PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA - (e trovare nuovi clienti online) I 15 sistemi infallibili per start up, imprese e non solo
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PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA (e trovare nuovi clienti online) I 15 sistemi infallibili per start up, imprese e non solo
Introduzione Grazie per aver scaricato questo ebook. Promuovere la propria azienda e trovare nuovi clienti sono due risvolti della stessa medaglia. Senza una promozione efficace ci sono ben poche possibilità di trovare nuovi clienti. E per trovare nuovi clienti, o meglio: per massimizzare e in parte addirittura automatizzare la ricerca dei clienti, è necessario attivare una serie di strumenti di promozione all'altezza delle moderne aspettative degli utenti. Ma in quali direzioni ha più senso muoversi? Dove conviene investire oggi? Agli occhi di un imprenditore o di un commerciante il mare magnum del web appare come qualcosa di sconfinato e labirintico. Difficile orientarsi nella vastità di soluzioni e proposte per una promozione a regola d'arte. Campagne di advertising sponsorizzate, video su Youtube, articoli per il blog o la sezione news, guest posting su portali di informazione... Eppure, con un po' di buon senso e di criterio, trovare la quadra e sfruttare i canali giusti diventa tutto sommato un'operazione alla portata di chiunque, anche in fai-da-te. Scopo di questo ebook è fare luce sulle molteplici alternative che tutti noi – come imprenditori, professionisti, artigiani, creativi, rappresentanti, assicuratori, ecc – abbiamo a disposizione per dare visibilità ai nostri servizi e ai nostri prodotti, siano essi polizze, corsi di formazione, mobili di design, capi di abbigliamento, scarpe da trekking, consulenze o camere di albergo. La forza del web è che non pone alcun limite alle idee, né all'area geografica e alla tipologia di pubblico a cui puntare. Senza per forza avere alle spalle una redazione o un ufficio stampa, ognuno può gestire per conto proprio la promozione partendo da piccole ma importanti azioni. In questo ebook vedremo quali. Buona lettura! Andreas Arno Michael Voigt 1
Indice degli argomenti salienti 1. Come promuovere la propria azienda: panoramica generale ------ pagina 3 2. Promozione e ricerca clienti sui social ------------------------------- pagina 8 3. Promozione e ricerca clienti su Google ----------------------------- pagina 14 4. Promozione e ricerca clienti con i video ----------------------------- pagina 19 5. Promozione e ricerca clienti via email ------------------------------- pagina 24 6. Promozione e ricerca clienti con i contest --------------------------- pagina 28 7. Conclusione ------------------------------------------------------------ pagina 32 2
CAPITOLO 1: Come promuovere la propria azienda: panoramica generale La promozione di un'azienda è cambiata radicalmente negli ultimi due decenni. Dal monopolio quasi assoluto dei mezzi di comunicazione e marketing tradizionali (outbound) siamo passati all'esplosione degli strumenti pubblicitari tipici del web (inbound). Televisione, radio, giornali e riviste hanno visto perdere quote importante di mercato a favore di canali più flessibili e genuini, come i blog con i loro articoli o come Youtube con i suoi ormai milioni e milioni di video dedicati a qualunque argomento e fascia di pubblico. I contenuti diffusi via Internet dai cosiddetti content creator (blogger, youtuber, podcaster, instagrammer, ecc) hanno incontrato un apprezzamento crescente, merito della capacità di intrattenere e divertire senza praticamente alcun costo se non quello sostenuto dall'utente per navigare. Una combinazione di fattori a cui si aggiunge lo sviluppo di tecnologie e schede grafiche sempre più potenti, alla base di un'esperienza di fruizione dei contenuti moderna, veloce e accattivante. 3
Il cambiamento è stato epocale: nel giro di appena 20 anni abbiamo conosciuto personaggi di ogni genere, di cui non sapevamo nemmeno l'esistenza. Influencer, star del web, attori e cantanti nati su Youtube e poi arrivati in radio... E in tutto questo come si sono comportate le aziende? Senza dubbio le multinazionali sono state le prime a intuire le potenzialità della promozione online. Poi sono arrivate le aziende medio-piccole, gli ecommerce, le start up, e a ruota tutti gli altri. Al di là delle collaborazioni con i content creator, i sistemi chiamati in causa includono il PPC su Google, le newsletter classiche, i funnel, il posizionamento organico, fino all'organizzazione di contest digitali e dal vivo. Dopo avervi parlato nei nostri precedenti ebook (tuttora disponibili online in download gratuito) di Comunicazione efficace, di Branding e rebranding, di SEO Copywriting e di Contenuti SEO Oriented, abbiamo deciso di dedicare questa risorsa preziosa alla promozione di un'azienda online con le tecniche migliori del momento. Abbiamo quindi selezionato 15 sistemi infallibili che può adottare chiunque, dall'impresa innovativa al gruppo industriale con un business più tradizionale. Anticipiamo questi strumenti nel dettaglio e cerchiamo di capire, grazie a un breve indice, come tu stesso potresti promuovere la tua azienda con successo nel web. 1) Promozione e ricerca clienti sui social Tra tutti gli strumenti, i social network sono forse i più difficili da padroneggiare, anche perché il ROI (Return On Investments) è pressoché incalcolabile (se non con campagne sponsorizzate e monitoraggio pixel). Eppure è impossibile fare a meno dei social, sia per questioni di branding sia per ragioni pubblicitarie. Già, ma quali social è meglio usare? A nostro avviso le alternative più valide da qui ai prossimi anni sono e saranno tre: • Facebook → ottimo per business di largo consumo, come parrucchieri, meccanici, bar, ristoranti, alberghi • LinkedIn → ideale per rafforzare la popolarità di professionisti come architetti, psicologi, ingegneri, consulenti, avvocati, dottori, specialisti del web e così via • Instagram → una buona scelta per valorizzare il brand lato visual, offrendo immagini e video di qualità a un audience formata in prevalenza da giovani e giovanissimi 4
2) Promozione e ricerca clienti su Google Dal 2000 ad oggi Google è diventato una sorta di enorme setaccio che decide quali informazioni filtrare e quali scartare. In questa rete finiscono anche i contenuti prodotti dalle aziende, e quindi gli stessi portali istituzionali e siti web associati a un business. Promuoversi e cercare clienti su Google significa sfruttare a proprio vantaggio i due ambiti in cui si declinano le ricerche degli utenti, ovvero: • Posizionamento organico → posizionarsi su Google rappresenta un investimento di lunghissimo termine. Trovarsi ai primi posti per una o più ricerche permette di avere un traffico di visitatori costante 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno a costo zero. Un affare! • Google Ads (ex AdWords) → per determinate parole chiave più competitive, o quando il posizionamento organico tarda ad arrivare, ecco che gli annunci sponsorizzati su Google, creati tramite la piattaforma Google Ads, tornano utili e danno visibilità immediata. 3) Promozione e ricerca clienti con i video Il video è il contenuto del momento. A dirlo non siamo certo noi di Innovando, ma i numeri che in tutto il mondo dimostrano la crescita esponenziale di clip, filmati, animazioni, tutorial e quant'altro pubblicati su Youtube a ogni ora del giorno e della notte. Qui la promozione si concretizza sotto molteplici forme, dalle più semplici e immediate come la diffusione di un'intervista ai clienti registrata durante una fiera di settore alla creazione di una serie a puntate in collaborazione con youtuber famosi (i cosiddetti branded video). • Youtube → avere un canale Youtube attivo e seguito rappresenta già di per sé una strategia di promozione più che remunerativa. Cosa pubblicare? Tutto quello che interessa al pubblico in relazione ai prodotti che offri, inclusi consigli, differenze tra un accessorio e l'altro, racconti in presa diretta, esperienze dei clienti... Non pensare agli introiti della pubblicità che appare nei tuoi video, ma al tornaconto di informare il pubblico su quello che fai prima e meglio dei tuoi concorrenti diretti. 5
• Spot multimediali → Oltre ai video classici esistono spot pubblicitari tali e quali a quelli televisivi. Questi vengono mostrati prima o durante la visualizzazione di un video da parte dell'utente, a volte senza la possibilità di “skippare”. In questo caso si paga per la realizzazione del video e si paga anche per le singole view. • Branded video → Il branded video è un contenuto video creato da youtuber e in generale influencer (anche instagrammer, o personaggi famosi su Facebook). Il creatore farà da testimonial al marchio e veicolerà così un messaggio alle migliaia o ai milioni di iscritti del proprio canale o profilo social. 4) Promozione e ricerca clienti via email Mai sentito parlare di newsletter e funnel? Se la risposta è no, allora devi iniziare a studiare queste due opportunità di promozione e ricerca clienti, ancora oggi fra gli strumenti con il più alto ROI in assoluto (alcuni studi americani parlano di 40 dollari generati ogni singolo dollaro investito). Per inviare una newsletter devi avere collezionato un certo numero di nominativi, mentre per il funnel puoi inviare le tue offerte ogni volta che qualcuno si registra, tipicamente scaricando un ebook in download gratuito. • Newsletter → Chi di noi non riceve almeno una newsletter a settimana? Ormai ci siamo abituati, ma non per questo possiamo fare a meno di cliccare le email e leggerne il contenuto. Un'email presentata nel modo giusto è uno strumento davvero formidabile! • Funnel → Il funnel consiste in una sequenza di email inviate in successione, di solito con piattaforme apposite (clickfunnel ma non solo). In questo caso la comunicazione è più aggressiva e martellante, proprio per portare la persona a diventare tuo cliente. 6
5) Promozione e ricerca clienti con i contest Chiudiamo questa prima rassegna di sistemi per promuovere un'azienda con una forma di marketing salita alla ribalta negli quattro o cinque anni, prima negli Stati Uniti e poi anche da noi in Europa. Stiamo parlando dei contest, suddivisi a loro volta in giveway, instant win, coupon, contest bot, quiz... e mille altre opzioni. Su questo fronte andare troppo nello specifico risulta superfluo, perché se è vero che ogni format ha le sue caratteristiche, è anche vero che il principio di base è quello della gamification, un approccio che mescola educazione, intrattenimento e sfida in un prodotto ludico a dir poco stimolante. Per ora limitiamoci a considerare i contest come un'ulteriore carta da giocare quando altri canali sono saturi per la presenza di concorrenti molto forti. 7
CAPITOLO 2 Promozione e ricerca clienti sui social Come è facile intuire, nell'attività di promozione e ricerca clienti le risorse a nostra disposizione non mancano, complice l'esplosione del marketing via web su tutti i fronti. In questi ultimi anni la promozione si è spostata dai vecchi canali di outbound marketing (soprattutto televisione, radio e giornali) ai nuovi canali di inbound marketing (blog, magazine online, Youtube, social media). Ciascuno di questi canali ha pregi e difetti che bisogna conoscere, evitando di cadere nell'errore di gestire ciò che piace e non ciò che serve realmente. L'attitudine tipica degli imprenditori è di aprire account e profili un po' a casaccio, solo per essere presenti con il proprio brand. Peccato che se poi mancano le risorse, quella che doveva essere una presenza diventa una pesante assenza (in America i profili Facebook vuoti sono chiamati “pagine cimitero”), con ovvie ripercussioni in termini di immagine. 8
Bisogna quindi avere una strategia coerente con le disponibilità di lungo termine, sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda il tempo da dedicare a ogni singolo social. Aprire profili qua e là per poi lasciarli in balia di se stessi è un clamoroso autogol, e se vogliamo anche un assist alla concorrenza, libera di espandersi sui medesimi canali che pensavamo di sfruttare a nostro esclusivo vantaggio. Uno scenario visto e rivisto, dal quale è bene stare alla larga il più possibile. Ecco i nostri consigli per promuoversi e trovare nuovi clienti grazie ai social network più in voga del momento. Da Facebook a LinkedIn: la promozione sui Big 5 In Africa li chiamano Big 5: sono l'elefante, il leone e gli altri grandi animali da caccia. Nel web la stessa espressione viene usata per identificare i social network più importanti, ovvero Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin e se vogliamo Pinterest, o altri social che a rotazione salgono sul palcoscenico (qualche anno fa era Snapchat, ora sembra essere Tik Tok). Questo in Occidente, vale a dire in Europa, Stati Uniti, Australia e in parte Sud America, perché se andiamo in Asia la situazione è ancora diversa, con altri social di cui il nostro pubblico non sa nemmeno l'esistenza. Senza allargarci troppo, pensiamo che abbia senso affrontare un po' più nello specifico i tre social che da anni dominano la scena e che possono dare risultati concreti a chi sa utilizzarli a proprio vantaggio. 1) Facebook Il re dei social network rimane lui. Nonostante siano trascorsi quasi vent'anni dalla sua ideazione, Facebook continua a dettare legge, contribuendo al successo di milioni di iniziative e attività in tutto il mondo. L'iscrizione è gratuita e permette di essere presenti sul social o con un profilo personale oppure con un profilo aziendale. Nel primo caso si può stringere amicizia con altre persone, nel secondo si possono solo ricevere “mi piace” e aggiungere a propria volta “mi piace” a nome della pagina verso altre pagine (non verso persone). Questa è una differenza essenziale, che va compresa fin da subito, onde evitare di spacciare un profilo personale come pagina aziendale e viceversa (comportamento per altro punito da Facebook con la cancellazione della pagina stessa). 9
• Quando usare Facebook? Noi di Innovando consigliamo di usare Facebook come primo social media di rappresentanza. Sebbene questo social non possa sostituire il sito web classico, può tuttavia assolvere a molteplici funzioni essenziali, ad esempio la raccolta di recensioni da implementare poi nel sito stesso, oppure la vendita online di prodotti con la tab store. Facebook è inoltre il sistema più diretto e immediato per condividere gli ultimi aggiornamenti e novità su prodotti, servizi, promozioni e quant'altro: anzi, aprire una pagina Facebook è come aprire un blog, entrambi vanno alimentati in continuazione, perché senza aggiornamenti perdono di senso e finiscono per trasmettere una sensazione di incuria nel pubblico. • Consigliato per qualsiasi business? In base alla nostra esperienza, Facebook è il social media perfetto per promuovere e valorizzare attività medio-piccole. Ottimo in particolare per business di largo consumo, come parrucchieri, meccanici, bar, ristoranti, alberghi, impianti sportivi, ecommerce e negozi. • Come promuoversi e trovare clienti? Facebook viene considerato da più parti un paid media, e cioè un social media in cui è d'obbligo pagare per avere riscontro. Questa interpretazione è corretta solo in parte: all'inizio, quando la pagina viene aperta, è sicuramente utile aumentare la fan base con campagne sponsorizzate PPC. D'altra parte, quando la pagina è avviata, è sempre meglio allargare il pubblico e trovare nuovi clienti attraverso un lavoro costante di condivisione di contenuti di qualità, capaci di generare commenti, interazioni e, non da ultimo, visite al sito web. 10
2) Instagram Nato come un gioco (un iter tipico di quasi tutti i social media) e poi mutato rapidamente nel più noto social network visual del globo (almeno in Occidente), Instagram è oggi un formidabile strumento di marketing e promozione, se non altro per chi ha capito come utilizzarlo. Su Instagram non ci sono distinzioni tra profili personali e pagine aziendali: ciò che conta, come per Facebook, aggiornare con costanza il profilo, pubblicando almeno una foto o un video alla settimana. Molto interessante la possibilità di creare storie e dirette live da aggiungere alla lista dei contenuti, arricchendo la pagina e rendendola così più accattivante agli occhi del pubblico. Da non sottovalutare anche la possibilità di vendere i prodotti, introdotta dopo l'attivazione della feature Instagram Shopping nel 2018 (ufficializzata in Italia a marzo 2019). • Quando usare Instagram? Instagram, ancora più di Facebook, è un social a totale vocazione visual: impensabile pubblicare solo testi scritti. Le descrizioni finiscono tipicamente nella didascalia dell'immagine o del video, con la possibilità di taggare altri profili e aggiungere gli hashtag (l'equivalente di quelle che erano e in certi casi sono tuttora le tag degli articoli di un blog). Instagram può essere anche collegato a Facebook, raddoppiando la potenza di fuoco del profilo grazie anche alla condivisione automatica delle foto e degli aggiornamenti pubblicati. 11
• Consigliato per qualsiasi business? I nostri social media manager consigliano di usare Instagram per valorizzare brand con una forte componente fotografica: wedding planner, fotografi, videomaker, cuochi, artisti, arredatori, interior designer, guide turistiche... laddove un prodotto o un servizio o un luogo può essere raccontato con le foto e i video, ecco che Instagram diventa un alleato imprescindibile. • Come promuoversi e trovare clienti? Il sistema migliore (e più economico) per promuoversi e trovare clienti è ancora una volta quello di creare contenuti interessanti, capaci di coinvolgere il pubblico e convincerlo a cliccare Segui (visualizzando così nel proprio feed gli aggiornamenti pubblicati dal tuo profilo). Mentre non è possibile, a differenza di Facebook, inserire un link nella descrizione di ogni post, è possibile ricorrere a campagne sponsorizzate per singole immagini e video, impostando un certo budget per attivare gli annunci a pagamento. Più è vasto il pubblico, maggiori chance ci sono di monetizzare! 3) LinkedIn E veniamo infine al terzo social media per numero di utenti e popolarità. Parliamo di LinkedIn, “business social media” per eccellenza, con milioni di utenti e professionisti attivi in tutto il mondo. Linkedin è una piattaforma, più che un semplice social media, in cui ci sono profili personali e pagine aziendali, oltre a gruppi di discussione sulla falsariga di Facebook. Qui l'obiettivo è promuovere la propria azienda e mettere in luce la professionalità raggiunta. Il numero di collegamenti equivale al numero di “mi piace” su Facebook e di follower su Instagram. Per accedere ad alcune funzionalità, come l'invio di messaggi privati, è necessario sottoscrivere un piano di abbonamento. • Quando usare LinkedIn? LinkedIn va usato indipendentemente dal proprio sito vetrina, dalla pagina Facebook e da tutto il resto. Per farsi spazio in un settore è determinante costruire una cerchia di relazioni virtuali, esattamente come avveniva un tempo con i contatti professionali sanciti alle fiere o ai congressi. 12
In questa prospettiva l'aiuto di LinkedIn può dare benefici straordinari già nel breve termine, soprattutto se sarai capace di sfornare contenuti di valore e non semplici messaggi autoreferenziali. La conoscenza dell'inglese e di altre lingue potrebbe risultare strategica per alzare il livello dei tuoi rapporti commerciali ed espandere la tua azienda anche all'estero, dagli Stati Uniti alla Cina. • Consigliato per qualsiasi business? Se Facebook e Instagram garantiscono buoni risultati per negozi, prodotti di largo consumo, strutture alberghiere e altri, LinkedIn è un mondo a parte, utile per i due estremi di pubblico: professionisti piccoli e grandi da un lato e imprese strutturate dall'altro (meno utile per le PMI, i negozi e gli ecommerce). Essere presenti su LinkedIn con 500+ collegamenti (al momento il massimo mostrato sul profilo) vuol dire aver conseguito una certa notorietà nel proprio campo, con la possibilità di condividere e diffondere contenuti ad altri iscritti. • Come promuoversi e trovare clienti? Content is the king: che si tratti di Facebook, Twitter o LinkedIn, la creazione di contenuti di qualità è fondamentale per promuoversi e intercettare nuovi clienti. Su LinkedIn il contenuto tipico è un aggiornamento breve corredato da eventuali foto, grafici o tabelle. Negli ultimi tempi si è diffuso anche l'articolo completo, tale e quale a ciò che si può fare all'interno di un blog. Alcuni di questi post/articoli arrivano perfino a posizionarsi su Google, con benefici superlativi in termini di traffico e visite. Passiamo ora alla promozione e ricerca di clienti su Google, sia con il posizionamento organico tramite parole chiave sia con le campagne sponsorizzate tramite annunci a pagamento. 13
CAPITOLO 3 Promozione e ricerca clienti su Google Nel primo capitolo di questa nostra guida alla promozione e alla ricerca di clienti abbiamo affrontato il tema dei social network, senza dubbio uno dei canali di marketing più appetibili per imprese e professionisti. Continuiamo ora ad approfondire l'argomento allargando l'analisi a un altro strumento virtuale che tutti noi conosciamo e utilizziamo, ma di cui non tutti sappiamo sfruttarne le potenzialità. Stiamo parlando di Google, per noi informatici “Big G”, primo e più diffuso motore di ricerca in moltissimi paesi del mondo, dalla Svizzera all'Italia passando per gli Stati Uniti fino ad arrivare in Australia. Molti utilizzatori di Google si domandano (e ci domandano) come sia possibile essere presenti su questo motore di ricerca, e come si possa arrivare ai primi posti beneficiando di visibilità e traffico. I sistemi principali sono due: il posizionamento organico da una parte e la pubblicazione di annunci sponsorizzati dall'altra. Accanto a questi due sistemi ne possiamo citare altri, meno noti ma non per questo meno validi. Ad esempio la compilazione di una scheda Google My Business, all'interno della quale la propria attività viene descritta e raccontata con 14
foto, aggiornamenti e recensioni (importantissime per costruire la propria brand reputation). O ancora la creazione di annunci su shopping vetrina (funzione questa legata sempre a Google Ads). Cessata invece dal 2019 la promozione tramite Google Plus, il social network di Google. Pare che il social non abbia mai raggiunto numeri tali da giustificarne l'esistenza, ma voci di corridoio concordare nell'affermare che prima e poi la società riproverà a fare breccia nei cuori di milioni di utenti. Staremo a vedere! Iniziamo intanto con l'analisi delle due alternative di promozione e ricerca clienti più efficaci: il posizionamento organico e quello a pagamento. Il posizionamento organico su Google Tutti lo vogliono, tutti ci provano, ma in pochi ci riescono. È l'ambito podio sul motore di ricerca Google, un obiettivo tra i più allettanti in ottica di promozione e ricerca clienti. Sì perché apparire come per magia in corrispondenza di una o più parole chiave significa dominare la scena in quel settore, quantomeno sul fronte del panorama digitale. Essere assenti, per contro, vuol dire lasciare il campo libero alla concorrenza (seppur con un certo margine di recupero dato dalla pubblicità a pagamento, vedi prossimo paragrafo su Google Ads). La scalata ai piani alti di Google è qualcosa di molto, molto complesso, che non si realizza certo dall'oggi al domani. Google decide infatti il posizionamento in base a un insieme di fattori in continuo aggiornamento. Qui possiamo elencare i più noti: • Qualità del sito web (velocità di caricamento delle pagine, compressione delle immagini, limitazione di plug in e widget, ecc) • Link esterni in entrata • Metadati (meta description e meta title) • Dominio “parlante” (sebbene abbia meno valore di un tempo) • Contenuti ottimizzati • Anzianità del dominio • Social engagement (popolarità sui social media) • Url Google friendly 15
Attuare le misure necessarie nel corso degli anni è il modo migliore per distinguersi da siti NON ottimizzati e conseguire l'agognato primo posto. Chiaro che in alcuni settori di business la concorrenza è spietata, in altri il posizionamento sarà più semplice e richiederà meno sforzi (e quindi meno investimenti). Il vantaggio maggiore consiste nella durata che assicura il posizionamento: entro certi limiti, una volta raggiunti i primi posti sarà più facile mantenere la leadership, senza bisogno di un continuo lavoro di SEO (Search Engine Optimization). Al contrario, come vedremo fra poco, la sponsorizzazione consente di avere subito visibilità, ma una volta esaurito il budget, ecco che i nostri annunci scompariranno di conseguenza da un giorno all'altro. INDICIZZAZIONE O POSIZIONAMENTO? Mentre l'indicizzazione interessa qualunque pagina web (articolo, post, landing page, documento PDF…) e viene effettuata in automatico dai web crawler di Google nel momento in cui questi analizzano la rete e scansionano una nuova risorsa, il posizionamento riguarda invece poche pagine, in linea di massima le prime 10 (dal risultato n° 1 al n° 10). Ovviamente è Google a decidere chi posizionare in alto e chi in basso, come del resto avviene anche per gli annunci a pagamento (dove però la concorrenza è di gran lunga inferiore). Noi professionisti del web conosciamo le regole e gli accorgimenti da adottare per emergere, e possiamo aiutarti a scalare le SERP (Search Engine Results Page, o pagine dei risultati di ricerca). Il posizionamento sponsorizzato su Google Ads Se il posizionamento organico (o naturale) si raggiunge nel corso dei mesi (e a volte degli anni), viceversa la comparsa di un annuncio sponsorizzato (pagato) su Google è questione di poche ore. Obbligatoria è l'apertura di un account su Google Ads (ex Google AdWords), la piattaforma sviluppata da Google per offrire agli inserzionisti la possibilità di promuovere prodotti e servizi tra i risultati di ricerca. Dagli anni 2000 ad oggi Google ha cambiato più volte l'organizzazione e il layout degli annunci sponsorizzati, abituandoci a ogni genere di esperienza. 16
Dagli anni 2000 ad oggi Google ha cambiato più volte l'organizzazione e il layout degli annunci sponsorizzati, abituandoci a ogni genere di esperienza. Per un periodo gli annunci comparivano nella parte alta e in quella laterale, poi sono comparsi anche in fondo ai risultati di ricerca, e ultimamente appaiono solo in alto e in basso. Resta il fatto che sono ancora in moltissimi a puntare su questo strumento: comparire da un giorno all'altro ai primi posti, sebbene con la scritta Annuncio di fianco, fa gola a web master, proprietari di ecommerce, professionisti, imprenditori e chiunque voglia raggiungere il maggior numero di persone. Però… Però dobbiamo sempre ricordarci che stiamo parlando di un sistema a pagamento. Ogni clic sugli annunci costa una determinata cifra che può variare da pochi centesimi a oltre un euro: nel lungo periodo, questo ci porterà a spendere budget significativi, giustificati solo e soltanto da un ritorno economico certo. In altre parole, usare Ads ha senso nella misura in cui ogni euro speso ci garantisce almeno dieci volte tanto in termini di vendite. Considera infatti che sul piatto della bilancia devi mettere non solo i costi per clic, ma anche i costi economici (o di risorse) legati alla gestione e all'aggiornamento della campagna. Ore e ore spese a creare gli annunci, settare il budget, seguire l'evolversi delle metriche, correggere il tiro... Non è detto che debba occuparsene per forza un'agenzia (nel caso, dai un occhio al nostro servizio per campagne Google Ads con i fiocchi): di sicuro dovrai ingaggiare qualcuno di esperto, altrimenti rischi di buttare soldi al vento e magari, nei casi peggiori, compromettere la tua reputazione. Meglio posizionamento organico o sponsorizzazione? La domanda a questo punto sorge spontanea. Posizionamento organico e sponsorizzato costano tempo, risorse e denaro, quale dei due è meglio usare quindi? La risposta non è scontata, ma in linea di massima possiamo affermare che per realtà nuove usufruire di Google Ads è obbligatorio o quasi. Investendo un minimo di budget mensili (100, 200, 500 euro o anche di più) avremo la certezza di apparire in alto nei risultati di ricerca, ricevendo traffico in target. 17
Nel frattempo potremo sostenere lo sforzo di posizionarci in modo organico, collezionando link in entrata, pubblicando articoli SEO, aumentando la reputazione social e così via. Una volta raggiunto un buon posizionamento avremo il nostro prezioso flusso di visitatori e potenziali clienti – più o meno costante a seconda del periodo, e potremo decidere in autonomia se e quando ri- attivare eventuali campagne sponsorizzate in concomitanza con il lancio di un prodotto, con la promozione di un'offerta, o con altre iniziative. 18
CAPITOLO 4: Promozione e ricerca clienti con i video Promuovere la propria azienda online è il modo migliore per trovare nuovi clienti. Lo dimostra il volume crescente di affari generato nel commercio di prodotti e nella vendita di servizi in settori i più disparati. Turismo, ristorazione, assicurazioni, musica e spettacolo, cinema, food & beverage... ormai ogni limite è stato superato, con possibilità di promozione ad ampio raggio interessanti per qualunque target di qualsiasi età, genere e provenienza. Ma come avviene, in concreto, la promozione di un'azienda piccola, media o grande? Sappiamo che i social media e Google rappresentano due alternative formidabili, a cui però se ne aggiungono diverse altre ugualmente valide. Fra le tante ci sentiamo in dovere di parlare di video, un concetto che si può declinare in più varianti e più versioni. Promuoversi e cercare clienti con i video significa sostanzialmente una cosa: entrare nel mondo di Youtube e sfruttare le (enormi) potenzialità di questa piattaforma di branding e marketing. Come? Ad esempio con un canale Youtube dove pubblicare di tanto in tanto un video relativo al proprio business o ai prodotti e servizi proposti. 19
Oppure con spot multimediali veicolati sempre su Youtube, stavolta a pagamento, come avveniva e in parte avviene tuttora nella programmazione televisiva. Infine ci sono i branded video, contenuti sotto forma di tutorial, interviste, dirette live ecc creati da blogger, influencer e youtuber stessi, non per forza e non solo su Youtube. Ma non anticipiamo nulla: entriamo nel merito di questo nuovo approfondimento e cerchiamo di capire cosa possiamo ottenere da Youtube, spot multimediali e branded video. Youtube Channel: una promozione che lascia il segno Non tutti gli imprenditori hanno capito ancora appieno le potenzialità di Youtube. Eppure, i numeri di questa piattaforma continuano a battere record su record. Non per niente Youtube è diventato da qualche anno il secondo sito web più visitato al mondo dopo Google.com, a dimostrazione di quanto successo stia riscuotendo questa piattaforma in Europa come negli Stati Uniti, Australia, Sud America e non solo. 20
Ma che cosa possiamo ottenere, come imprenditori, professionisti o proprietari di ecommerce aprendo un canale Youtube? Non esiste una risposta sola, perché i vantaggi sono molteplici e trasversali. Grazie a un canale Youtube hai la possibilità di: • intercettare un pubblico extra rispetto a Facebook, Instagram • mostrare un prodotto in modo originale e pratico • dimostrare le tue competenze nel settore • dirottare traffico prezioso verso il tuo sito o ecommerce • inserire link molto utili in termini di posizionamento SEO • oltre un certo numero di iscritti, potrai addirittura vendere online direttamente da Youtube! La domanda da porsi è come arrivare a creare una community degna di questo nome, e la risposta da darsi è sempre la stessa: come per il blog o per un social media, i tuoi numeri aumenteranno mano a mano che pubblicherai video di una certa qualità, condividendo informazioni interessanti, o affermandoti con uno stile distintivo che sappia incuriosire, intrattenere e divertire il pubblico. Ti consigliamo di studiare i canali dei tuoi competitor (se ne esistono) e in seconda battuta di iniziare a prendere confidenza con la videocamera, pubblicando brevi pillole per metterti alla prova. Meccanici, legali, assicuratori e commercianti hanno già cominciato e stanno avendo buoni risultati, fatti sotto anche tu! Spot multimediali: pochi secondi per fare la differenza Se i tuoi investimenti sono già sostanziosi su altri fronti, da Facebook al blog passando per Instagram, non è detto che tu abbia le risorse necessarie per mantenere in vita un canale Youtube. Potresti allora optare per una seconda modalità di promozione e ricerca clienti, ovvero la diffusione di spot multimediali di uno o due minuti, vere e proprie pubblicità in forma di video con attori in carne e ossa o realizzate con la tecnica della motion graphic (animazione grafica). In questo caso avrai bisogno di un canale Youtube solo per pubblicare il tuo video sponsorizzato, che verrà poi mostrato al target da te configurato fino all'esaurimento del budget o della campagna. 21
Ogni visualizzazione, oppure ogni clic, comporteranno una piccola spesa che ti verrà addebitata al raggiungimento di una certa soglia, esattamente come funziona per la promozione con Google Ads. Va da sé che il video e la campagna dovranno essere sviluppati con criterio, nel rispetto degli standard di qualità e dei vincoli imposti da Google (attuale proprietario di Youtube). Il video non avrà mai riscontro solo perché lo stai sponsorizzando: concentrati quindi sull'ideazione e il videomaking, e in un secondo momento pianifica una campagna a pagamento per ottimizzare il budget disponibile. Ricordati inoltre che i tuoi video sponsorizzati compariranno all'inizio o a metà di altri video, interrompendo di fatto un servizio dell'utente. Se non riuscirai a catturare l'attenzione nell'arco di pochi secondi, rischierai di ottenere l'effetto contrario, sperperando soldi senza generare interesse, clic e visite. Per iniziare con il piede giusto, ti suggeriamo di dare un'occhiata alla Promuovere i propri video del supporto Google. Branded video: il tuo marchio, i tuoi testimonial E veniamo infine alla terza strategia di marketing con i video, ottima se vogliamo delegare in toto la produzione e pubblicazione del contenuto, su Youtube e non solo. Stiamo parlando dei branded video, ovvero dei video prodotti da youtuber, influencer, blogger per conto di un marchio. Entriamo in questo caso nella sfera dell'influencer marketing, una forma di promozione che sfrutta la fama e notorietà di un personaggio pubblico (operante soprattutto nel mondo virtuale della rete). Tutti o quasi i maggiori influencer specificano nei propri canali l'email di contatto, gestita di solito da loro stessi o da un agente (o da una segretaria, o un'agenzia di comunicazione, ecc). La prima cosa da fare è dunque mettersi in contatto con questi interlocutori e illustrare la propria richiesta di branded video. Allo stesso modo, si può scrivere a ciascun referente per ricevere una proposta creativa, e quindi un concept di video personalizzato. I branded video trovare applicazione sia su Youtube che sui principali social media che ospitano video, per cui Facebook, Instagram e in misura minore Tik Tok o altri social emergenti. Questa tecnica può chiaramente essere combinata con una sponsorizzazione (punto 2), aumentando così il raggio d'azione del video stesso. 22
Come puoi immaginare, “fare video” al giorno d'oggi non è una mossa azzardata, ma un'azione su larga scala, che può darti benefici concreti su più fronti, vedi l'embedd o integrazione del video all'interno del sito web o dell'ecommerce per aumentare il tempo di permanenza dei visitatori (e migliorare la comunicazione, e raccogliere nuovi iscritti al canale). Insomma, se hai in mente di rafforzare la tua presenza online, ti invitiamo a ragionare seriamente sull'opportunità di creare video con un approccio professionale, in linea con i principi e i valori del tuo business. 23
CAPITOLO 5: Promozione e ricerca clienti via email Siamo giunti ormai al penultimo capitolo del nostro percorso dedicato agli strumenti e alle tecniche per promuovere un'azienda e trovare clienti online. Nei capitoli precedenti abbiamo visto come trovare clienti sui social network, come cercarli su Google, e come promuoversi con i video su Youtube e su altri canali. Oggi facciamo un passo avanti ulteriore e proviamo a capire come fare marketing e promozione via email. La cara vecchia casella di posta elettronica sembra essere infatti uno degli strumenti digitali che meglio regge il passare degli anni. Nonostante WhatsApp, nonostante Instagram, nonostante Skype e Zoom, nonostante le mille opportunità di comunicazione di cui oggi disponiamo, tutti continuiamo a usare l'email nel lavoro e nella vita personale. E tutti continuiamo, ad esempio, ad aprire una newsletter o un'email promozionale. Non solo, perché l'email, oltre che diffusa, risulta molto più efficace di tanti altri strumenti. Quanto efficace? 24
Alcune statistiche parlano di un ROI (Return On Investments, ovvero ritorno sull'investimento) che raggiunge i 40 dollari a messaggio. Lo si legge ad esempio in un articolo pubblicato da Omnisend e datato 7 gennaio 2020. Omnisend è una piattaforma di email marketing inglese meno nota di altre ma con tantissimi strumenti per intercettare gli utenti via email. Nel testo leggiamo: Email marketing remains on top when it comes to ROI. As you spend one dollar, businesses, on average, earn $40 from their email marketing. This is nearly double the second closest channel (SEO) while performing much better than the others. Che tradotto in italiano vuol dire: L'email marketing rimane in primo piano quando si tratta di ROI. Per ogni dollaro speso, le aziende guadagnano in media $ 40 dal loro marketing via email. Questa cifra è quasi il doppio rispetto al secondo canale più vicino (la SEO) mentre supera di gran lunga tutti gli altri. Come dire: se un invio massiccio di email ci costa 1.000 euro, è molto probabile che tu possa arrivare a guadagnarne 40.000! Va da sé che il costo dei nostri prodotti e servizi incide parecchio: vendere per email gadget e magliette è un conto, vendere orologi pregiati e diamanti o polizze assicurative aziendali è un altro paio di maniche. Ma se anche i 40 dollari sono una media aritmetica, ciò non toglie che il valore dell'email marketing resta terribilmente alto. Vediamo allora quali alternative abbiamo a disposizione per promuoversi e cercare nuovi clienti con un “semplice” clic. Newsletter Liquidare la newsletter in pochi paragrafi è impossibile o quasi. Possiamo tuttavia tentare di chiarire come funziona questo strumento a grandi linee, senza scendere nel dettaglio. Intanto: che cos'è la newsletter? Né più né meno si tratta di una comunicazione periodica effettuata via email. Gli iscritti ricevono un'email una tantum, di solito una volta al mese o una volta a settimana. Nel messaggio sono riportate le principali novità, le iniziative, le promozioni, i traguardi raggiunti (“primi 1.000 iscritti al nostro canale Youtube”, “500 download del nostro ebook”, ecc). 25
Per inviare una newsletter si usano programmi appositi come Mailchimp, Sendinblue, Mailup e altri. La combinazione di testi e immagini è fondamentale per creare un messaggio vincente. Occorre quindi lavorare sulla qualità del contenuto, come sempre, curando i vari elementi in modo da colpire il lettore senza infastidirlo. Per i testi possiamo ricorrere ai nostri consigli sullo Scrivere per il marketing, l'arte della comunicazione efficace, mentre per le immagini ci torneranno utili bacheche come Canstock Photo e Adobe Images o programmi come Paint e Canva (se non direttamente Photoshop). Il giorno migliore per l'invio della newsletter è il venerdì, soprattutto fra le 12 e le 15, quando le persone hanno il telefono in mano e sono più propense a ricevere nuove info. Ricordiamoci in proposito di ottimizzare il layout per gli smartphone (eventualità che dovrebbe verificarsi in automatico nel programmi professionali, ma che va comunque testata prima dell'invio). Da ultimo, non dimenticare di inserire sempre il tasto “disiscriviti”: non farlo potrebbe portarti a essere segnalato come spam, compromettendo la credibilità del tuo account di newsletter se non addirittura del tuo indirizzo email. Funnel 26
Per promuoversi e trovare clienti via email non esistono solo le newsletter. Un altro strumento molto efficace è il funnel, anche qui attuabile attraverso decine (se non ormai centinaia) di piattaforme differenti. Il funnel non è altro che una sequenza di email preimpostate, collegate una all'altra in progressione logica. Il funnel è più aggressivo della newsletter, perché ha come obiettivo dichiarato (o sotteso, dipende da quanto vogliamo essere espliciti), la vendita di un prodotto o di un servizio. Il funnel si attiva – in modo manuale o automatico – quando viene compiuta un'azione, ad esempio scaricare un ebook, iscriversi a un gruppo di acquisto, registrarsi a un webinar, richiedere un coupon sconto e così via. Queste azioni necessitano per forza di cose di un indirizzo email, e sarà da quell'email che gli iscritti riceveranno i contenuti del funnel. Il punto di forza del funnel è l'automazione: rispetto alla newsletter, che riporta contenuti aggiornati di volta in volta a ogni invio, il funnel una volta impostato può essere replicato infinite volte, riducendo al minimo l'impegno e il dispendio di risorse dell'amministratore. È come entrare in un negozio e avere un commesso robot che presenta i prodotti, spiega i vantaggi, illustra i prezzi e infine sottopone gli incentivi del caso (“sconto bloccato per i primi 30 acquirenti”, “due corsi di formazione al prezzo di uno solo per il mese di aprile”, ecc). Anche nel funnel, ovviamente, deve esserci la possibilità di rimuovere la propria email, anche perché in caso contrario chi gestisce il funnel è passibile di violazione della privacy (e relativa segnalazione al garante). Passiamo adesso all'ultima alternativa a metà Autoresponder Concludiamo questa tappa con una veloce occhiata all'autoresponder, una forma di email marketing ibrida fra le due viste in precedenza. Con l'autoresponder possiamo impostare la risposta automatica all'interno di un qualsiasi modulo, banalmente anche il modulo di contatto sotto il prodotto di un ecommerce. A quel punto il potenziale cliente riceverà una prima risposta automatica (da cui il nome autoresponder), seguita o da una serie di email preconfigurate (come nel funnel) o da ulteriori messaggi customizzati come accade per la newsletter. Anche in questo caso dunque stiamo parlando di uno strumento automatico che offre numerosi vantaggi in termini di tempo, costi e risultati. Se non sai da dove iniziare, digita autoresponder su Google e ti si aprirà un mondo! 27
CAPITOLO 6 Promozione e ricerca clienti con i contest Siamo giunti alla fine di questo intenso percorso nell'universo della promozione e della ricerca di nuovi clienti, soprattutto online. Finora analizzato uno a uno gli ambiti di markerting in cui muoversi come azienda, come attività commerciale o come business in generale. Abbiamo visto ad esempio come funziona la promozione e ricerca di clienti sui social, quali strumenti usare per farsi pubblicità e posizionarsi su Google, e poi ancora l'email marketing e infine la promozione e ricerca clienti con i video, ad esempio su Youtube. Fin qui dunque ci siamo dedicati all'ambito online, con soluzioni attuabili a budget ridotto o addirittura a costo zero (rimboccandosi le maniche e creando ad esempio contenuti per la pagina Facebook o per aggiornare un blog). È giusto però dare una panoramica più ampia, trattando anche la promozione e ricerca clienti con strategie valide sia online che offline (al contrario ad esempio della pubblicità su Google Ads, possibile solo online). 28
Una di queste, se non la principale, sono i contest, alternative efficaci e moderne per un marketing diverso dal solito, che piace molto ai giovani e che funziona bene in particolare via smartphone, senza appunto escludere dinamiche offline come i contest dal vivo. Il ventaglio di opzioni è davvero ampio e include numerosi contest simili fra loro ma con leggere differenze sostanziali. Partendo dai giveaway, il format forse più conosciuto e utilizzato in assoluto, arriveremo ai contest bot e ai quiz, formule meno note ma non per questo meno valide. Pronti per questa breve full immersion nel mondo dei contest? Cominciamo allora da loro: i giveaway! Giveway Letteralmente significa “dare via” (give away appunto). Si tratta di un concorso abbastanza semplice, ideato per la prima volta negli Stati Uniti su iniziativa delle future star di Youtube. Nel giveway l'organizzatore (azienda, professionista, ecc) offre a titolo gratuito premi di poco valore, tipicamente gadget, souvenir, merchandising e così via. In cambio l'utente che desidera partecipare al contest dovrà registrare il proprio nominativo, di solito tramite una landing page (o pagina di atterraggio): così facendo verrà inserito nella mailing list dell'organizzatore, che potrà inviare, da quel momento in avanti, promozioni, aggiornamenti e offerte relative a servizi o prodotti. Un modo insomma ingegnoso per farsi pubblicità a costi abbastanza contenuti, con un potenziale bacino di utenza sterminato o quasi. Instant Win Il termine instant win, vincita istantanea, viene utilizzato invece per riferirsi a un particolare tipo di contest immediato, in cui l'utente che partecipa può vincere non tanto gadget e merchandising, quanto piuttosto coupon sconto e buoni omaggio da utilizzare nello stesso sito web o ecommerce in cui si trova. Negli ultimi due anni sono spuntati come funghi dei plugin per WordPress pensati apposta per offrire un'esperienza di instant win completa: ruote della fortuna da girare con il dito sul display del telefono, o slot machine virtuali da attivare con un clic del mouse. 29
Come sempre l'obiettivo è duplice: divertire e intrattenere l'ospite da una parte, e approfittare del gioco per trasformarlo in potenziale cliente dall'altra. Coupon I coupon sono ottimi strumenti per creare contest facili e intuitivi. Il principio di base è ancora una volta quello di offrire qualcosa a titolo gratuito: uno sconto sull'abbonamento in palestra, una settimana bianca al prezzo di cinque notti, un mouse o un paio di cuffie in omaggio con l'acquisto di un PC. Per avere il coupon (cartaceo o oppure online) e attivare l'offerta, è necessario inserire in un form i propri dati, per cui nome, email o indirizzo di casa (il coupon verrà poi spedito o inviato per email). La parte ludica può essere gestita in molti modi, associando ad esempio un sondaggio (chi risponde correttamente vince il coupon), o invitando l'utente a creare un contenuto di valore (la classica condivisione della propria foto o di un video che rispetti alcuni requisiti). Contest Bot E se per fare lead generation, e cioè per convertire l'utente in cliente, bastasse un robot? È quanto viene lasciato intendere da chi – come Leevia e come altre piattaforme specializzate – promuove i cosiddetti contest bot, concorsi formulati avvalendosi dell'intelligenza artificiale. 30
In sostanza il contest viene fruito tramite un'interfaccia grafica dinamica con la supervisione di un bot, un programmino che può interagire come un essere umano (o quasi). L'utente ha quindi varie strade per arrivare alla vittoria, con la possibilità di giocarsi aiuti e bonus controllati appunto dal bot. Siamo senz'altro agli albori di questa modalità di concorso, ma in futuro c'è da credere che i contest bot saranno all'ordine del giorno, complice l'evoluzione dirompente delle tecnologie di intelligenza artificiale. Quiz a punti Concludiamo questa carrellata con i quiz a punti, una variante di contest tra le più famose. Nel quiz a punti il concorrente deve cercare di compiere le azioni richieste e collezionare il punteggio più alto. Possono essere prove di canto, di ballo, di cultura generale, prove dal vivo oppure online. Anche qui non mancano le società che hanno scelto di specializzarsi nell'offerta di quiz a punti configurabili a piacere secondo le esigenze del proprio business. Wicontest è una delle più attive, con un catalogo molto vasto di contest e quiz a punti per imprese, pubbliche amministrazioni e non solo. Ovviamente i premi rimangono l'incentivo maggiore, spaziando da cifre in denaro a viaggi, da buoni acquisto a corsi di formazione. L'unico vero limite è la fantasia! E con questo ultimo contest chiudiamo il nostro focus sulla promozione e ricerca clienti tramite concorsi. Speriamo che gli spunti siano stati di tuo gradimento e ti abbiano permesso di schiarirti le idee su una forma di marketing estremamente versatile, flessibile e con grandissime potenzialità di crescita. 31
CONCLUSIONE Questo ebook, come avrai capito, rappresenta anch'esso uno strumento di marketing potente. Offrendolo a titolo gratuito attraverso il nostro sito web non abbiamo perso tempo, ma abbiamo creato al contrario una risorsa che “lavora per noi”, spiegando a potenziali clienti come te concetti che altrimenti dovremmo illustrare al telefono o per email. Un investimento quindi importantissimo, che ci assicura numerosi vantaggi nell'arco dei mesi e – con piccoli aggiornamenti – degli anni a venire. Puoi senz'altro sbizzarrirti in ogni direzione, dalla scrittura di un ebook come questo su tematiche ricercate dal tuo pubblico alla creazione di video o podcast su argomenti dedicati alla tua nicchia. Chiaro: l'aiuto di un'agenzia e di professionisti come noi può fare una differenza enorme nella produzione di risorse di qualità e nella gestione di campagne di marketing realmente efficaci. Il nostro consiglio è di valutare con attenzione le tue risorse, non solo in termini di budget ma anche e soprattutto di competenze e di tempo a disposizione. 32
Se nonostante gli sforzi ti rendi conto che stai sprecando ore e denaro, conviene senz'altro fermarsi e rivolgersi a chi può affiancarti e guidarti nella gestione della promozione e della ricerca clienti, tenendo anche conto dell'area geografica in cui operi. Noi di Innovando siamo a disposizione per fare esattamente questo: accompagnarti passo passo alla conquista del mercato, con i migliori e più recenti strumenti che il web (e non solo) ci mette a disposizione. Ti aspettiamo! Andreas Arno Michael Voigt Innovando GmbH Dorfstrasse, 29 CH-9108 Gonten (AI) Tel. +41 (0)71 794 1500 Mobile +41 (0)76 329 6266 innovando.it/ info@innovando.ch
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