Processi biologici avanzati per la rimozione dell'azoto - CORSO DI FORMAZIONE IMPIANTI BIOLOGICI DI DEPURAZIONE Modulo 3: Corso avanzato sulla ...
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CORSO DI FORMAZIONE IMPIANTI BIOLOGICI DI DEPURAZIONE Modulo 3: Corso avanzato sulla gestione di processo 12 maggio 2020 Processi biologici avanzati per la rimozione dell’azoto
CONTESTO OPERATIVO Gruppo CAP, azienda profondamente radicata nel territorio, nasce dai Comuni ed ha come soci oltre 2 milioni di cittadini e come mission quella di gestire il Ciclo Idrico Integrato. Opera ogni giorno su un territorio complesso, densamente urbanizzato, che si estende nei territori di Milano, Monza, Brianza, Pavia, Como e Varese, coinvolgendo 197 Comuni. Operando in modo diretto sulle risorse naturali e sull’ambiente, Gruppo CAP è fortemente impegnato in pratiche di sostenibilità e di mantenimento del corretto equilibrio del Ciclo dell’Acqua, tra uso di tale risorsa e la sua protezione. 2
GRUPPO CAP – I NUMERI DELLA DEPURAZIONE 361 stazioni di sollevamento 61 impianti di depurazione gestiti, di cui 40 nella Città Metropolitana di Milano 2.250.000 abitanti equivalenti serviti 300 Mm3 di reflui fognari trattati annualmente 7.500 km of di fognatura 71% portata trattata in impianti con AE ≥ 100.000 2 Laboratori acque reflue: 4.210 campioni analizzati, 47.875 parametri analizzati 3
GRUPPO CAP - SUSTAINABILITY PLAN 2033 https://sostenibilita.gruppocap.it/application/files/5515/5964/3927/CAP_Piano_sostenibilita_2033.pdf
IL NETWORK Bresso Sesto San Giovanni Turbigo Perform Water 2030 Perform Water 2030 Trattamento bottini e Cogenerazione e Valorizzazione fanghi reflui industriali Biometano Truccazzano Valorizzazione Cogenerazione e digestione Valorizzazione Biometano anaerobica + fosforo digestione anaerobica e biopolimeri Valorizzazione (scarti Pero digestione anaerobica + agricoli/zootecnici) fosforo e biopolimeri Cassano d’Adda Trattamento sabbie e Cogenerazione e bottini Biometano Fertilizzanti Perform Water 2030 Peschiera Teleriscaldamento Fertilizzanti Valorizzazione Cogenerazione digestione anaerobica Settala Robecco Fertilizzanti Biometano Trattamento sabbie e bottini Bareggio Rozzano San Giuliano Perform Valorizzazione Solare Fertilizzanti Perform Water Water 2030 digestione anaerobica (scarti agricoli) 2030 COLD Essiccamento Cogenerazione Trezzano ANAMMOX Solare 5
PROGETTO PerFORM WATER 2030 Platform for Integrated Operation Research and Management of Public Water towards 2030 Centro di ricerca, dimostrazione e formazione per tecnologie di interesse del Servizio Idrico Integrato. Il progetto è stato presentato nel settembre 2016 nell’ambito della call di Regione Lombardia “ACCCORDI PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE” che Piattaforma diffusa presso gli impianti del Gruppo CAP di intende favorire lo sviluppo di progetti ricerca, sviluppo e dimostrazione di tecnologie e strumenti decisionali. di Ricerca Industriale, Sviluppo Sperimentale e Innovazione. Piattaforma unica nel suo genere che affronterà le sfide Il finanziamento di Regione Lombardia attuali del SII: fornitura costante di acqua ed effluenti di alta si inquadra nel POR FESR 2014-2020, qualità, produzione fanghi, recupero di risorse materiali ed energia, emissioni in atmosfera di odori, aerosol e gas serra, Programma Operativo Regionale – contaminanti emergenti, efficienza economica e accettabilità sociale. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 e in particolare sull’Asse 1 – Rafforzare la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione. Approcci multidisciplinari e networking: 3 enti di ricerca/università, e 8 aziende. 6
RIMOZIONE AZOTO DA FLUSSI CONCENTRATI • Carico di azoto ricircolato in linea acque da surnatanti linea fanghi: fino a 15-20% del carico complessivo N in volume ridotto: reflui molto concentrati (da 150 a 500mgN/L) -> utile trattare separatamente per evitare sovraccarichi o in caso di revamping (limiti sempre più stringenti per N) • In caso di acque industriali con impianti ad alto carico (ad es. agroalimentari): trattamento a valle di AD e prima di scarico in fognatura • In caso di digestione anaerobica in ambito agrozootecnico: problema Direttiva Nitrati e limiti allo spandimento sul campo (170 kgN/ha/anno in zone vulnerabili) Possibile anche recuperare fosforo con precipitazione struvite! (Caffaz et al. 2008)
Il ciclo convenzionale dell' azoto Azoto fissazione NH4+ -3 Nitrificazione -2 -1 N2 0 N2O +1 +2 NO2- NO2- +3 +4 Denitrificazione NO3- +5
PROCESSI BIOLOGICI INNOVATIVI Per liquidi concentrati con bassi rapporti COD/N i costi dei processi biologici convenzionali sono elevati a causa di: • alta richiesta di ossigeno ed energia per la nitrificazione • fabbisogno di carbonio organico biodegradabile per la denitrificazione (acetato, metanolo, miscele idroalcoliche, molasse, …) Soluzioni alternative sono disponibili basate su: • Diversa conduzione dei processi di ossidazione/riduzione dell’N • Processi biologici basati su diverse popolazioni batteriche
Il processo DENO2 NITRITAZIONE+ DENITRITAZIONE (DENO2) Ovvero nitro-denitro arrestata a nitrito Si risparmia in costi operativi: x
Il processo DENO2 Strategia : con età del fango alte (fino a 20 d), si sfrutta la differenza tra le condizioni ottimali di lavoro di ammonio e nitrito ossidanti (pressioni ambientali selettive): - elevate temperature di lavoro (25-30 °C); - pH superiore a 7: per pH>7, al crescere del pH aumenta l’attività dei batteri AOB e si riduce l’attività dei batteri NOB; Al crescere del pH, cresce la frazione dell’azoto ammoniacale presente sotto forma di ammoniaca tossica per NOB: - ossigeno disciolto < 1 mg/L: in questo modo si sfrutta la maggiore affinità dei batteri AOB per l’ossigeno disciolto. Processo applicato con successo in impianto pilota per il trattamento di frazione liquida di digestato agro-zootecnico (progetto BRAIN – Politecnico). Realizzato impianto a piena scala presso depuratore di Merone (CO).
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE Il depuratore Impianto depurazione Reflui Urbani (Merone, Lombardia) 120.000 A.E. Pretrattamenti (grigliatura e dissabbiatura) Sedimentazione Primaria Trattamento biologico (rimozione azoto) Filtrazione (in fase di realizzazione) Disinfezione I fanghi primari e biologici (miscelati), preispessiti, sono digeriti anaerobicamente e successivamente disidratati mediante centrifugazione. I surnatanti sono ricircolati in testa alla linea acque. Con l’entrata in vigore del Regolamento Regionale Lombardia n. 3 del 24 Marzo 2006, l’impianto ha richiesto un intervento di potenziamento della sua capacità depurativa; particolarmente restrittivi sono risultati i limiti per i solidi sospesi totali ( < 15 mgTSS/L) e per le forme azotate (Ntot < 10 mgN/L).
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE STUDIO FATTIBILITA’ STUDIO DI FATTIBILITÀ PER L INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ PROGETTUALI Sviluppato da SEAM engineering in collaborazione con il Politecnico di Milano Sono emerse le seguenti principali criticità: •Il sollevamento iniziale e alcuni tratti idraulici sono risultati insufficienti per le nuove portate di pioggia (4400 m3/h) richieste dal Reg. Reg. n.3/2006; •I sedimentatori secondari non sono sufficienti a raggiungere il nuovo limite allo scarico per i solidi sospesi totali, •La sezione biologica dell’impianto è insufficiente a raggiungere i nuovi limiti allo scarico richiesti per le forme azotate; •La digestione anaerobica genera un carico di ammoniaca nei surnatanti che, ricircolati in testa alla linea acque, incrementa il carico di azoto da nitrificare/denitrificare. Surnatanti da digestione anaerobica: Concentrazione di NH4 pari a circa 300-400 mg/l (fino a 500 mg/l); Ricircolati tal quali in testa all’impianto: aumento del 15% del carico di nutrienti in ingresso alla linea acque
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE STUDIO FATTIBILITA’ Nuovo sistema di trattamento dei surnatanti (∼12 m3/h) da digestione anaerobica tramite processo SBR; serbatoio di accumulo (necessario data la discontinuità dei surnatanti in ingresso) 4 reattori da circa 200 m3 ciascuno. Rimozione azoto via nitrito: logica di controllo basata sulla rilevazione in continuo di Temperatura, Ossigeno Disciolto, potenziale RedOx e pH (NH4 NO2 NO3) variare e ottimizzare la durata dei cicli di nitrificazione, pre-denitrificazione e post-denitrificazione risparmio di energia e reagenti, dovuto all’arresto della reazione a nitrito. Rimozione NH4 tradizionale: Ciclo SBR per rimozione azoto via nitrito NH4 → NO2 → NO3 → NO2 → N2 In condizioni controllate di OD e Temp → Selezione biomassa nitritante Rimozione NH4 via nitrito: NH4 → NO2 → N2 Vantaggi: - minor consumo di ossigeno (risparmio elettricità) - minor consumo reagenti (COD, NaOH) Fonte: SEAM engineering
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE PROVE PILOTA Sperimentazione su impianto Pilota – rimozione NH4 via nitrito (DENO2) Volume reattore SBR 800 litri Alimento: surnatante da digestione anaerobica (fanghi misti) Riscaldamento elettrico Durata cicli definita con timer Sonda multiparametrica (T, pH, ORP, DO) Materiali: inox + acciaio al carbonio Durata sperimentazione 4 settimane (+4) Fonte: SEAM engineering
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE PROVE PILOTA Sperimentazione su impianto Pilota – rimozione NH4 via nitrito Fonte: SEAM engineering
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE PROVE PILOTA RISULTATI INGEGNERIA valori di pH superiori a 7,2, concentrazioni di OD comprese tra 0,2-0,5 mg/l ed un rapporto COD/N basso favoriscono la crescita della IA AMBIENTALE Febbraio 2009 popolazione AOB a scapito di quella degli NOB; per pH inferiori ai 7,2 si ha una riduzione dell’attività di ossidazione dell’ammoniaca (riduzione della velocità di nitrificazione) l’aumento della contrazione di OD in vasca non altera nel breve periodo il rapporto tra nitritanti e nitrificanti; un aumento del rapporto COD/N causa un rapido crollo del rapporto nitriti/nitrati senza però arrestare il processo di ossidazione dell’ammoniaca; aumentando la concentrazione di ammoniaca in ingresso al trattamento si ha un aumento dell’attività svolta dai batteri AOB a scapito di quella degli NOB. Il processo SBR si è dimostrato estremamente flessibile, in grado di adattarsi a condizioni di carico estremamente diverse, mantenendo elevati rendimenti di rimozione dell’azoto. Risparmio 25-30% O2 e 30-40% CODesterno Fonte: SEAM engineering
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE PROGETTO DEFINITIVO Trattamento SBR dei surnatanti: Serbatoio di accumulo per equalizzare gli scarichi discontinui dei surnatanti da disidratazione: Volume 600 m3; SISTEMA DI CONTROLLO n° 4 reattori SBR da 200 m3 cad; Dosaggio COD esterno per postdenitrificazione (COD interno del Regolazione dinamica della durata surnatante non prontamente biodegradabile); del ciclo tramite misurazione in Dosaggio (eventuale) di NaOH per controllo pH; continuo e valutazione degli Coprecipitazione del fosforo andamenti di: Ossigeno Disciolto Fase di carico (fill) del reattore discontinua per ottimizzazione Potenziale RedOx alcalinità e riduzione consumo di reagenti; pH Maggiori velocità di nitrificazione rispetto alla linea acque; X (NH4 NO2 e NO3) Maggiore sedimentabilità del fango (no bulking grazie alle alte concentrazioni di substrato ad inizio ciclo); Possibilità di inviare i fanghi di supero nel reattore biologico della linea acque per migliorarne le prestazioni ottimizzazione linea fanghi potenzialità digestione anaerobica (no sovraccarico NH4 linea acque) Fonte: SEAM engineering
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE PROGETTO DEFINITIVO Fonte: SEAM engineering
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE REALIZZAZIONE Fonte: SEAM engineering
CASO di STUDIO: il depuratore di MERONE REALIZZAZIONE Avviato a fine 2018 Fonte: SEAM engineering
CASO DI STUDIO Carbonera (40.000 A.E.) FINAL SECONDARY FILTRATION & CLARIFICATION DISINFECTION ANAEROBIC DIGESTION BIOLOGICAL REACTOR DECEMBER 2017 (SCHREIBER PROCESS) + chemical P removal DYNAMIC PRE & POST STATIC THICKENING THICKENING WATER LINE DIMENSIONAL CHARACTERISTICS AND N. LINES TREATMENT DATA FLOWS WASTE WATER 1 PUMPING STATION 131 m³ IN FLOW 15.000 mc/d FREE PASSAGE 2 SCREENING OF 5 mm 120 m³ 1 GRIT / OIL REMOVAL 40 m² 1.600 m³ 225 m3/d OF I° + II° 1 PRIMARY CLARIFIER 452 m² SLUDGE OUTFLOW BIO-REACTOR 4.571 m³ 400 m3/d OF II° SLUDGE 1 Schreiber system 207 m² PRODUCTION PRIMARY DEWATERING 2.260 m³ 600 m3/h OF SECONDARY 2 SECONDARY CLARIFIER CLARIFICATION PUMPING & PRE- 904 m² SLUDGE RICIRCULATION 180 m³ TREATMENTS 1 DISINFECTION 114 m² 2 TERTIARY FILTRATION
Conventional WWTP scheme Raw wastewater influent PRELIMINARY TREATMENT PRIMARY SEDIMENTATION Primary BIOLOGICAL REACTOR Sludge SECONDARY SEDIMENTATION Anaerobic DISINFECTION supernatant Secondary Sludge TN 15-20% Anaerobic Biogas Effluent Digesters
Characterization of supernatants - 2016 SEWER INFLUENT 80.000 Total N 50 Average Conc. Load 70.000 Parameter mg/l kg/d SUPERNATANT FLOW 40 60.000 Flow 16.972 50.000 30 Average Load FLOW TN 16 270 Parameter 40.000 Conc. mg/l kg/d PE 20 NH4-N 12 202 30.000 NO2-N
Dynamic thickening - Flowrate: around 20 m3/h - Around 40 m3/d of mixed sludge concentration: 4,5-5,0 % Opposite valves V3/V4, controlled based on level sensors - around 30 m3/d fed to the anaerobic digestor; - around 10 m3/d fed to the fermentation unit;
Energy consumption for sludge -50% dewatering ENERGY 800 El. Energy (kwWh/d) SAVING Centrifuge 600 DEW.LINE 400 Flowrate: 8-10 m3/h; 200 -15% 0 SLUDGE 1 3 BUT.. 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 DISPOSAL Weeks Anaerobic supernatant: 1000-1300 mgN/L Biogas production +20% Currently, 1200 the peak of nitrogen loading (per BIOGAS hour) from the anaerobic supernatant 1000 PRODUCTION represents up to 50% of the total nitrogen Flowrate (m3/d) 800 influent (per hour) 600 400 200 0 02/01/2018 01/02/2018 03/03/2018
Characterization of reject water -first results 2018 Carbonera Nitrogen flow with/without anaerobic supernatant 5h for 40 dewatering operations (from 9:00 am to 2:00 pm) anaerobic supernatant 35 dynamic thickener 50% of30TN from AnD Supernatants 10% of TP from AnD Supernatants Carbonera load 25 5% 20of TN from DT Supernatants kgN/d 5% of TP from DT Supernatants 15 10 5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 hour
Integration of S.C.E.N.A. process in sidestream of AnD (Smartech 4a) Biological Nutrients Primary Removal Sludge WAS RAS Biogas Dynamic Thickening S.C.E.N.A. Centrifuge Production Anaerobic Biosolids for VFAs Acidogenic production Fermentation Digestion composting Solid Fraction P-enriched Screw Press WAS Anaerobic VFAs Supernatant N&P Treated Anaerobic removal Supernatant via-Nitrite SUPERNATANTS Via-Nitrite Treatment
S.C.E.N.A. SBR cycle 1- Filling (5 min) VFAs 2- Anaerobic (60 min) Nitrogen & Carbon source addition Phosphorus 3- Aerobic (180 - 200 min) Biological removal VFAs 4- Anoxic (45 min) Carbon source addition 5- Settling (40 min) 6- Discharge (10 min)
A key issue: the carbon source
Implementation of the first full scale S.C.E.N.A. system FERMENTATION VFAs STORAGE SUPERNATANTS STORAGE DYNAMIC THICKENER VIA-NITRITE scSBR VOLUME TANK STORAGE/EQUALIZATION SCREW-PRESS 90 m3 Ex Storage of Liquid Waste SUPERNATANT S/L SEPARATION VIA NITRITE scSBR 70 m3 Ex Storage of Liquid Waste FERMENTATION UNIT 50 m3 External tank VFAs STORAGE 20 m3 External tank
FERMENTER VFAs STORAGE START-UP NOVEMBER 2017 SCREW-PRESS S/L SEPARATION DYNAMIC THICKENER SUPERNATANT TREATING ON S.C.E.N.A. FULL - SCALE Flowrate [m3/d] 35 - 40 N load [kgN / d] 35 - 42 P load [Kg P / d] 1-2
S.C.E.N.A. efficiency 100% 16 90% 14 80% 70% 12 next S.C.E.N.A. 2.0 targets first : results: kWh/kgNrem 60% 10 65 kWh/kgNrem; %Nrem 50% 8 40% 6 30% 4 85 82 % TN removed; 20% 10% 2 80 70 % TP removed. 0% 0 08/01/2018 08/02/2018 08/03/2018 08/04/2018 100% 80% 60% %Prem 40% 20% 0% 08/01/2018 08/02/2018 08/03/2018
S.C.E.N.A. management: simple or not? SCREW PRESS SBR START-UP 1.5 h START-UP 0.20 h REGIME CONDITIONS 0.15 h REGIME CONDITIONS 0.15 h S.C.E.N.A. minutes operator/day 350 (SCREW PRESS) 300 NOW 15’ - 30’ min/day (SBR SCENA) Efforts [minutes/day] 250 at regime (SAMPLING) 200 conditions 150 100 50 0 31-dic 20-gen 9-feb 1-mar 21-mar 10-apr 30-apr
S.C.E.N.A. OPEX after 4 months NITROGEN REMOVED = 36 kgN/d €/kgN rem STORAGE SUPERNATANT kWh/d 3,2 0,02 SBR kWh/d 123,2 0,59 FERMENTER kWh/d 9,0 0,04 S/L SEPARATOR kWh/d 23,0 0,11 TOTAL ENERGY CONSUMPTION kwh/d 158,4 0,75 POLYELECTROLYTE DOSAGE kg/d 9,2 0,36 SLUDGE PRODUCTION kg/d 54,0 0,15 PERSONNELL €/d 4,9 0,14 MAINTENANCE 0,10 Carbonera WWTP 1,50 4-4,5 €/kgN rem OPEX reduction the treatment of An. Supernatant: around 65%
Specific OPEX for treating supernatant after 4 months operations TOTAL ENERGY CONSUMPTION POLYELECTROLYTE 50% DOSAGE 24% SLUDGE PRODUCTION MAINTENANCE 10% 7% PERSONNELL 9% electrical energy Carbonera WWTP 3,4 €/kgN rem
External carbon source VS carbon souce from sewage sludge fermentation External Carbon Source Carbon source from sewage (eg. Acetic Acid) sludge fermentation Stable N removal in denitrification Stable N removal in denitrification Instable BIO P removal Stable and linear BIO P removal Higher Carbon Footprint Lower Carbon Footprint Commercial product Homemade Product Cost 1,69 €/kg N rem + extra cost for Cost 0,51 €/kg N rem…+ P rem sludge disposal Carbon source from sewage sludge fermentation cost vs. ACETIC ACID cost – 67%
Carbonera WWTP energy scenario BIOLOGICAL REACTOR AND CLARIFIERS AIR TREATMENT 53% 13% SLUDGE LINE (AnD - DT - CF) 15% S.C.E.N.A. PUMPING STATION OTHERS 4% AND 1% PRETREATMENTS 15% energy consumption in Carbonera WWTP 5000 kWh/d
DEPURATORE DI ROBECCO Depuratore di Robecco (330.000 AE) Conclusa progettazione esecutiva per • realizzazione fermentatore da 560mc per produzione VFA • reattore SBR (SCENA) da 320mc per trattamento surnatanti e rimozione N e P • Aggiudicazione gara per realizzazione in corso • Avvio lavori luglio 2020 • Start up II trim 2021
Il processo anammox I batteri ANAMMOX: i nuovi attori nel ciclo dell’azoto che ossidano l’azoto ammoniacale (in condizioni anossiche) usando il nitrito come accettore di elettroni NH3 Ossidazione dell'Ammonio anammox: N2 - Anaerobic ammonium oxidation - 0.5 NH4+ + 0.5 NO2- =N2+ H2O HNO2 Denitrificazione Ossidazione del Nitrito HNO3
Il processo anammox - storia Scoperta del processo anammox ante 1990 Inaspettata rimozione di ammonio ripetutamente riportata in letteratura e nella pratica ingegneristica Buswell 1932: Illinois Water Report Throughout the history of these filters there was a considerable loss of total nitrogen from the sewage while filtering through, but it was specially noticeable during the period when the diluted urine was being treated, when in some cases not much more Chick 1906: than half the original nitrogen was present in the filtrate (Table II, analyses 33 to 36). Proc. Roy. Soc. This loss is doubtless due to an escape of free nitrogen, set free possibly by decomposition of ammonium nitrite, a very probable intermediate product in the nitrification of ammonia (NH4NO2 = 2H2O + N2).
Il processo anammox - storia • Il metabolismo anammox è stato osservato e descritto la prima volta in un impianto di depurazione nel 1988 in Olanda e studiato dall’università di Delft (Mulder et al. 1995) • Vivono spontaneamente in ambienti a basso potenziale redox , quali i fondali oceanici, contribuendo al 70% del ciclo dell’azoto negli oceani. Stechiometria NH4+ + 1.3 NO2- + 0.066 HCO3- + 0.15 H+→ 1 N2 + 0.3 NO3- + 2 H2O + 0.066 CH2O0,5N0,15 • Primo impianto a scala reale presso depuratore di Rotterdam avviato nel 2002 (Van der Star et al., 2007) • Ricerca in Italia a partire dal 2005 (Caffaz et al, 2005)
Confronto convenzionale vs innovativo RIMOZIONE CONVENZIONALE DELL'AMMONIO Nitrificazione: 2 NH3 + (3+1) O2 → 2 NO3- + 2 H+ + 2 H2O Denitrificazione: 2 NO3- + 8g COD + 2 H+ → N2 + 3g FANGO 2 NH3- + 4 O2 + 4 COD → N2 + 3g FANGO RIMOZIONE AUTOTROFA DELL'AMMONIO Nitritation: NH3 + 1.5 O2 → NO2- + H+ + H2O Anammox: NO2- + NH3 + H+ → N2 + 2 H2O 2 NH3- + 1.5 O2 → N2
€ Costi € RIMOZIONE CONVENZIONALE DELL'AMMONIO Nitrificazione: 2 NH3 + (3+1) O2 → 2 NO3- + 2 H+ + 2 H2O Denitrificazione: 2 NO3- + 8g COD + 2 H+ → N2 + 3g FANGO 2 NH3- + 4 O2 + 4 COD → N2 + 3g FANGO RIMOZIONE AUTOTROFA DELL'AMMONIO Nitritation: NH3 + 1.5 O2 → NO2- + H+ + H2O Anammox: NO2- + NH3 + H+ → N2 + 2 H2O 2 NH3- + 1.5 O2 → N2
Il processo anammox Nitrificazione/ Nitritazione/ NH4+ Denitrificazione Anammox aerazione NH4+ aerazione (2.3 kWh/kg N) (1 kWh/kg N) NH4+ NO2- NO3- metanolo metanolo (3 kg/kg N) (0 kg/kg N) fango N2 no fango N2 3-5 €/kg N 1-3 €/kg N >4.7 ton CO2/ton N 0.7 ton CO2/ton N
Il processo anammox: com’è 2 stadi: 1 stadio: Combinazione di PARNIT e ANAMMOX PARNIT e anammox in reattore unico NH4+ N2/NO3- NH4+ 50 NH4+ N2/NO3- Anammox PN/Anammox PN (100) (90/10) (100) 50 NO2 (90/10) O2 O2 • Primo stadio: PARNIT per l’ossidazione a • Nitrificanti e anammox convivono nello nitrito della metà del ammonio in stesso aggregato batterico (granuli o ingresso biofilm) • Secondo stadio anossico: ANAMMOX • Costi di investimento inferiori per l’ossidazione autotrofa • Controllo di processo meno complesso dell’ammonio con il nitrito
Quale scegliere??? Doppio-stadio (2 reattori distinti): • la PN e il processo anammox possono essere ottimizzati separatamente, facilitando la soppressione della nitratazione nel primo stadio • minor rischio di eccessiva competizione eterotrofa con dilavamento anammox • minor inoculo necessario • non c'e' il rischio di inibizione da ossigeno per anammox Mono-stadio (1 reattore unico): • costi di investimento significativamente minori • controllo del processo piu' semplice • minor rischio di inbizione da nitrito • ridotte emissioni di N2O (e di NO): 0.4-1.3 vs 2.3-6.6% del carico di Azoto
Applicazioni del processo anammox Il processo si applica ad oggi a reflui con alti tenori di ammonio (>200mgN/L), bassi rapporti COD/N ( 25°C trattamento digestati di fanghi di depurazione civili (sulla frazione liquida) trattamento di acque reflue dell’agroindustria (a valle di digestione anaerobica) Diverse tecnologie e forme di aggregazione della biomassa
NOTA: l'auto-sufficienza Energetica dipende dalla separazione del COD, non dal processo anammox nella linea fanghi • Linea fanghi tratta in media 10-20 % del carico di azoto • Nitritazione/Anammox fa risparmiare il 60 % di energia di aerazione • Nitrificazione consuma circa il 50 % di energia di aerazione Risparmio: 3-6 % di energia di aerazione totale Energia spesa in aerazione e' circa il 60 % nei moderni impianti Produzione di energia dovuta ad una buona separazione primaria e' piu' importante !!
Vantaggi Riduzione dei consumi energetici: Valori di consumo per impianti PN-anammox su surnatanti di digestione fanghi variano in un ampio intervallo 0.8 - 2 kWh/kgN, (Lotti et al. 2015) -50% dei consumi rispetto al processo convenzionale • Depuratore di Ingolstadt (D): processo convenzionale N/DN su surnatanti di circa 4,0 kWh/kg-N rispetto a 1,92 kWh/kg-N di impianto anammox in parallelo (Wett et al., 2010) • Depuratore di Strass (A): processo PN/anammox a stadio unico implementato dal 2004 per trattamento surnatanti: consumi energetici specifici sono passati da 2,9 kWh/kgNrim (nitritazione/denitrazione) a 1,16 kWh/kgNrim a seguito dell’installazione del processo anammox (fig. a dx, Wett et al. 2007)
Vantaggi Minor produzione di fanghi: -80% (Mulder 2003) rispetto a processi convenzionali a causa di minor fattore di resa cellulare (processo interamente autotrofo) Sistemi compatti: gli anammox formano facilmente biofilm adesi su supporti inerti ma anche biofilm auto-aggreganti molto stabili in forma granulare: alta concentrazione della biomassa (fino a 15-20 gSSV/L) alta età del fango (oltre i 30 giorni) alti ratei volumetrici di rimozione dell’azoto (da 0.5 e fino a 5-10 kgN m-3 d-1) Riduzione ingombri aerali fino a oltre l’80% foto a dx, impianto di Olburgen (scarti lavorazione patate, Abma et al. 2010)
Criticità e limiti -Temperatura ottima di lavoro 35°C (range 25-38°C) anche se ricerche recenti confermano fattibilità anche a 15°C (COLD-anammox applicato su reflui diluiti) -rapporto COD/N: se rapporto carbonio biodegradabile/azoto superiore a 2 è consigliabile una fase di pretrattamento aerobico ad alto carico a monte di reattore PN-anammox (per evitare accumuli indesiderati di biomassa eterotrofa) -Avviamento: a causa di lenta crescita dei batteri anammox è fondamentale disporre di notevoli quantità di inoculo per start-up rapidi (1 mese) -Sistema di ritenzione/selezione della biomassa anammox nel reattore è fattore chiave per avere un processo robusto (ciclone, separatore a pacchi lamellare..) -Necessario buon sistema di controllo in linea e personale formato per la gestione degli impianti -Verifica preliminare fattibilità con prove a scala lab/pilota è consigliabile in caso di trattamento reflui industriali
Numero impianti in piena scala Oltre 100 impianti a scala reale nel mondo (108 a fine 2015)
Tipologie e carichi trattati impianti in piena scala Fonte: Lotti et al. 2014
Tecnologie presenti sul mercato Nome della Applicazioni Tipo di biomassa Tipo di reattore Applicazioni civili tecnologia industriali SBR con DEMON® sospesa 34 8 idrociclone CleargreenTM sospesa SBR 2 0 NAS® sospesa Ibrido 1 4 PN/AA (Eawag) sospesa SBR 5 0 PANDA+ sospesa 2 stadi 2 0 2 stadi ANAMMOX® granulare 6 19 1 stadio (gas-lift) ELAN® granulare SBR 1 1 DeAmmon® biofilm MBBR 3 0 ANITATMMOX biofilm MBBR 8 2 1 & 2 stages Terra-N® biofilm 4 0 SBR OLAND biofilm RBC 3 3 Totale 69 37
Tecnologie presenti sul mercato Maggiori fornitori commerciali attualmente presenti sul mercato (>8 referenze): DEMON : tecnologia SBR ibrida (fioccosa/granulare) 1stadio, sviluppata da Univ. Innsbruck (A), leader mercato surnatanti da fanghi civili (primo impianto nel 2004) Vantaggio: esperienza su reflui civili, costi investimento minori in caso di uso vasche esistenti Limite: carichi volumetrici applicati 0.1-0.7 kgN/mc/giorno e maggiore sensibilità a presenza solidi in influente (rischio diluizione biomassa attiva) ANAMMOX/CANON (PAQUES): tecnologia granulare con reattore gas-lift in continuo 1stadio sviluppata in collaborazione con univ. DELFT (NL), primi impianti a scala reale in funzione da 2002 (2 stadi), leader mercato industriale con impianti di maggior dimensione. Vantaggio: Robustezza e stabilità sistema con carichi volumetrici applicati: 2-2.5 kgN/mc/giorno (fino a 7 kgN/mc/giorno in reattore anammox con configurazione a 2 stadi) Limite: Costi investimento elevati in caso di impianti piccoli (
Fiocchi VS Biofilm/granuli biomassa FIOCCOSA BIOFILM/GRANULI Ritenzione della biomassa - + Volume del reattore - + Stabilità di processo - + (COD, solidi) Rapidità di Startup + -
Impianti esistenti su reflui agro-industriali Origine refluo (tipo Carico di progetto Tipologia Anno di Paese industria) (kgN/giorno) impianto avviamento Lavorazione patate Olanda 1200 Granulare 2006 Glutammato Cina 11.000 Granulare 2009 Lieviti Cina 1000 Granulare 2009 Glutammato Cina 9.000 Granulare 2010 Amminoacidi Cina 10.000 Granulare 2011 Dolcificanti Cina 2000 Granulare 2011 Amido Cina 7000 Granulare 2011 Distilleria Polonia 900 Granulare 2011 Vinicola Cina 500 Granulare 2012 Rendering (scarti macello) Olanda 6000 Granulare 2012 Vinicola Cina 1100 Granulare 2012 Amminoacidi Cina 11.500 Granulare 2012 Vinicola Cina 500 Granulare 2013 Dolciario Polonia 340 MBBR 2015 Amido Germania 300 MBBR 2015
Processo integrato di Nitritazione Parziale/Anammox O2 NO2- NH4 + N2 NO3- NH4+ NH4 + 2 NH3 + 1.7 O2 → 1.14 NO2- + 0.86 NH3 → 0.88 N2 + 0.24 NO3-
Processo integrato di Nitritazione Parziale/Anammox Basato su tecnologia UASB, con: - Aerazione a bolle fini - Sedimentatori a pacchi lamellari (TPS) - Distribuzione dell'influente non necessaria CONTROLLO basato su: - Misurazione dell' Ammonio - Variazione del DO in vasca Immagini: Tommaso Lotti
MEI HUA Group Produzione Glutammato China 11,000 kg N/giorno 70,000 kg COD/giorno >20,000 m3 biogas/ giorno IC-reactor Anammox 61 Fonte: Paques
Impianto avviato nel 2015 Volume: 6700 m3 Carico: 1.7 kgN/m3/giorno Startup: 1 mese (95% conversione) Fonte: Paques
Vista degli Interni Fonte: Paques
Tutto qui cio' che il processo anammox puo' fare ??
Futuro prossimo: nuovi campi di applicazione • Linea acque di impianti di depurazione civili TU-Delft (Paesi Bassi), DC-Water (USA), KIT (Germania), Peschiera Borromeo (Italia) etc.. • Digestati da FORSU Politecnico Milano (Italia) • Reflui tessili (stampa ink-jet) – Politecnico di Milano (Italia) – LIFE NTreat • Digestati di origine agro-zootecnica Politecnico Milano (Italia) • Percolato di discarica Universita' di Girona (LEQUIA-UdG, Spagna) • Reflui industriali con elevata salinita' Universita' di Santiago di Compostela (Spagna)
Conclusioni e prospettive • Disponibili alternative di rimozione N via nitrito (DENO2 o SCENA) • Anammox processo maturo e «state of the art» per la rimozione dell’azoto da surnatanti di digestione civile e numerose tipologie di reflui industriali • Oltre 100 applicazioni a scala reale in tutto il mondo con numerose applicazioni a reflui agro-industriali (taglia da 60 a 11000 kN/giorno trattati) • Ricerca applicata su reflui zootecnici, digestato FORSU e reflui da stampa digitale ha dato risultati promettenti – importante fare prove di trattabilità! • Limiti allo sviluppo in Italia: culturali, per applicazioni industriali conveniente per impianti medio-grandi, per applicazioni civili numerosi impianti di depurazione sono di piccola taglia (digestione anaerobica non sempre presente)
Produzione VFA a Sesto San Giovanni I VFA sono chemicals di origine organica utilizzabili in impianti di depurazione per ridurre il dosaggio di sostanza chimiche esterne o per favorire il recupero del fosforo e la produzione di bioplastiche. La produzione di VFA (Volatile Fatty Acids – Acidi Grassi Volatili) da fanghi di depurazione avviene tramite una fase di fermentazione mesofila controllata con culture microbiche miste (pH 5.5 -6.0 e temp 35°C) e con tempi di residenza di 4-5 giorni. Nel caso di Sesto si sfruttano volumi esistenti opportunamente modificati (ispessitore statico convertito a fermentatore). Al fermentatore del depuratore di Sesto San Giovanni sono alimentati circa 80 mc/d di fanghi misti al 5% di secco (50 kgST/mc) per un totale di 4000 kgST/d con circa 80% SV/ST -> 3200 kgSV/d.
Produzione VFA a Sesto San Giovanni • Resa di fermentazione 0.25 kgCODvfa/kgSV -> 800 kgCODvfa/d (corrispondenti a circa 570kgVFA/d) In una prima fase i VFA prodotti verranno separati con pressa a vite e dosati in denitrificazione al posto di carbonio esterno (sostituzione del 40% di attuale dosaggio) e utilizzati per rimozione biologica del fosforo con batteri PAO (Phosphate Accumulating Batteria). La linea a fanghi attivi è stata appositamente rinnovata con modifica dei volumi per poter applicare tale rimozione biologica del fosforo. Impianto avviato a settembre 2019
Produzione VFA a Sesto San Giovanni Fase 2 – VFA per rimozione biologica fosforo e recupero struvite I VFA prodotti saranno inviati a un reattore di tipo SBR (tecnologia SCENA) per il trattamento dei surnatanti di digestione anaerobica per la rimozione biologica di azoto e fosforo. Il fosforo accumulato biologicamente potrà essere rilasciato come fosfato nei surnatanti e recuperato come struvite (fertilizzante a lento rilascio). Progetto preliminare concluso. Realizzazione prevista nel 2021 (impianto a piena scala per trattamento surnatanti + impianto dimostrativo di recupero struvite). Installando un cristallizzatore la potenzialità di recupero struvite (sale di fosfato con ammonio e magnesio) per Sesto è di circa 80-90 ton struvite/anno
IL CICLO INTEGRATO – FOCUS PROCESSO CHEMICALS ORGANICI PER IL PROCESSO DEPURATIVO Fanghi primari e VFA per linea acque secondari Matrice VFA per trattamento Organica surnatanti Fermentatore ACQUA PER RIUSO IN biometano IRRIGAZIONE Matrice Digestore Cristallizzazione di Surnatante S/L SCEPPHAR trattato in linea Organica anaerobico struvite acque (rimozione 90% di N e P) ENERGIA PER IL TERRITORIO Solido a FOSFORO (Struvite) PHB (biopolimeri) compostaggio NUTRIENTI PER L’AGRICOLTURA
LA BIOPIATTAFORMA DI SESTO www.biopiattaformalab.it 71
«Knowing is not enough, we must apply! Willing is not enough, we must do!» [Johann Wolfgang von Goethe] Davide Scaglione Email: davide.scaglione@gruppocap.it
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