Prevenzione di Collasso Progressivo in Edifici Alti Prefabbricati con Elementi di Solaio a Cassone - CPi worldwide

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Prevenzione di Collasso Progressivo in Edifici Alti Prefabbricati con Elementi di Solaio a Cassone - CPi worldwide
ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO

          DLC Consulting srl, 20126, Milan, Italia

          Prevenzione di Collasso Progressivo
          in Edifici Alti Prefabbricati con Elementi
          di Solaio a Cassone
          n Bruno Dal Lago · Krunal Gajera

          Le strutture prefabbricate in calcestruzzo sono riconosciute
          tra le tipologie che possono maggiormente essere sog-
          gette al pericoloso fenomeno del collasso progressivo,
          anche a causa di alcuni eventi disastrosi avvenuti nel pas-
          sato che hanno riguardato edifici costruiti con tecnologie
          oggi desuete, progettati senza criteri di robustezza struttu-
          rale e spesso realizzati con giunti e connessioni deficitari.
          I criteri di robustezza strutturale passiva per edifici multi-
          piano così come inquadrati nei codici di progettazione più
          diffusi al mondo prevedono l’impiego di sistemi di tiranti
          verticali e orizzontali che entrino in funzione in caso di
          perdita incidentale di uno o più elementi strutturali primari
          in seguito ad un evento imprevisto (generalmente impatti
          o esplosioni o demolizioni dissennate). Danneggiamento
          grave e grandi deformazioni degli elementi strutturali
          coinvolti nel meccanismo resistente, sebbene non tali da
          provocare collassi a catena, sono tipicamente accettati in            Fig. 1: Esempio di elemento precompresso di solaio
          virtù della limitata probabilità di accadimento dell’evento           con sezione a cassone con ali inferiori
          imprevisto.

          Mentre tiranti verticali possono essere (relativamente) facil-        esibire fonti alternative di robustezza strutturale per fermare
          mente realizzati in strutture prefabbricate sia a pareti sia a        la progressione del collasso sulla base della forma degli ele-
          telaio impiegando dispositive duttili di connessione [1], le ri-      menti di solaio e del loro sistema di connessione. Questo
          chieste normative per i tiranti orizzontali portano spesso alla       articolo riassume i risultati di un’estesa analisi numerica foca-
          necessità di impiego di una prefabbricazione solo parziale,           lizzata sul comportamento strutturale di uno specifico sistema
          con il getto in opera di calcestruzzo a riempimento di giunti         di realizzazione di solai prefabbricati assemblati a secco che
          ad umido e per la realizzazione di cappe collaboranti.                si avvale di elementi precompressi con sezione a cassone
                                                                                con ali inferiori (Figura 1) impiegati alternativamente sia in
          Ciononostante, tecniche di costruzione innovative basate              sistemi strutturali a pareti sia a telaio laddove uno o più ele-
          sulla prefabbricazione totale e sull’impiego esteso di ele-           menti strutturali primari verticali siano nozionalmente rimossi.
          menti prefabbricati in calcestruzzo giuntati a secco con
          connessioni meccaniche che evitino il getto di calcestruzzo           Edificio oggetto di studio e sistemi
          nell’intera sovrastruttura [2,3] sono oggi in rapida evoluzione       di prefabbricazione impiegati
          e desiderati per la costruzione di edifici anche di media ed
          elevata altezza. Tali sistemi costruttivi, basati su dispositivi di   Gli elementi di solaio con sezione a cassone con ali inferiori
          connessione meccanica anche per elementi di solaio pre-               precedentemente introdotti sono oggi correntemente impie-
          compressi di grande luce, tipicamente faticano a garantire ti-        gati in sistemi prefabbricati a pareti o a telaio. Due edifici a
          ranti orizzontali aventi le resistenze richieste dalle normative,     torre con caratteristiche simili aventi un’altezza di 100 m (34
          nelle quali tuttavia tali sistemi non sono ancora inquadrati.         piani) e una maglia strutturale quadrata di lato 7 m (Figura 2)
          Tuttavia, impalcati prefabbricati assemblati a secco possono          sono stati selezionati come casi studio. L’assetto strutturale

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ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO

                          n Bruno Dal Lago, PhD, PE, è Ricercatore in Tecnica delle Costruzioni presso il Diparitmento                      CONCRETE
                          di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria a Varese e socio fonda-
                          tore dello studio DLC Consulting di Milano. I suoi principali temi di ricerca sono: innovazione
                                                                                                                                            PLANT
                          in strutture prefabbricate, comportamento e progettazione sismica di strutture prefabbricate,                     INTERNATIONAL
                          sperimentazione e modellazione numerica di conessioni meccaniche, tecniche e progetta-
                          zione di precompressione.

                          n Krunal Gajera, PE, è Ingegnere Strutturista collaboratore della DLC Consulting di Milano. Il
                          suo lavoro si focalizza sulla analisi e progettazione di elementi prefabbricati e connessioni per
                          edifici prefabbricati con destinazione residenziale, commerciale ed industriale.
                                                                                                                                      Our free eService:

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            a)                                                        b)

                                                                                                                                      CPi newsletter

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          Fig. 2 (a)+(b): Edificio alto 100 m oggetto di studio: (a) struttura a pareti,                                                 Register here:
          (b) struttura mista telaio/nucleo                                                                                     www.cpi-worldwide.com/registration

          di tali edifici è stato in precedenza completamente definito (inclusi dettagli di ar-
          matura) in accordo con la tipica progettazione per carichi statici e dinamici. Nel
          sistema costruttivo a pareti, gli elementi di solaio sono posizionati direttamente
          su mensole sporgenti dagli elementi di parete. Nel sistema costruttivo a telaio, gli
          elementi di solaio sono posizionati sulla soletta inferiore di travi precompresse con
          sezione a T rovescia. In entrambi i casi, il soffitto risulta piano grazie all’impiego di
          selle Gerber in tutti gli elementi orizzontali, così come il pavimento in conseguenza
          all’installazione di lastre di completamento in calcestruzzo armato su recessi appo-
          sitamente ricavati negli elementi di solaio.

          I sistemi impiantistici (MEP) sono distribuiti entro lo spessore del solaio. Tutti gli
          elementi di solaio sono collegati a ciascuna estremità alla struttura portante (al-
          ternativamente pareti o travi) con due spinotti M20 distanziati, uno per nervatura.
          Dopo che la barra filettata di spinotto viene avvitata entro l’accoppiatore inserito

          www.cpi-worldwide.com                               C&PI – Calcestruzzo & Prefabbricazione International – 5 | 2021
                                                                                                                                www.cpi-worldwide.com

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ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO

            a)                                                                         b)

          Fig. 3 (a)+(b): Modelli FEM del modulo di piano tipo: (a) struttura a pareti, (b) struttura mista telaio/nucleo

          nell’elemento portante ed ancorata ad esso con dado e                  specifiche analisi di rischio. Tali porzioni sono state model-
          rondella, il giunto viene completato con il getto di malta a           late con il metodo degli elementi finiti utilizzando il software
          ritiro compensato ad alta resistenza. I tegoli sono inoltre mu-        Straus7 (Strand7). Immagini tratte dai modelli di calcolo sono
          tualmente collegati tra loro con numerosi giunti saldati con           mostrate in Figura 3. Architravi/travi e pareti/pilastri sono stati
          barre installate su angolari inclinati inseriti in fase di produ-      modellati con elementi di trave non lineari con plasticità di-
          zione nella soletta inferiore dei tegoli. Maggiori dettagli su         stribuita, mentre i tegoli sono stati modellati con elementi di
          queste connessioni sono disponibili in [4]. Mentre le pareti           piastra/guscio lineari. La precompressione è stata introdotta
          sono prodotte monoliticamente e connesse rigidamente con               numericamente negli elementi di trave del sistema a telaio.
          pareti adiacenti attraverso giunti verticali a chiave di taglio [5],
          i giunti trave-pilastro del sistema a telaio sono caratterizzati       Entrambe le tipologie di connessione tegolo-parete/trave
          dalla presenza di connessioni resistenti a momento basate              spinottate e tegolo-tegolo saldate sono state modellate con
          sull’impiego di accoppiatori meccanici [1,6], disposti esclusi-        molle di connessione alle quali sono stati attribuiti valori di
          vamente per soddisfare i requisiti di robustezza strutturale. I        rigidezza e resistenza risultanti da prove sperimentali multi-
          giunti verticali di pareti e pilastri sono considerati completa-       assiali condotte a rottura in laboratorio su provini del tutto
          mente emulativi grazie all’impiego di accoppiatori meccanici           analoghi ai giunti reali (alcune prove sono state già presen-
          duttili [1].                                                           tate e discusse in [5], altre sono state specificatamente svolte
                                                                                 come da Figura 4).
          Strategia di modellazione numerica
                                                                                 I carichi applicati oltre al peso proprio degli elementi strut-
          I moduli di impalcato più severamente caricati degli edifici           turali sono il carico permanente non strutturale (2.0 kN/m2),
          oggetti di studio sono stati selezionati per effettuare la rimo-       il carico variabile associato a destinazione d’uso residenziale
          zione nozionale degli elementi verticali portanti, come pre-           (2.0 kN/m2-0.6 kN/m2 nell’opportuna combinazione) e il peso
          visto per scenari di carico non esplicitamente previsti in pro-        dei pannelli di tamponamento (6.0 kN/m - 50% di superficie
          gettazioni standard, alternativamente da identificare tramite          vetrata).

                                       a)                                   b)                              c)                                  d)

          Fig. 4 (a)+(b)+(c)+(d): Prove di laboratorio di connessioni e giunti: (a) spinotto a taglio, (b) spinotto a trazione,
          (c) mensola in compressione, (d) giunto saldato tra tegoli a taglio

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            a)

                                                                                                                         Fig. 5 (a)+(b):
                                                                                                                         isultati FEM di analisi
                                                                                                                         statiche non lineari
            b)                                                                                                           con rimozione nozio-
                                                                                                                         nale in copertura:
                                                                                                                         (a) struttura a pareti
                                                                                                                         (max spost. 4.6 cm),
                                                                                                                         (b) struttura mista
                                                                                                                         telaio/nucleo (max
                                                                                                                         spost. 6.4 cm)

          Un comportamento a diaframma rigido è stato considerato            struzzo non è stato considerato. L’acciaio di armatura B450C
          per le porzioni di edificio che circondano quelle esplicita-       è stato modellato con un modello elasto-parabolico. Il codice
          mente modellate, grazie alla presenza delle connessioni            di calcolo distribuisce automaticamente la plasticità lungo gli
          meccaniche di piano, così come anche sperimentalmente              elementi di trave attraverso punti discreti di integrazione. Si
          confermato in [6]. Il comportamento sezionale non lineare          sono quindi svolte analisi statiche non lineari considerando
          è stato ottenuto sulla base dei valori di resistenza nominali      differenti scenari di perdita di parete/pilastro, riguardanti la
          per calcestruzzo, acciaio e connessioni, secondo il comune         rimozione di un singolo elemento di parete o di multipli ele-
          approccio in presenza di combinazione di carico eccezionale        menti contemporaneamente, e differenti posizioni di pilastri
          (fuoco, impatti ed esplosioni). Il calcestruzzo di classe C40/50   (interni, di bordo, d’angolo) per il sistema a telaio. Inoltre, gli
          è stato modellato in compressione con un legame di Sargin/         scenari di carico sono stati considerati per rimozione a di-
          Saenz modificato. Il comportamento a trazione del calce-           verse quote dell’edificio, laddove si riportano nel seguito per
                                                                             brevità i risultati inerenti l’ultimo piano e il piano terra.

                                                                             Discussione dei risultati

                                                                             Riguardo lo scenario della rimozione contemporanea di due
                                                                             pareti in un tipico pannello avente 3 pareti all’ultimo piano
                                                                             (Figura 5a), si è osservato che la parte superiore del pannello,
                                                                             contente gli architravi, è soggetta a plasticizzazione avan-
                                                                             zata e danneggiamento, sebbene l’architrave isolatamente
                                                                             sarebbe collassato. In effetti, il massimo momento flettente
                                                                             sull’architrave viene ridotto di ben 2.43 volte dalla presenza
                                                                             dei tegoli e delle loro connessioni.

                                                                             Questo risultato viene ottenuto grazie alla grande rigidezza
                                                                             (e resistenza) torsionale del tegolo con sezione a cassone,
                                                                             il quale è in grado di mitigare lo sviluppo di momento flet-
           Fig. 6: Coppie torsionali formantesi nella connessione spi-       tente sull’architrave grazie alle coppie torsionali verticali che
           nottata tegolo-trave in conseguenza alla rimozione nozionale      si vengono a creare in corrispondenza dei giunti spinottati.

          www.cpi-worldwide.com                                                                C&PI – Calcestruzzo & Prefabbricazione International – 5 | 2021   93

06a-Precast_074-095_it.indd 93                                                                                                                              09.09.21 15:36
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ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO

            a)                                                                      b)

                                                                                                                    Fig. 7 (a)+(b): Risultati
                                                                                                                    FEM di analisi statiche
                                                                                                                    non lineari con rimo-
                                                                                                                    zione nozionale
                                                                                                                    al piano terra:
                                                                                                                    (a) struttura a pareti
                                                                                                                    (max spost. 0.33 cm),
                                                                                                                    (b) struttura mista
                                                                                                                    telaio/nucleo (max
                                                                                                                    spost. 13.5 cm)

          Tali coppie introducono un importante contributo di robu-           pareti quando la rimozione viene effettuata a piani intermedi
          stezza strutturale che consente all’architrave e alla struttura     o alla base, mentre la combinazione di entrambi gli effetti è
          intera a resistere alla gravosa condizione di carico imposta,       sempre stata osservata per tutti gli altri casi.
          contenendo la massima deformazione in pochi centimetri.
          Considerazioni del tutto simili possono essere estese anche         Nonostante l’impalcato prefabbricato a secco offra tiranti di
          al sistema a telaio, laddove lo scenario più gravoso è stato        piano più deboli rispetto ai requisiti normativi, garantiti dalla
          osservato con la rimozione del pilastro d’angolo (Figura 5b).       presenza delle connessioni meccaniche, dai risultati delle
                                                                              analisi statiche non lineari può essere dedotto che i sistemi
          Riguardo la rimozione nozionale di parete/pilastro ai piani         costruttivi studiati offrano rilevanti risorse di robustezza strut-
          inferiori, il comportamento dei due sistemi è stato osservato       turale alternative. Le massime sollecitazioni sulle connessioni
          divergere significativamente. In particolare, il sistema a pareti   di piano in entrambi i sistemi appaiono compatibili con le
          è risultato soggetto a deformazioni inferiori rispetto al caso      resistenze sperimentali delle connessioni tegolo-parete/trave
          di rimozione all’ultimo piano (Figura 7a), grazie allo sviluppo     a spinotto e tegolo-tegolo saldate.
          di un efficace effetto telaio nei pannelli di parete superiori
          che assicurano un comportamento pienamente elastico degli           In particolare, forti sollecitazioni verticali si trovano ad insi-
          elementi portanti sia verticali che orizzontali.                    stere sulle connessioni spinottate a causa dell’equilibrio tor-
                                                                              sionale del tegolo. Tali forze, combinate con il carico gravita-
          Equilibrio e convergenza numerica sono stati trovati anche          zionale trasmesso dal tegolo stesso agli appoggi, avvengono
          riguardo lo scenario di contemporanea rimozione di tutte e          contemporaneamente alle azioni di taglio nel piano orizzon-
          3 le pareti del pannello di base. Al contrario, deformazioni        tale, creando una complessa sollecitazione multi-assiale. I
          maggiori sono state ottenute per il sistema a telaio quando la      dettagli costruttivi impiegati risultano fondamentali per assi-
          rimozione nozionale del pilastro è stata analizzata per il piano    curare la resistenza di questo giunto. Gli spostamenti ottenuti
          terra (Figura 7b) a causa del bilanciamento tra (a) l’effetto ir-   dalle analisi, contenuti in pochi cent
          rigidente degli elementi orizzontali convergenti nel nodo ai
          piani superiori, e (b) il carico aggiuntivo originato dalla parte   imetri nei casi più gravosi, risultano essere modesti se compa-
          superiore del pilastro.                                             rati con i grandi spostamenti del secondo ordine tipicamente
                                                                              associati al funzionamento a fune degli elementi tradizionali
          Si è osservato che i due meccanismi resistenti individuati – (1)    in calcestruzzo armato, il che rende entrambi i sistemi costrut-
          azione a telaio degli elementi superiori agenti in flessione/       tivi studiati meno vulnerabili (e più facilmente riparabili) ri-
          taglio e (2) torsione dei tegoli dell’impalcato – costituiscono     spetto a sistemi costruttivi standard in calcestruzzo armato sia
          fonti indipendenti di robustezza strutturale che agiscono           prefabbricati che gettati in opera, quando soggetti a scenari
          in parallelo per entrambi i sistemi costruttivi considerati.        di rimozione nozionale di elementi primari.                   n
          L’effetto a telaio diviene predominante solo per il sistema a

   94     C&PI – Calcestruzzo & Prefabbricazione International – 5 | 2021                                                    www.cpi-worldwide.com
                                                                                                                                                                 adv | evenue.it

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ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO

                        Bibliografia                                                                      ALTRE INFORMAZIONI

                        [1]    Dal Lago, B., Del Galdo, M., Ferrara, L., Dal Lago, A. (2021). “Ductile
                               short-length bolted connections for precast concrete load-bearing
                               elements”, proceedings of the fib Symposium 2021.
                        [2]    Dal Lago, B., Dal Lago, A., Franceschelli, F. (2016). “Innovation for
                               smart industrial housing”, Concrete Plant International, 2, 298-300.
                        [3]    Dal Lago, B., Dal Lago, A. (2018). “New precast constructions for in-     Department of Theoretical and Applied Sciences
                               tegrated complex urban interventions / Neue fertigteilkonstruktio-
                               nen für integrierte komplexe städtische interventionen”, BFT Inter-
                                                                                                         Università degli Studi dell’Insubria
                               national, 84(4), 72-80.                                                   Via Dunant 3 – 21100 Varese – Italia
                        [4]    Dal Lago, B., Gajera, K. (2021). “Role of dry-assembled precast           T +39 (0)332 421393
                               decks with box-section slab elements against progressive collapse         bruno.dallago@uninsubria.it
                               in high-rise panel and frame/wall buildings”, proceedings of the fib
                               Symposium 2021.                                                           www.uninsubria.it
                        [5]    Dal Lago, B., Ferrara, L., Dal Lago, A. (2018). “Recent advances and
                               experimental findings on the structural behaviour of an innovative
                               dry-assembled precast concrete wall system”, Alitinform, 4(53), 34-
                               46.
                        [6]    Dal Lago, B., Negro, P., Dal Lago, A. (2018). “Seismic design and
                               performance of dry-assembled precast structures with adaptable
                               joints”, Soil Dynamics and Earthquake Engineering, 106, 182-195.          DLC Consulting srl
                                                                                                         Viale Monza 265, 0126 Milano – Italia
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                                           References Referências Референции Referenze
                                                 Referencias Referanslar Referencje Referenzen
                                                                                                         Con oltre 40 anni di esperienza nel campo NORDIMPIANTI
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                                                                                                         oppure un’installazione completa sempre contando su un
                                                                                                         servizio di post vendita d’eccellenza e sulla
                                                                                                         professionalità del proprio personale interno.

                                                                                                         +39 0871 540222 | nordimpianti.com
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