PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2022-2027 RIPARTIAMO DA UNA CITTÀ MIGLIORE DI QUELLA CHE ABBIAMO TROVATO CINQUE ANNI FA - Fastly

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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2022-2027 RIPARTIAMO DA UNA CITTÀ MIGLIORE DI QUELLA CHE ABBIAMO TROVATO CINQUE ANNI FA - Fastly
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2022-2027

RIPARTIAMO DA UNA CITTÀ MIGLIORE DI QUELLA CHE ABBIAMO
TROVATO CINQUE ANNI FA.
Cinque anni fa ci siamo proposti alla città promuovendo un “cambio
di passo” per uscire dall’immobilismo e ripartire dall’ordinario affinché
diventasse straordinario. Abbiamo riportato la cura del cittadino al
centro dell’azione amministrativa, ne abbiamo ascoltato le esigenze
e le aspettative, e le abbiamo trasformate in azioni concrete sul
territorio. La riqualificazione della città, con una particolare
attenzione alle scuole, al decoro urbano, alla tutela ambientale, ai
bisogni sociali e alla salute pubblica, preparano la nostra comunità
ad una rinascita in cui finalmente la politica potrà occuparsi non più
solo dell’ordinario, ricostruendo un clima positivo, capace di generare
speranza e coesione all’interno della nostra comunità.
Tutto questo lo abbiamo fatto insieme perché Ortona è un sistema
vivo, fatto di persone e con un’anima profonda, un’identità e
un’aspirazione che un Sindaco deve saper riconoscere e incentivare
affinché diventi un bene comune e un patrimonio collettivo.

Tanto abbiamo fatto, tanto resta da fare. Abbiamo approvato il nuovo
Piano Regolatore Generale restituendo alla città uno strumento
urbanistico moderno e attuale, quello in vigore risale al 1994.
Abbiamo lottato per impedire la realizzazione di un deposito GPL nel
nostro porto, abbiamo restituito alla città Piazza degli Eroi Canadesi,
ora luogo di aggregazione e di vivacità sociale, abbiamo
riconsegnato edifici scolastici a misura di bambino, avviato la
gestione del Teatro Tosti e riaperto il cinema Zambra. Abbiamo
tutelato e valorizzato le nostre Riserve, rigenerato i parchi gioco e
ripristinato il decoro delle aree verdi come le rotonde e il Parco
Ciavocco. Abbiamo reso Ortona più sicura dotandola di un sistema
funzionante di videosorveglianza nei luoghi centrali. Ortona è di
nuovo membro del Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl per
tutelare le professionalità e le eccellenze del nostro ospedale non più
stabilimento ma Ospedale di Base. Ortona con il porto e la sua area
industriale è il motore della Zona Economica Speciale nonché
dell’ambito sociale ortonese che partecipa come capofila per l’intera
provincia di Chieti a ben 3 progetti del PNRR.
Abbiamo creato le condizioni per una crescita delle presenze
turistiche attraverso un ufficio turistico attivo e professionale, e un
lavoro sinergico con le istituzioni -sovraordinate per il completamento
e la fruibilità della Via Verde.

Abbiamo presentato importanti progetti di riqualificazione e
rigenerazione urbana che cambieranno il volto della nostra città nei
prossimi anni. La funicolare che collegherà la pista ciclopedonale al
centro, la ristrutturazione di Palazzo Farnese, Palazzo Corvo e del
Complesso Sant’Anna già finanziati, un Centro Servizi Sociali, la
riqualificazione dell’ingresso della città, la rivisitazione dei vicoli di
Terra Nuova.

Abbiamo ancora molto lavoro da completare, ora è il tempo dei
cantieri e della chiusura dei progetti finanziati con il PNRR. Ma non
ci fermeremo a questo perché abbiamo ancora tante idee per
realizzare trasformazioni coraggiose che diano un volto nuovo e
dinamico alla nostra città.

I nostri obiettivi sono ancora tanti, iniziando dalla sostenibilità
ambientale e creando una città vivibile e a misura di cittadino. Con il
project financing messo in campo per la ristrutturazione e gestione
del Parcheggio Ciavocco toglieremo le macchine dal centro storico,
offrendo comunque ai residenti e ai visitatori una struttura rinnovata
e moderna. A partire dal collegamento con la pista ciclopedonale
attraverso la funicolare si ridisegnerà una viabilità del centro “bike
friendly” con zone a limite 30 km per creare un percorso ciclabile che
consentirà ai visitatori di ammirare le nostre bellezze e ai cittadini di
scegliere la mobilità sostenibile per vivere Ortona.

Continueremo a lavorare al modello sociale integrato, già messo in
campo durante la pandemia, in cui la circolarità delle informazioni e
il punto unico d’accesso tra il terzo settore e i servizi comunali, hanno
permesso di rispondere con velocità e incisività ai tanti bisogni
espressi e inespressi dei cittadini. La partecipazione, attraverso il
lavoro dei professionisti del sociale ha consentito negli anni di
prendere parte a tutte le opportunità messe in campo dai bandi
nazionali ed europei.

In questi ultimi anni la pandemia che ha segnato oltre che
economicamente anche psicologicamente le famiglie ortonesi ha
contribuito, insieme alla precedente crisi del lavoro, ad aumentare un
diffuso sentimento di incertezza e sconforto che inevitabilmente
potrebbe trasformarsi in delusione o rabbia.

Una tensione sociale che abbiamo affrontato anche con mezzi
normativi    specifici come     l’istituzione   dell’Organismo    di
compensazione della crisi da sovraindebitamento che intende
aiutare in un momento di recessione finanziaria famiglie e imprese.

Sarebbe un errore trascurare questa realtà e non porre la giusta
attenzione ma non è questo il sentimento che ci pervade come
amministratori. Ortona ha già saputo resistere e resistono i suoi
valori di comunità. Questa città ha saputo migliorarsi in passato e
siamo certi che continuerà a migliorarsi. Con il nostro modello
amministrativo, fondato sulla fiducia e operosità che ha saputo
intercettare le diverse peculiarità presenti nel tessuto sociale
abbiamo determinato un cambio di rotta, dando alla politica un
metodo fondato sull’ascolto e la presenza, ma anche sulla capacità
di decidere e di procedere con coraggio.

Il nostro impegno per i prossimi cinque anni sarà di camminare al
fianco dei nostri cittadini per assicurare loro, attraverso la qualità
delle relazioni umane una stabilità che riguarda oltre all’aspetto
economico una qualità della vita fatta di sostenibilità del territorio, di
diritto alla salute, di priorità educative, di valori culturali e storici e di
efficienza dei servizi.

ORTONA ANCORA PIÙ SOSTENIBILE

Il lavoro già fatto con l’efficientamento energetico della pubblica
illuminazione e nelle scuole ha avviato un processo profondo di
rinnovamento energetico degli edifici pubblici che dovranno essere
tutti riconvertiti con fonti rinnovabili.

A questo proposito promuoveremo la diffusione delle Comunità
Energetiche, definite dall’Unione Europea attraverso le Direttive
2018/2001 e 2019/944, per la localizzazione di comunità nell’ambito
di un quartiere, di un distretto commerciale o di un’area artigianale al
fine di produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di
autoconsumo e collaborazione.

Dopo aver creato le condizioni per una nuova definizione della
mobilità urbana con la messa in funzione del parcheggio multipiano
del Ciavocco, punto di snodo dell’intermodalità cittadina insieme al
collegamento funicolare, già progettato, per la pista ciclopedonale,
realizzeremo una rete di punti di sosta per la ricarica dei veicoli
elettrici con l’obiettivo di favorire sempre più la mobilità sostenibile. Il
futuro passa per l’intermodalità urbana per cui pensiamo di offrire
diverse soluzioni facili ed economiche per ridurre il traffico cittadino
utilizzando i mezzi pubblici e le bici elettriche. Avvieremo un percorso
ciclabile urbano con l’inserimento di zone 30 e la messa in sicurezza
di intersezioni e attraversamenti pedonali. Porteremo a termine la
progettazione e realizzazione di un ponte ciclopedonale che
collegherà il quartiere di Fonte Grande al centro urbano.

Continueremo comunque a riqualificare con una programmata
manutenzione la vasta rete viaria del nostro territorio al fine di
renderla sicura e percorribile.

Con la progressiva estensione della regolazione della sosta, volta a
incentivare un ricambio continuo per favorire l’accesso alle attività
commerciali locali e con la creazione di abbonamenti agevolati per i
residenti riporteremo piazza San Tommaso alla sua naturale
vocazione di luogo di aggregazione turistica e sociale con la sua
pedonalizzazione e riqualificazione urbana. La riqualificazione ha
guidato tutti gli interventi progettati e realizzati in questi anni.
Vogliamo proseguire lungo questa strada, favorendo le condizioni
per portare a compimento la trasformazione della città e del suo
territorio a dimensione del nuovo millennio. Il rispetto e la tutela del
tessuto storico della nostra città deve accompagnarsi alla
rigenerazione di aree non ancora valorizzate, attraverso forme di
riqualificazione come è accaduto per Piazza degli Eroi Canadesi.
Trasformata da zona di sosta e parcheggio a nuovo luogo della
socialità cittadina favorendo la crescita delle attività presenti. Così
anche per piazza San Tommaso la nostra idea è di riprogettarla tra
memoria storica e prospettive moderne, sulla scia delle antiche
emozioni generate dall’immagine della fontana al centro della piazza
circondata dal verde e da sedute che consentano al visitatore di
ammirare la nostra Cattedrale.

Ortona in questi cinque anni è diventata più bella. Siamo partiti dalla
manutenzione ordinaria restituendo alla città degli angoli curati e
rinnovati. Abbiamo investito sugli spazi pubblici dedicandoci alla
riqualificazione dei parchi per bambini, Fonte Grande, San Giuseppe,
Caldari e Lazzaretto, e del Parco Ciavocco ora gioiello della
comunità. Ci apprestiamo a realizzare uno skatepark a Fonte Grande
dedicato ai più giovani che si cimentano in questa disciplina. Come
annunciato cinque anni fa abbiamo anche lavorato per rinnovare le
piazze di Bardella, San Leonardo e Rogatti e continueremo su questa
linea anche nelle altre contrade. Il cammino con un territorio vasto e
articolato è ancora lungo ma le basi sono state gettate e si continuerà
nella realizzazione di aree e parchi urbani come la riqualificazione
dei Giardini Eden, con una nuova visione del verde e degli spazi
ludici per aumentare la qualità ambientale e la vivibilità cittadina.

La nostra idea di città guarda al futuro senza dimenticare il passato
e soprattutto i luoghi che nell’immaginario collettivo sono fortemente
identitari della nostra comunità come la spiaggia della Ritorna. Antico
approdo della città diventerà, mediante un percorso di valorizzazione
e di implementazione dei servizi primari, uno dei passaggi
imprescindibili dei flussi turistici della ciclopedonale Adriatica che
collegherà Trieste con il Gargano. La realizzazione della funicolare
completerà il collegamento tra il centro urbano e il suo litorale proprio
nell’area della Ritorna rispettandone le caratteristiche naturalistiche
e riproponendo l’antico Trabocco che vi era posizionato
aumentandone così ancora di più il fascino.

Avvieremo un progetto di divulgazione didattica ambientale in
convenzione con l’Ufficio tutela Biodiversità di Pescara dei
Carabinieri Forestali e con le scuole del territorio, tale attività darebbe
modo di valorizzare la riscoperta dell’educazione civica e soprattutto
ambientale, per le nuove generazioni a difesa del nostro futuro per
un pianeta da salvare.
Censiremo i luoghi oggetto di reiterati abbandoni rifiuti pericolosi e
non, situazioni che creano pregiudizio per le matrici ambientali e
potenziale compromissione delle falde acquifere, con installazione di
impianti di videosorveglianza o foto trappole, attraverso il
reperimento di fondi del Ministero dell’Interno, per fronteggiare
l’incidenza dei fenomeni di criminalità cosiddetta “diffusa”, a tutela
della sicurezza urbana, servizi programmati in collaborazione con le
Forze di Polizia.
Metteremo in campo nell’interesse collettivo ed ambientale
ordinanze e provvedimenti specifici per mettere al bando le stoviglie
monouso in plastica. Tale provvedimento non è finalizzato a punire
ma deve essere un giusto orientamento per affrontare gli stili di
consumo a tutela del territorio, dell’ambiente e della collettività per
un futuro migliore e per diventare un Comune Plastic Free.

ORTONA ANCORA PIÙ VIVA

Abbiamo valorizzato il tessuto culturale della città sostenendo nella
distribuzione delle risorse e degli spazi pubblici la progettualità delle
diverse realtà culturali presenti in città. La scelta di affidare la
gestione del Teatro comunale Francesco Paolo Tosti, fiore
all’occhiello di Ortona, la volontà di ristrutturare e riaprire il Cinema
Zambra, come avevamo annunciato, l’attenzione posta
all’innovazione del sistema bibliotecario comunale ed educativo, la
convinzione nel sostenere un nuovo corso dell’Istituto Nazionale
Tostiano, consente oggi di offrire ai cittadini e non solo una cultura
diffusa che risponde prontamente alle varie richieste della
popolazione.

Abbiamo investito anche su un’idea culturale più moderna e
interattiva nella convinzione che la cultura non si debba affermare
unicamente con gli strumenti e nelle sedi tradizionali. Soprattutto la
cultura giovanile ha bisogno di nuovi format e nuovi spazi per
evidenziare tutte le capacità di comunicazione e di creatività, già
avviate con la programmazione dell’“Italia Style Festival”, un
appuntamento ormai consolidato con i più famosi rappers italiani.
Come avviene anche con l’affermata rassegna estiva letteraria
“Giallo di Sera” che con la sua programmazione di incontri non solo
con gli autori ma anche con i personaggi nati dai racconti di affermati
giallisti e scrittori noir, è ormai un punto caratterizzante dell’offerta
culturale del nostro territorio.

Avvieremo un percorso di Alta Formazione Artistica in convenzione
con i Conservatori e le Accademie partendo dalle relazioni
istituzionali dell’Istituto Nazionale Tostiano e delle altre realtà
artistiche del territorio.

Inoltre con i giovani creeremo nuove modalità di utilizzo della Sala
Eden al fine di farne un luogo in cui esprimere le proprie abilità,
accrescere le proprie conoscenze, condividere le proprie esperienze
formative e ricreative, sviluppare e mettere in mostra i propri talenti.

In questi anni abbiamo lavorato per realizzare il Polo Culturale
attraverso la progettazione di un’importante azione di riqualificazione
degli edifici storici, Palazzo Farnese, Complesso Sant’Anna e
Palazzo Corvo che ospiteranno rispettivamente il Polo Museale, il
Polo Bibliotecario e l’area espositiva. Nonostante le difficoltà legate
al fermo della pandemia abbiamo ricevuto un finanziamento di 5
milioni di euro che utilizzeremo per rigenerare e adeguare sotto
l’aspetto tecnologico questi spazi per concretizzare il nostro progetto.
ORTONA ANCORA PIÙ INCLUSIVA

Il sociale è stato uno dei pilastri della nostra azione amministrativa,
gli interventi e le azioni previste dal Piano di Zona 2016-2018 e
successivamente prorogato da parte della Regione Abruzzo, fino al
2022, sono state realizzate nella loro interezza, ed anzi, alcuni servizi
sono stati fortemente potenziati (fondo nazionale non
autosufficienza, dopo di noi, vita indipendente, etc.).

In sinergia con il sistema nazionale e regionale del welfare,
continueremo a promuovere e a potenziare azioni per l’infanzia, i
giovani, le famiglie, gli anziani, le non autosufficienze, l’inclusione
sociale, le pari opportunità. In questi anni nessuno è stato lasciato
solo nella difficoltà, anche durante la pandemia abbiamo risposto alle
tante necessità dei cittadini con bandi specifici, rivolti alle fragilità
economiche e lavorative buoni spesa/utenze covid -19, fondo di
solidarietà covid-19 rivolto ai lavoratori colpiti dall’emergenza
sanitaria, azioni di supporto materiale e psicologico in collaborazione
delle associazioni di volontariato.

In linea con il nuovo Piano Sociale Regionale 2022-2024 e con gli
sviluppi post-pandemici continueremo a lavorare privilegiando
particolarmente le azioni di prevenzione primaria volte a evitare il più
possibile la necessità di azioni riparative. Intendiamo intercettare i
nuovi bisogni sociali anche alla luce di quanto emerso in seguito alla
pandemia da COVID-19 che ha minato il nostro benessere in termini
medici e lo ha fatto anche in termini socio-relazionali. Verranno
potenziati i servizi di presa in carico dell’utenza, attraverso personale
appositamente formato e spazi dedicati. Stando a quanto scritto nel
Profilo Sociale Regionale, la pandemia da covid- 19 ha lasciato un
segno di particolare criticità, su alcune fasce d’utenza in maniera
particolare: preadolescenza e adolescenza, donne e anziani. Per
ciascuno di loro e non solo, l’amministrazione ripenserà a dei Livelli
Essenziali di Prestazioni Sociali che tengano conto dei bisogni
specifici e che siano pensati nell’ottica della personalizzazione.
I giovani avranno bisogno di nuove opportunità di inserimento sociale
e lavorativo. Saranno intensificati i progetti di tirocinio, inserimento
nel mondo del volontariato, Servizio Civile Universale, in quanto essi
consentono ai giovani di acquisire competenze trasversali come il
pensiero creativo, lo spirito d’adattamento, abilità relazionali, utili
nella vita in generale. Si investirà inoltre nell’avvio di nuovi progetti
volti alla creazione di spazi guidati, opportunità di incontro e
contaminazione.
La terza età rappresenta la fetta numericamente più rilevante del
tessuto sociale ortonese, ma anche nazionale. Per combattere
l’acuirsi delle situazioni di isolamento derivate o inasprite dalla
pandemia sarà necessario intensificare gli sforzi e continuare a
lavorare sulle attività del centro aggregativo con la finalità di favorire
un invecchiamento attivo e promuovere le capacità residue degli
anziani. Oltre a migliorare sempre di più i servizi storici dell’Ambito
come l’assistenza domiciliare, Helpcare e il telesoccorso.
Continueremo nell’impegno di costruire una comunità educante
coesa, che sappia favorire l’inclusione e non emarginare le fragilità
dei singoli. Sotto questo profilo, particolare impegno sarà rivolto alla
disabilità, all’immigrazione, alla problematica di genere e alle nuove
povertà.
Stessa attenzione andrà data alla salute mentale, promuovendo
iniziative di potenziamento dei servizi di supporto psicologico e di
integrazione nel mondo del lavoro, favorendo la costituzione di buone
pratiche di integrazione socio-economica non solo assistenziali.
Continueremo il supporto e il lavoro di collaborazione con i due Centri
Antiviolenza con cui in questi anni abbiamo costruito una nuova
sinergia e soprattutto una rete che ha portato a un Protocollo d’Intesa
con tutti i soggetti che partecipano alla presa in carico delle vittime di
violenza.

ORTONA ANCORA PIÙ ATTENTA ALLA SALUTE
In linea con le indicazioni nazionali in materia sanitaria che puntano
sulla medicina del territorio al fine di decongestionare i presidi
ospedalieri Ortona avrà una casa di Comunità, come definito nel
Comitato ristretto dei Sindaci della Asl di cui Ortona è tornata a far
parte con la nostra amministrazione. Le Case di Comunità sono
strutture sanitarie, promotrici di un modello di intervento
multidisciplinare, nonché luogo privilegiato per la progettazione di
interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria. La
Casa di Comunità è finalizzata a costituire il punto di riferimento
continuativo per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura
informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica, e
ha il fine di garantire la promozione, la prevenzione della salute e la
presa in carico della comunità di riferimento. Tutto questo si
realizzerà attraverso un potenziamento dell’alleanza con i Medici di
Medicina Generale e con i Pediatri che in equipe con altri
professionisti offriranno importanti servizi alla popolazione.
Implementeremo la collaborazione con la ASL e in particolar modo
con il Distretto Sanitario di Base affinché i servizi di integrazione
socio/sanitaria offerti alla cittadinanza siano sempre più calati sulle
esigenze del territorio e nell’ottica strategica di continuare ad avere
“un luogo”, il Distretto, sito in centro città, al servizio di tutti i cittadini,
soprattutto di coloro che hanno difficoltà oggettive nel recarsi in altri
presidi. Puntiamo a far diventare il Distretto di Ortona punto di
intersezione della medicina scolastica preventiva e della medicina di
genere.
Continueremo a lavorare a difesa del nostro Ospedale che oggi
accoglie delle eccellenze a livello regionale e nazionale ma che deve
comunque garantire i servizi di base a tutela della salute dei cittadini.
Abbiamo chiesto e ottenuto che la Asl prevedesse nei fondi del
PNRR il rinnovamento delle attrezzature necessarie per la
Radiologia, Endoscopia e Senologia.
Saremo vigili, come abbiamo fatto in questi anni, affinchè agli
annunci seguano delle azioni concrete che consentano ai nostri
operatori sanitari di lavorare in tranquillità e sicurezza. La
professionalità e il senso di responsabilità dei nostri operatori hanno
consentito in questi anni di assicurare comunque la qualità dei
servizi, ma la politica deve fare la sua parte rivendicando il giusto
ruolo del nostro Ospedale nel contesto territoriale della Asl Lanciano
Vasto Chieti.
Si è avviato il progetto di riqualificazione della RSA comunale che
porterà a un project financing in grado di rinnovare e ampliare la
struttura offrendo nuovi servizi e nuovi posti letto oltre a rigenerare
tutta l’area attigua.

ORTONA ANCORA PIÚ VICINA

Nell’ambito delle misure lanciate e finanziate dall’Unione Europea
abbiamo avviato il servizio di SPID CIE consentendo a tutti i cittadini
di rivolgersi direttamente al Comune in modo gratuito per ottenerlo
oltre ad aver attivato il PagoPA per i servizi a domanda individuale
con notevole risparmio di tempo da parte dell’utenza.
Inoltre      abbiamo       partecipato     a    finanziamenti  europei
NextgenerationEU “ Servizi e Cittadinanza Digitale” per un totale di
circa 650 mila euro che consentiranno di attivare una serie di attività
digitali al fine di migliorare l’interazione con il cittadino.

Favorire la creazione di Start Up di giovani ortonesi volte alla
ricostruzione digitale della memoria storica della città sia attraverso
la digitalizzazione dell’intero patrimonio documentale che la
realizzazione di una piattaforma web che consenta di tracciare la
storia delle famiglie ortonesi al fine di creare una banca dati fruibile
da tutto il mondo.

ORTONA ANCORA PIÚ AMICA DEGLI ANIMALI

Abbiamo avviato la ristrutturazione del canile che dovrà essere
completata mentre intendiamo avviare un progetto di ampliamento
mediante l’acquisizione concordata delle aree verdi contigue,
affinché il canile rifugio comunale possa fornire servizi al cittadino
anche in ambito di relazione uomo/animale, sostegno alle famiglie,
sportello informativo, pensione temporanea, progetti con scuole e
altre realtà socio assistenziali.
La grande attenzione verso il mondo animale ci anima nel cercare
aree da adibire a dog park attrezzato per i percorsi di agility e
consentire ai proprietari di socializzare e condividere le proprie
esperienze.

Intendiamo lavorare all’attuazione della legge regionale 17 aprile
2014 n. 19, dove si determina che, con le dovute prescrizioni, è
garantito l'accesso di cani e gatti alle spiagge e vogliamo creare un
marchio “Ortona animal friendly” di promozione turistica per
accoglienza a 6 zampe in convenzione con strutture recettive ed
esercizi commerciali
Istituiremo un fondo per le spese veterinarie, cura di patologie e/o
sterilizzazioni, di animali di proprietà di famiglie in difficoltà
economica in convenzione con veterinari locali, con risorse
economiche reperite tramite i proventi delle sanzioni amministrative
pecuniarie di cui alla legge 47/2013, che ai sensi dell’art.26 sono
destinati ai singoli Comuni sul cui territorio è avvenuta l'infrazione.
Avvieremo una campagna di microchippatura e sterilizzazione cani e
gatti di proprietà con agevolazioni al fine di ridurre il fenomeno degli
abbandoni, in convenzione con i veterinari aderenti, prioritariamente
locali
Lanceremo un progetto di integrazione sociale con scuole, casa di
riposo case di accoglienza mediante attività di formazione
/sensibilizzazione su temi di volontariato, randagismo, abbandoni,
sterilizzazione, corretta gestione di cani gatti con giornate dedicate,
microchip day, e corsi specifici.

Ci faremo promotori di un protocollo operativo tra forze dell’ordine e
associazioni del territorio per il soccorso di animali incidentati, in
particolare cani, gatti e altri animali domestici, oltre a un protocollo
operativo tra forze dell’ordine e associazioni del territorio mediante
task force dedicata alla repressione di comportamenti non idonei dei
proprietari penalmente rilevanti quali abbandoni, detenzione a
catena, detenzione permanente in box o terrazze, maltrattamento, o
sanzionabili amministrativamente quali la mancata raccolta delle
deiezioni o l’omessa registrazione del cane mediante microchip.

ORTONA ANCORA PIÙ SPORTIVA

Abbiamo lavorato sulla ridefinizione della gestione degli impianti
sportivi esistenti, molte delle strutture uscivano da situazioni difficili
che non consentivano una piena fruibilità degli impianti.

Oggi gli ortonesi possono utilizzare strutture efficienti e valorizzate
con interventi di straordinaria manutenzione, inoltre la sinergia con le
associazioni sportive e i privati ha consentito la realizzazione anche
di nuovi spazi attrezzati dedicati a nuove discipline.

Agli impianti già esistenti dedicati agli appassionati di motori, Circuito
Internazionale d’Abruzzo e Minimoto, si è aggiunto un campo gare di
motocross. L’intera area è ormai nota tra gli atleti che praticano le
discipline motoristiche.

La città ha una nuova struttura di basket e calcetto all’aperto, campo
Umberto Rossi, che ha riqualificato un’area abbandonata e in totale
degrado, favorendo al centro della città momenti aggregativi per i più
giovani.

Abbiamo trovato soluzioni efficaci per dotare la città anche di campi
da padel, sia con nuovi impianti che con la riconversione di impianti
già esistenti.

A Fonte Grande è stata progettata una nuova palestra a servizio del
polo scolastico per migliorarne la fruibilità oltre a un innovativo
skatepark in fase di realizzazione.
Vogliamo dotare la città di un parco sportivo con attrezzature
ecosostenibili, un’area verde tra il centro e Fonte Grande che
adeguatamente attrezzato consentirebbe agli appassionati del
jogging e dell’attività fisica all’aperto di svolgere queste attività,
diventando anche un collegamento naturale tra le due aree cittadine.

Abbiamo un progetto integrato di riqualificazione del Centro Sportivo
di Caldari come polo multidiscplinare, con una particolare attenzione
alla pratica degli sport acquatici e al ripristino di una pista e uno
spazio dedicato all’atletica, oltre a un progetto di gestione per il
palazzetto di Caldari.

Vogliamo progettare e finanziare un nuovo palazzetto dello sport
idoneo ad ospitare i campionati delle varie discipline sportive.

ORTONA ANCORA PIÙ PRODUTTIVA
Lo sviluppo economico della città che immaginiamo dovrà misurarsi
nel futuro su 3 assi principali di sviluppo:

1. l’attrazione di imprese ad alto contenuto di innovazione e a valore
aggiunto (come meccatronica, logistica, green economy);
2. le economie urbane (turismo, cultura e commercio);
3. il terziario e l’agricoltura.

Al centro della strategia di sviluppo c’è l’individuazione del porto di
Ortona quale punto nodale centrale del medio Adriatico e quale
elemento fondante della istituita ZES.

La Zona Economica Speciale non rappresenterà soltanto
un’opportunità fiscale per le nuove imprese, ma sarà l’occasione per
definire un nuovo modello condiviso di governo per l’attrazione di
investimenti sul territorio. Semplificazione, tempi certi nel rilascio
delle autorizzazioni e una maggiore visibilità sui contesti nazionali e
internazionali che renderanno l’area sempre più attrattiva per
investimenti futuri.
A questo proposito abbiamo intrapreso, insieme agli imprenditori
della zona industriale, un percorso per l’uscita dalla Val Pescara la
cui gestione disastrosa sta penalizzando l’intera area produttiva. Un
percorso in realtà avviato già nel 2008 con una delibera di consiglio
comunale a cui le amministrazioni che si sono succedute non hanno
dato seguito, noi invece abbiamo incaricato un legale al fine di
concludere l’iter e riprenderci la zona industriale in modo da dare agli
imprenditori un interlocutore certo e vicino alle loro necessità. Inoltre
sulla zona industriale abbiamo anche lavorato per far giungere a
conclusione il progetto di realizzazione della rete fognaria che sta
andando in appalto.

PORTO

Il nostro porto è al centro della Zona Economica Speciale e suo
elemento fondamentale. Su di esso nei prossimi anni, grazie al lavoro
che abbiamo svolto in sinergia con le istituzioni sovraordinate e con
la preziosa collaborazione del Comitato Porto e degli Imprenditori, si
convoglieranno moltissime risorse che consentiranno finalmente di
effettuare importanti opere per lo scalo abruzzese.

Partendo dai 9 milioni di euro già stanziati con fondi CIPE per il
dragaggio, i cui lavori sono stati finalmente autorizzati e inizieranno
dopo l’estate a cui si aggiungono i 19 milioni di euro stanziati dal
Ministero per il Sud e la Coesione territoriale che consentiranno il
dragaggio delle banchine di Riva e la realizzazione delle
infrastrutture a servizio della ZES. Inoltre sono stati destinati dal
PNRR 30 milioni di euro per la palancolatura e il banchinamento delle
banchine di riva, opere già progettate dall’ADSP che gestirà anche i
32 milioni di euro previsti per il dragaggio e la sistemazione della
banchina Nord. In fase già avanzata in termini di progettazione ci
sono inoltre 6 milioni di euro sempre del PNRR per la sistemazione
dell’incompiuta Stazione Marittima e 2 milioni e mezzo di euro, fondi
ADSP, per la sistemazione del Molo Martello.

Queste opere consentiranno al nostro porto di rispondere
pienamente alla sfida della Zona Economica Speciale diventando
uno scalo competitivo nel panorama nazionale e internazionale.
Intendiamo anche favorire l’implementazione dei servizi del porto
turistico lavorando alla realizzazione di una banchina per super yacht
nell’area che va dalla radice del molo sud verso il faro, all’interno del
bacino portuale.

AGRICOLTURA, PESCA E COMMERCIO

In linea con le azioni già intraprese a supporto di una riqualificazione
della viabilità e delle infrastrutture rurali, sarà intensificata l’attività a
sostegno delle imprese agricole del territorio con particolare
attenzione per i giovani che si avvicinano al mondo agricolo.

Infatti per formare generazioni di giovani imprenditori sono stati
progettati corsi di formazione professionale che coinvolgono le
associazioni di categoria ed enti di formazione. Formeremo così
giovani imprenditori attenti agli equilibri naturali aumentando la
produttività, l’occupazione e la filiera alimentare a km zero che già
trova un valido punto di offerta nel ristrutturato mercato coperto.

Uno dei canali principali della valorizzazione del prodotto principale
del nostro territorio, il vino, passa attraverso la collaborazione con le
Cantine sociali e private, da sempre volano economico della nostra
città.

Abbiamo preso parte a un progetto, in collaborazione con l’ADSP, la
Capitaneria di Porto e Ecolan che ha coinvolto la marineria nel
percorso di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti in mare.
Questo ha permesso di dotare l’area di approdo di ecobox per la
raccolta differenziata.

Abbiamo realizzato e installato i banchi pesca per consentire la
vendita al dettaglio della piccola pesca. Sarà un nostro obiettivo
quello di restituire centralità al nostro Mercato Ittico modificando il
trend attuale che vede il pescato indirizzato direttamente verso i
grandi flussi commerciali fuori città.
Abbiamo inoltre avviato un Protocollo d’Intesa con il Flag Costa dei
Trabocchi e CIRSPE per la realizzazione di un corso di formazione
per piccoli armatori e lavoratori del settore ittico qualificandoli
soprattutto alla luce dei tanti cambiamenti anche tecnologici in atto.

Dopo i due anni di grave sofferenza in conseguenza della pandemia,
il settore commercio dovrà essere aiutato in un cammino di ripresa
attraverso azioni di promozione e sostegno ai negozi di prossimità in
collaborazione con le associazioni di categoria. Su questa linea è
stata avviata la realizzazione di una grande vetrina virtuale ancora in
fase iniziale che sarà potenziata e integrata con nuovi servizi e nuove
modalità di utilizzo.

TURISMO

Ortona è la porta d’ingresso della Costa dei Trabocchi, un brand
turistico in costante crescita e che inizia a dare i risultati in termini di
presenze turistiche e di visibilità sui media nazionali. La Via Verde
che attraversa la Costa dei Trabocchi sta diventando volano per tutto
il turismo regionale poiché costeggia uno dei luoghi più suggestivi del
litorale adriatico creando nuove opportunità per attività commerciali,
ricettive e di ristorazione.

A supporto della Via Verde svilupperemo un piano per l’installazione
di chioschi, bar, punti di ristoro, di accoglienza e di servizi al turista e
al cicloamatore. Un piano che consentirà ai tanti privati di avviare
iniziative economiche sostenibili in grado di rendere la pista fruibile e
sempre più accattivante.

Inoltre continua il lavoro per la realizzazione del proseguimento della
pista ciclopedonale da Punta Longa (prima dei Ripari di Giobbe)
verso il confine nord. Il primo tratto fino al Lido Riccio è stato già
progettato e sono stati chiesti ulteriori finanziamenti per la messa in
sicurezza delle gallerie. Invece il tratto dal Lido Riccio fino a Postilli
rientra nella progettazione della Ciclovia Adriatica inserita nel PNRR
dalla Regione Abruzzo.
Inoltre la positiva esperienza con la gestione professionale dell’ufficio
turistico che ha in questi anni ricreato una sinergia e una
collaborazione pubblico - privato sarà incrementata attraverso nuovi
servizi di promozione e di gestione dei luoghi turistici cittadini. Si
riprenderà anche la promozione del territorio attraverso la
valorizzazione dei suoi prodotti tipici e di percorsi enogastronomici
che già in questi mesi post pandemia stanno riscontrando grande
interesse.

Punteremo anche alla valorizzazione di un nuovo percorso
ciclopedonale a partire dal Fiume Arielli da cui parte la Via dei Mulini
che attraversa i comuni di Tollo, Canosa, Crecchio e Arielli per poi
tornare verso Ortona. Punteremo a riqualificare l’ex tracciato
ferroviario della Sangritana nella parte già totalmente dismessa, da
Arielli alla stazione di Caldari per intraprendere un viaggio nelle
Cantine sull’asse della Marrucina.

Tra le tante motivazioni di viaggio verso la nostra costa in questi
ultimi anni spicca una pratica sportiva giovane e accattivante come il
surf che viene praticato sempre di più davanti al tratto costiero
dell’Acquabella. Intendiamo valorizzare e promuovere quel luogo nei
circuiti nazionali e internazionali degli appassionati di questa
disciplina che si andrebbe così ad aggiungere alla nostra importante
tradizione velistica ottimamente promossa dai due club esistenti a
Ortona.

Il Turismo della nostra città è storicamente legato al turismo balneare
e alla sua costa, il nuovo Piano Demaniale, la cui progettazione è
stata completata ed è ormai prossima all’adozione, disegnerà il
nuovo corso di questa tipologia turistica offrendo nuove opportunità
per vivere il litorale nel rispetto delle sue peculiarità paesaggistiche
esaltando i due punti principali costituiti dalle Riserve Regionali dei
Ripari di Giobbe e Punta dell’Acquabella. Il Piano Demaniale
consentirà quindi opportunità per le attività turistico ricettive con
nuove concessioni demaniali ecosostenibili e in particolare con la
previsione della realizzazione di 8 Trabocchi nei punti in cui
storicamente erano posizionati. Inoltre il Piano Demaniale prevede
anche una riqualificazione del Lido Saraceni al fine di potenziarne la
fruibilità.

Tutto ciò associato ad una corretta cultura della prevenzione legata
ad una virtuosa attività di promozione turistica del territorio
informando i nostri potenziali visitatori su ciò che realmente
troveranno. Implementeremo tutte le attività di formazione e di
informazione al fine di creare un litorale monitorato e presidiato
consentendo ai tanti visitatori di fruirne in modo sicuro e
consapevole.

Terminata la pandemia riprenderemo il lavoro già avviato dei
Cammini esperenziali in collaborazione con le realtà locali e con i
territori limitrofi al fine di promuovere percorsi che consentano di
vivere il patrimonio naturalistico, culturale, enogastronomico e
religioso del nostro territorio.

Con il lavoro di riqualificazione da noi avviato delle due Riserve
Regionali dei Ripari di Giobbe e di Punta dell’Acquabella abbiamo
posto le basi per promuovere il turismo verde che in questi anni ha
trovato un grande riscontro sia sul mercato nazionale che
internazionale. Le Riserve che fino a cinque anni fa erano solo sulla
carta e assolutamente non fruibili e non manutentate oggi hanno
iniziato a “vivere” grazie alla sinergia e collaborazione che abbiamo
creato con le tre associazioni del territorio, WWF, IAAP e CAI,
sottoscrivendo un Protocollo d’Intesa e creando un gruppo di lavoro
di esperti e tecnici che ci hanno permesso, insieme al fatto di aver
adottato il Piano di Assetto Naturalistico, di ricevere per la prima volta
nella storia delle riserve i fondi regionali. Questo ci ha permesso di
avviare una programmazione sia in termini di manutenzione che in
termini di migliorie e servizi anche con il supporto delle due
associazioni Punta Ferruccio e Punta dell’Acquabella. Purtroppo
l’incendio che ha devastato la Riserva dell’Acquabella ha rallentato
la programmazione in corso dovendo ripensarla su un progetto di
ripristino, ma non ci fermeremo e sarà un nostro obiettivo farla
tornare ancora più bella.
Perché noi vogliamo una città che sia bella, moderna, sostenibile e
inclusiva, perché noi abbiamo Ortona nel Cuore.
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