Presidenza del Consiglio UE a rotazione 1 luglio 2019 - 31 dicembre 2019
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Presidenza del Consiglio UE a rotazione 1 luglio 2019 – 31 dicembre 2019 La presidenza del Consiglio è assunta a turno dagli Stati membri dell'UE ogni sei mesi. Durante ciascun semestre, essa presiede le riunioni a tutti i livelli nell'ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell'UE in seno al Consiglio. La presidenza ha il compito di portare avanti i lavori del Consiglio sulla normativa dell'Unione europea, garantendo la continuità dell'agenda dell'UE, il corretto svolgimento dei processi legislativi e la cooperazione tra gli Stati membri. A tal fine, la presidenza deve agire come un mediatore leale e neutrale. La presidenza rappresenta il Consiglio nelle relazioni con le altre istituzioni dell'UE, in particolare con la Commissione e il Parlamento europeo. Il suo ruolo è adoperarsi per raggiungere un accordo sui fascicoli legislativi attraverso triloghi, riunioni informali di negoziazione e riunioni del comitato di conciliazione. Gli Stati membri che esercitano la presidenza collaborano strettamente a gruppi di tre, chiamati "trio". Questo sistema è stato introdotto dal trattato di Lisbona nel 2009. Il trio fissa obiettivi a lungo termine e prepara un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di tale programma, ciascuno dei tre paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato. Il trio di presidenza attuale è formato dalle presidenze rumena, finlandese e croata. 1
Logo della Presidenza finlandese nel 2019, in carica da luglio a dicembre 2019. Prossime presidenze: Croazia: gennaio – giugno 2020 Germania: luglio – dicembre 2020 Portogallo: gennaio 2021 – giugno 2021 La presidenza finlandese del Consiglio dell'UE: 1º luglio - 31 gennaio 2019 La cerimonia di inaugurazione della Presidenza finlandese del Consiglio dell'Unione europea si è tenuta a Helsinki nei giorni 4 e 5 luglio 2019. Il Primo Ministro finlandese Antti Rinne ha accolto il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il Collegio dei Commissari con una cena informale. Il giorno seguente, hanno preso luogo la riunione bilaterale e le riunioni tra i membri del Collegio e i membri del governo finlandese. Fra i temi trattati durante le riunioni del 5 luglio risultano: il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE; un'Europa equa, sostenibile e competitiva; un'Europa influente e un'Europa che protegge. Si è poi tenuta la riunione plenaria tra il Collegio e i membri del governo finlandese, seguita dalla conferenza stampa. Il motto della presidenza finlandese è “un’Europa sostenibile, un futuro sostenibile”. Secondo quanto riportato dal programma della Presidenza finlandese del Consiglio dell'UE, le priorità della stessa riguardano quattro pilastri (analizzati di seguito). Inoltre, la 2
Finlandia sarà la prima Presidenza ad integrare le nuove priorità dell’agenda strategica 2019- 2024 nei lavori del Consiglio. Priorità 1: rafforzare i valori comuni e lo stato di diritto La Presidenza finlandese sottolinea l'importanza del rispetto dei valori fondanti l'UE (dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e diritti umani, compresi i diritti delle minoranze), quale precondizione per il corretto funzionamento e la credibilità dell'Unione europea. Obiettivi principali: ● migliorare e rafforzare gli strumenti a tutela del principio dello Stato di diritto; ● individuare modalità più efficaci per garantire il rispetto dei valori citati negli Stati membri e per prevenire potenziali situazioni di criticità; ● portare avanti una valutazione del dialogo sullo Stato di diritto all'interno del Consiglio, con l'obiettivo di renderlo più strutturato e orientato agli obiettivi; ● istituire un meccanismo ben equilibrato ed efficace che colleghi i finanziamenti dell'UE al rispetto dello Stato di diritto (in particolare, continuando il lavoro volto ad istituire un meccanismo di peer review e procedendo con i negoziati per garantire il rispetto del medesimo principio). Priorità 2. rendere l'UE più competitiva e socialmente inclusiva La presidenza finlandese del Consiglio dell'UE mira a concentrarsi ancora di più su quei settori politici cruciali per la crescita, la competitività e la creazione di posti di lavoro. L'UE ha bisogno di una strategia globale a lungo termine per la crescita sostenibile e la competitività che includa specificamente misure per migliorare il funzionamento del mercato unico e promuovere una politica commerciale ambiziosa e basata su regole. L'obiettivo a lungo termine dovrebbe essere quello di fare dell'UE l'economia a basse emissioni di carbonio più competitiva e socialmente inclusiva del mondo. Obiettivi principali: ● approfondire il mercato unico attraverso un approccio lungimirante che riunisca la politica del mercato unico, la rivoluzione digitale, la concorrenza, la politica industriale e commerciale; ● sviluppare ulteriormente il pilastro europeo dei diritti sociali; ● valutare la necessità di aggiornare la legislazione sul lavoro e i sistemi di protezione sociale per affrontare le nuove forme di occupazione; ● rivolgere un'attenzione particolare alla piena attuazione della legislazione esistente e al rafforzamento della cooperazione tra le varie autorità (considerando anche la nuova Autorità europea del lavoro); 3
● promuovere una politica industriale attiva e realizzare un piano per lo sviluppo sostenibile dell'economia europea nel processo di cambiamento globale; ● rendere l'Europa il leader globale dell'economia digitale: la digitalizzazione, l'intelligenza artificiale e l'economia dei dati costituiscono fattori chiave, motori della produttività, della crescita, dell'occupazione, della prosperità e del benessere in Europa. Il programma Horizon Europe può servire a dare un importante impulso alla digitalizzazione, all'innovazione e allo sviluppo tecnologico; ● rendere più competitiva l'economia dei dati basata sull'uomo. Priorità 3. rafforzare la posizione dell'UE come leader globale nell'azione per il clima L'Unione europea ha assunto un ruolo guida nella lotta contro il cambiamento climatico e nel promuovere l'azione globale per il clima nell'ambito dell'accordo di Parigi. L'integrazione della politica climatica in tutti i settori è un obiettivo chiave per la presidenza finlandese: questa comprende l'attuazione dell'Unione dell'energia e la promozione di opportunità per ulteriori riduzioni delle emissioni. Obiettivi principali: ● proseguire i lavori a del Consiglio europeo sulla definizione degli elementi chiave per la strategia climatica a lungo termine dell'UE per il 2050; ● incoraggiare l'implementazione dell'Unione dell'energia e promuovere la riduzione delle emissioni; ● promuovere l'attuazione della strategia di bioeconomia della Commissione; ● estendere a nuovi settori politiche e metodologie dell'economia circolare; ● sostenere una politica agricola comune che possa rispondere meglio ai cambiamenti climatici; ● promuovere azioni per attuare la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica; ● promuovere l'uso sostenibile delle risorse naturali e il benessere degli animali; ● assicurare che i programmi del quadro finanziario pluriennale (2021-2027) contribuiscano al conseguimento degli obiettivi climatici. Priorità 4. Proteggere la sicurezza dei cittadini nel suo complesso L'Europa avverte l'impatto delle violenze e dei conflitti che si verificano nelle regioni limitrofe. Questi derivano da violazioni del diritto internazionale, dei diritti umani e dagli impatti negativi del cambiamento climatico. Per la presidenza finlandese è quindi importante che l'UE utilizzi tutti i suoi strumenti di azione esterna, come diplomazia, operazioni di gestione delle crisi, politica commerciale e aiuti allo sviluppo. L'UE deve inoltre sostenere soluzioni multilaterali e rafforzare il suo contributo alla 4
prevenzione dei conflitti e alla mediazione, con un'attenzione particolare al ruolo che può essere ricoperto dalle donne e dai giovani. Obiettivi principali: ● proseguire il lavoro per una prospettiva credibile per l'allargamento dell'UE ai Balcani occidentali; ● promuovere la stabilità del vicinato, sia rafforzando la resilienza delle società nei paesi del vicinato orientale, sia intensificando nel vicinato meridionale il sostegno dell'UE alla mediazione condotta delle Nazione Unite nei conflitti in Medio Oriente e in nord Africa; ● sostenere il partenariato transatlantico con gli Stati Uniti, proseguire la riflessione strategica sulle relazioni con la Cina e mantenere la consistenza e l'unità della politica dell'UE nei confronti della Russia, incluse le sanzioni e misure restrittive; ● mantenere il ruolo guida dell'UE nella politica di sviluppo e nell'aiuto umanitario, garantendo sia a livello europeo che a livello globale il rispetto dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dell'Accordo di Parigi; ● promuovere un partenariato EU-Africa di carattere complessivo, più equo e mutualmente benefico, in particolare focalizzandosi su trasformazioni sostenibile in ambito ambientale, sociale ed economico; ● rafforzare e se necessario riformare il sistema multilaterale basato sulle regole e con al suo centro le Nazioni Unite e promuovere il rispetto del diritto internazionale, della tutela dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto; ● raggiungere un accordo per un sistema più semplificato e flessibile delle forme di finanziamento dell'azione esterna dell'UE nell'ambito del negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027; ● usare in modo concertato tutti gli strumenti dell'UE per l'azione esterna e rendere più veloce il processo decisionale; ● promuovere l'unità, la coerenza e l'efficacia dell'azione esterna dell'UE impegnando gli Stati membri a mostrare più volontà di compromesso e impegno ad un agire comune; ● sostenere l'azione dell'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune nel rafforzare l'azione dell'UE come attore globale; ● sviluppare una politica dell'UE per l'Artico che integri la mitigazione dei cambiamenti climatici nella regione e lo sfruttamento delle sue risorse naturali, promuovendo politiche sostenibili che sfruttino il suo potenziale nel settore dei trasporti e dell'energia; Oltre alla priorità articolate nei suddetti quattro pilastri, la presidenza finlandese intende impegnarsi specificamente per altre due questioni che reputa di importanza strategica: la gestione del fenomeno migratorio e i negoziati sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027. 5
INFORMAZIONI SULLA FINLANDIA Forma di governo: Repubblica parlamentare Lingua: finlandese, svedese Capitale: Helsinki Valuta: euro Cenni storici XII secolo - 1809: Regno di Svezia 6 dicembre 1917: dichiarazione di indipendenza dall’Impero Russo, che si trovava da ottobre in piena rivoluzione 4 gennaio 1918: indipendenza dall’Impero Russo 1919: nascita della Repubblica di Finlandia 14 dicembre 1955: ingresso ONU 1 gennaio 1995: ingresso nell’UE 1 gennaio 1999: membro zona euro Territorio La Repubblica di Finlandia è un paese dell'Europa del nord, parte della regione nota come Fennoscandia e della penisola scandinava. Confina a ovest con la Svezia, a nord con la Norvegia a nord, a est con la Russia e a sud è bagnata dal Mar Baltico (golfo di Finlandia). 6
In termini di superficie, la Finlandia è l'ottavo stato più grande d'Europa e lo stato con più bassa densità di popolazione dell’UE. In Finlandia vivono 5,5 milioni di persone, per la maggior parte concentrate nelle regioni meridionali. Nella parte nord-orientale del paese si estende la Lapponia abitata, oltre che dai finlandesi, da una minoranza Sami, la cui principale attività è l'allevamento di renne. Il territorio, che per oltre un terzo è a nord del Circolo Polare Artico, è ricco di foreste (86% del territorio) e di laghi di origine glaciale (circa 187.888). Il Paese si presenta come un vasto altopiano uniforme, caratterizzato nelle regioni settentrionali dalla catena dei Monti Scandinavi. Il suo punto più alto (1.324 metri) è l'Halti, montagna situata all'estremo nord-ovest, sul confine con la Norvegia. La parte nord-orientale del Paese, la Lapponia, è una regione artica, dove il terreno rimane ghiacciato per gran parte dell'anno ed è caratterizzata dalla mancanza di specie arboree. Unica vegetazione presente è la tundra, fatta di erbe basse, muschi e licheni. La Finlandia deve molte delle sue caratteristiche morfologiche alla presenza di ghiacciai all'epoca delle glaciazioni. La presenza protratta dei ghiacciai ha di fatto livellato il territorio finlandese, limitandone l’elevazione. Tuttavia, a seguito della rimozione dell'enorme peso costituito dalla coltre glaciale, tutta la regione della Fennoscandia è affetta da un fenomeno di "rimbalzo post- glaciazione", che causa una continua e quasi impercettibile elevazione dell'intero territorio di circa 1 cm l'anno. 7
Sistema politico e amministrativo La Finlandia è una repubblica parlamentare con un capo di governo (il primo ministro) e un capo di Stato (il presidente). Il governo centrale ha sede a Helsinki, mentre le amministrazioni locali si trovano in 415 comuni autonomi (città e centri urbani). Il paese comprende 19 regioni e 77 distretti. Le regioni della Finlandia (in finlandese maakunnat, in svedese landskap) costituiscono la suddivisione amministrativa di primo livello del Paese. Una regione è espressamente definita come un'entità di collaborazione amministrativa tra comuni limitrofi, i quali mantengono la loro piena autonomia decisionale. Delle 19 maakunta finlandesi, solo la regione autonoma delle Isole Åland e la maakunta sperimentale del Kainuu hanno una giunta direttamente eletta dai cittadini. Nelle altre 18 maakunta, invece, la giunta regionale è nominata dai consigli comunali (i quali sono scelti tramite consultazione elettorale). La confederazione delle regioni è responsabile della pianificazione e sviluppo generale delle regioni stesse, ognuna delle quali è rappresentata da un governatore. Politica La politica della Finlandia è inquadrata in una struttura basata su una repubblica democratica di tipo parlamentare, con un sistema multipartitico. Il Parlamento finlandese (eduskunta in finlandese, riksdagen in svedese) è un parlamento monocamerale. Il Parlamento è composto da 200 membri che si riuniscono a Helsinki nella cosiddetta eduskuntatalo ("casa del parlamento"). 8
Il potere esecutivo è principalmente affidato al governo. Il gabinetto che dirige tale organo è il Consiglio di Stato. Il primo ministro e i ministri rispondono del proprio operato dinanzi al Parlamento. Gli affari relativi alla sicurezza nazionale sono divisi tra il presidente e il ministro capo. Il governo condivide la responsabilità degli affari esteri con il presidente. Prima della revisione della Costituzione, completata nel 2000, il presidente deteneva un reale potere esecutivo e il paese era quindi caratterizzato da un sistema di governo semipresidenziale. Presidente della Repubblica 9
Sauli Väinämö Niinistö, 12° Presidente della Finlandia Inizio mandato: 1º marzo 2012 Sauli Väinämö Niinistö (Salo, 23 agosto 1948) è una politico e avvocato finlandese, ministro e Presidente della Finlandia, appartenente al Partito di Coalizione Nazionale. Ministro delle Finanze dal 1996 al 2003 e candidato del Partito di Coalizione Nazionale alle elezioni presidenziali del 2006 e del 2012. Ha svolto il compito di portavoce del parlamento dal 2007 al 2011 ed è presidente onorario del Partito Popolare Europeo (PPE) dal 2002. Sauli Väinämö Niinistö dal 1º marzo 2012 è il dodicesimo presidente della Finlandia, a seguito delle elezioni presidenziali del 2012 e rieletto il 28 gennaio 2018 alle elezioni presidenziali del 2018. E’ anche presidente della Federazione calcistica della Finlandia. Primo Ministro 10
Antti Juhani Rinne, Primo ministro della Finlandia Mandato: 6 giugno 2019 – 10 dicembre 2019 Presidenza del Consiglio dell’UE: 1 luglio 2019 – 10 dicembre 2019 Antti Juhani Rinne (Helsinki, 3 novembre 1962) è un politico finlandese e avvocato laureato in giurisprudenza presso l'Università di Helsinki. Rinne è stato il leader di diversi sindacati. È stato eletto presidente del Partito socialdemocratico finlandese (SDP) il 9 maggio 2014. È stato ministro delle finanze dal 6 giugno 2014 e al 29 maggio 2015. Dal giugno 2019 è stato Primo ministro della Finlandia, a capo di una colazione di centrosinistra formata da cinque partiti (socialdemocratici, Partito di Centro, i Verdi, l'Alleanza di Sinistra e il partito della minoranza svedese) che ha ottenuto la fiducia di 111 dei 200 deputati del Parlamento di Helsinki, battendo dopo 16 anni la coalizione di centrodestra. Dal 1º luglio 2019 assume la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea. Si è dimesso il 3 dicembre 2019 quando il Partito di Centro ha ritirato il suo appoggio. Successore: Sanna Mirella Marin Primo Ministro 11
Sanna Mirella Marin, Primo ministro della Finlandia Inizio mandato: 10 dicembre 2019 Presidenza del Consiglio dell’UE: 10 dicembre 2019 – 31 dicembre 2019 Vicepresidente del Partito Socialdemocratico Finlandese nel 2014, e prima vicepresidente nel febbraio 2017. È stata eletta al parlamento finlandese come parlamentare del collegio elettorale di Pirkanmaa alle elezioni del 19 aprile 2015,[6] venendo rieletta alle elezioni del 14 aprile 2019. Il 6 giugno 2019 è diventata ministro dei trasporti e delle telecomunicazioni. Sanna Mirella Marin (Helsinki, 16 novembre 1985), ministro capo della Repubblica finlandese è diventata alla sua elezione la più giovane in carica nel mondo (fino all'insediamento di Sebastian Kurz come cancelliere austriaco il 7 gennaio 2020), e la più giovane di sempre in Finlandia. Economia e commercio 12
I settori più importanti dell'economia finlandese nel 2018 sono stati l'industria (21,3 %), l’amministrazione pubblica, la difesa, l'istruzione, la sanità e l'assistenza sociale (20,2 %), il commercio all’ingrosso e al dettaglio, i trasporti, i servizi alberghieri e di ristorazione (15,5 %). La Finlandia ha esportato per il 59 % all'interno dell'UE: Germania 15 %, Svezia 10 % e Paesi Bassi 7 %; nei paesi extra-UE ha esportato invece per il 7 % negli Stati Uniti e per il 6 % in Cina. La Finlandia ha importato per il 70 % dagli Stati membri dell'UE: Germania 17 %, Svezia 16 % e Paesi Bassi 9 %; dai paesi extra-UE ha importato invece per il 14 % dalla Russia e il 3 % dalla Cina. La Finlandia nell’UE La Finlandia ha 13 deputati nel Parlamento europeo. Nel Consiglio dell'UE i ministri nazionali si incontrano periodicamente per adottare le leggi e coordinare le politiche dell'Unione. Alle riunioni del Consiglio partecipano regolarmente i rappresentanti del governo finlandese, a seconda del settore politico in questione. Il Consiglio dell’UE non è presieduto in permanenza da un’unica persona (come ad esempio la Commissione o il Parlamento). I suoi lavori sono infatti guidati dal paese che detiene la presidenza semestrale di turno del Consiglio. Date delle presidenze finlandesi: luglio-dicembre 1999 | luglio-dicembre 2006 | luglio-dicembre 2019 13
Per quello che riguarda la Commissione Europea, la commissaria nominata dalla Finlandia è Jutta Urpilainen, responsabile per i partenariati internazionali. La Finlandia ha 9 rappresentanti nel Comitato economico e sociale europeo. Questo organo consultivo, che rappresenta i datori di lavoro, i lavoratori e altri gruppi di interesse, viene consultato sulle proposte legislative per avere un’idea più precisa dei possibili cambiamenti nella realtà sociale e del lavoro nei paesi membri. La Finlandia conta 9 rappresentanti nel Comitato europeo delle regioni, l'assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE. Questo organo consultivo viene consultato sulle proposte legislative per assicurare che tengano conto delle esigenze di ciascuna regione dell’UE. La Finlandia comunica inoltre con le istituzioni dell’UE attraverso la sua rappresentanza permanente a Bruxelles. Similmente a una "ambasciata della Finlandia presso l’UE", il suo compito principale consiste nell’assicurare che le politiche e gli interessi del paese siano perseguiti nel modo più efficace possibile a livello dell’Unione. Il contributo finanziario della Finlandia all’UE, dati 2018: Spesa totale dell’UE in Finlandia - 1,478 miliardi di euro (pari allo 0,63% dell'economia finlandese) Contributo complessivo al bilancio dell'UE - 2,018 miliardi di euro (pari allo 0,87% dell'economia finlandese) Il contributo finanziario di ciascun paese dell'UE al bilancio dell'Unione viene calcolato in maniera equa, in base alle rispettive possibilità. Il bilancio dell'UE non mira a ridistribuire la ricchezza, bensì si concentra sulle esigenze dei cittadini europei in generale. Il denaro versato nel bilancio dell’Unione europea dalla Finlandia contribuisce a finanziare programmi e progetti in tutti i paesi dell’UE: costruzione di strade, sovvenzioni per la ricerca, la tutela dell’ambiente, ecc. 14
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