PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA A.S. 2016/17 IN VIAGGIO CON AMICI SPECIALI

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PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA A.S. 2016/17 IN VIAGGIO CON AMICI SPECIALI
Centro dell’Infanzia San Lorenzo
                                                          “Carlo Liviero”
                                               Via XVI Marzo,14 - 35020 Albignasego

    PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE
       CATTOLICA A.S. 2016/17

                     IN VIAGGIO
                  CON AMICI SPECIALI

            PREMESSA
            Insegnare Religione Cattolica nella scuola dell’infanzia significa far aprire il
            bambino ad un mondo ricco di opportunità di crescita, di dialogo e di
            scoperta. L’insegnamento concorre allo sviluppo della personalità del
            bambino e in particolare si pone i seguenti obiettivi:
   Scoprire che Dio, creatore del mondo, è Padre di tutti,
   Conoscere racconti della Bibbia (creazione, Noè, Abramo, miracoli e parabole di
     Gesù)
   Esprimere con creatività l’esperienza religiosa attinente alle festività e tradizioni
     cristiane (Natale e Pasqua)
   Riconoscere che il messaggio cristiano si basa sul comandamento dell’amore di Dio
     e del prossimo, come insegnato da Gesù.
Centro dell’Infanzia San Lorenzo
                                                              “Carlo Liviero”
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              Per raggiungere tali obiettivi è necessario mettere in atto un percorso che si
              inserisca nel processo evolutivo della crescita del bambino aprendo alla
              dimensione religiosa e valorizzandola così come sottolineato nelle
              Indicazioni IRC, DPR 11.2.2010.

              “Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro
              che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della
              personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola,
              promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo
              a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori.” (DPR
              11.2.2010).

              Al loro ingresso alla scuola dell’infanzia i bambini possiedono un repertorio
              di competenze non indifferenti. Questo ordine di scuola si pone come tappa
              fondamentale della vita di ognuno di loro, favorendo l’arricchimento di
              esperienze e la crescita armoniosa della personalità sotto tutti i suoi aspetti.
L’IRC, nella sua specifica scelta confessionale, non si propone come un’educazione della fede
dei bambini (compito questo della comunità cristiana), ma come uno strumento che
intende favorire lo sviluppo della personalità degli alunni nella dimensione religiosa e
tende ad educare i bambini a cogliere i segni della vita cristiana, a intuirne i significati, ad
esprimere con le parole e i segni la loro incipiente esperienza religiosa e quindi a
valorizzare gli aspetti etici e sociali dell’educazione del bambino.
La cultura religiosa è parte integrante di un curricolo attento alle esigenze fondamentali
della persona ed assume una particolare rilevanza nello sviluppo cognitivo, affettivo,
morale e sociale del bambino.
L’IRC accoglie e rispetta tutti i bambini, educa al rispetto reciproco e all’accoglienza delle
diversità etniche, culturali e religiose, che non vanno presentate come “diversità”, ma
come ricchezza e opportunità.
La scuola dell’infanzia, mediante l’IRC, abilita gradualmente i bambini, di cui valorizza le
esperienze già effettuate, a cogliere i segni religiosi e ad imparare ad esprimere con gesti e
parole appropriate una corretta religiosità.
Le proposte educativo - didattiche rispettano nell’operatività la capacità di comprensione,
di interesse e di coinvolgimento emotivo e religioso dei bambini di 3, 4 e 5 anni.
Tutto questo sottolinea e richiama la valenza culturale dell’IRC e il suo contributo alla
formazione integrale del bambino.

            Questo piano di lavoro annuale delle attività di religione cattolica nella scuola
            dell’infanzia è stato redatto in modo schematico tenendo presenti questi testi
            programmatici:
            Le Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia (DM
               254/2012)
            Indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle
               scuole dell’infanzia e nel primo ciclo d’istruzione (DPR 11.2.2010).
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PRESENTAZIONE DEL PIANO DI LAVORO

Ogni giorno i nostri bambini vengono a contatto con l’altro (inteso come
famiglia, scuola ed extrascuola) e sempre più spesso l’incontro con l’altro
risulta difficile e complicato. Abbiamo pertanto pensato di proporre una
riflessione sull’amore, visto come tesoro prezioso da curare, custodire e
donare. Il riferimento al grande amore di Dio e di Gesù per ogni creatura
troverà riscontro nelle varie attività che verranno proposte ai bambini
nell’arco dell’anno scolastico attraverso le unità di lavoro. Il collegamento
con il vissuto quotidiano dei bambini sarà il collante che unirà le narrazioni
bibliche e che farà trovare ai bambini la giusta strada per condividere
insieme esperienze gioiose ed arricchenti.
L'educazione religiosa racchiude tutti i valori umani, amicizia, pace, amore,
rispetto.
Nella Bibbia, in particolare nel Vangelo, Dio ha rivelato agli uomini i principi
di vita cristiana e nell’esempio e nell’insegnamento di Gesù, suo Figlio
mandato sulla Terra, ha segnato il cammino da percorrere.

Negli anni della Scuola dell’infanzia si definisce e si articola l’identità di
ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio
corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli altri. Sono gli anni
della scoperta degli altri bambini come compagni di giochi. Il bambino cerca
di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere e le difficoltà della
condivisione e i primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e
può cogliere altri punti di vista.

Le Unità di lavoro porteranno il bambino:

   a sviluppare un’identità positiva, avere fiducia nelle proprie possibilità e
    apprezzare quelle degli altri:
   ad ammirare il creato e riconoscerlo come dono di Dio;
   a riconoscere sentimenti ed emozioni e ad esprimerli con vari linguaggi;
   a raccontare le proprie esperienze;
   a capire l’importanza dei gesti di aiuto e individuarne alcuni da compiere;
   a comprendere che per vivere bene insieme è necessario osservare regole
    di comportamento;
   a riconoscere le differenze, rispettarle e apprezzarne la positività;
   a comprendere che Gesù si prendeva cura delle persone;
   a comprendere che l’amore è il comandamento più grande per i cristiani;
   a riflettere su temi che riguardano la religione, confrontandosi nel gruppo
    e individuando atteggiamenti di rispetto e di cura.
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Quest'anno abbiamo intrapreso questo viaggio che sarà caratterizzato dall'amicizia.
Amicizia che desideriamo costruire tra di noi e con i personaggi dei racconti che
conosceremo. In primis con Gesù!

            Le Unità di Lavoro sono:

            Quanta gioia nello stare insieme, tutti a bordo dell'aereo facciamo
            amicizia! (settembre – ottobre)
            In questo primo momento è importante vivere tra noi l'accoglienza.
            Accoglienza tra bambini, tra maestre e bambini, tutto ciò permette di vivere
            in un clima sereno, capace di attribuire senso e significato alle varie attività
            scolastiche.
                Brano biblico: Luca 18,15-17 (“lasciate che i bambini vengano a me“)
                Traguardi di competenza - Valorizzare nella scuola la presenza di
                ciascuno per vivere relazioni positive con gli altri.
                Obiettivi di apprendimento - 3-4-5 anni: creare momenti di
                gioco/attività e partecipazione atti a favorire rapporti collaborativi tra i
                bambini.
               Contenuti: sono accolto dagli altri. Accolgo gli altri.

            Natale, nasce Gesù, il nostro amico e dono speciale (novembre – dicembre)

            Novembre e dicembre sono i mesi che ci guidano verso il Natale,
            momento che ricorda la nascita di Gesù. Il Figlio di Dio viene in mezzo agli
            uomini per essere uno di loro, per dire tutto il suo amore, per offrire a tutti
            coloro che lo vorranno la possibilità di sperimentare un amore grande che
            dura per sempre.
               Brano biblico: Lc 1,26-38 Lc 2,1-7 Lc 2,8-20 Mt 2,1-12
                Traguardi di competenza – Scoprire la presenza di Dio Creatore per
                sperimentare sentimenti di gratitudine e di stupore; conoscere l’evento
                della nascita di Gesù per viverla come dono di Dio agli uomini.
                Obiettivi di apprendimento – 3 anni: collegare il senso della festa alla
                nascita di Gesù; 4 anni: ascoltare brani del Vangelo e cogliere il significato
                dei dono dei pastori e dei magi; 5 anni comprendere che vivere la nascita
                di Gesù significa accogliere gli altri come fratelli.
                Contenuti: la promessa di un dono, l’annuncio, l’attesa, la nascita ,
                l’adorazione di pastori e dei magi.

            Gesù e i suoi amici, amiamoci gli uni e gli altri (gennaio – febbraio)
            Gesù è vissuto in una famiglia, ha trovato degli amici e si è preso cura delle
            persone, donando gioia e amore. Ha insegnato molte cose. Possiamo
            riassumere i suoi insegnamenti con la parola amatevi gli uni gli altri che
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   troviamo nel Vangelo di Giovanni 15,12-15. Le parabole aiuteranno i
   bambini a comprendere quanto è importante il rispetto che porta amore e
   gioia in ogni cuore.

       Traguardi di competenza – Conoscere la figura di Gesù come amico per
       comprenderne la bontà.
       Obiettivi di apprendimento – 3 anni: intuire che la bontà di Gesù
       insegna a essere e a crescere buoni; 4 anni: riconoscere nei gesti e nelle
       parole di Gesù i segni della sua bontà; 5 anni: riconoscere Gesù come
       segno esempio di vita e di amore con i suoi amici.
       Contenuti: Gesù è un bambino come noi, cresce in una famiglia, gioca
       con i suoi amici, obbedisce ai suoi genitori,

   La natura esplode di gioia, Gesù è vivo tra noi! (marzo – aprile)

 I bambini incontrano la Pasqua cristiana e scoprono nei segni che ne
sottolineano la natura e i significati (gioia, liberazione, vita, amore, pace,
speranza …).
per i cristiani è un grande momento di gioia perchè ricorda che Gesù è vivo tra
noi.
       Brano biblico: Lc 23,44-47 (morte) Mt 28,1-7 Mc 16,1-8 (resurrezione)
       Traguardi di competenza – conoscere gli eventi pasquali per vivere la
       Resurrezione di Gesù come festa della salvezza, del perdono e
       dell’amore.
       Obiettivi di apprendimento – 3 anni: intuire i significati dei simboli
       pasquali; 4-5 anni: scoprire con gioia la resurrezione di Gesù.
       Contenuti: il risveglio della natura, segni e simboli della Pasqua cristiana,
       la Pasqua di Gesù.

   Una mamma che ama tutti (maggio)

   I bambini verranno portati a comprendere l'importanza della figura di Maria,
   riflettendo sulla sua disponibilità e apprezzando il suo grande amore per
   tutti.
   Brani biblici: Lc 1,30-35 Lc 1,39-56
   Traguardi di competenza - conoscere la figura di Maria non solo come
   madre di Gesù ma anche come madre di tutti gli uomini.
   Obiettivi di apprendimento – 3 anni, vedere in Maria un esempio di
   amore per tutti. 4 anni, conoscere episodi evangelici sulla vita di Maria. 5
   anni, riconoscere che Maria è modello di vita per i cristiani.
   Contenuti: Maria madre di Gesù, madre dei cristiani, madre della Chiesa.
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    UNITA’ DI LAVORO
    Ogni Unità di Lavoro (UdL) avrà questa struttura:
   Il titolo, che esprime il senso di questo itinerario per i bambini e riguarda
    quindi sia aspetti di tipo psicologico sia di tipo contenutistico.
   Alcune riflessioni che approfondiscono il tema proposto dal punto di vista
    psicologico, antropologico, letterario, religioso, artistico, …
   L’individuazione dei contenuti indicati dai Campi di esperienza educativa
    per la religione cattolica e degli Obiettivi di apprendimento finalizzati ai
    traguardi per lo sviluppo delle competenze del bambino.
   Le proposte operative: contestualizzazione del tema, motivazioni, esperienze
    da sviluppare, proposte individuali e di gruppo, materiali di lavoro e di
    ricerca, collegamento con altri campi di esperienza, produzione dei bambini,
    raccolta di elaborati, verifica e valutazione.
   La metodologia: partire sempre dall’esperienza diretta dei bambini. E’ il
    momento del fare, vedere, toccare, sentire, muoversi, esplorare, utilizzare i
    sensi per leggere gli elementi della realtà, evocandone vissuti e ricordi. Dal
    fare si passa al pensare, al raccontare lo stupore provato davanti alla realtà, a
    descrivere i ricordi e/o il disorientamento avvertito. Questa motivazione
    diventa spinta ad indagare la realtà stessa. Così si può intuire il senso
    dell’esperienza leggendo i propri vissuti e scoprendone il “perché”,
    riesprimendo il senso della realtà con diversi linguaggi, con parole, gesti, con
    immagini e rappresentazioni. E’ il momento della riflessione e della
    consapevolezza. Infine le trame, i pensieri dei bambini si collegano
    scoprendo un significato che va oltre l’esperienza stessa, intuendone il
    significato religioso. E’ tempo di far sintesi degli elementi emersi e operare
    una rilettura in chiave religiosa dell’esperienza vissuta o raccontata.

    ORGANIZZAZIONE
    La scuola dell’infanzia è il contesto in cui il bambino costruisce nuove
    conoscenze in base alle elaborazioni personali sul suo vissuto e sulle sue
    prime esperienze, anche quelle di ambito religioso.
    Si punterà l’attenzione sul:
         Gioco (manipolativo, simbolico, corporeo, libero, organizzato, …)
           come spazio di socializzazione, complicità, autenticità, conoscenza di
           sé, dell’altro e del mondo esterno;
         Narrazione (verbale, teatrale, cinematografica, pittorica, musicale, …)
           come strumento per comunicare, per esprimersi, per arricchire il
           lessico;
         Ricerca (esplorare, osservare, inventare, costruire, …) come attività in
           cui l’azione della creatività crea legami tra le varie realtà della vita e
           struttura le relazioni del bambino.
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                                                              “Carlo Liviero”
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                    Materiale utilizzato (Bibbia per i piccoli, libri illustrati, fogli,
                        cartelloni, pennarelli, cere, tempere ed acquarelli, materiale
                        audiovisivo, piccoli costumi scenografici, giochi).
               Il tema consente di attingere ampiamente all’esperienza dei bambini. Sul
               piano didattico offre l’opportunità per un costante e naturale riferimento ai
               contenuti dei campi di esperienza presenti nelle Indicazioni.
               Si riconduce ai Campi di esperienza propri della scuola dell’Infanzia (Il sé e
               l’altro – Il corpo in movimento – Immagini, suoni e colori – I discorsi e le
               parole – La conoscenza del mondo) e si concretizza in UdL (Unità di Lavoro)
               di durata variabile da uno a due mesi, in cui viene proposto ai bambini un
               percorso educativo - didattico che comprende attività, metodi, soluzioni
               organizzative e verifica dei traguardi raggiunti.
               Nella scuola dell’infanzia il tempo e lo spazio sono costanti fondamentali, è
               conseguenza logica “colorare” il tempo che passa rivestendo e ridisegnando
               pareti, imparando canzoni e filastrocche, proponendo attività che seguono
               un calendario cadenzato da ricorrenze tradizionali e non.
          Lo spazio individuato per svolgere IRC è quello adatto per: ascoltare,
       conversare, disegnare, osservare, drammatizzare, collaborare, realizzare.
          Il tempo, inteso come calendario degli eventi e delle ricorrenze, caratterizzerà le
       singole unità di lavoro e costituirà una traccia implicita da seguire.
          I materiali sono oggetti che di volta in volta diventeranno motivo di stimolo,
       esplorazione, di esperienza e di conoscenza.
          Le esperienze partiranno dal vissuto (proposto o evocato) dei bambini per
       giungere, attraverso la mediazione, alle “intuizioni” dei contenuti dell’IRC.
          La documentazione personale e di gruppo troverà collocazione in un luogo
       accessibile alle famiglie. Lo scopo è duplice: dar valore a ciò che rappresenta il
       percorso del/la bambino/a e coinvolgere la famiglia che può vedere i percorsi
       attuati e quindi dialogare con il/la proprio/a figlio/a rispondendo al suo desiderio
       di condividere le esperienze vissute a scuola.

OBIETTIVI DETTAGLIATI PER FASCE

CAMPI DI ESPERIENZA        OBIETTIVI DAI            OBIETTIVI DAI          OBIETTIVI DAI
                               TRAGUARDI:              TRAGUARDI:              TRAGUARDI:
                                 3 ANNI                  4 ANNI                  5 ANNI
IL SE’ E L’ALTRO               Scoprire nei           Scoprire nei           Scoprire nei
                                racconti del            racconti del            racconti del
                                Vangelo la              Vangelo la              Vangelo la persona
                                persona di Gesù         persona di Gesù         di Gesù
                               sperimentare           sperimentare           Comprendere che
                                relazioni serene        relazioni serene        Dio è Padre di tutti
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                      con gli altri             con gli altri            comprendere che
                                               comprendere che           la Chiesa è la
                                                la Chiesa è la            comunità di
                                                comunità di               uomini e donne
                                                uomini e donne            unita nel Suo
                                                unita nel Suo             nome
                                                nome                     sperimentare
                                                                          relazioni serene
                                                                          con gli altri
IL CORPO IN          conoscere il             comprendere che          comprendere che
MOVIMENTO             proprio corpo             attraverso il corpo       attraverso il corpo
                     manifestare con           si può esprimere          si può esprimere
                      serenità la propria       l’esperienza              l’esperienza
                      interiorità               religiosa                 religiosa
                                               manifestare in           manifestare in
                                                modo positivo la          modo positivo la
                                                propria interiorità       propria interiorità
                                               raccontare le            raccontare le
                                                proprie emozioni          proprie emozioni
LINGUAGGI,           conoscere alcune         conoscere alcune         conoscere alcune
CREATIVITA’,          tradizioni della          tradizioni della          tradizioni della
ESPRESSIONE           vita dei cristiani        vita dei cristiani        vita dei cristiani
                                               imparare alcuni          imparare alcuni
                                                linguaggi                 linguaggi
                                                significativi della       significativi della
                                                tradizione                tradizione cristiana
                                                cristiana                esprimere con
                                                                          creatività il proprio
                                                                          vissuto religioso
I DISCORSI E LE      ascoltare semplici       ascoltare semplici       ascoltare semplici
PAROLE                racconti biblici          racconti biblici          racconti biblici
                     imparare alcuni          impara alcuni            impara alcuni
                      semplici termini          termini della             termini della
                      della tradizione          tradizione                tradizione cristiana
                      cristiana                 cristiana                imparare a narrare
                                               imparare a narrare        semplici racconti
                                                semplici racconti         ascoltati
                                                ascoltati                sviluppare una
Centro dell’Infanzia San Lorenzo
                                                           “Carlo Liviero”
                                                Via XVI Marzo,14 - 35020 Albignasego

                                                                             comunicazione
                                                                             significativa in
                                                                             ambito religioso
LA CONOSCENZA DEL          osservare con           osservare con          osservare con
MONDO                       meraviglia il            meraviglia ed           meraviglia ed
                            mondo                    apprezzare il           apprezzare il
                                                     mondo                   mondo
                                                    comprendere che        comprendere che il
                                                     il mondo è un           mondo è un dono
                                                     dono di Dio             di Dio
                                                    sviluppare             sviluppare semplici
                                                     semplici                comportamenti di
                                                     comportamenti di        responsabilità
                                                     responsabilità          verso il mondo
                                                     verso il mondo

           OBIETTIVI GENERALI
           Il Piano di lavoro delle attività educative di questo anno intende portare i
           bambini a:
           o Rafforzare l’autonomia, l’identità personale, l’autostima;
           o Riconoscere e rispettare l’altro, il diverso da sé, sviluppando
               atteggiamenti collaborativi ed imparando a cogliere nella diversità fisica,
               culturale, antropologica, religiosa un valore che completa e rende più
               consapevole la propria identità;
           o Sviluppare un atteggiamento di stupore nei confronti della realtà (tutta,
               anche quella che si presenta nei suoi aspetti apparentemente più semplici
               e consueti del vivere quotidiano) e coglierne le meraviglie, le connessioni,
               le regole, le improvvisazioni, i mutamenti …;
           o Porsi e porre “domande di senso” ricercando le risposte anche nella
               riflessione e nel confronto con le diversità culturali e antropologiche
               sperimentate;
           o Riconoscere nella propria vita la presenza della dimensione religiosa
               attraverso la riflessione sulle cose e sugli eventi dell’esperienza
               quotidiana;
           o Scoprire, nella specificità della risposta cristiana, data alle loro domande,
               il valore che essa rappresenta nella storia, nella tradizione, nell’esperienza
               della nostra società: la proposta didattica si riferisce, infatti, sempre al
               contesto antropologico e culturale in cui il bambino vive e da cui devono
               scaturire stimoli per la riflessione, la ricerca, il confronto, la verifica.
           o Leggere, con gli strumenti interpretativi adeguati all’età, alle competenze
               e conoscenze, alcuni aspetti significativi di questa realtà; ad esempio: feste
Centro dell’Infanzia San Lorenzo
                                                 “Carlo Liviero”
                                      Via XVI Marzo,14 - 35020 Albignasego

  e cerimonie religiose, riti, edifici di culto, immagini, simboli, parole,
  comportamenti, personaggi particolari, …;
o Conoscere, attraverso la lettura dell’insegnante e la mediazione
  dell’immagine degli audiovisivi, pagine significative della Bibbia (AT e
  NT) e della vita dei Santi e coglierne il senso e il messaggio.
o Vivere la diversità fisica, culturale, antropologica, religiosa … come un
  valore che completa, arricchisce e rende più consapevole la propria
  identità.

INTEGRAZIONE ALLE INDICAZIONI NAZIONALI RELATIVE
ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONECATTOLICA(DPR 11.2.2010)

Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che
se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità
dei bambini, valorizzano la dimensione religiosa, promuovono la riflessione
sul loro patrimonio di esperienze e contribuiscono a rispondere al bisogno di
significato di cui anch’essi sono portatori.
Il sé e l’altro
Scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che
Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne
unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare
relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e
religiose.
Il corpo in movimento
Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a
manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed
immaginazione.
Immagini, suoni, colori
Riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei
cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il
proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti
biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per
sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai
cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare
sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e
speranza.

METODOLOGIA
Le lezioni si svolgeranno attraverso canzoni, filastrocche, narrazioni di libri,
giochi, conversazioni su alcune scoperte dei bambini. E’ il momento del fare,
vedere, toccare, sentire, muoversi, esplorare, utilizzare i sensi per leggere gli
Centro dell’Infanzia San Lorenzo
                                               “Carlo Liviero”
                                    Via XVI Marzo,14 - 35020 Albignasego

elementi della realtà, evocandone vissuti e ricordi. Dal fare si passa al
pensare, al raccontare lo stupore provato davanti alla realtà, a descrivere i
ricordi e/o il disorientamento avvertito. Questa motivazione diventa spinta
ad indagare la realtà stessa.

VERIFICA
Alla fine di ogni attività si prevede un momento di verifica in cui si
analizzerà come i bambini hanno vissuto l’esperienza proposta, come
rappresentano gli argomenti narrati e come li hanno interiorizzati. I criteri
adottati per la verifica sono i seguenti:
o Osservazione diretta del bambino durante le attività;
o Raccolta di elaborati grafico-pittorici sui contenuti proposti (disegni liberi
   – pittura);
o Elaborati verbali: discussione, drammatizzazione del racconto.
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