Il viaggio di Dante - Loffredo Editore
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Il viaggio di Dante Itinerario interattivo per il web a cura di Bruno Aletta La trama I luoghi I personaggi
La trama 1/8 L’opera La "Divina Commedia" è un poema in versi composto da tre cantiche (la parola "cantica" significa "raccolta di canti") e narra di un immaginario viaggio che il poeta Dante compie nei tre regni dell'aldilà: nell' Inferno (prima cantica), nel Purgatorio (seconda cantica) e nel Paradiso (terza cantica). Viaggio fantastico e allegorico dello spirito umano, "la Divina Commedia“ assume un significato universale e morale e diviene trattazione di come l'uomo, attraverso i suoi meriti o demeriti, si renda degno di premi e castighi. Sandro Botticelli , Ritratto di Dante, 1495 Indice
La trama 2/8 L’Inferno Il poeta racconta che, nella notte tra il 7 e l'8 aprile del 1300, si smarrisce in un fitto bosco e non riesce a ritrovare la strada per il ritorno. Giunto ai piedi di una collina illuminata dal sole, decide di incamminarsi per quella strada, ma incontra tre animali feroci (una lonza, un leone ed una lupa) che gli impediscono il passaggio per cui Dante William Blake (1757–1827) illustration to Dante The Divine Comedy, Inferno, retrocede, impaurito e disperato, verso il bosco. Indice
La trama 3/8 Mentre il poeta fugge incontra un'ombra cui chiede aiuto. È l'ombra di Virgilio , celebre poeta latino, che si offre di aiutare Dante a ritrovare la strada: il poeta per sfuggire alle tre belve dovrà percorrere un cammino ben più lungo e faticoso, dovrà visitare il regno dei morti. Solo dopo aver attraversato l'Inferno (regno delle anime dannate), il Purgatorio (regno delle anime che dopo aver espiato i loro peccati potranno godere della luce di Dio) e il Paradiso (regno delle anime beate), Dante potrà ritornare alla vita. Jan Van der Straet (detto Giovanni Stradano o Stradanus) Dante e Virgilio , 1587 Virgilio conduce quindi Dante per la strada che porta all'Inferno. Indice
La trama 4/8 L'Inferno per Dante è una voragine a forma di imbuto rovesciato che partendo da Gerusalemme, individuata quale centro delle ANTINFERNO terre emerse, scende fin già al centro della Terra dove Lucifero giace conficcato nel ghiaccio. Nella parte superiore c'è l'Antinferno, quindi un fiume (Acheronte) che segna l'inizio dell'Inferno vero e proprio. L'Inferno è suddiviso in nove zone, chiamate da Dante cerchi, e in ogni cerchio ci sono le anime dei dannati: più ci si avvicina al centro della terra, più i cerchi si restringono, e progressivamente sono puniti i peccatori che si macchiarono in vita delle colpe più gravi. Indice
La trama 5/8 Gerusalemme Il Purgatorio Dal centro della terra, sede di Lucifero, i due poeti si incamminano per una Inferno strada che giunge in un'isola, in Emisfero boreale posizione opposta a Gerusalemme (potremmo dire con un linguaggio Emisfero geografico moderno, e del tutto australe insignificante al tempo di Dante, al "polo opposto"). Purgatorio In questa isola, unica terra emersa nell'oceano, c'è la montagna del Purgatorio. Indice
La trama 6/8 I due poeti dapprima giungono in una spiaggetta, quindi risalgono la prima parte della montagna, dove ha luogo l'Antipurgatorio e dove stazionano le anime prima di essere ammesse al luogo dell'espiazione, cioé al Purgatorio vero e proprio. Varcata la porta del Purgatorio, Dante e Virgilio salgono lungo sette zone, chiamate cornici, quindi Dante accede al Paradiso terrestre, situato alla sommità di questa montagna. Indice
La trama 7/8 Il Paradiso Virgilio abbandona Dante, ma sarà Beatrice a guidare il poeta per il resto del viaggio. Fissando gli occhi di Beatrice, incontrata nel Paradiso terrestre, Dante si ritrova, senza accorgersene, nel primo cielo, il cielo della luna, in Paradiso. Comincia quindi l'ultima parte del viaggio, l'ascesa tra le anime beate che condurrà il poeta alla visione di Dio. Anche il Paradiso è diviso in zone, in nove "cieli" concentrici racchiusi nell'Empireo, Jan G.Dorè, Dante incontra Beatrice, 1860 ca sede di Dio e delle anime beate. Indice
La trama 8/8 Nel viaggio in Paradiso ogni cielo "visitato" da Dante sotto la guida amorevole di Beatrice rappresenta una tappa di avvicinamento alla visione di Dio. Sarà san Bernardo l'ultima guida di Dante, colui che condurrà Dante alla contemplazione del mistero divino. Indice
La Divina Commedia: poema allegorico Il viaggio di Dante, oltre ad essere un viaggio I personaggi che incontra, le vicende raccontate fantastico ed immaginario, è un viaggio nascondono significati più profondi e sono allegorico. l'occasione per il poeta per esprimere le sue La Divina Commedia è ricca di allegorie, ma che idee, la sua visione del mondo, i suoi valori, il cosa è una allegoria? E' un significato più suo concetto di bene e male. profondo che sta dietro il significato letterale I valori espressi da Dante sono i valori di dei versi. Per esempio quando Dante racconta un’epoca storica lontana; ogni epoca esprime i di essersi perduto in "una selva oscura" intende suoi valori, i suoi modi di pensare e di vivere e dire che nel "mezzo del cammin" della sua vita Dante è l'espressione di un periodo (il (all'età di 35 anni circa) era caduto in una vita di Medioevo) dove c'era un fortissimo senso peccato poiché aveva smarrito la giusta strada religioso molto diverso da quello vissuto nei (che la diritta via era smarrita) di una vita retta nostri tempi. vissuta nella grazia di Dio . Tutto il viaggio di Dante è un'allegoria e il suo viaggio è un'avventura dello spirito. Indice
La lonza, il leone e la lupa Dante incontra nella selva in cui si è smarrito tre bestie feroci che gli impediscono il passaggio. Le tre belve rappresentano i vizi che impediscono al poeta di ritrovare la giusta via. La lonza, una specie di lince simile a una pantera, rappresenta la lussuria, il leone la superbia e la lupa l'avarizia. Soltanto il viaggio nell'aldilà permetterà a William Blake (1757–1827) illustration to Dante The Divine Comedy, Inferno, Dante di purificarsi e di ritornare ad una vita vissuta nella grazia di Dio.
I luoghi Il mondo dell'oltretomba immaginato da Dante è condizionato dall'idea che gli uomini del tempo avevano dell'universo. Secondo Dante (e gli uomini del tempo) la terra si trovava immobile al centro dell'universo e intorno ad essa ruotavano il sole e gli altri corpi celesti. Il pianeta terra era abitato solo nell'emisfero settentrionale (emisfero boreale), mentre l'emisfero meridionale (emisfero australe) PARADISO era sommerso dal mare. Solo dopo le scoperte geografiche del XV e del XVI secolo e la nascita della scienza moderna l'uomo avrà maggiore consapevolezza della struttura del pianeta terra e dell'universo. E' sulla base di queste PURGATORIO convinzioni geografiche (o meglio cosmologiche) che Dante disegna il suo immaginario mondo dell'oltretomba. Al centro dell'emisfero boreale, sempre secondo Dante, si trovava la città di Gerusalemme e alla parte opposta, INFERNO nell'emisfero australe, sorgeva la montagna del Purgatorio. Indice
Selva oscura PORTA DELL’INFERNO ignavi Fiume Acheronte 1° cerchio limbo 2° cerchio lussuriosi 3° cerchio golosi 4° cerchio avari e prodighi 5° cerchio STIGE iracondi e accidiosi Città di Dite 6° cerchio eretici BURATTO 1°girone fiume Flegetonte (violenti contro gli altri) 7° cerchio 2°girone Selva (violenti contro se stessi) 3°girone Landa (violenti contro Dio) 8° cerchio fraudolenti Malebolge POZZO DEI GIGANTI 9° cerchio traditori LUCIFERO I luoghi
SELVA OSCURA Selva oscura È il punto di partenza del viaggio di Dante nell'aldilà. Smarritosi in un fitto bosco (una selva oscura), Dante non riesce a ritrovare la strada. L'unica via di uscita, un colle illuminato dal sole, gli è negata da tre belve feroci, una lonza, un leone e una lupa . L'ombra del poeta Virgilio offre a Dante l'aiuto per ritrovare la strada. Solo attraversando il regno dei morti, l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, Dante potrà ritornare alla vita. Comincia quindi il viaggio di Dante all'Inferno verso il centro della Terra. Indice Inferno
PORTA DELL’INFERNO " Per me si va ne la città dolente, PORTA DELL’INFERNO per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore; fecemi la divina potestate, la somma sapïenza e 'l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate “. "Attraverso me si entra nella città del dolore, / attraverso me si va nel dolore eterno,/ attraverso me si va tra la gente dannata./ Il senso di giustizia spinse Colui che mi creò (il mio alto fattore)[Dio];/ mi crearono il sommo potere del Padre (la divina potestate),/ la somma sapienza (il Figlio) e il primo amore [lo Spirito Santo]./ Prima di me non fu creato nulla/ che non fosse eterno e io durerò in eterno./ Perdete ogni speranza, voi che Indice entrate" Inferno
Antinferno: gli ignavi Varcata la porta dell'Inferno Dante, sempre in compagnia di Virgilio, giunge nell'Antinferno. ignavi In questo luogo vi sono le anime degli "ignavi", cioè di coloro che vissero senza mai prendersi responsabilità, i vili che non ebbero coraggio di schierarsi a favore di nessun ideale. Tra queste anime dannate, che non meritano nessuna attenzione, ci sono anche quegli angeli che non parteggiarono né per Dio né per Lucifero quando l'angelo Lucifero si ribellò a Dio. Quindi Dante e Virgilio sulla barca di Caronte attraversano il fiume Acheronte e approdano al primo cerchio dell'Inferno. Indice Inferno
Fiume Acheronte Acheronte è il nome di alcuni fiumi della Fiume Acheronte mitologia greca, spesso associati al mondo degli Inferi. Secondo il mito sarebbe un ramo del fiume Stige che scorre nel mondo sotterraneo dell'oltretomba, attraverso il quale Caronte traghettava nell'Ade le anime dei morti. Il suo nome significa "fiume del dolore". Nell'Inferno (canto III) di Dante il fiume Acheronte rappresenta il confine dell'Inferno per chi arriva dall'Anti- Inferno. Indice Inferno
Primo cerchio: Limbo Nel primo dei nove cerchi dell' Inferno c' è il Limbo. In questo cerchio ci sono le anime di coloro che non ricevettero il Battesimo. limbo Queste anime, pur senza colpa, sono condannate a vivere eternamente nel desiderio di Dio. Vi sono le anime dei bambini morti prima di ricevere il Battesimo e le anime di coloro che vissero prima della venuta in Terra di Cristo. In questo cerchio Dante incontra personaggi illustri che condussero una vita meritevole ma che ebbero il destino di vivere senza la grazia di Dio, non avendo avuto la possibilità di conoscere la parola di Cristo. Indice Inferno
Secondo cerchio: i lussuriosi A guardia del secondo cerchio c'è il terribile Minosse . Malgrado le minacce del giudice infernale, Dante prosegue nel suo cammino. lussuriosi In questo cerchio ci sono le anime dei lussuriosi, cioé di coloro che non seppero frenare i loro istinti e furono travolti dalla passione amorosa. Queste anime sono condannate ad essere trascinate in eterno da un vento impetuoso che non dà loro tregua. Tra queste anime Dante incontra Francesca da Rimini e ne ascolta commosso la storia. Indice Inferno
Terzo cerchio: i golosi A guardia del 3° cerchio c'è Cerbero , orribile mostro a tre teste, ma anche questa volta Dante riesce a superare l'ostacolo del guardiano infernale con l'aiuto di Virgilio. Nel 3° cerchio scontano la loro pena eterna le anime dei golosi, e tra questi Dante incontra il suo concittadino Ciacco . golosi La storia di Ciacco è al centro del VI canto dell'Inferno. Nelle tre cantiche i "sesti canti" hanno una grande importanza perché trattano di argomenti politici. Dante era molto interessato alla vita politica della sua città e alle vicende legate al potere dell'Impero e della Chiesa sulle terre italiane e europee. In questo sesto canto dell'Inferno Dante parlerà della sua amata città, Firenze, delle questioni politiche che la riguardavano. Vedrai come nel sesto canto del Purgatorio e nel sesto canto del Paradiso il nostro poeta riprenderà Indice argomenti politici. Inferno
Quarto cerchio: avari e prodighi È il feroce Pluto che presidia il 4° cerchio. E anche lui, come i guardiani dei precedenti cerchi, è costretto a dar via libera a Dante. In questo cerchio scontano la loro pena coloro avari e prodighi che nella vita furono avari e quelli che dissiparono le loro ricchezze. Queste anime sono condannate a scontrarsi in eterno tra di loro rinfacciandosi i rispettivi peccati. Tra i bersagli di Dante, tra coloro che il poeta riteneva avari, gli uomini di Chiesa, papi e cardinali. Indice Inferno
Quinto cerchio: iracondi e accidiosi A guardia del V Cerchio c'è Flegiàs, traghettatore di anime lungo la palude Stigia, luogo dove gli iracondi e gli accidiosi, ovvero coloro che nella loro vita si iracondi e accidiosi comportarono con arroganza e con poca benevolenza verso il prossimo, sono immersi nel fango. Dante riesce a salire sulla barca di Flegiàs e, navigando tra il fango, si avvia verso la città di Dite. Tra i bersagli di Dante, tra coloro che il poeta riteneva avari, gli uomini di Chiesa, papi e cardinali. Indice Inferno
La Città di Dite Attraversata sulla barca di Flegiàs la palude Stigia, Virgilio e Dante si trovano dinanzi alle mura della Città di Dite. Il passaggio attraverso questo nuovo sbarramento risulta più difficile degli altri. La città di Dite Non bastano le parole di Virgilio a sedare i demoni infernali e le Furie , occorrerà l'intervento di un messaggero divino per consentire a Dante di entrare nella Città di Dite e poter raggiungere quindi il basso Inferno.. Indice Inferno
Sesto cerchio: gli eretici Al di là delle mura della Città di Dite Dante e Virgilio raggiungono il sesto cerchio dove le anime degli eretici sono sepolte in sepolcri infuocati. Gli eretici sono per Dante coloro che in vita eretici non credettero nell'immortalità dell'anima e per questo la loro punizione è di essere morti (in un cimitero) tra i morti dell'Inferno. In questo cerchio Dante incontra il concittadino Farinata degli Uberti, fiero capo dei Ghibellini, condannato dopo morto di eresia e Cavalcante dei Cavalcanti, padre del suo amico Guido, condannato anch' egli per essere stato eretico in vita. Indice Inferno
Buratto Per accedere nel 7°cerchio Virgilio e Dante attraversano una ripida frana presidiata dal Minotauro , guardiano con corpo di toro e testa di uomo. Virgilio pronunzia parole che imbestialiscono il guardiano infernale che, impazzito dalla Buratto rabbia, abbandona di fatto il posto di guardia consentendo così ai due poeti di entrare nel cerchio. Indice Inferno
Settimo cerchio: i violenti Il settimo cerchio è abitato dalle anime dei violenti ed è diviso in tre zone, tre gironi. Nel primo girone ci sono coloro che in vita furono violenti verso gli altri. Costoro, che in vita sparsero sangue altrui, sono ora condannati ad essere immersi in un fiume di sangue bollente, il Flegetonte. 1° girone Fiume Flegetonte (violenti contro gli altri) Le anime di coloro che furono violenti contro se 2° girone Selva (violenti contro se stessi) 3° girone Landa (violenti contro Dio ) stessi, per esempio coloro che morirono suicidi, popolano il secondo girone del settimo cerchio. In questo girone Dante si intrattiene a parlare con Pier della Vigna , ministro dell'imperatore Federico II, morto suicida. Il terzo e ultimo girone del settimo cerchio è popolato da coloro che furono violenti contro Dio, Indice bestemmiando e commettendo azioni contro di Lui. Inferno
Per raggiungere il luogo dove sono dannati i fraudolenti (coloro che vissero con l'imbroglio e la frode) Dante e Virgilio devono attraversare un profondo burrone. Viene loro in aiuto Gerione, un mostro volante che carica i due viaggiatori sulle spalle e li conduce nell'ottavo cerchio. Indice Inferno
Ottavo cerchio: i fraudolenti L'ottavo cerchio è diviso in dieci bolge (le Malebolge) ovvero dieci fosse dove sono dannate le anime dei fraudolenti, cioé di coloro che usarono l'intelligenza non a fin di bene ma per imbrogliare il prossimo. Tra queste anime dannate Dante incontra tra gli altri Ulisse , confinato tra coloro che consigliarono inganni. Ogni categoria di frodatori subisce pene diverse, Ulisse per fraudolenti esempio è avvolto dalle fiamme. di Lui. Indice Inferno
Pozzo dei Giganti Per raggiungere il luogo dove sono dannati i fraudolenti (coloro che vissero con l'imbroglio e la frode) Dante e Virgilio devono attraversare un profondo burrone. Viene loro in aiuto Gerione, un mostro volante che carica i due viaggiatori sulle spalle e li conduce nell'ottavo cerchio. Pozzo dei Giganti Indice Inferno
Nono cerchio: i traditori Il 9°cerchio è costituito da un lago ghiacciato, il Cocito, dove sono immerse le anime dei traditori. Il lago Cocito è diviso in quattro sezioni. Vi sono i traditori dei parenti, della patria, degli amici e dei propri benefattori. Dante in questo cerchio incontra tra gli altri il conte Ugolino e ne ascolta straziato la terribile storia. Al centro della Terra c'è Lucifero , gigantesco mostro a tre teste che dilania tra i suoi orribili denti i più grandi traditori del genere umano: Giuda traditore di Cristo e Bruto e Cassio che tradirono Cesare. Dante è chiamato all'ultima terribile prova prima di lasciare il regno dei dannati. Per uscire dall'Inferno si aggrappa con Virgilio al corpo di Lucifero e attraverso un sentiero tortuoso finalmente raggiunge la superficie traditori LUCIFERO terrestre dell'altro emisfero della Terra. Si conclude qui il viaggio nelle tenebre infernali e la prima cantica e inizia il Indice percorso del Poeta in Purgatorio. Inferno
I personaggi dell’Inferno Lucifero Lucifero era il più bello degli angeli ma osò Lo 'mperador del doloroso regno ribellarsi a Dio e, sconfitto, precipitò al centro da mezzo 'l petto uscìa fuor de la ghiaccia; della terra. Simbolo del male è nel punto più profondo Inferno canto XXXIV, vv. 28 - 29 dell'Inferno. E' raffigurato da Dante come un gigantesco mostro con tre facce e sei ali. Dante e Virgilio sono costretti a passare sul suo corpo, interamente conficcato nel ghiaccio, per raggiungere il sentiero che li condurrà sull'isola dove sorge il Purgatorio. Indice Inferno
I luoghi
Incontro con Catone Virgilio e Dante si trovano su una spiaggetta quando va loro incontro un vecchio. E' Catone , custode del Purgatorio che, credendo che Dante e Virgilio siano scappati dall'Inferno violando le leggi eterne, redarguisce aspramente i due poeti. Dopo che Virgilio spiega che Dante è là per volere divino, il vecchio scompare non prima di aver ordinato a Dante di lavarsi dal fango dell'Inferno, per purificarsi. I due sono ancora nell'Antipurgatorio e dovranno percorrere molta strada per giungere nelle cornici del Purgatorio. Indice Purgatorio
Arrivo della barca con le anime dei purganti Dopo che Virgilio aiuta Dante a purificarsi nelle acque della marina, ecco sopraggiungere sulla spiaggia una barca mossa dalle ali di un angelo: è la barca delle anime di coloro che, appena morti, sono trasportati dalle rive del Tevere nell'isoletta del Purgatorio. Dante riconoscerà tra quelle anime il suo amico Casella .. Indice Purgatorio
Scomunicati Dante e Virgilio si incamminano lungo i sentieri dell'Antipurgatorio. Nel tragitto Dante nota sgomento come sul suolo viene riflessa solo la sua ombra e non quella di Virgilio; il poeta latino spiega a Dante che i morti hanno corpi aerei, per cui è evidente che il suo corpo non copre la luce del sole e non produce ombra. Proseguendo nel loro cammino i due poeti incontrano un gruppo di anime: sono coloro che furono scomunicati dalla Chiesa anche se si pentirono in vita prima di morire. Tra queste anime Dante incontra il re Manfredi che racconta la sua storia. Indice Purgatorio
Primo balzo Proseguendo il loro cammino verso la porta del Purgatorio i due poeti giungono sul primo balzo. Là espiano i loro peccati coloro che tardarono per negligenza a pentirsi e ora devono restare in attesa per poter entrare in Purgatorio per un tempo pari alla durata della loro vita. Continua la faticosa salita per i due pellegrini fino a che non giungono ad un secondo balzo.. Indice Purgatorio
Secondo balzo Siamo ancora nell'Antipurgatorio e anche qui le anime sono in attesa di entrare nel regno dell'espiazione. Tra un gruppo di anime che in vita si pentirono solo in punto di morte e che morirono di morte violenta si leva la voce di una donna, Pia Tolomei , uccisa dal marito, che si raccomanda alle preghiere di Dante. Sempre sulla strada che conduce all'ingresso del Purgatorio, Dante e Virgilio incontrano un'anima solitaria a cui Virgilio si rivolge per chiedere la strada. E' Sordello, mantovano e concittadino di Virgilio, che abbraccia affettuosamente il poeta latino. Quindi l'anima si offre di accompagnare i due poeti in un luogo dove potranno riposare prima di riprendere il cammino. Indice Purgatorio
Valletta dei principi Sordello accompagna i due poeti nella Valletta dei Principi. In questo luogo vi sono le anime dei più importanti principi europei. Costoro, impegnati nei loro alti compiti, avevano trascurato la cura della propria anima fino in punto di morte. I due poeti si riposano in questa valle essendo sopraggiunta la notte Indice Purgatorio
Porta del Purgatorio Al risveglio Dante si ritrova già alle porte del Purgatorio. Santa Lucia infatti aveva prelevato Dante nel sonno e lo aveva trasportato fin lì per agevolargli il cammino. L' angelo guardiano del Purgatorio, prima di lasciar entrare il poeta nel regno delle anime espianti, gli incide sulla fronte sette "P". Esse rappresentano i sette peccati capitali che le anime purganti espieranno nelle sette cornici del Purgatorio. Ad ogni cornice il poeta espierà un peccato e gli sarà cancellata una "P", solo purificato completamente potrà accedere alla cima della montagna, sede del Paradiso terrestre. Indice Purgatorio
Prima cornice: i superbi Nella prima cornice espiano i loro peccati quelli che in vita furono superbi. Costoro in vita si pregiarono di grandi azioni e di grandi capacità, non comprendendo che le qualità terrene poco sono se non vissute con umiltà. Queste anime camminano lentamente con dei grandi massi sulle spalle, il peso del peccato. In questa cornice Dante incontra tra gli altri Oderisi di Gubbio, maestro miniaturista e amico di Dante che si trattiene con i due poeti a parlare della sua vita terrena. Indice Purgatorio
Seconda cornice: gli invidiosi Un angelo si avvicina ai due poeti, e con un colpo d'ala cancella la prima "P" dalla fronte di Dante che, alleggerito dal peccato della superbia, espiato nella prima cornice, entra nella seconda cornice. Più stretta della prima (come puoi ben vedere dalla figura man mano che si sale le cornici si assottigliano), la seconda cornice è abitata da coloro che in vita furono invidiosi. Costoro hanno le palpebre cucite con fil di ferro e poggiati con le spalle sulle pareti, ascoltano voci misteriose che predicano umiltà. Indice Purgatorio
Terza cornice: gli iracondi Dante e Virgilio giungono quindi nella terza cornice. In questa zona del Purgatorio ci sono gli iracondi, ovvero le anime di coloro che in vita si lasciarono accecare dall'ira e che ora sono avvolti da un fumo denso che impedisce loro di vedere. Dante si intrattiene a parlare con l'anima di Marco Lombardo che disserta sulla corruzione della Chiesa di Roma. Indice Purgatorio
Quarta cornice: gli accidiosi I due poeti giungono alla quarta cornice al calar del sole. Qui espiano i loro peccati gli accidiosi, ovvero coloro che in vita non manifestarono sufficiente volontà e perseveranza nelle buone azioni. In questo luogo i due poeti si fermano per la notte e Virgilio spiega a Dante come le sette cornici del Purgatorio siano luogo di espiazione dei sette vizi capitali. Indice Purgatorio
Quinta cornice: avari e prodighi Giunti nella quinta cornice, Dante e Virgilio entrano nella zona dove avari e prodighi (dissipatori di ricchezze) scontano la loro pena prima di raggiungere l'eterna beatitudine. Queste anime giacciono stese con il volto rivolto verso terra e pregano recitando salmi. Un improvviso terremoto scuote la montagna del Purgatorio. La terra del Purgatorio trema ogni qualvolta un'anima, purificata dal peccato, è pronta a salire in Pardiso. L'anima che ha concluso il periodo dell'espiazione è quella di Stazio , poeta latino. Stazio si presenta a Dante e Virgilio e con loro prosegue il cammino verso la sesta cornice. Indice Purgatorio
Sesta cornice: i golosi Mentre i tre poeti proseguono il loro camino, s'imbattono in uno strano albero dai frutti odorosi. Sono nella sesta cornice, la zona riservata ai golosi. Queste sono anime magrissime e, proprio perchè furono golose in vita, espiano il loro peccato con il digiuno e con il desiderio del cibo. Tra queste Dante riconosce l'amico fiorentino Forese Donati che si intrattiene a parlare delle donne fiorentine. Indice Purgatorio
Settima cornice: i lussuriosi Nella settima ed ultima cornice espiano i loro peccati coloro che in vita furono lussuriosi. Come hai potuto notare, nelle cornici del Purgatorio sono puniti per lo più gli stessi peccati che erano causa di dannazione eterna nell'Inferno. I peccatori che popolano il Purgatorio ebbero tutti modo di pentirsi delle loro colpe per cui, dopo un periodo più o meno lungo di espiazione, potranno godere della luce di Dio in Paradiso. I lussuriosi del Purgatorio, avvolti tra le fiamme, elevano canti inneggianti la castità. Tra le anime che Dante incontra in questa cornice, c'è anche quella di Guido Guinizzelli, poeta del 1200, considerato da Dante maestro di poesia. Indice Purgatorio
Paradiso terrestre Per accedere all'Eden Dante attraversa insieme a Virgilio e a Stazio una barriera di fuoco che avvolge la settima cornice. Lo scenario cambia totalmente: il Paradiso terreste si presenta come un'amena foresta dove i fiori emanano un profumo intenso e le acque sgorgano limpidissime. Qui Dante incontra Matelda che spiega ai tre poeti la natura del Paradiso terreste. Finalmente su un carro trionfale appare a Dante, con il volto velato, Beatrice. L'apparizione dell'anima beata coincide con la sparizione di Virgilio. La guida amorevole e paterna, che ha condotto Dante nel viaggio attraverso l'Inferno e il Purgatorio, ha esaurito il suo compito e torna donde era venuto, nel limbo. Beatrice si rivolge a Dante con severità esigendo dal poeta una confessione dei suoi peccati, quindi Dante è condotto da Matelda a immergersi nel fiume Leté (dove si dimenticano i peccati) e nel fiume Eunoè (dove si rafforza la memoria del bene). Ora il poeta è veramente Indice pronto per il viaggio in Paradiso. Purgatorio
PARADISO 9° cielo Primo Mobile 8° cielo delle stelle fisse 7° cielo di Saturno 6° cielo di Giove 5° cielo di Marte 4° cielo del Sole 3° cielo di Venere 2° cielo di Mercurio 1° cielo della Luna I luoghi
1° cielo della Luna Dante, fissando gli occhi di Beatrice , che a sua volta rivolge lo sguardo in direzione del sole, ascende verso il primo cielo attraverso la sfera di fuoco. Dante può salire in cielo poiché è ormai libero da ogni peccato, e la sua anima pura è attirata dalla naturale tendenza a salire verso Dio. Il primo cielo è il cielo della luna. Dante qui incontra gli spiriti che, impediti da azioni violente, non potettero tenere fede ai voti monacali. Tra questi ascolta le parole di Piccarda che racconta con serenità la sua terribile storia. 1° cielo della Luna Indice Paradiso
2° cielo di Mercurio Dante, sempre guidato da Beatrice, sale al cielo di Mercurio, cielo degli spiriti attivi, ciò è delle anime di coloro che meritarono fama e gloria. Qui incontra l'anima dell'imperatore Giustiniano . Nel sesto canto del Paradiso Giustiniano narra le vicende dell'aquila, simbolo imperiale, dai tempi dell'Impero romano fino alle vicende che ancora tormentavano l'Europa e l'Italia al tempo di Dante. 2° cielo di Mercurio Indice Paradiso
3° cielo di Venere Più Dante si avvicina all'Empireo, sede di Dio, più il volto di Beatrice diventa luminoso. Nel terzo cielo, il cielo di Venere, vanno incontro a Dante gli spiriti amanti del bene, coloro i quali vissero sotto l'influsso del pianeta dell'amore. Tra questi spiriti c'è quello di Carlo Martello, giovane re della famiglia angioina, morto all'età di ventiquattro anni. 3° cielo di Venere Indice Paradiso
4° cielo del Sole Nel cielo del Sole Dante incontra lo spirito dei sapienti, di coloro che si distinsero per acume teologico, filosofico e scientifico. Queste anime gli si presentano disposte in tre corone concentriche. Tra questi spiriti beati si leva la voce di san Tommaso d'Aquino che, pur appartenendo all'ordine religioso dei domenicani e non dei francescani, tesse un memorabile elogio alla figura di san Francesco d'Assisi in una delle pagine più 4° cielo del Sole celebri della "Divina Commedia". Gli fa eco il francescano san Bonaventura che elogia la vita di san Domenico, fondatore dell'ordine domenicano. Indice Paradiso
5° cielo di Marte Nel cielo di Marte si trovano gli spiriti degli uomini che combatterono per la fede e che furono protagonisti di azioni degne di essere ricordate in eterno. E' qui che Dante incontra l'anima di un suo avo, Cacciaguida, che combatté e trovò la morte in Terra Santa al tempo delle Crociate. Cacciaguida parla a Dante della Firenze al tempo in cui era vissuto, città nobile e pia tanto diversa dalla città in cui vive Dante, 5° cielo di Marte corrotta e violenta. Il trisavolo del poeta predice inoltre al suo discendente il prossimo esilio. Indice Paradiso
6° cielo di Giove Dal cielo di Marte Dante e Beatrice salgono al cielo di Giove. Le anime di questo cielo sono quelle degli spiriti giusti. Esse si dispongono formando un'immagine raffigurante un'aquila. L'aquila è il simbolo dell'impero, giustizia divina in terra. La figura dell'aquila, composta dagli spiriti, diviene unica voce e disserta sulla vera giustizia, accusando la 6° cielo di Giove Chiesa e i regnanti europei del tempo di essere, con i loro comportamenti, contrari alla parola di Cristo. Indice Paradiso
7° cielo di Saturno Dante e Beatrice raggiungono quindi il settimo cielo, quello di Saturno, sede degli spiriti contemplativi. Tali spiriti non cantano e Beatrice non sorride più, il canto degli spiriti e il sorriso di Beatrice non potrebbero essere sostenuti da Dante. L'Empireo, dimora di Dio, si sta avvicinando e lo splendore e la magnificenza dei luoghi va progressivamente aumentando. 7° cielo di Saturno In questo cielo San Benedetto si rivolge a Dante, formulando un atto d'accusa contro la corruzione dei conventi dell'ordine benedettino, da lui fondato. Indice Paradiso
8° cielo delle stelle fisse Dante e Beatrice salgono lungo una scala dorata che conduce all'ottavo cielo, il cielo delle stelle fisse. Da qui Dante riesce a scorgere in lontananza la terra che gli appare come un punto piccolissimo. Questa visione dà al poeta il senso di come siano insignificanti le vicende terrestri in confronto allo splendore del 8° cielo delle stelle fisse cosmo e alla luce divina. In questo cielo Dante ha la visione di Maria e di Cristo che gli appaiono come figure sfolgoranti: la luce che emanano è così abbagliante che Dante non riesce a reggerne la vista. Le visioni di Cristo e Maria scompaiono per far ritorno all'Empireo e Dante viene interrogato dalle anime di San Pietro, Santo Iacopo e San Giovanni. Dante dovrà rispondere alle domande di questi santi per dimostrare di essere degno di Indice salire fin al cospetto della luce di Dio. Paradiso
9° cielo Primo mobile Il nono cielo racchiude tutti gli altri cieli. E' il primo mobile, ovvero è l'origine del movimento di tutti gli altri cieli. Questo è il cielo più vicino all'Empireo, dimora di Dio, di lì Dante intravede, riflesso negli occhi di Beatrice, un punto luminoso. 9° cielo Primo Mobile Quando il poeta volge direttamente lo sguardo verso la fonte di luce, è costretto a distogliere lo sguardo, tanto è abbagliante la luminosità di quel punto. E' la luce di Dio, origine di tutto l'universo. Indice Paradiso
La Rosa dei Beati Dante, sempre guidato da Beatrice, giunge nell'Empireo. I beati sono disposti in modo da formare l'immagine di una rosa. Le anime dei beati, che erano andate incontro a Dante nel suo viaggio attraverso i nove cieli, appaiono nell'Empireo con le loro sembianze umane e sono ora riconoscibili al poeta. Beatrice riprende il suo posto nella candida rosa dei beati e affida Dante a san Bernardo, santo particolarmente devoto alla Vergine Maria, per l'ultima parte del viaggio. San Bernardo rivolge alla Vergine Maria una preghiera affinché sia concesso a Dante il privilegio di godere da vivo della visione di Dio. Quando Dante è invitato dai beati a rivolgere lo sguardo verso l'alto è folgorato dalla luce di Dio e riesce a penetrare nel mistero divino. Con questa immagine si conclude il poema. Il nono cielo racchiude tutti gli altri cieli. E' il primo mobile, ovvero è l'origine del movimento di tutti gli altri cieli. Questo è il cielo più vicino all'Empireo, dimora di Dio, di lì Dante intravede, riflesso negli occhi di Beatrice, un punto luminoso. Quando il poeta volge direttamente lo sguardo verso la fonte di luce, è costretto a distogliere lo sguardo, tanto è abbagliante la luminosità di quel punto. Indice E' la luce di Dio, origine di tutto l'universo. Paradiso
I PERSONAGGI PARADISO Beatrice Piccarda Giustiniano Tommaso Cacciaguida d’Aquino Catone Casella Manfredi Pia Tolomei Sordello Oderisi Stazio Forese Matelda INFERNO Virgilio Caronte Minosse Francesca Cerbero Ciacco Pluto Flegiàs Furie Farinata Pier Minotauro Ulisse Ugolino Lucifero delle Vigne Indice
I personaggi dell’Inferno Virgilio Virgilio, grande poeta latino del I secolo a. C., è la guida di Dante nel viaggio che il poeta compie nell'Inferno e nel Purgatorio. Egli è collocato da Dante Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, nel limbo, zona dell'Inferno dove scontano le loro e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto pene coloro i quali, vissuti prima della venuta di Cristo sulla terra, non avevano avuto la possibilità di vivere nel tempo de li dèi falsi e bugiardi. nell'amore di Dio. Per volontà divina a Virgilio sarà concesso di accompagnare Dante nel suo viaggio Poeta fui, e cantai di quel giusto anche in Purgatorio e solo alle soglie del Paradiso figliuol d'Anchise che venne di Troia, terrestre il poeta sarà affidato ad altra guida. Virgilio è visto come maestro di saggezza ed è guida poi che 'l superbo Ilïón fu combusto. spirituale per Dante nella prima parte del suo viaggio. Virgilio "poeta" è fonte di ispirazione per Dante anche Inferno canto I, vv. 70 - 75 perché lo scrittore latino, nella sua "Eneide", parlò di un viaggio dell'eroe Enea nell'Ade; Dante prese spunto dal poema virgiliano per la caratterizzazione di I personaggi molti personaggi infernali della "Divina Commedia“.
I personaggi dell’Inferno Caronte Caronte è il primo demone che Dante incontra nel Ed ecco verso noi venir per nave suo viaggio nel regno delle anime dannate. un vecchio, bianco per antico pelo, Egli è il traghettatore delle anime che dall'Antinferno devono attraversare il fiume gridando: « Guai a voi, anime prave! infernale Acheronte per raggiungere i luoghi di dannazione. Non isperate mai veder lo cielo: Il vecchio Caronte non vuole che Dante salga sulla i' vegno per menarvi a l'altra riva barca, ma Virgilio lo zittisce: se Dante è lì è perché ciò è voluto da Dio. ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo. Caronte traghettatore infernale non è un'invenzione di Dante, già Virgilio nell'Eneide fa Inferno canto III, vv. 82 – 87 riferimento al terribile Charon che accompagnava, con la sua barca, le anime nel regno dei morti. “. I personaggi
I personaggi dell’Inferno Minosse Minosse è uno dei demoni infernali che Dante colloca a guardia delle varie zone dell'Inferno. Stavvi Minos orribilmente, e ringhia: Terribile giudice delle anime dannate, presidia il secondo cerchio dell'Inferno. essamina le colpe ne l'intrata; Minosse ha una lunghissima coda che avvolge intorno al corpo per indicare a quale cerchio sono giudica e manda secondo ch' avvinghia. destinate le anime che a lui si presentano. Inferno canto V, vv. 4 - 6 Come per altri demoni infernali, anche per questo personaggio Dante prende ispirazione dall' "Eneide" virgiliana. I personaggi
I personaggi dell’Inferno Francesca Nel V canto dell'Inferno, uno dei più famosi del poema dantesco, viene narrata la storia di Francesca e Paolo. Francesca è un personaggio realmente esistito, ella fu uccisa dal marito che l'aveva sorpresa con l'amante, il Amor,ch'a nullo amato amar perdona, cognato Paolo. Tale episodio avvenne al tempo in cui Dante visse e il poeta trae spunto dalla vicenda per mi prese del costui piacer sì forte, parlare del peccato della lussuria, cioè del sentimento che acceca la ragione e che allontana da Dio. che, come vedi, ancor non m'abbandona. L'anima di Francesca, avvinghiata in eterno a quella Inferno canto V, vv. 103 - 105 dell'amante Paolo, racconta a Dante la sua vicenda, il suo genuino amore per il cognato e l'emozione del 4-6 loro primo bacio. Francesca è per Dante una peccatrice, si è lasciata trasportare dalla passione e quindi è dannata per sempre; il poeta però sembra nutrire grande comprensione per la donna ed è tanto commosso nell'ascoltare il suo racconto, che sviene I personaggi dall'emozione.
I personaggi dell’Inferno Cerbero Cerbero, bestia con tre teste, è a guardia del cerchio dei golosi. Cerbero, fiera crudele e diversa, Simbolo della voracità, questo demone tenta di fermare il cammino di Dante, ma proprio l' con tre gole caninamente latra ingordigia lo distoglierà dal suo compito di sovra la gente che quivi è sommersa. guardiano. Virgilio per distrarlo gli lancia manciate di fango e l'orribile demone si Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra, avventa su quel putrido pasto divorandolo. In tal modo i due pellegrini possono continuare e 'l ventre largo, e unghiate le mani; indisturbati il loro viaggio. graffia li spirti, ed iscoia ed isquatra. Anche per il personaggio Cerbero, come per altri demoni infernali, Dante prende spunto Inferno canto VI, vv. 13 - 18 6 dalla mitologia classica. Virgilio per esempio nella sua "Eneide" pone il mostro Cerbero a guardia dell'Averno. I personaggi
I personaggi dell’Inferno Ciacco I "sesti canti" della Divina Commedia trattano di argomenti politici. Nel terzo cerchio, Dante incontra Ed elli a me: «La tua città, ch'è piena Ciacco e lo interroga sulle sorti dell'amata Firenze e sui motivi per cui in quella città ci sia tanta discordia. d'invidia sì che già trabocca il sacco, Ciacco parla delle lotte che insanguineranno Firenze e del degrado morale in cui è caduta quella città, seco mi tenne in la vita serena. divorata dall'invidia, dalla superbia e dall'avarizia dei Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: suoi cittadini. È evidente che Dante fa parlare un personaggio della sua opera per esprimere il suo per la dannosa colpa de la gola, punto di vista, le sue idee su ciò che accadeva in quegli anni a Firenze. Dante era stato esiliato dalla sua città; come tu vedi, a la pioggia mi fiacco. egli, pur appartenendo ad una fazione tra quelle in Inferno canto VI, vv. 49 – 54 lotta per il potere, condanna personaggi di ambedue le fazioni. Infatti pone nell'Inferno gli uomini non per le loro idee, ma per la loro avidità e tutti coloro che avevano contribuito a creare discordia e odio. I personaggi
I personaggi dell’Inferno Pluto Pluto nella mitologia classica era la divinità Pape Satàn, pape Satàn aleppe!», della ricchezza. D ante quindi lo pone a guardia del quarto cominciò Pluto con la voce chioccia; cerchio dove scontano la pena le anime di coloro che in vita furono avari o dissiparono Inferno canto VII, vv. 1 - 2 le loro ricchezze. Il demone infernale tenta di fermare Dante con parole oscure e minacciose, ma ancora una volta l'intervento di Virgilio zittirà il terribile guardiano. I due poeti così proseguiranno nel loro cammino I personaggi
I personaggi dell’Inferno Flegiàs Personaggio mitologico già menzionato da Virgilio nell' "Eneide", Flegiàs è simbolo dell'ira Corda non pinse mai da sé saetta violenta. che sì corresse via per l'aere snella, Nel poema dantesco è il nocchiero della palude com'io vidi una nave piccioletta Stigia, quinto cerchio dell'Inferno, dove le anime degli iracondi e degli accidiosi sono venir per l'acqua verso noi in quella, sommerse nel fango. sotto 'l governo d'un sol galeoto, Veloce come una saetta, compare dinanzi a che gridava: «Or se' giunta, anima fella!». Dante rivolgendogli parole minacciose. Sarà Virgilio a costringere Flegiàs a prendere sulla barca i due pellegrini che altrimenti non Inferno canto VIII, vv. 8 - 18 avrebbero potuto attraversare la melmosa palude. Dante e Virgilio in tal modo possono proseguire il cammino verso la città di Dite. I personaggi
I personaggi dell’Inferno Furie Le terribili Furie sono a guardia della città di Quest'è Megera dal sinistro canto; Dite, luogo che segna l'ingresso nel basso inferno. quella che piange dal destro è Aletto; Nella mitologia classica le Furie erano divinità Tesifón è nel mezzo»; e tacque a tanto. del mondo sotterraneo; orrende nell'aspetto esse avevano serpenti al posto dei capelli. Con l'unghie si fendea ciascuna il petto; Aletto rappresenta il furore, Tisifone la vendetta e Megera l'ira. battiensi a palme e gridavan sì alto, Solo l'intervento di un messo divino sederà i ch'i' mi strinsi al poeta per sospetto. terribili mostri e permetterà ai due poeti di proseguire il loro cammino. Inferno canto IX, vv. 46 - 51 I personaggi
I personaggi dell’Inferno Farinata degli Uberti Farinata degli Uberti era un uomo politico «S'elli han quell'arte», disse, «male appresa, fiorentino molto famoso ai tempi di Dante. Vissuto poco prima del poeta, era stato il capo dei ciò mi tormenta più che questo letto. Ghibellini della sua città (la fazione politica che sosteneva l'impero nella sua lotta contro la Chiesa Ma non cinquanta volte fia raccesa per il predominio in Italia e in Europa). la faccia de la donna che qui regge, Esiliato dalla sua città, Farinata fu condannato dopo morto per eresia e le sue spoglie, che che tu saprai quanto quell'arte pesa. riposavano nella Chiesa di S. Reparata, furono dissotterrate. Inferno canto X, vv. 77 – 81 Il colloquio di Farinata con Dante, oggetto del X canto dell'Inferno, è incentrato sulle lotte politiche della Firenze del tempo. Farinata, spiegando come i dannati dell'Inferno pur non conoscendo il presente possano predire il futuro, annuncia a I personaggi Dante il prossimo esilio che il poeta dovrà subire.
I personaggi dell’Inferno Minotauro Il Minotauro, mostro mezzo uomo e mezza bestia, è e 'n su la punta de la rotta lacca anch'esso figura appartenente alla mitologia classica. l'infamïa di Creti era distesa Dante lo immagina come toro con la testa d'uomo, che fu concetta ne la falsa vacca; al contrario della tradizione mitologica che lo raffigura come uomo con testa bovina. e quando vide noi, sé stesso morse, Il Minotauro è il custode del settimo cerchio, il cerchio dei violenti. sì come quei cui l'ira dentro fiacca. Egli si presenta come enorme bestione immobile Inferno canto XII, vv. 11 – 15 disteso sulle rocce della rupe che separa il 6° dal 7° cerchio. Alle parole di Virgilio si imbestialisce e, perdendo il controllo di se stesso, lascia via libera ai due poeti che così possono raggiungere la zona infernale dove scontano la loro pena i violenti. I personaggi .
I personaggi dell’Inferno Pier delle Vigne Le anime di coloro che in vita furono violenti contro Allor porsi la mano un poco avante se stessi, nel poema dantesco sono state e colsi un ramicel da un gran pruno; trasformate in piante. Dante su invito di Virgilio, spezza il ramo di un e 'l tronco suo gridò: «Perché mi schiante?». albero ed assiste ad una scena agghiacciante: l'albero a cui ha divelto il ramo sanguina e si Da che fatto fu poi di sangue bruno, lamenta. ricominciò a dir: «Perché mi scerpi? Le parole che si odono sono quelle di Pier della Vigna che racconta la sua storia; accusato non hai tu spirto di pietade alcuno? ingiustamente di aver tradito il suo signore, l'imperatore Federico II, di cui era ministro e Inferno canto XIII, vv. 31 - 36 consigliere, non seppe resistere al dolore e si tolse la vita. I personaggi
I personaggi dell’Inferno Ulisse Nel cerchio dove risiedono coloro che vissero con la frode e l'imbroglio, Dante incontra gli eroi greci Ulisse e Diomede. Essi si presentano a Dante come una fiamma a Considerate la vostra semenza: due punte. La fama di Ulisse era grande nel medioevo, fatti non foste a viver come bruti, ma probabilmente Dante non conosceva il testo dell'Odissea dove erano narrate le vicende dell'eroe ma per seguir virtute e canoscenza'. greco; infatti Ulisse viene visto solo come colui che ingannò i Troiani con lo stratagemma del cavallo di Troia. Inferno canto XXVI, vv. 118 - 120 Quindi è giudicato da Dante come un frodatore che merita le pene dell'Inferno. L'anima di Ulisse racconta a Dante l'evento che lo condusse a morte. L'eroe e i suoi compagni morirono inghiottiti dalle acque nel tentativo folle di superare con la nave le Colonne di Ercole (attuale stretto di Gibilterra), ovvero quel luogo che gli antichi consideravano essere il confine del mondo. In tal modo Dio aveva punito la follia di un eroe che non seppe I personaggi frenare con l'umiltà la smisurata voglia di conoscenza.
I personaggi dell’Inferno Il conte Ugolino Nel nono cerchio, dove sono dannate le anime dei traditori, agli occhi di Dante e Virgilio si presenta una scena tra le più cupe di tutto il poema. Un uomo si sta La bocca sollevò dal fiero pasto avventando sulla testa del suo vicino, addentandola con quel peccator, forbendola a' capelli ferocia. È il conte Ugolino che morde il capo dell'arcivescovo Ruggiero degli Ubaldini. Interrompendo il del capo ch'elli avea di retro guasto. macabro pasto, Ugolino racconta la sua storia a Dante. Rinchiuso con i figlioletti in una torre dall' arcivescovo Inferno canto XXXIII, vv. 1 - 3 Ruggiero per divergenze politiche, il conte fu lasciato morire di fame insieme ai suoi piccoli. La vicenda narrata nella Divina Commedia si riferisce ad un fatto realmente accaduto al tempo di Dante. Ugolino e Ruggiero rappresentano gli esempi di coloro che, nella lotta politica, non esitarono a tradire e a commettere i crimini più efferati per la brama di potere. Ugolino è collocato nel cerchio dei traditori proprio perché in vita fu accusato di I personaggi aver tradito la sua fazione politica per interessi personali.
I personaggi dell’Inferno Lucifero Lucifero era il più bello degli angeli ma osò Lo 'mperador del doloroso regno ribellarsi a Dio e, sconfitto, precipitò al centro da mezzo 'l petto uscìa fuor de la ghiaccia; della terra. Simbolo del male è nel punto più profondo Inferno canto XXXIV, vv. 28 - 29 dell'Inferno. E' raffigurato da Dante come un gigantesco mostro con tre facce e sei ali. Dante e Virgilio sono costretti a passare sul suo corpo, interamente conficcato nel ghiaccio, per raggiungere il sentiero che li condurrà sull'isola dove sorge il Purgatorio. I personaggi
I personaggi del Purgatorio Catone Lucifero La figuraera Lucifero delil vecchio e austero più bello custode degli angeli ma osòdel «Chi siete voi che contro al cieco fiume Purgatorio non e,è sconfitto, frutto d'invenzione, ma fa ribellarsi a Dio precipitò al centro riferimento della terra. ad un personaggio storico ben fuggita avete la pregione etterna?», definito. Simbolo del male è nel punto più profondo diss'el, movendo quelle oneste piume. Si tratta di Marco Porcio Catone, detto dell'Inferno. l'Uticense, acerrimo E' raffigurato nemico da Dante comedi un Cesare, che si gigantesco «Chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, suicidò pertrenon mostro con facceassistere e sei ali. alla caduta della Repubblica, di cuisono Dante e Virgilio era acceso sostenitore. costretti a passare sul suo uscendo fuor de la profonda notte Per Dante corpo, quindi è unconficcato interamente esempio di nelseverità morale ghiaccio, per che sempre nera fa la valle inferna? eraggiungere forza interiore. il sentiero che li condurrà sull'isola Catone tenta dove sorge di fermare Virgilio e Dante perché il Purgatorio. Purgatorio canto I, vv. 40 - 45 pensa che i due siano fuggiti dall'Inferno, violando le leggi di Dio: lascerà passare i due pellegrini solo quando capirà che il viaggio di I personaggi Dante si sta compiendo per volontà di Dio.
I personaggi del Purgatorio Casella Lucifero Casella, Lucifero musicista era il più fiorentino, bello degliera un amico angeli di ma osò Io vidi una di lor trarresi avante Dante. ribellarsi a Dio e, sconfitto, precipitò al centro Ildella colloquio terra. tra i due, nel secondo canto del per abbracciarmi, con sì grande affetto, Purgatorio, Simbolo delè malemoltoè affettuoso, nel punto epiù permette di profondo che mosse me a far lo somigliante. confermare dell'Inferno. la non materialità dei corpi delle anime. E' raffigurato da Dante come un gigantesco Ohi ombre vane, fuor che ne l'aspetto! Dante mostrotenta con tretre volte facce di ali. e sei abbracciare l'amico e per tre evolte Dante il tentativo Virgilio fallisceaproprio sono costretti passareperché sul suoil tre volte dietro a lei le mani avvinsi, corpo corpo,diinteramente Casella è aereo (composto conficcato nel di aria). per ghiaccio, e tante mi tornai con esse al petto. A Dante cheil gli raggiungere chiedeche sentiero come mai solosull'isola li condurrà in quel momento dove sorgesia approdato al Purgatorio essendo il Purgatorio. Purgatorio canto II, vv. 76 - 81 già morto da tempo, Casella risponde che l'Angelo nocchiero che traghetta le anime in Purgatorio accoglie nella sua barca chi e quando I personaggi vuole, seguendo il giudizio di Dio.
I personaggi del Purgatorio Manfredi Lucifero Manfredi Lucifero era erail figlio naturale più bello dell'imperatore degli angeli ma osò Poi sorridendo disse: «Io son Manfredi, Federico ribellarsi II. a Dio e, sconfitto, precipitò al centro Fu u re della di Napoli e di Sicilia; scomunicato dalla terra. nepote di Costanza imperadrice; Chiesa Simboloin del quanto maleaccusato di aver è nel punto piùusurpato profondoil ond'io ti priego che, quando tu riedi, regno del nipote, Manfredi fu osteggiato con dell'Inferno. forza dai papi del E' raffigurato da tempo. Dante Fucomesconfitto e ucciso a un gigantesco vadi a mia bella figlia, genitrice Benevento dall'esercito mostro con tre del francese Carlo facce e sei ali. d'Angiò, Dante e chiamato dalla Virgilio sono Chiesa per costretti contrastarlo. a passare sul suo de l'onor di Cicilia e d'Aragona, Dante corpo, incontra Manfredi interamente nell'Antipurgatorio conficcato tra nel ghiaccio, per e dichi 'l vero a lei, s'altro si dice. coloro i quali ilerano raggiungere morti sentiero chescomunicati li condurrà esull'isola si erano pentiti in punto dove sorge di morte. il Purgatorio. Purgatorio canto III, vv. 112 - 117 Manfredi, nel suo colloquio con Dante, ammette di essersi macchiato di colpe gravissime e glorifica la bontà divina pronta ad accogliere i I personaggi sinceri pentimenti dei peccatori.
I personaggi del Purgatorio Pia Tolomei Lucifero Lucifero Nel secondo era il balzo più bello dell'Antipurgatorio degli angeli maDante osò ribellarsi un incontra a Dio gruppo e, sconfitto, di anime di precipitò coloro che al centro ebbero «ricorditi di me, che son la Pia; dellamorte una terra.violenta. Siena mi fé, disfecemi Maremma: Simbolo Tra questedel anime malesi èleva nellapunto voce dipiùPiaprofondo Tolomei, dell'Inferno. morta ammazzata dal marito, forse per motivi di salsi colui che 'nnanellata pria E' raffigurato da Dante come un gigantesco interesse. mostro In pochicon e suggestivi tre facce e versi, sei ali.Pia fa solo un vago disposando m'avea con la sua gemma». Dante e Virgilio riferimento alla sua sono morte. costretti a passare sul suo Purgatorio canto V, vv. 133 - 136 corpo, In Purgatorio interamente le anime conficcato hanno un neltono ghiaccio, moltoper più raggiungererispetto distaccato il sentiero a quelle che li dell'Inferno condurrà sull'isola circa gli dove sorge eventi dellailloro Purgatorio. vita passata: i loro pensieri sono essenzialmente rivolti al momento in cui, terminata l'espiazione dei peccati, potranno godere della luce di Dio. I personaggi
Puoi anche leggere