PROGETTO "LIBERI IN RETE" CO.RE.COM MARCHE 2020/2021
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l’obiettivo di rendere quest’ultima sempre PROGETTO “LIBERI più vulnerabile. Purtroppo, questo fenomeno si è intensificato sempre di più IN RETE” negli ultimi anni (Fedeli 2013; (Guarini, Menin, Menabò, Brighi 2019). Il CO.RE.COM Co.re.com. ha deciso pertanto di finanziare una serie di progetti funzionali alla conoscenza e alla diffusione del fenomeno MARCHE tra i ragazzi e le ragazze della regione Marche, di età compresa tra i 18 e i 21 2020/2021 anni. Introduzione Conoscere la diffusione del cyberbullismo e ciò che i soggetti maggiormente colpiti Il Corecom (Comitato regionale per le dallo stesso (adolescenti e giovani adulti) comunicazioni) ha finanziato un progetto pensano a riguardo è di fondamentale per analizzare il fenomeno di importanza per progettare azioni mirate a cyberbullismo che sta prendendo sempre prevenire e contrastare tale fenomeno, ma più piede tra i ragazzi e le ragazze. Il anche per ipotizzare possibili interventi di Ministero dell’Istruzione (2018) definisce rieducazione. il cyberbullismo come un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola Subire azioni di cyberbullismo può essere persona o di un gruppo, realizzate estremamente dannoso per la salute, mediante strumenti elettronici (sms, mms, mentale e fisica degli individui e la foto, video, email, chat rooms, istant regione, così come gli enti di formazione messaging, siti web, telefonate), il cui ha l’obbligo di intervenire. obiettivo e quello di provocare danni ad un Revisione della letteratura coetaneo incapace di difendersi. Secondo gli studi di Perasso e Barone Diversamente dal bullismo tradizionale, il (2017) il cyberbullismo, diversamente dal cyberbullismo differisce sotto molteplici bullismo tradizionalmente inteso, sarebbe aspetti: innanzitutto, diversamente dal meno legato a variabili socio- primo, le azioni di violenza verbale e di demografiche, nello specifico a variabili di denigrazione possono essere esercitate in genere. I risultati di tali ricerche hanno totale anonimato. La rete permette infatti infatti messo in evidenza che, se nel di celare l’identità di chi esercita bullismo tradizionale i bulli sono cyberbullismo; secondariamente, prevalentemente ragazzi e le vittime per lo diversamente dagli atti di bullismo più ragazze, nel bullismo online questa tradizionale, il cyberbullismo permette al distinzione, sebbene ancora presente, è cyberbullo/alla cyberbulla di raggiungere e meno marcata e si registrano molti più casi colpire contemporaneamente un alto di bulli di sesso femminile, sebbene le numero di vittime e/o di agire anche più vittime rimangano in maggioranza le volte nel corso di una stessa giornata nei ragazze. Questo può essere spiegato dal confronti della stessa persona, con 1
fatto che le donne passano più tempo sui violenza subita, agendone altra, a propria social degli uomini (Ortega et al., 2009). volta, nei confronti di altri/e. Un elemento che però limita la presenza femminile tra le fila dei soggetti che Rispetto alle competenze tecnologiche, attuano violenza online è il fatto che le sembrerebbe generalmente esistere uno ragazze raggiungono prima dei ragazzi la squilibrio tra cyberbullo/a e cyber vittima; maturità e questo comporta una maggiore più il/la cyberbullo/a sa muoversi in rete empatia verso gli altri, che nei ragazzi è più forte sarà il danno per la cyber vittima, meno marcata (Topcu et al. 2012). Per che non sa come evitare di essere quanto riguarda la cyber vittimizzazione, importunata. le ragazze, che secondo i risultati delle Oltre, dunque, ad avere generalmente una analisi condotte da Frisen et al. (2014) minore competenza telematica, secondo i presenterebbero più bassi livelli di risultati delle ricerche condotte da Barlett e autostima, soffrono maggiormente a causa Coyne (2014), appartenere a una degli attacchi virtuali che agiscono nella minoranza può costituire un fattore di direzione di aumentare le loro insicurezze, rischio, ossia può aumentare la probabilità soprattutto se tali attacchi provengono da di essere vittima di cyberbullismo, che può persone del sesso opposto (Frisen et al., manifestarsi sia attraverso l’esclusione dai 2014). Secondo Vandebosche e Van social, sia attraverso la circolazione di Cleemput (2009) esisterebbe una chiara immagini e video. Secondo le ricerche di relazione tra bullismo tradizionale e Navarro et al. (2013) anche le condizioni cyberbullismo. I loro studi hanno infatti socio-economiche della famiglia di dimostrato che chi subisce bullismo appartenenza possono avere una certa tradizionale potrebbe rivalersi online e influenza sulla possibilità che i giovani diventare cyberbullo/a. Risultati analoghi a agiscano violenza online; nello specifico, quelli appena ricordati sono emersi anche basse condizioni socio-economiche si da una serie di ricerche, che hanno legherebbero a una maggiore propensione sottolineato il legame tra le due modalità a compiere atti di cyberbullismo a causa di di violenza, scoprendo che alcuni/e cyber invidia o per vendicarsi di aver subito atti bulli/e dichiarano di essere stati, a loro di bullismo tradizionale. volta, vittime di bullismo tradizionale (Fedeli 2013; Goncalves et al. 2016; Malta Sebbene dunque siano state condotte et al., 2010). In altre parole, il/la numerose ricerche sia in campo nazionale cyberbullo/a, che ha subito bullismo sia in campo internazionale, manca uno tradizionale, sembrerebbe incapace di studio recente che illustri la condizione reagire nel mondo reale (denunciando, degli adolescenti e dei giovani adulti chiedendo aiuto, etc.), ma possedere le residenti nella regione Marche rispetto al competenze tecnologiche e una certa fenomeno del cyberbullismo. A tal fine, propensione psicologica per vendicarsi ossia per colmare tale gap, la regione online. In altre parole, il cyberbullismo si Marche ha finanziato attraverso il configurerebbe, almeno in alcuni casi, Co.re.com. una serie di borse di studio come una modalità disfunzionale adottata finalizzate a tale scopo. dalla vittima di bullismo per reagire alla 2
Al fine di conoscere le caratteristiche di seguire, si componeva di domande a scelta questo fenomeno tra i ragazzi e le ragazze multipla e di domande aperte. Nello della Regione Marche, e, nello specifico, specifico: per conoscere: 1. Domande socio-demografiche - cosa i/le giovani della Regione Marche considerano 2. Domande sull’uso dei social- network (tempi e modalità di cyberbullismo; utilizzo) - quali effetti ritengono che il cyberbullismo provochi nelle 3. Domande tratte dalla scala validata cyber-vittime; Olewus e Solberg (2003) - quali soluzioni ritengono possano 4. Domande tratta dalla scala validata essere adottate per ridurre la Bullying questionnaire (Olweus diffusione del fenomeno 1996) è stato sottoposto a un campione di 5. Domande aperte funzionali a convenienza, costituito da ragazzi e conoscere le opinioni personali sul ragazze maggiorenni (studenti e fenomeno del cyberbullismo e sui studentesse tra i 18 e i 21 anni) iscritti/e possibili percorsi di prevenzione, alle classi quarte e quinte di 3 istituti formazione e recupero superiori1 della regione Marche, un Obiettivi questionario costituito da 44 domande. Questi istituti sono stati scelti insieme alla L’obiettivo principale del presente studio è professoressa Mattucci Natascia perché quello di colmare, almeno in parte, il gap aderenti al progetto C.E.D (Civismo conoscitivo relativo al fenomeno del nell’era digitale) e considerati, proprio a cyberbullismo nella regione Marche. tale ragione, come maggiormente sensibili Conoscere la diffusione del fenomeno e, nei confronti dell’argomento. I tre istituti nello specifico, cosa i ragazzi e le ragazze contattati che hanno dato la loro considerano cyberbullismo e quali disponibilità a collaborare sono: ritengono siano le possibili conseguenze - I.I.S. “F.Filelfo” di Tolentino (MC); dell’esserne vittime potrà essere utile nell’aiutare ad identificare azioni mirate di - I.I.S. “A.Einstein-A.Nebbia” di Loreto informazione e formazione all’uso (AN); consapevole della rete, al rispetto del - Liceo artistico “G. Cantalamessa” di prossimo, all’empatia, ad un uso più corretto dei social e alla solidarietà per le Macerata (MC). vittime del cyberbullismo. Il questionario, che sarà descritto nel dettaglio nella sezione metodologica a 1 Non è stato possibile allargare la ricerca a più alcuni istituti vista la prossimità degli esami di scuole per mancanza di disponibilità da parte di Stato. 3
desideravano, potevano dare il proprio consenso alla compilazione Metodologia e all’uso dei dati per le finalità di ricerca indicate. Procedure e campione La seconda sezione del questionario era costituita da domande socio-demografiche Al fine di conoscere la diffusione del (età, sesso, nazionalità, scuola frequentata, fenomeno del cyberbullismo tra gli/le istruzione dei genitori, professione dei adolescenti della Regione Marche, è stato genitori). somministrato via web un questionario utile ad analizzare le caratteristiche del La terza parte era costituita da domande fenomeno tramite la piattaforma di Google sull’uso dei social network da parte degli per la creazione di moduli a un campione intervistati (Social usati maggiormente, ore di ragazzi e ragazze, di età compresa tra i passate sui social, modalità di utilizzo dei 18 e i 21 anni iscritti a 3 istituti superiori social). della Regione Marche (contattati tramite La quarta era orientata a rilevare la mail istituzionale). I partecipanti erano 40 presenza di cyberbullismo negli istituti, ragazzi e 32 ragazze (mentre un solo utilizzando alcune domande tratte dalla intervistato non si è identificato in uno dei scala validata progettata da Olewus e 2 sessi) di età compresa tra i 18 e i 21 anni Solberg (2003). A seguire alcuni esempi di (età media di 18,5 anni). La popolazione di items usati per questa sezione del riferimento è prevalentemente di questionario: “hanno mai detto cose nazionalità italiana ad eccezione di 4 spiacevoli su di te sui social; hanno mai intervistati che hanno dichiarato di detto ad altre persone cose spiacevoli su di provenire da nazioni diverse (Moldavia, te; hai subito minacce su internet; Nigeria, Tunisia e Romania). qualcuno ha mai finto di essere te Misure accedendo al tuo profilo; hanno mai creato un profilo falso per fingersi te; hanno mai Il questionario inviato agli istituti, come diffuso alcune tue informazioni sensibili; anticipato sopra, era composto da 5 parti: hanno mai inviato immagini o video imbarazzanti che ti ritraevano; ti hanno 1) una sezione informativa iniziale escluso sui social”. I rispondenti nella quale, oltre alle finalità della dovevano, nel rispondere alle domande, ricerca, ai contatti del responsabile assegnare un punteggio di frequenza su della stessa, alla garanzia di una scala a 5 punti con (1= Mai; 2=Una o anonimato, erano indicati i due volte a settimana; 3= Una o due volte riferimenti legislativi in materia di al mese; 4=Una o due volte a settimana; privacy. Tutti gli interessati, prima 5= Più di due volte a settimana). di compilare il questionario, sono La quinta ed ultima parte del questionario stati invitati a leggere con era costituita da domande volte a attenzione questa sezione. Solo a comprendere come è percepito ed conclusione di tale lettura, se lo 4
affrontato il problema del cyberbullismo 2=Qualche volta; 3= Regolarmente; 4= da parte degli intervistati. Per questa Spesso; 5=Mai. sezione sono state utilizzate alcune domande tratte dalla scala validata nota Oltre alle domande a scelta multipla, sono come Olweus Bullying questionnaire state aggiunte anche domande aperte che (1996), che ho personalmente tradotto avevano il principale obiettivo di dall’inglese all’italiano. A seguire gli conoscere in modo più approfondito le items di questa sezione: “hai reagito ad opinioni dei rispondenti. I dati ricavati attacchi di cyberbullismo; trovi divertente dalle domande aperte del questionario assistere ad attacchi di cyberbullismo che sono stati analizzati qualitativamente e non siano rivolti a te; parli con i tuoi amici sono stati utilizzati per identificare e familiari di eventi di cyberbullismo a cui strategie considerate funzionali a definire e hai assistito; chiedi aiuto ad amici e arginare questo fenomeno. familiari se hai subito attacchi di Risultati cyberbullismo; ritieni sia possibile che un/a docente possa subire attacchi di Secondo i dati raccolti, il 53,4% dei cyberbullismo; quale stato d’animo giovani rispondenti passa da una a tre ore assoceresti ad una cyber vittima; cosa al giorno sui social; il 27,4% da quattro a pensi degli episodi di suicidio a seguito di sei ore; l’11% meno di un’ora al giorno; il attacchi di cyberbullismo; ritieni che una restante 8,2% trascorre più di sei ore al ragazza possa essere colpita più facilmente giorno sui social. Dai dati in possesso, si da cyberbullismo; ritieni che un ragazzo evince che le ragazze passano più tempo possa essere colpito più facilmente da dei ragazzi sui social. I dati hanno rivelato cyberbullismo; di che sesso immagini un inoltre che il 37% dei soggetti ha subito potenziale cyberbullo; ritieni che le almeno una volta insulti sui social media, minoranze possano subire più facilmente mentre il 2,8 % dichiara di aver subìto attacchi di cyberbullismo; quali insulti e offese almeno una volta al mese o motivazioni possono portare una persona a a settimana. Solo uno degli intervistati ha praticare atti di cyberbullismo; ritieni che dichiarato di subire insulti e offese più di le norme per fronteggiare il cyberbullismo due volte a settimana. Le ragazze, più dei vigenti in Italia siano sufficienti; ritieni ragazzi, hanno dichiarato di essere vittime necessario l’introduzione a scuola di di cyberbullismo. Dai risultati si evince psicologi che educhino i giovani alle che le forme di cyberbullismo di cui le conseguenze del cyberbullismo; ritieni ragazze sono più facilmente vittime necessario che un cyberbullo venga riguardano offese e diffusione di video e seguito da uno psicologo; ritieni necessaria immagini private. Le ragazze dichiarano di l’introduzione di lezioni sul tema del essere escluse più facilmente dai gruppi cyberbullismo; frequenteresti lezioni che social rispetto a quanto dichiarato dai trattano il tema del cyberbullismo”. Anche ragazzi. I ragazzi, invece, dichiarano di in questo caso i rispondenti erano invitati subire in prevalenza atti di cyberbullismo ad assegnare un punteggio di frequenza quali minacce e diffusione di informazioni utilizzando una scala a 5 punti, con1= Mai; compromettenti. 5
Il 78,1% del campione afferma di non aver che sia più facile che un cyberbullo sia di mai reagito ad attacchi di cyberbullismo. sesso maschile. Tuttavia, ben il 30,2% del Anche in questo caso sono le ragazze, campione ritiene che il genere non tuttavia, a reagire di più rispetto ai ragazzi. influisca sui comportamenti di Il 52,1% dei soggetti ha dichiarato di non cyberbullismo. aver mai parlato o chiesto aiuto a familiari e amici a seguito di atti di cyberbullismo. Nelle risposte qualitative, alcuni individui Le ragazze sono quelle che più si hanno dichiarato che, seppur il sesso non confidano e chiedono aiuto a familiari e sia molto influente per identificare un amici per questioni riguardanti il cyberbullo, i ragazzi sono più inclini a cyberbullismo. La maggior parte dei commettere questi atti. Le motivazioni di soggetti intervistati (64,4%) ritiene che questa affermazioni sono diverse: una anche i professori possano essere vittime parte dei soggetti (4) afferma di aver assistito, o subito, più frequentemente di cyberbullismo. attacchi di cyberbullismo da parte di Altro dato interessante emerso dall’analisi ragazzi; una buona parte dei soggetti (14) dei dati riguarda l’immagine che i afferma di vedere i ragazzi come più rispondenti hanno della cyber vittima. La propensi ad attacchi di cyberbullismo maggior parte dei soggetti crede che una perché più disinibiti e più propensi a ragazza possa subire più facilmente atti di praticare violenza fisica e mentale verso il cyberbullismo rispetto a un suo coetaneo prossimo; un’altra motivazione data da di sesso opposto. Questo perché, secondo alcuni soggetti (5) è quella dello le motivazioni emerse dall’analisi delle stereotipo; per questi soggetti, complici risposte aperte del questionario, le ragazze anche i vari casi diffusi dai media, la sarebbero più soggette ad essere giudicate figura del cyberbullo è indissolubilmente rispetto ai ragazzi sia per quanto riguarda legata ai ragazzi. Alcuni soggetti non il loro aspetto fisico sia per quanto hanno apportato nessuna motivazione. riguarda i loro gusti. Secondo la maggior parte dei soggetti, infatti, le ragazze La maggioranza dei soggetti ritiene (soprattutto in età adolescenziale) sono necessario l’intervento di esperti e continuamente sottoposte a giudizi e a psicologi per fronteggiare il problema e insulti e questo provoca loro uno stress per intervenire sia a supporto della cyber psicologico che le rende più “fragili” e vittima sia del/la cyberbullo/a. La maggior incapaci di reagire ad attacchi di parte dei soggetti ha affermato che cyberbullismo. Tale dato sostanzialmente bisognerebbe aumentare le misure di confermerebbe i dati emersi dagli studi di contrasto al cyberbullismo già presenti Frisen et al.(2014). Una piccola parte dei negli istituti frequentati. soggetti (3), soprattutto ragazze, affermano che è anche la società sessista che predispone maggiormente le ragazze ad essere vittime di cyberbullismo. Per quanto riguarda il cyberbullo, i soggetti che hanno risposto al questionario credono 6
cyberbullismo. Molti dei soggetti rispondenti, infatti, hanno riportato, nella Discussione dei dati risposta aperta dedicata, la necessità che Nonostante il campione di soggetti che ha vengano istituiti percorsi di supporto risposto al questionario è alquanto limitato psicologico per i/le cyber vittime, ma e non sia dunque possibile effettuare anche percorsi di rieducazione per il/la alcuna generalizzazione, tuttavia i risultati cyberbullo/a. Tali interventi, ritenuti emersi sembrano essere alquanto necessari soprattutto dalle ragazze, interessanti e meritevoli di dovrebbero mirare all’identificazione delle approfondimento. cause che spingono i/le cyberbulli/e a compiere atti di cyberbullismo. Tra i ragazzi e le ragazze che hanno Identificare le cause che spingono a partecipato alla ricerca, fenomeno del mettere in atto tali azioni potrebbe infatti cyberbullismo è presente e sembra colpire costituire il primo step per entrambi i sessi. Le ragazze sembrano l’identificazione di modalità di soffrire di più la cybervittimizzazione fronteggiamento delle situazioni forse perché, come indicato dai maggiormente funzionali. Un’ulteriore rispondenti, più attente al giudizio degli soluzione per contrastare la diffusione del altri e perché riconosciute come fenomeno del cyberbullismo, che proviene maggiormente empatiche rispetto ai dai soggetti che hanno risposto al ragazzi. Se sono state identificate questionario concerne la necessità di differenze di genere connesse all’essere prevedere lezioni che educhino i/le vittime di cyberbullismo, tuttavia i dati ragazzi/e ad un uso più consapevole della analizzati non hanno messo in luce tecnologia. Contrariamente a quanto si differenze significative rispetto al possa pensare, circa le competenze digitali compiere atti di cyberbullismo. In altre delle nuove generazioni, sembra che le parole, il genere di appartenenza non è stesse percepiscano un vuoto formativo. ritenuto un elemento discriminante per Gli istituti frequentati sono visti dai/dalle identificare chi compie azioni di ragazzi/e che hanno risposto al cyberbullismo. Sembrerebbero altre le questionario, come luoghi carenti di mezzi variabili considerate influenti nella e di esperti che siano in grado di affrontare definizione del/la cyberbullo/a, quali il e trattare il problema del cyberbullismo. retaggio culturale, l’emarginazione sociale, Questa situazione è preoccupante anche una bassa autostima. Secondo alcuni alla luce di quanto hanno dichiarato i partecipanti (il 32,9%), l’anonimato funge soggetti vittime di cyberbullismo circa la da grande aiuto e incentivo per i/le difficoltà di parlare di quanto subito con cyberbulli/e che possono divertirsi ai danni amici e familiari. Poter contare sulla degli altri in totale sicurezza. presenza di un esperto, presente nel contesto scolastico, potrebbe essere di La maggior parte dei partecipanti (60,3%) grande aiuto. Le risposte sulla capacità ritiene estremamente importante delle scuole di affrontare il cyberbullismo l’intervento di esperti e psicologi lasciano intendere che c’è ancora molto da nell’affrontare il fenomeno del fare. 3 ragazze hanno addirittura affermato 7
che non denuncerebbero atti di tra i/le giovani della regione Marche e cyberbullismo subìto per l’inadeguatezza dunque di effettuare generalizzazioni. delle misure predisposte dagli istituti. Presentazione dei dati Per concludere, i dati emersi dall’analisi del questionario, fanno emergere il I principali risultati emersi dall’analisi dei cyberbullismo nei termini di un fenomeno questionari sono stati sinteticamente non solo diffuso, ma anche difficile da illustrati anche mediante una infografica e affrontare. Tale situazione potrebbe essere una presentazione Power Point. stata ulteriormente amplificata dal lockdown, che ha costretto gli individui a trascorrere molto tempo isolati e ad un maggiore utilizzo dei social network. Bibliografia Le risposte aperte fornite dai partecipanti sono state particolarmente utili sia per C. Barlett, S. M. Coyne “A Meta‐ conoscere le loro opinioni circa le strategie Analysis of Sex Differences in da attuare per fronteggiare il problema del Cyber‐Bullying Behavior: The cyberbullismo (ad esempio, quando è stato Moderating Role of Age” 2014 chiesto ai partecipanti cosa dovrebbe fare un professore vittima di cyberbullismo, la S. Berne, A. Fris´en, A. Schultze- maggior parte di loro ha affermato che la Krumbholz, H. Scheithauer, K. soluzione migliore sarebbe quella di Naruskov, P. Luik, C. Katzer, R. denunciare e parlare del fenomeno), sia per Erentaite, R. Zukauskien conoscere cosa pensano circa le ragioni “Cyberbullying assessment che spingono un individuo ad agire instruments: A systematic review” violenza virtuale nei confronti di un altro 2012 individuo. Inoltre, come già anticipato precedentemente, le risposte aperte hanno A. Brighi, A. Guarini, M. L. Genta anche permesso di conoscere le ragioni per “Il cyberbullismo in Europa: il cui le ragazze si sentono più facilmente cyberbullismo tra sei paesi attaccabile: la mentalità sessista della europei” società. D. Fedeli “Cyber-bullismo e cyber- vittimizzazione in Italia: aspetti Il limite principale di questa ricerca è epidemiologici ed evolutivi” 2013 costituito dalla dimensione ridotta del Festl, R., Quandt, T. (2013). Social campione raggiunto, che non permette di relations and cyberbullying: The avere un quadro completo e chiaro della influence of individual and presenza del fenomeno del cyberbullismo structural attributes on victimisation and perpetration via the internet. 8
Human Communication Research, E. Menesini, A. Nocentini “The 39(1), 101–126. Measurement of Cyberbullying: Dimensional Structure and Relative Item Severity and Discrimination” F. G. Gonçalves, E. Heldt, B. N. 2011 Peixoto, G.A. Rodrigues, M. Filipetto e L. S. Pinto Guimarães M. Nikiforou, S. N. Georgiou, “Construct validity and reliability P.Stavrinides “Attachment to of Olweus Bully/Victim Parents and Peers as a Parameter of Questionnaire – Brazilian version” Bullying and Victimization” 2013 2016 G.Perasso, L. Barone A. Guarini, D. Menin, L. Menabò, “Cyberbullismo, cyber- A. Brighi “RPC Teacher-Based vittimizzazione e differenze di Program for Improving Coping genere in adolescenza” 2018 Strategies to Deal with Cyberbullying” 2019 Smahel, D., Machackova, H., Mascheroni, G., Dedkova, L., E. Hutson, S.Kelly, L.K. Militello Staksrud, E., Ólafsson, K., “Systematic Review of Livingstone, S., and Hasebrink, U. Cyberbullying Interventions for (2020). EU Kids Online 2020: Youth and Parents With Survey results from 19 countries. Implications for Evidence-Based EU Kids Online. Doi: Practice” 2017 10.21953/lse.47fdeqj01ofo Keipi, T., Kaakinen, M., Oksanen, A., & Räsänen, P. (2017). Social Sobowale, V. Oluwatobi and tie strength and online Lawal, A. Musbau “The Big Five victimisation: An analysis of young Personality Traits and Attitude people aged 15–30 years in four towards Cyberbullying as nations. Social Media+ Society, Predictors Cyberbullying 3(1), doi: Perpetration” 2017 10.1177/2056305117690013 M. A. Zanetti, M. Agus, M. L. N. Jacobs, T.Vollink, F.Dehue, Mascia, V. Spiga, M. P.Penna “Le L.Lechner “The Development of a rappresentazioni del cyberbullo e Self-Report Questionnaire on della cybervittima tra gli Coping with Cyberbullying: The adolescenti italiani: un’indagine Cyberbullying Coping esplorativa” 2016 Questionnaire” 2015 9
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