PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2022-2027 RIPARTIAMO DA UNA CITTÀ MIGLIORE DI QUELLA CHE ABBIAMO TROVATO CINQUE ANNI FA - Fastly
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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2022-2027 RIPARTIAMO DA UNA CITTÀ MIGLIORE DI QUELLA CHE ABBIAMO TROVATO CINQUE ANNI FA. Cinque anni fa ci siamo proposti alla città promuovendo un “cambio di passo” per uscire dall’immobilismo e ripartire dall’ordinario affinché diventasse straordinario. Abbiamo riportato la cura del cittadino al centro dell’azione amministrativa, ne abbiamo ascoltato le esigenze e le aspettative, e le abbiamo trasformate in azioni concrete sul territorio. La riqualificazione della città, con una particolare attenzione alle scuole, al decoro urbano, alla tutela ambientale, ai bisogni sociali e alla salute pubblica, preparano la nostra comunità ad una rinascita in cui finalmente la politica potrà occuparsi non più solo dell’ordinario, ricostruendo un clima positivo, capace di generare speranza e coesione all’interno della nostra comunità. Tutto questo lo abbiamo fatto insieme perché Ortona è un sistema vivo, fatto di persone e con un’anima profonda, un’identità e un’aspirazione che un Sindaco deve saper riconoscere e incentivare affinché diventi un bene comune e un patrimonio collettivo. Tanto abbiamo fatto, tanto resta da fare. Abbiamo approvato il nuovo Piano Regolatore Generale restituendo alla città uno strumento urbanistico moderno e attuale, quello in vigore risale al 1994. Abbiamo lottato per impedire la realizzazione di un deposito GPL nel nostro porto, abbiamo restituito alla città Piazza degli Eroi Canadesi, ora luogo di aggregazione e di vivacità sociale, abbiamo riconsegnato edifici scolastici a misura di bambino, avviato la gestione del Teatro Tosti e riaperto il cinema Zambra. Abbiamo
tutelato e valorizzato le nostre Riserve, rigenerato i parchi gioco e ripristinato il decoro delle aree verdi come le rotonde e il Parco Ciavocco. Abbiamo reso Ortona più sicura dotandola di un sistema funzionante di videosorveglianza nei luoghi centrali. Ortona è di nuovo membro del Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl per tutelare le professionalità e le eccellenze del nostro ospedale non più stabilimento ma Ospedale di Base. Ortona con il porto e la sua area industriale è il motore della Zona Economica Speciale nonché dell’ambito sociale ortonese che partecipa come capofila per l’intera provincia di Chieti a ben 3 progetti del PNRR. Abbiamo creato le condizioni per una crescita delle presenze turistiche attraverso un ufficio turistico attivo e professionale, e un lavoro sinergico con le istituzioni -sovraordinate per il completamento e la fruibilità della Via Verde. Abbiamo presentato importanti progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana che cambieranno il volto della nostra città nei prossimi anni. La funicolare che collegherà la pista ciclopedonale al centro, la ristrutturazione di Palazzo Farnese, Palazzo Corvo e del Complesso Sant’Anna già finanziati, un Centro Servizi Sociali, la riqualificazione dell’ingresso della città, la rivisitazione dei vicoli di Terra Nuova. Abbiamo ancora molto lavoro da completare, ora è il tempo dei cantieri e della chiusura dei progetti finanziati con il PNRR. Ma non ci fermeremo a questo perché abbiamo ancora tante idee per realizzare trasformazioni coraggiose che diano un volto nuovo e dinamico alla nostra città. I nostri obiettivi sono ancora tanti, iniziando dalla sostenibilità ambientale e creando una città vivibile e a misura di cittadino. Con il project financing messo in campo per la ristrutturazione e gestione del Parcheggio Ciavocco toglieremo le macchine dal centro storico, offrendo comunque ai residenti e ai visitatori una struttura rinnovata e moderna. A partire dal collegamento con la pista ciclopedonale attraverso la funicolare si ridisegnerà una viabilità del centro “bike friendly” con zone a limite 30 km per creare un percorso ciclabile che
consentirà ai visitatori di ammirare le nostre bellezze e ai cittadini di scegliere la mobilità sostenibile per vivere Ortona. Continueremo a lavorare al modello sociale integrato, già messo in campo durante la pandemia, in cui la circolarità delle informazioni e il punto unico d’accesso tra il terzo settore e i servizi comunali, hanno permesso di rispondere con velocità e incisività ai tanti bisogni espressi e inespressi dei cittadini. La partecipazione, attraverso il lavoro dei professionisti del sociale ha consentito negli anni di prendere parte a tutte le opportunità messe in campo dai bandi nazionali ed europei. In questi ultimi anni la pandemia che ha segnato oltre che economicamente anche psicologicamente le famiglie ortonesi ha contribuito, insieme alla precedente crisi del lavoro, ad aumentare un diffuso sentimento di incertezza e sconforto che inevitabilmente potrebbe trasformarsi in delusione o rabbia. Una tensione sociale che abbiamo affrontato anche con mezzi normativi specifici come l’istituzione dell’Organismo di compensazione della crisi da sovraindebitamento che intende aiutare in un momento di recessione finanziaria famiglie e imprese. Sarebbe un errore trascurare questa realtà e non porre la giusta attenzione ma non è questo il sentimento che ci pervade come amministratori. Ortona ha già saputo resistere e resistono i suoi valori di comunità. Questa città ha saputo migliorarsi in passato e siamo certi che continuerà a migliorarsi. Con il nostro modello amministrativo, fondato sulla fiducia e operosità che ha saputo intercettare le diverse peculiarità presenti nel tessuto sociale abbiamo determinato un cambio di rotta, dando alla politica un metodo fondato sull’ascolto e la presenza, ma anche sulla capacità di decidere e di procedere con coraggio. Il nostro impegno per i prossimi cinque anni sarà di camminare al fianco dei nostri cittadini per assicurare loro, attraverso la qualità delle relazioni umane una stabilità che riguarda oltre all’aspetto economico una qualità della vita fatta di sostenibilità del territorio, di
diritto alla salute, di priorità educative, di valori culturali e storici e di efficienza dei servizi. ORTONA ANCORA PIÙ SOSTENIBILE Il lavoro già fatto con l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione e nelle scuole ha avviato un processo profondo di rinnovamento energetico degli edifici pubblici che dovranno essere tutti riconvertiti con fonti rinnovabili. A questo proposito promuoveremo la diffusione delle Comunità Energetiche, definite dall’Unione Europea attraverso le Direttive 2018/2001 e 2019/944, per la localizzazione di comunità nell’ambito di un quartiere, di un distretto commerciale o di un’area artigianale al fine di produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione. Dopo aver creato le condizioni per una nuova definizione della mobilità urbana con la messa in funzione del parcheggio multipiano del Ciavocco, punto di snodo dell’intermodalità cittadina insieme al collegamento funicolare, già progettato, per la pista ciclopedonale, realizzeremo una rete di punti di sosta per la ricarica dei veicoli elettrici con l’obiettivo di favorire sempre più la mobilità sostenibile. Il futuro passa per l’intermodalità urbana per cui pensiamo di offrire diverse soluzioni facili ed economiche per ridurre il traffico cittadino utilizzando i mezzi pubblici e le bici elettriche. Avvieremo un percorso ciclabile urbano con l’inserimento di zone 30 e la messa in sicurezza di intersezioni e attraversamenti pedonali. Porteremo a termine la progettazione e realizzazione di un ponte ciclopedonale che collegherà il quartiere di Fonte Grande al centro urbano. Continueremo comunque a riqualificare con una programmata manutenzione la vasta rete viaria del nostro territorio al fine di renderla sicura e percorribile. Con la progressiva estensione della regolazione della sosta, volta a incentivare un ricambio continuo per favorire l’accesso alle attività commerciali locali e con la creazione di abbonamenti agevolati per i
residenti riporteremo piazza San Tommaso alla sua naturale vocazione di luogo di aggregazione turistica e sociale con la sua pedonalizzazione e riqualificazione urbana. La riqualificazione ha guidato tutti gli interventi progettati e realizzati in questi anni. Vogliamo proseguire lungo questa strada, favorendo le condizioni per portare a compimento la trasformazione della città e del suo territorio a dimensione del nuovo millennio. Il rispetto e la tutela del tessuto storico della nostra città deve accompagnarsi alla rigenerazione di aree non ancora valorizzate, attraverso forme di riqualificazione come è accaduto per Piazza degli Eroi Canadesi. Trasformata da zona di sosta e parcheggio a nuovo luogo della socialità cittadina favorendo la crescita delle attività presenti. Così anche per piazza San Tommaso la nostra idea è di riprogettarla tra memoria storica e prospettive moderne, sulla scia delle antiche emozioni generate dall’immagine della fontana al centro della piazza circondata dal verde e da sedute che consentano al visitatore di ammirare la nostra Cattedrale. Ortona in questi cinque anni è diventata più bella. Siamo partiti dalla manutenzione ordinaria restituendo alla città degli angoli curati e rinnovati. Abbiamo investito sugli spazi pubblici dedicandoci alla riqualificazione dei parchi per bambini, Fonte Grande, San Giuseppe, Caldari e Lazzaretto, e del Parco Ciavocco ora gioiello della comunità. Ci apprestiamo a realizzare uno skatepark a Fonte Grande dedicato ai più giovani che si cimentano in questa disciplina. Come annunciato cinque anni fa abbiamo anche lavorato per rinnovare le piazze di Bardella, San Leonardo e Rogatti e continueremo su questa linea anche nelle altre contrade. Il cammino con un territorio vasto e articolato è ancora lungo ma le basi sono state gettate e si continuerà nella realizzazione di aree e parchi urbani come la riqualificazione dei Giardini Eden, con una nuova visione del verde e degli spazi ludici per aumentare la qualità ambientale e la vivibilità cittadina. La nostra idea di città guarda al futuro senza dimenticare il passato e soprattutto i luoghi che nell’immaginario collettivo sono fortemente identitari della nostra comunità come la spiaggia della Ritorna. Antico approdo della città diventerà, mediante un percorso di valorizzazione e di implementazione dei servizi primari, uno dei passaggi
imprescindibili dei flussi turistici della ciclopedonale Adriatica che collegherà Trieste con il Gargano. La realizzazione della funicolare completerà il collegamento tra il centro urbano e il suo litorale proprio nell’area della Ritorna rispettandone le caratteristiche naturalistiche e riproponendo l’antico Trabocco che vi era posizionato aumentandone così ancora di più il fascino. Avvieremo un progetto di divulgazione didattica ambientale in convenzione con l’Ufficio tutela Biodiversità di Pescara dei Carabinieri Forestali e con le scuole del territorio, tale attività darebbe modo di valorizzare la riscoperta dell’educazione civica e soprattutto ambientale, per le nuove generazioni a difesa del nostro futuro per un pianeta da salvare. Censiremo i luoghi oggetto di reiterati abbandoni rifiuti pericolosi e non, situazioni che creano pregiudizio per le matrici ambientali e potenziale compromissione delle falde acquifere, con installazione di impianti di videosorveglianza o foto trappole, attraverso il reperimento di fondi del Ministero dell’Interno, per fronteggiare l’incidenza dei fenomeni di criminalità cosiddetta “diffusa”, a tutela della sicurezza urbana, servizi programmati in collaborazione con le Forze di Polizia. Metteremo in campo nell’interesse collettivo ed ambientale ordinanze e provvedimenti specifici per mettere al bando le stoviglie monouso in plastica. Tale provvedimento non è finalizzato a punire ma deve essere un giusto orientamento per affrontare gli stili di consumo a tutela del territorio, dell’ambiente e della collettività per un futuro migliore e per diventare un Comune Plastic Free. ORTONA ANCORA PIÙ VIVA Abbiamo valorizzato il tessuto culturale della città sostenendo nella distribuzione delle risorse e degli spazi pubblici la progettualità delle diverse realtà culturali presenti in città. La scelta di affidare la gestione del Teatro comunale Francesco Paolo Tosti, fiore all’occhiello di Ortona, la volontà di ristrutturare e riaprire il Cinema
Zambra, come avevamo annunciato, l’attenzione posta all’innovazione del sistema bibliotecario comunale ed educativo, la convinzione nel sostenere un nuovo corso dell’Istituto Nazionale Tostiano, consente oggi di offrire ai cittadini e non solo una cultura diffusa che risponde prontamente alle varie richieste della popolazione. Abbiamo investito anche su un’idea culturale più moderna e interattiva nella convinzione che la cultura non si debba affermare unicamente con gli strumenti e nelle sedi tradizionali. Soprattutto la cultura giovanile ha bisogno di nuovi format e nuovi spazi per evidenziare tutte le capacità di comunicazione e di creatività, già avviate con la programmazione dell’“Italia Style Festival”, un appuntamento ormai consolidato con i più famosi rappers italiani. Come avviene anche con l’affermata rassegna estiva letteraria “Giallo di Sera” che con la sua programmazione di incontri non solo con gli autori ma anche con i personaggi nati dai racconti di affermati giallisti e scrittori noir, è ormai un punto caratterizzante dell’offerta culturale del nostro territorio. Avvieremo un percorso di Alta Formazione Artistica in convenzione con i Conservatori e le Accademie partendo dalle relazioni istituzionali dell’Istituto Nazionale Tostiano e delle altre realtà artistiche del territorio. Inoltre con i giovani creeremo nuove modalità di utilizzo della Sala Eden al fine di farne un luogo in cui esprimere le proprie abilità, accrescere le proprie conoscenze, condividere le proprie esperienze formative e ricreative, sviluppare e mettere in mostra i propri talenti. In questi anni abbiamo lavorato per realizzare il Polo Culturale attraverso la progettazione di un’importante azione di riqualificazione degli edifici storici, Palazzo Farnese, Complesso Sant’Anna e Palazzo Corvo che ospiteranno rispettivamente il Polo Museale, il Polo Bibliotecario e l’area espositiva. Nonostante le difficoltà legate al fermo della pandemia abbiamo ricevuto un finanziamento di 5 milioni di euro che utilizzeremo per rigenerare e adeguare sotto l’aspetto tecnologico questi spazi per concretizzare il nostro progetto.
ORTONA ANCORA PIÙ INCLUSIVA Il sociale è stato uno dei pilastri della nostra azione amministrativa, gli interventi e le azioni previste dal Piano di Zona 2016-2018 e successivamente prorogato da parte della Regione Abruzzo, fino al 2022, sono state realizzate nella loro interezza, ed anzi, alcuni servizi sono stati fortemente potenziati (fondo nazionale non autosufficienza, dopo di noi, vita indipendente, etc.). In sinergia con il sistema nazionale e regionale del welfare, continueremo a promuovere e a potenziare azioni per l’infanzia, i giovani, le famiglie, gli anziani, le non autosufficienze, l’inclusione sociale, le pari opportunità. In questi anni nessuno è stato lasciato solo nella difficoltà, anche durante la pandemia abbiamo risposto alle tante necessità dei cittadini con bandi specifici, rivolti alle fragilità economiche e lavorative buoni spesa/utenze covid -19, fondo di solidarietà covid-19 rivolto ai lavoratori colpiti dall’emergenza sanitaria, azioni di supporto materiale e psicologico in collaborazione delle associazioni di volontariato. In linea con il nuovo Piano Sociale Regionale 2022-2024 e con gli sviluppi post-pandemici continueremo a lavorare privilegiando particolarmente le azioni di prevenzione primaria volte a evitare il più possibile la necessità di azioni riparative. Intendiamo intercettare i nuovi bisogni sociali anche alla luce di quanto emerso in seguito alla pandemia da COVID-19 che ha minato il nostro benessere in termini medici e lo ha fatto anche in termini socio-relazionali. Verranno potenziati i servizi di presa in carico dell’utenza, attraverso personale appositamente formato e spazi dedicati. Stando a quanto scritto nel Profilo Sociale Regionale, la pandemia da covid- 19 ha lasciato un segno di particolare criticità, su alcune fasce d’utenza in maniera particolare: preadolescenza e adolescenza, donne e anziani. Per ciascuno di loro e non solo, l’amministrazione ripenserà a dei Livelli Essenziali di Prestazioni Sociali che tengano conto dei bisogni specifici e che siano pensati nell’ottica della personalizzazione.
I giovani avranno bisogno di nuove opportunità di inserimento sociale e lavorativo. Saranno intensificati i progetti di tirocinio, inserimento nel mondo del volontariato, Servizio Civile Universale, in quanto essi consentono ai giovani di acquisire competenze trasversali come il pensiero creativo, lo spirito d’adattamento, abilità relazionali, utili nella vita in generale. Si investirà inoltre nell’avvio di nuovi progetti volti alla creazione di spazi guidati, opportunità di incontro e contaminazione. La terza età rappresenta la fetta numericamente più rilevante del tessuto sociale ortonese, ma anche nazionale. Per combattere l’acuirsi delle situazioni di isolamento derivate o inasprite dalla pandemia sarà necessario intensificare gli sforzi e continuare a lavorare sulle attività del centro aggregativo con la finalità di favorire un invecchiamento attivo e promuovere le capacità residue degli anziani. Oltre a migliorare sempre di più i servizi storici dell’Ambito come l’assistenza domiciliare, Helpcare e il telesoccorso. Continueremo nell’impegno di costruire una comunità educante coesa, che sappia favorire l’inclusione e non emarginare le fragilità dei singoli. Sotto questo profilo, particolare impegno sarà rivolto alla disabilità, all’immigrazione, alla problematica di genere e alle nuove povertà. Stessa attenzione andrà data alla salute mentale, promuovendo iniziative di potenziamento dei servizi di supporto psicologico e di integrazione nel mondo del lavoro, favorendo la costituzione di buone pratiche di integrazione socio-economica non solo assistenziali. Continueremo il supporto e il lavoro di collaborazione con i due Centri Antiviolenza con cui in questi anni abbiamo costruito una nuova sinergia e soprattutto una rete che ha portato a un Protocollo d’Intesa con tutti i soggetti che partecipano alla presa in carico delle vittime di violenza. ORTONA ANCORA PIÙ ATTENTA ALLA SALUTE
In linea con le indicazioni nazionali in materia sanitaria che puntano sulla medicina del territorio al fine di decongestionare i presidi ospedalieri Ortona avrà una casa di Comunità, come definito nel Comitato ristretto dei Sindaci della Asl di cui Ortona è tornata a far parte con la nostra amministrazione. Le Case di Comunità sono strutture sanitarie, promotrici di un modello di intervento multidisciplinare, nonché luogo privilegiato per la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria. La Casa di Comunità è finalizzata a costituire il punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica, e ha il fine di garantire la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico della comunità di riferimento. Tutto questo si realizzerà attraverso un potenziamento dell’alleanza con i Medici di Medicina Generale e con i Pediatri che in equipe con altri professionisti offriranno importanti servizi alla popolazione. Implementeremo la collaborazione con la ASL e in particolar modo con il Distretto Sanitario di Base affinché i servizi di integrazione socio/sanitaria offerti alla cittadinanza siano sempre più calati sulle esigenze del territorio e nell’ottica strategica di continuare ad avere “un luogo”, il Distretto, sito in centro città, al servizio di tutti i cittadini, soprattutto di coloro che hanno difficoltà oggettive nel recarsi in altri presidi. Puntiamo a far diventare il Distretto di Ortona punto di intersezione della medicina scolastica preventiva e della medicina di genere. Continueremo a lavorare a difesa del nostro Ospedale che oggi accoglie delle eccellenze a livello regionale e nazionale ma che deve comunque garantire i servizi di base a tutela della salute dei cittadini. Abbiamo chiesto e ottenuto che la Asl prevedesse nei fondi del PNRR il rinnovamento delle attrezzature necessarie per la Radiologia, Endoscopia e Senologia. Saremo vigili, come abbiamo fatto in questi anni, affinchè agli annunci seguano delle azioni concrete che consentano ai nostri operatori sanitari di lavorare in tranquillità e sicurezza. La
professionalità e il senso di responsabilità dei nostri operatori hanno consentito in questi anni di assicurare comunque la qualità dei servizi, ma la politica deve fare la sua parte rivendicando il giusto ruolo del nostro Ospedale nel contesto territoriale della Asl Lanciano Vasto Chieti. Si è avviato il progetto di riqualificazione della RSA comunale che porterà a un project financing in grado di rinnovare e ampliare la struttura offrendo nuovi servizi e nuovi posti letto oltre a rigenerare tutta l’area attigua. ORTONA ANCORA PIÚ VICINA Nell’ambito delle misure lanciate e finanziate dall’Unione Europea abbiamo avviato il servizio di SPID CIE consentendo a tutti i cittadini di rivolgersi direttamente al Comune in modo gratuito per ottenerlo oltre ad aver attivato il PagoPA per i servizi a domanda individuale con notevole risparmio di tempo da parte dell’utenza. Inoltre abbiamo partecipato a finanziamenti europei NextgenerationEU “ Servizi e Cittadinanza Digitale” per un totale di circa 650 mila euro che consentiranno di attivare una serie di attività digitali al fine di migliorare l’interazione con il cittadino. Favorire la creazione di Start Up di giovani ortonesi volte alla ricostruzione digitale della memoria storica della città sia attraverso la digitalizzazione dell’intero patrimonio documentale che la realizzazione di una piattaforma web che consenta di tracciare la storia delle famiglie ortonesi al fine di creare una banca dati fruibile da tutto il mondo. ORTONA ANCORA PIÚ AMICA DEGLI ANIMALI Abbiamo avviato la ristrutturazione del canile che dovrà essere completata mentre intendiamo avviare un progetto di ampliamento mediante l’acquisizione concordata delle aree verdi contigue, affinché il canile rifugio comunale possa fornire servizi al cittadino
anche in ambito di relazione uomo/animale, sostegno alle famiglie, sportello informativo, pensione temporanea, progetti con scuole e altre realtà socio assistenziali. La grande attenzione verso il mondo animale ci anima nel cercare aree da adibire a dog park attrezzato per i percorsi di agility e consentire ai proprietari di socializzare e condividere le proprie esperienze. Intendiamo lavorare all’attuazione della legge regionale 17 aprile 2014 n. 19, dove si determina che, con le dovute prescrizioni, è garantito l'accesso di cani e gatti alle spiagge e vogliamo creare un marchio “Ortona animal friendly” di promozione turistica per accoglienza a 6 zampe in convenzione con strutture recettive ed esercizi commerciali Istituiremo un fondo per le spese veterinarie, cura di patologie e/o sterilizzazioni, di animali di proprietà di famiglie in difficoltà economica in convenzione con veterinari locali, con risorse economiche reperite tramite i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui alla legge 47/2013, che ai sensi dell’art.26 sono destinati ai singoli Comuni sul cui territorio è avvenuta l'infrazione. Avvieremo una campagna di microchippatura e sterilizzazione cani e gatti di proprietà con agevolazioni al fine di ridurre il fenomeno degli abbandoni, in convenzione con i veterinari aderenti, prioritariamente locali Lanceremo un progetto di integrazione sociale con scuole, casa di riposo case di accoglienza mediante attività di formazione /sensibilizzazione su temi di volontariato, randagismo, abbandoni, sterilizzazione, corretta gestione di cani gatti con giornate dedicate, microchip day, e corsi specifici. Ci faremo promotori di un protocollo operativo tra forze dell’ordine e associazioni del territorio per il soccorso di animali incidentati, in particolare cani, gatti e altri animali domestici, oltre a un protocollo operativo tra forze dell’ordine e associazioni del territorio mediante
task force dedicata alla repressione di comportamenti non idonei dei proprietari penalmente rilevanti quali abbandoni, detenzione a catena, detenzione permanente in box o terrazze, maltrattamento, o sanzionabili amministrativamente quali la mancata raccolta delle deiezioni o l’omessa registrazione del cane mediante microchip. ORTONA ANCORA PIÙ SPORTIVA Abbiamo lavorato sulla ridefinizione della gestione degli impianti sportivi esistenti, molte delle strutture uscivano da situazioni difficili che non consentivano una piena fruibilità degli impianti. Oggi gli ortonesi possono utilizzare strutture efficienti e valorizzate con interventi di straordinaria manutenzione, inoltre la sinergia con le associazioni sportive e i privati ha consentito la realizzazione anche di nuovi spazi attrezzati dedicati a nuove discipline. Agli impianti già esistenti dedicati agli appassionati di motori, Circuito Internazionale d’Abruzzo e Minimoto, si è aggiunto un campo gare di motocross. L’intera area è ormai nota tra gli atleti che praticano le discipline motoristiche. La città ha una nuova struttura di basket e calcetto all’aperto, campo Umberto Rossi, che ha riqualificato un’area abbandonata e in totale degrado, favorendo al centro della città momenti aggregativi per i più giovani. Abbiamo trovato soluzioni efficaci per dotare la città anche di campi da padel, sia con nuovi impianti che con la riconversione di impianti già esistenti. A Fonte Grande è stata progettata una nuova palestra a servizio del polo scolastico per migliorarne la fruibilità oltre a un innovativo skatepark in fase di realizzazione.
Vogliamo dotare la città di un parco sportivo con attrezzature ecosostenibili, un’area verde tra il centro e Fonte Grande che adeguatamente attrezzato consentirebbe agli appassionati del jogging e dell’attività fisica all’aperto di svolgere queste attività, diventando anche un collegamento naturale tra le due aree cittadine. Abbiamo un progetto integrato di riqualificazione del Centro Sportivo di Caldari come polo multidiscplinare, con una particolare attenzione alla pratica degli sport acquatici e al ripristino di una pista e uno spazio dedicato all’atletica, oltre a un progetto di gestione per il palazzetto di Caldari. Vogliamo progettare e finanziare un nuovo palazzetto dello sport idoneo ad ospitare i campionati delle varie discipline sportive. ORTONA ANCORA PIÙ PRODUTTIVA Lo sviluppo economico della città che immaginiamo dovrà misurarsi nel futuro su 3 assi principali di sviluppo: 1. l’attrazione di imprese ad alto contenuto di innovazione e a valore aggiunto (come meccatronica, logistica, green economy); 2. le economie urbane (turismo, cultura e commercio); 3. il terziario e l’agricoltura. Al centro della strategia di sviluppo c’è l’individuazione del porto di Ortona quale punto nodale centrale del medio Adriatico e quale elemento fondante della istituita ZES. La Zona Economica Speciale non rappresenterà soltanto un’opportunità fiscale per le nuove imprese, ma sarà l’occasione per definire un nuovo modello condiviso di governo per l’attrazione di investimenti sul territorio. Semplificazione, tempi certi nel rilascio delle autorizzazioni e una maggiore visibilità sui contesti nazionali e internazionali che renderanno l’area sempre più attrattiva per investimenti futuri.
A questo proposito abbiamo intrapreso, insieme agli imprenditori della zona industriale, un percorso per l’uscita dalla Val Pescara la cui gestione disastrosa sta penalizzando l’intera area produttiva. Un percorso in realtà avviato già nel 2008 con una delibera di consiglio comunale a cui le amministrazioni che si sono succedute non hanno dato seguito, noi invece abbiamo incaricato un legale al fine di concludere l’iter e riprenderci la zona industriale in modo da dare agli imprenditori un interlocutore certo e vicino alle loro necessità. Inoltre sulla zona industriale abbiamo anche lavorato per far giungere a conclusione il progetto di realizzazione della rete fognaria che sta andando in appalto. PORTO Il nostro porto è al centro della Zona Economica Speciale e suo elemento fondamentale. Su di esso nei prossimi anni, grazie al lavoro che abbiamo svolto in sinergia con le istituzioni sovraordinate e con la preziosa collaborazione del Comitato Porto e degli Imprenditori, si convoglieranno moltissime risorse che consentiranno finalmente di effettuare importanti opere per lo scalo abruzzese. Partendo dai 9 milioni di euro già stanziati con fondi CIPE per il dragaggio, i cui lavori sono stati finalmente autorizzati e inizieranno dopo l’estate a cui si aggiungono i 19 milioni di euro stanziati dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale che consentiranno il dragaggio delle banchine di Riva e la realizzazione delle infrastrutture a servizio della ZES. Inoltre sono stati destinati dal PNRR 30 milioni di euro per la palancolatura e il banchinamento delle banchine di riva, opere già progettate dall’ADSP che gestirà anche i 32 milioni di euro previsti per il dragaggio e la sistemazione della banchina Nord. In fase già avanzata in termini di progettazione ci sono inoltre 6 milioni di euro sempre del PNRR per la sistemazione dell’incompiuta Stazione Marittima e 2 milioni e mezzo di euro, fondi ADSP, per la sistemazione del Molo Martello. Queste opere consentiranno al nostro porto di rispondere pienamente alla sfida della Zona Economica Speciale diventando uno scalo competitivo nel panorama nazionale e internazionale.
Intendiamo anche favorire l’implementazione dei servizi del porto turistico lavorando alla realizzazione di una banchina per super yacht nell’area che va dalla radice del molo sud verso il faro, all’interno del bacino portuale. AGRICOLTURA, PESCA E COMMERCIO In linea con le azioni già intraprese a supporto di una riqualificazione della viabilità e delle infrastrutture rurali, sarà intensificata l’attività a sostegno delle imprese agricole del territorio con particolare attenzione per i giovani che si avvicinano al mondo agricolo. Infatti per formare generazioni di giovani imprenditori sono stati progettati corsi di formazione professionale che coinvolgono le associazioni di categoria ed enti di formazione. Formeremo così giovani imprenditori attenti agli equilibri naturali aumentando la produttività, l’occupazione e la filiera alimentare a km zero che già trova un valido punto di offerta nel ristrutturato mercato coperto. Uno dei canali principali della valorizzazione del prodotto principale del nostro territorio, il vino, passa attraverso la collaborazione con le Cantine sociali e private, da sempre volano economico della nostra città. Abbiamo preso parte a un progetto, in collaborazione con l’ADSP, la Capitaneria di Porto e Ecolan che ha coinvolto la marineria nel percorso di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti in mare. Questo ha permesso di dotare l’area di approdo di ecobox per la raccolta differenziata. Abbiamo realizzato e installato i banchi pesca per consentire la vendita al dettaglio della piccola pesca. Sarà un nostro obiettivo quello di restituire centralità al nostro Mercato Ittico modificando il trend attuale che vede il pescato indirizzato direttamente verso i grandi flussi commerciali fuori città.
Abbiamo inoltre avviato un Protocollo d’Intesa con il Flag Costa dei Trabocchi e CIRSPE per la realizzazione di un corso di formazione per piccoli armatori e lavoratori del settore ittico qualificandoli soprattutto alla luce dei tanti cambiamenti anche tecnologici in atto. Dopo i due anni di grave sofferenza in conseguenza della pandemia, il settore commercio dovrà essere aiutato in un cammino di ripresa attraverso azioni di promozione e sostegno ai negozi di prossimità in collaborazione con le associazioni di categoria. Su questa linea è stata avviata la realizzazione di una grande vetrina virtuale ancora in fase iniziale che sarà potenziata e integrata con nuovi servizi e nuove modalità di utilizzo. TURISMO Ortona è la porta d’ingresso della Costa dei Trabocchi, un brand turistico in costante crescita e che inizia a dare i risultati in termini di presenze turistiche e di visibilità sui media nazionali. La Via Verde che attraversa la Costa dei Trabocchi sta diventando volano per tutto il turismo regionale poiché costeggia uno dei luoghi più suggestivi del litorale adriatico creando nuove opportunità per attività commerciali, ricettive e di ristorazione. A supporto della Via Verde svilupperemo un piano per l’installazione di chioschi, bar, punti di ristoro, di accoglienza e di servizi al turista e al cicloamatore. Un piano che consentirà ai tanti privati di avviare iniziative economiche sostenibili in grado di rendere la pista fruibile e sempre più accattivante. Inoltre continua il lavoro per la realizzazione del proseguimento della pista ciclopedonale da Punta Longa (prima dei Ripari di Giobbe) verso il confine nord. Il primo tratto fino al Lido Riccio è stato già progettato e sono stati chiesti ulteriori finanziamenti per la messa in sicurezza delle gallerie. Invece il tratto dal Lido Riccio fino a Postilli rientra nella progettazione della Ciclovia Adriatica inserita nel PNRR dalla Regione Abruzzo.
Inoltre la positiva esperienza con la gestione professionale dell’ufficio turistico che ha in questi anni ricreato una sinergia e una collaborazione pubblico - privato sarà incrementata attraverso nuovi servizi di promozione e di gestione dei luoghi turistici cittadini. Si riprenderà anche la promozione del territorio attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti tipici e di percorsi enogastronomici che già in questi mesi post pandemia stanno riscontrando grande interesse. Punteremo anche alla valorizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale a partire dal Fiume Arielli da cui parte la Via dei Mulini che attraversa i comuni di Tollo, Canosa, Crecchio e Arielli per poi tornare verso Ortona. Punteremo a riqualificare l’ex tracciato ferroviario della Sangritana nella parte già totalmente dismessa, da Arielli alla stazione di Caldari per intraprendere un viaggio nelle Cantine sull’asse della Marrucina. Tra le tante motivazioni di viaggio verso la nostra costa in questi ultimi anni spicca una pratica sportiva giovane e accattivante come il surf che viene praticato sempre di più davanti al tratto costiero dell’Acquabella. Intendiamo valorizzare e promuovere quel luogo nei circuiti nazionali e internazionali degli appassionati di questa disciplina che si andrebbe così ad aggiungere alla nostra importante tradizione velistica ottimamente promossa dai due club esistenti a Ortona. Il Turismo della nostra città è storicamente legato al turismo balneare e alla sua costa, il nuovo Piano Demaniale, la cui progettazione è stata completata ed è ormai prossima all’adozione, disegnerà il nuovo corso di questa tipologia turistica offrendo nuove opportunità per vivere il litorale nel rispetto delle sue peculiarità paesaggistiche esaltando i due punti principali costituiti dalle Riserve Regionali dei Ripari di Giobbe e Punta dell’Acquabella. Il Piano Demaniale consentirà quindi opportunità per le attività turistico ricettive con nuove concessioni demaniali ecosostenibili e in particolare con la previsione della realizzazione di 8 Trabocchi nei punti in cui storicamente erano posizionati. Inoltre il Piano Demaniale prevede
anche una riqualificazione del Lido Saraceni al fine di potenziarne la fruibilità. Tutto ciò associato ad una corretta cultura della prevenzione legata ad una virtuosa attività di promozione turistica del territorio informando i nostri potenziali visitatori su ciò che realmente troveranno. Implementeremo tutte le attività di formazione e di informazione al fine di creare un litorale monitorato e presidiato consentendo ai tanti visitatori di fruirne in modo sicuro e consapevole. Terminata la pandemia riprenderemo il lavoro già avviato dei Cammini esperenziali in collaborazione con le realtà locali e con i territori limitrofi al fine di promuovere percorsi che consentano di vivere il patrimonio naturalistico, culturale, enogastronomico e religioso del nostro territorio. Con il lavoro di riqualificazione da noi avviato delle due Riserve Regionali dei Ripari di Giobbe e di Punta dell’Acquabella abbiamo posto le basi per promuovere il turismo verde che in questi anni ha trovato un grande riscontro sia sul mercato nazionale che internazionale. Le Riserve che fino a cinque anni fa erano solo sulla carta e assolutamente non fruibili e non manutentate oggi hanno iniziato a “vivere” grazie alla sinergia e collaborazione che abbiamo creato con le tre associazioni del territorio, WWF, IAAP e CAI, sottoscrivendo un Protocollo d’Intesa e creando un gruppo di lavoro di esperti e tecnici che ci hanno permesso, insieme al fatto di aver adottato il Piano di Assetto Naturalistico, di ricevere per la prima volta nella storia delle riserve i fondi regionali. Questo ci ha permesso di avviare una programmazione sia in termini di manutenzione che in termini di migliorie e servizi anche con il supporto delle due associazioni Punta Ferruccio e Punta dell’Acquabella. Purtroppo l’incendio che ha devastato la Riserva dell’Acquabella ha rallentato la programmazione in corso dovendo ripensarla su un progetto di ripristino, ma non ci fermeremo e sarà un nostro obiettivo farla tornare ancora più bella. Perché noi vogliamo una città che sia bella, moderna, sostenibile e inclusiva, perché noi abbiamo Ortona nel Cuore.
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