Teoria e filosofia della scienza riabilitativa - Unife

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Teoria e filosofia della scienza riabilitativa - Unife
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche

          Corso di Laurea Magistrale
 Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie

 Teoria e filosofia della scienza riabilitativa

              A cura di   Francesca Filippini
                      21 GENNAIO 2016
Teoria e filosofia della scienza riabilitativa - Unife
CONTROLLO DELLE INFEZIONI
            DA

ALERT ORGANISM
             in
      Riabilitazione
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COSA SONO GLI ALERT ORGANISM?
 “Batteri multifarmacoresistenti”,
ossia microrganismi che:
• non sono vincibili dagli antibiotici
attualmente in uso
• possono presentare un’elevata
                                             I BATTERI PIÙ FREQUENTI
diffusibilità (la diffusione di tali germi
                                             che non vengono più “eliminati” dai
negli ospedali e nelle case di cura è
                                             comuni antibiotici precedentemente
molto elevata).
                                             usati:
                                             • Staphilococcus aureus
Si trasmettono direttamente da una
                                             • Staphilococcus coagulasi negativo
persona “portatore” ad un'altra
                                             • Enterococcus
persona:
                                             • Pseudomonas aeruginosa
     attraverso le mani
                                             produttore di carbapenemasi
     attraverso l’ambiente
                                             • Acinetobacter baumanii
Questi germi possono colpire diverse
                                             produttore di carbapenemasi
parti del corpo:
                                             • Stenotrophomonas malthopilia
• apparato respiratorio
• apparato urinario
• cute
• sangue
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PERCHÉ SONO PERICOLOSI?
L’emergere della resistenza ai carbapenemi negli
enterobatteri costituisce un problema clinico
rilevante dato che questi antibiotici sono i farmaci
di riferimento per la tipologia delle infezioni
invasive da enterobatteri Gram – multiresistenti.
La resistenza è data dall’emergere di nuovi
batteri provvisti di beta – lattamasi, enzimi
capaci di neutralizzare l’anello battamico
dell’antibiotico e di renderlo dunque inefficace.

                     È NECESSARIO E DOVEROSO
interrompere la catena di trasmissione di questi microrganismi prima
che la loro diffusione non possa più essere bloccata.

In Emilia-Romagna la diffusione di questi batteri, resistenti a particolari
antibiotici e particolarmente aggressivi, chiamati Enterobacteriacee
Carbapenemi Indifferenti o Resistenti (CRE-CIE), infrequente fino al
2009, è in evidente aumento con incremento delle segnalazioni di singoli
casi ed epidemie ospedaliere causate da Klebsiella pneumoniae. In
ambito regionale la situazione epidemiologica appare assai eterogenea
fra le diverse aziende.
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PERCHÉ SONO PERICOLOSI?
Esperienze in singoli ospedali ed in interi paesi,
hanno dimostrato come sia possibile eradicare la
diffusione adottando misure stringenti di
contenimento della diffusione:
• ISOLAMENTO
• IGIENE DELLE MANI
•DECONTAMINAZIONE AMBIENTALE

Le varie linee guida internazionali (Centers for
Desease Control, Health Protection Agency):
 indicano MISURE OMOGENEE e
sottolineano tutte l’importanza di agire
TEMPESTIVAMENTE ED EFFICACEMENTE,
prima che l’infezione sia troppo diffusa e dunque
incontrollabile.
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Dal 2008 è in vigore in tutta l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara una
Procedura di gestione e controllo degli “Alert Organism” P-105-AZ che
prevede:
     la segnalazione all’Istituto di Igiene di tutti quei pazienti affetti da germi
     resistenti (con una resistenza fuori dal comune per la nostra struttura sanitaria)
     l’utilizzo delle precauzioni da contatto in aggiunta alle precauzioni
     standard quando si riscontra la presenza di un organismo “Alert”, fino
     all’arrivo degli esami microbiologici che ne dichiarino la negatività

Dal 2011 è stata predisposta l’Istruzione Operativa aziendale I-107-AZ che si
inserisce nell’ambito della P-105-AZ:
 l’individuazione (SCREENING) delle persone che risultano essere infette da
    questi batteri, resistenti a particolari antibiotici e particolarmente aggressivi,
    chiamati Enterobacteriacee Carbapenemi Indifferenti o Resistenti (CRE-
    CIE)

Tale SCREENING consiste nell’effettuazione di un semplice TAMPONE
RETTALE indolore che viene eseguito su TUTTI i pazienti al loro ingresso in
reparto.
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“ALERT ORGANISM”: QUALI PRECAUZIONI?
           MISURE ADOTTATE PER LA PREVENZIONE ED IL
           CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEGLI “ALERT
                         ORGANISM”

                               PRECAUZIONI DA CONTATTO
                               (basate sulla via di
                               trasmissione e sede dell’infezione)
PRECAUZIONI STANDARD               • raggruppamento dei pazienti con lo
   • igiene delle mani                stesso germe
   • uso di Dispositivi di         • identificazione     dell’ambiente    dove
     Protezione Individuale           accede il paziente
     (DPI)                         • isolamento spaziale a meno di 1 metro
   • igiene dell’ambiente          • personalizzazione       dei    tempi    di
   • gestione di biancheria           assistenza (cure igieniche del mattino
     e stoviglie                      dopo gli altri pazienti, salvo in casi
   • corretta gestione delle          particolari)
     attrezzature ed ausili        • possibilità di effettuare il trattamento
                                      fisioterapico in palestra in fasce orarie
                                      dedicate oppure in stanza
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IGIENE DELLE MANI
 I germi sopravvivono sulle mani per periodi variabili (2-60 minuti) e, in
 assenza di igiene delle mani, si riproducono velocemente.

QUANDO? ( i 5 momenti del lavaggio delle mani)
1. Prima di toccare un paziente
2. Prima di indossare i guanti
3. Dopo aver toccato un paziente
4. Dopo aver toccato qualsiasi oggetto o mobile
   nelle immediate vicinanze del paziente (letto,
   armadio, comodino, cuscini, carrozzina, ecc.)
5. Dopo aver tolto i guanti

               COME?
Lava le mani:
• CON ACQUA E SAPONE soltanto se visibilmente sporche
• altrimenti scegli LA SOLUZIONE ALCOLICA!
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LAVAGGIO MANI CON
    ACQUA E SAPONE

   Durata dell’intera
procedura: 40-60 secondi
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FRIZIONAMENTO MANI
   CON SOLUZIONE
      ALCOLICA

 Durata dell’intera
 procedura: 20-30
     secondi
USO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
                                    COSA SONO?
                  Sono strumenti che permettono di proteggersi
                dalla contaminazione di agenti patogeni quando si
  entra in contatto con un paziente “portatore” o con gli oggetti da lui utilizzati.

QUALI SONO?                              QUANDO UTILIZZARLI?
                   In presenza di infezione da “Alert Organism” localizzata a livello delle vie
                   respiratorie la MASCHERINA va sempre utilizzata SE CI SI AVVICINA AL
MASCHERINA         PAZIENTE A MENO DI UN METRO

                   I SOVRACAMICI vanno indossati sopra i propri abiti/divisa
                   • in presenza di infezione urinaria e/o tampone rettale positivo da “Alert
                       Organism”, QUANDO SI ENTRA IN CONTATTO DIRETTO CON IL
SOVRACAMICI            PAZIENTE per evitare di contaminare se stessi o i propri abiti.
                   • in presenza di infezione da “Alert Organism” localizzata a livello delle
                       vie respiratorie i sovracamici vanno sempre utilizzati SE CI SI
                       AVVICINA AL PAZIENTE A MENO DI UN METRO

                   ATTENZIONE: l’uso dei GUANTI non sostituisce il lavaggio delle mani
                   • utilizzarli SEMPRE IN CASO DI PAZIENTI CON INFEZIONI DA
                     “ALERT ORGANISM”
 GUANTI            • quando SI PUÒ VENIRE IN CONTATTO CON IL SANGUE O ALTRI
                      LIQUIDI CORPOREI (urine, feci, secrezioni bronchiali, ecc.) del paziente
TAMPONE RETTALE ALL’INGRESSO

       POSITIVO                   NEGATIVO

   RIPETERE ESAME
    DOPO UN MESE                                Tale diagramma
                                                spiega i tempi di
                                  NEGATIVO      esecuzione del
       POSITIVO                                 tampone rettale
                                                effettuato a TUTTI I
                                                PAZIENTI che
RIPETERE ESAME UNA                              vengono accolti nei
   VOLTA AL MESE              RIPETERE ESAME    nostri reparti.
FINCHE’ NON SI HA UN         DOPO 2 SETTIMANE
 REFERTO NEGATIVO

                                 NEGATIVO

                                GUARIGIONE
PROBLEMA RILEVATO
Presso l’UGC del Settore Riabilitazione AOUFE nel luglio 2012 criticità di
numero 12 pazienti su 40 affetti da infezione da Alert Organism.

                    PROGETTO DI MIGLIORAMENTO
    Il progetto è volto alla realizzazione di una serie di attività, sia a livello
ORGANIZZATIVO che a livello FORMATIVO, che consentano di migliorare
 la gestione dei pazienti affetti da infezione da Alert organism nel Settore
                                   Riabilitazione

                 Per la realizzazione del progetto è stato attivato
     un Gruppo di Miglioramento multi professionale di 14 componenti
      (5 fisioterapisti, 5 infermieri, 1 ortottista, 1 0SS, 2 medici fisiatri)

              Sono stati effettuati sette incontri di due ore ciascuno
                 nel periodo fra luglio 2012 e novembre 2013
Sintesi delle cause individuate

Personale                                         Organizzazione
                       Formazione                                                          Implementare le buone
                       mirata e                                                            pratiche in tutti i setting
                       monitoraggio                                                        terapeutico/assistenziali ed in
                                                                                           tutti gli ambienti

                                                Peculiarità del processo riabilitativo e
Insufficiente conoscenza /
                                                del modello di lavoro in team
adesione a Procedure ed
                                                interprofessionale.
   Istruzioni Operative                                                                                               Elevato numero
                                                Tipologia e provenienza utenza
                                                                                                                         di pazienti
                                                                                                                   affetti da infezione da
Informazione carente e/o                                                                                               Alert organism
                                                              Comportamenti a rischio
intempestiva (o mancato                                                                                                 nelle degenze
                                                              da parte di pazienti e
aggiornamento) sul
                                                              care giver, richieste di
rischio infettivo di uno
                                                              chiarimenti
specifico paziente

                             Utilizzo appropriato degli
                             strumenti di comunicazione in                                 Formazione mirata e
                             uso ed integrazioni dove stabilito                            monitoraggio

Strumenti                                                           Esterni                                   Diagramma di Ishikawa
Documenti di riferimento
A. Documenti aziendali:
•  P-105-AZ Sorveglianza, gestione e controllo “Alert organism”
   ed eventi epidemici ad essi correlati
•  I-107-AZ Indicazioni pratiche e protocollo operativo
•  DOC-104-AZ Panel Alert Organism
•  P-103-AZ Igiene delle mani ed utilizzo dei guanti
B. Documento regionale:
•  ASSR Emilia-Romagna, Indicazioni per il controllo della
    trasmissione degli enterobatteri produttori di carbapenemasi
    nelle Unità di Riabilitazione, Febbraio 2012 (frutto di un GdM che ha
    lavorato sul documento Indicazioni pratiche e protocolli operativi per la diagnosi, la
    sorveglianza e il controllo dei CRE-CIE nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, ASSR
    Emilia-Romagna Luglio 2011)
Obiettivi: generale, intermedi, specifici
                                   Obiettivo generale
•   Controllare la diffusione dei microrganismi Alert per garantire la sicurezza delle
    PERSONE ACCOLTE NELLE DEGENZE del Settore Riabilitazione

                                     Obiettivi intermedi
•   Migliorare la gestione del paziente con infezione Alert Organism da parte di operatori
    e familiari - appropriatezza organizzativa
•   Ridurre il numero di pazienti affetti da Alert Organism – appropriatezza clinica

                                      Obiettivi specifici
Azioni volte all’adozione / implementazione di misure stringenti di controllo della
diffusione (igiene delle mani, isolamento, decontaminazione ambientale), al fine di:
• Procedure e Istruzioni operative aziendali e documento regionale: corretta applicazione
• Buone pratiche evidence based: ricerca, implementazione nell’ambito assistenziale
• Promozione igiene delle mani ed altre buone pratiche: informazione a pazienti, familiari,
    visitatori
• Pulizie: presidio della corretta esecuzione
Piano delle azioni                                                 Tempi
Realizzare un documento sulle modalità di effettuazione dell’isolamento spaziale e di quello         13 luglio/27
funzionale (precauzioni aggiuntive), ed uso di DPI (precauzioni standard) durante l’attività         luglio 2012
riabilitativa, in base alla localizzazione (respiratoria, urinaria, cute, sangue) ed al rischio di
diffusione (alto, medio, basso)
Realizzare un opuscolo informativo/educativo rivolto agli utenti del Settore di Riabilitazione,      13 luglio - 15
secondo i principi di Health Literacy (alfabetizzazione sanitaria)                                   settembre
                                                                                                     2012
Organizzare, pianificare e realizzare incontri di informazione e formazione dei pazienti e settembre
caregiver sui comportamenti corretti da adottare in merito alla prevenzione della trasmissione 2012
crociata dei microrganismi.

Realizzare un questionario di verifica da sottoporre a pazienti e familiari al termine degli gennaio 2013
incontri

Rilevare i dati attraverso la somministrazione del questionario, allo scopo di capire quali siano da gennaio
le difficoltà incontrate dai pazienti e dai loro familiari in relazione alle informazioni ricevute 2013

Monitorare il trend Alert attraverso la creazione data base e la raccolta dati movimento 6 incontri di 2
pazienti dal secondo semestre del 2012 di entrambe le unità operative                    ore (25/07, 1-
                                                                                         7-28/08/2013;
                                                                                         7-8/01/2014)
Piano delle azioni                                                     Tempi
Realizzazione di check-list di pianificazione delle attività non dirette al paziente dell’OSS nelle          21/28 agosto
palestre di riabilitazione (sanificazione attrezzature ed ausili, riordino, ripristino effetti letterecci)   2013
Realizzazione Poster “Alert Organism – guida ai comportamenti corretti” da affiggere negli                   ottobre 2013
ambienti di terapia
Revisione strumenti:                                                                                         ottobre-
•Revisione delle quattro procedure delle due UUOO (selezione ed accesso, ingresso ed                         novembre
accoglimento, progetto riabilitativo, dimissione) con gli aggiornamenti sulla gestione dei pazienti          2013
con Alert Organism.
•Revisione della scheda di presentazione del paziente per includere la voce infezioni, da
compilare da parte del medico che propone l’accesso.
•Segnalazione del paziente Alert nella scheda della riunione d’equipe settimanale
Elaborazione dei dati dei questionari e dei dati movimento pazienti                                          gennaio 2014
Rilevare i dati consumo DPI (2012-2013) attraverso i codici SAP ed elaborazione                              febbraio 2014
Presentazione del Progetto di Miglioramento alla riunione del Comitato Consultivo Misto                      12 febbraio
(titolo relazione: “Alert organism: guida ai comportamenti corretti in Riabilitazione”)                      2014
Condivisione dei lavori prodotti con tutti gli operatori delle UU.OO. attraverso incontri                    1 mese
RISULTATI
Documento sulle modalità di effettuazione dell’isolamento, spaziale e
            funzionale, ed uso di DPI durante l’attività riabilitativa

•   Supporta le buone pratiche, dando indicazioni specifiche sull’uso di DPI e delle
    precauzioni aggiuntive (isolamento spaziale e funzionale), sulla base di:
   - livello di rischio infettivo (Livello1-alto rischio, Livello2 – medio rischio e Livello3-
     basso rischio)
  - localizzazione (respiratoria, urinaria e digerente, cutanea)
  - caratteristiche del paziente (con/senza canula tracheale, collaborante si/no)
• Supporta l’igiene ambientale, dando indicazioni riguardo :
  - l’uso di contenitori di plastica in cui riporre ciò che usa il paziente infetto
  - l’utilizzo del sistema PCHS – Sistema probiotico di pulizia ed igiene
  - l’utilizzo di poster per segnalare gli ambienti contaminati
• È rivolto agli operatori sanitari e socio-sanitari del Settore Riabilitazione AOUFE.
• VERIFICA: è applicato nella pratica clinica
SEGNALETICA DEL LIVELLO DI RISCHIO

                Elevato rischio di
                diffusione del germe se
                non si adottano rigorose
                misure di prevenzione e
                controllo

                Medio Rischio di
                diffusione del germe
                correlato allo svolgimento
                di specifiche pratiche
                assistenziali

                Basso rischio di
                diffusione del germe
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE
 Nella stanza non devono entrare più di 2 visitatori per paziente
 Eseguire l’igiene delle mani
 Indossare sovracamice, guanti e mascherina (che devono essere chiesti agli
 operatori) se ci si avvicina a meno di 1 metro dal paziente
 Rimuovere i dispositivi di protezione subito dopo l’allontanamento dal
 paziente e gettarli negli appositi bidoni
 Ripetere l’esecuzione dell’igiene delle mani dopo la rimozione dei dispositivi
 di protezione individuale.
                              SI RACCOMANDA DI:
                Non sedersi sui letti, sulle carrozzine
                Non riutilizzare lo stesso camice quando lo si è tolto
                Non allontanarsi dalla stanza o dal paziente indossando
                 camici, guanti e maschere
ALERT RESPIRATORIO

1) HA LA CANNULA TRACHEALE CHE VIENE MANTENUTA APERTA:
     • Anche per l’espletamento del trattamento fisioterapico si deve rispettare IL CRITERIO
     DELL’ISOLAMENTO IN STANZA.
     • Gli spostamenti al di fuori della stanza di degenza sono possibili SOLO QUANDO il
     paziente si deve recare in altro reparto per consulenze, esami, interventi, ecc. In questo caso
     il paziente dovrà indossare la MASCHERINA e coloro che lo accompagnano dovranno
     indossare SOVRACAMICE, GUANTI E MASCHERINA.
2) HA INIZIATO IL PROGRAMMA DI CHIUSURA DELLA CANNULA
  TRACHEALE:
      Dobbiamo effettuare L’ISOLAMENTO FUNZIONALE, ossia accogliere il paziente in
     aree dedicate all’interno della “palestra MARGHERITA” e “palestra MAIS” per l’Unità
     Gravi Cerebrolesioni, e della “palestra ORTENSIA” per l’Unità di Medicina Riabilitativa.
     L’area dedicata è individuata dalla segnaletica ben visibile posta sulle attrezzature utilizzate
     (lettino di trattamento, cuscini ed altro materiale);
      È necessario RIDURRE GLI SPOSTAMENTI del paziente al di fuori della stanza di
     degenza e della palestra nei limiti della salvaguardia del percorso di cura. In tali spostamenti
     il paziente dovrà indossare la MASCHERINA e coloro che lo accompagnano dovranno
     indossare SOVRACAMICE E GUANTI.
3) HA LA CANNULA TRACHEALE CHE VIENE MANTENUTA CHIUSA

• Dobbiamo effettuare L’ISOLAMENTO FUNZIONALE, ossia accogliere il paziente in aree
dedicate all’interno delle palestre del blocco D “per l’Unità Gravi Cerebrolesioni, e della “palestra
FIORDALISO” e “palestra ORTENSIA” per l’Unità di Medicina Riabilitativa.
L’area dedicata è individuata dalla segnaletica ben visibile posta sulle attrezzature utilizzate (lettino di
trattamento, cuscini ed altro materiale)
• Dobbiamo adottare il PERCORSO PROTETTO negli spostamenti dalla stanza di degenza
all’area delle palestre:
      se il paziente NON È AUTONOMO (necessita di aiuto o supervisione) o se NON È
      COLLABORANTE dovremo gestire al suo posto il percorso in sicurezza, indosseremo i
      GUANTI ed il SOVRACAMICE ed il paziente dovrà indossare la MASCHERINA;
      se il paziente è AUTONOMO, analizzeremo con lui i momenti che possono determinare una
      contaminazione e dovrà indossare la MASCHERINA;
• Dobbiamo EDUCARE IL PAZIENTE ALL’IGIENE DELLE MANI e gli forniremo una
confezione tascabile di gel alcolico per il lavaggio delle mani.
                              Se il paziente NON È COLLABORANTE ..
•Nei momenti di scarsa collaborazione al trattamento è possibile richiedere un supporto ai
familiari attraverso la loro PRESENZA accanto al paziente, nei tempi e modalità da
concordare.

• Qualora si valuti necessario per limitare il pericolo di trasmissione e diffusione dell’infezione,
l’accesso del paziente alle palestre può essere programmato nelle ultime ore di attività del
mattino e del pomeriggio.
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE:
 Nella stanza non devono entrare più di 2 visitatori per persona
 Eseguire l’igiene delle mani
 Se si entra in contatto con il paziente indossare sovracamice e guanti
 (che devono essere chiesti agli operatori)
 Rimuovere i dispositivi di protezione subito dopo l’allontanamento dal
  paziente e gettarli negli appositi bidoni
 Ripetere l’esecuzione dell’igiene delle mani
                            SI RACCOMANDA DI:
     • Non sedersi sui letti, sulle carrozzine
     • Non riutilizzare lo stesso camice quando lo si è tolto
     • Non allontanarsi dalla stanza o dal paziente indossando camici,
       guanti
ALERT
                                DA CONTATTO

• Dobbiamo effettuare L’ISOLAMENTO FUNZIONALE, ossia accogliere il paziente in aree
dedicate all’interno delle palestre del blocco D per l’Unità Gravi Cerebrolesioni, e della “palestra
FIORDALISO” e “palestra ORTENSIA” per l’Unità di Medicina Riabilitativa. L’area dedicata è
individuata dalla segnaletica ben visibile posta sulle attrezzature utilizzate (lettino di trattamento,
cuscini ed altro materiale)
• Dobbiamo adottare un PERCORSO PROTETTO negli spostamenti al di fuori della stanza di
degenza:
                  se il paziente NON È AUTONOMO (necessita di aiuto o supervisione) o se
                 NON È COLLABORANTE dovremo gestire al suo posto il percorso in sicurezza
                 ed indosseremo i GUANTI
                  se il paziente è AUTONOMO, analizzeremo con lui i momenti che possono
                 determinare una contaminazione (es. apertura delle porte, chiamata ascensore,
                 ecc.)
                  dobbiamo EDUCARLO ALL’IGIENE DELLE MANI e gli forniremo una
                 confezione tascabile di gel alcolico
                     Se il paziente NON È COLLABORANTE ..
• È possibile richiedere un supporto ai familiari attraverso la loro PRESENZA
accanto al paziente, nei tempi e modalità da concordare.
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE
Questo cartello è utilizzato in caso di persone collaboranti e
autosufficienti, già formate ed addestrate sui rischi ed i
comportamenti in merito al controllo delle infezioni.
Utenti e familiari devono attenersi alle norme di comportamento
previste per il LIVELLO 2
Brochure informativa “Alert Organism: guida ai comportamenti corretti” (All

•   Redatta secondo i principi di Health Literacy, con illustrazioni e fotografie, inserendo i
    contenuti essenziali del documento precedente
•   Rivolta all’utente ed i suoi familiari/care giver/visitatori

Nella brochure sono contenute:
• le informazioni generali su cos’è un Alert Organism;
• le misure ed i comportamenti corretti che devono essere adottati;
• i protocolli operativi per la diagnosi, la sorveglianza ed il controllo della trasmissione
    degli Alert Organism.

STEP DI VERIFICA: VALIDAZIONE DA PARTE DEL CCM.
• In gennaio 2013 la Brochure è stata sottoposta alla valutazione dei componenti del
   Comitato Consultivo Misto che hanno espresso parere favorevole rispetto al lavoro
   prodotto, per la chiarezza e semplicità con cui è stato trattato l’argomento (efficacia), e
   sottolineano che la consegna sia preceduta da un colloquio di presentazione della
   problematica.
LA BROCHURE
Redatto secondo i principi di Health Literacy
Incontri informativi con utenti e familiari sui comportamenti corretti da adottare in
merito alla prevenzione della trasmissione crociata dei microrganismi Alert e questionario

6 Incontri informativi: materiale distribuito: il questionario (dal 2° incontro) e la
    Brochure, a chi non l’ha avuta al momento del ricovero.
• VERIFICA degli incontri:
   - quantitativo/temporale mediamente la durata è di 1 ora, rispetto ai trenta minuti
    previsti inizialmente, e la frequenza è mensile, piuttosto che quindicinale
  - qualitativa si può desumere da alcune delle RISPOSTE al questionario: il riscontro è
    più che positivo in termini di efficacia dell’incontro.

Il questionario, ANONIMO, da sottoporre a pazienti e familiari al termine degli incontri
serve a valutare quanto i relatori siano riusciti a trasferire ai partecipanti (Allegato 4)
• Si compone di 20 domande, 3 domande aperte e 17 domande chiuse, che riguardano i
    contenuti essenziali da verificare e informazioni da raccogliere dall’utente e/o familiari
• VERIFICA: VALIDAZIONE DA PARTE DEL CCM.
     Giudicato piuttosto lungo, però necessario visto che il familiare è un anello
    fondamentale della catena nella prevenzione delle infezioni. Alcune domande
    dovrebbero essere riformulate, perché riportano alla precedente, e possono creare
    confusione (Allegato 5)
Calendarizzazione degli incontri
    con Pazienti e Familiari …….
Nell’anno 2013 si sono realizzati sei incontri ( con 1
Medico Fisiatra, 1 CPSI e 1 CPSFT):

1° incontro in data 18/01/2013
2° incontro in data 14/02/2013
3° incontro in data 04/04/2013
4° incontro in data 04/06/2013
5° incontro in data 26/08/2013
6° incontro in data 08/11/2013
CCM e Questionario

Febbraio 2013

Il Presidente del CCM,
valuta che il questionario sia “necessario” data la rilevanza
della problematica e considerato il familiare un anello
fondamentale della catena della prevenzione delle infezioni.
Prima della consegna del questionario, che è ANONIMO,
sottolineare che si tratta di uno strumento utile agli
operatori per verificare quanto siano riusciti a trasferire i
contenuti trattati.
Questionario
In totale sono stati analizzati 38 questionari, così suddivisi:
• il 1° incontro solamente informativo, senza la consegna del questionario, ma
    dall’incontro successivo la consegna è avvenuta.
• al 2° incontro sono stati compilati 5 questionari, corrispondente al 13%
• al 3° incontro sono stati compilati 6 questionari, corrispondente al 16%
• al 4° incontro sono stati compilati 10 questionari, corrispondente al 26%
• al 5° incontro sono stati compilati 12 questionari, corrispondente al 32%
• al 6° incontro sono stati compilati 5 questionari, corrispondente al 13%
Risultati del Questionario
Risultati del Questionario
Risultati del Questionario
Risultati del Questionario
Check-list per la pianificazione delle attività non dirette al paziente dell’OSS nelle palestre di
riabilitazione e Poster

CHECK-LIST                                         POSTER
• Numerosità dei pazienti nelle palestre,          Il poster è stato realizzato selezionando
  interruzioni delle sequenze di attività          immagini e contenuti dalla Brochure.
  con un paziente per seguirne altri nella         VERIFICA: è stato stampato in formato A4
  medesima fascia oraria e utilizzo
  promiscuo di dispositivi ed attrezzature         e distribuito in tutte le palestre (7 in UGC e
  pluriuso, possono determinare                    4 in UMR).
  contaminazione dell’ambiente di                  È stata recentemente proposta una versione
  assistenza (arredi, attrezzature)                in formato A3 (maggiore impatto visivo,
• Da affiggere in ciascuna palestra, è             meglio leggibile), plastificata.
  settimanale, comprende tutte le
  attrezzature, specificate con numero di
  inventario, presenti nell’ambiente a cui
  si riferisce (nome della palestra) nella
  prima colonna; nella seconda colonna si
  trovano le caselle corrispondenti per la
  data e nella terza quelle per la firma
  dell’operatore.
• VERIFICA: non applicata
POSTER
Calcolo dei consumi di due tipologie di DPI, sovra camici e mascherine

•   È stato realizzato un data base – report consumi anno 2012/2013, suddiviso in
    consumo - quantità ed in consumo – valore corrispondente, per mese e per centri di
    costo di UMR (15.1) e UGC (60.1), con accorpamento dei consumi del reparto e delle
    palestre cui afferiscono i pazienti degenti per entrambi i centri di costo.
•   I guanti non stati inclusi nell’estrazione dei dati di consumo perché meno
    strettamente correlati alla presenza di infezioni da Alert organism in riabilitazione
    rispetto a mascherine e sovra camici.
Raccolta dati movimento pazienti per valutare il trend Alert organism in risposta alle
azioni intraprese.

È stata effettuata una raccolta dati movimento pazienti in regime di ricovero ordinario
nelle due UU.OO. dal secondo semestre 2012 a fine 2013.
CONCLUSIONI
Per la PECULIARITÀ DEL PROCESSO RIABILITATIVO e DELLA PRESA IN CARICO
IN TEAM INTERPROFESSIONALE, con l’utente ed il familiare/care giver che fanno
parte del team riabilitativo,
                                            la brochure,
                                       gli incontri periodici
                          ed il feed-back rappresentato dai questionari
sono PUNTI DI FORZA di questo progetto, perché strumenti di COINVOLGIMENTO
CONSAPEVOLE E CONDIVISO.

PUNTO DI DEBOLEZZA: la check-list proposta è rimasta inattuata.
 Alla luce delle considerazioni emerse sulla peculiarità dell’ambiente di cura, e data
l’importanza dell’igiene ambientale per garantire la sicurezza del paziente, questo rimane
un problema a cui dare risposta.
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