PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA - (e trovare nuovi clienti online) I 15 sistemi infallibili per start up, imprese e non solo

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PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA - (e trovare nuovi clienti online) I 15 sistemi infallibili per start up, imprese e non solo
PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA
    (e trovare nuovi clienti online)
I 15 sistemi infallibili per start up, imprese e non solo
PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA - (e trovare nuovi clienti online) I 15 sistemi infallibili per start up, imprese e non solo
Introduzione

Grazie per aver scaricato questo ebook.

Promuovere la propria azienda e trovare nuovi clienti sono due risvolti della stessa
medaglia. Senza una promozione efficace ci sono ben poche possibilità di trovare
nuovi clienti. E per trovare nuovi clienti, o meglio: per massimizzare e in parte
addirittura automatizzare la ricerca dei clienti, è necessario attivare una serie
di strumenti di promozione all'altezza delle moderne aspettative degli utenti. Ma in
quali direzioni ha più senso muoversi? Dove conviene investire oggi?

Agli occhi di un imprenditore o di un commerciante il mare magnum del web
appare come qualcosa di sconfinato e labirintico. Difficile orientarsi nella vastità
di soluzioni e proposte per una promozione a regola d'arte. Campagne di
advertising sponsorizzate, video su Youtube, articoli per il blog o la sezione news,
guest posting su portali di informazione... Eppure, con un po' di buon senso e di
criterio, trovare la quadra e sfruttare i canali giusti diventa tutto sommato
un'operazione alla portata di chiunque, anche in fai-da-te.

Scopo di questo ebook è fare luce sulle molteplici alternative che tutti noi – come
imprenditori, professionisti, artigiani, creativi, rappresentanti, assicuratori, ecc –
abbiamo a disposizione per dare visibilità ai nostri servizi e ai nostri prodotti,
siano essi polizze, corsi di formazione, mobili di design, capi di abbigliamento,
scarpe da trekking, consulenze o camere di albergo. La forza del web è che non
pone alcun limite alle idee, né all'area geografica e alla tipologia di pubblico a cui
puntare. Senza per forza avere alle spalle una redazione o un ufficio stampa,
ognuno può gestire per conto proprio la promozione partendo da piccole ma
importanti azioni.

In questo ebook vedremo quali. Buona lettura!

                                                    Andreas Arno Michael Voigt

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Indice degli argomenti salienti

 1. Come promuovere la propria azienda: panoramica generale ------ pagina 3

 2. Promozione e ricerca clienti sui social ------------------------------- pagina 8

 3. Promozione e ricerca clienti su Google ----------------------------- pagina 14

 4. Promozione e ricerca clienti con i video ----------------------------- pagina 19

 5. Promozione e ricerca clienti via email ------------------------------- pagina 24

 6. Promozione e ricerca clienti con i contest --------------------------- pagina 28

 7. Conclusione ------------------------------------------------------------ pagina 32

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CAPITOLO 1:
 Come promuovere la propria azienda:
 panoramica generale

La promozione di un'azienda è cambiata radicalmente negli ultimi due
decenni. Dal monopolio quasi assoluto dei mezzi di comunicazione e marketing
tradizionali (outbound) siamo passati all'esplosione degli strumenti pubblicitari tipici
del web (inbound). Televisione, radio, giornali e riviste hanno visto perdere quote
importante di mercato a favore di canali più flessibili e genuini, come i blog con i
loro articoli o come Youtube con i suoi ormai milioni e milioni di video dedicati a
qualunque argomento e fascia di pubblico. I contenuti diffusi via Internet dai
cosiddetti content creator (blogger, youtuber, podcaster, instagrammer, ecc) hanno
incontrato un apprezzamento crescente, merito della capacità di intrattenere e
divertire senza praticamente alcun costo se non quello sostenuto dall'utente per
navigare. Una combinazione di fattori a cui si aggiunge lo sviluppo di tecnologie e
schede grafiche sempre più potenti, alla base di un'esperienza di fruizione dei
contenuti moderna, veloce e accattivante.

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Il cambiamento è stato epocale: nel giro di appena 20 anni abbiamo conosciuto
personaggi di ogni genere, di cui non sapevamo nemmeno l'esistenza. Influencer,
star del web, attori e cantanti nati su Youtube e poi arrivati in radio... E in tutto
questo come si sono comportate le aziende? Senza dubbio le multinazionali sono
state le prime a intuire le potenzialità della promozione online. Poi sono arrivate
le aziende medio-piccole, gli ecommerce, le start up, e a ruota tutti gli altri. Al di là
delle collaborazioni con i content creator, i sistemi chiamati in causa includono il
PPC su Google, le newsletter classiche, i funnel, il posizionamento organico, fino
all'organizzazione di contest digitali e dal vivo. Dopo avervi parlato nei nostri
precedenti ebook (tuttora disponibili online in download gratuito) di Comunicazione
efficace, di Branding e rebranding, di SEO Copywriting e di Contenuti SEO Oriented,
abbiamo deciso di dedicare questa risorsa preziosa alla promozione di un'azienda
online con le tecniche migliori del momento.

Abbiamo quindi selezionato 15 sistemi infallibili che può adottare chiunque,
dall'impresa innovativa al gruppo industriale con un business più tradizionale.
Anticipiamo questi strumenti nel dettaglio e cerchiamo di capire, grazie a un breve
indice, come tu stesso potresti promuovere la tua azienda con successo nel web.

1) Promozione e ricerca clienti sui social

Tra tutti gli strumenti, i social network sono forse i più difficili da padroneggiare,
anche perché il ROI (Return On Investments) è pressoché incalcolabile (se non con
campagne sponsorizzate e monitoraggio pixel). Eppure è impossibile fare a meno
dei social, sia per questioni di branding sia per ragioni pubblicitarie. Già, ma quali
social è meglio usare? A nostro avviso le alternative più valide da qui ai prossimi
anni sono e saranno tre:

• Facebook → ottimo per business di largo consumo, come parrucchieri,
    meccanici, bar, ristoranti, alberghi
•   LinkedIn → ideale per rafforzare la popolarità di professionisti come architetti,
    psicologi, ingegneri, consulenti, avvocati, dottori, specialisti del web e così via
•   Instagram → una buona scelta per valorizzare il brand lato visual, offrendo
    immagini e video di qualità a un audience formata in prevalenza da giovani e
    giovanissimi

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2) Promozione e ricerca clienti su Google

Dal 2000 ad oggi Google è diventato una sorta di enorme setaccio che decide quali
informazioni filtrare e quali scartare. In questa rete finiscono anche i contenuti
prodotti dalle aziende, e quindi gli stessi portali istituzionali e siti web associati a un
business. Promuoversi e cercare clienti su Google significa sfruttare a proprio
vantaggio i due ambiti in cui si declinano le ricerche degli utenti, ovvero:

• Posizionamento organico → posizionarsi su Google rappresenta un
    investimento di lunghissimo termine. Trovarsi ai primi posti per una o più ricerche
    permette di avere un traffico di visitatori costante 24 ore su 24 per 365 giorni
    l'anno a costo zero. Un affare!
•   Google Ads (ex AdWords) → per determinate parole chiave più
    competitive, o quando il posizionamento organico tarda ad arrivare, ecco che gli
    annunci sponsorizzati su Google, creati tramite la piattaforma Google Ads,
    tornano utili e danno visibilità immediata.

3) Promozione e ricerca clienti con i video

Il video è il contenuto del momento. A dirlo non siamo certo noi di Innovando, ma i
numeri che in tutto il mondo dimostrano la crescita esponenziale di clip, filmati,
animazioni, tutorial e quant'altro pubblicati su Youtube a ogni ora del giorno e
della notte. Qui la promozione si concretizza sotto molteplici forme, dalle più
semplici e immediate come la diffusione di un'intervista ai clienti registrata durante
una fiera di settore alla creazione di una serie a puntate in collaborazione con
youtuber famosi (i cosiddetti branded video).

• Youtube → avere un canale Youtube attivo e seguito rappresenta già di per sé
    una strategia di promozione più che remunerativa. Cosa pubblicare? Tutto quello
    che interessa al pubblico in relazione ai prodotti che offri, inclusi consigli,
    differenze tra un accessorio e l'altro, racconti in presa diretta, esperienze dei
    clienti... Non pensare agli introiti della pubblicità che appare nei tuoi video, ma al
    tornaconto di informare il pubblico su quello che fai prima e meglio dei tuoi
    concorrenti diretti.

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• Spot multimediali → Oltre ai video classici esistono spot pubblicitari tali e
  quali a quelli televisivi. Questi vengono mostrati prima o durante la visualizzazione
  di un video da parte dell'utente, a volte senza la possibilità di “skippare”. In
  questo caso si paga per la realizzazione del video e si paga anche per le singole
  view.

• Branded video → Il branded video è un contenuto video creato da youtuber e
  in generale influencer (anche instagrammer, o personaggi famosi su Facebook). Il
  creatore farà da testimonial al marchio e veicolerà così un messaggio alle migliaia
  o ai milioni di iscritti del proprio canale o profilo social.

4) Promozione e ricerca clienti via email

Mai sentito parlare di newsletter e funnel? Se la risposta è no, allora devi iniziare a
studiare queste due opportunità di promozione e ricerca clienti, ancora oggi fra gli
strumenti con il più alto ROI in assoluto (alcuni studi americani parlano di 40
dollari generati ogni singolo dollaro investito). Per inviare una newsletter devi avere
collezionato un certo numero di nominativi, mentre per il funnel puoi inviare le tue
offerte ogni volta che qualcuno si registra, tipicamente scaricando un ebook in
download gratuito.

• Newsletter → Chi di noi non riceve almeno una newsletter a settimana? Ormai
  ci siamo abituati, ma non per questo possiamo fare a meno di cliccare le email e
  leggerne il contenuto. Un'email presentata nel modo giusto è uno strumento
  davvero formidabile!

• Funnel → Il funnel consiste in una sequenza di email inviate in successione, di
  solito con piattaforme apposite (clickfunnel ma non solo). In questo caso la
  comunicazione è più aggressiva e martellante, proprio per portare la persona a
  diventare tuo cliente.

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5) Promozione e ricerca clienti con i contest

Chiudiamo questa prima rassegna di sistemi per promuovere un'azienda con una
forma di marketing salita alla ribalta negli quattro o cinque anni, prima negli Stati Uniti
e poi anche da noi in Europa.
Stiamo parlando dei contest, suddivisi a loro volta in giveway, instant win, coupon,
contest bot, quiz... e mille altre opzioni. Su questo fronte andare troppo nello
specifico risulta superfluo, perché se è vero che ogni format ha le sue caratteristiche,
è anche vero che il principio di base è quello della gamification, un approccio che
mescola educazione, intrattenimento e sfida in un prodotto ludico a dir poco
stimolante. Per ora limitiamoci a considerare i contest come un'ulteriore carta da
giocare quando altri canali sono saturi per la presenza di concorrenti molto forti.

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CAPITOLO 2
Promozione e ricerca clienti sui social

Come è facile intuire, nell'attività di promozione e ricerca clienti le risorse a nostra
disposizione non mancano, complice l'esplosione del marketing via web su
tutti i fronti. In questi ultimi anni la promozione si è spostata dai vecchi canali di
outbound marketing (soprattutto televisione, radio e giornali) ai nuovi canali di
inbound marketing (blog, magazine online, Youtube, social media). Ciascuno di
questi canali ha pregi e difetti che bisogna conoscere, evitando di cadere
nell'errore di gestire ciò che piace e non ciò che serve realmente. L'attitudine
tipica degli imprenditori è di aprire account e profili un po' a casaccio, solo per
essere presenti con il proprio brand.

Peccato che se poi mancano le risorse, quella che doveva essere una presenza
diventa una pesante assenza (in America i profili Facebook vuoti sono chiamati
“pagine cimitero”), con ovvie ripercussioni in termini di immagine.

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Bisogna quindi avere una strategia coerente con le disponibilità di lungo termine,
sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda il tempo da dedicare a
ogni singolo social. Aprire profili qua e là per poi lasciarli in balia di se stessi è un
clamoroso autogol, e se vogliamo anche un assist alla concorrenza, libera di
espandersi sui medesimi canali che pensavamo di sfruttare a nostro esclusivo
vantaggio. Uno scenario visto e rivisto, dal quale è bene stare alla larga il più
possibile. Ecco i nostri consigli per promuoversi e trovare nuovi clienti grazie
ai social network più in voga del momento.

Da Facebook a LinkedIn: la promozione sui Big 5

In Africa li chiamano Big 5: sono l'elefante, il leone e gli altri grandi animali da
caccia. Nel web la stessa espressione viene usata per identificare i social network
più importanti, ovvero Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin e se vogliamo
Pinterest, o altri social che a rotazione salgono sul palcoscenico (qualche anno fa
era Snapchat, ora sembra essere Tik Tok). Questo in Occidente, vale a dire in
Europa, Stati Uniti, Australia e in parte Sud America, perché se andiamo in Asia la
situazione è ancora diversa, con altri social di cui il nostro pubblico non sa
nemmeno l'esistenza. Senza allargarci troppo, pensiamo che abbia senso
affrontare un po' più nello specifico i tre social che da anni dominano la scena
e che possono dare risultati concreti a chi sa utilizzarli a proprio vantaggio.

1) Facebook

Il re dei social network rimane lui. Nonostante siano trascorsi quasi vent'anni dalla
sua ideazione, Facebook continua a dettare legge, contribuendo al successo di
milioni di iniziative e attività in tutto il mondo. L'iscrizione è gratuita e permette di
essere presenti sul social o con un profilo personale oppure con un profilo aziendale.
Nel primo caso si può stringere amicizia con altre persone, nel secondo si possono
solo ricevere “mi piace” e aggiungere a propria volta “mi piace” a nome della pagina
verso altre pagine (non verso persone).
Questa è una differenza essenziale, che va compresa fin da subito, onde evitare di
spacciare un profilo personale come pagina aziendale e viceversa (comportamento
per altro punito da Facebook con la cancellazione della pagina stessa).

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• Quando usare Facebook?
  Noi di Innovando consigliamo di usare Facebook come primo social media di
  rappresentanza. Sebbene questo social non possa sostituire il sito web classico,
  può tuttavia assolvere a molteplici funzioni essenziali, ad esempio la raccolta di
  recensioni da implementare poi nel sito stesso, oppure la vendita online di
  prodotti con la tab store. Facebook è inoltre il sistema più diretto e immediato per
  condividere gli ultimi aggiornamenti e novità su prodotti, servizi, promozioni e
  quant'altro: anzi, aprire una pagina Facebook è come aprire un blog, entrambi
  vanno alimentati in continuazione, perché senza aggiornamenti perdono di senso
  e finiscono per trasmettere una sensazione di incuria nel pubblico.

• Consigliato per qualsiasi business?
  In base alla nostra esperienza, Facebook è il social media perfetto per
  promuovere e valorizzare attività medio-piccole. Ottimo in particolare per business
  di largo consumo, come parrucchieri, meccanici, bar, ristoranti, alberghi, impianti
  sportivi, ecommerce e negozi.

• Come promuoversi e trovare clienti?
  Facebook viene considerato da più parti un paid media, e cioè un social media in
  cui è d'obbligo pagare per avere riscontro. Questa interpretazione è corretta solo
  in parte: all'inizio, quando la pagina viene aperta, è sicuramente utile aumentare la
  fan base con campagne sponsorizzate PPC. D'altra parte, quando la pagina è
  avviata, è sempre meglio allargare il pubblico e trovare nuovi clienti attraverso un
  lavoro costante di condivisione di contenuti di qualità, capaci di generare
  commenti, interazioni e, non da ultimo, visite al sito web.

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2) Instagram

Nato come un gioco (un iter tipico di quasi tutti i social media) e poi mutato
rapidamente nel più noto social network visual del globo (almeno in Occidente),
Instagram è oggi un formidabile strumento di marketing e promozione, se non altro
per chi ha capito come utilizzarlo. Su Instagram non ci sono distinzioni tra profili
personali e pagine aziendali: ciò che conta, come per Facebook, aggiornare con
costanza il profilo, pubblicando almeno una foto o un video alla settimana. Molto
interessante la possibilità di creare storie e dirette live da aggiungere alla lista dei
contenuti, arricchendo la pagina e rendendola così più accattivante agli occhi del
pubblico. Da non sottovalutare anche la possibilità di vendere i prodotti, introdotta
dopo l'attivazione della feature Instagram Shopping nel 2018 (ufficializzata in Italia a
marzo 2019).

• Quando usare Instagram?
  Instagram, ancora più di Facebook, è un social a totale vocazione visual:
  impensabile pubblicare solo testi scritti. Le descrizioni finiscono tipicamente nella
  didascalia dell'immagine o del video, con la possibilità di taggare altri profili e
  aggiungere gli hashtag (l'equivalente di quelle che erano e in certi casi sono
  tuttora le tag degli articoli di un blog). Instagram può essere anche collegato a
  Facebook, raddoppiando la potenza di fuoco del profilo grazie anche alla
  condivisione automatica delle foto e degli aggiornamenti pubblicati.

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• Consigliato per qualsiasi business?
  I nostri social media manager consigliano di usare Instagram per valorizzare brand
  con una forte componente fotografica: wedding planner, fotografi, videomaker,
  cuochi, artisti, arredatori, interior designer, guide turistiche... laddove un prodotto
  o un servizio o un luogo può essere raccontato con le foto e i video, ecco che
  Instagram diventa un alleato imprescindibile.

• Come promuoversi e trovare clienti?
  Il sistema migliore (e più economico) per promuoversi e trovare clienti è ancora
  una volta quello di creare contenuti interessanti, capaci di coinvolgere il pubblico e
  convincerlo a cliccare Segui (visualizzando così nel proprio feed gli aggiornamenti
  pubblicati dal tuo profilo). Mentre non è possibile, a differenza di Facebook,
  inserire un link nella descrizione di ogni post, è possibile ricorrere a campagne
  sponsorizzate per singole immagini e video, impostando un certo budget per
  attivare gli annunci a pagamento. Più è vasto il pubblico, maggiori chance ci sono
  di monetizzare!

3) LinkedIn

E veniamo infine al terzo social media per numero di utenti e popolarità. Parliamo di
LinkedIn, “business social media” per eccellenza, con milioni di utenti e
professionisti attivi in tutto il mondo. Linkedin è una piattaforma, più che un
semplice social media, in cui ci sono profili personali e pagine aziendali, oltre a
gruppi di discussione sulla falsariga di Facebook. Qui l'obiettivo è promuovere la
propria azienda e mettere in luce la professionalità raggiunta. Il numero di
collegamenti equivale al numero di “mi piace” su Facebook e di follower su
Instagram. Per accedere ad alcune funzionalità, come l'invio di messaggi privati, è
necessario sottoscrivere un piano di abbonamento.

• Quando usare LinkedIn?
  LinkedIn va usato indipendentemente dal proprio sito vetrina, dalla pagina
  Facebook e da tutto il resto. Per farsi spazio in un settore è determinante
  costruire una cerchia di relazioni virtuali, esattamente come avveniva un tempo
  con i contatti professionali sanciti alle fiere o ai congressi.

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In questa prospettiva l'aiuto di LinkedIn può dare benefici straordinari già nel breve
  termine, soprattutto se sarai capace di sfornare contenuti di valore e non semplici
  messaggi autoreferenziali. La conoscenza dell'inglese e di altre lingue potrebbe
  risultare strategica per alzare il livello dei tuoi rapporti commerciali ed espandere la
  tua azienda anche all'estero, dagli Stati Uniti alla Cina.

• Consigliato per qualsiasi business?
  Se Facebook e Instagram garantiscono buoni risultati per negozi, prodotti di largo
  consumo, strutture alberghiere e altri, LinkedIn è un mondo a parte, utile per i due
  estremi di pubblico: professionisti piccoli e grandi da un lato e imprese strutturate
  dall'altro (meno utile per le PMI, i negozi e gli ecommerce). Essere presenti su
  LinkedIn con 500+ collegamenti (al momento il massimo mostrato sul profilo) vuol
  dire aver conseguito una certa notorietà nel proprio campo, con la possibilità di
  condividere e diffondere contenuti ad altri iscritti.

• Come promuoversi e trovare clienti?
  Content is the king: che si tratti di Facebook, Twitter o LinkedIn, la creazione di
  contenuti di qualità è fondamentale per promuoversi e intercettare nuovi clienti. Su
  LinkedIn il contenuto tipico è un aggiornamento breve corredato da eventuali foto,
  grafici o tabelle. Negli ultimi tempi si è diffuso anche l'articolo completo, tale e quale
  a ciò che si può fare all'interno di un blog. Alcuni di questi post/articoli arrivano
  perfino a posizionarsi su Google, con benefici superlativi in termini di traffico e visite.

  Passiamo ora alla promozione e ricerca di clienti su Google, sia con il
  posizionamento organico tramite parole chiave sia con le campagne sponsorizzate
  tramite annunci a pagamento.

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CAPITOLO 3
Promozione e ricerca clienti su Google

Nel primo capitolo di questa nostra guida alla promozione e alla ricerca di clienti
abbiamo affrontato il tema dei social network, senza dubbio uno dei canali di
marketing più appetibili per imprese e professionisti. Continuiamo ora ad
approfondire l'argomento allargando l'analisi a un altro strumento virtuale che tutti
noi conosciamo e utilizziamo, ma di cui non tutti sappiamo sfruttarne le
potenzialità. Stiamo parlando di Google, per noi informatici “Big G”, primo e
più diffuso motore di ricerca in moltissimi paesi del mondo, dalla Svizzera all'Italia
passando per gli Stati Uniti fino ad arrivare in Australia. Molti utilizzatori di Google
si domandano (e ci domandano) come sia possibile essere presenti su questo
motore di ricerca, e come si possa arrivare ai primi posti beneficiando di visibilità e
traffico. I sistemi principali sono due: il posizionamento organico da una parte e la
pubblicazione di annunci sponsorizzati dall'altra.

Accanto a questi due sistemi ne possiamo citare altri, meno noti ma non per
questo meno validi. Ad esempio la compilazione di una scheda Google My
Business, all'interno della quale la propria attività viene descritta e raccontata con

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foto, aggiornamenti e recensioni (importantissime per costruire la propria brand
reputation). O ancora la creazione di annunci su shopping vetrina (funzione questa
legata sempre a Google Ads). Cessata invece dal 2019 la promozione tramite
Google Plus, il social network di Google. Pare che il social non abbia mai
raggiunto numeri tali da giustificarne l'esistenza, ma voci di corridoio concordare
nell'affermare che prima e poi la società riproverà a fare breccia nei cuori di milioni
di utenti. Staremo a vedere! Iniziamo intanto con l'analisi delle due alternative di
promozione e ricerca clienti più efficaci: il posizionamento organico e quello a
pagamento.

Il posizionamento organico su Google

Tutti lo vogliono, tutti ci provano, ma in pochi ci riescono. È l'ambito podio sul
motore di ricerca Google, un obiettivo tra i più allettanti in ottica di promozione e
ricerca clienti. Sì perché apparire come per magia in corrispondenza di una o più
parole chiave significa dominare la scena in quel settore, quantomeno sul
fronte del panorama digitale. Essere assenti, per contro, vuol dire lasciare il campo
libero alla concorrenza (seppur con un certo margine di recupero dato dalla
pubblicità a pagamento, vedi prossimo paragrafo su Google Ads). La scalata ai
piani alti di Google è qualcosa di molto, molto complesso, che non si realizza
certo dall'oggi al domani. Google decide infatti il posizionamento in base a un
insieme di fattori in continuo aggiornamento. Qui possiamo elencare i più
noti:
• Qualità del sito web (velocità di caricamento delle pagine, compressione delle
   immagini, limitazione di plug in e widget, ecc)
• Link esterni in entrata
• Metadati (meta description e meta title)
• Dominio “parlante” (sebbene abbia meno valore di un tempo)
• Contenuti ottimizzati
• Anzianità del dominio
• Social engagement (popolarità sui social media)
• Url Google friendly

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Attuare le misure necessarie nel corso degli anni è il modo migliore per
distinguersi da siti NON ottimizzati e conseguire l'agognato primo posto.
Chiaro che in alcuni settori di business la concorrenza è spietata, in altri il
posizionamento sarà più semplice e richiederà meno sforzi (e quindi meno
investimenti). Il vantaggio maggiore consiste nella durata che assicura il
posizionamento: entro certi limiti, una volta raggiunti i primi posti sarà più facile
mantenere la leadership, senza bisogno di un continuo lavoro di SEO (Search
Engine Optimization). Al contrario, come vedremo fra poco, la sponsorizzazione
consente di avere subito visibilità, ma una volta esaurito il budget, ecco che i
nostri annunci scompariranno di conseguenza da un giorno all'altro.

 INDICIZZAZIONE O POSIZIONAMENTO?

 Mentre l'indicizzazione interessa qualunque pagina web (articolo, post, landing
 page, documento PDF…) e viene effettuata in automatico dai web crawler di
 Google nel momento in cui questi analizzano la rete e scansionano una nuova
 risorsa, il posizionamento riguarda invece poche pagine, in linea di massima le
 prime 10 (dal risultato n° 1 al n° 10). Ovviamente è Google a decidere chi
 posizionare in alto e chi in basso, come del resto avviene anche per gli annunci
 a pagamento (dove però la concorrenza è di gran lunga inferiore). Noi
 professionisti del web conosciamo le regole e gli accorgimenti da adottare per
 emergere, e possiamo aiutarti a scalare le SERP (Search Engine Results Page,
 o pagine dei risultati di ricerca).

Il posizionamento sponsorizzato su Google Ads

Se il posizionamento organico (o naturale) si raggiunge nel corso dei mesi (e a
volte degli anni), viceversa la comparsa di un annuncio sponsorizzato (pagato) su
Google è questione di poche ore. Obbligatoria è l'apertura di un account su
Google Ads (ex Google AdWords), la piattaforma sviluppata da Google per offrire
agli inserzionisti la possibilità di promuovere prodotti e servizi tra i risultati di
ricerca. Dagli anni 2000 ad oggi Google ha cambiato più volte l'organizzazione e
il layout degli annunci sponsorizzati, abituandoci a ogni genere di esperienza.

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Dagli anni 2000 ad oggi Google ha cambiato più volte l'organizzazione e il layout
degli annunci sponsorizzati, abituandoci a ogni genere di esperienza. Per un
periodo gli annunci comparivano nella parte alta e in quella laterale, poi sono
comparsi anche in fondo ai risultati di ricerca, e ultimamente appaiono solo in alto
e in basso. Resta il fatto che sono ancora in moltissimi a puntare su questo
strumento: comparire da un giorno all'altro ai primi posti, sebbene con la
scritta Annuncio di fianco, fa gola a web master, proprietari di ecommerce,
professionisti, imprenditori e chiunque voglia raggiungere il maggior numero di
persone. Però…

Però dobbiamo sempre ricordarci che stiamo parlando di un sistema a
pagamento. Ogni clic sugli annunci costa una determinata cifra che può variare
da pochi centesimi a oltre un euro: nel lungo periodo, questo ci porterà a
spendere budget significativi, giustificati solo e soltanto da un ritorno economico
certo. In altre parole, usare Ads ha senso nella misura in cui ogni euro speso ci
garantisce almeno dieci volte tanto in termini di vendite. Considera infatti che sul
piatto della bilancia devi mettere non solo i costi per clic, ma anche i costi
economici (o di risorse) legati alla gestione e all'aggiornamento della campagna.
Ore e ore spese a creare gli annunci, settare il budget, seguire l'evolversi delle
metriche, correggere il tiro... Non è detto che debba occuparsene per forza
un'agenzia (nel caso, dai un occhio al nostro servizio per campagne Google Ads
con i fiocchi): di sicuro dovrai ingaggiare qualcuno di esperto, altrimenti rischi di
buttare soldi al vento e magari, nei casi peggiori, compromettere la tua
reputazione.

Meglio posizionamento organico o sponsorizzazione?

La domanda a questo punto sorge spontanea. Posizionamento organico e
sponsorizzato costano tempo, risorse e denaro, quale dei due è meglio usare
quindi? La risposta non è scontata, ma in linea di massima possiamo affermare
che per realtà nuove usufruire di Google Ads è obbligatorio o quasi. Investendo un
minimo di budget mensili (100, 200, 500 euro o anche di più) avremo la certezza
di apparire in alto nei risultati di ricerca, ricevendo traffico in target.

                                         17
Nel frattempo potremo sostenere lo sforzo di posizionarci in modo organico,
collezionando link in entrata, pubblicando articoli SEO, aumentando la
reputazione social e così via. Una volta raggiunto un buon posizionamento
avremo il nostro prezioso flusso di visitatori e potenziali clienti – più o meno
costante a seconda del periodo, e potremo decidere in autonomia se e quando ri-
attivare eventuali campagne sponsorizzate in concomitanza con il lancio di un
prodotto, con la promozione di un'offerta, o con altre iniziative.

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CAPITOLO 4:
Promozione e ricerca clienti con i video

Promuovere la propria azienda online è il modo migliore per trovare nuovi
clienti. Lo dimostra il volume crescente di affari generato nel commercio di
prodotti e nella vendita di servizi in settori i più disparati. Turismo, ristorazione,
assicurazioni, musica e spettacolo, cinema, food & beverage... ormai ogni limite è
stato superato, con possibilità di promozione ad ampio raggio interessanti per
qualunque target di qualsiasi età, genere e provenienza. Ma come avviene, in
concreto, la promozione di un'azienda piccola, media o grande? Sappiamo che i
social media e Google rappresentano due alternative formidabili, a cui però se ne
aggiungono diverse altre ugualmente valide. Fra le tante ci sentiamo in dovere di
parlare di video, un concetto che si può declinare in più varianti e più versioni.

Promuoversi e cercare clienti con i video significa sostanzialmente una cosa:
entrare nel mondo di Youtube e sfruttare le (enormi) potenzialità di questa
piattaforma di branding e marketing. Come? Ad esempio con un canale Youtube
dove pubblicare di tanto in tanto un video relativo al proprio business o ai prodotti
e servizi proposti.
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Oppure con spot multimediali veicolati sempre su Youtube, stavolta a pagamento,
come avveniva e in parte avviene tuttora nella programmazione televisiva. Infine ci
sono i branded video, contenuti sotto forma di tutorial, interviste, dirette live ecc
creati da blogger, influencer e youtuber stessi, non per forza e non solo su
Youtube. Ma non anticipiamo nulla: entriamo nel merito di questo nuovo
approfondimento e cerchiamo di capire cosa possiamo ottenere da Youtube, spot
multimediali e branded video.

Youtube Channel: una promozione che lascia il segno

Non tutti gli imprenditori hanno capito ancora appieno le potenzialità di Youtube.
Eppure, i numeri di questa piattaforma continuano a battere record su record.
Non per niente Youtube è diventato da qualche anno il secondo sito web più
visitato al mondo dopo Google.com, a dimostrazione di quanto successo stia
riscuotendo questa piattaforma in Europa come negli Stati Uniti, Australia, Sud
America e non solo.

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Ma che cosa possiamo ottenere, come imprenditori, professionisti o proprietari di
ecommerce aprendo un canale Youtube? Non esiste una risposta sola, perché i
vantaggi sono molteplici e trasversali. Grazie a un canale Youtube hai la possibilità
di:

•   intercettare un pubblico extra rispetto a Facebook, Instagram
•   mostrare un prodotto in modo originale e pratico
•   dimostrare le tue competenze nel settore
•   dirottare traffico prezioso verso il tuo sito o ecommerce
•   inserire link molto utili in termini di posizionamento SEO
•   oltre un certo numero di iscritti, potrai addirittura vendere online direttamente
    da Youtube!

La domanda da porsi è come arrivare a creare una community degna di questo
nome, e la risposta da darsi è sempre la stessa: come per il blog o per un social
media, i tuoi numeri aumenteranno mano a mano che pubblicherai video di una
certa qualità, condividendo informazioni interessanti, o affermandoti con uno stile
distintivo che sappia incuriosire, intrattenere e divertire il pubblico. Ti
consigliamo di studiare i canali dei tuoi competitor (se ne esistono) e in
seconda battuta di iniziare a prendere confidenza con la videocamera,
pubblicando brevi pillole per metterti alla prova. Meccanici, legali, assicuratori e
commercianti hanno già cominciato e stanno avendo buoni risultati, fatti sotto
anche tu!

Spot multimediali: pochi secondi per fare la differenza
Se i tuoi investimenti sono già sostanziosi su altri fronti, da Facebook al blog
passando per Instagram, non è detto che tu abbia le risorse necessarie per
mantenere in vita un canale Youtube. Potresti allora optare per una seconda
modalità di promozione e ricerca clienti, ovvero la diffusione di spot
multimediali di uno o due minuti, vere e proprie pubblicità in forma di video
con attori in carne e ossa o realizzate con la tecnica della motion graphic
(animazione grafica). In questo caso avrai bisogno di un canale Youtube solo per
pubblicare il tuo video sponsorizzato, che verrà poi mostrato al target da te
configurato fino all'esaurimento del budget o della campagna.

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Ogni visualizzazione, oppure ogni clic, comporteranno una piccola spesa che ti
verrà addebitata al raggiungimento di una certa soglia, esattamente come
funziona per la promozione con Google Ads.

Va da sé che il video e la campagna dovranno essere sviluppati con criterio, nel
rispetto degli standard di qualità e dei vincoli imposti da Google (attuale
proprietario di Youtube). Il video non avrà mai riscontro solo perché lo stai
sponsorizzando: concentrati quindi sull'ideazione e il videomaking, e in un
secondo momento pianifica una campagna a pagamento per ottimizzare il budget
disponibile. Ricordati inoltre che i tuoi video sponsorizzati compariranno
all'inizio o a metà di altri video, interrompendo di fatto un servizio dell'utente.
Se non riuscirai a catturare l'attenzione nell'arco di pochi secondi, rischierai di
ottenere l'effetto contrario, sperperando soldi senza generare interesse, clic e
visite. Per iniziare con il piede giusto, ti suggeriamo di dare un'occhiata alla
Promuovere i propri video del supporto Google.

Branded video: il tuo marchio, i tuoi testimonial
E veniamo infine alla terza strategia di marketing con i video, ottima se vogliamo
delegare in toto la produzione e pubblicazione del contenuto, su Youtube e non
solo. Stiamo parlando dei branded video, ovvero dei video prodotti da youtuber,
influencer, blogger per conto di un marchio. Entriamo in questo caso nella
sfera dell'influencer marketing, una forma di promozione che sfrutta la fama e
notorietà di un personaggio pubblico (operante soprattutto nel mondo virtuale
della rete). Tutti o quasi i maggiori influencer specificano nei propri canali l'email di
contatto, gestita di solito da loro stessi o da un agente (o da una segretaria, o
un'agenzia di comunicazione, ecc). La prima cosa da fare è dunque mettersi in
contatto con questi interlocutori e illustrare la propria richiesta di branded video.
Allo stesso modo, si può scrivere a ciascun referente per ricevere una proposta
creativa, e quindi un concept di video personalizzato.

I branded video trovare applicazione sia su Youtube che sui principali social media
che ospitano video, per cui Facebook, Instagram e in misura minore Tik Tok
o altri social emergenti. Questa tecnica può chiaramente essere combinata con
una sponsorizzazione (punto 2), aumentando così il raggio d'azione del video
stesso.
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Come puoi immaginare, “fare video” al giorno d'oggi non è una mossa azzardata,
ma un'azione su larga scala, che può darti benefici concreti su più fronti, vedi
l'embedd o integrazione del video all'interno del sito web o dell'ecommerce per
aumentare il tempo di permanenza dei visitatori (e migliorare la comunicazione, e
raccogliere nuovi iscritti al canale). Insomma, se hai in mente di rafforzare la tua
presenza online, ti invitiamo a ragionare seriamente sull'opportunità di creare
video con un approccio professionale, in linea con i principi e i valori del tuo
business.

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CAPITOLO 5:
Promozione e ricerca clienti via email

Siamo giunti ormai al penultimo capitolo del nostro percorso dedicato agli
strumenti e alle tecniche per promuovere un'azienda e trovare clienti online. Nei
capitoli precedenti abbiamo visto come trovare clienti sui social network, come
cercarli su Google, e come promuoversi con i video su Youtube e su altri canali.
Oggi facciamo un passo avanti ulteriore e proviamo a capire come fare
marketing e promozione via email. La cara vecchia casella di posta elettronica
sembra essere infatti uno degli strumenti digitali che meglio regge il passare degli
anni. Nonostante WhatsApp, nonostante Instagram, nonostante Skype e Zoom,
nonostante le mille opportunità di comunicazione di cui oggi disponiamo, tutti
continuiamo a usare l'email nel lavoro e nella vita personale. E tutti continuiamo,
ad esempio, ad aprire una newsletter o un'email promozionale. Non solo,
perché l'email, oltre che diffusa, risulta molto più efficace di tanti altri strumenti.
Quanto efficace?

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Alcune statistiche parlano di un ROI (Return On Investments, ovvero ritorno
sull'investimento) che raggiunge i 40 dollari a messaggio. Lo si legge ad esempio
in un articolo pubblicato da Omnisend e datato 7 gennaio 2020. Omnisend è una
piattaforma di email marketing inglese meno nota di altre ma con tantissimi
strumenti per intercettare gli utenti via email. Nel testo leggiamo:

Email marketing remains on top when it comes to ROI. As you spend one dollar,
businesses, on average, earn $40 from their email marketing. This is nearly double
the second closest channel (SEO) while performing much better than the others.

Che tradotto in italiano vuol dire:

L'email marketing rimane in primo piano quando si tratta di ROI. Per ogni dollaro
speso, le aziende guadagnano in media $ 40 dal loro marketing via email. Questa
cifra è quasi il doppio rispetto al secondo canale più vicino (la SEO) mentre supera
di gran lunga tutti gli altri.

Come dire: se un invio massiccio di email ci costa 1.000 euro, è molto probabile
che tu possa arrivare a guadagnarne 40.000! Va da sé che il costo dei nostri
prodotti e servizi incide parecchio: vendere per email gadget e magliette è un
conto, vendere orologi pregiati e diamanti o polizze assicurative aziendali è un
altro paio di maniche. Ma se anche i 40 dollari sono una media aritmetica, ciò non
toglie che il valore dell'email marketing resta terribilmente alto. Vediamo allora
quali alternative abbiamo a disposizione per promuoversi e cercare nuovi
clienti con un “semplice” clic.

Newsletter
Liquidare la newsletter in pochi paragrafi è impossibile o quasi. Possiamo tuttavia
tentare di chiarire come funziona questo strumento a grandi linee, senza scendere
nel dettaglio. Intanto: che cos'è la newsletter? Né più né meno si tratta di una
comunicazione periodica effettuata via email. Gli iscritti ricevono un'email
una tantum, di solito una volta al mese o una volta a settimana. Nel messaggio
sono riportate le principali novità, le iniziative, le promozioni, i traguardi raggiunti
(“primi 1.000 iscritti al nostro canale Youtube”, “500 download del nostro ebook”,
ecc).

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Per inviare una newsletter si usano programmi appositi come Mailchimp,
Sendinblue, Mailup e altri. La combinazione di testi e immagini è fondamentale
per creare un messaggio vincente. Occorre quindi lavorare sulla qualità del
contenuto, come sempre, curando i vari elementi in modo da colpire il lettore
senza infastidirlo.

Per i testi possiamo ricorrere ai nostri consigli sullo Scrivere per il marketing, l'arte
della comunicazione efficace, mentre per le immagini ci torneranno utili bacheche
come Canstock Photo e Adobe Images o programmi come Paint e Canva (se non
direttamente Photoshop). Il giorno migliore per l'invio della newsletter è il venerdì,
soprattutto fra le 12 e le 15, quando le persone hanno il telefono in mano e sono
più propense a ricevere nuove info. Ricordiamoci in proposito di ottimizzare il
layout per gli smartphone (eventualità che dovrebbe verificarsi in automatico
nel programmi professionali, ma che va comunque testata prima dell'invio). Da
ultimo, non dimenticare di inserire sempre il tasto “disiscriviti”: non farlo potrebbe
portarti a essere segnalato come spam, compromettendo la credibilità del tuo
account di newsletter se non addirittura del tuo indirizzo email.

Funnel

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Per promuoversi e trovare clienti via email non esistono solo le newsletter. Un altro
strumento molto efficace è il funnel, anche qui attuabile attraverso decine (se non
ormai centinaia) di piattaforme differenti. Il funnel non è altro che una sequenza di
email preimpostate, collegate una all'altra in progressione logica. Il funnel è più
aggressivo della newsletter, perché ha come obiettivo dichiarato (o sotteso,
dipende da quanto vogliamo essere espliciti), la vendita di un prodotto o di un
servizio. Il funnel si attiva – in modo manuale o automatico – quando viene
compiuta un'azione, ad esempio scaricare un ebook, iscriversi a un gruppo di
acquisto, registrarsi a un webinar, richiedere un coupon sconto e così via. Queste
azioni necessitano per forza di cose di un indirizzo email, e sarà da quell'email che
gli iscritti riceveranno i contenuti del funnel.

Il punto di forza del funnel è l'automazione: rispetto alla newsletter, che riporta
contenuti aggiornati di volta in volta a ogni invio, il funnel una volta impostato può
essere replicato infinite volte, riducendo al minimo l'impegno e il dispendio di
risorse dell'amministratore. È come entrare in un negozio e avere un commesso
robot che presenta i prodotti, spiega i vantaggi, illustra i prezzi e infine sottopone
gli incentivi del caso (“sconto bloccato per i primi 30 acquirenti”, “due corsi di
formazione al prezzo di uno solo per il mese di aprile”, ecc). Anche nel funnel,
ovviamente, deve esserci la possibilità di rimuovere la propria email, anche
perché in caso contrario chi gestisce il funnel è passibile di violazione della privacy
(e relativa segnalazione al garante). Passiamo adesso all'ultima alternativa a metà

Autoresponder

Concludiamo questa tappa con una veloce occhiata all'autoresponder, una forma
di email marketing ibrida fra le due viste in precedenza. Con l'autoresponder
possiamo impostare la risposta automatica all'interno di un qualsiasi modulo,
banalmente anche il modulo di contatto sotto il prodotto di un ecommerce. A quel
punto il potenziale cliente riceverà una prima risposta automatica (da cui il
nome autoresponder), seguita o da una serie di email preconfigurate (come nel
funnel) o da ulteriori messaggi customizzati come accade per la newsletter. Anche
in questo caso dunque stiamo parlando di uno strumento automatico che offre
numerosi vantaggi in termini di tempo, costi e risultati. Se non sai da dove
iniziare, digita autoresponder su Google e ti si aprirà un mondo!

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CAPITOLO 6
Promozione e ricerca clienti con i contest

Siamo giunti alla fine di questo intenso percorso nell'universo della promozione e
della ricerca di nuovi clienti, soprattutto online. Finora analizzato uno a uno gli
ambiti di markerting in cui muoversi come azienda, come attività commerciale
o come business in generale. Abbiamo visto ad esempio come funziona la
promozione e ricerca di clienti sui social, quali strumenti usare per farsi pubblicità
e posizionarsi su Google, e poi ancora l'email marketing e infine la promozione e
ricerca clienti con i video, ad esempio su Youtube. Fin qui dunque ci siamo
dedicati all'ambito online, con soluzioni attuabili a budget ridotto o addirittura a
costo zero (rimboccandosi le maniche e creando ad esempio contenuti per la
pagina Facebook o per aggiornare un blog). È giusto però dare una panoramica
più ampia, trattando anche la promozione e ricerca clienti con strategie valide
sia online che offline (al contrario ad esempio della pubblicità su Google Ads,
possibile solo online).

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Una di queste, se non la principale, sono i contest, alternative efficaci e moderne
per un marketing diverso dal solito, che piace molto ai giovani e che funziona
bene in particolare via smartphone, senza appunto escludere dinamiche
offline come i contest dal vivo. Il ventaglio di opzioni è davvero ampio e include
numerosi contest simili fra loro ma con leggere differenze sostanziali. Partendo dai
giveaway, il format forse più conosciuto e utilizzato in assoluto, arriveremo ai
contest bot e ai quiz, formule meno note ma non per questo meno valide. Pronti
per questa breve full immersion nel mondo dei contest? Cominciamo allora da
loro: i giveaway!

Giveway

Letteralmente significa “dare via” (give away appunto). Si tratta di un concorso
abbastanza semplice, ideato per la prima volta negli Stati Uniti su iniziativa delle
future star di Youtube. Nel giveway l'organizzatore (azienda, professionista, ecc)
offre a titolo gratuito premi di poco valore, tipicamente gadget, souvenir,
merchandising e così via. In cambio l'utente che desidera partecipare al contest
dovrà registrare il proprio nominativo, di solito tramite una landing page (o
pagina di atterraggio): così facendo verrà inserito nella mailing list
dell'organizzatore, che potrà inviare, da quel momento in avanti, promozioni,
aggiornamenti e offerte relative a servizi o prodotti. Un modo insomma ingegnoso
per farsi pubblicità a costi abbastanza contenuti, con un potenziale bacino di
utenza sterminato o quasi.

Instant Win

Il termine instant win, vincita istantanea, viene utilizzato invece per riferirsi a un
particolare tipo di contest immediato, in cui l'utente che partecipa può
vincere non tanto gadget e merchandising, quanto piuttosto coupon sconto e
buoni omaggio da utilizzare nello stesso sito web o ecommerce in cui si trova.
Negli ultimi due anni sono spuntati come funghi dei plugin per WordPress pensati
apposta per offrire un'esperienza di instant win completa: ruote della fortuna
da girare con il dito sul display del telefono, o slot machine virtuali da attivare con
un clic del mouse.

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Come sempre l'obiettivo è duplice: divertire e intrattenere l'ospite da una parte, e
approfittare del gioco per trasformarlo in potenziale cliente dall'altra.

Coupon
I coupon sono ottimi strumenti per creare contest facili e intuitivi. Il principio di
base è ancora una volta quello di offrire qualcosa a titolo gratuito: uno sconto
sull'abbonamento in palestra, una settimana bianca al prezzo di cinque notti, un
mouse o un paio di cuffie in omaggio con l'acquisto di un PC. Per avere il coupon
(cartaceo o oppure online) e attivare l'offerta, è necessario inserire in un form i
propri dati, per cui nome, email o indirizzo di casa (il coupon verrà poi spedito o
inviato per email). La parte ludica può essere gestita in molti modi, associando
ad esempio un sondaggio (chi risponde correttamente vince il coupon), o
invitando l'utente a creare un contenuto di valore (la classica condivisione della
propria foto o di un video che rispetti alcuni requisiti).

Contest Bot
E se per fare lead generation, e cioè per convertire l'utente in cliente, bastasse un
robot? È quanto viene lasciato intendere da chi – come Leevia e come altre
piattaforme specializzate – promuove i cosiddetti contest bot, concorsi formulati
avvalendosi dell'intelligenza artificiale.
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In sostanza il contest viene fruito tramite un'interfaccia grafica dinamica con la
supervisione di un bot, un programmino che può interagire come un essere umano
(o quasi). L'utente ha quindi varie strade per arrivare alla vittoria, con la possibilità di
giocarsi aiuti e bonus controllati appunto dal bot. Siamo senz'altro agli albori di
questa modalità di concorso, ma in futuro c'è da credere che i contest bot saranno
all'ordine del giorno, complice l'evoluzione dirompente delle tecnologie di
intelligenza artificiale.

Quiz a punti

Concludiamo questa carrellata con i quiz a punti, una variante di contest tra le più
famose. Nel quiz a punti il concorrente deve cercare di compiere le azioni richieste e
collezionare il punteggio più alto. Possono essere prove di canto, di ballo, di
cultura generale, prove dal vivo oppure online. Anche qui non mancano le società
che hanno scelto di specializzarsi nell'offerta di quiz a punti configurabili a piacere
secondo le esigenze del proprio business. Wicontest è una delle più attive, con un
catalogo molto vasto di contest e quiz a punti per imprese, pubbliche
amministrazioni e non solo. Ovviamente i premi rimangono l'incentivo maggiore,
spaziando da cifre in denaro a viaggi, da buoni acquisto a corsi di formazione.
L'unico vero limite è la fantasia!

E con questo ultimo contest chiudiamo il nostro focus sulla promozione e ricerca
clienti tramite concorsi. Speriamo che gli spunti siano stati di tuo gradimento e ti
abbiano permesso di schiarirti le idee su una forma di marketing estremamente
versatile, flessibile e con grandissime potenzialità di crescita.

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CONCLUSIONE

Questo ebook, come avrai capito, rappresenta anch'esso uno strumento di
marketing potente. Offrendolo a titolo gratuito attraverso il nostro sito web non
abbiamo perso tempo, ma abbiamo creato al contrario una risorsa che “lavora
per noi”, spiegando a potenziali clienti come te concetti che altrimenti dovremmo
illustrare al telefono o per email. Un investimento quindi importantissimo, che ci
assicura numerosi vantaggi nell'arco dei mesi e – con piccoli aggiornamenti –
degli anni a venire.

Puoi senz'altro sbizzarrirti in ogni direzione, dalla scrittura di un ebook come
questo su tematiche ricercate dal tuo pubblico alla creazione di video o podcast
su argomenti dedicati alla tua nicchia. Chiaro: l'aiuto di un'agenzia e di
professionisti come noi può fare una differenza enorme nella produzione di
risorse di qualità e nella gestione di campagne di marketing realmente efficaci. Il
nostro consiglio è di valutare con attenzione le tue risorse, non solo in termini di
budget ma anche e soprattutto di competenze e di tempo a disposizione.

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Se nonostante gli sforzi ti rendi conto che stai sprecando ore e denaro, conviene
senz'altro fermarsi e rivolgersi a chi può affiancarti e guidarti nella gestione della
promozione e della ricerca clienti, tenendo anche conto dell'area geografica in cui
operi. Noi di Innovando siamo a disposizione per fare esattamente questo:
accompagnarti passo passo alla conquista del mercato, con i migliori e più
recenti strumenti che il web (e non solo) ci mette a disposizione.

Ti aspettiamo!

                                                     Andreas Arno Michael Voigt

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