-
                           mane, segnando il nuovo record di 6.100 miliardi di dollari.

                           La risposta sia monetaria che fiscale ha inteso minimizzare l’impatto negativo del blocco
                           temporaneo, aiutando le aziende a rimanere operative e le persone a far fronte ai loro impegni
                           finanziari, fornendo un’ancora di salvezza finanziaria durante un periodo di perdita di reddito.

                           La politica di sostegno ai redditi è stata generosa. La Pandemic Unemployment Assistance
                           (PUA) prevista dalla legge CARES aumenta più di due volte l’indennità media nazionale di
                           disoccupazione di 356 dollari: i lavoratori che richiedono un assegno di disoccupazione avranno
                           diritto a 600 dollari supplementari a settimana per un massimo di quattro mesi. Ciò contribuirà
                           a sopperire a buona parte della paga dei lavoratori a basso salario; infatti, (a) in alcuni stati

FIGURA 7                   USD/settimana                                                                                                          Rapporto
                                                                                                                                                      1,4
SUSSIDI DI                 USD 1.800
                                                Salario medio settimanale (sx)                         Rapporto di sostituzione migliorato (dx)
DISOCCUPAZIONE                                  Sussidio statale medio settimanale (sx)
PER STATO                                       Sussidio settimanale medio con
                           USD 1.600
                                                integrazione federale di 600 dollari/                                                                 1,2
Sussidi migliorati dallo
                                                settimana (sx)
stimolo                    USD 1.400
A marzo 2020                                                                                                                                          1,0

                           USD 1.200

                                                                                                                                                      0,8
                           USD 1.000

                            USD 800                                                                                                                   0,6

                            USD 600
                                                                                                                                                      0,4

                            USD 400

                                                                                                                                                      0,2
                            USD 200
                                    della Columbia
                                 Distretto federale

                                         Delaware

                                    Nord Carolina

                                       New Mexico
                                      Sud Carolina
                                          Maryland

                                           Missouri
                                            Nevada

                                             Hawaii
                                             Alaska

                                          Wyoming
                                          New York

                                         California
                                   Massachusetts

                                     Rhode Island

                                        Tennessee
                                                 Ohio
                                             Florida
                                      Connecticut
                                       Washington
                                        New Jersey
                                             Illinois
                                          Colorado
                                               Texas
                                        Minnesota
                                            Virginia
                                   New Hampshire
                                         Stati Uniti

                                            Georgia
                                      Nord Dakota

                                            Arizona

                                                Utah
                                         Louisiana
                                         Wisconsin
                                            Indiana

                                                Iowa
                                           Alabama
                                         Oklahoma
                                          Kentucky
                                           Vermont
                                         Nebraska
                                     West Virginia
                                      Isole Vergini
                                     Pennsylvania

                                              Maine

                                           Montana
                                     South Dakota
                                               Idaho
                                         Portorico
                                             Kansas

                                          Arkansas
                                          Michigan

                                            Oregon

                                        Mississippi

                            Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Department of Labor.

7                          Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
l’indennità di disoccupazione complessiva supererà il salario settimanale pre-crisi di alcuni
                            lavoratori, come si può vedere nel grafico qui sopra; e (b) a livello nazionale, l’indennità di
                            disoccupazione potenziata supererà i salari medi nel settore del tempo libero e dell’ospitalità
                            dell’80% e del 30% nel commercio al dettaglio, come mostrato nel grafico qui sotto.

                            Dollari
FIGURA 8
                            USD 1.200
SUSSIDI DI                                    Retribuzioni settimanali medie       Assegno settimanale di disoccupazione            Assegno settimanale di disoccupazione
DISOCCUPAZIONE PER                                                                                                                  + integrazione
                            USD 1.000
SETTORE
Sussidi migliorati dallo     USD 800
stimolo
                             USD 600
A marzo 2020

                             USD 400

                             USD 200

                                            Tutti i dipendenti          Tempo libero               Altri servizi               Commercio                    Trasporti
                                                                         e ospitalità                                          al dettaglio
                             Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Department of Labor.

                            Ciò evidenzia un punto molto importante: un sostegno finanziario fornito in modo efficace e
                            tempestivo non si limiterà ad agire da ammortizzatore, bensì darà un impulso fattivo al
                            potere d’acquisto di alcuni gruppi sociali, agendo più da stimolo che da sussidio.

                            SCENARI DI RIPRESA
                            Molti sono ovviamente i dubbi sull’efficacia della risposta fiscale. Abbiamo quindi simulato
                            due diversi scenari: il primo associato a “misure morbide” e il secondo a “misure forti”.
                            Come metro di riferimento, abbiamo anche sviluppato uno scenario controfattuale “senza
                            stimoli fiscali” (o con una politica fiscale del tutto inefficace), per misurare l’impatto
                            stimato della risposta fiscale. Il grafico 9 qui sotto mostra le nostre prospettive di crescita
                            per i prossimi otto trimestri in questi tre scenari.

FIGURA 9                                                    Scenario 1                            Scenario 2                              Scenario 3
PROSPETTIVE DI CRESCITA                                             Nessun stimolo fiscale                          Misure morbide            Misure forti di stimolo fiscale
DEL REDDITO FISSO DI                                                                                               di stimolo fiscale
FRANKLIN TEMPLETON          T4-2019                                                     2,1%                                  2,1%                                      2,1%
FIXED INCOME PER I
                            T1-2020                                                 -8,7%                                    -8,7%                                   -8,7%
PROSSIMI OTTO
TRIMESTRI                   T2-2020                                                -29,9%                                  -29,2%                                  -29,2%
                            T3-2020                                                 10,3%                                   16,3%                                   20,1%
PIL reale (% annualizzata
                            T4-2020                                                     8,0%                                11,0%                                   14,8%
su base trimestrale)
                            T1-2021                                                     6,0%                                  7,2%                                      8,1%
                            T2-2021                                                     5,4%                                  6,2%                                      7,0%
                            T3-2021                                                     3,3%                                  3,4%                                      3,7%
                            T4-2021                                                     2,6%                                  2,7%                                      3,0%
                            Il corsivo indica che il dato ha carattere previsionale.
                            Fonte: Franklin Templeton Fixed Income Research. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi.

8                           Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
In tutti e tre gli scenari, le nostre proiezioni sono costruite guardando al valore aggiunto
                          lordo e all’occupazione in undici grandi settori. Passando da uno stimolo fiscale nullo a
                          misure morbide e infine a misure forti, presupponiamo una ripresa più vigorosa sia dell’oc-
                          cupazione che della produttività. In tutti e tre gli scenari ipotizziamo lo stesso forte
                          aumento della disoccupazione e un significativo calo della produttività sia nel primo che nel
                          secondo trimestre del 2020.

                          Partiamo dal presupposto che i settori del tempo libero e dell’ospitalità, del commercio
                          all’ingrosso e al dettaglio e dei servizi professionali e commerciali saranno i più colpiti, ma
                          che gli undici settori subiranno tutti pesanti perdite di posti di lavoro tra il marzo e il giugno
                          di quest’anno, spingendo il tasso di disoccupazione al 15% circa. Stimiamo una contrazione
                          del PIL reale quasi del 9% nel primo trimestre del 2020 e prevediamo un ulteriore calo
                          vicino al 30% nel secondo trimestre.2

                          In assenza di una risposta fiscale, il nostro scenario ipotizza che solo la metà dei posti di
                          lavoro persi verrebbe recuperato entro la metà del prossimo anno, lasciando il tasso di
                          disoccupazione al di sopra del 9%. Il recupero del PIL sarebbe altrettanto debole e assume-
                          rebbe una forma a U. L’economia statunitense si contrarrebbe di quasi il 6% quest’anno e
                          si espanderebbe di meno del 3% nel 2021.

FIGURA 10
                          Stima dei livelli di PIL reale                                            Stima del tasso di disoccupazione
ANALISI DI SCENARIO PER
                          1.000 miliardi (USD)                                                      Tasso di disoccupazione (%)
FRANKLIN TEMPLETON
                          USD 20,5                                                                   16%
FIXED INCOME
A marzo 2020              USD 20,0                                                                   14%

                          USD 19,5                                                                  12%

                          USD 19,0                                                                  10%

                          USD 18,5                                                                    8%

                          USD 18,0                                                                    6%

                          USD 17,5                                                                    4%

                                    T1 T2      T3    T4    T1    T2 T3     T4    T1 T2     T3 T4           Mar     Lug       Nov      Mar     Lug       Nov   Mar Giu
                                   2019                         2020            2021                        19      19        19       20      20        20    21 21

                                 Nessun stimolo fiscale         Misure morbide di stimolo fiscale           Misure forti di stimolo fiscale     Trend
                                 Stima
                            Fonti: Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, FTI Fixed Income Research, BLS, BEA. Non vi è alcuna garanzia che
                            un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi.

                          Nel nostro scenario di misure fiscali morbide, l’economia recupererebbe tre quarti del totale
                          dei posti di lavoro persi entro la metà del prossimo anno. Anche misure morbide bastereb-
                          bero a favorire una ripresa a V, con una crescita annualizzata trimestre su trimestre del
                          16% nel terzo trimestre e dell’11% nel quarto trimestre di quest’anno. Nell’ipotesi di misure
                          morbide, il sostegno fiscale attutisce il colpo nel 2020, limitando la contrazione a poco
                          meno del 5%, e determina un’espansione del PIL del 4,5% nel 2021, con un tasso di
                          disoccupazione che scende al 6,5% entro la metà del prossimo anno.

                          Nello scenario che prefigura interventi forti, invece, l’economia recupera quasi il 90% dei
                          posti di lavoro persi entro la metà del prossimo anno, facendo scendere il tasso di disoccu-
                          pazione al 5%. La ripresa del PIL assume una forma a V, con un’espansione del 20% nel
                          terzo trimestre del 2020 seguita da un’espansione del 15% nel quarto trimestre; la risposta
                          fiscale limita la recessione di quest’anno ad “appena” il 4,5%, cui segue un’espansione del
                          6% il prossimo anno.

9                         Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
Si noti che anche nello scenario accompagnato da misure forti l’economia non si riporta ai
     livelli di crescita pre-recessione entro la fine del prossimo anno (e tre milioni di persone che
     hanno perso il lavoro durante la recessione rimangono disoccupate).

     L’impatto della chiusura di marzo-maggio è talmente grave che, quand’anche la graduale
     riapertura dell’economia iniziasse a maggio, magari con un massiccio e tempestivo stimolo
     fiscale, l’economia non riuscirebbe comunque a risalire del tutto ai livelli di crescita
     pre-crisi nemmeno alla fine del prossimo anno.

     Volgendo lo sguardo oltre il 2021, tuttavia, se la politica fiscale si dimostrasse forte, gran
     parte del danno potrebbe essere stato riparato e l’economia potrebbe tornare su una solida
     traiettoria di espansione.

     Dobbiamo anche sottolineare che nei nostri scenari ci siamo concentrati sulla risposta
     fiscale, senza contemplare l’impatto dell’altrettanto decisiva risposta monetaria: intrave-
     diamo quindi un potenziale di recupero superiore alle nostre previsioni.

     INCERTEZZA SANITARIA E INCERTEZZA ECONOMICA: UN DURO COMPROMESSO
     Nel complesso, le nostre simulazioni sottolineano l’elevato grado di incertezza che ancora
     affrontiamo. È già in atto una breve e brusca recessione, ma sono ancora possibili diverse
     forme di recupero.

     I responsabili politici si trovano quindi di fronte a un difficile compromesso tra incertezza
     sanitaria e incertezza economica. Se l’economia ripartisse tempestivamente e senza intoppi, i
     massicci stimoli fiscali e monetari in cantiere potrebbero alimentare una ripresa molto robusta
     nel corso dei prossimi sei trimestri. Per riuscirci bisogna mettere in conto qualche rischio di
     contagio, tuttavia accettabile adottando le dovute precauzioni. Viceversa, il prolungamento del
     blocco riduce l’incertezza sanitaria legata al virus, ma accentua il rischio che i fallimenti
     crescenti aumentino la quota di posti di lavoro definitivamente persi e comporta una ripresa
     molto più lenta e debole. Dobbiamo anche tenere presente che una recessione più profonda e
     prolungata presenterà ulteriori costi sanitari. Infatti, le recessioni sono associate a un
     aumento dei suicidi, delle morti per droga, della depressione e della violenza domestica.

     Per fissare le idee, il grafico seguente mette a confronto i nostri tre scenari con l’effettivo
     superamento della crisi finanziaria globale. Se lo stimolo fiscale si rivelasse inefficace, dopo
     un primo rimbalzo l’economia si assesterebbe su un percorso di crescita poco brillante, non
     dissimile da quello post-crisi finanziaria globale. Nel nostro scenario di interventi forti,
     invece, l’economia statunitense potrebbe riprendersi molto più prontamente rispetto a dieci
     anni fa, sfruttando la natura molto diversa della crisi attuale.

     Un ulteriore livello di incertezza risiede nella diversa velocità di recupero della domanda e
     dell’offerta di mercato, con importanti implicazioni per la dinamica dei prezzi. Nei prossimi
     mesi è difficile immaginare una pressione al rialzo dell’inflazione. Se si materializzasse una
     forte ripresa, dovremo comunque stare attenti alla possibilità che la risalita della domanda
     non si traduca gradualmente in una forte spinta inflazionistica, alla luce dei consistenti
     stimoli di politica monetaria e fiscale. Inoltre, l’economia uscirà da questa crisi con
     massicci scompensi fiscali e monetari, ossia un netto aumento del bilancio della Fed e una
     maggiore incidenza del debito pubblico rispetto al PIL. È probabile che ne derivino squilibri
     e turbolenze che gli investitori finanziari dovranno monitorare ed eventualmente incorporare
     nelle loro strategie.

10   Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
FIGURA 11                                    Livelli
ANALISI DI SCENARIO PER                       106
                                                                 Nessun stimolo fiscale
FRANKLIN TEMPLETON                                               Misure morbide di stimolo fiscale
FIXED INCOME - STIMA                          104
                                                                 Misure forti di stimolo fiscale
DEL PIL E CRISI                                                  Grande crisi finanziaria
                                              102
FINANZIARIA GLOBALE                                              Stima

A marzo 2020                                  100

                                                98

                                                96

                                                94

                                                92

                                                90
                                                       -12 -11 -10     -9   -8    -7   -6   -5   -4   -3   -2   -1   0   1    2    3    4    5    6    7     8    9   10   11   12
                                                        Trimestri

                                             Franklin Templeton Fixed Income Research, Macrobond, FTI Fixed Income Research, BLS, BEA. Non vi è alcuna garanzia che
                                             un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi.

                                             Nelle prossime settimane dovremo naturalmente continuare a monitorare l’andamento
                                             tendenziale dei contagi, dei ricoveri ospedalieri, dell’utilizzo dei reparti di terapia intensiva e
                                             dei decessi nei singoli Stati. Sperabilmente, i dati delle prossime due settimane conferme-
                                             ranno che il picco è stato superato in quasi tutti, se non tutti, gli Stati, e dunque che il
                                             peggio è passato. Sarà tuttavia importante continuare a monitorare questi dati per assicu-
                                             rarsi di limitare e controllare un’eventuale recrudescenza dei contagi, man mano che si
                                             allenterà il distanziamento sociale e riprenderà l’attività economica. Allo stesso modo, sarà
                                             importante continuare a potenziare la ricettività degli ospedali e migliorare ulteriormente le
                                             capacità di laboratorio per garantire la sostenibilità della ripresa.

                                             CONCLUSIONI
                                             Stiamo affrontando una crisi mai vista prima. Ciò significa che affrontiamo tutta una nuova
                                             serie di sfide, ma anche che non dobbiamo presumere che si tratti di una riproposizione
                                             delle peggiori recessioni del passato, anche se il rischio esiste. La ripresa potrebbe ancora
                                             seguire le traiettorie più disparate. La risposta politica iniziale, rapida e ampia, rende
                                             ancora possibile una robusta ripresa economica. Per raggiungere questo obiettivo, riteniamo
                                             che i responsabili politici debbano riaprire l’economia in modo tempestivo e con le giuste
                                             precauzioni sanitarie. Una ripresa intelligente e rapida dell’attività economica può proteg-
                                             gere le persone più esposte al virus e salvaguardare quelle più esposte alle catastrofiche
                                             conseguenze sanitarie ed economiche di una recessione profonda e prolungata. Questo
                                             documento ha delineato gli scenari macroeconomici alternativi che riteniamo ancora
                                             possibili e che rappresentano lo sfondo dell’analisi fondamentale sulla quale basiamo la
                                             nostra strategia d’investimento.

Note finali
1. Fonte: Bureau of Labor Statistics USA, a marzo 2020.
2. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi.

11                                           Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. I prezzi delle obbligazioni si muovono
di norma in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, man mano che i prezzi delle obbligazioni
detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può
diminuire. Gli investimenti in titoli esteri comportano rischi particolari associati ad esempio a fluttuazioni dei cambi,
instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei
cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi più accentuati
connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle minori dimensioni dei mercati in questione, ai volumi inferiori
di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consolidate a supporto dei mercati mobi-
liari. Le strategie a gestione attiva possono registrare perdite qualora le valutazioni del gestore in termini di mercati,
tassi d’interesse oppure attrattività, valori relativi, liquidità o potenziale apprezzamento di particolari investimenti
operati per un portafoglio, si dimostrino errate. Non può esservi alcuna garanzia che le tecniche o le decisioni in
materia di investimenti di un gestore generino i risultati desiderati.

12                            Prospettive macro degli Stati Uniti: Ora facciamo risalire la curva della crescita economica
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