Il Dipartimento di Sanità Pubblica 2016-05-06 ...
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DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA U.O. EPIDEMIOLOGIA E COMUNICAZIONE DEL RISCHIO U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI U.O.C. IMPIANTISTICA E NUTRIZIONE ANTINFORTUNISTICA U.O.C. SANITA’ ANIMALE U.O.C. IGIENE PUBBLICA U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI U.O.C. PREVENZIONE E SICUREZZA DI ORIGINE ANIMALE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO U.O.C. IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE U.O.C. MALATTIE INFETTIVE E PRODUZIONI ANIMALI GESTIONE AMBULATORIALE PROGRAMMA IGIENE E SICUREZZA DEGLI PROGRAMMA DI SICUREZZA ALIMENTARE AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA U.O. EPIDEMIOLOGIA E COMUNICAZIONE DEL RISCHIO U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI U.O.C. IMPIANTISTICA E NUTRIZIONE ANTINFORTUNISTICA U.O.C. SANITA’ ANIMALE U.O.C. IGIENE PUBBLICA U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI U.O.C. PREVENZIONE E SICUREZZA DI ORIGINE ANIMALE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO U.O.C. IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE U.O.C. MALATTIE INFETTIVE E PRODUZIONI ANIMALI GESTIONE AMBULATORIALE PROGRAMMA IGIENE E SICUREZZA DEGLI PROGRAMMA DI SICUREZZA ALIMENTARE AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
UNITA’ OPERATIVA PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Opera nel campo della promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, individuando le priorità d’intervento sulle aree di attività lavorativa a maggior rischio. Operando anche in modo integrato con i Soggetti Sociali e con gli Enti Pubblici impegnati nel settore. Concorre al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • Riduzione degli infortuni • Monitoraggio e contenimento dei rischi dell’insorgenza di malattie correlate al lavoro • Miglioramento della vita nei luoghi di lavoro (Psicologico, sociale e relazionale) • Promozione della cultura della prevenzione • E’ composta da: 3 medici, 1 chimico, 18 tecnici della prevenzione 2 assistenti sanitarie
MODALITA’ OPERATIVE E FUNZIONI In collaborazione con: Unità Operative del Dipartimento di Sanità Pubblica (Programma ISAVL) Servizi di altre UU.SS.LL. (AVEN) Enti Pubblici (DTL, VVF, ARPA, INAIL, INPS) Funzioni: • Informazione • Formazione • Assistenza • Vigilanza e Controllo
SEDI DEL SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO PIACENZA PIAZZALE MILANO 2 FIORENZUOLA VIA S. ROCCO 39
Progetto 2.10 – Prevenzione degli infortuni stradali In orario di lavoro I dati INAIL nazionali confermano la gravità del fenomeno dell’incidentalità stradale sia in termini di infortuni sia in termini di eventi mortali: gli ultimi dati disponibili attestano che la circolazione stradale ha causato circa il 20% di tutti gli infortuni sul lavoro. Gli infortuni mortali su strada in Italia nel 2010 rappresentano oltre il 50% del totale dei morti sul lavoro (in occasione di lavoro + in itinere) ed in particolare quasi il 40% di quelli avvenuti in occasione di lavoro (esclusi, cioè, quelli in itinere).
A Piacenza di tutti gli infortuni sul lavoro circa il 14% avviene su strada (dato medio relativo al periodo 2008-2013 – fonte INAIL). Preoccupa il fatto che questi infortuni sono particolarmente gravi, infatti sul totale degli infortuni mortali, il 40% è rappresentato da infortuni stradali.
Caratteristiche del progetto e linee di intervento lavoratori, RLS, RLST, MC, consulenti aziendali Eventi informativi/formativi materiali informativi in tema di promozione della salute (sani stili di rivolti alle aziende vita, vaccinazioni, ecc..) per i lavoratori del settore trasporti Interventi di elaborazione di una check list da diffondere alle aziende del settore anche al fine di un’autovalutazione vigilanza/prevenzione divulgazione agli operatori del settore di documentazione relativa alla modalità di gestione delle problematiche relative alla sicurezza nel settore trasporti stradale costituzione di una rete di flussi informativi con le forze di polizia sensibilizzazione e supporto alle aziende che intendono adottare Interventi di promozione della programmi di promozione della salute salute particolare attenzione alle aziende dei trasporti ma anche ad aziende che hanno operatività su strada e ad azienda che riportano numerosi infortuni in itinere Referente progetto locale: Dott.ssa Maria Teresa Cella Gruppo di lavoro: TdP: Marco Demarzo, Francesco Nuvola; AS: Monica Ralli
LISTA DI CONTROLLO PER LA VALUTAZIONE SPECIFICA DEL RISCHIO DA INCIDENTE STRADALE Legenda http://www.ausl.pc.it/dipartimento_salutepubblica/sicurezza_materiale_informativo.asp Evidenza: elemento oggetto di controllo Visto: è stato verificato NA: Non Applicabile Riferimenti : gli esempi riportati sono indicativi degli obblighi di legge, non sono esaustivi e vanno adottati in base alle caratteristiche specifiche dell’azienda VALUTAZIONE DEI RISCHI Evidenza visto NA Riferimenti Il Documento di valutazione Esempio: aziendale dei Rischi contiene −Descrizione del ciclo di lavoro un approfondimento relativo al −Analisi infortuni stradali degli ultimi anni rischio specifico di incidente −Individuazione delle misure di prevenzione da attuare stradale −Programma per l’attuazione delle misure di prevenzione Sono analizzati i principali fattori Esempio: che possono essere causa o −Distanze percorse concausa di incidenti in orario di −Tempi di guida e di riposo lavoro −Uso di dispositivi elettronici alla guida −Colpi di sonno −Abuso di alcol o sostanze −Problematiche relative alla stabilità del carico (ausili per il fissaggio del carico, istruzioni agli operatori) −Altro Sono inserite procedure da Esempio: attivare in situazioni di −Primo soccorso emergenza −Antincendio −Guasti al mezzo −Incidente stradale −Perdita del carico −Altro
All’origine del verificarsi di un incidente stradale possono esserci fattori legati a: • sistema di sicurezza aziendale • organizzazione del lavoro Quali: il sistema di sicurezza delle imprese la manutenzione dei mezzi Art 28 del D. Lgs 81: la la formazione dei lavoratori valutazione dei rischi deve gli orari di guida, di pausa, di lavoro e di riposo riguardare tutti i rischi per la il comportamento degli autisti sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli lo stato di salute degli addetti riguardanti gruppi di lavoratori gli stili di vita tra cui quelli alimentari esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato… Le imprese devono valutare e gestire il rischio di incidente stradale come tutti gli altri rischi aziendali, anche se è fisicamente collocato all’esterno dell’azienda.
DVR Rischi per la Movimentazione manuale dei carichi Il Documento di salute e per Rumore valutazione la sicurezza aziendale dei Vibrazioni Rischi contiene Microclima un approfondimento Agenti chimici relativo al rischio Stress lavoro correlato specifico di Rischio da incidente stradale incidente stradale Atmosfere esplosive .. .. Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori nel comparto del trasporto su strada – Dipartimento di Prevenzione ASL Roma – Dicembre 2009 Salute e sicurezza nel Trasporto e nella movimentazione delle merci – Regione Veneto – Progetto regionale prevenzione infortuni nelle operazioni da carico e scarico 2004-2008
Sono analizzati i principali fattori che possono essere causa o concausa di incidenti in orario di lavoro Possibili fattori interferenti Frequenza e durata Orario di lavoro Descrizione turni dell’esposizione Descrizione tempi di guida e di riposo Rispetto norme CE, modalità di verifica Uso cronotachigrafo, gestione Distanze Tratte principali percorse Tipi di percorso Fattori tecnici Efficienza del Manutenzione, Verifiche periodiche mezzo Stabilità del carico Fattori umani Comportamento Uso di dispositivi elettronici, dell’autista Eventuale regolamento Condizioni Consumo/abuso di alcol e sostanze dell’autista psicotrope Patologie del sonno Risultati della sorveglianza sanitaria
FORMAZIONE E INFORMAZIONE Evidenza visto NA Riferimenti INFORMAZIONE Esempio: Gli operatori che lavorano su −all’assunzione tramite pacchetto informativo dedicato strada sono informati −relativamente agli effetti conseguenti all’assunzione di alcool, farmaci, droghe −relativamente all’uso dei dispositivi di sicurezza passiva: cintura di sicurezza, indumenti ad alta visibilità −altro FORMAZIONE Esempio: Gli operatori che lavorano su −Corsi di formazione contenenti temi relativi al rischio da incidenti strada hanno partecipato a corsi stradali (per gli assunti prima del 12/01/2012) di formazione −Corsi di formazione “Generale” di 4 ore −Corsi di formazione “Specifica” di 8 ore con particolare riguardo al rischio da incidenti stradali (per gli assunti dopo il 12/01/2012) −Corsi per il rilascio della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) −Aggiornamenti formativi, come previsto dall’Accordo Stato Regioni −Corsi di formazione per l’uso di specifiche attrezzature (carrelli elevatori, ple, ecc) −Corsi di guida sicura −Test di verifica della comprensione della lingua italiana, in caso di lavoratori stranieri ADDESTRAMENTO Esempio: Gli operatori che lavorano su −Procedure da attivare in condizioni di emergenza strada hanno ricevuto uno −Compiti di riparazione o manutenzione specifico addestramento relativo alle attività svolte
Il Datore di Lavoro Il datore di lavoro deve mettere a punto l’organizzazione della sicurezza per la salute dei lavoratori all’interno della propria azienda: Definire la politica aziendale di sicurezza Impegno a soddisfare i requisiti stabiliti dalle norme di legge in tema di salute e sicurezza Impegno a prevenire e correggere le condizioni di rischio, per la sicurezza e la salute dei lavoratori; Impegno a perseguire un miglioramento continuo delle prestazioni di prevenzione dei rischi per sicurezza e salute organizzare il conseguente sistema aziendale della prevenzione Stabilendo: le Responsabilità, i Ruoli, la Programmazione
Il Datore di Lavoro ed il sistema organizzativo c’è una diretta conseguenza tra: l’organizzazione della sicurezza per la salute dei lavoratori (vdr/standard di sicurezza) e comportamenti personali dei lavoratori (comportamenti non conformi…….) Da una “buona” fase organizzativa, DERIVA un idoneo comportamento dei lavoratori
Esempio 1 L’autista, dopo il carico deve effettuare il fissaggio delle merci trasportate. FASE ORGANIZZATIVA: •Fornire degli ausili che saranno in dotazione al camion (cinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili, tappi, ecc.) •Formazione specifica, (quando e come usare gli ausili) •Addestramento (come si fa il fissaggio, tipologie di carico) •Formazione specifica tecnica (es: distribuzione del carico che deve essere uniformemente ripartita sul cassone, i pallet posti al livello inferiore siano in grado di sopportare i materiali stivati sopra) •Fornitura di dpi al lavoratore (scarpe, guanti)
Esempio 2 Ho delle autocisterne, la valutazione di rischi evidenzia che i lavoratori hanno il rischio di caduta dall’alto. FASE ORGANIZZATIVA: • scala di salita sulla passerella di servizio alla cisterna, parapetto anticaduta ripiegabile. Gancio scorrevole per attacco dpi Fornitura di dpi al lavoratore (idonea cintura di sicurezza, scarpe guanti) Formazione, Addestramento. Vigilanza sui comportamenti
La formazione nel D.Lgs.81 Articolo 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente: adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37 Articolo 36 - Informazione ai lavoratori Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Articolo 73 – obblighi del datore di lavoro riguardo a Informazione, formazione ed addestramento nell’uso delle attrezzature di lavoro
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SPECIFICO Formazione QUANDO? 1. Al momento dell’assunzione 2. Al momento del trasferimento o cambio mansione 3. In occasione di cambiamenti nell’organizzazione aziendale: Nuove e/o cambio attrezzature, nuove tecnologie, nuove sostanze e/o preparati pericolosi Addestramento: deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro “training on the job” D.Lgs.81 Articolo 2 - Definizioni Comma 1)Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per: Lettera cc) «addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro
LA FORMAZIONE DEVE: Articolo 37 - Formazione dei lavoratori ……….. 1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute …….. con particolare riferimento a: b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda. Essere facilmente comprensibile Tenere conto delle conoscenze linguistiche dei lavoratori verificando preventivamente che i lavoratori immigrati comprendano la lingua utilizzata Essere periodicamente ripetuta in seguito: - alla evoluzione dei rischi - all’insorgenza di nuovi rischi Essere svolta durante orario di lavoro Non può comportare oneri economici per i lavoratori
Accordo Stato-Regioni del 21/12/11 in vigore dal 11/01/2012 I percorsi formativi sono articolati in moduli associati a tre differenti livelli di rischio: BASSO, MEDIO, ALTO, Il monte ore di formazione da frequentare è individuato in base al settore Ateco di appartenenza dell’azienda, associato ad uno dei tre livelli di rischio, così come riportato sopra. (Accordo Stato Regioni - Individuazione macrocategorie di rischio e corrispondenze ATECO 2002-2007). TABELLE ATECO 2002- 2007 Aziende a RISCHIO MEDIO TRASPORTI Trasporti, magazzinaggi, trasporti marittimi/aerei, servizi postali, corrieri
LAVORATORI punto 4. Attività Formativa COSA FARE effettuata da ENTRO Per i neoassunti 4 ore Da docenti interni o esterni entro al massimo Formazione Nel caso di nuovo all’azienda che 60 gg generale rapporto di lavoro anche dall'assunzione abbiano i in settori diversi non va requisiti sui contenuti del ripetuta e costituisce previsti (Decreto interministeriale titolo I del D.Lgs. 81/08 credito formativo del 06/03/2013, in vigore dal Addestramento 18/03/2014) immediato permanente Possibile e-learning Da docenti Per i neoassunti Attività a rischio entro al massimo Formazione desunta dalla interni o esterni 60 gg all’azienda che dall'assunzione specifica valutazione dei rischi: abbiano i Nota:CQC sui contenuti dei titoli Basso = 4 ore, linee applicative requisiti (atti n.153/CSR 25/07/2012): successivi al I del Medio = 8 ore, previsti equivale D.Lgs. 81/08 Alto = 12 ore (Decreto interministeriale del 06/03/2013, in vigore dal a formazione specifica. (escluso procedure, 18/03/2014) form.speciale, ecc.)
Tabella di sintesi - LAVORATORE Chi, e che Cosa deve Fare QUANDO corso ha fatto Corso completo ENTRO 60gg LAVORATORE dall’assunzione NEOASSUNTO 4+ Da formare (4 R_basso /8 R_medio /12 R_alto) LAVORATORE Corso di Aggiornamento ENTRO 5 anni formato prima del 11/01/2012 di 6 ore (11/01/2017) con qualsiasi n°°. ore OGNI 5 ANNI Deve avere la formalizzazione corretta dei corsi pregressi
Formazione particolare e Aggiornamento periodico per: Persone Tipologia DURATA Aggiornamento CORSO Rischio incendio BASSO 2 ore triennale INCARICATO 4 ORE ANTINCENDIO D.M. 10 marzo 1998 5 ore triennale Rischio incendio MEDIO 8 ORE Dip. VV.FF. circ. 23 febbraio 2011, n.12653 8 ore triennale Rischio incendio ELEVATO 16 ORE 6 ore triennale Azienda gruppo A 16 ORE INCARICATO PRIMO SOCCORSO 4 ore triennale Azienda gruppo B 12 ORE D.I. 15 luglio 2003, n. 388 4 ore triennale Azienda gruppo C 12 ORE Nota: In merito all’aggiornamento dell’incaricato antincendio, la circolare citata fornisce un utile riferimento ma non ha valenza di legge. Per completare il quadro normativo sarà necessaria l’emanazione dei Decreti previsti dall’art. 46, comma 3 del DLgs 81/08.
Aggiornamento Persone Tipologia DURATA Entro 5 anni dalla data di CORSO conclusione del corso 6 ORE Azienda livello rischio 16 ORE quinquennale RSPP BASSO Datore di lavoro autonominato D.Lgs. 81 art. 34 c. 2 e 3 10 ORE Azienda livello rischio 32 ORE quinquennale Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011 MEDIO TRASPORTI In vigore dal 11/01/2012 Scadenza (11/01/2017) 14 ORE Azienda livello rischio 48 ORE quinquennale ALTO DIRIGENTE Azienda livello rischio D.Lgs. 81 art. 37 c. 2 BASSO/MEDIO/ALTO 6 ORE Accordo Stato-Regioni del 22.12.2011 16 ore credito quinquennale formativo permanente In vigore dal 11/01/2012 PREPOSTO D.Lgs. 81 art. 37 c. 2 Accordo Stato-Regioni del 22.12.2011 Azienda livello rischio BASSO/MEDIO/ALTO 8 ore 6 ore credito quinquennale In vigore dal 11/01/2012 formativo permanente
Persone Tipologia DURATA Aggiornamento CORSO credito Modulo A (generale) 28 ORE formativo permanente RSPP da 12 a 68 ORE 40 ore o 60 ore (Responsabile del Servizio di quinquennale in relazione al macrosettore Prevenzione e Protezione) Modulo B (specifico) in relazione al macrosettore TRASPORTI macrosettore 6 TRASPORTI macrosettore 6 D.Lgs. 81 art. 32 c. 2 24 ORE Accordo Stato-Regioni del 26.1.2006 40 ORE credito Modulo C (gestionale) 24 ORE formativo permanente credito Modulo A (generale) 28 ore formativo ASPP permanente (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) D.Lgs. 81 art. 32 c. 2 28 ore Accordo Stato-Regioni del 26.1.2006 Modulo B (specifico) da 12 a 68 ORE quinquennale in relazione al macrosettore Per qualsiasi macrosettore
Attrezzature di lavoro D.Lgs. 81 Articolo 73 - Informazione, formazione e addestramento Comma 5. In sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sono individuate le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione. ACCORDO STATO REGIONI La data di pubblicazione in gazzetta ufficiale è il 12/03/2012 L’accordo è entrato in vigore 12 mesi dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale (12/03/2013)
Elenco ATTREZZATURE DI LAVORO con obbligo abilitazione Modulo Modulo Modulo pratico-specifico Totale Attrezzatura giuridico- tecnico (ore) (ore) normativo (ore) Piattaforme di lavoro 4 per PLE che operano su stabilizzatori 8 1 3 mobili elevabili (PLE) 4 per PLE che possono operare senza stabilizzatori 8 Gru per autocarro 1 3 8 12 Gru a torre 1 7 4 per gru a rotazione in basso o a rotazione in alto 12 Carrelli elevatori semoventi con 1 7 4 per carrelli industriali semoventi o semoventi a 12 braccio telescopico conducente a bordo Gru mobili (autogru) 1 6 7 14 Trattori agricoli o 1 2 5 per trattori a ruote o trattori a cingoli 8 forestali Macchine movimento 6 per escavatori idraulici o escavatori a fune o caricatori 1 3 10 terra frontali o terne o autoribaltabili con cingoli Pompe per calcestruzzo 1 6 7 14 1) L’elenco è da considerarsi esaustivo, solo per l’uso delle attrezzature sopra riportate è necessario il corso. 2) Per conseguire l’attestato di abilitazione bisogna superare sia la verifica intermedia che quella finale costituita da due prove pratiche. 3) L’abilitazione deve essere rinnovata entro 5 anni dalla data di rilascio dell’attestato di abilitazione, previa verifica di: idoneità alla mansione e partecipazione a corso di aggiornamento (4 ore). 4) L’obbligo di acquisire l’attestato di abilitazione vale anche per i lavoratori autonomi e i componenti dell’impresa familiare (art.21 D.Lgs.81), inoltre è obbligatorio anche per il datore di lavoro (art.69 D.Lgs.81).
CORSO Cosa devo Fare QUANDO prima del 12/03/13 MODULO TEORICO, entro due anni MODULO PRATICO, Corso di Aggiornamento dalla data di entrata in vigore VERIFICA FINALE di 4 ore di cui 3 ORE di dell’accordo qualsiasi DURATA PRATICA 12/03/2015 MODULO TEORICO, entro due anni Corso di Aggiornamento dalla data di MODULO PRATICO, di 4 ore di cui 3 ORE di entrata in vigore PRATICA + verifica finale di dell’accordo QUALSIASI DURATA apprendimento 12/03/2015 Nota: Se non si è effettuato il corso di aggiornamento entro il 12/03/2015, l’operatore dovrà effettuare l’intero corso come previsto dall’accordo. CORSO Cosa devo Fare QUANDO dopo il 12/03/13 Lavoratore Corso da neoassunto Corso conforme effettuare prima di Lavoratore all’accordo riferito essere incaricati neoincaricato all’uso all’uso della all’attrezzatura da utilizzare delle attrezzature attrezzatura
LA PROCEDURA LE PROCEDURE DI SICUREZZA COME STRUMENTO DI PREVENZIONE (le procedure come elemento di controllo dei rischi in azienda)
LA PROCEDURA Perché e a cosa serve definire una procedura di sicurezza? prevenire errori e deviazioni (Definisce: le modalità di esecuzione, la sequenza delle azioni) ottenere la riproducibilità delle attività (standardizzazione delle operazioni di esecuzione e di verifica) Il modo di lavorare degli operatori (organizzazione) si riproduce indipendentemente dalla persona che lo sta svolgendo.
I vantaggi nell’adottare delle procedure per le attività a rischio 1) Favoriscono l’omogeneizzazione dei comportamenti nei diversi operatori, riducendone così l’arbitrarietà (elimina differenziazioni e/o personalizzazioni)) 2) Tutelano gli operatori, ma anche i clienti/utenti; 3) Favoriscono l’inserimento e l’apprendimento di nuovi lavoratori; la procedura di lavoro è formazione specifica
I vantaggi nell’adottare delle procedure per le attività a rischio 4) garantiscono un alto livello di controllo delle fasi a rischio per una attività; (definisce: chi lo deve fare, quando, come, i dpi, le attrezzature, chi controlla, ecc) 5) garantiscono la disponibilità per il lavoratore le informazioni di prevenzione e protezione di cui a bisogno in un preciso momento. Consegno una copia della procedura ai lavoratori che devono applicarla + 1 a disposizione, sempre presente sui mezzi dell’azienda.
Conclusione Cassazione Penale, Sez. 4, 15 ottobre 2015, n. 41486 NO ISTRUZIONI VERBALI dove ognuno la “racconta” e la “tramanda” come vuole. NO PRASSI OPERATIVE adottate per consuetudine. SI PROCEDURE SCRITTE (obbligo) • dettagliate, • contenenti le fasi di lavoro, • le responsabilità, • utilizzate per la formazione specifica dei lavoratori
PROCEDURE AZIENDALI E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Evidenza visto NA Riferimenti Le misure di prevenzione messe Esempio: in atto dall’azienda per la −Procedura relativa ai controlli sugli equipaggiamenti di gestione del rischio da incidente sicurezza a bordo dei mezzi stradale comprendono −Procedura relativa alla manutenzione dei mezzi Procedure relative a specifiche −Istituzione e aggiornamento di un registro di attività a rischio a cui sono manutenzione dei mezzi di trasporto assegnati soggetti in possesso −Procedura per la segnalazione dei guasti e/o anomalie di adeguate competenze riscontrate da parte dell’autista −Procedura per la modalità di carico e scarico dei mezzi e per la verifica finale di stabilità del carico
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI ATTREZZATURE DI LAVORO LUOGO DI LAVORO
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI D.LGS 81/2008 - ATTREZZATURA DI LAVORO: QUALSIASI MACCHINA, APPARECCHIO, UTENSILE O IMPIANTO, INTESO COME IL COMPLESSO DI MACCHINE, ATTREZZATURE E COMPONENTI NECESSARI ALL’ATTUAZIONE DI UN PROCESSO PRODUTTIVO, DESTINATO AD ESSERE USATO DURANTE IL LAVORO
D.Lgs. 81/08 comma 2 Il documento di cui all’articolo 17, ….. (Documento di valutazione dei rischi)… deve contenere: d) l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi devono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura relativa alla manutenzione dei mezzi di trasporto verificare che il libretto d’uso e manutenzione sia presente per ogni mezzo; schema generale del programma di manutenzione di tutti i mezzi, secondo quanto previsto dal manuale d’uso e manutenzione fornito a corredo del mezzi stessi; schema generale della manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata da personale specializzato e/o autorizzato all’uopo; istruzioni per la manutenzione “minuta” (es: sostituzione lampadine di illuminazione e/o segnalazione, specchio retrovisore, ecc.) con l’individuazione delle persone che dovranno procedere all’intervento; individuazione del responsabile del controllo manutenzione.
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Registro di manutenzione dei mezzi di trasporto predisposizione di una scheda per ciascun mezzo (la scheda deve riportare tutti i dati del mezzo e tutti gli interventi eseguiti, le date, l’operatore intervenuto) verificare le periodicità di interventi e/o verifiche indicate dal costruttore nel manuale di istruzioni ed uso; individuare “il responsabile del controllo” che aggiorni il registro di manutenzione. predisporre un modulo per la segnalazione dei guasti e/o anomalie dei mezzi; in caso di guasti o incidenti predisporre delle istruzioni (formazione) inerenti le azioni da compiere in tali casi;
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura relativa ai controlli sugli equipaggiamenti di sicurezza prima della partenza verificare: gli equipaggiamenti: segnale mobile di pericolo (triangolo); indumenti alta visibilità, conforme alla norma “Uni En 471”; DPI adeguati al lavoro e/o carico/scarico; illuminazione ausiliaria; dispositivi satellitari di navigazione; eventuali catene o pneumatici adeguati.
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura per la modalità di carico e scarico dei mezzi di trasporto e per la verifica finale di stabilità del carico Organizzazione: prima di partire, accertarsi che tutte le attrezzature necessarie alla fissazione del carico siano disponibili e in buono stato; giunti sul luogo di carico/scarico, l’autista deve acquisire notizie inerenti alle regole di comportamento ed alle situazioni di emergenza elaborate dalla azienda committente; verificare se negli accordi presi con l’azienda committente, è possibile assistere alle operazioni di carico/scarico oppure se l’autista deve rimanere sul mezzo o deve recarsi nei locali predisposti ad accoglierlo; operazioni di carico/scarico, obbligo cooperazione e coordinamenti se presenti interferenze con altri operatori di imprese diverse (chiedere istruzioni al committente).
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura per la modalità di carico e scarico dei mezzi di trasporto e per la verifica finale di stabilità del carico Fissaggio e stivaggio stabile delle merci nel vano di carico: le merci devono essere stivate nel vano di carico così da non potersi muovere, tenendo conto sia delle vibrazioni provocate dai movimenti del veicolo sia dalle sollecitazioni indotte dalle frenate, tale obiettivo si può raggiungere: installando ausili adeguati capaci di trattenere le merci (come cinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili), che devono essere in dotazione al camion; quando le merci pericolose sono trasportate insieme ad altre merci (per esempio, grosse macchine o gabbie), tutte le merci devono essere solidamente sistemate o inzeppate all’interno dei veicoli o dei container; si può ugualmente impedire il movimento dei colli riempiendo i vuoti mediante dispositivi di inzeppatura o di bloccaggio e di tiraggio. come nastri di cerchiatura o cinghie; in caso di carico merce, accertarsi che il carico sia correttamente distribuito nel veicolo, tenendo conto della distribuzione del carico sugli assi e degli spazi vuoti; in caso di carico merce, alla fine delle operazioni, accertarsi che tutte le attrezzature di ancoraggio siano correttamente posizionate (in base al piano di fissazione, ove disponibile); si ricorda che gli ancoraggi del carico, essendo attrezzature a corredo del camion, possono essere usati o messi in posizione esclusivamente dagli autisti e che tali ancoraggi devono essere soggetti ad idonea manutenzione. Formazione degli autisti: l’azienda deve assicurarsi che gli autisti abbiano ricevuto: tutte le informazioni supplementari necessarie per la corretta fissazione del carico; una formazione specifica sulla procedura di cui sopra.
SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Principio = senza spazi vuoti! Il fissaggio adattato alla forma non significa altro che sistemare tutte le parti del carico in modo che non vi siano spazi vuoti da nessun lato. Questo carico non presenta spazi vuoti ed è quindi correttamente fissato!
SORVEGLIANZA SANITARIA Evidenza visto NA Riferimenti Esempio: − Protocollo sanitario con indicazione del rischio alcol e Gli operatori che lavorano su dei relativi accertamenti strada sono sottoposti a − accertamenti per verificare l’assenza di assunzione di sorveglianza sanitaria per i sostanze psicotrope e stupefacenti rischi specifici della mansione − accertamenti per verificare l’assenza di condizioni di alcol dipendenza Esempio: Sono presenti i relativi giudizi − consegnati al datore di lavoro di idoneità − consegnati ai lavoratori
SORVEGLIANZA SANITARIA Deve tenere conto di tutti i rischi RUMORE VIBRAZIONI MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI MICROCLIMA ….. CONSUMO DI ALCOL USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI STRESS LAVORO-CORRELATO ORARI DI LAVORO (disturbi del sonno, ciclo-sonno veglia, OSAS)
Elenco mansioni a rischio di infortuni e pericolose per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi (Accordo integrativo Stato/Regioni del 16/3/2006 e Intesa Stato- Regioni 30/10/2007) ALCOL STUPEFACENTI Mansioni con obbligo dotazione porto d’armi Guida veicoli stradali patente B Guida veicoli stradali patente C, D, E Guida veicoli stradali patente C, D, E Guida veicoli stradali per i quali è richiesto Guida veicoli stradali per i quali è richiesto certificato abilitazione professionale taxi, certificato abilitazione professionale taxi, noleggio con conducente o per guida veicoli noleggio con conducente o per guida veicoli che trasportano merci pericolose che trasportano merci pericolose Personale addetto circolazione dei treni Personale addetto circolazione dei treni Personale ferroviario navigante Personale ferroviario navigante Personale addetto alla circolazione e sicurezza Personale addetto alla circolazione e sicurezza ferroviaria ferroviaria
Elenco mansioni a rischio di infortuni e pericolose per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi (Accordo integrativo Stato/Regioni del 16/3/2006 e Intesa Stato- Regioni 30/10/2007) ALCOL STUPEFACENTI Conducenti, conduttori, manovratori Conducenti, conduttori, manovratori Personale marittimo di coperta e di macchina Personale marittimo di coperta e di macchina Responsabile dei fari Piloti d’aeromobile Controllori di volo ed esperti assistenza al volo Controllori di volo ed esperti assistenza al volo Personale registro aeronautico italiano Personale registro aeronautico italiano Collaudatori mezzi di navigazione Collaudatori mezzi di navigazione Addetti pannelli di controllo del movimento Addetti pannelli di controllo del movimento settore trasporti settore trasporti Addetti alla guida di macchine movimentazione Addetti alla guida di macchine movimentazione terra e merci terra e merci Addetti produzione trasporto e vendita Addetti produzione trasporto e vendita esplosivi esplosivi
Ministero Infrastrutture e Trasporti – 22 dicembre 2015 Requisiti per l’idoneità alla guida La patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata a conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte se controllate: Moderate: fino a tre anni Gravi: fino a un anno N. Magnavita, S. Garbarino – Giornate Liguri di Medicina del Lavoro – 2 maggio 2012
SORVEGLIANZA SANITARIA Evidenza visto NA Riferimenti È nominato il Medico Esempio: Competente (MC) aziendale − nomina controfirmata − individuazione del MC coordinatore Esempio: Gli operatori che lavorano su strada sono sottoposti a − protocollo sanitario riportante il rischio alcol sorveglianza sanitaria per il − accertamenti per verificare l’assenza di condizioni rischio alcol di alcol dipendenza − presenza di un regolamento aziendale alcol Per i lavoratori sottoposti ad Esempio: accertamenti per verificare − test AUDIT e AUDIT clinico l’assenza di condizioni di − approfondimento con il SERT territoriale di casi alcoldipendenza è definito specifici uno specifico protocollo sanitario Sono presenti i relativi giudizi Esempio: di idoneità − consegnati al datore di lavoro − consegnati ai lavoratori Sono presenti le cartelle Esempio: sanitarie e di rischio dei − presso il MC lavoratori − presso l’azienda con osservanza del segreto professionale È data informazione al datore Esempio: di lavoro, all’RSPP e agli RLS − relazione sanitaria dei dati anonimi e collettivi − verbale riunione art. 35 D.Lgs. 81/08 della sorveglianza sanitaria Esempio: È data informazione ai − consegna copia esami lavoratori del significato degli − compilazione modulo consenso informato accertamenti a cui sono − firma del lavoratore sul giudizio di idoneità sottoposti e del loro esito
Progetto: Elaborazione ed applicazione di una scheda per l’analisi delle cause di evento avverso nel settore trasporti La ricerca di soluzioni al problema dell’incidentalità stradale può trarre vantaggio dall’analisi delle cause che ne sono all’origine. La conoscenza diretta delle problematiche connesse all’attività è patrimonio dell’azienda e dei lavoratori, risulta pertanto fondamentale lo loro partecipazione alla ricerca di strumenti di analisi da utilizzare nei luoghi di lavoro, appropriati ed efficaci. Si prende spunto dalla teoria della Root Cause Analysis (RCA), strumento per un approccio sistemico e reattivo ad eventi avversi nel campo dell’aviazione, che risponde alla necessità di sviluppare strategie volte a gestire l’incidente critico e ad eliminare, per quanto possibile, tutte le condizioni che ne hanno permesso l’accadimento. Lo scopo è realizzare uno strumento che possa essere efficacemente applicato nel settore dei trasporti. Evento avverso Evento inatteso, che comporta un danno, non intenzionale e indesiderabile. Gli eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili. Un evento avverso attribuibile ad errore è “un evento avverso prevenibile”
Progetto: Elaborazione ed applicazione di una scheda per l’analisi delle cause di evento avverso nel settore trasporti
Progetto: Elaborazione ed applicazione di una scheda per l’analisi delle cause di evento avverso nel settore trasporti Durata Anno 2016 Eventuale prolungamento Adesione Impegno a collaborare Indipendente dalla vigilanza Attività Adozione di una scheda di analisi Invio all’UO PSAL dei dati raccolti Partecipazione a evento finale di presentazione dei risultati Risorse/criticità Impegno di RSPP/personale delegato alla compilazione della scheda Disponibilità degli autisti a segnalare anche il mancato incidente
Promozione della salute Luogo di lavoro = Punto di intervento privilegiato per agire sui comportamenti individuali che determinano i cosiddetti stili di vita. Quelli che incidono maggiormente sul carico collettivo di malattie e disabilità sono: il fumo di tabacco la non corretta alimentazione l’abuso di alcol e l'inattività fisica
Caratteristiche del progetto e linee di intervento Azione di sensibilizzazione e supporto alle aziende alle quali si chiede di adottare un piano aziendale di promozione della salute che comprenda bacheca “della salute” aziendale, con poster, manifesti e altri 1° livello di intervento materiali illustrativi azioni di tipo individuale e materiali informativi in tema di promozione della salute (sani stili di collettivo di semplice vita, vaccinazioni, ecc..) per i lavoratori realizzazione Interventi di promozione della salute individuali per i singoli lavoratori realizzati dal medico competente nell’ambito della visite mediche previste dal protocollo di sorveglianza sanitaria. 2° livello di intervento individuazione di strategie aziendali quali modifiche ai menù dei pasti della mensa aziendale o forniti all'azienda e/o distributori più complesso finalizzato alla automatici contenenti alimenti salutari tipo frutta e verdura, specifica modifica dei comportamenti regolamentazione aziendale per il rispetto del divieto di fumo programmi di informazione/formazione dei lavoratori che non corretti dei lavoratori dal prevedano al loro interno anche i temi prescelti punto di vista salutare programmi di informazione/formazione dei dirigenti, preposti, RLS con riferimento al ruolo di promotori attraverso azioni di convenzioni con palestre, piscine, …. per favorire l'attività fisica promozione collettiva
http://www.ausl.pc.it/dipartimento_salutepubblica/sicurezza_materiale_informativo.asp Referente progetto locale: Dott.ssa Maria Teresa Cella 0523 317802 m.cella@ausl.pc.it Gruppo di lavoro: TdP Marco Demarzo 0532 317809 m.demarzo@ausl.pc.it TdP Francesco Nuvola 0532 317811 f.nuvola@ausl.pc.it AS Monica Ralli 0532 317804 m.ralli@ausl.pc.it
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