PROGRAMMA CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE - Aware Lab
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PROGRAMMA CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE Corsi di formazione e aggiornamento professionale aziendali e interaziendali SICUREZZA E QUALITÀ IN LABORATORIO La filosofia dei nostri corsi è dare la priorità all’uomo rispetto alla tecnologia. Puntiamo a migliorare la consapevolezza dei lavoratori in relazione al ruolo che svolgono e alle conseguenze di ciascuna azione, al fine di salvaguardare la sicurezza propria e altrui. Traiamo spunto da situazioni reali e quotidiane di laboratorio, per stimolare a riflettere e incentivare il dibattito in aula. Da ciò ricaviamo principi e metodi orientati alla sicurezza e all‘efficienza dei processi. Il tutto in prospettiva di un‘applicazione pratica di quanto emerso. La docenza è affidata a formatori qualificati. Aware Lab è Centro di Formazione AiFOS (Associazione italiana For- matori e Operatori della Sicurezza sul lavoro). L’attività didattica è erogata in conformità all’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011. Secondo quanto previsto dagli articoli 36, 37 e 73 del Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i., vige l’obbligo di formazione speciale per il personale esposto a rischi specifici derivanti dall'utilizzo di attrezzature di lavoro, mentre gli articoli 227, 239 e 278 prevedono tale formazione circa i rischi da agenti chimici, cancerogeni e rischi da agenti biologici). I corsi di formazione e aggiornamento professionale sono disponibili in edizione interaziendale (organizzati in date predefinite presso sedi di Aware Lab) e in edizione aziendale, esclusivamente riservati al personale aziendale e svolti presso la sede del committente. CORSI AZIENDALI I corsi di formazione e aggiornamento professionale rivolti alle aziende sono personalizzabili secondo le effetti- ve necessità del committente. Il costo è definito tramite preventivo scritto e la data viene concordata al momento dell’ordine. Si consiglia di non superare i 25 partecipanti per aula. CORSI INTERAZIENDALI Sono organizzati da Aware Lab presso sedi predefinite. Informazioni relative al tipo di corso, alla data, alla sede e agli orari sono disponibili sul sito www.awarelab.it L’erogazione dei corsi è vincolata a un numero minimo di partecipanti. Si consiglia di prenotare in largo anticipo i posti disponibili. Il pagamento è richiesto entro la data del corso. AWL si riserva di modificare le date dei corsi, previa comunicazio- ne a coloro che si sono già iscritti. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Indirizzo email: info@awarelab.it • Telefono segreteria: 338.6631009 Aware Lab srl - www.awarelab.it email: info@awarelab.it Telefono segreteria: 338.6631009 Professionisti ex Legge 4/2013 Registro Formatori Qualificati AIFOS Corsi di formazione e aggiornamento professionale aziendali e interaziendali 2
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE Indice Corsi di formazione e aggiornamento professionale aziendali e interaziendali......................................................................... 2 Referenze.................................................................................................................................................................................. 4 Formazione del personale che opera IN laboratorio.................................................................................. 5 M1 • Protezione del personale esposto a rischio chimico in laboratorio: cappe chimiche e armadi di sicurezza...................... 6 M2 • Protezione dal rischio biologico in laboratorio.................................................................................................................. 7 M4 • Protezione dai rischi chimico e biologico in laboratorio.................................................................................................... 8 M5 • Protezione dai rischi chimico e biologico nel laboratorio di Anatomia Patologica............................................................. 9 M6 • Protezione del personale addetto alla preparazione di farmaci chemioterapici antiblastici............................................ 10 M8 • Protezione dal rischio biologico del personale che opera in laboratori di sicurezza PCL/BSL 3....................................... 11 M10 • Scelta e utilizzo dei DPI per il laboratorio..................................................................................................................... 12 M11 • Elementi di primo soccorso in laboratorio..................................................................................................................... 13 M12 • Utilizzo consapevole dei cancerogeni in laboratorio..................................................................................................... 14 M13 • Gestione dello smaltimento dei rifiuti in laboratorio..................................................................................................... 15 M14 • Formazione obbligatoria specifica del personale che opera in laboratorio................................................................... 16 M15P • Formazione obbligatoria aggiuntiva per preposti di laboratorio.................................................................................. 17 M15R • Formazione obbligatoria aggiuntiva per responsabili dell’attività didattica e di ricerca in laboratorio (RADRL)......... 18 M15D • Formazione obbligatoria Dirigenti.............................................................................................................................. 19 M16A • Tecniche operative per l’uso efficace e in sicurezza della microscopia a fluorescenza e confocale............................ 20 M16B • Tecniche operative per l’uso efficace della microscopia ottica................................................................................... 21 M16C • Acquisizione e analisi consapevole di immagini scientifiche...................................................................................... 22 M18 • Elementi di buona prassi e gestione della sicurezza in colture cellulari e uso di MOGM............................................... 23 M20 • Classificazione ed etichettatura di sostanze e miscele pericolose................................................................................ 24 M25 • Protezione dai rischi nell’utilizzo di attrezzature meccaniche ed elettriche nelle officine dei laboratori di ricerca....... 25 M26 • Il rischio tecnologico in laboratorio............................................................................................................................... 26 M28 • Protezione di tecnici e ricercatori nei laboratori di nanotecnologie.............................................................................. 27 Formazione del personale che opera PER il laboratorio. ....................................................................... 28 M3 • Verifiche periodiche e manutenzione preventiva dei DPC in laboratorio........................................................................ 29 M3 • Tecniche di Verifica e di manutenzione preventiva di DPC in laboratorio........................................................................ 30 M7-A • Sicurezza delle apparecchiature elettriche da laboratorio: criticità di installazione e corretto impiego...................... 31 M17 • La responsabilità civile e penale per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.......................................................... 32 M23 • Gestione dell’emergenza nelle attività di laboratorio................................................................................................... 33 M27 • Gestione dei DPC e valutazione dei rischi connessi nei laboratori della Sanità............................................................ 34 Indice 3
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE Referenze Di seguito sono riportate alcune referenze, relative alle attività svolte presso enti pubblici e privati. Dall’elenco sono esclusi i corsi interaziendali di formazione organizzati da Aware Lab in date prestabilite presso le proprie sedi. L’elenco completo e aggiornato delle referenze è disponibile su richiesta. UNIVERSITÀ INDUSTRIA CHIMICA STUDI DI INGEGNERIA • Scuola Int.le Sup. di Studi Avanzati • Versalis, ex Polimeri Europa (BR) • General Planning (MI) S.I.S.S.A. (TS)- Formaz. Agg-RADRL • Centro Ricerche Isagro spa (NO) • Techniconsult (FI) • Università degli Studi di Milano (MI) - • Raffineria di Milazzo (ME) • Studio Altieri (Thiene, VI) Formaz. Agg-RADRL • Autostrade per l’Italia spa (Fiano R., RM) • Techint (MI) • Università degli Studi di Verona (VR) – • Bidachem, Caravaggio (BG) Formaz. Agg-Preposti e RADRL • Polynt (S.G.Valdarno, AR) SANITÀ • La Sapienza Università di Roma – Formaz. • ICAP-SIRA (MI) Dirigenti RADRL • Pirelli Tyres spa (MI) • Laboratori Ist. Zooprofilattico Sper.le di • Università degli Studi di Trieste (TS) • Reckitt & Benckiser (Mira, VE) Puglia e Basilicata (FG) • Università degli Studi di Cagliari (CA) • BASF (TV) • Laboratori Ist. Zooprofilattico Sper.le • Università degli Studi di Padova (PD) • IMERYS Graphite & Carbon SA (CHE) dell’Umbria e delle Marche (PG) • Politecnico di Bari (BA) • ILVA (TA) • AOU San Martino – IST (GE) • Policlinico Gemelli (RM) • Istituto Europeo Oncologico (MI) CENTRI DI RICERCA INDUSTRIA FARMACEUTICA • AOUI Università di Verona (VR) • ENEA C.R. Casaccia (RM), lab. UTPRA GEOC • Centro ricerche Angelini Farmaceutici (RM) • Ist. Clinico Humanitas (MI) • Consiglio Naz.le delle Ricerche C.N.R (CT) • Recordati spa (MI) • AOU Università di Sassari (SS) • Consiglio Naz.le delle Ricerche C.N.R (BA) • Farmaceutici Lundbeck Italia (PD) • USSL 7 di Conegliano V. (TV) • Consiglio Naz.le delle Ricerche C.N.R (PD) • Cambrex Profarmaco Milano (Paullo, MI) • A.O. di Legnano (MI) • Laboratori ENI “Istituto Donegani” (NO) • OTI Officine Terapie Innovative (Carsoli, AQ) • USSL 2 Belluno (BL) • IIT Ist it. di Tecnologia (GE) • Ist. Ric. Biom. “A. Marxer”, RBM Merk-Se- • USSL Chioggia (VE) • Ist. Pasteur Italia, Fondazione Cenci rono (Colleretto G., TO) • Casa Sollievo della Sofferenza (FG) Bolognetti (RM) • Diasorin spa (Saluggia, VC) • UFA Oncologia ULSS 10 Veneto, San Donà • Tigem (Telethon) (NA) • Bausch&Lomb -IOM (MB) e Portogruaro (VE) • Toscana Life Science (SI) • Axxam spa (MI) • UFA Farmacia Spedali Riuniti (BS) • Molmed spa (MI) • Chiesi farmaceutici (PR) • UFA ASL Treviglio-Caravaggio (BG) • Centro Ricerche Istituto Ortopedico • Newchem spa (VR) • UFA ASL Santa Maria degli Angeli Porde- Galeazzi (MI) • ZACH, Zambon Chemicals (VI) none (PN) • CNAO, Centro naz.le Adroterapia Oncolo- gica (PV) INDUSTRIA ALIMENTARE SERVIZI • Laboratori ASL Busto A. (VA) • Perfetti Van Melle Italia spa Lainate (MI) • Centro Regionale Antidoping, Orbassano (TO) • Laboratori H4 Azienda USL Prato e USL • CAVIRO sca, Faenza (RA) • CSI-IMQ (MI) Lucca • Veronesi Holding spa (VR) • S.M.A.T. Soc. Metropolitana Acque Torino (TO) • Fondazione Mach, Ist. Tecn. Agr. IASMA S. • Acquedotto Pugliese (BA) Michele A. (TN) • Acqua Novara VCO (NO) • C.S.I. spa, Centro Polivalente gruppo IMQ * RADRL: Responsabili delle Attività Didattiche e/o di Ricerca di Laboratorio (D.I.363/98). Referenze 4
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE Formazione del personale che opera IN laboratorio Questi corsi sono dedicati a chi opera quotidianamente in laboratorio e necessita di una formazione chiara e atti- nente alla propria realtà operativa: • ricercatori • biologi • responsabili delle attività didattiche • assegnisti • chimici • responsabili delle attività di ricerca • dottorandi • medici • altre figure professionali • studenti equiparati • farmacisti • tecnici di laboratorio • preposti Gli argomenti sono trattati in modo mirato e approfondito, per fornire informazioni utili e nozioni pratiche, atte a modificare eventuali comportamenti errati. Vi è una parte introduttiva dedicata ai fattori condizionanti, alla percezione soggettiva del rischio e agli aspetti comportamentali. Il fine è quello di far comprendere ed evitare gli errori più comuni, prevenire le violazioni delle procedure. Per ulteriori informazioni, scrivi a info@awarelab.it oppure telefona al numero 338.6631009 Formazione del personale che opera IN laboratorio 5
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M1 M1 • Protezione del personale esposto a rischio chimico in laboratorio: cappe chimiche e armadi di sicurezza Le cappe chimiche rappresentano il punto più critico del laboratorio dato che tutte le lavorazioni a rischio devono essere effettuate al loro interno. Le cappe chimiche sono Dispositivi di Protezione Collettiva soggetti a influssi ambientali e comportamentali che possono influenzarne il corretto funzionamento e per il cui impiego sono necessarie specifiche conoscenze e respon- sabilità particolari in relazione ai rischi specifici dell’attività svolta al loro interno. Questo corso di formazione si rivolge a coloro che operano nei laboratori scientifici e ha come principale finalità la responsabilizzazione del lavoratore esposto a rischio chimico nei confronti della propria e altrui sicurezza tramite l’assunzione di comportamenti coerenti con le apparecchiature e i dispositivi di protezione collettiva utilizzati in laboratorio. Non si limita dunque a una mera presentazione delle funzionalità delle cappe chimiche, ma contestualizza questi dispositivi di protezione nel laboratorio e insegna a valutare i fattori ambientali e comportamentali che possono alte- rare le condizioni di sicurezza dei lavoratori presenti nel locale. Un corso collaudato e molto apprezzato per contenuti e forma didattica utile per comprendere gli errori più comu- ni, tutelare la salute propria e altrui, utilizzare in modo corretto le cappe chimiche, le cappe a ricircolo e gli armadi di sicurezza. ARGOMENTI TRATTATI • Le peculiarità del laboratorio scientifico • Il Testo Unico e i principali riferimenti • Tipologie e principio di funzionamento come ambiente di lavoro normativi relativi ai Dispositivi di Prote- delle cappe chimiche canalizzate all’e- zione Collettiva sterno (ducted) e delle cappe chimiche • Definizioni e fattori aggravanti il rischio a ricircolo (ductless), armadi ventilati e chimico in laboratorio • Barriere di protezione primaria e se- di sicurezza per infiammabili. condaria: DPI, DPC, PCL • Difendersi da se stessi: la percezione • L’utilizzo in sicurezza delle cappe chi- soggettiva del rischio • I Dispositivi di Protezione Collettiva miche, gli errori da evitare (DPC) per il rischio chimico • Tipologia e fonti di contaminazione am- • Cenni sulle verifiche periodiche e la bientale, i valori limite di soglia (TLV) manutenzione preventiva Codice: M1 Durata: 4h/6h M1 • Protezione del personale esposto a rischio chimico in laboratorio: cappe chimiche e armadi di sicurezza 6
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M2 M2 • Protezione dal rischio biologico in laboratorio Le cappe o cabine di sicurezza microbiologica, meglio note come cappe BioHazard, sono ampiamente utilizzate in tutti i laboratori biologici e di analisi e rappresentano uno strumento indispensabile per garantire la sterilità al prodotto manipolato e la sicurezza dell’operatore e dell’ambiente in caso di manipolazione di agenti patogeni o po- tenzialmente tali. Le cabine di sicurezza microbiologica sono Dispositivi di Protezione Collettiva soggetti a influssi ambientali e comportamentali che possono influenzarne il corretto funzionamento e per il cui impiego sono necessarie specifiche conoscenze e responsabilità particolari in relazione ai rischi specifici dell’attività svolta al loro interno. L’esperienza dimostra che in molti casi esse vengono utilizzate in modo incongruo a causa di una insufficiente formazione del personale, trasformandosi facilmente da dispositivo di protezione in potenziale fonte di pericolo per i lavoratori. ARGOMENTI TRATTATI • Introduzione: le peculiarità del labora- • Barriere di protezione primaria e se- • Cabine di sicurezza microbiologica torio come ambiente di lavoro condaria: DPI, DPC, PCL/BSL (cappe BioHazard): tipologie e criticità • Il fattore umano: la percezione sogget- • Cappe biologiche e banchi sterili non • Gli errori più frequenti e come evitarli tiva del rischio DPC • La verifica periodica e la manutenzio- ne preventiva obbligatoria dei DPC in laboratorio Codice: M2 Durata: 4h M2 • Protezione dal rischio biologico in laboratorio 7
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M4 M4 • Protezione dai rischi chimico e biologico in laboratorio Le cappe chimiche e le cappe o cabine di sicurezza microbiologica, meglio note come cappe BioHazard, rappre- sentano il punto più critico del laboratorio poiché tutte le lavorazioni che comportano l’impiego di materiali pericolosi devono essere effettuate al loro interno. Le cappe chimiche, così come le cabine di sicurezza microbiologica, sono Dispositivi di Protezione Collettiva sog- getti a influssi ambientali e comportamentali che possono influenzarne il corretto funzionamento e per il cui impiego sono necessarie specifiche conoscenze e responsabilità particolari in relazione ai rischi specifici dell’attività svolta al loro interno. L’esperienza dimostra che in molti casi esse vengono utilizzate in modo incongruo a causa di una insufficiente formazione del personale, trasformandosi facilmente da dispositivo di protezione in potenziale fonte di pericolo per i lavoratori. Questo corso di formazione si rivolge ai ricercatori ai tecnici e ai responsabili di laboratorio che operano nel nel laboratorio di analisi chimico-cliniche, merceologiche, ambientali o di biotecnologie.e ha come principale finalità la responsabilizzazione del lavoratore nei confronti della propria e altrui sicurezza tramite l’assunzione di comporta- menti coerenti con le apparecchiature e i dispositivi di protezione collettiva utilizzati in laboratorio. ARGOMENTI TRATTATI • Introduzione: le peculiarità del labo- • Difendersi da se stessi: la percezione • Cappe chimiche ducted e ductless: ratorio di analisi/lab biologico come dei comportamenti a rischio tipologie, criticità e utilizzo in sicurezza ambiente di lavoro • Barriere di protezione primaria e se- • Cappe biologiche e cabine di sicurezza • Tipologia e fonti di contaminazione condaria: DPI, DPC, PCL/BSL microbiologica (cappe BioHazard): ti- ambientale pologie e criticità e utilizzo in sicurezza • Dispositivi di Protezione Individuale delle cappe biohazard • Definizioni e fattori aggravanti il rischio (DPI) in laboratorio • La verifica periodica e la manutenzione • Dispositivi di Protezione Collettiva preventiva dei DPC in laboratorio (DPC) per il laboratorio Codice: M4 Durata: 8h M4 • Protezione dai rischi chimico e biologico in laboratorio 8
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M5 M5 • Protezione dai rischi chimico e biologico nel laboratorio di Anatomia Patologica Come proteggersi dal rischio chimico e da quello biologico durante l’attività in Anatomia Patologica. Aspetti tecnici e comportamentali. Il caso Formaldeide. Il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione collettiva: cappe chimiche, cappe a ricircolo, banchi aspirati, stazioni taglio pezzi e cappe biohazard. Un corso di grande attualità, molto apprez- zato dagli operatori. ARGOMENTI TRATTATI • Definizioni e fattori aggravanti il • Difendersi da se stessi: percezione • Aspetti pratici: l’utilizzo in sicurezza rischio chimico e biologico in Anatomia soggettiva del rischio e comportamenti delle cappe chimiche Patologica errati • Armadi di sicurezza: Tipologie, caratte- • Tipologia e fonti di contaminazione • Dispositivi di Protezione Individuale ristiche essenziali e utilizzo corretto ambientale (DPI) • Le cappe BioHazard o cabine di sicu- • La classificazione CLP della Formaldei- • Tipologie e principio di funzionamento rezza microbiologica de: cosa cambia delle cappe chimiche canalizzate all’e- sterno (ducted) e delle cappe chimiche • L’utilizzo in sicurezza delle cappe a ricircolo (ductless) biohazard Codice: M5 Durata: 8h M5 • Protezione dai rischi chimico e biologico nel laboratorio di Anatomia Patologica 9
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M6 M6 • Protezione del personale addetto alla preparazione di farmaci chemioterapici antiblastici Tecniche e aspetti comportamentali per prevenire la contaminazione del prodotto e soprattutto per non contami- narsi con i farmaci chemioterapici manipolati. DPC e DPI per le UMaCA (UFA). ARGOMENTI TRATTATI • Il laboratorio UFA come ambiente di la- • Barriere di protezione primaria e • L’utilizzo in sicurezza dei DPI voro e gli aspetti legislativi e normativi secondaria: DPC, DPI e UFA I Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) per FCA • Verifiche periodiche e manutenzione • Difendersi da se stessi: i comporta- di DPC e UFA (aspetti pratici e rif.ti menti a rischio volontario • Cappe di sicurezza per chemioterapici: normativi) tipologie, funzionamento e criticità • Tipologia e fonti di contaminazione • La sorveglianza sanitaria ambientale da FCA • Le principali cause di contaminazione in una cappa per FCA • Gli Hospital Pharmacy Isolators (c.a.c.i):tipologie, funzionamento e • L’utilizzo in sicurezza dei DPC e gli criticità (opzionale) errori da evitare Codice: M6 Durata: 6h M6 • Protezione del personale addetto alla preparazione di farmaci chemioterapici antiblastici 10
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M8 M8 • Protezione dal rischio biologico del personale che opera in laboratori di sicurezza PCL/BSL 3 Norme comportamentali e utilizzo di DPC e DPI sono elementi base per svolgere in sicurezza attività con materiale patogeno all’interno di laboratori classificati PCL3 (BSL3). ARGOMENTI TRATTATI • Concetti base di rischio biologico e • Ambienti a contaminazione controllata: • Prescrizioni generali e speciali per chimico tipologie, caratteristiche e requisiti operare in PCL3: ingresso e uscita del principali personale e dei materiali, aspetti com- • Vie di contaminazione degli operatori portamentali • Utilizzo consapevole delle cabine di • I principali riferimenti legislativi e sicurezza microbiologica (cappe Bioha- • Gestione dei rifiuti normativi zard) • Procedure di emergenza • Barriere primarie e barriere secondarie • Scelta e utilizzo dei DPI: caratteristiche per il contenimento del rischio biolo- dei materiali e modo d’impiego gico Codice: M8 Durata: 8h M8 • Protezione dal rischio biologico del personale che opera in laboratori di sicurezza PCL/BSL 3 11
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M10 M10 • Scelta e utilizzo dei DPI per il laboratorio Comprendere il funzionamento dei principali DPI è il primo passo per una scelta e un utilizzo consapevole in labo- ratorio: protezione di corpo, mani, viso, occhi e vie respiratorie. ARGOMENTI TRATTATI • Tipologia e fonti di contaminazione • I DPI, aspetti normativi e legislativi: • Protezione delle mani ambientale in laboratorio obblighi del DDL, del preposto e del lavoratore • Protezione delle vie respiratorie • Le principali vie di contaminazione • Caratteristiche tecniche e criteri di • Protezione degli occhi • Difendersi da se stessi: la percezione scelta soggettiva del rischio • Utilizzo e manutenzione dei DPI • Protezione del corpo Codice: M10 Durata: 6h M10 • Scelta e utilizzo dei DPI per il laboratorio 12
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M11 M11 • Elementi di primo soccorso in laboratorio In caso di infortunio in laboratorio è importante agire immediatamente, in attesa dei soccorsi qualificati. Questo corso offre gli elementi base, a tutti gli operatori di laboratorio, per intervenire prontamente e correttamente per limitare i danni all’infortunato. Nozioni utili oltre che in laboratorio anche nel proprio ambito privato. ARGOMENTI TRATTATI • Introduzione al primo soccorso, gestio- • Le principali vie di contaminazione e i • Malori e perdite di coscienza (colpo di ne della chiamata di soccorso e aspetti principi di prevenzione calore, lipotimie, crisi epilettiche) normativi • Come intervenire in caso di contatto • Comunicazione efficace al personale • I rischi tipici in un laboratorio scientifico (inalazione, ingestione, contatto ocula- del pronto soccorso o dell’ambulanza. re e cutaneo) • Le fonti di pericolo in laboratorio • Rianimazione cardio-polmonare. • Ustioni chimiche e da calore. Aspetti teorici e pratici: Accenni alla • Le tipologie di infortuni più frequenti defibrillazione . Cenni delle manovre di • Il trattamento delle ferite semplici e disostruzione delle vie aeree. (opzio- gravi e dei traumi. nale). Codice: M11 Durata: 4h M11 • Elementi di primo soccorso in laboratorio 13
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M12 M12 • Utilizzo consapevole dei cancerogeni in laboratorio Un utile aggiornamento per tecnici e ricercatori finalizzato all’utilizzo consapevole delle sostanze chimiche can- cerogene in laboratorio: definizioni, classificazione CLP, effetti sulla salute, vie di contaminazione, la percezione soggettiva del rischio, le misure per la prevenzione e la protezione, la gestione dell’emergenza. ARGOMENTI TRATTATI • Agenti cancerogeni e mutageni: defini- • Vie di esposizione e meccanismi di • Prevenzione e protezione: formazione zione e aspetti normativi. La Scheda di cancerogenesi. Percezione soggettiva e addestramento, misure tecniche, DPI sicurezza dei rischi. e DPC • Classificazione degli agenti canceroge- • Valutazione dei rischi, monitoraggio • Livelli di contenimento fisico (ambienti ni e dei mutageni e loro tossicologia. ambientale e sorveglianza sanitaria dei a contaminazione controllata, UMaCA). lavoratori • Principali agenti cancerogeni e muta- • Buona prassi. geni utilizzati in laboratorio (con parti- • Cenni sulla normativa in materia di colare riferimento alla Formaldeide e ai acquisto, trasporto e magazzinaggio, • Gestione delle emergenze farmaci chemioterapici antiblastici) utilizzo, gestione dei rifiuti, smaltimento Codice: M12 Durata: 4h M12 • Utilizzo consapevole dei cancerogeni in laboratorio 14
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M13 M13 • Gestione dello smaltimento dei rifiuti in laboratorio Un utile aggiornamento circa la classificazione e la gestione a norma di legge dei rifiuti pericolosi prodotti in la- boratorio. Rifiuti a rischio infettivo, tossici, citotossici, liquidi di laboratorio, imballaggi contaminati, e molto altro. Un corso rivolto agli operatori per una corretta gestione dei rifiuti. ARGOMENTI TRATTATI • Definizione di rifiuto • Sicurezza:elementi di prevenzione e • Rifiuti radioattivi protezione • Aspetti normativi dei rifiuti di labora- • Gestione e corretto smaltimento torio • Rifiuti a rischio chimico • Codifiche dei rifiuti • Rifiuti Pericolosi, non pericolosi e recu- • Rifiuti a rischio biologico perabili/assimilabili ai rifiuti urbani • L’emergenza Codice: M13 Durata: 4h M13 • Gestione dello smaltimento dei rifiuti in laboratorio 15
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M14 M14 • Formazione obbligatoria specifica del personale che opera in laboratorio Il corso è un valido supporto per aziende pubbliche e private per ottemperare al T.U. SSL e per garantire la sicu- rezza di tecnici e ricercatori che operano in laboratorio: norme generali di comportamento, uso in sicurezza dei DPC e dei DPI, gestione dei rifiuti, procedure in caso di incidente, utilizzo degli strumenti di laboratorio e sicurezza elettrica, buona prassi nella gestione dati e campioni. Il corso è conforme a quanto stabilito dal D.Lgs 81/08 e smi e dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 per la formazione obbligatoria di lavoratori. ARGOMENTI TRATTATI • La sicurezza in laboratorio: Cenni • Sistemi di Protezione Collettiva (DPC) • Procedure in caso di Incidente e di Normativi Infortunio • Mezzi di protezione individuale (DPI) • Agenti fisici • Pulizia e decontaminazione delle • Laboratori a contaminazione controlla- superfici • Rischio chimico ta (PCL e BSL) • Cenni per una corretta gestione delle • Rischio biologico: esposizione delibera- • Segnaletica di sicurezza attrezzature di base di laboratorio ta ed esposizione potenziale • Gestione dei Rifiuti in laboratorio Ruoli • Cenni di buone prassi e di gestione dei • Barriere primarie e secondarie di prote- e responsabilità campioni e dei dati zione in laboratorio Codice: M14 Durata: 8h (rischio medio) oppure 12h (rischio alto) M14 • Formazione obbligatoria specifica del personale che opera in laboratorio 16
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M15P M15P • Formazione obbligatoria aggiuntiva per preposti di laboratorio Un corso dedicato alla formazione obbligatoria dei Preposti in laboratori a rischio alto, specificamente studiato per affrontare le problematiche tipiche di questi ambienti di lavoro. Il corso è conforme alle prescrizioni dell’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. ARGOMENTI TRATTATI • La percezione soggettiva del rischio • Gli obblighi del Preposto • Fattori trasversali di rischio • Ruolo e obblighi dei soggetti della • Relazione tra i soggetti • Misure tecnico procedurali sicurezza • Incidenti ed infortuni mancati • Dispositivi di Protezione Collettiva • Il Preposto in laboratorio (DPC) e Individuale (DPI) • Comunicare la Sicurezza in azienda e • Definizioni di Preposto in laboratorio • Funzioni di controllo del Preposto • Il Preposto “di fatto” • Valutazione dei rischi Codice: M15 Preposti Durata: 8h (rischio medio) oppure 12h (rischio alto) M15P • Formazione obbligatoria aggiuntiva per preposti di laboratorio 17
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M15R M15R • Formazione obbligatoria aggiuntiva per responsabili dell’attività didattica e di ricerca in laboratorio (RADRL) Un corso dedicato alla formazione obbligatoria dei RADRL (responsabili delle attività didattiche e di ricerca in la- boratorio), come definiti dal Decreto Interministeriale 363/98, operanti in ambito universitario (rischio medio). È un percorso progettato per affrontare le problematiche tipiche dei laboratori universitari di didattica e di ricerca. Conforme alle prescrizioni dell’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. ARGOMENTI TRATTATI • La percezione soggettiva del rischio • Comunicare ai giovani la Sicurezza • L’aggiornamento della valutazione dei in laboratorio: formazione specifica e rischi • Ruolo e obblighi dei soggetti della sicu- speciale rezza: il D.L. 363/98 e il T.U. SSL • I fattori trasversali di rischio • Valutazione dei rischi • Il Resp. delle Attività Didattiche e di • I rischi specifici nelle attività di didatti- Ricerca in Laboratorio (RADRL) • Il ruolo del Datore di lavoro ca in laboratorio • Relazione tra i soggetti • Le tipologie di pericoli • Fattori trasversali di rischio • Incidenti ed infortuni mancati • La valutazione dei rischi • Le misure generali, tecniche, organiz- zative e procedurali • Comunicare la Sicurezza in azienda e • Come effettuare la valutazione dei in laboratorio rischi in laboratorio • Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) e Individuale (DPI) • Funzioni di controllo del RADRL Codice: M15 RADRL Durata: 8h M15R • Formazione obbligatoria aggiuntiva per responsabili dell’attività didattica e di ricerca in laboratorio (RADRL) 18
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M15D M15D • Formazione obbligatoria Dirigenti Il coinvolgimento attivo del dirigente è fondamentale per l’organizzazione della sicurezza sul lavoro, sia per i compiti e le responsabilità del ruolo (definire, organizzare le procedure di sicurezza e vigilarne l’applicazione) sia per l’esempio che deve dare ai propri collaboratori. La nostra proposta per il corso Dirigenti è la Formazione in modalità Blended (otto ore in e-learning per i moduli 1 e 2, e otto ore in presenza per i moduli 3 e 4), disponibile anche nella versione per Dirigenti universitari. Vengono customizzati gli argomenti previsti dall’Accordo stato Regioni 21/12/2011. Codice: M15D M15D • Formazione obbligatoria Dirigenti 19
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M16A M16A • Tecniche operative per l’uso efficace e in sicurezza della microscopia a fluorescenza e confocale Un corso per ricercatori esperti che utilizzano tecniche di microscopia a fluorescenza e confocale, interessati ad approfondire la conoscenza dello strumento e delle sue tecniche. ARGOMENTI TRATTATI • Microscopia a Fluorescenza: peculiarità • Acquisizione con telecamere digitali • Sicurezza dati del microscopio a fluorescenza (cenni) • Potenza del laser • Lampade a mercurio e allo xenon • Microscopia confocale: peculiarità del confocale (laser, pinhole, scanner, • Dimensioni del pinhole • Tossicità della luce per il campione fotomoltiplicatori) • Sensibilità del PMT • La fluorescenza e uso dei fluorofori • Microscopio a fluorescenza widefield e • Velocità dello scanner confocale a confronto • Scelta degli obiettivi • Dimensioni dei pixels • Controllo della profondità di campo • I filtri • Come modulare i parametri sopra • Riduzione del background • Sicurezza dei dati elencati? (esempi di esperimenti con • Capacità di collezionare sezioni ottiche diverse finalità) • Quenching e Photobleaching • La colocalizzazione • Da cosa dipende la qualità dell’imma- • Cross talk tra fluorofori gine finale? • Le ricostruzioni 3D • La colocalizzazione di fluorofori Codice: M16A Durata: 8 h M16A • Tecniche operative per l’uso efficace e in sicurezza della microscopia a fluorescenza e confocale 20
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M16B M16B • Tecniche operative per l’uso efficace della microscopia ottica Ergonomia e sicurezza del microscopista e soprattutto sicurezza del dato. Consigli pratici per un utilizzo totale ed efficace di questo importante strumento di lavoro. Utile anche ai più esperti. ARGOMENTI TRATTATI • Sicurezza in microscopia dell` opera- • Il microscopio diritto e quello invertito • Contrasto Interferenziale ( DIC) tore, dello strumento, del campione, dei dati • Come osservare campioni biologici non • Sicurezza dei dati: come scegliere marcati: Sistemi di intensificazione del quale usare • Microscopia ottica di base Le compo- contrasto nenti fondamentali: oculari, condensa- • Consigli pratici tore e obiettivi • Contrasto di fase (Ph) Codice M16B Durata: 6h M16B • Tecniche operative per l’uso efficace della microscopia ottica 21
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M16C M16C • Acquisizione e analisi consapevole di immagini scientifiche Un corso per ricercatori esperti che hanno ottime conoscenze di come si lavora in fluorescenza, come funziona il microscopio a epifluorescenza e quello confocale, come si sceglie il filtro adatto ai propri scopi e come si scelgono i fluorofori da utilizzare nei propri campioni, come funziona una telecamera e come funzionano i fotomoltiplicatori, ma sono interessati a concentrarsi in dettaglio sul processing e sull`analisi delle immagini. ARGOMENTI TRATTATI • Cos’è un’immagine digitale? Come • Il noise e il rapporto Segnale/rumore • Operazioni su immagini binarie: Erode, deve essere acquisita correttamente? Dilate, Open, Close, Outline, Skeletonize, • Analisi di immagini scientifiche Fill holes • Precisione e accuratezza • Cosa posso e cosa non posso fare • Immagini in fluorescenza • Misure di intensità • ImageJ e Fiji • La scelta dell’obiettivo corretto • I Filtri: esempi di alcuni filtri sem- • Istogramma dell’immagine, luminosità plici, come si utilizzano e quando • La Point Spread Function e il criterio di e contrasto • La composizione di alcune semplici Rayleigh Macro in ImageJ • Il Plot profile e le ROI (Region of Interest) • La PSF, la dimensione dei pixel e il • La deconvoluzione criterio di Nyquist • Le immagini binarie, la threshold e la segmentazione • Il range dinamico e le LUT (Look up table) Codice: M16C Durata: 8h M16C • Acquisizione e analisi consapevole di immagini scientifiche 22
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M18 M18 • Elementi di buona prassi e gestione della sicurezza in colture cellulari e uso di MOGM Questo corso ha lo scopo di chiarire alcuni aspetti riguardanti l’organizzazione di un laboratorio per la manipo- lazione di colture cellulari e MOGM, valutando gli elementi connessi alla sicurezza e alla buona prassi nell’impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati (MOGM) con particolare attenzione alla gestione delle notifiche di impianto e di impiego e agli adempimenti di legge, sia per una maggior protezione del lavoratore sia per garantire la qualità del lavoro e l’attendibilità dei dati ottenuti. ARGOMENTI TRATTATI • Definizione di organismo biologico • Valutazione del rischio e aspetti • Misure preventive, procedurali, tecni- normativi che, protettive. • Classificazione degli agenti biologici • Riferimenti legislativi e normativi rela- • Formazione e comunicazione. • Le vie di esposizione e le conseguenze tivi ai MOGM sull’uomo • Barriere di protezione primaria e se- • Notifica di impianto e notifica di im- condaria: DPI, DPC, PCL/BSL • Definizione di MOGM piego al Ministero della Salute (cenni): • Concetti di base, organismo ospite, classificazione dell’impianto, requisiti • Cappe biologiche e cabine di sicurezza vettore, inserto genetico tecnici e operativi, soggetti obbligati. microbiologica (cappe BioHazard): tipo- Vademecum per la corretta redazione logie, criticità e utilizzo in sicurezza • Principi della modificazione genetica della notifica di impiego. Enti preposti alle autorizzazioni, rinnovi, integrazioni • Dispositivi di Protezione individuale per • La pericolosità di una modifica geneti- il rischio biologico (cenni) ca per l’uomo, l’ambiente, l’operatore • Valutazione del rischio MOGM applicato alla pratica di laboratorio • Utilizzo in sicurezza dei principali stru- • Classificazione di un MOGM menti utilizzati in sala cellule • Prevenzione e protezione • Pulizia e sanificazione e gestione dei • Difendersi da se stessi: la percezione rifiuti biologici soggettiva del rischio • La gestione dell’emergenza Codice: M18 Durata: 8h M18 • Elementi di buona prassi e gestione della sicurezza in colture cellulari e uso di MOGM 23
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M20 M20 • Classificazione ed etichettatura di sostanze e miscele pericolose L’obiettivo del corso è fornire a tecnici e ricercatori gli elementi per operare in sicurezza interpretando corretta- mente le informazioni a disposizione relative ai prodotti chimici utilizzati. In particolare la relazione tra normativa di prodotto, T.U.SSL, SDS e i regolamenti REACh e CLP. ARGOMENTI TRATTATI • Principi e ricadute del regolamento • Simbologia • Le nuove schede di sicurezza (Reg. (CE) n° 1907/2006 (REACH); CE830/2015 – Allegato II Reg. REACH) • Indicazioni pericolo/consigli prudenza • Struttura del Regolamento CLP (Clas- • Lettura e analisi delle Schede di Dati di sification, Labelling and Packaging of • Etichettatura Sicurezza di uso frequente Chemicals) • Esenzioni dall’obbligo di etichettatura • Individuazione delle misure di gestione • Modifiche rispetto alla precedente del rischio – Scenari di esposizione classificazione • Scelta ed uso dei DPI Codice: M20 Durata: 8h M20 • Classificazione ed etichettatura di sostanze e miscele pericolose 24
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M25 M25 • Protezione dai rischi nell’utilizzo di attrezzature meccaniche ed elettriche nelle officine dei laboratori di ricerca Il corso fornisce le principali nozioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro alla luce della normativa nazionale riguardante in particolare gli ambienti di ricerca e sviluppo di prototipi e dove avvengono lavorazioni meccaniche. ARGOMENTI TRATTATI • Rischi specifici delle macchine. • Rischi da agenti fisici (Titolo VIII D. Lgs. • Uso di gas e bombole. Direttiva Ap- 81/2008). Da approfondire a seconda parecchi a Pressione, (PED) Decreto • Cenni di normativa generale in materia del caso specifico. Legislativo n° 26/201. di igiene e sicurezza del lavoro (D. Lgs. n. 81/2008, D.M. n. 363, 5 agosto • Movimentazione manuale carichi, • Dispositivi di protezione individuali. 1998) con particolare riferimento all’u- utilizzo delle scale (cenni) so di attrezzature di lavoro. • Procedure comportamentali in caso di • Conformità delle macchine evento emergenziale in un laboratorio • Incidenti, infortuni e infortuni mancati meccanico. (near miss) • Protezioni; cenni sulla sicurezza degli impianti elettrici a bordo macchina; • Le procedure di sicurezza con riferi- avvertenze e segnaletica di sicurezza. mento al profilo di rischio specifico. (se presenti verranno trattate le procedure aziendali) Codice: M25 Durata: 4h/6h/8h M25 • Protezione dai rischi nell’utilizzo di attrezzature meccaniche ed elettriche nelle officine dei laboratori di ricerca 25
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M26 M26 • Il rischio tecnologico in laboratorio Le tecnologie analitiche adottate in laboratorio semplificano e velocizzano l’attività, ma al tempo stesso introdu- cono nuove criticità per quanto riguarda la sicurezza del dato e degli operatori. Il rischio di un eccesso di confidenza con l’affidabilità delle macchine richiede un particolare livello di attenzione e una formazione dedicata. Il corso AWL M26 è utile per approfondire la conoscenza delle criticità connesse all’impiego di tecnologie analiti- che e i rischi connessi ad un loro utilizzo errato. ARGOMENTI TRATTATI • Il concetto di affidabilità della tecno- • L’approccio nel tempo agli incidenti • Esercitazioni di riconoscimento dei logia e le manifestazioni del rischio pericoli in situazioni reali di interfaccia- tecnologico • La teoria degli errori: skill based errors, mento con la tecnologia di laboratorio rule-based errors, knowledge-based • Marcatura CE dei dispositivi, responsa- errors • Attrezzature da laboratorio e rischi bilità da prodotti difettosi, obblighi post connessi: congelatori, centrifughe, vendita del produttore • Gli eventi dannosi e la loro classifica- strumentazione analitica, incubatori, zione autoclave… • Il rischio integrato • La consapevolezza dei pericoli e l’auto- • I rischi di interferenza nell’impiego • La gestione e la manutenzione dei valutazione del rischio della tecnologia dispositivi • Misure di contenimento del rischio • Gestione delle interferenze e comuni- • L’affidabilità del dato tecnologico cazione dei pericoli esistenti • I comportamenti pericolosi Codice: M26 Durata: 4h/6h/8h M26 • Il rischio tecnologico in laboratorio 26
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M28 M28 • Protezione di tecnici e ricercatori nei laboratori di nanotecnologie L’impiego sempre più diffuso di nanomateriali richiede un’attenta valutazione dei rischi connessi alla loro prepa- razione e manipolazione in laboratorio. Il corso illustra il percorso per una corretta analisi e valutazione dei rischi e le misure di prevenzione e protezione più indicate nelle varie applicazioni. ARGOMENTI TRATTATI • Cosa sono i nanomateriali: Defini- • La prevenzione e protezione dei la- • Dispositivi di protezione Individuale zioni e metodi di caratterizzazione voratori e dell’ambiente e di misura • Scelta e utilizzo dei Dispositivi di Prote- • Il principio di precauzione zione Collettiva dei DPI • L’analisi e la valutazione del rischio da nanomateriali in laboratorio • La buona Prassi di Laboratorio per i • Gestione dei nanomateriali in laborato- nanomateriali rio: dall’acquisto allo smaltimento • Gestione del rischio (livelli di con- tenimento, procedure, formazione) • Dispositivi di Protezione primaria e • Sorveglianza sanitaria secondaria • Gestione dell’emergenza Codice: M28 Durata: 4h/6h/8h M28 • Protezione di tecnici e ricercatori nei laboratori di nanotecnologie 27
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE Formazione del personale che opera PER il laboratorio Questi corsi sono dedicati a chi opera per il laboratorio e in particolare rivolti a coloro che sono coinvolti diretta- mente o indirettamente nelle scelte relative a sicurezza e funzionalità del laboratorio: • responsabili di laboratorio (RADRL e • rappresentanti dei lavoratori per la • uffici tecnici Preposti) sicurezza • servizi di assistenza tecnica • addetti ai servizi di prevenzione e • responsabili di ingegneria clinica protezione • tecnici verificatori • tecnici di ingegneria clinica • responsabili della qualità • manutentori La valutazione dei rischi e le attività di verifica all’interno di un laboratorio sono operazioni complesse che richie- dono specifiche conoscenze e comportano una responsabilità morale oltre che legale. Lo stesso vale per la gestione delle ottemperanze tecniche. Questi seminari aiutano a trovare una soluzione personalizzata per la propria realtà aziendale. Per ulteriori informazioni, scrivi a info@awarelab.it oppure telefona al numero 338.6631009 Formazione del personale che opera PER il laboratorio 28
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M3 M3 • Verifiche periodiche e manutenzione preventiva dei DPC in laboratorio Corso articolato in diversi moduli indipendenti rivolti a personale tecnico addetto al SPP, all’UT, o di aziende di servizi di assistenza tecnica. M3-8 • Valutazione dei rischi e gestione delle verifiche periodiche dei DPC in laboratorio Il corso è rivolto a chi ha la responsabilità di effettuare la valutazione dei rischi in laboratorio, di programmare e di vigilare sugli interventi di verifica e manutenzione dei DPC, e il compito di qualificare i tecnici addetti. ARGOMENTI TRATTATI • Aspetti normativi delle verifiche e • Tipologie di cappe chimiche, cappe • Strumenti, tipologie di test e introdu- peculiarità del laboratorio scientifico biologiche, cabine biohazard e armadi zione ai metodi di campionamento come ambiente di lavoro di sicurezza, principio di funzionamen- to e principali criticità • Principali criticità rilevabili in sede di • Barriere di protezione primaria e verifica periodica di cappe chimiche e secondaria: dispositivi di protezione • Il ruolo del verificatore e del manuten- armadi di sicurezza (relative a instal- collettiva e individuale e Livelli di con- tore nella sicurezza lazione, utilizzo, interferenze, avarie e tenimento fisico (PCL) guasti) • Lavorare in sicurezza durante le verifi- che e la manutenzione • Documenti di riferimento per le verifi- che: norme tecniche, type test, collau- • Le norme tecniche di riferimento: EN do iniziale, protocolli del cliente 14175, EN12469, EN 14470, ISO14644 • Interpretazione dei dati e criteri di accettazione Codice: M3-8 Durata: 8h M3 • Verifiche periodiche e manutenzione preventiva dei DPC in laboratorio 29
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M3 M3 • Tecniche di Verifica e di manutenzione preventiva di DPC in laboratorio Questo corso di formazione e di aggiornamento professionale si rivolge al personale tecnico che effettua verifiche e manutenzione preventiva di DPC di laboratorio allo scopo di fornire, oltre le nozioni tecniche di base per eseguire le verifiche, gli elementi per operare in sicurezza per se e per gli altri. Il corso tratta dalle norme tecniche di riferimento, alle tipologie di DPC, sino agli aspetti più pratici, igienistici, etici e comportamentali, legati al ruolo del tecnico veri- ficatore e manutentore. Modulo M3A • Formazione di base per il tecnico verificatore ARGOMENTI TRATTATI • Verifica periodica delle cappe alla luce • Tipologie di cappe chimiche ducted e • I requisiti professionali e la responsabilità del Testo Unico SSL ( D.Lgs. 81/08 e smi) ductless, banchi aspirati, cappe bio- del verificatore e del manutentore di DPC • Le peculiarità del laboratorio scientifico logiche, cabine biohazard e armadi di • I tranelli e gli errori più comuni da evita- come ambiente di lavoro sicurezza, principio di funzionamento e re: etica del tecnico verificatore • Barriere di protezione primaria e secon- principali criticità • Lavorare in sicurezza durante le verifiche daria: dispositivi di protezione collettiva • Il ruolo del verificatore e manutentore e la manutenzione: riconoscere gli am- e individuale e Livelli di contenimento nella sicurezza bienti a rischio, uso dei DPI e precauzioni fisico (PCL) • Cosa dice la legge sui DPC e sulle verifi- universali che di sicurezza Codice: M3A Durata: 8h Modulo M3B • Formazione specifica per la verifica dei DPC ARGOMENTI TRATTATI • Verifica dei parametri anemometrici di • Strumenti, tipologie di test e metodi di • Documenti di riferimento per le verifi- base dei DPC di laboratorio campionamento che: norme tecniche, type test, collaudo • Cenni di fluidodinamica: temperatura, pres- • Principali criticità rilevabili in sede di verifica iniziale, protocolli del cliente sione, effetto Venturi, teorema di Bernoulli periodica di cappe chimiche e armadi di • Interpretazione dei dati e criteri di accet- • Le norme tecniche di riferimento: sicurezza (relative a installazione, utilizzo, tazione EN14175, EN12469, EN14470, ISO14644 interferenze, avarie e guasti) Codice: M3B Durata: 8h Modulo M3C • Formazione specifica per la verifica dei gruppi filtranti assoluti e del contenimento di cappe chimiche e biohazard ARGOMENTI TRATTATI • Conta particellare e test d’integrità su • Strumenti di campionamento e misura e • Metodi, interpretazione dei dati e criteri di filtri HEPA loro utilizzo accettazione • Norme e documenti di riferimento per le • Metodi di campionamento • La redazione del test report per il cliente verifiche dei filtri assoluti • Contenimento fisico su cappe chimiche • Classificazione e tipologie di filtri e biologiche Codice: M3C Durata: 8h M3 • Tecniche di Verifica e di manutenzione preventiva di DPC in laboratorio 30
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M7-A M7-A • Sicurezza delle apparecchiature elettriche da laboratorio: criticità di installazione e corretto impiego Un aspetto spesso trascurato è quello della sicurezza elettrica in laboratorio. Il corso presenta il corretto utilizzo e posizionamento delle attrezzature elettriche di laboratorio, soprattutto in un’ottica di valutazione dei rischi per la sicurezza dell’ambiente di lavoro e del personale. ARGOMENTI TRATTATI • Le apparecchiature da laboratorio • Le norme di riferimento: CEI EN 62010- • Le verifiche secondo la norma CEI EN come attrezzature di lavoro soggette al 2-020 (centrifughe) CEI EN 62010-2- 62353 e linee guida internazionali: D.Lgs 81/2008 e smi 051 (agitatori meccanici e magnaetici, strumenti e procedure CEI EN 62010-2-010 (incubatori) UNI • La sicurezza di base norma CEI EN EN 14175 (cappe chimiche) UNI EN • La sicurezza del personale tecnico 61010-1 12469 (cabine di sicurezza microbiolo- addetto alle verifiche periodiche degli gica). apparecchi da laboratorio Codice M7-A Durata: 8h M7-A • Sicurezza delle apparecchiature elettriche da laboratorio: criticità di installazione e corretto impiego 31
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M17 M17 • La responsabilità civile e penale per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Il “rischio legale” tra le insidie legislative che descrivono gli obblighi di vigilanza e controllo facenti capo a tutti i soggetti inseriti nel ciclo lavorativo. Il seminario approfondisce i concetti di responsabilità delle varie figure aziendali coinvolte nel processo della sicurezza sul lavoro, dal DDL al manutentore passando dal preposto al lavoratore, evi- denziando gli errori più comuni che comportano una violazione della legge con il rischio non solo di sanzioni pecunia- rie ma anche di complicanze penali. Il corso si rivolge ai DDL, dirigenti, preposti, servizi tecnici. ARGOMENTI TRATTATI [Programma in fase di preparazione] Codice: M17 Durata: 4h M17 • La responsabilità civile e penale per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro 32
PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE M23 M23 • Gestione dell’emergenza nelle attività di laboratorio La presenza nei laboratori di molteplici fattori di rischio con possibili implicazioni non solo a livello infortunistico ma anche igienico-ambientale per i lavoratori e per la collettività pone degli interrogativi sulla concreta gestione del Piano di Emergenza aziendale che, attraverso l’applicazione di adeguate procedure operative, deve necessariamen- te garantire la sicurezza e l’incolumità di tutte le persone direttamente o indirettamente coinvolte a seguito di un evento potenzialmente dannoso. ARGOMENTI TRATTATI • Il Piano di Emergenza e di Evacuazione. • Il Centro Gestione delle Emergenze. • Le principali procedure operative. • Individuazione e classificazione delle • Il punto di raccolta e la sua individuazione. • Recapiti per la gestione delle emergenze. emergenze. • Misure comportamentali e precauzio- • Rapporto dell’emergenza. • La struttura organizzativa dell’emergenza. nali d’esercizio. • Allegati: planimetrie di evacuazione • Il Responsabile dell’Emergenza. • Fattori aggravanti o riducenti. • Come svolgere le esercitazioni antin- • La Squadra di Emergenza. • I diagrammi di flusso. cendio e le prove di evacuazione Codice: M23 Durata: 7h M23 • Gestione dell’emergenza nelle attività di laboratorio 33
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