PROGRAMMA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE - MILANO UNITA

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PROGRAMMA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE - MILANO UNITA
LA SINISTRA PER SALA

                    MILANO
                     UNITA

PROGRAMMA
PER LE ELEZIONI
AMMINISTRATIVE
2021
PROGRAMMA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE - MILANO UNITA
Nel suo manifesto fondativo MILANO UNITA ha dichiarato di volere
                       una città che, nel solco delle tradizioni democratiche, antifasciste
                       inclusive che hanno sempre caratterizzato Milano, si impegni a
                       realizzare meccanismi di redistribuzione della ricchezza e di lotta alle
                       povertà, per essere sempre più giusta, sostenibile ed ecologica.
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  MILANO
                       Molte decine di persone si sono impegnate nell’elaborazione di
                       proposte che garantiscano il profondo processo di trasformazione in

   UNITA
                       cui vogliamo coinvolgere la futura Amministrazione del Comune e
                       della Città Metropolitana. Dai tavoli programmatici, dopo un confronto
                       aperto e animato, sono emerse le proposte che trovate di seguito.

                       Sono proposte concrete, per una Milano in cui torni centrale la sanità
                       pubblica, in cui l’istruzione sia garantita e la scuola pubblica sia intesa
                       come avamposto per il superamento delle disuguaglianze, in cui le
                       diversità siano considerate fonte di ricchezza e sviluppo, dove il lavoro
                       sia “giusto” perché tutti i lavoratori vedano riconosciuti e tutelati i propri
                       diritti e un’equa retribuzione, in cui la casa non sia negata e la città a 15
                       minuti non sia uno slogan vuoto, ma un laboratorio di trasformazione
                       e socialità non esclusivo, in cui le società municipalizzate e partecipate
                       non siano tanto strumento di profitto, ma piuttosto strumenti di aiuto
                       alla trasformazione sostenibile della città e, soprattutto, una Milano in
                       cui la questione ambientale non sia un tema a sé, ma sia il paradigma
                       da tener sempre presente nell’affrontare la trasformazione della città.
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LA
SALUTE
Una Casa della Salute in ogni                                     Partecipazione attiva al Piano
quartiere                                                         sanitario locale
Sollecitiamo un piano per la realizzazione di Case della          Bisogna stipulare un accordo di programma con
Salute, strutture pubbliche integrate in cui i medici             la Regione, che preveda una partecipazione attiva e
di medicina generale operino in gruppi di lavoro                  vincolante del Comune alla stesura e realizzazione del
multidisciplinari sia per l’erogazione delle cure primarie, sia   Piano Integrato Locale per la promozione della salute.
per la promozione della salute e l’educazione sanitaria, con
obiettivo la piena realizzazione della qualità della vita.        L’accordo dovrà prevedere di:

Istituire la Consulta popolare                                    1. integrare i servizi sociali, sanitari ed educativi;

della Salute                                                      2. facilitare l’accesso dei cittadini ai servizi;
Vogliamo creare un organismo permanente che garantisca
la partecipazione dei cittadini al dibattito e alle scelte        3. riorganizzare il lavoro degli operatori sociali;
decisionali su temi rilevanti per la salute.
                                                                  4. garantire la sanità, la sicurezza e la prevenzione
                                                                     nei luoghi di lavoro, ambienti di vita, scuola ecc.

                                                                  Lavoro buono
                                                                  Anche nel comparto sanitario il Comune, per quanto di
                                                                  sua competenza, deve promuovere il lavoro buono e la
                                                                  stabilizzazione dei rapporti contrattuali.

                                                                  Per tutto questo, riteniamo necessario istituire
                                                                  l’Assessorato alla Salute nel Comune di Milano.
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LA
CASA
Proroga del blocco degli sfratti                                Cura e rilancio dell’edilizia pubblica
Il Governo e l’Amministrazione devono sospendere                Occorre aumentare l’offerta comunale di edilizia
l’esecuzione degli sfratti per morosità incolpevole e           residenziale pubblica, destinare almeno l’1,5% del bilancio
indirizzare politiche abitative che garantiscano il diritto     regionale all’edilizia residenziale pubblica, accelerare
umano fondamentale alla casa per tutti.                         l’assegnazione di alloggi sfitti e incrementare i fondi
                                                                destinati al sostegno all’affitto per i ceti meno abbienti.
                                                                Per le politiche abitative e per riqualificare il patrimonio
Rilanciare il mercato dell’affitto                              immobiliare pubblico ci si può avvalere dei fondi
Va rilanciato il canone concordato, con maggiori                provenienti dalla Cassa Depositi e Prestiti (circa 800
agevolazioni fiscali per locatori e rilanciando il tavolo con   milioni di euro dai fondi ex Gescal trattenuti ai lavoratori
associazioni sindacali e della piccola proprietà. Parimenti     dipendenti), di superbonus, ecobonus, bonus facciate e
va limitata la diffusione degli affitti brevi e degli Airbnb    accedendo a risorse provenienti dall’Europa, migliorando
nei quartieri a maggior domanda di affitto, per evitarne la     le condizioni di vita degli inquilini e riducendo le spese di
trasformazione in quartieri “usa e getta”.                      gestione ordinaria.

Contenere il canone di locazione Rigenerazione urbana
Il canone non deve superare 25% del reddito. Questo             Sull’esempio di buone pratiche europee, la riqualificazione
obiettivo può essere perseguito regolando il mercato            deve avvenire mediante una regia pubblica che faccia
immobiliare prima che si trasformi in una bolla esplosiva.      proprio il principio della funzione pubblica della proprietà
L’housing sociale, che può essere strumento fondamentale        privata nei contesti di edilizia privata particolarmente
per promuovere il necessario mix sociale e garantire            problematici e degradati.
l’accompagnamento di nuclei e singoli più fragili, non deve
trasformarsi in alibi per nuove speculazioni immobiliari.
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IL
LAVORO
CARTA DEL LAVORO BUONO                                            IL LAVORO BUONO È PARTE DELLA
Vogliamo che l’amministrazione comunale adotti uno                TRANSIZIONE AMBIENTALE
strumento concreto, di concerto con le parti sindacali, per       Il Comune può farsi promotore della creazione di nuova
agevolare le aziende che, oltre a non presentare pendenze         occupazione tramite assunzioni, anche dirette, nel settore
penali e situazioni di illegalità, garantiscano lavoro stabile,   dell’innovazione per la transizione ambientale attraverso la
adeguatamente retribuito, in linea con la contrattazione          creazione di poli dedicati alla conversione ecologica della
nazionale e la legislazione sulla sicurezza sul lavoro.           piccola e media impresa.

ASSUNZIONI E
INTERNALIZZAZIONI
Il Comune di Milano è il datore di lavoro di circa 15mila
dipendenti pubblici e quindi può direttamente cominciare
a fare la sua parte stabilizzando tutti i lavoratori e
invertendo la tendenza alle esternalizzazioni, che
hanno deteriorato le condizioni di lavoro e i servizi alla
cittadinanza.

USO DEGLI SPAZI E LAVORO DA
REMOTO
Il Comune può promuovere in modo diretto, con bandi
e protocolli con le aziende, il riuso dei locali che non
hanno i requisiti di abitabilità, rimasti inutilizzati o vuoti,
ristrutturandoli e attrezzandoli come spazi di coworking,
lavoro da remoto e lavoro agile e come strutture di
ricovero e manutenzione, affiancati da alcuni servizi base
di cui molti lavoratori non dispongono o non si possono
permettere (lavoratori autonomi, dipendenti, giovani, riders,
start up ecc.).
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L’AMBIENTE
MILANO CITTÀ SANA E VICINA -                                     RICONVERSIONE ENERGETICA
                                                                 MU chiede che la prossima Amministrazione comunale
LE SUPERISOLE                                                    assuma l’obiettivo, ambizioso ma necessario, di rendere
Il miglioramento della salute e della qualità della vita dei     Milano energeticamente neutra. Occorre un piano di
cittadini deve essere un obiettivo prioritario della prossima    uscita dalle fonti fossili, con scadenze che anticipino quelle
Amministrazione.                                                 attualmente previste, promuovendo l’uso sistematico
MU chiede quindi la realizzazione di “Superisole”: non           di energie rinnovabili, a partire dai pannelli fotovoltaici
semplici isole pedonali, ma piacevoli luoghi di vita sociale.    e dalle pompe di calore. MU propone lo stop alla
Ampi spazi distribuiti nel tessuto urbano nei quali vengono      circolazione in città dei mezzi a motore a combustione, da
incentivate la mobilità dolce, il verde e la socialità, per il   realizzare gradualmente da qui al 2035, e lo stop dal 2025
miglioramento dell’aria, la riappropriazione degli spazi         all’installazione di caldaie a gas negli edifici nuovi o di totale
pubblici da parte degli abitanti e la promozione di forme di     ristrutturazione.
ascolto e partecipazione. Superisole che diventano i fulcri      A partire dalle scuole, si deve procedere all’efficientamento
della città a 15 minuti.                                         energetico di tutti gli edifici comunali in cui sia
                                                                 tecnicamente e architettonicamente possibile, con un
                                                                 piano capace di autofinanziarsi con i fondi nazionali ed
MOBILITÀ E VERDE                                                 europei e con i risparmi previsti nei consumi.
MU ritiene indispensabile ridurre significativamente il
numero di veicoli privati circolanti in città per innescare il
circuito virtuoso di diminuzione delle auto, diminuzione         RICONVERSIONE ENERGETICA -
dell’inquinamento e aumento della velocità commerciale
dei mezzi pubblici.
                                                                 POLITICA D’INDIRIZZO
                                                                 MU chiede poi alla prossima Amministrazione di esercitare
Si devono introdurre forme dissuasive, tra cui la                una più forte azione di indirizzo della politica energetica in
modifica dal 2022 delle regole di accesso ad Area B, e           tutte le aziende di proprietà o a partecipazione comunale.
contemporaneamente aumentare la rete e la frequenza del          ATM, MM, A2A devono investire in misura maggiore nella
servizio pubblico in periferia e nell’hinterland.                realizzazione di nuovi impianti di produzione e accumulo
MU chiede di uscire dall’attuale politica di                     di energia da fonti rinnovabili, e progressivamente
cementificazione, di inserire nel PGT il principio di zero       abbandonare gli impianti a gas o a turbogas. In particolare,
consumo di suolo, di salvaguardare e valorizzare il verde        MU propone che in alternativa al progetto, inefficiente e
esistente e di procedere sistematicamente, ovunque sia           non in linea con la decarbonizzazione, di portare in città
possibile, a una depavimentazione con ritorno a verde            il teleriscaldamento dalla centrale di Cassano d’Adda, si
permeabile.                                                      sviluppi un’iniziativa pilota per rendere energicamente
                                                                 neutri gli stessi edifici interessati dall’intervento di
                                                                 teleriscaldamento.
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LA
SCUOLA
CONTRASTO ALLA POVERTÀ                                            ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEI
ECONOMICA, EDUCATIVA E                                            MINORI FIGLI DI MIGRANTI
                                                                  Occorre garantire che tutti i bambini e gli adolescenti
DIGITALE                                                          figli di migranti siano accolti e integrati nella scuola
La Scuola rappresenta il primo terreno dove rimuovere             di appartenenza territoriale in base all’età anagrafica,
gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di       con particolare attenzione ai minori stranieri non
fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini e impediscono      accompagnati. Milano si renda promotrice di un’iniziativa
il pieno sviluppo della persona umana. In discontinuità           dal forte valore simbolico conferendo la cittadinanza
con le passate Amministrazioni la nuova Amministrazione           onoraria a tutti i minori nati in Italia da genitori stranieri.
deve dare avvio a un nuovo welfare che sia di contrasto alle
nuove povertà.
La povertà educativa, strettamente legata alla povertà            MILANO CITTÀ EDUCANTE
economica, colpisce tutte le dimensioni di vita di un             La Giunta e i vari assessorati devono promuovere la
bambino, dalla salute all’educazione, condiziona il suo           realizzazione dei Patti educativi territoriali affinché scuola
presente e pregiudica il suo sviluppo futuro. La nuova            e realtà extrascolastiche diano vita in città e nei quartieri
Amministrazione dovrà mettere l’educazione al centro              a una rete interconnessa, coinvolgendo attivamente
della sua politica e assumere un ruolo determinante nella         insegnanti, studenti, dirigenti, genitori, istituzioni
lotta alla povertà minorile, alla dispersione e all’abbandono     decentrate, associazioni, organizzazioni sindacali e
scolastico, attraverso il potenziamento e il rinnovamento         studentesche, servizi sanitari e psicopedagogici.
delle sue scuole e dei suoi servizi educativo-formativi,
ricreativi, culturali e sportivi aumentando il più possibile il
numero delle gratuità dei servizi comunali in particolare
degli asili nido e delle mense scolastiche.
                                                                  PROMOZIONE DELLA SALUTE
                                                                  La prossima Amministrazione deve promuovere una
                                                                  politica attiva per garantire la salute, intesa non come
Per il recupero e il sostegno degli studenti in difficoltà il     assenza di malattia, ma come benessere mentale, emotivo
Comune dovrà farsi promotore, di concerto con l’Ufficio           e fisico, dell’intera comunità scolastica (bambine/i e
scolastico territoriale e la Regione, del potenziamento           ragazze/i, e tutti gli adulti che lavorano nella scuola)
e della messa in atto di una vera e propria strategia di          prevedendo l’apertura di Presidi Psicopedagogici e Sanitari
intervento, attraverso lo stanziamento di consistenti             Territoriali in ogni zona con referenti nelle scuole.
risorse che garantiscano interventi nelle scuole durante
tutto l’anno scolastico, in particolare negli Istituti Tecnici
e Professionali dove maggiore è il tasso di dispersione e
abbandono.
RICONVERSIONE ECOLOGICA
L’efficientamento energetico e l’installazione di impianti
fotovoltaici devono coinvolgere prioritariamente le scuole.
Questa iniziativa deve essere l’occasione per favorire percorsi
di educazione ambientale e laboratori, indirizzati a studenti
e docenti, sui temi della riconversione energetica e del
riscaldamento globale.
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DIRITTO
ALLA CITTÀ,
CITTÀ
DEI DIRITTI
Una città che cambia, che vive, che si ripensa alla luce della pandemia è soprattutto una città che si prende
cura delle e dei propriə cittadinə, ma anche che si “fa curare”. È una città che fa tesoro delle conoscenze, delle
competenze, delle disponibilità e delle passioni che la attraversano e che sa valorizzare questo immenso
patrimonio indirizzandolo verso il contrasto alle diseguaglianze e la tutela dei diritti.

Esistono gruppi sociali resi maggiormente fragili da condizioni materiali e immateriali che negli anni più recenti
si sono deteriorate. Nessuno di questi gruppi, donne, giovani, persone immigrate, è nettamente separabile
l’uno dall’altro, le discriminazioni sono multiple e attraversano lo status giuridico, la provenienza, la condizione
socioeconomica e psicofisica, l’orientamento sessuale e la fede religiosa, oltre che il genere. La povertà crescente
rende difficilmente esigibili per alcuni anche i diritti fondamentali e l’assenza di una pronta risposta alimenta lo
stigma, il pregiudizio, l’esclusione, l’isolamento, il disagio e il conflitto sociale, dentro le mura domestiche e fuori
nello spazio pubblico.
Il riconoscimento del valore sociale delle esperienze che la città produce va ricompreso all’interno dei processi di
partecipazione attiva per la gestione dei beni comuni, siano essi privati che pubblici.

Politiche di bilancio dedicate, piena attuazione del decentramento amministrativo e processi di partecipazione
attiva possono e devono promuovere interventi concreti per il contrasto alle diseguaglianze.
L’amministrazione nuova della città                              raccolta dei bisogni e la mappatura dei servizi disponibili.

deve educarsi per poter essere a                                 • Una particolare attenzione va posta alla fascia giovanile
disposizione di chi la abita e chi la                            dell’adolescenza, che fatica a trovare spazi e luoghi di
                                                                 valorizzazione delle proprie aspirazioni di emancipazione e
vive.                                                            di autonomia. In questo senso i Municipi, in collaborazione
• Potenziamento di una rete di consultori, centri                con i Servizi sociali, il Terzo settore e il mondo della scuola
antiviolenza e case di accoglienza per vittime                   e formazione, devono assumere un ruolo di regia sia
di violenza, sia fisica che psicologica, e promozione            nell’intercettazione delle criticità sia nella proposizione di
dell’educazione alla salute sessuale, riproduttiva e             strumenti che favoriscano l’autoorganizzazione positiva. La
sentimentale, attraverso la collaborazione tra scuola            creazione di un Tavolo Giovani in ogni Municipio può essere
e consultori nei rispettivi quartieri, per il contrasto          un primo passo in questa direzione.
alla violenza di genere e la prevenzione delle malattie
sessualmente trasmissibili. La prossimità al cittadino può       • Per accompagnare i processi di inserimento sociale
essere promossa anche con centri mobili multiservizio.           e di partecipazione attiva della componente straniera,
                                                                 chiediamo l’istituzione di mediatori culturali civici
• Adesione e promozione di progetti di accoglienza               di quartiere e creazione di una relativa Consulta
diffusa (SAI, ex SPRAR) e realizzazione di una rifugi            cittadina, che abbia ospiti permanenti nel consiglio
temporanei, per una progressiva e concordata dismissione         comunale e nei consigli dei nove Municipi.
dei CAS prefettizi e la chiusura del CPR di via Corelli.

• Realizzazione di un piano di educazione alle differenze
rivolto alla cittadinanza, da promuovere attraverso le scuole
e gli spazi di aggregazione comunali. L’amministrazione
comunale, in particolare, deve prevedere la formazione dei
propri dipendenti, promuovendo politiche di diversity and
inclusion management.

• Per valorizzare il protagonismo sociale di cittadine e
cittadini, la futura amministrazione dovrà provvedere alla
creazione di una rete di sportelli e spazi dedicati ai
processi partecipativi, tra cui la gestione partecipata dei
beni comuni e la co-progettazione degli interventi sociali, la
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LA MILANO
A 15 MINUTI
INCLUSIVA
PER TUTTI
Quando si parla di servizi per la salute e assistenza al cittadino spesso ci si limita a focalizzarsi su una visione di
accesso per soggetti cosiddetti “normotipo”.
Attualmente la pubblica amministrazione, pur offrendo dei servizi a sostegno delle persone con disabilità e delle
famiglie di appartenenza, o affidandosi alla presenza sul territorio di associazioni che si fanno carico dei soggetti
non autosufficienti, lascia molte famiglie a fronteggiare in solitudine le difficoltà.

• Non si può pensare di far gravare sull’economia delle famiglie il costo di accesso agli interventi privati nei casi
in cui ci sia una realtà di non autosufficienza: occorre gratuità di accesso a cure e terapie più adeguate ad
affrontarla.

• La Milano a 15 minuti vuole proporre strumenti di inclusione e socialità a qualunque età, a misura di persone
con disabilità e anziani:

      1.    continuando il percorso intrapreso di contrasto alle barriere architettoniche;
      2.    implementando la rete di servizi efficaci dedicati alla cura e alla socializzazione;
      3.    garantendo supporto a famiglie, infanzia, adolescenza e anziani.
LA SINISTRA PER SALA

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DECENTRAMENTO:
MUNICIPI
E CITTÀ
METROPOLITANA
Il ruolo dei Municipi e della Città Metropolitana è oggi ancora più importante nell’ambito delle politiche relative
alla salute, ai trasporti, all’ambiente, all’educazione e formazione.
È inutile nasconderselo, sarebbe non solo poco corretto ma soprattutto controproducente, non partire
dall’esperienza insoddisfacente dei Municipi degli ultimi 5 anni.
Quella che avrebbe dovuto essere l’istituzione più prossima ai cittadini/e si è trovata imprigionata in una dinamica
che ne ha parzialmente svuotato il senso e ne ha sfavorita la partecipazione. Va rimessa mano al Regolamento
dei Municipi, non solo per quanto riguarda competenze e risorse, che certamente sono largamente
insufficienti, ma per farli tornare a essere luoghi di partecipazione e decisione collettiva, proprio nella visione della
città a 15 minuti.

• Il Consiglio è l’espressione del voto dei cittadini e in questo senso va rivalutato il ruolo dell’assemblea consigliare
e delle commissioni, che devono tornare a essere un punto di incontro e un’occasione di confronto con la
cittadinanza, rivedendo il ruolo della “mini giunta”.
• Deve cambiare in modo radicale la relazione tra Amministrazione centrale (Sindaco, Giunta e Assessori) e
Municipi ora solo parzialmente “garantita” dalla Conferenza dei Presidenti che si è dimostrato strumento
insufficiente e inefficace.
• Per la piena attuazione e il reale funzionamento della Città Metropolitana, il prossimo Sindaco metropolitano
dovrà promuovere una sostanziale revisione della legge 56/2014 che, se ha avuto il merito di istituire le Città
Metropolitane, ne ha contemporaneamente svuotato il ruolo, la rappresentatività e l’efficienza.
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CULTURA
E SPETTACOLO
La cultura è elemento indispensabile per lo sviluppo delle società, della coscienza civica, politica e democratica
della persona e va considerata un bene comune e, per questo, deve essere accessibile a tutti come importante
strumento di emancipazione.
Il termine “cultura” comprende molte attività e soprattutto molti patrimoni, da quelli immateriali/intellettuali/
creativi (tutte le diversissime e variegate espressioni artistiche) a quelli materiali (musei, biblioteche, archivi,
monumenti, siti ecc.).
Premettendo che il comparto della produzione culturale soffre generalmente di una scarsa attenzione
istituzionale e, di conseguenza, non vengono riconosciute le sue potenzialità di generare lavoro e nuove economie
che potrebbero contribuire in modo significativo al sistema-Paese, è necessario porre proprio la Cultura al centro
del “Sistema Milano”. Pensiamo a Milano come laboratorio culturale, crocevia delle nuove proposte e città che
valorizzi appieno il patrimonio già consolidato e quanto si sta configurando.

• È necessario che accanto alle grandi collaudate occasioni (*week, *city), che si sono rivelate utili per una fruizione
vasta, attirando un largo pubblico altrimenti lontano da eventi culturali, vi sia anche un consolidamento degli
eventi culturali sui territori.
• È necessario costruire una visione complessiva culturale, agendo in rapporto con i territori, per incidere
proficuamente dove le diseguaglianze sociali ed economiche necessitano di attenzione e cura.
• È necessario che l’amministrazione comunale solleciti il governo a favorire nel comparto culturale assunzioni
stabili e protette dagli ammortizzatori sociali per evitare la grave crisi economica soprattutto del mondo dello
spettacolo danneggiato dal periodo pandemico.
• È necessario che la Pubblica Amministrazione sia regista di un progetto integrato interdisciplinare orientato alla
creazione di nuove comunità artistiche, agevolandone la fruizione da parte di tutti i cittadini.
• È necessario che l’Amministrazione si faccia parte attiva assumendo l’esigenza prioritaria del comparto: creare le
condizioni per consentire agli artisti di esprimersi e di lavorare.
• La richiesta di spazi è fondamentale, così come la facilitazione dei tortuosi percorsi burocratici e normativi che
spesso sono ostacolo per la realizzazione di proposte culturali innovative.
• È necessario che l’Amministrazione crei, in collaborazione con gli istituti bancari della città, un Fondo di garanzia
per l’accesso al credito di istituzioni e associazioni culturali.
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MUNICIPALIZZATE
PER IL WELFARE
Milano Unita rivendica il ruolo delle Municipalizzate non solo come strumenti di erogazione di servizi e di
produzione di reddito, ma anche di garanzia di un sistema di Welfare municipale diffuso, capillare e inclusivo.
Ricordiamo qui un pensiero trasversale e condiviso tra i diversi capitoli del programma, elaborati in forma
partecipata.

• Il Comune di Milano può, in quanto tra i principali “datori di lavoro” della città, promuovere il lavoro buono nei
servizi che eroga e nelle politiche di indirizzo per le aziende cui appalta i servizi. Dove è possibile avviare una
politica in controtendenza con il processo decennale di privatizzazioni, l’amministrazione pubblica può riprendere
in mano alcuni servizi, nei settori dell’educazione, della formazione e dell’assistenza a categorie fragili della
popolazione.

• Il Comune di Milano quale azionista di A2A deve indirizzare politiche di riconversione energetica per abbandonare
il fossile e orientarsi alla produzione di energia pulita da fonti rinnovabili per servire l’area metropolitana milanese.

• ATM quale azienda municipale pubblica, che da anni opera in direzione del contenimento della tariffa del
trasporto pubblico locale, deve insistere in questo indirizzo, anche attivando un sistema di prezzi differenziato
che favorisca l’abbandono del mezzo privato da parte di chi accede dalle cerchie esterne a Milano, rafforzando i
collegamenti tra quartieri limitrofi e potenziando le frequenze anche notturne.

• Milano Sport, quale fornitrice di attività sportiva pubblica, deve rafforzare la sua offerta per garantire a tutti il
benessere della persona e le attività di integrazione sociale sul territorio.
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