PROGRAMMA ELETTORALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI 2019 - 2024 Città di Castelfranco Emilia
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PRESENTAZIONE Una Città da Vivere, Una Città di cui essere orgogliosi, sono questi i due concetti chiave e i due obiettivi che ci hanno guidato nella stesura delle proposte illustrate nelle pagine che seguono. Vogliamo proporre ai cittadini la nostra idea di Città intesa sia come ambito fisico formato dal capoluogo, dai centri frazionali e dall’insieme dei paesaggi che compongono il territorio ma anche dal complesso di relazioni, di persone, di interessi, di articolazioni culturali caratterizzanti il nostro tessuto sociale e la nostra collettività. Castelfranco Emilia è un territorio policentrico, nel quale il capoluogo e le frazioni hanno esigenze complesse che richiedono proposte articolate. Sono proprio queste proposte che inseriamo nel nostro Programma elettorale come impegno politico verso i cittadini per il mandato amministrativo 2019 – 2024. Ogni proposta è stata ponderata all’interno dell’alveo della sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Siamo partiti dalle tante cose positive fatte negli ultimi anni e vogliamo affrontare le nuove sfide con nuove proposte per potere cogliere sempre più a pieno le esigenze dei cittadini e delle imprese castelfranchesi. Abbiamo cercato di valorizzare, con queste proposte, lo straordinario patrimonio umano dato dall’attività di tutte quelle donne e uomini che ogni giorno, con i loro piccoli e grandi gesti, contribuiscono a rendere migliore Castelfranco Emilia. I nostri punti programmatici: - Una Città europea, fondata sulla giustizia sociale, sull’integrazione e sulla coesione. La Città delle donne e dei bambini. - Una Città inclusiva, solidale e accessibile - La Cultura diffusa su tutto il territorio come elemento identitario e di sviluppo. - Un uso del suolo e una pianificazione territoriale basati sulla sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Una politica della mobilità dei passi e della bicicletta, non solo dei flussi - Il rilancio occupazionale del nostro territorio. Nuove opportunità per la nostra Città derivanti dall’insediamento di nuove imprese. - Sicurezza e decoro urbano come biglietto da visita per la nostra Città - La Scuola come il luogo dell’istruzione e dell’educazione di tutti, dove si promuovono saperi e competenze, ma anche valori: solidarietà, coesione sociale e senso civico. Il nuovo indirizzo di scuola superiore a Castelfranco Emilia - Un’Amministrazione pubblica a misura di Cittadino: La Macchina comunale e l’Unione del Sorbara - Lo Sport 365 giorni all’anno come elemento centrale di socializzazione e sani stili di vita Il candidato Sindaco Giovanni Gargano 2
1) Una Città europea, fondata sulla giustizia sociale, sull’integrazione e sulla coesione. La Città delle donne e dei bambini. La coesione sociale e l’integrazione come presupposto primario per la nostra Città. Sempre più gli interventi a favore della popolazione, a partire da quella con fragilità, hanno e debbono avere, caratteristiche sia sociali che sanitarie. A queste si affiancano interventi che affrontano i problemi abitativi, formativi e lavorativi, di mobilità. Questo per risposte davvero appropriate e pertinenti alle diverse problematiche che si presentano. Per questo è indispensabile potenziare il coinvolgimento dei cittadini nella definizione e nella promozione della programmazione sociosanitaria del territorio. 1.1) Politiche giovanili: Vorremmo portare, in misura sempre più incisiva, le politiche giovanili al centro dell’attività amministrativa, perché riteniamo che l’unico modo per progettare la Castelfranco Emilia del futuro, sia coinvolgere, dare voce ed opportunità ai giovani. Coinvolgere i giovani cittadini nelle scelte dell’Amministrazione comunale è premessa fondamentale per poter chiedere loro di partecipare e rendere più viva la nostra Città; dare voce ai giovani significa inserire in modo trasversale nella programmazione di tutti gli assessorati un attenzione particolare alle giovani generazioni; dare loro opportunità, infine, significa colmare quel divario enorme, creatosi negli ultimi decenni, tra politica e cittadinanza, partendo dai ragazzi e dalle ragazze di Castelfranco Emilia. 1.1.1) Coinvolgere e dare voce: Incentivare la partecipazione giovanile alla vita cittadina rappresenta un fondamentale obiettivo di mandato della prossima Amministrazione comunale. Ci piacerebbe farlo, includendo ragazze e ragazzi del territorio nei processi decisionali che li riguardano, a partire dal destino del polo culturale giovanile presso il Parco Cà Ranuzza. A partire da settembre, daremo vita ad un percorso partecipato con l’ausilio di facilitatori professionisti, allo scopo di rilanciare quel luogo, in linea con quanto fatto negli ultimi anni, ma partendo dalle istanze dei giovani cittadini. Vogliamo destinare una parte della struttura ad associazioni di volontariato, per realizzare progetti di aggregazione, che possano fare di Cà Ranuzza un punto di riferimento e di ritrovo attivo 365 giorni l’anno ed aperto. A tal proposito, ci piacerebbe che uno spazio della struttura fosse attrezzato con giochi di società, elettronici e non solo, tavoli da ping-pong e biliardini, computer e fumetti, e destinato allo svago dei più giovani, che potrebbero vivere Cà Ranuzza come un luogo di incontro libero, in cui l’operatore funga solo da informatore rispetto alle possibilità del luogo, senza imporre attività strutturate, se non in occasione di particolari progetti. Anche gli orari di apertura della struttura dovrebbero essere modulati sulle esigenze dei fruitori, soprattutto per ciò che concerne gli orari serali e le aperture nei fine settimana. Proponiamo che una sala dello stabile sia adibita a sala studio, fruibile dai giovani in orario serale ed in generale quando la 3
biblioteca è chiusa, in collaborazione con le Associazioni del volontariato del territorio. 1.1.2) Opportunità per i giovani: Creare opportunità per i giovani significa prima di tutto supportarli nel loro percorso di vita: dall’orientamento scolastico/universitario fino alla ricerca del lavoro, passando per la sensibilizzazione e l’informazione rispetto alle opportunità di studio ed esperienza all’estero. Proponiamo che il nuovo Centro per l’impiego ospiti momenti di informazione ed orientamento rivolti ai giovani per illustrare loro le possibilità lavorative offerte dal territorio; il polo culturale giovanile di Cà Ranuzza dovrebbe diventare un punto di riferimento per l’orientamento scolastico ed universitario delle giovani generazioni, con momenti organizzati di formazione alla mondialità ed alle opportunità di studio, esperienze e lavoro all’esterno (in collaborazione con Europe direct di Modena); vorremmo che vi si svolgessero anche corsi dedicati a giovani e giovani adulti sull’utilizzo delle nuove tecnologie (FabLab, robotica per le scuole, formazione per gli insegnanti, ecc..) e sui temi ambientali, in collaborazione con le Associazioni di volontariato del territorio, lo sportello ambiente, i volontari dell’isola ecologica, le guardie ecologiche e le tante realtà attive sul tema. Vogliamo che Cà Ranuzza diventi un punto di riferimento per le scuole del distretto, fornendo esperienze didattiche e di conoscenza del territorio per gli alunni, formazione ed opportunità per insegnanti. La riqualificazione di piazza Garibaldi e Corso Martiri è premessa fondamentale per un progetto di rivitalizzazione del centro storico, che deve vedere, ancora una volta, i giovani come protagonisti. Proponiamo che l’Amministrazione comunale progetti un bando per incentivare le attività esistenti ad ampliare gli orari di apertura, pensando ad un’offerta più a misura di giovani, e parallelamente bisogna spronare la creazione di nuovi esercizi commerciali, come bar e pub, da parte di giovani imprenditori ed Associazioni del territorio. In linea con gli investimenti degli ultimi anni, adesso Castelfranco Emilia deve investire sulla promozione del centro storico, per renderlo realmente vissuto dalla comunità ed in particolare dai giovani. 1.2) Politiche di Genere, sostegno alla maternità e alla paternità rappresentano obiettivi politici trasversali a tutta l’azione amministrativa che proponiamo. Dal proseguimento dell’esperienza del Tavolo interistituzionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, alla promozione di percorsi per la creazione di protocolli per la conciliazione dei tempi vita – famiglia – lavoro. Riteniamo che debba essere rilanciata la realtà del consultorio familiare, sia come struttura che come servizio. 4
1.3) Attenzione alle fasce deboli della popolazione con percorsi di sostegno volti all’affrancamento dalla condizione di scarse opportunità che persone e famiglie presentano. Non solo pertanto azioni di sostegno economico ma costruzione di percorsi per favorire l’uscita dalla condizione di marginalità proponendo interventi a sostegno dell’abitare, con sostegni economici, con la definizione di percorsi formativi e/o di inserimento lavorativo 1.4) Le fragilità presenti fra la popolazione presentano diverse caratteristiche e peculiarità a cui è necessario rispondere con percorsi e soluzioni personalizzate. Si propone di migliorare la qualificazione di quanto presente e potenziare la presenza di strutture a sostegno delle fragilità. Pertanto: - completamento del nuovo Centro diurno per disabili, a carattere distrettuale, con specifiche strumentazioni e programmi che sostengano la persona nella interazione con gli altri e che ne promuovano l’autonomia possibile; - Nuove strutture di sostegno alla disabilità, per l’autonomia e per percorsi anche abitativi per il “dopo di noi”; - Qualificazione degli spazi aggregativi per le disabilità e potenziamento dei percorsi per l’affiancamento e il possibile inserimento in attività di lavoro; - Interventi a favore di anziani e di problematiche legate alla non autosufficienza ed alle fragilità: qualificazione delle strutture residenziali e diurne rivolte ad anziani per garantire i migliori standard possibili; interventi a favore della persona anziana e del suo nucleo familiare con forme di sostegno e qualificazione degli interventi e delle forme domiciliari che le famiglie direttamente assumono. Mappatura delle persone sole e di chi presenta condizioni di fragilità. 1.5) Potenziamento del ruolo della Consulta dei Popoli favorendo nuove forme di aggregazione e di incontro per popolazioni del territorio di provenienza straniera e non ancora inserite nella Consulta; favorire una congiunta programmazione di attività tese alla migliore integrazione e con questo la crescita di tutta la Città. 1.6) Casa della salute Regina Margherita: affiancare al suo miglioramento, già in atto e da proseguire, azioni che ne favoriscano il radicamento territoriale attraverso la promozione di percorsi che sostengano il cittadino e lo accompagnino nei diversi bisogni di salute con una maggiore integrazione funzionale fra le componenti sanitarie e sociale ma anche con un maggiore coinvolgimento di altri medici di medicina generale nei percorsi della Casa della Salute; 1.7) Sostenere il riconoscimento del Centro di Terapia Antalgica come hub di area provinciale e la definizione di una rete territoriale per la cura del dolore: 1.8) Realizzazione di un nuovo Centro a carattere sanitario, sportivo, ricreativo, formativo individuato nelle aree limitrofe al Forte Urbano (Cittadella della Salute), per accompagnare e sostenere i cittadini nei percorsi di salute attraverso una maggiore informazione e protagonismo per migliorare gli stili di vita di ciascuno. 1.9) Benessere di comunità: sostenere forme di aggregazione di cittadine e cittadini per favorire inclusione, stili di vita positivi, azioni a favore e a sostegno alle fragilità; 5
1.10) Potenziamento dei Servizi domiciliari: interventi sociali e sanitari a sostegno e per il potenziamento della domiciliarità qualificata, professionale, adeguata alle diverse necessità (fragilità, disabilità, non autosufficienza) e con una geolocalizzazione che permetta, in caso di necessità, interventi celeri e mirati. 1.11) Piano di abbattimento barriere architettoniche: nel primo semestre di mandato definiremo un piano straordinario di abbattimento delle barriere architettoniche su tutto il territorio comunale. Dalle strutture sportive ai centri storici del nostro territorio, tanti luoghi importanti della nostra città devono essere accessibili a tutti, senza alcuna limitazione. L’abbattimento delle barriere architettoniche del nostro territorio deve diventare elemento per valorizzare inclusività e autonomia individuale. 2) Una Città inclusiva, solidale e accessibile 2.1) Politiche per la casa. Proponiamo un approccio alle politiche abitative sociali basato sull’ampliamento del parco alloggi dato dalla rete creata fra alloggi di Edilizia residenziale pubblica/sociale e alloggi privati convenzionati. In particolare proponiamo di implementare ulteriormente il Progetto “Alloggi in garanzia” con la finalità di offrire condizioni sempre più tutelanti per i proprietari che mettono a disposizione del pubblico il proprio alloggio. Proponiamo, inoltre, l’attivazione di esperienze di COHOUSING; 2.2) Sistema dei Centri Storici del territorio e del commercio: i centri storici sono il cuore pulsante delle nostre comunità, i luoghi su cui si fonda l’identità del nostro territorio. Dovrà essere prioritario il completamento del programma di riqualificazione del Centro Storico del Capoluogo, già progettato dall’Amministrazione uscente. Tale progettualità consentirà di dare al centro storico quella flessibilità di uso e quella dotazione dei sistemi di sicurezza e di accessibilità necessari a rendere il Centro stesso una “piazza” estesa fruibile da tutti. Attraverso un piano di incentivi alla riqualificazione dei portici e delle vetrine, inoltre, sarà possibile attivare quei percorsi di partenariato pubblico-privato finalizzato al sostegno del commercio. Dovrà infine essere avviato un percorso partecipativo esteso relativo al “futuro della Via Emilia”. Per i Centri Storici di Piumazzo, Manzolino, Gaggio: Interventi di riqualificazione degli assi portanti per una maggiore accessibilità, fruibilità, maggiore sicurezza d’uso e miglioramento delle dotazioni impiantistiche per sagre ed eventi. Attenzione particolare, per quel che riguarda i centri storici delle frazioni, deve essere posta al tema della garanzia dei servizi minimi dedicati ai cittadini. È per questo che già nel bilancio di previsione 2020 occorrerà prevedere risorse per incentivare l’apertura di esercizi commerciali “di vicinato” e di attività che incentivino la socialità e l’aggregazione. 2.3) Progetto di miglioramento della fruibilità e accessibilità delle aree verdi urbane come fondamentali punti di socializzazione. Questo sia in termini di implementazione delle dotazioni e degli arredi, sia in termini di iniziative per rendere sempre più vissuto il nostro patrimonio verde urbano. Avviare un percorso strutturale che ci possa portare ad avere, sul capoluogo come in ogni frazione del territorio, aree verdi accessibili e fruibili a tutti. 6
3) La Cultura diffusa su tutto il territorio come elemento identitario e di sviluppo della nostra Città. 3.1) IDENTITA’, APPARTENENZA E SVILUPPO Pensiamo la Cultura come un nucleo innovativo e generativo delle linee di programma per Città più grande e importante, che vuole conoscersi, riconoscersi, valorizzarsi, alzarsi e rilanciarsi verso un futuro di eccellenza. Pensiamo la Cultura come dimensione della conoscenza individuale, collettiva e comunitaria, che riguarda tutti e che promuove la vita pubblica, in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini e di rafforzamento dei tratti connotativi della città. Pensiamo la Cultura come cornice di senso e di ricerca, di scoperta e di costruzione di un’identità di territorio, oltre che rappresentazione di essa. La Cultura è motore di partecipazione. Favorisce le opportunità dell'incontro tra le persone, crea e ricrea continuamente le condizioni del dialogo. E' un ingrediente fondamentale del civismo. Cerca di allargare l'io e di ricostruire il noi, quella percezione e dimensione di responsabilità partecipativa così impoverita in questi anni . E' un motore di coesione sociale, ricostruisce quel legame comunitario così allentato nel nostro paese, dove il profilo demografico è articolato e molteplice quanto alla provenienza dei cittadini, dislocato in più località e frazioni, caratterizzato da quantità importanti di variabilità e mobilità. Percorsi culturali possono costruire condivisione tra i nuovi cittadini e gli abitanti da più generazioni, tra i gruppi di diversa provenienza, italiani e stranieri. La Cultura mette in moto energie, genera fiducia. Costruisce negli anni il senso di appartenenza e la narrazione di stima e passione per la storia collettiva. La Cultura può creare un discorso complessivo di strategia e disegno di sinergie con gli attori della realtà territoriale produttiva e commerciale per aggregare il territorio in progettualità coerenti tra loro, capace di coniugare identità e innovazione. Le politiche culturali vanno pensate come parte integrante di una strategia complessiva, nell’ottica di un sistema di governance a rete che coinvolga tutto il tessuto economico e sociale, in quella direzione di sviluppo anche turistico e crescita di reputazione che Castelfranco Emilia merita. Si propone di istituire un UFFICIO TURISTICO comunale in grado di incentivare la presenza turistica sul territorio castelfranchese in sinergia fra operatori pubblici e privati. 3.2) RISORSE, EVENTI, LUOGHI Come Amministrazione comunale occorre avere il coraggio e la lungimiranza di investire risorse su questo capitolo. 7
A fronte della riduzione delle capacità di finanziamento pubblico, il ricorso ad un rapporto con il settore privato (associazioni, fondazioni, imprese ecc.), in materia di sostegno a progetti culturali appare quanto mai necessario, offrendo opportunità di ritorni in termini di immagine e visibilità, o strumenti che accrescano il senso di appartenenza e di identità, per i privati (imprese e cittadini) che intendano investire in Cultura anche attraverso lo strumento delle erogazioni liberali. Il rinnovato progetto culturale della Città di Castelfranco potrà avvalersi di: - il grande e variegato capitale umano del mondo associativo attivo sul nostro territorio e dello straordinario lavoro che stanno già svolgendo. E’ necessario coinvolgerlo nella fase ideativa e progettuale, oltre che in quella attuativa di azioni ed eventi. - Museo Archeologico: per valorizzare la ricchezza archeologica locale, per conoscere, approfondire e divulgare la storia del paese, individuando le radici del percorso culturale identitario. La dimensione museale in questi anni è cresciuta esponenzialmente quanto al rilievo di nuovi reperti , all’interazione con gli istituti scolastici e alla progettazione condivisa con la Sovrintendenza per i Beni Artistici e con i Musei di Modena e Bologna. Si rende dunque necessario progettare l’ampliamento del Museo. - Teatro Dadà : luogo irrinunciabile di incontro, dialogo, riflessione, crescita e divertimento che fa parte della storia della nostra Città e può contribuire a scriverne nuovi capitoli. Grazie alla gestione di ERT Emilia Romagna Castelfranco è in rete con un circuito culturale di rilievo nazionale e internazionale. - Sala espositiva per mostre di artisti di rilievo locale e nazionale - Cinema : sarà uno degli assi strategici delle politiche culturali come forma di linguaggio artistico che legge la contemporaneità e la esprime. La convenzione che da più anni l’Amministrazione ha stabilito con la proprietà del Cinema Nuovo si è rivelata un’opportunità preziosa per l’utilizzo della sala di proiezione per le Rassegne di film da proporre, per la possibilità di utilizzo della sala da parte delle scuole e delle associazioni cittadine, per eventi della collettività. Tutto ciò può contribuire al mantenimento dell’esercizio attivo del Cinema Nuovo, punto di aggregazione importante per la Città e per il Centro storico, in tempi in cui non esistono più nelle città e nelle periferie sale cinematografiche di ridotte dimensioni. . Realizzazione del nuovo Centro Civico per i giovani a Cavazzona: una sala polivalente funzionale alle attività culturali della popolazione giovanile - Biblioteca Comunale L. Garofalo: centro vitale della Città, punto di eccellenza di accesso libero alla cultura, all’informazione, alla documentazione, alle espressioni del pensiero e della creatività umana. La biblioteca sostiene la formazione per tutto l’arco della vita, costituisce un punto di riferimento per le diversità culturali. Svolge servizi di documentazione sulla realtà locale cui fa riferimento; si propone come patrimonio della comunità liberamente e gratuitamente fruibile. Si continuerà la politica di decentramento verso le frazioni con l’individuazione di occasioni e luoghi opportuni. Da valorizzare ulteriormente l’esperienza della Piumateca. 8
La biblioteca è e deve essere il punto di riferimento più importante per i giovani e giovanissimi di Castelfranco Emilia. Vogliamo inserire e coinvolgere attivamente volontari ed Associazioni nella gestione delle aperture per ampliare gli orari, in linea con quanto fatto negli ultimi anni. Vogliamo ripensare alla creazione di diverse aree per migliorare la fruizione dello stabile da parte di ragazze e ragazzi: per esempio la creazione di zone più isolate renderebbe più agevole il lavoro di gruppi di studio, senza disturbare gli altri utenti. La biblioteca deve diventare più spesso la sede di iniziative culturali aperte alla cittadinanza, come la proiezione di film e dibattiti, nei bellissimi spazi esistenti. - Eventi musicali e culturali di grande e media importanza, costruiti per la valorizzazione di piazze e luoghi diversi della Città, per fornire opportunità di conoscenza, intrattenimento e aggregazione, per valorizzare le realtà artistiche locali, per inserire Castelfranco in reti culturali alte e prestigiose, come PoesiaFestival . - Villa Sorra : bene di straordinario valore da valorizzare come luogo di eventi culturali e musicali, come vetrina della ricchezza e dell’eccellenze enogastronomiche del territorio e risorsa per lo sviluppo turistico locale. - Castelfranco Emilia fra il Cammino del Sole e il Cammino degli Dei: Una proposta di sentiero nel territorio per collegare i due itinerari internazionali. Vogliamo creare un sentiero che possa trasformare Castelfranco Emilia nel “ponte” per i camminatori ed i ciclisti fra la Valle del Panaro e la Valle del Samoggia. - Centro Storico : icona dell’identità e della storia della Città, attraversato dalla Via Emilia da sempre vissuta come vera piazza dei Castelfranchesi, spazio di mercato e di ritrovo. I portici che fiancheggiano la strada costituiscono un tratto connotativo esclusivo, motivo di accoglienza, di aggregazione, di artigianato e di commercio. Sul centro storico afferiscono i luoghi culturali più significativi, oltre che un sistema commerciale da sostenere e potenziare. - Polo culturale zona Biblioteca. Lo spazio antistante la Biblioteca l’edificio privato del comparto Bini, previo acquisto, potrà essere sede di una nuova sala Mostre e spazio polifunzionale, oltre che sede di un Caffè letterario, collegato alle iniziative della Biblioteca. Ciò consentirà l’ampliamento del Museo, nella sede attuale. La riqualificazione della piazza e degli spazi intorno all’edificio della biblioteca potranno essere in continuità con il parco della Stazione, che proponiamo di intitolare ad Antonio Megalizzi, giovane reporter italiano, appassionato dell'Europa con il sogno del giornalismo, vittima della strage dell’11 Dicembre 2018 ai mercatini di Natale di Strasburgo. 9
4) Un uso del suolo e una pianificazione territoriale basati sulla sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Una politica della mobilità dei passi e della bicicletta, non solo dei flussi. 4.1) Sviluppo del territorio alla luce della LR 24/2017 e potenziamento del sistema produttivo locale: La pianificazione del territorio come volano di sviluppo del sistema imprenditoriale locale, potenziato da progetti e piani industriali di rango regionale, rappresenta infatti la strada per l’incremento reale del benessere della nostra collettività. Occorre creare le condizioni per attrarre progetti industriali di valore. Occorre che, sempre più, le scelte urbanistiche relative alle attività produttive e della logistica si coordinino con lo sviluppo dei territori contermini con particolare riferimento a Valsamoggia e alle relative reti infrastrutturali. In questa ottica il superamento della via Emilia come asse esclusivo di mobilità delle persone e delle merci è fondamentale. 4.2) Rigenerazione urbana e recupero del tessuto urbanizzato. Occorre sviluppare idee per il recupero di contenitori non utilizzati nel tessuto urbano, per restituire alla comunità parti importanti del nostro territorio 4.3) Pianificazione ambientale. 4.3.1) In materia di attività estrattive, occorre definire in modo puntuale e definitivo il reale fabbisogno di materiale a livello provinciale e regionale, come già più volte richiesto dall'Amministrazione uscente. Pertanto si conferma l'indisponibilità a prevedere nuove estrazioni, oltre a quelle definite nell'accordo di prima fase approvato nel 2016 e firmato dai soggetti attuatori, fino a che tale rivisitazione dei volumi non sia concluso da parte dell'Ente competente (Regione). E' altresì necessario predisporre progetti di riqualificazione e valorizzazione delle cave dismesse, in accordo con i proprietari dei terreni per un possibile utilizzo delle stesse a fini collettivi. 4.3.2) Il sito SIC - ZPS di Manzolino dovrà essere ulteriormente valorizzato, sia di concerto con il Comune di San Giovanni in Persiceto ed il Consorzio della Bonifica Burana, sia attraverso il pieno inserimento dello stesso nel circuito GIAPP. 4.3.3) Promozione di politiche agricole che preveda l'aumento della produzione organica, e quindi il contributo di carbonio, in agricoltura del 4 per mille ogni anno, attraverso l'utilizzo di concimi non chimici ma organici, in stretta collaborazione con il sistema di raccolta dei rifiuti per la produzione di compost, e attraverso una movimentazione del terreno meno invasiva. Questi obbiettivi, già dichiarati dalle Nazioni Unite, dovranno essere condivisi con le associazioni di categoria, in stretta collaborazione con l'Istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia. Aderire al Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e all'Associazione dei Comuni virtuosi. 4.4) Sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani e metodo di tariffazione puntuale: ulteriore implementazione. Percorso verso la completa tariffazione puntuale (“pago per quanto inquino” e Potenziamento delle attività di civismo coercitivo. Sperimentazione di nuove modalità di raccolta differenziata nei poli attrattori (Centri commerciali, scuole ecc). 10
Potenziamento del Centro del RIUSO “Il Passamano” e dei percorsi virtuosi di riutilizzo dei materiali. Realizzazione, presso il Centro di Raccolta “la Graziosa” di un’area ad accesso controllato per i rifiuti dei camperisti. 4.5) Mobilità e ruolo centrale della Stazione ferroviaria: Vogliamo investire sull’interscambio gomma/ferro/bicicletta. Questo passa attraverso il potenziamento delle dotazioni a servizio della Stazione ferroviaria con incremento dei parcheggi, con interventi mirati a migliorare l’accessibilità all’infrastruttura ponendo attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Investiamo inoltre nella creazione di un deposito biciclette con servizio di bike sharing nella nuova VELOSTAZIONE già finanziata, in una nuova biglietteria e nella riqualificazione degli spazi del corpo di fabbrica attuale (bar, nuova edicola, nuove attività commerciali). Occorre inoltre effettuare la manutenzione straordinaria del sottopasso ferroviario di via Marconi. Occorrerà avviare una nuova fase di progettazione di collegamenti ciclopedonali tra frazioni e capoluogo e avviare, entro la fine del 2019, un piano dettagliato di miglioramento ed implementazione dei percorsi ciclopedonali interni ai centri abitati. Vanno, inoltre, potenziate le nostre proposte, presso gli Enti competenti, in materia di agevolazioni tariffarie, soprattutto destinate agli abbonamenti per studenti e lavoratori pendolari. La nostra ambizione deve essere quella di avviare e definire la fase progettuale per l’implementazione di nuove linee su gomma (linea per Baggiovara) e fermate ferroviarie intermedie a Cavazzona e Gaggio in Piano. Proponiamo, inoltre, in collaborazione con il sistema imprenditoriale locale, percorsi di Incentivazione all’acquisto di biciclette elettriche e/o a pedalata assistita, realizzazione di nuove colonnine per la ricarica di mezzi elettrici e incentivazione all’acquisto di auto elettriche. Si propone di ultimare il progetto “CASTELMOVET” per la mobilità pedonale (Metropolitana pedonale). 4.6) Il ruolo della via Emilia e gli scenari di mobilità alternativi delle persone e delle merci sulla direttrice est – ovest. Nuove proposte per la logistica delle merci. Abbiamo avviato un tavolo tecnico politico con gli Enti territoriali sovraordinati, e con i Comuni contermini, per individuare la soluzione progettuale più appropriata e realizzabile in materia di scenari di viabilità alternativi alla via Emilia (sia su gomma che su ferro). Scenari che tengono conto anche del nuovo sviluppo produttivo del nostro territorio (lato Bologna) e del sistema insediativo produttivo e viabilistico del comune di Valsamoggia. Occorre, inoltre, individuare nuovi scenari per la logistica delle merci, con particolare attenzioni agli spostamenti sulle medie e brevi tratte. 4.7) Sistema agricolo e potenziamento della filiera agroalimentare. Sostegno alle aziende agricole locali, basi delle eccellenze del nostro territorio. Sostegno alle nuove imprese e alle imprese con produzioni locali e biologiche. 4.8) Politiche energetiche: incentivazione al miglioramento del parco impiantistico privato, anche attraverso la sostituzione degli elementi di riscaldamento con altri a basso impatto energetico – inquinamento. Interventi pubblici, sugli immobili di proprietà, volti al raggiungimento dello stesso obiettivo. 11
4.9) Interventi di potenziamento e valorizzazione dei macroaggregati verdi presenti sul territorio in un sistema di collaborazione fra Soggetti privati e Sistema degli Enti locali. Progettualità, in collaborazione fra Enti pubblici e soggetti privati, per potenziare la messa a sistema di Villa Sorra, del Sito SIC ZPS di Manzolino – Tivoli e di Bosco Albergati. 5) Il rilancio occupazionale del nostro territorio. Nuove opportunità per la nostra Città derivanti dall’insediamento di nuove imprese. 5.1) Le azioni sinergiche fra Comune, sistema produttivo e corpi intermedi per il sostegno e il rilancio occupazionale del nostro territorio. Questo con attenzione alle politiche di genere. Proponiamo, inoltre, in questo quadro sinergico la creazione di nuovi servizi per i lavoratori come il trasporto navetta per il tragitto stazione ferroviaria – polo produttivo. 5.2) Occorrono azioni politiche a amministrative finalizzate a costruire un circuito virtuoso in grado di mantenere in equilibrio la necessità di sostenere e ampliare il sistema produttivo locale e l’impatto, in termini di richieste, che tale ampliamento determina sui servizi territoriali e sullo scenario abitativo castelfranchese. Da un lato quindi si evidenzia la necessità di sostenere lo sviluppo di nuovi progetti industriali in sinergia, in un’ottica di filiera corta, con la piccola media impresa locale, dall’altro occorre che il sistema imprenditoriale concorra a fornire risposte a determinate esigenze in termini di servizi alleggerendo la pressione sull’offerta pubblica. In quest’ottica si inseriscono, a titolo esemplificativo, i progetti relativi ai servizi educativi aziendali convenzionati con il pubblico, gli interventi in materia abitativa per i lavoratori. Progettualità che si integrano con la gamma di proposte e di soluzioni fornite dal Sistema pubblico. 5.3) il nuovo Centro per L’Impiego di Castelfranco Emilia rappresenta un servizio fondamentale per il nostro sistema occupazionale. Per questo opereremo in un dialogo fattivo con l'Agenzia Regionale per il Lavoro affinché divenga luogo della formazione permanente e sostegno dei percorsi lavorativi con specifici interventi prestando particolare attenzione a donne e giovani. 6) Sicurezza e decoro urbano come biglietto da visita per la nostra Città Coesione sociale, senso civico, vivibilità e fruizione della Città pubblica, sono i pilastri del nostro concetto di sicurezza. La sicurezza si realizza anche destinando nuovamente gli spazi aggregativi alla collettività. Il presidio del territorio passa fortemente attraverso la creazione di occasioni di incontro. Una città sicura è una città vissuta. Nel quinquennio 2019 – 2024 proponiamo: 6.1) Potenziamento del Progetto di Controllo di vicinato 6.2) Potenziamento delle modalità di controllo del territorio attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza in tutti i centri aggregatori del territorio (parchi, piazze ecc.) 6.3) Implementare il sistema di Protezione Civile in ambito unionale, mediante l’individuazione di centri di deposito e primo intervento su tutto il territorio. Maggiore 12
riconoscibilità attraverso una maggiore specializzazione. Nuovo Piano di Protezione Civile. La Protezione civile under18. Campo Estivo di Prot. Civile dedicato ai bambini. 6.4) Il Polo per la Sicurezza: nascita di un polo distrettuale per la sicurezza attraverso la realizzazione di un centro aggregatore composto dalla nuova tenenza dei Carabinieri di Castelfranco Emila, da un punto di presidio e pronto intervento per la lotta antincendio, integrato dalla presenza di un’ambulanza, e la sede della Protezione Civile. Tale polo dovrà sorgere nelle immediate vicinanze della Tangenziale di Castelfranco Emilia in terreno pubblico, al fine di creare le giuste sinergie tra i vari attori del “sistema della sicurezza Distrettuale”. In tal senso l’attuale Amministrazione comunale si è già mossa nei confronti dei vari attori (Ministero dell’interno, ecc), dando fin da subito la propria disponibilità a realizzare, a propria cura e spese, l’edificio necessario ad accogliere il nuovo polo; 6.5) Potenziare i processi di “Educazione ed informazione” della cittadinanza sulle tematiche legate alla sicurezza e alla coesione sociale 6.6) Implementare il meccanismo della “Sicurezza Partecipata e Sicurezza Integrata”, già da anni alla base delle politiche per la Sicurezza Urbana di questo Territorio 6.7) Studiare dei sistemi sostenibili, durevoli ed efficaci a "tutela" dei Cittadini vittime di reati predatori 6.8) Consolidamento dell’"Osservatorio della Legalità e Sicurezza Urbana" 6.9) Implementazione Tavolo a Tutela degli Animali e formazione per gli operatori in materia di tutela degli animali 6.10) Implementazione risorse umane Polizia Municipale e riorganizzazione turni estendibili in termini di orari 6.11) Attività rivolte all'Educazione Stradale, in collaborazione con le scuole e le Associazioni del territorio. 6.12) Accogliere chi fugge da povertà, violenze e fame è un dovere. Così come lo è rispettare le leggi dello Stato. Vogliamo una città aperta, che favorisca la socialità e lo scambio tra culture perché tutti possano sentirsi cittadini castelfranchesi anche solo temporaneamente. Promuoveremo un maggior coinvolgimento della cittadinanza nelle pratiche di accoglienza ed integrazione delle persone migranti. Incontro e dialogo all’interno di regole condivise sono la base per costruire la cittadinanza di domani. 6.13) Lotta al degrado e implementazione di nuovi arredi e servizi urbani (es: installazione nuovi wc pubblici) 6.14) Ogni rotonda diventi un biglietto da visita del nostro Territorio 6.15) Interazione Territorio con Casa Lavoro Castelfranco Emilia 13
7) La Scuola come il luogo dell’istruzione e dell’educazione di tutti, dove si promuovono saperi e competenze, ma anche valori: solidarietà, coesione sociale e senso civico. Il nuovo indirizzo di scuola superiore a Castelfranco Emilia. 7.1) La scuola, quale servizio pubblico, è il luogo dell’istruzione e dell’educazione di tutti i cittadini, ove si promuovono saperi e competenze, ma anche valori: solidarietà, coesione sociale e senso civico. La scuola è attenta ai bisogni dei singoli alunni e al loro ruolo nella comunità scolastica e riconosce la centralità dell’alunno come soggetto attivo e responsabile, attore protagonista del proprio percorso formativo: una scuola attenta e pronta, quindi, a cogliere gli stimoli e le sollecitazioni di una complessità culturale e sociale in rapida evoluzione e impegnata costantemente a creare una proficua circolazione di idee, di risorse e di professionalità, cogliendo e interpretando le esigenze dell’ambiente socio-culturale ed economico. La scuola dell’autonomia si caratterizza come centro aggregante e di promozione culturale nel contesto territoriale, fulcro di un sistema formativo complesso e, come tale, una fondamentale risorsa per la comunità. Nel nostro territorio, il Comune e le Istituzioni scolastiche predispongono le condizioni più consone alla programmazione e alla realizzazione di un’offerta formativa rispondente e funzionale alle esigenze formative e di sviluppo della comunità locale; adottano linee di intervento comuni in un’ottica di alleanza tra l’autonomia locale e le autonomie scolastiche, quale strategia più efficace per la crescita e sviluppo di una concreta “comunità educante” nel rispetto di ruoli, competenze, attribuzioni e responsabilità proprie di ciascuna delle parti. Si continuerà a considerare quale priorità politica dell’intero Sistema d’istruzione del territorio, secondo il ruolo specifico che la Costituzione conferisce ai Comuni, la garanzia dell’universalità dell’accesso e del diritto allo studio in particolare per bambini segnati da disagio, svantaggio e disabilità. Tale garanzia sarà declinata in un’offerta di servizi costantemente programmata, verificata e modulata in termini quantitativi e qualitativi, sulla situazione delle famiglie e sui bisogni espressi . 7.1.1) Servizi educativi e Scuole dell’infanzia: La Legge 107/2015 recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ha introdotto il concetto di “sistema integrato di educazione e di istruzione” per tutti i bambini di 0-6 anni, per promuovere la continuità del percorso educativo e didattico e concorrere a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali. La stessa legge ha inserito i Servizi educativi 0/3 anni nell’ambito dell’Istruzione, non considerandoli più come servizio assistenziale a domanda individuale, ma come tappa formativa di cui ogni bambino a diritto. Per promuovere la frequenza assumiamo dunque l’impegno a: - diminuire progressivamente la quota compartecipativa del costo del Servizio Nido a carico delle famiglie; - rafforzare qualitativamente il Servizio di Nido, come modello di efficace risposta ai bisogni delle famiglie; - introdurre elementi organizzativi di flessibilità da offrire alle famiglie che utilizzano il nido durante l'anno educativo, agendo sulla composizione delle sezioni e sull'assegnazione del personale, nel rispetto, comunque, della 14
direttiva regionale relativa ai requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi; - promuovere l'attivazione di un servizio orientato a una maggiore partecipazione delle famiglie, che, pur conservando una matrice educativa - soprattutto di favore verso l'apprendimento di nuove competenze - abbia caratteristiche di accesso, funzionamento e fruizione definite in base ai differenti bisogni, da sviluppare organizzativamente nell'arco della giornata o della settimana (centro bambini-genitori, ludoteca, laboratori stabili); - rivisitare ulteriormente il vigente regolamento comunale relativo ai servizi educativi, in un’ottica di flessibilità incrementando le diverse formule di frequenza e consentendo maggiori mutamenti di scelta in corso d’anno per es. da full time a part time e viceversa oppure cambio di plesso (elementi questi ultimi che trovano conferma anche nelle segnalazioni ricevute dall’utenza negli ultimi due anni); - valorizzare la presenza di spazi già attualmente disponibili, destinandoli a uso promiscuo per una pluralità di servizi in diversi momenti della giornata e/o dell'anno; Rinnoviamo inoltre l’impegno a mantenere e a rafforzare con circolarità di relazioni e progettazioni condivise, il mantenimento del Sistema pubblico integrato con le Scuole Paritarie del Territorio, con le quali il Comune, a norma di legge, stipula convenzioni. Tali convenzioni possono configurarsi come accordi di programma definiti bilateralmente, nell'ambito dei quali l'erogazione di contributi è finalizzata alla realizzazione di obiettivi di interesse comune, concordati fra le parti con l’obiettivo di dare piena attuazione alle politiche per il diritto allo studio e allo sviluppo di una reale capacità di governo territoriale dell’offerta complessiva di servizio scolastico. L’intendimento sarà quello di attuare condizioni coerenti con la prospettiva di generalizzazione dell’offerta di servizio scolastico ed efficaci rispetto alla riduzione dei costi sostenuti dalle famiglie (interventi per l’accesso) e con obiettivi di qualificazione dell’offerta formativa complessiva di tutte le scuole appartenenti al sistema territoriale di istruzione. Si continuerà a inoltrare la richiesta di statalizzazione delle sezioni di Scuola d’Infanzia in gestione Comunale (tre sezioni). 7.1.2) Scuole primarie e secondarie di primo grado: Il Patto per la Scuola, stipulato negli scorsi anni tra il Comune e le Istituzioni scolastiche del territorio, deve essere al centro del rapporto con le Istituzioni Scolastiche, continuando a porre la persona al centro della programmazione per garantire: - l’accesso in condizioni di pari opportunità - percorsi di continuità tra i diversi ordini di scuola che possano accompagnare ogni bambino e favorirne l’inserimento - l’inclusione scolastica dei ragazzi in condizione di svantaggio personale, economico e sociale - la prevenzione della dispersione scolastica 15
- la qualificazione dell’offerta formativa, per renderla più rispondente alle differenze all’identità di ciascuno, più rispettosa dei ritmi di apprendimento - il potenziamento della capacità orientativa della scuola secondaria di primo grado, per supportare i ragazzi in un percorso di crescita nella direzione della futura scelta scolastica e del mercato del lavoro - promozione della cultura dell'infanzia nell'ambito della comunità, tramite il coinvolgimento attivo delle famiglie, la comunicazione e la partecipazione diretta non solo ai temi della gestione istituzionale, ma anche a quelli dell'accoglienza, della condivisione di esperienze e di stili educativi. Nel contesto delle politiche proprie dell’Assessorato all’Istruzione, si intende continuare a considerare come prioritaria l’attenzione all’integrazione di bambini e ragazzi in situazione di disabilità presso le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado, le scuole dell’infanzia comunali e private paritarie, i servizi Nido. In tale contesto, l’Amministrazione comunale garantisce gli interventi di competenza: - ruolo di regia nel sistema distrettuale di integrazione scolastica degli alunni con disabilità, anche in rapporto all’ambito provinciale; - interventi di appoggio educativo-assistenziale e progetti di tutoraggio per alunni residenti, durante l’anno scolastico, sia attraverso l’affidamento a terzi sia mediante forme di collaborazione e co-progettazione con l’associazionismo; - progetti rivolti ai bambini con disturbi specifici dell’apprendimento presso gli istituti comprensivi del territorio, stanziando appositi fondi trasferiti alle dirigenze scolastiche; - servizi di pre e post scuola, attraverso l’impiego di operatori qualificati nell’ambito educativo-assistenziale; - trasporto individualizzato per gli alunni disabili, mediante l’impiego di mezzi attrezzati nella disponibilità dell’appaltatore e attraverso la collaborazione con l’associazionismo locale; - sostegno economico alle famiglie in situazione di fragilità economica per favorire l’accesso alle iniziative estive organizzate nel territorio, garantendo il sostegno ai bambini e ragazzi disabili, che, in misura sempre crescente, accedono alle attività estive; - finanziamento al Centro Servizi Handicap del distretto, che svolge un ruolo determinante per le famiglie e le scuole, fornendo in comodato d’uso gratuito materiali didattici e sussidi tecnologici a supporto dell’integrazione scolastica, realizzando percorsi di formazione e aggiornamento, organizzando attività di documentazione ed orientamento . 7.1.3) Un nuovo corso di scuola superiore a Castelfranco Emilia Fra gli obiettivi più importanti del prossimo quinquennio evidenziamo che vogliamo: - Continuare a promuovere la relazione tra l’Istituto d’Istruzione Superiore Spallanzani ed il territorio, valorizzandone il ruolo di eccellenza formativa e di 16
punto di riferimento per lo sviluppo agroalimentare dell’ambito comunale e provinciale. - Perseguire l’obiettivo di avviare un nuovo indirizzo di scuola superiore, all’interno dello stesso Istituto, in dialogo con la realtà produttiva del territorio - Implementare ulteriormente l’Integrazione della Casa di lavoro all’interno del contesto urbano anche con la collocazione nella sua area: 1) di un nuovo percorso scolastico superiore e universitario che ampli l’offerta formativa, migliorando il raccordo con le propensioni di sviluppo del territorio 2) di un laboratorio di preparazione del tortellino tipico di Castelfranco Emilia che offra opportunità formative e lavorative ai reclusi della struttura 7.2 Proseguimento degli obiettivi di miglioramento dell’Edilizia scolastica sul territorio Proseguimento della gamma di interventi sull’edilizia scolastica a completamento del programma di ampliamento delle strutture, adeguamento antisismico, miglioramento impiantistico ed energetico. Fra gli interventi principali si evidenziano le scuole Don Milani di Manzolino, la scuola primaria G. Deledda di Gaggio e le scuole Marconi del capoluogo. 8) Un’Amminstrazione pubblica a misura di Cittadino: La Macchina comunale e l’Unione del Sorbara 8.1) Proponiamo di riqualificare l’edificio che ospita il Municipio con una rifunzionalizzazione degli spazi a seguito dell’apertura dello Sportello Unico del cittadin0. 8.2) Sportello unico al cittadino: piena attuazione e ulteriore implementazione dello sportello unico del cittadino, mediante un percorso sperimentale di verifica delle competenze e delle eventuali nuove attività da inserire all’interno dello sportello; 8.3) Riqualificare il complesso immobiliare denominato “Ex Ospedale”, facendolo diventare, attraverso un percorso partecipativo, una struttura nuovamente centrale nella nostra comunità. 8,4) Proseguire il percorso di riorganizzazione della macchina amministrativa attraverso la individuazione di un Servizio Amministrativo Unico che funga da centrale unica di committenza e di acquisto al fine di snellire i processi di appalto e per la specializzazione degli operatori. 8.5) Implementazione di procedure per migliorare la risposta alle segnalazioni del cittadino 8.6) Promuovere la creazione di un Ufficio unico manutenzioni con il Comune di San Cesario sul Panaro, al fine di migliorare i processi e di uniformare le attività e i tempi di intervento 8.7) Decentramento servizi comunali nelle frazioni. 8.8) Creazione dell’Ufficio Europa 8.9) Il sistema mobilità e trasporto come “problema unionale”, anche attraverso la redazione di strumenti urbanistici che guardino non solo al mero confine territoriale comunale, ma a tutta l’Unione. Questi strumenti potranno rendere l’Unione un 17
interlocutore forte verso le amministrazioni e i territori limitrofi, come Modena o Bologna, con i quali occorrerà interagire. 8.10) Proseguire il monitoraggio delle funzioni trasferite all’Unione del Sorbara per permettere il continuo miglioramento dei servizi erogati. 8,11) Studio di fattibilità finalizzato al trasferimento di ulteriori funzioni all’interno dell’Unione del Sorbara. 9) Lo Sport 365 giorni all’anno come elemento centrale di socializzazione e sani stili di vita 9.1) La Cittadella dello sport come uno dei poli attrattori ed aggregatori principali, in relazione alla Casa della Salute, alla Cittadella della Salute, al sistema scolastico, con la collaborazione del sistema sport castelfranchese. In tale area dovranno essere concentrate una serie di attività sportive, al fine di rendere il polo un contenitore aperto 365 giorni all’anno e multidisciplinare (calcio, basket, tiro con l’arco, atletica, ecc.). Nella primissima fase del quinquiennio 2019-2024 si dovrà completare la riqualificazione della zona Stadio Ferrarini già interessata da due stralci di lavori che hanno consentito l’introduzione del manto sintetico, il completo rifacimento della pista e l’inserimento di una struttura indoor dedicata all’atletica e l’allargamento dell’area di tiro con l’arco. Il terzo stralcio di questi lavori potrebbe essere costituito dalla realizzazione di una struttura indoor polifunzionale, principalmente dedicata a calcio a 5 e tennis. Questo percorso si affiancherà alla completa riqualificazione della palestra “Le Cupole”. La Cittadella dello sport dovrà inoltre essere polo attrattore per i percorsi riabilitativi legati al Centro Diurno Disabili di Castelfranco Emilia, la cui edificazione nelle immediate vicinanze è in corso. 9.2) La dotazione di strutture sportive dovrà essere ampliata con la progettazione e la realizzazione di strutture nelle frazioni di Gaggio, Manzolino, Cavazzona e con la ristrutturazione della Palestra di Piumazzo, il cui progetto è in fase di elaborazione. Si propone, inoltre, l’individuazione di un’area polifunzionale servibile da altri sport come il cricket o la possibilità di convertire una porzione di un parco pubblico in area saltuariamente utilizzabile per eventi. 9.3) Accanto alla pianificazione di nuove strutture sportive, sarà fondamentale rafforzare quelle azioni di “politica sportiva” che in questi anni sono state avviate e portate avanti. Rafforzare il ruolo del Forum dello Sport che si è già rivelato un fondamentale luogo di confronto sui vari ambiti riguardanti il mondo dello sport castelfranchese e grazie al quale vengono organizzati due importanti momenti di incontro dell’intero movimento sportivo castelfranchese: il Galà dello Sport e la “Notte bianca dello sport”. Rendere sempre più frequenti i momenti grazie a cui promuovere la “cultura dello sport”, rafforzando l’idea in base alla quale lo sport può essere strumento di diffusione di “buoni esempi”, coesione sociale, solidarietà e fondamentale elemento di crescita per bambine, bambini, ragazze e ragazzi. A tal proposito vogliamo costruire proposte in ambito scolastico e sportivo, come la creazione di squadre sportive miste, formate da bambini e ragazzi a sviluppo tipico e 18
atipico. In particolare, quest’ultima proposta sarebbe una grande occasione per sensibilizzare tutta la cittadinanza, visto il grande coinvolgimento della nostra comunità nelle realtà sportive del territorio, e soprattutto bambini e ragazzi al rispetto delle diversità; 9.4) L’Amministrazione deve mettere al centro della propria azione il percorso di collaborazione tra le società e associazioni sportive del territorio. Il rinnovo delle convenzioni conclusosi a metà 2018 ha rinnovato il “patto” di gestione dei nostri impianti, valorizzando in maniera importante l’impegno che i gestori quotidianamente mettono per rendere le nostre strutture sportive accoglienti e aperte alle migliaia di cittadini castelfranchesi che le frequentano. 19
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